Festival dello sviluppo sostenibile asti 2017 i progetti

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mercoledĂŹ 7 giugno dalle 9.30 alle 13.00 Polo Universitario di Asti

disegniaMo il futuro. caMbiaMo il presente. Incontro di presentazione dei progetti di innovazione sociale realizzati ad Asti

InnovAzione capire il futuro per cambiare il presente Francesco Scalfari, Intervento introduttivo Enrico Ercole, Innovazione sociale e sviluppo locale Candida Leso, Il programma "Innov-azione" ricerca, formazione e mobilitazione comunitaria su temi e esperienze di innovazione sociale in Piemonte

Anna Zumbo, Il programma "Innov-azione" Tutti i partners, Presentazione dei progetti

prospettive, processi e strumenti per consolidare il cambiamento

Inaugurazione della mostra dei poster dei progetti

partner

Main media partner

Con il contributo del

media partner

con la collaborazione di



Città di Asti Settore Politiche Sociali, Istruzione e Servizi Educativi

ALLARGHIAMO IL CERCHIO EMPO

WERM

ENT C OMUN ITAR IO

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A AT TIVA

Il progetto “Allarghiamo il cerchio” è un percorso di “empowerment comunitario” che prevede come obiettivo principale l’inclusione sociale di persone con disabilità intellettiva medio/grave, attraverso l’esperienza di volontariato attivo in associazioni del territorio astigiano. Il progetto nasce “dal basso”, ossia dalle esigenze e da alcune domande sostanziali , “temi generatori” che il gruppo dell’Educativa Territoriale Disabilità ha identificato ed elaborato attraverso un percorso quadriennale di animazione socioculturale che si riassumono nella formulazione di questi interrogativi: “Cosa possiamo fare Noi per la nostra Città? Come possiamo non essere più invisibili? non sentirci più giudicati ? siamo consapevoli che potremmo essere risorse?”. Il soggetto privilegiato è il gruppo dell’Educativa Territoriale, ovvero persone con disabilità intellettiva di età compresa tra i 18 ed i 55 anni, le loro famiglie e, ad oggi, 20 associazioni di volontariato del territorio, scelte in base ai progetti educativi individuali ed ai desideri degli utenti. Lo strumento principe utilizzato è l’esperienza di volontariato attivo. La fase iniziale è stata complessa perché ha visto la necessità di decostruire nelle associazioni accoglienti pregiudizi e stereotipi legati al mondo della disabilità che solo attraverso l’incontro con i volontari si sono stemperati gradualmente .

SOGGETTI COINVOLTI

FASI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

Persone con disabilità intellettiva dai 18 ai 55 anni

FASE 1: Ricerca risorse esterne, ovvero associazioni disponibili ad accogliere i vo-

Rete territoriale di associazioni di volontariato: Associazione Missione Au-

lontari attraverso colloqui ed incontri in sede, durante i quali, si individuano i refe-

tismo, Associazione Casa Scout, Aisla (Associazione italiano sclerosi la-

renti per ogni associazione.

terale amiotrofica), AMA—Associazione Missione Autismo, ANA Asti (Ass.

FASE 2: Colloqui individuali e incontri di gruppo di orientamento rivolti ai volontari

nazionale alpini), ANFFAS, APRI onlus (associazione italiana retinopatici

che prendono parte al progetto al fine di identificare le caratteristiche di ogni sin-

ed ipovedenti), Associazione A Sinistra Circolo Arci, Auser (associazione

golo che sarà inserito come volontario attivo nella associazione prescelta .

per l’invecchiamento attivo), Associazione Volontari Villa Paolina, Banco Alimentare, Cepim (associazione che si occupa di persone con sindrome di down), Croce Verde, Croce Rossa Italiana, C.A.di R.E.S. (Centro Astigiano di Riabilitazione Equestre Sportiva), GAM (gioco, animazione, movimento), GSH Pegaso (attività sportive rivolte a persone disabili), Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie), Vip Clown (animazione in ospedale), CAV (centro aiuto per la vita), CSV (centro servizi volontariato) 

FASE INTERMEDIA: Tutti i volontari a partire dalla FASE 2 partecipano ad incontri settimanali di gruppo tra pari che hanno come obiettivo la formazione necessaria per

l’esperienza

di

volontariato

e

l’affiancamento

alla

stessa.

Le associazioni accoglienti hanno la possibilità di usufruire della consulenza di uno psicologo

esperto

in

tematiche

legate

alla

disabilità.

I familiari partecipano ad incontri con cadenza quindicinale coordinati dagli EEPP e dallo

psicologo

con

la

finalità

di

sostenere

l’esperienza

di

volontariato.

FASE 3: Costruzione del rapporto di fiducia tra associazione volontario e famiglia.

i famigliari

FASE 4: Verifica in itinere dell’esperienza di volontariato. Anno

Volontari con disabilità intellettiva età 16-55 anni

Associazioni

2013 –

11

8

fase sperimentale 2014

12

12

2015

18

15

2016

16

18

2017

14

20

Incubatore non tecnologico di Imprese giovanili

FASE 5: Termine del percorso di volontariato attivo, verifica e valutazione dell’esperienza.

(l’80%

dei

soggetti

attivati

come

volontari

ha

continuato

l’esperienza anche a progetto terminato)

Crescita e Sviluppo Personale, Sociale, Culturale e di Comunità


Il C. D. S. – Centro di Divulgazione Scientifica dell’I. I. S. S. “G. Penna” – località Viatosto, 54 - Asti

Il Progetto di divulgazione scientifica, ideato dalla Prof.ssa Sabrina Gamba, nasce nel settembre 2015. L’obiettivo è quello di aprire il Penna in orario extrascolastico per offrire gratuitamente formazione di alto profilo, aggiornamenti e approfondimenti nel settore scientifico: si rivolge a tutta la comunità Astigiana, per contrastare l’abbandono e la dispersione scolastica, favorire l’inclusione sociale ed economica e giungere ad una piena cittadinanza scientifica. Le metodologie adottate hanno permesso l’inserimento del Penna nella Rete di Istituzioni per le Avanguardie Educative dell’INDIRE. I temi affrontati dal C.D.S. sono tutti patrocinati dall’UNESCO (e questo ha permesso di inserire il G. Penna nella Rete Nazionale di Scuole UNESCO), dall’INDIRE e dal MIUR USR-PIEMONTE. Le attività vengono realizzate in orario extrascolastico al sabato mattina e al pomeriggio in settimana, per facilitarne la frequentazione sia degli studenti delle altre suole che dei lavoratori. Vengono sempre rilasciati attestati al termine di ogni attività validi come formazione/aggiornamento. I relatori selezionati sono sempre eccellenze di alto profilo, con ambiente di provenienza Universitario e del mondo del lavoro. Il C.D.S. ha inoltre aperto “La Caffetteria Culturale del Penna” che al venerdì in orario preserale permetterà di realizzare una divulgazione Slow in pillole di facile accesso orario per chi lavora o studia: questa finestra consentirà di parlare di libri non solo con saggisti scientifici ma anche con letterati e artisti. Una finestra pubblica per proporsi socialmente alla Comunità…e un’ottima proposta didattica per gli studenti del Penna: ad ogni incontro la possibilità di degustare i prodotti del Penna, delle aziende Bio e a km 0 e degli allievi .

Per informazioni è possibile contattare la prof.ssa Sabrina Gamba, Responsabile del Centro C.D.S. sabrina.gamba1@gmail.com – www.cdsasti.it)

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “G. PENNA”

(3479736054 –



L’ANIMAZIONE COME PROSPETTIVA NEL PORSI BUONI QUESITI IN AMBITO GERIATRICO Referenti di progetto: Dott.ssa Laura Panelli, Direttore della Casa di Riposo Città di Asti Dott.ssa Ljuba Grandinetti, Responsabile Area Socio-Educativa della Casa di Riposo Città di Asti Il progetto si sviluppa all’interno del contesto socio-assistenziale e di educazione permanente, cultura e socialità della Casa di Riposo Città di Asti. L’intento di aumentare l’attenzione all’etica relazionale ed esistenziale nel rapporto tra residenti ed operatori ci ha condotto a pensare a percorsi formativi non solo per operatori e residenti ma anche per i familiari e caregiver. Il ruolo giocato dalla Direzione dell’Ente è stato quello di favorire l’ampliamento di attività di rinnovamento dell’approccio lavorativo seguendo la politica della comunicazione e della reciprocità. Inoltre i responsabili d’area hanno adottato strategie di flessibilità ampliando all’interno dei propri programmi lavorativi, processi di scambio delle risorse e il contesto sociale (associazione, Comune, aziende private, professionisti) ha contribuito collocandosi in una dimensione di partecipazione, accoglienza e inclusione. Il risultato atteso è una struttura aperta in cui le risorse interne ed esterne trovino spazio per confrontarsi e riconoscersi in una organizzazione che si sviluppa sul triangolo del dare/avere/restituire.

ANALISI PRELIMINARE

I V TI

T E I B

O

L’alto livello di stress fisico ed emotivo vissuto sia dai residenti che dagli operatori, in una quotidianità di richieste e di risposta ai bisogni basici ma soprattutto complessi, ha dettato la necessità di rielaborare una prospettiva diretta ad un maggiore allenamento delle conoscenze e delle competenze dell’intelligenza emotiva, attivando interventi nelle aree di vita, sanitaria e assistenziale come: area spazio, area tempo, area dell’affettività, area della cura, area della comunicazione, area della creatività e area territoriale, sociale e culturale.

. Aumentare gli spazi relazionali e di frontiera tra le persone che «vivono un ruolo» all’interno della struttura. . Aumentare il bisogno di allenare le proprie competenze emotive per dare risposte di riflessione e non di reazione.

METODOLOGIE-PROCEDURE-TEMPI Costruire spazi e momenti in cui sperimentare ed allenare le competenze emotive (empatia) attraverso la formazione e la costruzione di gruppi. Realizzare progetti secondo una dimensione olistica dove il corpo diventa campo esplorativo in cui riconciliare la dimensione intellettiva ed emotiva, abbandonando il pregiudizio che in un corpo vecchio (residenti) non ci siano prospettive e un corpo inserito in un contesto lavorativo debba essere rigido e infelice. Il progetto è in fase di realizzazione e ha carattere permanente.

ELEMENTO DI INNOVAZIONE L’innovazione sta nel pensare che il lavoro assistenziale non si riduce nello sviluppo interno di una struttura a cui è stato riconosciuta una funzione, ma deve costruirsi e realizzarsi all’interno di una cultura che restituisca a ciascuno la possibilità di far parte di un processo di evoluzione che interpella l’intelligenza cognitiva ed emotiva personale in quanto parti di un sistema che necessita di una forte spinta creativa in cui ritrovarsi in un’identità individuale e collettiva, riappropriandosi così, di una natura integrativa che vede nelle competenze specifiche, professionali e umane le basi per costruire reti sociali impregnate di vissuto e non di teoria.

RISULTATI E VALUTAZIONI FORMAZIONE PERMANENTE

CAPACITA’ DI RISPOSTA

ORE DI FORMAZIONE

I grafici evidenziano che la presenza di una formazione permanente in una struttura socio-assistenziale consente di attivare un processo di evoluzione di una cultura della cura che restituisce all’etica relazionale un ruolo di mobilitazione delle risorse interne ed esterne, con un aumento della partecipazione della comunità agli eventi culturali e formativi proposti dalla struttura. 2013

2014

2015

Incubatore non tecnologico di Imprese giovanili

2016

2013

2014

2015

2016

Crescita e Sviluppo Personale, Sociale, Culturale e di Comunità



Incubatore non tecnologico

Comune di Acqui Terme

di Imprese giovanili

Crescita e Sviluppo Personale, Sociale, Culturale e di Comunità

CAMMINARE TRA

BENESSERE E CULTURA Camminate tematiche volte a far conoscere il territorio dell’Acquese e del Monferrato, che si svolgeranno lungo percorsi naturalistici, sentieri collinari e nei centri storici locali. Saranno organizzate iniziative di valorizzazione ambientale, di riscoperta culturale, con momenti dedicati alla socializzazione e allo scambio intergenerazionale, oltre che eventi di sensibilizzazione alla pratica sportiva out-door. Percorsi alternativi tra cultura e benessere per riscoprire il piacere dello stare insieme, del condividere e confrontare le proprie esperienze, valorizzando le risorse peculiari del territorio e delle sue tradizioni. Promuovere un percorso partecipato e mirato alla cultura del benessere, grazie anche al contributo delle nuove tecnologie quali App e Digital storytelling, per una “nuova vision dello stare bene”.

RobertaIvaldi roberta.five@yahoo.it

FabriziaVacca

fabrytresette@libero.it



OpenGeoData School Mappe esperienziali per l’innovazione territoriale e il turismo

La prima edizione nel 2016

Le parole chiave individuate e come sono state declinate dai partecipanti all’OpenGeoData School …

Grazie a…






per

con

25 Incubatore non tecnologico di Imprese giovanili

30

Crescita e Sviluppo Personale, Sociale, Culturale e di Comunità


Incubatore non tecnologico di Imprese giovanili

Crescita e Sviluppo Personale, Sociale, Culturale e di ComunitĂ


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