ARTE E SCRITTURA

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Cultures

Pordenone, via San Francesco 1/D

Nell’ambito di:

14/29

settembre

2018

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L'arte concettuale apparsa in Europa intorno agli anni Sessanta, si opponeva alle forme d'arte fino allora conosciute, che venivano giudicate ed apprezzate dalla società contemporanea, in base alle qualità dell'opera stessa e nella sua capacità di suscitare emozioni.Gli artisti appartenenti a questa nuova corrente, sostenevano che l'arte non risiede nell'aspetto delle opere realizzate, ma nell'idea, nella parola o nel pensiero percorso per realizzare tale opera.

Joseph Kosuth Il primo artista ad aver usato programmaticamente la definizione «concettuale» è stato Joseph Kosuth intorno alla metà degli anni Sessanta. Il suo intento era di proporre opere il cui fine non era il godimento estetico bensì l’attività di pensiero. Del 1965 è una delle sue opere più famose, «Una e tre sedie», in cui egli espone una sedia vera, un’immagine fotografica e la definizione scritta della parola "sedia". Ciò a cui egli tende è di avviare nello spettatore la riflessione sul rapporto, problematico e conflittuale, che esiste tra: realtà,oggetto rappresentazione iconica (immagine) rappresentazione logica (parola).

“One and Three Chairs”(1965) Joseph Kosuth.


Art & Language è stato un gruppo di artisti britannici che nel 1968 ha iniziato un’arte basata sul dialogo, sulla discussione, sulla didattica,ponendo le proprie basi sulla filosofia. Celebre è la loro esposizione allestita in occasione di DOCUMENTA 5, in cui esposero dei veri e propri archivi contenenti gli articoli che pubblicavano sulla loro rivista, che il pubblico poteva consultare. In quest’opera il gesto e l’intervento del pubblico divennero perciò essenziali. Il concetto di fondo stava nell’intendere la stessa riflessione sull’arte come una propria forma artistica.

Il Movimento“Fluxus” viene ideato nel 1961 dal lituano George Maciunas (Kaunas, 8 novembre 1931 – Boston, 9 maggio 1978) e a New York l’AG Gallery, di proprietà dello stesso, è la vetrina del movimento. La parola “Fluxus”, tradotta, significa fluido: ora, per un istante, immaginatevi un corso d’acqua che scorre lungo il sentiero, ci avviciniamo e lanciamo un oggetto;noteremo subito che quest’ultimo non resterà fermo, ma verrà coinvolto e trasportato dalla corrente.Questo accade con “Fluxus”, ovvero, diverse discipline artistiche come la musica, le arti visive, la danza, l’architettura, il teatro, il design, coinvolgendosi fra loro, rompono i confini disciplinari, dando vita ad una sintesi comune. Sulla scia delle diverse esperienze artistiche, “Fluxus” accomuna diverse figure del mondo dell’arte e nasce una comunità priva di barriere e che supera i confini fisici territoriali. Questi artisti, uniti da un unico spirito guida, enunciano, in netta sintonia con il Manifesto Fluxus del 1963: “Purgare il mondo dall’arte morta, dall’intimidazione, dall’arte artificiale, da quella astratta, illusionista e matematica.” È sottintesa, dunque, la rivoluzione dell’arte: non ci sono più pennelli e strumenti d’artigiano, qui ogni singolo movimento del corpo crea nuove soluzioni artistiche. Alla base risiede l’esplicita e ferma volontà di voler costruire una nuova arte che coinvolga l’artista e lo spettatore, alla ricerca di un legame.


Art & Language è stato un collettivo di artisti concettuali inglesi, nato alla fine degli anni '60. Il gruppo è stato fondato da artisti che producevano opere legate alla riflessione sul fare arte. Il primo numero del giornale del gruppo,Art&Language, fu pubblicato nel novembre 1969 in Inghilterra, e influenzò fortemente l’arte concettuale negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

Terry Atkinson, nato 1939 Michael Baldwin, nato nel 1945

ART&LANGUAGE Terry Atkinson

Michael Baldwin


Map to not indicate,1967


Annalisa Avon (1957) Architetto, PhD in Storia dell’architettura e in Storia dell’arte. Ha esposto il proprio lavoro a partire dalla fine degli anni ’70, quando frequentava la facoltà di Architettura di Venezia, in modo discontinuo (ultima presenza a Zagabria, per La fine del Nuovo, nel febbraio 2017, e poi nella mostra Un uomo, una donna, nel maggio 2018, a Pordenone). Non ha un vero curriculum come artista, ma piuttosto come storica, anche se l’interesse per l’arte non si è mai interrotto. Non pensa di poter scindere il suo lavoro in campo artistico dalla ricerca e dalla consapevolezza che quest’ultima costringe ad avere, anche se la natura delle due attività è ben diversa. Non ha un vero atelier, ma uno studio in cui si trovano libri e colori, documenti originali e immagini diverse, inchiostri, pennelli, un computer, una macchina fotografica, una stampante. I lavori presentati raccolgono alcune espressioni e modi di dire , frasi intere dal significato ambiguo, ineffabile o comico. Espressioni udite, lette, e appuntate.

ANNALISA

AVON


Coscia d’oca alla francese, 2016 Pensées de crabe ou de langouste, 2016 (d’après Jean-Paul Sartre) Bruit de coquillage, 2016 (d’apres Albert Camus)


John Baldessari (1931 USA), vive e lavora in California. Partito dalla pittura nella prima metà degli anni Sessanta , è stato mitico interprete del rinnovamento, in chiave concettuale, della scena Artistica della West Coast. Nei suoi primi lavori su tela,che solo apparentemente assecondando un’estetica pop, introduce testi e fotografie, mettendo esplicitamente in discussione l’atto stesso del fare arte, che arriva poi a rinnegare completamente negli anni Settanta. Baldessari utilizza la fotografia e il testo o i media audio-visivi, attingendo dalla cultura di massa (cinema, tv), per indagare il significato e la simbologia dei segni culturali presenti nella quotidianità. Il risultato è un insieme di linguaggi differenti che nel loro montaggio propongono associazioni narrative suggerite da singole immagini o testi e offrono una molteplicità di significati. Straordinario lavoro sui codici, l’arte di Baldessari non di rado accompagnata da una sottile vena ironica, ha dato vita, forse paradossalmente ,ad un codice visuale che è diventato un parametro, quasi un’icona della cultura artistica di fine secolo. La sua ricca produzione include , libri d’artista, video, film, cartellonistica e interventi di arte pubblica. Attualmente insegna arte presso UCLA.

JOHN BALDESSARI


Pure beauty 1968


Robert Barry (nato il 9 marzo 36 nel Bronx, New York)è un artista americano concettuale. Il lavoro di Barry si concentra sulla fuga dai limiti fisici conosciuti dell'oggetto d'arte, per sondare l'ignoto e il non percepito. Barry ha esplorato una serie di strade diverse verso la definizione dello spazio invisibile attorno agli oggetti, piuttosto che produrre gli oggetti stessi.

ROBERT

BARRY


Untitled

1992


Joseph Beuys (1921-1986) Figura carismatica e centrale delle correnti concettuali tedesche nell'arte della seconda metà del '900. La sua è un’arte che si muove lungo percorsi del tutto inediti, fondendo in maniera totale la sua esistenza con il suo essere artista. Vi è qualcosa di così radicale nel suo modo di essere, che verrebbe da pensare che egli abbia davvero identificato completamente l'arte con propria la vita.

JOSEPH BEUYS


Hlzpostkarte -1985 Fliz Postkarte - 1985


Chris Burden , ( 11 aprile 1946 Boston Massachusetts – 10 maggio 2015 Topanga California) È stato un artista americano. Le sue performance, spesso controverse Avevano lo scopo di sondare i limiti del pericolo fisico, del dolore e del disagio estremo. La più memorabile delle sue “azioni” è stata ”Shoot” (1971): dopo aver raccolto alcuni spettatori in una galleria, è stato colpito al bicipite sinistro da un colpo di fucile calibro 22 esploso da un amico. Lo spettacolo è stato spesso interpretato come una provocatoria risposta alla passività di fronte alla guerra in corso in Vietnam. Altra performance degna di nota è Trans-Fixed (1974), in cui l’artista aveva le mani inchiodate sul cofano di una Volkswagen Beetle in una sconvolgente crocifissione.

CHRIS

BURDEN


Orange XX


Giuseppe Chiari (Firenze , 26 settembre 1926 – Firenze, 9 maggio 2007) è stato musicista, pianista ed artista visivo. Fece parte del movimento ”Fluxus”. Inizia a scrivere musica dal 1950 , una musica che anticipa di 20 anni il minimalismo. Sue composizioni del primo periodo sono gli Intervalli e gli Studi sulla singola frequenza. Tra le opere successive Gesti sul piano del 1962 e L'arte è facile del 1972.All'interno del gruppo ”Fluxus” sperimenta il concetto di "musica visiva" combinando l'arte visiva e musicale in un continuum dove la musica si caratterizza per la sua componente visiva. Numerose sono le mostre collettive a cui ha partecipato ricordiamo qui alcune come la X° Quadriennale di Roma la Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia del 1972, 1976, 1978, Documenta 5 a Kassel nel 1972, Biennale di Sidney del 1990.

GIUSEPPE CHIARI


Untitled - 1974


Hanne Darboven nata il 29 aprile 1941 a Monaco di Baviera. E’ stata un'artista concettuale tedesca le cui installazioni monumentali hanno documentato e sondato questioni sociali e biografiche. In una delle opere più famose dell'artista Kulturgeschichte (Storia culturale 1880-1983)realizzata tra il 1980-1983, produce un'analisi esoterica della Germania prebellica e il trauma della guerra. 1.590 opere su carta e 19 oggetti scultorei composti da numeri scritti a mano , liste, scarabocchi su manifesti di celebrità, cartoline pastorali e propaganda. A New York, frequenta i circoli di Sol Lewitt e Joseph Kosuth . Fu durante questo periodo alla fine degli anni '60 che Hanne Darboven sviluppò il suo linguaggio personalizzato di linee e numeri. L'artista ha vissuto tra la Germania e New York nei decenni successivi. Muore il 9 marzo 2009 ad Amburgo, in Germania.

HANNE

DARBOVEN



Silvia De Anna (Pordenone 1965), architetto e docente di Interior Design. Dalle “cose” parte il suo lavoro, che degli oggetti fa il centro delle sue composizioni, rigorosamente a matita. Gli oggetti si pongono qui, davanti all’osservatore con l’intento di provocare, perché il dettaglio con cui a volte sono riassunti anche gli oggetti quotidiani spiazza e costringe a riconsiderarli nella loro dimensione di cose, di presenze, che spesso sono date per scontate. Non solo mettono in crisi perché la loro funzione è sovvertita ma anche perché spesso gli oggetti incontrano le parole, con la confusione che ne segue. Vi è una continua, intrinseca convivenza fra icona e scrittura: ogni opera vive di questa simbiosi fra disegno e concetto. La parola non solo è presente come elemento costitutivo dell’immagine, ma anche come gioco di parole, equivoco, cortocircuito innescato nella parola stessa, facendo sì che assuma diversi significati. Vive e lavora a Pordenone.

SILVIA

DE ANNA


Combatto per star bene - 2017


Felix Gonzalez-Torres (26 novembre 1957 - 9 gennaio 1996) è stato un artista americano di origine cubana. L'orientamento sessuale apertamente gay di Gonzalez-Torres è spesso considerato influente nel suo lavoro di artista. Gonzalez-Torres era noto per le sue installazioni e sculture minimali in cui utilizzava materiali come corde di lampadine, orologi, pile di carta o confezioni di caramelle dure. Nel 1987, è entrato a far parte Group Material, un gruppo di artisti di New York la cui intenzione era quella di lavorare in modo collaborativo, aderendo ai principi di attivismo culturale e educazione della comunità.

FELIX GONZALES TORRES



Daniel "Dan" Graham (nato il 31 marzo 1942) è uno dei grandi concettuali americani. Cresciuto nel New Jersey,nel 1964 ha iniziato a dirigere la John Daniels Gallery di New York, dove ha presentato la prima mostra personale di Sol LeWitt e, in mostre collettive, opere di Donald Judd, Dan Flavin e Robert Smithson. Come questi artisti, Graham si considerava uno scrittore-artista, pubblicando saggi e recensioni sulla musica rock, i dipinti di Dwight D. Eisenhower e lo show televisivo di Dean Martin. Il suo lavoro utilizza la fotografia, il video, la performance. Importanti sono le sue installazioni (piccoli padiglioni) in ferro, vetro e specchio. Vive e lavora a New York.

DAN GRAHAM


Figurative, 1965/1994


Tracey Emin( 1963) artista inglese. Un tempo "enfant terrible" degli “Young British Artists� negli anni '80 . Produce le sue opere usando vai media: disegno, pittura, scultura, film, fotografia, testi al neon e ricami. I Lavori di Tracy Emin hanno tutti una forte connotazione autobiografica . Fa parte della Royal Academy of Arts.

TRACEY

EMIN


Thiny Gold Hearts 1997


Jenny Holzer (Gallipolis 29 luglio 1950), artista statunitense,concettuale. Vive a Hoosick Falls, New York. Il punto chiave dei suoi lavori sono la comunicazione di messaggi scritti, installati spesso in luoghi pubblici. Jenny Holzer fa parte della frangia femminista della generazione di artisti che emersero nel 1980.

JENNY

HOLZER


Wooden Postcards


Ottmar Hörl (nato nel 1950 a Nauheim, in Germania). Artista concettuale, lavora con scultura, installazioni, performance e fotografia. Ha raggiunto la popolarità grazie ai suoi progetti su larga scala con sculture seriali in spazi pubblici, basati sulla sua definizione di scultura come principio organizzativo. È considerato uno "stratega offensivo e diretto per una nuova arte pubblica". Ottmar Hörl vive e lavora a Wertheim, Francoforte sul Meno e Norimberga.

OTTMAR

HÖRL



Dawn Kasper (nata nel 1977, Fairfax, Virginia) è un'artista di New York che lavora con performance, installazioni, scultura, disegno, fotografia, video e musica. Kasper usa spesso l’ improvvisazione alla ricerca di una costruzione di significato. Nel 2017, l'artista ha partecipato alla 57a Biennale di Venezia con una performance di sei mesi in cui ha vissuto e lavorato in uno spazio "studio" pubblico itinerante. Il pezzo, intitolato The Sun, The Moon e The Stars (2017), era una puntata della sua serie in corso "Nomadic Studio Practice"

DAWN

KASPER


I am worn out with Dreams 2017


Joseph Kosuth, (nato il 31 gennaio 1945, Toledo, Ohio, Stati Uniti),tra i piĂš importanti artisti e teorici americani, fondatore e figura di spicco del movimento artistico concettuale. Ăˆ conosciuto soprattutto per il suo lavoro sul rapporto tra parole e oggetti, tra linguaggio e significato.

JOSEPH KOSUTH


Untitled


Annette Messager (1943), celebrata artista francese contemporanea, è nota per le sue installazioni multimediali e conosciuta per il suo lavoro attraverso le performance, la pittura, la fotografia, il disegno e la scultura. Utilizzando temi quali il femminismo e il corpo, i paesaggi onirici, l'estetica del collage e gli ambienti teatrali, il lavoro di Messager può apparire a prima vista scherzoso e stravagante, ma alla fine incoraggia gli spettatori a dare uno sguardo serio alla complessità delle idee esposte. Annette Messager da sempre utilizza molti ricami o lavori a maglia pratiche apparentemente femminili - per parlare delle condizioni delle artiste. Molto nota è la serie di pezze di cotone che riportano, ricamati, proverbi misogini o reinterpretazioni al femminile di frasi ben note come «Je pense donc je suce» (1991), revisione ben comprensibile della sentenza cartesiana. Messager ha ricevuto il Leone d'Oro per il suo lavoro alla Biennale di Venezia del 2005. Vive e lavora a Malakoff, un sobborgo di Parigi.

ANNETTE MESSAGER


Je pense donc je suce 1991


Emilio Isgrò Barcellona di Sicilia, 1937. Poeta visivo, pittore e scrittore, con le sue “Cancellature” e “Installazioni liriche” indaga sulla contiguità tra segno linguistico e segno iconico, giocando sul contrappunto tra significato e significante sottolineando il valore assoluto della parola, insostituibile baluardo contro l'appiattimento globale di una “cultura” tutta mediatica: una difesa della civiltà verbale contrapposta alla civiltà dell'immagine dilagante.

EMILIO

ISGRO’


Willy Brand - 1976 Particolare Ingrandito 715 volte


Yōko Ono (小 野 洋 子 Ono Yōko?; Tokio 1933) è un‘artista, musicista e cantautrice giapponese. Già conosciuta nel mondo dell'arte, raggiunse la fama internazionale con il matrimonio e la successiva carriera artistica con John Lennon dei Beatles. Yoko Ono fu fra i primi membri di Fluxus, un'associazione libera di artisti d’avanguardia, che si sviluppò all'inizio degli anni Sessanta.Fu tra i primi artisti ad esplorare l’arte concettuale e le performance artistiche. Un esempio delle sue performance è Cut Piece, durante la quale stava seduta su un palco ed invitava il pubblico a tagliare con delle forbici i vestiti che aveva addosso, fino a restare nuda. Un altro esempio di arte concettuale è il libro Grapefruit (Pompelmo), edito per la prima volta nel 1964, che comprendeva delle surreali istruzioni in stile Zen, da completare nella mente del lettore, come Nascondino: nasconditi finché tutti si dimenticano di te. Nasconditi finché tutti muoiono. Il libro fu ripubblicato diverse volte; l'edizione a maggior tiratura risale al 1971.

YŌKO ONO



Bruce Nauman (nato il 6 dicembre 1941) è uno dei massimi esponenti dell’arte concettuale americana. La sua pratica abbraccia una vasta gamma di media tra cui scultura, fotografia, neon, video, disegno, incisione e performance. Nauman vive vicino a Galisteo, nel New Mexico.

BRUCE NAUMAN


Body Pressure - 1974


Dennis Oppenheim (Electric City, Washington, 1938-New York, 2011) Ha attraversato la seconda metà del Novecento con l’atteggiamento vigile e attento dell’instancabile sperimentatore di linguaggi,contribuendo a definire gli ambiti di alcune delle più significative esperienze artistiche della seconda metà del secolo scorso. La dimensione concettuale della sua ricerca, fondata sull’idea di una costante metamorfosi all’interno di un universo instabile, è la tensione ideale con cui nel corso degli anni l’artista ha costruito un linguaggio fluido e in continuo divenire,solo apparentemente eccentrico ed emotivamente destabilizzante. Il terreno, e successivamente il corpo umano, sono interpretati da Oppenheim come la superficie di un dipinto, un luogo disponibile all’intervento dell’artista. La sequenza fotografica, l’impronta ingrandita,il testo di accompagnamento, compongono i sei elementi di una modalità poetica che intende attribuire all’artista il ruolo privilegiato di “artifex”, l’artefice che lascia un segno, un’impronta, sul territorio, che modella la natura, secondo una tensione ideale che affida all’arte il compito di incidere nella realtà, fino a reinterpretarla e modificarla.

DENNIS OPPENHEIM


Identity transfer - 1978


Ralf Winkler, alias A. R. Penck è nato a Dresda, nel 1937. Dopo essere emigrato nella Germania Ovest nel 1980, Penck divenne uno dei principali esponenti della nuova figurazione tedesca, insieme a Jörg Immendorff, Georg Baselitz e Markus Lüpertz. Noto per i dipinti neo-primitivisti di figure umane e di forme totemiche. E’ stato batterista appassionato, fonfatore del gruppo free jazz Triple Trip Touch (noto anche come TTT) . Penck muore il 2 maggio 2017 a Zurigo all'età di 77 anni.

A. R. PENK


Prinzip


Raymond Pettibon (nato Raymond Ginn, il 16 giugno 1957 a Tucson, in Arizona) è un artista americano che vive e lavora a New York City. Dalla fine degli anni '70 alla metà degli anni '80, è stato strettamente legato all’ambiente punk rock californiano. I suoi disegni / fumetto sono spesso accompagnati da testi inquietanti, ambigui, ironici e dissacranti.

RAYMOND PETTYBON


Senza titolo, inchiostro su carta, 1997, opera unica


Julian Schnabel è nato a New York nel 1951; Ha iniziato la sua carriera artistica nei primi anni ‘70. Il suo lavoro “ New painting”, in contrasto con il pervasivo intellettualismo dell’arte minimalista e concettuale di quegli anni, ha cercato di recuperare una pittura espressiva, emotiva, in qualche modo neoespressionista, legandosi alla tradizione della pittura europea. Schnabel utilizza oltre al colore, supporti non convenzionali, come il velluto, il cartone, i teloni impermeabili dei camion. Negli anni ‘90 ha ricevuto ampi consensi dalla critica anche per il suo lavoro come regista. Memorabile la sua biografia su Basquiat; “Before Night Falls” e la intensa riflessione sulla malattia e sulla morte di “The Diving Bell and the Butterfly”.

JULIAN SCHNABEL


KLATSCH - 2006


Wolfgang Tillmans (nato il 16 agosto 1968) fotografo tedesco. Il suo lavoro si basa sull'osservazione di tutto ciò che ci circonda in un'indagine costante della realtà in tutti i suoi aspetti, anche crudi o banali. Tillmans è stato il primo fotografo a ricevere il Turner Price. Inoltre ha ricevuto l'Hasselblad Award, la Centenary Medal della Royal Photographic Society, il Charles Wollaston Award della Royal Academy Summer Exhibition, The Culture Prize della German Society for Photography ed è membro della Royal Academy of Arts. Tillmans vive tra Berlino e Londra.

WOLFGANG TILLMANS


Kalender - 2001


Timm Ulrichs (nato nel 1940 a Berlino) è considerato uno dei più influenti artisti concettuali tedeschi, fautore,come Joseph Beuys, dell’Arte Totale. Scrive poesie, crea performance art e lavora come scultore. Sotto il motto "l'arte è vita, la vita è arte” , nel 1959 si espone in una scatola di vetro e si autoproclama "la prima opera d'arte vivente". In quell'anno fonda ad Hannover la “Werbezentrale für Totalkunst”.

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TIMM ULRICHS


The End 1970


Ben Vautier, pseudonimo di Benjamin Vautier (Napoli,18 luglio 1935)è un performance artist francese. Dopo aver viaggiato in Turchia, in Egitto e Grecia, si stabilisce nel 1949 a Nizza, dove apre un negozio di dischi d'occasione. Nel frattempo inizia la sua ricerca artistica da autodidatta: lo appassiona tutto ciò che nell‘arte rappresenta la novità, lo choc rispetto a quanto già esiste, riconoscendo questa attitudine nell'opera di Marcel Duchamp, un artista che Ben considera un maestro difficilmente superabile. Tenendo conto della sua lezione, definisce, verso la fine degli anni cinquanta i criteri che rendono valida un'opera d'arte: la novità e l'esaltazione-affermazione dell’ego, che lo spingono ad effettuare delle "appropriazioni" firmando tutto ciò su cui non è stata ancora riconosciuta una paternità artistica. Nel 1962 raggiunge Spoerri a Londra , dove vive per 15 giorni nella vetrina della Gallery One, e incontra George Maciunas che gli parla di “Fluxus” e lo invita a entrare nel gruppo. Ben diventa un ardente propagandista delle idee di questo movimento: azioni di strada, creazione per il teatro totale, accettazione dell'identità tra arte e vita.

BEN VAUTIER


The Joker 1977


Franz Erhard Walther (nato il 22 luglio 1939 a Fulda) è un artista tedesco. Nel 1971,all’età di 32 anni, Walther viene nominato professore presso l‘Accademia di Belle Arti di Amburgo, dove insegna fino al 2005. Tra i suoi studenti ricordiamo: Almut Linde, John Bock, Rebecca Horn, Santiago Sierra, Christian Jankowski, Lili Fischer, Martin Kippenberger e Jonathan Meese. Con la sua arte “partecipativa” è considerato una delle figure chiave dell'arte contemporanea dagli anni '60. Alla Biennale di Venezia 2017 è stato insignito del Leone d'oro come miglior artista.

FRANZ ERHARD WALTHER


Blind 1963


Lawrence Weiner ( 10febbraio 1942) è considerata una delle figure centrali dell'arte concettuale negli anni ’60. Weiner ha iniziato la sua carriera di artista da giovanissimo nel periodo di culmine dell'espressionismo astratto. Il suo debutto pubblico è avvenuto all'età di 19 anni con quello che chiamò “ratering Piece”. L’opera consisteva in quattro esplosioni che avvenivano contemporaneamente agli angoli di un campo in California. Questo lavoro, divenne un'epifania per la svolta nella sua carriera. Sei anni di esplosioni nel paesaggio della California per creare crateri come sculture individuali . Importanti sono anche i gesti descritti in semplici affermazioni che giocano sull'ambiguità del fatto che l'opera d'arte possa essere il gesto oppure l'affermazione che lo descrive : ad esempio "Due minuti di vernice spray direttamente sul pavimento .." o "A" 36 "x 36" rimozione di tornitura o supporto muro ... "(entrambi 1968). Nel 1968, quando Sol LeWitt elaborò i suoi paragrafi sull'arte concettuale, Weiner formulò la sua "Dichiarazione di intenti" (1968): 1. L'artista può costruire il pezzo. 2. Il pezzo può essere fabbricato. 3. Il pezzo non deve essere costruito.

LAWRENCE WEINER


Until it is

2002


JENNY WATSON, nata nel 1951 a Melbourne, Australia. Il suo lavoro è imperniato sulle possibili relazioni tra testo ed immagine pittorica elementare, in una sorta di dialogo minimale. Lavora con tessuti e carte da parati le cui lunghezze e larghezze sono tagliate per essere approssimativamente analoghe alla altezza dell’artista.

JENNY WATSON


Untitled - 2001


Art & Language è stato un gruppo di artisti britannici che nel 1968 ha iniziato un’arte basata sul dialogo, sulla discussione, sulla didattica,ponendo le proprie basi sulla filosofia. Celebre è la loro esposizione allestita in occasione di DOCUMENTA 5, in cui esposero dei veri e propri archivi contenenti gli articoli che pubblicavano sulla loro rivista, che il pubblico poteva consultare. In quest’opera il gesto e l’intervento del pubblico divennero perciò essenziali. Il concetto di fondo stava nell’intendere la stessa riflessione sull’arte come una propria forma artistica.


Il Movimento “Fluxus” “Fluxus” viene ideato nel 1961 dal lituano George Maciunas (Kaunas, 8 novembre 1931 – Boston, 9 maggio 1978) e a New York l’AG Gallery, di proprietà dello stesso, è la vetrina del movimento. La parola “Fluxus”, tradotta, significa fluido: ora, per un istante, immaginatevi un corso d’acqua che scorre lungo il sentiero, ci avviciniamo e lanciamo un oggetto; noteremo subito che quest’ultimo non resterà fermo, ma verrà coinvolto e trasportato dalla corrente. Questo accade con “Fluxus”, ovvero, diverse discipline artistiche come la musica, le arti visive, la danza, l’architettura, il teatro, il design, coinvolgendosi fra loro, rompono i confini disciplinari, dando vita ad una sintesi comune. Sulla scia delle diverse esperienze artistiche, “Fluxus” accomuna diverse figure del mondo dell’arte e nasce una comunità priva di barriere e che supera i confini fisici territoriali. Questi artisti, uniti da un unico spirito guida, enunciano, in netta sintonia con il Manifesto Fluxus del 1963: “Purgare il mondo dall’arte morta, dall’intimidazione, dall’arte artificiale, da quella astratta, illusionista e matematica.” È sottintesa, dunque, la rivoluzione dell’arte: non ci sono più pennelli e strumenti d’artigiano, qui ogni singolo movimento del corpo crea nuove soluzioni artistiche. Alla base risiede l’esplicita e ferma volontà di voler costruire una nuova arte che coinvolga l’artista e lo spettatore, alla ricerca di un legame.


Art&Language Annalisa Avon John Baldessari Robert Barry Joseph Beuys Chris Burden Giuseppe Chiari Hanne Darboven Silvia De Anna Tracy Emin Dan Graham Emilio Isgrò Jenny Holzer Ottmar Horl Dawn Kasper Joseph Kosuth

Annette Messager Annalisa Metus Bruce Nauman YĹ?ko Ono Dennis Oppenheim A.R. Penk Raymond Pettibon Julian Schnabel Wolfgang Tillmans Felix Gonzales Torres Timm Ulrichs Ben Vautier Franz Erhard Walther Jenny Watson Lawrence Weiner


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