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STATI GENERALI DEL VENDING 2022 LA SFIDA SOSTENIBILE E DIGITALE

SI SONO SVOLTI MERCOLEDÌ 16 NOVEMBRE A ROMA, PRESSO LA SALA CONFCOMMERCIO GLI

STATI GENERALI DEL VENDING. COME OGNI ANNO, I PRINCIPALI ATTORI DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA ITALIANA HANNO DIALOGATO CON ALCUNI RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI FACENDO IL PUNTO SULLA SITUAZIONE DEL VENDING ITALIANO E DISCUTENDO LE POSSIBILI PRATICHE PER AFFRONTARE LE SFIDE DELL’IMMEDIATO FUTURO.

LA SFIDA SOSTENIBILE E DIGITALE

STATI GENERALI DEL VENDING 2022

Mercoledì 16 Novembre 2022 Confcommercio - Sala Orlando Piazza G.G. Belli, 2 - Roma

Nei primi nove mesi del 2022 ai distributori automatici d’Italia (oltre 820mila) sono stati consumati oltre 1,7 miliardi di caffè e quasi 439 milioni di snack che hanno trainato la lenta ma progressiva ripresa del settore (+8,2% vs 2021). Gli snack salati e al cioccolato sono quelli che hanno registrato le performance più alte, rispettivamente del +31,40% e +28,53% facendo fare all’intera categoria un salto del 22,8% in 9 mesi. Tuttavia, le conseguenze della pandemia e la crisi delle materie prime dovuta alla guerra russo-ucraina hanno causato una contrazione delle performance del settore – in cui l’Italia è leader a livello internazionale – del 17,94% rispetto allo stesso periodo del 2019. È quanto emerge dallo studio presentato da CONFIDA, Associazio-

ne Italiana Distribuzione Automatica durante gli Stati Generali del comparto.

Dal 2020 la crisi legata alla pandemia ha causato gravi perdite (-31,95% vs 2019) per le imprese del comparto colpite in particolar modo da smart working, DAD, chiusure dei luoghi d’aggregazione e restrizioni negli ospedali. Crisi continuata nel 2021 quando, nonostante una lieve ripresa, la perdita è

stata comunque del 23,7%. Nel 2022 la guerra ha causato mancanza di prodotti, aumenti vertiginosi dei prezzi, oltre alla crisi energetica che ha portato ad una crescita significativa dei prezzi di carburanti, elettricità e gas. CONFIDA

stima che il comparto possa chiudere l’anno a -15% rispetto al 2019.

“In questo scenario che dimostra tutte le difficoltà ma anche la resilienza delle nostre 3000 aziende e degli oltre 30mila collaboratori del settore - commenta Massimo Trapletti, Presidente di CONFIDA – la distribuzione automatica si è presa carico anche delle difficili sfide della transizione ecologica e digitale, le incognite della cosiddetta “fase a regime” della trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate e le problematiche derivanti da una situazione dei bandi di gara pubblici per la fornitura del servizio alle Pubbliche Amministrazioni che stanno diventando sempre più antieconomici.” In particolare, CONFIDA chiede di ri-

aprire un tavolo di confronto sui CAM

(Criteri Ambientali Minimi) dei Servizi di Ristoro presso il Ministero dell’Ambiente: quelli attualmente definiti, se applicati, stravolgerebbero a livello ambientale, alimentare e organizzativo i principali aspetti della distribuzione automatica con un impatto particolare nella pubblica amministrazione (18% del fatturato dell’intero comparto vending).

In particolare, CONFIDA chiede di ri-

aprire un tavolo di confronto sui CAM

(Criteri Ambientali Minimi) dei Servizi di Ristoro presso il Ministero dell’Ambiente: quelli attualmente definiti, se applicati, stravolgerebbero a livello ambientale, alimentare e organizzativo i principali aspetti della distribuzione automatica con un impatto particolare nella pubblica amministrazione (18% del fatturato dell’intero comparto vending). Il settore chiede anche di essere escluso dall’obbligo dei POS (D.l 30 aprile 2022 n.36) in quanto, sebbene stiano aumentando le vending machine abilitate al pagamento elettronico (il 20% ha installato App di pagamento), in molti altri casi esistono impossibilità tecniche (es: mancanza di rete) o economiche che impediscono di accettare carte di pagamento in tutto il parco macchine.

Per affrontare queste sfide, CONFIDA

ha sottoscritto una partnership con

Ernst&Young, network mondiale di servizi professionali di consulenza direzionale, revisione contabile, fiscalità, transaction e formazione: insieme le due realtà elaboreranno un proget-

to strategico per i prossimi quattro

anni.

La redazione di D.A. Italia ha partecipato all’evento e dedicherà un ampio spazio agli interventi dei relatori all’interno del prossimo numero.

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TRIESTESPRESSO EXPO 2022 TRIESTE SI RICONFERMA CAPITALE MONDIALE DELL’ESPRESSO

LA DECIMA EDIZIONE DI TRIESTESPRESSO EXPO, DOPO LO STOP DI QUATTRO ANNI IMPOSTO DALLA PANDEMIA, È ANDATA OLTRE OGNI PREVISIONE GRAZIE ALLA FIDUCIA CHE GLI OPERATORI HANNO VOLUTO DARE ALLA MANIFESTAZIONE. DAL 2018 AD OGGI È CAMBIATO IL MONDO, MA LA SCOMMESSA DELLA CAMERA DI COMMERCIO VENEZIA GIULIA CON GLI IMPRENDITORI DEL CAFFÈ È RISULTATA VINCENTE. “ALLA RIUSCITA DI QUESTA EDIZIONE DELLA RIPARTENZA” - COMMENTA ANTONIO PAOLETTI, PRESIDENTE DELLA CCIAA VG- “HANNO CONTRIBUITO LE IMPRESE E LE ISTITUZIONI E RINGRAZIO IL COMUNE DI TRIESTE CON IL SINDACO ROBERTO DIPIAZZA E L’ASSESSORE GIORGIO ROSSI, FEDERALBERGHI PER AVERCI SOSTENUTO IN OGNI AZIONE NECESSARIA PER RENDERE IL TRIESTE CONVENTION CENTER (TCC) E IL CUORE DEL PORTO VECCHIO UNO SPAZIO ESPOSITIVO INTERNAZIONALE”. ALL’EVENTO NEL TCC ORGANIZZATO DALLA CAMERA DI COMMERCIO VENEZIA GIULIA ATTRAVERSO LA SUA SOCIETÀ IN HOUSE ARIES, CON LA COORGANIZZAZIONE E IL CONTRIBUTO DEL COMUNE DI TRIESTE, DEL CONVENTION AND VISITOR BUREAU E IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE CAFFÈ TRIESTE, GLI OPERATORI INTERVENUTI SONO STATI 10 MILA, QUASI 13 MILA NEL 2018. UN RISULTATO, QUESTO, OTTENUTO CON LA PRESENZA DI 160 ESPOSITORI E PROFESSIONISTI DA 42 PAESI (TRA CUI ROMANIA, POLONIA, BIELORUSSIA, UCRAINA, SLOVACCHIA, GEORGIA, ETIOPIA, MAROCCO, TANZANIA, ALGERIA, SUD AFRICA, OMAN, ISRAELE, LIBANO, LIBIA YEMEN, GIORDANIA, INDONESIA, COREA DEL SUD E BRASILE) CHE DIMOSTRA QUANTO “TRIESTE CAPITALE DEL CAFFÈ” NON SIA SOLO UN MARCHIO REGISTRATO MA UNA REALTÀ INCONFUTABILE, NONOSTANTE I NUMEROSI EVENTI

TUTTI DOBBIAMO ESSERE DISPOSTI A PAGARE QUALCHE CENTESIMO IN PIÙ PER TENERE ALTA LA QUALITÀ DELL’ESPRESSO ITALIANO.

DEDICATI AL CAFFÈ CHE SI SONO CONCENTRATI DAL MESE DI APRILE FINO AD OGGI, DOPO LA RIAPERTURA SENZA LIMITAZIONI DELLE FIERE IN PRESENZA. “OLTRE AGLI AFFARI ALL’INTERNO DELLA FIERA, TRIESTESPRESSO EXPO HA SIGNIFICATO PER VARI GIORNI IL TUTTO ESAURITO IN HOTEL, RISTORANTI, BED AND BREAKFAST E L’UTILIZZO DI TRASPORTI E SERVIZI CHE HANNO INDUBBIAMENTE CONTRIBUITO AI FATTURATI IN UN PERIODO DELL’ANNO IN CUI STORICAMENTE C’È UN GROSSO CALO DEL COMPARTO DELL’ACCOGLIENZA E DEI PUBBLICI ESERCIZI”, HA CONCLUSO PAOLETTI.

COME SEMPRE, LA MANIFESTAZIONE TRIESTINA HA CHIAMATO A SÉ ANCHE ATTORI DEL COMPARTO VENDING, CHE HANNO PRESENTATO LE LORO NOVITÀ A VISITATORI ED OPERATORI DI SETTORE. NELLE PAGINE SEGUENTI, LA GALLERIA FOTOGRAFICA REALIZZATA DALLA NOSTRA REDAZIONE, PRESENTE A TRIESTESPRESSO EXPO 2022.

IL CONVEGNO DI APERTURA DI TRIESTESPRESSO EXPO: IL PUNTO SUL MERCATO DEL CAFFÈ

Sostenibilità, costi di energie e materie prime. La decima edizione di TriestE-

spresso Expo è stata inaugurata con il convegno dal titolo “Dal caffè all’espresso tra sostenibilità e aumento dei costi

dell’energia e delle materie prime”.

Il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti, nel suo intervento all’apertura del convengo moderato da Angela Hysi Vicentini, direttore delle testate quotidiane online Comunicaffè e Comunicaffè International, è voluto partire dai ringraziamenti ad espositori, 160 da 13 Paesi, e visitatori, da 42 Paesi del mondo: “So che amate Trieste e TriestEspresso Expo. Non era scontato avere un risultato così importante in questa decima edizione dopo le chiusure causa Covid. Il comparto è stato tra i più colpiti a causa dei lockdown, poi è arrivata la guerra dell’Ucraina, il caro materie prime ed energetiche. Superata la pandemia – ha ricordato Paoletti - è arrivata la guerra in Ucraina complicando ulteriormente la situazione economica in Europa. Ora per questo evento la nuova struttura riesce ad ospitare 160 operatori grazie all’espansione dello spazio con due tensostrutture. È una fiera di settore e chi viene a TriestEspresso Expo lo fa per fare affari, conoscere e farsi conoscere. In questi giorni affronteremo diversi temi, perché per l’economia italiana il caffè è un settore con un valore economico e di immagine rilevante”.

Il sindaco Roberto Dipiazza ha sottolineato “il grande impegno delle istituzioni per supportare la città, le imprese e i cittadini ad affrontare questo periodo difficile. Trieste però sta crescendo ed è doveroso crescere e investire nei comparti che in questo momento stanno registrando un trend positivo come il turismo e in particolare quello congressuale. TriestEspresso Expo è un evento importante in questo contesto e presenta agli operatori di tutto il mondo l’eccellenza triestina nell’ambito del caffè”.

Giorgio Rossi, assessore comunale alla Cultura, sport e giovani ha evidenziato le criticità: “C’è preoccupazione per questa crisi ma confido in questa onda lunga. Trieste sta emergendo dalla staticità e sta crescendo con le armi e le forza per andare avanti grazie all’ottima sinergia tra i vari enti. TriestEspresso Expo è una eccellenza ospitata al Tcc ma stiamo lavorando su molti fronti per continuare a far crescere la città”. Fabio Scoccimarro, assessore alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Regione Friuli Venezia Giulia non ha dubbi e “quella del caffè è una tradizione che parte da lontano e Trieste è sempre stata la capitale mondiale del caffè sia per la cultura con i caffè storici ma anche per il commercio. Economia circolare e sviluppo sostenibili sono temi indispensabili, abbiamo numerosi progetti in corso di realizzazione e vogliamo anticipare il green deal, come regione, al 2045 rispetto al 2050. Per supportare le imprese e le famiglie la giunta guidata dal presidente Massimiliano Fedriga ha messo in campo oltre 150 milioni sia a livello contributivo ma anche per attuare investimenti. Oggi serve un impegno europeo per ridurre il costo dell’energia”.

Fabrizio Polojaz, presidente Associazione Caffè Trieste ha ricordato che negli ultimi anni le quotazioni del caffè sono rimaste sostanzialmente stabili fino all’autunno del 2020, da quando hanno iniziato a subire degli apprezzamenti vertiginosi, che tuttora posizionano sia gli Arabica che i Robusta tra i livelli più alti degli ultimi dieci anni. “Le motivazioni sono state diverse, in parte basate sulle differenze nelle aspettative di offerta e domanda,

nate con la crisi pandemica e le sue conseguenze, anche se buon gioco ha avuto la speculazione finanziaria. È indispensabile leggere non solo i dati proposti dal mercato, ma anche le notizie riguardanti il caffè ed i contesti che lo riguardano. Serve una regolamentazione borsistica che tuteli gli operatori economici della filiera privilegiandoli a quelli finanziari”, ha affermato Polojaz.

Per Omar Zidarich, presidente Gruppo Italiano Torrefattori Caffè, “aumenterà il prezzo della tazzina e noi comuni mortali saremo costretti a pagare un costo maggiore dettato da aumenti pesanti. I torrefattori usano impianti ‘gasivori’, ma le ricadute sono su tutta la filiera: dal chicco alla tazzina. Due anni fa il prezzo dell’elettricità era arrivato a 125,6 euro a megawatt/ora, oggi è di 436,28 dopo un picco di oltre 540 euro. La iuta è aumentata del 70%, il pallet del 300%, i contenitori da 500 chili per i torrefattori del 44%, le tazzine in ceramica, cotte in forni ‘gasivori’, hanno aumentato il prezzo del 28%, il packaging al chilo è passato da 0,07 centesimi a 0,56 centesimi, le macchine del caffè - oltre agli aumenti delle materie prime e dei ritardi nella consegna delle stesse - hanno un costo produttivo del +150%”. “Il nostro consiglio – conclude - è di aumentare il prezzo della tazzina: tutti dobbiamo essere disposti a pagare qualche centesimo in più per tenere alta la qualità dell’espresso italiano riconosciuto in tutto il mondo come una bevanda di qualità, ma a Roma con l’aumento del prezzo c’è stato un calo di vendite del -28%, abbiamo quindi un problema su tutta la filiera”.

Secondo Massimiliano Fabian, presidente dell’International Coffee Organization (ICO), “l’economia circolare è uno dei punti fondanti del programma 2022-2023 dell’International Coffee Organization, in particolare in questo anno in cui sarò presidente. Uno dei pilastri dell’economia circolare è la sostenibilità che ha diretti riflessi sul rispetto dell’ambiente. Parlare di ambiente per Ico è fondamentale sia dal punto di vista dei Paesi produttori, che da quello dei Paesi consumatori”.

Marcello Guaiana, responsabile progetti Economia Circolare di Area Science Park, ha presentato un caso di applicazione al settore del caffè di uno strumento georeferenziato SISSI – Strumenti Informativi a Supporto della Simbiosi Industriale, sviluppato nell’ambito dell’asset denominato “Tecnologie verdi per la transizione ecologica” del programma ARGO. “Con SISSI i ricercatori di Area Science Park intendono valutare con le imprese torrefattrici la fattibilità di concrete operazioni di simbiosi industriale valorizzando gli scarti di produzione nell’area retroportuale di Trieste, con una metodologia che sia replicabile in altri contesti territoriali della regione FVG, arrivando fino alla possibilità di produrre il biogas”.

Andrea Giorgiutti, direttore del Servizio valorizzazione qualità delle produzioni - Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche Regione FVG ha affermato che “la Bioeconomia, sostenibile e circolare, include tutti i settori che coinvolgono le risorse di natura biologica (rinnovabili), comprendendo anche uso, trasformazione, distribuzione o consumo connessi. Su base nazionale, i settori della produzione primaria (agricoltura, silvicoltura e pesca) e dell'alimentare esprimono i due terzi del valore della bioeconomia (fatturato e occupazione) e sono intimamente connessi con gli altri importanti ambiti produttivi quali quelli dell'abbigliamento, del legno, della carta e dell’energia. La Regione Friuli Venezia Giulia, anche in virtù delle sue peculiarità in innovazione, ha un grande potenziale in termini di crescita della sua bioeconomia, a vantaggio degli obiettivi di produzione, occupazione, resilienza e sostenibilità propri del meta-settore”.

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ACQUAFAIR 2022 BILANCIO POSITIVO PER LA TERZA EDIZIONE DELL’EVENTO ITALIANO SULL’ACQUA DI QUALITÀ

I PIÙ QUALIFICATI E INTERESSANTI ATTORI DELLA FILIERA DI PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DELL'ACQUA DA BERE IN BOCCIONI E POINT OF USE HANNO PRESO PARTE ALLA TERZA EDIZIONE

DI ACQUAFAIR, IN PROGRAMMA LO SCORSO 29 SETTEMBRE A PALAZZO DELLE STELLINE, NEL CUORE DI MILANO. PROFESSIONISTI E OPERATORI SI SONO DATI APPUNTAMENTO NEL CAPOLUOGO LOMBARDO PER VISITARE L’AREA ESPOSITIVA E ASSISTERE AGLI INCONTRI CONVEGNISTICI, COGLIENDO L’OCCASIONE PER SVILUPPARE CONTATTI DI QUALITÀ IN OTTICA COMMERCIALE, MA ANCHE PER FARE IL PUNTO SUL COMPARTO, SCOPRIRNE NOVITÀ E TENDENZE.

RIVOLGENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE TECNOLOGIE E ALLE APPARECCHIATURE PIÙ SOSTENIBILI, L’AREA ESPOSITIVA DI ACQUAFAIR HA PRESENTATO AL PUBBLICO BOCCIONI, REFRIGERATORI E ALTRI IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DELL’ACQUA DA BERE, ACCESSORI, RACCORDERIA, RICAMBI, COMPENTI MECCATRONICHE E DISPOSITIVI ANTIALLAGAMENTO, BOMBOLE A PRESSIONE PER GAS COMPRESSI E LIQUEFATTI, BOTTIGLIE IN VETRO CON DECORAZIONI PERSONALIZZABILI, SISTEMI DI FILTRAZIONE E SERVIZI DI ANALISI CHIMICHE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE, IL TUTTO IN ABBINAMENTO AI PIÙ EVOLUTI SERVIZI DI CUSTOMER SERVICE, A RETI DI DISTRIBUZIONE CAPILLARI E SOLUZIONI SU MISURA.

Promosso da Watercoolers Italia, l’associazione che riunisce le principali aziende dell’imbottigliamento e della distribuzione dell’acqua da bere, Acquafair 2022 ha inoltre offerto alla

business community del comparto un ricco programma

di incontri e tavole rotonde condotti, tra gli altri, da Enrico Veschetti, researcher presso l’Istituto Superiore di Sanità, ed Emanuele Bompan, direttore della testata Materia rinnovabile. Tra i temi oggetto di approfondimento: i trend di mercato e

gli aggiornamenti normativi, l’igiene e l’efficientamento energetico, argomento quest’ultimo particolarmente rilevante

in ragione dell’attuale congiuntura internazionale. “Acquafair si conferma occasione di grande interesse per lo sviluppo del business del settore e per l’individuazione di soluzioni profittevoli ed efficaci per l’intera business community”, ha commentato Marzia Mariotti, marketing and communication manager di Culligan Italiana e presidente di Watercoolers Italia.

Di grande interesse per il settore acqua, ma non solo, il Report realizzato dalla britannica Zenith, i cui risultati sono stati illustrati nel corso di Acquafair, di cui riportiamo di seguito un’ampia sintesi. Zenith Global’s US Water Dispense Report 2022 offre approfondimenti e conoscenze senza

precedenti nel mercato statunitense dell'erogazione dell'acqua, coprendo i settori dell'erogazione dell'acqua in bottiglia (BWD), del Point of Use (POU) e dei sistemi di rubinetteria integrati (ITS). Questo rapporto, fornendo i dati quantitativi e qualitativi chiave, si attesta come guida ideale per gli operatori del mercato e per i potenziali nuovi attori in questo comparto dinamico.

Nel 2021, il mercato dell'erogazione dell'acqua dell'Europa occidentale si è ripreso dagli effetti della pandemia di Covid-19, raggiungendo le dimensioni maggiori nel periodo in esame. Il mercato ha registrato una crescita relativamente forte del 4,7% dopo una perdita dell'1,9% nel 2020, per raggiungere 3.772.223 unità. Sono state installate poco meno di 100.000 unità in più rispetto al 2019 prepandemia. Il mercato totale è cresciuto del 18,5% durante il periodo in esame, aggiungendo quasi 590.000 unità tra il 2016 e il 2021. Crescendo al CAGR (tasso di crescita annuale composto, ndr) del 3,4%, il mercato ha registrato una crescita costante a una cifra ogni anno -tranne nel 2020- principalmente a causa della pandemia e dei conseguenti periodi di chiusura forzata. Il Regno Unito è rimasto il più grande mercato nazionale, con una quota del 24,2% della base installata totale nella regione, con una crescita del 6,9% nel 2021. I successivi mercati più grandi nell'Europa occidentale sono stati Spagna (quota del 17,9%), Francia (13,5%), Italia (10,3%) e Germania (10,0%). Insieme, questi cinque paesi rappresentavano una quota combinata del 75,9% del mercato nel 2021, in leggero aumento rispetto al 2020. La Spagna è stata di gran lunga il mercato con le migliori performance nel periodo in esame, con un CAGR dell'11,9% ed è stato l'unico mercato a registrare una crescita media annua a due cifre. Altre performance degne di nota sono state osservate in Svezia (4,1% CAGR), Belgio (3,5%) e Germania (2,9%). Paesi Bassi, Grecia e Finlandia hanno invece mostrato una performance negativa rispetto alla base di unità installate dal 2016 al 2021. In termini di entrate, il mercato dell'erogazione di acqua nell'Europa occidentale è cresciuto del 2,0% nel 2021 raggiungendo 1,36 miliardi di euro: il totale più alto nel periodo in esame.

La crescita è stata in gran parte trainata dal settore BWD (erogazione acqua in bottiglia), che ha visto i ricavi crescere del 7,0% nel 2021, per raggiungere 645,3 milioni di euro, livelli vicini a quelli del 2017. Il mercato ha subito una perdita del 21,4% nel 2020 e rimane ancora ben al di sotto del picco del 2019. I ricavi del settore BWD hanno rappresentato il 47,5% del mercato totale poiché i ricavi dell'acqua sfusa, in particolare, hanno mostrato una forte ripresa. Dopo una performance relativamente stabile nel 2020, il mercato POU (Point of use) ha continuato la forte crescita osservata nella maggior parte del periodo di previsione, aumentando dell'8,4% per raggiungere 364,3 milioni di euro nel 2021. I ricavi POU hanno rivendicato il 26,8% della quota di mercato totale nel 2021.

Il settore ITS (sistemi integrati di rubinetteria) è stato l'unico settore a vedere le sue entrate in calo nel 2021, scese dell'11,1% a 348,0 milioni di euro dopo l'aumento vertiginoso nel 2020 guidato dalle ottime prestazioni nel settore edile del Regno Unito, poiché le unità sono state collocate in nuove costruzioni e i consumatori hanno scelto di ristrutturare le loro abitazioni nei periodi di lockdown. Tuttavia, questo è stato meno detrminante nel 2021 e, con l'aumento del costo della vita e le preoccupazioni dovute ai prezzi elevati dell'energia nel 2022, queste unità potrebbero diventare meno richieste e convenienti. I ricavi generati variavano notevolmente nell'intera regione, non solo in termini di prezzi ma anche di ricavi prelevati da ciascun settore. Anche la performance di varie valute locali, in particolare negli stati nordici, ha avuto un impatto sui dati riportati dai paesi in euro. Altre variabili includono i tipi e le preferenze delle macchine, il mix noleggio-vendita, il rapporto fornitore-cliente, i livelli di servizio offerto e la cultura dello sconto, in un mercato sempre più attento al prezzo.

LA CRESCITA DELLE FUNZIONALITÀ TOUCHLESS. Dall'epidemia di Covid-19, l'erogazione di acqua senza contatto ha guadagnato un'elevata popolarità in tutta Europa, poiché l'idratazione e l'igiene delle mani sono diventate ancora più importanti all'interno delle aziende. Il 2020 ha quindi visto il lancio di molte innovazioni nell'erogazione di acqua senza contatto. Alcuni erogatori contactless funzionano tramite un sensore a infrarossi, mentre altri hanno un pedale per azionare l'erogazione dell'acqua. Inoltre, alcuni modelli di erogazione dell'acqua hanno implementato uno schermo autopulente o utilizzano la tecnologia Biocote®, che fornisce una protezione superficiale di lunga durata contro gli effetti negativi di batteri, muffe e virus. Nel 2021, Waterlogic UK ha annunciato una partnership strategica con INEOS Hygienics per aggiungere i suoi distributori di disinfettante per le mani touchless per completare la gamma di distributori d'acqua Firewall® che utilizza il sistema Intelliwater. La gamma comprende la tecnologia touchless e un sistema UVC-LED per la sanificazione dell'acqua erogata. L'uscita di ricarica della bottiglia filtrata Elkay EZH2O Hands free è dotata di attivazione del sensore sanitario no-touch con un tempo di spegnimento automatico di 20 secondi. Altre caratteristiche chiave del prodotto includono un design adatto ai disabili e una sentinella d'acqua più filtrazione con monitor visivo della sostituzione del filtro a LED.

TECNOLOGIA DIGITALE INCLUSIVA. A giugno 2021 Cosmetal, parte del Gruppo Celli, ha rilasciato cinque nuove soluzioni Ho.Re.Ca. e di erogazione dell'acqua per ufficio nella gamma EVO. Ciò include tre nuovi modelli della gamma Hi-Class e due nuove versioni Niagara: Niagara EVO Smart e Niagara EVO.

Questa gamma è stata sviluppata pensando alla sostenibilità e offre una soluzione tecnologica con connessione integrata della tecnologia cloud digitale tramite il sistema Intelliwater. La gamma comprende la tecnologia touchless e un sistema UVC-LED per la sanificazione dell'acqua erogata. Il sistema integrato Intelliwater offre vantaggi diretti al consumatore fornendo acqua naturale, frizzante, aromatizzata, fredda e calda alla temperatura desiderata su richiesta utilizzando i comandi smart-touch e il display digitale.

EROGAZIONE DI ACQUA AROMATIZZATA In collaborazione con Amazon Web Services, l'azienda di proprietà di Britvic Aqua Libra ha aperto la strada all'Aqua Libra Co Flavor Tap, che utilizza una tecnologia all'avanguardia per erogare acqua naturale, frizzante e aromatizzata. Orientato verso i luoghi di lavoro, l'ospitalità e la vendita al dettaglio, ogni rubinetto è dotato di tutta la tecnologia necessaria per imparare dai bevitori in tempo reale e regolare i sapori offerti per soddisfare il loro palato. Ogni rubinetto riduce gli sprechi di imballaggio del 99% rispetto alle bevande analcoliche confezionate in modo tradizionale. La tecnologia IoT utilizzata dal Gruppo Celli offre un modo efficace per controllare a distanza l'impianto, caricare ricette per creare premiscele analcoliche sviluppate dall'azienda ed effettuare monitoraggio del funzionamento della macchina. I dati ottenuti da questa tecnologia possono essere analizzati sia per le previsioni di marketing che per scopi di manutenzione predittiva.

LE UNITÀ DA BANCO “Natura” è una gamma di dispenser da banco a marchio Zerica. La gamma comprende tre modelli di prodotto: "1931", "On Top" e "Hot n Cold", ognuno dei quali offre una combinazione di acqua, succhi e bevande calde. Questa soluzione di erogazione è compatta con un sistema di filtraggio integrato e una bombola di CO2. La gamma di bevande offerte garantisce che la maggior parte delle esigenze di bevande siano soddisfatte in un unico luogo. L'erogazione del piano di lavoro Aurora di Aqua Optima fornisce acqua calda e refrigerata alla spina senza la necessità di ulteriori impianti idraulici. Questo modello consente al consumatore di controllare la temperatura delle proprie bevande fornendo temperature variabili tra cui refrigerate, 40°C, 60°C, 80°C, 90°C, 95°C e fumante. Un altro attributo-chiave è che il consumatore può controllare il volume erogato premendo un pulsante abilitato per il riempimento automatico della tazza.

Molte le novità, tutte dettate da una crescente richiesta di scelta da parte del consumatore. Nel prossimo futuro, tra cui il distributore compatto di bevande Freestyle di Coca-Cola arriverà in Europa nella seconda metà del 2022, con prove che inizieranno inizialmente in Gran Bretagna e poi si sposteranno in tutta Europa per il resto del 2022. La macchina compatta non solo ridurrà la quantità di spazio richiesta, che sta diventando sempre più importante per le aziende riducendo l'ingombro dell'ufficio, ma offre

anche una vasta gamma di opzioni: circa 40 bevande con i consumatori in grado di personalizzare i livelli di carbonizzazione e la temperatura, utilizzando recipienti ricaricabili.

ABBONAMENTI E COMPARTECIPAZIONI Heimatwasser sviluppato da BRITA ha vinto i premi tedeschi per l'innovazione nel 2021. BRITA riunisce distributori d'acqua collaudati del segmento B2B nel segmento B2C come modello di condivisione. Questa unità di erogazione dell'acqua fornisce acqua filtrata come refrigerata, leggermente frizzante e frizzante. I distributori d'acqua sono stati resi accessibili agli edifici residenziali con oltre 30 abitazioni, in abbonamento: una soluzione comoda e sostenibile che risulta più conveniente, su base mensile, rispetto ai costi medi dell'acqua in bottiglia.

DISGREGATORI DI EROGAZIONE ACQUA A CASA: ACQUA CONFEZIONATA A seguito della pandemia, il lavoro ibrido è stato implementato in molte aziende in tutto il mondo. Ciò ha creato una maggiore domanda di soluzioni di erogazione dell'acqua a casa. La crescita delle piattaforme di acquisto online, tra cui Amazon, ha consentito a queste soluzioni per l'acqua domestica di diventare più accessibili al consumatore quotidiano. Nel Regno Unito, Highland Spring ha lanciato un nuovo "Hydration Pack" da 10 litri che afferma di "più fresco più a lungo" e utilizza il 70% in meno di plastica rispetto alla sua bottiglia equivalente. Questo prodotto è pubblicizzato sia per l'uso a casa che on-the-go, con la confezione specificamente progettata per individui e famiglie, per acqua da travasare in bottiglie riutilizzabili.

DISGREGATORI DI EROGAZIONE ACQUA IN CASA: FILTRI L'EcoPro Compact di TAPP Water è un accessorio per filtro che può essere utilizzato sulla maggior parte dei rubinetti domestici di consumo. Questa opzione economica e rispettosa dell'ambiente fornisce una filtrazione altamente efficiente. Il prodotto è stato lanciato all'inizio del 2022 e afferma di filtrare oltre 100 contaminanti comuni, inclusi cloro, calcare, pesticidi, erbicidi, piombo, la maggior parte dei prodotti farmaceutici e microplastiche. Integrata la funzionalità di impostazione della data dell'ultima sostituzione del filtro in modo da poter richiedere una nuova sostituzione del filtro dopo 3 mesi. Questa opzione rende l'acqua filtrata più accessibile senza un grande investimento mentre, essendo adattabile ai rubinetti dei consumatori esistenti, offre una soluzione facile da usare. È inoltre disponibile un abbonamento annuale per i filtri. Il rubinetto a tre vie per acqua filtrata e acqua del rubinetto sviluppato da BRITA è dotato di una leva blu per l'acqua filtrata e una seconda leva per l'acqua del rubinetto standard fredda e calda. Il filtro contiene sostanze riducenti ai carboni attivi come il cloro che possono alterare il gusto e l'odore e uno scambiatore di ioni che riduce la durezza carbonatica, il calcare e metalli come piombo e rame.

EROGAZIONE ACQUA IN BOTTIGLIA ANALISI DI MERCATO Essendo il settore più grande e maturo all'interno del mercato dell'erogazione dell'acqua, il settore BWD non ha goduto della stessa forte crescita dei mercati ITS e POU più dinamici. Tuttavia, ha registrato una crescita costante a una cifra nel periodo in esame, ad eccezione del 2020, per raggiungere 1.908.783 unità nel 2021. Dopo un calo del 4,9% nel 2020, il mercato ha risposto raggiungendo una crescita del 3,5% nel 2021. La base installata rimane ancora al di sotto del picco del 2019, ma è la seconda cifra più alta osservata nel periodo in esame. Tra il 2016 e il 2021 il mercato è cresciuto del 10,1%, con un CAGR dell'1,9%. Il settore BWD detiene ancora la quota maggiore nel mercato dell'erogazione di acqua dell'Europa occidentale, rappresentando il 50,6% del mercato. Tuttavia, ha perso quota dal 2016 e questa tendenza sembra destinata a continuare per tutto il periodo di previsione. La Spagna è rimasta dominante in termini di base di unità installate, rivendicando il 31,6% del mercato totale. Il resto della top 5 è stato completato da Regno Unito (17,4% di quota), Italia (13,7%), Francia (8,1%) e Germania (6,4%). I primi 5 paesi rappresentavano il 77,2% del mercato regionale. Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia sono stati i mercati più piccoli nel 2021, con tutti i paesi con meno di 12.000 unità installate ciascuno. Questi quattro paesi nordici rappresentano meno del 2% del mercato totale combinato. Solo tre paesi sono riusciti a registrare un CAGR positivo durante il periodo in esame con il 12,5% della Spagna che ha contribuito a guidare il mercato verso una performance positiva, supportato da Italia (1,2%) e Belgio (2,1%). I cali maggiori sono stati registrati in Danimarca, Norvegia e Paesi Bassi, che hanno registrato CAGR rispettivamente di -8,9%, -7,9% e -6,8%.

POINT OF USE ANALISI DI MERCATO Le unità POU rappresentavano il 38,7% del mercato totale dell'erogazione dell'acqua nell'Europa occidentale nel 2021: la quota più alta mai detenuta. La base installata è aumentata a 1,4 milioni di unità dopo una crescita del 5,5%. Il mercato è rimasto dinamico negli ultimi cinque anni, crescendo fino a un CAGR del 4,4% durante il periodo in esame e aumentando del 24,1%. Questa crescita è stata notevolmente più forte del mercato BWD. Tre paesi - Regno Unito (quota 24,4%), Francia (quota 24,0%) e Germania (quota 13,9%) - rappresentavano oltre il 60% del mercato. Tutti e tre i paesi avevano più di 200.000 unità installate nel 2021. L'Italia, il 4° paese classificato, ha poco più di 100.000 unità installate e nessun altro paese ne detiene più di 100.000. Tutti i 16 mercati nazionali hanno registrato una performance positiva nel 2021. La crescita più forte nel periodo di previsione è stata registrata dall'Austria, che ha registrato un CAGR del 10,6% durante il periodo in esame. Seguono Portogallo (8,8% CAGR), Svizzera (7,4%) e Spagna (7,1%). La performance più debole è stata registrata in Irlanda con un CAGR dell'1,1%. Anche Finlandia e Grecia

hanno registrato una crescita annua inferiore al 2% durante il periodo in esame.Ci sono molte opportunità per le unità POU di aumentare la propria quota di mercato in futuro: è infatti probabile che le preoccupazioni sull'impatto ambientale delle bottiglie di plastica e del trasporto di acqua sfusa abbiano un impatto negativo su BWD, mentre le unità POU rimangono molto più convenienti di ITS.

SISTEMI INTEGRATI DI RUBINETTERIA ANALISI DI MERCATO Il mercato ITS è cresciuto dell'8,2% nel 2021, quando il mercato è salito a 404.380 unità superando le 400.000 per la prima volta. Il mercato ha mostrato una crescita del 47,4% durante il periodo in esame, rendendolo di gran lunga il settore più dinamico, sebbene sia cresciuto dalla base di unità più piccole. Il mercato ITS ha conquistato il 10,7% del mercato totale nel 2021, la quota più alta dal 2016. Sebbene sia il settore più piccolo, è l'unico segmento di dispensazione ad aver registrato una crescita nel 2020 e ha anche mostrato la performance più forte nel 2021. Il Regno Unito rivendica una quota del 55,9% nel mercato ITS totale, ma viene trattato in modo diverso in questo rapporto (include una percentuale maggiore di collocamenti di unità B2C) e quindi escludendolo dalla cifra totale il mercato complessivo sale a 178.443 unità nel 2021. Il mercato dell'Europa continentale è dominato dalla Germania, che rappresentava il 28,6% del totale del mercato (o il 12,6% comprese le unità britanniche). Le successive quote maggiori sono detenute dalla Danimarca, con 31.397 unità installate e dall'Italia, con 24.423. Questi due mercati costituivano rispettivamente il 17,6% e il 13,7% del mercato (o una quota del 7,8% e del 6,0% dell'Europa occidentale, Regno Unito compreso). La Spagna ha mostrato la crescita più forte nel periodo in esame, con un CAGR del 24,5%, unico paese ad avere una crescita annua superiore al 20%. La Norvegia ha mostrato la crescita più lenta nel periodo in esame con un CAGR dell'1,5%. La Finlandia è stato l'unico altro paese che ha registrato un CAGR inferiore al 5%, con una crescita media del 3,5% annuo. Ancora una volta, il Portogallo ha riportato zero unità di portata nel 2021.

EVOLUZIONE DEL MERCATO EROGAZIONE DI ACQUA IN ITALIA Il mercato complessivo dell'erogazione dell'acqua è cresciuto nel 2021, trainato dalla ripresa dalla pandemia in tutti e tre i settori che, insieme, sono cresciuti di 20.577 unità nel 2021, con un aumento del 5,6% rispetto al 2020. Il valore di mercato totale ha raggiunto 138,2 milioni di euro, in aumento da € 122,1. Il settore BWD ha mostrato una crescita del 3,6% con 9.170 nuove unità installate nel 2021 e una crescita delle vendite di acqua del 9,1% rispetto all'anno precedente, raggiungendo oltre 140 milioni di litri nel 2021 contro 128,5 milioni di litri nel 2020. Il settore POU ha registrato una notevole crescita dell'8,2% con l'effetto positivo della riduzione delle restrizioni Covid-19.

Il canale Ho.Re.Ca. ha particolarmente beneficiato dell'attenuazione delle restrizioni pandemiche. Il settore POU è aumentato di 7.838 nuove unità nel 2021 rispetto all'anno precedente. Il settore ITS, nonostante il calo in termini di unità nel 2020, si è rapidamente ripreso nel 2021, registrando un'ampia crescita con il 17,1% in più di unità installate nel 2021 rispetto al 2020, guadagnando 3.568 nuove unità installate nell'anno. Si prevede che la costante innovazione e la crescente consapevolezza dei temi della sostenibilità guideranno ulteriormente la crescita futura del settore ITS dal 2022 in poi.

In questo report 2022, Zenith Global continua a riportare dati separati per i produttori di POU domestici con una produzione significativa nel mercato italiano sia per i collocamenti domestici che per l'esportazione internazionale. I produttori di POU sono descritti più dettagliatamente all'interno di questo rapporto per rappresentare accuratamente sia i distributori che i produttori all'interno del mercato italiano. Il 2021 è stato un anno dinamico in termini di nuove acquisizioni per Culligan, acquisendo sia Blu che Joog Srl, a luglio 2021, e Water Time a dicembre 2021. Tutte e tre le società sono distributori operanti nei settori BWD e POU.

PANORAMICA DEL MERCATO STRUTTURA DEI PREZZI E INDICATORI DEI RICAVI Il canone medio mensile per BWD è salito a 7,55 euro con una crescita marcata del 16,7% rispetto all'anno precedente, trainato dall'aumento del costo delle materie prime e dei costi energetici. Il prezzo dell'acqua in bottiglia sfusa è leggermente cresciuto da 7,44 € per bottiglia da 18,9 l nel 2020 a 7,59 € nel 2020, con un aumento del 2,0%. L'andamento dei prezzi ha seguito un andamento simile a quello dell'acqua in bottiglia in confezione piccola; il mercato italiano ha uno dei prezzi al litro più bassi d'Europa, rendendo l'acqua in bottiglia molto competitiva con l'acqua sfusa. La crescita dei prezzi ha risentito anche del tasso di inflazione nel 2021, che a fine anno ha raggiunto il 3,9%. L'affitto mensile medio della POU è leggermente aumentato per far fronte alle sfide dell'aumento dei costi dell'energia e dei materiali, nonché del tasso di inflazione, da 40,10 € a 41,20 €. Il settore POU offre una gamma ampia e innovativa di prodotti e opzioni. Il prezzo medio di vendita è aumentato rispetto all'anno precedente per far fronte alle conseguenze del complesso periodo di pandemia e della rapida crescita dei costi delle materie prime, dei combustibili e dell'energia. Come i settori POU e BWD, il canone mensile medio ITS è leggermente aumentato nel 2020 da 108 € a 110 €. Sia i prezzi unitari di vendita che i canoni di locazione ITS sono stati influenzati anche dall'aumento generale dei costi e dal tasso di inflazione, mostrando un aumento nel 2021 rispetto all'anno precedente”.

EVENTI

RIVENDING AL SALONE DELLA CSR E DELL’INNOVAZIONE SOCIALE

LO SCORSO 4 OTTOBRE, NEL CORSO DEL SALONE DELLA CSR E DELL’INNOVAZIONE SOCIALE, IL PRINCIPALE EVENTO IN ITALIA DEDICATO ALLA SOSTENIBILITÀ CHE SI SVOLGE DA DIECI ANNI A MILANO, PRESSO L’UNIVERSITÀ LUIGI BOCCONI, SI È TENUTO IL CONVEGNO “LA PLASTICA: UN FUTURO TRA INNOVAZIONE E PARTNERSHIP”, CHE HA AFFRONTATO IL TEMA DELL’UTILIZZO DELLA PLASTICA E DEL SUO RICICLO, DEI SISTEMI DI ECONOMIA CIRCOLARE DELLA PLASTICA E DEI MATERIALI ALTERNATIVI.

TRA I RELATORI IL PRESIDENTE DI VENDITALIA ERNESTO PILONI, CHE HA RIPORTATO GLI ULTIMI DATI DEL PROGETTO RIVENDING, INSIEME A ANTONIO PROTOPAPA, DIRETTORE GESTIONE OPERATIVA COREPLA. RIVENDING, CHE ORMAI CONTA UNA RETE DI UNDICI MILA CESTINI

RIVENDING È UN PROGETTO CHE NASCE SPONTANEAMENTE DALLA VOLONTÀ DEI GESTORI E QUESTO VIENE PERCEPITO. LA GENTE PARTECIPA, REPLICA I COMPORTAMENTI VIRTUOSI DELL’AMBIENTE DOMESTICO E COMPIE UN GESTO CIVILE, ETICO E SOSTENIBILE.

INSTALLATI IN TUTTA ITALIA, CONTRIBUENDO FATTIVAMENTE AL RICICLO DELLA PLASTICA DEGLI IMBALLI EROGATI DAI DISTRIBUTORI AUTOMATICI, HA OTTENUTO IMPORTANTI RISCONTRI ANCHE IN QUESTA OCCASIONE: L’EVENTO È STATO SEGUITO DA UN PUBBLICO NUMEROSO SIA IN PRESENZA CHE IN STREAMING. DI SEGUITO, GLI INTERVENTI INTEGRALI DI ERNESTO PILONI E ANTONIO PROTOPAPA ERNESTO PILONI, PRESIDENTE DI VENDITALIA

Molto prima dell’ondata “plastic mood”, abbiamo avviato un progetto con COREPLA e UNIONPLAST per capire quale potesse essere lo sviluppo della plastica utilizzata nel consumo on-the-go. La distribuzione automatica in Italia rappresenta 800mila punti vendita, un fatturato globale di 1,5 milioni e vendite singole per oltre 3 miliardi di consumazioni/anno, ed è seconda solo al Giappone a livello globale. Per gli italiani, quindi, la “macchinetta del caffè” è una vera e propria abitudine. Di questi consu-

mi l’80% delle vendite riguarda bevande calde e acqua in PET (non trattiamo vetro per ragioni di sicurezza e macchinabilità del prodotto). Qualche anno fa abbiamo riflettuto su quale potesse essere il minor danno ambientale possibile per i prodotti che andiamo a smaltire. Insieme a COREPLA abbiamo capito che la plastica garantisce vita più lunga rispetto ad altri materiali, permette una carbon footprint di immissione sul mercato più bassa e, con l’avvento della carta e la richiesta da parte da parte del mercato di un percepito “più ecologico” abbiamo cercato di far capire che i bicchieri realizzati in parte con la carta e in parte con la plastica (poliaccoppiati) non possono essere riciclati e il loro fine vita significa unicamente: inceneritore. Con il progetto RiVending abbiamo realizzato due contenitori per la plastica, uno in cui l’utilizzatore ripone il bicchiere e un altro per raccogliere il PET. Siamo oggi a 12.000 contenitori installati e questo è anche un po’ lo scopo educational del progetto verso il consumatore perché siamo tutti abituati, a casa, ad avere un comportamento specifico nella gestione del rifiuto, ma non riusciamo a replicare nel consumo on-the-go questo comportamento. Il vending inteso come settore non è stato spinto a partecipare a questo progetto, è il progetto ad essere nato per senso etico degli operatori, lo hanno deciso per etica e per garantire la qualità del prodotto che eroghiamo. Abbiamo precorso i tempi anche rispetto alla cresciuta sensibilità da parte del cliente finale, che oggi richiede questo tipo di attenzione a tutti i livelli del mondo dei consumi. Grazie a COREPLA e alla collaborazione di un’azienda molto nota di produzione di packaging in plastica, questo progetto è arrivato in seno a CONFIDA e Venditalia per essere finanziato e divulgato. RiVending è un progetto cha nasce spontaneamente dalla volontà dei gestori e questo viene percepito. La gente partecipa, replica i comportamenti virtuosi dell’ambiente domestico e compie un gesto civile, etico e sostenibile. È difficile, in un contesto “plastic free” far capire che la plastica è l’unica soluzione possibile e che rappresenta una risorsa. Analizzando tutte le altre tipologie di pack dobbiamo infatti valutare il fatto che non solo il materiale torni ad essere risorsa, a fine ciclo, ma capire anche quale carbon footprint abbia generato prima di arrivare sul mercato. Raccogliamo 500 tonnellate/anno di polistirolo puro e riusciamo a riciclarlo perfettamente, anzi, stiamo arrivando al cup-tocup, producendo nuovi bicchieri totalmente alimentari. Una volta bevuto il caffè il bicchierino viene conferito all’interno di un contenitore dedicato, dove viene spiegato al consumatore il processo, viene raccolto da COREPLA che ne fa riciclo in materiali plastici per usi terzi, con l’obiettivo – raggiunti determinati volumi- di ricertificarlo per poter fare il cup-to-cup. Stiamo facendo un percorso, stiamo seminando per raccogliere nel prossimo futuro. Con i poliaccoppiati questo non sarebbe possibile. Con la tazzina “portata da casa”, invece, andrebbero valutati i contro a livello igienico-sanitario rispetto al monouso.

ANTONIO PROTOPAPA, DIRETTORE GESTIONE OPERATIVA COREPLA

All’interno della distribuzione automatica il bicchiere in polistirolo è un prodotto tecnico, con caratteristiche difficilmente replicabili, ed è uno spreco che venga utilizzato pochi secondi e poi gettato nella comune differenziata, se va bene. Con RiVending proviamo a chiudere un cerchio: un prodotto tecnico che nasce per essere a contatto con gli alimenti, poco contaminato, può avere un riciclo più rapido, quindi meno dispendioso e può essere rimesso in circolazione. Per questo è importante che venga conferito correttamente, all’interno di contenitori pensati per il riciclo totale di quel prodotto. L’ostacolo maggiore che incontriamo, oltre alla logistica, è burocratico, a livello di autorizzazioni. Come sempre, ci si scontra con norme e procedure. Oggi, in Europa, l’unico materiale riciclabile tra quelli a contatto con gli alimenti è il PET delle bottiglie, mentre gli altri materiali cominciano adesso ad affacciarsi a questa opportunità: speriamo nei prossimi mesi e anni di superare queste barriere, perché si può dimostrare che materiali non contaminati, “a circuito chiuso”, possono di nuovo entrare in questo circuito. Al progetto RiVending partecipano anche importanti brand e questo rende merito al lavoro di CONFIDA. Naturalmente c’è stata anche una componente di “difesa del mercato” da parte dei produttori, perché le alternative alla plastica esistono, anche se non di uguale affidabilità: ricordiamo che il bicchierino da espresso deve resistere a una temperatura di 90 gradi e la plastica permette questo tipo di erogazione, garantendo anche la salute del consumatore. Voglio portarvi un esempio concreto dell’attività di RiVending. Abbiamo avviato una collaborazione con ENI per i suoi uffici nella sede di San Donato Milanese, dove sono stati posizionati i contenitori RiVending. I bicchierini raccolti vengono avviati a riciclo: non è possibile fare cup-to-cup poiché mancano appunto le autorizzazioni necessarie, ma quegli stessi bicchieri diventano polistirolo isolante, idoneo a rivestire il cappotto termico. Quindi riusciamo a trasformare un prodotto usa e getta in un prodotto duraturo e che permette un risparmio energetico, innescando un circolo virtuoso e sostenibile. Non si parla più solo di sostenibilità e di economia circolare, ma di innovazione. Anche nel mondo del riciclo sono stati compiuti sforzi enormi, negli ultimi anni. La plastica riciclata veniva quasi nascosta, perché percepita come di minor valore, mentre ora si tende a sottolinearne l’utilizzo, anche in modo eccessivo… Se vogliamo prendere il buono da questo tsunami che ha colpito le materie plastiche, dobbiamo salvare l’accresciuta sensibilizzazione del consumatore (in particolare le fasce d’età più giovani) che guarda sempre di più al materiale utilizzato e al corretto conferimento dei rifiuti, comprendendone l’importanza.

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