Andreu Arriola & Carme Fiol
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A&F urban civic project, definizioni ed esempi / A&F 10 principi/ Creare un A&F urban civic project, costruire la cittĂ attraverso episodi urbani/ Caso di studio: Riqualificazione del lungomare San Girolamo, Bari
Arriola & Fiol urban civic projects
A&F urban civic projects
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I progetti Arriola & Fiol Urban Civic Projects identificano aree conflittuali nelle città nei confronti delle periferie urbane e suggeriscono soluzioni pratiche per trasformare questa area in “stanze esterne” per la collettività, gettando le basi per un nuovo progetto di rigenerazione urbana, fondato sui principi di eccellenza della progettazione, benessere sociale e responsabilità ambientale, all’interno di un quadro economico e normativo attuabile. Per noi lo spazio pubblico costituisce l’oggetto principale della forma urbana. Lo spazio pubblico come una struttura composta da diverse strade e piazze rappresenta l’essenza, la sostanza della convivenza, l’interazione e la ridondanza che la vita condivisa porta con sè. Progettare la struttura degli spazi per la mobilità, per il tempo libero e la rappresentanza, ciò che collega gli spazi dell’attività, è quello di cui tratta la pianificazione urbanistica. Quando parliamo di «spazi pubblici» consideriamo la scala dell’intera area urbana. La superficie connettiva della città, il suo tessuto interstiziale di strade e sentieri, di giardini e piazze, è ciò di cui si compone la struttura dello spazio urbano. Gli spazi pubblici proclamano il ruolo centrale di interdipendenza. Con i nostri progetti miriamo a risolvere le difficoltà topografiche e le complessità tematiche in ambito urbano. Non tutto lo spazio pubblico significa qualità urbana solo perché è stato organizzato con successo. Un progetto può valutare le caratteristiche del luogo e può esprimere le qualità paesaggistiche o funzionali senza riuscire a dare forma materiale a qualsiasi nozione di urbanità. L’ identità civica sta nella dissoluzione dello spazio individuale nell’ambiente collettivo, nella pura cittadinanza. Lo spazio pubblico è la condizione necessaria all’esistenza della città.
INDICE 1_ A&F URBAN CIVIC PROJECT
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. Definizioni ed esempi 2_ A&F 10 PRINCIPI
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3_ CREARE A&F URBAN CIVIC PROJECTS
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. Geografia, arte e città . Strumenti per progetti catalitici CASO DI STUDIO: 22 Riqualificazione del lungomare San Girolamo, Bari
Con il sostegno di AIA Droga Architect in Residence 2014 Carme Fiol Costa
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1_A&F URBAN CIVIC PROJECT
Creazione di una struttura alla base di uno sviluppo di successo e della realizzazione di progetti catalitici in un contesto urbano e cittadino. Progetti catalitici sono definiti quei progetti che producono una trasformazione nei quartieri in cui essi sono collocati. Queste strutture di base sono i “10 Principi di A&F” e sebbene possano essere applicati singolarmente, la vera forza dei Principi giace nella loro applicazione simultanea. Ciò che è comune ad ognuno di questi dieci Principi è il focalizzarsi sull’importanza dei luoghi, della topografia e dell’ambiente naturale in ogni progetto, a qualsiasi sua scala. Associato alla intima comprensione dei luoghi è il bisogno di sviluppo di tipologie edilizie flessibili che hanno il potenziale di adattarsi e trasformarsi nel tempo, rispondere alle mutevoli esigenze della popolazione e delle persone che utilizzano lo spazio.
1_Un A&F urban civic project è un progetto a scala urbana che si intende costruire e non semplicemente un masterplan, ma un progetto che quando realizzato trasforma radicalmente un’area. La gente ne sarà attratta, vorrà viverci poichè essa diviene un posto di grande bellezza, confortevole e rispettato. 2_Esistono tre elementi costitutivi che definiscono un A&F urban civic project: gli edifici, le strade e le infrastrutture, e gli spazi aperti. È un progetto complesso e il suo programma è specifico, definito per ogni sua particolarità, un quartiere o una parte di esso. Non è una superstruttura. 3_La dimensione di un A&F urban civic project dipende dalla scala della città. Se il progetto è un luogo simbolico, con speciale importanza per la città, la dimensione del progetto sarà ridotta, tra i 500-1000 mq. Se il progetto intende assurgere a ruolo catalitico per il quartiere, l’area di studio sarà piú grande, tra i 15-20 ha. 4_Le qualità di un A&F urban civic project sono fondate, sostenibili e riferite alla topografia; accessibili al pubblico tramite mezzi pubblici e privati, con simbolica enfasi sulle particolarità. Suggeriamo un approccio geomorfologico che si incentri sulla scala e sul luogo, piú che sulla programmazione e la zonizzazione. 5_Esempi di progetti di A&F UCP sono: Fossar de les Moreres, Parc Central de Nou Barris, Granvia de Les corts Catalanes a Barcellona, e La Rose de Cherbourg a Parigi.
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Fossar de les Moreres 1_The A&F urban civic project: Realizzare un monumento per commemorare la battaglia dell’11 settembre 1714, in cui la Catalogna perse la battaglia per conservare il proprio Governo. Il progetto crea un monumento ma anche uno spazio aperto per l’area. 2_I tre elementi costitutivi per un progetto complesso: - Gli edifici La basilica di Santa Maria del Mar. La demolizione di un ponte di connessione tra la chiesa e il fronte marittimo della città e un blocco di case che svela la magnifica facciata di Santa Maria del Mar. La rivelata nuova facciata sud diviene la nuova scena della piazza. - Le infrastrutture viarie Apertura dell’entrata della via Malcuinat alla facciata marittima. - Gli spazi aperti La demolizione di un blocco di edifici costruiti sopra l’originale spazio aperto riporta alla luce una piazza piana squadrata con una parte centrale poligonale non pavimentata. 3_La dimensione: Fossar de les Moreres nel centro storico di Barcellona. È uno spazio aperto di circa 1000 mq situato difronte alla chiesa di Santa Maria del Mar, precedentemente utilizzata anche come campo di sepoltura. 4_Le qualità: - Topografica: Uno spazio continuo scolpisce la memoria e si connette con le facciate della piazza. - Simbolica - Accessibile Lo scopo del lavoro di progettazione era quello di convertire lo spazio residuale di forma rettangolare adiacente alla basilica di Santa Maria del Mar in uno spazio simbolico; un monumento commemorativo degli eventi del 1714. Gli elementi formali più significativi che connotano la proposta sono la magnifica facciata della basilica e la via Malcuinat, una strada perpendicolare alla sopracitata facciata e situata nel lato opposto della piazza. L’asse virtuale di questa strada, che collega Pla del Palau con la chiesa di Santa Maria, diventa il punto di partenza del progetto. Il lavoro include il limite poligonale della pavimentazione esistente in ciottoli e lastre di pietra arenaria del Montjuïc, come traccia della storia recente del luogo. L’opera nel suo sviluppo superficiale sottolineato da questo perimetro definisce l’assetto fisico del monumento. Il valore simbolico della piazza si ottiene attraverso la manipolazione topografica delle sue superfici. La definizione geometrica della variazione di livello, reso evidente grazie ad un basso muro di granito rosso ed alla costruzione di una concavità geometrica in mattoni, mette in relazione la leggera depressione della pavimentazione con il perimetro attuale definito da una griglia in calcare e gesso.
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Parc Central de Nou Barris 1_The A&F urban civic project. Creare un nuovo centro cittadino tramite la riorganizzazione di diversi usi secondo la geomorfologia del sito. Recuperare antichi edifici ed infrastrutture, servizi ed abitazioni all’interno di un parco. 2_ I tre elementi costitutivi per un progetto complesso: - Gli edifici L’antico ospedale psichiatrico, i quartieri circostanti, le nuove differenti tipologie di edilizia sociale per famiglie, giovani o anziani. Gli edifici e gli spazi aperti collaborano a delineare un paesaggio cubista. - Le infrastrutture viarie Aprendo un asse viario principale lungo la direttrice nord – sud. Fissa una strada centrale per rendere accessibile l’intero parco da est a ovest. Una nuova rete di percorsi all’interno del parco connettono con le strade dell’area. - Gli spazi aperti Il territorio frammentato con spazi triangolari di diverso tipo, come verde residuale o blocchi di abitazioni irregolari. 3_ La dimensione: Uno spazio aperto di 17 ha circondato da case a torre, nella zona nord di Barcellona. Un progetto in grande scala in cui il cielo e le dimensioni degli edifici richiedono una configurazione semplice. 4_ Le qualità: - Topografica: Uno spazio continuo scolpisce il terreno e mette in relazione la piattaforma del vecchio ospedale con il livello superiore delle strade urbane e le colline circostanti. - Simbolica - Accessibile
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Abilità architettoniche applicate allo spazio urbano hanno permesso di raggiungere un determinato grado di unicità e di novità nella pratica del paesaggio, fondamentalmente nell’ambiente urbano. Queste opere possono essere contrassegnate più che come spazi urbani come “stanze esterne”. Il Parc Central de Nou Barris al margine nord di Barcelona, fu concepito come un tentativo di approccio al territorio. Il sito è uno spazio vuoto residuo della massiccia costruzione di blocchi di abitazioni degli anni ’60 e ’70 in una zona di Barcellona che in quel momento era non più che campi coltivati. Inoltre, la dimensione dell’area potrebbe difficilmente essere apprezzata a causa dell’assetto urbano delle abitazioni. Il progetto tenta di suggerire un altro paesaggio che non solo proporrà un nuovo parco urbano nel cuore di un quartiere così denso, ma andrà anche ad integrare lo skyline e la volumetria dell’abitato come una parte indivisibile ed essenziale del nuovo paesaggio.
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Gran Via 1_The A&F urban civic project. La principale direttrice in uscita da Barcelona verso nord, verso Girona e la Francia; era una autostrada che fino al 2000 arrivava al centro di Placa de les Glories. Il progetto trasforma questa autostrada in una viale urbano. 2_ I tre elementi costitutivi per un progetto complesso: - Gli edifici Le facciate di alti edifici residenziali fiancheggiano l’autostrada. - Le infrastrutture viarie Una nuova sezione stradale che mantiene la viabilità di transito allo stesso livello e posizione, e dirige le strade urbane fino all’asse centrale. Nuovi ponti pedonali vengono posizionati ogni 100 metri per connettere il resto della città all’interno della griglia, la zona nord con quella a sud. - Gli spazi aperti Un parco lineare continuo è stato realizzato sulla sommità della strada lungo entrambi i lati degli edifici residenziali. Sono state predisposte su entrambi i lati una serie di piazze e aree verdi, insieme con una corsia di servizio alla viabilità. 3_ La dimensione: Una strada lunga 2.5 km e una sezione di 100 m con una fascia centrale di 150 m di larghezza. È un’area di 250000 mq or 25 ha. 4_ Le qualità: - Topografica - Simbolica - Accessibile
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Questo progetto migliora le condizioni della Gran Via, la autostrada A-19. Propone una nuova sezione: una proiezione della strada a servizi di 3.50 m di sporto oltre la carreggiata centrale. Questa soluzione riduce il rumore e l’inquinamento atmosferico. Schermi sonori sono situati lungo il bordo delle proiezioni laterali e proteggono gli edifici della Gran Via dal rumore prodotto dal traffico sulla carreggiata centrale. Le passerelle situate alla fine di tutte le strade perpendicolari rafforzano le relazioni tra le due parti. Il traffico è organizzato in tre livelli: (1) un tronco centrale che i canali di traffico veloce, (2) strade di servizio al di sopra delle proiezioni (3) due corsie di marcia e una striscia di parcheggio con servizi (accesso alla carreggiata centrale, ingressi al parcheggio, zone di carico e scarico, fermate di autobus), e marciapiede di 3 m di larghezza e una pista ciclabile. I parchi lineari risolvono la differenza di livello tra gli edifici prospicenti su Gran Via e quelli sulle strade poste su entrambi i lati. I risultanti 20% delle pendenze sono divisi in piazze di livello e spazi verdi in pendenza.
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La Rose de Cherbourg 1_The A&F urban civic project: Una proposta per spazi pubblici ed edifici commerciali, infrastrutture e parchi nel settore sud-occidentale de La Defense per collegare il CBD di Parigi con i quartieri adiacenti di Puteaux an Boieldieu. 2_ I tre elementi costitutivi per un progetto complesso: - Gli edifici Localizzare e definire edifici commerciali e integrare nello schema tre torri, due di natura residenziale ed una a destinazione uffici. - Le infrastrutture viarie Trasformare l’esistente infrastruttura stradale in un belvedere percorribile. La rotatoria di scambio elevata è mantenuta come simbolo dell’area. - Gli spazi aperti Definire un parco in continuità con le aree residenziali. 3_ La dimensione: La prima fase del progetto riguarda una superficie di circa 14 ettari adiacente al Boulevard Circulaire e l’area di scambio Rose de Cherbourg, e la adiacente Ave. Generale De Gaulle. Il Boulevard Circulaire è in fase di ristrutturazione per dare origine ad una strada che collega i principali viali perpendicolari all’asse centrale di Parigi. 4_ Le qualità: - Topografica: Grazie alla demolizione delle corsie d’uscita dell’infrastruttura sopraelevata per Boieldieu, abbiamo stabilito un terreno piano che crea una piazza di 200 metri di diametro in connessione con Le Grand Arche, Puteaux e Boieldieu, le tre aree principali circostanti. - Simbolica: L’infrastruttura esistente de la Rose de Cherbourg si trasforma in un passeggio con belvedere dove le ringhiere sono “petali” usati come panchine ed altri “petales” superiori che di notte indicano la nuova area urbana. - Accessibile: Il livello superiore può essere raggiunto dal livello del suolo con rampe accessibili dal parco e dalla piazza. Una passeggiata continua collega tutti i livelli. Dagli edifici residenziali si ha accesso diretto alla piazza e il parco, il tutto in continuità.
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2_ A&F 10 PRINCIPI
Proponiamo che i seguenti principi potrebbero essere applicati singolarmente, come un urban civic project in sé - un episodio urbano- o applicati insieme, dove il progetto è uno sviluppo urbano nel suo complesso. In questo caso, i 10 principi diventerebbero attivi. I Strategia blu e verde Leggere il territorio e prendere in considerazione la geomorfologia del sito. La coscienza del cambiamento climatico implica la sostenibilità nella progettazione di sistemi idrici e di scarico che lavorano insieme con le cinture verdi e con l’attitudine al pollice verde per aumentare la biodiversità. Gli spazi pubblici in città saranno integrati con il paesaggio. Il tessuto urbano costruito su un’altura e alberi piantati nelle strade contribuiranno all’integrazione della città e con il paesaggio. II Singolarità dei luoghi Definire ciò che è particolare per quanto riguarda la forma spaziale, il disegno urbanistico, il tessuto edificato, la morfologia, la tipologia, gli edifici simbolici ed i luoghi. Il sito non è mai un foglio bianco, c’è sempre un palinsesto da scoprire, anche se vi si incontra solo una urbanizzazione debole. Il contesto è più un potenziale che una restrizione. Vecchi e nuovi edifici integrati. Una bellezza significativa emerge attraverso il contrasto tra edifici, infrastrutture e paesaggio. Disegnare un quadro sinottico del sito e definire un programma. III Uno schema aperto multi-prospettico Strutturare la forma costruita in modo dettagliato come una risposta alla scala contestuale più ampia. Il progetto è parte di un sistema di geometria frattale, non è mai completo, e sempre permette successive fasi di crescita. Il processo di progettazione è spesso basato su una geometria tridimensionale, definita utilizzando gli strumenti di scala e la rotazione al fine di integrare il nuovo layout all’interno del quartiere adiacente. IV Architettura topografica Stabilire una continuità topografica tra il piano terra degli edifici e il sistema adiacente di dominio pubblico come piazze, strade e parchi circostanti, tale da stabilire una comunità percorribile. Lavorare con la topografia esistente e trasformare le barriere in una continuità di accesso che porterà al luogo un’ampia molteplicità di utilizzo. V Connettività integrata Proporre nuove strade e percorsi per diventare i principali elementi strutturanti che si connettono alla rete stradale esistente del quartiere. Identificare incroci significativi con elevata accessibilità in entrata e in uscita e garantire la continuità delle strade, in connessione col contesto stradale adiacente. Nel caso di una griglia esistente già pianificata, è importante mantenere l’intero sistema di strade all’interno della griglia originale. Le attività in città si basano sull’accesso e sullo scambio. Linee di trasporto pubblico devono essere integrate nel sistema degli spazi aperti.
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VI Zone ad alta densità Definire zone di densità nel centro della città, posizionandole in relazione alla geometria del sito. Possono essere all’interno di tutto il centro, verso i margini del centro o su determinati assi o brani del centro. Definire una zona nel centro della città, dove la densità residenziale è assicurata e conservata. Senza la densità, lo sviluppo cesserà, causando vaste aree di terreni liberi utilizzati per parcheggi. Rimuovere gli usi secondari, quali strade di servizio, aree a parcheggio e sostituirli con gli usi della città di base quali abitazioni, uffici e vendita al dettaglio. VII No alla zonizzazione Dare priorità ad attività di uso misto nel centro della città più che al raggruppamento di singoli usi funzionali. Nelle zone commerciali rafforzare uffici ed abitazioni. Nelle zone d’affari rafforzare alloggi e vendita al dettaglio. Nelle zone residenziali rafforzare gli uffici e gli usi di vendita al dettaglio. Il centro della città dovrebbe essere un luogo vivace in cui trovano luogo molteplici usi, attivo sia di giorno che di notte. Un programma specifico per l’urban civic project dovrebbe essere definito elaborando usi per edifici, piazze, strade e parchi. VIII Forma edilizia tettonica, razionale e flessibile Pensare ad una forma edilizia flessibile, neutra e non correlata intrinsecamente a funzioni specifiche. Ciò consentirà usi diversi nell’ evolversi nel tempo. Stabilire tipologie edilizie ibride. Integrare gli edifici storici con nuovi edifici. IX Variazioni del tessuto urbano Definire la struttura dello spazio aperto e di quello costruito, e definire varietà all’interno del sistema. Adeguare le nuove opere alla scala e alla complessità della città. La forma urbana deve essere basata su nuove tipologie di torri residenziali o per uffici, edifici in linea ed a corte. Non ci deve essere più un’ urbanizzazione estesa in cui le singole case o villette a schiera dipendono dalle auto private; ma bisogna creare standard elevati di vie e strade, sistemi verdi e tessuto edificato. Definire quadri flessibili e disegnare regolamenti grafici. X Un luogo simbolico sulla mappa Rafforzare l’orgoglio civico, l’appartenenza e la cittadinanza degli abitanti di un luogo. Un’ ampia partecipazione e la consultazione è necessaria sia con le autorità che con la comunità. Metodi e tecniche di progettazione non sono sufficienti, il coinvolgimento collettivo delle parti interessate nel quadro politico esistente è essenziale. Se non è convincente, nè obbligatorio nè finanziario, non cambierà nulla. Detto questo, è necessario disegnare una vista tridimensionale della proposta che mostra le potenzialità di cambiamento, come la città potrebbe essere trasformata, quello a cui la città vuole assomigliare.
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3_CREARE A&F URBAN CIVIC PROJECTS
Costruire la città attraverso episodi urbani È necessario del tempo per aggiungere significato e complessità alla forma di una città. Per immaginare e costruire uno specifico urban civic project in un certo luogo della città, è necessario che un nuovo polo di attività irradi l’urbanità intorno. La ricerca è molto più ampia di quello che verrebbe costruito. Il lavoro diventa utile per la città e la società. Se guardiamo le mappe per capire i cambiamenti nella storia di ogni città, ci rendiamo conto che la costruzione di un certo numero di progetti architettonici, quelli che noi chiamiamo gli urban civic project, sono i punti di svolta della struttura della città. La città è un luogo di scambio attivo e quello del contrasto delle morfologie urbane. Nella città contemporanea, troviamo spesso sistemi funzionali differenti lasciati incompiuti o estranei alla città nel suo insieme. Nella maggior parte dei casi vi è solo funzionalità. Troveremo soluzioni fantasiose per rendere la città migliore, per creare adeguati brani del tessuto della città, episodi urbani che trasformano radicalmente il quartiere o il distretto.
Geograrfia, arte e città Il paesaggio è l’eredità che sta alla base di una città, una singolarità che dovrebbe essere rafforzata per creare una città civica che costituisce un riferimento mondiale. Al fine di ristabilire un rapporto tra arte e città, è necessario allenare l’occhio a guardare il territorio dal punto di vista di un uccello per esaminare la sua struttura, la topografia e la geometria. La geografia è alla base della bellezza di una città e la ragione della sua
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ricchezza. Nella maggior parte dei casi la crescita incontrollata ha occupato tutto il territorio intorno al centro originario. In questo momento ciò che è necessario non è costruire, ma dare priorità alla qualità sulla quantità. Alcuni elementi del paesaggio saranno rafforzati ed altri saranno ridimensionati. In una città continua in cui la struttura territoriale è densamente occupata da edifici, il primo esercizio sarebbe riscoprire il territorio di origine. Ossia i fiumi che sfociano nel lago, le linee di cresta delle montagne e le linee dei torrenti; identificare l’orientamento e i venti principali al fine di trovare i punti nevralgici, gli incroci, i luoghi speciali o eventuali promontori su cui basare un tracciato urbano strategico. L’obiettivo è quello di definire un pezzo di insediamento urbano, un urban civic project, che vedrà sfidarsi obiettivi economici sociali, e le caratteristiche culturali all’interno della comunità. La città è un ambiente complesso, diverse attività e funzioni vengono svolte sia all’interno di edifici pubblici che privati, nonché in spazi esterni privati o pubblici. E’ un luogo di interazione per la comunità e di interscambio. Come risultato del funzionalismo, nella città contemporanea troviamo vaste aree con edifici della stessa tipologia mescolati con le caratteristiche geografiche come fiumi e meandri. Le principali aree che troviamo sono capannoni industriali, case unifamiliari, grattacieli e gruppi di alloggi sociali. È necessario introdurre nuovi elementi quali strade principali, zone ad uso misto e paesaggio coltivato, reintrodurre frutteti e terreni agricoli, tutti basati sulla forma del territorio, nonché gli edifici significativi che hanno la capacità di adattarsi alle nuove funzioni. Ci proponiamo di indagare il rapporto contemporaneo tra territorio e città attraverso il disegno a mano ed i modelli.
Verso un territorio scolpito Nelle periferie delle città, gli elementi sono disposti secondo un percorso di distanze; i diversi elementi interagiscono tra di loro come segni, altezze e masse, come imam. Elementi sottili in metallo, pubblicità illuminate trasparenti o bolle di plastica colorate esprimono la loro identità attraverso la distanza. E la distanza tra loro non è riempita di contenuti, ma è un vuoto urbano, uno spazio vuoto senza alcun significato fino
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ad arrivare l’altro elemento. La presa di coscienza di ciò e la sua accettazione hanno portato a riconoscere, da un lato la continuità dei fenomeni urbani periferici e delle sue qualità spaziali, ma d’altra parte ha rappresentato una resa alla zeitgeist, cioè l’apprezzamento dei frammenti in sé, senza alcun tentativo di guidare lo sprawl suburbano. I costruttivisti russi tentarono di distruggere la città europea classica attraverso i loro manufatti costruttivi, i condensatori abitativi Narkomfim, le torri di acciaio o prototipi di teatro comunale. Wenders ha elogiato terrain vague di Berlino, e Basilisco migliorato la degradata periferia di Milano. Sotto l’influenza della leadership americana e della società di consumatori, fotografi, architetti e altri artisti hanno imparato a guardare la città con gli occhi veri. Questi occhi non sono stati deformati dalla visione tradizionale secondo cui si ammira solo la città storica ed i suoi monumenti. Negli anni ‘60 e ‘70 la città murata medievale e la città borghese del XIX secolo hanno ridotto la propria superficie in relazione alla città nel suo insieme. I sobborghi crescevano a velocità elevata nelle capitali d’Europa, ma niente in confronto con le crescenti città dell’Asia e del Sud America. Tuttavia, i visitatori prestavano attenzione alla sola città storica originale. Al volgere del millennio, le idee rivoluzionarie del costruttivismo russo e della pop - art erano diventate reazionarie. Le periferie o i sobborghi delle nostre città si presentavano già una vasto e lugubre paesaggio, uno spreco insostenibile di terra e di tempo per gli spostamenti. La superficie della città originale è ridotta rispetto alla superficie di tutte le periferie intorno. Queste ultime sono diventate l’identità comune. E sorprendentemente dal nostro punto di vista, all’interno di questa impostazione la maggior parte degli imprenditori cerca solo nuovi potenziali distretti CBD, parchi commerciali o richiede aree multifuunzionali. Al contrario, riteniamo che sia il momento giusto per riorganizzare la città, di rivitalizzare le periferie con una nuova centralità per garantire che esse non siano semplicemente posti in cui dormire, ma che possano essere riportate in vita come CBD anche per viverci. Noi proponiamo un approccio olistico integrato dove la città fa parte del paesaggio e dove edifici e spazi aperti hanno lo stesso valore. I nuovi progetti creeranno continuità nei frammenti esistenti di elementi urbani e forniranno la densità necessaria a trasformare gli oggetti sconnessi in un territorio scolpito.
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La densità nel centro urbano Attività, altezze e densità. L’arrivo di persone da diversi paesi del mondo porta nuova vitalità e crescita per la città. La crescita della popolazione necessita di nuovi edifici residenziali, commerciali e di vendita al dettaglio. L’aumento in altezza è necessaria al fine di sviluppare un nuovo centro con densità sufficiente per supportare una grande varietà di attività urbane. Sarà necessaria per rispondere alle condizioni del mercato, in termini di valori di mercato fondiario. L’iniziativa privata deve essere guidata dalle istituzioni cittadine e statali, al fine di dare priorità all’interesse pubblico e garantire la ricchezza comune. Trame strategiche, come distretti o assi dovrebbero essere definiti tali da produrre densità. Allo stesso tempo, viene incoraggiata la crescita spontanea di nuove tipologie costruttive e torri di diverse funzioni, ingombro e altezza all’interno di queste aree. Invece di zonizzare, sarebbe meglio stabilire aree di densità con speciali caratteristiche volumetriche tali da consentire la costruzione di diverse tipologie di architettura con flessibilità, e di definirne gli usi consentiti. La griglia, il tessuto urbano e le lineeguida urbane. Mentre alcune città non hanno lineeguida urbane che dirigono lo sviluppo all’interno dei loro distretti, è essenziale che ogni città abbia un piano idoneo a guidare la sua crescita. Questo piano di crescita deve adattarsi alle variazioni delle condizioni del terreno, ossia alla topografia, e deve fornire libero accesso a tutti, ai pedoni e a tutti gli altri tipi di circolazione. La storia delle città ha mostrato che una griglia che definisce l’assetto delle strade e la dimensione degli isolati è uno strumento perfetto per questo scopo. Esempi di diversi tipi di griglie, sono l’Eixample di Cerdà a Barcellona, la griglia di Quaroni a Bari, quella di Le Corbusier a Chandigarh, la griglia di Tokio o la griglia di Milton Keynes. Inoltre, al fine di creare un tessuto urbano, è importante avere una serie di orientamenti strategici e aperti.
Verso un distretto civico urbano Tenendo conto della proprietà della terra, sarà necessario stabilire un modello geometrico per studiare la posizione migliore su cui costruire torri di uffici e
residenze e dove invece lasciare piazze o spazi aperti. L’ arte del XX secolo ci ha insegnato che figure e contesto sono di uguale importanza, dobbiamo applicare questa conoscenza per l’architettura della città. Imparare dalla natura basata sulla geometria frattale è una ricerca aperta e avventurosa al fine di costruire la città attuale. L’arte non è una duplicazione di natura, ma una interpretazione umana, un’architettura della città fondata sul suolo sarebbe una espressione umana della relazione tettonica tra città e territorio. Lo sviluppo dell’uso misto vs. Un distretto civico urbano. La complessità della forma urbana all’interno della maggior parte delle città europee è il risultato della somma dei diversi livelli di civiltà. In una nuova città è importante effettuare le connessioni tra le diverse zone funzionali e diverse tipologie architettoniche per mischiare le attività e consentire alle persone di interagire. Le nostre città contemporanee sono basate sulla dinamicità e sulle infrastrutture (linee di trasporto e comunicazione digitale), il concetto di “luogo” ha perso la sua importanza. E’importante identificare in maniera strategica crocevia ed altri punti all’interno della città che siano sviluppati come nuovi centri urbani e poli di comunicazione. I progetti devono essere intrinsecamente sostenibili e adattati al clima. I progetti devono rispondere a un programma funzionale, ma questo è un aspetto secondario all’integrazione ambientale. Consideriamo un uso misto come una direttrice di attività all’interno di un edificio, dimostrando la possibilità di un edificio di alloggiare diverse funzioni. Noi siamo anche a favore di edifici neutrali che si adattano alle diverse funzioni nel tempo. Lo sviluppo dell’uso misto è un disegno completo in sé. Una piattaforma come un foglio bianco di carta viene definito per costruire il quartiere di una città utopica ad uso misto. Come un marchio di mercato, è un prodotto di una città che potrebbe diventare un’icona, definito da un logo. Al contrario, l’approccio ad un distretto civico avviene all’interno del tessuto urbano esistente e ricerca un rapporto antropomorfico con il paesaggio.
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Strumenti per progetti catalitici L’obiettivo è di identificare progetti rilevanti per la costruzione della città. Scegliere una particolare area geomorfologica al fine di impiantare un nuovo urban civic project, attraverso gli strumenti di lettura dei sistemi urbani e dei riferimenti architettonici in relazione al sistema città.
In relazione al tessuto urbano Creare la struttura di un nuovo centro urbano includendo riferimenti alle città storiche . Limiti della città, circuiti, anelli, e cinture paesaggistiche vs. la città murata. Piano di Burnham di Chicago. E. Hénard ‘Les Transformations de Paris’. . Ingressi o punti di incontro vs. le porte della città murata. El Mercadal de Girona. . Strade principali vs. cardo e decumano, fondazione di una città romana. Caso di Cerdà a Barcellona; a Parigi gli Champs Elysees-Boulevard Sebastopol-St. Michel. . Strade principali in continuità con il territorio. Broadway, New York; Diagonal, Barcellona. . La griglia vs. città storiche a griglia. Aigües Mortes in Francia, Barcellona, Chicago. . Le città lineari. Arturo Soria, disurbanisti russi. Leggere il tessuto urbano alle differenti scale . Gli edifici vs. la piazza, la strada. Fossar de les Moreres. . Il quartiere vs. il parco. La Rose de Cherbourg. . La città vs. il territorio. Piano Jaussely del 1907. Stabilire la migliore localizzazione per edifici civici Gli edifici civici sono servizi che possono rendere visibile la struttura della città. Essi non sono solo gli edifici pubblici, ma tutti i tipi di edifici che fungono da fulcro di attività per determinati gruppi di persone, accessibili a tutta la comunità, ad esempio la stazione di mezzi di trasporto, il mercato, la scuola di musica, il centro d’arte, il museo, il teatro, la chiesa, il centro commerciale, le
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infrastrutture. Esempio Cerdà Barcellona. Realizzare il tessuto urbano Studiare l’effetto che le tipologie edilizie hanno sulle variazioni del tessuto della città. Le corti degli edifici formano un arazzo della città, Mies van der Rohe; la tipologia mista per le abitazioni, James Gowan, Londra; i cortili delle case e gli edifici ai margini della città, Steven Holl; Maisons-Domino a Pessac, Le Corbusier.
In relazione al sistema degli spazi pubblici Stabilire una relazione sostenibile tra la città ed il paesaggio all’interno della città contemporanea . Accessi pubblici. Connessioni viarie. Integrazione città – territorio. Esempi di griglie urbane. Definire una griglia. La misura della griglia di Barcellona. La misura della griglia di Chicago. . Studiare il rapporto territoriale con la città globale, la struttura della mobilità in relazione alla geografia. Integrare le infrastrutture lineari di autostrade e ferrovia con i letti di fiumi serpeggianti e corridoi verdi. In generale, progettare linee di trasporto secondo la topografia del terreno, sia in cinture verdi o nelle uscite verdi dal centro della città. Piste ciclabili. Piano Burnham a Chicago. . Preservare le aree di terreni liberi per i parchi naturali. Preservare le aree della griglia per i campi a vocazione agrosilvo-pastorale. Griglia a scacchiera di Chicago. . Trasformare un sito industriale in un parco. Che tipo di parco? Un parco verde, un parco tecnologico o un parco tematico? Concorso Pirelli Milano. . Preservare, integrare o creare campi agricoli. Expo Hannover 2000; Expo Zaragoza 2008. . Trasformare parchi per il golf in parchi naturali. Giardino Botanico, Vancouver. . Trasformare il parco inglese in parco locale. Rio de Janeiro, Burle Marx. . Considerare terreni agricoli e forestali come il tipo più genuino di parco, stabilire una continuità tra spazi aperti e spazi aperti urbani. . Rendere il paesaggio visibile in città attraverso il sistema dello spazio pubblico. . Rendere il paesaggio visibile in città attraverso il sistema dello spazio pubblico.
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. Liaisons topografiche. Lavorare con riferimento ad una planimetria delle superfici degli spazi aperti e in rapporto contiguo con il piano stradale degli edifici circostanti. Garantire che una accessibilità pedonale sia a disposizione di tutti, ovunque. Granvia de Les Corts, Barcellona. . Esaminare lo stile di vita delle persone provenienti dall’estero e il loro rapporto con la terra. Confrontare con le tradizioni storiche delle prime nazioni, i dipinti e opere d’arte. . Creare città Frattali. Una città nella città: City Centre Liverpool, Liverpool, Sydney. Un centro di quartiere, all’interno di un distretto urbano all’interno di una città, Parc Central de Nou Barris, Nou Barris, Barcellona.
Coordinare la forma urbana dell’UCP con i bisogni della comunità per vivere a proprio agio e interconnessi Inventare il sito, creare paesaggio urbano simbolico
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La prima visita al sito è fondamentale per assorbire non solo il contesto urbano specifico, ma anche l’atmosfera. Vale la pena studiare la città in relazione al paesaggio e al territorio circostante. Seguirà un’attenta lettura di una mappa orto-foto e una ricerca storica attraverso vecchie mappe. La strategia è quella di scoprire singolarità per garantire che il futuro progetto enfatizza le qualità urbane e attenua le caratteristiche non desiderabili. Questo approccio permetterà di sviluppare e delineare una particolare lettura del sito. Insieme ad un processo di partecipazione con l’amministrazione e con la comunità si delinei un programma specifico per il progetto urbano. Aggiungerebbe un altro strato al significato della città e quando costruita trasformerebbe il sito in un luogo vibrante. . Identificare le singolarità del luogo (i luoghi civici), i luoghi di ritrovo (piani), luoghi visivi e incroci. . Trovare i luoghi appropriati individuare nuovi sviluppi.
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. Definire la dimensione e la scala del progetto. Le analisi della densità della grana esistente e della geometria frattale del territorio vs. nuova struttura edilizia per la proposta di urban civic project. . Integrare il disegno concettuale del sito vs. modello tettonico concettuale della UCP. Controllare la struttura ibrida del progetto con il sito; analizzare
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la sua dimensione, la composizione, l’accessibilità e la usi per essere un condensatore sociale che irradia urbanità.
Definire gli usi ed il programma di un urban civic project attraverso un processo partecipativo; assicurare la vivibilità Stabilire valori e simboli della comunità Chiedi ai cittadini quali sono i luoghi che a loro piacciono? Cosa è singolare per la città? Qual è l’origine della città? Quali erano gli usi originali, quali le industrie? Gli usi agricoli? Cosa è bello, una fontana, una scultura, una luce? Dove ti piace andare quando si ha tempo libero? Cosa ti piace fare di Domenica? Cinema. Mercato. Plaza. Teatro. Danza. Pittura. Canto. Giocare a scacchi. Parchi giochi. Sottolineare le differenze e l’orgoglio civico. Le periferie agricole fertili. L’arte locale. Il cibo locale. I festival musicali. La tradizione locale. Gli eventi sportivi. L’arredo urbano. I macro mercati. Il mercato alimentare. I mercati di artigianato. Le macro discoteche con persone da tutto il mondo. La stazione. Gli hotel. I cinema. I Film Festival. Gli ospedali e i distretti sanitari. L’edilizia sociale. Le abitazioni fatte a mano. market. Macro disco with citizens of the world. Train Station. Hotel. Cinemas. Film Festival. Hospital health city. Social housing. Hand- made housing. Scrivere e disegnare un cartone animato del progetto, un racconto per spiegare chiaramente la visione e il processo del progetto, per trasformarlo in realtà.
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CASO DI STUDIO: RIQUALIFICAZIONE DEL LUNGOMARE SAN GIROLAMO, BARI
Gli elementi strategici ed il nuovo fronte paesaggistico La città di Bari, nelle sue fasi storiche di sviluppo urbanistico, ha subito il medesimo processo costruttivo. Tale processo mette in evidenza lo stretto legame tra la crescita del nucleo urbano e il consolidamento del litorale attraverso la realizzazione di grandi moli e di varie scogliere sia emerse che sommerse con il fine di preservare la facciata urbana dalle correnti marittime. L’idea progettuale parte proprio da queste considerazioni e in linea con esse propone la realizzazione di un grande molo, all’estremo ovest dell’area di intervento che ha come direttrice la Lama Balice, un elemento che sia contemporaneamente una protezione per il lungomare e un’area fruibile pedonalmente. Il molo viene concepito con una rotazione rispetto alla costa per aumentare la superficie di lungomare protetta dalle correnti, prendendo spunto dai due moli gia esistenti nel resto dell’ampia costa barese. L’aspetto paesaggistico dell’area è definito dalla presenza delle due lame (Lama Balice e Lama Lamasinate) che rappresentano i limiti fisici dell’intervento. Al fine di conservare e rafforzare l’entità paesaggistica di tutto l’ambito si propone la conservazione integrale della spiaggia sulla Lama Lamasinata nella zona est dell’intervento e, nel lato opposto, la realizzazione di un prato verde sul molo grande che consenta una continuità tra il paesaggio naturale della Lama Balice e il percorso che
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conduce fino all’estremo ultimo del molo.
La riqualificazione del quartiere San Girolamo Il quartiere San Girolamo, area di pertinenza del progetto, è facilmente individuabile in quanto risulta fisicamente inquadrato entro le due Lame, la strada a scorrimento veloce - via San Girolamo - e il mare. Una cosi marcata definizione del territorio dà all’area una chiara identità di quartiere. La connessione del quartiere con il mare viene trattata attraverso l’inserimento di cinque pontili pedonali, ortogonali alla costa, i quali hanno come direttrice cinque strade che collegano il lungomare al resto del rione San Girolamo. I pontili con pavimento e su pilotis vengono identificati tutti attraverso il posizionamento di una costruzione a pergolato sull’estremo situato sul lungomare e di un elemento più monumentale sull’estremo opposto del pontile, ubicato sul mare.
La fruibilità del fronte mare In accordo con l’idea di rendere il più possibile fruibile alla balneazione tutto il tratto di costa incluso nell’intervento, si propone di implementare le aree di costa rocciosa e sabbiosa, preservando la spiaggia già esistente sulla Lama Lamasinate e creando, attraverso un ripascimento, una spiaggia di considerevoli dimensioni lungo il molo principale. Nell’area interna alle due parti estese di costa sabbiosa si pensa di agire su due fronti: conservando il più possibile i tratti di costa rocciosa non ancora erosi dalle correnti e inserendo nelle aree più erose un sistema di piattaforme in calcestruzzo a modello del lido Adria, per creare un continuum di costa rocciosa (artificiale e naturale) abbastanza ampia da poter essere comodamente fruibile dai bagnanti.
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Un lungomare a due livelli Al di là della costa rocciosa e sabbiosa, in direzione del quartiere, lungo tutta l’area di intervento si propone una sezione per il lungomare composta principalmente da tre livelli: . un primo livello, pensato per dare respiro alla compattezza costruttiva del rione, nasce con l’idea di acquistare spazio rispetto al fronte degli edifici (suggerendo inoltre un incremento dei servizi commerciali negli edifici prossimi alla costa), attraverso un ampio marciapiede alberato, una circolazione veicolare a doppia corsia che implementi la fruizione del lungomare, una pista ciclabile e un sistema di rampe per accedere al livello inferiore; . il secondo livello prevede la realizzazione di una linea di parterres alberati che al tempo stesso implementi la mancanza di vegetazione nel quartiere e faccia da bretella di connessione verde tra le due aree paesaggistiche al limite dell’area d’intervento; . l’ultimo livello infine, quello più prossimo al mare, protetto dal traffico grazie ai parterres e al dislivello, è pensato come una passeggiata totalmente pedonale, con zone più ampie assimilabili a piazze, spazi di aggregazione e servizi per la balneazione. Risultando in ogni caso l’area costiera in forte prossimità con l’edificato ed essendo dunque la sua sezione piuttosto limitata, a tal proposito la proposta progettuale tende a mettere l’accento sui due estremi dell’area di intervento, che risultano più spaziosi e maggiormente propensi all’inserimento di zone verdi e piazze panoramiche con la realizzazione di strutture pergolate per l’insediamento di servizi commerciali e per la ristorazione.
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