Dall’album di famiglia di
Dall’album di famiglia di
MARCO
PIETRO GIACOMO
Le nostre radici
Dall’album di famiglia di PIETRO GIACOMO
Milano, il 16 febbraio 1942. Girolamo Zambon Pétol con Matilde Zambon nel giorno del loro matrimonio.
La famiglia degli Zambon Pétol
1934-40. Costante Zambon Pétol (classe 1918), durante il servizio militare in aviazione.
Pietro Zambon Pétol ventenne in una foto scattata a Venezia agli inizi del secolo scorso. Pietro lavorava nel ramo alberghiero.
Dardago, nell’orto di famiglia in via Solvéla. La famiglia di Marco Zambon Pétol con la moglie Vincenza. Da sinistra: Luigi, Giuseppe, Vincenza Bastianello Thisa, Adele, Marco, Maria (moglie di Antonio Bastianello) e Rosina. Nella foto manca il figlio Angelo (perché già sposato e trasferito a Pola in Istria, rientrerà in Italia come esule) e la figlia Santa andata in sposa ad Eugenio Busetti.
TRENTESIMO INSERTO a cura di don Maurizio Busetti e Vittorina Carlon
Foto di gruppo dei fratelli Zambon Pétol a Milano. Da sinistra: Giacomo, Costante, Caterina, Girolamo e Giovanni. Maria Zambon Pétol, figlia di Marco.
Firenze. A sinistra: Pietro Zambon Pétol in divisa con un commilitone.
Santa, figlia di Marco Zambon Pétol, madre di Ornella e Bruna.
Anni ’20. Pietro Zambon Pétol a Milano in un momento di pausa allo zoo comunale.
Ricordi di
una vita In gita sul lago di Como. Prima fila da sinistra: i bambini Daniela, Maurizio Busetti e Silvana. Dietro da sinistra: Matilde, Anna con il marito Blasco La Grassa, Pia e Germano.
Maria Zambon Pétol con il marito Antonio Bastianello Fuser con i figli. Da sinistra Franco, Alice, Annamaria e Laura.
Adele Zambon Pétol moglie di Antonio Bocus Frith detto Furia.
Rosina Zambon Pétol, moglie di Fausto Rigo Pegheth con a sinistra la figlia Antonietta, in centro Santina e a destra Maria (residenti a Lione in Francia).
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Venezia. Da sinistra: Matilde, Daniela, Germano, Tarcisio e Silvana Zambon Pétol. Sullo sfondo il Palazzo Ducale.
Poiché mia mamma appartiene alla famiglia dei Zambon Pétol, fin da piccolo ho potuto vedere e sentire molti racconti riguardo a questa famiglia di Dardaghesi DOC come ora ho scoperto, dato che siamo riusciti, grazie all’impegno della redazione de l’Artugna, a risalire fino al 1575. Se devo essere sincero né dalla nonna Rosa, né da l’«agna» Nuta (Anna) Giachetina, sorella del nonno Pietro abbiamo saputo granché, non sappiamo se ignare o restie a voler scandagliare i fatti passati della famiglia prima di loro. Da tutte e due le arzille vecchiette non si è mai saputo, per esempio, che il nonno Pietro e l’agna Nuta avessero avuto altri sei fratelli morti in tene-
Pia Zambon Pétol con la mamma Rosa sul lago di Como.
Da sinistra: Daniela figlia di Girolamo Zambon Pétol, Roberto e Maria Rosa (figlia di Giovanni).
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I gemelli Gianpietro e Walter Zambon Pétol figli di Costante, sul balcone di casa a Milano.
Sara Zambon figlia di Gianpietro ultima discendente dei Pétol.
INSERTO DE l’Artugna n. 138 · AGOSTO 2016
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Angelo, figlio di Marco Zambon Pétol, con la propria famiglia. Al centro Angelo, seduta Rosa Janna Bernardo. A sinistra Fabiano e Agnese.
1973. Maria Rosa Zambon Pétol e Sotirios Meremetidis nel giorno del loro matrimonio celebrato a Salonicco (Grecia).
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Dardago, via Solvéla. Giorno della Prima Santa Comunione di Vincenzina Zambon Pétol. Da sinistra: Luigia Rizzo, Vincenzina, Paola, Roberto e Giuseppe Pétol.
Giacomo Zambon Pétol arruolato in fanteria, partito per la Campagna di Russia. Dato per disperso nell’anno 1942. A destra. Anni ’30. Rosa Zambon Pétol con le figlie Anna e Pia nell’orto di famiglia. Dietro (quasi nascosto il figlio Girolamo.
ra età e che solo loro due erano sopravvissuti. Poi anche il nonno Piero se ne andò nel 1927 a soli 42 anni lasciando nonna Rosa con 9 figli tra gli otto mesi e i sedici anni. La vita era dura (allora si poteva capire che significato avessero le parole crisi e mancanza di mezzi di sussistenza), i più grandi dovettero andare a Milano o come donne di servizio (oggi Colf) o come garzoni nei bar e negli alberghi, i più piccoli rimasero a casa ad accudire l’unica mucca in stalla e a rastrellare campi... Una nuova tragedia portò in casa la seconda guerra mondiale: Giacomo (detto Neto) il figlio e fratello più amato, colui che rallegrava tutti col Foto di famiglia. Rosa Zambon Pétol con i figli. Da sinistra: Giovanni, Girolamo, Giovanna, Costante, Genoveffa, Giacomo, Caterina. In braccio Anna. Pia doveva ancora nascere. La foto fu scattata per essere inviata al marito Pietro che lavorava a Milano (anni 1922-23).
(segue all’interno)
Il matrimonio di Caterina Zambon Pétol con Tarcisio Zambon Taràbin a Dardago nel 1939.
Milano, anni ’47-’48, piazza del Duomo. Lorenzo Possenti figlio di Giovanna Zambon Pétol. Giovanni e Girolamo Zambon Pétol (in divisa militare) alla fine degli anni ’30.
La famiglia di Costante Zambon Pétol. Da sinistra mamma Elena Girotto e papà Costante con i figli Walter e Gianpietro.
Da Sara su, su fino a Jacomo detto Pétol...
Jacomo
1
n. 1575 ca.
d.° il Pétol
(dalla prima pagina)
Domenego n. 1600 ca.
suo carattere aperto e con la sua generosità (mia mamma ricorda la bambola o la tavoletta di cioccolata o qualche dolciume che sempre le portava da Milano dove lavorava), partì con altri del paese per la Russia e non fece più ritorno, disperso nella immensa steppa sul fiume Don. L’ultima lettera nel 1942, conservata in famiglia come reliquia. La nonna Rosa lo attese fin sul letto di morte e, fece fare tutte le ricerche possibili ed immaginabili per aver notizie di quel figlio e, quando mi ordinava di far celebrare Messe, specificava sempre: non in suffragio per il morto ma, «parché el torne a ciasa...». Chi assistette la nonna in ospedale ad Aviano, nell’ultimo giorno di sua vita, dice che, continuamente, fissava la porta della stanza e, ad un certo punto lo vide entrare come così quando partì e, con lui, serena, in quell’istante, se ne andò da questa terra. Dopo la guerra la vita riprese. Tutti i fratelli se ne erano andati chi a Milano, due sorelle a Roma, dove formarono le loro famiglie e, col duro lavoro quotidiano, portarono avanti la loro esistenza. Dardago, con la vecchia mamma Rosa, restò il punto di riferimento per tutti. Figli e nipoti all’estate, non mancavano di ritornare ad assaporare le antiche radici a rivedere i luoghi dove, un’infanzia povera ma onesta li aveva forgiati alla vita. Ora gran parte di loro se ne sono andati: restano due sorelle Giovanna di 99 anni a
Monza e Pia di 90 a Dardago «’n’te la ciasa del Plevan col fiol Plevan» custodi dei ricordi di una vita familiare. E noi nipoti abbiamo desiderato questo albero genealogico dopo diversi altri alberi di altre famiglie già pubblicati perché la storia del nostro amato paese e delle nostre radici non vada perduto. Vorrei infine fare memoria di un carissimo parente e amico di giochi dell’età verde: Roberto, figlio di Giuseppe Pétol e Luigia Rizzo, fratello di Paola e Vicenzina, di un altro ramo dei Pétol, con la casa adiacente alla nostra di famiglia, in via Solvella. Loro discendevano da Marco Zambon Pétol. Roberto tipo allegro e ridanciano, sempre pronto a combinare marachelle sempre in procinto di prenderle dai genitori, dal maestro, dal plevan, ma la sua vivacità era pressoché indomabile. Io giocavo volentieri quando ci trovavamo: ricordo un giorno che per divertimento nel suo cortile, ha aperto la porta del «stale del porthit», il maiale uscito ha incominciato a rincorrermi, finché la mamma Luigia, attratta dalle mie grida di soccorso, è uscita affannata e, con l’aiuto di Roberto, è riuscita a far tornare la bestia in stalla. E Roberto là che rideva divertito. Poi a 20 anni, mentre si trovava a lavorare in Germania, facendo un bagno in piscina, nel pieno dell’estate, un malore improvviso se l’è portato via per sempre, lasciando nella disperazione e nel lutto il padre Giuseppe,
che poco dopo lo raggiunse, distrutto dal dolore e tutta la famiglia e noi amici. Ciao Roberto ti ricordiamo con Maria Rosa, anche lei strappata giovane all’affetto dei suoi cari e del suo bambino Ianis oggi padre di famiglia e con tutti i nostri cari. Della famiglia di Roberto, ricordiamo la zia Adele, moglie di «Tone Furia», donna forte che aiutava il marito anche quando c’era da far malta e che molto ha servito la Chiesa Parrocchiale, gli altri parenti sono emigrati parte in Francia, in Croazia per lavoro come tanti dei nostri paesi. Ricordi di una vita che, come un fiume, trascorre e corre verso il mare portando con sé quanto ha raccolto nel suo fluire.
Lunardo n. 1625 ca.
Jacomo
Atto di matrimonio di Giovanni Zambon e Caterina Zambon (24 febbraio 1873).
n. 1652 ca. m. 04.02.1700 SPOSA il 24.01.1678
Betta Vittori
Ricordo della Prima Santa Comunione di Rosa Zambon Tarabìn Canta.
Atto di matrimonio di Marco Zambon e Paula Anzelin (23 novembre 1733). Piero n. 28.06.1689 m. ? SPOSA il 26.11.1704
Antonia Cardazzo Martin
DON MAURIZIO BUSETTI
Atto di matrimonio di Pietro Giacomo Zambon Pétol e Rosa Zambon Tarabìn Canta (26 gennaio 1910).
Marco n. 06.02.1707 m. 09.12.1769
Lucia
Giovanni
Zuane
SPOSA il 23.11.1733
n. 08.08.1712
n. 05.09.1715 m. infante
n. 11.04.1719
Paula Anzelin
tutti registrati con il soprannome Pétol
tutti registrati con il soprannome Pétul
Atto di matrimonio (in evidenza in neretto) di Angelo Zambon Pétul e Paola Zambon (22 gennaio 1809).
tutti registrati con il soprannome Pétol
Pietro Giacomo
n. 01.09.1737 m. 30.05.1814
Zambon
n. 06.11.1734
SPOSA
n. 05.05.1742
Maddalena Zambon
Angelo Giovanni
Giovanni
n. 07.07.1780 m. 20.09.1849
n. 04.11.1772
n. 21.08.1775
SPOSA il 22.01.1808
Dal libretto personale «Ricordo di Nozze e Registro di Famiglia» l’Atto matrimoniale di Pietro Zambon Pétol e Rosa Zambon Tarabìn.
Paola Zambon
Pietro Maddalena
Giovanni
n. 18.07.1812 m. 02.03.1881
Maria Teresa
Giuseppe
Angela
Giuseppe
Anna
n. 03.01.1809
n. 08.05.1810
SPOSA il 10.02.1836
n. 01.03.1818
n. 20.03.1819 m. infante
n. 17.08.1820
n.28.01.1824
n. 07.04.1826
Lucia Bocus
Dall’album di famiglia di MARCO tutti registrati con il soprannome Pétol
tutti registrati con il soprannome Pétol
Giovanni Marco
Angelo
n. 20.11.1845 m. ?
Maria
Anna
n. 24.04.1837
n. 23.04.1842
SPOSA il 24.02.1873
n. 21.10.1847
n. 05.07.1850
Caterina Zambon
Pietro Giacomo Giacomo
Anna
Angela
Pietro Giacomo
Anna
n. 1886 m. 14.04.1927
Angela
Giacomo
n. 17.09.1874 m. 28.04.1877
n. 07.09.1876 m. 09.01.1890
n. 08.05.1879 m. 17.01.1885
n. 30.08.1881 m. 24.05.1882
n. 02.07.1883
SPOSA il 26.01.1910
n. 08.06.1890 m. infante?
n. 27.09.1893 m. 17.01.1898
Rosa Zambon
1 Nel Cinquecento, l’uso del soprannome, accostato al cognome, non è frequente.
Luigia Rizzo, mamma di Paola, Vincenzina e Roberto di professione cuoca, aveva lavorato «all’Antico Pignolo» e al «Martini» di Venezia.
tutti registrati con il soprannome Pétol
Giovanni
Caterina n. 25.11.1910
Girolamo
n. 14.03.1912
Genoveffa
SPOSA
n. 28.08.1913
Barbara Chioccarella
Pia
Costante
n. 23.03.1915
Giovanna Maria
SPOSA
n. 28.02.1917
Giacomo
n. 26.06.1918
n. 12.01.1920 disperso in Russia nel 1942
SPOSA
Matilde Zambon
Elena Girotto
Anna n. 21.10.1921
n. 12.08.1926 Severino Busetti (prime nozze) Angelo Fontana (seconde nozze)
Giampiero
Luigi Zambon Pétol con la moglie Pierina Fort di Santa Lucia, residenti ad Annemasse nell’Alta Savoia (Francia).
Agosto 1958. Sui colli di Dardago, da sinistra, Daniela e Roberto Zambon Pétol.
Cortina d’Ampezzo. Giuseppe Zambon Pétol, all’età di circa 50 anni, di professione «Chef di Sala».
Maria Rosa
Pietro
Silvana
Daniela
n. 1955
Walter
don Maurizio
n. 1948 m. 03.12.1987
n. 1943 m. 1943
n. 1943
n. 1948
SPOSA
n. 1955
n. 15.08.1950
Tiziana Atini
Sara n. 07.12.1985
Uno dei pochi casi è Pétol o Pétul, che ha origine nella seconda metà del XVI secolo con Jacomo, registrato nell’atto di battesimo della nipote «Ruosa de ser Nicolò di ser Zuan q. Antonio Cargnello e di Catharina q. Domenego q. Jacomo Zambon cognominato il Pétol», nel 1667.