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ATTUALITÀ
LA LANCIA FLAMINIA TARGA ORO ASI SEMPRE AL FIANCO DEL PRESIDENTE
Alla fine, Sergio Mattarella, ha accettato di rimanere al Quirinale per assolvere al suo secondo mandato da Presidente della Repubblica. Così, giovedì 5 febbraio, si è tenuta la Cerimonia di Insediamento e Giuramento sulla Costituzione, in seduta plenaria delle due Camere, a Montecitorio, dove Mattarella è stato accolto dal suono delle tradizionali campane. Dopo il rito più importante, il neopresidente - seppur per la seconda volta - è stato “preso in carico” dal cerimoniale del Quirinale e qui, fedele compagna di ben 10 Presidenti della Repubblica negli impegni più solenni e u ciali, protagonista assoluta per le vie della Città Eterna, è stata la Lancia Flaminia 335 Presidenziale, che ha accompagnato la Massima Carica dello Stato in piazza Montecitorio per ascoltare l’Inno Nazionale e passare in rassegna il drappello d’onore; poi, a fianco del Presidente del Consiglio Mario Draghi, lungo via Del Corso fino a piazza Venezia, per rendere onore al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria, mentre il cielo romano veniva solcato dallo spettacolo delle Fecce Tricolori e l’aria risuonava degli immancabili 21 colpi sparati dai cannoni del Gianicolo. Infine, attraverso via IV Novembre e via XXIV Maggio, l’arrivo al Quirinale per insediarsi, mentre sul Torrino si issava lo stendardo presidenziale. Nel 1961, l’allora Presidente Giovanni Gronchi, in occasione della visita in Italia di Sua Maestà la Regina Elisabetta II d’Inghilterra, chiese a Pinin Farina, che ne aveva già realizzato la versione di serie, di realizzare la Flaminia Presidenziale. Il carrozziere torinese allungò il passo a 335 pollici (la cifra sarebbe poi rimasta nella denominazione) e la dotò di una austera carrozzeria Landaulet-cabriolet, cioè apribile nella parte posteriore, per permettere al Presidente e ai suoi ospiti - fra gli altri, John Fitzgerald Kennedy e Charles De Gaulle - di essere visti dalla folla e rimanere in piedi durante le parate. In pochi mesi, ne vennero prodotte altre tre. Tutte e quattro sarebbero state battezzate con i nomi di stalloni della scuderia del Quirinale: Belfiore (telaio 813-99-1001, targa Roma 454308), Belmonte (telaio 813-99-1002, targa Roma 454306), Belvedere (telaio 813-99-1003, targa Roma 454307) e Belsito (telaio 813-99-1004, targa Roma 474229). Risultano ancora oggi conservate in perfetto stato: colore blu notte, selleria in pelle Connolly nera, interfono per comunicare con l’autista, cinque sedute posteriori con ampio divano e due strapuntini. Condizioni originali che hanno portato all’omologazione ASI e al rilascio della “Targa Oro” per tutti e quattro gli esemplari (avvenuta nel 2014): simbolo italiano di eccellenza per il collezionismo mondiale e ambasciatrici privilegiate del Made in Italy che il mondo ci invidia. Il Quirinale ha a disposizioni due delle Flaminia Presidenziali realizzate, la Belfiore e la Belvedere. Quest’ultima è stata quella scelta per l’insediamento. La Belsito è visibile presso il Museo Storico della Motorizzazione Militare di Roma, mentre la Belmonte è esposta al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. La Flaminia 335 non è stata l’unica Lancia protagonista di uno dei momenti più solenni e importanti per la Nostra Repubblica, come l’Insediamento del Presidente: sorprendendo i molti che avevano preventivato la scelta di una Maserati Quattroporte, ultima entrata nella scuderia del Quirinale, ad accompagnare Mattarella a Montecitorio per il Giuramento è stata la meravigliosa Thesis Limousine color “blu Lancia” che, con la sua linea neoclassica, ha espletato impeccabilmente il compito da comprimaria.
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