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Cari lettori, mentre ci accingiamo a chiudere questo numero di Enjoy!, la nostra regione Emilia Romagna sta attraversando uno dei momenti più drammatici degli ultimi decenni e pertanto il pensiero non può che essere rivolto ai nostri concittadini. Come sapete Enjoy nasce in Romagna, ai piedi del monte Titano, fra la Repubblica di San Marino e il mare. Anche se la sua tipicità è lo sport del Bowling e Biliardo e in genere delle discipline sportive considerate giochi, ha sempre fatto del tempo libero e della qualità della proposta eventistica e culturale il suo cuore pulsante, da cui deriva la parola Enjoy. Parola che, in questo momento è un augurio: a superare con il coraggio e il talento che contraddistinguono questo territorio ogni difficoltà e ostacolo e andare avanti. Nel nostro piccolo, cerchiamo di contribuire donando a tutti coloro che ci stanno leggendo queste pagine che raccolgono e raccontano tantissimi luoghi ed eventi che si svolgono in Romagna, terra d’arte, di cultura, di storia antica e moderna, di creatività e ingegno. Una carrellata di grandi personaggi, che potete scoprire andando avanti con la lettura, parte o fa tappa qui, nella spumeggiante Rimini che non smette di sorprendere: Gianni Morandi con il suo tour Gianni Go!; Cecchetto che diventa art director della Notte Rosa, il capodanno dell’estate; Laura Pausini, anche lei romagnola, che devolve alla ricostruzione della Romagna gli introiti delle tappe locali dei suoi concerti. Leggerete di interessanti mostre fra cui anche quella dedicata all’Arte della Moda in mostra al Museo Civico San Domenico di Forlì. E ancora. In occasione dei trent’anni dalla morte di Federico Fellini,
il leggendario regista riminese, leggerete di eventi a lui dedicati in diverse parti d’Italia, come la mostra allestita nelle sale della Villa Mamiano di Traversetolo in provincia di Parma, ma soprattutto la sfilata ‘Resort 2024’, presentata dalla stilista Alberta Ferretti, anche lei romagnola, il 26 maggio nella cornice di Castel Sismondo della sua Rimini, omaggio al cinema e al Maestro del ‘tutto si immagina’. Gli spazi del Fellini Museum di Rimini sono diventati per una notte luogo di incontro di immaginazione, stile e bellezza attraverso la moda. Sono tanti gli argomenti che spaziano su altrettante città del Bel Paese riportando notizie e immagini da molti palcoscenici sportivi, desideravo solo anticipare qui quelli più profondamente uniti al territorio colpito con la speranza e l’augurio che nel momento che state leggendo queste righe, il sole sarà tornato a splendere.
Vi abbraccio!
Estate ― 2023Editore: Lina Danese
Num. R.G. Tribunale di Rimini 2045/2019
Progetto grafico e impaginazione:
Audio Tre s.r.l. Rimini - Sofia Zaccarelli, Edoardo Beltrammi, Rosalia Moccia
Coordinamento editoriale: Audio Tre s.r.l. Rimini, Marzia Mecozzi
Contenuti: Bowling Seventies, Lina Colasanto, Valeria Campanella, Veronica Peretti, Vittorio Peretti, Marzia Mecozzi, Virginia Valente Stampa: Gruppo Maggioli, Santarcangelo di Romagna (RN)
Fotografie: Andrea Spada fotografo ufficiale Bowling Seventies
Chiuso per la stampa: Giugno 2023
RIFLESSIONI URBANE
La sua arte ha superato ogni confine geografico. I muri di edifici bombardati, ponti o strade sono stati i suoi musei a cielo aperto. Le opere di Banksy, l’artista britannico di cui ancora oggi non si conosce l’identità e che continua a essere uno dei più importanti nomi della street art, sono comparsi nei luoghi più impensabili e diversi. I suoi murales gridano critica politica e sociale. Sono un segno di protesta e lotta contro le atrocità della guerra e interessi economici perseguiti a discapito dei più deboli. A Bologna, in mostra a Palazzo Pallavicini.
La poetica di Banksy incanta, scuote. Il suo è un messaggio sociale che permette di immaginare un futuro ancora possibile. I suoi murales sensibilizzano e trasformano il tessuto urbano in un luogo di riflessione. All’artista sono dedicate mostre in tutto il mondo (mai autorizzate dall’artista stesso) e anche a Bologna, nelle sale di Palazzo Pallavicini, è in corso, fino al 6 agosto “The World of Banksy – The immersive experience”. Oltre ai lavori iconici, fra cui Girl with Balloon, Flower Thrower, The Umbrella girl, Kissing Coppers, a Palazzo Pallavicini, in via San Felice 24 (vicino alle Due Torri e a Piazza Maggiore), vengono esposte per la prima volta alcune riproduzioni delle opere create dall’artista in Ucraina, a Kiev, e in altre città colpite dai bombardamenti. Le opere presentate, che sono più di 90 di cui 30 murales a grandezza naturale, sono realizzate da street artist internazionali e locali che hanno riprodotto le opere di Banksy e le ambientazioni stesse dove sono comparse, come le pareti grigie dallo smog di New York, i mattoni rossi di Bristol, il muro di Betlemme. La mostra dedica uno spazio a un documentario inedito sulla vita dell’artista, dal titolo The Untold Truth of Banksy, affiancato da iBanksy, una sezione video che ripercorre la storia e i messaggi dei suoi lavori. La mostra permette di
scoprire opere che non ci sono più perché distrutte, vendute o rubate, in un viaggio nei luoghi più inaspettati, dal Regno Unito all’Australia al Mali. Il writer di Bristol rappresenta la miglior evoluzione della Pop Art originaria, l’unico che ha connesso le radici del pop, la cultura hip hop, il graffitismo anni Ottanta e i nuovi approcci del tempo digitale. Obiettivo di questa esposizione è quello di salvaguardare la street art in modo che questa venga studiata e riconosciuta per il suo importante ruolo storico, tra provocazioni e risposte in grado di suggerire.
Per informazioni: palazzopallavicini.com
Per le foto si ringrazia Press Office The World of Banksy
Nella pagina a fianco in alto: No Future
Nella pagina a fianco in basso: Queen’s Guard Pissing
In alto: Rain Girl
In basso: Rat with Camera
OBIETTIVO SUL NOVECENTO
Immagini che raccontano momenti storici, spaccati di vita quotidiana, donne e uomini del Ventesimo secolo. Una lente di ingrandimento sul Novecento attraverso preziose fotografie che attraversano un periodo storico che va dal 1907 al 1979. Palazzo Grassi, a Venezia, ospita fino al 7 gennaio 2024 CHRONORAMA. Tesori fotografici del 20° secolo, a cura di Matthieu Humery.
CHRONORAMA è la prima esposizione mondiale dedicata ai tesori fotografici recentemente acquisiti dalla Pinault Collection e provenienti dai leggendari archivi di Condé Nast, alcuni mai visti prima dal grande pubblico. La mostra raggruppa una selezione di 407 opere ordinate in un percorso cronologico, suddiviso per decadi, e realizzate da oltre 185 artisti internazionali come Edward Steichen, Berenice Abbott, Cecil Beaton, Lee Miller, André Kertész, Horst P. Horst, Diane Arbus, Irving Penn, Helmut Newton, tra i fotografi, Eduardo Garcia Benito, Helen Dryden e George Wolfe Plank, tra gli illustratori. Tra i più grandi talenti della loro generazione, questi artisti hanno definito l’estetica fotografica e artistica del tempo con la pubblicazione del proprio lavoro sulle riviste edite da Condé Nast, fra cui Vogue, Vanity Fair, Glamour. Ai ritratti delle icone dello spettacolo e delle grandi personalità del secolo, come Marlene Dietrich, Marlon Brando, Josephine Baker o Mick Jagger, si mescolano fotografie di moda, fotoreportage, scatti di architettura, nature morte e saggi di fotografia documentaristica. Scopo dell’esposizione, pur senza negare l’origine delle immagini, è quello di valorizzare il loro ruolo di testimonianza di mutamenti e rivoluzioni estetiche. Pertanto, le opere sono mostrate slegate dal contesto editoriale per cui erano state commissionate.
Ed ecco che si possono ammirare capolavori dell’arte fotografica che permettono di osservare stili e tendenze rispetto a moda, design, architettura, ma anche le influenze delle correnti artistiche, come il Cubismo che contagia il vestiario dell’élite mondana europea oppure le battaglie per la liberazione sessuale che è passata anche attraverso simboli e capi iconici come la minigonna. Un flusso di immagini. Una passeggiata lungo il senso estetico che si è andato affermando nel susseguirsi degli anni. Una riflessione che permette di esplorare il rapporto con il tempo e le immagini, e proprio riguardo a questo aspetto il nucleo di immagini storiche è posto in dialogo con “Chronorama Redux”, un progetto che propone uno
sguardo contemporaneo sulle opere di “CHRONORAMA” attraverso i lavori degli artisti Tarrah Krajnak, Eric N. Mack, Giulia Andreani e Daniel Spivakov, allestiti in quattro spazi espositivi di Palazzo Grassi.
Per informazioni: pinaultcollection.com
In queste pagine foto © Condé Nast. Installation view, CHRONORAMA. Photographic Treasures of the 20th Century at Palazzo Grassi, Pinault Collection, 2023. Ph. Marco Cappelletti © Palazzo Grassi
Nella pagina a fianco in basso a sinistra: Lusha Nelson, Heavyweight boxing champion Joe Louis, 1935, Vanity Fair © Condé Nast
Nella pagina a fianco in basso a destra: Duane Michals, Two models in an office looking at negatives, 1976, Vogue, © Condé Nast
In alto a destra: Cecil Beaton, Anna Magnani, 1963, Vogue © Condé Nast
In basso a destra: Kourken Pakchanian, Model seated in a bubble chair, 1973, Vogue © Condé Nast
Obiettivo
RENOIR E IL CLASSICISMO
di Lina ColasantoAl pittore della gioia di vivere la città di Rovigo, nelle sale di Palazzo Roverella, dedica la mostra “Renoir. L’alba di un nuovo classicismo”.
Quarantasette sue opere provenienti da musei francesi, austriaci, svizzeri, italiani, tedeschi, danesi, olandesi e del Principato di Monaco, oltre ai capolavori dei grandi maestri dell’arte del passato cui Renoir si ispirò nella seconda fase della sua vita.
Pierre-Auguste Renoir (1841-1919) è stato uno dei massimi esponenti dell’Impressionismo e questa fase della sua produzione è la più conosciuta al grande pubblico, ma verso la fine degli anni Settanta un viaggio compiuto in Italia nel 1881 gli permise di maturare una sua rivoluzione artistica. L’alba di un nuovo stile. La mostra in allestimento a Rovigo, a cura di Paolo Bolpagni, si concentra in particolare su questa seconda fase della carriera. È infatti dalla luce di Venezia e del Mediterraneo, dalla lezione dei maestri
del passato e dalle riflessioni sulla tecnica pittorica che nacquero i germi di una sorta di nuova classicità. Renoir arrivò così ad anticipare aspetti di quel “ritorno all’ordine” che si sarebbe affermato verso la fine degli anni Dieci del Novecento in reazione alle avanguardie. Ecco che la fase matura della sua carriera, su cui s’incentra appunto questa mostra, si rivela quasi, con le opere pacate, sontuose e spesso monumentali che la connotano, un presagio di sviluppi successivi dell’arte. L’intento dell’esposizione è proprio quello di evidenziare e far apprezzare l’originalità di una produzione che costituì uno dei primi casi di quella “moderna classicità” che sarebbe stata perseguita da molti pittori e scultori degli anni Dieci, Venti e Trenta.
In allestimento a Rovigo quarantasette sue opere, fra cui “La Baigneuse blonde”, “Paysage de Cagnes”, la “Baigneuse s’arrangeant les cheveux” del 1890 (proprietà del principe Alberto di Monaco), lo studio preparatorio del celebre “Moulin de la Galette”. Accanto ai suoi dipinti sono esposti i capolavori dei grandi maestri dell’arte del passato cui Renoir si ispirò in questa nuova fase, fra cui Vittore Carpaccio, Tiziano, Rubens, Tiepolo, Ingres, ma anche di suoi contemporanei come gli “italiens de Paris” Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi e Medardo Rosso. Inoltre, a evidenziare possibili confronti con artisti italiani di una o due generazioni successive,
ci sono, tra gli altri, i dipinti di Armando Spadini, de Chirico, Filippo de Pisis. I visitatori possono ammirare così complessivamente ottantatré opere seguendo un percorso che si sviluppa attraverso il Renoir impressionista, gli italiani attivi a Parigi durante la stagione impressionista, i primi ripensamenti di Renoir sull’Impressionismo e, ancora, la sua attenzione per un moderno classicismo: il mito antico. Si possono apprezzare le diverse tematiche raccontate dall’artista nelle sue opere, dalle bagnanti ai paesaggi, dalla natura morta al ritratto femminile al mondo degli affetti familiari per scoprire poi il Renoir incisore e litografo. Nell’ultima sala trova inoltre spazio una perla per i cinefili. Il secondo figlio del pittore fu il celebre regista Jean Renoir che, in un suo film del 1936, “Una gita in campagna”, rese omaggio al padre quasi ricreando, nelle eleganti inquadrature, le scene dei suoi dipinti. Sarà possibile vedere, in versione restaurata, alcuni spezzoni del film. Un omaggio da quel mondo degli affetti a un artista che ha continuato fino alla fine a riflettere, creare e indagare l’arte.
Per informazioni: palazzoroverella.com
In queste pagine gli interni della mostra, foto di Studio Esseci
Nella pagina a fianco, in basso: Pierre-Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette (studio), 1875-1876. Ordrupgaard, Charlottenlund
In basso a sinistra: Pierre-Auguste Renoir, Roses dans un vase, 1900. Kunsthaus, Zurigo
In basso a destra: Armando Spadini, La famiglia a Villa Borghese, 19121913. Collezione Banco BPM © Archivio Fotografico Banco BPM
ARTE E MODA SOGNI E RIVOLUZIONI
di Lina ColasantoI capolavori dei maestri dell’arte in dialogo con le creazioni di couturier e stilisti per indagare il rapporto tra arte e moda. Abiti, accessori, dipinti e sculture restituiscono tre secoli di storia, dall’Ancien Régime alla seconda metà del Novecento, tra cambiamenti, innovazioni e proteste generazionali. Il Museo Civico San Domenico di Forlì ospita “L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni. 1789-1968”.
Una grande esposizione che ripercorre il costumedalla Rivoluzione Francese alla Pop Art prendendo in esame circa 300 opere tra quadri, sculture, vestiti d’epoca e contemporanei. Uno specchio del tempo attraverso opere di artisti quali Tintoretto, Balla, Boccioni, Boldini, Canova, Fontana, Hayez, Matisse, Mondrian, Friedrich, e di creazioni dei più grandi designer di moda, come Paul Poiret, Coco Chanel, Cristobal Balenciaga, Valentino, Giorgio Armani, Mariano Fortuny. Cento artisti e cinquanta creativi della moda sono i protagonisti di questo progetto a cura
di Cristina Acidini, Enrico Colle, Fabiana Giacomotti e Fernando Mazzocca.
L’esposizione, in corso fino al 2 luglio, mette in evidenza un rapporto dove l’arte rispecchia, crea e si fa moda e la moda entra a fare parte delle arti. L’abito come strumento di affermazione di sé, mezzo di innovazione, simbolo di emancipazione, ricchezza, libertà e conquiste. La moda come maschera, gioco seduttivo o “bandiera” di una generazione. L’arte come racconto e come sentimento del tempo con le
sue correnti e provocazioni. Dalla fine dell’Ottocento e per tutto il Novecento il rapporto tra artisti e moda si fa più intenso: artisti che oltre a ritrarre l’eleganza, disegnano abiti e gestiscono la comunicazione della moda, stilisti che collezionano opere d’arte e da esse si lasciano ispirare. Uno scambio tra questi due mondi che si incrementa in un gioco delle parti che porterà la moda stessa a diventare un’arte, uno sguardo sulle cose come la filosofia o il cinema, e a ispirarsi all’arte stessa, in rimandi che dal secondo Novecento fanno dell’intera storia dell’arte un riferimento costante soprattutto per il made in Italy. Tra le opere che si possono apprezzare ci sono “Ritratto di Selene Taccioli Ruga” di Francesco Hayez, “Ritratto di Emiliana Concha de Ossa” di Giovanni Boldini, “Donna e anemoni” di Henry Matisse, “Signora in rosa” di John Lavery. Capolavori che arrivano da importanti istituzioni museali, come il Musée d’Orsay di Parigi o la Klimt Foundation, e dai più importanti musei e gallerie d’Italia, presentati e raccontati accanto ai prestiti di prestigiose case di moda, fra cui Giorgio Armani, Archivio Storico Gucci, Maison Valentino, Lanvin, Christian Dior Couture, il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti. Abiti e accessori sono i testimoni di fermenti storici, di sfide tecnologiche, della ricerca di nuovi materiali così come delle nuove necessità, basti pensare alla liberazione dal corsetto che ha permesso alle donne di poter indossare un abbigliamento più comodo, adatto a muoversi liberamente e a poter lavorare con più facilità. Sontuose vesti di cui osservando un dipinto se ne può ancora idealmente percepire il fruscio della seta, del taffettà, rimanendo incantati dall’aura e dalla seduzione di figure femminili senza tempo, come le donne ritratte da Giovanni Boldini. Una mostra “kolossal” che trasporta in una immaginaria sfilata che attraversa tre secoli con i suoi costumi, mode e rivoluzioni.
Per informazioni: mostremuseisandomenico.it
In
Nella pagina a fianco, in basso a destra: Otto Friedrich, Elsa Galafrés, 1908 olio su tela. Vienna, Österreichische Galerie Belvedere
In alto a destra: James Tissot, La più bella donna di Parigi, 1883-1885 olio su tela. Ginevra, MAH Musée d’art et d’histoire
In basso a destra: Valentino, Linea Klimt. Alta Moda, autunno-inverno, 1992-1993, chiffon. Roma, Maison Valentino
Arte e moda — Sogni e rivoluzioni
ALBERTA FERRETTI E L’OMAGGIO A FELLINI
Un sogno “made in Rimini” illuminato dai bagliori del tramonto. È quello immaginato e realizzato da Alberta Ferretti con la sua collezione Resort 2024, presentata nella cornice di Castel Sismondo. Una sfilata evento in omaggio al cinema di Federico Fellini e alla Romagna, terra dove anche la creativa ha le sue radici. Gli spazi esterni dell’antica rocca, oggi cuore del Fellini Museum, si sono trasformati in un palcoscenico d’eccezione tra giochi d’acqua, luci e suggestioni.
Un evento straordinario in un momento altrettanto straordinario. Moda, cinema e glamour hanno stretto la mano a un forte messaggio di speranza e ripartenza dedicato all’Emilia Romagna ferita dall’alluvione, un territorio simbolo di forza, coraggio e tenacia.
In un’atmosfera poetica e onirica ecco sfilare le donne di Alberta Ferretti: i suoi abiti sono sinonimo di eleganza, contemporaneità e femminilità. Il suo stile e la sua creatività raccontano una storia fatta di eccellenza, talento, unicità e bellezza. Tra le musiche e le immagini dei capolavori felliniani proiettati sulle mura del castello, la collezione Resort si presenta con uno stile romantico e appassionato, concreto ed etereo. I colori sono quelli del luogo: i beige della sabbia, i marroni delle pietre del castello, i verdi e i blu del cielo e dei prati, il rosso dei tramonti. Lunghi gilet, trench impalpabili, gonne di camoscio e, ancora, bluse leggerissime e volanti, soprabiti croccanti, lunghi mantelli scintillanti. Preziosi ricami e tessuti leggerissimi, come chiffon e sete, o materie sostenute come denim stampato metallico e suede. Tantissimi
gli ospiti dello show e una parata di stelle del mondo della tv e del cinema. Bellissime nei loro lunghi abiti le attrici Rocio Munoz Morales, Francesca Chillemi, Anna Foglietta, Valentina Lodovini, Greta Ferro, Giulia Arena, Sandra Milo.
A chiudere la sfilata trentadue ragazzi e ragazze: volontari che nelle scorse settimane si sono impegnati in favore del territorio e dei suoi abitanti. Tutti indossano una maglia che recita la frase IO CI SONO. Da sempre Alberta Ferretti esplora le possibilità della parola sulla maglia con creazioni che sono diventate iconiche e indossate in tutto il mondo. Questa volta il messaggio è rivolto alla regione Emilia Romagna e ai suoi abitanti: i proventi delle vendite, infatti, verranno interamente devoluti in beneficenza. Per la stilista lunghi applausi in una serata magica e incantata sotto le stelle di Castel Sismondo. E, ricordando il Maestro del cinema, Alberta Ferretti spiega: “Quando penso a Federico Fellini mi viene in mente una sua frase: ‘Un linguaggio diverso è una diversa visione della vita.’ Ecco io penso che queste parole
riassumano alla perfezione il senso del mio lavoro di creativa: se penso al mio percorso e alla mia carriera, per me creare abiti e immagini attraverso la collaborazione con meravigliosi fotografi è stato un modo di raccontare ed esprimere me stessa. Il mio lavoro è sempre stato la mia voce, ha dato forma ai miei sogni e alle mie aspirazioni”.
La realizzazione dello show è stata resa possibile attraverso una partnership che la stilista ha siglato con alcuni enti istituzionali, tra cui il Ministero del Turismo, il Ministero della Cultura insieme a Cinecittà, la Regione Emilia Romagna, il Comune di Rimini e Convention Bureau Italia. L’obiettivo di questo sforzo congiunto è stato quello di supportare la promozione dell’Italia con le sue sfaccettature attraverso una visione unitaria e condivisa. E la Romagna, cuore pulsante dell’industria della creatività e della manifattura, patrimonio storico e culturale e meta turistica, è diventata lo scenario ideale per un evento che celebra anche la moda come mirabile manifestazione
Per le foto-sfilata si ringrazia ufficio stampa Alberta Ferretti
A destra al centro: Alberta Ferretti con i volontari impegnati sul territorio, finale sfilata
In basso a sinistra: Valentina Lodovini, Greta Scarano, Sandra Milo, Anna Foglietta alla sfilata
UN VIAGGIO FUORI DAL TEMPO
di Lina ColasantoUn viaggio che torna a far sognare, immaginare, creare. E che riesce idealmente a fare dialogare due registi italiani premio Oscar. Due grandi nomi del cinema si “incontrano” sulla scia di un lavoro rimasto sospeso. Federico Fellini e Gabriele Salvatores. E quest’ultimo, ispirato da un antico progetto del Maestro riminese, girerà il suo prossimo film a partire da una città, Napoli, anzi due: Napoli-New York.
Sono diversi i progetti incompiuti di Federico Fellini e molti di questi non sono noti. A destare l’interesse del regista Gabriele Salvatores, che vinse l’ambita statuetta per “Mediterraneo”, consegnata nel 1992 dall’attore Sylvester Stallone, è un progetto felliniano che risale alla fine degli anni Quaranta. Un lavoro, ritrovato anni fa all’archivio Pinelli, che racconta il trattamento per un film su una città, Napoli, anzi due: Napoli-New York. E proprio a partire da questo soggetto Salvatores girerà il prossimo film. Una notizia che fa riflettere su quanto gli artisti siano tutt’oggi influenzati dal genio creativo di Fellini, e su come i suoi film, disegni e scritti siano un tesoro prezioso da scoprire. Il 2023 è un anno di importanti anniversari felliniani con i 60 anni di 8½, i 70 anni de I Vitelloni, il mezzo secolo di Amarcord e i 40 anni de E la nave va. Quattro gemme che fanno correre il pensiero a quei progetti rimasti nel cassetto e su quanto ancora ci sia da indagare. Infatti, se la sua filmografia è studiata in tutto il mondo, meno conosciuti sono i diversi lavori iniziati dal regista ma mai portati a termine e di cui testimonianze e tracce sono custodite nell’archivio del Fellini Museum. Se ad esempio sono noti come grandi ‘incompiuti’ Il viaggio di G. Mastorna e Viaggio a Tulum, entrambi poi trasposti in
fumetto da Milo Manara, non è così per Viaggio con Anita, film di cui Fellini scrisse il soggetto e che fu affidato, vent’anni dopo alla regia di Mario Monicelli. Inoltre, negli ultimi anni di vita Fellini si concentrò soprattutto su due progetti: una sorta di block-notes sul mestiere dell’attore e la ripresa di un vecchio proposito che vedeva protagonista Venezia. Poi ci sono intuizioni, intenzioni, depistaggi: un film sulla musica lirica e sul Fulgor, su Le libere donne di Magliano di Tobino, su America di Kafka. Torna anche il mondo dei fumetti con il prestigiatore Mandrake, disegnato da Lee Falk e letto da ragazzino. Fellini ci abbozza un soggetto e ne fa il protagonista di un fumetto inter-
pretato da Mastroianni: Moi, Mandrake de Frosinone, pubblicato su “Vogue Francia” nel 1972. L’attore indosserà ancora i panni dell’illusionista in frac nel film Intervista. Merita di essere ricordato anche un incontro nel 1992 con Schulz, il disegnatore e ideatore dei Peanuts, di cui restano un servizio Rai e due disegni. E, ancora, tra i progetti sospesi, c’è Olimpo, un testo depositato nell’archivio Fellini pubblicato dalla poetessa Rosita Copioli e il trattamento di un film poliziesco dal titolo “Il poliziotto”. E ancora il progetto di un film su Dante, il sogno di tutti i produttori americani: Fellini che rifà La Divina Commedia. Fellini ci scherza e imbastisce una scaletta per uno special sull’Inferno. Schizza anche qualche disegno e affida ad Antonello Geleng la realizzazione di alcuni bozzetti scenografici. Una mente in continuo fermento, fucina di idee, progetti e meraviglia.
Disegni autografati di Federico Fellini, Fondo Betti
A fianco in alto: Appunti per il block notes sul mestiere dell’attore
A fianco in basso a sinistra: Scaletta per il film sull’inferno di Dante Alighieri
A fianco in basso a destra: Disegno di Caronte sul porto canale di Rimini per Inferno
Al centro: Bozzetto scenografico di Geleng con Paolo e Francesca
Sotto: Ritratto della Betti
Un lungo sodalizio professionale e umano quello che ha legato per un lungo periodo Federico Fellini alla scrittrice, sceneggiatrice e regista Liliana Betti.
L’illustre autrice, scomparsa nel 1998, è stata una delle più importanti figure del cinema italiano del Novecento e ha affiancato il Maestro riminese per diversi anni sul set, prima nel ruolo di segretaria di produzione, poi di assistente alla regia in occasione della lavorazione di alcuni dei suoi capolavori, come Fellini Satyricon e Amarcord. Un lungo periodo che oggi torna a parlare agli appassionati di cinema attraverso il fondo Betti, composto da disegni autografi del regista premio Oscar, che si aggiunge alla collezione del Fellini Museum di Rimini. Si tratta di 109 disegni e 7 cartoline postali, alcune contenenti disegni, che risalgono al periodo dalla metà degli anni Sessanta fino al film La città delle donne del 1980. Una trentina sono caricature della stessa Betti e diversi sono i ritratti di collaboratori e bozzetti di personaggi per film, fra cui quelli per Il Casanova, La città delle donne e I clowns.
Nel suo insieme questa collezione forma una testimonianza di eccezionale interesse per la conoscenza della vicenda artistica di Fellini e un’ulteriore riprova dell’importanza che aveva il disegno nel suo processo creativo.
CINQUANTA SFUMATURE DI STILE
di Lina ColasantoUn vortice di bellezza, estro, talento, coraggio e innovazione. Il mito dell’Italian Style nasce negli anni ‘50, in un Paese ferito dalla guerra ma con occhi e cuore rivolti al domani. Un futuro che vuole conquistare, creare e sognare. E il sogno viene “confezionato” dai nuovi stilisti, dai creativi e da sapienti artigiani. A rendere omaggio a un glorioso momento storico è la mostra “Italia Cinquanta. Moda e design. Nascita di uno stile”, in allestimento a Gorizia fino al 27 agosto, nelle sale di Palazzo Attems Petzenstein.
L’esposizione, a cura di Carla Cerutti, Enrico Minio Capucci e Raffaella Sgubin, mette in luce quel “mito italiano” nato settant’anni fa e che nel corso dei decenni conserva la sua fascinazione e afferma la sua eccellenza nei settori più diversi. Un momento storico che i curatori rileggono guardando alla moda e al design. A latere un terzo “fattore”, il cinema, che di quell’Italian Style fu un potente mezzo di amplificazione nel mondo. Hollywood si trasferisce sul Tevere, la Dolce Vita sfila in via Vittorio Veneto, le dive nostrane e americane conquistano le copertine dei giornali a colpi di eleganza e gossip, e al Teatro alla Scala di Milano le signore sfoggiano abiti meravigliosi in una gara di stile in “scena” nel foyer.
La mostra abbraccia un arco temporale che idealmente intercorre tra le elezioni del 18 aprile 1948 e le Olimpiadi di Roma del 1960, un periodo di rinascita economica e culturale, di grande fecondità sia dal punto di vista industriale che artistico e artigianale, momento aurorale del design italiano che sarebbe divenuto celebre come “Made in Italy”. Nel percorso espositivo la sezione dedicata al design e alle arti applicate vede circa 150 pezzi: ci sono mobili, lampade, ceramiche, vetri, metalli, stoffe d’arredo, tappeti e arazzi selezionati tra le eccellenze più esemplificati-
Cinquanta sfumature di stile
A fianco: Michael Rachlis, bozzetto per l’arazzo nella sala di scrittura dell’Andrea Doria, 1952, MITA Genova-Nervi, tempera su cartoncino, 40x72 cm. Genova, Wolfsoniana – Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura
In alto: Gio Ponti, Anguria, 1956, esecuzione Paolo De Poli-Padova, smalto su rame, 10x24x12 cm. Brescia, collezione privata © Brescia, Fotostudio Rapuzzi
Sotto: Angelo Lelii, Lampada da tavolo Stellina, 1951, Arredoluce, ottone, alluminio verniciato e vetro, cm. 34x12. FragileMilano, Arredoluce Archives Milano © Giandomenico Frassi
ve del periodo. Tra i nomi illustri spiccano quelli dei designer Franco Albini, Gio Ponti, Carlo Mollino, Piero Fornasetti, Ettore Sottsass. A ricreare l’atmosfera degli anni del boom ci sono alcuni esempi iconici di design industriale, come il televisore orientabile Phonola 17/18 del 1956, la macchina da scrivere Olivetti Lettera 22 del 1950.
Gli anni Cinquanta rappresentano anche per la moda un decennio fondamentale, è infatti al 1951 che si fa risalire la nascita ufficiale della moda italiana, grazie all’imprenditore Giovan Battista Giorgini che decise di riunire a Firenze i più importanti talenti creativi. La Sala Bianca di Palazzo Pitti diventa il “set” di sfilate che radunavano i compratori di tutto il mondo. La mostra ripercorre quegli anni attraverso una selezione dei più significativi modelli, abiti e accessori, fra cui creazioni di Emilio Schuberth, Roberto Capucci, Sorelle Fontana, Gattinoni, Gucci, Salvatore Ferragamo.
Firme che vantano fra le clienti Marilyn Monroe, Elizabeth Taylor, Ava Gardner, Sophia Loren e Gina Lollobrigida. Il fermento è inarrestabile e al termine del decennio aprirà il suo atelier anche Valentino, futuro “imperatore” della moda. Le capitali nazionali della moda erano Roma, Firenze e Milano, ma anche a nordest si preparavano dei talenti destinati al successo, come il triestino Renato Balestra; a Milano già operava Gigliola Curiel, invece Mila Schön e Ottavio Missoni si affacciavano sulla scena negli anni Cinquanta per trionfare nel decennio successivo e diventando protagonisti, insieme a numerosi altri grandi nomi arrivati in seguito, dell’eccellenza della moda italiana nel mondo.
La mostra, ideata e promossa da ERPAC FVG (Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia) – Museo della Moda e delle Arti applicate di Gorizia, è aperta dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18.
Udine, collezione privata © Roberto Pastrovicchio Sopra: Piero Fornasetti, Paravento Angolo Arredato, anni’50, FornasettiMilano, litografia trasferita su legno e dipinta a mano, 182x200 cm. Milano, Archivio Fornasetti / © Courtesy Fornasetti
Celebra I SAPORI PIÙ RICERCATI DELLA NATURA
LA PALERMO DELL’ARTE
Nell’elegante cornice di Palazzo Asmundo, nel cuore di Palermo, gli appassionati del più affascinante folklore italiano possono scoprire un piccolo teatro della tradizione siciliana; si tratta del Teatro dei Pupi Siciliani della Famiglia Argento fondato nel 1893 dal puparo Vincenzo Argento, detto Cecè. Dal 1993 il titolare dell’Opera dei Pupi di Vincenzo Argento & figli è il nipote Vincenzo, che ne cura anche la direzione artistica.
La Famiglia Argento, maestri pupari dal 1893, è uno scrigno di memoria che, da cinque generazioni, preserva e diffonde con passione la storia dei Pupi Siciliani, tramandando l’arte della costruzione degli stessi e della rappresentazione delle Opere. Nel suo teatro conserva le tele dipinte dagli avi e con le stesse tecniche vengono create scenografie delle rappresentazioni che ancora oggi Vincenzo porta in scena con l’aiuto della moglie e dei tre figli.
Dal capostipite Vincenzo Argento a oggi, tutti gli appartenenti alla famiglia si sono dedicati con dedizione e amore alla costruzione artigianale delle marionette e in particolare alla scultura lignea dei busti e delle teste nonché alla costruzione e alla sagomatura delle armature in stile arabesco e a sbalzo usando metalli come il rame, l’ottone e persino l’argento. All’oggi il patrimonio artistico della famiglia consta di circa 500 marionette. Presso il Laboratorio Artigianale, in Corso Vittorio Emanuele 445, è possibile assistere alla lavorazione interamente fatta a mano dei pupi siciliani e scegliere anche un ricordo da portare a casa dopo una piacevole vacanza in Sicilia. Le marionette sono infatti preziosi oggetti d’arte e il teatro dei pupi siciliani è riconosciuto dall’Unesco come Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità.
Fra gli spettacoli portati in scena dalla Famiglia Argento vi sono le opere classiche, quelle nate e diffuse a metà Ottocento, storie d’amore, di armi, di cavalieri, dame, tradimenti, duelli e battaglie e le popolarissime Chanson de geste, con le vicende dei paladini di Francia e il Ciclo carolingio, ma vengono prodotti anche molti spettacoli originali, ispirati alla tradizione e alle storie di Sicilia. Nell’Opera dei Pupi si trasmettono ancora oggi stili e comportamenti del popolo siciliano come la cavalleria, il senso dell’onore,
la difesa del debole e del giusto, la priorità della fede. Oltre agli spettacoli tradizionali, la famiglia Argento mette in scena anche performance sperimentali con musiche dal vivo, attori e cuntisti. Durante l’anno si fanno tanti spettacoli, almeno uno al giorno.
“Il nostro lavoro si svolge solitamente presso il Teatro di via Pietro Novelli a Palermo. – spiega il Maestro puparo Vincenzo Argento. - Ad interagire sulla rappresentazione solitamente siamo in cinque operanti: Vincenzo, Dario, Anna, Cristian e Nicolò che si occupa della direzione artistica.”
Come tutte le forme artistiche, quello del puparo è un mestiere speciale, innanzitutto bisogna amarlo. La costruzione dei pupi è affidata alle cure di Vincenzo, mentre sua moglie Teresa Lo Bello cuce i costumi interamente a mano. “È un lavoro molto complesso –ammette Vincenzo. - perché racchiude tanti mestieri in uno. Una marionetta è formata da una ossatura in legno, bisogna saperlo lavorare e avere una buona manualità con l’intaglio soprattutto per la testa. Bisogna sapere dipingere, per trovare le tonalità adatte per il viso, quasi come un bravo truccatore. La parte che riguarda la sartoria è ricca di passamanerie e misure ben precise per gli abiti e i mantelli. Per i pupi armati bisogna sapere sagomare i metalli.”
I tempi cambiano ma l’amore per le tradizioni resta e se ci si reca a Palermo non può mancare l’esperienza dello spettacolo dei pupi. “Il pubblico che affolla il teatro solitamente è per lo più composto di turisti grazie ai contatti con le agenzie e i tour operator,
- prosegue Argento - ma in occasione di particolari spettacoli, che portiamo in scena in diversi periodi dell’anno presso dimore storiche o altri teatri con una maggiore capienza, vi partecipano anche tantissimi concittadini. Una delle opere che amiamo di più rappresentare e che anche il pubblico apprezza molto è la Battaglia di Orlando e Rinaldo per amore di Angelica; il pubblico ama gli effetti speciali che utilizziamo nei duelli e nei combattimenti.”
Come tutti i mestieri che hanno a che fare con le arti della tradizione, l’eredità è un fattore importante. “I nostri figli sono cresciuti nella tradizione dell’opera dei pupi e ne sono tutti appassionati, qualcuno ci si dedica lavorando, altri la apprezzano per il suo valore. – Dice Vincenzo – Come per tutte le tradizioni spero che quest’arte possa essere trasmessa alle generazioni future e che i nostri discendenti possano proseguire con passione alla valorizzazione di un settore di nicchia che rappresenta un tassello importante della storia del nostro Paese. Sicuramente consiglierei questo mestiere ai giovani e sarei disposto ad insegnarlo, così come ho già fatto in diversi laboratori, a quanti vorranno dedicarvisi con pazienza e dedizione.”
FELLINI: VISIONI, EMOZIONI E RICORDI...
di Valeria Campanella“Nulla si sa, tutto si immagina”. Una citazione celebre di Federico Fellini che racchiude il suo mondo onirico e visionario, la sua capacità di creare, osare e riuscire a restituire sul grande schermo poetiche suggestioni, emozioni, ricordi. Al grande regista, vincitore di cinque premi Oscar, amato nel mondo dai più grandi maestri della settima arte, è dedicata la mostra “Fellini. Cinema è sogno”, a cura di Mauro Carrera e Stefano Roffi, allestita dalla Fondazione Magnani-Rocca nelle sale della Villa di Mamiano di Traversetolo, in provincia di Parma.
Inaugurata a marzo e in programma fino al 2 luglio, l’esposizione omaggia il regista nel trentennale della sua scomparsa, avvenuta il 31 ottobre 1993 a Roma, all’età di 73 anni. Una sede espositiva prestigiosa che ebbe anche come ospite il compositore Nino Rota, l’artista che Fellini definiva “l’amico magico”, e che fu autore delle colonne sonore di film quali 8½, Giulietta degli spiriti, Satyricon, Roma, Amarcord, Il Casanova. Ideatore di pellicole di fama internazionale, narratore dell’Italia del suo tempo, capace di coglierne i cambiamenti, Fellini inaugura il suo stile personale con “Lo sceicco bianco”, scritto con Ennio Flaiano, passando poi per film come I vitelloni, La strada, del 1954, Le notti di Cabiria del 1957, La Dolce Vita (1960) con le sue scene immortali, come il bagno di Anita Ekberg nella Fontana di Trevi a Roma, l’onirico 8 ½ (1963), Amarcord (1973), fino alle opere successive, fra cui Il Casanova di Federico Fellini, Prova d’orchestra, La città delle donne, E la nave va del 1983. L’esposizione presenta ai visitatori costumi maestosi, appartenenti allo CSAC di Parma (Centro studi e archivio della comunicazione), realizzati per i film e indossati da attori come Marcello Mastroianni e Donald Sutherland, fotografie d’epoca, disegni di Fellini e le locandine dei film, preziosi documenti della storia del cinema e della grafica. Fellini ha attraversato la storia del cinema creando nuovi linguaggi, personaggi, maschere, riuscendo a innovare da grande orchestratore di visioni, immagini e ritmi narrativi. Guardare a Fellini e alla sua opera creativa permette di conoscere la memoria di un’Italia piena di ambizioni e di venire a contatto con un certo senso della vita, racchiuso in un’intuizione del regista per cui “l’unico vero realista è il visionario”.
Nella pagina a fianco in alto a sinistra: Federico Fellini, 8 1/2, 1963. Locandina del film
Nella pagina a fianco in basso a sinistra: Federico Fellini con Giulietta
Masina. Premio Oscar nel 1964
Al centro in basso: Federico Fellini, La strada, 1954. Locandina del film
In questa pagina in alto: Federico Fellini e Andy Warhol. Foto Mimmo Frassineti, Roma 1977
In questa pagina in basso a destra: Federico Fellini, La Dolce Vita, 1960. Locandina del film
GIANLUCA VANNUCCI DALLA POLITICA ALLO SCHERMO
Thriller, film legati alla storia e serie che raccontano pagine di cronaca nera, ma non solo. L’attore e regista riccionese Gianluca Vannucci continua la sua brillante carriera nel mondo del cinema e sarà protagonista della nuova serie televisiva Rai, regia di Marco Pontecorvo, ispirata al libro “Blood on the Altar. Il caso Claps”, una drammatica vicenda rimasta avvolta nel mistero per quasi due decenni.
La studentessa sedicenne Elisa Claps scompare a Potenza nel 1993 e i suoi resti vengono ritrovati nel 2010 nella sua città, nel sottotetto di una chiesa. Un assassinio per cui è stato condannato un uomo. Sul caso le telecamere Rai hanno riacceso le luci e le riprese sono iniziate lo scorso gennaio tra Potenza, Roma e altre località. Gianluca Vannucci in questo nuovo progetto interpreta un assistente parlamentare, Aldo, che dialogherà con il fratello e la cognata di Elisa Claps. “La serie dovrebbe essere trasmessa in autunno – racconta Vannucci – sarò nel quinto episodio. Si vedrà che inizialmente non daremo udienza ai familiari della giovane, ma dopo le proteste in piazza li riceviamo. Nella serie la famiglia va a sollecitare la politica per avere attenzione sul caso. Un delitto che mi ha colpito molto, è infatti uno degli omicidi più clamorosi avvenuti in Italia e fa parte del nostro spaccato sociale”.
L’attore e produttore, impegnato anche in politica, in questi anni ha lavorato con registi quali Giorgio Diritti ne “L’uomo che verrà”, con i fratelli Taviani in “Maraviglioso Boccaccio” e in numerosi progetti per la televisione fra cui il film tv Rai su Tina Anselmi trasmesso nella giornata del 25 Aprile. “Anche in quell’occasione ho interpretato un deputato democristiano. Abbiamo girato dentro al Parlamento. Ho inoltre un ruolo nella serie tedesca “Die Diplomatin”, dove recito in tedesco, italiano e latino e interpreto un monsignore del Vaticano. E, ancora, tra le ultime novità c’è la serie Rai ‘Lea – Un nuovo giorno’, girata a Ferrara, con Anna Valle e Giorgio Pasotti. Sono stato scelto per la seconda stagione e interpreto il fratello di Pasotti, sarò uno chef”.
Gianluca Vannucci è anche tra gli attori del film horror “L’orafo - The Goldsmith” di recente uscito nei cinema. È un film che sta riscuotendo molto successo,
lo stiamo vendendo bene anche all’estero e ha ricevuto numerosi premi, fra cui quello vinto per i migliori effetti speciali allo Screamfest di Los Angeles, il più importante festival di cinema horror e fantasy degli Stati Uniti. La storia ruota attorno a tre giovani rapinatori che si introducono nella casa di una coppia di anziani per saccheggiarne il laboratorio di oreficeria, ma scopriranno che i due non sono affatto innocui.
ROMAGNA TERRA DI LIBERTÀ
di Lina ColasantoIl Capodanno dell’estate italiana festeggia 18 anni. Giro di boa per la Notte Rosa che ogni anno fa divertire, cantare e ballare tutta la riviera romagnola. L’appuntamento, dal 7 al 9 luglio, mette quest’anno al centro il tema della Libertà responsabile, all’insegna di un divertimento sano e sostenibile dove i giovani sono al centro. E per un anniversario così importante entra in gioco anche Claudio Cecchetto in veste di direttore artistico della kermesse.
Claudio Cecchetto, conduttore radiofonico, televisivo, dj e produttore discografico, oltre ad essere il talent scout di personaggi quali Gerry Scotti, Amadeus, Fiorello, Jovanotti, è stato nominato Ambassador di Visit Romagna, l’ente di promozione delle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Ferrara, e si occuperà del coordinamento creativo dei grandi eventi in Romagna. “Nel corso degli anni, la Notte Rosa è cambiata e si è evoluta, diventando un evento capace di coinvolgere tutte le città della Riviera Romagnola, dalle più grandi alle più piccole, senza distinzione di età, generi, gusti e interessi – evidenzia Claudio Cecchetto - Una trasversalità che è insita da sempre nel Dna di questa terra della sua gente e che merita di essere valorizzata. Per questo motivo vorremmo puntare molto su un tema fortemente identitario, quella della libertà. Il messaggio che vogliamo ribadire è che la Romagna è una terra ospitale, bella da vivere a 360 gradi e adatta alle esigenze di tutti, senza barriere, un luogo per esperienze onnicomprensive, dove l’energia può essere sprigionata e dove si riafferma il valore della libertà”.
Nell’ambito del Programma annuale delle attività turistiche Visit Romagna affida così a Cecchetto il compito di occuparsi del coordinamento creativo dei principali eventi di sistema del territorio, come
appunto la Notte Rosa, ma anche la Notte del Liscio e il cartellone di Natale e Capodanno. Il produttore discografico, da sempre legato da un rapporto speciale alla Romagna diventata la sua seconda casa, si occuperà dell’ideazione del claim, del concept e delle linee di contenuti delle principali manifestazioni e degli spot tv della campagna estiva 2023, portando il suo contributo sia in fase di pianificazione, che di condivisione con i partner del territorio che durante quella esecutiva. Cecchetto avrà inoltre un ruolo nella fase di valutazione di proposte di nuovi eventi e nel fundraising per attività di promozione di Visit Romagna. Una colonna portante per ideare e organizzare appuntamenti sempre più coinvolgenti e originali.
UNA RASSEGNA
DI GRANDI EMOZIONI
di Valeria CampanellaDal 25 giugno al 11 ottobre sei eventi da non perdere per chi ama la musica. L’appuntamento è a Rimini con “Percuotere la mente”, in programma al Teatro Galli e alla Corte degli Agostiniani, nel cuore del centro storico. La rassegna prende il via il 25 giugno con una serata emozionante per celebrare Lucio Battisti, a ottant’anni dalla nascita.
Il 25 giugno a Rimini, la rassegna musicale Percuotere la mente esordisce con “L’altro Battisti” un concerto evento dedicato all’artista e ai suoi album bianchi (definiti così per via delle copertine minimali), che segnarono l’inizio del suo nuovo percorso con i testi poetici di Pasquale Panella. Per il concerto riminese è proposta un’accurata selezione di brani affidata a Morgan e alle voci di Simona Molinari, Chiara Galiazzo, Filippo Graziani, accompagnati dall’Orchestra d’archi e dalla Band di Rimini Classica. Il secondo concerto è invece atteso il 18 luglio alla Corte degli Agostiniani con Manuel Agnelli e il suo ultimo album da solista, “Ama il prossimo tuo come te stesso”. La rassegna prosegue poi il 23 luglio con la chitarrista e cantautrice londinese Anna Calvi. La musicista ha una voce ammaliante e un’identità musicale originale e subito riconoscibile. Ad accompagnare invece la fine dell’estate sono tre concerti tutti al Galli. Il 9 settembre riflettori puntati su Gavin Brayers, un’icona dell’ambientazione minimalista e post. Il concerto sarà preceduto nel pomeriggio dal film doc ambientato a Venezia “Writings on Water”, protagonista la danza di Carolyn Carlson sulle musiche di Bryars. Stesse atmosfere nel concerto condotto dai musicisti dell’Ensemble Virgilio & Urgon Trio guidati da Davide Tura, compositore e esecutore. “Distance” è il titolo della performance in programma l’11 ottobre, a voler dire che la distanza è l’obiettivo da colmare, è la grande eredità che la musica lascia, come nell’omaggio a Ryuichi Sakamoto, affiancato alle musiche
di Johann Johannsson, Davide Tura, Olafur Arnalds, Philip Glass. Il 17 settembre spazio al concerto “Invisible Rainbows” che vede al pianoforte il compositore Roberto Cacciapaglia, insieme agli archi e una postazione elettronica. Invisible Rainbows è anche il nome dell’ultimo album del musicista, un progetto in cui continua la sua ricerca per indagare l’essenza di tutti i generi musicali, dalla tradizione alla sperimentazione elettronica.
Nella pagina a fianco: Anna Calvi, Gavin Bryars, Davide Tura (foto di Dorin Mihai) e Lucio Battisti
In alto: Corte degli Agostiniani foto da www.sagramusicalemalatestiana.it ultima consultazione 23/05/23
In basso a sinistra: Roberto Cacciapaglia
In basso a destra: Manuel Agnelli foto di Hugo Weber
GO GIANNI GO!
di Valeria CampanellaDal 6 luglio al 2 settembre, chi ama la musica italiana non potrà mancare al tour dell’estate nei palasport di tantissime città del Bel Paese. Per dirla con il titolo del suo ultimo progetto discografico, “Evviva!”. Gianni Morandi, l’eterno ragazzo della musica italiana non smette di far cantare e fare divertire il suo pubblico.
Le sue canzoni sono la colonna sonora di intere generazioni, ma non solo, perché il suo volto continua ad essere tra i più amati anche in tv. Così come confermato dall’ultimo Festival di Sanremo, che lo ha visto accanto al conduttore Amadeus. Gianni Morandi non smette di stupire e anche il suo nuovo progetto discografico è un’esclamazione di gioia e felicità. Uscito a marzo, a cinque anni di distanza dall’ultimo progetto “d’amore d’autore”, l’album “Evviva!” è un viaggio in otto tracce: ci sono quattro tra i suoi più recenti successi - Apri tutte le porte, La Ola, L’Allegria, FATTI riMANDARE DALLA MAMMA A PRENDERE IL LATTE (feat. sangiovanni) - che si alternano a brani inediti da scoprire, Evviva! (feat. Jovanotti), Anna della porta accanto, Un Milione di Piccole Tempeste, Stasera gioco in casa. Evviva! conferma l’amicizia con Lorenzo Jovanotti che firma ben cinque brani e duetta con l’artista di Monghidoro nella title-track in apertura di album. Un periodo ricco di successi e impegni per Gianni Morandi che non si ferma un attimo, infatti al progetto discografico è subito seguito a marzo il tour “Go Gianni Go!”: una serie di date nei Palasport, con partenza da Rimini, la riviera che fin da giovane lo ha visto tante volte protagonista e dove ancora oggi spesso fa tappa per trascorrere momenti di relax. Tra sold out e serate indimenticabili, Morandi ha deciso di continuare con gli impegni estivi e non si fermerà un attimo. Ad inaugurare il tour estivo sarà l’appuntamento a Senigallia, il 6 luglio in piazza Garibaldi, l’8 sarà la volta di Codroipo, a Villa Manin, Brescia il 10 all’Arena Campo Marte, il 12 luglio al Parco Ducale di Parma, il 14 in piazza Europa a La Spezia, il 20 in piazza Trento a Ferrara e il 22 a Piazzola all’Anfiteatro Camerini; tappa poi
a Matera, il 25 luglio alla Cava del Sole, per arrivare poi il 30 ad Alghero all’Anfiteatro Ivan Graziani. Il 2 agosto il tour fa tappa a Castelnuovo di Garfagnana alla Fortezza Mont’Alfonso e prosegue l’8 al Teatro Valle dei Templi di Agrigento, poi Taormina il 10 al Teatro Antico e, ancora il 12 a Malta a Fort Manoel, il 16 a Isola Capo Rizzuto al Porto Turistico Le Castella, il 18 agosto a Giulianova al Porto Turistico, poi tappa a Baia Domizia il 20 all’Arena dei Pini e Mantova il 2 settembre a Esedra di Palazzo Te. Anche per la leg estiva Morandi ha pensato a una speciale scaletta, che mescola i grandi classici del suo repertorio e i nuovi brani. Non resta che cantare e ballare a perdifiato.
Nella pagina a fianco: Foto di Virginia Bettoja, GO GIANNI GO!
In alto: Locandina del tour GO GIANNI GO!
In basso: Gianni Morandi e Lorenzo Jovanotti, foto di Leandro Manuel Emede
TRENT’ANNI SONO UN BUON INIZIO!
È il 27 febbraio 1993 e una giovane cantante di Solarolo, cittadina della provincia di Ravenna, vince il festival di Sanremo con il brano “La solitudine”. Un esordio a soli 19 anni nella sezione Nuove Proposte e un trionfo che diventa il trampolino per una inarrestabile carriera internazionale. Tre decenni di successi per Laura Pausini, diventata una pop star celebre nel mondo.
Amatissima dal pubblico, la cantautrice romagnola ha raggiunto ogni traguardo lavorando con tenacia, passione e costanza, hit dopo hit, premio dopo premio, fra cui i Latin Grammy Award, oltre ed essersi anche aggiudicata una candidatura nella categoria Miglior canzone ai premi Oscar 2021 con il brano “Io sì/Seen” presente nel film con Sophia Loren “La vita davanti a sé” per la regia di Edoardo Ponti. Tra i suoi pezzi storici più famosi non si possono non citare “Strani amori”, “Tra te e il mare”, “E ritorno da te”, “Ascolta il tuo cuore” e decine di altri brani, impossibile elencarli tutti. Sono stati anni trionfali per l’artista e anche il 2023 si conferma particolarmente importante: Laura si è sposata a marzo in Romagna con il musicista Paolo Carta, 18 anni di fidanzamento e una figlia di 10 anni, e festeggia i suoi trent’anni di carriera, naturalmente in musica. Reduce del successo di #Laura30, la maratona live che l’ha vista esibirsi in tre speciali performance in 24 ore sui palcoscenici di New York, Madrid e Milano, l’artista celebra la sua trentennale carriera con il “Laura Pausini World Tour 2023/2024” e tante novità, come il singolo “Un Buon Inizio”, ma soprattutto con il grande ritorno live che, dopo l’Anteprima World Tour in piazza San Marco a Venezia e Plaza de España a Siviglia, la vedrà
protagonista nei palasport del mondo. Laura ritroverà quindi il suo pubblico con uno show tra vecchi successi e nuovi brani. La cantautrice inizierà il tour con la doppia “data zero” l’8 e il 9 dicembre all’Rds Stadium di Rimini per dare poi il via a questo nuovo lungo viaggio in musica da Roma e proseguire a Mantova, Firenze, Eboli, Bari, Padova, Bologna, Torino, Bolzano e infine Milano. Sarà poi in Europa (Madrid, Barcellona, Lisbona, Bruxelles, Parigi, Zurigo e Stuttgart), in Sud America (Città del Messico, Monterrey, Quito, Buenos Aires, San Paolo, Lima e Bogotà) e poi in USA (Miami, Houston, Chicago, Los Angeles e Orlando) per poi ritornare a New York, da dove la maratona del trentennale ha avuto inizio, questa volta nella suggestiva cornice del Madison Square Garden e proseguire con altre date nel mondo per incontrare i fan che Laura Pausini continua a conquistare con la sua musica, la sua personalità e la sua carica di energia.
LA SCHERMA ITALIANA VERSO PARIGI 2024
di Marzia MecozziLa scherma italiana si appresta a vivere un 2023 all’insegna di grandi eventi: dal doppio Campionato del Mondo, olimpico e paralimpico, che si disputerà fra luglio e ottobre, all’avvicinamento ai Giochi di Parigi 2024 nella quale la Federazione più medagliata d’Italia alle Olimpiadi, cercherà di superare se stessa.
Medaglie e valori, la sfida infinita della scherma italiana. Una sfida fatta di successi, tanti, ma anche di valori, non di meno. La scherma italiana è pronta a vivere il suo 2023 “speciale”, l’anno del doppio Campionato del Mondo che sarà ospitato in Italia, a Milano (dal 22 al 30 luglio) per la specialità olimpica e a Terni (2-8 ottobre) per quella paralimpica. Impegni organizzativi e agonistici affascinanti, cruciali nella marcia d’avvicinamento che porta ai Giochi di Parigi 2024, l’evento per eccellenza, l’appuntamento a cui s’affidano - come sempre - ambizioni e aspettative altissime. Questione di storia.
La FIS è infatti la Federazione più medagliata d’Italia alle Olimpiadi, con una bacheca che luccica di 130 medaglie, a cui si aggiungono le 93 vinte alle Paralimpiadi. Una grande tradizione confermata dai recenti successi in ambito internazionale sia assoluto che juniores, e che le squadre guidate da assi come Daniele Garozzo e Arianna Errigo, Gigi Samele e Rossella Fiamingo, Bebe Vio e il suo super-team paralimpico, hanno una voglia matta di (ri)aggiornare.
Eppure sarebbe riduttivo parlare della scherma italiana soltanto come una “fabbrica di medaglie”. C’è molto altro, ed è un impegno che si dipana in tanti settori e
progettualità. Grande è l’impegno promozionale per la diffusione della scherma nelle scuole, che solo lo scorso anno ha portato gli studenti di ben 333 istituti scolastici di tutta Italia a conoscere lo sport delle tre armi, e i numeri di quest’anno sono decisamente superiori. Il progetto “La mia scuola promuove la scherma”, infatti, è risultato vincitore nei bandi di Sport e Salute insieme ad altre programmazioni strutturate dalla FIS per la diffusione della sua attività. Un’altra di queste – speciale - ha il nome di “Nastro Rosa”, ed è dedicata alle donne operate di tumore al seno, che attraverso le lezioni di scherma svolgono di fatto una terapia riabilitativa.
Altro fiore all’occhiello è “La bellezza in un gesto”, progetto di promozione integrata per il quale il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha scelto la Federazione Italiana Scherma come eccellenza dell’Italia nel mondo. Un simbolo del “made in Italy” che ha già fatto tappa, nell’ultimo anno, in ben 13 sedi tra Ambasciate e Consolati. Anche qui il messaggio è soprattutto valoriale. “Sono fiero di presiedere la Federazione Italiana Scherma per le medaglie di cui possiamo vantarci, certo - dice il Presidente federale Paolo Azzi - ma soprattutto perché so di guidare un movimento che forma uomini e donne del domani attraverso un solido e autentico percorso di valori.”
E la Festa dei Valori, con le iniziali maiuscole, ha sicuramente la sua massima espressione, simbolica e iconica, nel “Gran Premio Giovanissimi - Kinder Joy of Moving” di Riccione, la grande festa dei Campionati Italiani Under 14, una settimana d’emozioni e condivisione per tremila giovanissimi atleti, famiglie e tutte le altre componenti del movimento schermistico italiano. Quest’anno, nell’ambito del Solidarity Programme promosso dalla Confederazione Europea di Scherma, rappresentanti di diversi Paesi del Vecchio Continenti son ostati ospiti in Romagna per scoprire e studiare un evento magico. È la garanzia sul futuro di una sfida infinita.
Federazione Italiana Scherma: Viale Tiziano 74, Roma federscherma.it
Per le foto si ringrazia la Federscherma ph. Bizzi
Nella pagina a fianco, in alto: Gli atleti Under 14 in pedana a Riccione al momento dell’Inno nazionale pregara
Nella pagina a fianco, in basso: Squadre fiorettiste campionesse del Mondo e spadisti argento al Mondiale del Cairo 2022
In alto: Gran Premio Giovanissimi di Riccione all’insegna del Fair Play
In basso: Esultanza dei fiorettisti campioni del Mondo al Cairo 2022
LA FEDERAZIONE VERSO IL CENTENARIO
Notizie dalla Federazione Italiana Dama, nel trentesimo anniversario dell’inserimento nel CONI come DSA (disciplina sportiva associata, 1993-2023), e a un anno dal centenario di fondazione (1924-2024). Una primavera di grandi eventi: dai Campionati Italiani Giovanili, al sesto Campionato Italiano Veterani di Dama Internazionale; dalla vittoria ucraina alla Coppa Città di Verona, ai Campionati Europei che hanno confermato il torinese Walter Raimondi Campione Europeo Over 50 e campione Europeo senior nella specialità ‘blitz’.
a cura della Federazione DamaUna primavera di grandi eventi: dai Campionati Italiani Giovanili, al sesto Campionato Italiano Veterani di Dama Internazionale; dalla vittoria ucraina alla Coppa Città di Verona, ai Campionati Europei che hanno confermato il torinese Walter Raimondi Campione Europeo Over 50 e campione Europeo senior nella specialità ‘blitz’.
Partiamo con la spettacolare partita di Dama Vivente di Castiglion Fiorentino, dove, dal 24 al 26 marzo, si è svolto un weekend ricco di emozioni, cultura e soprattutto di sport. Anche quest’anno accoglienza calorosa ai damisti da parte di tutta la cittadinanza che ha seguito con interesse gli eventi organizzati dalla Federdama in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, eventi che, ancora una volta, hanno ribadito l’importanza dei valori che caratterizzano il ‘nobil giuoco’ della dama. La Partita di Dama Vivente si è svolta domenica mattina nella piazza centrale di fronte al Municipio. Protagonista il sindaco della bella cittadina, Mario Agnelli, che per l’occasione è tornato ad indossare abiti medievali d’epoca, cimentandosi nella partita con i figuranti dei tre rioni della città e con gli sbandieratori che per l’occasione hanno indossato costumi meravigliosi. Il tutto, sotto la supervisione attenta di Francesca Sebastiani, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Castiglion
Fiorentino e di Giuliana Tenucci, Delegata Regionale per la Toscana e Consigliera nazionale della Federazione Dama.
Nel frattempo presso il Park Hotel si disputavano le battute finali della quarantunesima edizione dei Campionati Italiani Giovanili e il sesto Campionato Italiano Veterani di Dama Internazionale (la dama sulle 100 caselle). La manifestazione sportiva si è svolta nei saloni del Park Hotel, dove durante tutta la giornata di sabato gli atleti, giovani e meno giovani, si sono sfidati sulle damiere in maniera sportiva e leale come da tradizione damistica. Ottima la disponibilità dello staff del Park Hotel sempre attento alle esigenze dei damisti e degli accompagnatori al seguito. Alla fine la cerimonia di premiazione tenuta presso la Sala Comunale, presieduta dal Sindaco Agnelli, coadiuvato dall’Assessore Sebastiani e da Giuliana Tenucci, con il Grande Maestro Daniele Bertè, Direttore Tecnico delle squadre nazionali e Responsabile Formazione. Dopo il momento solenne dell’Inno Nazionale, la proclamazione delle classifiche e dei vincitori. Tra le Speranze si fa spazio Devid Iannucci
Per le foto si ringrazia la Federazione Dama
Nella pagina a fianco a Castel Fiorentino, l'assessora
seguito da Ginevra Spelda, entrambi di Latina, mentre tra i Minicadetti ha vinto Linda Piccinini di Latina davanti ad Andrea Palumbo di Livorno. Per la categoria Cadetti s’impone Marco Stipcevich da Latina davanti a Mattia Scaggiante di Treviso e Giorgia Senesi da Latina. Tra gli Junior trionfa il Maestro Matteo Fortunato di Varazze davanti a Francesco Aielli in forza al CD Veliterno ed a Mattia Pitzalis di Savona che condividono insieme la seconda posizione avendo raggiunto il medesimo punteggio.
Per la categoria Youth (o Under 27) si conferma il pronostico: in testa il Grande Maestro Alessio Scaggiante di Casale sul Sile, pluri-campione nazionale ed Europeo, (Campione Europeo 2022 Under 27 di specialità) seguito dai Maestri Enes Habilaj di Velletri e Roberto Senesi di Latina. Nei Veterani trionfa il Grande Maestro Daniele Bertè di Savona (che nel 2022 si era laureato Campione Europeo Over 70) foto berte-podio, il Maestro Diego Signorini di Brescia (a cui va il titolo di Campione Italiano Over 60) ed il Maestro Giovanni Fava di Latina, mentre il Candidato
Maestro Francesco Militello di Novara si aggiudica il titolo di Campione Italiano Over 50. Nella specialità “Lampo”, tra le Speranze Ginevra Spelda ha la meglio su Devid Iannucci mentre per i Minicadetti la classifica è la stessa del tempo standard: vince Linda Piccinini seguita da Andrea Palumbo. Tra i Cadetti bissa la doppietta Marco Stipcevich davanti ad Andrea Cappadonia ed a Margherita Aielli. Anche nella categoria Junior si ripresenta una doppietta con la vittoria del Maestro Matteo Fortunato davanti a Mattia Pitzalis ed a Francesco M. Aielli. Tra gli Youth in cima alla classifica c’è il Maestro Gabriele D’Amora, di Velletri, seguito dal Gran Maestro Alessio Scaggiante e dal Maestro Roberto Senesi. Per la categoria Veterani trionfa ancora il Grande Maestro Daniele Bertè, affiancato sul podio dal Maestro Diego Signorini e dal Maestro Giovanni Fava. Ha diretto la gara il sempre attento Alessio Mecca ottimamente coadiuvato da Elisa Galletti ed Elaheh Tagharobi.
Coppa Città di Verona – vittoria ucraina
Si è svolta sabato 18 e domenica 19 marzo la XXVI Coppa Città di Verona – Memorial “Enrico Molesini”, il torneo di dama internazionale (100 caselle) che tradizionalmente apre il calendario agonistico a livello nazionale. L’organizzazione del Circolo Damistico Veronese “Enrico Molesini”, sotto la direzione del Maestro Emanuele Danese, ha potuto contare
sulla sponsorizzazione di AMIA, sul patrocinio del Comune di Verona, e sulla collaborazione operativa di altri circoli vicini: Mori, Bergamo e Mestre. Quest’anno sono convenuti nella città scaligera 50 giocatori, di cui un gruppetto di stranieri ben qualificati, a partire dalla campionessa ucraina Viktoriya Motrichko, che ha vinto la gara per distacco sul campione italiano Alessio Scaggiante. C’era pure un’altra ucraina, la giovanissima Vasylysa Kutsenko, attualmente profuga in Svizzera, che ha facilmente vinto il premio come migliore fra i mini-cadetti. Ma anche i due olandesi, e i tre provenienti dalla Guinea-Bissau, connazionali del ben noto Eusebio Cabral de Brito - il nostro “Matos” - hanno dato battaglia ad alto livello in tutti i 6 turni di gioco. Molto gradita la presenza del Presidente della Federazione Mondiale (FMJD), il polacco Jacek Pawlicki, che ha scelto Verona per uno dei suoi rari tornei. A lui il Presidente FID Carlo Bordini ha voluto consegnare una targa-ricordo, durante la premiazione.
CURIOSITÀ A dama non si soffia
La partecipazione degli italiani è stata anch’essa molto qualificata, perché oltre a Scaggiante c’erano quasi tutti i più forti giocatori in attività, ad eccezione di Walter Raimondi che era volato in Polonia per difendere il titolo di Campione Europeo Veterani. Da Loris Milanese a Daniele Macali, passando per Moreno Manzana, Roberto Tovagliaro, Daniele Bertè, fino a Luca Lorusso, tutti hanno ben figurato.
Alla premiazione il momento più toccante è stato l’esecuzione dell’inno ucraino, che la Motrichko ha voluto cantare con un buon tono.
Per le foto si ringrazia la Federazione Dama
Nella pagina a fianco in alto a sinistra: Primo podio da Open Verona, da sinistra, il Presidente mondiale Federazione Internazionale Dama Jacek Pawlicki, il secondo classificato Alessio Scaggiante, la vincitrice Victoriya Motrichko, terzo classificato Gibril Sarr e il Presidente della Federazione Italiana Carlo Bordini
Nella pagina a fianco in basso: Verona - Podio femminile, da sinistra sul podio, Vasylysa Kutsenko, (ucraina profuga in Svizzera), la vincitrice Motrrichko (Ukr), terza Sofia Pandolfo, sempre con Jacek Pawlicki e il presidente italiano Carlo Bordina
Sotto: Victoriya Motrichko, Gibril Sarr ed Emanuele Danese
Nel gioco della dama non si può e non si deve “soffiare”. Il “soffio” è stato ufficialmente abolito in tutto il mondo da tutte le Federazioni nazionali e in particolare dalla Federazione Italiana il 29 aprile 1934.
Va chiarito che questa abolizione non è altro che una conseguenza della regola base del gioco per cui “la presa è sempre obbligatoria”.
RE E REGINE DEGLI SCACCHI
Ormai è scaccomania. Sarà l’onda lunga di “La regina degli scacchi”, sarà il grande aumento delle persone che, in tutto il mondo, giocano sulle piattaforme on line, sarà per la diffusione degli “streamer”, Grandi maestri, maestri e anche meno esperti, che in video casalinghi danno lezioni ai principianti, ma in Italia è esplosa la mania degli scacchi.
a cura della Federazione Scacchistica ItalianaChe questa disciplina sportiva sia in grande aumento lo testimoniano, tra le altre cose, i tesseramenti alla Federazione Scacchistica Italiana (FSI), che sono, a metà anno, già circa 18.000. L’anno scorso, ancora segnato dalla paura del Covid, erano poco più di 13mila. Il record storico, registrato nel 2018, era di 15.879. La metà dei tesserati sono juniores, cioè ragazzi con meno di 18 anni, a conferma che il più antico dei giochi è anche uno dei più apprezzati dai giovanissimi, che vi ritrovano tutto il meglio dello sport: la competizione, l’agonismo, l’adrenalina, ma anche il rispetto delle regole e dell’avversario, la gestione del tempo, l’impossibilitò di dare agli altri la colpa della sconfitta. Insomma, i valori dello sport nella loro più luminosa purezza.
Anche al livello agonistico gli scacchi sembrano attraversare un ottimo momento. Lo testimonia il secondo posto, dietro la Francia, ottenuto dalla Nazionale italiana Open alla Mitropa Cup, la competizione annuale tra dieci nazioni del centro Europa, che si è svolta quest’anno a Losinj, in Croazia, ad aprile. La squadra formata da Luca Moroni, Francesco Sonis, Danyyil Dvirnyy, Lorenzo Lodici e Gabriele Lumachi ha fatto un torneo quasi perfetto, che sarebbe stato vincente senza l’ultima sconfitta, nel match contro la Slovenia. Poco male, è un altro trofeo in bacheca per gli scacchi italiani. La squadra femminile invece è arrivata ottava, perché era formata soprattutto da giovanissime (Elisa Cassi, Melissa Maione, Giulia Sala, Silvia Bordin), mandate per fare esperienza internazionale, guidate dall’esperta Marina Brunello.
E proprio Brunello, la più forte giocatrice italiana, tra poche settimane, parteciperà a una delle competizioni più importanti della sua vita: la Coppa del Mondo femminile, che dovrà selezionare due scacchiste che parteciperanno al prossimo Campionato del Mondo. Marina si è qualificata arrivando nona agli Europei
2022. Sarà un compito improbo, perché parteciperanno tutte le migliori giocatrici del globo, ma chissà. Sarà presente un azzurro anche nella Coppa del Mondo Open, parliamo di Daniele Vocaturo, da molti anni ormai il miglior scacchista italiano (ha anche pattato alle Olimpiadi del 2022 con Magnus Carlsen!) che ha davanti a sé un’impresa quasi impossibile. Auguri comunque!
Infine, ricordiamo che a inizio maggio è stato assegnato anche lo “scudetto” degli scacchi, vale a dire il Campionato a squadre Open. A vincere, per la tredicesima volta, è stata la squadra di Padova, Obiettivo Risarcimento, che schiera tra agli altri alcuni dei più forti giocatori italiani (Sabino Brunello, Danyyil Dvirnyy, Alessio Valsecchi). Il Campionato femminile invece ha visto, per la prima volta, la vittoria di una squadra siciliana, Pedone Isolano di Misilmeri, cittadina vicino Palermo. A trascinare le ragazze siciliane Tea Gueci, due volte campionessa italiana, poi Angela Flavia Grimaldi e Maria Palma. Una dimostrazione che gli scacchi superano qui in Italia anche la tradizionale differenza tra Nord e Sud.
Nella pagina a fianco la squadra Open arrivata seconda alla Mitropa Cup In alto la giocatrice Marina Brunello
Sotto: Pedone Isolano di Misilmeri, Campione d'Italia a squadre femminile In basso: Obiettivo Risarcimento, squadra Campione d'Italia Assoluto Foto offerte da Federazione Scacchi
UNA FEDERAZIONE PER DUE GRANDI DISCIPLINE
a cura della Federazione Italiana Sport Biliardo e Bowling
Martedì 20 dicembre 2022, è stata una giornata storica per il movimento sportivo del biliardo e del bowling. Il 293° Consiglio Nazionale del CONI ha deliberato all’unanimità il riconoscimento della FISBB – Federazione Italiana Sport Biliardo e Bowling, come Federazione Sportiva Nazionale. Il Presidente del CONI Giovanni Malagò, che da sempre ha posto attenzione ai movimenti sportivi del biliardo e del bowling ha dato il benvenuto alla neonata FISBB nel mondo delle Federazioni Sportive Nazionali.
I due Presidenti Andrea Mancino e Cosimo Zecca hanno commentato a caldo la notizia dell’ufficiale riconoscimento al termine del Consiglio Nazionale del CONI.
“A pochi giorni dal Natale è arrivato il regalo più grande per tutti gli appassionati di biliardo e bowling – ha commentato il Presidente della Federazione Italiana Biliardo Sportivo il Dott. Andrea Mancino – Circa 18 anni fa, quando sono stato eletto per la prima volta ho accettato questa scommessa perché sapevo e credevo che questo giorno sarebbe arrivato, realizzando il sogno dei tanti dirigenti e tesserati che hanno reso onore al nostro sport.”
“Durante questi anni - continua Mancino - grazie a tutti i Consiglieri che si sono succeduti, e ad un lavoro istituzionale intenso, con anche una pandemia nel mezzo, arriviamo ad un traguardo storico, che vede per la prima volta la fusione per unione di due Discipline Sportive. Ringrazio tutti i componenti del Consiglio Federale, il Segretario Generale, i collaboratori della segreteria, i Presidenti e i Delegati Regionali e Provinciali, i Responsabili delle Commissioni insieme ai collaboratori dei vari progetti, le nostre ASD, ma in modo particolare gli atleti che con i loro risultati hanno contribuito alla visibilità e al prestigio della Federazione, raggiungendo l’incredibile risultato”.
“Dopo l’euforia del momento - ha dichiarato il Presidente Mancino - siamo consapevoli che questo è solo un traguardo dal quale ripartire con maggior entusiasmo ed energia per costruire un movimento sempre più grande e prestigioso.”
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Infine, un ringraziamento particolare - conclude Mancino – vorrei rivolgerlo al Presidente del CONI Giovanni Malagò che ha creduto in noi e ci ha supportato in tutto questo difficile cammino fino a concederci con l’avvallo della Giunta e del Consiglio Nazionale del 20 dicembre questo importantissimo e storico riconoscimento. Pronti più che mai per le nuove sfide che ci attendono”.
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Il 20 dicembre – ha commentato il Presidente della Federazione Italiana Sport Bowling Cosimo Zecca –è una data che rimarrà impressa non solo nella storia della Federazione, ma rimarrà per sempre nel mio cuore”.
“Voglio ringraziare tutti voi – continua il Presidente Zecca - per lo straordinario impegno e senso di responsabilità dimostrato, come parte di un gruppo dedito a
svolgere tutti i passi necessari per il raggiungimento di questo glorioso riconoscimento”.
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Abbiamo avuto fiducia nel progetto condiviso – ha concluso il Presidente Zecca – e abbiamo contribuito a dare consistenza, credibilità e serietà a tutto quello fatto fino ad oggi. Indescrivibile la commozione provata nel momento della proclamazione della neonata Federazione Sportiva Nazionale – FISBB. Grazie”.
La fusione per unione condurrà ad una crescita dei due movimenti sportivi garantendo il pieno rispetto delle autonomie tecnico-organizzative di ciascuno. Comporterà, di fatto, non l’estinzione delle due Federazioni, ma la nascita di un nuovo organismo che meglio potrà rappresentare le istanze dei settori sportivi rappresentati.
Lo sport in Italia rappresenta tradizionalmente un fenomeno di eccellenza mondiale per l’autonomia concessa al movimento sportivo nel suo insieme, oltre a tutto il sistema di agevolazioni e benefici previsti per il raggiungimento di finalità superiori, quali il benessere psicofisico, la partecipazione dell’individuo a forme di aggregazione sociale, l’esaltazione dei principi di uguaglianza e pari opportunità e l’inclusione sociale. Le due Discipline Sportive hanno in comune la frequentazione della Sale biliardo e bowling. Sono i luoghi si pratica l’attività agonistica e dove si realizzano i sogni di diventare Campioni Italiani.
Il biliardo ed il bowling rappresentano, nelle prestazioni degli atleti praticanti e nella varietà dei tipi caratterizzanti la platea dei giocatori, di tutte le età e di tutte le estrazioni sociali, un inno ai principi fondamentali comuni al primo articolo dello Statuto di qualsiasi federazione sportiva italiana e sono sport che si possono praticare dai 6 anni ai 90 anni.
Chiunque può giocare al bowling ed al biliardo ai massimi livelli. Entrambe hanno in comune la strategia, la tattica e la tecnica. Gli atleti ed i “campi di gara” non risentono delle bizzarrie del meteo, essendo entrambe discipline indoor. Un elemento che conferisce alle discipline un carattere peculiare unico nel suo genere: la longevità.
In queste pagine: foto scattate durante il congresso FISBB 2023
IL TEQBALL AI GIOCHI EUROPEI
All’evento sportivo in programma in estate a Cracovia anche tre atleti tesserati Figest, Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali. La disciplina sportiva sta conquistando tutti: dall’ex campione del mondo Ronaldinho a Mancini che la usa negli allenamenti.
a cura della Federazione Italiana Giochi e Sport TradizionaliTra le ultime discipline entrare a far parte della Figest, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, il teqball, lo sport a metà strada tra il calcio e il tennis tavolo che tra i suoi seguaci vanta anche l’ex campione del mondo di calcio Ronaldinho; prenderà parte, per la prima volta in assoluto, agli European Games 2023 che si terranno a Cracovia, in Polonia, e che sono organizzati dallo European Olympic Committee, l’organismo di cui fanno parte i 50 Comitati Olimpici nazionali d’Europa. I Giochi Europei, alla terza edizione, si svolgeranno dal 21 giugno al 2 luglio prossimi e saranno un importante trampolino di lancio per gli atleti sulla strada verso le olimpiati di Parigi 2024. L’appuntamento di Cracovia, inoltre, sarà anche una importantissima vetrina per alcuni sport più recenti come il beach handball, che farà la sua prima apparizione in un evento multisportivo senior dagli Anoc World Beach Games Qatar 2019.
All’evento di questa estate ci si sta già preparando con l’organizzazione della staffetta della torcia, da anni una tradizione associata ai Giochi Olimpici. Si tenne per la prima volta nel 1936, prima dei Giochi Olimpici di Berlino, e questa tradizione viene colti-
vata anche durante i Giochi Europei. La staffetta per gli Eog partirà da Roma, dove ha sede l’associazione dei Comitati Olimpici Europei. Dopo aver percorso oltre 1.500 chilometri, il fuoco raggiungerà Cracovia per annunciare l’inizio dei terzi Giochi Europei.
“Il teqball non aveva una casa e come Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali – spiega Enzo Casadidio, presidente nazionale Figest – siamo stati contentissimi di accogliere nella nostra grande famiglia chi pratica questo sport che è stato inserito tra le nostre discipline di recente acquisizione. In pochissimo tempo siamo riusciti a lanciare e far inserire addirittura questa meravigliosa disciplina nell’elenco di quelle che prenderanno parte ai Giochi Europei, manifestazione internazionale seconda solo alle Olimpiadi. La scorsa estate sulle nostre spiagge è stata teqball mania. Ci sono tantissimi appassionati tra i dilettanti ma anche tra i professionisti: insieme a Ronaldinho anche la leggenda del calcio olandese Ronald Koeman, il brasiliano Neymar. In Italia Roberto Mancini usa il teqball come riscaldamento prima degli allenamenti così come accade nella quotidianità di squadre come il Milan, la Juventus e il Bologna”.
Nella pagina a fianco: Arovetto e Johnny Lombardi
A sinistra: Enzo Casadidio, il sindaco della Città di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti
A Gualdo Tadino, in provincia di Perugia, è stato recentemente inaugurato il nuovo Centro federale FIGeST “Franco Boccalini”. La struttura, voluta dalla Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali e dall’Amministrazione comunale di Gualdo Tadino, sarà la nuova “casa”
per molte discipline dove potranno essere praticati sport come il tiro alla fionda, il calcio balilla, le freccette. All’esterno del Centro, in un’area verde di oltre due ettari messa a disposizione dal Comune, verranno presto allestiti anche percorsi di lancio della ruzzola, del ruzzolone e del formaggio, una pedana per il tiro alla fune e un poligono di tiro con balestra. Il Centro sarà anche sede amministrativa di tutte le realtà che fanno capo alla FIGeST, compresi i nuovi sport come il teqball, e sarà la terza sede nel mondo, dopo Shanghai e Zurigo, della World Slingshot Association. Alla cerimonia del taglio del nastro hanno presenziato il presidente del Coni, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, il presidente nazionale della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, Enzo Casadidio, il sindaco della Città di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti. Presenti, e premiati con una targa ricordo, i figli di Franco Boccalini che hanno scoperto la placca di intitolazione posta all’ingresso del Centro.
A Gualdo Tadino, la nuova struttura intitolata a Franco Boccalini.
FIGEST
CAMPIONATI ITALIANI DI TIRO ALLA FUNE
a cura della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali
L’Asd Cobra di Fermo si diploma campione d’Italia nel tiro alla fune indoor. Argento per la polisportiva Bellatores di Monte Urano, bronzo per l’Asd Valtellina.
Gli atleti dell’associazione sportiva dilettantistica Cobra di Fermo si diplomano campioni d’Italia nel tiro alla fune indoor categoria 640 kg strappando il gradino più alto del podio ai marchigiani della polisportiva Bellatores di Monte Urano. Al terzo posto, nella finale del Campionato italiano indoor svoltasi a Zola Predosa, in provincia di Bologna; l’Asd tiro alla fune Valtellina di Morbegno.
A sfidarsi per il titolo tricolore sono state 6 squadre: la polisportiva Cavalcata dell’Assunta di Fermo, l’Asd Cobra di Fermo, la polisportiva Bellatores di Monte Urano, l’associazione socio culturale e sportiva campana Lubrensis di Massa Lubrense, l’Asd Tiro alla Fune Valtellina di Morbegno e l’Ascd Black Bull di Camaiore, in Toscana.
Nella stessa giornata della finalissima per la categoria 640 kg si è svolta anche la fase finale del Torneo promozionale cat 520 dove le squadre che si sono scontrate sono state 12. Oltre a quelle della categoria 640 kg hanno preso parte alla sfida l’Asd tiro alla fune arco di Trento, la polisportiva Giglio di Firenze e la polisportiva San Rocco 2001 di Faenza.
Qui la classifica ha visto vincere la formazione della Santa Vittoria, appartenente all’Asd Cobra davanti ai team Black Bulle Lubrensis.
Per le foto di Romina Petrini si ringrazia la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali
Nella pagina a fianco: Asd Tiro alla Fune Valtellina contro Cavalcata dell'Assunta
In questa pagina in alto: Cavalcata dell'Assunta contro Bellatores
A sinistra: BlackBull
In basso a sinistra: la formazione degli arbitri
In basso a destra: BlackBull di Camaiore (sin) Santa Vittoria di Fermo (centro) e Lubrensis (destra)
L’ESTATE SCENDE IN CAMPO!
a cura di Serravalle Football Academy
Il calcio, con i suoi miliardi di appassionati e milioni di giocatori in oltre 200 paesi, è lo sport più popolare del mondo. Ma il calcio non è ‘soltanto’ uno sport, e non è ‘soltanto’ un gioco; è una scuola di vita che nel territorio sammarinese si traduce nella Serravalle Football Academy le cui attività, progettualità e filosofia, sostenute e condivise dal partner Bowling Seventies che firma divise e attrezzature, stanno coinvolgendo un numero sempre maggiore di bambini e bambine e di famiglie.
Dopo gli incredibili risultati della stagione calcistica in tutte le annate e le indimenticabili trasferte, con il mese di luglio partono le attività estive di Serravalle Football Academy , il polo calcistico dedicato al settore giovanile nato dall’accordo sportivo tra Juvenes Dogana, Folgore Falciano e SS Cosmos che, sotto la guida del responsabile tecnico Pierangelo Manzaroli e del coordinatore Alessandro Bizzocchi, promuove un nuovo e sinergico modello di sviluppo del calcio giovanile nell’attività di base per tutti i bambini e bambine dai 4 ai 12 anni di Rimini e San Marino.
Ben radicata sul territorio, con oltre 170 tesserati, l’attività di SFA ha dato un segnale molto forte di coesione sportiva, sociale e formativa. Nel motto ‘Crescere insieme’ sono infatti sintetizzati i valori di fondo di un progetto che, facendo leva sull’attrazione che la disciplina del calcio esercita, ha l’obiettivo di coinvolgere i giovanissimi in un’esperienza di più ampio respiro dove la combinazione di gioco, benessere, corretta crescita sportiva e divertimento sono fulcro di ogni attività.
“È nostro desiderio trasmettere anzitutto valori capaci di lasciare il segno e bei ricordi. - Spiega il responsabile tecnico Pierangelo Manzaroli, già CT di tutte le Nazionali di San Marino - Seguiti da istruttori competenti e qualificati con il fine di apprendere le basi tecniche del gioco del calcio e sviluppare funzio-
nalità psicomotoria e psicologica, i nostri campioni coltiveranno il talento a fianco di quei valori morali che, in campo e fuori dal campo, sono necessari per crescere persone migliori. Si cresce tutti insieme, in ogni senso, condividendo esperienze ed emozioni. Ogni bambino deve essere come una lampadina che va accesa e resa sempre più luminosa!”
Il valore e il successo riscontrato dal progetto sono evidenti negli straordinari risultati in tutte le annate; memorabili le trasferte, come la tre giorni a Monza
ospiti della omonima società professionistica, i tornei di Pordenone e Firenze e la splendida trasferta di tutto il gruppo 2016 insieme alle proprie famiglie al torneo di Castelguelfo a Bologna. Momenti di condivisione e passione sportiva che hanno accresciuto e consolidato il bellissimo rapporto della grande famiglia SFA.
“Il passo successivo – prosegue Manzaroli - sarà implementare e migliorare l’organizzazione esistente, creando un ambiente a misura di bambino a 360° e lo faremo mettendo in campo le professionalità, le strutture e le risorse di cui disponiamo ponendo sempre il divertimento e l’aspetto educativo in primo piano.
“L’estate è la stagione più bella per giocare insieme,- aggiunge il coordinatore Alessandro Bizzocchi, già allenatore della Juvenes Dogana – le attività in programma, intitolate “Vieni a Giocare con Noi!”, e i due appuntamenti serali tanto attesi da tutti i giovani calciatori, denominati “Calcio sotto le Stelle”, saranno dedicati al divertimento e alla scoperta di questo meraviglioso sport nell’ambiente naturale del Parco Ausa di Dogana. In Agosto, in collaborazione con la giunta di Castello di Serravalle saremo, invece, al parco Layala per la giornata “Sdraiati a guardar le stelle” con l’allestimento di mini campi dal tardo pomeriggio per far giocare bambini e bambine, picnic se-
Per info e iscrizioni Serravalle Football Academy:
Pierangelo 349 5549513
Alessandro 335 6793166
Maxi 335 7331846
rale e visione della splendida notte di stelle cadenti.” Per il mese di Settembre già confermati il pre-ritiro calcistico per le annate 2012/2013/2014/2015 in Carpegna (31 Agosto – 3 Settembre) e il clinic della Buffon Academy presso gli impianti di Dogana e Serravalle per tutti i bambini che vogliono scoprire il ruolo del portiere.
Ultimo, ma non per ultimo: dopo l’incredibile esperienza di Dubai dello scorso anno, è già in cantiere e in via di definizione una nuova avventura sportiva all’estero per tutti i tesserati!
Insomma, un’estate ricca di proposte stimolanti e divertenti attività in attesa di una nuova stagione sportiva che si preannuncia ancor più entusiasmante!
Dal mese di Agosto sono aperte le iscrizioni alla nuova stagione per le annate 2019/2018/2017/2016 per la categoria Under 8 (piccoli amici); 2015/2014 per la categoria Under 10 (primi calci); 2013/2012 per la categoria Under 12 (pulcini ed esordienti)
L’HOSPITALITY DEL FUTURO È GIÀ PRESENTE
di Marzia MecozziClub Family Hotel, il rinomato gruppo alberghiero specializzato in vacanze per famiglie, sceglie un super tecnologico e innovativo robot per supportare i lavoratori nella sala ristorante. Obiettivo? Migliorare l’efficienza del servizio, aumentare la soddisfazione degli ospiti e valorizzare il lavoro del personale alberghiero.
Club Family Hotel è un gruppo alberghiero italiano con una lunga storia di successo nel campo delle vacanze per famiglie. Con strutture situate in alcune delle località turistiche più affascinanti d’Italia, il gruppo si impegna costantemente per offrire ai suoi ospiti un’esperienza di soggiorno indimenticabile puntando su un servizio di eccellenza e un’accoglienza di qualità. Da oggi, questo impegno verso i propri ospiti viene rafforzato grazie all’adozione della robotica, una scelta all’avanguardia che si integra perfettamente con l’immagine innovativa dell’hotel.
“Siamo entusiasti di introdurre questa tecnologia all’interno del nostro gruppo alberghiero. – ha dichiarato il presidente, Andrea Falzaresi, - Crediamo che il robot sia un valido supporto per il nostro personale e che contribuirà a migliorare l’esperienza dei nostri ospiti. La soddisfazione degli ospiti è al centro della nostra filosofia e continueremo a cercare soluzioni innovative per offrire servizi sempre migliori.”
Negli ultimi anni, in tutto il mondo la robotica è entrata a far parte del settore alberghiero portando con sé una serie di vantaggi. I robot possono svolgere diverse mansioni, dai servizi di pulizia alla preparazione dei pasti, alla consegna del cibo nelle stanze, riducendo così il carico di lavoro del personale e aumentando l’efficienza.
“Ma la robotica non si limita a svolgere compiti meccanici. – prosegue Falzaresi. - Grazie all’intelligenza artificiale, i robot possono interagire con gli ospiti in maniera amichevole e divertente, creando un’esperienza unica che aggiunge valore al soggiorno. Club Family Hotel ha scelto un robot che fosse focalizzato sull’intrattenimento, capace di coinvolgere i bambini con divertenti interazioni.”
Il nuovo robot di Club Family Hotel è un esempio concreto di come la robotica possa arricchire l’esperienza degli ospiti. Dotato di un design moderno e accattivante, non solo svolge semplici compiti come portare la pizza direttamente ai tavoli, ma interagisce anche con gli ospiti, e in particolare con i bambini, offrendo momenti di divertimento e intrattenimento. È dotato di una serie di sensori che gli permettono di muoversi in modo autonomo e sicuro all’interno dell’hotel. Può riconoscere gli oggetti e le persone, evitare ostacoli e rispondere in modo appropriato agli stimoli dell’ambiente. Inoltre, il robot è programmato per riconoscere e rispondere a una serie di comandi vocali, rendendo l’interazione con gli ospiti ancora più dinamica e interessante. I bambini, in particolare, sono affascinati da questa nuova “mascotte” tecnologica e si divertono a interagire con essa.
“L’introduzione del robot nel Club Family Hotel porta una serie di benefici sia per il personale che per gli ospiti. – conclude il presidente - Per il personale, il robot rappresenta un collaboratore prezioso per pic-
coli compiti come distribuire brioche e pizze al tavolo durante la colazione, il pranzo e la cena. Gli ospiti, dal canto loro, beneficiano di un servizio più efficiente e possono godere di un’esperienza unica, interagendo con una tecnologia all’avanguardia. I bambini, in particolare, troveranno nel robot un compagno di giochi divertente e affascinante, che contribuirà a rendere il loro soggiorno ancora più speciale.”
Il Club Family Hotel continua a guardare al futuro, investendo in tecnologie innovative per migliorare l’esperienza dei propri ospiti e l’introduzione del robot nella sala ristorante è un passo importante in questa direzione.
Per ulteriori informazioni sul Club Family Hotel e l’introduzione del robot in sala ristorante, visitate il sito: clubfamilyhotel.it
BOWLING BOUTIQUE FIRMATA US BOWLING
di Vittorio PerettiMolto più di un centro bowling: una vera e propria boutique! Eleganza e originalità sono i caratteri differenzianti offerti da US Bowling, il più grande costruttore e distributore di arredi e tecnologie per centri bowling al mondo, capace di creare soluzioni personalizzate, suggestive, eleganti e sofisticate in ambienti di lusso come hotel, resort, condomini, ristoranti e country club.
Emozioni, gusto e intrattenimento…
Oggi i centri bowling sono luoghi innovativi che coniugano le tecnologie del divertimento con il relax, la buona tavola con le emozioni, lo sport con lo spettacolo. Un moderno centro bowling è un ambiente magico che cattura i suoi ospiti con effetti speciali! E se si vogliono ottenere effetti speciali non si potrà fare a meno di US Bowling Corporation, il referente più autorevole per tutti coloro che desiderino aprire un centro bowling o avviare un franchising, modernizzare una pista più vecchia o semplicemente installare un paio di piste da bowling domestiche persino in una residenza privata. Le sale da bowling create ad hoc da US Bowling possono fungere da complemento perfetto e molto popolare anche per un lounge bar, un ristorante di classe o un club esclusivo.
US Bowling Corporation con i suoi, oltre cinquant’anni di esperienza nel campo della costruzione di piste da bowling, garantisce che ogni progetto proceda a regola d’arte dalla progettazione alla produzione e all’installazione. Oltre alle soluzioni personalizzate per la costruzione di piste da bowling, US Bowling Corporation è un punto di riferimento per una varietà di diverse forniture per il bowling, tra cui macchine per piste, posizionatori di birilli, sistemi di punteggio automatico, piste, mobili da bowling, rastrelliere per palline, cappe, sistemi per mini bowling, sistemi di grondaie e paraurti, palline, scarpe, birilli e molto altro ancora.
Un esempio? Le corsie MML-3000 di Murrey sono uno dei prodotti più esclusivi, dalla bellezza duratura, manutenzione ridotta, approcci testurizzati adatti ai giocatori di bocce, bagliore “Boomerang” e molto altro, approvate per campionati e competizioni mondiali dallo United States Bowling Congress.
Fra i prodotti più innovativi, Pulse Scoring Entertainment System ha semplificato con arte il punteggio automatico; questo dispositivo touch screen ospita alcune delle tecnologie più sofisticate che siano mai state sviluppate. È completamente personalizzabile, integra le foto dei giocatori di bocce, l’app SocialBowl, l’ordinazione di cibi e bevande, la gestione completa del back office e molto altro ancora!
Con l’app SocialBowl, i giocatori possono pubblicare selfie, creare avatar su griglie di punteggio progettate ad arte e sfondi animati, quindi condividere sulla piattaforma di social media di loro scelta. L’illuminazione a LED offre un’esperienza visiva straordinaria, reagisce al gioco se utilizzata con il posizionatore di birilli a 24 Volt (fornito da US Bowling Corporation).
Un altro interessante prodotto è Rollerball Mini-bowling: un sistema a pallina piccola che permette l’esperienza del bowling con uno spazio minimo e praticamente nessuna manutenzione. Anche a esso si può applicare il sistema di punteggio Pulse. Con Mini Bowling Rollerball l’accessibilità non è mai stata così facile! Infatti anche le persone con disabilità fisiche possono godersi una partita a bowling perché Rollerball è versatile e può essere installato ovunque, anche in casa. Inoltre i piccoli giocatori di bocce possono evitare le palle di grondaia grazie agli speciali paraurti automatici che si aprono premendo un pulsante. Queste mini piste da bowling presentano tutte le caratteristiche di un gioco a grandezza
naturale e vengono costruite utilizzando la stessa piattaforma sintetica del normale sistema di bowling a 10 birilli. Il design piccolo ma elegante lo rende bello anche da vedere.
Per quanto riguarda le tecnologie, il posizionatore di birilli a 24 Volt garantisce un’esperienza di qualità con il vantaggio di essere a basso consumo energetico e praticamente esente da manutenzione. Il software e il meccanismo di districazione, di proprietà di US Bowling, non vanno in “Time Out”, il che si traduce in un minor numero di chiamate di servizio al service desk. La scatola di controllo della macchina a corde di US Bowling è l’unica nel settore completamente riparabile da qualsiasi tecnico di fiducia, il che significa che non è mai necessario rispedirlo al produttore per lo scambio o la riparazione. Il posizionatore di birilli per corde è dotato di un gruppo pit posteriore in acciaio solido per impieghi gravosi. Utilizza una solida struttura in acciaio da ¼”, un solido cuscino in acero, un solido cuscino in gomma, una tenda resistente e un sistema di shock per assorbire l’impatto della palla da bowling e del birillo. Le corde sono in nylon resistente con un rivestimento speciale che impedisce l’aggrovigliamento del birillo. US Bowling fornisce una fornitura minima di 5 anni di cavo con ogni String Pinsetter. US Bowling è l’unica azienda che utilizza i contraccolpi in betulla massiccia da 2-1/2 “per una migliore azione dei birilli. Il risultato è la stessa azione di un birillo da bowling e la stessa capacità di punteggio di una tradizionale macchina a caduta libera. US Bowling offre la garanzia più lunga del settore per le macchine a corde, pari a 2 anni e il consumo energetico più basso di qualsiasi macchina per l’impostazione di birilli.
Se state pensando di realizzare un nuovo centro bowling o ristrutturare quello già esistente, US Bowling Corporation è il partner che fa al caso vostro!
Per maggiori informazioni sui prodotti e sulla azienda visita il sito: usbowling.com
TECNOLOGIA IN PISTA
di Vittorio PerettiUna realtà italiana che in pochi anni ha rivoluzionato il settore ponendosi ai vertici per innovazione e tecnologia: Powergamma
La Powergamma s.r.l. è nata in provincia di Reggio Emilia dall’iniziativa di alcuni soci con il sogno di competere con le più grandi aziende del settore sul piano dell’innovazione e della tecnologia. L’imprenditore Mario Di Dio, con anni di esperienza nel settore, l’ingegnere elettronico Alberto Santini, l’ingegnere informatico Mauro Guiotto e Frank Stametti che lavorava già da anni come responsabile delle installazioni di centri bowling, hanno deciso di unire idee, competenze e l’esperienza maturata nel settore dei bowling, per realizzare macchine e progetti innovativi.
Primi nel mondo, hanno progettato pinsetter completamente a bassa tensione (24V) in corrente continua e, grazie ad una meccanica di precisione a cui hanno aggiunto elettronica e sensori sviluppati appositamente, hanno ottenuto un grande risparmio energetico.
Dal 2016, anno in cui Powergamma ha partecipato al “Bowl Expo” di Las Vegas presentandosi al mercato più importante e più esigente al mondo, quello americano, le nuove macchine hanno catturato l’attenzione di US Bowling Corporation, una delle più grandi aziende americane del settore che, credendo fermamente nel potenziale del prodotto, è voluta entrare a far parte della compagine sociale di Powergamma. L’articolo di punta del gruppo è il pinsetter “Eco 24 Evolution”, in grado di abbattere i costi di gestione di un centro bowling in modo significativo grazie a due principali punti di forza: non necessita un tecnico specializzato, una sola persona, senza alcuna conoscenza tecnica specifica, può gestire un centro bowling in autonomia (la macchina è pratica-
mente esente da manutenzione, intuitiva e semplice, tanto che chiunque può essere in grado di operare). Inoltre, grazie alla tecnologia proprietaria, all’altissima efficienza energetica e all’uso di motori brushless progettati da Powergamma, il costo per l’energia elettrica viene ridotto in modo drastico. Questo la rende anche una macchina a bassissimo impatto ambientale.
Per quanto riguarda il sistema di punteggio, il piedistallo con touch screen permette al giocatore, tramite un’interfaccia grafica avanzata, di vedere i pun-
teggi e di gestire in completa autonomia ogni aspetto del gioco e delle partite, interagendo col software di punteggio e riducendo al minimo la necessità di rivolgersi al personale. Inoltre, la grafica con animazioni in alta risoluzione, il suono e i giochi di luci LED aumentano il coinvolgimento e migliorano l’esperienza di gioco.
Powergamma ha unito alla tecnologia il know-how e lo stile italiano, realizzando prodotti non solo estremamente funzionali ed ergonomici, ma anche attraenti, rendendo ogni centro bowling personalizzato ed unico.
Oggi Powergamma distribuisce, vende ed installa in tutto il mondo ed è organizzata in due divisioni: “Spirit of innovation”, che ricerca, sviluppa e sperimenta tecnologie e “Bowling equipments”, che applica ed implementa queste tecnologie nei prodotti per il bowling.
Si può quindi affermare che Powergamma, grazie a una visione fuori dagli schemi, ha cambiato i paradigmi per il settore del bowling indicando una nuova avanguardia.
BOWLING SEVENTIES LA META DELLO SVAGO
di Marzia MecozziA Rimini, fra le colline e il mare, sulla strada che porta nella Repubblica di San Marino, si trova una delle più grandi e complete strutture del divertimento e dell’intrattenimento del territorio.
È Bowling Seventies, un locale d’atmosfera, iconico, con le sue piste in legno di acero e abete, tavoli da carambola e angoli che ricordano l’America degli anni Settanta.
Bowling Seventies, sull’onda dei partners americani ha rivoluzionato il concetto di Bowling tradizionale e ha dato vita a un locale poliedrico, dove il divertimento è di casa. Nel grande open space, l’atmosfera che si respira è magica, come i suoi angoli caratteristici: dalla passerella per sfilate al gigantesco putto che lancia frecce al cuore, dai tavoli per carambola in panno rosso, alla pista da ballo. Ma a catturare lo sguardo è soprattutto una distesa di piste da bowling sormontata da una struttura multimediale avveniristica che rimanda immagini di realtà virtuale, scenari di gioco in tempo reale, frame di video ed eventi per seguire in diretta avvenimenti sportivi, notizie e informazioni. Le nove piste da bowling, lunghe diciotto metri (dimensione regolamentare), sono realizzate in legno di acero e abete, levigato e riverniciato per apparire come le originali piste da bowling americane. Le piste sono dotate di sponde per i bambini (bunner). Chi ama le specialità del biliardo, può divertirsi sui nove tavoli da carambola che caratterizzano la grande sala centrale, in una ambienta-
zione scenografica unica. I più giovani non potranno non apprezzare la grande e attrezzata sala giochi, animata da videogame e attrazioni di ogni tipo, capaci di coinvolgere proprio tutti, esperti e principianti. Tecnologia e tradizione si fondono in un ambiente dai mille colori e suoni.
Chi è alla ricerca di un luogo in cui fare un aperitivo o trascorrere un dopocena gustando drink di prim’ordine, sicuramente potrà apprezzare l’American Bar del Bowling Seventies, una delle aree più suggestive della struttura, con la sua particolare conformazione circolare in stile con tutta l’ambientazione anni Settanta. Qui si bevono caffè, the, tisane, bibite, birre alla spina e in bottiglia, vini e bollicine oltre a una selezione di gin, grappe, vodka e wiskey e tutta una vasta gamma di cocktail internazionali. Ma soprattutto qui vengono utilizzati i migliori prodotti in commercio, perché la filosofia del luogo è che si debba bere con moderatezza e bere bene, ovvero gustando le bevande giuste. Al pari del food, il beverage, se di qua-
lità, non nuoce alla salute, tutt’altro. Non è un caso, infatti, che alcuni cocktail (ed anche alcune famose bibite) siano nati proprio come medicinali.
La serata perfetta? Al Bowling Seventies!
Dove, al divertimento, si associa il piacere della tavola con una ampia offerta gastronomica in grado di soddisfare tutti i palati! Pizze, hamburger primi piatti, ma anche piadine della tradizione romagnola e panini farciti in tanti modi diversi, insalate e ottimi secondi piatti. Per chi ama i sapori internazionali anche kebab al piatto con contorni e kebab panino con patatine fritte; infine dolci deliziosi con creme, cioccolato, frutta e sorbetti. Tutte le ricette che escono dalla cucina del Bowling Seventies sono realizzate con prodotti selezionati e di alta qualità: gli hamburger ad esempio, sono fatti con carne chilometro zero mentre il pane è del panificio Ferri di Ospedaletto. I menù del Seventies sono sempre aggiornati e su misura, indicati per serate con amici, in famiglia, per compleanni di tutte le età, cene aziendali, cene scolastiche, dopocena, spuntini fra amici e intermezzi di gioco. Per le occasioni speciali è possibile concordare il tipo di menù da offrire agli ospiti. Per i bambini sono previsti menù speciali con i sapori e i colori che amano di più. All’interno del locale, golosi corner propongono dolci tipici ed esclusive novità, cremerie, waffles e freschi sorbetti. Il menù del Bowling Seventies è pensato per andare incontro a ogni tipo di gusto.
Cene aziendali
Bowling Seventies dà alle cene aziendali un carattere giovane e un taglio trasversale e innovativo. Luogo dello svago per eccellenza, in questo centro polivalente è possibile trascorrere oltre alla cena di lavoro, un rilassante dopocena. Ed è per questo che le aziende possono sceglierlo come ambiente ideale per attività di team building. Dopo la cena è possibile spostarsi nella sala teatro, munita di palco scenico,
impianto audio e maxischermo, uno spazio elegante e funzionale che si presta a presentazioni di prodotti, conferenze, riunioni, spettacoli, teatrali, cabaret, concerti e proiezioni. Il ricco menù offre una vasta scelta di piatti gustosi e adatti a soddisfare anche il palato più esigente; è anche possibile creare menù personalizzati e, al termine, l’intrattenimento e il divertimento sono assicurati. Una sfida a bowling o a biliardo in compagnia di un drink completano una serata unica che nessuno dei commensali potrà dimenticare.
Durante l’estate, imperdibile lo spazio green esterno, immerso nel verde, con salottini e zone cena. Ideale nelle calde serate estive, è un’oasi di relax sotto le stelle.
Mentre i genitori prendono un aperitivo o cenano, i bambini possono giocare negli spazi attrezzati dedicati proprio a loro.
È un'ottima location per cene di lavoro e per cene fine anno scolastico, può ospitare eventi di ogni genere: compleanni, ricevimenti, anniversari, comunioni, feste di laurea…
Per prenotazioni: 328 0236222
Il tuo drink, naturalmente.
Scopri
di più.Bowling Junior è un colorato e divertente Play Park, con giochi che stimolano la fantasia, il movimento, la curiosità e la socialità, capace di ispirare i giochi più affascinanti. L’intrattenimento dei giovanissimi inizia con i brillanti colori del trucca-bimbi che trasformerà ciascuno nel supereroe e nel personaggio dei sogni, prosegue sulle travolgenti note della baby dance al ritmo dei più vivaci balli di gruppo e coinvolge tutti con esilaranti e divertenti animazioni e gag, in un’area riservata con strutture e giochi su misura per loro. E c’è anche lo Short Bowling, con una pista lunga 5 metri adatta ai bambini.
I bimbi amano festeggiare al Bowling Seventies, perché qui trovano tutto, ma proprio tutto! Il compleanno si trasforma in una festa perfetta, organizzata in ogni dettaglio, fino alla torta. Il pacchetto compleanni può essere scelto a seconda dell’età del festeggiato, delle esigenze e dei gusti personali, sia per quanto riguarda il divertimento che per quanto riguarda il tipo di menù da offrire agli ospiti.
Durante il gioco dei ragazzi, anche gli adulti potranno vivere un piacevole pomeriggio perché il pacchetto compleanni comprende anche un buffet di appetitose degustazioni offerte ai genitori degli ospiti da parte del festeggiato! Per i più audaci, le varie sale gioco potranno ospitare anche divertenti ‘sfide’ fra genitori.
Molto divertenti sono anche i compleanni e le feste in genere organizzati per gli adulti. Non si è mai troppo adulti per festeggiare in compagnia degli amici! Bowling Seventies è una scelta originale che stupirà i vostri ospiti. Oltre ad una vasta offerta gastronomica, da concordare in fase di prenotazione, la serata può essere allietata da spettacoli di vario genere in grado di soddisfare anche il pubblico più esigente.
GATTEO MARE
L'URBAN VILLAGE DELLA ROMAGNA
di Virginia ValenteL'Associazione Gatteo Mare Turismo ha pensato e organizzato anche per l'estate 2023 un progetto ricco di eventi e di novità.
Gli eventi del Gatteo Mare Summer Village, l'unico Urban Village della Romagna, iniziano il 4 giugno con la Festa di Benvenuto e terminano il 16 settembre con i saluti e l'appuntamento all'estate 2024. La settimana tipo del GMSV prevede alla domenica la Festa di Benvenuto con lo Staff Animazione, il martedì Moreno il Biondo festeggia i suoi 51 anni di carriera con Liscio '51, spettacolo musicale dedicato al Liscio e al folklore romagnolo. Mercoledì si danza con le migliori scuole di ballo che, nel cuore dell'estate, lasceranno il posto a DJ Set con cocomerata e feste caraibiche. Giovedì è la serata Family Night in Piazza della Libertà mentre Giorgio Live animerà Piazza Romagna Mia, Venerdì Gatteo canta Sanremo con i F.A.D.E.
Confermati altri appuntamenti molto apprezzati: la Cena Romana (15 giugno), la Cena Sotto le stelle (3 agosto), la Cena Romagnola (7 settembre) e in collaborazione con l'Associazione Giulio Cesare tornano l'American Dream Cars (30 giugno – 01 luglio) e il Seventhird Car Expo (26/27 agosto) Confermatissima la Settimana del Liscio che torna dal 10 al 15 settembre.
Grandissime novità 2023: il 25 giugno il Gatteo Mare Summer Village celebra la sua mascotte, il Gatto Teo con l'evento Buon Compleanno Teo. Una giornata intera di divertimento, musica e festeggiamenti. E quest'anno Teo sarà accompagnato da TINA, la gattina, sua fidanzata che avrà anche una canzone dedicata e che non vede l'ora di farsi conoscere da tutti gli ospiti in vacanza a Gatteo Mare.
Ritornano ovviamente, e non poteva essere altrimenti, tutte le molteplici attività dell'animazione: programma spiaggia, fitness, mini club, tornei, canoa, zumba e fitness in Arena Rubicone, TEO Club ai giardini Don Guanella, TEO in Hotel: visita della Mascotte negli hotel associati, baby dance ai giardini Don Guanella, tornei per junior club. E poi ancora il Trenino, il Brucomela, la Ruota Panoramica
Per tutte le informazioni: gatteomaresummervillage.it e su FB e IG
TOPOLINO PARK DIVERTIRSI A GATTEO MARE
di Veronica PerettiUn grande parco divertimenti, con sala giochi e spazio esterno, per bambini di ogni età! È Topolino Park, nel cuore del Gatteo Mare Summer Village. Con i suoi duemila metri quadri di superficie è fra le più grandi strutture di divertimento e intrattenimento della riviera, ideale per tutta la famiglia.
Topolino Park offre due vivaci e divertenti aree entertainment: il parco giochi (esterno) con strutture top nel settore della motricità e del divertimento e la sala giochi (interna) con una proposta di videogame allettante anche per mamme e papà. Le attrazioni proposte sono davvero tante. Il parco giochi di Topolino Park, completamente rinnovato, regala emozioni e tanto divertimento all’aria aperta, non soltanto ai più piccini! Le attrazioni sono tante e tutte fantastiche a partire dal nuovissimo minigolf! Venite a provare la giostra, la pista delle macchinine, le reti e soprattutto l’emozionante Jumping! Il bruco e il trenino non si fermano mai, il viaggio è un’avventura nella dimensione magica della fantasia!
La grande ed attrezzata sala giochi di Topolino Park coinvolge tutti, esperti e principianti in un’avventura fra videogame e attrazioni di ogni tipo. Giochi tradizionali e giochi di ultima generazione conducono il giocatore in un mondo fantastico e immaginario dove cimentarsi con avventure, creatività, sport, fantascienza, intelletto, abilità, magia… ce n’è per tutti i gusti! Topolino Park in collaborazione con il Comune di Gatteo e il Gatteo Mare Summer Village promuove
e organizza tanti simpatici eventi che hanno come protagonisti i personaggi più amati dei cartoon: il Gatto (mascotte di Gatteo Mare Summer Village) e il Topolino (mascotte di Topolino Park). E se dovete organizzare un compleanno estivo, regalate ai vostri figli un’avventura Topolino Park, anche i loro amici ne saranno entusiasti!