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MODELLISMO
La Renault 5 interessò da subito i produttori di modelli in scala francesi e la prima R5 in miniatura fece parte delle proposte della ben nota Solido. Si trattava di un modello in metallo in scala 1:43, dotato di porte apribili e di una riproduzione abbastanza semplificata dell’interno. Non mancavano alcune parti in plastica come i vetri, i fari anteriori, la calandra e soprattutto i voluminosi paraurti, caratteristici di questa auto. Nella parte posteriore i gruppi ottici, le luci della targa, la scritta identificativa erano ricavati nello stampo e come estrema finezza il lunotto in plastica riproduceva le sottili resistenze dello sbrinatore. La scatola che conteneva il modello era personalizzata e presentava la scritta pubblicitaria “Renault pour la ville et la route”, unitamente al disegno della 5 con tanto di occhi al posto dei fanali, protagonista della campagna pubblicitaria. La Solido, qualche tempo dopo, commercializzò lo stesso modello con delle decal e numeri da gara, trasformandolo nella 5 Alpine per le gare della Coupe e lo stesso stampo terminò la carriera con le ruote veloci e una confezione semplificata. La Norev, realizzò una R5 in metallo in scala 1:43 ancora più dettagliata, con porte apribili, sospensioni, tetto apribile in plastica applicato. La R5 di Norev era disponibile anche con carrozzeria in plastica, con le stesse caratteristiche di fedeltà al soggetto. In fine produzione entrambe le R5 di Norev adottarono le poco piacevoli ruote veloci in plastica. Anche la Minialuxe si cimentò con il soggetto R5 e pur utilizzando la plastica ottenne un risultato onorevole in scala 1:43, con porte, cofano motore e portellone apribili. Poco tempo dopo apparve la 5 dell‘italiana Mebetoys nella serie in scala 1:43 in metallo. Era una discreta riproduzione, dotata di porte apribili e ruote in metallo con gommino, disponibile anche in allestimento Rallye che era praticamente la stessa, con delle decalcomanie e un numero da gara applicato alla portiera. La R5 di Mebetoys terminò la sua carriera con le brutte ruote veloci in plastica. Nello stesso periodo debuttò la serie in scala 1:24 della Martoys, marchio che un paio d’anni dopo divenne la Bburago. Nella nuova gamma venne proposta una R5 in metallo, in scala 1:24, fornita di porte, cofano motore e portellone apribili. Lo stesso modello fece parte del programma iniziale della Bburago che ne realizzò anche una variante Rally. Parecchio tempo dopo fu la volta della portoghese Vitesse ad occuparsi del soggetto R5 e lo fece con cura, in scala 1:43 in metallo, riproducendo le R5 L, TL (anche con tetto apribile), GTL, TX, Alpine e Alpine Turbo, Le Car, Campus. La spagnola Pilen, durante il suo migliore periodo, produsse una bella R5 TL, dotata di porte, cofano motore e portellone apribili, sospensioni, ruote metalliche con gommino calzato e una bella miniaturizzazione dell’interno. Era in catalogo anche nelle varianti Policia Municipal e Rallye. Anche la britannica Corgi si interessò alla Renault 5 nella scala poco collezionabile 1:36, con un risultato a metà strada tra il giocattolo e il pezzo da collezione. Era difusa nelle varianti 5 TS, Police, S.O.S. Medecins. Pure la torinese Pocher ebbe nel suo programma una accettabile 5 in plastica in scala 1:13, venduta anche con allestimento Rally con delle decal. In scala 1:18 la 5 TL venne riprodotta con un buon risultato dalla Solido, con porte, cofano motore e portellone apribili. Uno stampo così valido che venne riutilizzato qualche anno dopo dalla Norev. Una Norev che ha tuttora in catalogo questo modello, oltre ad avere realizzato un buon numero di altre Renault 5: in scala 1:18 anche la 5 Alpine, 5 Alpine Turbo, Supercinque GT Turbo; in scala 1:43 la 5 TL, 5 Lauréate Turbo, Supercinque 5 GT Turbo. L’Eligor qualche anno fa produsse una 5 TL in scala 1:43 in metallo, senza parti apribili e con un risultato modesto. La Solido, all’epoca dell’auto vera, inserì nella serie economica in 1:43 con ruote veloci la supercinque, ma non realizzò una riproduzione all’altezza del marchio. Al soggetto supercinque si interessò anche la Polistil, con una miniatura di discreta fattura in scala 1:25, dotata di porte apribili. In tempi a noi vicini la Ixo ha prodotto una Supercinque GTL per la collezione spagnola in 1:43 di Altaya “Nuestro Queridos Coches” ed il marchio Odeon, in capo al distributore francese Monaco, ha in catalogo una supercinque 5 porte in metallo in 1:43. Anche l’apprezzato marchio Otto-Mobile si è interessato alla Renault 5, utilizzando la resina e la scala che permette il maggiore realismo, l’1:12, avendo come soggetto la 5 Alpine Turbo e la Supercinque GT Turbo. Sempre Otto-Mobile ha miniaturizzato in scala 1:18 le 5 Alpine Turbo, Le Car Van, Alpine Gr. 2
RENAULT 5:
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LA MINIATURA DI UN MITO
LA RIVOLUZIONARIA UTILITARIA DELLA RÈGIE HA SEMPRE ATTIRATO MOLTISSIMO I PRODUTTORI DI MODELLI IN SCALA, NON SOLO FRANCESI.
Calberson Monte Carlo 1978, 5 Gordini (era il nome della 5 Alpine per il mercato svizzero e inglese), 5 Turbo Lauréate, Supercinque Baccara, 5 GT Turbo cabriolet by EBS, 5 Alpine Gr. 2 Tour de Corse 1979. Per le riproduzioni di Renault 5 possiamo citare anche alcuni modelli artigianali in scala 1:43: la 5 Coupe di Mini racing, 5 Alpine di Prestige, 5 Alpine di MRF, Supercinque di Paradecar, supercinque GT Turbo Monte Carlo 1990 di Provence Moulage. La Spark, utilizzando la resina e la scala 1:43, produsse con cura la 5 Alpine Rallye Monte Carlo 1979, le Alpine Turbo Monte Carlo 1984 e 1987, Supercinque GT Turbo stradale e Ivory Coast Rally 1989 e 1990. La IXO, nel suo vasto programma, ebbe la FASA Renault Siete TL e le 5 Alpine Gr. 2 Calberson Monte Carlo 1978 e Gr. 2 Monte Carlo 1979, Supercinque GT Turbo stradale e Rally Monte Carlo 1988; in periodi più recenti ha inserito in catalogo nella serie 1:18, la R5 Alpine Rally Bandana 1978. Tra le miniaturizzazioni più nuove della 5, cito le realizzazioni del marchio Milezim, prodotto dalla Spark e distribuiti in Francia da B.A.M. Sono riproduzioni in scala 1:43 in resina, caratterizzate da un buon rapporto qualità/prezzo e ricche di dettagli. Per esempio, confrontando il modello della 5 TS con quelli delle 5 L e TL, si può notare che nella TS la parte finale dell’impianto di scarico non fuoriesce, come nella realtà, prima della ruota posteriore destra. Sempre di Milezim le miniaturizzazioni della 5 Electric del 1974, la 5 Alpine 1978, la 5 Monte Carlo 1978, la 7 (siete) 1979, la 5 Alpine Turbo 1982.