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ENIT E ASI INSIEME PER LO SVILUPPO DELL’ITALIA
SIGLATO A BARI UN PROTOCOLLO D’INTESA TRA I DUE ENTI PER UNA COLLABORAZIONE CONGIUNTA PER LA PROMOZIONE DEL TURISMO A BORDO DI AUTO E MOTO STORICHE.
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di Roberto Valentini
Non potevano esserci momento e luogo più simbolici per siglare un protocollo d’intesa tra l’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo Italia) e l’Automotoclub Storico Italiano. Venerdì 22 aprile, nel Centro Congressi della Nuova Fiera del Levante di Bari, dove si è tenuta “Expolevante”, il presidente dell’ENIT, Giorgio Palmucci, e il presidente dell’ASI, Alberto Scuro, hanno siglato un protocollo d’intesa. L’accordo prevede l’avvio di una collaborazione che miri a raggiungere diversi obiettivi. Il primo è la promozione della scoperta del patrimonio storico, artistico e culturale difuso sul territorio italiano mediante l’uso consapevole del veicolo storico, inteso soprattutto come mezzo di diffusione dell’ingegno italiano nel settore motoristico. “L’ENIT riconosce l’importanza della conservazione e della valorizzazione del patrimonio motoristico storico, - si legge nel protocollo - anche attraverso la sollecitazione di provvedimenti da promuovere congiuntamente presso gli enti locali, che ne tutelino e favoriscano la libera circolazione sul territorio”. Il secondo punto prevede di incentivare il turismo nazionale e internazionale, la scoperta dei Borghi italiani e in genere dei Comuni, spesso custodi di importantissimi tesori artistici, storici e culturali a bordo di veicoli storici che, inseriti nei contesti territoriali, diventano essi stessi attrazione turistica. Per quest’ultimo motivo, tra i punti emerge anche l’importanza di esaltare il ruolo del veicolo storico quale importante testimone della storia ingegneristica e di design del nostro Paese. Molto importanza viene data alla promozione di eventi culturali e dinamici dedicati ai veicoli e al motorismo storico, organizzati sul territorio nazionale anche attraverso la collaborazione dei Club federati ASI, incentivando la partecipazione di appassionati stranieri e italiani. Molto soddisfatto di questa intesa il presidente dell’ASI, Alberto Scuro: “Questo protocollo - ha detto Scuro - evidenzia ancora di più il grande lavoro che l’ASI, attraverso i suoi Club, svolge da anni nella promozione turistica dei territori. Con questo accordo si riconosce e si dà un indirizzo preciso alla nostra attività”.
L’INTERVISTA
GIORGIO PALMUCCI, PRESIDENTE ENIT: CON ASI UNA SINERGIA IMPORTANTE
Con il motorismo storico si intravvede un buon potenziale per lo sviluppo del turismo anche al di fuori delle mete più gettonate. “Come Agenzia del Turismo stiamo collaborando con il Ministero e riteniamo che sia estremamente importante, dopo i due anni della pandemia, lavorare per una ripresa di quei flussi turistici non soltanto stranieri, ma anche domestici. Sicuramente il motorismo storico è importante, in quanto permette di scoprire le bellezze del nostro Paese anche in una maniera diferente, legata a quello che consideriamo il futuro del nostro turismo: poter vedere e raccontare anche l’Italia, in maniera tale da attrarre un turismo non di tipo ‘mordi e fuggi’, ma un turismo invece che scopra con i suoi temi quelle che sono le varietà di oferte del nostro Paese”. In questo senso la difusione capillare dei Club ASI su tutto il territorio nazionale può rappresentare una garanzia. “Ed è proprio questa la ragione per la quale firmiamo questo protocollo tra noi e ASI, perché riteniamo che la presenza sul territorio permette proprio di andare a scoprire quelle gemme nascoste che il nostro Paese ofre, sapendo che l’Italia ha per esempio il numero più elevato di siti UNESCO al mondo insieme alla Cina. Abbiamo 58 siti UNESCO e si può pensare che di questi 58 più di un 60% siano in Comuni che hanno meno di 5000 abitanti e quindi significa andare a scoprire l’Italia non soltanto delle destinazioni più conosciute. La pandemia porta ad andare a riprendere la riscoperta delle città d’arte più famose, però nei piani del Ministero, con noi come braccio operativo ENIT, dobbiamo proprio lavorare per fare in modo di avere una crescita a valore. La crescita a valore significa allungare la permanenza media e far scoprire durante tutto l’anno quelle che sono le ricchezze del nostro Paese”.
ASI A EXPOLEVANTE
UN GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO
Un primo esempio diretto dell’abbinamento ASI-turismo è la presenza dell’ASI a Expolevante 2022 con un intero padiglione dedicato al motorismo storico. Nel padiglione ASI erano esposti, tra numerosi esemplari di auto e moto, anche due straordinari prototipi della Collezione ASI Bertone: la Runabout del 1969 e la Birusa del 2003. I sodalizi federati ASI presenti nel padiglione erano l’Automotoclub Aste e Bilancieri Città di Bitonto, il Club dell’Automobile Antica e della Carrozza (Bari), il Club Jonico Veicoli Amatoriali e Storici “I Delfini” (Taranto), il Messapia Automotoclub Storico (Ugento), l’Old Cars Club (Bari), il Rombo Arcaico Auto e Moto d’Epoca (Gravina in Puglia) e il Veteran Car Club Valle d’Itria (Martina Franca). Nelle 5 giornate di apertura di Expolevante sono stati oltre 50.000 i visitatori e, trattandosi del ritorno di un grande evento dopo un’assenza prolungata, si può parlare di una ripartenza. Inutile dire che il padiglione ASI è stato decisamente molto frequentato.
UN CONVEGNO PER RIBADIRE L’ABBINAMENTO CON IL TURISMO
La firma del protocollo ENIT-ASI è avvenuta nell’ambito del convegno nazionale intitolato “I veicoli storici come volano turistico ed economico per il territorio”, organizzato dall’ASI stesso nel Centro Congressi della Fiera di Bari. Al convegno sono intervenuti numerosi rappresentanti delle istituzioni, come l’Intergruppo Parlamentare per i Veicoli Storici, con il presidente Giovanni Tombolato, e i parlamentari pugliesi Anna Rita Tateo ed Emanuele Scagliusi, l’ANCI, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e gli Stati Generali del Patrimonio Italiano con il presidente Ivan Drogo Inglese. Altro importante testimonial del convegno è stato Cesare Fiorio, indiscusso protagonista del motorismo italiano. “Bari ha accolto le auto storiche con incredibile passione - ha dichiarato Alberto Scuro, Presidente ASI - sia lungo le strade del Gran Premio, sia nel padiglione di Expolevante ad esse dedicato. Anche i motori storici sono cultura e attrazione, fanno vivere emozioni e rappresentano il meglio del made in Italy”. “Le sinergie tra istituzioni e associazioni di appassionati - ha aggiunto l’onorevole Giovanni Tombolato, Presidente Intergruppo Parlamentare Veicoli Storici - sono in grado di dare vita ad iniziative uniche e speciali a favore dell’intera comunità e la Rievocazione del Gran Premio di Bari ne è un esempio. Il motorismo storico è un formidabile volano per l’economia e lo sviluppo dei territori”. “Voglio ringraziare Old Cars Club - ha afermato soddisfatto il primo cittadino, Antonio Decaro - perché ha dato vita a un evento sempre più prezioso per la città: tanti sono gli spettatori che vengono a Bari da tutta Italia per assistere a questa rievocazione che, allo stesso tempo, ci fa tornare indietro nel tempo e ci fa guardare con fiducia rinnovata al futuro. Da Presidente ANCI, inoltre, rinnovo la stima e la gratitudine nei confronti di ASI, ricordando il suo immediato intervento a sostegno dei Comuni italiani all’inizio dell’emergenza sanitaria, quando mancava tutto: un bell’esempio di come la passione generi spirito solidale”. Come si può notare, creare le sinergie per una crescita economica è indispensabile e nell’ambito del motorismo storico si possono creare nuove opportunità di lavoro e sviluppo, oltre alla possibilità di vedere crescere l’immagine positiva dell’intero Paese. Questo è quanto emerso nel corso del dibattito e l’ASI, in questo periodo, sta lavorando su più fronti per mettere a frutto il patrimonio di passione e dargli una connotazione precisa. È per questo motivo che sono stati creati rapporti di collaborazione tra ASI e istituzioni. Ne sono due validi esempi i proficui rapporti con gli Stati Generali del Patrimonio e con il Comune di Pesaro.
IL SINDACO DI PESARO, MATTEO RICCI ESEMPIO DI SINERGIA PUBBLICO-PRIVATO
Non usa mezzi termini il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci per definire l’operazione che nel 2020 ha portato al salvataggio da parte dell’ASI delle motociclette più antiche della Collezione Morbidelli, dando vita a nuove iniziative. “L’ASI sta svolgendo un lavoro straordinario - ha detto Matteo Ricci - per valorizzare il patrimonio motoristico, automobilistico e motociclistico del nostro Paese in chiave identitaria e in chiave turistica. Ed è quello che ha fatto in particolar modo con l’acquisto della collezione Morbidelli. Grazie all’ASI siamo riusciti a tenere in Italia questa collezione e a posizionarla al Museo Benelli. Da questa collaborazione è nata l’idea di creare il Museo Nazionale della Motocicletta. Abbiamo convinto il ministro Dario Franceschini, ottenuto un bel finanziamento e quindi nei prossimi anni lo realizzeremo con la collezione ASI e con le altre collezioni che riusciremo a ospitare in un edificio nel centro di Pesaro”. “Questa è la dimostrazione che insieme si può dare un contributo alle singole città e quindi, complessivamente all’intero Paese”, ha concluso il sindaco di Pesaro.