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Zagato Car Club, 50 anni di raduni
ZAGATO CAR CLUB
50 ANNI DI RADUNI DI CHARME E FASCINO
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IL SODALIZIO DEDICATO ALLO STILISTA MILANESE È TORNATO LÌ DOVE TUTTO ERA COMINCIATO 42 ANNI FA, AL GRAND HOTEL VILLA D’ESTE, PER UN APPUNTAMENTO RICCO DI BELLEZZA ED ELEGANZA SENZA TEMPO.
di Laura Ferriccioli
Tre giorni per celebrare i capolavori che Zagato ha donato al mondo e per rievocare, dopo due anni di stop forzato, il Primo Meeting dello Zagato Car Club avvenuto al Grand Hotel Villa d’Este di Cernobbio 42 anni fa. Per questo, dal 17 al 19 giugno, al 50° Raduno Internazionale del sodalizio - nato nel 1979 e con 500 soci all’attivo - non è mancato Beppe Dosi, che del club è stato fondatore ed ex presidente. E proprio negli splendidi giardini dell’hotel sul Lago di Como si è svolto in quest’occasione il gran finale dell’evento, domenica, con un concorso d’eleganza riservato a 26 delle 45 automobili partecipanti. Si sono tenute anche una conferenza cui ha preso parte Andrea Zagato, attuale CEO di Zagato, e le premiazioni. Alcuni riconoscimenti relativi a un concorso fotografico interno all’associazione e alle prove di regolarità dei primi due giorni del raduno, erano stati assegnati già durante la cena di gala di sabato. Tra le località visitate durante il tour Monza, dove la sfilata delle vetture sulla sopraelevata ha regalato emozioni, e Como, al Centro Canottieri Lario e su un percorso suggestivo lungolago. Quattro le classi del concorso in cui sono state suddivise le vetture marcate dall’inconfondibile “Z” con la saetta: “Ruggenti Geometriche”, nella quale ha trionfato una delle sole due Fiat 132 Aster mai costruite - peraltro disegnata da Marco Mittino, che ha fatto parte della giuria assieme all’esperto di carrozzeria Mario Galbiati, alla giornalista Laura Ferriccioli e all’artista Max Robino -; “Grintose Speciali”, che ha visto in testa l’unico esemplare esistente di Lancia Fulvia Sport Spider; “Spericolate Corsaiole”, vinta da una Fiat Abarth 750 Zagato Bialbero; “Filanti Aerodinamiche”, conquistata da una Lancia Fulvia Sport 1300 di colore verde, conservata. Tra le altre bellezze e rarità, si sono viste in questo raduno a cifra tonda del club presieduto da Guido Portinari una Lancia Flaminia Sport, ben quattro Lancia Flavia Sport e una Lancia Appia Sport. Ciliegina sulla torta, il rifacimento di una one-of, ovvero un’unica racer Lancia Aprilia Aerodinamica del 1938 della quale l’esemplare originario non esiste più. E, a proposito di pezzi unici, è entrata in concorso la Lancia Thema Plus, station wagon mai prodotta e tuttora la sola esistente. Anche l’Alfa Romeo è stata ampiamente rappresentata da GT Junior 1300 e 1600, due RZ, diverse SZ e una Giulietta SZ. Ancora, tre Biturbo Spider hanno reso onore al Tridente. E non è tutto: da Londra è arrivata una Rover TCZ, prototipo del 1967 dal design accattivante, unico e mai entrato in produzione. Il Best of Show è andato niente meno che a una Fiat 8V, un esemplare del 1953. Mentre una delle splendide Lancia Fulvia Sport Zagato riunite in dose massiccia, è stata guidata da una proprietaria d’eccezione, ovvero Maura Zagato - nipote di Ugo -, presente all’evento con il fratello Luca. E per restare in tema di vip, è stato ospite dell’ultima giornata anche Giordano Casarini, ingegnere che per l’importante firma milanese di car design ha lavorato a lungo (intervistato da La Manovella nel numero di ottobre 2021). La presenza di tante personalità del mondo dell’automobile, l’importanza dell’occasione, oltre alla sontuosità e al significato storico delle location si sono sposati perfettamente con la calorosa atmosfera di coesione fra i soci e lo spirito di afezione nei confronti della Saetta che hanno pervaso ogni momento del weekend. In barba, fra l’altro, alle difcoltà linguistiche che per forza di cose, con equipaggi provenienti per il 30% dall’estero, potevano farsi sentire. Ma c’era sempre qualcuno pronto a prestarsi come traduttore; oppure, altre volte, l’argomento si rendeva da sé comprensibile a tutti. In fin dei conti, l’unica lingua che si è davvero parlata è stata quella di Zagato.