Artetremila- Arte e Cultura : Notiziario dell’Associazione Culturale “Artetremila”
Artetremila-Arte e cultura Notiziario dell’Associazione Culturale “ ARTETREMILA” N°3- Anno 2012 http://www.artetremila.it Questo notiziario non rappresenta una testata giornalistica e viene pubblicato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità di materiale sugli argomenti trattati. Pertanto, non può considerarsi prodotto editoriale sottoposto alla disciplina di cui all’art. 1, comma III della Legge n. 62 del 7.03.2001. Tutti i testi sono di proprietà dell’Associazione Culturale Artetremila. E’ vietato riprodurre e utilizzare, anche in parte, il materiale pubblicato, senza preventiva autorizzazione della direzione. L’Associazione Culturale Artetremila è stata autorizzata all’uso delle immagini e dei testi forniti dagli autori. Tuttavia è a disposizione degli aventi diritto alle immagini di cui non è stato possibile rintracciare il detentore del copyright. Art. 21 della Costituzione Italiana: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
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ARTETREMILA- Arte e cultura Periodico dell’Associazione Culturale Artetremila Proprietà letteraria riservata. © Copyright 2012 Associazione Artetremila Libro pubblicato a cura dell’associazione Artetremila Foto di copertina: Manuela Torres Photo Studio Light di Walter Truocchio Mario Buonanno Stampato in Italia da melostampo.it Tipografia Zanzibar Soc. Coop. p.a. ONLUS – Ancona I diritti di riproduzione e traduzione sono riservati. Nessuna parte di questo periodico può essere utilizzata, riprodotta o diffusa con qualsiasi mezzo senza autorizzazione scritta
In questo numero: Alessandro Passerini, Gloria Guidi Nobile, Francesca Romana Farinella, Rita Piccioni, Marilena Cicciu, Quira Ruiz, Manuela Torres, Erika Capobianchi, Alessio Carlini, Gianfranco Migliorini, Grazia Longo. Recensioni: Michela Malisarsi, Giulio Buonanno.
La nostra associazione si autofinanzia con il contributo dei soci fondatori per tutte le attività culturali promosse, compreso il notiziario “Artetremila” che è gratuito. Solo il contributo di tutti voi ci permetterà di stampare copie sufficienti per soddisfare più utenti; in ogni caso sarà sempre pubblicata la copia elettronica da poter scaricare e consultare online.
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Profilo d’artista: Alessandro PASSERINI Alessandro Passerini di Portomaggiore (Ferrara) . Artista che disegna e dipinge da sempre, da più di venti anni è attivo nelle arti visive e plastiche. Ha conseguito la nomina di maestro in Versilia, dove ha svolto attività di esecutore artistico per artisti contemporanei e privati. Ha insegnato materie plastiche in corsi privati e nelle scuole, cura l’immagine di diverse realtà artistico musicali. Responsabile grafico per diverse case editrici, svolge inoltre attività di scenografo sul territorio nazionale.
Dall
Titolo Opera: Running To Stand Still "Passerini il colore ce l'ha, l'ha sempre avuto, ed ha trovato il metodo per catturarlo. Di formazione poliedrica, mastro artistico e scultore, Passerini e' riuscito a trovare il bilanciamento espressivo migliore per raccontare. Attraverso una sintesi volumetrica basata sull'equilibrio e la distribuzione dei tre colori primari - rosso, giallo e blu - e dei loro complementari - viola, verde e arancione - ha costruito la tavolozza piu' equilibrata per i suoi soggetti, che tutto vogliono tranne l'essere descritti in modo naturalistico attraverso un colore reale, ma piuttosto ascrivibile alla sfera emozionale di descrizione del soggetto. Protagoniste dei suoi quadri sono donne, Muse, amiche che l'hanno colpito e gli hanno lasciato
qualcosa degno di essere raccontato con il suo pennello. Negli sfondi e nelle linee dinamiche e' vicino all'estetica futurista di Depero, creando una costruzione geometricamente armoniosa; osservandoli ci fa venire in mente anche gli esperimenti d'avanguardia dei russi, tra i quali, il piu vicino agli sfondi di Passerini non e, come solitamente accade il piu famoso Malevich, ma la meno conosciuta Lyubov Popova, la cui sensibilita e riuscita a rendere le sue colorate costruzioni volumetriche meno drastiche e piu coinvolgenti. Nella descrizione delle figure invece, l'artista, e ben lontano dal clima fervido della prerivoluzione russa per abbracciare uno stile di indagine degno del pittore piu intimista. Le sagome, i volti, le figure, i tratti sono morbidi e lasciano trasparire una metafisica romantica. Pose non convenzionali e tagli particolari che di solito e piu consueto trovare in fotografie, oltre a indicare la passione dell'artista anche per quest'arte, rendono i soggetti sospesi in un momento eterno. Dai primi lavori, piu schematici e meno naturali, Passerini ha raggiunto un tratto dinamico e spontaneo: riapre l'archivio della memoria, quello delle sensazioni, fugaci o durature, quello degli affanni, centrifuga i particolari che gli interessa descrivere, aggiungendo un pizzico di maestranza artistica et voila! In fin dei conti un ricordo ogni volta che ci sovviene risulta patinato da un colore dettato dall'esperienza, una fotografia-souvenir nella nostra mente e filtrata, come nella trilogia cinematografica di Kieślowski, da colori che ci ricordano l'umore del momento vissuto: in questo modo Passerini dipinge, stratificando il vissuto ed i suoi colori con le tinte del presente e della sua personalissima arte". Michela Malisarsi (Ccritico d’arte)
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Profila d’artista: Gloria Guidi NOBILE
Titolo Opera: Querriero Masai
Titolo Opera: La clonazione. Se dovessi definire con un termine la pittura di Gloria Guidi Nobile, userei “ passionale”. Pittrice dal tratto irruento e deciso, capace di scavare e scindere le scale cromatiche dei suoi quadri in singole emozioni. Il suo percorso evolutivo, con la sperimentazione di nuove tecniche e materiali, la porta a realizzare opere sempre diverse ma portatrici di sottili messaggi che evidenziano un notevole salto mentale dell’artista.
In alcune sue opere il colore sulle tela si fa più denso, quasi sussulta di gioia, si esalta da se stesso in una visionaria passione, conserva l’aureola e il fascino della natura antica e della sua creatura principe, l’uomo. In alcune sue opere; i fanciulli, il guerriero ed altri personaggi impressi sulla tela, con atmosfere e suggestioni uniche arricchiti da ordinati ritmi cromatici e da lineari giochi di segni, evocano un mondo semplice e primitivo, orientati verso tematiche collegate fra di loro. Quadri d’ispirazione arabo-africana, dove personaggi adornati da costumi coloratissimi, si susseguono in un linguaggio narrativo incalzante che mira all’esaltazione dei significati più che al reale contenuto dell’immagine. Le opere di ambientazione naturalistica e non solo, realizzate anche con l’uso di diversi materiali come la carta pesta, la lana, sabbie diverse, cortecce e stoffe, sono ispirate agli umori dei paesaggi, immagini, queste, che mostrano la finezza del modo di sentire e di osservare le cose, anche le più semplici o meno consuete. Ogni opera di Gloria Guidi Nobile è una tappa di una pittura che non si limita ad illustrare la luce dell’animo e le bellezze della natura, ma si rinnova costantemente nella ricchezza e nella qualità creativa. “. Non riesco a mantenere un genere ben definito, c’è sempre presente questa dualità, questo bisogno di alternare” afferma l’artista, ma è proprio questa inquietudine che anima l’artista e il suo bisogno di ricercare che le consente di comunicare con la natura e le sue creature, esaltando e celebrando entrambi sulla tela. L’artista che vive in un ambiente culturale suggestivo (Svizzera) trae da esso gli impulsi e per il ritmo d’idee e sentimenti che sono riversati sulle tele nell’impegno di esprimere quelle sue verità libere da legami; la pittura di Gloria Guida Nobile e pittura di impeto, schietta, sicura che suscita sempre ammirazione all’attento ed appassionato cultore dell’arte. G.B.
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Profilo d’artista: Francesca Romana FARINELLA
Dal 1994 espone i suoi dipinti nelle più svariate rassegne artistiche e partecipa a concorsi ottenendo lusinghieri riconoscimenti da parte di Enti e di amministrazioni pubbliche. Ha tenuto la sua prima personale a Palestrina nel 2002 con ampio consenso di pubblico. Da allora ha intensificato gli impegni artistici concentrandosi sulla realizzazione di paesaggi, fiori, figure femminili e nature morte cromaticamente studiati per meglio veicolare le profondità del proprio animo; le sue emozioni prendono forma ora attraverso l’uso della spatola che le offre immediatezza e corposità nella realizzazione di nature morte, ora attraverso il pennello e la pennellessa nella creazione di figure femminili delicate e sensuali.
Ballerine di flamenco Pittrice che risiede ed opera a Palestrina (Rm). (... le opere realizzate dall'artista sono delicate sinfonie che si apprezzano da divesi scorci visivi e che trasmettono emozioni sempre diverse, realizzate con delicati cromatismi e padronanza di colore ottenendo cosi risultati eccezionali volti al romanticismo..) F.R.F ha evidenziato fin dall’infanzia abilità creative nel disegno nella pittura e nel ricamo. Ha frequentato il liceo scientifico “A.Labriola” di Ostia (Rm) e si è specializzata in Neurofisiopatologia presso l’università “La Sapienza” di Roma ma ha sempre coltivato la passione per l’arte. Durante gli anni di frequenza alla Scuola d’arte“La Cittadella”a Palestrina, determinanti per la formazione artistica, ha potuto perfezionare le varie tecniche espressive grazie agli insegnamenti del Maestro Gabriele Iagnocco. Attratta dall’arte del ricamo ha frequentato la “Scuola di Ricamo”, un importante punto di riferimento a Palestrina per la produzione di splendidi lavori e la valorizzazione del ricamo prenestino, affinando la tecnica sotto la guida del Maestro Augusto Croce.
Dal 2002 ad oggi ha cercato il confronto in particolare con gli artisti di Roma, Padova, Ferrara, Barcellona, Milano, Vienna. E’ stata recensita su vari giornali e pubblicazioni d’arte tra cui Il Sole 24 ore, il Messaggero, La notizia, Il Corriere dei Colli Prenestini, Il Caleidoscopio e i Dizionari d’arte contemporanea Alba e l’Elite. Alcune opere dell'artista sono visibili all'indirizzo web: http://tremilagallery.altervista.org/frances ca-romana-farinella/
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Profilo d’artista: Rita PICCIONI Opera di Marilena CICCIU Pittrice dal tratto vigoroso e ricco nella sua espressività, Rita Piccioni non sarebbe affatto stonata nella grande epoca del nostro impressionismo. La sua freschezza tecnica e l’arditezza nella realizzazioni delle composizioni pittoriche si fondono agevolmente tra di loro. La pittrice, in perfetta sintonia con i suoi tempi, produce lavori forti che spesso appaiono violenti; pittura ricca di luce e posta in una costruzione logica, raffigura un realismo distante da ogni convenzione. Rita Piccioni, con i soggetti rappresentati sulle tele, non cerca di sedurre perché sa che sono veri. L’artista vive ed opera a Torre del Geco Alcune opere dell’artista sono visibili su: http://tremilagallery.altervista.org/rita-piccioni/ Opera di Quira RUIZ
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Modelle: Manuela TORRES
Manuela Torres è una modella italiana che vive a Roma. In queste immagini mentre posa per: “Photo Studio Light” (www.photostudiolight.it) Diretto da Walter Truocchio con la collaborazione di Mario Buonanno. Photo Studio Light realizza: servizi fotografici per matrimoni, battesimi, comunioni, book fotografici e servizi pubblicitari con modelle qualificate per fini promozionali di aziende.
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Del
territorio di Pomezia fa parte Torvajanica, cittadina balneare che sorge sul litorale laziale tra Ostia e Anzio, deve il suo nome alla Torre del Vajanico.
Da Torvajanica alcune immagini realizzate per Artetremila dal “PH” Mario Buonanno con la collaborazione di Eika Capobianchi.
La torre voluta dai papi del 1500 per l'avvistamento e la difesa contro le incursioni dei pirati saraceni.
Torvajanica è una meta turistica rinomata: oasi incastonata tra il mare ed i dolci declivi dei colli albani, unica per la ricchezza della macchia mediterranea, selvaggia spalliera di dune costiere di fine sabbia. L'apice fu forse raggiunto nei meravigliosi anni sessanta; la fortunata alchimia tra bellezza naturale, vicinanza alla capitale ed ai castelli romani, la presenza praticamente in loco degli studi cinematografici De Laurentis e il boom economico contribuirono a fare di Torvajanica una meta ambita.
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Personaggi del calibro di Elizabeth Taylor, Richard Burton, Roger Vladim, Jane Fonda pretendevano di alloggiare a Torvaianica durante le riprese dei film nei quali erano impegnati, e non e' un caso se Ugo Tognazzi decise addirittura di stabilirvisi, imitato da molti altri personaggi del jet set cinematografico italiano e delle elite professionistiche romane. Nacque così il " Villaggio Tognazzi ", che divenne teatro di epiche sfide tennistiche. La speculazione edilizia degli anni successivi, mai contrastata dalle giunte che si sono succedute, sminuì enormemente quelle aspirazioni di fare di Torvajanica una “Perla Turistica” del litorale Tirrenico. In basso alcune vecchie cartoline.
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L’UOMO E LO SPAZIO.
Il mondo intero, non solo l'America, piange Neil Armstrong, l'eroe "umile e coraggioso" scomparso il 26/Agosto/20012 a 82 anni e che 43 anni fa fu il primo essere umano a calcare il suolo lunare.
Il presidente Barack Obama, lo ha definito "uno degli eroi più grandi di tutti i tempi". Ma da tutto il mondo giunge il cordoglio per la perdita di un uomo che ha ispirato intere generazioni. Il dolore più grande, però, è quello dei suoi altrettanto temerari compagni di avventura: Edwin 'Buzz' Aldrin e Michael Collins, oggi entrambe ottantunenni. "Ci siamo addestrati insieme ed eravamo buoni amici. E' il miglior pilota che abbia mai conosciuto. Saremo sempre legati alla nostra partecipazione alla missione Apollo 11", commenta commosso Aldrin, che insieme ad Armstrong per tre giorni passeggiò sulla luna raccogliendo reperti, scattando foto e facendo esperimenti. Mentre Collins, il terzo membro dello storico equipaggio, rimase nel modulo di comando in orbita. "Neil mi mancherà terribilmente", afferma con enorme tristezza lo stesso Collins che ribadisce: "Armstrong è stato il migliore". La pensa così anche John Glenn, anche lui 81 anni, primo americano ad effettuare un volo in orbita: "Armstrong era audace e allo stesso tempo umile". A rendergli omaggio è anche Mosca, che in quell'ormai lontano luglio del 1969 perse una delle sfide più serrate ingaggiate dall'ex Unione Sovietica e dagli Stati Uniti negli anni della guerra fredda: la corsa allo spazio. Del resto lo stesso Armstrong non perse mai occasione di ricordare le imprese e il sacrificio di tanti colleghi sovietici, da Yuri Gagarine (il primo uomo nello spazio nel 1961) in giù, senza i quali neanche la sua impresa sarebbe stata possibile.
Così annunciarono lo sbarco i quotidiani.
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Alla ricerca della vita su Marte: Dopo un viaggio di otto mesi, la sonda Curiosity ha centrato il suo obiettivo: ha percorso più di 560 milioni di chilometri ed è atterrata su Marte. Alle 7.31 ora italiana il robot è arrivato sul Pianeta rosso, nel cratere di Gale (Foto a lato), alla velocità di oltre 21.000 chilometri orari. Tutto secondo i piani. “I dati preliminari” ha affermato Adam Steltzner, il responsabile delle operazioni entrata, discesa e atterraggio del gruppo del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) che ha lavorato alla missione di Curiosity, “mostrano che il rover è atterrato nel migliore dei modi che ci attendevamo. Tutto sembra nella norma e il rover sembrerebbe essersi poggiato Cratere Gale su un terreno buono e pianeggiante. L'atterraggio è avvenuto secondo una modalità totalmente innovativa. La sonda espulso e finito a circa 150 metri da Curiosity. Tanta gioia fra i tecnici e i milioni di persone che hanno 12 suoi robotica non ha seguito la procedura adottata finora dai seguito l'evento in diretta web e tramite un maxi schermo allestito a Times Sqare, nel cuore di New York. predecessori, ma è entrata nell'atmosfera del Pianeta Rosso Grande come un'automobile e pesante una tonnellata, Curiosity fa parte della missione della Nasa decelerando molto in fratta e aprendo il paracadute, poi
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denominata Mars Science Laboratory (Msl) che durerà circa due anni e porterà sul pianeta rosso anche un chip che contiene l'autoritratto di Leonardo Da Vinci, il Codice del Volo, il testo nel quale Leonardo descrive il volo degli uccelli e la sua Macchina volante, considerato il fondamento della storia del volo. “L'atterraggio con successo di Curiosity, il più perfezionato laboratorio mobile a posarsi su un altro pianeta” ha detto Barack Obama in un comunicato, “costituisce un exploit tecnologico senza precedenti che resterà come una pietra miliare della fierezza nazionale nel futuro”. Il Presidente mostra tutta la sua soddisfazione e aggiunge: “Gli Stati Uniti hanno fatto la storia. Questo prova che anche le cose più difficili non resistono alla nostra volontà e al nostro ingegno. Il successo di questa notte ci ricorda che la nostra supremazia, non soltanto nello spazio ma anche sulla Terra, dipende dalla nostra capacità di continuare ad investire con intelligenza nell'innovazione, nella tecnologia e nella ricerca fondamentale, cosa che ha sempre fatto sì che il mondo invidi la nostra economia.
C’è vita nell’universo? Nell’immagine qui sotto è visibile una porzione dell’universo visibile: simulazione elaborata con un supercomputer. La regione mostrata è un cubo di circa 1.5 miliardi di anni-luce di lato. L’oggetto luminoso al centro è un cluster di galassie di circa 1 milione di miliardi di volte la massa del Sole. Tra i filamenti, che contengono la maggior parte della massa dell’universo, ci sono giganti, quasi sferici vuoti di materia. Credit: Università del Colorado a Boulder.
Gran parte della massa dell’universo è legata in un intrico di filamenti cosmici che si estendono per centinaia di milioni di anni luce.
Questo è il risultato ottenuto con due nuovi supercomputer da un gruppo di studio condotto dalla University of Colorado a Boulder. Lo studio ha indicato che una porzione significativa del gas è distribuita in filamenti (che collegano i cluster di galassie) nascosti all’osservazione diretta da enormi nubi di gas nello spazio intergalattico noto come Warm-Hot Intergalactic Medium, o WHIM. Il team ha eseguito una delle più grandi simulazioni cosmologiche al supercomputer, inserendo il 2.5% dell’universo visibile all’interno di un modello per computer di una regione di 1.5 miliardi di anni luce di lato. I ricercatori hanno lavorato quasi 10 anni per produrre il complicato codice che ha guidato la simulazione, oltre all’inserimento di tutti i dati noti sulle condizioni fisiche dell’universo indietro nel tempo fin quasi al Big Bang. La simulazione ha calcolato il moto della materia fino a raggiungere il collasso causato della gravità che ha dato poi origine ai densi filamenti cosmici e galassie. Secondo l’attuale modello cosmologico standard, l’universo è costituito da circa il 25% da Materia Oscura, 70% di Energia Oscura e circa 5% dalla Materia Normale, ma tale modello cosmologico si riferisce sempre a ciò che riusciamo ad osservare.
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L’antico dibattito che divide scienziati e uomini di fede sulla Verità dell’esistenza della vita e dell’universo stesso è un tema che ha sempre affascinato studiosi di ogni epoca. Le teorie sulle origini dell’universo sono diverse; gli scienziati cercano con formule di supportare o di contrastare tali teorie ma la domanda a cui non si sa dare risposta è una sola: “La materia disseminata nello spazio visibile, da dove viene?”. Per tentare di dare una risposta a questa domanda bisogna prima stabilire che ciò che osserviamo non è l’unica materia esistente nello spazio. Rappresenteremo con un cubo di colore blu il nostro spazio (spazio visibile) con all’interno le galassie e tutta la materia che riusciamo ad osservare.
Porzione studiata del nostro spazio visibile (cubo blu)
Porzione studiata
(Spazio visibile)
Fuori dallo spazio visibile (cubo blu) ci sono, secondo questa teoria, altri spazi che interaggiscono tra di loro e che possiamo rappresentare con altrettanti cubi: sei confinanti con le sei superficie del cubo e dodici con gli spigoli. In nostro spazio (il cubo blu) confina quindi con diciotto spazi: ( sei arancioni adiacenti alle superficie e dodici rossi confinanti con gli spigoli. Tutti assieme formeranno uno spazio dalle dimensioni inimmaginabile composto da diciannove spazi (cubi). Tale rappresentazione verrà ripetuta all’infinito e che raffigura l’universo; universo con spazi (cubi) vuoti, ma peni di energia (energia oscura) altri pieni di materia, altri che ricevono materia, altri con materia in espansione, altri con materia compressa, altri in fase esplosiva o appena nati, in un ciclo continuo, senza fine.
Cercare di stabilire dei confini per l’universo è inconcepibile cosi come è inconcepibile stabilire dei limiti al prolificare della vita. La vita regna e regnerà sovrana nello spazio e nel tempo. Non c’e bisogno di trovare un riscontro a queste affermazioni; la vita sulla terra non è un fatto eccezionale, ma è l’essenza dell’esistenza stessa dell’universo. Anche se ci fosse un solo pianeta come il nostro per ogni galassia, (improbabile) sarebbero sempre tanti disseminati nell’infinità dello spazio. Si dice che in un futuro lontanissimo, tutta l’energia del nostro universo si esaurirà; il trascorrere del tempo consumerà tutto: pianeti, stelle e perfino i buchi neri lasciando il posto ad un buio assoluto. Personalmente ritengo che già esisteva un buio assoluto nel nostro spazio visibile, ma pieno di energia proveniente da spazi confinanti che si sono esauriti. La forza di gravità fece comprimere quell’energia per dare inizio a quello che chiamiamo: Big Bang. L’esplosione primordiale del nostro spazio visibile. Altre esplosioni in altri spazi avvengono e avverranno in un ciclo senza fine per dare vita a nuova materia visibile: stelle e pianeti. Affermare che tutto si esaurirà non spiegherebbe la 14
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provenienza di quella energia che diede inizio al nostro universo visibile. Ciò che osserviamo si esaurirà senza ombra di dubbio, ma si trasformerà in materia oscura e andrà ad alimentare le regioni confinanti. La forza motrice di questi cicli è la gravità; la madre che crescerà in infiniti grembi (spazi o regioni dell’universo) quell’energia dissipata in altri spazi e, con amore, la farà rivivere trasformandola in materia. La ricerca di vita su marte da parte degli abitanti della terra è uno sforzo paragonabile a quello delle formiche che tendono di comprendere cosa c’è appena fuori dalla loro tana. Una colonia di formiche riesce ad interagire con la colonia accanto, ma non riuscirà mai, nel corso della propria esistenza, ad interagire con colonie di altri continenti se non in condizioni eccezionali come nel caso di alcune formiche trasportate dal vento. Nel passato gli abitanti della terra sono riusciti ad interagire tra di loro e con le popolazioni dei nuovi continenti scoperti.
Riusciranno gli abitanti della terra a contattare popolazioni di altri mondi? Uno dei pionieri della ricerca di vita extraterrestre e stato l'astronomo americano Frank Drake, egli si pose come obbiettivo quello di stimare in qualche modo il numero di pianeti della nostra galassia che potessero ospitare una civiltà che abbia sviluppato una tecnologia sufficiente per comunicare con altre civiltà. Nella più pessimistica delle ipotesi, solo nella nostra galassia potrebbero esserci almeno alcune decine di migliaia di tecnologie attualmente in grado di comunicare con l'esterno, seppur separate da spazi immensi.
Le nuove tecnologie ci consentiranno di osservare e di comprendere molte cose, ma contattare una civiltà evoluta e abbastanza vicina è un’impresa quasi impossibile. Ciò non deve scoraggiarci perché l’impossibile può diventare possibile acquisendo nuove scoperte scientifiche. Scoperte che le future generazioni sfrutteranno per quella sete di conoscenza che ha sempre contraddistinto l’uomo. L’evoluzione della vita, come la intendiamo noi, richiede processi di miliardi di anni; una nube di materia che addensandosi a causa della forza di gravità da luogo ad una stella e ad un pianeta che orbita alla giusta distanza con quegli elementi indispensabili per lo sviluppo della vita. Vita che può evolversi sino a generare una specie con intelligenza tale da dominare le altre specie, ma che potrebbe anche non dare mai la possibilità ad una specie di evolversi a tal punto da dominare le altre specie. In questo caso il pianeta, seppure pieno di vita, non potrebbe mai comunicare con altri esseri intelligenti. Solo lo studio delle onde radio e di nuovi mezzi di comunicazione : i neutrini, particelle subatomiche, come gli elettroni, i quark o i bosoni di Higgs con una massa quasi pari a zero, senza una carica elettrica e capaci di viaggiare a una velocità vicina a quella della luce, possono consentirci di comunicare, in futuro con altri pianeti. G.B.
Immagini dallo spazio.
Via Lattea
Galassia M100
Ammasso di Galassie
Quasar 3C 273 (Situato a tre miliardi di anni luce, risulta più luminoso di 1000 Galassie contenenti 100 miliardi di stelle ciascuna) 15
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Una selezione di poesie degli autori Artetremila http://autori.altervista.org "Piano” di Alessio CARLINI Puoi aprire gli occhi se vuoi, piano, più piano del sole all'alba mentre dipinge, mentre accarezza le creste delle onde ed il petto. Puoi sorridermi piano se vuoi, piano, accelerando i battiti in cuore, scivolando tra le arie dei ricordi buoni, o nel bacio autentico che luoghi o tempi non ha. Puoi ascoltare anche tu se vuoi, piano, la musica che scioglie ogni orizzonte, ed il suono che il bene, e l'amore fa.
Poesie di Grazia LONGO Farfalle Farfalle di pensieri di oggi di ieri su fragili ali pensieri lontani su ali più forti pensieri nascosti e poi ali più grandi son quelle dei sogni
Pierrot" di Gianfranco MIGLIORINI Rido
Interno al tuo silenzio il sogno mentre un cucchiaio gira la miscela oscura
Rido, a gran voce, di te, di me, del mondo.
Dopo i tuoi occhi una perla d'acqua sulla mia guancia traghetta il sonno lungo il tuo profilo non sono nuvole gli spazi incerti ma solo briciole di luce nera Suona rigida sera sulla mia spalla a ricordare il gesto dell'abbandono tra curve calde in lontananza.
Una lacrima, sottovoce, mi riga il foglio. La poesia … la mia prigione e le mie ali il mio non tempo intessuto d'infinito l mio non spazio senza appartenenze il mio rifugio e la mia fuga la mia porta chiusa e la mia porta aperta il mio perdermi per ritrovarmi la mia rosa e le mie spine il mio dono e la mia maledizione.
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Concorsi: XII Edizione Fotografa la tua estate 2012 .
Alcune immagini di Islam Robi: Fotografo premiato nel 2011.
Concorso valido per l’assegnazione del: “Premio Internazionale Artetremila” per la fotografia. Premio assegnato al fotografo: Kazi Rakibul, fotografo che, con i suoi scatti, testimonia la realtà sociale di una terra affascinante come la Malesia.
L’immagine premiata testimonia lo sfruttamento del lavoro giovanile, molto praticato nel mondo. L’estate, che dovrebbe essere un periodo di svago e di giochi per molti bambini, spesso si tramuta in continue sofferenze.
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