Little Green Book La Terrazza Verde

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the little green book

LA TERRAZZA VERDE

Piccola guida alla coltivazione delle piante in vaso Paola Celli Illustrazioni di Lucio Martis


In ricordo di mia madre, pollice verde d’istinto, e di mio padre, infaticabile sperimentatore nel suo giardino.

Astræa Editrice s.r.l., Bologna www.astraeaeditrice.it Copyright © 2010 Astræa Editrice Si ringrazia Peter Pauper Press Inc. per la concessione d’uso del progetto grafico della collana

Printed in Hong Kong 123456 2010   2011   2012 ISBN 978-88-95649-31-3


the little green book

LA TERRAZZA VERDE


Sommario Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 L’allestimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 GLi Stili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Classico italiano . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Lineare moderno . . . . . . . . . . . . . . . . 13 Rustico e campestre . . . . . . . . . . . . . . . 16 Mediterraneo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Etnico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 i vasi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 I materiali tradizionali . . . . . . . . . . . . 22 Le imitazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Vasi a muro, vasi sospesi e fioriere . . 30 Vasi a muro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 Vasi sospesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 Fioriere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 Pergolati e fondali . . . . . . . . . . . . . . 35 Gli attrezzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 Per un buon acquisto . . . . . . . . . . . . . 41 Per una lunga durata . . . . . . . . . . . . . 41 Terra, pacciame e concimi . . . . . . . . 42 Terra e terricci . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 4


Le pacciamature . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 Concimi e compost . . . . . . . . . . . . . . . 46 esposizione e clima . . . . . . . . . . . . . . 51 Cure e coltivazione . . . . . . . . . . . . . . 54 La messa a dimora . . . . . . . . . . . . . . . 56 La nutrizione delle piante . . . . . . . . . . 58 Come e quando annaffiare . . . . . . . . . . 62 Potatura e cimatura . . . . . . . . . . . . . . 64 Piante in vacanza . . . . . . . . . . . . . . . . 68 Contro il freddo . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 Terrazze per ogni stagione . . . . . . . 75 Primavera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 Giallo di primavera . . . . . . . . . . . . . . 78 Contrasto in giallo e blu . . . . . . . . . . . 79 Bulbose a fioritura primaverile . . . . . . 81 Foglie in colore . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85 Primavera fra le rose . . . . . . . . . . . . . . 88 estate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90 Estate in giallo e rosso . . . . . . . . . . . . . 91 Un angolo di prato . . . . . . . . . . . . . . . 93 Un salto ai tropici . . . . . . . . . . . . . . . 96 Bulbose a fioritura estivo-autunnale . . . 97 Rose nel rosa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98 A proposito di rose . . . . . . . . . . . . . . 100 5


Il bianco dell’estate . . . . . . . . . . . . . . . 102 autunno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106 Bello in autunno . . . . . . . . . . . . . . . . 107 Un fiore che viene da lontano . . . . . . 110 Cavoli in terrazza . . . . . . . . . . . . . . . 115 inverno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116 Rami e tronchi in bellavista . . . . . . . . 117 Camelie, le signore dell’inverno . . . . . . 120 Pensieri colorati . . . . . . . . . . . . . . . . . 123 Un bell’ibrido . . . . . . . . . . . . . . . . . 125 una Terrazza per tutti i gusti . . . . 127 Terrazza umida e ombrosa . . . . . . . . 128 Balcone succulento . . . . . . . . . . . . . . . 131 Aromi in balcone . . . . . . . . . . . . . . . . 134 Dolce e piccante . . . . . . . . . . . . . . . . . 139 Un angolo per l’orto . . . . . . . . . . . . . . 142 Ortoinpiedi, ortoseduto, giardini mobili e giardini verticali . . . . . . . . . . . . 145 Il frutteto pensile . . . . . . . . . . . . . . . 147 Guida alle piante . . . . . . . . . . . . . . . . . 151

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Introduzione Avere una terrazza verde e fiorita può sembrare complicato e difficile, ma è certo un’attività che dà molte soddisfazioni e ha risvolti interessanti e gratificanti. La terrazza arredata con piante e fiori diventa un ambiente in più della casa, un vero e proprio “ampliamento” degli interni, godibile per molti mesi all’anno. È uno spazio che permette anche a chi vive in città di cimentarsi nel giardinaggio, un giardinaggio di piccole dimensioni e che perciò non è impegnativo dal punto di vista del tempo da impiegare, né faticoso, ma vario e creativo. Per non parlare dei sicuri benefici per persone e ambiente: è provato infatti che dedicarsi alla cura delle piante, anche su scala minima, è una ottima terapia antistress e se 7


lo facciamo seguendo metodi quanto più possibili naturali è un bel regalo non solamente per sé stessi, ma anche per l’ambiente. Una cortina verde sulla terrazza isola dai rumori e dalle polveri e nei mesi invernali, quando non è direttamente utilizzabile, è uno sfondo gradevole e prezioso, apprezzabile dall’interno dell’abitazione. Questo Little Green Book fornisce le indicazione di base per orientarsi nella progettazione di una terrazza, dà un’idea di quanto è varia la scelta in fatto di vasi e contenitori, suggerisce piante e accostamenti vegetali per rendere la terrazza bella e rigogliosa in ogni stagione. Non mancano cenni tecnici per la coltivazione e la cura quotidiana del piccolo mondo verde, vi troverete anche utili indicazioni sulle attrezzature e una piccola guida sulle caratteristiche di alcune piante ornamentali. 8


Recuperare un vecchio vaso Vecchi vasi in legno o terracotta possono essere recuperati con qualche accorgimento. I vasi di terracotta a volte si ricoprono di incrostazioni gradevoli in un ambiente rustico, ma stonate in uno moderno e lineare. Per rimuovere il calcare passate energicamente sui vasi una spazzola di saggina, poi lavateli e strofinateli con uno straccio imbevuto di aceto o di acido cloridrico. Se invece le incrostazioni sono verdastre, usate, dopo la spazzola, acqua e varechina. I vasi in terracotta possono essere verniciati con colori acrilici o altri prodotti. Per un risultato migliore, prima della vernice stendete una base di fondo gesso o di un altro impregnante. Sverniciate i vasi di legno con solventi o carta vetrata, passateli con due mani di impregnante ad acqua e dipingeteli a smalto, lucido o opaco. Se non volete prodotti chimici per l’interno del vasp, usate un telo di plastica. 29


Vasi a muro, vasi sospesi e fioriere Vasi a muro

Hanno due grossi vantaggi: quello di nascondere eventuali brutte pareti e quello di sfruttare al meglio lo spazio disponibile lasciando libero il pavimento. Ideali quindi se non si vogliono fare interventi particolari sugli intonaci e se la terrazza è di dimensioni ridotte. I vasi da appendere al muro generalmente sono abbastanza piccoli e quelli più agevoli da sistemare hanno un lato piatto da fissare alla parete, mentre la parte opposta, quella esterna, può essere sia piana sia semisferica. Non mancano le forme di fantasia, come cornucopie, maschere o teste di animali. Naturalmente la scelta delle piante dovrà tenere conto del fatto che questi contenitori vengono ammirati dal basso; inutile perciò piantarvi specie che 30


si sviluppano in altezza: si darĂ piuttosto la preferenza a piante ricadenti, dai tralci morbidi e fioriti che scendono gradevolmente verso terra. In questi vasi si coltivano specie da fiori annuali come ad esempio surfinie, petunie, lobelie, bidens, ma si ottengono ottimi risultati anche con fucsie, edere e persino con alcuni ortaggi come fragole e pomodori ciliegini, peperoncini, piselli ed erbe aromatiche. Vasi sospesi

Anche i panieri e i cesti sospesi sono progettati in modo da essere ammirati dal basso, di solito vengono sistemati appena sopra l’altezza dello sguardo, e dunque ospiteranno piante ricadenti e qualche pianta piÚ alta nel centro. Quelli piÚ belli sono senz’altro i cesti in filo metallico, di forma sferica o esagonale, che vanno rivestiti internamente con appositi feltri di torba prima di sistemarvi terriccio e piante. Ve ne sono an31


che di terracotta o di plastica e il vantaggio di quest’ultimi è la maggiore facilità di assemblaggio e la capacità di contenere l’acqua di annaffiatura senza perdite. Non hanno però lo stesso effetto decorativo di un paniere metallico che si ricopre interamente di verde e di fiori che spuntano anche dalla parte inferiore. I contenitori in metallo hanno già gli appositi ganci o catenelle per il fissaggio al soffitto, oppure a una trave o ad altro supporto, quelli in plastica o terracotta di solito hanno dei fori subito sotto il bordo, oppure vanno sistemati in cesti di vimini o di corda intrecciata. Va posta molta attenzione al loro fissaggio, perché oscillano al vento e quelli in terracotta, una volta riempiti, possono diventare molto pesanti. Esistono anche delle sospensioni a carrucola, comode quando c’è da abbassare e poi risollevare i vasi per dar loro acqua e le altre cure. 32


Fioriere

Le cassette rettangolari in legno, terracotta o plastica sono concepite soprattutto per i davanzali delle finestre e per le ringhiere di balconi o scale. Di solito sono fissate per mezzo di supporti o portafiori in metallo che si agganciano al muro o alla ringhiera. Particolare attenzione va dedicata alle fioriere da sistemare sui davanzali: per prima cosa è opportuno verificare che esse non intralcino l’apertura della finestra e che il davanzale stesso sia abbastanza largo per contenerle, poi è assolutamente necessario metterle in sicurezza. I due metodi migliori sono i supporti a L da avvitare al muro e ai due lati della cassetta e le barre di metallo fissate esternamente ai due lati del davanzale. Nelle ferramenta e nei negozi di bricolage o di giardinaggio sono in vendita tutti i pezzi per queste piccole, ma importanti strutture. Un altro aspetto delicato è l’annaffiatura: per non bagnare i balconi sottostanti (ma anche il proprio terreno) è bene usare vasi a riserva d’acqua. 33


Infine, al momento di scegliere le piante, si dovrà tener conto del fatto che queste fioriere hanno come scopo principale quello di abbellire e rallegrare la facciata e quindi di essere viste dall’esterno, ma che possono essere gradevoli anche dall’interno della finestra o della terrazza. Si sceglieranno perciò specie diverse per i due lati e si sistemeranno in modo equilibrato: ad esempio la cascata di gerani verso l’esterno può essere accoppiata verso l’interno dai bei tralci bianco verde del Plectranthus o da quelli fioriti delle begonie pendule.

Se… Se i vasi sono piccoli, sollevateli per lavorare a un’altezza comoda. Se i vasi sono grandi, portateli prima nel luogo scelto per ospitarli, poi riempiteli di terra. Se dovete spostare vasi grandi ricorrete ai carrellini con le ruote: possono rimanere sempre sotto i vasi come base fissa.

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Pergolati e fondali Una terrazza di medie o grandi dimensioni può agevolmente ospitare un pergolato che, se allestito in prossimità della sala o della cucina, diventa uno spazio ideale per momenti di incontro fra familiari e amici ed ha anche il vantaggio, per stanze esposte alla luce e al calore estivo, di ombreggiare e quindi rinfrescare gli interni. Esistono pergole in legno già pronte per essere montate e con soluzioni estremamente versatili sia per dimensioni sia per modulazione delle forme. La loro altezza minima è di 2,3 metri, ma naturalmente bisogna tener conto dell’altezza delle porte e delle finestre che si affacciano sulla terrazza. Su queste pergole, di solito appoggiate a un muro esterno dell’abitazione, si possono far crescere piante rampicanti di 35


vario genere, ma le zone d’ombra possono essere ottenute anche con ombrelloni quadrati di tela, con tende a pannelli o con stuoie di sottili canne (arelle). Le soluzioni sono molte e diversificate e dipendono anche dall’intensità di ombra che si vuol ottenere. I grigliati verticali o di copertura, se fitti danno già da soli ombra sufficiente e permettono una buona schermatura da sguardi esterni, altrimenti sono sostegni ideali per le piante. Per terrazze particolarmente assolate si può prevedere anche una parte con copertura in legno. Vi sono delle ditte che ne producono a pannelli mobili: pannelli che si spostano e scorrono uno sull’altro spinti dal movimento di una bacchetta o di un automatismo, per poter passare in pochi attimi dall’ombra totale alla piena luce. In commercio si trovano anche elementi ad arco per gli affacci all’esterno o per incorniciare porte e finestre. 36


Un abbellimento della zona a pergolato, oltre all’arredamento vero e proprio, può venire dalla copertura del pavimento con una ulteriore pavimentazione in legno. Ne esistono a moduli quadrati che possono essere messi in opera e rimossi con estrema facilità.

Piccole astuzie • A fine ciclo sostituite le piante stagionali con altre adatte alla nuova stagione. • Muri e pareti bianche sono uno sfondo ottimale per valorizzare vasi e piante. • Muri in cemento o a vista non fanno risaltare piante e fiori. Nascondete il muro di cemento con piante rampicanti o con una siepe sempreverde; valorizzate i mattoni a vista con piante dalle foglie chiare e fiori dai colori brillanti.

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Perle alle piante Se avete delle piante particolarmente delicate, che non sopportano che poche ore di aridità, che devono avere il terreno sempre umido per non soffrire, mettetele a dimora in un terriccio poco fibroso e non troppo leggero, mescolato a terra di giardino e alle “perle d’acqua”. Si tratta di piccole sfere composte da una sostanza che è in grado di assorbire una gran quantità di acqua che poi viene rilasciata a poco a poco nel terreno, mantenendovi a lungo un’umidità costante. Potatura e cimatura

La cimatura, cioè il taglio delle corolle appassite o morte, è indispensabile perché la terrazza mantenga un aspetto ordinato, curato e piacevole e dà modo ai fiori appena sbocciati di risaltare. Cimare i fiori appassiti è utile anche per evitare che le piante da fiore sprechino energie producendo frutti e semi. 64


Potare è un impegno non indifferente e richiede un po’ di tecnica: non si può tagliare impunemente qualsiasi ramo e non lo si può fare in qualsiasi stagione, perché ogni pianta va potata in modo specifico. Se non siete degli esperti, man mano che scegliete le piante informatevi anche sui loro tempi di crescita, sulle forme che esse tendono naturalmente ad assumere, sulle modalità di fioritura. Mettetevi in condizione di dover operare solamente delle potature di alleggerimento delle chiome, di rimozione di rami deboli, spezzati, malati o morti. Non vi sono regole generali: di solito i cespugli che fioriscono all’inizio della primavera vanno potati solamente dopo che sono completamente sfioriti, tagliando i rami al di sopra di una gemma esterna. Invece le piante a fioritura estiva vanno potate in autunno o, nei climi più freddi, a fine inverno. Per alcune piante, come ad 65


esempio per le rose, potature annuali sono indispensabili per avere fioriture ricche e abbondanti, per altre invece, come molte sempreverdi, la potatura va effettuata piÚ raramente e in molti casi non è necessaria. In ogni caso i tagli dei rami devono essere netti, precisi, senza sfibrature della corteccia o del legno. Tagli netti e puliti si rimarginano rapidamente. Tagli slabbrati sono un allettante ricettacolo per marciumi, insetti e parassiti.

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Potate… • …dopo l’inverno eliminando senza pietà tutti i rami secchi o avvizziti. • …per eliminare un ramo, tagliatelo a un centimetro dal punto in cui si innesta sul tronco. • …sempre sopra ai getti o alle gemme. • …con tagli diritti, perpendicolari al ramo se i cespugli hanno getti opposti. • …con taglio obliquo (base del taglio opposto al getto) se il getto è unico. • …sopra alle gemme rivolte verso l’esterno. • …eliminandone uno, i rami che sfregano fra loro rovinandosi a vicenda la corteccia. • …con energia a inizio primavera le piante che fioriscono sui rami dell’anno in corso. • …le siepi di conifera solamente quando raggiungono l’altezza desiderata. • …le siepi a rapida crescita più volte durante la stagione vegetativa. • …i “succhioni” cioè i rami che si formano al di sotto degli innesti (nelle piante innestate). 67


Piante in vacanza

Partire per le vacanze significa organizzare anche la gestione della terrazza durante la propria assenza e se l’assenza è prolungata al ritorno troveremo sicuramente un bel po’ di lavoro da fare e qualche pianta da sostituire. L’ideale è trovare qualcuno di fiducia che ci sostituisca in parte, almeno per l’annaffiatura dei vasi. Inutile dire, soprattutto se la terrazza è di discrete dimensioni e il numero delle piante è alto, che il sistema migliore è quello di avere una rete di irrigazione automatica, efficiente e sicura. Per dimensioni minori si cercherà di raggruppare tutte le piante in un angolo riparato dal sole diretto e si ricorrerà a metodi quali i vasi a riserva d’acqua e le perle d’acqua di cui abbiamo già scritto, con la consapevolezza che sono stratagemmi validi per assenze non troppo prolungate: una settimana o poco più. Al 68


ritorno bisognerà rassegnarsi a trovare qualche pianta in cattive condizioni, soprattutto se la temperatura è stata alta o le giornate molto ventose. In ogni caso, prima di partire, si avrà cura di togliere le infiorescenze sfiorite o ormai del tutto aperte: una drastica cimatura delle piante perenni farà scoppiare una nuova, ricca fioritura al rientro, quando si ricomincerà ad annaffiare abbondantemente.

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Sono tre gli aspetti che hanno fatto la fortuna delle pansé: la varietà di colori e dimensioni, la permanenza della fioritura per tutto l’anno e l’estrema rusticità, dal momento che alcune varietà resistono facilmente fino a temperature ben al di sotto dello zero e rifanno capolino anche da sotto la neve. Infatti se le viole vengono seminate alla fine dell’inverno o all’inizio delle primavera fioriranno per tutta l’estate successiva, purché poste in zone non troppo assolate. Quelle che vengono seminate in estate saranno pronte per la fioritura invernale, che si prolungherà poi per buona parte della primavera. Come se ciò non bastasse le loro piantine si trovano ovunque, dai grandi vivai ai piccoli mercati e supermercati di rione, costano veramente poco e i loro fiori si conservano a lungo anche recisi.

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una terrazza per tutti i gusti

Se conservo il ramo verde che ho nel cuore, un usignolo ci si poserĂ a cantare. Proverbio cines e


Ecco infine qualche altro suggerimento per allestire tutta la terrazza o per un suo angolo particolare. Terrazza umida e ombrosa

L’ombra non sembra favorire i colori: ma se non ci si intestardisce ad avere sulla nostra terrazza a nord gli stessi fiori che vediamo su quella dei nostri dirimpettai, se impariamo a scegliere con pazienza le specie piÚ adatte, tenendo conto non solamente dell’esposizione, ma anche del clima, possiamo ritrovarci con una terrazza colorata, anche se ombrosa, in ogni stagione dell’anno. Ben vengano dunque i bucaneve e gli ellebori che saranno i primi a fiorire, seguiti dalle primule e poi dal Geranium macrorrhizum, gradevole anche per le sue foglie aromatiche, che in primavera produce mazzolini di fiori nelle sfumature dal bianco al malva. Benvenuto anche al giallo papavero del Galles, alle aquilege dai mille colori, alla digi128


tale con le sue lunghe spighe, e ai ciclamini, primo fra tutti il Cyclamen hederifolium, dai petali bianchi e rosa, che chiuderà in autunno il ciclo delle fioriture lasciando però nel vaso il colore delle belle foglie variegate. Fra gli arbusti si può scegliere fra la vasta gamma dei rododendri, delle azalee, delle camelie e delle ortensie. Ombra e umidità d’altra parte sono amate da tutta una serie di piante che, pur non portatrici di fiori appariscenti, evocano in pieno natura selvatica e lontana. L’assolata terrazza del dirimpettaio non potrà mai permettersi il verde dorato dell’erba carice (Carex elata “Aurea”), pianta perenne con le foglie sottili come fili, adattissima a luoghi ombrose e umidi e nemmeno le foglie intarsiate di bianco dell’Arum italicum. All’ombra e all’umido cresceranno splendide le foglie dell’Hosta e quelle palmate dell’aralia, qui troveranno il loro luogo ideale il deli129


Piante e luna Fino a non molti anni fa la luna era il primo indicatore dell’attività agricola: ogni lavoro seguiva il suo ciclo. Questa usanza è oggi ripresa soprattutto nelle piccole aziende, dove le nuove conoscenze tecniche si coniugano con la tradizione. Secondo il calendario lunare il trapianto e la messa a dimora delle piante va fatta con luna crescente. Anche la semina è favorita da questa fase e gli ortaggi freschi sono migliori se colti quando la luna raggiunge la sua pienezza. In luna calante si raccolgono ortaggi da conserva, come i pomodori, nonché aglio, cipolle e patate. Noci e nocciole raccolte dopo il plenilunio si conservano meglio e l’olio è più abbondante se le olive sono raccolte nei giorni precedenti il novilunio. La luna influisce sulle potature e sugli innesti. Operazioni delicate da eseguire con luna calante, quando c’è meno linfa dentro le foglie. 130


zioso capelvenere e tutte le felci, dalla ben nota Osmunda regalis alla grande Dicksonia antartica, gigantesca ma delicata felce arborea. Balcone succulento

Le piante grasse, dette anche succulente, sono quanto di più semplice da coltivare per le scarse cure che richiedono e quindi adatte ad abitudini, ritmi e tempi odierni della maggior parte delle persone. Resistono settimane alla siccità, per lo più non hanno bisogno di potature, di solito non hanno foglie che cadono per terra e che sono da spazzare in continuazione, e così via. Di fatto un po’ di attenzione la desiderano anche loro: innanzitutto una temperatura che non scenda sotto i 5-6°C, poi un terreno ben drenato e dunque preparato mescolando al terriccio della sabbia grossa o della terracotta frantumata e un po’ di torba. Alle piante grasse può essere dedicata solamente una parte della terrazza e allora 131


la scelta può cadere su una collezione di specie dello stesso genere, in modo che la bellezza e le particolarità di ognuna risaltino dal confronto fra l’una e l’altra. Un gruppo di vasi di Mammillarie, cactus dalla forma globosa e spine più o meno o lunghe, dritte o ricurve, con sfumature gialle o con sfumature rossastre, ognuna in un bel vaso basso e largo, ricoperto di sassolini è il punto focale di un balcone che da qui si può sviluppare con piante di tutt’altro genere, dal portamento più libero, come le stipe o le lavandule (Lavandula stoechas). Se invece tutto l’ambiente è dedicato alle succulente, si possono aggiungere euforbie, epifilli e crassule. Le euforbie sono quanto mai diverse fra loro, più o meno ramificate, vi sono quelle spinose e quelle no; alcune di loro portano le foglie ed hanno belle fioriture molto particolari (Euphorbia characias, E. martinii) o brattee colorate (E. poinsettia). 132


Gli epifilli invece hanno lunghi rami piatti che ricadono verso il basso con dentellature arrotondate o acuminate. Sono piante estremamente rustiche e donano la sorpresa di enormi fiori a forma di tromba con colori che possono variare dal bianco al giallo, dal rosa al rosso intenso. Alcune varietĂ prendono il nome di “lingua di suoceraâ€?. Le crassule sono un altro genere numerosissimo e la loro caratteristica è quella di crescere ad arbusto o ad alberello con rami che portano piccole foglie carnose. Facilissime da coltivare, ma sensibili al gelo, possono essere propagate semplicemente interrando in parte una loro foglia. Fioriscono facilmente, ma solo dopo diversi anni dalla radicazione e hanno fiori piccoli, ma riuniti in infiorescenze e quindi ben visibili e gradevoli da vedere. Ci fermiamo qui, dopo aver ricordato brevemente altri generi dalle grandi potenzialitĂ decorative: le agavi striate e quelle argentee, le aloe con le loro rosse pannocchie, le opunzie 133


dalle grandi pale spinose, i cactus colonnari, ideali per incorniciare una porta o per fare da sfondo a piante più basse. Aromi in balcone

Le erbe aromatiche sono un godimento per tutti i sensi: per gli occhi, perché belle nelle forme e nei colori di fiori e foglie, per il naso, perché profumate in ogni stagione dell’anno, per il gusto, perché arricchiscono di sapore le pietanze che escono della cucina. Si può scegliere un angolo della terrazza, ben esposto al sole e riparato dal vento e dedicarlo tutto ai vasi di erbe aromatiche, oppure si può decidere di distribuire gli aromi fra le altre specie: i loro vasi mescolati ad altri vasi. Utilizzatele anche per piccole bordure e siepi a incorniciare l’angolo pranzo della terrazza, alternate ad allori coltivati ad alberello dalle chiome perfettamente sferiche, coniche oppure modellate in eleganti spirali. 134


L’idea in più Invece di sistemare le piante grasse una per una nei loro vasi, isolate una parte della pavimentazione della terrazza e formate una specie di aiuola in cui creare un paesaggio alla Tex Willer: cactus colonnari e aloe addossati al muro, un angolo con agavi di varietà diverse o con piccole palme, mammillarie o altre piante succulente basse in primo piano. Inserite qua e là esemplari di altro genere, dalle forme essenziali e dalle fronde leggere, come la Perevoskia “Blue spire”, l’Allium, l’Angelica archangelica, biennale che al secondo anno di vita forma alte ombrelle di color verde brillante, o qualche bella varietà di stipa. Ricoprite il terreno con ghiaia e sassi di varia dimensione.

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