CONCORSO A CATTEDRE PER LA SCUOLA PRIMARIA ___
IL CALORE
PREPARAZIONE DELL’INTERVENTO DIDATTICO SCELTE DIDATTICO-METODOLOGICHE E ORGANIZZATIVE
DESTINATARI: la classe IV è composta da 16 alunni, equamente divisi per genere, di cui un DSA. Gli altri bambini, pur nelle differenze di stili cognitivi e di intelligenze prevalenti, presentano un livello generalmente adeguato al loro stadio di sviluppo.
MOTIVAZIONE E CONTESTUALIZZAZIONE Le attività proposte in questo percorso: -In coerenza con le Indicazioni nazionali per il curricolo, il POF e le scelte curricolari Nascono dall‘esigenza di stimolare negli alunni la capacità di stupirsi della complessità della vita, attraverso il loro pieno coinvolgimento; di portarli a riflettere, a porre domande, a identificare problemi , fare ipotesi, trovare spiegazioni e cercare soluzioni per descrivere le esperienze . I concetti di calore e temperatura sono di difficile comprensione e il percorso richiede tempo e continui rinforzi è bene quindi iniziarlo già alla scuola primaria.
PREREQUISITI
Scienze
Matematica
Concetto di materia e stati della materia
Utilizzare semplici strumenti di misura (righello, cilindri graduati, bilance)
Concetto di combustione
Tabulare e rappresentare dati sperimentali
Riconoscere alcune proprietĂ degli oggetti (forma, volume, massa) e dei materiali (colore, consistenza, densitĂ )
BRAINSTORMING Fare emergere le preconoscenze, prenderne nota per rivalutarle in maniera critica al termine del percorso in sede di RIFLESSIONE METACOGNITIVA.
Fare emergere i pensieri dei bambini circa la materia e i suoi cambiamenti di stato.
Si possono prenderanno situazioni concrete e si chiederĂ ai bambini di fare ipotesi e cercare soluzioni.
DISCIPLINE
DISCIPLINE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA (Indicazioni nazionali 2012)
L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere
Scienze
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli Costruisce ragionamenti formulando ipotesi , sostenendo le proprie idee e confrontandosi con gli altri
Matematica Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni dai dati presentati in tabella
DI SCIPLINE
cienze
Obiettivi di apprendimento
• Distinguere il concetto di calore da quello di temperatura. • Riconoscere gli effetti del calore e le sue proprietà. Ogg • Distinguere sostanze isolanti da etti, quelle che conducono calore S mate • Acquisire la terminologia riali e scientifica appropriata. trasf • Classificare materiali ed oggetti in ormazioni base ad una o più proprietà, utilizzando strumenti anche di uso comune. • integrare i risultati di un esperimento ed esprimerli in forma grafica ed aritmetica.
Obiettivi minimi • Conoscere il concetto di calore e alcune proprietà. • Classificare materiali ed oggetti in base ad una o più proprietà, utilizzando strumenti di uso comune. • Individuare proprietà di materiali comuni.
Osse rvare e
• Individuare • Osservare sistematicamente un speri somiglianze e ambiente naturale ed individuarne gli elementi, mentare differenze tra i le connessioni e le trasformazioni. sul materiali comuni. campo • Cogliere, rappresentare e risolvere operativamente situazioni problematiche espresse con parole. Rela • Rappresentare problemi con tabelle, • Cogliere M zioni, dati e grafici, strategie risolutive atematica previ diagrammi che ne esprimono la anche non aritmetiche. sioni struttura.
CONTENUTI
Esperimenti per conoscere cos’è il calore, le sue proprietà e i suoi effetti. Differenza tra calore e temperatura.
METODOLOGIA Metodologia attiva -
problem solving* - metodo sperimentale
Coinvolgere – esplorare – spiegare - elaborare - valutare Approccio fenomenologico stimolare interesse e azione -
Cooperative learning Brainstorming, interazione alunni Mappa concettuale
-
e contestualizzato:
docente-alunni,
«atteggiamento scientifico»
alunni-
SCELTE PER UNA DIDATTICA INTEGRATA
Prompting Divisione del lavoro in piccole fasi Schede facilitate Coinvolgimento attivo negli esperimenti
TEMPI 3 settimane : circa 2 ore alla settimana
SPAZI Gli esperimenti verranno svolti nel laboratorio di scienze: materiali e vetreria completa al servizio e luogo sicuro. Aula (con la LIM)
MEDIATORI DIDATTICI E RISORSE
Materiali vari di laboratorio (beute, matracci, fornellinopiastra scaldante, anello di Gravensade, ansa, termometro, pentoline, bicchieri di vetro, becker, bastoncini di vari materiali); risorse di vario genere (palloncini, cannucce, buste di plastica, bottigliette), LIM.
VERIFICA (iniziale – in itinere e finale) -
Osservazioni sistematiche e occasionali Schede strutturate Conversazioni docente-alunno e alunni-alunni Interesse e la partecipazione dei bambini Lavoro di gruppo
- INDICATORI COMPORTAMENTALI I giochi e alcune attivitĂ verranno riproposte anche in momenti successivi al periodo previsto per il percorso per verificare le competenze acquisite (compito autentico differito)
VALUTAZIONE: UNO SGUARDO TRIFOCALE
VALUTAZIONE: UNO SGUARDO TRIFOCALE
VALUTAZIONE E Continuita’ Per sviluppare e incoraggiare lo sviluppo delle potenzialità del bambino
- Griglie di valutazione: indicatori comportamentali - Situazione socio-affettiva-relazionale di ciascun alunno - Autovalutazione degli alunni AUTOVALUTAZIONE INSEGNANTE «riflessivo» (Schon): -PUNTI DI FORZA E CRITICITA’ DELL’AZIONE DIDATTICA -INDIVIDUALIZZAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI -Eventuali aggiustamenti per una riproposizione futura delle attività -Le attività verranno riproposte nell’arco dell’anno per consolidare gli apprendimenti e per far recuperare chi è rimasto indietro -A distanza di tempi concordati tra le insegnanti si proporranno attività in cui i bambini dovranno dimostrare di aver acquisito la competenze.
Griglia per l’osservazione dei comportamenti degli alunni
Ascolta e appare interessato Fa domande e chiede spiegazioni Interviene spontaneamente Collabora con gli altri È disponibile ad ascoltare gli altri compagni Prevarica e vuole imporre il loro pensiero Crea situazioni di confusione Fatica a interagire Non sembra interessato a partecipare all’attività Sembra intimidito Delega agli altri l’iniziativa
S I
O
N ON SEMPRE
N
REALIZZAZIONE INTERVENTO DIDATTICO
L’insegnante arriva in classe BRAINSTORMING: 1.Fare emergere le preconoscenze, prenderne nota per rivalutarle in maniera critica al termine del percorso in sede di RIFLESSIONE METACOGNITIVA. 2. «Qualcuno di voi sa cos’è il calore?» 2.Emergere misconoscenze. Le risposte vengono salvate sulla LIM nella cartella preparata dall’insegnante. Prima di procedere con le attività, comunico ai bambini cosa mi aspetto da loro (obiettivi) alla fine delle nostre attività
Cos’è il calore 1 Spazi : aula
Tempi: 45 min.
I esperimento: l’insegnante dispone dei cerchi sul pavimento, dopo aver spostato i banchi e invita a turno i bambini a saltare interrottamente dentro e fuori. Domande-stimolo: «Bambini, cosa provate? Perché?» Registrazione ipotesi sulla LIM La maestra precisa agli alunni che saltando, e quindi a causa del loro movimento hanno prodotto calore: ENERGIA TERMICA: capacità di compiere un lavoro. Conclusioni: il calore è in grado di trasmettersi e di determinare nei cambiamenti nella materia, soprattutto un aumento di temperatura.
Annotare le risposte sulla LIM
Cos’è il calore 2 Per rinforzare i concetti proposti - Prendiamo un’asticina di ferro e mostriamola ai bambini - La maestra mette una pentola piena d’acqua sul fornello e la copre con un coperchio e si attende finché l’acqua giunge ad ebollizione. “Se avvicinate un’asticina di ferro alla fiamma di un fornello, cosa succede? E se mettiamo una pentola piena d’acqua sopra un fornello acceso e la copriamo con un coperchio, cosa osserviamo?” Agitazione termica Conduzione termica Spazi : laboratorio di scienze
Tempi: 30-45 min.
Caldo o freddo? Scala caldo-freddo Spazi: aula
Tempi: 45 min.
Predisporre su di un tavolo una serie di oggetti diversi al tatto per temperatura. (Es. una bottiglietta d’acqua fredda, un libro, una bacinella d’acqua tiepida, un oggetto di metallo lasciato al sole un po’ di tempo…) Attraverso domande-stimolo e l’utilizzo del tatto, si classificano alla LIM gli oggetti toccati, dal più caldo al meno caldo o viceversa.
Tutti gli alunni sono concordi con la scala illustrata? Perché invertirebbero qualche oggetto? Le nostre mani ci sanno dire con esattezza quanto caldo è un oggetto? Nella nostra aula c’è caldo o freddo? Discussione collettiva sulle sensazioni Conclusione: la percezione del calore è soggettiva
Caldo o freddo? «Come possiamo fare per conoscere la temperatura?» «Cos’è il termometro? «Com’è fatto?»
Il termometro L’insegnante spiega com’è fatto il termometro e che è uno strumento per misurare la temperatura, oppure le variazioni di temperatura.
Gli effetti del calore: la dilatazione termica dei liquidi Il termometro a mercurio: COME FUNZIONA ?
Per misurare la febbre («Avete ma i avuto la febbre»?), un liquido posto all'interno del termometro reagisce al calore che sente in bocca, espandendosi. Esso risale lungo un tubicino sottilissimo, graduato in base a una scala della temperatura. Immergiamolo : - in ghiaccio - in acqua calda Osservazioni- domande – ipotesi
Conclusioni: i liquidi si dilatano Spazi
:
laboratorio
di
Tempi: 45 min
Gli effetti del calore: la dilatazione termica dei solidi L’anello di Gravensade (strumento formato da una piccola sfera di metallo appesa ad una catenella e da un anello posto orizzontalmente Procedimento: Introdurre la sfera dell’anello e poi toglierla Riscaldare la pallina e ripetere l’operazione precedente. Osservazione: l’anello non passa
Raccogliere le domande la discussione ed eventuali ipotesi emerse.
Conclusione: il calore fa dilatare i corpi
Gli effetti del calore: la dilatazione termica dei gas Spazi : laboratorio di scienze
Tempi: circa 45 min
Per rinforzare/verificare i concetti appresi: far eseguire ai bambini (gruppi da 4 bambini). Esperimento: Scaldare l’acqua in una pentolina. Riempire una bottiglietta di acqua. Gli alunni devono : osservare , porsi domande, formulare, ipotesi e verbalizzare.
Confronto tra i gruppi Conclusione: anche i gas si dilatano per effetto del
Il calore e la temperatura Spazi : laboratorio di scienze
Tempi: circa 45 min
Brainstorming.: «Il calore è la temperatura sono la stessa cosa?» Scaldare su 2 piastre 2 backer di vetro : -uno da 1l contenente circa 700 ml d’acqua -l’altro da 250 ml con circa 200 ml -Fornire una quantità di calore costante.
I bambini dovranno registrare su una tabella ad intervalli regolari la temperatura dell’acqua per circa 20 min. su ciascun backer. Osservazione – domande – ipotesi – verifica Conclusione: il calore e la temperatura non sono la stessa cosa. Il calore è una forma di energia, la temperatura una caratteristica dei corpi e che dipende dal calore.
L’IRRAGGIAMENTO Spazi: laboratorio
Tempi: 45 min.
La maestra: - Mette una lente d’ingrandimento sopra il foglio - Dopo poco, del fumo si è alzato dal foglio che ha iniziato a bruciare.
Conclusione Il calore delle radiazioni luminose viene assorbito dai corpi che si riscaldano per irraggiamento. Il Sole è una fonte di calore.
Il calore si trasmette: isolanti e conduttori Spazi: laboratorio
Tempi: 45 min.
La maestra: -prende 3 bastoncini: 1 di legno, 1 di plastica e di 1 di ottone -Mette una pallina di cera su un’estremità di ciascun bastoncino -Chiude un beker contenente acqua calda e chiuso con un coperchio avente dei fori -Inserisce i 3 bastoncini dall’estremità libera Osservazioni – domande – ipotesi - verifica Conclusioni: alcune sostanze, come l’ottone conducono il calore, altre, come la plastica sono isolanti. La maestra precisa che il calore si trasferisce da un corpo più caldo ad uno più freddo.
Jigsaw Spazi: aula
Tempi: 45 min.
Vengono costituiti 4 gruppi eterogenei Ad ogni studente viene assegnata una parte del compito sulla quale si può preparare e confrontare in un gruppo parallelo e riceve un foglio di informazioni aggiuntive sul medesimo argomento (libro di testo). Dopo aver letto le informazioni, gli studenti si incontrano in un 'gruppo di esperti' temporaneo, composto da tutti quelli che hanno studiato lo stesso argomento, lo discutono e ne preparano insieme l’esposizione. Quando ogni relatore ha raggiunto una certa scioltezza e fluidità nell’esporre ritorna nel rispettivo gruppo originale ed insegna agli altri compagni tutto quello che sa su quell'argomento. A conclusione del lavoro, viene dato un quiz individuale comprensivo
RIFLESSIONE METACOGNITIVA si ripercorrono insieme le varie fasi del percorso invitando a riconsiderare le preconoscenze e le miscredenze, a riflettere sui nuovi apprendimenti, sulle difficoltĂ incontrate e sul modo per superarle. In seguito si proporrĂ un questionario AUTOVALUTATIVO
RIFLESSIONE CRITICA SULL’INTERVENTO REALIZZATO
PUNTI DI FORZA CRITICITA’
Grazie per l'attenzione!!!