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Piccola guida alla vita di bordo in barca e in crociera Maria Cristina Giordano Illustrazioni di Lucio Martis
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A Omero, Saverio e “Nonna Bolina”
Astræa Editrice s.r.l., via Cavallina 6, 40137 Bologna www.astraeaeditrice.it Copyright © 2009 Astræa Editrice Si ringrazia Peter Pauper Press Inc. per la concessione d’uso del progetto grafico della collana
Printed in Hong Kong 1 2 3 4 5 6 2009 2010 2011 ISBN 978-88-95649-20-7
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Sommario Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9 Test: di che barca sei? . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Come scegliere la barca ideale . . . . . . . . . . . 16 Il noleggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Mete e itinerari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 Il comfort a bordo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Come si trova la barca . . . . . . . . . . . . . . . . 31 In barca con gli amici . . . . . . . . . . . . . . . . 36
L A VA C A N Z A
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .38 Il comandante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 Manager e guida turistica . . . . . . . . . . . . . 47 C’è skipper e skipper. . . . . . . . . . . . . . . . . . 51 Uomini e marinai . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
LO SKIPPER
. . . . . . . . . . . . . .62 Il bagaglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65 Viaggiate leggeri. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
P R I M A D I S A L PA R E
. . . . . . . . . . . . . . . . . .80 L’imbarco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82 Acqua dolce e elettricità . . . . . . . . . . . . . . . 84 La toilette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86 L’ordine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88
V I TA D I B O R D O
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Siamo tutti sulla stessa barca . . . . . . . . . . . 92 In rada e in porto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95 Tutti i rifiuti tornano a galla . . . . . . . . . . . 97 . . . . . . . . . . . . . . . . .99 Il mare è pieno di barche . . . . . . . . . . . . . 102 In caso di burrasca . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103 I bambini in barca . . . . . . . . . . . . . . . . . 105
I N N AV I G A Z I O N E
. . . . . . .112 Le scottature . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113 Il freddo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114 Agitarsi con cura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115 Le mani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116 Le manovre e gli sforzi . . . . . . . . . . . . . . . 117 Ai fornelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118 A tavola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119 I bagni in mare aperto . . . . . . . . . . . . . . . 119 Il mal di mare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121 Creature marine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124 Il meteo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125
PERICOLI E PRECAUZIONI
. . . . . . . . . . . . . . . . . . .130 Le ricette della barca . . . . . . . . . . . . . . . . 135
LA CAMBUSA
. . . . . . .139 La nomenclatura della barca . . . . . . . . . . 156 la biblioteca del marinaio. . . . . . . . . . . . . 158
LA LINGUA DELLA BARCA
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Introduzione La storia della navigazione a vela si perde nel tempo: è stata lo strumento di grandi esplorazioni e di scambi commerciali fin dall’antichità e oggi, dopo una lunga evoluzione, la barca a vela è un mezzo di svago alla portata di chiunque. Se fino a qualche anno fa era uno sport riservato a pochi, oggi è considerato una magnifica alternativa alle “solite” vacanze. Navigare a vela è un modo per tuffarsi nella natura; per allontanarsi dalle spiagge affollate e godere del canto del mare e del vento. È un modo per viaggiare senza che la barca sia solo un mezzo di trasporto: la barca si sposta sul mare, ma non è detto che il suo fine sia portarvi da un posto all’altro. Per molti la barca è un piacere fine a se stesso, dove ciò che conta non è arrivare ma andare, assaporando una dimensione diversa da quel6
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la che si vive sulla terraferma, perché allarga gli orizzonti, sgombera la mente, tempra il corpo e lo spirito. In realtà andare in barca vela può essere scomodo, faticoso, richiede pazienza e tolleranza e a volte può essere pure rischioso. Chi vi propone la vela come alternativa a una vacanza in un villaggio turistico, probabilmente non ha mai messo piede su una barca. È anche vero però che oggi le formule per andare per mare sono molteplici e probabilmente anche voi troverete quella che risponde alle vostre aspettative. Questo Little Blue Book della Vela è dedicato a chi sta per prendere il mare su una barca a vela perché è stanco delle solite vacanze e vorrebbe provare qualcosa di diverso; a chi sogna isole deserte e mari cristallini visti da una prospettiva nuova; a chi 7
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è stato invitato da amici a fare una crociera ma non sa bene a cosa va incontro. E anche agli skipper, che di barca a vela la sanno lunga ma si sono stancati di ripetere sempre le stesse cose e vorrebbe poter consegnare nelle mani dei propri ospiti un prontuario di regole minime da osservare a bordo. Non si tratta quindi di un manuale tecnico, semmai di una piccola guida che aiuti a chiarirsi le idee su cosa significa navigare a vela: dall’imparare a convivere in uno spazio ristretto all’adattarsi all’idea che in mare a comandare sono solo il vento e lo skipper.
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la vacanza
Questa barca non è un albergo! ANONIMO
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Test: di che barca sei? 1. Avete deciso di fare una vacanza in barca perchÊ‌?
Altrimenti il vostro compagno/a ci sarebbe andato da solo/a. Detestate il mare e preferireste andare in montagna.
A.
Altrimenti il vostro compagno/a ci sarebbe andato da solo/a. Adorate il mare, soprattutto se contemplato dalla sdraio sulla spiaggia del villaggio tutto compreso.
B.
Avete sentito dire che in barca si raggiungono posti che altrimenti non potreste mai vedere.
C.
Avete voglia di fare un’esperienza nuova, staccando completamente dalla vita di terra, per scoprire cosa vuol dire fasi portare dal vento. D.
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2. La vostra vacanza ideale è …?
Riposare, mangiare, bere, leggere, passeggiare e stare in santa pace. A.
Visitare posti, conoscere gente, fare tardi la sera. B.
Dinamica: non vi piace perdere tempo e volete vedere e fare il più possibile.
C.
L’importante non è arrivare, ma andare: the journey is the reward.
D.
3. Quando partite per le vacanze, il vostro bagaglio è …?
Una o due valige rigide: non sapete mai cosa vi può servire e nel dubbio vi portate tutto.
A.
B.
Potete rinunciare a molto ma non a tutto!
C.
Solo la carta di credito.
D. Basta poco: ci sono poche cose fondamentali che vi serviranno di certo. 4. In vacanza non potete rinunciare a …?
Al quotidiano con il caffè e alla privacy (soprattutto in bagno).
A.
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B. Alle serate in discoteca, alle cenette al ristorante e al cellulare.
A prendere il sole, fare il bagno e fare la doccia d’acqua dolce per togliervi il sale di dosso. C.
D.
Un buon libro.
5. Per voi la barca a vela è ‌?
Un mezzo di trasporto, per giunta lento e scomodo.
A.
Un mezzo di trasporto pieno di gente seminuda, dove si possono fare incontri interessanti. B.
C.
Un mondo misterioso tutto da conoscere.
D.
Una casa che va dove la porta il vento.
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maggioranza di a: il terricolo terricolo
Tecnicamente appartenete alla specie Terricolo terricolo, e la barca NON fa per voi. Siete ben radicati a terra e solo guardare le barche da riva vi dà un lieve senso di nausea. Se proprio insistete nel voler andare per mare, provate a salire su un motoscafo o avventuratevi a una gita su un barcone per un paio d’ore al massimo e poi valutate com’è andata. La vostra barca ideale non esiste, tutt’al più potete prenotare una cabina su una nave da crociera. maggioranza di b: il terricolo navigabile
Probabilmente siete single e le vostre priorità sono divertirvi, conoscere gente, vedere posti, prendere il sole e fare il bagno, ma non volete rinunciare a un certo livello di comfort e soprattutto, della barca a vela non ve ne importa nulla: lo considerate un mezzo di trasporto come un altro, solo che ci sono molte persone poco vestite a bordo e questo vi mette allegria. La vostra barca ideale è il catamarano, rigorosamente in flottiglia, ma potete 13
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anche tentare golette e caicchi, o monoscafi, a patto che vi rivolgiate ad agenzie specializzate in vacanze per giovani o single senza troppe ambizioni marinaresche. maggioranza di c: l’aspirante aiuto mozzo
Avete maturato una certa propensione per la navigazione pur non sapendone nulla e siete in grado di adattarvi a ogni situazione. Non vi spaventate all’idea di qualche piccolo disagio, ma pensate di non poter rinunciare alla doccia giornaliera e detestate il freddo. Siete generalmente accomodanti verso il prossimo e molto curiosi di vedere come ve la caverete in barca. Inoltre vorreste imparare un po’ ad andare a vela. La vostra barca ideale è quella che vi pare, catamarano o monoscafo. In fondo, a voi interessa l’esperienza più che la navigazione, ma potreste scoprire che la barca a vela fa per voi (solo nei posti veramente caldi). maggioranza di d: il marinaio
È probabile che siate una di quelle rare persone dotate naturalmente di piede marino, di sensibilità marinara e di buon senso in generale. Avete 14
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capito ancora prima di salire a bordo che siete voi a dovervi adattare al mare e al mezzo, non il contrario. Non temete il freddo e di solito vi addormentate di botto non appena toccate il letto. Potreste scoprire che stare al timone vi è naturale come guidare l’auto e, se riuscite a fare una gassa al primo colpo o state leggendo questo libro nella cabina di prua mentre la barca fila di bolina con 30 nodi di vento, probabilmente non conoscerete mai il mal di mare e non vorrete più fare vacanze diverse da quelle a vela. La vostra barca ideale è un monoscafo bene invelato, e dovreste fare una crociera-scuola per mettere subito a frutto la vostra innata predisposizione.
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Come scegliere la barca ideale La prima domanda da porsi dopo aver deciso di fare una vacanza a vela è: qual è la mia barca ideale? Potrà sembrarvi strano, visto che di barche ancora non sapete nulla ma, in effetti, è proprio grazie a questo dilemma iniziale che troverete la risposta a domande che per ora non sapete neppure formulare. Sono però domande determinanti per sgombrare il campo da miti e preconcetti sulla vela. Ecco quindi il motivo del test iniziale: ora sapete di che barca siete. Ovviamente tutto questo non si applica se siete stati invitati sulla barca di amici, caso particolare al quale è dedicato l’ultimo paragrafo di questo capitolo. 16
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Il noleggio L’offerta di formule per fare le vacanze in barca è in continua crescita ed evoluzione e ha tolto un po’ di quella patina di esclusività che la barca a vela si è portata appresso per molti decenni. Tecnicamente le formule si riassumono in tre categorie: Bare boat: il noleggio di una barca senza skipper né equipaggio. Questa formula è riservata a chi sa navigare con una certa sicurezza, ha un po’ di esperienza (e quasi sempre anche la patente nautica) e un nutrito gruppo di familiari o amici che desiderano condividere l’esperienza. Crewed boat: il noleggio di una barca con skipper e equipaggio (in genere una hostess e, se la barca lo richiede, un marinaio). È una soluzione adatta a gruppi di almeno sei-otto
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persone, equiparabile quanto a costi a un soggiorno in un bell’albergo a cinque stelle. il modo più semplice ed economico di fare una vacanza in barca, adatta ai single o alle coppie, perché si tratta di riservare una cabina (o posto letto) su una barca con skipper (e a volte anche hostess) e di veleggiare in compagnia di altri come voi. Il cabin charter si suddivide in varie opzioni, le più comuni delle quali sono: la navigazione in flottiglia, in cui più barche navigano di conserva (abituatevi fin da ora a consultare il glossario che trovate in fondo a questo libro: la lingua dei marinai è tutta particolare); le crociere in tutti i mari del mondo; le grandi navigazioni (in cui si passa più tempo in mare che a terra) e le traversate oceaniche (in cui la terra la si vede solo quando si salpa e quando si ormeggia dopo alcune settimane). Cabin charter:
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Mete e itinerari Chi desidera fare una vacanza in barca a vela, prima di tutto deve decidere dove vuole andare. Isole e arcipelaghi del Mediterraneo
Il Mediterraneo è la meta prediletta per le vacanze estive: la Sardegna e la Corsica (dove il vento non manca quasi mai), cosÏ come la Sicilia e tutti gli arcipelaghi italiani sono meravigliosi da terra, indimenticabili dalla barca. Lo stesso discorso vale per Croazia, Dalmazia, le isole Ioniche della Grecia e tutti gli arcipelaghi della Grecia centrale e orientale, regno del furioso meltemi, e la Turchia, paradiso dei caicchi. Le isole Porquerolles, la Costa Azzurra, le Baleari e sostanzialmente tutte le coste che affacciano sul 19
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mare nostrum sono altre mete tra le più belle del mondo. Navigazioni generalmente brevi e non molto impegnative (se le condizioni meteorologiche sono favorevoli), molti approdi, in porti o rade. Scendere a terra per esplorare le isole è abbastanza facile. Se c’è burrasca, di solito non si prende il mare.
Caratteristiche.
Caraibi
In inverno il panorama si arricchisce di mete più esotiche dove andare a scaldare le ossa quando da noi è freddo e buio. I Caraibi, in particolare le Isole Sottovento e Sopravento, sono sempre battute dagli alisei e offrono magnifiche opportunità di coniugare grandi veleggiate, talora anche piuttosto impegnative, con l’esotismo di scenari verdi e selvaggi di St. Vincent e St. 20
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Lucia; i villaggi francesi di Martinica e Guadalupa, o quelli britannici di Antigua e Barbados; le spiagge candide delle Isole Vergini e la barriera corallina delle Grenadine. Magnifiche anche le Grandi Antille, prima fra tutte Cuba, dove navigare riserva sorprese memorabili per l’ambiente incontaminato ancora relativamente poco battuto dal turismo di massa. Il periodo più favorevole dal punto di vista meteorologico va da novembre a marzo, ma nulla vi impedisce di andare ai Caraibi in agosto, basta che non vi aspettiate cielo blu, sole e brezze leggere perché è la stagione degli uragani. Navigazioni lunghe alternate a tratti più brevi, generalmente impegnative ma non difficili (gli alisei sono venti prevalenti ma non sempre costanti per forza e direzione). Si ormeggia per lo più in rada e il tempo per esplorazioni a terra a volte scarseggia. Se c’è burrasca, di solito si naviga ugualmente.
Caratteristiche.
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Oceano Indiano
Passando all’Oceano Indiano, le Seychelles dei mitici coco de mer sono molto piÚ belle e godibili dal mare che da terra. Una crociera in monoscafo o catamarano da Mahe a La Digue consente di esplorare questo paradiso tropicale con navigazioni brevi e ancoraggi tranquilli. Perfette da aprile a settembre, sono invece sconsigliabili tra novembre e febbraio, piovosi e umidissimi. Le Maldive non sono particolarmente adatte alla barca a vela: i fondali punteggiati di pareti coralline sono troppo rischiosi per veleggiare, ed è per questo che chi vuole navigare in questi magnifici atolli, di regola lo fa a bordo di motoscafi o suggestive giunche e golette a motore. Mete meno note ma di grande suggestione viste dal mare sono la Thailandia, la Malaysia e l’Indonesia, in particolare le isole della Sonda, ma sono pochi gli skipper italiani che si avventurano da quelle parti. 22
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Navigazioni generalmente brevi, approdi in piccoli porti o rade. Occorre fare attenzione alla stagione perché il monsone può minare la vacanza. Le occasioni di scendere a terra ed esplorare le isole non mancano.
Caratteristiche.
O c e a n o P a c i fi c o
La Polinesia (ma anche la Micronesia, la Melanesia e tutti gli atolli dei mari del sud) e le sue spiagge incantate di sabbia finissima, sono l’ideale da visitare in barca a vela, ma ancora meglio in catamarano. Il periodo migliore va da maggio a ottobre: le temperature sono più fresche e le piogge più scarse, mentre gli alisei di sud-est permettono navigazioni tranquille. Navigazioni brevi, approdi per lo più in rada; anche qui bisogna fare attenzione alla stagione. Il viaggio per arrivare in Polinesia è generalmente molto lungo (e costoso). Caratteristiche.
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Le grandi navigazioni e le traversate oceaniche
Per grandi navigazioni si intendono tutte le rotte che comportano lo spostamento da un punto all’altro con in mezzo qualche centinaio di miglia marine e basta; possono durare dalle ventiquattr’ore ai dieci giorni circa. In questa categoria rientrano le rotte classiche del Mediterraneo, per esempio dalla Toscana alle Baleari, oppure dalle Baleari a Gibilterra, ma anche dalla Liguria alla Sardegna e le traversate brevi in Atlantico, ad esempio dalle Azzorre a Gibilterra. La caratteristica di queste navigazioni è che si cerca di coprire l’itinerario nel tempo più breve possibile; l’equipaggio è tenuto a partecipare attivamente: si naviga di giorno e di notte e si fanno turni di guardia e al timone. Si tratta di navigazioni impegnative indipendentemente dalle condizioni meteorologiche, in cui fare scalo a terra è 24
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un’ipotesi improbabile, che si verifica solo in caso di forti burrasche. Se non siete mai andati in barca a vela, non è il modo più adatto per iniziare. Le traversate oceaniche sono la versione esasperata delle grandi navigazioni. Di solito una traversata, per esempio quella classica dell’Atlantico (dalle Canarie alle Antille o, sulla rotta inversa, dalle Antille alle Azzorre) richiede dalle due alle tre settimane e presuppone che l’equipaggio sia sempre parte attiva della gestione della barca. Per giorni e giorni l’orizzonte è fatto solo di mare aperto, si convive gomito a gomito senza mai una pausa e si è in balia delle condizioni del tempo. Emozionante esperienza per vivere il mare, di certo è riservata solo a chi ha già maturato una discreta esperienza e non teme lunghe permanenze in ambienti angusti. 25
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Tenete presente che durante una crociera media estiva (o invernale ai tropici), di giorno si vive in costume da bagno e maglietta (o pareo per le signore) e si sta rigorosamente a piedi nudi. Quando si naviga, il pile e la giacca impermeabile possono tornare utili e la sera ci si copre un po’ di più se il vento rinfresca. Se non si scende a terra, è raro che possano servire altre cose. Nulla impedisce di portarsi almeno una “tenuta da sbarco” per le escursioni a terra. Se andate per mare in inverno o dovete affrontare lunghe navigazioni è bene che nella sacca mettiate anche:
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La cerata completa. Stivali da barca e calzettoni. Guanti di pile.
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Check-list della sacca: il minimo indispensabile N 2-3 magliette N 2-3 cambi di biancheria intima N 1-2 pile o felpe N 1-2 paia di bermuda N 1 paio di pantaloni lunghi N 2 costumi da bagno N 1 cappellino N 1 paio di occhiali da sole N Crema solare N Asciugamano N Scarpe con la suola di gomma N Medicinali necessari
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