VERNICE ART FAIR ROMAGNA FIERE, FORLì 17-18-19 MARZO 2017
VERNICE ART FAIR ROMAGNA FIERE, FORLÌ 17-18-19 MARZO 2017
“... in fin dei conti cos’è l’opera d’arte? L’ emozione di un’ istante fissata per sempre”. di Beatrice Ferracci
camilla Sono i primi di gennaio e fa molto freddo. Da tre giorni c’è vento e la fitta pioggia non smette di cadere. Amedeo è seduto davanti alla finestra con il gomito poggiato sul davanzale e gli occhi fissi sulla strada deserta. Mezzanotte è passata già da un pezzo e il vento con il suo urlo insistente e continuo non gli permette di dormire. Ma ad Amedeo non è il vento che da tormento, è ciò che gli ricorda, come tante altre banali, piccole cose comuni. Il perché è tutto racchiuso in quel pensiero, una ossessione che viene a galla ogni giorno, come un incubo che pian piano consuma la sua esistenza. Già due anni sono volati via ma quella scena gli sembra così vicina da apparire come fosse accaduta ieri. Nulla, neanche il tempo potrà distoglierlo da quel pensiero ricorrente e la sua vita non sarà mai più come prima, prima di quel pomeriggio di autunno, un autunno così freddo e agghiacciante. ... Amedeo aveva organizzato il pomeriggio da trascorrere insieme alla sua compagna, a lei piacevano i panorami particolari e lui decise, quindi, di portarla sulla scogliera. Era tanto che lei voleva andarci e lui fu contento di accompagnarla. Amedeo era ben felice di farle avere tutto ciò che desiderava perché l’amava tanto di un amore che, lui lo sapeva, sarebbe potuto durare in eterno. Per ore stettero a passeggiare insieme mano nella mano, con il vento tra i capelli e lontano il rumore delle onde che si infrangevano sugli scogli, parlarono del loro futuro, immaginandolo nei minimi dettagli. Lui se la ricorda bene la sua Camilla... Amedeo apre uno spiraglio di finestra per far entrare un pò d’aria nella stanza. Ogni volta che lo fa gli sembra di sentire il profumo di lei. Riesce ancora a ricordarlo. ... Iniziava a farsi tardi, dovevano andare ma nessuno dei due voleva interrompere quell’attimo magico che poteva durare per sempre ma che si sarebbe spezzato, Amedeo lo voleva catturare, ricordare e forse in qualche modo bloccare... Davanti alla finestra, mentre le lacrime cominciano a scendere copiose sulle guance, gli risuonano ancora una volta nella mente le sue parole: “... va bene così amore, solo un pò più indietro, ancora un passo...”. Lui voleva soltanto immortalare quel momento magico. Lei, però, non apparì mai su quella foto e da quell’istante non apparì più in nessun luogo se non nei suoi ricordi e nel pensiero che le rivolgeva ogni giorno. Aveva restituito alla natura il regalo più grande che gli era stato donato.
Camilla These are the first days of January and it is very cold. For three days there is wind and heavy rain doesn’t stop falling. Amedeo is sitting at the window with his elbow resting on the sill and her eyes fixed on the deserted street. Midnight is already past and the wind with its insistent and continuous scream does not allow him to sleep. But it’s not the wind that torments Amedeo, it is what reminds to him, like so many other trivial, small common things. The reason is all wrapped up in the thought, an obsession that comes out every day, like a nightmare that slowly consumes his existence. Two years have already flown away but that scene seems so close as to appear like it happened yesterday. Nothing, not even time will dissuade him from that recurring thought and his life will never be the same again, before that afternoon in the fall, such a cold autumn and chilling. ... Amedeo had arranged to spend the afternoon with her partner, she liked the particular views and he was therefore decided to take her on the cliff. For so long she wanted to go and he was happy to accompany her. Amedeo was happy to let her have whatever she wanted because he loved her so much of a love which, he knew, would have lasted forever. For hours they walked together hand in hand, with the wind between their hair and the distant sound of waves crashing on the rocks, they spoke about their future, imagining it in detail. If he remembers well his Camilla... Amedeo opens a crack in the window to let some air in the room. Every time it does he seems to smell the scent of her. He can you still remember it. ... It was starting getting late, they had to go, but neither wanted to interrupt that magic moment that could last forever but that would be broken, Amedeo wanted to capture it, remember it and maybe somehow block it ... In front of the window, tears start off copious cheeks, the resonate once again his words in mind: "... okay my love, just a little bit further back, one more step..." He just wanted to capture that magic moment. She, however, never you appear on that picture, and from that moment never appeared on that picture, and from that moment no longer appeared anywhere except in his memories and thoughts that turned every day.
Cinquecento metri quadrati di stand, 118 artisti iscritti al “Gran Premio Europa”, 5 mostre personali di cui 4 con artisti fuori concorso, 9 artisti in Evidenza negli Eventi Speciali, spazi dedicati ad 8 dei vincitori 2016. Le parole possono confondere o distorcere, i numeri sono invece l’oggettiva rappresentazione del grande interesse che l’edizione 2016 ha suscitato obbligandoci alla chiusura anticipata delle iscrizioni. Quest’anno oltre alla confermata consistente presenza di artisti turchi, sono presenti ad EuroExpoArt 40 artisti iraniani. EuroExpoArt 2017, grazie alla fattiva collaborazione con Vernice Art Fair di Romagna Fiere, dedica il proprio Tributo a Gencay Kasapçi l’artista turca che tra gli anni 50 e 60 ha vissuto ed operato in Italia aderendo in quel periodo al “Gruppo Zero”
Five hundred square meters of stands, 118 artists enrolled in the "Great Europe Award”, 5 solo exhibitions including 4 with artists out of competition, 9 featured artists in the Special Events, spaces dedicated to 8 of the 2016 winners. Words can confuse or twist, numbers are the objective representation of the great interest that the 2016 edition sparked forcing the early closure of enrollments. This year in addition to the confirmed substantial presence of Turkish artists, There are 40 Iranian artists at EuroExpoArt. EuroExpoArt 2017, thanks to effective collaboration with Vernice Art Fair of Romagna Fairs, dedicated its Tribute to Gencay Kasapçi the turkish artist who between the years 50s and 60s lived and worked in Italy joining at that time to the "Group Zero” Ferdan Yusufi
tributo a Gencay Kasapçi
Gencay Kasapçı (Ankara, 1933) si laurea con lode all’Accademia di Belle Arti di Istanbul nel 1954 e in seguito si stabilisce ad Ankara dove inaugura la sua prima personale nel 1957. Nel frattempo frequenta i corsi di archeologia classica tenuti dal professor Ekrem Akurgal. Nel 1959 vince una borsa di studio del governo italiano, studiarà a Firenze, approfondendo le tecnice dell’affresco e del mosaico sotto la guida del professor Collacichi. Nel 1960 apre il suo primo studio a Roma. Per un breve periodo si occupa di immagini per libri e riviste edite da Mondadori e Vallechi. Frequenta lo studio dell’artista giapponese Nobuya Abe insieme alle artiste serbe Mira Brtka e Milena Cubrakovic. ln breve tempo, questo luogo diventa il ritrovo di collezionisti e artisti contemporanei, è un momento che marca una vera e propria transizione nelle opere dell’artista. Nel 1962 a Venezia incontra Carlo Cardazzo e inaugura una personale alla Galleria del Cavallino. A Milano, le sue opere vengono esposte accanto a quelle di Abe, Colombo, Mondrian, Picasso, Twombly e Fontana. E invitata a partecipare alla “Mostra dei Contrasti”. Nello stesso periodo partecipa al Convegno Internazionale di Rimini: Artisti Critici e studiosi d’Arte, come rappresentante della Turchia. Nel 1966, i suoi lavori vengono esposti alla Galleria Il Segno di Roma con quelli di Abe, Fontana, Uecker, Burri, Afro, Arp, Kandinsky, Chagall e Braque. Partecipa, inoltre, alla mostra del Gruppo Zero. Nel 1966 rientra in Turchia ed è costretta a interrompere i suoi rapporti internazionali a causa delle condizioni economiche e politiche del Paese. Tra il 1963 e il 1968 realizza dei grandi affreschi prodotti con ceramica e mosaici, destinati alla Facoltà di Architettura della Middle East Technical University e la sede di Kizilay della Ziraat Bank e della Sekerbank ad Ankara. È stata consulente e direttore della Vakko Art Gallery di Ankara, dando spazio a molti giovani talenti. Nel 1983 apre la galleria d’arte Mi-Ge. Tra il 1994 e il 1995 produce le sue opere monumentali Liberty e Orange Tree. È stata art advisor della Galleria Replica, fondata e diretta dalla curatrice e storico dell’arte Ferdan Yusufi, a Istanbul. Gencay è la prima artista ad aver utilizzato le caratteristiche perle variopinte di vetro nelle sue opere
Questo movimento iniziato in Germania dopo la seconda guerra mondiale, ha presentato i suoi effetti in primo luogo in Europa, poi in America e quindi in Giappone e ha creato una rete internazionale d'arte. Zero è visto come una manifestazione di colore, stupore e individualità mantenendo negli anni i principi e gli effetti come uno dei movimenti più importanti dell'arte mondiale. Zero ha stabilito una forte rete dal punto zero in cerchi concentrici con le sue mostre, la critica e gli artisti si è diffuso in Francia con Arman, Jean Tinguely e Yves Klein, in Spagna con Antoni Tapies, in Australia con Arnulf Rainer, in Italia con Lucio Fontana, Piero Manzoni , Turi Simetri e Agostino Bonalumi e ha continuato a diffondersi in America con Gesù Rafael Soto, Luis Tomasello e Almir MAVIGNIER. “Le espressioni artistiche degli Anni '50 avevano creato in Europa un ambiente contaminato da flussi di pensiero molto diversi tra loro. In questo clima confuso e continuamente bombardato da nuovi impulsi di pensiero nasce la voglia di silenzio, il desiderio di azzeramento. Ed è proprio da questa forte esigenza che a Dusseldorf nacque il Gruppo Zero. Nella rivista del gruppo, creata nel 1958, Piene spiegò come “Zero” fosse un termine scelto per l'intenzione di ripartire da capo, azzerando tutte le esperienze artistiche conosciute fino a qual momento per creare silenzio e purezza. «Zero è silenzio. Zero è inizio. Zero è rotondo. Il sole è Zero. Zero è bianco (…) Zero è l'occhio. La bocca. Il buco del culo (…) oro e argento, rumore e vapore. Circo nomade. Zero. Zero è silenzio. Zero è inizio. Zero è rotondo. Zero è Zero», così scriveva Otto Piene nel 1963. Lo spettatore quindi non è tenuto a capire l'opera, né a leggerne la descrizione di un sentimento dell'artista, ma diventa parte attiva, è spinto a scoprire l'oggetto attraverso diversi punti di vista che ne modificano l'essenza. Gli aderenti al Gruppo Zero inizialmente producono opere monocrome, segno di pulizia e azzeramento e l'anno della nascita del Gruppo Zero coincide anche con l'anno della creazione dell'“International Klein Blue”, il tono di blu con il quale Klein, diventato esponente importantissimo per il Gruppo, realizzava le sue pitture monocrome.” Movimento Zero si è sviluppato nutrendosi di alcuni fattori fondamentali di arte moderna e ha tenuto mostre con il contributo degli artisti di molte parti del mondo. Il movimento è ancora oggi influente e molti Zero artisti che usano elementi come la meccanica, il colore, la luce, l'ottica continuano le loro carriere indipendenti. Questo movimento è influente ovunque ed è stato introdotto in Turchia da Gencay Kasapçı che ha operato in Italia con i maestri fondatori di Zero. Dopo la laurea Accademica, Genkay ha proseguito la sua vita artistica ad Ankara e Istanbul, successivamente, nel 1959, la troviamo a Firenze. In quegli anni inizia il suo lavoro con opere astratte ed inizia la partecipazione alle alle mostre del gruppo ZERO firmandosi Gencay. Il nome di Gencay Kasapçı è presente su invito di ZERO nella mostra dal titolo “avanguardia “ del 1966 con Heinz Mack, Yves Klein, Otto Piene, Günther Uecker ma già era presente a Milano nel 1962, con artisti che hanno contribuito a rafforzare l’anima del gruppo ZERO, come Tinguilly e Lucio Fontana. Gencay Kasapçı vive in Turchia e ad Istanbul ci presenta tutto il percorso, che, dalle grandi mostre con i Maestri ZERO l’ha portata ai giorni nostri 'Zero 1960-2016'.
ZerO Zero è un movimento artistico d'avanguardia nato con lo scopo di risollevare l'ambiente depresso dalla seconda guerra mondiale con la creazione di un clima più entusiasta e positivo e con un nuovo dinamismo di luce nell’arte. Zero è un movimento dove gli artisti si esprimono da zero a classico, sondando ogni direttrice possibile per il post-guerra. Zero nasce nel 1957 con le attività Heinz Mack e Otto Pienne di Dusseldorf e ha continuato a diffondersi attraverso artisti come Yves Klein, Daniel Spoerri, Gunther Uecker e Tinguely. Heinz Mack, con le sue opere ha incrementato nel movimento tecniche ed impiego di materiali: tela in bianco e nero e alluminio, acciaio inox, plexiglass, schiuma, realizzando effettivamente un modo nuovo di pensare applicato alla sua arte con dinamiche innovative. Gli artisti che preferiscono partire da zero come una via d'uscita dalla cultura tedesca che ha perso la sua essenza nel periodo bellico avvicinano le loro opere ad un mondo in bianco e nero, separando le loro tele e le loro reazioni, con le creazioni, attraverso un diverso impiego della luce, senza limitarsi a dipingere la luce stessa.
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1 Untitled, tecnica mista su pannello di legno, cm 60x60, 2016 2 Untitled, acrilici su tela, cm 100x100, 2013 3 Infinity, spot acrilici su tela, cm 100x100, 2013
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Gencay Kasapçı alla ricerca della perfezione estetica
Per chi ha avuto il privilegio di seguire l'evoluzione dell'opera dell'artista in un arco di quattro decenni è una sorgente d'ispirazione poter riflettere sulle sue intrecciate esplorazioni della sua ricerca per nuove dimensioni estetiche. Senza spostamenti paradigmatici la sua opera divenne una piattaforma di lancio verso nuove espressioni seguendo una traiettoria che si sforzava di catturare l'infinito ma allo stesso tempo anche l’effimero. All’alba della sua carriera d'artista negli anni sessanta, un periodo marcato da un rinascimento artistico con l'emergenza di nuovi movimenti di come “Zero”. Kasapçı è stata capace di definire un suo idioma artistico che ha utilizzato per più di cinquanta anni, si può facilmente constatare che questo idioma trascende qualsiasi stile ed è talmente potente che ha fornito una piattaforma di lancio sulla quale l'artista ha potuto sperimentare una moltitudine di espressioni. Le stimolanti dicotomie tra il costante e il variabile, tra il sincronico e il diacronico, tra la massa ed il vuoto sono state le incessanti forze motrici che hanno spinto il suo lavoro artistico. Le sottili variazioni dentro l’ordine, la diversità nella monotonia, hanno senz’altro marcato la sua opera dal principio mantenendone anche oggi dopo cinque decenni il vigore. La sua opera testimonia ancora una volta che il valore dell’arte non è commensurabile con l'esasperata ricerca del virtuosismo e neanche della esplosione di segni e simboli o di eccessi stilistici; è invece la sobrietà dell'espressione, la forza dei principi della creazione artistica, costanti nella storia. In una epoca marcata dalla confusione d'idiomi, di contraddizioni stilistiche, di crisi di creatività è lenitivo poter usufruire dell'arte dl Kasapçı, ancorando la percezione ai fondamenti estetici che personificano l'evoluzione dell'arte fin dagli inizi dell'epoca moderna, il movimento astratto delle sua opere fa pensare alla coreografia di Lucinda Child con le musiche di Phillip Glass degli anni settanta. La coreografia di Child è spesso considerata concettuale ed è marcata da semplici movimenti minimalisti, bellissime nelle loro esplorazioni spaziali. Nelle sue danze si può constatare lo splendore dei vari schemi che il corpo umano crea attraverso il palcoscenico con la ripetizione di gesti fondamentali come il salto e la rotazione. Nelle sue danze Child riusciva a creare una completa opera basata su una semplice combinazione che si sarebbe ripetuta numerose volte ma in maniere differenti. La sua coreografia, come l'arte di Kasapçı, trascende il tempo. L’arte oggi è afflitta da una moltitudine di problemi, dallo stato dell'istruzione alle spinte del mercato ma in nessun periodo della storia il mondo dell'arte è stato più libero da codici e restrizioni. Forse questa totale libertà è la più grande sfida per gli artisti, a volte forse anche inibendo la loro creatività, senza parlare della sfida per svincolarsi dalla massa. Ed è in questo contesto storico che l'artista ha perseguito la sua carriera senta cadere nelle trappole di formule facili o di gesti sensazionali seguendo un cammino coerente di analisi e creatività, mantenendosi fuori dalla corrente di artisti che che seguono "mode". É questa la singolarità che conferisce alla sua opera encomi di valore. É veramente una grande gioia poter vedere tutta la sua produzione in una mostra, poter tracciare il cammino artistico, prendere atto dl tutte le fasi dell'evoluzione intellettuale e del fine estetico. Questa sarà una esperienza unica, una grande opportunità di arricchimento per gli amanti dell'arte Dr. Emin Mahir Balcioğlu
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eUrOeXpOart 2016
VincitOri
PREMIO CATEGORIA A - neveser Özenbaş
8
PREMIO CATEGORIA B - Laura Migotto
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PREMIO CATEGORIA B - Gizem Gürsel
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PREMIO CATEGORIA C - Hector rigel
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PREMIO CATEGORIA C - Jacopo Mandich
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PREMIO CATEGORIA D - elif ajdarkosh
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PREMIO CATEGORIA D - Beşir Bayar
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PREMIO CATEGORIA D - sema Barlas
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PREMIO CATEGORIA D - Güler Özcan
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PREMIO CATEGORIA D - Giorgio pugliese
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PREMIO CATEGORIA D - perihan sadıkoğlu
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PREMIO CATEGORIA E - Diana Kirova
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PREMIO CATEGORIA F - evren sezgin
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cristina Fornarelli
stefania rinaldi
PREMIO ART WOMAN&PRESIDENT STAND
simla Uğur
Başak topkaya
Barbara Berardicurti
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PREMIO ART WOMAN&PRESIDENT STAND
rezan Özger
aslı ekinci piri
elif ajdarkosh
esra çubuk
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ADVERTISING A
alessandro La Motta
Musa Güney
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aykut alp Gürel
ADVERTISING B
Buşra İncirkuş
aykut alp Gürel
Mine akın 24
eUrOeXpOart 2017
artisti
Binnur adalet
shaghayegh ahmadian
Amaranthine tecnica mista 85x85 2017
Senza Titolo Tecnica mista 50x70 2016
elif ajdarkosh
afsaneh akhoondi
No Name Olio su tela 70x170x2
Untitled Acrilico su carta 65x75 2016
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ayşegül akşit Woman and drama, acrilico su tela, cm 60x80, 2016
sara alajeh Kordi (izadi pour) Poets Laureate New Forever, acrilico su tela, cm 100x70, 2016
Mohammadali alikhani All and at all, marker, cm 35x25, 2016
afsaneh akhoondi Limbo, olio su tela, cm 150x150, 2016
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tansel alp
ayça alper akçay
The country of Corpse, tecnica mista su tela, cm 80x110, 2016
Estroflessioni rosso e viola, cm 40x40x4, 2016
Gülden atamer
nurullah aydın
No name, tecnica mista, cm 40x60, 2017
Kayboluş, olio su tela, cm 120x80, 2017
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Mitra Babaey Man in librerĂ , olio su tela, cm 70x100, 2016
Huri aykut Ăœlker Soma 2, omaggio al minatore, tecnica mista vari materiali, cm 50x35, 2016
Mahmud Barati Pesar Baked, clay and mdf, cm 25x12,5x16,5, 2015
azam Bahman Untitle, tecnica mista, cm 100x90, 2017
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Zehra Başaran İnat, olio su tela, cm 40x140, 2017
sabahat Bayar No name, olio su tela, cm 60x80
Banu Biçen Senza Titolo, olio su tela, cm 60x80, 2016
Barbara Berardicurti Vecchio afghano “Rani” che osserva, olio su tela, cm 70x70, 2016
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Mazlum cabir Uluyol
Defne camcıoğlu
Kimliksiz Turnalar 3, acrilico su tela, cm 80x120, 2014
Atatürk, acrilico su tela, cm 59x71, 2016
İpek candaş No name, glass work, 2017
Giuseppe caputi Senza titolo, tecnica mista su tela, cm 75x100, 2005
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sefa รงatuk Avignon lu yemekte, olio su tela, cm 115x87, 2016
seren ceren asyali Ihtiras, tecnica mista con resina, cm 29x42, 2016
iure cormic Vele, stirene scolpito, cm 98x58, 2017
Fatemeh Divandari Iranian Garden, acrilico su tela, cm 100x100, 2016
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susan ekhteraie The despondent women of my homeland, acrilico su tela, cm 80x100, 2015
seyedeh Hakimeh ebrahimi Brojeni Dal and Simorgh, acquerello e matita, cm 60x40, 2016
Farnaz Farid
stefano Ferracci
Persia Carpet series, acrilico e tecnica mista, cm 120x80, 2017
Intersezioni ottico dinamiche n. 40, inchiostro di china su tela, cm 100x100, 2016
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Mauro Filigheddu
cristina Fornarelli
Maskface blu, acrilico su tela, cm 80x80, 2016
Baci a colazione, olio spatolato su tela, cm 80x80, 2016
nesibe Güneş Beliriş, tecnica mista, cm 50x70, 2015
Giocampo Lux et tenebræ, Pretium Lucis 2, tecnica mista, cm 180x80, 2016
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anber Karaahmetoğlu Hacıraifoğlu
Fatemeh Hasani
No name, acrilico su tela, cm 30x30, 2017
No name, acrilico e misto su tela, cm 60x80, 2016
arezoo Jabbari
Fatima Jamali
Virginity, acrilico su tela, cm 100x79, 2012
Spices, mix media, cm 15x25x25, 2017
35
Mehrnaz Kafi Zare
Hale Karaçelik
Venus, acrilico su tela, cm 60x70, 2016
HK N° 3, tecnica mista su tela, diametro cm 100, 2016
Öznur Karadayı
sahar Karami
No Name, acrilico su tela, cm 90x90, 2016
In her mind, fotografia, cm 50x70, 2013
36
atena Karimi
sevim Kaya
Woman, acrilico e collage, cm 60x80, 2016
Deep, olio su tela, cm 80x150, 2016
nilofar Kefayati Honey, tecnica mista, cm 40x50, 2016
serdal Kesgin Kompozisyon (katlanan tĂźketim serisi), tecnica mista e resina su MDF, cm 60x60, 2015
37
evsen Keskin
shiva Khadivian
Denizde curcuna, olio su tela, cm 50x70, 2017
Memory, acrilico su tela, cm 47x33, 2015
Maryam Kheiry (sora) Self Portraits, mixed media on cardboard, cm 60x34, 2016
evi Kirma Kirmakidou Puzzle, acrilico su tela 24 pz 30x30, 2017
38
Demet Kiziltas La mia venezia, collection IRIDESANS, cm 100x100, 2014
Diana Kirova Tempesta, acrilico su tela, cm 50x40x4, 2017
niluĚˆfer KuĚˆrel Marina Mancuso
Il Nido, composizione in ceramica e metallo, cm 40x40x35, 2016
Funny, olio su tela, cm 100x120, 2016
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Jacopo Mandich
Marco Matteucci
Colonia, ferro e pietra, cm 40x70x40, 2016
Pyramid "Valentina's Roses", cm 24, 2012
Ginia May
Laura Migotto
Civitas, china e acquarello su carta, cm 21x29, 2016
Valigia dinamica, acrilici su tavola, cm 72x48, 2015
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Marjan Mirzaei
Laleh Moghimi
Illustrator, mix media, cm 40x40, 2017
Smuk, olio su tela, cm 90x130, 2016
Bita Mohabbati
Mohsen Mohammad Zadeh
Untitled, olio su tela, cm 70x70, 2016
Mute, olio su tela, cm 25x35, 2016
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semira Mohandesan
Mina Mokhtarian
Fish Bronze & Concrete, cm 20, 2016
Out Fit, gouache water color, cm 43x53, 2010
Hani najm War in bus, acrilico su tela, cm 90x170, 2016
samaneh najafi Woman, olio su tela, cm 100x100, 2013
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peyman nasr
Mahyar niazian
Captive, digital painting, cm 100x70, 2016
The passing fancy, intarsio su legno, cm 30x3x50, 2013
Mahmut Özdemir No name, acrilico su tela, cm 115x140, 2016
Güler Özcan Save Me, acrlico su tela, cm 70x100, 2016
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rezan Özger
rıdvan Özgür
395 RZN, acrilico su tela, cm 60x80, 2016
İhsan Özuysal
Zahra piran
Jazz, lightbox, cm 60x60, 2016
Amnesia, acrilico e pastello su tela, cm 100x70, 2016
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Mahnoush pourhosseini akbarie
Giorgio pugliese
Love, olio su tela, cm 60x60, 2017
Fossile, seta dipinta e foglia d’oro e d’argento, cm 90x64, 2016
nima rahbar Cosmic creations, acrilico su tela, cm 29x42, 2016
nina rastegar Inevitable nonchalance, acrilico su tela, cm 40x40, 2017
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Keyhaneh rezaei Larijani
Hector rigel
Portre, olio su tela, cm 40x50, 2016
Superficie bianca n. 44, vernice acrovinilica su tela estroflessa, cm 66x66, 2016
roohangiz safarinezhad Cows Brass, sculpture, cm 13x20x5, 2016
stefania rinaldi Incontri, tecnica mista su tela, cm 100x70, 2017
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nihal Ĺžahin GĂśl
elham salek
Politik Eller, tecnica mista, cm 100x100, 2016
Cheshm pak, olio su tela, cm 120x70, 2017
tarahom salmani
yegane sarvari
Shepherd girl, olio su tela, cm 100x70, 2016
Untitle, olio su tela, cm 100x100, 2015
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GuĚˆl seray artut
aylar shahbazi
Costume tradizionale, ceramica decorata a mano, cm 40x40x10, 2016
Mono Annar, acrilici on card board, cm 100x70, 2012
samaneh shariati rad Utopia, acrilici su tela, cm 100x70, 2017
Mahsa shams Fard Untitle, acrilico, cm 50x70, 2016
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payman shaykholeslam
yeganeh soltani
Silence, fotografia digitale, cm 50x70, 2017
Steady steps, olio su tela, cm 70x100, 2016
emiliano spader
Maryam taj
Declino di una Dea, crilico e stucco su tela, cm 80x100, 2016
Shamsa, acrilico su tela, cm 35x35, 2016
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shadi talaei Daghdari
Funda tarakçıoğlu
H, tecnica mista, cm 120x80, 2014
Hyppocampus, scultura in bronzo, 2017
Özge tontu Birds, grafica, cm 35x50, 2017
Meral tekcan Girl, olio su tela, cm 80x80, 2017
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Gülşah tontu
Ümmühan tunçtürk
Şehirin Aydini Intellectual of The City, mix media on canvas, cm 30x30, 2016
Isimsiz, acrilici su tela, cm 100x100, 2016
Mario Verolini Con due nuvole rosse, olio su tela, cm 35x50, 2005
elaheh Vakili Untitle Installation, cm 35,5x19,5x16, 2015
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salih Fevzi yavuz
nasim yazdani
Senza titolo, acrilici su tela, cm 50x70, 2016
Freedom appeal, acrilici su tela, cm 90x60
emre yusufi War rooster, stampa su alluminio, cm 50x70, 2016
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ATELIER FUNDA TARAKçIOğLU
yurdanur aktan erkılıç
sumru akyürek
nihal arik
Melekler Küstü, tecnica mista su tela, cm 50x50, 2016
Tureng, tecnica mista, cm 50x50, 2017
Free… to be or not to be, acrilici su tela, cm 50x50-30x50, dittico 2016
aynur arıkan
Vahide Karakaya
elif Kulaç Onaran
Senza titolo, olio su tela, cm 50x60, 2017
Lale, acrilici su tela, cm 60x70, 2017
Kanatli Kiz, bronzo patinato, cm 51h, 2015
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ATELIER FUNDA TARAKçIOğLU
neyyire Oğur
rüksan Özhabeş
serap samioğlu
Black beauty, olio su tela, cm 50x70, 2016
Hellebore’s, olio su tela, cm 75x75, 2016
Dansue Özgürlük, olio su tela, cm 70x90, 2016
neslihan sözeri Senza titolo, acrilici su tela, cm 50x50, 2017
Özgür yücedal Iskelede, olio su tela, cm 50x50, 2016
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GOGna D’artista
GOGna D’artista
Niente è più efficace dell’ironia per scuotere dal torpore chi è rassegnato e assuefatto da gabelle, pedaggi, dazi, imposte, vessazioni, pressioni, manipolazioni e via dicendo. Quasi una tortura in cui la vittima, in piena “ Sindrome di Stoccolma”, non riesce a staccarsi dal suo carnefice, anzi lo vede come l’unica protezione dalle insidie e pericoli dell’infido e minaccioso mondo. Laura Migotto, con il progetto Gogna D’Artista, vuole, ironizzando, mettere in evidenza i fattori che vessano gli artisti negli anni della loro carriera. Ed ecco che il nostro artista è esposto alla Gogna per subire ingiurie e maltrattamenti da tutto il mondo insediato a giudice inappellabile del processo inquisitorio istituito per ogni opera realizzata. Non bastasse questo incombono vicini e lontani altri pericoli, terrificanti e mostruose creature a più teste, di cui si possono ipotizzare le singole identità: Galleristi, Critici, Curatori, Mercanti, Politici, Collezionisti, Case d’Asta, Editori, Trasportatori, Fornitori, Fiere, Dogane, Pubblicitari, Falsari… Le entrate arrivano lente come una tartaruga che oltretutto trasporta un’altro e non ultimo nemico, le Tasse. Il progetto di Laura Migotto è stato realizzato grazie al determinate intervento di Davide Frisoni alla sapienza progettuale di Hector Rigel e alla momentanea distrazione dei carnefici-torturatori Giorgio Bertozzi e Ferdan Yusufi. Nothing is more effective than irony to shake the slumber who is resigned and addicted to gabelle, tolls, taxes duties, harassment, pressure, manipulation and so on. Almost a torture in which the victim, in full Stockholm Syndrome ", unable to break away from her tormentor, or rather sees it as the 'only protection from the snares and dangers of the treacherous and dangerous world. Laura Migotto, with project Artist’s Pillory, wants ironically to highlight the factors that harass artists over the years of their career. And so our artist is exposed to the Pillory to suffer insults mistreatment from all over the world established to be final judge of the inquisitorial trial established for each work made. If this was not enough there are far and near more dangers, terrifying and monstrous creatures with more heads, of which we can assume the individual identities Gallery owners, Critics, Curators, Merchants, Politicians , Auction houses, Publishers, Suppliers, Fairs, Customs, Advertisers, Forgers... Revenue arrive slow as a tortoise which moreover carries another and not the last enemy, Taxes. The draft of Laura Migotto has been realized thanks to the determined intervention of Davide Frisoni the project knowledge of Hector Rigel and to the momentary distraction of the carnages-torturers Giorgio Bertozzi and Ferdan Yusufi Giorgio Bertozzi
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eVenti speciaLi
Mustafa albayrak
Kaçış, olio su tela, cm 45 x 60, 2012
60
Mustafa albayrak
Akşamüstü, olio su tela, cm 40x40, 2015
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Mauro Filigheddu
Maskface gialli, acrilici su tela, cm 40x40, 2016
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Mauro Filigheddu
Maskface rosa, acrilici su tela, cm 50x50, 2006
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Davide Frisoni
Da Caravaggio - San Gerolamo, olio, acrilico e quarzo su tela, cm 120x150, 2013
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Davide Frisoni
Da Rembrandt - Autoritratto, olio, acrilico e quarzo su tela, cm 120x100, 2013
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Musa GĂźney
Senza titolo, olio su tela, cm 120x172, 2016
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Musa GĂźney
Senza titolo, olio su tela, cm 150x300, 2016
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epsilon yayınevi ticaret ve sanayi a.Ş
Ömer Yenici - Managing Director
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stanD VincitOri
elif ajdarkosh
No name, olio su tela, cm 60x130
70
Barbara Berardicurti
Metamorfosi di luce, olio su tela rovesciata, cm 50x70, 2016
71
stefano Ferracci
Intersezioni ottico dinamiche numero 74, inchiostro di china e acrilici su tela, cm 100x100, 2016
72
cristina Fornarelli
Mentre il mondo cade a pezzi, olio spatolato su tela, cm 80x80, 2016
73
Jacopo Mandich
Metavento 02, scultura in ferro, cm30x40x20, 2013
74
Laura Migotto
Antinoo, tecnica mista su tela, cm 90x90, 2017
75
neveser Ă–zenbaĹ&#x;
Senza titolo, tecnica mista ad olio in scatole di plexiglas, cm 136,5x101x7, 2017
76
rezan Ă–zger
406 RZN, acrilici su tela, cm 100x80, 2016
77
Hector rigel
Superficie rossa, vernice acrovinilica su tela estroflessa, cm 63x63, 2016
78
stefania rinaldi
Incontri 2, tecnica mista su tela, cm 100x70, 2017
79
Mahmut Ă–zdemir
No name, acrilici su tela, cm 115x140, 2016
80
artisti partecipanti
1 BINNUR ADALET 2 SHAGHAYEGH AHMADIAN 3 ELIF AJDARKOSH 4 AFSANEH AKHOONDI 5 AYŞEGÜL AKŞIT 6 SARA ALAJEH KORDI (IZADI POUR) 7 MOHAMMADALI ALIKHANI 8 MARYAM ALIZAD FARD 9 TANSEL ALP 10 AYçA ALPER AKçAY 11 GÜLDEN ATAMER 12 NURULLAH AYDIN 13 HURI AYKUT ÜLKER 14 MITRA BABAEY 15 AZAM BAHMAN 16 MAHMUD BARATI 17 ZEHRA BAŞARAN 18 SABAHAT BAYAR 19 BARBARA BERARDICURTI 20 BANU BIçEN 21 MAZLUM CABIR ULUYOL 22 DEFNE CAMCIOğLU 23 İPEK CANDAŞ 24 GIUSEPPE CAPUTI 25 SEFA çATUK 26 SEREN CEREN ASYALI 27 IURE CORMIC 28 FATEMEH DIVANDARI 29 SEYEDEH HAKIMEH EBRAHIMI BROJENI 30 SUSAN EKHTERAIE 31 FARNAZ FARID 32 STEFANO FERRACCI 33 MAURO FILIGHEDDU 34 CRISTINA FORNARELLI 35 GIOCAMPO 36 NESIBE GÜNEŞ 37 ANBER KARAAHMETOğLU HACIRAIFOğLU 38 FATEMEH HASANI 39 AREZOO JABBARI 40 FATIMA JAMALI
41 MEHRNAZ KAFI ZARE 42 HALE KARAçELIK 43 ÖZNUR KARADAYI 44 SAHAR KARAMI 45 ATENA KARIMI 46 SEVIM KAYA 47 NILOFAR KEFAYATI 48 SERDAL KESGIN 49 EVSEN KESKIN 50 SHIVA KHADIVIAN 51 MARYAM KHEIRY (SORA) 52 EVI KIRMA KIRMAKIDOU 53 DIANA KIROVA 54 DEMET KIZILTAS 55 NILÜFER KÜREL 56 MARINA MANCUSO 57 JACOPO MANDICH 58 MARCO MATTEUCCI 59 GINIA MAY 60 LAURA MIGOTTO 61 MARJAN MIRZAEI 62 LALEH MOGHIMI 63 BITA MOHABBATI 64 MOHSEN MOHAMMAD ZADEH 65 SEMIRA MOHANDESAN 66 MINA MOKHTARIAN 67 SAMANEH NAJAFI 68 HANI NAJM 69 PEYMAN NASR 70 MAHYAR NIAZIAN 71 GÜLER ÖZCAN 72 MAHMUT ÖZDEMIR 73 REZAN ÖZGER 74 RIDVAN ÖZGÜR 75 İHSAN ÖZUYSAL 76 ZAHRA PIRAN 77 MAHNOUSH POURHOSSEINI AKBARIE 78 GIORGIO PUGLIESE 79 NIMA RAHBAR 80 NINA RASTEGAR
81
81 KEYHANEH REZAEI LARIJANI 82 HECTOR RIGEL 83 STEFANIA RINALDI 84 ROOHANGIZ SAFARINEZHAD 85 NIHAL ŞAHIN GÖL 86 ELHAM SALEK 87 TARAHOM SALMANI 88 YEGANE SARVARI 89 GÜL SERAY ARTUT 90 AYLAR SHAHBAZI 91 MAHSA SHAMS FARD 92 SAMANEH SHARIATI RAD 93 PAYMAN SHAYKHOLESLAM 94 YEGANEH SOLTANI 95 EMILIANO SPADER 96 MARYAM TAJ 97 SHADI TALAEI DAGHDARI 98 FUNDA TARAKçIOğLU 99 MERAL TEKCAN 100 ÖZGE TONTU 101 GÜLŞAH TONTU 102 ÜMMÜHAN TUNçTÜRK 103 ELAHEH VAKILI 104 MARIO VEROLINI 105 SALIH FEVZI YAVUZ 106 NASIM YAZDANI 107 EMRE YUSUFI 108 YURDANUR AKTAN ERKILIç 109 SUMRU AKYÜREK 110 NIHAL ARIK 111 AYNUR ARIKAN 112 VAHIDE KARAKAYA 113 ELIF KULAç ONARAN 114 NEYYIRE OğUR 115 RÜKSAN ÖZHABEŞ 116 SERAP SAMIOğLU 117 NESLIHAN SÖZERI 118 ÖZGÜR YÜCEDAL
EUROEXPOART è un logo di proprietà di Neoartgallery
L’evento è realizzato da
neo art Gallery
associazione culturale info@neoartgallery.it www.neoartgallery.it a cura di
Giorgio Bertozzi e Ferdan yusufi
con la collaborazione di
stefano Ferracci tangram.gallery@gmail.com
l’evento è ospitato dalla Fiera di Forlì nell’ambito della quattordicesima edizione di
Vernice art Fair
Epsilon Yayınevi Ticaret ve Sanayi A.Ş
Iranian Artist
21 a edizione
3.4.5.6 novembre 2017 Arte Moderna e Contemporanea www.fieracontemporanea.it www.romagnafiere.it Organizzazione
Via Punta di Ferro, 2 - 47122 ForlĂŹ - tel. 0543 798466 - 777420 francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521
15a edizione
17.18.19 marzo 2017
Eventi collaterali 15° CONCORSO “COINÈ PER L’ARTE” SIFEST OFF FOTOGRAFIA INDIPENDENTE E ARTI VISIVE a cura dell’Ass. Cultura e immagine e Savignano Immagini
ROCK BALANCING Installazione di Ignazio Fresu QUATTROXQUATTRO.COM a cura di Oscar Dominguez EUROEXPOART a cura di Giorgio Bertozzi e Ferdan Yusufi
WASTE FASHION
GREEN YEARS concorso d’arte per scuole primarie e secondarie a cura di C. Irmi, G. Maldini e L. Medri
www.verniceartfair.it www.romagnafiere.it Organizzazione