Vento di Ponente 01/2019 - Marzo

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“VENTO DI PONENTE” | ANNO II | DECRETO ACCOGLIMENTO ISCRIZIONE REGISTRO STAMPA N. CRONOL. 240/2018 DEL 26/01/2018 R.G. N. 111/2018, NUM. REG. STAMPA 2 TRIBUNALE DI IMPERIA | EDITO DA ANCE SERVIZI IMPERIA SRL | CONTIENE I.P. | DIRETTORE RESPONSABILE: FABRIZIO PEPINO

M A R Z O

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2019 2018

L’Imperia che verrà

Dalla pista ciclabile al Teatro Cavour, passando per la piscina e per lo svincolo di Oneglia. Il Comune prevede 30 milioni di euro in appalti pubblici e 30 nuovi cantieri entro il mese di luglio


Si apre ad un nuovo concetto di Design

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Il rendering ritrae l’area dell’ex sedime ferroviario dove sorgerà la pista ciclabile e pedonabile e dove transiterà la navetta elettrica per il trasporto pubblico [Foto: Comune di Imperia]

Società editrice e pubblicità: Ance Servizi Imperia Srl Viale Giacomo Matteotti, 32 18100 - Imperia (IM) Tel. 0183/650551 Fax 0183/64245 info@anceimperia.it

M A R Z O

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Direttore responsabile: Fabrizio Pepino Redazione e grafica: Autorivari studio associato Corso IV Novembre, 8 12100 – Cuneo (CN) Tel. 0171/601962 staff@autorivari.com Stampa tipografica: Tipografia Grafiche Amadeo Srl Via Nazionale Sud, 1 18027 - Chiusanico (IM) Tel. 0183/52603 Spedizione postale: PostaTARGET CATALOG Numero aut. NORD OVEST/00316/03.2018 Ufficio di accettazione/detentore: Imperia CDM Registrazione Tribunale Imperia Decreto accoglimento iscrizione registro stampa n. cronol. 240/2018 del 26/01/2018 R.G. n. 111/2018, Num. Reg. Stampa 2 Chiusura: 22/02/2019

2019 Acqua pubblica. Il prezzo per averla non è mai stato così alto

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Diffida Rivieracqua. Chi ha lavorato deve essere pagato: per intero

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Appalti pubblici. A Sanremo Scuole “chiuse” per le aziende edili di Ponente

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Claudio Scajola. L’Imperia che verrà: nuova stagione per l’edilizia

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Proposta Ance Imperia. La sicurezza delle case “vecchie” va certificata

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Legge Bilancio 2019. Cari Sindaci, aprite i cantieri! L’appello dell’Ance ai Comuni

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Dopo la mareggiata. Lo sviluppo turistico deve fare i conti con il mare

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Grandi opere. Senza nuove infrastrutture il Ponente Ligure resta isolato

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Costruzione outlet del lusso “The Mall” Sanremo. Non c’è il due senza il tre?

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Cassa Edile. Per uscire dalla crisi cambiamo l’orizzonte

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Scuola Edile. Ecointervento nel nome del risparmio energetico

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La storia. All’Asilo Infantile “C. Anselmi” di Caramagna si fa scuola in inglese

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L’azienda. Nel nome del padre: l’impresa di Gianni sulle orme di Giorgio

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S O M M A R I O


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Acqua pubblica Il prezzo per averla non è mai stato così alto Enio Marino PRESIDENTE ANCE IMPERIA

Le imprese edili locali creditrici vivono giornate pesanti, dopo il deposito da parte della società del piano concordatario in Tribunale, in cui le ipotesi di soddisfazione dei loro crediti variano dal 36 al 50% nella migliore dell’ipotesi

Dal debito di Rivieracqua alla presentazione di un piano concordatario inaccettabile

I

l processo di arrivare ad un gestore unico dell’acqua pubblica

per la Provincia di Imperia si fa sempre più complesso, in quanto oltre agli interessi di parte dei vari gestori misti (Amat, Aiga, Amaie), pesa come un macigno l’imponente debito di Rivieracqua. Le imprese edili locali creditrici vivono giornate pesanti, dopo il deposito da parte della società del piano concordatario in Tribunale, in cui le ipotesi di soddisfazione dei loro crediti variano dal 36% al 50% nella migliore dell’ipotesi. Quello che emerge chiaramente dall’attuale quadro societario è che gli errori della politica locale vengono posti a carico delle imprese del territorio, ossia dei lavoratori e delle famiglie che ruotano intorno al settore

dell’edilizia. Ora, dopo il deposito di un piano concordatario inaccettabile, spetterà agli ordini competenti verificare se ci siano delle responsabilità contabili e/o personali o contabili nella decisione di pagare solo il 36% o il 50% ai creditori. Increduli del persistente mancato conferimento in Rivieracqua delle società pubbliche Amaie e Secom, (nonostante i termini imposti siano scaduti da più di un anno!), che avrebbe già potuto permettere una consistente capitalizzazione della società, peraltro, ci si chiede come si possa prevedere un piano concordatario in cui inserire come creditori anche il riscatto delle società miste Amat e Aiga per il loro intero valore (sia parte privata sia parte pubblica). Non solo. Non si comprende, e tantomeno condivide, la ratio di presentazione di un piano concordatario per una società, quale Rivieracqua, che avrebbe potuto evitare il dissesto semplicemente rispettando quanto prescritto

nelle convenzioni con i Comuni, ossia, nelle more del conferimento delle società municipalizzate, interessare l’Autorità d’ambito territoriale per la nomina di un Commissario ad acta che si impegnasse nel processo di conferimento dell’effettiva gestione del servizio idrico e delle necessarie somme di denaro per adempiere alle obbligazioni assunte con le imprese. Stanchi di portare il peso della responsabilità di altri, le imprese di Ance Imperia, creditrici nei confronti di Rivieracqua, tramite i propri legali, stanno mettendo in atto tutte le azioni possibili affinché le conseguenze di una mala gestione non ricadano sulle imprese del territorio, sui loro lavoratori, sulla cittadinanza.

Le imprese del territorio non sono disposte ad accollarsi gli errori compiuti dalla politica locale


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A far scattare l’azione legale è stata l’ipotesi del piano concordatario di soddisfare il credito delle aziende in una misura che varia dal 36% al 50% nella migliore delle ipotesi [Foto: Autorivari]

Chi ha lavorato deve essere pagato: per intero Le 11 imprese edili imperiesi che devono incassare 1,5 milioni di euro da Rivieracqua hanno diffidato il consorzio pubblico

L’

annosa controversia che da ormai molto

nato nel 2012 allo sco-

finanziarie.

po di gestire il servizio

Un’ingente cifra la cui

Fabio Rubero

idrico integrato nell’am-

totale riscossione, con il

(troppo) tempo vede

bito territoriale ottimale

trascorrere dei mesi, le

protagonisti, da un lato

imperiese, ha maturato e

aziende vedono sempre

Rivieracqua e, dall’al-

mai saldato nei confronti

più fortemente a rischio,

tro, alcune aziende edili

di undici imprese co-

anche e soprattutto a

imperiesi, si è arricchita

struttrici locali, allor-

seguito di alcune azioni

nelle ultime settimane di

quando fece svolgere loro

giudicate evidentemente

un nuovo capitolo: una

opere di manutenzione

non corrette, come la

lettera di diffida invia-

ordinaria e straordinaria.

richiesta di concordato

ta dallo studio legale

Lavori teoricamente di

preventivo che Rivie-

rappresentante le undici

competenza degli Enti

racqua ha presentato al

aziende al consorzio di

per convenzione, re-

Tribunale di Imperia. Un

via Giovanni Bresca.

sponsabilmente svolti

atto tanto inatteso quan-

Sul tavolo, la questione

dalla aziende imperiesi,

to inopportuno, poiché

è sempre la medesima: il

ma mai pagati a causa di

palesemente contrario

debito (circa 1,5 milioni

una dichiarata mancanza

ai principi che regolano

di euro) che il consorzio,

delle necessarie risorse

l’accordo tra le parti e

P R I M O

P I A N O

I lavori, teoricamente di competenza degli enti per convenzione e responsabilmente svolti dalla aziende imperiesi, non sono mai stati pagati a causa di una dichiarata mancanza delle necessarie risorse finanziarie


6 che sono indicati nella convenzione, ed al quale si sarebbe dovuti ricorrere solo eventualmente in un secondo momento, quando, cioè, ciò che era indicato nell’accordo non avesse eventualmente sortito gli effetti sperati. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è proprio il caso di dire. Così, nei primi giorni del mese di febbraio, undici imprese locali hanno deciso di rompere gli indugi. Si sono rivolte ad uno

I Comuni appartenenti all’Ato hanno continuato “a gestire il servizio idrico integrato per il tramite delle proprie società partecipate senza adempiere ai numerosi e precisi obblighi derivanti, oltre che dalle convenzioni, dalle norme di legge”

Secondo le aziende il concordato è “un comportamento in radicale violazione dei principi di buonafede” studio legale che, per loro conto, ha scritto a Rivieracqua, includendo tra i destinatari anche il presidente della Provincia di Imperia e la Corte dei Conti di Genova. Nella missiva si ricordano i termini della con-

venzione attraverso la quale, il 6 marzo di sette anni fa, l’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale Imperiese affidò a Rivieracqua la gestione del servizio idrico e fognario per il proprio territorio di competenza. Si ricorda l’impegno reciprocamente assunto di garantire l’equilibirio economico finanziario del bilancio del consorzio anche mediante variazione tariffaria approvata preventivamente dall’Ato laddove ciò si fosse ritenuto necessario. Si ricordano, infine, i precisi e ben delineati obblighi ai quali i Comuni appartenenti all’Ambito Territoriale Ottimale non hanno mai ottemperato completamente, continuando addirittura, si legge, “a gestire il servizio idrico integrato per il tramite delle proprie società partecipate senza adempiere ai numerosi e precisi obblighi derivanti, oltre che dalle convenzioni, dalle norme di legge”. Ma, soprattutto, le un-

Le imprese chiedono all’Ato la nomina di un commissario che risolva la situazione

dici aziende imperiesi giudicano la richiesta di concordato come “un comportamento in radicale violazione dei principi di buonafede” in conseguenza del quale le aziende diffidano formalmente Rivieracqua a richiedere all’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale Imperiese di nominare un commissario “ad acta” che, da un lato si occupi della gestione del servizio idrico e, dall’altro, individui le somme di denaro necessarie ad adempiere ai debiti contratti ed alla liquidazione delle fatture emesse dalle aziende ormai tanto tempo fa e ad oggi ancora insolute. Un nuovo capitolo, dunque, di una triste vicenda che, ahimè, continua a tenere con il fiato so-

Le 11 aziende imperiesi protagoniste dell’azione legale hanno l’unica colpa di avere messo sopra ad ogni cosa il proprio senso di responsabilità a servizio del territorio e della sua gente [Foto: Autorivari]

speso tante aziende imperiesi la cui unica colpa è quella di avere messo sopra ad ogni cosa il proprio senso di responsabilità a servizio del territorio e della sua gente. Una scelta che, però, oggi rischiano di pagare a caro prezzo.

P R I M O

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A Sanremo Scuole “chiuse” per le aziende edili di Ponente Non ci sono imprese costruttrici della provincia di Imperia tra le aggiudicatarie degli appalti pubblici Fabrizio Pepino

Da anni e non solo nel Ponente Ligure la possibilità che ha un’azienda locale di poter partecipare ad un bando per lavori pubblici è affidata al caso, essendo il sorteggio il metodo normalmente utilizzato dalle amministrazioni locali per individuare le imprese da invitare a presentare un’offerta

M

essina, Bari, Isernia, Sondrio,

anni e non solo nel Ponente Ligure pro-

Roma, Reggio Emilia, Tori-

prio al “caso” è affidata la possibilità che

no, Alessandria, Genova. Tra

ha un’azienda di poter partecipare ad un

le Province italiane da cui provengono

bando per lavori pubblici, essendo il sor-

le imprese edili che interverranno per

teggio il metodo normalmente utilizzato

mettere in sicurezza le scuole primarie e

dalle amministrazioni locali per indivi-

secondarie del Comune di Sanremo, manca quella di Imperia. La Liguria compare nell’elenco delle Regioni di appartenenza

duare le imprese da invi-

La situazione è il risultato degli inviti a sorteggio adottati nei bandi di gara

delle aziende insieme a Sicilia, Puglia, Lazio, Molise, Emilia Romagna e Piemonte, ma è rappresentata solo da 5 imprese edili di Genova. Sarà un caso? Purtroppo no, come da tempo denuncia Ance Imperia a tutti i livelli, in quanto è ovvio che il requisito minimo per vincere una gara d’appalto è quello di essere almeno invitato a partecipare. Purtroppo sì, a ben vedere, in quanto da

tare a presentare un’offerta, a Sanremo come in tanti altri Comuni. E non stiamo parlando solo di gare d’appalto per interventi di importi particolarmente rilevan-

ti, ma anche di lavori per cifre al di sotto della soglia dei 150 mila euro, ai quali la Legge di Bilancio 2019 ha esteso la procedura con affidamento diretto. Rielaborando i dati pubblicati in trasparenza sul sito del Comune di Sanremo, risulta che la somma cumulativa degli importi dei vari lavori (bisogna considerare che su alcune scuole sono stati programmati diversi interventi, quindi gli

Lavori in corso alla scuola Primaria e secondaria G.B. Semeria di frazione Coldirodi a Sanremo [Foto: Autorivari]

importi potrebbero aver subito o subire qualche variazione) porta ad una somma di 4 milioni e 642 mila euro. Ma a meno di subappalti a ditte locali da parte delle aziende aggiudicatarie provenienti da altre Regioni italiane, non si tratta di denaro destinato a finire nelle tasche delle imprese di Ponente. Niente di illecito, sia chiaro, ma il buon senso dice che forse ci sono soluzioni economicamente più vantaggiose che partire da Messina per venire, per dire, a rifare il tetto della scuola primaria di frazione


Scuola oggetto dell'intervento

Provenienza azienda appaltatrice

Importo intervento

Bari

530.000 €

Scuola Primaria di Poggio

Genova

314.000 €

Scuola Primaria Borgo Rodari

Isernia

334.000 €

Messina

450.000 €

Asti

200.000 €

Scuola Primaria Dani Scaini (I lotto)

Genova

400.000 €

Scuola Primaria Dani Scaini (II lotto)

Alessandria

470.000 €

Scuola Secondaria di Primo Grado A. Nobel

Sondrio

344.000 €

Scuola dell'Infanzia Maria Goretti

Genova

400.000 €

Istituto Comprensivo Sanremo Centro Levante

Genova

500.000 €

Scuola dell'Infanzia Villa Vigo

Genova

350.000 €

Scuola Secondaria di Primo Grado G. Pascoli

Genova

350.000 €

Scuola Primaria Antonio Rubino

Scuola Primaria e Secondaria G.B. Semeria (Coldirodi) Scuola Primaria di San Pietro

4.642.000 €

Importo totale interventi sulle scuole Coldirodi, visto che in fin dei conti si tratta

e ottimismo al nuovo Albo fornitori che il

di soldi di tutti, quindi anche nostri.

Comune di Sanremo si sarebbe impegnato

Tanto più se magari alla fine, nella miglio-

a pubblicare a breve: anche se non risol-

re delle ipotesi, il lavoro finisce per svol-

verà del tutto la situazione, rappresenta

gerlo conto terzi un’azienda di Sanremo,

comunque un positivo passo avanti rispetto

che in alternativa non può far altro che

al passato. Il nuovo Albo, infatti, dovreb-

stare alla finestra a guardare lavorare altre

be rappresentare una svolta nel sistema

imprese lontane.

delle procedure negoziate, segnando il

Così, mentre ci chiediamo

passaggio dall’utilizzo

se - per par condicio - i

dell’aberrante sistema

tetti delle scuole siciliane li rifanno le imprese di Imperia, auspichiamo fiduciosi che la ragione possa tornare a governa-

Finora sono stati aggiudicati interventi per 4 milioni e 642 mila euro

del “sorteggio” tra tutte le imprese che hanno i requisiti per svolgere il lavoro, alla “rotazione” tra le imprese iscritte all’Albo fornitori del

re le scelte delle pubbliche amministrazioni, che siamo sicuri

Comune di Sanremo.

potrebbero almeno cominciare a dare alle

Ora si attende con ansia proprio la pubbli-

aziende edili del territorio la possibilità di

cazione del bando per il costituendo Albo,

potersi giocare il lavoro ad armi pari con le

che si spera non tardi troppo ad arrivare.

loro competitor provenienti da chissà dove.

Perché, sia chiaro, l’obiettivo non è quello

Niente di nuovo sul fronte di Ponente,

di puntare il dito contro una particolare

verrebbe da dire commentando la situa-

impresa edile o amministrazione comu-

zione, ma se non altro questa volta ci sono

nale, ma di far alzare lo sguardo verso un

delle buone ragioni per sperare che un

orizzonte più alto. Ne va della sopravvi-

quadro simile non abbia più a ripresentar-

venza dell’intero settore edile, a Imperia

si. Ance Imperia infatti, guarda con fiducia

come a Isernia.

P R I M O

P I A N O

Nella migliore delle ipotesi, il lavoro finisce per svolgerlo conto terzi un’azienda di Sanremo, che in alternativa non può far altro che stare alla finestra a guardare lavorare altre imprese lontane

Fonte: Rielaborazione dati Comune di Sanremo

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L’Imperia che verrà Nuova stagione per l’edilizia A tu per tu con il neo sindaco Claudio Scajola, che assicura 30 milioni di gare d’appalti e 30 nuovi cantieri entro l’estate

Il vecchio sedime ferroviario verrà trasformato in una pista ciclabile, pedonabile, con tanto di navetta elettrica, come si può vedere nel rendering qui sopra accostato ad una foto dell’ex area ferroviaria così come si presenta oggi [Foto: Autorivari]

Fabrizio Pepino

“S

tiamo per partire con gare d’ap-

primo semestre da pri-

che così facendo non

mo cittadino di Imperia,

vengono neppure invi-

nella consapevolezza

tate a partecipare alle

palto per una cifra

che potenzialmente il

gare. Un problema di cui

complessiva superiore

pacchetto di interventi

è ben consapevole anche

ai 30 milioni di euro,

programmati rappre-

il sindaco della Città ca-

nella quale sono com-

senta una importante

poluogo della Provincia

presi tanti investimenti

boccata d’ossigeno per il

di Imperia.

importanti per la nostra

settore delle costruzioni

“Mi auguro che a queste

città. In alcuni casi sia-

del territorio. Tuttavia,

gare possano parteci-

mo già in fase di aggiu-

le imprese edili imperie-

pare anche aziende del

dicazione, in altri siamo

si sanno bene che la vera

Ponente Ligure, a patto

in conclusione di pro-

partita si giocherà sulle

gettazione, ma abbiamo

modalità con cui ver-

buone ragioni per crede-

ranno assegnati i lavori,

re che nel mese di luglio

in quanto la prassi dei

potranno essere aperti

sorteggi comunemente

ad Imperia 30 cantieri”.

adottata dalla mag-

Nelle parole di Claudio

gior parte dei Comuni

Scajola traspare l’orgo-

della provincia di fatto

glio e la determinazione

esclude in partenza le

per il lavoro fatto nel

imprese del territorio,

I L

Il pacchetto di interventi rappresenta una importante boccata d’ossigeno per il settore edile

P E R S O N A G G I O


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L’amministrazione locale deve gestire velocemente le gare e garantire la soluzione dei problemi in tempi rapidi

che ne abbiano la giusta classificazione - afferma Claudio Scajola -. Non per nulla su tutti gli interventi di manutenzione di importo inferiore ai 150 mila euro ci stiamo muovendo coinvolgendo le ditte locali, che però devono garantire professionalità, che significa lavoro ben fatto, tempi certi e prezzi buoni. L’idea su cui stiamo lavorando è quella di istituire una sorta di Albo ridotto di ditte locali di fiducia al quale poter attingere velocemente per i lavori di manutenzione e gli interventi più ridotti”.

Ci spieghi meglio… “Io credo che le aziende edili locali si possano specializzare maggiormente negli interventi di manutenzione per quello che riguarda la città di Imperia. Questo perché la nostra intenzione è quella di esternalizzare tutti i lavori di manutenzione che il Comune ha sempre fatto direttamente. L’amministrazione locale infatti, deve limitarsi a dare gli indirizzi, gestire velocemente le gare e garantire la soluzione dei problemi in tempi rapidi. Un’idea su cui stiamo lavorando è quella di dividere in modo innovativo la città in settori, delegando la manutenzione su importi limitati zona per zona, per cui l’azienda che prende l’appalto per un settore poi interviene a chiamata e fattura il lavoro che ha fatto. È anche un modo per aiutare le piccole aziende edili che sono in difficoltà, a patto che dimostrino di averne le capacità e di guadagnarsi la fiducia”. Quali sono gli interventi più importanti che verranno effettuati? “Quello singolarmente più alto come cifra e difficoltà di realizzazione è quello che riguarda il vecchio

sedime ferroviario, che verrà trasformato non solo in una pista ciclabile, ma anche pedonabile, con tanto di navetta elettrica per il trasporto pubblico. Questo permetterà, su un territorio così addossato al mare come quello di Imperia, di riuscire a velocizzare il trasporto delle persone, perché collegherà velocemente Porto Maurizio con Diano Marina permettendo di muoversi in tempi certi. Senza contare che ne beneficerà anche l’ambiente, in quanto si tratta di un mezzo di trasporto ecologico e non invasivo che abbatterà la circolazione della auto, che oltre a creare inquinamento generano anche problemi di circolazione”.

“Mi auguro che a queste gare possano partecipare anche aziende del Ponente Ligure, a patto che ne abbiano la giusta classificazione. L’idea su cui stiamo lavorando è quella di istituire una sorta di Albo ridotto di ditte locali di fiducia al quale poter attingere velocemente per i lavori di manutenzione e gli interventi più ridotti”


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“Su tutti gli interventi di manutenzione di importo inferiore ai 150 mila euro ci stiamo muovendo coinvolgendo le ditte locali, che però devono garantire professionalità, che significa lavoro ben fatto, tempi certi e prezzi buoni”

L’area della grande rotatoria sotto il ponte della ferrovia che si trova nei pressi dell’uscita autostradale di Imperia Est verrà riqualificata per farne un biglietto da visita della città [Foto: Autorivari]

Nelle scorse settimane sono state aperte le buste per tre gare d’appalto che riguardao il Teatro Cavour. In cosa consiste l’intervento? “Partendo da un finanziamento ridotto della precedente amministrazione relativo alla messa in sicurezza dell’edificio secondo le prescrizioni dei Vigili del Fuoco, abbiamo triplicato l’importo dell’intervento allargandolo a tutta la fabbrica del Cavour, che oltre ad essere un teatro diventerà anche un cinema. Inoltre verrà recuperata la bellissima sala ottocentesca del Ridotto e il cosiddetto Appartamento della Contessa, che in base ad un lascito adesso è di nuovo pervenuto al Comune e diventerà la Foresteria della fabbrica del Teatro, con l’allocazione al suo interno di un custode per

tutto il complesso e di una sala prove che potrà essere utilizzata per tutte le discipline artistiche che verranno ospitate: teatro, musica, danza. Il tutto all’insegna di un intervento pari a 1,7 milioni di euro, in nome del risparmio energetico oltre che della messa in sicurezza”. Dalla cultura allo sport, un altro intervento significativo riguarda la piscina comunale… “Esatto, si tratta di un intervento di riqualificazione importante, del valore di 1,6 milioni di euro e all’insegna del rispetto dell’ambiente, in quanto com’è noto la piscina è un impianto particolarmente energivoro. Per questo installeremo un moderno impianto fotovoltaico che sarà utile sia all’approvvigionamento energetico che alla gestione del ciclo

“Deve essere chiaro a tutti che la ricchezza a Imperia è prodotta dalle persone che arrivano”

dell’acqua”. E poi una serie di lavori all’insegna dell’utilità, della sicurezza ma anche dell’immagine della città… “Sta per essere consegnata la progettazione per la risistemazione della famosa rotonda di ingresso dallo svincolo dell’autostrada dopo l’uscita di Imperia Est. Con una spesa di 1 milione e 100 mila euro, l’obiettivo è quello di rendere più sicura tutta l’area con l’installazione di semafori, ma anche di caratterizzarla come la


13 porta di Imperia. Nella stessa direzione vanno gli interventi programmati in centro sui portici di Via Bonfante, che da soli valgono 1,5 milioni di euro, la riqualificazione di Piazza Dante, della Fontana e via della Repubblica, per un importo di 1 milione e 700 mila euro. Presto indiremo le gare d’appalto per la messa in sicurezza e la ristrutturazione del Molo di Oneglia, rimasto danneggiato dopo l’ultima mareggiata dell’ottobre 2018, per un importo di 2 milioni e mezzo di euro. Discorso analogo faremo per le scogliere davanti alla spianata De Amicis ad Oneglia e per le scogliere sul Prino, per un importo netto totale di circa 2 milioni, che verrà distribuito su diversi appalti che interesseranno anche la rete fognaria cittadina e gli sversamenti a mare. Anche le scuole verranno messe in sicurezza, i lavori già finanziati ammonteranno a 2 milioni di euro”. Tutti questi interventi, basteranno da soli a cambiare il volto e il destino di Imperia? “Io credo che questa città sia molto in ritardo. Nell’ultimo secolo si sono alternati periodi di forte impulso alla crescita, ma con il nuovo Millennio questo angolo di Ponente Ligure è stato abbandonato a se stesso. E non basteranno certo i

Sul Teatro Cavour (sopra) verrà fatto un grande intervento di riqualificazione che interesserà anche il Ridotto e l’Appartamento della Contessa La piscina comunale (sotto) sarà toccata da un intervento di riqualificazione all’insegna dell’ambiente e del risparmio energetico [Foto: Autorivari]

pur importanti interventi

da dei Fiori e ci collega

che può fare un Comune

al Piemonte e al Nord.

sul suo territorio a cam-

Questo perché deve

biarne la sorte. Ci sono

essere chiaro a tutti che

opere urgenti e fonda-

la ricchezza a Imperia è

mentali da realizzare per

prodotta dalle persone

non rischiare di rimanere

che arrivano, ma se non

isolati, a cominciare dal

ci sono le infrastrutture

raddoppio ferroviario da

non verrà più nessun tu-

Finale Ligure ad Andora,

rista e nessun investito-

per non dire dell’Alben-

re, resterà solo il deserto.

ga-Carcare-Predosa

Dobbiamo farci sentire

che di fatto diventa un

prima che sia troppo

raddoppio dell’Autostra-

tardi”.

I L

P E R S O N A G G I O

“Credo che questa città sia molto in ritardo. Nell’ultimo secolo si sono alternati periodi di forte impulso alla crescita, ma con il nuovo Millennio questo angolo di Ponente Ligure è stato abbandonato a se stesso”


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Ance e Ordine degli Ingegneri hanno chiesto a tutti i Comuni della Provincia di Imperia di esigere un Certificato di Idoneità Statica per tutte le abitazioni con più di 50 anni di vita, per poterne garantire l’agibilità, in particolare per il rischio terremoti. [Foto: Autorivari]

Gilberto Manfrin

Costruttori e ingegneri imperiesi propongono lo studio di una disciplina innovativa riguardante gli obblighi di manutenzione delle costruzioni presenti all’interno dei territori comunali

La sicurezza delle case “vecchie” va certificata

L

assa pur ch’el mond el disa, ma Milan l’è on gran Milan: “Lascia pure che il mondo dica, ma Milano è una grande Milano”. Scrivevano così, nella loro canzonetta popolare in dialetto milanese, il musicista Giovanni D’Anzi e il paroliere Alfredo Bracchi. Un modo per rimarcare con le note tutta l’essenza della “milanesità”. Essenziale, appunto. Vien da pensare che sarà stata anche per questa caratteristica che l’Amministrazione comunale meneghina ha voluto predisporre delle linee guida chiare, corrette e univoche per verificare l’idoneità statica degli edifici costruiti da più di 50 anni.

Le ha messe nero su bianco all’interno del Certificato di Idoneità Statica (CIS), documento entrato in vigore il 26 novembre 2014 nel Comune di Milano, primo in Italia a proporre la cosa. Nel dettaglio, stabilisce che tutti quelli ultimati da più di 50 anni e non in possesso di certificato di collaudo, devono essere sottoposti a verifica e rilascio del CIS a partire proprio da quest’anno, il 2019. La stessa cosa dovranno fare, entro il 2024, i fabbricati collaudati da più di 50 anni (o che avranno raggiunto i 50 anni entro tale scadenza). A pubblicare le linee guida, nel novembre 2016, è stato l’Ordine degli Ingegneri

della provincia di Milano, definite dal Comune “corrette e univoche al fine di cristallizzare indicazioni operative puntuali per la compilazione della dichiarazione del Certificato di Idoneità Statica (CIS) dei fabbricati più datati, resa obbligatoria dal nuovo Regolamento Edilizio”. Un’idea che dev’essere piaciuta, eccome, anche all’Ance Imperia e all’Ordine degli Ingeneri della Provincia che, tramite una lettera inviata a tutte le Amministrazioni comunali dell’Imperiese, hanno chiesto di esigere, entro tre anni dalla sua entrata in vigore, un Certificato di Idoneità Statica per tutte le abitazioni con più di 50

Milano chiama Imperia

QUALI FABBRICATI CHIAMA IN CAUSA IL C.L.S. Ai sensi dell’art. 11.6, dal 26 novembre 2014, data di entrata in vigore del nuovo Regolamento Edilizio del Comune di Milano, dovranno essere sottoposti a verifica di idoneità statica tutti i fabbricati che rientrano nelle seguenti categorie: •entro il 2019: quelli ultimati da più di 50 anni o che raggiungeranno i 50 anni in questo periodo, qualora non siano in possesso di certificato di collaudo statico; •entro il 2024: tutti quelli già in possesso di certificato di collaudo statico con data risalente a un periodo superiore a 50 anni o che raggiungeranno i 50 anni in questo periodo.


15 anni di vita, per poterne garantire l’agibilità in nome della sicurezza, in particolare per il rischio terremoti. “Occorre sviluppare il concetto di manutenzione e revisione periodica delle costruzioni – scrivono il presidente di Ance Imperia, Enio Marino e il numero uno dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Imperia, Enrico Ingenito -. Per questo, dopo un’attenta analisi di quanto applicato, ormai da tempo, nel Comune di Milano, come Ance Imperia e come Ordine degli Ingegneri della Provincia di Imperia proponiamo lo studio di una disciplina innovativa riguardante gli obblighi

di manutenzione delle costruzioni presenti all’interno dei territori comunali, tramite l’emissione, appunto, di un Certificato di Idoneità Statica”. Una ‘buona prassi’ che, tra l’altro, consentirebbe la ripartenza del mercato del recupero e del restauro delle tante abitazioni più vecchie di mezzo secolo, proprio come sta avvenendo per le scuole e altri edifici pubblici. “Considerando il fatto che la maggior parte delle case abitate sono state costruite più di 50 anni fa e, quindi, prima dell’introduzione della normativa sul rischio sismico – proseguono Marino e Ingenito - questa importante decisione

E D I L I Z I A

consentirebbe di conoscere la reale situazione strutturale degli edifici. Riteniamo necessario svolgere un’analisi qualitativa del fabbricato, sulla base dell’età dell’immobile, per valutare la presenza di aspetti critici relativi alla sicurezza, che comportino interventi o modifiche alla costruzione. Rimaniamo a disposizione delle Amministrazioni comunali per un approfondimento ed un confronto sul tema, invitando a voler consultare sul sito del Comune di Milano, nella Sezione Urbanistica, le linee guida di indirizzo per la verifica dell’idoneità statica delle costruzioni presenti all’interno del territorio comunale”.

E

D I N T O R N I

Secondo Ance Imperia la ‘buona prassi’ consentirebbe la ripartenza del mercato del recupero e del restauro delle tante abitazioni più vecchie di mezzo secolo, proprio come sta avvenendo per le scuole e altri edifici pubblici


16

ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI EDILI L'Ance rappresenta l'industria italiana delle costruzioni. All'Ance aderiscono circa 20.000 imprese private in tutta Italia, specializzate in opere pubbliche, edilizia abitativa, commerciale e industriale, tutela ambientale, promozione edilizia e lavorazioni specialistiche. Il sistema associativo copre tutto il territorio nazionale ed è articolato in 96 Associazioni Territoriali e 20 Organismi Regionali. L'azione dell'Ance è diretta alla promozione e al rafforzamento dei valori imprenditoriali e del lavoro dell'industria edile e del suo indotto, e concorre al perseguimento degli interessi generali del Paese. Nel campo del lavoro, l'Ance gestisce insieme al sindacato una rete nazionale per la formazione (Scuole Edili), l'assistenza (Casse Edili) e la sicurezza dei lavoratori del settore (CPT). A livello internazionale l'Ance è presente stabilmente a Bruxelles e aderisce alle più importanti Federazioni internazionali delle costruzioni.

ANCE IMPERIA Via Matteotti 32 18100 Imperia Tel. 0183.650551 Fax 0183.64245

ANCE SAVONA Via Gramsci 10 17100 Savona Tel. 019.8553 Fax 019.821474

ANCE GENOVA Via Roma 10/a 16121 Genova Tel. 010.589841 Fax 010.587413

ANCE LA SPEZIA Via Don Minzoni 2 19121 La Spezia Tel. 0187.725206 Fax 0187.21320

ANCE LIGURIA Via alla Porta degli Archi 10 - 16121 Genova - Tel. 010.543000 - Fax 010.5708933 - info@anceliguria.it


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Cari Sindaci, aprite i cantieri! L’appello dell’ Ance ai Comuni

“I

Comuni aprano velocemente i

tervenire rapidamente per realizzare opere

cantieri”, è l’appello che il presi-

utili al territorio e ai cittadini. Uno stru-

dente dell’Ance di Imperia, Enio

mento che ci auguriamo che in futuro venga

Marino, rivolge alle 63 amministrazioni del

incrementato e potenziato così da poter

territorio a cui il Governo con la Legge di

essere utilizzato su più ampia scala”.

Bilancio 2019 ha assegnato 2,8 milioni di

Con il “Piano investimenti piccoli Comuni”

euro per la realizzazione di piccoli inter-

il Governo mette a disposizione 400 milioni

venti appaltabili con procedure veloci, per

di euro in tutta Italia. La Liguria beneficerà in totale di oltre 11 milioni

mettere in sicurezza strade, scuole, edifici pubblici e patrimonio culturale. Parliamo di contributi che vanno dai 40 ai 100 mila euro da destinare a lavori non già integralmente finanziati e aggiuntivi rispetto alla programmazione triennale.

Paolo Ragazzo

Il “Piano Investimenti piccoli Comuni” interessa 63 Comuni della provincia di Imperia

di euro; ai 2,8 destinati alla provincia di Imperia vanno aggiunti i 3,3 che andranno alla provincia di Genova, i 3,41 per quella di Savona e l’1,57 per quella di La Spezia. Saranno interessati 224 Comuni liguri. Non c’è nessuna

L’iniziativa, fortemente

selezione di progetti e le cifre

voluta a livello nazionale

assegnate sono di 40mila

e territoriale dall’Ance, ricalca il modello

euro a ciascun Comune con meno di 2.000

spagnolo per le piccole opere, e rappresenta

abitanti, 50mila euro per Comuni con popo-

un’importante possibilità per usufruire di

lazione tra 2.000 e 5.000 abitanti, 70mila

risorse in grado di alimentare un circuito

euro per quelli tra 5.001 e 10.000 abitanti e

positivo di interventi per far ripartire l’eco-

100mila euro per chi ha tra 10.001 e 20.000

nomia edilizia dell’Imperiese con decine di

abitanti. Delle 63 amministrazioni “fortu-

piccoli cantieri. Una boccata d’ossigeno per

nate” della provincia di Imperia, Bordighe-

il settore, insomma, a patto che i Comuni

ra e Taggia hanno avuto il finanziamento

rispettino alcune condizioni. La più im-

più sostanzioso, Camporosso, Diano Marina

portante è sicuramente il limite temporale:

e Vallecrosia quello da 70 mila, a Diano

entro il 15 maggio i lavori devono neces-

Castello, Dolceacqua, Ospedaletti, Pon-

sariamente partire. Se si oltrepassa questa

tedassio, Riva Ligure, San Bartolomeo al

data si perdono i fondi.

Mare e Santo Stefano al Mare sono andati

Ecco perché il presidente Marino invita a

50mila euro di contributo, mentre per gli

non perdere tempo e a mettere subito in

altri 51 restanti un importo pari a 40mila

atto il piano: “L’Ance è a disposizione per

euro. Ma a prescindere dalle “fette”, ora

fornire tutto il supporto necessario ai Co-

questa torta va consumata...e

muni al fine di aprire velocemente i cantieri

in fretta.

e non sprecare un’occasione preziosa per il territorio e per il settore – dichiara –; il piano del Governo costituisce un modello per accelerare l’utilizzo delle risorse e in-

E D I L I Z I A

E

D I N T O R N I

La Legge di Bilancio 2019 ha assegnato al Ponente Ligure 2,8 milioni di euro per la realizzazione di piccoli interventi appaltabili con procedure veloci, per mettere in sicurezza strade, scuole, edifici pubblici e patrimonio culturale


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Lo sviluppo turistico deve fare i conti con il mare L’ultima mareggiata impone una seria riflessione sulla necessità di opere marittime a salvaguardia del litorale

Ilaria Blangetti

Stefano Puppo INGEGNERE IDRAULICO PROGETTISTA PORTUALE

“Serve una seria e corretta valutazione di salvaguardia del litorale e dell’ecosistema marino per evitare l’impoverimento delle risorse del mare per soddisfare le prerogative di richiamo turistico, con ripercussioni negative per tutte le infrastrutture costiere”

I

In totale sono 8 i milioni stanziati schianto ma protegge chi è nell’abitacolo. Le opere di difesa in massi, infatti, dalla Protezione Civile nazionale e come scogliere, pannelli e barriere somdalla Regione Liguria per gli interventi di prima emergenza per poter far merse, pur nella loro apparente rigidità fronte ai danni della mareggiata che ha sono comunque ‘deformabili’, vale a colpito la Liguria lo scorso ottobre. Parte dire che resistono all’azione del mare di questi fondi sono destinati ai 7 Comuproprio perché si possono modificare ni dell’Imperiese che hanno subito gravi con le azioni dinamiche a cui devono danni durante quella terribile ondata contrapporsi. Sono strutture per così di maltempo: si tratta di Bordighera, dire ‘ad assorbimento d’urto’ e come Cervo, Cipressa, Mendatica, Ranzo, San tali vanno monitorate ed eventualmente ripristinate dopo ogni Lorenzo al Mare e Vasia. singola mareggiata. Quindi Risarcimenti necessari, dei quali non si può fare a Sono 8 i milioni di nel progettare un’opera di difesa occorrerebbe sempre meno per riparare i danni euro stanziati per stabilire quale sia il suo nell’immediato, ma che porre rimedio ai probabile grado di dannegnon risolvono una probledanni dell’ultima giamento e preventivare matica che si ripresenta mareggiata che ha i costi di ripristino. Se ciò ormai troppo spesso. Non colpito la Liguria non avviene, l’opera divenservirebbe, quindi, in parallelo lavorare per prota dopo ogni mareggiata teggere la costa da eventi sempre più debole e i costi futuri di questa portata? Ne parliamo di ripristino sempre più elevati”. con l’ingegnere idraulico Stefano Puppo. C’è spesso l’impressione che i fenomeni “La questione è complessa. Bisogna metereologici siano aumentati di intensità, tener presente che la costa ligure non è creando nuove emergenze. È così? nata per essere come la vediamo oggi, “I fenomeni non si sono sostanzialmente modificati, ma c’è stata una presma è stata trasformata nel tempo in sione sempre maggiore dell’uomo sulla una costa per la balneazione classica da costa. I principali rifornitori di materiale spiaggia. Servirebbe uno studio moderno delle spiagge sono generalmente i corsi e approfondito del nostro litorale, per d’acqua. Occorre tuttavia tenere presente lavorare a un progetto ampio, sovracomunale e lungimirante”. che le portate solide dei torrenti si sono Tra le opere di protezione più conosciute ci drasticamente ridotte essendo correlate sono le scogliere, non sempre però efficaci. allo sviluppo urbanistico. Inoltre, molti Perché? corsi sono stati coperti nel tempo. Non “Le opere marittime, per poter protegesistono più quelle aree che da un lato gere la costa, devono potersi modificare garantivano un certo assorbimento delle per assorbire l’energia del mare: sono precipitazioni e dall’altro costituivano come un paraurti che si rompe in uno un volano idraulico nei confronti delle


piene, e ancora una fonte di materiale per gli arenili. Sono progressivamente scomparse lasciando spazio a calcestruzzo e vetro che hanno preso il posto del terreno naturale, con i corsi d’acqua racchiusi tra strutture sempre più impermeabili. Complessivamente è possibile affermare che l’effetto di tutti gli interventi realizzati in questo secolo all’interno dei bacini idrografici è stato quello di una drastica riduzione dell’imput sedimentario che, in un momento di ormai assodato innalzamento del livello marino, rende il cosiddetto ‘equilibrio’ dei litorali assai precario”. Come si può intervenire? “L’Amministrazione Pubblica dovrebbe intraprendere una seria e corretta valutazione di salvaguardia del litorale e dell’ecosistema marino nella sua completa estensione, per evitare il costante e progressivo impoverimento delle risorse del mare per soddisfare le prerogative di richiamo turistico, con ripercussioni

negative per tutte le infrastrutture costiere. Prima di intervenire dovrà essere pertanto sviluppato uno studio generale e approfondito, capace di valutare molti aspetti, compresa una corretta valutazione del ritorno economico richiesto in termini di qualità e di fruibilità turistica e di salvaguardia di tutte le infrastrutture costiere. Prima di progettare occorre definire tutte le condizioni e i traguardi a cui si vuole arrivare, programmando le attività sia dal punto di vista economico che tecnico, senza trascurare tutti gli aspetti procedurali, valutativi ed autorizzativi”.

INSTALLA UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E RISPARMIA

Lo specialista italiano del fotovoltaico

Gruppo

A T T U A L I T À

Parte dei fondi stanziati sono destinati ai 7 Comuni dell’Imperiese che hanno subito gravi danni durante quella terribile ondata di maltempo: si tratta di Bordighera, Cervo, Cipressa, Mendatica, Ranzo, San Lorenzo al Mare e Vasia [Foto: Autorivari]


Piana Mele

20

S.Giuseppe di Cairo

Cengio

GENOVA Savona Parco Doria

SAVONA Vado Ligure Zona Industriale

Finale Ligure Marina Loano

Tra le urgenze il completo raddoppio della linea Savona-Ventimiglia, che per una dozzina di chilometri risulta ancora a binario unico. In particolare, è a binario semplice la tratta compresa tra Finale Ligure e Loano e quella tra Albenga e Andora [Infografica: Autorivari]

Albenga

Andora

IMPERIA PORTO MAURIZIO PP S. Lorenzo Ventimiglia

Tratta a doppio binario

Tratta monobinario

Senza nuove infrastrutture il Ponente Ligure resta isolato L’Ance fa pressing sul Governo per le Grandi Opere Gilberto Manfrin

P

raticamente un grido di dolore, la cui eco sta ormai avvolgen-

do tutti quanti: imprese, associazioni di categoria

Servono anche il raddoppio di un altro tratto di ferrovia dopo Ospedaletti, che si innesta sulla vecchia linea unica, e il proseguimento dell’Aurelia bis, che oggi ‘muore’ nella periferia alta di Sanremo, fino al suo sbocco naturale di Ospedaletti

e sindacati. È una Liguria ferma al palo quella che attende la realizzazione delle cosiddette “Grandi opere” sul proprio territorio. Dalla ricostruzione del Ponte Morandi a Genova al completamento del raddoppio

respiro, non si perdano nei EMERGENZA meandri della burocrazia CONTINUA o vengano messi in coda Un’emergenza, quella 31 Dicembre 2016 rispetto ad altre opere. E relativa all’assenza delle se questi diversi attori che grandi infrastrutture, che muovono il mondo produtsi è maggiormente acuita tivo e del lavoro, spesso agli proprio dopo il crollo del antipodi nelle loro posizioPonte Morandi, un fatto ni, si dimostrano uniti in tragico che ha aggravaquesta battaglia, è il chiaro to una situazione già di segnale che di tempo da per sé difficile. Secondo perdere, realisticamente, Confindustria, per ogni non ce n’è più. anno che passerà fino alla

della linea ferroviaria Savona-Ventimiglia, passando per il Terzo Valico. Ma non solo. Ance, spalleggiata da Confindustria e Sindacati, è in continuo pressing nei confronti del Governo affinché questi e altri interventi infrastrutturali, più o meno urgenti ma di ampio

ricostruzione del nuo-

Non esiste un’opera più importante rispetto alle tante attese da tempo, serve un’attenzione massima generale

vo viadotto ci sarà una perdita di valore pari a 178 milioni per le attività portuali e logistiche e di 54 milioni per quelle industriali. Senza scordare l’impatto sul turismo, leva economica in tutta la regione, con perdite che


21 sfiorano i 120 milioni. Non solo: la Cgil ha stimato una perdita di 5mila posti di lavoro proprio in seguito all’interruzione dei collegamenti e alla riduzione delle attività. RADDOPPIO DELLA FERROVIA Spostandoci idealmente su rotaia, urge quanto prima anche il completo raddoppio della linea Savona-Ventimiglia, che per una dozzina di chilometri risulta ancora a binario unico. In particolare, è a binario semplice la tratta compresa tra Finale Ligure e Loano e quella tra Albenga e Andora. E se è vero che il Governo ha messo tra le priorità proprio il raddoppio a Ponente della linea, è anche vero che per ora, di aprire i cantieri, non se ne parla. OPERE VIABILISTICHE URGENTI “Ma non ci sono solo questi interventi – afferma il presidente di Ance Imperia, Enio Marino -. Non vanno dimenticate, infatti, tante altre opere necessarie per cui da tempo chiediamo il via ai lavori. Stiamo parlando di un altro tratto di ferrovia dopo Ospedaletti, che si innesta sulla vecchia linea unica, per cui da tempo ne chiediamo il raddoppio; ma anche il proseguimento dell’Aurelia bis, che oggi ‘muore’ nella periferia alta di Sanremo, fino al suo sbocco naturale

di Ospedaletti; il territorio necessita inoltre di una galleria che da Camporosso sfoci in Valle Roja, sopra Ventimiglia, a ridosso dello svincolo dell’autostrada, per fare in modo che da Camporosso a Vallecrosia gli automobilisti non debbano rimanere 45 minuti in coda per imboccare la Statale 20 verso il Tenda o l’autostrada. Per noi - conclude il numero

uno degli edili provinciali – sono opere indispensabili anche queste, perché ne va della nostra sopravvivenza economica e territoriale. L’Imperiese, infatti, può uscire dall’isolamento solo investendo sulle infrastrutture. Non esiste un’opera più importante rispetto alle tante attese da tempo: serve un’attenzione massima generale, che finora è sempre mancata”.

C’è bisogno inoltre di una galleria che da Camporosso sfoci in Valle Roja, sopra Ventimiglia, a ridosso dello svincolo dell’autostrada, per evitare lunghe code per imboccare la Statale 20 verso il Tenda o l’autostrada

Costruzione outlet del lusso “The Mall” Sanremo

NON C’È IL DUE SENZA IL TRE? È arrivato lo scorso 16 gennaio il tanto atteso sì della Regione Liguria all’accordo di programma sull’outlet del lusso “The Mall” in Valle Armea. Ok dunque anche alla realizzazione del terzo edificio, i cui 1.500 metri quadrati ospiteranno i negozi che andranno ad affiancare gli altri 4.680 di centro commerciale. Di fatto, con l’assenso dell’ente che fa capo a Giovanni Toti, che fa seguito a quello già arrivato dal Comune di Sanremo nello scorso mese di luglio, il gruppo Kering vede raggiunti tutti gli obiettivi prefissati sin dall’inizio e potrà realizzare il complesso così come era stato pensato, in ogni singolo dettaglio. Palese la soddisfazione anche degli “attori” istituzionali che hanno consentito questo risultato. Tuttavia, all’entusiasmo del governatore Toti che parla di nuovi posti di lavori in arrivo e di un appeal turistico che non potrà che crescere, a quella del sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, che racconta di una sfida che rappresenta una grande opportunità per tutto il territorio, fanno da contraltare un’emozione più tiepida ed un atteggiamento decisamente più attendista da parte di Ance Imperia, che è davvero curiosa di sapere se, al terzo tentativo, le imprese edili locali avranno il piacere e l’onore di realizzare i lavori di questo terzo ed ultimo lotto. Perché, se anche questa volta così non dovesse essere, si farebbe sempre più strada l’”atroce” dubbio che il celebre detto della cultura popolare italiana “Non c’è due senza tre” tragga la sua origine in Valle Armea. (Fabio Rubero)

A T T U A L I T À


22

Per uscire dalla crisi cambiamo l’orizzonte Secondo il presidente della Cassa Edile bisogna puntare al recupero dell’esistente e alla manutenzione costante Paolo Ragazzo

Gilda De Villa Palù PRESIDENTE CASSA EDILE IMPERIA

“Viviamo, in generale, una situazione di stallo dopo le pesanti perdite degli ultimi anni, ma questi valori evidenziano una riduzione meno grave rispetto alle ultime rilevazioni e possono essere visti positivamente”

“M

orde” di meno, ma non si arresta la crisi dell’edilizia nel Ponente Ligure. È quanto si evince dai dati della Cassa Edile provinciale riferiti al 2018. La media degli operai impiegati è stata nuovamente in leggero calo, passando dai 1.800 del 2017 ai 1.757 del 2018, associata inoltre a una prevedibile contrazione delle imprese operanti nel settore delle costruzioni, scese da 516 a 495. Nell’esercizio appena trascorso, poi, sono state 2.658.485 le ore lavorate contro le 2.672.374 di quello precedente e anche la massa salari del 2018 segue un trend negativo, con un valore che si è attestato sui 28milioni e 456mila euro, contro i 28milioni e 728mila euro del 2017. La contrazione è stata di 272mila euro. Non il tracollo del 2017, quindi, quando rispetto all’anno precedente il calo era stato di quasi un milione e mezzo di euro, ma comunque un dato negativo che, seppur meno marcato, evidenzia tutte le criticità di un sistema che nel 2008 contava più di 1.100 aziende e oltre 5.000 addetti. “Viviamo, in generale, una situazione di stallo dopo le pesanti perdite degli ultimi anni, ma questi valori evidenziano una riduzione meno grave rispetto alle ultime rilevazioni e possono essere visti positivamente – dichiara la presidente della Cassa Edile di Imperia, Gilda De Villa Palù –. Come ente paritetico, insieme a tutti i sindacati di categoria, in questi mesi abbiamo messo in atto una forte e capillare azione sul territorio per fare in modo che anche le imprese che vengono da fuori provincia paghino le contribuzioni qui da noi. Se da un lato questo non va ad inci-

dere purtroppo sullo stato di salute delle aziende locali, tuttavia dall’altro lato serve per aumentare il numero di addetti le cui contribuzioni restano sul territorio imperiese e alla sua Cassa”. Seppur molto importante, quest’attività non è certo sufficiente a rimettere in moto gli ingranaggi di una “macchina” tanto complessa quanto fondamentale come quella edile. “Siamo costretti purtroppo a constatare che i cantieri tardano a partire per via di lungaggini dovute spesso alla burocrazia – continua la numero uno della Cassa –, sovente poi si preferisce affidare i lavori ad aziende “di fuori”, che non conoscendo bene il contesto imperiese e le sue difficoltà, fanno fatica a portare a termine i lavori creando così un doppio danno all’economia del territorio”. La presidente De Villa Palù torna, dunque, su un’annosa questione che chiama in causa in

Massa salari

-271.727€ La riduzione della massa dei salari tra l’esercizio 2017 e l’esercizio 2018


23 parte delle famiglie che qui abitano”. Ma come far ripartire davvero l’edilizia del Ponente Ligure in un periodo in cui le cosiddette “grandi opere” sono un miraggio e le nuove costruzioni, grandi o piccole che siano, sono di difficile realizzazione? “Dobbiamo puntare anzitutto a recuperare l’esistente e a procedere con attività di manutenzione costante – sottolinea ancora la presidente della Cassa Edile di Imperia –. Solo così riusciremo a garantire l’occupazione e una quali-

N° imprese

-53

La riduzione media delle imprese tra la gestione 2016/2017 e 2017/2018 particolare le amministrazioni pubbliche e le procedure di affidamento dei lavori. “Uno dei tasti su cui stiamo battendo, insieme all’Ance di Imperia, è far sì che vengano applicati regolamenti già adottati in altre aree della nostra regione, dove ad esempio il 50% degli inviti alle gare di appalto fino ad un determinato importo è riservato alle aziende locali. Prediligere un’impresa del territorio significa preservare l’occupazione e riversare risorse economiche che poi si traducono in un aumento dei consumi da

tà della vita soddisfacente per chi è sul territorio”. In questo non facile contesto può partire una sfida su cui la Cassa Edile si mette volentieri in gioco. “Possiamo approfittare di questa situazione contingente per cambiare l’immagine del nostro territorio, andando ad acquisire elementi nuovi e innovativi per un’edilizia sempre più sostenibile e meno impattante, andando a migliorare anche la fruibilità del tessuto urbano e adottando una visione diversa del costruire in grado di ripercuotersi concretamente sulla vita di ciascuno di noi. Le amministrazioni locali

“Siamo costretti purtroppo a constatare che i cantieri tardano a partire per via di lungaggini dovute spesso alla burocrazia, sovente poi si preferisce affidare i lavori ad aziende ‘di fuori’, che non conoscendo bene il contesto imperiese e le sue difficoltà, fanno fatica a portare a termine i lavori creando così un doppio danno all’economia del territorio”

e le imprese sono già pronte ad andare in questa direzione, ma occorre che alcune problematiche legate alla burocrazia vengano realmente risolte o semplificate, rendendosi conto che senza lavoro non si va da nessuna parte. Ci sarà pure più di un sacrosanto motivo se il diritto al lavoro è impresso a chiare lettere nell’articolo 1 della Costituzione”, conclude Gilda De Villa Palù. “Possiamo approfittare di questa situazione contingente per cambiare l’immagine del nostro territorio, andando ad acquisire elementi nuovi e innovativi per un’edilizia sempre più sostenibile e meno impattante, migliorando la fruibilità del tessuto urbano e adottando una visione diversa del costruire” [Foto: Autorivari]

C A S S A

E D I L E


24

Ecointervento nel nome del risparmio energetico Fabio Rubero

Francesco Castellaro DIRETTORE SEI-CPT SCUOLA EDILE IMPERIESE COMITATO PARITETICO TERRITORIALE

D

Il progetto della Scuola Edile di Imperia per la sala multimediale della Camera di Commercio urante l’ultima edizione di Restructura, il Salone

sione termica attraverso

provincia. Un lavoro mi-

mentre in estate risente

nuzioso che ha riguardato

torinese della riqualifica-

degli effetti dell’irraggia-

zione, del recupero e della

l’analisi delle filiere edili,

mento solare sulle falde

ristrutturazione andato in

dell’uso dei materiali locali

che la riscaldano in misura

scena nello scorso mese di

‘a km 0’ e della loro appli-

considerevole. Tale situa-

novembre a Lingotto Fiere

cazione nel settore edilizio

zione comporta quindi

di Torino, è stato presenta-

sprechi energetici tutto

della provincia, al fine di

to l’intervento in bioedili-

l’anno, ai quali l’interven-

zia che la Sei - Cpt (Scuola

to previsto vuole rimedia-

Edile Imperiese – Comitato Paritetico Territoriale)

re mediante l’utilizzo di

Progetto Interregionale Alcotra denominato “EcoBati – Sviluppo di modelli innovativi di edilizia sostenibile negli edifici pubblici per migliorare le prestazioni”.

del territorio imperiese, con specifico riferimento alla bioedilizia, per poter finalizzato all’efficienza

L’intervento di bioedilizia del Sei-Cpt rientra nel Progetto Interregionale Alcotra “EcoBati”

Si tratta di un progetto pilota che interesserà la sala

definire lo ‘stato dell’arte’

promuovere un approccio

realizzerà all’interno del “La situazione in cui si trova la sala comporta considerevoli sprechi energetici tutto l’anno, ai quali l’intervento previsto vuole rimediare mediante l’utilizzo di materiali ‘eco’ e tecnologie sostenibili”

un’indagine in tutta la

la superficie del soffitto,

energetica ed alla crescita sostenibile, mission appunto del Progetto EcoBati. Una vera e propria indagine a tappeto, condotta attraverso la realizzazione di mirate interviste agli stakeholder del settore e la somministrazione di

multimediale sita al terzo

materiali ‘eco’ e tecnologie

ed ultimo piano dell’edifi-

sostenibili”.

cio della Camera di Com-

Una collaborazione, quella

mercio, Industria, Artigia-

tra la Camera di Com-

nato e Agricoltura Riviere

mercio e la Scuola Edile

di Liguria (sede di Imperia)

imperiesi nell’ambito del

al fine di migliorarne le

Progetto Interregionale

condizioni di “benessere

EcoBati, che tuttavia non

abitativo percepito”.

si esaurisce solamente in

“Trovandosi, tale ambien-

questo lavoro, ma che si

(sulla conoscenza delle

te, a diretto contatto con il

sviluppa ad ampio raggio

filiere locali). Un lavoro

sottotetto - dichiara Fran-

ed interessa tutto il territo-

lungo che oggi ci consen-

cesco Castellaro, direttore

rio provinciale: “La Scuola

te di avere un panorama

di Sei-Cpt - non dispone

Edile Imperiese - prose-

dettagliato della situazione

di coibentazione termica

gue Castellaro - è stata

edile imperiese nell’ottica

e dunque, in inverno, pre-

incaricata dalla Camera

della bioedilizia e della so-

senta una notevole disper-

di Commercio di svolgere

stenibilità ambientale”.

appositi questionari ed interviste rivolte rispettivamente alle Pubbliche Amministrazioni (sulla conoscenza dei Gpp - Green Public Procurement) ed alle Pmi edili di costruzioni e aziende manifatturiere

S C U O L A

E D I L E


25

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Un gruppetto di bambini gioca nel parco giocohi esterno alla scuola, il cui pavimento anti trauma è stato donato da Ance Servizi [Foto: Autorivari e Asilo Infantile “C. Anselmi”]

A Caramagna si fa scuola in inglese L’Asilo Infantile “C. Anselmi” della frazione di Imperia ha un’insegnante madrelingua Fabrizio Pepino

Vincenzo Massabò PRESIDENTE ASILO INFANTILE “C. ANSELMI”

“È una realtà piccola che svolge un servizio importante per gli abitanti di Caramagna. Il nostro sforzo non si limita a tenerla in vita, ma a valorizzarla in tutti i modi”

C

amminando fianco a fianco lungo il breve tratto di strada che conduce dal cortile della sua impresa all’ingresso dell’Asilo Infantile “C. Anselmi”, racconta della scuola materna del suo paese con lo stesso orgoglio con cui parlerebbe della sua azienda o della sua famiglia. Vincenzo Massabò, socio dell’impresa edile famigliare Badessi Luigia Srl e consigliere di Ance Imperia, da sei anni è presidente dell’Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza (IPAB) di Caramagna, frazione di Imperia. Una carica fatta di oneri più che di onori, che Vincenzo ha preso a cuore per una questione affettiva - è la scuola che ha frequentato anche lui quando era bambino - ma più ancora sociale, in quanto la piccola realtà imperiese svolge un importante servizio per la comunità, dando lavoro a 4 famiglie del territorio e ospitando 22 bambini. “Fino a vent’anni fa la scuola era gestita dalle suore - spiega mentre percor-

riamo a piedi via Caramagna -, poi è subentrata una fondazione gestita da un Consiglio di amministrazione formato da un membro nominato dalla famiglia Anselmi, due dal Comune di Imperia, uno dall’ex Provveditorato agli studi della Provincia di Imperia e dal Parroco pro tempore della Parrocchia di Caramagna. Purtroppo è una fondazione senza portafoglio, perché lo stabile fa capo al Comune e il lascito è stato fatto dalla famiglia Anselmi al Comune con il vincolo di destinarlo ad asilo infantile, quindi la scuola si regge sul pagamento delle rette da parte delle famiglie dei bambini che la frequentano e sui contributi che arrivano dallo Stato, trattandosi di una scuola paritaria”. Non a caso il primo obiettivo delle tante realtà simili all’Anselmi di Caramagna è quello di far quadrare i conti, in quanto le entrate delle rette delle famiglie e dei fondi del Ministero dell’Istruzione non bastano da sole a pareggiare il bilancio.


27 Fondamentale resta quindi la “provvidenza” derivante da tanti benefattori, nel cui elenco figura anche Ance Imperia, che pochi anni fa ha donato e posato la pavimentazione anti trauma per il parco giochi nel cortile della scuola. “Dopo aver ereditato una gestione economica piuttosto fantasiosa - continua Vincenzo -, siamo riusciti a rimettere abbastanza in sesto il conto finanziario, raggiungendo anche alcuni importanti risultati. Ad esempio, da tre anni a questa parte abbiamo una maestra madre lingua che almeno per una paio di ore al giorno fa lezione in inglese, per non dire della presenza di una cuoca che garantisce il funzionamento della cucina della mensa interna. Insomma, si tratta di una realtà piccola che svolge un servizio importante per i 2.000 abitanti di Caramagna. Per questo il nostro sforzo quotidiano non si limita a tenerla in vita, ma cerchiamo di valorizzarla in tutti i modi”.

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28

Nel nome del padre L’impresa di Gianni sulle orme di Giorgio Fabrizio Pepino

S

La storia della Silvano & C. Srl di Sanremo ha le sue radici negli anni ’70

i commuove quan-

stima delle persone che lo

porte di Sanremo. Perché

do parla del papà,

hanno conosciuto. Eppure

in fondo tutto è cominci-

scomparso poco

Giorgio Silvano di per sé

ato da lui, quando negli

prima di Natale, entran-

non aveva nulla a che fare

anni ’70 era un giovane

do nel suo ufficio rimasto

con l’impresa edile Silvano

geometra a libro paga

vuoto della sua persona

& C. Srl, ma il figlio Gianni

della grande azienda edile

ma ancora pieno di ricordi,

gli ha sempre riservato un

di Marcello Rapellini.

tra fotografie, ritagli di

“buen retiro” nella sede

“Mio papà è del 1939 e

giornale e attestati di

storica dell’azienda alle

quando sono nato io, nel 1963, aveva 24 anni inizia a raccontare Gianni Silvano -. Il suo apporto

Un angolo di piazza Borea a Ventimiglia [Foto: Silvano & C. Srl]

all’azienda di Marcello Rapellini, dove ha cominciato a lavorare come dipendente, crebbe a tal punto che nel 1983 diventarono soci nella Rapellini & C. Srl, dove ho comin-

L ’ A Z I E N D A


29 altro Rapellini, Renato,

dell’impresa e Gianni

con cui abbiamo lavorato

ne è anche il presidente,

bene grazie ad una forte

detenendone le quote di

complementarietà fino

maggioranza assoluta.

al 2005, quando ci siamo

In tutto l’azienda ha 25

parlati e abbiamo conve-

dipendenti, oltre ai due

nuto di continuare ognuno

amministratori.

per la sua strada, in quan-

“Mio papà me lo sono

to le visioni di sviluppo

tenuto in azienda fino alla

dell’azienda che avevamo

fine, era una presenza,

nel tempo erano cambiate

aveva il suo posto, veniva

ed erano ormai troppo

a controllare, a fare due

diverse”.

passi - continua Gianni

La Silvano & C. Srl è nata

-. Da quando ha preso in

dall’acquisizione del ramo

mano la Scuola Edile ha

d’azienda del socio Rena-

scelto di non dedicarsi

to. Nella trasformazione è

più all’impresa, anche se

entrato in azienda An-

avremmo avuto bisogno di

drea Beroldo, che divide

uno come lui. Da quan-

con Gianni l’incarico di

do ho intrapreso la mia

amministratore delegato,

avventura imprenditori-

oltre al commercialista che

ale, soprattutto nei primi

segue l’impresa. Lavora

tempi, ovunque andavo

nella Silvano anche la

mi aprivano la porta, mi

sorella di Gianni, Valen-

accoglievano, perché ero il

tina, che copre il ruolo di

figlio di Giorgio. Mio papà

direttore tecnico. L’immo-

mi ha fatto fare una scuola

mia strada aprendo una

bile di via Frantoi Canai in

dura e mi ha aiutato molto

nuova azienda con un

cui ha sede è di proprietà

nel mio lavoro, ma mi ha

Uno scorcio di Borgo Parasio nel Centro storico di Imperia, area diventata pedonale dopo l’intervento del 2014 [Foto: Silvano & C. Srl]

ciato a lavorare anche io quando avevo vent’anni. A lui devo la grande intuizione di avermi fatto fare il direttore tecnico di molti cantieri, ruolo che mi ha permesso poi nel 1997 di provare a fare la

“Mio papà me lo sono tenuto in azienda fino alla fine, era una presenza, aveva il suo posto, veniva a controllare, a fare due passi. Da quando ha preso in mano la Scuola Edile ha scelto di non dedicarsi più all’impresa, anche se avremmo avuto bisogno di uno come lui”

Gianni mostra una foto che lo ritrae insieme al papà appesa nella stanza che utilizzava come ufficio presso la Silvano & C. Srl [Foto: Autorivari]


30 oggi sotto gli occhi di tutti.

buio”.

“La soddisfazione più

Ma oltre a via Matteotti ci

grande l’abbiamo avuta

sono altri interventi im-

quando abbiamo lavorato

portanti che la Silvano &

in Via Matteotti a Sanre-

C. Srl ha realizzato, come

mo - ricorda -, un cantiere

Ventimiglia alta o via Cas-

delicatissimo per la sua

cione e il Parasio a Impe-

centralità strategica e per

ria, solo per citarne alcuni.

la radicale trasformazione

Tutti lavori che l’azienda

che stava per essere messa

ha potuto prendere grazie

in atto, visto che si trat-

all’ampio ventaglio di cat-

tava di pedonalizzare la

egorie di specializzazione

via dell’Ariston. Avevamo

acquisite nel tempo che

tutti i fucili puntati contro

variano dall’edilizia civile

e ogni giorno uscivano

ai beni culturali, ai lavori

articoli in cui i commer-

marittimi e fluviali, alle

cianti dicevano la loro su

strade, oltre alle fognature

come procedevano i lavori.

e agli acquedotti.

Il riconoscimento più

“Il nostro lavoro è un po’

bello che abbiamo avuto

come fare il prete, devi

è arrivato a fine cantiere,

essere portato, altrimenti

sempre scoraggiato dal

quando la Zoccai, storica

rischi di andare a bagno in

mettermi a fare l’im-

gioielleria di Sanremo, ha

poco tempo - conclude -.

prenditore. Ma io volevo

organizzato un banchetto

Bisogna dare tutto quello

provare a fare qualcosa

per gli operai per ringra-

che si ha e a volte anche

Una veduta notturna di via Cascione a Imperia nel tratto davanti al Teatro Cavour [Foto: Silvano & C. Srl]

di più. Io ho un figlio che

per conto mio, volevo misurarmi con quello che avevo imparato a fare e oggi sono orgoglioso del cammino che ho compiuto”. In effetti, guardando indietro nel tempo, di strada Gianni ne ha fatta, tras“Mio padre mi ha sempre scoraggiato dal mettermi a fare l’imprenditore. Ma io volevo provare a fare qualcosa per conto mio, volevo misurarmi con quello che avevo imparato a fare e oggi sono orgoglioso del cammino che ho compiuto”

“Il nostro lavoro è un po’ come fare il prete, devi essere portato, altrimenti rischi di andare a bagno in poco tempo”

ha 18 anni e che sembra intenzionato a studiare Medicina. Io avrei preferito che si avvicinasse all’azienda, ma non è automatico che tuo figlio possa fare questo mestiere, perché gli faresti un torto. A me piace il lavoro che

formando un’azienda che era specializzata soprat-

ziarli della disponibilità

faccio, anche se adesso sta

tutto nei lavori di scavo e

avuta nel corso dei la-

diventando pesante, un

di fognature, in un’impre-

vori. Per chi non l’avesse

po’ per la crisi un po’ per

sa edile a tutto tondo, che

presente, bisogna consid-

tutta una serie di problemi

è riuscita a sopravvivere ai

erare che in via Matteotti i

che abbiamo, Rivieracqua

durissimi anni di crisi an-

negozi sono uno attaccato

in testa. Non è possibile

cora in corso grazie ad una

all’altro, per cui ovunque

che per farsi pagare per un

solidità economico-fi-

lavori disturbi, non ci sono

lavoro svolto oggi si debba

nanziaria di base e che ha

spazi liberi. Per stare nei

arrivare a fare un decreto

realizzato nel contempo

tempi abbiamo lavorato

ingiuntivo, sono cose che

alcuni importanti inter-

con la torre faro anche in

fanno passare la voglia di

venti sul territorio, che

serata, quando ormai era

fare l’imprenditore”.

L ’ A Z I E N D A


31

In alto a sinistra, via Matteotti a Sanremo sotto la pioggia. Sopra Belvedere San Michele e a sinistra il Funtanin, entrambi a Ventimiglia [Foto: Silvano & C. Srl]


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