Anno 46 – N. 01 SPECIALE 2021 – Periodico
SPECIALE
Cristiano Ronaldo e Cristiana Girelli i più votati
Organo mensile dell’Associazione Italiana Calciatori
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Sergio Campana Gianni Grazioli Nicola Bosio A.I.C. Service Contrà delle Grazie, 10 36100 Vicenza 0444 233233 0444 233250 www.assocalciatori.it info@assocalciatori.it Tipolitografia Campisi Srl Arcugnano (VI) N.289 del 15-11-1972
Questo periodico è iscritto all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana
Finito di stampare il 24/03/2021
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di Umberto Calcagno
La nostra festa, la festa del Calcio Il Gran Galà è la nostra festa, la festa del Calcio, che abbiamo deciso di celebrare anche quest’anno nonostante il difficile momento che stiamo attraversando, con il preminente scopo di valorizzare il percorso virtuoso fatto da tutto il sistema calcistico durante la crisi pandemica. Abbiamo avuto la forza di riprendere l’attività quando in molti ritenevano fosse un azzardo; le calciatrici e i calciatori sono stati il miglior esempio di professionalità e forza nell’opporsi alle difficoltà e negatività del periodo. L’auspicio è quello di essere riusciti a regalare un sorriso e un po' di spensieratezza alle persone nelle lunghe giornate trascorse in casa; per questa ragione la consegna dei premi alle migliori calciatrici e ai migliori calciatori della passata stagione, avvenuta nel contesto dell’edizione speciale di quest’anno, assume un elevato valore sportivo e sociale in un momento così delicato del nostro vivere.
Sono convinto che la professionalità che stanno continuando a dimostrare costituisca una solida base di partenza e un esempio del ruolo che saremo chiamati a esercitare nel prossimo futuro. In special modo nei confronti dei nostri giovani che, più di altri, stanno patendo le conseguenze di due stagioni sportive vissute nell’incertezza, lontani dalla possibilità di misurarsi con gli avversari e coltivare una sana passione per lo sport. Per questo motivo dobbiamo aver coscienza della grande responsabilità che dovremo assumerci per far ripartire in sicurezza lo sport di base e l’attività giovanile; il nostro obiettivo dovrà essere quello di riuscire a recuperare tutti i ragazzi e le ragazze che in queste travagliate stagioni sportive hanno abbandonato il calcio, per farli tornare a competere e a divertirsi rincorrendo un pallone. _3
speciale Edizione speciale per l’esclusivo riconoscimento organizzato dall’Associazione Italiana Calciatori in collaborazione con l’agenzia DA, per premiare quello che per la stagione 2019/2020 è stato votato come l’undici ideale della Serie A maschile e femminile: ruolo per ruolo, i più forti calciatori e calciatrici di due super squadre dell’anno, oltre ai top della stagione, Cristiano Ronaldo e Cristiana Girelli. Premiati anche Gian Piero Gasperini, l’Atalanta e Daniele Orsato.
GRAN GALÀ DEL CALCIO AIC 2020 di Nicola Bosio foto di Maurizio Borsari Si ringraziano le società di appartenenza dei premiati per la gentile concessione delle immagini
Anche nel nuovo ed originale format non sono mancati spettacolo ed emozioni in uno speciale appuntamento televisivo che ha coinvolto tutti i migliori protagonisti del calcio italiano. Verdetti espressi sulla base dei voti di una giuria d’eccezione formata da allenatori, arbitri, C.T. ed ex C.T. della Nazionale ma, soprattutto, dai calciatori e dalle calciatrici di Serie A. Il calcio che premia il calcio, come nella miglior tradizione del Gran Galà. 4_
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Gran Galà del calcio 2020, denominato per l’occasione “special edition” perché come tutti gli eventi, da ormai un anno a questa parte, non si è potuto svolgere “in presenza” con la consueta e attesissima serata milanese, ma celebrato comunque da Sky (media partner dell’evento) con una trasmissione sicuramente all’altezza della situazione, condotta da Federica Masolin e Marco Cattaneo. Un’edizione particolare che ha voluto ugualmente occuparsi di una manifestazione così prestigiosa anche se in una situazione anomala, perché i premi assegnati, e stavolta consegnati “a domicilio”, sono sempre molto sentiti, perché a votare sono calciatori, allenatori, arbitri, come ha voluto ricordare il “padrone di casa” Umberto Calcagno, Presidente AIC: “Anche in un momento particolare come questo, abbiamo deciso di dare seguito a questa splendida iniziativa e di organizzare una versione speciale del Gran Galà del Calcio, che è la nostra festa, è il calcio che premia il calcio. Anche quest’anno siamo riusciti a far votare più di 750 fra calciatori e calciatrici che, insieme agli arbitri e agli allenatori, hanno scelto i migliori dei campionati di Serie A maschile e femminile della passata stagione. Siamo riusciti, situazioni di quarantena permettendo, a con-
segnare quasi a tutti i vincitori i premi di persona, e speriamo di tornare presto alla normalità e di rivederci per festeggiare i premiati della stagione in corso in una bella serata a Milano entro la fine di quest’anno”. Ricordando che tutti i premi si riferiscono alla passata stagione 2019/2020, partiamo allora dalla Top11 del campionato femminile, vinto dalla Juventus di Rita Guarino, dove ovviamente c’è una grande rappresentanza della stessa squadra bianconera, a partire dal portiere, anche quest’anno Laura Giuliani (Rachele Baldi dell’Empoli e Katja Schroffenegger della Florentia le altre due in nomination): “Sicuramente è stata una stagione particolare e portare a casa un altro scudetto è sempre una soddisfazione, un orgoglio. Dall’altra parte ci portiamo a casa anche tanta consapevolezza di quello che abbiamo fatto e di tutto quello che possiamo fare”. E poi sui social: “Gioia ed orgoglio per questo nuovo riconoscimento che premia i tanti sacrifici e quella determinazione di migliorarsi sempre. Essere stata votata dalle mie colleghe regala ancor più importanza a questo premio. Grazie a loro e grazie alla mia squadra perché l’eccellenza individuale in uno sport di squadra trova maggiore forza nel gruppo”. _5
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LAURA GIULIANI
Difesa a quattro, partendo da destra, dove si riconferma Alia Guagni, oggi all’Atletico Madrid, protagonista di un’ottima stagione alla Fiorentina: “Ci tengo tantissimo a ringraziare le calciatrici per questo premio, è un’emozione. Un grande ringraziamento anche all’AIC che organizza questi eventi importantissimi per tutto il movimento. Sono orgogliosa di essere stata schierata nella Top11 per la stagione 2019/2020. Un anno difficile sotto tanti punti di vista, ma che comunque mi ha portato felicità inaspettate. Ringrazio le ragazze che mi hanno votato e ci tengo a congratularmi con tutte le premiate, insieme stiamo facendo qualcosa di grande!”. Al centro della difesa un’assoluta new entry, quella Linda Sembrant ormai in pianta stabile anche nella na_7
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Laura Giuliani
Milanese del ’93, è la n.1 di Juventus e Nazionale. Una carriera divisa tra il campionato italiano e quello tedesco: dal Como 2000 al Gütersloh, poi Herforder, Colonia e Friburgo sempre in Frauen-Bundesliga, quindi ritorno in Italia alla Juventus. Ha vestito tutte le maglie azzurre (U-19, U-20 e Nazionale maggiore) e vinto 3 scudetti, una Coppa Italia, 2 Supercoppe italiane e, con questo, 2 Gran Galà AIC. _9
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ALIA GUAGNI
zionale svedese: “È stato veramente un anno diverso in generale e anche per me perché era la mia prima stagione in Italia. Penso che abbiamo fatto davvero delle buone cose”. Compagna di reparto nella Juve, anche per Lisa Boattin si tratta di una “prima volta”: “Sono juventina e giocare nella Juve per me è più che un orgoglio. Sappiamo quanto sia importante vincere con questa maglia, per questa società, per i nostri tifosi, sappiamo che la Juve ha la vittoria nel DNA. È un premio che va a tutta la squadra per la splendida stagione che abbiamo fatto l’anno scorso”. A chiudere il quartetto difensivo anche quest’anno Elisa Bartoli, esterno sinistro della Roma e delle azzurre 10_
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Alia Guagni
Fiorentina doc, dell’ottobre ’87, ha vestito ininterrottamente la maglia viola sin dal settore giovanile (al tempo la squadra si chiamava Firenze) con le sole eccezioni di prestiti estivi per giocare nel campionato statunitense con Pali Blues e Tacoma 253. Da questa stagione veste la maglia dell’Atletico Madrid. Ha vinto 1 scudetto, una Supercoppa, 2 Coppe Italia e 4 Gran Galà, due dei quali da calciatrice dell’anno.
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LINDA SEMBRANT
di Milena Bertolini: “È stata una stagione particolare, iniziata con la fine di un grandissimo Mondiale. Una stagione intraprendente, bella, affascinante, purtroppo cambiata da questa pandemia. Quest’anno abbiamo ripreso in modo parziale, però l’importante è continuare, per il movimento, per noi stesse e per tutto il calcio femminile”. Anche per lei il commento sui social: “Ognuno di noi da solo non vale nulla: una frase che sento e porto nella mia vita. Voglio ringraziare tutte per le persone che hanno permesso questo traguardo”. Per dovere di cronaca, giusto citare anche chi, magari per una manciata di voti, quest’anno non si è portata a casa la statuetta ma solo la soddisfazione di essere entrata tra le prime dieci del campionato: Laura Agard (Fiorentina), _15
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Linda Sembrant
Svedese di Uppsala, del maggio ’87, è considerata tra le migliori centrali difensive europee. Ottima pattinatrice e giocatrice di hockey su prato, si dedica al calcio e a soli 16 anni debutta in Serie A svedese con il Bälinge. Veste quindi le maglie di Lincoln City (Inghilterra), torna in Svezia con AIK, Goteborg e Tyreso, poi Montpellier (Francia) e Juventus. Ha vinto un campionato svedese e uno italiano. È al suo primo Gran Galà.
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ELISA BARTOLI
Laura Fusetti (Milan), Sara Gama (Juventus), Cecilia Salvai (Juventus) e Alice Tortelli (Fiorentina). Si sale. Centrocampo a tre, tale e quale a quello dello scorso anno, vale a dire con le “tre moschettiere” che comandano anche il gioco della Nazionale: Aurora Galli, Valentina Cernoia e Manuela Giugliano (in nomination c’erano anche Andressa Alves da Silva della Roma, Arianna Caruso della Juventus, Marta Mascarello e Alice Parisi della Fiorentina, Cecilia Prugna e Flaminia Simonetti dell’Empoli). Partiamo proprio dalla romanista (la scorsa stagione eletta calciatrice dell’anno): “Super orgogliosa di far parte della Top 11. Ringrazio le mie compagne per avermi votata, sperando di poter _19
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Elisa Bartoli
Roma andata e ritorno: nata nella capitale (7 maggio ’91), è cresciuta nelle giovanili giallorosse, con le quali è arrivata in Serie A, quindi ha fatto il giro d’Italia (da Sassari con la Torres a Firenze con la Fiorentina, passando per Bergamo col Mozzanica) per tornare a vestire la maglia della sua città nel 2018. Al suo attivo 2 scudetti, 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe e 2 Gran Galà AIC come migliore esterna sinistra di difesa.
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LISA BOATTIN
continuare a farvi divertire! Sicuramente siamo arrivati ad un punto dove adesso bisogna veramente fare un passo in avanti, perché siamo pronte, ce lo meritiamo per tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Bisogna continuare su questa strada e cercare di portare avanti il professionismo che il nostro obiettivo principale.”. Le fa eco Valentina Cernoia, il “sinistro magico” bianconero: “Il Mondiale sicuramente ha dato lo slancio di cui aveva bisogno il movimento del calcio femminile italiano: là in Francia abbiamo dimostrato di essere una grande Nazionale e che quindi anche il lavoro che facciamo nel club quotidianamente ci porta ad ottenere grandi risultati. Lo step di cui abbiamo bisogno ora è quello di arrivare al professionismo”. _23
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Lisa Boattin
Al suo primo Gran Galà, vanta già un palmarès di tutto rispetto: 4 scudetti, 3 Coppe Italia e 3 Supercoppe. Di Portogruaro (3 maggio 1997), tra Veneto e Friuli ha costruito gran parte della sua carriera prima di arrivare alla Juventus: Venezia, Pordenone e Verona le società di cui ha vestito la maglia, anche se è a Brescia dove si è affermata a livello internazionale. Punto fermo della Nazionale azzurra.
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MANUELA GIUGLIANO
Chiude Aurora Galli, altro pezzo pregiato bianconero e azzurro: “Se lo guardo con gli occhi di adesso, vedo un campionato molto competitivo. Però è solo il primo tassello per quest’anno, per il momento sta andando tutto molto bene”. Saliamo ancora verso la porta avversaria. Attacco spettacolare a tre, tutto nuovo rispetto allo scorso anno, a partire da Daniela Sabatino, bomber oggi alla Fiorentina, la scorsa stagione protagonista, alla faccia della carta d’identità, con la maglia neroverde del Sassuolo: “Ho passato un anno molto bello a Sassuolo, devo ringraziare la società e le mie compagne perché comunque hanno creduto in me nonostante i miei 35 anni. Grazie 26_
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Manuela Giugliano
Lo scorso anno era sul palco con Ronaldo, votata miglior calciatrice dell’anno: Manuela Giugliano si conferma per la terza volta nella Top11 del Gran Galà e mette in bacheca la statuetta con la Supercoppa vinta con il Brescia. Pordenone, Torres, Mozzanica, Atletico Madrid, AGSM Verona e Milan le altre maglie vestite in carriera prima di approdare alla Roma. Figlia e sorella d’arte è nata a Castelfranco Veneto il 18 agosto ’97. 28_
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VALENTINA CERNOIA
a chi mi ha votata, a chi da sempre mi sostiene e crede in me, nella mia passione e nel mio amore. Ho ancora voglia di imparare e migliorare ed è ancora tanta la voglia di continuare a sognare”. Percorso simile ad Alia Guagni quello di Tatiana Bonetti, attaccante che dalla Fiorentina è emigrata, anche lei, in quel di Madrid per vestire la maglia dell’Atletico: “Questo premio è stato frutto del lavoro della scorsa stagione che purtroppo si è interrotta a metà per cause di forze maggiore. Ne sono molto orgogliosa perché per me non racchiude solo una stagione, ma anni di passione, dedizione, coraggio e caparbietà per raggiungere gli obiettivi. Ringrazio tutte le persone che mi hanno accompagnata in questo viaggio”. 30_
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Valentina Cernoia
Mancina di qualità è il faro della Juventus e della Nazionale. Dopo nove stagioni a Brescia (2 scudetti, 3 Coppe Italia e una Supercoppa) è approdata in bianconero dove ha aggiunto altri trofei, tra i quali altri 3 scudetti e 2 Gran Galà. Maglia numero 7 sulle spalle (alla Ronaldo) può giocare in qualsiasi ruolo del centrocampo e, all’occorrenza, anche centrale difensiva. Ha vestito tutte le maglie azzurre (U-17, U-19 e Nazionale maggiore). 32_
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AURORA GALLI
A completare il reparto d’attacco la regina delle bomber, quella Cristiana Girelli centravanti bianconera autrice lo scorso anno di ben 16 gol: “Nonostante quello che è avvenuto, i ricordi della passata stagione sono tanti, sono sicuramente ricordi che ti lasciano un sorriso: penso alla Supercoppa vinta a Cesena davanti a tutto quel pubblico di nostri tifosi, penso alla partita contro Fiorentina a Vercelli, alla partita col Milan in quel campo tutto bagnato. Poi purtroppo si è dovuta interrompere, però sicuramente i ricordi restano belli”. Escluse, ma a loro va comunque l’applauso e l’augurio di vittorie future, le “nominate” Barbara Bonansea (Juventus), Valentina Giacinti (Milan) ed Elisa Polli (Tavagnacco)… Un attacco “di riserva” niente male. _35
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Aurora Galli
Centrocampista col “vizio del gol”, è nel gruppo storico della Juventus femminile fondata quattro stagioni fa e della Nazionale di Milena Bertolini. Nata a Milano il 13 dicembre 1996, ha iniziato a giocare con le squadre maschili di Pro Vigevano e Garlasco, per poi tesserarsi con le femminili di Inter Milano, Torres, Mozzanica e AGSM Verona. Per lei 3 scudetti, una Coppa Italia, 3 Supercoppe e 2 Gran Galà.
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TATIANA BONETTI
Rullo di tamburi: dopo aver scoperto, ruolo per ruolo, la Top11 femminile, chi sarà la calciatrice dell’anno? Come avremmo detto ai bei tempi, quando le vincitrici “sfilavano sulla passerella” per il meritato applauso, resta sul palco proprio Cristiana Girelli: è lei la calciatrice che ha ottenuto più voti in assoluto. “Sono veramente contenta di aver ricevuto questo premio e ringrazio tutte le mie colleghe che mi hanno votato. Essere votata da loro vale doppio, perché vuol dire che quello che fai in campo è riconosciuto e apprezzato anche da chi, in quel momento, ti sta affrontando. Sono felicissima”. Il suo lungo commento sui social poi merita senza dubbio si essere ripreso: “Indipendentemente dalle differenze, il lavoro di squadra può essere riassunto in _39
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Tatiana Bonetti
Prima statuetta del Gran Galà per l’attaccante ex viola oggi a Madrid per giocarsi la Primera División con la maglia dell’Atletico. Di Vigevano (15 dicembre ’91), ha debuttato in A con la Riozzese, passando poi al Tavagnacco (vinte 2 Coppe Italia), AGSM Verona (scudetto) e appunto Fiorentina (scudetto, 2 Coppe Italia e una Supercoppa). Ha vestito tutte le maglie azzurre vincendo con la U-19 un Campionato Europeo.
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DANIELA SABATINO
cinque brevi parole: noi crediamo in un altro. Questo premio significa che qualcun altro ha creduto in me, che la mia squadra ha creduto in me. Come ho sempre detto un singolo individuo non può nulla senza una squadra. Per questo devo ringraziare le mie compagne, le mie avversarie che mi hanno votato, lo staff tecnico-medico e la società Juventus perché questo ambiente mi ha permesso e mi permette ogni giorno di poter lavorare ed esprimermi al meglio. Il vero traguardo è sapere dove si vuole arrivare, e fare di tutto per arrivarci”. Prima di passare alla Top11 maschile, ci sono da scoprire i vincitori delle tre categorie diciamo “speciali”, vale a dire quelle di allenatore, società e arbitro che più si 42_
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Daniela Sabatino
35 anni e non sentirli: nata ad Agnone il 26 giugno 1985 è tra le attaccanti più prolifiche del nostro calcio femminile. Partita dal Campobasso, ha segnato valanghe di reti con le maglie di Reggiana, Brescia, Milan e Sassuolo. Da tempo nel giro della Nazionale maggiore, in carriera ha vinto 2 scudetti, 4 Coppe Italia e 4 Supercoppe. Quest’anno, per la prima volta, è stata inserita nella Top11 del Gran Galà per il 19/20. 44_
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CRISTIANA GIRELLI
sono contraddistinti durante tutto l’arco della stagione. Speciali perché il “campo” materialmente è lo stesso, ma concettualmente la valutazione è piuttosto diversa. E allora chi sarà il mister dell’anno tra Roberto De Zerbi, per l’eccellente lavoro fatto con il Sassuolo, Gian Piero Gasperini, per lo strepitoso percorso in campionato e ovviamente anche in Champions League, e infine Simone Inzaghi, che fino a un certo punto della stagione ha sentito profumo di scudetto? A riconfermarsi Top allenatore anche quest’anno è Gian Piero Gasperini: la sua Atalanta è stata giudicata da tutti la squadra che ha offerto il calcio migliore e lui, di conseguenza, il mister più “spettacolare” del nostro calcio: “Vincere di nuovo questo premio per me _47
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Cristiana Girelli
Bresciana di Gavardo, 31 anni ad aprile, è il principale punto di riferimento dell’attacco della Juventus e della Nazionale. Considerata tra le migliori bomber europee, è tra le calciatrici più vincenti del nuovo millennio con ben 7 scudetti, 6 Coppe Italia e 9 Supercoppe italiane. Esplosa nel Bardolino Verona, ha giocato cinque stagioni con il Brescia prima di arrivare in bianconero. Al suo primo Galà è stata votata anche come miglior calciatrice assoluta. 48_
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Cristiana Girelli miglior calciatrice assoluta “Essere votata dalle avversarie vale doppio, perché vuol dire che quello che fai in campo è riconosciuto e apprezzato anche da chi, in quel momento, ti sta affrontando. Il vero traguardo è sapere dove si vuole arrivare, e fare di tutto per arrivarci”.
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GIAN PIERO GASPERINI
è una grande soddisfazione che chiaramente non posso che condividere con tutta Bergamo, con tutto l’ambiente. In virtù poi anche di una stagione che è stata veramente particolare: essere stati capaci comunque di arrivare nuovamente al terzo posto in Italia, arrivare a un passo dalle semifinali in Champions in un’annata difficile un po’ spezzata, metà col pubblico metà senza. Il mio grazie non può che andare a tutti, ai giocatori in particolare per quello che siamo riusciti a ottenere: credo che il segreto sia stato il coraggio di questa squadra di affrontare al massimo tutti gli impegni, di essere stata competitiva in tutte le situazioni, in particolare nonostante le difficoltà che si sono create a Bergamo. A volte si parla tanto di trofei, sembra che se non si alza _53
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Gian Piero Gasperini
Torinese di Grugliasco, classe ’58, ormai bergamasco d’adozione, è diventato uno dei simboli della Bergamo calcistica dopo aver portato la “Dea” fino alla Champions League. Il suo calcio spettacolare gli è valso, per il secondo anno consecutivo, il premio di miglior allenatore della stagione al Gran Galà AIC. In carriera non ha vinto trofei, ma come ha lui stesso detto, la vittoria è superare i propri limiti.
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ATALANTA BERGAMASCA CALCIO
un trofeo non si vince niente. E invece io credo che vincere contro se stessi, superare i propri obiettivi, arrivare in Champions due volte di fila, arrivare in alto nel campionato italiano e anche in Coppa Italia, anche se non c’è la vittoria in assoluto, sono comunque grandissime vittorie per un ambiente come il nostro”. La miglior società, ovviamente, anche quest’anno, non poteva che essere l’Atalanta (ancora una volta battute Juve e Lazio), e nelle parole del Presidente Antonio Percassi tutta l’emozione per un premio graditissimo: “Siamo orgogliosi ed onorati per questo riconoscimento, un premio che va suddiviso tra tutti quelli che lavorano per l’Atalanta. È grazie a loro che siamo arrivati ad avere, per il secondo anno consecutivo, que_57
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Atalanta Bergamasca Calcio
Una storia ultracentenaria per una società che negli ultimi anni ha regalato al nostro calcio una squadra che ha fatto divertire in Italia e in Europa. Dal settore giovanile, storicamente tra i migliori vivai italiani, alla prima squadra, un gruppo di lavoro di altissimo livello che “dalle scrivanie al campo” ha saputo valorizzare moltissimi campioni ottenendo risultati certamente straordinari per una “provinciale”. 58_
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DANIELE ORSATO
sto premio. Noi dobbiamo continuare ad essere umili, con i piedi per terra, essere sempre molto concentrati. Siamo una provinciale che sta crescendo anche in maniera superiore alle aspettative, ma dobbiamo pensare sempre di essere bergamaschi, lavorare e comportarsi bene. Siamo cresciuti molto, la scelta del mister è stata determinante, poi c’è un grande staff. È cresciuto tutto il mondo Atalanta, a cominciare dal settore giovanile fino alla prima squadra, è stato fatto un ottimo lavoro che ci sta premiando… e speriamo di salvarci”. Quando si parla di arbitri si pensa sempre che per i calciatori sia un argomento molto “delicato”, quasi “intoccabile”, ed invece il rapporto con la classe arbitrale sembra migliorare di anno in anno, vuoi per il Var che _61
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Daniele Orsato
Competenza, determinazione, grande preparazione e cura dei particolari: Daniele Orsato ha suggellato la sua straordinaria stagione 2019/20 con la designazione per dirigere la finale di Champions League tra Paris Saint-Germain e Bayern Monaco. Vicentino di Montecchio Maggiore (23 novembre 1975), miglior arbitro dell'anno del mondo per l'IFFHS, è alla sua prima statuetta al Galà del Calcio AIC.
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GIANLUIGI DONNARUMMA
sicuramente aiuta, vuoi per la competenza e la preparazione dei nostri fischietti. Tre in lizza: Gianpaolo Calvarese, Daniele Orsato, Gianluca Rocchi. Un solo vincitore, Orsato di Schio: “Vincere un premio assegnato dai giocatori con le loro considerazioni ed i loro voti è veramente la cosa che gratifica di più un arbitro. Ci confrontiamo spesso durante e dopo la partita, loro sono gli unici che ci riconoscono il vero valore delle nostre decisioni in campo, e sono anche le opinioni più importanti per noi. Sono veramente molto soddisfatto: gli anni passati ho partecipato alle premiazioni di Nicola Rizzoli, di Gianluca Rocchi, quest’anno è toccato a me ed è una grande soddisfazione. Il premio lo dedico a mia moglie Laura e a Gabriel e William che sono i miei _65
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Gianluigi Donnarumma
Nonostante la giovanissima età (22 anni a febbraio) è già un veterano del nostro calcio: inamovibile numero 1 del Milan, società dove è cresciuto e di cui è sempre stato tifoso, è l’erede di Gianluigi Buffon in Nazionale, squadra che lo ha visto debuttare a 17 anni e 189 giorni, diventando il più giovane portiere ad aver vestito la maglia azzurra. Per la prima volta è stato votato miglior portiere della Top11 del Gran Galà.
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THEO HERNANDEZ
figli: loro sono il supporto di tutta questa esperienza arbitrale che sto facendo e i fondamenti della mia vita”. Il pallone è già a centrocampo, l’arbitro ce lo abbiamo, ora andiamo a disegnare la squadra che con il 4-3-3 formerà la Top11 della scorsa stagione. Cominciando ovviamente dal portiere, scelta non facile tra Gianluigi Donnarumma, Tomasz Szczesny e il vincitore dello scorso anno Samir Handanovic. E il premio resta a Milano, ma stavolta sponda rossonera, perché è Gigio Donnarumma il miglior numero 1 del 2019/2020: “Sono contento e ringrazio tutti per questo premio, è un motivo per dare sempre di più, per dare il massimo e vincere ancora tante altre volte. Devo ringraziare anche i _69
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Theo Hernandez
Anche per lui è la prima volta nella formazione ideale del Gran Galà. Mancino puro, è il classico esterno che macina chilometri sulla fascia sinistra svolgendo egregiamente sia la fase difensiva che offensiva. Francese di Marsiglia (6 ottobre 1997) è cresciuto calcisticamente in Spagna con Atletico Madrid (dalle giovanili fino alla Primera Divisiòn), Alaves, Real Madrid (una Champions e un Mondiale per club) e Real Sociedad. Al Milan dallo scorso anno. _71
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STEFAN DE VRIJ
miei difensori che mi fanno sentire sicuro… e io faccio sentire sicuro loro. Sicuramente è cambiato tanto, lavoriamo molto con il mister nella fase difensiva e questo è anche il motivo della nostra rinascita”. È il momento dei difensori: 9 candidati, 2 della Juventus (Juan Cuadrado e Leonardo Bonucci), 2 per l’Atalanta (Hans Hateboer e Robin Gosens) 2 per il Napoli (Giovanni Di Lorenzo e Kalidou Koulibaly), uno a testa per Milan (Theo Hernandez), Inter (Stefan De Vrij) e Lazio (Francesco Acerbi). Chi sono i quattro che vanno a formare la miglior linea difensiva della stagione 19/20? Stavolta partiamo da sinistra con… Theo Hernandez e le sue parole di circostanza, ma mai banali: “Sono molto 72_
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Stefan de Vrij
Olandese del febbraio ’92, difensore dell’Inter dai piedi buoni che sa impostare l’azione e quando si spinge in attacco diventa pericoloso anche in zona gol. Cresce nel vivaio del Feyenoord, fino ad arrivare alla prima squadra e a vestire le maglie di tutte le rappresentative della Nazionale orange. In Italia arriva grazie alla Lazio con cui gioca tre stagioni e vince una Supercoppa. È la prima volta che viene votato nella Top11 del Galà del Calcio.
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LEONARDO BONUCCI
contento di ricevere questo importante premio. Voglio ringraziare i miei compagni perché senza di loro non lo avrei vinto. Sono contento e continuerò a lavorare per vincere ancora”. Primo centrale di difesa Stefan De Vrij, una certezza per la retroguardia dell’Inter e della Nazionale olandese: “È una grande soddisfazione visto che questo premio è votato da miei colleghi e dagli allenatori. Penso che tutta la squadra abbia fatto uno step importante l’anno scorso, siamo cresciuti in campionato e anche in Europa League”. A far coppia con l’interista, altro punto fermo di Nazionale e Juve, Leonardo Bonucci: “Un riconoscimento che è arrivato dai colleghi e quindi significa che 76_
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Leonardo Bonucci
Non ha bisogno di presentazioni, basterebbe leggere il suo palmarès (9 scudetti, 5 Supercoppe e 3 Coppe Italia) per capire che siamo di fronte ad uno dei più forti difensori del calcio internazionale. Nato a Viterbo il 1° maggio 1987, ha giocato con Inter, Treviso, Pisa, Bari, Milan e Juventus. Con la maglia azzurra è arrivato a quota 100 presenze. Premiato come miglior calciatore assoluto del Galà nel 2016, torna nella Top11 per la quarta volta.
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ROBIN GOSENS
riconoscono sacrificio, stima e prestazioni sul campo: al contrario di tanti altri, sanno cosa significa scendere in campo ogni partita e fare il massimo. Dopo un paio d’anni in cui non ero nella Top11, questo premio per me significa veramente tanto”. A destra, ma può benissimo stare a sinistra, Robin Gosens, apprezzatissimo esterno atalantino: “L’anno scorso è stato indimenticabile in tutti i sensi, abbiamo scritto un’altra volta la storia della società e sono molto contento di aver dato il mio contributo. Questo riconoscimento è veramente spettacolare per me: ho lavorato duro per arrivare a questo livello e ringrazio tutti i miei colleghi che mi hanno votato. Colgo anche l’occasione per ringraziare i miei compagni che mi hanno aiutato _81
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Robin Gosens
Dove lo metti… fa comunque la sua bella figura: a destra, a sinistra, esterno alto o basso, questo tedesco della Vestfalia, classe ’94, è un jolly preziosissimo per l’Atalanta di Gasperini. Una carriera, la sua, maturata anno dopo anno in Olanda (di cui ha la cittadinanza) con le maglie di Vitesse, Dordrecht e Heracles Almelo. Entrato ormai nel giro della Nazionale tedesca è alla sua prima statuetta del Gran Galà AIC.
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ALEJANDRO GÓMEZ
sin dal primo momento in cui sono arrivato in Italia”. Passiamo al centrocampo: anche qui sono 9 i nomi nella shortlist delle nomination (Amrabat, Barella, Bentancur, Gomez, Kulusevski, Locatelli, Luis Alberto, Milinkovic Savic e Pjanic), ma sei di loro dovranno essere esclusi. E la linea a tre, molto offensiva, stavolta è composta da Nicolò Barella, Luis Alberto e Alejandro Gomez. Sentite il Papu, che ai ringraziamenti aggiunge anche un bel po’ di nostalgia: “Sono molto contento di ricevere questo grandissimo premio, molto orgoglioso e volevo ringraziare l’AIC e tutti i colleghi. Mi mancate veramente, è stata una stagione strepitosa da parte dell’Atalanta. E se non fosse per il mister e per i _85
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Alejandro Gómez
Talento puro, fantasia, pura, spettacolo assicurato: il “Papu” Gomez ha deliziato Bergamo per sei campionati, indossando la fascia di capitano dell’Atalanta fino al dicembre scorso quando è volato in Spagna per proseguire la carriera al Valencia. Argentino di Buenos Aires (15 febbraio ’88), ha giocato con Arsenal Sarandi, San Lorenzo, Catania e Metalist. Nella rosa della Nazionale argentina è al suo primo Gran Galà.
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NICOLÒ BARELLA
miei compagni sicuramente non avrei ricevuto questo premio”. Chi la statuetta l’aveva già vinta lo scorso anno è Nicolò Barella, per lui una meritatissima riconferma nella Top11 della stagione: “Un grandissimo onore per me, soprattutto fa un immenso piacere esserci per il secondo anno consecutivo. Questo vuol dire che sto lavorando bene, ma questo premio è grazie a tutta la squadra, alla società che ha avuto grande fiducia in me e mi aiuterà a fare sempre meglio”. Ultimo (ma non ultimo) tassello quel Luis Alberto che da qualche anno brilla letteralmente in mezzo al campo con la maglia della Lazio. Corsa, fantasia, tecnica sopraffina, controllo di palla, assist e senso del gol fanno 88_
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Nicolò Barella
Da un paio di stagioni è probabilmente il miglior centrocampista italiano, punto fermo dell’Inter e della Nazionale di Mancini, riconfermato anche quest’anno nella squadra ideale del Galà AIC. Nato a Cagliari il 7 febbraio ’97, proprio con la maglia della sua città ha mosso i primi passi e si è affermato calcisticamente, fino ad arrivare in maglia nerazzurra la scorsa stagione. Quantità e qualità da vendere.
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LUIS ALBERTO
di lui un centrocampista completo e ambito da tutte le grandi squadre europee. È ora di scoprire il reparto dei sogni, perché c’è poco da fare, sono gli attaccanti quelli che fanno sognare grandi e piccini. Sei in gioco per soli tre posti: Paulo Dybala (Juventus), Zlatan Ibrahimovic (Milan), Josip Ilicic (Atalanta), Ciro Immobile (Lazio), Romelu Lukaku (Inter) e Cristiano Ronaldo (Juventus). Nella Top11 sicuramente non può mancare il più prolifico dei bomber, Ciro Immobile: “Una soddisfazione grande, che credo sia giusto dividere con i miei compagni, soprattutto il titolo di capocannoniere. Mi hanno messo nelle condizioni di realizzare 36 gol, sono così riuscito ad eguagliare il _93
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Luis Alberto
Lo chiamano “Il mago”, un soprannome che dice già tutto sulle capacità tecniche di questo trequartista spagnolo. Del settembre 1992, ha giocato con Siviglia, Barcellona B, quindi l’esperienza in Premier League col Liverpool, il ritorno in Spagna con Malaga e Deportivo La Coruña, e infine il campionato italiano con la Lazio. Faro delle “furie rosse” è entrato per la prima volta nella Top11 AIC. _95
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CIRO IMMOBILE
record di Gonzalo Higuain e vincere la scarpa d’oro”. Piace l’attaccante che segna, piace anche quello che fa divertire con giocate spettacolari e vederlo in campo è davvero una joya… Paulo Dybala arricchisce la sua bacheca con la quarta statuetta, che forse renderà meno amara una stagione fino ad oggi condizionata dai troppi infortuni. E quando ai gol e alla fantasia unisci anche professionalità e passione, il nome che manca a completare questa fantastica squadra non può che essere Cristiano Ronaldo: “È stato un anno strano, un anno che nessuno si augurava di vivere, però a livello personale e di squadra è stato un anno positivo con la vittoria del campionato. Giocare in stadi vuoti all’inizio è stato un 96_
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Ciro Immobile
Parli di bomber e dici Ciro Immobile: capocannoniere in Italia e Scarpa d’oro in Europa con la Lazio, attaccante che vede la porta come pochi, è lui la punta centrale di questa Top11 del Gran Galà AIC. Premio già vinto altre tre volte, una da giovane rivelazione di Serie B quando era a Pescara. Di Torre Annunziata (20 febbraio ’90) ha giocato anche con Juve, Siena, Grosseto, Genoa, Torino, Borussia Dortmund e Siviglia.
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PAULO DYBALA
po’ difficile, però il nostro obiettivo era vincere il campionato e ce l’abbiamo fatta. Purtroppo c’è sfuggita la Champions, ma il calcio è così. È stato un anno positivo e strano al tempo stesso. Ricordo il gol di testa alla Sampdoria, a mio parere il mio gol di testa più bello, ne sono sicurissimo”. Siamo al gran finale, quello di “tutti sul palco” per l’inchino che va a chiudere il sipario e per l’applauso più lungo per il “vincitore dei vincitori”, il calciatore Top della stagione, il più votato, il migliore. Ce lo siamo immaginati così, sognando di poterlo rivivere presto, senza mascherine, in una serata di festa, musica, luci e lustrini che sanno tanto di ritrovata “normalità”. E anche se “special 100_
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Paulo Dybala
Argentino di Laguna Larga, classe ’93, il “gioiello” bianconero (con la Juve 5 campionati, 3 Supercoppe e 3 Coppe Italia), anche quest’anno (per la quarta volta) entra nel tridente d’attacco della squadra ideale del campionato. Merito di una stagione, la scorsa, fatta di gol e giocate spettacolari, anche con la Nazionale albiceleste. Cresciuto nell’Instituto, squadra di Cordoba, è arrivato in Italia vestendo la maglia del Palermo. 102_
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CRISTIANO RONALDO
edition”, il Galà del Calcio AIC non può che chiudersi con il tradizionale “And the winner is…” Cristiano Ronaldo: “Innanzitutto voglio ringraziare i miei compagni perché senza di loro non sarebbe stato possibile ricevere questo premio. E poi tutti i colleghi che hanno votato per me come miglior giocatore dell’anno. Mi sento molto fortunato e molto contento. Penso che la costanza, la fiducia nei propri mezzi, il lavoro, la passione, siano il segreto per continuare a godersi il calcio. Questo è l’aspetto più importante, perché mi danno le giuste motivazioni, e questi elementi devono coesistere tutti i giorni, altrimenti è impossibile giocare a questi livelli, che tu abbia 34, 35, 36, o 40 anni, se non sei motivato e non hai una grande disciplina”. 104_
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Cristiano Ronaldo
Ha vinto tutto, continua a vincere e non ha intenzione di fermarsi: miglior calciatore assoluto anche per la stagione 2019/2020 si conferma l’attaccante portoghese, stella di Juve e Nazionale lusitana. 5 Champions League, 4 coppe del Mondo per club, un Campionato Europeo, una Nations League, 3 campionati inglesi, 2 spagnoli, 2 scudetti, 2 Supercoppa Uefa, ma soprattutto 5 Palloni d’oro, 4 Scarpa d’oro e… molto altro ad arricchire la sua bacheca. 106_
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Cristiano Ronaldo miglior calciatore assoluto “Costanza, fiducia nei propri mezzi, lavoro, passione, sono il segreto per continuare a godersi il calcio. Questi elementi devono coesistere tutti i giorni, altrimenti è impossibile giocare a questi livelli, se non sei motivato e non hai una grande disciplina”.
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Portiere Difensore
Albo d’oro
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2019 2020
Handanovic
Buffon
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Alisson
Handanovic Donnarumma
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Darmian
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Koulibaly
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Gosens
De Sciglio
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Barzagli
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Dani Alves
Chiellini
Chiellini
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Balzaretti
Chiellini
Asamoah
Chiellini
Chiellini
Alex Sandro Alex Sandro
Kolarov
Hernandez
Hamsik
Pirlo
Pirlo
Pirlo
Pirlo
Hamsik
Difensore
Thiago Silva Thiago Silva
Difensore
Ranocchia Nesta
Difensore Centrocamp.
Marchisio Centrocamp. Thiago Motta Centrocamp. Boateng
Marchisio
Vidal
Vidal
Nainggolan
Nainggolan
Hamsik
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Barella
Barella
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MilinkovićSavić
Iličić
Luis Alberto
Nocerino
Borja Valero
Pogba
Pogba
Pogba
Pjanić
Pjanić
Pjanić
Gomez
Attaccante
Di Natale
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Di Natale
Tevez
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Quagliarella
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Ibrahimovic
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Icardi
Ronaldo
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Cavani
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Allenatore
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Gasperini
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Rizzoli
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Rocchi
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Orsato
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Juventus
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Juventus
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Giovane B
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Insigne Verratti Immobile
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Bonansea
Guagni
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Giugliano
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Arbitro Squadra
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Ai migliori realizzatori di Serie A, B, Lega Pro e A Femminile
Premio AIC al capocannoniere Un premio a chi ha segnato più di tutti, a chi ci ha fatto divertire e sognare, un riconoscimento “vero” a chi, in questo modo, non resterà solo un nome, scritto sugli almanacchi, buono solo per i “numeri della stagione”: dieci anni fa l’AIC decideva di premiare i capocannonieri della Serie A, B, Lega Pro (e da qualche stagione anche la Serie A di Calcio Femminile), un’idea nata all’interno del proprio Consiglio Direttivo per celebrarli ogni anno in maniera “ufficiale” con qualcosa di prezioso, che restasse nel tempo. L’idea ha così preso forma: una targa, creata appositamente con il marchio AIC ed ornata di pietre preziose, tante quante le reti segnate. 112_
E allora eccoli i vincitori della stagione 2019/20 che sono entrati a far parte (insieme a personaggi dal calibro di Ibrahimovic, Di Natale, Cavani, Toni, Icardi, Higuain, Dzeko, Quagliarella), di questo albo d’oro del Premio AIC: per la Serie A Ciro Immobile(5) (36 reti con la Lazio), per la B Simeon Tochukwu Nwanko(3) detto Simy (20 gol con la maglia del Crotone), Saveriano Infantino(1) (16 reti nel girone A della Lega Pro con la Carrarese), Tommaso Biasci(4) (14 reti con il Carpi nel girone B), Mirco Antenucci(2) (20 reti nel girone C di Lega Pro con il Bari) e Cristiana Girelli (6)(16 marcature con la Juventus femminile).
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Ventesima edizione
Galà del Calcio Triveneto Il Galà del Calcio Triveneto ha compiuto vent’anni, ed è un vero peccato che per l’annuale appuntamento dell’Associazione Italiana Calciatori, non sia stato possibile, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, incoronare i vincitori con la tradizionale passerella in teatro a Vicenza, città della sede AIC. Un po’ tutte le manifestazioni quest’anno sono state rinviate a causa della pandemia, ma era comunque giusto dare continuità a questa iniziativa che, anche quest’anno seppur in modalità differente, ha voluto premiare i migliori calciatori delle squadre del Triveneto (per la stagione 2019/2020) di tutte le categorie professionistiche, assieme a miglior allenatore, miglior calciatore di Calcio a 5, miglior calciatrice e miglior arbitro. I premi sono stati così conse114_
gnati direttamente ai vincitori nelle sedi delle società di attuale appartenenza, nella speranza di poterci rivedere tutti in teatro, ovviamente in presenza, per la prossima edizione. Ecco tutti i vincitori. Serie A - Hellas Verona: Mattia Zaccagni(3), Udinese: Juan Agustin Musso(7). Serie B - Chievo Verona: Riccardo Meggiorini(5), Cittadella: Manuel Iori(12), Pordenone: Patrick Ciurria(8), Venezia: Mattia Aramu(1). Serie C - Arzignano Valchiampo: Luis Maldonado, Padova: Ronaldo Pompeu Da Silva(9), Süd Tirol: Simone Davi, Triestina: Guido Gomez(6), L.R. Vicenza: Daniel Cappelletti(4), Virtus Verona: Raphael Odogwu. Allenatore: Ivan Juric(11). Calciatrice: Sofia Cantore(2) (Hellas Verona). Arbitro: Daniele Orsato(10). Calcio a 5: Pablo Belsito (Came Dosson).
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