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Personas Anziano Analogico

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Script interviste

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Rossella

L’anziano analogico 72 anni Pensionato

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“Cerco sempre di tenere a mente i medicinali che devo prendere e quasi sempre me ne ricordo. Utilizzerei volentieri il telefono come sveglia ma non sono capace ad impostarlo e chiedere sempre una mano a mia figlia mi pesa.”

Obiettivi

• Capire meglio le potenzialità dei dispositivi tecnologici • Instaurare fiducia nello smartphone.

Attività principali

• Faccende domestiche • Centro anziani • Fisioterapia • Passare del tempo con i nipoti

Paure e frustrazioni

• Incertezze sull’assunzione di alcuni farmaci in casi particolari • Irreperibilità del medico • Dimenticare di assumere o acquistare farmaco.

Motivi di entusiasmo

• Assumere sempre meno farmaci • Ricordare a mente i farmaci • Gestire i farmaci senza supporto del medico • Non disturbare i familiari

Scenario

Apertura al nuovo

Rapporto con la tecnologia

Partecipazione alla terapia

Attività di ricerca

Rossella è una donna anziana che trova difficoltà nel capire il funzionamento dei dispositivi di ultima generazione. Per programmare l’assunzione giornaliera dei medicinali, spesso prova a farsi spiegare alcune funzionalità dello smartphone (impostato anche nella versione semplificata) dalla figlia Sabrina e/o dai nipoti Valerio e Davide ma tende a dimenticare le nozioni acquisite. Un giorno Sabrina, esaminando questo problema con la madre, le parla di un “programmino” (come Rossella chiama le app), di nome Pillora, per la gestione di un numero notevole di medicinali, creato appositamente per aiutare figli con genitori (e non solo) che non hanno lo smartphone o che non lo sanno utilizzare bene. La figlia assicura la madre che non si dovrà occupare di niente per la gestione dell’app ma solamente comunicarle e tenerla sempre aggiornata sulla terapia e i medicinali che deve assumere e gli orari di assunzione. Sabrina assicura la mamma che, una volta calendarizzato tutto, Rossella non dovrà fare altro che rispondere alle chiamate e/o agli sms programmati per assicurare la figlia di aver preso i farmaci impostati. Rossella, in un primo momento scettica, accetta la proposta della figlia e si confrontano sulle varie indicazioni dei medici per impostare Pillora. Passate due settimane utilizzando l’app, Rossella rimane molto entusiasta dell’esperienza avuta con il “programmino” perché molto più spensierata e tranquilla nell’assunzione dei medicinali senza dover disturbare sempre i propri familiari. Inoltre, scoprendo il totem Pillora nella farmacia vicino casa, Rossella ha preso coraggio cominciando ad impostare lei i farmaci appena acquistati, grazie anche al supporto di un assistente all’interno delle struttura.

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