3° Premio Internazionale “Arte Laguna” 3 rd International Prize “Arte Laguna”
Pittura: 18 Ottobre - 2 Novembre 2008 Brolo Centro d’Arte e Cultura, Mogliano Veneto (Treviso) Painting section: 18th October - 2nd November 2008 Brolo Art and Cultural Center, Mogliano Veneto (Treviso)
Accademia di Belle Arti di Venezia
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Contributo della Regione del Veneto
Provincia di Venezia
Provincia di Treviso
Comune di Venezia
Comune di Treviso
Comune di Mogliano Veneto
Associazione Commercianti Treviso
Università Ca’ Foscari di Venezia
Fondazione Cassamarca
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LA GIURIA
“Dedicato agli Artisti,
Viviana Siviero (Critico d’Arte e Curatore Indipendente) Presidente di Giuria
che ogni giorno riscoprono l’anima delle cose”.
Giovanni Bianchi (Storico dell’Arte) Giurato
“To Artists,
Carlo Sala (Critico d’Arte) Giurato
may they always disclose the soul of thinks”.
Arte Laguna
Ilaria Simeoni (Storico dell’Arte) Giurato Igor Zanti (Critico d’Arte) Giurato
ORGANIZZAZIONE, REDAZIONE e SEGRETERIA Arte Laguna ® (info@artelaguna.it) MoCA (Modern Contemporary Art) Elena Bellio, Cristina Del Favero, Luca Della Coletta, Laura Gallon, Enrico Mancosu, Enrico Scala, Beatrice Susa, Sara Tortato PROGETTO GRAFICO: Beatrice Susa REALIZZAZIONE GRAFICA: Luca Della Coletta (lucagraphic@alice.it) TESTI E TRADUZIONI: Igor Zanti, Cristina Del Favero OPERA in terza pagina: Massimo Attardi (massimoattardi@inwind.it) STAMPA: Arcari - Mogliano Veneto (TV) © 2008 ARTE LAGUNA
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In qualità di Presidente della Regione del Veneto, saluto con apprezzamento il Premio Arte Laguna, un’iniziativa capace di creare sinergie forti e concrete tra le realtà artistico-culturali del territorio e di Contributo della Regione del Veneto estendersi oltre i confini regionali, creando un sistema efficace di promozione internazionale dell’Arte contemporanea. La Regione del Veneto è vicina alle iniziative che, con ambizione e determinazione, si propongono di accrescere il valore culturale del territorio, in un’ottica di sviluppo ed espansione. Ed è in quest’ottica che sosteniamo il progetto di Arte Laguna, un’iniziativa nata meno di due anni fa e già protagonista del panorama artistico nazionale. L’augurio è che esso possa crescere e svilupparsi tenendo fede al proprio impegno: favorire l’incontro fra artisti provenienti da ogni parte del Mondo, stimolandone in tal modo il dialogo artistico e la crescita professionale. In my capacity as President of the Region of Veneto, I give my regards to the International Prize Arte Laguna, an initiative that has been able to create strong and concrete synergies among the cultural realities of our territory and to extend beyond the regional territory, by creating an efficient system of international promotion of contemporary art. The Region of Veneto support those initiatives that, with ambition and determination, try to increase the cultural value of the territory. For this reason we support the Arte Laguna project, an initiative that began less than two years ago but is now protagonist of the national artistic setting. I wish it to grow and develop, by keeping its commitment: to encourage the encounter of artists coming from all over the World and stimulate among them the artistic dialogue and the professional growth.
Giancarlo Galan Presidente della Regione del Veneto President of Veneto Region
Il Premio Arte Laguna pur essendo relativamente giovane ha già saputo imporsi, per la qualità della selezione, nel panorama internazionale divedendo un appuntamento atteso e decisamente partecipato. È con grande soddisfazione, quindi, che voglio testimoniare, anche con queste poche righe, tutto il plauso dell’amministrazione della Provincia di Venezia ai tanti artisti partecipanti ed, in particolar modo, agli organizzatori ed alla passione che li ha spinti a promuovere questo momento assolutamente significativo per tutto il territorio. La Provincia di Venezia, in questi anni, sta provando con determinazione a promuovere la cultura e la ricerca, propria soprattutto dei più giovani, di luoghi e spazi che incoraggino la loro voglia di esprimere ciò che si portano dentro. In questo senso Arte Laguna, sia per ciò che concerne la parte dedicata propriamente al concorso che per quel che riguarda le esposizioni, incarna perfettamente l’idea di promozione della culturale alla quale tendiamo e con la quale crediamo sia doveroso promuovere collaborazioni sempre più proficue. Voglio, quindi, ringraziare quanti hanno voluto promuovere, anche per l’edizione 2008, questo importante momento e complimentarmi sinceramente con i partecipanti che con la loro opera impreziosiscono ulteriormente l’offerta culturale del nostro territorio. The Arte Laguna Prize, even if relatively young, has succeed in imposing itself – for the quality of the selection – in the international setting and becoming an awaited and much attended appointment. For this reason, I testify with great satisfaction the praise of the Administration of the Province of Venice to all the participants and, particularly, to the organizers whose passion motivate them to promote this absolutely significant moment in all our territory. [...] Arte Laguna perfectly embodies the idea of the cultural promotion to which we aim and a company with which we should establish more and more profitable agreements. For this reason, I want to thank all those who have promoted this important event and to congratulate myself on the participants that with their work further enrich the cultural offer of our territory.
E’ con grande piacere che la Città di Venezia accoglie il Premio Internazionale Arte Laguna, un concorso che, giunto alla terza edizione, è riuscito ad estendersi con successo oltre i confini provinciali di Treviso coinvolgendo nel proprio progetto di valorizzazione dell’Arte molte realtà importanti della nostra Città. Le mie più vive congratulazioni vanno a questa edizione del Premio, che è riuscita a realizzarsi nel migliore dei modi, coinvolgendo più di 3.000 artisti provenienti da ogni parte del Mondo e confermandosi un appuntamento sempre più importante nel calendario culturale italiano. Saluto pertanto con stima l’Associazione Culturale MoCA, lo Studio Arte Laguna, ma soprattutto gli Artisti, protagonisti indiscussi dell’evento e veri innovatori dell’Arte e del Gusto contemporaneo. It’s a real pleasure for the City of Venice to welcome the International Prize “Arte Laguna”, a contest that, got to its third edition, managed to successfully extend itself beyond Treviso’s provincial land by involving many important realities living in our Town in its project of valorization of Art. My sincere congratulations go to this edition of the Prize that has been realized in the best way, by involving more than 1.000 Artists from all over the World and becoming more and more important in the Italian cultural calendar. I give my regards to the Cultural Association MoCA, to Arte Laguna but, above all, to all the Artists, real protagonists of the event and innovators of contemporary Art and Taste.
La Fondazione Cassamarca ha volentieri dato il proprio patrocinio alla terza edizione del Premio Internazionale Arte Laguna, un concorso che, stagione dopo stagione, attira talenti provenienti da ogni parte del mondo, arricchendo e valorizzando la proposta culturale offerta dal territorio Trevigiano e Veneziano. L’augurio è che questa edizione del Premio riesca a realizzarsi nel migliore dei modi, soddisfacendo le crescenti aspettative manifestate dal largo pubblico nei confronti di questo evento artistico. I miei saluti più sentiti vanno pertanto all’Associazione Culturale MoCA, allo Studio Arte Laguna e a tutti gli Artisti. The Cassamarca Foundation gives with pleasure its patronage to the third edition of the International Prize Arte Laguna, a contest that, by the passing of the time, attract many talent artists coming from all over the World, by enriching and improving the cultural purpose of our territory. Best wishes to this edition of the Prize: may it succeed in successfully complete itself, by satisfying the growing expectations shown by the public towards this artistic event. Best regards to the Cultural Association Moca, to Arte Laguna and to all the artists.
Avv. On. Dino De Poli Presidente della Fondazione Cassamarca President of Cassamarca Foundation
Luana Zanella Assessore alla cultura del Comune di Venezia Assessor for Culture of City of Venice
Davide Zoggia Presidente della Provincia di Venezia President of Venice Province
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ARTE E CULTURA: ARMI VINCENTI ANCHE PER IL COMMERCIO
ART AND CULTURE: POWERFUL WEAPONS IN BUSINESS
L’arte e la cultura sono armi vincenti per il commercio, per lo meno quello più moderno e innovativo, nello stesso modo in cui da esso possono ricevere maggior valore e slancio. E’ questa la motivazione che ha indotto l’Associazione Commercio, Turismo e Servizi - da me presieduta - a supportare con entusiasmo e convinzione la terza edizione del Premio Internazionale Arte Laguna, una manifestazione che coinvolgerà l’intera città di Treviso, con opere di artisti di qualità, ampliando l’offerta culturale cittadina. Già in passato i commercianti trevigiani hanno ospitato, nei luoghi tradizionalmente deputati al consumo, opere artistiche e pittoriche con il desiderio di rendersi partecipi della vita culturale cittadina e con lo spirito di condivisione che anima chi, ogni giorno, da dietro il banco o all’interno di un negozio, è a stretto contatto con la gente. In questo modo il negozio si trasformava diventando un luogo di intrattenimento, oltre che di consumo o di servizio, e diventava esso stesso promotore e veicolo di una proposta artistica rivolta al cittadino e al consumatore. Sono convinto che siano queste le sinergie ideali da dover costruire per intraprendere con successo la strada del rilancio, non solo dell’arte e della cultura, ma anche dei centri storici e dei piccoli centri urbani.
Art and culture are successful goods to be exploited by business, at least the most modern and innovative one. In the same way, art and culture can reach more value and impulse from trade. For this reason, the Association for Trade, Tourism and Services presided by me - supports with enthusiasm and persuasion this third edition of the International Art Prize Arte Laguna. In the passed, Treviso’s traders took care of many of the hundreds artworks which entered the Prize with the want of participating in the cultural life of the town and sharing love for art with the people they met every day. In those occasions, shops were not only consumption or service locations, but entertainment places as well as promoters of art toward citizen and consumers. We believe that these are the ideal synergies to be established in order to successfully revive not only art and culture, but also towns and historical centers. Guido Pomini Presidente dell’Ascom-ConfCommercio Treviso President of Ascom-ConfCommercio Treviso
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resistere! resistere! resistere!
to resist! to resist! to resist!
di Viviana Siviero
by Viviana Siviero
«E’ la menzogna, il narrare cose belle e mendaci, il fine ultimo dell’Arte», asseriva Oscar Wilde, per proseguire con l’affermazione per cui «il pittore, sulla tela dipinta rivela se stesso». Le discussioni più o meno storiche, relative all’arte classica, intesa come pittura o scultura, si avvicendano da sempre, originando una discussione governata da contraddizioni. Ciò porta in sé (almeno) due possibilità conseguenti, che non si escludono aprioristicamente: la prima, rappresenta dalla scelta, la seconda, più auspicabile, basata sull’accettazione delle contraddizioni, che rendono il campo preso in esame e i suoi prodotti, come una sorta di “porto franco”, un “paese delle meraviglie” in cui tutto possa essere, anche l’impossibile, in cui la menzogna divenga fatto magnifico, restituito con maestria e genio. L’onirico, inteso in senso stretto come produzione dell’attività cerebrale, ha infatti vita breve, giusto il tempo di una notte prima di ritrovarsi costretto nel ricordo. L’opera d’arte invece, permette l’impossibile, rendendolo tangibile, sottopone il fruitore allo stesso tipo di pericoli del sogno, utilizzando un’immagine fisica, che se debitamente conservata può essere eterna, così come il suo significato. Con ciò non si vuole ivi affermare che sia solo la menzogna, intesa come una realtà metaforica o esageratamente staccata dal reale, ciò che ha il diritto di essere espresso mediante l’arte, ma piuttosto si vuole sottolineare il grande potere di una materia che può permettersi l’impossibile! Partendo da questo presupposto, ci troviamo comunque dinnanzi all’interazione con superfici bugiarde, ad universi artificiali ed ammirevoli menzogne, anche dove vi siano intenti sociali o di realismo. Bugie immacolate e necessarie, capaci di dimostrare l’epoca attuale ben al di là della mera narrazione, da godere con beneplacito dei sensi di chi le riceve in dono. Con questa ottica vanno lette le opere della selezione che segue, che speriamo davvero non subiscano la sorte di molta (buona, anzi ottima arte contemporanea: il rifiuto aprioristico!
[…] Discussions about classical arts – intended as painting or sculpture – always take turn originating a discussion ruled by contradictions. This leads up to at least two consequent possibilities, that not exclude each other a priori: the first one is represented by the ‘choice’, the second, more desirable, is based on the acceptance of contradictions that make art and its products as a sort of ‘free port’, a wonderland where everything can exist, even the impossible, and where lies are something magnificent returned with mastery and genius. The dream, intended as a production of cerebral activity, has short life; just the time of a night before remaining a memory. On the contrary, an artwork gets the impossible, and make it tangible. It submits the user to the same kind of dangers of the dream, using a physic image that, if duly kept, can be eternal so like its meaning. By saying this, we do not want to assert that only lies, intended as metaphoric realities or conceptions excessively separated by reality, can be expressed by art. On the contrary we underline the great power got by the material in expressing the impossible! From this essential requirement, we can say that when we are in front of a piece of art we live an interaction with a lying surface, an artificial universe and an admirable lie; even when social or realistic intents are expressed. It is a sort of immaculate and necessary lie, capable of representing the actual age beyond mere narration and
Parte della responsabilità di questa condanna è dovuta più ai critici e al sistema che agli artisti stessi, che esprimono la contemporaneità con mezzi contemporanei, vicini a tutti noi per contenuti e linguaggi. Achille Bonito Oliva ha denunciato la situazione in maniera lucidissima: «Negli anni ‘90 l’entrata in pista dei curatori, ha evidenziato un’ulteriore funzione: la pura manutenzione del sistema dell’arte, la semplice documentazione dello status quo, la celebrazione delle forze in campo. Niente saggi, teorie e libri. Al massimo ammucchiate espositive, un revisionismo critico (tanto di moda in politica) in sintonia con il nostro disastrato momento storico» Se celebrazione deve essere, per via della vigliaccheria di una critica resa tale dal sistema, che il tributo sia sincero e segua determinati canoni di significato: il premio internazionale Arte Laguna nasce con la precisa volontà di dare una possibilità di visibilità a coloro che – secondo chi scrive - meritano di essere notati dal circuito e messi in condizione di sviluppare tanto la propria tecnica quanto la loro poetica.
being enjoyed as a pleasure of senses by those who receive it as a gift. In this way the finalist artworks of the painting section have to be read. May they not undergo the sort of a great part of good contemporary art: the aprioristic refusal! Part of the responsibility of this condemn is to be given more to critics and to the system than to the artists self, who express the state of being contemporary with contemporary means, close to everyone with their contents and languages. […] The Arte Laguna Prize came to life with the precise will of giving a visibility to those who – in my opinion – deserve to be noticed by the circuit and to have the possibility to develop their poetic and their technique.
Perchè se “arte”, da sempre è soprattutto affermazione del sé, nei suoi molteplici e proteiformi significati, vanno fatte debite precisazione relative a “chi afferma che cosa”. Pur non facendo scadere tale affermazione nel terreno della banale retorica, immaginando la solita e, più o meno, verosimile ritrattistica interiore, è necessario chiarire come l’arte non sia ascrivibile a nessun confine di tipo geografico, come invece si è abituati a pensare: annullando la presenza di una fisionomia e quindi di confini, decade la possibilità di uno sconfinamento e anche il sé diviene illimitato, così come mezzi e modi di rappresentarlo. Ecco come nell’epoca post-duchampiana le contrapposizioni rassicuranti fra bianco e nero, siano evolute nella fitta considerazione della scala di grigi. Ciò porta in sè, come conseguenza, complicanze pericolose. Se tutto è arte, come è possibile giudicare? Se non esistono confini come mai si praticherà il giudizio e quali saranno le sue regole?
This because, if art is above all affirmation of the self, in its manifold and protean meanings, by reading a piece of art we have to have clear “who affirms what”. We do not want to decline this affirmation in the banal rhetoric, but we have to clarify that art is not ascribed to any geographical boundary, as we are used to think: if we annul any presence of land-limits, the possibility of a trespass decades, so that even the self becomes unlimited, like so his means and ways of representation. Here how in the post-Duchamp era the reassuring oppositions of black and white fade in a wide gray scale. This leads, as a consequence, dangerous complications. If we admit that everything is art, how can we judge it? If we admit that art has not boundaries, how can we
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«Immaginate Van Gogh davanti alla scelta del giallo o del rosso. Si vede che qui c’è un lavoro sul colore, che non è richiesto da nessuno se non dallo stesso Vincent. Ma da dove sorge l’esigenza che ci fa perseverare nello sforzo di pensare, di scrivere o di fare della musica o della pittura o di produrre immagini? Secondo me noi siamo abituati, senza saperlo, da quella che Lacan chiamava “la cosa”, che non è mai soddisfatta. Siamo abituati nelle produzioni simboliche, dal mercato culturale, dal sistema, da ciò che esige comunicazione e circolazione. Il sistema non è mai soddisfatto dei nostri scambi comunicativi con gli altri: probabilmente non ci domanda niente, ma verso di esso ci sentiamo in debito. Il realtà dovremmo tentare, non direi di esprimere, ma almeno di dare forma, a ciò che esso rifiuta. E’ un atto di resistenza: e solo questo atto può essere all’origine delle opere culturali, comprese le opere inutili.» I premi d’arte, con le loro caratteristiche di accessibilità (iscrizione) e democraticità (assenza di tema e di inviti) perpetrano la soggettività in funzione del gusto, della competenza e della correttezza di chi giudica, trovandosi a saziare “la cosa che non è mai soddisfatta” più di molte collettive schiacciate dalle esigenze di mercato. La selezione che segue mostra uno spaccato dei tempi: le trenta opere finaliste sono state fatte emergere, da un piccolo oceano di opere, forti della convinzione che siano tre le componenti da applicare nell’espressione di un voto: la coscienza, la sensibilità, l’esperienza. Il bello è relativo, e di conseguenza il gusto, ma entrambi vanno interpretati ed anticipati, tenendo come fondamenta di giudizio le lezione del passato, relazionate alla presa in considerazione del contesto storico e geografico. Un’ulteriore considerazione va fatta sul pubblico come consiglio più che giudizio: artisti e critici hanno la responsabilità di rendere fruibile il lavoro anche se la storia insegna che difficilmente ciò accade sempre in tempo reale visto che l’arte precorre i tempi, anticipando gusti
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pass judgment on artworks? how can we set the rules of evaluation? […] Art contests, thanks to their accessibility (application) and democracy (absence of any theme or invitations), perpetrate the subjectivity depending on taste, competence and accuracy of the jurors, and satisfy ‘what is never satisfied’ more than many collective expositions crushed by market demands. The Arte Laguna exhibition shows a cross section of the present: the 30 finalist artists have been selected from a little ocean of works by following three components that we think should always be applied in the assignment of a vote: conscience, sensibility and experience. Beauty is a relative concept, like so is taste. But they both have to be interpreted and anticipated, using the lesson of the past as a guidance for the judgment, together with the consideration of the historic and geographic contest of the artworks. We have to make one more consideration, this time about the public. But what I am going to express has to be considered more as an advice than a sentence. Artists and critics have the responsibility of rendering the works usable, even if the history teaches that it is hard to be realized in a short time because art comes before our time, anticipating tastes thanks to intuitions, oftentimes revolutionary, that need time to be accepted. But what is now happening is a real detachment of the
attraverso intuizioni, spesso rivoluzionarie, che ci mettono un po’ per essere accettati. Ma ciò che sta accadendo oggi è un vero e proprio scollamento fra le parti, che crea compartimenti stagni che rischiano di divenire incolmabili, scadendo nell’autoreferenzialità. E’ sbagliata alla base l’affermazione per cui ci è più comprensibile un’opera classica piuttosto che un’installazione contemporanea, soltanto perchè nella prima esiste un dato di verosimiglianza istituzionalizzato. Si tratta di pura illusione: Cattelan parla dell’oggi, Buonarroti parla di una teologia che non fa più parte della nostra cultura ma la cui “geografia” o meglio “fisionomia” ci hanno spiegato a scuola. In tale ottica, la selezione che segue è fatta come richiesta al pubblico di abbandonare la propria distrazione e scendere a patti con noi per attuare un dialogo possibile e non democratico, che si estenda ben oltre i collezionisti! Ciò che abbiamo deciso di seminare sul percorso, sono trenta, anzi trentuno, magnifiche bugie, volenterose di introdursi in noi per stupire, far riflettere, far godere, eccetera, eccetera, eccetera e ancora eccetera... Basta individuare la meta, definendo l’unica cosa definibile, dato che la casualità è considerabile come un bene prezioso soltanto quando è mezzo. Per essere più chiari immaginiamo di trovare, passeggiando, una banconota da 500 euro. Di sicuro ne gioiremmo. Immaginiamo però di non conoscere il denaro: in tal caso lo considereremmo solo un rettangolo di carta (forse) dai colori e disegni gradevoli, comunque bel lontano dal valore che l’uomo gli ha attribuito. L’impressione che se deduce, osservando il circuito artistico attraverso i manufatti prodotti dagli artisti giovani e di tutti coloro che stanno cercando di trovare il proprio spazio nel circuito, è di grande confusione, spesso di ripetizione: si conosce il passato sempre meno, la società, con il suo incedere rapido, sembra trasformarsi in un immenso non-luogo, in cui l’individuo, sta perdendo la propria identità in favore dell’omologazione.
parts, a separation that creates separated fields that are becoming more and more distant, so that art is declining in an auto-referencing mode of expression. It is a mistake to think that a Michelangelo’s artwork is more understandable than a Maurizio Cattelan’s installation, just because in the first case we can observe an institutionalized verisimilitude. It is a pure illusion: Cattellan express the present, like so Buonarroti represented a theology that is not part of our culture any more. The reason why Michelangelo’s art is more understandable is that his “geography”, or better his “physiognomy”, is taught at school. In a sense, our selection is a sort of request to the public to abandon its absent-mindness and reach a compromise with us in order to establish a possible, but not democratic, dialogue that goes beyond the collectors! What we decided to reward are 30, or better 31, beautiful lies willing to get unto us to astonish, make think, make enjoy, etc. etc…. It is necessary to identify the goal, by defining what is definable, since casualty is to be considered as a precious good only when it is a mean to get something else. I illustrate what I mean: imagine to find, by walking, a 500 euro banknote. Of course you would enjoy it. Now, imagine not to know the value of money. In that case you would consider the banknote only as a paper with nice colors and draws, without recognising
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Sia fare, sia valutare diventa sempre più insidioso e difficile, infiniti i parametri da giudicare: un pieno può esistere solo per rendere evidente il vuoto, senza tirare in ballo la stra-citata diatriba sui media, il titolo stesso dei lavori, ormai, è spesso parte integrante dell’opera stessa, col compito di far emergere ciò che manca alla figurazione. Già Benjamin poneva il dubbio sul fatto che, la didascalia, sarebbe diventata uno degli elementi essenziali dell’immagine, riferendosi nella fattispecie alla fotografia. Quindi propongo di leggere la selezione di pittura relativa a questo premio, con questa nuova premessa: “che cosa stiamo trovando” e non “cercando”! Ciò che ci sembrerà di vedere sono giovani coraggiosi, che spesso se ne infischiano degli occhi, andando dritti al cuore, che sberleffano gli occhi stuzzicando il cuore, giovani che ingannano gli occhi, ma non il cuore, giovani che stupiscono sia gli occhi, sia il cuore, giovani che divertono o spaventano gli occhi, ma colpiscono il cuore: giovani desiderosi di dialogare con il pubblico, mossi dalla necessità di esprimere se stessi come è sempre stato, per tutti gli artisti. Potremmo andare avanti, ma non lo facciamo. Perchè i campi della creatività, nell’epoca della psicanalisi post-freudiana e dell’opera d’arte e della sua riproducibilità tecnica, e di globalizzazione, si sono fortemente complicati e moltiplicati a livello esponenziale, creando nuovi giudici. Leonardo da Vinci, nel suo trattato delle arti, affermava che nella scienza della geometria, il principio della superficie dei corpi fosse la linea, «ed in questo non restiamo soddisfatti, perchè noi conosciamo la linea aver termine nel punto, ed il punto essere quello del quale null’altra cosa può esser minore. Adunque il punto è il primo principio della geometria, e niuna altra cosa può essere, né in natura, né in mente umana, che possa dare principio al punto».
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the value the man attributed it. The impression that I get by observing the artistic circuit through the works realized by artists and by those who are trying to find their space in the circuit is of great confusion, often repetition. My opinion is that the society with its quick gait is going to transform itself in a big non-place where the individual is losing its own identity in behalf of homologation. To make and to value is becoming more and more insidious and difficult. Parameters of the judgment are infinite. The fullness exists in opposition to emptiness. Without implying the diatribe about media, today the title of the artworks is often more intriguing than the work itself and assumes the task of letting emerge what in the representation is lacking. As Benjamin observed by talking about photography, the subtitle is becoming one of the most essential elements of the image. For this reason I suggest you to observe the following selection of artworks thinking that they represent more “what we are finding” rather than “what we are looking for” ! […] This collective shows our particular – trained, vision and critic – vision of painting. It is based on an inescapable evaluation of the technical date, a factor that we consider noticeable even in the more conceptual pieces of art.
Ecco, la creatività è da considerarsi come il punto: subisce variazioni solo nel suo interno, ma non nel suo intimo costituente; le sue declinazioni sono esteriori. La creatività è un punto fisso, è la base di quello sguardo innocente che regola l’uomo fin dalla sua nascita e che l’individuo comune dimentica ma l’artista tiene vivo in sé. Bruno Munari affermava che «la fantasia, l’invenzione e la creatività pensano, l’immaginazione vede». Questa collettiva mostra la nostra particolare visione, allenata, aggiornata e critica della pittura. Comunque mostra la nostra particolare visione della pittura. Basata sulla valutazione imprescindibile del dato tecnico che crediamo riscontrabile anche nell’atto più concettuale. Per il resto, abbiamo tentato di applicare l’etica dell’espressione originale capace di emozionare, cercando proprio quella creatività che “vede”: ecco ciò che abbiamo trovato, nell’ottica di evidenziare percorsi che ci piacerebbe seguire ed accompagnare.
Besides, we tried to reward the expressions more capable of ‘moving’: this is what we found, trying to highlight those artistic paths that we would like to follow and to attend. We would like to know by you what you like more. But first, we would like to know if we were able to arouse in you the will to watch and to understand art. I am personally convinced that the future of art may arouse by the exchange and along the extremities, and not beyond them. For this reason it is necessary to resist, to resist, to resist!
Vorremmo sapere da voi cosa vi piace. Ma prima vorremmo sapere se siamo riusciti nell’intendo di scatenare il voi, pubblico, la voglia di guardare e capire. Sono convinta che sia dallo scambio e lungo la linea tesa fra le estremità – e non al di là di esse – che debba attuarsi il futuro dell’arte. E per questo è necessario resistere, resistere, resistere!
La decadenza della Menzogna, Oscar Wilde. Ammucchiata all’italiana, in Il Tallone di Achille, Achille Bonito Oliva in Il giornale dell’Arte n 279, settembre 2008. Il post moderno e la nozione di “resistenza”, intervista a Jean Francois Lyotard, Parigi, Istituto Italiano di Cultura, maggio 1994. Trattato della Pittura, Leonardo da Vinci. Fantasia, Bruno Munari.
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Artista vincitore 3째 Premio Arte Laguna Sezione pittura Winner of the 3 rd Arte Laguna Prize Painting section
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Pierluigi Febbraio “Per la capacità del gesto pittorico associato ad un’originalità tecnica e formale, perfettamente adeguati per testimoniare le debolezze caratteristiche dell’uomo contemporaneo.“ Pierluigi Febbraio nato il 21 Giugno del 1976 a Roma, città dove vive e lavora. Si è diplomato al I° Liceo Artistico Ripetta. Finiti gli studi ha da subito intrapreso un cammino indipendente di sperimentazione artistica. Dal 2002 inizia il suo percorso espositivo che lo ha visto protagonista in diverse mostre collettive e personali in Italia e all’estero. Oggi il suo lavoro è improntato sui diversi linguaggi espressivi dell’arte contemporanea che vanno dalla pittura all’istallazione in una fusione stilistica supportata da un rigoroso pensiero concettuale. “Un anziano signore, che mostra la propria ‘mania’ senza rivelarla: il suo abito è definito da verticalità materiche simili a graffi, il suo volto grigio è condotto con minuzia realistica. La monocromia allontana qualunque illusione di naturalezza, alimentata da un circostante onirico, che utilizza un linguaggio infantile. Qui, l’individuo, è padrone di possibilità ed intenzioni illimitate e un passato familiare si mostra per accenni. E’ il futuro quello in primo piano: esso mostra la presunta normalità delle persone sane, realizzatasi in qualche imperscrutabile modo”. Viviana Siviero, 2008
“For the skill of his gesture, associated to a technical and formal originality, suitable to testify the typical weakness of contemporary man.” Pierluigi Febbraio was born in Rome [Italy] in 1976, where he presently lives and works. He obtained his degree at a secondary school with an emphasis on arts. After his studies, he immediately began his personal artistic experimentation. Since 2002, he has been showing his artworks around Italy and Europe at many personal and collective expositions. Presently his works focus on different expressive languages of contemporary art, where painting and installation are led to a stylistic fusion supported by a strict conceptual thought. “An ancient man demonstrates his mania without revealing it: his dress is defined by material vertical lines that remind us scratches. His grey face is realized with realistic accuracy. The monochrome annuls any illusion of naturalness and a dream-surrounding is expressed by a childish language. Here, the individual has a multitude of possibilities and intentions and a familiar past is shown through hints. What is in the foreground is the future: it shows the presumed normality of sane intentions, realized in an inscrutable way”. Viviana Siviero, 2008
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Mania186, 2008 tecnica mista su PVC mixed technique on PVC 100 x 100 cm
Menzione speciale del Presidente di Giuria per il miglior Artista straniero Great Mention of the President of the Giury at the best Foreign Artists
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Nebojša Despotovi c´ è nato a Belgrado [Repubblica Serba] nel 1982. Ha conseguito nel 2006 la laurea di primo livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. E’ iscritto al secondo anno del biennio specialistico in Arti Visive e Discipline dello spettacolo all’Accademia di Venezia. Tra le ultime mostre cui ha partecipato nell’ultimo anno, ricordiamo la mostra personale “Nuova luce” presso la galleria A+A di Venezia; la collettiva “Schlaglichter” presso la GEH8 di Dresda (Germania) e la partecipazione con il gruppo C.R.E.A.M. a Open 11, esposizione internazionale di sculture ed installazioni all’aperto sull’isola di San Servolo. Vive e lavora a Venezia. “Gruppi di figure umane che mostrano, sui loro visi e sui loro corpi, una natura solcata da dubbi, debolezze e contraddizioni, fattori di solito mascherati sotto l’apparenza della fisionoma. Nelle parti emotive, le figure di Despotovi c´ , appaiono irrisolte ma non incomprese: proprio come avviene nella normalità, la radice è costituita da immagini provenienti dal più contemporaneo fra i vizi dell’uomo, la televisione e come i personaggi dell’etere, esse crescono in chi li assimila con lo sguardo, come parassiti bisognosi di appartenenza. Saranno innocui?” Viviana Siviero, 2008
Nebojša Despotovi´c was born in Belgrad [Serbia], in 1982. In 2006 he graduated in Painting and he’s now attending his graduate studies at the Venetian Academy of Fine Arts. Among his last expositions, we mention “Nuova luce” at A+A Gallery in Venice [Italy], the collective exhibition “Schlaglichter” at the GEH8 in Dresden [Germany] and the participation in the C.R.E.A.M. group at the Open11, the international exposition in the open air of sculptures and installations at the Venetian San Servolo Isle. He lives and work in Venice. “Groups of human figures show on their faces and bodies, expressing their nature proven by doubts, weakness and contradictions: factors that are usually masked under the appearance of physiognomy. From the emotional point of view, Despotovi´c’s characters look as unresolved but not misunderstood: exactly as in the real life, the poetic of the author comes from the most current of human vicious: television. In the same way, exactly as television characters, his characters grow in those who observe them. Are they innocuous?” Viviana Siviero, 2008
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I am my worst enemy, 2008 olio su tela oil on canvas 100 x 100 cm
Menzione speciale Galleria Giudecca 795 Special Prize Giudecca 795 Art Gallery
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Benny Katz Nato a San Paolo, in Brasile, nel 1973, è cresciuto a Israele. La sua ricerca si concentra sull’innocenza, la semplicità e sulla giovinezza perduta in un cinico mondo post-industriale. Il suo lavoro si ispira al surrealismo e ‘dark humor’. L’Artista affronta temi familiari assegnando loro valori aggiunti oscuri e bizzarri. Ha studiato arte grafica al Tecknion, a Tel Aviv. Tra le sue ultime mostre, menzioniamo una mostra collettiva presso la Bank Ha’Poalim, la banca più grande di Tel Aviv (2006) e una collettiva – 14ma Esposizione Annuale Internazionale – alla Soho20 Chelsea Gallery di New York (2008). Realtà oggettiva e dimensione biografica vicendevolmente contaminate in un gioco ironico molto serio: Benny Katz ricrea un mondo focalizzando la propria attenzione su particolari che rimandano a realtà comuni che è sufficiente suggerire con un particolare ravvicinato. Si potevano trovare molti modi pomposi per rappresentare la tensione fra opposti nel momento in cui l’inaspettato decreta la supremazia di un elemento su un altro, ma la provocazione si fa più stridente quando è l’ironia a condurre il gioco, magari per mezzo di un’anomalia tanto vergognosa quanto familiare, come la caduta di una saponetta nella tazza del water, fastidio acuto ed altrettanto inutile… Viviana Siviero, 2008
Born in Sao-Paulo [Brazil], in 1973, Benny Katz rose in Israel. His quest overshadows social or political issues and focuses on innocence, simplicity and lost childhood in a cynical, post-modern industrialist world. His works involve surrealism & dark humor, by taking familiar themes and giving them dark, kinky, added values. He studied graphic Arts in the Teknion Tel Aviv. Among his latest exhibitions, we mention a group exhibition with the largest national bank – Bank Ha’Poalim in Tel Aviv (2006) and a group exhibition -14th Annual International Exhibition - at the Soho20 Chelsea gallery in New York (2008). An objective reality and a biographic dimension influence each other in an ironic but very serious game: Benny Katz recreates a world focusing on details that remind the user of common realities, suggested by close particulars. We could find many pompous ways to represent the tension between opposites, since what is unexpected decrees the supremacy of one element on the other. But the provocation becomes more and more strident when irony leads the way, maybe through the use of an shameful as much as familiar anomaly, such us the fall of a bar of soap in the toilet seat, a sharp as much as useless annoyance… Viviana Siviero, 2008
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Oops!, 2006 olio su tela oil on canvas 90 x 120 cm
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James H. King James King è nato a Biloxi, nel Mississippi. Figlio di un ministro evangelico, è laureato in biologia e ha seguito Master di Belle Arti in pittura. Ha studiato pittura al Museo di Belle Arti a Houston e all’Università di New Orleans. Ha lavorato come tecnico di laboratorio e ha insegnato Teoria del colore e Pittura all’Università. Il suo impegno artistico è volto a comunicare un sorta di auto-consapevolezza e ambiguità che rimane abbastanza forte da essere tradotta in molteplici livelli di interpretazione, sia intellettuali che viscerali, mondani e metafisici. “Esprimere se stessi può essere estremamente terapeutico: un buon metodo per adempiere l’affermazione, può essere quello di esercitare una pittura intesa come desiderio, in cui rappresentazioni tipiche di graziose e note favole infantili, vengano accostate ad illustrazioni di macchine e diagrammi industriali, attraverso un utilizzo particolare del carboncino. Il processo è tormentato e l’affermazione del sé si compie nell’evoluzione per sottrazione, che si realizza appieno quando la figura migliore viene cancellata, come fosse ingoiata dalla macchina: una dichiarazione che porta in sé una moltitudine di strade interpretative, differenti ed intelligenti”. Viviana Siviero, 2008
Biloxi, Mississippi born artist. Son of an evangelical Christian minister. Took a degree in Biology/Pre-Medicine and eventually Masters of Fine Art in Painting. Has studied painting at the Museum of Fine arts in Houston and at the University of New Orleans. Has worked in chemical plants as a laboratory technician on the night shift and has taught University courses in Color Theory and painting. Primary concerns are to communicate a kind of self-consciousness and ambiguity that still remains potent enough to be translated into multiple levels of interpretation, both intellectual and visceral, both mundane and metaphysical. “The expression of the self can be extremely therapeutic: a good way to fulfill this sentence may be the realization of a painting intended as a dream, in which typical representations of charming and well-known children’s fairytales are put side by side to industrial machineries and diagrams, through a particular use of charcoal. The process is tormented and the self-affirmation fulfils itself through the evolution of subtraction, when the best image is canceled as if swallowed by the machine: a sentence that leads up to many different and smart interpretations”. Viviana Siviero, 2008
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Expressing ourselves can be most therapeutic, 2007 olio su tela oil on canvas 76,2 x 76,2 cm
Premio speciale Galleria l’Occhio Special Prize l’Occhio Art Gallery
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Luca Bidoli Luca Bidoli, nato a Gorizia nel ’67. Autodidatta dal 2006 comincia a dipingere in modo continuativo, nel 2007 è stato finalista al “Premio Internazionale Arte Laguna” e al “Premio Artemisia” e viene selezionato per il catalogo “Premio Celeste”. Nel 2008, è stato impegnato in tre personali a Trieste curate da Roberto Vidali e da Gary Lee Dove, in collaborazione con la rivista d’arte Juliet, sempre nello stesso anno partecipa alla collettiva Dialoghi/Dialogue Venezia-Parigi (a Parigi) curata da Boris Brollo (AiapUnesco) e ha una personale a Chicago presso la Flatfile Galleries a cura di Susan Aurinko. “I cani sono, per tradizione, assimilati al concetto di fedeltà. Fra essi il levriero, è sicuramente il più felino: per questo ben si presta ad incarnare una naturalità che seppur non aggressiva, resta predatoria e non addomesticabile in senso comune. Luca Bidoli lo sceglie come simbolo, per riflettere sull’antropocentrismo: la presenza umana viene definita attraverso l’assenza e rievocata da pochi ed essenziali elementi domestici, che simboleggiano una possibilità di convivenza fra specie differenti basata sul reciproco rispetto, senza la necessità che una assoggetti l’altra con la forza”. Viviana Siviero, 2008
Luca Bidoli was born in Gorizia [Italy], in 1967. In 1988 he began to work as a freelance graphic artist and realized around eighty projects for some Italian manufacturers of motorcycle brands (Piaggio, Gilera, Bimota). In 1991 he designed the Aprilia’s MotoGP motorbike. He realized many illustrations for beach towels for the Benetton manufacturer. In 2007 he was selected among the finalist artists by the 2° International Painting Prize Arte Laguna (Treviso), Celeste Award (Siena) and Artemisia Award (Ancona). In 2008 he exposed in Triest in three personal expositions cured by Roberto Vidali and Gary Lee Dove, organized in collaboration with the Italian art magazine Juliet. “Dogs are always associated with the idea of fidelity. Among them, the greyhound is surely the most feline: for this reason it generally embodies a natural entity that, even when not aggressive, still remains predatory and undomesticated. Luca Bidoli choose the greyhound as a symbolic figure useful to refer to anthropocentrism: the human presence is defined by its absence and recalled by few essential domestic elements that symbolize a chance of cohabitation among different species based on reciprocal respect, without any prevarication obtained with the use of force”. Viviana Siviero, 2008
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Straziami ma di baci saziami n.6, 2008 acrilico e smalto su tela acrylic and enamel on canvas 40 x 50 cm
Premio speciale Galleria Perelà Special Prize Perelà Art Gallery
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Marta Bettega Nata a Feltre (BL) nel 1978, ma residente in provincia di Trento. Consegue il diploma di Arte Applicata nel 1997, continuando gli studi a carattere artistico all’Accademia di Belle Arti di Brera nella sezione di Pittura. Nel 2003 frequenta il corso di restauro conservativo all’Accademia di Restauro di Milano. Ha esposto alla mostra collettiva curata dall’Accademia di Brera “Brera EXPO” nel 2006. Prima classificata al premio “Rassegna MENOTRENTA”- Cuneo (2007), partecipa sempre nello stesso anno alla mostra collettiva, “Linguaggi a confronto”, al Museo Civico “A. Olmo” a Savigliano. Recentemente è stata selezionata al concorso d’arte “PREMIO CELESTE”, nella sezione di pittura (2007). “Figure definite in sfocature di sovrapposizione emergono per dar vita ad un inventario variegato di umanità, presentato in quello che, nella tradizione, era un momento d’incontro principe: la messa della domenica. Da sempre i popoli sono condizionati dalla religione, restandone inconsapevolmente schiacciati, così, per semplice abitudine storica. Marta Bettega dà la possibilità a chiunque osservi, di appropriarsi di occhi altrui, affinché non vengano ripetuti gli errori di quei corpi, definendosi come ricerca del sé”. Viviana Siviero, 2008
She was born in Belluno [Italy] in 1978 and she lives in Trento. She obtained his degree in Applicated Art in 1997, by continuing his studies at the Academy of Fine Arts in Brera, Painting section. In 2003 she attended a course of conservative restoration at the Academy of Restauration in Milan. She exposed at the collective exposition cured by the Academy of Brera “BRERA EXPO” in 2006. She won the “Rassegna MENOTRENTA” in Cuneo (2007) and participated in the collective exposition “Linguaggi a confronti” at the A. Olmo Civic Museum in Savigliano. She recently was selected among the finalists of the Celeste Award, painting section (2007). “Some figures definite by the superimposition of shades emerge giving life to a variegated inventory of humanity representing what, in the occidental tradition, can be associated with the moment of the encounter with the prince: the Sunday High Mass. People have always been conditioned by religion, remaining unconsciously crushed by simple historical habits. Marta Bettega lets the users watch reality from the eyes of someone else, so that they may not revive the same mistake made by the bodies of her characters: a monition that can be considered as a sort of self-seeking”. Viviana Siviero, 2008
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La messa della domenica, 2007 acrilico, resina, foglia d’oro acrylic, resin, gold leaf 81 X 96 cm
Premio Speciale Galleria ScalaMata Special Prize ScalaMata Art Gallery
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Stefano Bolcato Stefano Bolcato è nato a Roma, dove vive e lavora. Ha iniziato come autodidatta con il disegno, alla fine degli anni Ottanta, negli anni Novanta ha seguito studi accademici tra i quali la Scuola libera del nudo all’ Accademia di Belle arti di Roma, con Alfonso Avanessian, e la Scuola delle Arti Ornamentali con Giovanni Arcangeli. Tra le ultime esposizioni menzioniamo la mostra collettiva “Made in Italy” alla Galerie am roten Hof di Vienna (2008), la mostra collettiva “Nuova voce” presso la Fondazione Giorgio Correggiari spazi 72^ Fiera del Levante di Bari (2008) e la collettiva degli artisti finalisti del Premio Arte Mondadori presso il Palazzo della Permanente di Milano (2008). “Stefano Bolcato, con una tecnica meticolosamente vicina al reale fotografico, riproduce momenti quotidiani di un popolo di plastica. Il nostro sistema interpretativo trova così due strade: l’una che tira in ballo l’ironia e parla di memoria ludica e primigenia, la seconda, che suggerisce, come una premonizione, il destino di omologazione asettica a cui l’uomo sembra destinato. Qui, in particolare, l’allusione è al precariato e al conseguente problema della sicurezza sul lavoro, accennati dalla presenza di un elmetto, posto alla sommità della lapide, per rendere il luogo ancora più sicuro...” Viviana Siviero, 2008
Stefano Bolcato was born in Rome [Italy], where he presently lives and works. He began to draw as an autodidact during the last Eighties and during the Nineties he graduated at the Academy of Fine Arts in Rome and at the School of Ornamental Arts. Among his last expositions, we mention the collective “Made in Italy” at the Galerie am roten Hof in Wien (2008), the collective “Nuova Voce” at the Giorgio Correggiari’s Foundation in Bari (2008) and the collective of the finalist artists of the Arte Mondadori Prize at the Palazzo della Permanente in Milan (2008). “Stefano Bolcato, with a detailed technique that reminds us of the photographical realism, reproduces some everyday moments in a plastic-world. Our interpretative system follows two differ ways: the first one is led by irony and represents a recreational memory; the second one suggests, as a sort of premonition, the fate of aseptic homologation to which the human being is destined. Here, in particular, the allusion is to the uneasy work and the consequent work-safety, called by an helmet on the top of a tombstone...” Viviana Siviero, 2008
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Un posto sicuro, 2008 olio su tela oil on canvas 50 x 60 cm
Premio Speciale Galleria Wannabee Special Prize Wannabee Art Gallery
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IACOPO RAUGEI Iacopo Raugei è nato a Firenze nel 1975. In seguito alla maturità Classica, frequenta il corso di Laurea in Scienze Biologiche con indirizzo Biomolecolare presso l’Università degli Studi di Firenze e Master in Marketing, Comunicazione e Relazioni Pubbliche Internazionali. Tra le ultime mostre, menzioniamo la collettiva “Mirror to the World” presso la WORLD BANK Art Society (Washington D.C., U.S.A.) nel 2006. Nel 2007 è stato selezionato tra i finalisti del Premio Arte Mondadori. “Una pittura tenebrosa, che lascia affiorare personaggi e gesti dal fondo di oscurità protettive, che celano le intenzioni, lasciano consciamente ampio spazio all’interpretazione personale. La pittura pregiata di Raugei, sembra suggerire narrazioni importanti senza esplicarle, impiegando una metodologia che sta alla pittura tradizionale come la poesia sta al romanzo. E’ necessario porsi in ascolto, perchè questa pittura non apprezza l’intrusione inopportuna della parola esplicativa, dichiarando la volontà di basarsi sulla propria peculiare forza espressiva”. Viviana Siviero, 2008
Iacopo Raugei was born in 1975 in Florence [Italy]. After his degree at the secondary school, he graduated in Biological Sciences and attended a Master in Marketing, Communication and International Public Relations. Among his last expositions, we mention the collective exposition “Mirror to the World” at the WORLD BANK Art Society (Washington D.C., U.S.A.) in 2006. In 2007 he was selected among the finalist artists of the Arte Mondadori Award. “A dark painting lets characters and gestures emerge from deep protective obscurities, hiding their intentions and giving way to many personal interpretations. The esteemed Raugei’s painting seems to propose important narrations without explaining them. Users have to lend a ear, because this painting does not appreciate the inopportune intrusion of any explications, but bases its expression on its peculiar expressive power”. Viviana Siviero, 2008
Γνῶθι Σεαυτόν (Know Thyself), 2008 acrilico, tecnica mista su tavola acrylic, mixed technique on canvas 100 X 120 cm
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Gli artisti finalisti
The finalist artists Manuel Baldini Alberto Barazzutti Oscar Colombo Davide Comandè Giuseppe Donnaloia Alexandre Eudier Fidia Falaschetti Damiano Fasso Leslie Jenkins Ilaria Margutti Marco Marini Ito Masaki Alessandro Mazzoni Costantin Migliorini Carmelo Nicotra Michela Pedron Diego Pomarico Vanco Rebac Thomas Riess Peter Senoner Cristina Stifanic Angelo Volpe
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Alberto Barazzutti Udine - Italy, 1960 Milano - Italy Evoluzionismo, 2008 penna biro su carta ballpoint pen on paper 50 X 70 cm
Manuel Baldini Vicenza - Italy, 1973 Vicenza - Italy Senza Titolo, 2007 tecnica mista su carta montata su legno mixed technique on paper framed on paper 50x50 cm
Oscar Colombo S. Gavino (Cagliari) - Italy, 1978 Genova - Italy 5 minuti da via Satta, 2007 smalto su tela enamel on canvas 100 x 70 cm
Davide Comandè Venezia - Italy, 1983 Venezia - Italy Che Cosa Manca? (2), 2008 Olio su tela / oil on canval 16 x 16 cm
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Eudier Alexandre Harfleur - France, 1980 Houilles - France Cheeeeese!, n.d. grafite su disegno originale (firmato A.Cottin, 1896) graphite on original drawing (signed A.Cottin, 1896) 82 Ă— 95 cm
Giuseppe Donnaloia Duisburg - Germany, 1967 Calci (Pisa) - Italy Tutta brava gente, 2007 olio su tela oil on canvas 90 x 120 cm
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Damiano Fasso Treviso - Italy,1976 Treviso - Italy Hypocritaly (are you afraid of my voodoo girl? + welcome to the hypocrites’ land), 2008 acrilico, smalto, sagome in PVC, metallo spray su tela acrylic, enamel, shape in PVC, metal spry on canvas 100 x 100 cm
Fidia Falaschetti Loreto (Ancona) - Italy, 1977 Civitanova Marche, Bologna, Roma - Italy Sette vizi capitali, 2007 acrilico e vernice spray, tavole da skate usate acrylic, spray, used skateboards n.d.
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Leslie Jenkins London - United Kingdom, 1934 Coppet - Switzerland Somewhere, one day, 2008 acrilico su tela acrylic on canvas 120 x 120 cm
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Ilaria Margutti Modena - Italy, 1971 Sansepolcro (Arezzo) - Italy Mend of me, 2008 ricamo e tempera su tela embroidery and tempera on canvas 100 x 100 cm
Ito Masaki Tokyo – Japan, n.d. Tokyo - Japan I have already prepared, 2008 acrilico su tela acrylic on canvas 100 x 100 cm
Marco Marini Bagnolo Mella (Brescia) - Italy, 1968 Bagnolo Mella (Brescia) - Italy On, 2006 olio su tela oil on canvas 30 x 60 cm
Alessandro Mazzoni Roma - Italy, 1973 Roma - Italy Ogni giorno pi첫 libero, 2006 olio, acrilico e referti medici personali su tela oil, acrylic and personal medical reports on canvas 120 x 100 cm
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Constantin Migliorini Poggiobonsi (Siena) - Italy, 1974 Siena, Morbegno (Sondrio) - Italy Anonimo 9, 2008 olio e acrilico su carta, pennarello su acetato oil and acrylic on paper, drawing pen on acetate 75 X 100 cm
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Michela Pedron Trento - Italy, 1980 Mestre (Venezia) - Italy My Light Lie, 2008 acrilico, oro, tela acrylic, gold, canvas 120 x 100 cm
Carmelo Nicotra Agrigento - Italy, 1983 Palermo - Italy Esclusa, 2007 olio e acrilico su tela oil and acrylic on canvas 40 x 100 cm
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Vanco Rebac Zagreb - Croatia, 1978 Zagreb - Croatia Disappearance, 2008 acrilico su tela acrylic on canvas 78 x 120 cm
Diego Pomarico Torino - Italy, 1975 Torino - Italy Danila, 2008 tecnica mista su tela mixed technique on canvas 110 x 120 cm
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Peter Senoner Bolzano - Italy, 1970 Laion (Bolzano) - Italy Flavanoide, 2008 matita, matita colorata, carta B端tten pencil, coloured pencils, B端tten paper 68 x 106 cm
Thomas Riess Tyrol - Austria, 1970 Innsbruck - Austria Powerplay, 2006 acrilico su tela acrylic on canvas 100 x 100 cm
Angelo Volpe Pozzuoli (Napoli) - Italy, 1976 Napoli - Italy Miss violet and the bird, 2008 olio su tela di iuta oil on jute-canvas 70 X 100 cm
Cristina Stifanic Torino - Italy, 1970 Milano - Italy Kabul Ikon – Il Velo di Venezia, 2008 stampa su tappezzeria di cotone, acrilico, glitter, specchio print on cotton tapestry, acrylic, glitter, mirror 80 x 78,5 cm
Accademia di Belle Arti di Venezia
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Contributo della Regione del Veneto
Provincia di Venezia
Provincia di Treviso
Comune di Venezia
Comune di Treviso
Comune di Mogliano Veneto
Associazione Commercianti Treviso
Università Ca’ Foscari di Venezia
Fondazione Cassamarca
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RINGRAZIAMENTI
THANKS
Il Premio Internazionale Arte Laguna giunge quest’anno alla sua Terza Edizione. Il rinnovarsi di un appuntamento così ambizioso e complesso, espressamente dedicato alla promozione e valorizzazione dell’Arte Contemporanea, testimonia, da un lato, il forte riscontro ottenuto presso il pubblico negli anni precedenti; dall’altro, il prezioso supporto ricevuto da quanti, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione del progetto. Salutiamo dunque, con stima e riconoscenza, l’Accademia di Belle Arti di Venezia e l’Università Ca’ Foscari di Venezia, istituzioni di primo piano nell’ambito dell’alta formazione, ma anche la Provincia di Venezia, la Provincia di Treviso, il Comune di Venezia, il Comune di Treviso e Città di Mogliano Veneto, nonché l’Ascom e la Fondazione Cassamarca, per aver patrocinato con fiducia e apprezzamento questa edizione del Premio. Esprimiamo tutta la nostra riconoscenza, inoltre, per il sostegno ricevuto della Regione del Veneto che, oltre a concedere il proprio patrocinio, ha sostenuto concretamente la realizzazione del concorso attraverso un contributo economico. Esprimiamo vivo apprezzamento ai membri della Giuria per l’entusiasmo e la professionalità dimostrati nel delicato lavoro di valutazione: Viviana Siviero, Igor Zanti, Carlo Sala, Giovanni Bianchi e Ilaria Simeoni. Un particolare ringraziamento va rivolto a coloro, che hanno creduto maggiormente nel concorso, offrendo agli artisti meritevoli la possibilità di esporre presso importanti Gallerie di Milano, Venezia, e Treviso: il Brolo Centro d’Arte e Cultura punto di riferimento della città di Mogliano Veneto (TV), che ospiterà, dal 18 ottobre al 2 Novembre 2008, la mostra collettiva dei trenta artisti finalisti; Rosalba Giorcelli, che accoglierà negli spazi della Galleria Giudecca 795 di Venezia le esposizioni di Benny Katz e James H. King e inoltre riserverà uno spazio particolare a Cholla il cavallo-artista; Elisabetta Donaggio, che metterà a disposizione la Galleria L’Occhio di Venezia per l’allestimento della mostra personale di Luca Bidoli; Laura Ostan, che ospiterà presso Galleria Perelà di Venezia la mostra personale di Marta Bettega; Michal Meron, che accoglierà presso la Galleria Scalamata di Venezia l’esposizione di Stefano Bolcato; Silvia Petinicchio, che ospiterà presso la Galleria Wannabee di Milano la mostra personale di Iacopo Raugei. Salutiamo con riconoscenza, inoltre, i nostri Media Partner: il Gazzettino, l’ottavo quotidiano d’informazione italiano e il maggior quotidiano del Nord-est, Inside Art, il mensile d’arte e cultura più innovativo d’Italia nato con l’obiettivo di valorizzare le nuove tendenze, Radio Imago, la webradio italiana dedicata all’arte, alla cultura e allo spettacolo, e Seroxcult.org, il web magazine finalizzato alla promozione della creatività giovanile. Ulteriori dovuti ringraziamenti per aver consentito l’organizzazione di tutte le manifestazioni previste spettano agli sponsor del premio - Finblock, Capo d’Opera, Casinò di Venezia, Unicredit Banca, Assicurazioni Generali - a cui si affianca, quale sponsor tecnico, Arscolor. Desideriamo infine esprimere la nostra gratitudine agli Artisti che, con la loro sensibilità costituiscono la vera risorsa del Premio Internazionale Arte Laguna, come testimonia l’alto livello qualitativo raggiunto dalle opere presentate.
The International Art Prize Arte Laguna got its third Edition. The recur of a so complex and ambitious appointment – expressively aimed to the promotion and valorization of contemporary art - testifies, in a way, the great interest obtained by the public during the last editions, but also the precious support received by those who, in different ways, contributed to the realization of the project. We thank with regard and gratitude the Venetian Academy of Fine Arts and the Ca’ Foscari University, first-rate institutions in the field of education, but also the Venice Province, the Treviso Province, the City of Venice, the Municipality of Mogliano Veneto, as well as the Ascom and the Cassamarca Foundation, for having given with confidence and appreciation their patronage to this edition of the Prize. We also express all our gratitude for the support received by the Veneto Region, that, in addition to its patronage, concretely encouraged the Prize with an economical contribute. We express our appreciation to all the members of the Jury, for the enthusiasm and professionalism demonstrated during the evaluations: Viviana Siviero, Igor Zanti, Carlo Sala, Giovanni Bianchi and Ilaria Simeoni. A particular thank to all those who most believed in the contest and offered the worthier artists the possibility to show their works in important expositive settings in Milan, Venice and Treviso: the Brolo Art and Culture Centre, point of reference of Mogliano Veneto’s (Treviso) cultural life, that will hold the collective exposition of the thirty finalist artists from 18th October to 2nd November 2008; Rosalba Giorcelli that will show Benny Katz’s and James H. King’s artworks like so Cholla’s productions at the Giudecca 795 Gallery, in Venice; Elisabetta Donaggio, who will offer Luca Bidoli the expositive setting of the Venetian L’Occhio Gallery for a personal exposition; Laura Ostan that will organize Marta Bettega’s personal exhibition at Perelà’s Gallery, in Venice; Michal Meron that will expose Stefano Bolcato’s works at ScalaMata Gallery in Venice; Silvia Pettinicchio that will exhibit Iacopo Raugei’s art pieces at Wannabee Gallery, in Milan. We greet with pleasure our Media Partners: il Gazzettino (the national dailypaper), Inside Art (the art magazine), Radio Imago (the webradio) and Seroxcult.org (the web site). We also thank the sponsors of the Prize - Finblock, Capo d’Opera, Casinò di Venezia, Unicredit Banca, Assicurazioni Generali – and our Technical Sponsor, Arscolor. We also express our gratitude to all the Artists that, with their great sensitivity, constitute the real richness of the International Art Prize Arte Laguna, testified by the high quality of the artworks presented in this Catalogue.
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