A scuola di salute Dicembre 2016
Un Natale...in salute! Istituto per la Salute del Bambino e dell’Adolescente
Indice
01
Tra presente e futuro, un anno di A scuola di salute
02
Arriva il Natale: attenzione al cibo
03
Le ricette per tutta la famiglia
04
Quanti giocattoli sotto l’albero di Natale
05
Compiti per le vacanze: il parere dello psicologo
Coordinamento editoriale: A.G. Ugazio, N. Zamperini Comitato di redazione: G. Morino, A. Reale, A. Tozzi, A. Turchetta, S. Vicari Segreteria: M. Mathieu
di NICOLA ZAMPERINI
01
Tra presente e futuro, un anno di A scuola di salute
Diventare un punto di riferimento per genitori e insegnanti. Era questo il nostro obiettivo quando, ormai 8 mesi fa, lanciavamo A scuola di salute, il magazine multimediale dell’Istituto per la Salute dell’Ospedale Bambino Gesù. Era fondamentale, in particolare, la centralità dei consigli medici per genitori e insegnanti, con un linguaggio chiaro e alla portata di tutti. Consigli medici e informazioni sulla salute e le malattie che, in qualche maniera, significano rispondere alla missione dell’ospedale. Anche solo informando. A quasi un anno dal nostro primo numero, possiamo dirci soddisfatti di quanto fatto. Il nostro impegno è stato proporre approfondimenti sui temi di base della pediatria con un linguaggio semplice, indicando stili di vita corretti. E di farlo non solo con articoli scritti, ma anche con infografiche e video.
In questi 8 mesi abbiamo parlato di temi con cui qualunque genitore o insegnante ha a che fare, dalle allergie alle vacanze fino all’influenza e, in questo numero, al Natale. E vorremmo continuare a farlo anche nel 2016 con, tra le altre cose, numeri monografici da conservare, uno speciale sulla crescita, che svilupperemo e amplieremo l’anno prossimo, e uno sui vaccini. Tutti anche in eBook. Vogliamo migliorare anche collaborando con i nostri lettori. Per questo vi chiediamo commenti, segnalazioni e consigli che ci permettano di essere sempre più utili per chi, ogni mese, sfoglia le nostre pagine. L’obiettivo di A scuola di salute è creare una piccola enciclopedia pediatrica virtuale cui attingere in maniera semplice e sempre a portata di mano. Al servizio di genitori, insegnanti e bambini.
Arriva il Natale: attenzione al cibo
di GIUSEPPE MORINO
di MIRELLA NICODEMO
02
Le feste sono l’occasione per esibire arti culinarie nascoste, ma non è una maratona alimentare Il Natale è una festa magica: ritorna la voglia di sentirsi bambini, si vuole donare e ricevere amore, e questo si manifesta anche con il cibo. Mentre i bambini sono intenti a scrivere letterine e ripetere poesie, le mamme e le nonne si dedicano alla preparazione di pietanze tradizionali. E arriva il momento di stare lì riuniti a chiacchierare, intere giornate, intorno a una tavola imbandita di rosso, di serenità, di gioia e di piatti molto appetitosi. Sarebbe un gran dispiacere per le cuoche se non venissero apprezzati i propri capolavori. Perciò, durante il Natale, è giusto che tutto sia concesso. Attenzione, però, a non perdere il senso del tempo e a controllare gli istinti. Mangiare bene non significa fare delle rinunce, ma scegliere consapevolmente alimenti di qualità, che soddisfino il palato, e vivere con piacere momenti di convivialità. Bisogna ricordare che la vera magia del Natale sta nel raccontarsi, che certo non si può fare a bocca sempre piena!
NO AL DIGIUNO
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SOLO I GIORNI IN ROSSO
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Alimentazione leggera nei giorni che precedono le feste, ma non digiunare, perché altrimenti l’appetito sarà più ingordo.
Consideriamo come giorni festivi, in cui concedersi assaggi di tutte le pietanze, soltanto quelli scritti in rosso sul calendario.
OCCHIO AI CARBOIDRATI
Evitare l’associazione di diverse fonti di carboidrati (come pasta, patate e pane) e in particolare nei giorni di festa non mettere in tavola pane.
4
CONTORNI SFIZIOSI
Preparare diversi contorni sfiziosi di verdure crude e cotte.
5
TRADIZIONE E FANTASIA
Nella preparazione di piatti tipici del Natale, fare qualche rivisitazione che li renda più leggeri, ma comunque gustosi.
6
INSIEME AI BAMBINI
Chiedere la partecipazione dei bambini nella definizione del menù, negli acquisti, nella preparazione della tavola e dei piatti.
7
PORZIONI PICCOLE
Farsi servire piccole porzioni delle varie portate e masticare a lungo.
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DA BERE? ACQUA
Limitare il consumo di bibite zuccherate e bevande alcoliche e prediligere il consumo di acqua.
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ATTENZIONE ALLE QUANTITÀ
Per evitare gli avanzi, non preparare eccessive quantità di cibo. VACANZE A PASSEGGIO
Fare passeggiate durante i giorni di vacanza.
9
di CRISTIANA DE RANIERI
04
Quanti giocattoli sotto l’albero di Natale! Il dono come occasione di sperimentare il desiderio, l’attesa e quindi la gioia di entrare in relazione con un gioco e con chi lo ha donato
Negli ultimi decenni stiamo osservando, nella vita quotidiana dei bambini, un crescente aumento della presenza di giocattoli, importanti oggetti con i quali il piccolo instaura un rapporto, a volte diverso dall’idea di chi glielo ha donato. Giocattoli che diventano i preferiti, consumati per quanto il bambino li usa; altri che suscitano un interesse temporaneo e vengono lasciati velocemente; altri ancora che fanno scoprire gusti ed attitudini sconosciute; o che rappresentano per il bambino oggetti significativi dai quali non si vuole separare, pur non giocandoci. IL NATALE E I GIOCATTOLI Il Natale concentra spesso l’arrivo di una grande quantità di giocattoli, rischiando di creare uno stato di sovrastimolazione che può confondere, frastornare, disorientare il bambino che li riceve, il quale può non riuscire a scoprirli e conoscerli, ad entrare in rapporto con loro. Winnicott ha teorizzato che nel bambino esista uno “spazio transizionale”, un’area intermedia tra fantasia e realtà, al tempo stesso fisica e
mentale, dove hanno luogo la creatività ed il gioco. Questo spazio non va necessariamente riempito, soprattutto di giocattoli molto sofisticati e strutturati: il bambino deve poter proiettare nel giocattolo qualcosa di sé. IL RUOLO DEL DESIDERIO È inoltre importante lasciare un posto al desiderio: attendere, pregustare, scalpitare per l’arrivo di un giocattolo ambito. Il desiderio è quello stato mentale che mobilita le emozioni, fa lavorare la fantasia, è di per stesso un tratto piacevole del percorso che porterà alla sua soddisfazione. In questo senso la “letterina a Babbo Natale” potrà essere sentita dal bambino (e da chi vi attinge per la scelta del regalo) come una lista dei desideri, aperta anche alla possibilità di lasciarsi sorprendere da un regalo inaspettato. Il giocattolo è un oggetto che passa nella mente e nelle mani dell’adulto prima di arrivare in quelle del bambino. È importante accompagnarlo nel vivere l’arrivo del dono come esperienza intensa, nel suo significato relazionale di piacere reciproco e condiviso.
05
Compiti delle vacanze: utili o dannosi? di SILVIA AMENDOLA
Spesso le informazioni ingurgitate attraverso lo studio domestico non lasciano traccia: ecco perché il “tempo vuoto” è un’opportunità Negli ultimi anni sulla stampa nazionale c’è stato un ampio dibattito sull’utilità dei compiti delle vacanze. Gli studenti italiani svolgono compiti in misura doppia o tripla rispetto agli altri studenti europei, spesso mobilitando l’intera famiglia per terminare i compiti l’ultimo giorno utile. Alla base dell’idea dei compiti delle vacanze c’è una tendenza della scuola a coinvolgere nel percorso di apprendimento anche la famiglia. L’insegnamento e l’apprendimento dovrebbero avvenire in presenza del docente, a scuola, mentre a casa il ragazzo dovrebbe applicarsi da solo su quello che ha sentito in classe, per confrontarsi su eventuali difficoltà da riportare poi al docente. Spesso le informazioni ingurgitate attraverso lo studio domestico dell’ultimo minuto non lasciano traccia e raramente i compiti delle vacanze vengono corretti dagli insegnanti rimandando agli studenti l’idea che non siano poi così indispensabili. Il termine vacanza ha radici antiche, latine. Deriva da vacantia, quindi da vacans, participio presente del verbo vacare. E il vacare esiste nello spazio vuoto, vacuo, sgombro, libero. Le vacanze dovrebbero essere per
definizione dedicate al riposo, alla possibilità di sperimentare un quotidiano “eccezionale” diverso dalla solita routine. IL “TEMPO VUOTO” DELLE VACANZE Non dare compiti delle vacanze non significa lasciare i ragazzi nell’ozio, ma dargli la possibilità di utilizzare il proprio tempo per assecondare i propri desideri e le proprie inclinazioni, spesso costretti durante la routine scolastica. È necessario che le famiglie aiutino i ragazzi a capire che il “tempo vuoto” delle vacanze è un’opportunità, un tempo da riempire con attività scelte da loro. Il tempo delle vacanze può essere per un ragazzo il tempo dell’autonomia, della libertà, il tempo delle esperienze che lo aiutano a diventare adulto. Il cervello viene tenuto in allenamento non solo dai compiti scolastici, ma anche dalle esperienze di vita. Le vacanze di Natale a scuola, quest’anno, saranno probabilmente più lunghe del solito. Il 7 gennaio, infatti, cadrà di sabato: per questo le vacanze quest’anno potrebbero prolungarsi fino a lunedì 9, regalando un giorno agli studenti.
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23 Dicembre
Dicembre
Sicilia
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24 Dicembre
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