Expo d'Arte Contemporanea "Avalon in Arte"

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expo d’arte a cura di Dina Scalera

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SANTA SOFIA

NO 14/23 DICEMBRE DUEMILAUNDICI



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Si declina ogni responsabilitรก per eventuali errori su testi e immagini.

con il patrocinio del

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via F. Crispi, 71 84126 Salerno tel. e fax 089 796654 cell. 333 2809615 info@avalonarte.com www.avalonarte.com

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... un’isola britannica fantastica dove regnano bellezza, pace ed armonia ... le sacerdotesse l’hanno circondata con dense nebbie e solo chi sa credere in lei può vederla ... l’isola di Avalon... ... un mondo fantastico dove regnano bellezza, sentimenti e fantasia, colmo di forme, colori, musica e parole, protetto da una densa nebbia e solo chi sa credere in lui può vederlo, può provare e trasmettere forti emozioni... il mondo dell’Arte... il mondo di Avalon Arte. 41 artisti hanno creato un meraviglioso filo di unione fra opere e poesie ... dando vita ad “Avalon in Arte” Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione di questo elaborato progetto: il Sindaco di Salerno on.le Vincenzo De Luca e l’Assessore allo Sport e Turismo Avv. Vincenzo Maraio che gentilmente hanno concesso in forma gratuita l’uso del prestigioso complesso monumentale di Santa Sofia durante il luminoso quanto famoso periodo di “Luci d’Artista 2011” il direttore tecnico, ma soprattutto l’amico Giovanni Memoli, che ha curato l’allestimento della mostra il mio amico da una vita e collaboratore Mario Cestaro, il critico d’Arte prof. Luigi Crescibene per la sua immensa gentilezza e professionalità, gli sponsor della manifestazione: Salerno Energia s.p.a., la Pasticceria Pantaleone di Salerno, la Floraesposito s.r.l. di Salerno, l’Aesthetic Club - Centro Eudermico - di Baronissi; Ethos Grafica snc di Salerno, tutti gli Artisti, il mio amico Gabriele Bojano e le associazioni che ogni sera hanno offerto spettacoli ed eventi, l’addetto stampa Roberto Trucillo il fotoreporter dell’evento Valerio Altobello LORO... gli artisti ed i poeti... grazie ai quali respiriamo Arte ed infine la mia famiglia che ha compreso ed accettato il mio lavoro, ma soprattutto la mia immensa passione per l’Arte... Le nebbie lentamente si dissolvono... ecco Avalon Arte… Dina Scalera Presidente dell’Associazione Culturale Avalon Arte

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Gentilissima Presidente, desidero esprimere il compiacimento mio personale e della Civica Amministrazione per l’importante manifestazione organizzata dalla Sua benemerita associazione. Il Comune di Salerno ha realizzato in questi ultimi anni un imponente programma di trasformazione urbana che ha reso la nostra città un modello virtuoso per l’Italia intera. Accanto a questo programma abbiamo intensificato gli impegni per l’arte e la cultura in tutte le loro manifestazioni ritenendole pietre miliari per edificare una comunità solidale, proiettata verso il futuro. Rivolgo pertanto a Lei, a tutti gli artisti coinvolti ed al pubblico che di certo decreterà il successo della Vostra iniziativa un affettuoso incoraggiamento a proseguire nell’attività di promulgazione dell’espressività multimediale. L’occasione è propizia per augurare a tutti e ciascuno un sereno Natale ed un felice Anno Nuovo. Vincenzo De Luca Sindaco di Salerno


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Ancora una volta Salerno si mostra come una delle città italiane più fervide nel mondo dell’arte. Il riconoscimento come icona del nuovo modo d’interpretare la città europea vede nelle manifestazioni artistiche la sua più alta rappresentazione. La cultura intesa come espressione dell’uomo, la contemporaneità come la sua differibile rappresentazione. L’associazione Avalon e la manifestazione Avalon in Arte, diretta dall’ amica Dina Scalera, esprime tutti i concetti editi a riproporre ciò che ahimè il tempo tende a ridurre a fievole ricordo. Vincenzo Maraio Assessore allo Sport e Turismo Comune di Salerno


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Una notte serena sospesa nel tempo Aldus Huxley, già ai principi del novecento, affermava che l’uomo ai sette peccati capitali ne aveva aggiunto solo un altro, e forse il peggiore, cioè la fretta. James Hillman in un famosissimo saggio di alcuni anni fa, dimostrava come la velocità fosse la cifra connotativa della civiltà contemporanea. Scriveva che espressioni come fast food, fast trak, fast forward, (cibo veloce, strada veloce, avanti tutta), sono diventati comunissimi e scandiscono i ritmi frenetici del nostro vivere quotidiano. Scriveva ancora, ed è maledettamente vero, che negli Stati Uniti d’America la musica del mattino trasmessa da alcune radio, è programmata da un computer che esclude quelle che “tendono a produrre un affetto melanconico”. In definitiva, per Hillman la società contemporanea, tende a marginalizzare il ripiegamento interiore ritenendolo un modo di essere, deteriore, negativo, lontano dalla stringente esigenza di velocizzare il tutto, postulato dalla rivoluzione tecnologica. E le cose vanno mestamente così. La vita dello spirito, la ricerca sentimentale di emozioni, si assottiglia. Pasolini soffriva per la scomparsa delle lucciole. Ma ora sta scomparendo anche la notte. Francis Scott Fitzgerard scriveva “Tenera è la notte”. Ora essa è atrocemente luminosa. Sembra che abbia abdicato al suo ruolo, che i suoi luccichii sfavillanti, che le insegne, schegge di colore impazzito, che l’assordante frastuono dei rumori, di voci, di musiche freneticamente ritmate, l’abbiano relegata negli anditi svampati e ingialliti dei nostri ricordi. Ma non per tutti è così. La velocità e i bagliori accecanti della notte scivolano, lenti, fra diafani chiarori di luna e tremori di cieli picchiettati di stelle, per quanti danno ascolto alle voci del cuore, alle risonanze interiori, ai sospiri dell’anima. E così nella sciatta, esosa e insipiente consistenza della realtà contemporanea, l’Arte e la Cultura irrorano la vita di tenerezza inquieta, di esigenza di andare oltre, di ascoltare il respiro del bello, di riportarlo più vivo, più vero, più puro. La mostra di pittura, scultura e fotografia artistica, ideata ed aristocraticamente organizzata dall’Associazione culturale “Avalon Arte” preziosamente presieduta da Dina Scalera, asseconda questa esigenza di tenerezza inquieta. L’Arte celebra la sua epopea. Essa non si spettacolarizza. Non cerca visibilità tout-court. Non obbedisce alle ciniche leggi del marketing. Le opere in esposizione sono uno specimen efficacissimo delle svarianti forme espressive che il novecento, nelle sue coerenti contraddizioni, ha consegnato al nuovo millennio. Il registro delle opere in esposizione, è estremamente diversificato.


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Ma c’è una cifra identitaria che le manteca e le vivifica. Esse, come larga parte dell’Arte Italiana, attraversano movimenti, scuole, tendenze senza mai smarrire sobrietà, compostezza, equilibrio, cioè la grande lezione della tradizione classica. E sono tutte supportate e vivificate da una inestricabile e felice comunione di enfasi creativa e serenità di rappresentazione. Nel 1915 Malevic, con il suo “Quadrato nero”, annunciava la fine della pittura tradizionale. Nel chiarire i principi fondanti del “suprematismo” affermava che le apparenze esteriori per lui erano importanti solo per la sensibilità essenziale e che “la sensibilità è la sola cosa che conti, è per questa via che l’Arte perviene pura senza rappresentazione”. Appare evidente che tante scuole e tendenze abbiano tratto linfa vitale dai principi enunciati da Malevic. Gli esiti, naturalmente, hanno avuto risoluzioni diversificate. Un grandissimo critico in questi giorni ha, con meditate argomentazioni, demolito grande parte dell’Arte contemporanea. Egli ha affermato che anziché cercare risoluzioni scombiccherate, visionarie, dissacratorie, per cercare visibilità facile, in una visione mercantile dell’Arte, tanti artisti o pseudo tali farebbero bene ad andare a bottega per realizzare opere di buona levatura tecnica. Egli ha, però, affermato senza esitazione che la mera riproduzione del dato oggettivo non può essere considerata che opera di artigianato. Ha rilevato come la trasposizione, il riporto del reale se vivificato da sensibilità interiore, da estro e creatività può raggiungere le vette eccelse dell’Arte vera. Gli artisti partecipanti a questa mostra sono nel giusto mezzo. Nelle loro concrezioni artistiche, si sentono i battiti, i palpiti, i sussulti, le vibrazioni dell’anima. E in tutte le opere, fremono e si placano le atmosfere, le forme, i suoni, i profumi della “mediterraneità” cioè di quell’altra cifra distintiva che accomuna la più autentica sensibilità espressiva dell’Arte italiana. E segni secchi, taglienti, sinuosi, morbidi, accondiscendenti, preziosità di chiaroscuro, di toni, di mezze tinte, colori lauti, terrosi, scialbati, evanescenti, succosi, croccanti cercano, velano e disvelano sentimenti, emozioni in penombra, attese, esultanti abbandoni, malinconia fondale, esigenza di corale armonia. L’Arte contemporanea non può risolvere le intricate problematiche della società contemporanea. Può, però, lenire il patire, lo straniamento, le corrosive ambiguità e additare se non esaustive scorciatoie, almeno strade meno impervie che conducano al senso più autentico e vero del vivere umano. Forse nel respiro di una notte fonda, espansa, serena, sospesa nel tempo. Prof. Luigi Crescibene critico d’arte


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Hanno scritto per noi: Cesare Fontana Dorella Cianci Francesca Candida Gennaro Keller Gianfranco Italo Tricolore Ilde Rampino Letizia Pizzarelli Matteo Sanna Mena D’Antonio Mimmo Scoglio Paola D’Angelo Ronnj Medini Valerio Iermano Vincenzo Lobosco


G I N A

A F F I N I T O Il mare immenso dell’anima Avanza e si ritrae, porta con se e trascina, porta via con sé i ricordi e ridona gli abbracci alla memoria. Nell’eterno ridondante ritorno l’anima mia in brulicante attesa quell’attimo di vita respira e Chiama. Chiama così chi ama l’altisonante e immensa anima del mare, nell’eterno sapore di un sublimato amore. di Letizia Pizzarelli

[ sempre alla costante ricerca di tecniche e di stili per nutrire la sua creatività] Nasce nel 1978, vive e lavora in Caserta. Sin da piccola l’Arte suscita il suo interesse, in tutte le sue forme, dalla danza alla recitazione al teatro. Si avvicina alla pittura in seconda battuta da autodidatta come forma di espressione personale. Osservatrice attenta trae spunto dall’Astrattismo e dal Minimalismo, ma è essenzialmente il Materico che trova spazio nelle sue opere, se si vuole cercare una graduale evoluzione del suo estro. Sempre alla costante ricerca di tecniche e di stili per nutrire la sua creatività.

Il mare immenso dell’anima di Gina Affinito 2011, mista 50x70 cm ginaaffinito.oneminutesite.it ginaaffinito@libero.it Letizia Pizzarelli lety89@tiscali.it


V alerio

A lto b ello I colori dell’immaginazione Innata è in me, la sospensione. Tra pregiate porpore e neri universi, scindendo anima e materia, lascio ad essa ispirazione in stormi di gesta e mutamenti. Come allodole di notte, irrequiete all’arrivar del giorno, getto l’anima al vento - e risorgo all’echeggiar di un’intuizione, in parabole confuse e ambiziose aspirazioni. di Ronnj Medini

Mi chiamo Valerio Altobello, faccio il fotografo da quasi cinque anni; per me non è assolutamente un lavoro ma pura passione per tutto ciò che circonda il mondo della fotografia. Ho deciso di partecipare per cogliere l’occasione di mettermi in gioco, di confrontarmi con altri artisti che come me condividono questo meraviglioso mondo. ... “Suggestione, colore e movimento. I colori dell’immaginazione di Valerio Altobello non è solo una fotografia, ma una finestra sul moderno nel quale, lo spettatore diventa allo stesso tempo attore, entrando nell’opera e venendone sopraffatto dai vorticosi giochi di colore che attraggono gli occhi ed emozionano la mente. Si passa, senza soluzione di continuità dal colore all’assenza di esso in modo da suggerire alla fantasia dell’attore-spettatore nuove forme, nuovi colori e nuove suggestioni. Il tutto condito da una mano tecnica, un’occhio limpido e un’attenta creatività che non è mai pura autoaffermazione”. Professor Erminio Ottone

[ ho pura passione per tutto ciò che circonda il mondo della fotografia ] I colori dell’immaginazione di Valerio Altobello 2011, fotografia 60x40 cm valerioaltobello@gmail.com Ronnj Medini www.ronnjmedini.it ronnjm@gmail.com


M ariagiovanna

A modio Gitana Lasci dietro di te il senso inesplicabile della tristezza il suono roco di un mondo che non ti appartiene più sferzato dai dardi della solitudine. Il gioco silente del perdono espresso negli occhi di un bambino preme sul tuo cuore e tu rincorri cullata dal suono di una musica i brividi inframmezzati dei battiti del cuore e disperdi dietro di te i germogli appassiti di un’esistenza scandita dai rintocchi lievi del mondo che ti circonda e che travolge i tuoi sogni in fili d’erba spezzati. di ilde Rampino

Mariagiovanna Amodio pittrice salernitana, allieva del Liceo Artistico di Salerno, dove incomincia ad approfondire e a conoscere Michelangelo Merisi (detto il Caravaggio), che condizionerà dal quell’istante tutti i suoi momenti pittorici. è facile notare la profondità indefinita dei fondi cupi, ma leggibili allo stesso tempo, la forza decisa, e l’espressione dei sentimenti, che portano a scoprire con evidente chiarezza lo stato d’animo dell’artista al momento dell’esecuzione pittorica La delicatezza dei segni e la decisione dei temi portano in fine in modo inequivocabile alla percezione delle emozioni, e lo spettatore se ne appropria portando con sé un bagaglio sentimentale presente e persistente. Scenografo Professore Rosario Brajone

[ la delicatezza dei segni e la decisione dei temi portano alla percezione delle emozioni ] Gitana di Mariagiovanna Amodio 2011, olio su tela 50x70 cm mariagiovanna.amodio@virgilio.it Ilde Rampino www.ilderampino.it ilderampino@libero.it


L oren z o

Basile Mettimi un segno sopra il cuore, accanto a Te muore la malinconia e ogni stanchezza si fa lieve, accanto a te divento Poesia. di Francesca Candida

“... Il suo discorso pittorico, liricamente incardinato nella consistenza della vaghezza, capta ed esteriorizza fremiti lievi, passioni sanguigne e carnali, introiezioni consapevoli, suggestioni, irrazionali modulazioni, increscapure, tensioni, incrinature frantumate, aggrumate o dissolte, pencolanti fra oggettività cercata e l’io che irrompe e, pur sorvegliato, palmita, freme, si inarca, si ripiega, si tende, sussulta, si fa luce chiara, baluginio che sfrangia la trama di ombra e di nero, che luccica, bisbiglia, sospira, disfa la compattezza, si fa tenerezza arcana, si fa soffio di luce nella nebbia, dispersa, lontana, oltre l’orizzonte. Lorenzo Basile fissa anche l’attimo. Esso diventa simbolo, si fa lampo di rara intuizione che apre la grigia trama che vela la vita. Elementi eterei, favolosi, corposi si addensano oltre gli angusti spazi del tempo, si fanno brandelli, schegge, scaglie baluginanti di mistero che avviluppa, inebria, stordisce, disperde...” Luigi Crescibene Scrittore, giornalista e critico d’arte

[ elementi eterei, favolosi, corposi si addensano oltre gli angusti spazi del tempo ] Lasciami come segno sul tuo cuore di Lorenzo Basile 2011, acrilico su tela 60x80 cm www.lorenzobasile.org info@lorenzobasile.org Francesca Candida alice572009@live.it


A N N A

L I S A

B E N V E N U T O Accogli il mondo nelle tue mani come un dono inesplicabile del vivere presenza di luce che allontana le ombre del divenire mentre il palpito innocente pervade il senso infinito dell’anima raccolta intorno a te, vestale e sorgente di vita che trasforma i silenzi in spazi vorticosi di assenze cullati da parole sussurrate nell’ansito del cuore. Soffi di ricordi che aleggiano intorno a te, in attesa di quel momento sussurri ridenti di gioia mentre il tuo sguardo varca i cancelli del futuro. di Ilde Rampino

(Nocera Inferiore, Salerno, 1993) La passione per il disegno comincia a manifestarsi sin dai primi anni della sua vita, spingendola a cimentarsi fin da piccola in concorsi artistici e ad avvicinarsi all’Arte da autodidatta, anche quando l’amore per lo studio e per la scrittura, come percorsi dell’anima e strumenti di crescita umana prima ancora che culturale, la inducono nel 2007 ad intraprendere studi classici presso il Liceo della sua città. Quella passione, intanto, comincia ad imporsi con prepotenza nella sua vita, crescendo insieme con lei e diventando un bisogno di evasione dalla nebbia dell’ipocrisia e dell’indifferenza attraverso la schiettezza delle linee e la forza travolgente del colore. È in questo periodo che il disegno e la pittura si trasformano per lei, da un meccanico utilizzo di tecniche e da sterili realizzazioni di copie, in un elemento essenziale della propria persona, in cui ritrovare se stessa e con cui comunicare attraverso il linguaggio universale dei colori e delle emozioni.

[ quella passione, intanto, comincia ad imporsi con prepotenza nella sua vita ] Light Blade di Anna Lisa Benvenuto 2011, acrilico e acquerello su tela 50x40 cm equilibriarte.net/Anna_Lisa annalisabenv@live.com Ilde Rampino www.ilderampino.it ilderampino@libero.it


G I O V A N N I

B O C C I A Estasi Magrebina Un abbraccio di calore che va al di là delle onde impetuose delle tempeste della vita che scavalcano pian piano il turbinio dei rami spezzati travolti dai piccoli frammenti di luce orme di passi affrettati lungo i sentieri del vivere che disegnano un cerchio di luce entro cui fissare il limite invalicabile della speranza in un vortice di pause e silenzi che recano in sé il segno impercettibile di una vita ritrovata. di Ilde Rampino

Dinanzi ad un’esplosione di colori, che travolgono gli occhi ed il cuore, sorgono spontanee due domande: “da quale anima, da quale irrinunciabile sogno vengono fuori quelle linee rapide, talvolta faragginose mai concluse sulla tela? Da dove nasce quel brulichio dorato, sotteso di lucentezze trasparenti captanti bellezza e vaghezza?” L’Artista non è un’anima semplice, lineare, è pieno di contraddizioni, slanci, esitazioni e, soprattutto, di generosità incondizionata verso quelli che conoscono maggiormente la consuetudine alle amarezze ed alla solitudine. Talvolta, dinanzi ai colori intensi e contrastanti delle sue opere si suppone ferrea volontà di ricercare soluzioni ideali ai mali dell’anima. Soluzioni che non saranno mai ideali, perché soggiogate dalla volgarità e dalla materialità. Eppure lui non desiste, esplodendo in percorsi di linee e colori capaci di violare e nello sesso tempo liberare ed esaltare l’intimità delle sue scelte e della sua ispirazione. Lina Lupoli

[ l’Artista non è un’anima semplice, lineare, è pieno di contraddizioni ] Estasi Magrebina di Giovanni Boccia 2005, tecnica mista 40x60 cm giovanni.boccia@email.it Ilde Rampino www.ilderampino.it ilderampino@libero.it


G iuseppe

Bottiglieri La torre di Babele Ammucchiati in città come animali, una torre di fiches da giocare e da buttare, nelle crociate d’un cristo che nessuno ricorda, e il sole che nessuno guarda; lo stesso che ti brucia la faccia, le poche volte che riesci a tenere la schiena dritta in questa fuga a rincorrersi l’ombra; son più gli asini dei vincenti e lo dimostra il sorriso che si vede in viso a quelli che hanno perso ogni speranza, come il sole che tramonta. Né perdi di tempo a cercar la rosa, i venti hanno smesso di soffiare e io son sempre più restio a fare i comandamenti. Te lo dico perché lo sai, quello che ti dicon molti, è solo un’altra bugia, smettila di correre, fattene una ragione: non c’è lingua che sia buona per chi ha già deciso di pugnalarti. di Matteo Sanna

Il tema della incomunicabilità, della atavica incapacità ad interagire dal punto di vista espressivo, ha rappresentato da sempre un dramma tipico di tutte le generazioni che, perdendo simbolicamente la parola comune, smettono di comunicare dando origine al caos. Dal punto di vista biblico la torre di Babele rappresenta una chiara allusione ad una migrazione verso occidente, equivalente sul piano simbolico ad un allontanamento dalla luce come conoscenza che la tradizione indica ad oriente. L’attualità della trattazione tematica pone una riflessione sulla contemporaneità storica immersa nel buio totale delle mancate certezze e l’esasperata ricerca di riferimenti.

[ il dramma tipico di tutte le generazioni che smettono di comunicare dando origine al caos ] La torre di Babele di Giuseppe Bottiglieri 2009, acrilico e olio su tela 150x180 cm www.giuseppebottiglieri.com info@giuseppebottiglieri.com Matteo Sanna www.myhell.altervista.org clouf000@gmail.com


M aria

L uisa

Brignola Scavando il buio Scavando il buio non ho che avuto in testa te, che con meno aria rimettevi inchiostro e colore sottraendo minuti aggiungevi vita ed eliminando fasci d’inquietudine rimpolpavi attimi di palloncini messi in vita come pesci che ritrovano l’aria nel fondo, e non pensando al buio non ho avuto che in testa te. di Dorella Cianci

Sono nata a Roma ed ho sempre avuto una passione per il disegno e più tardi, grazie alla sollecitazione di un amico gallerista, sono passata alla pittura. Lo stile che più sento mio è quello astratto; nei miei lavori voglio rappresentare l’energia dell’amore che si scambia tra gli esseri viventi, sottoforma di sottili raggi colorati che danno una luminosità particolare ai quadri che varia in base alla luminosità dell’ambiente e della posizione dell’osservatore. Solo da pochi anni ho potuto prendere in considerazione la possibilità di entrare in contatto con gruppi ed associazioni culturali che mi aiuteranno a crescere artisticamente. Spero di riuscire a comunicare i miei sentimenti e le mie emozioni attraverso la mia arte.

[ voglio rappresentare l’energia dell’amore che si scambia sottoforma di sottili raggi colorati ] Luce nelle tenebre di Maria Luisa Brignola 2011, acrilico su tela 50x70 cm goticrose@libero.it Dorella Cianci dorellacianci@tin.it


T ommaso

C ampagnuolo Indagine per la mente

Dietro ho solo le promesse che volevano esserci. Urla pure che tanto nessuno ti ascolta, neanche chi voleva esserci; siamo soli a guardare la prima delle volte che le cose si spiegheranno. Sono un gran burlone, lo sai, te lo dicevo sempre e ora lo sai, anche ora che sai perché non sarò mai in me; sai perché non posso essere ciò che tu vuoi. Sono un bugiardo, bimba mia, ora da adulta lo sai; credimi non era mia intenzione, ma ora, da sobrio, lo sai, la luna non è mia invenzione; ora, dolce fiore, guarda fuori, c’è ciò che volevi; guarda nella mia testa e smetti di urlare fattene una ragione; L’immenso colpisce l’insieme e non c’è nulla: quando solo le menti affini, all’unisono, sanno creare silenzio. di Matteo Sanna

Nella dimensione dove di regola c’è il FUGACE, l’ORRIDO, l’EFFIMERO, il TEMPO svolge un atto o elemento fertile affinché queste si concretizzino. Ma i ruoli del TEMPO e dell’UOMO sono ben diversi quando concorrono alleati e rispettosi l’uno dell’altro formano un’ENERGIA non quantificabile. Trasportare il PASSATO come tempo e forma nella dimensione odierna da origini a brutture fuori cronologia ed estetica. Possiamo dislocare o trascinare l’involucro energia da un’epoca ad un’altra (dimensione) essendo queste non sottoposta a leggi ESTETICO-CRONOLOGICHE. Comprendere l’energia vuoI dire interrogare la mente, riflettere sulle esperienze proprie e quelle che si analizzano ed ecco che il TEMPO da LINEA RETTA IMMUTABILE si PLASMA. da RAFFAELLO SANZIO “MADONNA DELLA MELAGRANA 1503-07”

[ interrogare la mente, riflettere sulle esperienze proprie e quelle che si analizzano ] Indagine per la mente di Tommaso Campagnuolo 2007, intaglio in pietra, fusione in bronzo, acciaio inox 100x100x130 cm digicolorsanmarzano@tiscali.it Matteo Sanna www.myhell.altervista.org clouf000@gmail.com


L uigi

C arillo Vesuvio

Una casa alzai per sfida sui tuoi erti e ostili fianchi graffiati dai solchi della mia paura, sotto un sacro lembo di cielo soggiogato dal respiro della tua oscura anima strappai alla morte la vita. Immense coltri ardenti apristi su di me, che ostinato tornai ad amare la tua rossa feroce bellezza, sorgente di rigogliosi frutti. Come lacryma divina mutata in carezzevoli tralci vidi zampillare ancora dalla terra dolcissima vita: ma l’ultimo dei miei figli calpestando gli antichi patti ha versato nelle tue viscere veleno. di Paola D’Angelo

[ trasforma le immagini reali e le organizza in composizioni fantastiche, astratte o surreali ] Luigi Carillo, diplomato in arte applicata all’Istituto d’arte di Napoli, docente di Educazione Fisica in servizio presso IIS “L. De Medici” di Ottaviano. Offre attraverso le sue opere una visione particolare e fantasiosa della terra Vesuviana, dei paesaggi, delle pinete, del Vesuvio. Trasforma le immagini reali e le organizza in composizioni fantastiche talvolta astratte o surreali.Dando vita a racconti inusuali e particolari che riportano alla memoria la pittura fauves dai toni caldi e accesi e dall’uso improprio del colore. Risiede in Terzigno e collabora con Arianna arte.

Vigneto Fabbrocini con Vesuvio di Luigi Carillo 2010, olio e tempera acrilica su cartone 100x70 cm calu58_2@libero.it Paola D’Angelo www.facebook.com/PaolaDangelo1964 paolad39@yahoo.it


P as q uale

C iao Pesce tropicale Un bagliore risalta nella sala buia, un’opera d’arte vivente catapultata nel tempo dal cobalto del mare verso la nuda terra. Il signore del mare si erge trionfante nella sua armatura come angelo tra le fronde in un vortice di colori come sinfonia generante il silenzio del mare in un anfratto di vita eterna. di Gennaro Keller

In particolare lavoro col “vecchio” e “sacro” legno d’ulivo, libero da modelli precostituiti. I nodi, gli incavi rinsecchiti, i buchi, le “rughe” della corteccia, le venature e le sfumature del legno (stagionate dal fuoco) sono non solo la storia di un singolo albero, ma motivi scultorei che con dolcezza e delicatezza modello. Le patine sono il vestito che creo per accompagnarle in un nuovo mondo fatto solo di colori che danzano nel buio della notte, eliminando le apparenze del vissuto. “L’anima della scultura di Pasquale Ciao è il fuoco, inteso nelle sue accezioni più antiche e ambivalenti di morte e vita e, liricamente, il modus operandi dell’artista ricalca il mito della Fenice. Come il mitologico uccello dal piumaggio iridato che, dopo aver vissuto lungamente, muore cantando in un rogo per rinascere dalle proprie ceneri, anche i legni datati scelti dall’artista, dopo essere stati avvolti dalle fiamme degli incendi, rinascono nella bellezza dell’interpretazione scultorea.” Stralcio di Antonella Nigro.

[ un nuovo mondo fatto solo di colori che danzano nel buio della notte, eliminando le apparenze del vissuto ] Pesce tropicale di Pasquale Ciao 2008, scultura in legno di ulivo bruciato con colori luminescenti 100x100x60 cm www.pasqualeciao.com ciaopasquale@email.it Gennaro Keller gk44@tiscali.it


C O C O

costa b ile

liguori

Temporale In pensieri densi, come nuvole di fumo, si è perso il mio spirito. Vagando in cerca di ragione, dai sensi e dai sentimenti. Un lampo! scuote il silenzio che mi pervade, i pensieri s’addensano, le nubi si scuriscono. Come nulla, scende una lacrima, poi un’altra ne sussegue.... è un temporale! La pioggia che purifica, stilla la mia anima dolente, in ricerca di se stessa. Si smarrisce in pensieri, perdendosi nel diluvio, in attesa che il sol, volga a nuovo splendore! di Mimmo Scoglio

Quest’opera nasce da una casualità, da una scelta istintiva non preventivamente meditata ma per ispirazione improvvisa, per un impulso, per segni tracciati prima che la ragione intervenga con le sue sovrastrutture e condizionamenti. Il dato visibile è interpretato con molta libertà, traducendo il tutto in segni colorati che creano una pittura molto decorativa dando una percezione immediata ed arrivando subito all’animo dell’osservatore. è un quadro intriso di linee, forme e colori liberamente fusi e accostati al di fuori di un ordine razionale usando acrilico, tempera, spray. Il titolo si riferisce ad una spinta dinamica pluridirezionale e ad una rotazione che ne rende il significato volumetrico - spaziale.

[ forme e colori liberamente fusi e accostati al di fuori di un ordine razionale ] Tornado di Coco 2011, tecnica mista 70x100 cm cocoart@hotmail.it Mimmo Scoglio siderium@me.com


mena

d ’ antonio Tramonto Sprazzi dorati su sera imminente. La terra si oscura il riposo è immanente. Del giorno passato si cerca il ricordo a sedare la mente. “Rosso di sera? “ Nubi incombenti attraversano l’aere . Saranno spazzate da venti vaganti o portatrici di piogge e tempeste? La notte sarà testimone silente! di Mena D’Antonio

...Gli studi fatti? Assurdi! La data di nascita? Non si chiede l’età ad una signora! La mia pittura?: Qui posso dire di più. Colore, Colore, Colore. Amo appassionatamente la NATURA ed è quella che si vedrà sempre nei miei lavori. Non amo dipingere figure umane, ma la “natura” degli esseri umani, con il loro ESSERE intimo fatto di dolcezza, passione, amore, dolore, disperazione traspare sempre o almeno spero di riuscire a trasmettere questa ed altre emozioni.

[ amo dipingere la “natura” degli esseri umani, con il loro ESSERE intimo fatto di dolcezza ] Tramonto di Mena D’Antonio 2003, olio su tela 50x40 cm filomenadantonio@tiscali.it


M imma

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luca Barche Oleggiano leggiadre, sullo specchio d’acqua, scivolando su di essa come fosse seta. Armoniose e immobili curve di legno, a riva attendono. Come colori di una tavolozza, pronte a tingersi, su di una tela di smeraldo e zircone. di Mimmo Scoglio

“L’Espressione artistica di Mimma De Luca si distingue per l’uso di colori freschi e gioiosi così da rendere le sue opere profonde e allo stesso tempo originali tra il tratto che le personalizza e il gusto nell’osservare il suo operato.” Artista con grande attitudine per l’arte estemporanea, restauratrice, decoratrice di ceramica in vari laboratori della costiera amalfitana. Ha ottenuto vari riconoscimenti nazionali e internazionali e numerosi premi fra cui: 1° posto estemporanea Villa Carrara Salerno 2010, 1° posto arte presepiale Natale 2010, Premio della critica Artisti alla ribalta Firenze, Premio speciale S. Raffaello, 2° posto arte estemporanea Salerno Exsposcuola per creazioni “monili” presso Università di Fisciano, Finalista del premio “Rifiuti in cerca d’autore” con opere realizzate con materiali di riciclo... Attualmente insegna educazione all’immagine e ceramica.

[ si distingue per l’uso di colori freschi e gioiosi così da rendere le opere profonde e originali ] Luce d’inverno di Mimma De Luca 2011, acrilico su tela 70x50 cm mimmad13@hotmail.it Mimmo Scoglio siderium@me.com


F rancesco

D e

S anctis Vele Spiegate al vento trafiggono l’aria sino a sfiorare il cielo danzando frementi, trepidanti sul tappeto azzurro del mare. Imponenti, leggere e silenziose svettano libere in spazi sconfinati volando come ali nel silenzio del mare trasmettendo un’energia di pace lasciando scie di speranza rincorrendo sogni di cieli azzurri. di Gennaro Keller

Pittore autodidatta. Si avvicina alla pittura in giovane età. La sua ispirazione pittorica è costantemente alimentata da colori, odori e suoni che trasferisce su tela nell’attimo in cui ne percepisce il condizionamento perfetto per l’istante. La sua sensibilità si trasforma in immagine visiva immediata e caratterizza tutte le fasi del suo percorso pittorico. Prevale, nelle sue opere, una misurata mescolanza fra la forza dei colori puri e la morbidezza dei colori tenui resi ancora più morbidi da soffici pennellate. Le sue opere pittoriche, siano esse figurative o astratte, si riferiscono sempre a soggetti presenti in natura, dei quali viene esaltato l’immaginario che riescono a suscitare nell’artista.

[ la sua ispirazione è alimentata da colori, odori e suoni che trasferisce su tela ] Vele di Francesco De Sanctis 2011, olio su tela 50x70 cm www.gigarte.com/francescodesanctis francesco.desanctis1950@hotmail.it Gennaro Keller gk44@tiscali.it


G iuseppe

D i

M auro Donna seduta Esposta a sguardi sconosciuti la donna è lì seduta su una sedia lo sguardo nel nulla, muta, assorta nei suoi pensieri. Sinuoso il corpo leggiadro il viso i capelli sciolti ad accarezzar le gote, misterioso il suo sguardo muta, non una parola l’anima avvolta nel silenzio le membra rinchiuse nella sua malinconia. Nel ritratto la donna si realizza attendendo il ritorno del suo mondo a fiorire assaporando l’aria di un sogno abbandonando la mente alla tela della sua vita. di Gennaro Keller

[ si dedica all’arte grafica e pittorica dagli anni ‘80 ] Giuseppe Di Mauro, nato a Cava de’ Tirreni nel ‘58, medico cardiologo, si dedica all’arte grafica e pittorica dagli anni ‘80. Ha illustrato vari testi di Medicina per l’Università di Napoli. è iscritto all’Associazione Medici Artisti Salernitani (AMARS). Ha ricevuto prestigiosi premi ed ha partecipato a diverse collettive: Milano, Padova, Roma, Firenze, Montecarlo, Barcellona, Emirati Arabi, Palermo, Foggia, Fisciano, Salerno, Cava de’ Tirreni, Ascoli Piceno, Piacenza, Torino, Livorno.

Donna seduta di Giuseppe Di Mauro 1998, carboncino seppia 53x73 cm www.dimaurogiuseppe.it giuseppedimaurogd@libero.it Gennaro Keller gk44@tiscali.it


C esare

fontana I quattro elementi Pesanti lacrime da cui esplosero silenzi, In un universo di opaca lucentezza Alla ricerca di una calda ombra. Tepore tu vento! Che in silenziosa docile carezza, Ammalii un mondo flebile nei confini Animoso tu mare! Le cui tue spume fluenti e mai scarne, Procurano dolce fuga dall’oblio Impetuoso tu fuoco! Le cui spire di possente calore, Celano sguardi di chi ambisce fierezza Creatrice tu terra! Le cui movenze tesero luce all’oscurità. Religioso sostegno ai nostri passi, Principio del tutto in assenza del nulla Percepibili e Palpabili emozioni nel continuo di un pensiero distratto. Vele e timone della mia anima.

Cesare Fontana nasce nel 1974 a Caserta ove tuttora risiede. Autodidatta, si avvicina al mondo del disegno nel 2010, usandone la sua forma più elementare, il carboncino. Approda infine alla pittura astratta e figurativa, conciliata dall’uso dei colori acrilici. Si considera una persona che ha avuto la fortuna di riuscire ad esprimere ciò che immagina e prova. Positive sensazioni scaturite da un amore profondo, da uno straordinario attaccamento alla vita e da un superbo senso del mondo. Ciò che è, è ciò che ha ricevuto. Matite, pennelli, nulla è a confronto di ciò che il cuore è in grado di provare ed il pensiero in grado di immaginare. Il suo desiderio di libertà, lo porta a credere nei sogni.

di Cesare Fontana

[ ha avuto la fortuna di riuscire ad esprimere ciò che immagina e prova ] I quattro elementi di Cesare Fontana 2011, acrilico polimaterico su tela 40x60 cm www.ioarte.org/artisti/Kliver/ cefontan@libero.it Cesare Fontana cefontan@libero.it


G A I L Dolcezza Celi il tuo sguardo al mio corpo, ma nel porti a movenze scarne, dai Compito di mostrarmi amore. Strisce indissolubili di emozioni avvolgono sì a manto e spire, la statica eterea tua presenza. Se volgi a me il tuo mondo, Senza ch’io ne possa immaginar realtà, In una mistica dolcezza avrai il tempo. Confida in ciò che il mio abbraccio, nella sfuggente strada di una vita Sa ripagare,essendo atteso. Sublime varco del tempo, Oltre il maestoso tocco del cielo, Oltre il blu di un oceano assolato. Avraì a ripagar la tua dolcezza Pensieri e gesti fermi ad ascoltar Ognuno il respir dell’altro Ammaliante padrona del tempo. segno di minuti mancanti al mio sogno. di Cesare Fontana

[ con pennellate di colori intensi cerco di trasmettere un sentimento vivo... la libertà ] Elvira Colicino in arte GAIL. Nelle mie tele è racchiusa fragilità e dolcezza, e con pennellate di colori intensi cerco di trasmettere un sentimento vivo... la libertà, che mi porta a credere nei sogni.

Dolcezza di Gail 2011, pittura ad olio 50x70 cm gail.1@virgilio.it Cesare Fontana www.ioarte.org/artisti/Kliver/ cefontan@libero.it


C ono

G I O V A N N I

G iardullo Non dirmi Non dirmi chi sei o qual sei davvero non dirmi della sangria scolata nelle notti confuse e del cielo stellato quando spogliavi l’amore dell’ultim’ora non dirmi dei sorrisi quotidiani menati in faccia alla prima opportunità non dirmi le fragilità del vero amore e non dirmi della complicità col candore della comprensione non dirmi quando nei bordelli di Arles accarezzavi capelli disinteressati e se in quei bordelli alleggerivi la vita spingendo e rallentando i movimenti dei secondi, e il valore della bugia e l’inutilità della verità, spiegami solo la bravura di lasciare un sorriso a perseguitare da mattina a sera una punizione tra cielo e terra e sputato in faccia a meraviglie invisibili. di Dorella Cianci

“Cono Giovanni Giardullo, tra grafiche e acquerelli si abbandona ad opere pittoriche che dalle citazioni riescono ad esprimere, con una maestria di figurativo, richieste esistenziali; come nell’opera di intreccio di mani, in un insieme, una solidarietà auspicata, in una contemporanea citazione di un dito che, rivolto verso l’alto, sembra invocare aiuto ultraterreno.” Da “Il giornale del Cilento” articolo di Marisa Russo

[ tra grafiche e acquerelli si abbandona ad opere pittoriche che esprimono richieste esistenziali ] Il muro giallo di Cono Giovanni Giardullo 2011, olio su tela 62x82 cm conogiard@gmail.com Dorella Cianci dorellacianci@tin.it


al

secolo

H aldamir

maio

G iovanni

Voce

Giovanni Maio, classe 1956, è un raffinato artista salernitano che si è affermato all’attenzione del pubblico e della critica attraverso i numerosi vernissage e le personali che lo hanno visto protagonista e che gli hanno permesso di ottenere importanti riconoscimenti nel mondo dell’arte. Nelle sue tele e nei suoi colori, il tratto forte di chi vive la Natura dal di dentro, respirandone l’essenza e cristallizzandone l’attimo in una folgore di presente. Nei suoi paesaggi Giovanni ripropone un vissuto a volte “selvatico”, ma di grande Libertà e sembra volerti dire che in quel momento, quando sei dinanzi ai suoi lavori, tutto il passato non conta niente, niente quello che si guadagna o si perde... Rimane la profonda sensazione di poter entrare nelle tele dell’artista, librandosi nell’armonia di un gesto che non c’è, nella seduzione di un richiamo ancestrale, nella bellezza della selvaticità; è l’intuizione di un tempo e il senso misterioso del destino. Quando dipinge, Giovanni riesce a fare del suo giorno un giorno grande quanto l’universo.

Velata, da foglie infreddolite l’aria, d’altura, d’un bosco, all’ombra di querce che lentamente ondeggiano, canticchiando l’ululato dei venti. E i ragni tendono fra i rami, le loro strade di seta. Come ventre lievitante, d’un gatto assopito, scorrono quiete le ore del mattino. Sul manto vellutato di terra bruna, danzano le ninfe, giocano i folletti. La graziosa sinfonia, di gracili voci armonizza qua e là giardini in viole e piante selvatiche. Lontano, alla fine del sentiero, silenzio. di Vincenzo Lobosco

[ nei suoi paesaggi ripropone un vissuto a volte “selvatico”, ma di grande Libertà ] La via di Haldamir 2010, acrilico 100x120 cm www.arcieridiavalon.it giovannimaio@arcieridiavalon.it Vincenzo Lobosco lobby-@hotmail.it


V alerio

I E R M A N O Maliziusell’ Maliziusella mia, tu faj ‘a scurnos’? Nun sai quant’ stu’ cor’, faj pena’! So’ già ddoje ore ca te stong’ appriess’ e so’ ddoje ore ‘e tuosseche... pecchè... a te te piace e fa’ “o tir’ e moll’“, te piace, quand’io stong’ ‘a spandeca’. Ma bell’ e bbuon’, cu st’aria malizios’ sul vestut’ ‘e vel’, t’appresient’... primm’ te gir’, cu stu “pizz’ a ris’“ po’ m’bracci’ a mme, te vien’ a cunzulà... di Valerio Iermano

Travolto dall’Arte: Ultimamente, il suo “estrodartista” gli ha destato una inaspettata vena poetica. “Lasciati andare al tuo estro, scoprirai l’artista che è in te” è il suo motto, e pertanto non c’è arte in cui non si cimenti. In quella pittorica, dove non si impone vincoli di stili e di tecniche e si lascia andare liberamente al suo “estro”, riscuote lusinghieri consensi di pubblico e di critica. Gli spunti per le sue opere: Vita, mare, amore, emozioni, sensazioni e, soprattutto, la Donna. Sua è la recente iniziativa: “Arte e Solidarietà” in cui si sta impegnando per mettere la sua Arte al servizio di scopi umanitari.

[ non si impone vincoli di stili e di tecniche e si lascia andare liberamente al suo “estro” ] Maliziusella di Valerio Iermano 2011, olio su tela 50x70 cm www.estrodartista.altervista.com ierval@yahoo.it


R ossella

L am b iase Il volo

Non ho ali, ho parole per levarmi fremente in volo, sospinta dal libero vento che i sospiri degli uomini cattura. Non ho ali, ho parole per sfuggire ai deserti di odio, visitando le estreme contrade del cielo, dove l’alba sfiorita raccoglie gli umidi sogni che la notte ha dischiuso. Non ho ali, ho parole alate per mutare in armonia di limpide note i rauchi singulti della mia anima. di Paola D’Angelo

[ la sensibilità dell’intuizione si sta sposando con la suggestione dell’espressione ] L’insieme crea le suggestioni di un cammino, spesso difficile, ma ricco di quella tensione tenace che è intrinsecamente contenuta nella sempre sofferta conquista del sé, elettrizzata da luci accecanti, quasi sensuali, ma anche aggredita da ombre divoranti. Un cammino mai fermo, in fieri. Un cammino esistenziale, ma anche artistico. Un cammino in cui la sensibilità dell’intuizione si sta sposando con la suggestione dell’espressione... Franco Bruno Vitolo

Il volo di Rossella Lambiase 2007, Turchese persiano 22x26 cm lambiasemichele@libero.it Paola D’Angelo www.facebook.com/PaolaDangelo1964 paolad39@yahoo.it


F elice

la

sala Non hai comprato rose infiocchettate, hai raccolto per me una margherita e io ricordo il tuo sorriso intimidito ed i tuoi occhi chiari come il mare. Da allora, quando si fa buio, io vedo l’Amore senza tempo e tra le stelle infinite margherite avvolgono il mio cuore nel silenzio. di Francesca Candida

L’Artista Felice La Sala è nato il 6 novembre 1950 a Contursi Terme (SA). Ha insegnato negli Istituti Tecnici di Venezia, Roma, Napoli e Salerno. Nel luglio 1973 Egli divenne, alla fine di un suo percorso introspettivo, non solo Pittore ma iniziatore dell’ESSENZIALISMO, con il suo dipinto “Sia la Luce!”. Esecutore di questo suo Manifesto, Felice La Sala ha esposto in molte città italiane sorprendendo i critici e suscitando sempre l’interesse del pubblico.

[ non solo Pittore ma iniziatore dell’ESSENZIALISMO ] Le Margherite di Felice La Sala 2011, olio su tela 50x70 cm www.pittoriequadri.it felicelasala@libero.it Francesca Candida alice572009@live.it


R onn j

M edini Wind force

Di pianti si fanno i sentieri e mutano i dubbi in fortezze come nubi al cader del giorno a rivestir quel tracotante sole. Attendo il sopir del vento che carezza verdeggianti allori e fuggo dall’anima inquieta per ricercar la sospirata luce. Stucchevoli abbracci di rami lanciati ad invocare il cielo riecheggian la fuga di Dafne implorante il sostegno di Gea. Grovigli di arti e radici, seppur mutanti in foggia e natura, impavidi affrontano l’aria eclissando l’Inatteso ardore. E l’eterno si fissa in scultura perpetuando estenuante lotta di una psiche che scelse il vento per guarir l’agonizzante cuore. di Ronnj Medini

[ voglia di guardare in modo diverso, volontà di scegliere i propri punti di vista ] Ronnj Medini, fotografo d’arte, si esprime principalmente attraverso la fotografia street. I suoi scatti tradiscono la voglia di guardare in modo diverso e la volontà di scegliere i propri punti di vista, spiragli dai quali documentare la realtà. è in continua ricerca della propria cifra stilistica per imprimere a ciascuna immagine il proprio stigma, l’impronta che la rende arte. Attraverso l’obiettivo, traduce le sue immagini in sculture possenti, definitive e tramuta in immaginazione tutto quello che vede.

Wind force di Ronnj Medini 2010, fotografia 50x35 cm www.ronnjmedini.it ronnjm@gmail.com


F a b iola

M urri A margine di Albania Non l’incontro di una passione in una terra senza spazio, il rifugio con la barriera azzurra e non darmi addosso ’sto mare non sa esser barriera per il dolore del mio decadimento né per la tua società che esce da un letargo e toglie l’orlo dalle gonne e dai pensieri prende pantaloni in saldo a tutti e lascia scrivere, e t’importa mentre scrivi di noi mentre in limine di forza mi sento solo rimbambito forse la tua bellezza di peccato originale forse il campo petroso di nascente Albania. di Dorella Cianci

Nasce ad Aarau (Svizzera) vive e lavora a Pescara, autodidatta sviluppa il suo innato senso artistico con la pittura e la poesia. Ha partecipato a numerose rassegne in Italia e all’estero aggiudicandosi premi e riconoscimenti da parte della critica e del pubblico. Nei suoi astratti mescola i colori come le emozioni che l’attraversano trasmettendole all’osservatore in modo diretto e intenso. Attenta ai vari materiali che usa con originalità e talento nelle sue opere, l’artista è in continua evoluzione consapevole che l’arte è libero intendimento in quanto espressione dell’animo.

[ mescola i colori come le emozioni che l’attraversano trasmettendole all’osservatore ] Exodus di Fabiola Murri 2011, acrilico 120x120 cm www.fabiolamurri.com fabiolamurri@gmail.com Dorella Cianci dorellacianci@tin.it


A N T O N I O

P alum b o Africa Spezia d’umido in terra di manto al sole Silenziosa distesa tra i forti poteri tra negato futuro e ricordo passato Mostra onor a chi dona al mondo colori arbusti verdi e pascoli di fame e gloria Potere e senso di libertà di spirito Cala in tramonti nel mio ventre o sole Segna a caduta il mio suolo o pioggia Rinnovate promessa alla mia famiglia Nella miriade di colori del mio popolo Nella vastità della mia terra Nella musica dei miei figli. di Cesare Fontana

...Palumbo realizza le sue opere combinando insieme vari materiali ed oggetti, spesso di recupero e... che combina!! Nel suo curiosare nei meandri della passione per il bello e il rispetto per la tradizione, gioca, come se niente fosse, a mettere insieme tutti i tasselli dell’arte contemporanea, tutti gli stili, le tecniche, di quelle correnti artistiche che hanno concorso a rivoluzionare “l’arte moderna” dal dopoguerra ad oggi... (Prof.Vincenzo Perna) ...i lavori di Palumbo danno adito a tutto un discorso sul riciclaggio, sulla società dei consumi e sui suoi risvolti ecologici, ma ci sembra questa la cosa meno interessante. Ciò che più conta, dal punto di vista dell’arte, è la notevole forza espressiva che il suo lavoro riesce a comunicare. (Prof.ssa Barbara Costa)

[ gioca, come se niente fosse, a mettere insieme tutti i tasselli dell’arte contemporanea ] Africa di Antonio Palumbo 2011, tecnica mista su legno 80x80 cm antoniopalumbo_47@libero.it Cesare Fontana cefontan@libero.it


L eti z ia

P i z z arelli La metamorfosi L’irrompente e irruento vento del Dio destino esorta l’oscuro ad avanzare nel cammino. Una luce abbagliante ne svela l’arcano, tra le ciglia possiede brulicanti speranze è la libertà di chi dal dolore sonnolento desta una più serena gioia e ne addormenta il tormento. di Letizia Pizzarelli

Letizia Pizzarelli è nata il 21/01/1989 a Battipaglia. Diplomata al liceo artistico A. Sabatini nel 2008 frequenta attualmente l’università degli studi di Salerno, facoltà di filosofia curriculum d’estetica. Ha iniziato a comporre poesie durante gli anni del liceo e nel 2009 partecipa e vince il concorso di poesia per opere inedite indetto dal Gruppo Albratos “Il Filo”, successivamente nel 2010 pubblica la poesia “Destino” nella raccolta dell’Aletti Editore tramite concorso indetto da quest’ultima “Il Federiciano”. Nel 2011 partecipa alla mostra indetta dall’associazione “Arianna... il filo dell’arte” esponendo altri quattro inediti. Le sue numerose passioni vanno dalla poesia all’arte alla filosofia e alla psicologia.

[ le sue numerose passioni vanno dalla poesia all’arte alla filosofia e alla psicologia ] La mutevolezza di Letizia Pizzarelli 2011, olio e tempere 50x70 cm lety89@tiscali.it


P aola

S iano Fantàsia Ogni minuto a cercarti, vederti, tra le cose di più; che altro avrei potuto vedere, amore, se non il tuo viso sorridere agli altri. Eccoti ancora camminare, e ogni tuo passo seguo, amore, nessuna delle tue mosse mi sfugge, amore, te lo dico perché sai che ti amo e sai che ti amo perché nessun tuo respiro mi può sfuggire; sento quando urli e t’arrabbi, lo giuro, ogni momento tuo diventa mio per ché della mia vita ho perso la misura del vero. Sappi che ti seguo amore, e nulla nei sogni puoi nascondermi, amore, nulla, neppure il tuo sonno, ora che giaci tranquilla, che credi di potermi dimenticare. Nulla può sfuggirmi di te, non sei mai sola. Credi sia folle quando ti chiamo amore? Ti giuro: un giorno saprò spiegarti perché non posso vivere senza te. di Matteo Sanna

“... (Paola Siano) riporta volti, espressioni, urgenze interiori, riporta la vita con le sue vivide e trascoloranti ritrosie, i palpiti, gli umori, le speranze, gli abbandoni, le tenerezze, gli oblii, i brividi, i recuperi, gli scoramenti, i sospiri. Nell’ariosa, trepida e delicata modulazione di luci ed ombra, nella nitida, evanescente e limpida risoluzione dell’impianto prospettico e disegnativo, Paola Siano, senza scivolare nella consueta comunione uomonatura, senza ancorarsi in un albagico solipsismo, senza scivolare in naufragi e derive di farragini meramente esornative, riporta, con fresca e meditata coscienza, un incisivo e rigido scorrere di immagini, che sono il senso della vita stessa, la vita del tempo, che fugge via e ritorna, eternamente nuova, eternamente uguale.” Prof. Luigi Crescibene

[ riporta un incisivo e rigido scorrere di immagini che sono il senso della vita stessa] Fantàsia: la Ninfa dei boschi di Paola Siano 2011, tecnica mista 77x57 cm www.paolasiano.com siano.paola@gmail.com Matteo Sanna www.myhell.altervista.org clouf000@gmail.com


G iovanni

T arlao Anime vaganti Bramante volli sangue e parole come sigilli rossi, danzanti su specchi di tela, a placar tormente e tremule foglie. Bramante volli opulenti tesori come lucide strade, fulgide al sopir del giorno, ad indugiar le tenebrose stelle. Bramanti cieli d’agata e zaffiro come assordanti drappi, stridenti tra ricchezze e sangue, a risvegliar la bramosia di vita. di Ronnj Medini

Giovanni Tarlao dipinge dall’età di 17 anni, autodidatta, praticando, osservando e sperimentando, acquisisce esperienza e tecnica, maturando progressivamente nella pittura, ottenendo cosi tecniche personali molto efficaci nel risultato finale. Il suo astratto indaga il rapporto con l’inconscio psichico e trasforma le sensazioni e le emozioni in colori, forme geometriche che rinviano a significati simbolici in grado di trasmettere un senso immediato all’osservatore. è con un certo stupore che ci si accorge di riconoscere nelle sue opere uno spessore emotivo che coinvolge lo sguardo e suscita le sue stesse emozioni, a dimostrazione di come la materia possa trasmettere non solo contenuti estetici, ma anche mentali. Nato a Grado nel 1950 ora vive e lavora ad Aquileia.

[ il suo astratto indaga il rapporto con l’inconscio psichico e trasforma le sensazioni e le emozioni in colori ] Anime vaganti di Giovanni Tarlao 2011, olio su tela 90x80x5 cm www.equilibriarte.net/site/tarlao www.giovannitarlao.it giovannitarlao@alice.it Ronnj Medini www.ronnjmedini.it ronnjm@gmail.com


T H E ’ A N G E L

A ngela

E sposto Come la nebbia I sogni son fatti di nebbia come i ricordi e come gli amori difficili. Ci son luoghi che non tutti possono vedere, sono nascosti nell’androne più buio dell’anima dove nasce ogni sentimento, dove muore ogni rimpianto. Hanno la pelle come una nuvola candida e fitta proprio come la nebbia, e non tutte le mani sanno come toccarli, hanno il cuore che è come i tuoi sogni e non tutti possono amarli. di Gianfranco Italo Tricolore

[ le sue opere sono uno sbocciare interiore che si manifesta in una pittura surrealista e simbolista ] Esposto Angela nasce il 22.08.76 in provincia di Napoli. Di formazione autodidatta. Già da piccola ama l’arte in ogni sua espressione, all’età di 20 anni si cimenta per la prima volta nella pittura, creando quadri surreali. Estroversa e dinamica, ama sperimentare e fondere le varie tecniche pittore con elementi sempre nuovi: sabbia, vento, terra, pioggia o qualsiasi altra cosa le venga in mente. Le sue opere sono uno sbocciare interiore che si manifesta in una pittura surrealista e simbolista. Negli anni cambia pseudonimo da D.E.A. a The’Angel, nel quale si rispecchia di più. Ha partecipato, e partecipa tuttora, a numerose mostre nazionali ed internazionali riscuotendo consensi di critica e di pubblico.

In volo su Avalon di The Angel 2011, misto acrilico su tela 120x80 cm www.theangel@gmail.com Gianfranco Italo Tricolore gianfrancoitalo@hotmail.it


G ianfranco

I talo

T ricolore Chiaro di Luna su Avalon

Gianfranco Italo Tricolore è nato a Torre del Greco nel 1972. Grafico pubblicitario, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha partecipato a numerose mostre sia a livello nazionale che internazionale riscuotendo ovunque ampi consensi di pubblico e prestigiosi riconoscimenti. Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. Nel 1998 apre un salotto studio sull’alzaia del Naviglio Grande di Milano, esponendo la propria opera pittorica a numerosi collezionisti italiani e stranieri. Hanno parlato di lui quotidiani e molteplici riviste e periodici della Campania. Attualmente è membro associato del gruppo “Arianna” e amministratore del gruppo TiArte “International”. “L’artista racconta nelle sue opere l’intensa ricerca interiore, il percorso deciso e attento a captare intorno a lui i segni del bene e del male, della gioia e del dolore e, talvolta, sembra sopraffatto da un tormentato bisogno di credere che per l’uomo è possibile, solo attraverso l’arte e la bellezza, giungere alla verità.” Prof.ssa Lina Lupoli

Di notte sospiri profondi nascono, accovacciandosi nel grembo di luce di quell’amata luna, quando dal sogno affiora quell’isola che non tutti sanno cercare, colmando i pensieri come leggere mongolfiere che vagano, vagano e tracciano note ammalianti, ruffiane, tingendo di blu ogni tuo sentimento che con la polvere di stelle che brilla sa lenire ogni rimpianto. Di notte vige la magia col suo profondo mistero che incarna gli inesaudibili desideri del mondo, inermi solo perché tu non ci credi e con la speranza che tu impari ad amarli perché sono quell’aria leggera, e son finanche l’amore che ti da vita, senza che tu te ne accorga. di Gianfranco Italo Tricolore

[ per l’uomo è possibile, solo attraverso l’arte e la bellezza, giungere alla verità ] Chiaro di Luna su Avalon di Gianfranco Italo Tricolore 2011, olio su tela 120x80 cm gianfrancoitalo@hotmail.it


A D A

V A L I S E N A Cavallo nero Corri lontano! Impastato d’infinito e di libertà. Per la purezza del cielo, per il fremito della terra, per il mare in tempesta. I tuoi crini fluttuano lievi e disattenti, come alghe d’abisso. Brace che scotta, fiera impazzita, tempesta d’estate la tua anima, che dà respiro ai venti, come corda di violino che vibra di vita. Corri lontano! Sulle ali del vento. Lontano, stamane, si sta sfarinando il confine, il velo di nebbia si dissolve nel sole, la spuma del mare è vestita da sposa. di Vincenzo Lobosco

…estroversa, ottimista, Ada Valisena privilegia il rosso nei suoi dipinti che si estrinseca nell’armonia di colori, magia delle tele, che non sono un semplice gesto della mano, ma creatività ed incanto che suscitano emozioni indescrivibili. Volti e figure che effondono armonia e solarità; genuinità dell’immagine che connotano una pittura rinveniente da approfonditi studi dell’universo pittorico che si evidenziano nei particolari miniaturizzati e caratterizzanti un nuovo linguaggio che dà valore all’espressione ed alla ricerca della perfezione. Una pittura che affascina e coinvolge; grazia e forza, linea e colore, viaggi dell’anima che riverberano attraverso gli eccezionali chiaro-scuri dei suoi dipinti.”… Dott. Alfonso Mariano

[ una pittura che affascina e coinvolge; grazia e forza, linea e colore, viaggi dell’anima ] Cavallo nero di Ada Valisena 2009, olio su tela 70x50 cm adavalisena@hotmail.it Vincenzo Lobosco lobby-@hotmail.it


E L E N A

V O R O B Y O V A Tramonto d’inverno Dentro l’immenso silenzio calato dalle aride volte che i nudi rami sospendono al vitreo azzurro di un cielo invernale fremono i tronchi fasciati di gelo, cupe anime protese nel breve addio che il sole regala alle cose quando lieve sopraggiunge la pura ora del tramonto. Come la neve su cui s’allungano già nere ombre non svanisce al tepore di un ricordo, così muto s’addensa il ghiaccio nell’inverno del tuo cuore che ignora altra stagione

[ Nasce nella Russia ante - Caduta del muro di Berlino... oggi dà sfogo al suo talento di pittrice ] Nasce nella Russia ante - Caduta del muro di Berlino, vive e studia a San Pietroburgo, dove si laurea in Etica presso la locale Università, insegnando poi nelle scuole liceali. Da otto anni in Italia, ha frequentato la Scuola d’Arte a Salerno per un corso di formazione nell’arte della pittura. Oggi vive a Bellizzi (SA) dando sfogo al suo talento di pittrice. La passione per i paesaggi si manifesta nelle sue opere che, per questi soggetti in particolare, sono influenzate, da una parte dalle sue origini dell’est - tramonti invernali, distese di campi di grano... -, e dall’altra dall’amore per la sua nuova terra, l’Italia, con il mare, il sole, le campagne verdi, sempre presenti nei suoi lavori.

di Paola D’Angelo

Tramonto d’inverno di Elena Vorobyova 2011, olio 120x80 cm gian35@tin.it Paola D’Angelo www.facebook.com/PaolaDangelo1964 paolad39@yahoo.it



D

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