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L’ANNIVERSARIO

I cittadini di Bassano del Grappa ammirano le auto degli anni Venti esposte in piazza Libertà.

CIRCOLO VENETO AUTOMOTO D’EPOCA 60 ANNI DI GRANDE SPETTACOLO

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IL C.V.A.E. HA FESTEGGIATO A BASSANO DEL GRAPPA LA SUA FONDAZIONE, CHE LO COLLOCA TRA I PRIMISSIMI CLUB DI AUTO STORICHE IN ITALIA.

IClub sono l’essenza dell’Automotoclub Storico Italiano e rappresentano sul territorio la cultura e la passione per il motorismo storico. Se poi sono ben inseriti nel tessuto sociale della loro zona geografca svolgono una funzione culturale riconosciuta e apprezzata. È il caso del Circolo Veneto Automoto d’Epoca che, sabato 31 luglio e domenica 1° agosto, ha festeggiato a Bassano del Grappa i suoi primi 60 anni, con una ermesse che ha coinvolto tutto il centro storico della città con esposizioni tematiche e con uno spettacolo nella centralissima piazza Libertà nella serata del sabato, aperto al pubblico con le necessarie misure anti-Covid. Un grande impegno da parte del Club, ripagato dalle dimostrazioni di interesse e di affetto dei cittadini,

di Roberto Valentini

che hanno ammirato i circa 100 modelli sapientemente abbinati e suddivisi negli angoli e nelle piazze più suggestivi. Ammirando il celebre Ponte di Bassano, si potevano osservare da vicino i modelli più datati, tra i quali spiccava la Isotta Fraschini Fenc 10/14 HP del 1909, un modello rarissimo in condizioni d’uso. Si passava poi in altre piazze e vie del centro con altrettante tematiche ed epoche. Interessante la parte dedicata ai carrozzieri degli anni Trenta e uaranta con interessanti interpretazioni degli stilisti più famosi sui telai Alfa Romeo 6C e Fiat 1500 6C. Molto ammirate le auto degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, grazie alla presenza di molte sportive insieme a modelli più diffusi, ma di grande importanza sociale o

I festeggiamenti sono culminati con il brindisi insieme ai campioni. Da sinistra: Gigi Battistolli, Miki Biasion, il presidente del CVAE Stefano Chiminelli e Tonino Tognana. Nella kermesse Le auto e i flm non poteva mancare l’Alfa Romeo Giulia della olizia.

tecnica. Tra queste anche le Alfa Romeo Giulia e Giulietta della Polizia. Non potevano inoltre mancare le auto da competizione e le motociclette, per completare un museo molto ben allestito e didattico, grazie a una precisa cartellonistica che ha raccontato sinteticamente la storia di oltre un secolo di motorismo, con particolare riferimento al Veneto. La città si è cos trasformata in un museo diffuso, ben ambientato nel contesto del centro storico. Non solo, nella serata di sabato il Club presieduto da Stefano Chiminelli, ha preparato uno spettacolo coinvolgente non solo per gli appassionati, ma anche per un pubblico più vasto. Il tema è stato quello delle auto protagoniste nei flm. Le automobili sono state abbinate ai rispettivi flm in una sflata sul palco allestito in piazza Libertà. Il gran fnale a sorpresa ha portato sul palco tre campioni di rally, specialità molto seguita e apprezzata da queste parti, grazie soprattutto al due volte campione del mondo Mi i Biasion. Il pilota bassanese, che ha abitato a lungo proprio in piazza Libertà, si è presentato al volante di una Opel adett GT/E Gruppo 1, auto con la quale ha mosso i suoi primi passi nella specialità. Insieme a lui Tonino Tognana, campione italiano 1982 con la Ferrari 308 GTB (anche lui in quest’occasione sull’auto dei suoi esordi, la Opel Ascona) e “Luc y” Gigi Battistolli, nel doppio ruolo di pilota e di presidente dell’Automobile Club Vicenza. Una festa che ha chiuso la serata a ritmo veloce, visto l’avvicinarsi di un improvviso e violento temporale, che ha comunque consentito di brindare ai 60 anni del Club. La domenica sono intervenuti i presidenti dei Club del Triveneto e, nell’occasione, c’è stato un momento di convivialità nella sede storica della distilleria Nardini. sua immagine, sicuro e preciso punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale.

UN CLUB, UN MUSEO

Non tutti i Club possono vantare un museo. Fondato nel 1991 da alcuni tra i più rappresentativi soci del Circolo Veneto Auto Moto d’Epoca ha realizzato il sogno di raccogliere i loro gioielli a quattro ruote in una struttura che fosse qualcosa di più di una statica autorimessa, che si potesse distinguere dalle altre, viva e in grado di comunicare emozioni. La singolarità di questo museo è accresciuta dall’edifcio in cui è collocato, una struttura architettonica, disposta su due piani, che presenta soluzioni originali per forma e spazi interni. Il polo museale è provvisto di un fornito archivio, al cui interno se ne trova uno unico, in via di ampliamento, defnito “Archivio Veneto”, che raccoglie numerose informazioni in merito a pionieri, progettisti, aziende, piloti, manifestazioni svoltesi nella regione veneta dal 1880 circa e che vanta consultazioni illustri, che includono riviste specializzate, giornalisti e Case automobilistiche. Grazie a questo archivio è stata realizzata da Nino Balestra e Carlo Alberto Gabellieri (con l’aiuto di Roberto Cristiano Baggio, Stefano Chiminelli, Mario Donnini e Francesco Panarotto) l’”Enciclopedia del motorismo, mobilità e ingegno veneto”. Usufruendo dei Fondi europei, il museo ha inoltre organizzato una serie di Corsi per restauratori di auto d’epoca e vanta, sin dalla sua fondazione, una profcua collaborazione con l’Università di Padova.

IN VIAGGIO DA 60 ANNI

Il 22 febbraio 1961 alcuni coraggiosi pionieri fondarono il Circolo Veneto Automoto d’Epoca, intitolato sempre a persone illustri del motorismo veneto e per ultimo a “Giannino Marzotto”. Da allora il C.V.A.E. si è imposto all’attenzione del panorama internazionale del motorismo d’epoca per la passione, il pregio delle auto storiche e dei soci, per la sua forte spinta innovativa, unita a un’alta professionalità e capacità di organizzazione, doti che hanno portato il Club a percorrere per primo strade mai tentate nel mondo del collezionismo, coinvolgendo appassionati da tutto il mondo. Mostre-scambio, prove di resistenza, mostre tematiche, grandi raduni specifci, club di marca, passerelle di eleganza, Raid Internazionali, conferenze, un museo, rievocazioni storiche di gare di regolarità. Forte di oltre 1900 soci, il C.V.A.E. ha sempre espresso persone appassionate dei propri mezzi per il valore culturale, storico e tecnico che rappresentano, sapendo dare un signifcativo contributo e servizio alla crescita del movimento e alla

Suggestiva l’esposizione delle auto più anziane con lo sfondo del Ponte di Bassano.

Esposizione tra gli scorci scenografci del centro: una Mercedes 170 Cabrio del 19 9 accanto a un’Alfa Romeo 6C 500 cabriolet inin Farina del 19 5. Altri due esempi della scuola dei carrozzieri italiani. Le interpretazioni Touring Superleggera di un’Alfa Romeo 6C 1750 e di una Fiat 1500 6C. Anche le auto da competizione hanno avuto il loro stand espositivo.

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