Vento di Ponente 03/2020 - Ottobre

“VENTO DI PONENTE” | ANNO III | DECRETO ACCOGLIMENTO ISCRIZIONE REGISTRO STAMPA N. CRONOL. 240/2018 DEL 26/01/2018 R.G. N. 111/2018, NUM. REG. STAMPA 2 TRIBUNALE DI IMPERIA | EDITO DA ANCE SERVIZI IMPERIA SRL | CONTIENE I.P. | DIRETTORE RESPONSABILE: FABRIZIO PEPINO

OTTOBRE

03

2020

Chiara, fresca e ... Dolceacqua

La nota località turistica dell’entroterra si prepara a vivere una stagione di importanti cambiamenti con l’arrivo di 10 milioni di euro di finanziamenti grazie alla sinergia tra pubblico e privato

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3

Dolceacqua nel noto scorcio con il ponte Romantico e il Castello Doria sullo sfondo [Foto: Autorivari]

Società editrice e pubblicità: Ance Servizi Imperia Srl Viale Giacomo Matteotti, 32 18100 - Imperia (IM) Tel. 0183/650551 Fax 0183/64245 info@anceimperia.it

OTTOBRE

Direttore responsabile: Fabrizio Pepino

03

Redazione e grafica: Autorivari studio associato Corso IV Novembre, 8 12100 – Cuneo (CN) Tel. 0171/601962 staff@autorivari.com Stampa tipografica: Tipografia Grafiche Amadeo Srl Via Nazionale Sud, 1 18027 - Chiusanico (IM) Tel. 0183/52603 Spedizione postale: PostaTARGET CATALOG Numero aut.

NORD OVEST/00316/03.2018 Ufficio di accettazione/detentore: Imperia CDM Registrazione Tribunale Imperia Decreto accoglimento iscrizione registro stampa n. cronol. 240/2018 del 26/01/2018 R.G. n. 111/2018, Num. Reg. Stampa 2 Chiusura: 23/09/2020

2020 I costi del Covid-19. Il prezzo è giusto, il ritardo sbagliato

4

Costruire sul costruito. Dal Superbonus un assist alla rigenerazione urbana

6

Collegamenti interrotti. Sul Col di Nava il miracolo della Milano-Sanremo

8

Viabilità altermativa. Nizza apre all’autostrada del mare in Costa Azzurra

12

Andrea Gorlero. Conti a posto e cuore green. Il successo di Amaie Energia

14

# bloccadegrado. La decadenza delle Caserme Pellizzari di Vallecrosia

18

Chiara, fresca e ...Dolceacqua. 10 milioni per il rilancio del centro turistico

22

Giovanni Glorio. Il giardino dell’edilizia ha perso il suo custode

26

Marco Sferrazza. Dalla scuola al cantiere, un destino da imprenditore

28

Vento di Ponente da oggi è anche digitale!

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S O M M A R I O

4

I costi del Covid-19 Il prezzo è giusto Il ritardo sbagliato Ci sono voluti 4 mesi perché la Regione Liguria approvasse le misure correttive proposte da imprese edili, ordini professionali e sindacati Fabrizio Pepino

Michele Parodi DIRETTORE ANCE LIGURIA

La nostra soddisfazione è anche quella di essere riusciti a condividere un metodo di lavoro comune sia a livello provinciale che regionale, con gli ordini professionali degli ingegneri, degli architetti e dei geometri, con le altre associazioni di categoria, Confartigianato in primis e con tutte le sigle sindacali

L

o scorso 20 luglio è stata pubblicata sul sito web della Regione Liguria l’Ordinanza numero 48/2020 a firma del Presidente Giovanni Toti avente per oggetto “Misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19: indicazioni operative per la salute e la sicurezza nei cantieri di opere pubbliche”.

Il confronto sul tema era stato aperto dal presidente di Ance Imperia, Enio Marino, a fine marzo per essere poi preso in mano per competenza da Ance Liguria, che svolgendo una fondamentale funzione di coordinamento tra ordini professionali, associazioni di categoria e sindacati, era riuscita a mettere nelle mani dell’assessore regionale ai Lavori pubblici Giacomo Raul Giampedrone un documento completo con tutte le richieste in materia il 25 aprile.

Ci sono voluti quattro

mesi, ma alla fine le modifiche al Prezzario regionale dei lavori pubblici, conseguenti al nuovo scenario imposto dal Coronavirus, sono state varate, con buona pace di chi nel mentre ha fatto di tutto per impedirne l’approvazione, nonostante le altre Regioni italiane avessero già adottato da tempo simili provvedimenti (Abruzzo, 6 aprile; Campania, 21 aprile; Piemonte, 16 maggio) e il consenso unanime e trasversale di tutte le parti in causa.

“Alla fine possiamo dirci complessivamente soddisfatti per il risultato raggiunto nel merito dei contenuti del provvedimento - commenta l’avvocato Michele Parodi, direttore di Ance Liguria -, ma la nostra soddisfazione è almeno altrettanta per essere riusciti a condividere un metodo di lavoro comune sia a livello provinciale che regionale, con gli ordini professionali degli ingegneri, degli

Tra i detrattori i grandi Comuni dell’Anci, che non volevano accollarsi le spese aggiuntive delle aziende architetti e dei geometri, con le altre associazioni di categoria, Confartigianato in primis e con tutte le sigle sindacali.

Certo si poteva fare prima e meglio e anche gli aggiustamenti che siamo stati costretti a fare sulla prima versione dell’ordinanza del 10 luglio erano del tutto evitabili, ma alla fine ciò che conta è che l’obiettivo sia stato raggiunto. Senza contare che l’esperienza molto positiva fatta con i nostri interlocutori ci ha restituito un modus agendi che potrà tornare sicuramente utile in futuro per altre necessità o battaglie da combattere insieme”.

Ad aver svolto un’azione di rottura e forte ostruzionismo al necessario adeguamento del prez-

5 zario causa Covid-19 è

te che non è ammissibile

stata soprattutto l’Anci,

che siano le imprese e

va da sé che abbiano un

i lavoratori a dover so-

peso di riguardo i Comu-

stenere i costi aggiuntivi

ni più grandi. A questo

conseguenti alla pan-

proposito, ad essere ap-

demia del Coronavirus.

parso sgradevole non è

Lo scaricabarile non va

stata tanto la spaccatura

bene.

in sé, quanto le ragioni

Se poi ci facciamo as-

più o meno evidenti che

salire dal dubbio che

l’hanno indotta.

l’ostruzionismo sull’a-

Se infatti è lampante che

deguamento del prez-

una revisione al rialzo

zario sia stato fine a

del prezzario comporta

se stesso, ovvero che il

dei problemi per gli enti

vero obiettivo non fosse

appaltatori sui lavori già

impedirne la legittima

assegnati e sui cantie-

approvazione, quanto

ri in corso (mentre sui

tirare a voler scaricare

nuovi bandi la questione

tutto sul contenzioso,

non si pone), in quanto

facendo affidamento sul

si trovano costrette a far

fatto che i tempi lunghi

fronte a spese imprevi-

della giustizia italiana

ste, è ancora più eviden-

facessero la loro parte

e alla fine le cause cadessero in prescrizione o diventassero troppo onerose per essere vinte.

Nella speranza che l’emergenza Covid-19 cessi al più presto, c’è di che meditare.

4

Eme rge il ri Le imp nza Co La L tard v r ig edil uria fa o de ese pa id-19 i ne ti cess ca ad a lla R gan ario p per provare con egio o tene l’adeg re i u cost amen ne to i ag giun del pre ti

T

empo to. Ab scadubiam post o prez ic zari al 12 ipato fin la ch , co alle iusu giug o nsen azie ra de no gior tend nd rare nale l no o in co e edili , ne stro che di la lla rezz ndiz la sper voa sa ioni eman Region anza nita di si nom e Li asse ria guri ic La p ed ec cudecr I nu il so a quas a allo st ov eto ro ospir rigua i cost i es su ato all’i al pr lle m del post rdan i scop ndom so tem i di ezza odifi po pio tavo l’Ance a finale rio di pr spositi o lavo an ch de i regi L’Ab vi e dello ot ri lla pa lo è onal attiv indivi ezione ru guen pubblic tem region sul dual ità e de ha ap zzo, ad ndemia i co e e, ti i po ale nse. esem di co proced le prov impo al nuov pron ntro ure ato pio, l’ost , comp da pr o sc sto il tu spec ecauzi llo, le da en lice suo ma ario ru l Co ario ifici oni, dura pu nuov rona pa dell’ zione pr gl ta de valido o dedu rtropp di so rticola esidi, i viru per sani ll’em Anci o do le s, rveg ri at rre, la tari bbia erge lianz tività con rabb a il ad mo due nza un m ia e 6 diffe empim a degl ha de apri m delu isto l’att rent enti, i le, pi liber ha va esi fa. sion di im esa le indi La ù at od ge e, è ra di o st Cam al orga E di rizz stat che to le ni op nizz ionali ità re o pe le linee pani a va delle indi e di azio erat r l’a na. a di italia che le cazi m ne ive ai co ttua altr oanti- isure ne ha in or cant del zion e Re st di si to a Coro iere dine nno e gion conn i della cure mag inte navi prov i sicu es zza rv gi stiv rus rezz emer si allo amen enire te veduil della o, prim a stat genz a de 16 mpe te su Fase o di poco a ll’in inve i risp izio dopo Covidce do 2. In Li ettiv 19 Il gu gnar , il 21 vrem vici i ria ci niss o ra apri tra se ar , le nu ss ele Re imo Piem le. ov ri gion appr verann e misur i più onte, o, ve e, ovat colp e l’em rr ite, erge quando anno nz sarà orm quas a sani ai tari che i fin a tra l’altr ita, cosa mo o ci tutt i au succ pres guri eda to al pi aLe ra . ù gion ingi i ustifi di ques to do, cabi ch le abba e lascia ritarndon le az a do iend ate ver a se e port stes spal are se le i su nu oner lle lo ovi i e ro sicu per gara costos i re nt cant zza sani ire la ieri tari , no a ne uffi n cial i men ci sono no ri te. no feri to di Ci han- te ostr uzio un fo nism dell’ rte o da Anci , fo part rse preo e ccu-

zz vi so sten ario de ll uti d alle e opere azie nde

Sull’editoriale dello scorso numero di “Vento di Ponente” il presidente di Ance Imperia Enio Marino si era augurato che la Regione Liguria arrivasse al più presto all’approvazione del Decreto sull’adeguamento del prezzario regionale

a sostegno di

FAMIGLIE e IMPRESE In questa fase di ripartenza vogliamo andare incontro a tutte le realtà con cui operiamo: le famiglie e le piccole imprese. www.azzoaglio.it per informazioni inviate una mail a acasa@azzoaglio.it, chiamate la vostra filiale o il nostro numero verde

P R I M O

P I A N O

C O R O N A V I R U S

6

Dal Superbonus un assist alla rigenerazione urbana Il futuro dell’edilizia è la riqualificazione del patrimonio esistente. Le opportunità dell’Ecobonus e del Sismabonus Paolo Ragazzo

bene l’amministrazione regionale che

Antonio Parolini DOTTORE COMMERCIALISTA

Riqualificare vuol dire non cementificare, ridurre i consumi energetici e l’inquinamento e avere edifici più sicuri.

Il Superbonus è uno strumento importante per proseguire sul sentiero della rigenerazione urbana del territorio

In Liguria non c’è più spazio per costruire sul nuovo.

Le recenti misure introdotte dal Governo possono produrre un volano per i comparti dell’edilizia e delle professioni

con il bando sulla rigenerazione urbana,

O

suolo, renderanno il territorio più sicuro e

in Liguria. È l’unico modo per spodestare

di Sanremo, ad esempio, che nell’aggior-

rmai è chiaro. La riqualificazione edilizia del patrimonio esistente rappresenta la Strada Maestra per

il rilancio del comparto delle costruzioni il territorio dal gradino più alto del podio per patrimonio immobiliare più vecchio d’Italia, secondo un recente studio di Intesa Sanpaolo che colloca la regione al

voluto dall’assessorato all’Urbanistica guidato da Marco Scajola, ha di recente assegnato 420mila euro ai Comuni liguri, tredici della provincia di Imperia, per la progettazione di interventi di riqualificazione. Lavori che, senza consumare altro vivibile, ma anche più attrattivo dal punto di vista turistico.

Anche i Comuni, dal canto loro, cercano di fare la loro parte in questa sfida. È il caso nare il proprio Piano urbanistico comunale ha dettato alcune linee guida per gli interventi edilizi che vanno nell’ottica di recuperare, valorizzare ma non consuma-

primo posto a livello nazionale per edifici

re. Via libera, ad esempio, a demolizione e

realizzati prima del 1980, l’87% del totale.

ricostruzione delle vecchie case, maggiore

È necessario dunque calare sempre più

ampiezza dei porticati, riqualificazione

nella realtà delle pratiche edilizie il con-

delle facciate degli edifici nel centro urba-

cetto di “costruire sul costruito”, facen-

no e realizzazione di piscine anche nelle

done una priorità dell’intera economia

zone agricole.

in quanto capace di generare un indotto

Ora tutto questo processo potrebbe trovare

a vantaggio di tutta la filiera edile. Lo sa

un nuovo alleato nel Superbonus, l’age-

7 volazione prevista dal Decreto Rilancio

da organizzazioni di categoria e profes-

che eleva al 110% l’aliquota di detrazione

sionisti, gli interventi che si potrebbero

delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al

realizzare sarebbero limitati a 10 su 100,

31 dicembre 2021, per specifici interven-

nella migliore delle ipotesi”.

ti in ambito di efficienza energetica, di

La burocrazia richiesta può frenare

antisismica, di installazione di impianti

l’accesso alle agevolazioni da parte delle

fotovoltaici o delle infrastrutture per la

imprese?

ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Le

“Non penso, anche se gli adempimenti

nuove misure si aggiungono alle detra-

non sono pochi. Servono il visto di confor-

zioni previste per gli interventi di recupero

mità dei dati relativi alla documentazio-

del patrimonio edilizio, compresi quelli

ne, rilasciato da dottori commercialisti,

per la riduzione del rischio sismico (Si-

ragionieri, periti commerciali e consulenti

smabonus) e di riqualificazione energetica

del lavoro e dai CAF e l’asseverazione

degli edifici (Ecobonus).

tecnica relativa agli interventi di efficienza energetica e di riduzione del rischio si-

Delle possibilità, ma anche dei limiti di

smico, che certifichi il rispetto dei requisiti

questa nuova misura, ci ha parlato Anto-

tecnici necessari ai fini delle agevolazioni

nio Parolini, commercialista di Imperia.

fiscali. Ritengo però che, considerata la

Dottor Antonio Parolini, il Superbonus

portata della misura, siano adempimen-

pensato dal Governo può incentivare il

ti necessari e comunque dall’impatto

processo di riqualificazione edilizia del

decisamente inferiore rispetto ai benefici

territorio ligure, partendo da quanto già

prodotti”.

esiste?

Tra le novità introdotte, inoltre, è previ-

“Assolutamente sì. Riqualificare vuol

sta la possibilità, al posto della fruizione

dire non cementificare, ridurre i consu-

diretta della detrazione, di optare per

mi energetici e l’inquinamento e avere

un contributo anticipato sotto forma di

edifici più sicuri. Gli incentivi del Governo

sconto dai fornitori dei beni o servizi o,

produrranno nei prossimi mesi un volano

in alternativa, per la cessione del credito

enorme per l’edilizia e le professioni, ge-

corrispondente alla detrazione spettante.

nerando un circolo virtuoso fondamentale

La detrazione del 110%, è da ripartire in

per la nostra regione e per un Paese che

5 quote annuali di pari importo, entro

vuole essere all’avanguardia”.

i limiti di capienza dell’imposta annua

Ci sono aspetti che possono rendere i

derivante dalla dichiarazione dei redditi.

provvedimenti poco incisivi?

“In definitiva il Superbonus va conside-

“Una criticità è senza dubbio la tempisti-

rato come un importante strumento per

ca, dato che ad oggi è prevista la chiusura

agevolare l’avvio di una nuova primavera

degli incentivi al 31 dicembre 2021. Trop-

per il settore dell’edilizia ligure e prose-

po poco il tempo a disposizione. Se non vi

guire lungo il sentiero della rigenerazione

sarà un prolungamento, richiesto peraltro

urbana del territorio”.

Le linee guida per il Superbonus 110% sono state illustrate da tre esperti in un webinair organizzato da Confindustria Imperia il 9 settembre scorso. Le slide degli interventi sono disponibili inquadrando il QR code a lato o cliccando qui

G R A N D A N G O L O

Una criticità è la tempistica, dato che ad oggi è prevista la chiusura degli incentivi al 31 dicembre 2021. Troppo poco il tempo a disposizione. Se non vi sarà un prolungamento, richiesto peraltro da organizzazioni di categoria e professionisti, gli interventi che si potrebbero realizzare sarebbero limitati a 10 su 100, nella migliore delle ipotesi

8

Sul Col di Nava il miracolo della Milano-Sanremo Il semaforo di Acquetico è stato tolto per il passaggio della gara dopo che da anni il territorio chiedeva la fine del cantiere Gilberto Manfrin

L’estate scorsa i collegamenti tra Ponente Ligure e Basso Piemonte sono stati messi in crisi non solo dai cantieri sulle SS 28 del Col di Nava e SS20 del Col di Tenda ma soprattutto sui collegamenti autostradali

A causa del Covid-19 nel 2020 la classicissima di ciclismo MilanoSanremo non solo ha cambiato data ma anche percorso, proponendo un inedito passaggio in provincia di Cuneo e Imperia attarverso la SS 28 del Colle di Nava [Foto: MilanoSanremo]

N

ell’Imperiese in molti lo hanno subito etichettato come “il miracolo della Milano-Sanre-

Colle di Nava, dove un semaforo regolava il traffico a senso unico alternato provocando lunghe code e continui

mo”. No, non c’entrano Sant’Ambrogio

rallentamenti. Così, laddove per tanto

e San Romolo, rispettivi patroni delle

tempo hanno alzato la voce le imprese,

due città; stiamo parlando della “Clas-

Ance in primis, ce l’ha fatta una gara su

sicissima” per eccellenza del circuito

due ruote (!) a rimuovere cartelli e se-

ciclistico internazionale, vinta lo scorso

gnaletiche di lavori in corso in quattro

8 agosto dal belga Wout Van Aert e che

e quattr’otto.

quest’anno, complice la pandemia, ha attraversato strade mai battute, come

Un passo indietro

quelle di Pieve di Teco e Acquetico. Un

Il cantiere da più di sei anni era causa

tragitto inedito per far fronte al dinie-

di interruzioni, code e proteste, senza

go al passaggio da parte dei sindaci del

dimenticare i tanti cambi di imprese al

Savonese per l’impossibilità di garan-

lavoro. Il tutto per permettere i lavo-

tire il rispetto delle misure anti-Covid.

ri di adeguamento che l’Anas aveva

Per l’Imperiese, aver strappato chilo-

intrapreso per scongiurare il rischio

metri d’asfalto alla provincia confinan-

di infiltrazioni e conseguenti smotta-

te, è stato già di per sé un successo. Ma

menti nel tratto. Le ditte nel frattempo

quel che conta è che il transito della

si sono succedute venendo a mancare

“Sanremo” ha portato all’eliminazione

il rapporto di fiducia con Anas, e sono

record dopo anni di attesa e proteste,

cambiati i tecnici di riferimento. Ma il 5

del cantiere posto lungo la SS 28 del

agosto, finalmente, la strada è tornata

9 pienamente percorribile. Il presidente della Provincia di Imperia, Domenico Abbo, ha commentato in tono ironico: “Caso un po’ singolare. Da mesi chiedevamo di chiudere questa situazione che si trascinava da anni. Improvvisamente, è stato fatto tutto. Lascia perplessi, in effetti. A questo punto, forse converrebbe fare più corse sul territorio”. Come dargli torto e perché non porsi una domanda: che si debba pensare, dunque, ad una tappa del Giro d’Italia o del Tour de France da far transitare sulla SS 20 della Valle Roja per ultimare la realizzazione del tunnel del Tenda Bis, i cui lavori sono ripresi dopo anni di stallo per via delle note vicende giudiziarie? Forse il ciclismo può più dei miracoli, ma questo dovrebbe far riflettere chi comanda. C’è chi ha sottolineato come non sia possibile arrivare ad un punto tale in cui la burocrazia abbia la meglio sulla vita e le esigenze dei cittadini, che per anni non si riescano a finire dei lavori e che basti poi un evento sportivo a sbrogliare la matassa, per di più in tempi record. È questione di volontà.

Cantieri, code, calcinacci: autostrade ko Ma se c’è una parte di Liguria che ha potuto (finalmente) sorridere, ce n’è un’altra invece che ha dovuto fare i

C’è già chi sta pensando che sia sufficiente far passare il Giro d’Italia o il Tour de France in Val Roja per ultimare il Tenda Bis conti, e chissà per quanto tempo dovrà farli, con il tradizionale esodo estivo, che ancora una volta ha fatto emergere in tutta la sua evidenza il complicatissimo gap infrastrutturale che continua a pagare la regione. L’estate appena trascorsa ha tristemente riproposto i bollini rossi sulle autostrade liguri, ma anche sulle Strade Statali che collegano il Ponente ligure al basso Piemonte.

Colpa dei cantieri sulle carreggiate che soprattutto sulla A6 Torino-Savona (tra Altare e Savona e tra Ceva e Millesimo in particolare), con chiusure di diversi tratti e restringimenti su una corsia, hanno causato blocchi e attese di lunghe ore. Un problema che ha portato notevoli disagi a chi voleva raggiungere il mare e le case di proprietà in riviera, ma anche ai lavoratori che in settimana si muovono da una regione all’altra. Così vedere il mare per torinesi e piemontesi, ma anche per i lombardi, è quasi sempre diventato, complici anche le temperature elevate, un viaggio infernale. Un esempio?

Fino a 5-6 ore i tempi di percorrenza per raggiungere Sanremo da Milano durante le ore di punta nei giorni caldi delle ferie. E neppure l’alternativa più semplice, l’Aurelia, ha favorito il decongestionamento del traffico, anzi: la SS1 è stata spesso teatro di lunghi e interminabili serpentoni. Ma non è tutto: anche a settembre ci sono stati problemi. Giovedì 17 l’autostrada A10 ha perso pezzi di calcinacci in due punti: sulla via Nazionale a Imperia, da un’altezza di 40 metri, e su via Ariosto a Sanremo.

In entrambi i casi non si sono verificati incidenti, danni a cose o persone, ma

A T T U A L I T À

I troppi cantieri aperti in contemporanea sulla A6 TorinoSavona hanno causato molti restringimenti su una sola corsia e continue code di lunghe ore

10 nel capoluogo si è proceduto alla chiu-

sono vecchi e per avere la certezza che

sura precauzionale della via per diverse

siano coerenti in termini di normative

ore, con deviazione del traffico e con-

europee ed eventualmente cambiarli

seguenti disagi. A Sanremo, invece, i

per poter avere una progettazione entro

vigili del fuoco hanno potuto interveni-

la fine dell’anno”. Con queste parole

re direttamente sul viadotto e mettere

il Ministro ha risposto alle domande

in sicurezza la strada sottostante.

dei cronisti in merito alla realizzazione della Armo-Cantarana e sul tanto

L’estate appena trascorsa ha tristemente riproposto i bollini rossi sulle autostrade liguri, ma anche sulle Strade Statali che collegano il Ponente ligure al basso Piemonte, prima tra tutte la SS 20 del Colle di Tenda [Foto: Autorivari]

Basta promesse, servono risposte

atteso prolungamento dell’Aurelia Bis.

È evidente, dunque, come servano al

Su quest’ultimo mancano diversi chi-

più presto delle alternative e delle ri-

lometri in direzione Levante e Ponente,

sposte, magari delle date di fine lavori,

oltre al tanto atteso completamento

per aiutare la Liguria a venir fuori dal

dello svincolo di San Martino, rima-

suo noto isolamento. La visita del mese

sto a metà ma già appaltato con avvio

di giugno in Liguria del ministro alle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha solo aumentato i dubbi su una rapida soluzione ai problemi legati al progetto dell’Aurelia Bis e sul traforo dell’Armo-Cantarana. “Ad inizio anno stavamo preparando il piano strategico per la Liguria (che tornerà ad essere al centro dell’agenda istituzionale ad elezioni avvenute, ndr), e abbiamo chiesto ad Anas una revisione dei progetti esecutivi depositati perché ormai

lavori previsto nel 2021. Il ministro si è impegnato ad andare a vedere il progetto all’Anas e capire lo stato dei fatti per portare avanti l’opera. È prevista una ricognizione con Anas, invece, sul progetto di realizzazione del traforo dell’Armo-Cantarana e quindi della variante Pieve di Teco-Ormea che permetterebbe di agevolare notevolmente la viabilità interregionale in termini di qualità e, soprattutto, snellendo in maniera considerevole le tempistiche di percorrenza tra il basso Piemonte e il Ponente. Questi gli impegni presi, ma la sensazione è che il tutto si risolverà con un’altra visita di cortesia, per non dire teatrino, senza una netta presa di posizione della politica nazionale che possa dare un’accelerata ai lavori, con tempi certi sulla loro ultimazione.

Quel che è sicuro è che per arrivare al traguardo – per usare termini ciclistici – bisogna scegliere la fuga buona con compagni che collaborino insieme, come la ricostruzione del “Morandi” ha insegnato.

Sotto questo punto di vista non aiutano nemmeno le divisioni a livello locale legate a questioni partitiche – come hanno dimostrato le pungolature antecedenti le elezioni regionali tra Marco e Claudio Scajola – o le rivalità campanilistiche tra il Savonese e l’Imperiese.

Forse qui, per mettere tutti d’accordo, servirebbe davvero un miracolo.

A T T U A L I T À

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12

Da anni Nizza e la Costa Azzurra ricercano una soluzione alternativa al congestionamento del traffico stradale. Il progetto di Ance Imperia rappresenta una risposta a questo problema [Foto: Pixabay]

Nizza apre all’autostrada del mare in Costa Azzurra Anna Cavallera

Giovedì 10 settembre Ance Imperia ha incontrato Luis Nègre, primo cittadino di Cagnes sur Mer, insieme ad alcuni funzionari della Métropole Nice Côte d’Azur per illustrare le opportunità offerte dal nuovo sistema di trasporto e turismo via mare

I

l progetto relativo al

zione nazionale costrutto-

nuovo modello di mo-

ri edili di Imperia.

bilità marittima della

“Da oltre una decina

Il progetto di Ance Imperia continua a raccogliere consensi in Francia e tra i porti liguri

Riviera ligure di Ponente,

d’anni Nizza e la Costa

denominato “L’autostra-

Azzurra ricercano una

da del mare”, continua a

soluzione alternativa al

raccogliere consensi tra

congestionamento del

le amministrazioni che

traffico stradale, senza

si affacciano sulla fascia

aver concretizzato solu-

costiera.

zioni efficaci - spiega Enio

Dopo l’interesse mani-

Marino, Presidente Ance

festato in primavera da

Imperia -. Anche per que-

parte della Costa Azzurra e

sto motivo c’è un grande

del Principato di Monaco,

interesse da parte loro nel

giovedì 10 settembre Ance

partecipare attivamente

Imperia ha incontrato Luis

al nostro progetto, teso

Il progetto rappresenta

Nègre, primo cittadino

ad alleggerire il trasporto

inoltre un volano im-

di Cagnes sur Mer, insie-

attualmente su gomma e

portante per il turismo e

me ad alcuni funzionari

strada ferrata. Gli inter-

l’edilizia sostenibile inter-

della Métropole Nice Côte

locutori nizzardi vedono

connessa con l’ambiente

d’Azur per illustrare le

nell’Autostrada del Mare

ed il territorio, capace

opportunità offerte dal

un’opportunità concreta

di realizzare innovative

nuovo sistema di trasporto

per migliorare la viabilità

infrastrutture, parcheggi

e turismo via mare ideato

transfrontaliera e le vie

e punti di approdo che

tre anni fa dall’Associa-

di comunicazione tra i

possano valorizzare la

porti della Riviera Ligure di Ponente e la Francia, oltre che un nuovo modo di intendere la portualità, sia in termini trasportistici che logistici”.

A T T U A L I T À

13 bellezza della morfologia

potenzialità del’Autostra-

marittimo.

Enio Marino

costiera, preservandone

da del Mare. Per fare un

È bene ricordare come il

PRESIDENTE ANCE IMPERIA

le caratteristiche autocto-

passo decisivo in avanti

fenomeno del diportismo

ne. Con l’emergere di un

occorrono ora coesione e

nautico negli ultimi venti

partenariato sempre più

concretezza e l’impegno

anni abbia avuto uno

ampio e selezionato, nuovi

tangibile, in termini di in-

sviluppo esponenziale: la

scenari e possibilità per la

vestimenti, nel program-

nautica è un importante

viabilità ed il turismo si

ma turistico, anche solo

segmento economico per

delineano dunque per la

per una stagione estiva,

l’economia della provincia

provincia di Imperia, le cui

per una valutazione effet-

cittadine portuali, nella

tiva delle varie potenziali-

anche se le sue potenzia-

speranza di uscire dall’isolamento che le attanaglia da anni, reclamano a gran voce una partecipazione diretta all’ambizioso progetto firmato Ance Imperia.

Complici i grandi numeri raccolti nel corso della stagione estiva, durante la quale frotte di turisti provenienti da ogni dove hanno fruito in sicurezza delle acque cristalline del Mar Ligure, i porti di Andora, Marina di Aregai, San Lorenzo al Mare, Cala del Forte a Ventimiglia hanno già formalizzato il loro interesse a partecipare alla partita.

Ulteriori richieste provengono inoltre da parte di investitori pubblici e privati, la cui presenza sarà determinante nel definire le tempistiche di realizzazione del progetto.

“Al momento – continua Marino - registriamo numerose dimostrazioni di interesse da parte di

tà in gioco”.

L’intenzione di Ance Imperia di sviluppare nuove realtà turistiche delle aree portuali, oltre a prospettare significative ricadute imprenditoriali, economiche e sociali per il territorio, ben si sposa con i nuovi disegni di promozione turistica ora in corso, come il Pud, il Piano dei Litorali e il nuovo Piano regolatore portuale.

Nella stessa direzione si muove l’avanzamento della pista ciclabile che presto attraverserà tutta la provincia, andando a modificare l’assetto urbanistico e viabilistico nel segno di una riqualificazione della fascia costiera attenta alla portualità, alla nautica ed alla pesca, tutte improntate al turi-

lità non sembrano essere ancora state sfruttate appieno, sono molti infatti i cittadini italiani che non trovando un posto barca in Liguria, scelgono ancora oggi la Francia, anche per la presenza di maggiori agevolazioni fiscali e più servizi.

“L’attività proposta – conclude Marino - che non vuole essere sostituti-

Gli interlocutori nizzardi vedono nell’Autostrada del Mare un’opportunità concreta per migliorare la viabilità transfrontaliera e le vie di comunicazione tra i porti della Riviera Ligure di Ponente e la Francia, oltre che un nuovo modo di intendere la portualità, sia in termini trasportistici che logistici

va dei tradizionali servizi di trasporto su ruote, deve essere intesa come un servizio integrativo, capace di sfruttare la nostra costa e il nostro mare per ridare vita a tutti quei borghi marinari che storicamente hanno sempre fatto del trasporto nautico l’unico modo di muoversi e commerciare.

Il sistema per funziona-

smo e alla blue economy.

re avrà bisogno anche

Progetti alternativi, validi

di parcheggi, servizi e

e sostenibili che partono

collegamenti pedonali e

dal mare e guardano al

ciclabili, facilmente inter-

mare, preziosa risorsa che

connessi con il tessuto ur-

sin dall’antichità riuscì a

bano servito. È proprio in

determinare lo sviluppo

questo senso che dovreb-

piccoli e grandi attori del

economico e culturale tra

be spingersi la fantasia

mercato, indubbiamente

le popolazioni, grazie agli

imprenditoriale del nostro

attratti dalle innumerevoli

scambi e al commercio

territorio”.

Occorrono ora coesione e concretezza e l’impegno tangibile, in termini di investimenti, nel programma turistico, anche solo per una stagione estiva, per una valutazione effettiva delle varie potenzialità in gioco

14

Conti a posto e cuore green Il successo di Amaie Energia Andrea Gorlero è il presidente della più grande società pubblica multiservice del Ponente Ligure, attiva in diversi settori Fabio Rubero Andrea Gorlero PRESIDENTE AMAIE ENERGIA SPA

Noi non abbiamo nessun servizio in perdita. Non cediamo mai alla tentazione di tenere attivo un servizio in perdita cercando di tamponarlo con un servizio in utile.

Noi oggi possiamo orgogliosamente affermare che qualunque servizio gestiamo è in attivo o, al massimo, in pareggio.

A

maie Energia ha chiuso il 2019 con oltre 26 milioni di euro di fatturato e 372 mila euro di utili, portando il capitale sociale a 12 milioni di euro. Una crescita esponenziale quella che ha visto protagonista negli ultimi anni la più grande società pubblica multiservice del Ponente Ligure che si occupa di produzione energia, gestione igiene urbana e di altri servizi per il territorio. Ne abbiamo parlato con il suo presidente, Andrea Gorlero.

Dottor Gorlero, ci sveli la ricetta di un tale successo?

“Diciamo che come in ogni buona ricetta ci vogliono diversi buoni ingredienti. Il primo è senza dubbio rappresentato da una scrupolosa, quasi maniacale, attenzione ai conti. Ritengo che in qualunque attività non si possa prescindere da un costante monitoraggio dei numeri. A riguardo, noi siamo strutturati con un sindaco unico, una società di revisione e un controllore di gestione che è un nostro consulente di Pietra Ligure, il quale ci predispone regolarmente i budget in modo che sia sempre chiaro ciò che ci possiamo permettere di fare. Poi bisogna puntare a una perenne crescita che, tuttavia, deve essere ragionata. Bisogna crescere perché se si rimane piccoli si rischia di più. Anche il presidente di Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), in un recente articolo di giornale si è espresso sostenendo che vi è troppa parcellizzazione delle gestioni nel settore utilities. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di crescere e di continuare a farlo perché solo crescendo

si riescono a fare economie di scala, ma per crescere la gestione deve essere oculata. Insomma, non si può dire ‘andiamo a prendere qualsiasi cosa’, occorre invece valutare attentamente ogni singolo passo, proseguendo però costantemente il percorso di crescita, coinvolgendo sempre i Comuni nei quali si opera”.

Sembra tutto “straordinariamente normale”. È davvero così semplice avere un successo aziendale come quello che ha avuto Amaie Energia in questi ultimi anni?

“Beh, in più ci sono quelli che sono i nostri piccoli segreti, ma uno glielo voglio svelare. Noi non abbiamo nessun servizio in perdita. Non cediamo mai alla tentazione di tenere attivo un servizio in perdita cercando di tamponarlo con un servizio in utile, cosa che tra l’altro chiede anche la Corte dei Conti.

Sarebbe un errore gravissimo perché le attività che generano perdite alla lunga, comunque, non reggono. Noi oggi possiamo orgogliosamente affermare che qualunque servizio noi gestiamo è in attivo o, al massimo, in pareggio. Fatta questa doverosa premessa le dirò che sicuramente abbiamo saputo cogliere in passato alcuni passaggi che si rivelavano estremamente interessanti. Abbiamo saputo intercettare il momento positivo della produzione di energia elettrica e oggi la produciamo avendo un vantaggio in termini di compensazione da parte del Gse che è uno dei più alti d’Italia”.

Impossibile non parlare di emergenza sanitaria, di lockdown e di quale impatto hanno avuto sulla vostra azienda.

L ’ I N T E R V I S T A

15

“L’impatto, fortunatamente, non è

è sempre ‘non andare nei guai’. Il

stato devastante. Abbiamo avuto un po’

secondo passaggio è quello di fare tutto

di contrazione nel Mercato dei Fiori,

il possibile affinché il servizio venga

ma la maggior parte del nostro lavoro

erogato nel miglior modo possibile. Solo

si concentra tra dicembre e febbraio e

in terza battuta pensiamo agli utili che,

dunque tale contrazione si è limitata ad

tuttavia, sono una naturale conseguenza

un 10% circa che per noi si traduce in

dei primi due passaggi”.

una perdita di circa 150 mila euro, che

Vi occupate di ambiti molto diversi tra

possiamo dire non essere drammatica.

loro: produzione di energia, gestione

Per quanto riguarda l’igiene urbana,

di aree mercatali e piste ciclabili, ma

d’accordo con i Comuni, abbiamo ridotto

anche di igiene urbana. Sono comparti

i servizi perché la gente non girava per

differenti, c’è un filo conduttore

strada e dunque era giusto così. Inoltre,

comune?

cassa integrazione e fruizione ferie dei

“È vero. Abbiamo iniziato con la

nostri dipendenti (che ringrazio per la

produzione di energia perché la casa

disponibilità) hanno fatto sì che non

madre Amaie non poteva produrre per

dovrebbero esserci problemi sul bilancio

motivi di unblunding (chi distribuisce

2020 che non sarà performante come i

energia non la può produrre, ndr). Poi

precedenti, ma che dovrebbe tuttavia

siamo intervenuti nel Mercato dei Fiori

concludersi con un onorevole pareggio,

quando il relativo gestore è andato in

risultato non disprezzabile di questi

default, siamo entrati nel campo della

tempi. Soprattutto se consideriamo

gestione dell’igiene urbana quando il

che, oltre al lockdown, abbiamo dovuto

gestore di Sanremo è andato anch’esso

affrontare i danni causati dall’alluvione

in default, e ora subentriamo ad Area24

alle nostre tubature e centraline

rilevando la pista ciclabile di Sanremo

che hanno ovviamente inciso sulla

quando questa va in liquidazione. Ambiti

produzione di energia”.

diversi nei quali siamo entrati in punta

Come avete scelto e con quali criteri

di piedi in maniera episodica. Non le

tuttora scegliete i vostri obiettivi di

nego, però, che a monte c’è comunque

mercato?

una ricerca strategica. Ad esempio,

“L’obiettivo è sempre lo stesso:

abbiamo preso la pista ciclabile, ma

portare a casa gestioni equilibrate dove

nello stesso tempo siamo entrati nei

sostanzialmente il primo passaggio

Comuni che si affacciano su di essa.

Amaie Energia ha chiuso il 2019 con oltre 26 milioni di euro di fatturato e 372 mila euro di utili, portando il capitale sociale a 12 milioni di euro.

Questi i numeri della crescita esponenziale della più grande società pubblica multiservice del Ponente Ligure che si occupa di produzione energia, gestione igiene urbana e di altri servizi per il territorio

Amaie Energia sta cominciando a dare lavori alle ditte edili imperiesi sul mercato dei fiori di Sanremo. Un’azienda imperiese sta realizzando un importante lavoro da 150 mila euro, ma sono 11 i milioni di euro che la società multiservice vuole investire in quell’ambito [Foto: Amaie Energia]

16 rappresentare davvero l’inizio di una collaborazione sempre più stretta. Il tutto, naturalmente, con un occhio costante e continuo all’equilibrio di bilancio”.

Dalle sue parole evinciamo nuovamente come quello dei “conti in ordine” sia la vostra indiscutibile stella polare.

“Per noi è un mantra, e non può che essere così. Vede, mentre la gestione da parte degli enti pubblici prescinde dal carattere industriale e dunque

Lo scorso 5 agosto Amaie Energia ha acquistato la pista ciclabile di Sanremo.

La Regione Liguria, tramite la sua partecipata Filse, è entrata nel capitale sociale di Amaie Energia con 1 milione di euro per la pista ciclabile [Foto: Area 24]

Insomma c’è chiaramente una precisa strategia dietro, il cui filo conduttore è quello dell’ambiente. Seguiamo il principio della green economy per la quale, tra l’altro, il recovery fund prevede importanti contributi economici. Nella green economy si parla di energia da fonti rinnovabili, riciclo dei rifiuti, gestione del territorio, agricoltura sostenibile, tutte cose che ci appartengono. Il nostro obiettivo è creare una società che in questi 21-22 Comuni in cui ci occuperemo di igiene urbana possa occuparsi anche della produzione di energia rinnovabile e di tanto altro, in pratica di tutta la gestione del territorio”.

Ci faccia un esempio.

“Lo scorso 5 agosto abbiamo acquistato la pista ciclabile di Sanremo che, tuttavia, sarà nostra a partire dal 4 ottobre perché solo in quel momento avverrà l’azzeramento della condizione sospensiva che fino ad allora il Ministero potrà esercitare. A quel punto metteremo su un ufficio tecnico (su cui stiamo già lavorando, ovviamente) che si occuperà, all’inizio, dei lavori al Mercato dei Fiori ed alla pista ciclabile. Ma nulla gli impedirà di iniziare ad occuparsi anche di altre cose (gestione boschi, strade alta valle, etc.). Le prospettive dunque sono molto interessanti e il fatto che Regione Liguria, tramite la sua partecipata Filse, entri nel nostro capitale sociale con 1 milione di euro per la pista ciclabile è un segnale importante perché potrebbe

dall’equilibrio di bilancio, quando si opera attraverso una società va considerato che il bilancio civilistico è impietoso perché ha solo due segni: più e meno. Quando c’è il segno meno le cose non possono andare bene. Tra l’altro anche lo Stato ora impone ai Comuni che hanno società in perdita di accantonare somme in grado di coprire tali perdite.

Questo fa sì che sostanzialmente le gestioni devono essere virtuose per forza di cose”.

Un altro caposaldo dell’attività aziendale di Amaie è l’attenzione al territorio e alle sue aziende. Qual è il rapporto con le imprese edili locali?

“Stiamo cominciando a dare lavori alle ditte edili imperiesi sul Mercato dei Fiori di Sanremo. Un’azienda edile imperiese sta realizzando un importante lavoro da 150 mila euro, ma sono 11 i milioni di euro che vogliamo investire in quell’ambito. C’è un rapporto importante tra Amaie e l’edilizia. Può essere che in prospettiva creeremo un’unità interna di manutenzione, ma per tutto quello che non sono lavori riguardanti la quotidianità vorremmo avere uno stretto rapporto con l’imprenditoria edile locale nel rispetto della normativa pubblica. A noi fa immensamente piacere far lavorare le aziende locali. In questo siamo molto, si può dire, tedeschi. Ci piace il loro modello incentrato sul territorio perché se le aziende del territorio crescono, cresciamo anche noi”.

L ’ I N T E R V I S T A

17

ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI EDILI L'Ance rappresenta l'industria italiana delle costruzioni. All'Ance aderiscono circa 20.000 imprese private in tutta Italia, specializzate in opere pubbliche, edilizia abitativa, commerciale e industriale, tutela ambientale, promozione edilizia e lavorazioni specialistiche. Il sistema associativo copre tutto il territorio nazionale ed è articolato in 96 Associazioni Territoriali e 20 Organismi Regionali. L'azione dell'Ance è diretta alla promozione e al rafforzamento dei valori imprenditoriali e del lavoro dell'industria edile e del suo indotto, e concorre al perseguimento degli interessi generali del Paese. Nel campo del lavoro, l'Ance gestisce insieme al sindacato una rete nazionale per la formazione (Scuole Edili), l'assistenza (Casse Edili) e la sicurezza dei lavoratori del settore (CPT). A livello internazionale l'Ance è presente stabilmente a Bruxelles e aderisce alle più importanti Federazioni internazionali delle costruzioni.

ANCE IMPERIA Via Matteotti 32 18100 Imperia Tel. 0183.650551 Fax 0183.64245

ANCE SAVONA Via Gramsci 10 17100 Savona Tel. 019.8553 Fax 019.821474

ANCE GENOVA Via Roma 10/a 16121 Genova Tel. 010.589841 Fax 010.587413

ANCE LA SPEZIA Via Don Minzoni 2 19121 La Spezia Tel. 0187.725206 Fax 0187.21320

ANCE LIGURIA Via alla Porta degli Archi 10 - 16121 Genova - Tel. 010.543000 - Fax 010.5708933 - info@anceliguria.it

18

Il compendio immobiliare occupa circa 13 mila metri quadrati e comprende anche l’attuale palazzina occupata dal Municipio: è una sorta di parallelepipedo di cemento che rischia, ogni giorno di più, di crollare al suolo [Foto: Alice Spagnolo]

La decadenza delle Caserme Pellizzari L’edificio insidia il Municipio di Vallecrosia che aspetta di diventarne proprietario per venderlo Alice Spagnolo

C

hi si reca nel pa-

Un compendio immobi-

lazzo comunale di

liare di circa 13mila metri

Vallecrosia, in corso

quadrati, che comprende

a quello che ne rimane).

Muri scrostati di colori diversi, intonaci che cadono, rigonfiati dall’acqua che entra negli alloggi quando piove. I magazzini al piano terra sono chiusi precariamente da porte in legno: di sicurezza ce n’è davvero poca, anche perché basta fare il giro del casermone di calcestruzzo per trovare finestroni aperti ed

Orazio Raimondo, non

anche l’attuale palazzina

può non vederlo: l’edificio

occupata dal Municipio,

rettangolare decadente

nata allo scopo di ospitare

alle spalle del Municipio

gli ufficiali. Un paralle-

è quello che resta delle

lepipedo di cemento che

ex Caserme Pellizzari. Un

rischia, ogni giorno di più,

immobile risalente ai pri-

lastici sulle specie animali.

di crollare al suolo.

Lo stato fatiscente delle

mi anni del secolo scorso,

Senza più neanche il tetto,

ex caserme che probabil-

in parte abbandonato e

collassato in circa mez-

mente di soldati dentro gli

in parte abitato da alcune

zo immobile, l’edificio si

alloggi non ne hanno mai

famiglie che trovandosi

presenta quasi completa-

visti, era già stato segna-

senza una casa in cui cre-

mente privo di finestre e,

lato negli anni Cinquanta.

scere i propri figli hanno

dove ci sono ancora, i vetri

È il 1951, infatti, quando il

deciso, negli anni passati,

sono spaccati. Due scale

Demanio militare con-

di sistemare quegli spazi

esterne in ferro mangiato

cede a monsignor Pietro

per tanto tempo inutiliz-

dalla ruggine collegano

Valcarenghi, fondatore

zati.

il piano terra al tetto (o

dell’opera diocesi “Pre-

accedere all’interno. Qui lo spettacolo non è dei migliori, tra macerie e cataste di mobilio, resistono al tempo vecchi poster sco-

19 caserma torna vuota.

Bisogna attendere gli anni Settanta per vedere altri bambini varcare il portone centrale dell’edificio che diventa, per circa vent’anni (fino all’inizio degli anni Novanta) sede della prima scuola pubblica della città. Quando l’istituto si trasferisce più a valle, in un edificio più moderno e facilmente

La costruzione dell’immobile risale ai primi anni del secolo scorso. Dopo aver ospitato scuole e colonie, oggi è in parte abandonato e in parte ancora abitato da alcune famiglie

raggiungile, le caserme vengono assegnate, come “case parcheggio” a dodici famiglie. Tutto fila liscio, o quasi, fino all’agosto del

servazione della Fede”,

Solo il lavoro dei volontari

l’uso della caserma. “Le

renderà l’immobile adatto

condizioni dello stabile

ad ospitare una colonia

temporale, un fulmine si

sono oltremodo precarie,

che conta 360 bambini. La

abbatte sul tetto dell’edi-

mancano: tetto, infissi e i

colonia destinata ai figli

ficio, che prende fuoco e, in

servizi igienici”, si legge

delle risaie vercellesi ben

parte, crolla. È una strage

in un resoconto dell’epoca.

presto si trasferisce e l’ex

sfiorata. La saetta, che

2002 quando, durante un

Nell’agosto del 2002, durante un temporale, un fulmine si abbatte sul tetto dell’edificio, che prende fuoco e, in parte, crolla. È una strage sfiorata [Foto: Alice Spagnolo]

# B L O C C A D E G R A D O

20

Senza più neanche il tetto, collassato in circa mezzo immobile, l’edificio si presenta quasi completamente privo di finestre e, dove ci sono ancora, i vetri sono spaccati.

I magazzini al piano terra sono chiusi precariamente da porte in legno [Foto: Alice Spagnolo]

centra il tetto, evita per un soffio la culla in cui dorme una bimba di tre anni. La madre la salva appena in tempo e fugge. Si sviluppa Muri scrostati di colori diversi, intonaci che cadono, rigonfiati dall’acqua che entra negli alloggi quando piove: di sicurezza ce n’è davvero poca

subito un incendio, esplodono due bombole di gas.

L’edificio viene evacuato e dichiarato inagibile: sette famiglie hanno perso tutto nell’incendio e trovano, dopo diversi giorni, un’altra sistemazione fornita dal Comune.

Restano cinque famiglie, che nonostante il rischio di abitare in una palazzina che per metà non ha più neanche il tetto, resistono e ancora ci abitano.

Nel 2011 l’amministra-

piano prevedeva la vendita

una volta incassati i soldi

zione comunale, con una

dell’edificio con un 15% di

della vendita, trattenere

variante urbanistica, valo-

introito da destinare alle casse comunali. Il tempo

l’85% e versare il 15% allo

rizza l’area cambiandone la destinazione d’uso e

passa e nulla cambia. Ma

prevedendo la realizzazio-

nel 2017 la legge decide

ne di alloggi sociali e aree

che non spetta più allo

commerciali: il tutto per

Stato vendere l’immobi-

rientrare in un primo ban-

le, ma che devono farlo i

Comune di Vallecrosia, in

do di sdemanializzazione

Comuni, attivandosi presso

modo gratuito, non è mai

dei beni dello Stato. Il

il demanio regionale e,

stata formalizzata.

# B L O C C A D E G R A D O

Stato. Una soluzione certo più vantaggiosa per l’ente comunale, se non fosse che la cessione del cespite al

“

Sai cos’è

?

”

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22

Uno dei simboli di Dolceacqua, e dei suoi scorci più fotografati, è il ponte romanico del XV secolo che collega “il Borgo” con “la Terra”: durante le sue visite nell’entroterra ligure, tra il 1883 e il 1884, Claude Monet lo descrisse come “un gioiello di leggerezza” [Foto: Autorivari]

Chiara, fresca e ...Dolceacqua L’incantevole centro dell’entroterra si prepara a vivere una stagione di importanti cambiamenti Davide Rossi

D

ieci milioni di euro per cambiare volto a Dolceac-

qua. A tanto ammontano

Cittadini, attività commerciali e imprenditoriali, turisti sono le categorie di soggetti che potranno beneficiare degli interventi in programma, concepiti per affiancare alla crescita demografica in atto, una crescita della qualità della vita e dell’economia

le risorse economiche che l’amministrazione comunale del bel borgo dell’entroterra imperiese, dominato dal Castello Doria, riuscirà a mettere in campo grazie a un virtuoso mix di finanziamenti pubblici e privati.

In programma una serie di iniziative edilizie e urbanistiche inserite in un vero e proprio masterplan di sviluppo territoriale, battezzato “Dolceacqua 20-30” pensando a un suo completamento in questo decennio e studiato per consentire a

Dolceacqua di continuare a giocare al meglio il proprio ruolo nel mondo del turismo contemporaneo.

Sempre più turisti, infatti, percorrono le vie interne delle nostre regio-

ni, alla ricerca di luoghi autentici e incontaminati, nei quali si respira in modo genuino e forte l’impronta storica del passato e dove sempre più spesso alle risorse del paesaggio e della natura si affianca una programmazione di eventi di qualità e spessore, come la grande mostra-evento dedicata a Monet che lo scorso anno ha visto esposte per quattro mesi nel castello due opere del celebre pittore impres-

23

In arrivo 10 milioni di euro di investimenti grazie alla virtuosa sinergia tra pubblico e privato

sionista francese.

Abbiamo incontrato Fulvio Gazzola, sindaco di questa vitale cittadina di cui è saldamente alla guida dal 2014, per farci raccontare qualcosa in più di questo importante

là del proprio mandato.

I numeri ci dicono che Dolceacqua è in costante crescita demografica e a questo aspetto fondamentale è necessario affiancare, sulla scorta di altri esempi virtuosi

nazionali e internazionali, anche una crescita della qualità della vita e dell’economia locale: sono scelte che vengono sempre premiate nel tempo”.

Cittadini, attività commerciali e imprenditoriali, turisti; sono le categorie di soggetti che potranno beneficiare degli interventi in programma, a loro volta ripartiti in tre grandi aree: la costruzione di un nuo-

Fulvio Gazzola SINDACO DOLCEACQUA

L’amministrazione si è data un obiettivo ambizioso, pensando a interventi che possano contribuire concretamente allo sviluppo del futuro del Comune, anche al di là del proprio mandato

progetto di riqualificazione.

“L’amministrazione si è data un obiettivo ambizioso, pensando a interventi che possano contribuire concretamente allo sviluppo del futuro del Comune, anche al di

Il progetto del nuovo plesso scolastico (rendering sopra), elegante struttura modulare che ospiterà la Scuola Materna, la Scuola Elementare “Luigina Garoscio” e la Scuola Media “Giulio Natta” dell’Istituto Comprensivo della Val Nervia (foto a sinistra). Annessi alla struttura anche palestra, mensa, locali per docenti, biblioteca scolastica, aree incontro e spazi amministrativi. Sui tetti verrà installato un impianto fotovoltaico, nelle adiacenze sorgerà il campo sportivo. [Foto: Autorivari]

R E P O R T A G E

24

L’organizzazione di un grande evento come la mostra su Monet, ha contribuito a raddoppiare le visite nel biennio 2018/2019 e ha creato un maggiore indotto a tutte le realtà commerciali presenti sul territorio comunale

Il progetto complessivo di riqualificazione e sviluppo comprende diverse aree già individuate che potranno essere oggetto di intervento, spazi privati da cui il paese potrebbe trarre ulteriore impulso, come l’ex mobilificio Mobisol (foto sotto) che si trova uscendo da Dolceacqua in direzione entroterra sulla sinistra [Foto: Autorivari]

vo complesso scolastico,

del nuovo polo scola-

con annesse aree spor-

stico. Ciò ha velocizzato

tive, la riqualificazione

il processo realizzativo,

attraverso la creazione di

che partirà entro la fine

nuovi parcheggi e altre

dell’anno, e ha consentito

aree comuni, il recupero

di destinare le risorse che

e il riuso di edifici in fun-

l’amministrazione aveva

zione turistico-ricettiva.

già individuato per quello

È una sorta di effetto do-

scopo ad altri interventi

mino virtuoso quello che

di riqualificazione.

consentirà a Dolceacqua

Per una località turistica,

di mutare pelle, miglio-

quale è Dolceacqua, una

rando il suo tessuto ur-

delle istanze principa-

banistico: un percorso di

li di cui occuparsi è la

sviluppo che ha un punto

mancanza di una strut-

di partenza preciso.

tura alberghiera: i dati

Grazie ad una generosa

turistici sono chiari e

donazione di due milioni

mostrano un incremen-

di euro da parte dell’im-

to progressivo sia degli

prenditore tedesco Mario

arrivi che delle presenze,

di lavoro, mediante le

Lutz Helmig, innamo-

soprattutto da parte di

quali saranno possibili

rato di Dolceacqua dove

turisti stranieri. Nel corso

interventi di riqualifica-

è proprietario di una

degli ultimi dieci anni è

zione urbanistica, come

seconda casa nella quale

aumentato considere-

la costruzione di spazi

trascorre le vacanze da

volmente il numero dei

verdi, rotatorie stradali,

vent’anni, è partito un

posti letto in residenze

parcheggi e box auto”.

iter che ha permesso al

extra alberghiere, ma

La vendita dei garage

Comune di integrare il

ancora non è attivo sul

metterà a disposizione

finanziamento del Mini-

territorio comunale un

più di un milione di euro,

stero dell’Istruzione, di

hotel. Una lacuna che ora

al quale si sommano

poco meno di 5 milioni di

Gazzola vuole colmare:

ulteriori 800mila euro

euro, per la costruzione

“Una volta completata la

di altri finanziamen-

R E P O R T A G E

La crescita del turismo ha evidenziato la carenza di strutture alberghiere costruzione della nuova scuola, entro il 2024, venderemo il vecchio edificio con il vincolo che sia trasformato in struttura alberghiera: da ciò ricaveremo ulteriori risorse (lo stabile è valutato circa 1,7 milioni di euro, ndr) e posti

25 ti regionali: in totale si tratta di poco meno di 10 milioni di euro di risorse complessive messe in gioco.

La viabilità è un altro importante aspetto su

Tra le aree individuate come possibile oggetto di intervento anche l’ex palazzo comunale (foto a sinistra), posizionato a centro paese e costituito da tre livelli per una metratura 325mq lordi per piano, il palazzo dell’ex Comunità Montana (foto in basso), quattro piani con una media a piano di 260mq lordi circa, situato all’ingresso del paese e a 500 metri dal centro cittadino [Foto: Autorivari]

cui si concentra il masterplan: ecco che cinque aree attualmente sottoutilizzate verranno adibite a parcheggi, due dei quali multipiano e con spazi adatti ad accogliere anche pullman turistici.

Al contempo, è in programma la pedonalizzazione di via Liberazione, prolungamento della centrale piazza Garibaldi.

Inoltre, la riqualificazione urbana toccherà anche aree poste a nord e a sud del concentrico: due nuove bretelle stradali, rotatorie, spazi verdi, pavimentazione e arredo urbano, illuminazione pubblica sono gli interventi previsti.

“Non solo - continua Gazzola -. Anche l’ac-

cesso al Castello Doria sarà reso più agevole. Si è progettata la costruzione di un accesso di servizio posta sul lato a monte dell’edificio; esiste già una strada che copre quasi la metà del percorso totale che vorremmo realizzare: per completarlo abbiamo progettato un nuovo tratto asfaltato, ad una corsia e senso alternato, che sarà collegato all’esistente tramite un piccolo ponte”.

Il progetto complessivo di riqualificazione e sviluppo, però, non si ferma qui e sono state già individuate altre aree che potranno essere oggetto di intervento, spazi privati da cui il paese potrebbe trarre ulteriore impulso: si tratta dell’ex mobilificio Mobisol, di un ampio terreno con alcuni fabbricati, del Palazzo

già sede della Comunità Montana Val Nervia e dell’ex Palazzo Comunale. La destinazione d’uso di questi spazi non è ancora stata definita, in attesa di valutare l’effettiva disponibilità dei lotti. In particolare, per il palazzo della Comunità Montana, a 500 metri dal centro, si immagina un futuro da sede comunale: se così avverrà la palazzina dell’attuale Municipio potrà essere ridestinata a polo residenziale per edilizia convenzionata, al fine di favorire un ritorno delle famiglie nella vita sociale e commerciale del paese.

Dolceacqua si è messa in movimento: ora diventa fondamentale trovare investitori che ne comprendano l’enorme potenziale di sviluppo.

Mario Lutz Helmig IMPRENDITORE TEDESCO

Innamorato di Dolceacqua dove è proprietario di una seconda casa nella quale trascorre le vacanze da vent’anni, ha donato 2 milioni di euro alla città innescando l’arrivo di una serie di finanziamenti importanti

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Il giardino dell’edilizia ha perso il suo custode Mondo delle costruzioni in cordoglio per la scomparsa di Giovanni Glorio. Il ricordo affettuoso del figlio Davide Francesca Braghero

Giovanni Glorio era conosciuto per aver avviato nel 1982 a Diano Castello una ditta specializzata nelle forniture di materiale edile denominata “Il Giardino dell’Edilizia”

“U

n uomo che

era conosciuto non solo

evolvendosi con fornitu-

ha fatto

nel Dianese, ma in tutta

re di ceramiche, noleggio

tanto per

la provincia di Imperia,

escavatori ed un nuovo

tante persone e ha lasciato

per aver aperto, nel 1982,

comparto dedicato all’ar-

preziosi insegnamenti, una

“Il Giardino dell’edilizia”,

redo di interni ed esterni.

persona semplice e umi-

ditta specializzata nelle

Ora, dopo la sua scompar-

le, un commerciante d’altri

forniture di materiale edile

sa, a portare avanti la ditta

tempi, capace di chiudere

(inerti, laterizi, isolanti,

è proprio il figlio Davide:

trattative importanti in

impermeabilizzazioni,

“Se oggi posso dire di sen-

pochi minuti, un uomo

intonaci) divenuta negli

tirmi sicuro di me stesso e

corretto che dava ancora

anni un importante punto

all’altezza di mantenere

importanza alla stret-

di riferimento per chi opera

ciò che ho ereditato, lo

ta di mano e alla parola

nel settore.

devo solo a mio padre -

data”. Così viene ricordato

“Tutto è cominciato ‘a cau-

continua Davide -. A dif-

da coloro che lo hanno

sa mia’ - racconta il figlio

ferenza di molti genitori,

conosciuto, tanto nella vita

Davide - quando davanti

mio papà mi ha insegnato

lavorativa quanto in quella

ad una richiesta di trasfe-

questo lavoro lasciandomi

privata, Giovanni Glorio,

rimento a Genova da parte

fare gli inevitabili errori

noto imprenditore

della società per cui lavo-

che compie un giovane che

rava in quegli anni, ha de-

si avvia per la prima volta

stello, che è venuto

ciso di rinunciare per stare

ad una attività. Per me lui

a mancare lo scorso

vicino alla sua famiglia e al

non è stato solo un pa-

mese di agosto

figlio nascituro… io”.

dre, ma un vero e proprio

dopo una lunga

Da quel momento Giovanni

maestro, un confidente, un

malattia, a soli 68

Glorio ha preso in mano

amico”.

anni.

le redini dell’azienda di

Il vuoto che Giovanni Glo-

trasporti edili del padre

rio ha lasciato nel Dianese

Dino e ha deciso di aprire

è grande. Oltre che per il

un magazzino di fornitura

suo lavoro, viene ricordato

edile in grado di tenere

da tutti anche per il suo

testa ai più grandi concor-

impegno dal punto di vista

renti delle province di Im-

sociale, in quanto faceva

peria e di Savona. Non solo:

parte dei Lions e parte-

nel 2002 l’imprenditore

cipava alle loro iniziative

dianese ha dato vita anche

benefiche, anche negli

ad un secondo magazzino

ultimi periodi particolar-

a San Bartolomeo al Mare,

mente delicati a causa del

che negli anni è cresciuto

suo stato di salute.

edile di Diano Ca-

Marito di Luisa, papà di Davide e nonno di Samuel, Giovanni

A Z I E N D E

E

I M P R E N D I T O R I

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Ho cominciato a lavorare dopo le scuole medie.

Io volevo fare ragioneria perché così faceva la maggior parte dei miei compagni di scuola, poi mia mamma mi ha detto che se volevo proprio studiare avrebbero fatto tutti i sacrifici immaginabili, ma che se lo facevo solo per far passare il tempo allora in famiglia c’era bisogno di aiuto. Così ho cominciato a fare l’idraulico a Ventimiglia...

Marco Sferrazza

Dalla scuola al cantiere Un destino da imprenditore La storia umana e imprenditoriale di Marco Sferrazza Fabrizio Pepino

Marco Sferrazza IMPRENDITORE

“Q

uesto lavoro mi è sempre piaciuto e mi ha sempre affascinato, fin da ragazzo. Ho

cominciato a lavorare dopo le scuole medie. Io volevo fare ragioneria perché così faceva la maggior parte dei miei compagni di scuola, poi mia mamma mi ha detto che se volevo proprio studiare avrebbero fatto tutti i sacrifici immaginabili per mandarmi a scuola, ma che se lo facevo solo per far passare il tempo allora in famiglia c’era bisogno di aiuto. Così ho cominciato

Questo lavoro mi è sempre piaciuto e mi ha sempre affascinato. Ho cominciato che avevo 14 anni, mi sono sentito addosso un po’ di responsabilità, ho pensato che in casa c’era bisogno di aiuto e dovevo dare una mano

a fare l’idraulico a Ventimiglia, da Orlando Montani. Avevo 14 anni, mi sono sentito addosso un po’ di responsabilità e ho pen-

modello, ma il mondo dell’edilizia di certo ha guadagnato un imprenditore a tutto tondo. Monsieur Sferrazza, chapeau!

“Dopo aver fatto l’idraulico per un anno e mezzo sono passato da De Villa, una grande impresa del Ponente Ligure con 100 dipendenti dove ho cominciato come apprendista manovale e ho imparato il mestiere del muratore. Cercavo sempre di stare con i piastrellisti perché mi piaceva quel lavoro e volevo imparare e conoscere tutto. Poi è arrivato il servizio militare.

Smessa la divisa ho conosciuto quella che poi sarebbe diventata mia moglie. Suo papà aveva un’impresa edile a Bordighera,

sato che se in casa c’era bisogno di aiuto dovevo dare una mano”.

Che sia stata questione di scelta o di destino, oggi Marco Sferrazza a Bordighera ha un’impresa edile che dà lavoro a 26 persone, compresi diversi familiari, a cui vanno aggiunti altri 6 dipendenti che lavorano in Francia. La scuola di ragioneria di Ventimiglia forse avrà perso uno studente

Marco Sferrazza a Bordighera ha un’impresa edile che dà lavoro a 26 persone, compresi diversi familiari, a cui vanno aggiunti altri 6 dipendenti che lavorano in Francia

29 la Tecnedil, dove ho lavorato dal 1991 fino al 2004. A quel punto ho capito che era ora di fare strada da solo e ho aperto la mia azienda. Sono partito con due o tre operai facendo soprattutto manutenzioni condominiali, un settore che ancora oggi resta di riferimento per la nostra attività”.

Marco Sferrazza continua il racconto della sua impresa seduto composto dietro la scrivania dell’ufficio di via Cagliari a Bordighera in un tardo pomeriggio di inizio settembre, mentre la giornata di lavoro volge ormai al termine, gli operai rientrano dai cantieri e poco per volta l’azienda si svuota.

“Una scelta che nel tempo si è rivelata vincente soprattutto nel rapporto con gli amministratori di condominio e che ci ha permesso di non avere mai cali di lavoro neppure negli anni della crisi, è stata quella di dare sempre un servizio completo e puntuale. Per farlo mi sono accorto ben presto che era strategico avere tutte le maestranze in casa, dall’idraulico all’elettricista, al decoratore, al piastrellista, etc.

Se sono tutti alle mie dipendenze, posso gestire i lavori in maniera più omogenea, evitando i tempi morti inevitabili con le maestranze esterne e garantendo sempre di intervenire nel momento del bisogno, rispettando le consegne e risolvendo i problemi quando si presentano, senza rimandare a domani. Il cliente oggi cerca sempre di più di avere un unico referente per tutte le necessità, se a questo poi si aggiunge la soddisfazione per il lavoro svolto, la fiducia aumenta, il rapporto si consolida e la soddisfazione diventa reciproca”.

Tuttavia, se in Italia la partita giocata con gli amministratori di condominio si è rivelata vincente, il funzionamento del nostro Sistema Paese ha diversi limiti che Sferrazza è riuscito a bilanciare grazie all’apertura Oltralpe e l’arrivo di clienti stranieri.

“Qui da noi i problemi sono soprattutto legati al ritardo nel pagamento dei lavori, soprattutto nel settore pubblico, e alla cattiva usanza di dover anticipare i soldi allo Stato senza averli ancora incassati,

Una scelta vincente per dare un servizio completo è stata quella di avere tutte le maestranze in casa, dall’idraulico all’elettricista, al decoratore, al piastrellista come quelli dell’Inail e dell’Iva. Senza contare che anche le misure a favore del nostro settore hanno sempre dei retroscena inaspettati dovuti all’interpretazione o alle lacune della normativa, come sta avvenendo anche con il Superbonus del 110%. Uno non è mai sicuro di come stanno veramente le cose fino a quando non prova a farle, ma il rischio è poi quello di avere delle brutte sorprese perché dietro gli slogan spesso si nasconde una realtà ben diversa”.

L’avventura transalpina è cominciata quasi per caso aprendo una partita Iva provvisoria a Mentone per trasformare un negozio di abbigliamento in un bar per un amico, poi nel 2014 il lavoro è decollato dopo aver partecipato ad una fiera del settore a Nizza.

A Z I E N D E

E

I M P R E N D I T O R I

Nella foto nella pagina precedente una villa con piscina realizzata da Marco Sferrazza a Bordighera, sotto i lavori di risanamento delle facciate di un condominio sempre a Bordighera [Foto: Marco Sferrazza]

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In Italia ci sono problemi come il ritardo nei pagamenti o l’anticipazione dei soldi allo Stato, mentre all’estero ho trovato minor burocrazia e maggior gratificazione

aneddoti a loro collegati. Dalla scommessa vinta con l’architetto che non pensava fosse possibile costruire la villa di un cliente olandese in soli cinque mesi, arredamento incluso. Oppure all’impegno preso con l’ex campione del mondo di motociclismo Loris Capirossi, che non voleva che si spaccasse il pavimento di casa per risolvere il problema delle infiltrazioni. O ancora all’adeguamento sismico di una villa comprata da

Alcune interventi tecnici realizzati da Marco Sferrazza: sistema di drenaggio Gabbiodren (sopra), canale scolmatore (sotto), adeguamento sismico (a destra), muro in pietra facciavista (in alto a destra) [Foto: Marco Sferrazza]

una società bulgara a Beaulieu-sur-Mer, per la quale la Kerakoll in soli quattro giorni ha modificato le componenti di una resina per renderla ottimale.

“La villa per il cliente olandese ho iniziato a costruirla il 23 luglio e il 26 dicembre siamo stati suoi ospiti a pranzo nella casa nuova. Lavoravano anche 20 o 25 persone al giorno, ma mia moglie faceva fatture nel pomeriggio ed entro mezzanotte dello stesso giorno erano già state pagate. Per “Fin da subito la prima impressione è stata quella di una minor burocrazia e una maggiore gratificazione. Poi mi sono reso conto che le maestranze italiane lavorano molto meglio di quelle francesi, per cui ci sono più probabilità di avere un lavoro ben fatto. Se poi aggiungiamo che si possono spuntare prezzi migliori e che i pagamenti sono puntuali, la scelta di campo è già fatta. Va anche detto che mediamente il

convincere Capirex a rompere il pavimento di casa, invece, ho dovuto garantirgli che se non gli risolvevo il problema mi sarei accollato io la spesa di rifarlo. Con la Kerakoll è stata una lunga avventura, perché si trattava di un intervento delicato, rischioso e complesso, cominciato male con un’altra impresa. Ricordo che il giorno prima di quando dovevamo togliere i puntelli per mettere la prima trave in acciaio, avevo avuto un incidente in moto ed ero in

cliente straniero è più fiscale ed esigente,

ospedale. Avevamo paura che venisse tutto

ma per quanto mi riguarda è la situazione

giù e volevo esserci, ho dovuto firmare al

ottimale per poter fare bene, senza contare

pronto soccorso per uscire, poi sono tor-

che spesso c’è anche la reciproca gratifica-

nato in ospedale per farmi operare. Tutte

zione finale per il risultato raggiunto”.

cose da non dormire la notte, ma alla fine,

Tanti gli esempi che si possono fare e gli

che soddisfazione!

A Z I E N D E

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