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LETTERA DEL PRESIDENTE di Alberto Scuro
ASI: CREDIBILITÀ E AUTOREVOLEZZA
Cari Amici, posso afermare con grande soddisfazione che la “valorizzazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico” è un tema la cui importanza strategica per il nostro Paese inizia ad essere recepita dalle Istituzioni e da chi ci governa nel suo pieno significato e col suo giusto peso. Si è ormai compreso che mantenere ed utilizzare un veicolo storico non è un giochino per pochi agiati collezionisti ma è un contributo concreto ad un asset identitario nazionale per il quale l’Italia è famosa in tutto il mondo e che può dare un enorme impulso allo sviluppo culturale, turistico, occupazionale e sociale del nostro Paese. Inutile dire che questo percorso vede ASI, da sempre riferimento primario del settore, in prima linea. I fatti lo dimostrano.
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Il dialogo con le Istituzioni è ogni giorno più stretto e il nostro Ente è letto come una realtà oltre che credibile sempre più autorevole. Ci stiamo smarcando definitivamente da quell’immagine distorta con cui siamo stati venduti per anni alla classe politica: quelli che non fanno pagare il bollo alle macchine vecchie. Su questo aspetto almeno un dato lasciatemelo dare: all’inizio di gennaio di quest’anno e cioè a tre anni dall’entrata in vigore della tutela fiscale che abbiamo promosso per i veicoli ventennali di interesse storico a godere di tale beneficio erano 80.629 mezzi (parliamo sia di auto che di moto) e cioè lo 0,14% dei 56.263.604 veicoli circolanti. Dei veicoli ventennali solo l’1.1%. Vi sembrano troppi? Non credo proprio vista la posta in ballo. E alla fine dello scorso anno abbiamo dovuto difendere con le unghie questa sacrosanta tutela da chi proponeva la sua eliminazione. Soprassiedo sul fare qualsiasi commento sul merito della questione ma lasciatemi almeno afermare che, numeri alla mano, chi la supportava non penso proprio possa sostenere di averlo fatto nell’interesse del motorismo storico.
Chiarito che l’ASI non l’ente che non fa pagare il bollo alle auto vecchie allora cos’è? E’ ben altra cosa, noi bene lo sappiamo e iniziamo ad essere recepiti per quello che siamo anche dalle Istituzioni e dalla società civile, grazie ad una comunicazione sempre più efcace e attuale. Non abbiamo certo gli stessi fondi che altre realtà hanno la possibilità di investire in questo campo ma fortunatamente le migliaia di eventi dinamici, culturali e solidali di cui i nostri Club sono ogni anno promotori e le tantissime altre iniziative a sfondo sociale a cui diamo vita parlano anche da sole… Come amo ripetere siamo un insostituibile e virtuoso esempio di associazionismo basato su passione e volontariato. La passione che si vive nei nostri Club e durante i nostri eventi è palpabile, si tocca con mano, non si può raccontare, si può solo vivere. Una passione vissuta a 360° anche quando si tratta di impegnarsi a livello istituzionale.
Con il Ricorso Straordinario accolto dal Presidente della Repubblica - per l’annullamento di normative regionali inerenti divieti alla circolazione dei veicoli storici - la tutela del motorismo storico ha registrato una svolta epocale ed è stato messo un sigillo di garanzia sulle argomentazioni che stiamo portando avanti con serietà e coerenza. Il nostro obiettivo primario resta quello di ottenere norme sulla circolazione che diferenzino in maniera netta i veicoli storici certificati da quelli vecchi. È poi necessaria una fiscalità equa e senza eccessiva deregulation regionale che porterebbe all’impossibilità di tutelare in maniera adeguata i veicoli storici senza porre peraltro i cittadini di fronte a trattamenti estremamente diversi a seconda della regione di residenza.
Termino esprimendo soddisfazione perché “ASI Circuito Tricolore”, la nostra serie di 15 eventi che vuole essere uno spaccato della qualità delle migliaia di eventi dinamici che i nostri Club organizzano ogni anno in tutta Italia, ha ottenuto i prestigiosi patrocini di ben tre Ministeri: quello della Cultura, quello del Turismo e quello delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili. A questi si aggiunge anche il patrocinio dell’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Non è cosa da poco. Siamo, insomma, veri sostenitori della nostra cultura motoristica, dei nostri territori e del nostro Paese, le Istituzioni ci sostengono e credono in noi: possiamo e dobbiamo andarne fieri.
Un afettuoso saluto a tutti Presidente Automotoclub Storico Italiano