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Crisi Ucraina - Russia: un anno di conflitto e la sua evoluzione

È da quasi un anno che lo scenario mondiale è funestato dalla tragedia della guerra tra Russia e Ucraina

Dopo il riconoscimento, avvenuto a febbraio 2022 delle repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk la Russia ha avviato operazioni militari nel territorio ucraino, dando il via ad un conflitto che sin da subito non dava adito ad esiti certi. In risposta alle azioni russe l’Unione europea, il Regno Unito, gli Stati Uniti e altri Paesi occidentali hanno adottato una serie di contromisure mirate, approvate in “pacchetti” successivi, che hanno progressivamente inasprito il disposto sanzionatorio in vigore, in relazione all’innalzamento del livello di aggressione da parte della Federazione russa.

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I pacchetto: le misure adottate dalla UE il 23 febbraio 2022 rispecchiano quelle adottate dagli Stati Uniti, sia nelle parti rivolte alle due autoproclamatesi Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk che nell’inasprimento delle sanzioni economiche e finanziarie già in essere dal 2014 nei confronti della Russia. Viene ampliato, rispetto a quanto disposto nel 2014, l’elenco dei soggetti ed entità cui si applicano le restrizioni che raggiunge un totale di 555 persone e 52 entità. Le misure comportano il congelamento dei beni, divieto di mettere fondi a disposizione dei soggetti designati e il divieto di viaggio ne impedisce l’ingresso o il transito nel territorio dell’UE. Viene ampliata la portata delle disposizioni già adottate nel 2014 in merito alle restrizioni finanziarie e limitazioni alla capacità del governo russo di raccogliere capitali sui mercati finanziari europei. Inoltre, viene vietata l’importazione nella UE di merci originarie dalle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk, l’esportazione, la vendita, la fornitura o il trasferimento di beni e tecnologie nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni, dell’energia, della prospezione, esplorazione e produzione di petrolio, gas e risorse minerali. Infine, è vietato fornire servizi direttamente connessi alle attività turistiche nei territori specificati.

II pacchetto: nonostante lievi differenze, le misure addizionali adottate dalla UE come seconda tranche formalizzata il 25 febbraio 2022, continuano a rimanere strettamente coordinate con quelle di Stati Uniti, Regno Unito e altri partner internazionali prevedendo il rafforzamento delle sanzioni volte ad incidere sull’accesso della Russia ai mercati dei capitali colpendo il suo sistema finanziario e, per suo tramite, le capacità industriali e l’economia nazionale. In particolare, le misure UE e USA impongono severi controlli sulle esportazioni impedendo l’accesso della Russia a tecnologie avanzate per limitare le sue capacità militari e industriali. Sono dirette a membri dell’élite russa e alle loro famiglie, tra cui il Presidente Putin e il Ministro degli Affari Esteri Lavrov, e altre entità strategiche per l’industria e la finanza russa, ora assoggettate al congelamento dei beni e al divieto di ingresso in UE e negli USA. Infine, le misure USA e UE si estendono ad entità della Bielorussia per sanzionare il loro ruolo nel conflitto.

III pacchetto: il 28 febbraio 2022 la UE formalizza l’istituzione, gli obiettivi, l’ambito di applicazione e la durata della “Misura di assistenza” a favore dell’Ucraina per contribuire a rafforzare la capacità e la resilienza delle forze armate ucraine e proteggere la popolazione civile. Viene modificato ulteriormente il preesistente disposto del 2014, imponendo nuove misure che vietano ai vettori russi e a qualsiasi aeromobile immatricolato in Russia, o posseduto, noleggiato o controllato da persone fisiche e giuridiche russe di atterrare nel, decollare dal o sorvolare il territorio dell’Unione, rendendo di fatto impossibile la movimentazione fisica fra la Russia e la UE; viene altresì vietata qualsiasi operazione con la Banca Centrale Russa. A marzo 2022 vengono introdotte nuove misure che dispongono l’esclusione di sette delle principali banche russe dal sistema di messaggistica finanziaria utilizzato per dare esecuzione agli ordini di pagamento transnazionali, SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication). Inoltre, un ulteriore provvedimento integra il regime sanzionatorio vietando, ad alcuni operatori la capacità di radiodiffusione.

Pacchetto “compliance”: le misure adottate il 9 marzo 2022, in reazione alla prosecuzione dell’attacco all’Ucraina, introducono ulteriori restrizioni nei confronti della Russia, tra cui divieto di transazioni in criptovalute; blocco all’export di beni e tecnologie (inclusa la relativa assistenza tecnica e finanziaria) per la navigazione marittima, divieto di fornire servizi finanziari alla società Russian Maritime Register of Shipping. Vengono introdotte per la Bielorussia nuove restrizioni finanziarie rispetto a quelle previste dal Reg. UE 756/2006, allineando il regime sanzionatorio a quello disposto per la Russia per evitare elusioni. Ulteriori restrizioni sono adottate nei confronti della Federazione Russa, tra le quali la designazione di altri 160 individui (14 imprenditori e 146 membri del Consiglio della Federazione che hanno votato in favore del riconoscimento delle repubbliche separatiste), nei confronti dei quali si applica il congelamento dei fondi e il travel ban. Per quanto riguarda le decisioni assunte dagli Stati Uniti, un nuovo ordine esecutivo presidenziale dispone il divieto di importazione di petrolio e gas russi (in particolare, petrolio greggio; petrolio; combustibili petroliferi, oli e prodotti della loro distillazione; gas naturale liquefatto; carbone; e prodotti carboniferi) e di nuovi investimenti nel settore energetico da parte di soggetti statunitensi. Anche il Regno Unito rafforza la propria azione con l’annuncio di un piano per eliminare gradualmente le importazioni di petrolio russo entro la fine dell’anno e l’introduzione di restrizioni sugli aeromobili russi e di nuove sanzioni commerciali. Per quanto riferisce alle sanzioni introdotte dalla Russia, l’8 marzo il Cremlino emana un decreto che prevede la possibilità per il Governo di introdurre, tramite appositi decreti, restrizioni all’esportazione e all’importazione di materie prime e prodotti fino al 31 dicembre 2022. In questo contesto, la Commissione UE si adopera per esplorare possibili opzioni per lenire l’impatto economico dell’escalation di sanzioni e contro-sanzioni di Mosca, presentando allo stesso tempo la comunicazione “REPowerEU: azione europea comune per una energia più accessibile, sicura e sostenibile” per contenere l’innalzamento dei prezzi dell’energia e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi.

IV pacchetto: il 15 marzo 2022 viene introdotto un nuovo export ban per i beni di lusso di valore unitario superiore a 300 euro. Viene stabilito un divieto di importazione relativamente a determinati prodotti siderurgici, oltre all’inasprimento delle restrizioni all’esportazione di apparecchiature, tecnologie e servizi nonché agli investimenti nel settore energetico. È ulteriormente esteso il listing soggettivo (designati altri 15 soggetti tra i quali oligarchi, dirigenti d’azienda e giornalisti che hanno contribuito alla propaganda del governo russo e 9 nuove entità). La UE adotta una dichiarazione politica sulla sospensione delle concessioni commerciali multilaterali alla Russia, sottoscritta dai Paesi G7 e da alcuni membri dell’OMC.

V pacchetto: l’8 aprile 2022 l’Unione europea adotta il quinto pacchetto di misure sanzionatorie, che amplia e rafforza il quadro disposto dai Regolamenti 833/2014 e 269/2014 alla base del regime precedentemente in vigore. Il regime sanzionatorio si inasprisce ulteriormente colpendo per la prima vota le importazioni dalla Russia di materie prime energetiche (carbone), vietando le attività degli autotrasportatori russi e bielorussi e l’accesso ai porti di navi battenti bandiera russa, nonché l’accesso e la prosecuzione da parte di operatori russi di attività collegate agli appalti pubblici europei. Misure speculari vengono adottate, per evitare triangolazioni, anche nei confronti della Bielorussia. In particolare, quelle inerenti ai trasporti su strada, con le medesime eccezioni del servizio postale e regimi autorizzativi per il trasporto di gas naturale, petrolio, prodotti petroliferi raffinati, titanio, alluminio, rame, nichel, palladio e minerali di ferro, prodotti farmaceutici, medici, agricoli e alimentari, compresi grano e fertilizzanti. Sul piano finanziario, i divieti di esportazione e/o cessione di valuta e attività denominate in euro sono estesi alle valute di tutti gli Stati membri. L’elenco delle entità oggetto di congelamento dei beni viene ampliato con 217 nuove persone fisiche e 18 entità giuridiche, fra cui altre quattro banche con una quota di mercato pari al 23% già escluse dal sistema SWIFT ed ora assoggettate a divieto totale (Otkritie FC Bank, VTB, Novikombank e Sovcombank).

VI pacchetto: il 3 giugno 2022 la UE, dopo il divieto all’import di carbone, con il sesto pacchetto segna un cambio di passo imponendo di affrontare le sfide connesse alle infrastrutture abilitanti, in primis per l’adeguamento degli impianti di raffinazione al trattamento di greggio diverso da quello russo. Di fatto vengono vietati acquisto, importazione o trasferimento di petrolio greggio e di alcuni prodotti petroliferi dalla Russia. L’eliminazione graduale durerà da 6 mesi per il greggio a 8 mesi per gli altri prodotti petroliferi raffinati. È prevista un’eccezione temporanea per le importazioni di petrolio greggio tramite oleodotto negli Stati membri maggiormente esposti alla dipendenza dalle forniture russe e che non dispongono di valide alternative. Inoltre, Bulgaria e Croazia beneficeranno di deroghe temporanee per l’importazione di greggio russo via mare e di gasolio sottovuoto. Dopo una trattativa lunga e controversa a causa delle divergenti visioni sullo stop all’import petrolifero, le restrizioni hanno assunto una forma diversa da quella originariamente proposta dalla Commissione a seguito di veto e distinguo di Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca e Bulgaria, che dapprima ha inciso sui periodi di phasing out ed in seguito sulle modalità di trasporto del greggio. Sul pacchetto hanno pesato anche le reticenze di Grecia, Cipro e Malta a vietare il trasporto da parte di imbarcazioni battenti bandiere dell’UE verso altre aree del mondo. Nelle conclusioni del Consiglio europeo viene reiterata la ferma condanna dell’aggressione e la richiesta di cessare immediatamente gli attacchi contro civili e infrastrutture civili, di

ritirare le truppe dall’intero territorio ucraino, consentendo l’accesso umanitario immediato, assicurando il ritorno in sicurezza delle persone trasferite forzatamente in Russia.

VII pacchetto: in un contesto di timori di recessione globale, di crisi energetica in Europa e di crisi alimentare nei Paesi che dipendono dall’import di cereali e fertilizzanti da Russia, Ucraina e Bielorussia, il 21 luglio 2022 la UE ha adottato, tramite procedura scritta, un nuovo pacchetto di misure denominato “VII pacchetto - manutenzione e allineamento” per rafforzare l’attuazione di quelle già in vigore, prevenirne l’elusione ed estenderne la portata. Le principali disposizioni prevedono l’introduzione del 1) divieto di import di oro e articoli di gioielleria contenenti oro di origine russa, che costituiscono la voce di export più significativa dopo i prodotti energetici. 2) Vengono integrati e/o sostituiti alcuni elenchi di beni e tecnologie sottoposte a divieto di trasferimento o esportazione in Russia o per uso in Russia. 3) È ampliata la portata del divieto relativo all’accesso ai porti delle navi registrate sotto bandiera russa, estendendolo alle chiuse, per evitare che la misura venga elusa. 4) Viene esteso il divieto di accettare depositi per includere quelli provenienti da persone giuridiche, enti o organismi stabiliti in Paesi terzi e posseduti per oltre il 50% da cittadini russi o persone fisiche residenti in Russia il cui valore totale per ente creditizio supera i 100.000 EUR. L’accettazione di depositi per il commercio transfrontaliero non vietato sarà soggetta a un’autorizzazione preventiva da parte delle Autorità nazionali competenti. 5) Inoltre, per scongiurare possibili aggravi dell’insicurezza di approvvigionamento alimentare, sono previste deroghe allo svincolo di fondi di determinati enti statali riguardo a prodotti agricoli e alimentari, in particolare grano e fertilizzanti e si apre alla possibilità di effettuare transazioni necessarie all’acquisto di prodotti agricoli e alimentari, compresi il grano e i fertilizzanti, e prodotti chimici e minerali nonché petrolio e prodotti petroliferi. 6) Sono previste deroghe per transazioni in ambito processuale e amministrativo, per consentire di concludere transazioni necessarie a garantire l’accesso a procedimenti giudiziari, amministrativi o arbitrali in uno Stato membro, nonché per il riconoscimento o l’esecuzione di una sentenza o di un lodo arbitrale pronunciati in uno Stato membro. 7) Viene chiarita la portata delle misure già in vigore riguardanti gli appalti pubblici ed è previsto il divieto di aggiudicare o proseguire l’esecuzione di qualsiasi contratto pubblico o di concessione a, o con alcuni soggetti. 8) È consentito lo scambio di informazioni finalizzato alla definizione delle norme tecniche nel quadro dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (ICAO) in relazione a beni e tecnologie del settore, ed infine 9) sono aggiunti agli elenchi di persone ed entità “designate” ulteriori 48 soggetti e 9 entità, 6 tra queste Sberbank, già esclusa dallo SWIFT ed ora soggetta anche a congelamento dei beni e risorse economiche.

VIII pacchetto: il 6 ottobre 2022 la UE adotta un nuovo pacchetto di misure sanzionatorie a seguito dell’intensificarsi dell’aggressione militare e delle ulteriori azioni illegali nei confronti dell’Ucraina da parte della Russia, tra cui la minaccia dell’uso di armi di distruzione di massa, l’avvio di una mobilitazione parziale e l’organizzazione di referendum per l’annessione di parti dei territori occupati in territorio ucraino. Il nuovo pacchetto è composto da quattro Regolamenti (1903/2022; 1904/2022; 1905/2022; 1906/2022) e tre Decisioni (1907/2022; 1908/2022; 1909/2022) che integrano e modificano i provvedimenti di base: i Regolamenti UE 833/2014 (e s.m.i.), n. 269/2014 (e s.m.i.), n. 263/2022 e le Decisioni n. 145/2014, n. 266/2022 e n. 512/2014. Le principali disposizioni riguardano: 1) trasporto marittimo di petrolio e prodotti petroliferi: in aggiunta al preesistente divieto di prestare servizi collegati al trasporto marittimo da parte di navi dell’UE di petrolio greggio e determinati prodotti petroliferi esportati o originari della Russia verso Paesi terzi, viene vietato il trasporto marittimo di tali merci verso Paesi terzi a decorrere dal 5 dicembre 2022 per il petrolio greggio e dal 5 febbraio 2023 per i prodotti petroliferi; 2) divieto all’import di prodotti siderurgici e di altri settori: viene ampliata la portata del divieto di importazione (e acquisto) a far data dal 30 settembre 2023, di determinati prodotti ferrosi e siderurgici trasformati in un Paese terzo. Sono altresì introdotti nuovi elenchi di prodotti, che ne includono ulteriori del settore cartario, articoli di gioielleria (pietre e metalli preziosi), macchinari, prodotti chimici, manufatti del tabacco, plastica e prodotti cosmetici; è, inoltre, ampliato l’elenco dei prodotti del carbone e altri combustibili soggetti a restrizioni; 3) deroghe a divieti di import ed export: sono previste clausole di salvaguardia per l’esecuzione, fino all’8 gennaio 2023, di contratti (e necessari contratti accessori) conclusi prima del 7 ottobre. Inoltre, è previsto che le Autorità competenti autorizzino l’import di taluni beni qualora necessari per impieghi specifici nei casi in cui non vi siano fonti alternative di approvvigionamento; 4) il divieto di accesso ai porti UE per le navi russe e di transazioni con le Autorità certificatrici viene esteso, a partire dall’8 aprile 2023 a tutte le imbarcazioni certificate dal Russian Maritime Register of shipping, con l’eccezione di imbarcazioni operanti in casi di emergenza o di sicurezza. Inoltre, lo stesso ente statale - incaricato delle attività legate alla classificazione, ispezione e sicurezza di navi e imbarcazioni non russe - viene inserito nell’elenco degli enti statali con i quali vige il divieto di effettuare qualsiasi transazione economica o finanziaria; 5) ulteriori restrizioni all’esportazione e alla fornitura verso la Russia di beni e tecnologie: viene esteso l’elenco di beni e tecnologie suscettibili di contribuire al rafforzamento militare e del settore della difesa e della sicurezza della Russia; 6) divieto di fornitura di servizi: il divieto esistente di fornire determinati servizi alla Russia è esteso ai servizi di architettura e ingegneria, di consulenza informatica e legale; 7) divieto soggetti UE nei board di organismi statali russi: è previsto un divieto, a decorrere dal 22 ottobre 2022, per i soggetti UE di ricoprire posizioni apicali nella governance di talune entità o organismi russi a controllo statale; 8) restrizioni su cripto-valute: è vietata la fornitura di servizi di portafoglio, conti o custodia di cripto attività a cittadini russi o persone fisiche residenti in Russia, o persone giuridiche, entità od organismi stabiliti in Russia, indipendentemente dal valore totale di tali attività; 9) modifiche agli allegati del Reg. 833: sono previste modifiche agli allegati VII (vengono incluse ulteriori categorie di beni e nuove definizioni), VIII, XI, XVII, XIX, XXI, XXIII. Sono inseriti due nuovi allegati (XXVIII, inerente alle norme sul price cap; XXIX che include la lista di progetti energetici specifici da esentare per la sicurezza energetica di alcuni Paesi terzi) Sono inseriti due nuovi allegati, il XXVIII, inerente le norme sul price cap ed il XXIX che include la lista di progetti energetici specifici da esentare per la sicurezza energetica di alcuni Paesi terzi; 10) estensioni restrizioni territoriali: le restrizioni disciplinate dalla Decisione PESC 2022/266 e dal Regolamento UE 2022/263 sono modificate, estendendo a Kherson e Zaporizhzhya l’ambito geografico delle misure previste per gli oblast di Donetsk e Luhansk. 11) misure soggettive: vengono aggiunti ulteriori soggetti ed entità tra i “designati”; si tratta di esponenti governativi e cittadini coinvolti nell’organizzazione dei referendum per l’annessione dei territori occupati e di responsabili di attività di disinformazione in relazione al conflitto. Viene, inoltre, introdotto un ulteriore criterio per l’inserimento nell’elenco delle persone fisiche o giuridiche, entità e organismi listati che riguarda coloro che facilitano l’elusione o l’aggiramento delle disposizioni sanzionatorie quindi, potenzialmente, anche soggetti non russi. sure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina, l’Unione Europea ha adottato un nuovo pacchetto di misure sanzionatorie per intensificare la pressione ed aumentare l’isolamento economico della Russia. Il pacchetto consta di tre Decisioni e tre Regolamenti, le cui principali disposizioni riguardano: 1) Controlli e restrizioni all’export: vengono imposti nuovi controlli e restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso, nonché di beni e tecnologie che possono contribuire al potenziamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia. Per impedire l’accesso a prodotti chimici chiave, agenti nervini, apparecchiature per visione notturna e radionavigazione, e componenti elettronici ed informatici utilizzabili per finalità belliche, l’elenco degli utilizzatori finali militari ed entità listate nell’All. IV del reg 833 viene ampliato di ulteriori 168 soggetti. Inoltre, il divieto di esportazione di beni e tecnologie connessi all’aviazione e all’industria spaziale viene esteso ai motori degli aerei e alle loro parti e si applicherà sia agli aeromobili con equipaggio che a quelli senza. 2) Disinvestimenti e chiusura delle attività in Russia: viene modificata la norma antecedente (art. 5, Reg. UE 822/2014) per consentire le transazioni e le vendite necessarie a finalizzare la liquidazione, il disinvestimento e il ritiro delle attività dalla Russia entro il 30 giugno 2023. Viene inoltre inserito una nuova disposizione (art. 12 ter) che disciplina la vendita, la fornitura o il trasferimento di beni e tecnologie elencati negli allegati II, VII, X, XI, XVI, XVIII, XX e XXIII, (come aggiornati dal Reg. 2022/2474), nonché nell’allegato I del Regolamento UE 2021/821 fino al 30 settembre 2023, laddove queste operazioni (vendita, fornitura o trasferimento) siano necessarie per la cessione o la cessazione delle attività commerciali in Russia. 3) Settore bancario: viene stabilito il congelamento dei beni nei confronti di altre due banche russe (Credit Bank of Moscow e Dalnevostochny Bank) e si aggiunge la Banca russa di sviluppo regionale all’elenco delle entità di proprietà o controllate dallo Stato russo soggette al divieto totale di transazione. 4) Informazione e Broadcasting: il Consiglio avvia il processo di sospensione delle licenze di trasmissione di altri quattro media russi: NTV/NTV Mir, Rossiya 1, REN TV e Pervyi Kanal, ritenendoli sotto il controllo diretto o indiretto della leadership russa e utilizzati per azioni di disinformazione e propaganda. Come nei casi precedenti, queste misure non impediranno ai media designati e al loro personale di svolgere attività nell’UE diverse dalla radiodiffusione, come ad esempio, ricerche e interviste. 5) Servizi di consulenza: viene introdotto il divieto di fornire servizi di pubblicità, ricerche di mercato e sondaggi di opinione dell’UE, revisione contabile, consulenza aziendale e gestionale, nonché di collaudo dei prodotti e di ispezione tecnica in Russia e a favore di persone giuridiche, entità o organismi stabiliti in Russia. L’assistenza tecnica relativa alle merci esportate in Russia rimane consentita nei casi in cui la loro vendita, fornitura, trasferimento o esportazione non siano vietate al momento in cui viene fornita l’assistenza. 6) Settore energetico e minerario: viene ampliato il divieto di nuovi investimenti nel settore energetico russo e nel settore minerario, con l’eccezione delle attività estrattive e minerarie che coinvolgono determinate materie prime essenziali. 7) Altre disposizioni: ai cittadini dell’UE è vietato ricoprire qualsiasi carica negli organi di governo di tutte le persone giuridiche, le entità o gli organismi di proprietà o controllati dallo Stato russo con sede in Russia. 8) Designazioni individuali: sono aggiunti circa 200 soggetti ed entità, includendo figure di primo piano delle forze armate russe, singoli ufficiali, gruppi industriali nel settore della difesa, membri della Duma di Stato e del Consiglio federale, ministri ed Autorità, che risultano coinvolte negli attacchi deliberati della Russia contro i civili, nel rapimento di bambini ucraini condotti in Russia e nel furto di prodotti agricoli ucraini.

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