“VENTO DI PONENTE” | ANNO I | DECRETO ACCOGLIMENTO ISCRIZIONE REGISTRO STAMPA N. CRONOL. 240/2018 DEL 26/01/2018 R.G. N. 111/2018, NUM. REG. STAMPA 2 TRIBUNALE DI IMPERIA | EDITO DA ANCE SERVIZI IMPERIA SRL | CONTIENE I.P. | DIRETTORE RESPONSABILE: FABRIZIO PEPINO
MARZO
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2018
Italia e Francia Così vicine, così lontane
Mai come oggi i collegamenti tra i due Paesi sono stati difficili con grave danno per l’economia e per le imprese delle province di Imperia e di Cuneo
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Semaforo rosso all’ingresso del tunnel di Tenda dal versante francese. Sullo sfondo il “muro della discordia” e un cantiere inesorabilmente fermo, congelato sotto la neve [Foto: Autorivari]
Società editrice e pubblicità: Ance Servizi Imperia Srl Viale Giacomo Matteotti, 32 18100 - Imperia (IM) Tel. 0183/650551 Fax 0183/64245 info@anceimperia.it
MARZO
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Direttore responsabile: Fabrizio Pepino Redazione e grafica: Autorivari studio associato Corso IV Novembre, 8 12100 – Cuneo (CN) Tel. 0171/601962 staff@autorivari.com Stampa tipografica: Tipografia Grafiche Amadeo Srl Via Nazionale Sud, 1 18027 - Chiusanico (IM) Tel. 0183/52603 Spedizione postale: PostaTARGET CATALOG Numero aut. NORD OVEST/00316/03.2018 Ufficio di accettazione/detentore: Imperia CDM Registrazione Tribunale Imperia Decreto accoglimento iscrizione registro stampa n. cronol. 240/2018 del 26/01/2018 R.G. n. 111/2018, Num. Reg. Stampa 2 Chiusura: 15/03/2018
2018 Editoriale. Il vento d’impresa soffia da Ponente
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Viabilità. Italia e Francia: così vicine, così lontane
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Autoporto di Ventimiglia. Le imprese del territorio devono essere coinvolte
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Edilizia. La burocrazia ci fa costruire solo tante case di carta
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Arte Imperia. Mancano risorse e programmi per ridurre il disagio abitativo
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Rigenerazione urbana. Una legge per dare nuova vita al patrimonio edilizio
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Prezzario opere edili. OK, il prezzo è giusto!
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Appalti. Controlli solo sul 5% delle segnalazioni sui bandi inferiori al milione
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Normativa antisismica. Tempi certi e pratiche più snelle grazie alla Regione
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Marco Boeri. La vita in cantiere del mulattiere di Badalucco
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Cotim. Costruire case è più bello se si può guardare il mare
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Confindustria Imperia raccoglie l’eredità dell’Assise di Verona
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L’Ance chiede un impegno alla politica
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Ance Imperia. Lo zoccolo duro della famiglia degli industriali
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Il Consiglio direttivo di Ance Imperia
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Il primo giornale degli imprenditori edili che parla dell’economia della Riviera Ligure
L’unica rivista che arriva a tutte le aziende associate a Confindustria Imperia. Una pubblicazione che puoi trovare anche nei bar e nelle sale d’attesa che abbiamo selezionato. Se vuoi anche tu promuovere la tua attività su queste pagine, contattaci!
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S O M M A R I O
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Il vento d’impresa soffia da Ponente Le ragioni che hanno portato gli imprenditori edili della provincia di Imperia a realizzare il primo giornale dei costruttori imperiesi “Vento di Ponente” è stato fortemente voluto dal Consiglio direttivo di Ance Imperia
L
’idea di realizzare il primo giornale degli imprenditori
edili della provincia di Imperia nasce soprattutto per una ragione: l’immagine che la società ha della nostra categoria è sbagliata. Non siamo noi quei
cementificatori incalliti, a cui non importa di rovinare l’ambiente, pur di poter gettare le fondamenta di una nuova casa ovunque ci sia ancora un fazzoletto di prato scoperto. Non abitano qui quei costruttori senza scrupoli disposti a qualsiasi compromesso, pur di poter alzare una gru su qualunque pezzo di terra ancora libero, passando sopra tutto ciò che può rappresentare un ostacolo al raggiungimento dell’obiettivo. Non ci riconosciamo in quell’immagine di imprenditori sfarzosi, che da una parte lasciano a casa i loro dipendenti perché tanto è colpa della crisi e dall’altra conducono una vita da nababbi perché hanno le spalle sempre coperte e anche se cadono, restano sempre in piedi. Se c’è una categoria di imprenditori e un settore merceologico che più di ogni altro
L’immagine che la società ha della categoria è sbagliata. Con questo giornale vi racconteremo chi siamo e cosa facciamo. Ci metteremo la faccia sono stati colpiti e segnati duramente da una crisi che ci ha cambiato, forse per sempre, di certo stiamo parlando dei costruttori edili e dell’edilizia. Siamo quelli che al mattino si alzano presto, tirano su la serranda dell’azienda e iniziano una giornata pesante, tra burocrazia, balzelli legislativi e scelte politiche scellerate per il settore edile, fino a tarda sera. Di questi tempi lavoriamo, a volte, anche rimettendoci, pur di poter difendere l’occupazione dei nostri dipendenti, dato
5 il rapporto che ci lega
viviamo. Non parleremo
cose belle che abbiamo
a questi ultimi, con i
di tutto, ma solo di tutto
realizzato e i proget-
quali, viste le dimensio-
ciò su cui abbiamo qual-
ti che abbiamo per il
ni delle nostre aziende,
cosa da dire perché in
lavoriamo fianco a fian-
qualche modo ci riguar-
futuro. Vedrete i nostri
co, con alcuni da molti
da. E quindi vi riguarda.
anni. Moralmente non
Vi racconteremo quel-
possiamo lasciare a casa
lo che stiamo facendo,
queste persone, in un
quello che abbiamo fat-
momento così difficile
to, quello che vorremmo
per le ricollocazioni.
che si facesse e quello
Questi sono gli impren-
che avremmo voluto non
ditori edili del Ponente,
fosse stato fatto. Saremo
persone concrete con un
sempre pronti ora a fare
forte senso di responsa-
una critica costruttiva,
bilità e spirito di solida-
ora a complimentarci
rietà. In queste pagine
per qualche risultato
la Francia. È l’aria di
vogliamo darvi il nostro
raggiunto. Proveremo a
chi respira l’impresa. È
punto di vista su quello
spiegare i nostri proble-
Vento di Ponente.
che succede nel nostro
mi e le situazioni difficili
lavoro, nel nostro terri-
che stiamo vivendo, ma
Enio Marino
torio, nella società in cui
anche a farvi vedere le
Presidente Ance Imperia
volti di imprenditori che ogni mattina si alzano e vanno in azienda, nonostante tutto, perché non vogliono né possono mollare. Ci metteremo la faccia, sempre. Da oggi soffia un vento nuovo in quest’angolo d’Italia che si affaccia sul mare e confina con
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L ’ E D I T O R I A L E
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Italia e Francia Così vicine, così lontane Mai come oggi i collegamenti tra i due Paesi sono stati difficili per le province di Imperia e di Cuneo Gilberto Manfrin
I problemi riguardano il divieto al traffico ai mezzi pesanti, il blocco dei lavori nel mega cantiere del Tenda Bis, la discontinuità della linea ferroviaria Cn-Ventimiglia
Q
uello tra Italia e Francia è uno dei
i collegamenti tra i due Paesi ad esse-
rapporti di odio-amore più lunghi
re diventati particolarmente difficili, in
della storia. Per varie ragioni. In
particolare proprio tra le province di Cuneo
primis economiche, perché la Francia è il
e Imperia con la confinante valle Roya.
secondo partner commerciale dell’Italia e
Dal divieto al traffico ai mezzi pesanti,
viceversa, quindi perché molte coopera-
al blocco dei lavori nel mega cantiere del
zioni industriali, per esempio, potrebbero
Tenda Bis, alla discontinuità della linea
essere rafforzate. Poi c’è il lato sportivo:
ferroviaria Cuneo-Ventimiglia. Insomma:
che ai nostri cugini francesi la sconfitta (o
il rapporto con i nostri cugini d’Oltralpe,
per lo meno il modo in cui è maturata la
sul fronte viabilità, è ai minimi storici.
nostra meritata vittoria) in finale ai Mondiali tedeschi non fosse mai andata giù è
Divieto transito mezzi pesanti
un dato di fatto che ha finito per ‘divider-
La decisione assunta da 5 sindaci di altret-
ci’ anche sulle vicende non “pallonare”.
tanti Comuni francesi di vietare per motivi
Battute a parte, in questi ultimi mesi sono
di sicurezza e ambientali il transito dei
Gli ultimi tornanti prima dell’imbocco del tunnel di Tenda dal versante francese fotografano bene il disagio che vivono le imprese delle province di Imperia e di Cuneo che devono lavorare tra Italia e Francia [Foto: Autorivari]
7 mezzi pesanti sulla RD 6204 è stato l’ultimo episodio, in ordine di tempo, ad aver alzato il livello della tensione. Durante la Commissione Intergovernativa Alpi del
ULTIMA ORA
Sud riunitasi a Roma a fine 2017 le ragioni delle associazioni di categoria imperiesi e cuneesi, erano state portate all’attenzione dei rappresentanti di Governo italo-francese. Venne chiesta la revoca dell’ordinanza anti tir e l’avvio di un confronto su eventuali soluzioni alternative. Nel corso dell’incontro era stata espressa forte preoccupazione per la penalizzazione che stanno patendo (tuttora) tantissime imprese liguri a causa del blocco. Una, in particolare: se un tir superiore alle 19 tonnellate che parte dalla Francia oggi può
Mentre andiamo in stampa - giovedì 15 marzo, ndr - apprendiamo la notizia che sabato 17 marzo a Roccavione (CN) i presidenti delle Province di Cuneo e di Imperia, unitamente ai sindaci dei Comuni situati lungo la SS20 e la Cuneo-Ventimiglia-Imperia si sono dati appuntamento per fare sistema con una convenzione tra i Comuni, l’Ente Aree Protette Alpi Marittime, il Parco delle Alpi Liguri, l’Atl e sollecitare le autorità regionali e nazionali affinché si possa giungere ad una veloce e definitiva soluzione dei collegamenti ferroviari e stradali tra la provincia Granda, il Ponente ligure e la Costa Azzurra.
percorrere liberamente la Statale 20 per rifornire per esempio il paese di Tenda, un analogo mezzo proveniente per esempio dal Cuneese rischia la multa per rifornire un Comune ligure come Olivetta San Michele (IM), situato ad appena 10 km di distanza da Breil-sur-Roya. In attesa di
stanno alimentando gli attriti coi cugini d’Oltralpe. Il ‘muro della discordia’ (passateci il termine) costruito dai francesi e voluto dalla Prefettura di Nizza dopo che alcune intercettazioni
capire quali aperture arrive-
dell’inchiesta della Guardia
ranno dalla Francia, si sono messe di mezzo nel frattempo anche due associazioni ambientaliste transalpine: Roya expansion nature e Sauvons la Roya. Sul finire del mese di febbraio hanno protestato perché le ordinanze dei sindaci francesi
La viabilità precaria della Valle Roja sta creando seri problemi alle attività produttive
vengono fatte rispettare saltuariamente dalle forze dell’ordine. Le associazioni hanno messo in luce inoltre come la soppressione dei mezzi pesanti in valle Roya sia anche un requisito per il riesame del progetto della galleria stradale al Tenda, dove i lavori sono in gravissimo ritardo e si delinea la
di Finanza e i rilievi disposti in Francia avevano rivelato la possibile pericolosità del tunnel, non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco. Le rassicurazioni italiane, di Anas e degli ingegneri della Regione, non sono servite: a giugno sono quindi stati posati 80 mega
blocchi di cemento e materiale riempitivo, per evitare qualsiasi rischio. Oggi però i lavori sono ancora fermi e l’Anas ha avviato ufficialmente una procedura di risoluzione del contratto per inadempimento nei confronti dell’azienda che sta portando avanti
possibilità di realizzare una sola canna.
i lavori. Fatti salvi possibili ricorsi, nel caso
Traforo Tenda bis
procedere a indire una nuova gara sul me-
di rinuncia delle altre due ditte, si dovrà
E proprio le vicende legate al blocco dei
desimo progetto. Un’ipotesi che significhe-
lavori per la realizzazione del Tenda bis
rebbe un allungamento dei lavori a data
A T T U A L I T À
Oggi i lavori del Tenda Bis sono fermi e l’Anas ha avviato ufficialmente una procedura di risoluzione del contratto per inadempimento nei confronti dell’azienda che sta portando avanti i lavori
8 da destinarsi. Una cosa è certa: quel muro fatto costruire in fretta e furia non ha certo aiutato a distendere i rapporti. Linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia
Uno dei cartelli di divieto di transito ai mezzi pesanti superiori alle 19 tonnellate voluti da 5 Comuni francesi per motivi di sicurezza e ambientali [Foto: Autorivari]
Le difficoltà sul Tunnel di Tenda fanno il paio con la non piena operatività della linea ferroviaria Cuneo-Nizza, interrompendo di fatto un corridoio di transito Luciano Tesorini ANCE IMPERIA
economico-turistico fra Piemonte del Sud e Francia che è di grandissima importanza per tutto il territorio. Su rotaia, se non altro, i rapporti sembrano meno tesi, dopo che lo scorso mese di gennaio è stato condiviso un documento a sostegno del rilancio della linea Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza tra rappresentanti politici e amministrativi italo francesi in occasione
Il passaggio per l’autostrada, anziché per il Tenda, porta un aumento di costi che paga l’utenza finale, che deve sobbarcarsi spese aggiuntive non previste
di un incontro svoltosi a Roccavione avente al centro proprio i collegamenti ferroviari e viari tra la provincia di Cuneo e la Francia. Nel documento si chiede l’avvio della seconda fase dei lavori, con lo stan-
dell’aria? Noi anche”. Quali soluzioni
ziamento dei 15 milioni previsti dal piano
quindi? “Abbiamo proposto un transito
Stato-Regioni francese ed una contestuale
limitato a fasce orarie e riservato ai mezzi
accelerazione dei lavori del tunnel. Un
provenienti o destinati alle province di
allentamento delle tensioni, forse. Fino al
Cuneo, Imperia e ai dipartimenti francesi
prossimo calcio di rigore.
della Alpi marittime e del Var. Gli altri che provengono da altre zone, percorrano pure
La protesta dei costruttori
l’autostrada. Altra possibilità potrebbe
edili di Imperia e Cuneo
essere quella di concedere il transito agli
Luciano Tesorini, titolare della Tesorini srl, azienda edile di Camporosso, riassume tutto il malumore delle imprese imperiesi per il blocco imposto dall’ordinanza dei sindaci francesi: “Il passaggio per l’autostrada, anziché per il Tenda, comporta un deciso aumento dei costi che si ripercuotono, poi, sull’utenza finale che deve sobbarcarsi costi aggiuntivi non previsti”. Ma non è tutto: “C’è anche un elevato inquinamento dell’atmosfera per via di un consumo molto più alto di gasolio legato al maggior chilometraggio - continua Tesorini -. I Comuni francesi che hanno promosso le ordinanze di divieto ne fanno una questione di difesa della qualità
autocarri che non inquinano, al di là del loro peso. Una cosa è certa: non va bene che 5 Comuni stiano bloccando un valico internazionale”. Tesorini dice la sua anche sui lavori al Tenda bis: “Appare strano, ai nostri occhi, il fatto che venga potenziato
Una cosa comunque resta certa: non ha nessun senso che 5 Comuni stiano bloccando un valico internazionale come quello del Colle di Tenda
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il tunnel e quindi reso agibile a camion di grandi dimensioni e poi viene bloccato il transito in val Roya agli stessi tir. Sembra un paradosso. In merito al blocco dei lavori siamo sconcertati da quello che sta accadendo. Abbiamo appreso che si va avanti a regime molto ridotto”. Sulla linea ferro-
Oggi il Cuneese e l’Imperiese sono due province scollegate nella viabilità! La politica non può attendere oltre e deve affrontare il problema
Elena Lovera PRESIDENTE ANCE CUNEO
viaria: “Ci fa piacere che ci sia la voglia di tornare ad investire sulla tratta, ma dubitiamo che possa servire per le merci. Geograficamente è un collegamento difficile da utilizzare per questioni lavorative”. Di gap infrastrutturale e delle conseguenti ricadute parla anche Elena Lovera, presidente dell’Ance Cuneo: “La provincia di Cuneo è molto estesa per sua natura: il nome stesso, provincia Granda, lo testimonia. Cosa fa di un Paese un Paese moderno se non la possibilità di connettersi?
loro, che diventino imprese super tecnologiche, ma isolate dal punto di vista infrastrutturale. E quando parlo di infrastrutture mi riferisco in primis alle vie di collegamento. Oggi il Cuneese e l’Imperiese sono due province scollegate nella
Abbiamo ottime
viabilità! È un fatto oggettivo. Siamo ad un
realtà produttive
livello medievale. Abbiamo ottime realtà produttive che hanno assoluto bisogno di una modernizzazione delle vie di traffico
che hanno assoluto bisogno di una modernizzazione delle vie di traffico
Si parla di fibra ottica, nuove tecnologie
commerciale. Cuneesi e Imperiesi sono
e industria 4.0, la provincia di Cuneo e le
paradossalmente confinanti, ma nei fatti
aziende hanno fatto ingenti investimen-
isolati, sia per il trasporto su gomma, che
ti per essere 4.0, per essere competitive.
su rotaia. La politica non può attendere
Adesso, però, si corre un rischio: che tutte
oltre e deve assolutamente affrontare il
confinanti, ma nei
queste realtà non siano interconnesse tra
tema”.
fatti isolati
A T T U A L I T À
commerciale. Cuneesi e Imperiesi sono paradossalmente
“
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Le imprese del territorio devono essere coinvolte Quale futuro per l’area dell’Autoporto di Ventimiglia? Ilaria Blangetti
“U
in vigore del trattato di Maastricht che ha sancito
n’occasio-
la libera circolazione delle
ne da non
merci nei Paesi dell’Unio-
perdere che
ne Europea, la chiusura
potrà creare un circui-
definitiva dell’area, ormai
to di lavoro importante,
in gran parte in disuso,
con interessanti ricadute
era ormai inevitabile.
sul territorio. Auspichia-
La decisione sul futuro
mo, però, che le imprese
dell’autoporto e sulla sua
dell’Imperiese vengano
riqualificazione, 6 ettari
coinvolte”. Olimpio Lan-
di terreno vicino al fiume
teri, già presidente di Ance
Roja, è onere dell’Auto-
Imperia e attuale vice pre-
strada dei Fiori che dovrà
sidente di Confindustria
anche decidere l’eventuale
Imperia, parla dell’ormai
modifica della classifica-
inevitabile smantellamen-
zione dell’area (attual-
to dell’autoporto Riviera dei Fiori di Ventimiglia che aprirà l’area ad altre destinazioni, ricreando nuove opportunità. L’autoporto rappresenta un pezzo di storia della città di confine. In passato portò ricchezza e lavoro, ma a quasi 25 anni di distanza dall’entrata
mente destinata ai servizi), con le ultime agenzie di sdoganamento rimaste che dovranno lasciare entro metà aprile. Intanto in città hanno iniziato a diffondersi le ipotesi sulle possibili trasformazioni di un’area definita strategica. Quella più condivisa riguarda la costruzione di una gran-
La decisione sulla riqualificazione dell’area di 6 ettari alla foce del fiume Roja spetta all’Autostrada dei Fiori
La nostra preoccupazione è che le realtà imprenditoriali locali vengano scavalcate da aziende francesi
Ipotesi, queste, avvalorate anche dal fatto che l’ormai quasi ex autoporto rientra nel cosiddetto Zuf, la Zona Franca Urbana che prevede incentivi fiscali ai nuovi insediamenti, nella speranza di ricreare reddito e ricchezza.
Olimpio Lanteri ANCE IMPERIA
“Come associazione crediamo che possa essere un’ottima opportunità per le nostre realtà, sia che siano coinvolte direttamente che indirettamente - continua Olimpio Lanteri -. La nostra unica preoccupazione è che, come
de caserma della polizia,
spesso accade quando si
che avrebbe il vantaggio
tratta di opere strategiche,
di liberare degli spazi nel
le imprese del territo-
centro storico. Ma l’area
rio vengano scavalcate a
potrebbe essere ricon-
favore di aziende di altre
vertita, almeno in parte,
zone d’Italia, o anche dalla
anche per usi commerciali,
vicina Francia e dal Prin-
artigianali e industriali.
cipato di Monaco”.
A T T U A L I T À
È un’occasione da non perdere, che potrà creare un circuito di lavoro importante, con interessanti ricadute sul territorio
12
La burocrazia ci fa costruire solo tante case di carta Intervista a Alessandro Bocchio, membro dell’Omi Fabrizio Pepino
I problemi veri sono cominciati con l’inasprimento della pressione fiscale sulla casa voluta dal governo Monti per far fronte all’emergenza della crisi
C
asa, dolce casa. Il famoso adagio
quanto vitali non sono mai risolutive, in
tradotto dall’inglese e preso in
quanto la crisi strutturale che sta attraver-
prestito dal cinema, oggi sembra
sando il settore è ben più seria e richiede
stridere un po’ con la situazione che vive
interventi molto più coraggiosi e impe-
a tutti i livelli l’industria del mattone, non
gnativi. Alessandro Bocchio fa l’imprendi-
solo ligure. D’altronde, se misure ecce-
tore edile a San Bartolomeo al Mare. Past
zionali come il pacchetto dei Bonus Casa
president di Ance e Confindustria Imperia,
previsti nella Legge di bilancio, vengono
è membro dell’Osservatorio del merca-
prorogate e ampliate di anno in anno
to immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle
tanto da sembrare quasi strutturali, una
Entrate in rappresentanza della Camera di
qualche ragione ci sarà pure. E per fortuna
Commercio Riviere di Liguria.
che incentivi, detrazioni e sgravi fiscali
Geometra Bocchio, oggi si fa
continuano ad essere in vigore, visti i chia-
presto a dire casa…
ri di luna che arrivano dall’andamento
“Le statistiche sulle compravendite delle
del mercato immobiliare. Ma è pur chiaro
case sono inaffidabili, non perché i dati
che si tratta di boccate d’ossigeno che per
siano sbagliati, ma perché la crisi ha demolito tutto il sistema immobiliare. Facciamo un passo indietro. I problemi veri sono cominciati con l’inasprimento della pressione fiscale sulla casa voluta dal governo Monti per far fronte all’emergen-
Alessandro Bocchio OSSERVATORIO MERCATO IMMOBILIARE (OMI)
za della crisi, una manovra che ha prodotto un danno di 1.000 miliardi di euro e le cui conseguenze negative sono ancora ben visibili oggi. Non è che i giornali sbagliano a scrivere che il mercato immobiliare è in
Le dimensioni del mercato immobiliare oggi si sono così ridotte che anche una minima variazione percentualmente sposta molto, ma in realtà i movimenti e le ricadute reali sono minime, quasi ininfluenti
13
ripresa, in stallo o che continua la serie
tantissima offerta e pochissima domanda,
negativa, non fanno altro che riprendere
così è chi compra a fare il prezzo, non più
e commentare i prezzi pubblicati dall’A-
chi vende”.
genzia delle Entrate. Quello che dobbiamo
Eppure oggi sono molte le misure
chiederci è di cosa stiamo parlando. Da
previste a sostegno della casa…
anni, infatti, si tratta di variazioni mi-
“È vero, se non fossero arrivati il Bonus
nime, nell’ordine dei pochissimi punti per-
Casa del Governo, con tutto il pacchetto
centuali, in alcuni casi addirittura di zero
di detrazioni fiscali sulle ristrutturazio-
virgola, in un contesto in cui tra l’altro il
ni e sulle riqualificazioni energetiche, il
prezzo di vendita si è abbattuto media-
Piano Casa della Regione Liguria o altri
mente del 40 per cento”.
provvedimenti eccezionali come il Sisma
Quindi si tratta di variazioni
Bonus, oggi avremmo chiuso quasi tutti.
percentuali molto relative rispetto
Poi naturalmente c’è da dire che sul Piano
alla realtà delle cose?
Casa regionale pesa molto la burocrazia e
“Esatto, le dimensioni del mercato immo-
forse gli uffici degli enti pubblici faticano
biliare oggi si sono così ridotte che anche
a gestire tutto, ma se non fossero arrivate
una minima variazione percentualmente
queste leggi speciali che, a mo’ di salva-
sposta molto, ma in realtà i movimenti e le
gente, superano la normativa vigente, sta-
ricadute reali sono minime, quasi inin-
remmo molto peggio. Anche se i funziona-
fluenti. D’altronde se un’impresa vende
ri pubblici spesso frenano per timore delle
quasi a metà prezzo, è unicamente perché
responsabilità a cui sono sottoposti, per
è talmente in difficoltà che è costretta a
nostra fortuna si tratta di provvedimenti
svendere pur di incassare, è una questione
straordinari in deroga alle leggi in vigore,
di sopravvivenza, non di ripresa. Sono le
che ci hanno permesso di restare a galla”.
compravendite dettate dalla disperazione,
Stiamo parlando di interventi vitali o
concluse quasi solo per esigenze di liqui-
di semplici palliativi?
dità. Oggi abbiamo perso completamente
“Quello che serve veramente è una ri-
traccia di qualsiasi logica di mercato, c’è
strutturazione generale di tutta la nor-
E D I L I Z I A
Una veduta panoramica dei tetti delle case di Cervo dalla collina sopra San Bartolomeo al Mare [Foto: Autorivari]
Se non fossero arrivati il Bonus Casa del Governo, con tutto il pacchetto di detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni e sulle riqualificazioni energetiche, il Piano Casa della Regione Liguria o altri provvedimenti eccezionali come il Sisma Bonus, oggi le aziende edili avrebbero chiuso quasi tutte
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L’appello dell’Azienda Regionale Territoriale per l’Edilizia di Imperia
MANCANO RISORSE E PROGRAMMI PER RIDURRE IL DISAGIO ABITATIVO Nell’attuale congiuntura economica negativa, in assenza di una politica nazionale per l’abitare sociale, che preveda finanziamenti destinati ad incrementare il patrimonio degli ex Iacp, risulta impossibile programmare, nel breve-medio periodo, un’azione efficace volta alla riduzione del disagio abitativo delle famiglie. Disagio che, negli ultimi anni, ha coinvolto sempre di più fasce sociali che, in passato, non avevano difficoltà a sostenere economicamente un canone a libero mercato. L’Arte di Imperia, con i cantieri aperti sul territorio provinciale, potrà far fronte solo parzialmente alle centinaia di richieste regolarmente inserite nelle graduatorie dei singoli ambiti. Solo un piano abitativo nazionale, con finanziamenti adeguati, potrebbe garantire una risolutiva risposta alle aspettative del cosiddetto “disagio grave” e del “disagio diffuso”; Arte Imperia, per dare un proprio ulteriore contributo immediato al problema, sta portando avanti un programma di conversione di alloggi a libero mercato in cosiddette “case popolari”. Anche un piano di manutenzione straordinaria che comprenda tutto il patrimonio immobiliare necessiterebbe di significativi finanziamenti nazionali. Arte Imperia, di concerto con la Regione Liguria che proprio in questi giorni ha deliberato un importante stanziamento di fondi, continua ad investire ogni anno svariate centinaia di migliaia di euro in manutenzione ordinaria degli immobili, nonché in specifici interventi straordinari finalizzati alla gestione delle problematiche più urgenti nonché all’efficientamento energetico degli edifici popolari. Il necessario ed auspicato finanziamento straordinario nazionale per la casa costituirebbe inoltre un volano per il settore edile che ormai da troppi anni sta vivendo una crisi che sembra irreversibile e che rischia di eliminare un patrimonio aziendale fondamentale per questo paese. Antonio Parolini Presidente A.R.T.E. Imperia
mativa urbanistica, questione di cui però
Nell’intervento pubblicato nel box qui
deve farsi carico la Regione Liguria. Non
sopra, il presidente di Arte Imperia
abbiamo bisogno di nuove leggi se prima
lamenta l’assenza di un piano e di
non vengono abrogate quelle vecchie che
risorse per far fronte all’emergenza
non servono più. Dobbiamo eliminare
abitativa, cosa ne pensa?
tutte le norme inutili, datate, superate, per
“L’appello lanciato da Antonio Parolini è
farne poche nuove, che le sostituiscono in
la normale conseguenza del fatto che negli
toto e siano chiare e semplici, non soggette
anni passati gli enti pubblici non si sono
a interpretazioni di alcun genere, senza
mai preoccupati di investire sull’edilizia
ambiguità. Oggi per aprire o chiudere una
popolare, così quando è arrivato il mo-
finestra nel bagno di un’abitazione, la bu-
mento del bisogno hanno deciso di riversa-
rocrazia costa più del lavoro in sé! Ripeto,
re il problema dell’emergenza abitativa sui
bisogna fare una grande pulizia dell’e-
privati, obbligando le imprese a destinare
sistente e approvare poche nuove norme
il 5% delle loro costruzioni all’edilizia
chiare, proprio come avviene normalmen-
popolare. Un dovere pubblico scaricato
te negli altri Paesi dell’Unione Europea”.
ingiustamente sulle spalle dei privati, con
15 tutte le conseguenze del caso. Per questo
stare un’automobile di seconda mano, con
Arte Imperia si trova in questa situazio-
l’aggravante che mentre su una macchina la
ne. Solo che oggi, con la crisi che stiamo
manutenzione è tracciabile e obbligatoria,
vivendo, è impossibile pensare di conti-
sulla casa non ci sono tracce né garanzie, è
nuare a finanziare il settore pubblico con
un po’ come comprare al buio”.
i soldi delle imprese private. Non solo non
Enti pubblici, compratori privati… ma le
ha senso, ma non è più sostenibile”.
aziende non hanno nessuna responsabilità?
Case nuove e case vecchie.
“Al contrario, ce ne sono eccome. Ad esempio
Dov’è la differenza?
abbiamo un grande problema di qualifica-
“Un problema molto diffuso è che la
zione delle imprese edili. Ricordo che quando
maggior parte della gente non coglie la
sono stato presidente di Ance Imperia ho
differenza che passa tra un immobile
visto passare sotto i miei occhi ben 7 diversi
nuovo e uno usato. Non è solo un pro-
Disegni di legge sulla qualificazione delle
blema che riguarda il compratore finale,
imprese, senza che ne venisse approvato
ma spesso è lo stesso intermediario a
neppure uno! Basti pensare che oggi è suffi-
svalutare il valore del nuovo a vantag-
ciente essere iscritto al Registro delle Im-
gio dell’usato, ovviamente perché ha
prese della Camera di Commercio per poter
un prezzo molto inferiore. Purtroppo le
costruire una casa in cui vanno ad abitare
uniche inversioni di tendenza a questo
delle persone. Non è possibile che il costrut-
errato modo di pensare sono state susci-
tore non debba esibire nessuna certificazione
tate dai tragici fatti di cronaca che hanno
che dimostri la qualità del suo lavoro per
visto crollare scuole e case mal costruite.
poter lavorare. Senza imprese di qualità non
Comprare una casa usata è come acqui-
avremo mai case di qualità”.
Sistemi e servizi di vigilanza privata
Filiale di IMPERIA Via Littardi, 13 18100 Impreria Tel +39 0183 64807 Fax +39 0183 60334 info@vigilanzalavigile.it
Oggi, con la crisi che stiamo vivendo, è impossibile pensare di continuare a finanziare il settore pubblico con i soldi delle imprese private. Non solo non ha senso, ma non è più sostenibile
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16
Disegno di legge della Regione per dare nuova vita alle città, ai borghi e a tutto il patrimonio edilizio La nuova normativa dedicata alla rigenerazione urbana si affiancherà alla legge urbanistica regionale Fabio Rubero
I
n seguito alla pro-
è di semplice elaborazio-
nale, senza limitare la
mettente esperienza
ne, sia per la complessità
predisposizione del Piano
del Piano Casa, nel
della disciplina da appli-
urbanistico comunale e
corso del 2017 l’ammini-
care, sia per le innovazioni
consentirà ai Comuni di
strazione della Regione
del quadro normativo,
focalizzare l’attenzione su
Liguria ha elaborato un
in modo particolare per
questo tema, evitando che
progetto di legge finaliz-
quanto concerne le analisi
vengano disperse energie
zato a favorire i processi
e le verifiche ambienta-
in attività più complesse
della cosiddetta “rigene-
li-idrogeologiche.
di pianificazione urbani-
razione urbana”. Nella sua
stica, in special modo da
applicazione, ai Comuni
parte di quei Comuni che
verrà affidato il compito di individuare gli ambiti e stabilire le regole, mentre all’iniziativa pubblica o privata spetterà quello di elaborare e realizzare gli
All’elaborazione del Disegno di legge hanno partecipato una pluralità di soggetti, Ance Imperia in primis insieme all’Anci, agli ordini professionali e alle associazioni di categoria
I Comuni dovranno individuare ambiti e stabilire regole
hanno difficoltà operative. È importante tuttavia ricordare che, secondo quanto previsto dalla nuova Legge, l’individuazione degli ambiti che richiedo-
interventi.
no interventi di rigene-
L’obiettivo del Disegno di
razione urbana è attività
legge è quello di superare
Da qui, dunque, la necessi-
di esclusiva competenza
il sistema dei piani urba-
tà di una nuova normati-
del Comune che perimetra
nistici dei singoli Comuni
va, il cui obiettivo è quello
gli ambiti e ne stabilisce
che vengono ritenuti,
di rigenerare le città, i
la disciplina urbanistica e
nella maggior parte dei
borghi ed in generale il
edilizia con deliberazione
casi, ormai superati nelle
patrimonio edilizio, oltre
del Consiglio comunale
previsioni e obsoleti dal
che di orientare la piani-
costituente e, se neces-
punto di vista tecnico,
ficazione urbanistica dei
sario, con la modifica del
soprattutto rispetto alle
singoli Comuni, i quali, dal
vigente piano urbanistico.
sopravvenute modifiche
canto loro, nei prossimi
Il Disegno di legge, alla
del quadro normativo.
anni dovranno concentra-
cui elaborazione hanno
Sostanzialmente, il mutato
re le proprie energie am-
partecipato una pluralità
quadro economico da un
ministrative e progettuali
di soggetti, Ance Imperia
lato e le mutate domande
in favore della fattibilità
in primis, insieme all’Anci,
di intervento urbanistico
degli interventi.
agli ordini professionali e
ed edilizio dall’altro, met-
La nuova normativa de-
alle associazioni di cate-
tono di fatto fuori campo
dicata alla rigenerazione
goria, è ormai pronto per
l’operatività di tali piani,
urbana si affiancherà alla
l’iter che porterà alla sua
la cui predisposizione non
legge urbanistica regio-
approvazione.
E D I L I Z I A
CERCHI MATERIALE ELETTRICO?
18
OK, il prezzo è giusto!
[Foto: Ance Imperia]
Ance Imperia plaude al Prezzario Regionale delle Opere Edili e sollecita tutti gli enti e le amministrazioni pubbliche ad applicarlo nei bandi di gara degli appalti
Ilaria Blangetti
“S
i tratta di uno strumento operativo
pubbliche e private, fer-
ed impiantistica, con la
mo restando che i costi
partecipazione di impre-
devono comunque essere
se del territorio, rap-
importantissimo. Au-
il risultato di un’analisi
presentanti degli ordini
spichiamo che, come
attenta e puntuale degli
professionali, pubbliche
previsto dalla legge,
aspetti peculiari, sia
amministrazioni locali
venga applicato”. Enio
qualitativi che quanti-
e referenti regionali. Al
tativi.
tavolo dei relatori anche
Marino, presidente di Il prezzario rappresenta, sia per il progettista che per l’esecutore, un momento importante di confronto e di verifica critica nella definizione dei costi delle opere pubbliche e private
Ance Imperia, parla del
Silvia Risso, dirigen-
nuovo prezzario regionale, pubblicato nel giugno 2016, che è andato a sostituire quello della Unioncamere Liguri. Un mezzo fondamentale per le imprese, per le amministrazioni e per
te settore Programmi
Uno strumento fondamentale per le imprese, per le amministrazioni e per le stazioni appaltanti
le stazioni appaltanti.
Urbani Complessi ed Edilizia della Regione Liguria, Giovanni Rava, consulente di Unioncamere Liguria e Claudio Avanzino, responsabile del procedimento del prezzario per la Re-
Uno strumento, previsto
gione Liguria. Un tema
dalla normativa vigente
Questi ed altri aspetti
di grande attualità per
in materia di lavori pub-
sono stati al centro di
tutto il comparto del-
blici, che rappresenta sia
un convegno organiz-
le costruzioni, come
per il progettista che per
zato in autunno da Ance
sottolinea Enio Marino:
l’esecutore un momento
Liguria e Ance Imperia
“Il prezzario permette di
di confronto e di verifica
per discutere proprio
evidenziare, con chia-
critica nella definizio-
sul nuovo prezzario
rezza, i prezzi medi di
ne dei costi delle opere
regionale, opere edili
riferimento per le opere
19 pubbliche e private. I professionisti dovrebbero andare a incidere in base alla soggettività dell’intervento, valutando rispetto al prezzario medio le situazioni particolarmente critiche”. “Da maggio 2017, per legge, è obbligatorio applicare l’ultimo prezzario regionale a disposizione - puntualizza ma ancora oggi abbiamo delle amministrazioni che usano il loro, inadeguato sia come contenuti che come tempistiche. Utilizzare il prezzo corretto e condiviso dal prezzario in fase di gara è fondamentale”. Il panorama economico non è dei più confortanti, con le aziende che hanno pesantemente subito la lunga crisi e, in quest’ottica, attenersi al prezzario non rap-
Da maggio 2017, per legge, è obbligatorio applicare l’ultimo prezzario regionale a disposizione
presenta solo un obbligo di legge, ma anche un dovere morale per sostenere le imprese. “Purtroppo per sopravvivere le aziende mettono spesso in atto scontistiche impressionanti dettate dalla volontà di provare a tutelare i loro dipendenti - aggiunge Marino -. Basti pensare che nel 2008 erano 5.800 gli addetti in edilizia, ora sono 1.640 iscritti. Come dire che ogni anno l’edilizia perde circa 650 dipendenti, ormai senza fare notizia. Il nostro sta
diventando un territorio di conquista per aziende da tutta Italia che hanno esattamente i nostri problemi e, anche il nuovo codice degli appalti, mediante il meccanismo del sorteggio per partecipare alle aste, ci sta mettendo in difficoltà, anche se si basa su principi corretti come libera concorrenza e trasparenza”. “Auspichiamo - conclude - che il prezzario venga utilizzato correttamente su tutto il territorio regionale, come, peraltro, impone il vigente codice degli appalti pubblici”. Così facendo, tra l’altro, si eviterebbero anche spiacevoli conseguenze come gli eventuali esposti all’Anac che potrebbero fare le aziende che si ritengono danneggiate”.
Il panorama economico non è confortante, con le aziende che hanno pesantemente subito la crisi. Per questo, attenersi al prezzario non rappresenta solo un obbligo di legge, ma anche un dovere morale per sostenere le imprese
Appello alla Regione Liguria
CONTROLLI SOLO SUL 5% DELLE SEGNALAZIONI SUI BANDI INFERIORI AL MILIONE DI EURO Per verificare che il prezzario venga applicato correttamente è stata istituita una sezione di valutazione in Regione Liguria, che si basa su segnalazioni. Gli uffici regionali si occupano però di controllare il 5% delle segnalazioni per i bandi sotto il milione di euro. “Bene perché è un passo avanti, ma si tratta comunque di un esame molto limitato – commenta Michele Parodi, direttore di Ance Liguria -, contando soprattutto che sono proprio appalti di questo tipo ad avere il maggiore impatto economico sulle imprese del territorio”. Dello stesso parere anche Enio Marino, presidente Ance Imperia, che sottolinea proprio questo aspetto: “La maggior parte degli appalti che coinvolgono le nostre aziende non superano il milione di euro. I controlli risultano quindi molto esigui rispetto alle reali necessità. Chiediamo alla Regione di fare uno sforzo per aumentare il personale addetto e ampliare così il numero di verifiche, nell’interesse di tutti”.
E D I L I Z I A
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Tempi certi e pratiche più snelle grazie alla Regione Nuova procedura per l’autorizzazione antisismica
“E
sprimiamo soddisfazione
per avviare lavori di ristrutturazione sugli
per le migliorie appor-
immobili, settore particolarmente im-
tate, rese possibili anche
portante in Liguria - commenta Michele
grazie al nostro impegno”. Parlano così
Parodi, direttore di Ance Liguria -. Siamo
dall’Ance Liguria rispetto all’autorizza-
felici dell’intervento della Regione che ha
zione antisismica e alla nuova procedura
permesso di prevedere tempi certi per la
fissata dalla Regione che sta snellendo
conclusione dei procedimenti, program-
i processi. Tradotto: i tempi di gestione delle pratiche preventive sugli immobili da ristrutturare avranno finalmente tempi certi. Dallo scorso autunno, infatti, sono entrate a regime procedure omogenee su tutto il territorio regionale per il rilascio delle autorizzazioni previste dalla normativa in materia di costruzioni in zone sismiMichele Parodi DIRETTORE ANCE LIGURIA
che. La decisione della Giunta regionale,
e quindi una normalizzazione della situazione nei primi sei mesi dell’anno”. Un passo avanti importante in un settore delicato ma che necessita di tempi certi e normative chiare. Intanto la Regione Liguria ha individuato, attraverso la delibera n. 1115/2017, le materie e gli argomenti sui quali si potrà avviare un negoziato per
su proposta degli assessori alla Difesa del Suolo Giacomo Giampedrone e all’Urbanistica Marco Scajola e fortemente voluta dall’Ance Liguria, permette alle quattro Province di avere mo-
l’attribuzione di maggiori
Prima le pratiche erano esaminate Provincia per Provincia con grande ritardo
dalità di procedimenti e di L’intervento della Regione ha permesso di prevedere tempi certi per la conclusione dei procedimenti, programmando uno smaltimento dell’arretrato e una normalizzazione della situazione nei primi sei mesi dell’anno
mando uno smaltimento dell’arretrato
tempi uguali attraverso lo sportello unico delle attività produttive dei Comuni. Un processo legato alla necessità di garantire
spazi di autonomia normativa e amministrativa. Tra queste materie compare anche la protezione civile con le richieste di attribuire alla Regione la competenza a disciplinare contenuti e
condizioni “per l’individuazione degli interventi edilizi e delle opere prive di
l’applicazione della nuova classificazione
rilevanza per la pubblica incolumità a
sismica che divide il territorio indivi-
fini sismici” da ritenersi quindi esentate
duando i Comuni a bassa, media e alta
dal procedimento di autorizzazione pre-
sismicità.
ventiva e al deposito del progetto edilizio.
“Prima le pratiche venivano esaminate
“Questo ci permetterà di applicare le
Provincia per Provincia e i tempi erano
leggi nazionali con maggiore flessibilità,
troppo lunghi perché, per mancanza di
adattandole alle specificità di ogni singo-
organico, si era cumulato un importante
la Regione - conclude -. Valutiamo con
ritardo che si traduceva in molte attese
assoluta positività questa delibera”.
E D I L I Z I A
Lo specialista italiano del fotovoltaico
Gruppo
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La vita in cantiere del mulattiere di Badalucco Il percorso umano e imprenditoriale di Marco Boeri Ilaria Blangetti
Aiutare mio papà in azienda per me era davvero importante. Mi ricordo l’ampliamento del cimitero dove con la neve ci si arrivava solo con i muli, prendevamo la ghiaia nei fiumi, la caricavamo nei cassoni e portavamo il materiale
“N
on mi presento come impresario, io nasco mulattiere”. Marco Boeri,
doppio. “Mio padre iniziò così, come mulattiere e lo facevo anche io tornato da scuola: lo dico con orgoglio, non mi 63 anni, è il titolare dell’impresa edile era imposto, mi piaceva - racconta -. creata dal padre Salvatore ormai 50 anni Aiutare mio papà in azienda per me era fa e di cui porta ancora davvero importante. Mi gelosamente il nome. ricordo l’ampliamento Nel 2018 l’azienda di del cimitero dove con Mio padre iniziò così, Badalucco, nell’enla neve ci si arrivava come mulattiere e lo troterra di Imperia, solo con i muli, prenfacevo anche io tornato devamo la ghiaia nei compie infatti il mezzo da scuola: lo dico con secolo di vita: una stofiumi, la caricavamo orgoglio, non mi era ria concreta di chi si è nei cassoni e portavaimposto, mi piaceva creato un mestiere, in mo il materiale per i modo umile e consalavori”. pevole, tra difficoltà Nel raccontare la sua e soddisfazioni. Una realtà famigliare storia Marco Boeri mostra i segni di un che Marco porta avanti con l’aiuto della lavoro duro e impegnativo. Dopo alcumoglie e di sette operai, ma che negli ni anni nel settore privato, è arrivata anni è arrivata ad occuparne anche il la decisione di lavorare soprattutto per
23
Sono il primo ad aprire il cancello la mattina e l’ultimo a chiuderlo alla sera, è questo il segreto per andare avanti
Marco Boeri guarda con orgoglio il ponte di Montalto, che collega il paese di Badalucco al santuario dell’Acqua Santa, sul quale ha fatto un difficile intervento di sostituzione delle travi di legno [Foto: Autorivari]
quello pubblico, a partire dall’installazione di pali e tralicci dell’energia elettrica. Un mestiere imparato osservando le squadre di operai, cercando di carpirne i segreti e le malizie. “Mi ricordo benissimo la messa in piedi del primo traliccio proprio qui a Badalucco - aggiunge - è stata una soddisfazione”. Tra i lavori più recenti che hanno coinvolto la sua azienda e che gli hanno dato la maggior soddisfazione, Marco ricorda la sostituzione delle travi di legno del ponte di Montalto che collega il paese al santuario dell’Acqua Santa. “Un intervento impegnativo perché le travi di sostegno ormai marcite andavano sostituite senza smontare il ponte - racconta -. È stato un lavoro difficile che siamo riusciti a concludere con successo grazie a tecnica e attrezzature utilizzate proprio per i tralicci dell’energia elettrica”. Marco Boeri non è la figura stereotipata dell’imprenditore moderno, ma è il primo operaio della sua azienda. “Sono il primo ad aprire il cancello la mattina e l’ultimo a chiuderlo alla sera, è questo il segreto per andare avanti - commenta -. Il mestiere è saper gestire gli operai,
L ’ I M P R E N D I T O R E
andare a prendere il lavoro, porsi in modo umile e saper trattare con i clienti. Il mio vanto è proprio quello di essere stato un mulattiere: credo che più della giacca e della cravatta sia importante sapere lavorare in un certo modo. Ecco, forse non sono capace a portare un buon vestito ma sono sempre stato un buon operaio”. Boeri lamenta le difficoltà dettate da una burocrazia sempre più invadente, che richiede continui aggiornamenti. “Adeguarsi alle norme, da autodidatti come facciamo noi, è davvero difficile - aggiunge -. Quando mi dicono che sono pessimista rispondo che non vedo né il bicchiere mezzo pieno né mezzo vuoto, semplicemente faccio i conti con la realtà”. Una realtà impegnativa che ha però portato l’azienda di Badalucco a segnare i cinquant’anni di vita. Un anniversario che rischiava di passare inosservato perché Marco è concentrato sul suo lavoro con quella concretezza che lo contraddistingue e che in questi anni ha permesso a decine di famiglie di vivere. Ecco perché festeggiare.
Il mestiere è saper gestire gli operai, andare a prendere il lavoro, porsi in modo umile e saper trattare con i clienti. Il mio vanto è proprio essere stato un mulattiere: credo che più della giacca e della cravatta sia importante sapere lavorare in un certo modo. Ecco, forse non sono capace a portare un buon vestito ma sono sempre stato un buon operaio
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Costruire case è più bello se si può guardare il mare La storia della Cotim Srl di San Bartolomeo al Mare Fabrizio Pepino
G
aleotta fu la “naja”, verrebbe da dire. Se nel
primo Dopoguerra lo Stato non avesse mandato Mario Bocchio da Litta Parodi (Al) a Im-
Il fondatore, Mario Bocchio, cominciò a realizzare i primi interventi e costruire le prime case nella pianura alessandrina negli anni ‘50, senza pensare che da lì a poco il mite clima marino lo avrebbe portato a spostare azienda e famiglia prima a Cervo, poi nella vicina San Bartolomeo al Mare
peria per adempiere al servizio militare di leva
Casa dopo casa, grazie
Tre generazioni di imprenditori arrivati alla Riviera di Ponente dopo aver cominciato nell’Alessandrino
obbligatorio, il Ponente
anche e soprattutto alla spinta arrivata dal boom edilizio ed economico del Dopoguerra, la Cotim ha segnato poco per volta il territorio circostante, oltretutto migliorandone anche il paesaggio, grazie a interventi di pregio che
ligure non avrebbe avuto
hanno qualificato i piccoli
un’impresa edile che ha
quando il suo fondato-
centri dell’Imperiese nel
lasciato un segno visibile
re - Mario Bocchio, per
segno della continuità
importante nella provin-
l’appunto - cominciò a
con la tradizione e l’ar-
cia più occidentale della
realizzare i primi inter-
chitettura della Rivie-
Riviera Ligure.
venti e costruire le prime
ra, di cui il Borgo della
Stiamo parlando della
case nella pianura ales-
Meridiana che si affaccia
Cotim Srl, acronimo di
sandrina, senza pensare
su San Bartolomeo guar-
Costruzioni Turistiche
che da lì a poco il mite
dando il mare e la baia di
Immobiliari, impresa
clima marino lo avreb-
Cervo è una testimonian-
nata negli anni ‘50 in
be portato a spostare
za esemplare.
un piccolo Comune della
azienda e famiglia prima
Nel frattempo, ad aiu-
provincia di Alessan-
a Cervo, poi nella vicina
tare Mario a far fronte
dria, nel basso Piemonte,
San Bartolomeo al Mare.
alle grandi opportunità
25 di crescita degli anni ‘70,
da Alessandro e Corrado,
sono entrati in azienda i
che si integrano e com-
figli Piero e Bernardino,
pensano stando il primo
che hanno ampliato l’at-
più in ufficio, il secondo
tività dal settore residen-
più in cantiere.
ziale a quello dei lavori
“Nei primi anni passa-
pubblici, cominciando a
vo molto più tempo in
costruire vicino alle case
cantiere, mentre oggi la
anche le chiese, le scuole
burocrazia mi costrin-
e gli ospedali. L’azienda
ge spesso alla scrivania
ha continuato a crescere,
- racconta Alessandro
aumentando sia il nume-
Bocchio -. Ho un bel ri-
ro dei dipendenti che il
cordo dell’esperienza sul
fatturato e favorendo ne-
campo, che ancora oggi
gli anni ’80 l’arrivo della
torna molto utile in fase
terza generazione della
progettuale. Ho sempre
famiglia Bocchio, Ales-
amato questo lavoro, ma
sandro e Corrado, i due
mai come oggi è pesante
figli di Piero. Era ancora il
ogni mattina alzarsi per
periodo d’oro dell’edilizia
andare in azienda. Da una
turistico-residenziale,
parte la crisi martellante
non solo nel Ponente
che ha colpito soprattutto
ligure, e per alcuni anni
il nostro settore, dall’al-
intorno alla sede dell’a-
tra la burocratizzazione
zienda in piazza delle
che ha ingessato qualsiasi
Magnolie hanno lavorato
attività, rendono molto
fianco a fianco tutte e tre
difficile fare l’imprendi-
una decina di anni fa o il
le generazioni della fami-
tore, fanno quasi passare
centro storico di Diano
glia Bocchio. Oggi, dopo
la voglia. Mio papà oggi
Marina, penso ai 12 di-
la scomparsa del fonda-
ha 82 anni e di tanto in
pendenti che lavorano in
tore e di uno dei due figli
tanto continua a venire
Cotim e mi convinco che
- Bernardino, mancato
in ufficio a vedere come
vale comunque la pena
nel 1996 a soli 58 anni -
vanno le cose, ma se
di continuare ad andare
la Cotim è portata avanti
negli anni d’oro avevamo
avanti”.
anche sette gru in piedi contemporaneamente, oggi ne abbiamo solo una e non so neanche se ce ne sono sette al lavoro in tutta la provincia di Imperia! Nella mia vita finora avrò costruito più di 600 appartamenti, ma davvero non so come potranno andare le cose nei prossimi anni. Poi guardo le cose belle che abbiamo fatto, come la chiesa nuova costruita a San Bartolomeo al mare
Oggi, dopo la scomparsa del fondatore e di uno dei due figli - Bernardino, mancato nel 1996 a soli 58 anni - la Cotim è portata avanti da Alessandro e Corrado, che si integrano e compensano stando il primo più in ufficio, il secondo più in cantiere
Tra gli interventi più significativi realizzati dalla Cotim nel Ponente ligure, partendo da sinistra: il Borgo della Meridiana, a San Bartolomeo al Mare; il centro storico di Diano Marina; la chiesa nuova di San Bartolomeo al Mare [Foto: Cotim Srl]
L ’ A Z I E N D A
26
Imperia raccoglie l’eredità dell’Assise di Verona [Foto: Blu Cobalto Photography]
Confindustria vuole fare dell’Italia il primo Paese industriale d’Europa
Ilaria Blangetti
Paolo Della Pietra DIRETTORE CONFINDUSTRIA IMPERIA
Confindustria ha voluto lanciare un segnale forte, fornendo la ricetta per fare in modo che il nostro Paese possa crescere sia in termini di Pil che di occupazione
“P
iù lavoro, più crescita, prima missione è infatti “raggiungere meno debito pubblico”. Si tra 5 anni un tasso di occupazione più può sintetizzare così il doalto di almeno 5 punti, con una disoccumento finale delle Assise Generali di cupazione giovanile che scenda di alConfindustria, frutto di un percorso di meno 15 punti. Il tasso di disoccupazioascolto ed elaborazione che ha coinne deve scendere sotto al 7 per cento, volto 8.500 imprenditori. Dieci incontri creando in un quinquennio almeno 1,8 che hanno portato alla giornata conmilioni di posti di lavoro”. “La seconda clusiva del 16 febbraio a missione è realizzare un Verona. Ventotto pagine tasso di crescita del Pil di che racchiudono la visione almeno il 2 per cento in Gli obiettivi e la proposta degli indumedia d’anno per i prosconcreti striali che si sono ritrovati simi 5 anni”. La terza “è riguardano la per presentare un’agenda far scendere il rapporto creazione di nuovi debito/Pil di almeno 20 di lavoro, dettagliata e posti di lavoro, la punti in 5 anni”. Per porprecisa, per chi guiderà il crescita del Pil e la tare a compimento queste Paese in questa legislatura. diminuzione del Non un “libro dei sogni”, tre missioni, Confindustria debito pubblico ma proposte concrete e propone di agire contemrealizzabili che puntano ad poraneamente su alcuni almeno 1,8 milioni di posti assi prioritari a partire da di lavoro in cinque anni. un Paese più semplice ed efficiente, Un programma da attuare partendo da preparato al futuro (attraverso scuola, “tre missioni-Paese”, interconnesse formazione e inclusione dei giovani), tra loro: un’Italia che include attraversostenibile (perché senza investimenti so la creazione di opportunità di lavoro, non c’è futuro), per arrivare ad un’imsoprattutto per i giovani, un’Italia che presa che cambia e si muove nel moncresce e un’Italia che rassicura, con il do, ad un fisco a supporto di investigraduale rientro del debito pubblico. La menti e crescita e ad un’Europa miglior
27 luogo per fare impresa. “Tramite l’Assise di Verona, dopo anni che non veniva convocata, Confindustria ha voluto lanciare un segnale forte, fornendo la ricetta per fare in modo che il nostro Paese possa crescere sia in termini di Pil che di occupazione, scegliendo inoltre di non convocare i politici a pochi giorni dal voto - commenta il direttore di Confindustria Imperia Paolo Della Pietra -. Abbiamo chiesto un’Italia più semplice dal punto di vista della burocrazia, auspicando quindi un recupero in termini di efficienza. Inoltre un mondo della scuola più vicino alle reali esigenze delle imprese, una maggior facilità negli investimenti e una continua tutela e promozione del made in Italy, solo per citare alcuni dei punti sui quali si è focalizzato il lavo-
Il documento
L’ANCE CHIEDE UN IMPEGNO ALLA POLITICA Nelle settimane precedenti il voto l’Ance nazionale ha incontrato alcuni rappresentanti politici in vista delle elezioni. Il presidente dell’Ance Gabriele Buia ha ribadito la necessità di un “un impegno forte e serio della politica per portare il settore delle costruzioni fuori dalle secche di una crisi di sistema che negli ultimi dieci anni ha causato la perdita di oltre 600 mila lavoratori e l’uscita dal mercato di più di 100 mila imprese”. Il documento è stato presentato a tutte le forze politiche candidate alla guida del Paese con la volontà di dare indicazioni per uscire dalla lunga crisi che sta vivendo ancora oggi il settore.
ro”. “Un’assemblea molto partecipata, un’occasione importante anche se il settore edile vive ancora un momento particolare rispetto ad altri comparti in ripresa - ha commentato Enio Marino, presidente di Ance Imperia -. Ho apprezzato molto la protesta silenziosa di Confindustria che ha lanciato un messaggio ben preciso alla classe politica: Confindustria, così come l’Ance, è trasversale, vuole far crescere il sistema Italia nel suo complesso, indipendentemente dall’interlocutore politico di turno”. “Nella nostra visione - si legge nel documento -, non solo vogliamo
dire cosa va fatto, ma anche come, con quali risorse, e con quali ricadute sull’occupazione, la crescita, il debito pubblico, l’export. Non si tratta dunque di una lista di richieste, ma di un insieme ragionato di interventi su investimenti in infrastrutture, formazione, ricerca e innovazione; semplificazione, efficienza e fisco premiale”. Una Assise ambiziosa e concreta, se infatti quella del 2011 aveva l’obiettivo di superare la grande recessione, in questa l’obiettivo è aspirare a diventare il primo Paese industriale d’Europa.
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C O N F I N D U S T R I A
Confindustria ambisce a far crescere il sistema Italia nel suo complesso, indipendentemente dall’interlocutore politico di turno
ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI EDILI L'Ance rappresenta l'industria italiana delle costruzioni. All'Ance aderiscono circa 20.000 imprese private in tutta Italia, specializzate in opere pubbliche, edilizia abitativa, commerciale e industriale, tutela ambientale, promozione edilizia e lavorazioni specialistiche. Il sistema associativo copre tutto il territorio nazionale ed è articolato in 96 Associazioni Territoriali e 20 Organismi Regionali. L'azione dell'Ance è diretta alla promozione e al rafforzamento dei valori imprenditoriali e del lavoro dell'industria edile e del suo indotto, e concorre al perseguimento degli interessi generali del Paese. Nel campo del lavoro, l'Ance gestisce insieme al sindacato una rete nazionale per la formazione (Scuole Edili), l'assistenza (Casse Edili) e la sicurezza dei lavoratori del settore (CPT). A livello internazionale l'Ance è presente stabilmente a Bruxelles e aderisce alle più importanti Federazioni internazionali delle costruzioni.
ANCE IMPERIA Via Matteotti 32 18100 Imperia Tel. 0185.650551 Fax 0185.64245
ANCE SAVONA Via Gramsci 10 17100 Savona Tel. 019.8553 Fax 019.821474
ANCE GENOVA Via Roma 10/a 16121 Genova Tel. 010.589841 Fax 010.587413
ANCE LA SPEZIA Via Don Minzoni 2 19121 La Spezia Tel. 0187.725206 Fax 0187.21320
ANCE LIGURIA Via alla Porta degli Archi 10 - 16121 Genova - Tel. 010.543000 - Fax 010.5708933 - info@anceliguria.it
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Lo zoccolo duro della famiglia degli industriali L’Ance ha un peso specifico che vale il 30% di Confindustria Imperia
R
appresentano lo zoccolo duro della grande famiglia di
zia. Sono gli imprendi-
di Imperia fin dalla prima
tori edili la vera anima
ora, quando nel primis-
di “Vento di Ponente”,
simo Dopoguerra gli im-
Confindustria Imperia,
primi sostenitori e fermi
prenditori hanno deciso
con un peso specifico che
controllori, protagonisti
di costituirsi in associa-
vale complessivamente
dietro le quinte e sotto i
zione, rappresentando e
il 30% dell’intera asso-
riflettori, attori e spetta-
raggruppando le imprese
ciazione degli industriali
tori allo stesso tempo del
edili di ogni forma giuri-
imperiesi, considerando
grande spettacolo che dal
dica operanti nel settore
insieme numero di occu-
1945 mette in scena ogni
delle opere pubbliche,
pati e fatturato.
giorno l’edilizia impe-
dell’edilizia abitativa,
Stiamo parlando delle
riese.
dell’edilizia commerciale,
70 imprese edili asso-
Perché il Gruppo dei
industriale e della pro-
ciate ad Ance Imperia, la
costruttori edili ha fatto
mozione edilizia.
Sezione Costruttori edili
parte dell’Associazione
La forte rappresentatività
di Confindustria Imperia,
industriali della provincia
nell’ambito di Confindu-
cuore pulsante e fiore all’occhiello di tutto il settore delle costruzioni provinciale, punto di riferimento per le stazioni appaltanti, i sindacati e il mondo politico-istituzionale per tutto quanto ciò che concerne l’edili-
stria Imperia, ha poi por-
Nel 2013 la Sezione Costruttori edili ha acquisito una sua autonomia da Confindustria Imperia
tato nel 2013 la Sezione Costruttori edili ad acquisire una sua autonomia, costituendosi appunto in Ance Imperia.
Alessandra Ariano RESPONSABILE ANCE IMPERIA
Ance Imperia è il cuore pulsante e il fiore all’occhiello di tutto il settore delle costruzioni provinciale, punto di riferimento per le stazioni appaltanti, i sindacati e il mondo politicoistituzionale per tutto quanto ciò che concerne l’edilizia
L’Associazione nazionale costruttori edili da sempre assume la rappresen-
La sede di Confindustria e Ance Imperia si trova in viale Giacomo Matteotti 32 a Imperia, all’interno di un bel palazzo Liberty che si affaccia sul mare [Foto: Ance Imperia]
A N C E
30 tanza della categoria edile e tutela gli interessi degli imprenditori edili a livello provinciale ed è pertanto impegnata nel promuovere l’immagine e gli interessi degli associati nei confronti delle istituzioni pubbliche e di tutte le componenti economiche, sociali, finanziarie che operano nel territorio imperiese. In particolare, Ance Imperia stipula contratti e accordi collettivi di lavoro nel proprio ambito territoriale e svolge un ruolo di assistenza e consulenza a favore delle imprese associate per le problematiche sindacali, tecniche, giuridiche, fiscali e finanziarie.
Il suo ruolo si sviluppa anche attraverso la rete degli organismi paritetici costituiti con i sindacati dei lavoratori sul fronte dell’assistenza ai lavoratori stessi (Casse edile), della sicurezza del lavoro e dell’organizzazione professionale delle maestranze (Sei-Cpt Ente Scuola Edile). Ultimo ma non ultimo, Ance Imperia provvede a monitorare l’andamento congiunturale del settore delle costruzioni attraverso la rilevazione dei prezzi, dati e notizie, nonché elaborando studi e analisi, impegnandosi per assicurare un ruolo centrale alle imprese di costruzione e sostenen-
dole in ogni iniziativa diretta all’ampliamento del mercato e al rinnovo organizzativo. Con “Vento di Ponente” da oggi Ance Imperia si può avvalere di uno strumento in più da utilizzare per adempiere appieno al suo compito di rappresentanza del settore edile sul territorio provinciale.
Ance Imperia svolge il suo ruolo anche attraverso la rete di due importanti organismi paritetici come la Cassa Edile e l’Ente Scuola Edile
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[Foto: Autorivari]
Il Consiglio direttivo di Ance Imperia
Enio MARINO
MARINO SNC DI MARINO E. & C.
Presidente
Gianni SILVANO
SILVANO & C. SRL
Vice Presidente
Andrea VENEZIANO
VENEZIANO GEOM. GIACOMO DI ING. A. VENEZIANO
Vice Presidente
Sergio CARMINATI
CARMINATI FRATELLI SPA - CAVA BERGAMASCA
Consigliere
Enrico NEGRO
NEGRO F.LLI COSTRUZIONI GENERALI SPA
Consigliere
Alessandro BOCCHIO
COTIM SRL
Consigliere
Gianni Enrico LAIGUEGLIA
LAI-BRA SNC DI LAIGUEGLIA G. E. & C.
Consigliere
Dino GLORIO
GLORIO COSTRUZIONI SRL
Consigliere
Vincenzo MASSABÃ’
BADESSI LUIGIA SRL
Consigliere
Giovanni Gino MANFREDI
GEOEDILE SRL
Delegato alle Piccole Imprese edili
Luciano TESORINI
TESORINI SRL
Tesoriere
Roberto MARINO
MARINO SNC DI MARINO E. & C.
Presidente Giovani Imprenditori Edili
Riccardo LITTARDI
CAVE LITTARDI SRL
Presidente Sei - Cpt
Gilda DE VILLA
CLS SRL - CONTROLLI E LAVORI SPECIALI
Presidente Cassa Edile provincia di Imperia
Olimpio LANTERI
LANTERI OLIMPIO & C. SAS IMPRESA EDILE
Presidente Ance Servizi Imperia Srl
A N C E