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FABBRICANTI

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EDITORIALE

IL VALORE DELLA REPUTAZIONE PERSONALE

Sono già passati diversi mesi dalla scomparsa di Vincenzo Scrigna, ma ancor oggi mi capita di pensare a lui. Sembrerà strano, ma uno dei principali ricordi che ho di lui riguarda un suo intervento del 2006 ad un’Assemblea Generale di Confida, quando era ancora Presidente delle imprese di gestione. Salì sul palco e fece un forte richiamo all’etica, affermando che la smania di conquistare un cliente o aumentare le proprie dimensioni non avrebbe mai dovuto portare a comportamenti scorretti con i concorrenti e a perdere di vista il consumatore finale.

Sedici anni fa il mercato era fortemente in crescita e, tra gli addetti ai lavori, c’era un clima di entusiasmo che sfociava nell’euforia, eppure Vincenzo si preoccupava di un tema molto alto come il conciliare il profitto con l’etica. Vedeva negli occhi dei suoi colleghi quella frenesia di arrivare all’obiettivo che poteva facilmente portare a imboccare delle scorciatoie. In quel momento così favorevole, invece di arraffare il più possibile a qualunque costo, bisognava costruire delle solide basi che sarebbero servite ad affrontare le sfide future. “Mettere fieno in cascina”, ripeteva spesso. Davvero in pochi hanno fatto proprio quell’appello, ma mi piace pensare che quel forte monito rimanga una delle sue eredità.

Sedici anni dopo, per motivi opposti, siamo nella stessa situazione. Il clima che si respira dopo le prime settimane del 2022 è pessimo e un momento così sfavorevole potrebbe indurre alcuni operatori del settore a prendere delle scorciatoie pur di uscire dal gorgo della crisi. Ne consegue che lo stesso forte appello all’etica sia più che mai necessario oggi, perché non intraprendere comportamenti scorretti con i concorrenti è uno dei fondamenti per uscire dalle difficoltà.

Spesso gli imprenditori del vending sottovalutano l’importanza dell’etica. Probabilmente pensano che la spregiudicatezza negli affari sia una qualità necessaria per ottenere il profitto e che i “bravi ragazzi” non andranno mai da nessuna parte, perché saranno sempre fregati da qualcuno di più scaltro.

Invece non è assolutamente così. Un comportamento etico è sempre la migliore strategia di lungo periodo. Rispettare la parola data o la stretta di mano, seguire le regole, onorare gli impegni e le scadenze, sono tutte azioni della massima importanza che contribuiscono a formare negli anni la reputazione personale, un valore fondamentale in una comunità ristretta come quella del vending.

Non si può scappare da una cattiva reputazione: prima o poi il conto da pagare per i propri comportamenti scorretti arriva all’incasso e il malcapitato, una volta a terra, non avrà nessuno che allungherà una mano per aiutarlo a rialzarsi. Viceversa, una buona reputazione è una delle poche cose che si possono spendere nei momenti difficili, quando qualsiasi altro argomento, a causa della crisi, perde significato. Una buona reputazione è una delle poche cose che si possono spendere nei momenti difficili, quando qualsiasi altro argomento, a causa della crisi, perde significato.

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