Buone Notizie - Dicembre 2011 - Speciale Campagna Tende 2011-2012

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T R I M E S T R A L E

D E L L A

F O N D A Z I O N E

A V S I

D i r e t t o r e r e s p o n s a b i l e : R o b e r t o F o n t o l a n . P e r i o d i c o r e g i s t r a t o a i s e n s i d e l l a L . 47/4 8 a l Tr i b u n a l e d i F o r l ì n . 15 d e l 5 l u g l i o 19 9 5 . S t a m p a : T i b e r, B r e s c i a ( B S ). G r a f i c a A c c e n t o n D e s i g n , M i l a n o

campagna

DICEMBRE 2011

tende

anno XI n. 3

2011-2012

AVSI

Nord Uganda by Brett Morton per AVSI

Poste Italiane SpA - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27.02.2004, n°46) art.1, comma 2, DCB Milano - Editore: Fondazione AVSI, Padre Vicinio da Sarsina 216 - 47521 Cesena (FC) - AVSI è una FONDAZIONE - ONLUS - ONG idonea DM n. 0347 del 5 luglio 1973 - cod. fisc.: 81017180407

P E R I O D I C O

alla radice dello sviluppo: il fattore umano di Giorgio Vittadini

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fatto che chi è aiutato non è “un terminale” cui trasferire risorse (assistenzialismo) e può mancare di un’esperienza tale che gli permetta di avere le capacità per reagire in maniera adeguata alle opportunità che emergono.

Il punto che viene messo a tema è il generarsi di un soggetto, attore dello sviluppo. È fondamentale che gli interventi di cooperazione tengano conto del

Perché un intervento di cooperazione allo sviluppo sia efficace occorre aiutarsi a riscoprire in sé quel desiderio di costruire e di migliorare la propria condizione, ed educare quelle potenzialità e capacità che rendono ciascuno attore del processo di sviluppo… solo un rapporto tra persone, mosso da ideali che rispettino ogni dimensione umana, che sfidino la responsabilità di chi incontrano (rischio sull’impegno) e che accompagnino (nel tempo) secondo un cammino educativo, può

Presidente Fondazione per la Sussidiarietà

a vari decenni i problemi dello sviluppo e della cooperazione internazionale sono stati oggetto, oltre che di enormi interessi, di grandi passioni ed entusiasmi, a volte ingenui ma sinceri; e hanno coinvolto persone con credo e ispirazioni ideali diversi. Dopo quasi cinquant’anni, la globalizzazione e la caduta del muro di Berlino hanno smussato le punte ideologiche del dibattito, cambiando lo scenario e portando con sé nuove opportunità, ma la questione di cosa stia alla base dello sviluppo resta aperta.

aiutare la crescita di soggetti protagonisti e responsabili. In tali contesti, il coinvolgimento personale e professionale di persone mosse da un’esperienza ideale, e per questo portatrici di positività e speranza, ha innescato in chi le incontrava una nuova, inattesa, capacità di iniziativa; ha fatto intravedere un’opportunità nuova per la propria vita, ha generato uno sguardo diverso che ha fatto riscoprire il proprio valore e le proprie possibilità, creando una nuova fiducia e speranza.”* I progetti delle Tende si prefiggono di far crescere il fattore da cui scaturisce lo sviluppo. Il fattore umano.

*Tratto dalla prefazione di “Alla radice dello

sviluppo: l’importanza del fattore umano.” di G. Berloffa, G. Folloni. I. Schnyder v. W.; Edizioni Guerini e Associati, Milano 2010

LE POSTE

sono diventate

TROPPO CARE! Aiutaci a risparmiare inviaci la tua mail a buonenotizie@avsi.org

I PROGETTI DA SOSTENERE

KENYA Anche nella

carestia del Corno d’Africa l’emergenza è l’educazione

HAITI Ricostruire

l’umano: un centro educativo per ragazzi

R. D. CONGO

Tutti a scuola con il Sostegno a distanza

EGITTO Sostegno alle

scuole del Patriarcato Latino e formazione degli insegnanti


campagna

tende 2011-2012

PROGETTO TENDE - KENYA

Anche nella carestia del Corno d’Africa

AVSI

Dadaab, Kenya by AVSI Staff

l’emergenza è l’educazione

Con i suoi partner AVSI lavora nel campo profughi di Dadaab, in Kenya, affinchè le persone possano ricominciare una vita degna. Per alimentare la speranza, il punto essenziale è una presenza centrata sulla persona e non sui “rifugiati”. Un metodo particolare, che riconosce il valore di ogni essere umano e che fa scuola agli insegnanti ed è apprezzato anche da UNICEF

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n Africa Orientale 11 milioni di persone stanno soffrendo la più grave carestia degli ultimi 20 anni. Il Papa all’Angelus di domenica 17 luglio: «Con profonda preoccupazione seguo le notizie provenienti dalla regione del Corno d’Africa e in particolare dalla Somalia, colpita da una gravissima siccità e in seguito, in alcune zone, anche da forti piogge, che stanno causando una catastrofe umanitaria». Sollecitati dal Santo Padre a prendere posizione sull’emergenza carestia, AVSI è in prima linea accanto alla popolazione nei campi profughi di Dadaab, in Kenya, l’agglomerato più grande del mondo. La logica dell’intervento di AVSI a Dadaab è quella di rispondere all’emergenza educativa attraverso il miglioramento della qualità e accesso all’educazione, riqualificando gli inse-

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gnanti e costruendo spazi sicuri dove bambini e adolescenti possano imparare a leggere e a scrivere, oltre che ricevere sostegno psicosociale. Così come agevolare la frequenza scolastica delle bambine e fornire testi scolastici, banchi e tutto l’arredamento necessario. Secondo le statistiche di UNHCR le persone presenti a Dadaab fino a gennaio 2011 erano 310.942; di cui 168.857 bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni (88.060 maschi e 80.797 femmine): il 54% circa della popolazione. In agosto la popolazione ha superato le 400.000 persone. “Ogni giorno arrivano più di mille persone. La maggior parte di loro fugge dalla Somalia. Hanno camminato per giorni e giorni prima di arrivare qui. Le loro storie sono molto tristi. Madri che hanno visto i loro figli sbranati dalle bestie feroci; famiglie obbligate ad abbandonare tut-

BUONENOTIZIE

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to e in cerca di una speranza.” spiega Leo Capobianco, rappresentate di AVSI in Kenya. AVSI è a Dadaab dal 2009 e lavora perché le persone che arrivano possano ricominciare una vita degna. “In particolare, AVSI si occupa di educazione su richiesta dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), della Cooperazione Italiana per lo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, con la Mount Kenya University, UNICEF e il PCE, il Centro Permanente per l’Educazione dell’Uganda, partner per la formazione in Africa. – Spiega Libero Buzzi, desk area di AVSI – In pratica AVSI costruisce e mette a posto scuole e centri educativi semi permanenti e organizza la formazione ai maestri che insegnano ai bambini.

Leo Capobianco

SI RINGRAZIA


alla radice dello sviluppo: il fattore umano Cosa permette

il cambiamento della persona a qualsiasi latitudine e in qualsiasi condizione si trovi? Questa riflessione, decisiva per ogni intervento di AVSI nel mondo, lancia la campagna delle Tende, proponendo quattro progetti da sostenere che si prefiggono di raccontare l’innescarsi dello sviluppo. Tutti gli anni, in prossimità del Natale, AVSI promuove la “Campagna Tende”, per raccogliere fondi, sensibilizzare e sostenere alcuni progetti esemplificativi, grazie al coinvolgimento di circa 300 gruppi di sostegno, un vero e proprio popolo. Lo scorso anno si sono svolti più di 700 eventi, tra grandi spettacoli, cene di gala, partite di calcetto e piccole merende. Sezione dedicata su www.avsi.org con tutto il materiale da leggere e scaricare.

Il punto essenziale è una presenza centrata sulla persona, e non sui rifugiati o profughi, che riparta dalla sua dignità e alimenti la speranza. Per AVSI l’educazione non è solo apprendimento nozionistico, ma strumento per ogni individuo di crescere e scoprire il proprio valore”. In collaborazione con il Centro Permanente per l’Educazione dell’Uganda, AVSI ha così avviato dei seminari educativi tra gli insegnanti sul valore della persona e sull’essere educatori. “Un modus operandi particolare che la stessa UNICEF ha riconosciuto come innovativo e per il quale ha chiesto ad AVSI la collaborazione, per gettare le basi per un nuovo metodo”. Il Centro educativo (PCE) è una piattaforma nata per rispondere all’emergenza educativa in Africa organizzando formazione agli insegnanti, seminari e incontri. Una realtà che ha già formato più di 14.000 persone tra cui professori universitari, insegnanti, dirigenti scolastici, genitori, guardie carcerarie, assistenti sociali, medici, infermieri. Intitolato a don Luigi Giussani la sua nuova e bella sede è stata inaugurata nel gennaio 2009 grazie ad una precedente Campagna Tende e a un finanziamento del Ministero degli Affari Esteri Italiano e di Cesal, ONG spagnola partner di AVSI. Abiba è una bambina madre di due figli, di cui il secondo nato nel campo a Dadaab. Ha lasciato la Somalia senza dire nulla al Abiba marito, un nomade impossibile da rintracciare. È partita con la mamma, la figlia di sette anni e uno nel pancione. Era organizzata, aveva una macchina e dei viveri, ma è stata assalita dai banditi prima ancora di arrivare al confine che le hanno portato via tutto. Ha camminato due giorni

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prima di trovare un’altra macchina che l’accompagnasse alla frontiera. Da qui ha proseguito a piedi, ha impiegato altri due giorni per arrivare al campo di Dadaab. Ora vive con la mamma e i figli. Ancora non ha notizie del marito. Momina è una bellissima donna che ha lasciato la Somalia causa la guerra e la siccità. Durante il Momina viaggio con i suoi otto figli ha patito la fame e la stanchezza. Una notte, mentre dormiva sotto un albero, un facocero ha attaccato la sua famiglia, portando via il figlio di 7 mesi. Rimessasi in cammino è stata attaccata dai banditi, che le hanno portato via tutto. Ora a Dadaab vuole solo che i suoi bambini vadano a scuola. “Chi raggiunge il campo a Dadaab ha bisogno di tutto: vestiti, pane e acqua. - Racconta sul Sussidiario Maria Li Gobbi, cooperante AVSI in Kenya. - Ma da subito domanda un luogo sicuro e scuole per i propri figli, per dare una svolta alla loro vita. Segno della ricerca di una vita semplice Maria Li Gobbi e normale”. Deogracious Adrawa Droma è un educatore ugandese del PCE chiamato a Dadaab per la formare gli in-

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KENYA, Anche nella carestia del Corno d’Africa l’emergenza è l’educazione. HAITI, Ricostruire l’umano: un centro educativo per ragazzi R. D. CONGO, Tutti a scuola

con il Sostegno a distanza

EGITTO, Sostegno alle scuole del Patriarcato Latino e formazione agli insegnanti

segnanti: “All’inizio ero molto preoccupato. Mi rendevo conto che mi sarei trovato davanti a persone che avevano un bisogno più profondo di quello che avrei potuto offrire loro. Ora, ripensando all’esperienza, mi sento gratificato per la possibilità offertami. Un giorno un insegnante mi ha detto che solo dopo la formazione ha capito il valore del suo lavoro nei confronti dei bambini che sono il solo e vero futuro”. L’educazione in campo di emergenza assicura e sostiene la vita. Offrendo spazi sicuri i bambini e i giovani imparano e diventano grandi. Le scuole, anche nell’emergenza, sono il cuore della comunità e rappresentano l’opportunità per le future generazioni. L’impegno di AVSI a Dadaab con i suoi partner vuole essere la risposta concreta all’emergenza educativa in corso. “A un certo punto una donna chiama le altre, ridono. Mi dicono di raccogliermi i capelli perché non si vede il viso. Ma non ho un elastico e così faccio fare ad una di loro, che mi fa una treccia - Scrive Victoria Martinengo, cooperante AVSI in Kenya, sul Sussidiario - Alla fine erano tutte contente e ridevano soddisfatte. Ripensando a questo piccolo gesto, sempre di più capisco che, è vero qui c’è fame, sete, terro- Victoria Martinengo re negli occhi dei bambini, ma la vita non si ferma, la gente ride, come per far capire a noi, che spesso pensiamo di avere la risposta a tutto, che c’è altro, che la vita non finisce lì. Nonostante la disperazione, l’insicurezza, la violenza e la crisi umanitaria, e l’impotenza che abbiamo di fronte a tutto, ammetto che lo sguardo di quella donna e il suo gesto mi danno la forza per andare avanti.”

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LA DIMENSIONE UMANA di Luigi Campiglio, Ordinario di Politica Economica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Roosvelt, in un famoso discorso del 1932, teorizzò il suo pragmatismo affermando che “il paese ha bisogno e domanda una sperimentazione audace e persistente. È di buon senso adottare un metodo e sperimentarlo: se non funziona riconoscerlo con franchezza e provarne un altro. Ma soprattutto, tentare qualcosa”. Le esperienze (di AVSI) si collocano nel solco di un umanesimo pragmatico che presenta aspetti cruciali, in particolare l’ampiezza e la profondità degli obiettivi perseguiti, che pur ruotando intorno a un nodo centrale, come l’abitazione o l’istruzione, hanno coinvolto tutte le dimensioni sociali che a esso sono collegate, il che è potuto avvenire grazie alla qualità umana, oltre che professionale, di coloro che hanno realizzato i progetti. La ricerca delle radici dello sviluppo nella dimensione umana appare, in quest’ottica, una prospettiva di lavoro. (*Dalla presentazione di “Alla radice dello sviluppo: l’importanza del fattore umano.” Vedi editoriale)

KENYA: IL MAESTRO RICCARDO MUTI E IL RAVENNA FESTIVAL CON I BAMBINI DELLA SCUOLA “LITTLE PRINCE. Sabato 9 luglio il maestro Riccardo Muti ha diretto il coro della Scuola Little Prince che a Nairobi, nello slum di Kibera, anche grazie al sostegno a distanza, offre educazione di qualità a 350 bambini. Hanno cantato “Va Pensiero” davanti al vice presidente della Repubblica, al Nunzio Apostolico, all’Ambasciatore d’Italia e a tantissimi amici e personalità. Una giornata bellissima e veramente commovente: la musica classica non è parte della tradizione africana, ma la potenza della melodia e l’armonia degli strumenti sono state per tutti qualcosa di straordinario, e i bimbi delle baraccopoli, venuti al concerto, sono restati per due ore estasiati in silenzio! I genitori dei bambini hanno chiesto di invitare Riccardo Muti a tornare di nuovo: magari!?

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tende 2011-2012

PROGETTO TENDE - HAITI

AVSI Port-au-Prince by AVSI Staff

Ricostruire l’umano:

un centro educativo per ragazzi

“Dopo quel terribile 12 gennaio del 2010, guardavamo impotenti i bambini più piccoli vagare per le vie del quartiere. Ci chiedevamo cosa ne sarebbe stato di loro, senza genitori, senza punti di riferimento. Poi la richiesta coraggiosa del nostro staff: apriamo una scuola.” Da allora è stata fatta molta strada. Il racconto di Fiammetta Cappellini, rappresentante di AVSI in Haiti

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gni mattina c’è una piccola folla rumorosa e disordinata che scende sparpagliata dalle colline dietro Martissant verso la strada nazionale: giovani mamme con bimbi in braccio e 3 sacchetti per braccio, ragazzini già grandicelli con la sorellina per mano; tutti i bambini rigorosamente in uniforme scolastica verde. “Verde AVSI” si dice a Martissant, a volte suona un po’ come in Italia quando si dice “verde speranza” e per molti quel verde è stata veramente la speranza. Questi che arrivano sono i bambini della scuola materna KinderDodo, la prima a riaprire dopo il terremoto nel popolosissimo quartiere bidonville di Martissant, a Port-au-Prince. Ci hanno supportati i nostri generosi sostenitori del Sostegno a distanza, come anche gli amici di Mediafriends, che hanno finanziato la ristrutturazione

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dell’edificio. Il 15 settembre 2010 abbiamo aperto la KinderDodo: 80 bambini da 3 a 6 anni, tutti vittime del terremoto, la maggior parte orfani. Come a Martissant, anche a Cité Soleil l’educazione è stata la nostra “prima emergenza”: dare ai bambini un posto “a misura di bambino”, dove

ci si dedicasse a loro, alla loro esigenza di crescere in modo sereno ed equilibrato nonostante il contesto. Le scuole terminate in 15 mesi da AVSI a Port-au-Prince e operative sono 8, oltre a KinderDodo, con una media di 200 bambini. È la nostra piccola ricostruzione, realizzata grazie all’appoggio degli amici di AVSI in Brasile e Portorico, grazie ad AVSI Usa, Support (Germania), Avaid (Svizzera), e poi Mediafriends, CBAU e Resilience. Il sito scolastico più grande che è stato costruito sorge su un terreno pubblico, donato dal Comune di Cité Soleil, proprio di fronte a place Fierte, che era il primo e più grande campo di terremotati della città. Persino l’Unicef, stupita di fronte all’entusiasmo e al desiderio di normalità di questi bambini, ha reso più elastici i propri

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Da Haiti in Italia Sherline, Wesly e Delva hanno 27, 28, 24 anni e lavorano nei progetti educativi AVSI a Port-au-

criteri e ha donato a ciascun bambino un kit scolastico, nonostante non si tratti di una scuola pubblica. Questo è divenuto un sito polifunzionale con diversi servizi per la comunità: bagni, acqua potabile, lavatoi, terreni da gioco, un blocco latrine e lavatoi, un centro nutrizionale, grazie al supporto di Gruppo Trevi. Il centro nutrizionale con il suo blocco sanitario, in particolare, anima la piazza intera dalle 8 alle 14: è uno dei 6 centri di presa in carico della malnutrizione acuta e moderata, costruiti dopo il terremoto (5 già in funzione, uno da completare). Sorti come ambulatori di urgenza in tenda, per poi riconvertirsi in centri nutrizionali, rispondono a tutti i rischi che comporta in questo contesto l’essere sottoalimentati o malealimentati. Oltre 30 medici, pediatri, infermieri, nutrizioniste, ostetriche si sono alternati in turni estenuanti, portando ciascuno la propria professionalità e umanità, e rendendo possibile il piccolo miracolo di questi centri, realizzati in gran parte con i fondi dei nostri donatori privati, con il supporto di ACRI e dei fondi emergenza delle Agenzie delle Nazioni Unite. Oggi ricevono supplies specifici di Unicef e del World Food Programme, e sono riconosciuti dal Ministero della Salute come strutture di servizio pubblico comunitarie.

riole e le pale, la gente le braccia, e abbiamo ripulito tutto. L’edificio pericolante è stato riqualificato: 6 laboratori, o atelier, ogni stanza una professione: artigianato artistico, taglio e cucito, persino un ristorante comunitario. Ogni giorno un professionista viene qui a lavorare per metà giornata e insegna ad altri facendo insieme. Fino a 60 persone turnano ogni giorno tra apprendistato e produzione. Il lavoro per riprendere dignità. Quest’anno l’uniforme scolastica dei loro bambini se la pagano da sé. L’ultima grande sfida è il centro educativo, con attività ricreative, doposcuola appoggio psicoso-

ciale, il progetto più impegnativo e particolare: 12 aule, un grande gazebo in giardino e tanto spazio intorno. C’è spazio anche per i giovani per ritrovarsi, per gli insegnanti per continuare a studiare, per i genitori per trovare un sostegno nel loro difficile compito educativo. Ce lo avevano chiesto i genitori, all’indomani della prima urgenza: un posto dove i bambini potessero crescere sereni e i genitori ricominciare a scoprire l’importanza e la bellezza di occuparsi di loro, perchè la società haitiana da sempre è costruita sulla famiglia e se i legami forti che la costituiscono vengono a mancare, se si sfalda il nocciolo duro della società, ogni ricostruzione perde di senso, sono solo edifici vuoti. E invece gli edifici di AVSI oggi sono pieni. Una realtà, grazie a BCC Treviglio, Il Germoglio e la campagna Tende del 2010. «L’idea è far vedere che una vita può essere diversa – afferma Alberto Piatti, Segretario Generale di AVSI - quando ci riesci questi ragazzi mettono nel bene la straordinaria energia che prima mettevano nel distruggere e distruggersi».

Fiammetta Cappellini, rappresentante AVSI in Haiti è stata candidata al premio “Donna dell’anno 2011”. Per fare un piccolo bilancio, dopo il terremoto del 2010, in 20 mesi ha coordinato uno staff di circa 30 espatriati che si sono ruotati e 150 staff locali, in condizioni difficili e spesso estreme, portando a termine l’avvio di 16 strutture riabilitate o costruite: 9 scuole, 5 centri nutrizionali, laboratori artigianali tra cui un ristorante comunitario.

Ci sono anche realtà che nascono dall’apertura verso queste comunità che siamo chiamati a servire. È il caso degli “ateliers”. L’idea è nata da un problema: davanti al nostro ufficio-tenda c’era un edificio pericolante usato come latrina a cielo aperto dai terremotati del quartiere. Un serio problema per la salute di tutti. Abbiamo cominciato con due giornate di “corvée di quartiere”: AVSI ci mette le car-

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AVSI

Foto by Paolo Carpi

Prince, a favore di bambini e adolescenti. Hanno partecipato come volontari al Meeting di Rimini, invitati da alcuni cooperanti italiani arrivati ad Haiti per aiutare la popolazione colpita dal terremoto. Dopo una settimana da cuochi e lavapiatti, hanno fatto un giro per l’Italia e hanno visitato anche l’ufficio AVSI Sostegno a distanza a Cesena. Hanno raccontato la loro esperienza nei giorni del terremoto, e come questo evento li ha portati a sentirsi protagonisti in prima persona dell’aiuto alla propria gente, facendo nascere in loro una nuova speranza: in un momento di sconforto totale hanno saputo risollevarsi e porsi la domanda: come ricominciare? Hanno perso persone care, amici e familiari, ma si sono subito dati da fare perché si sono resi conto che in quella situazione ognuno poteva fare la differenza. E in Italia sono rimasti molto colpiti dall’interesse sincero e profondo dimostrato dai sostenitori italiani per i bambini di Haiti.

Quando la carità è una vera bontà

Riprende l’iniziativa “Un culatello & C. di Zibello per AVSI”, organizzato dall’AVSI Point locale. “Ci siamo accorti che l’idea di abbinare un prodotto d’eccellenza a un gesto di carità ha ottenuto con nostra sorpresa un successo insperato. Il Culatello è stato il pretesto racconta Alberto Stecconi, responsabile dell’iniziativa - il grimaldello per spalancare la generosità di tanti che hanno potuto scoprire il bello che si cela dietro il buono che si mangia. Siccome questo fatto ha stupito prima di tutto noi, abbiamo pensato di rilanciare la proposta provando a migliorarla con il coinvolgimento di altri “artisti” del buono della nostra terra”. La proposta per la nuova stagione si arricchisce anche con un vino fresco, salumi tipici e formaggio. Il prezzo di vendita è quello che si otterrebbe acquistando direttamente dai produttori, ma – grazie proprio alla loro generosità – una parte del ricavato è destinato ad AVSI. Per acquisti: tel. 338.463.68.62 culatelloperavsi@ cdsdizibello.org

RIMANI

con noi

CC Bancario BANCA POPOLARE DI MILANO intestato “AVSI” IT 61 C0558401626000000019000 CC postale intestato “AVSI” n° 522474

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DOve SIAMO, COSA FAC La Fondazione AVSI è una organizzazione non governativa, ONLUS, nata nel 1972 e impegnata con 118 progetti di cooperazione allo sviluppo in 38 paesi del mondo di Africa, America Latina e Caraibi, Est Europa, Medio Oriente, Asia. AVSI opera nei settori socio-educativo, sviluppo urbano, sanità, lavoro, agricoltura, sicurezza alimentare e acqua, energia e ambiente, emergenza umanitaria e migrazioni.

CANADA

La sua missione è promuovere la dignità della persona attraverso attività di cooperazione allo sviluppo con particolare attenzione all’educazione, nel solco dell’insegnamento della Dottrina Sociale Cattolica.

118 progetti

STATI UNITI D’AMERICA

in 38 paesi

Stakeholders

HAITI

1.481risorse umane

MESSICO

collaboratori, espatriati, consulenti, volontari e stagisti

HONDURAS

VENEZUELA

700 partners locali 38.642 donors

BRASILE COLOMBIA

9.907 privati, 28.656 sostenitori a distanza, 79 pubblici

ECUADOR

Network AVSI

60 organizzazioni nel mondo tipologie progetti

PERÙ

progetti per aree di intervento PARAGUAY

AGRICOLTURA, SICUREZZA ALIMENTARE E ACQUA

14 9

EMERGENZA UMANITARIA ENERGIA E AMBIENTE

ARGENTINA

1 9

LAVORO

6

MIGRAZIONI

Paesi dove AVSI realizza i suoi progetti

9

SANITÀ

Paesi dove AVSI promuove le sua attività

SOCIO-EDUCATIVO

70

SOSTEGNO A DISTANZA SVILUPPO URBANO

CILE

1


ACCIAMO FEDERAZIONE RUSSA

KAZAKHSTAN

POLONIA AUSTRIA ROMANIA R.F.Y. KOSOVO SPAGNA

ALBANIA LIBANO

PORTOGALLO

THAILANDIA

NIGERIA

ETIOPIA SUD SUDAN

SIERRA LEONE

UGANDA COSTA AVORIO

KENYA

RWANDA

BURUNDI

CONGO BRAZAVILLE

TANZANIA R.D. CONGO

ANGOLA

MOZAMBICO

Annual report di AVSI con il bilancio certificato: scaricalo dal sito www.avsi.org

49%

51%

16.363

17.025

55%

45%

16.041

13.286

48%

52%

16.483

8% 3% 1%

Struttura

Fund raising

Attività accessorie

17.751

0,06 % Indice efficienza Fund raising

88%

Costi progetto

2008 33.388

2009 29.326

2010 34.234

Costi struttura2010 34.317

8%

3% 88% Indice efficienza Fund raising 0,06% Costi Fund raising

Andamento raccolta privata/pubblica totale risorse - valori x .000

Pubblico Privati

12

di CostiTipologia attività accessorie valori %

Progetto

oneri 1%

47

42

Est Europa

10

7 Asia

Medio Oriente

Africa

America Latina e Caraibi

Progetti per aree geografiche


campagna

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PROGETTO TENDE: SOSTEGNO A DISTANZA IN R.D. CONGO

A scuola con il Sostegno a distanza

AVSI

Un luogo certo e sicuro per i bambini

Scuola in R. D. Congo by Brett Morton per AVSI

AVSI aderisce al Sostegno a distanza in chiaro dell’Agenzia per il Terzo Settore

AVSI è nata nel 1972 a Kiringye, Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire), nella regione orientale del Kivu. Nel 1999 è iniziato il sostegno a distanza e oggi AVSI è presente nell’area con numerosi progetti di emergenza, educazione, agricoltura e sicurezza alimentare. Queste

terre sono state per anni teatro di guerre, alleanze e separazioni di gruppi armati e purtroppo ancora oggi la situazione è abbastanza instabile. Per noi in Italia non è facile renderci conto di cosa possa significare questa instabilità, ma ci basti pensare che nella zona di Karambi, per esempio, le famiglie, per rifugiarsi dagli eventuali attacchi, trascorrono la notte nella foresta, senza alcun riparo, per essere meno visibili. Per i bambini che non frequentano la

Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org

scuola è facile finire a lavorare nelle miniere o entrare a far parte di gruppi ribelli o milizie. In questa situazione è evidente l’importanza di garantire ai bambini la possibilità di una istruzione adeguata e fare in modo che la scuola sia un ambiente sicuro. Grazie al sostegno a distanza i bambini ricevono supporto per la frequenza scolastica, materiale didattico, attività di doposcuola, cure mediche in caso di bisogno, attività ricreative e visite familiari, così preziose dove i bambini vengono spesso trascurati e non hanno altre occasioni di vivere da bambini, giocare, divertirsi, socializzare. Inoltre corsi professionali (muratori, falegnami, taglio e cucito) che coinvolgono i ragazzi più grandi e in alcuni casi anche i loro familiari; attività generatrici di reddito e campi comunitari per

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i genitori, che coltivando insieme garantiscono manodopera regolare e aumentano il loro senso di responsabilità, anche attraverso formazione e attrezzi; riabilitazioni di case, dove AVSI acquista lamiere, travi e pali mentre le famiglie fabbricano i mattoni; corsi di alfabetizzazione per le mamme, che hanno capito quanto sia importante leggere e scrivere vedendo ciò che i figli imparano a scuola; formazione per assistenti sociali e supporto agli insegnanti, perché l’educazione avviene innanzitutto nel rapporto umano con un adulto. Oggi i bambini sostenuti a distanza tramite AVSI sono 1.200. Ma il bisogno è enorme: già altri 200 aspettano un amico che da lontano voglia sostenere la sua speranza. Il tuo caffè al giorno può veramente fare la differenza! Dania Tondini

SI RINGRAZIA


campagna

Spot Sostegno a distanza su Sky

Dal 19 dicembre al 1° gennaio 2012 va in onda gratuitamente sui canali SKY lo spot AVSI “Sostegno a distanza: l’ignoranza uccide, l’educazione salva la vita”. Nella lettera di Sky si legge: “La partecipazione, seppur indiretta, al raggiungimento di un obiettivo come quello perseguito dalla Vostra Organizzazione rappresenta per Sky Italia un privilegio e un’assunzione di responsabilità coerente con l’impegno della nostra azienda nei confronti della società civile ed in particolare dell’infanzia.”

In un paese come il Congo accadono avvenimenti

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AVSI

che ci scoraggiano, ma sono

Aimée, assistente sociale AVSI

storie e sorrisi come questi che ci fanno ritrovare sempre la forza di affrontare questo lavoro. Alessia, Sostegno a distanza Repubblica Democratica del Congo

Batechi è una ragazzina di

Goma, ha 16 anni, una malformazione alla colonna vertebrale e un ritardo mentale. Ha perso entrambi i genitori ed è rimasta sola col nonno e la nuova moglie che la maltrattava. Non riuscendo a frequentare la scuola è stata inserita in un centro per portatori di handicap, ma non venendo stimolata era regredita fino a non saper più nemmeno pronunciare il suo nome. Gli assistenti sociali del sostegno a distanza l’hanno portata alla Maison Marguerite, che accoglie ragazze con problemi, per farle imparare un mestiere. Dopo soli due mesi, la ragazza ha imparato a prendersi cura di sé. È diventata più responsabile, al punto che le altre ragazze le affidano i propri bambini quando hanno da fare. Ora Batechi sta frequentando un corso di cucina e di alfabetizzazione e speriamo che la sua famiglia la riaccolga.

Congo chiama Haiti:

Elysée e Magaline

Elysée lavora in Congo per AVSI nel progetto sostegno a distanza. Paese difficile, condizioni di vita estreme, ma per Elysée vedere che tante persone in Italia aiutano i bambini bisognosi ha fatto accendere anche in lei la scintilla: da maggio sostiene a distanza Magaline, una bimba di Haiti, si scrivono spesso, Elysée le ha anche mandato un libro di storie congolesi. Davvero un’amicizia dell’altro mondo!

Jolie

è nata con una grave malformazione al cuore, dopo la perdita dei genitori è rimasta sola con la sorella di 15 anni. Fortunatamente nel 2003 un assistente sociale di AVSI l’ha inserita nel sostegno a distanza e Jolie ha iniziato la scuola e poi ha avuto la straordinaria opportunità di essere operata in Italia. Oggi Jolie ha avuto un bambino, ha concluso il corso di cucina e prepara le pietanze in occasione di feste ed eventi. In questi 8 anni Jolie è stata supportata sempre dallo stesso sostenitore con cui è nato un legame di fiducia reciproca e di appartenenza.

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I figli di Baudoin

Nel dicembre 2008 Baudoin, operatore AVSI in Repubblica Democratica del Congo, moriva a causa di un assalto a mano armata. Lasciava la moglie e 6 figli tutti in età scolare. Un appello ai colleghi di AVSI di tutto il mondo ha permesso di raccogliere fondi sufficienti a garantire il percorso scolastico di tutti i ragazzi, e oggi il primo di loro, Christian, ha raggiunto il traguardo del diploma di ingegnere tecnico in elettricità industriale!

Ligilima Quando abbiamo

chiesto ai nostri bambini di raccontare qualcosa della loro realtà agli amici in Italia, la piccola Ligilima ha realizzato con le foglie di banano la figura di una donna che porta il proprio bambino sulla schiena, come tradizionalmente fanno tutte le donne in Congo e molti altri paesi africani. Ha poi spiegato di aver scelto questa immagine, perché, simbolicamente, la sua sostenitrice la sta accompagnando in questo percorso come una mamma fa col proprio bambino.

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Io ritrovo la storia della mia vita nel mio lavoro quotidiano e questo mi è di grande aiuto per comprendere meglio anche la situazione dei nostri bambini. AVSI mi ha aiutato a migliorare non solo il rapporto con i bambini del progetto, ma anche a migliorare le mie relazioni familiari con i miei fratelli e sorelle. Cerco con tutta la mia forza di aiutare i bambini ed i ragazzi che incontro quotidianamente, sensibilizzandoli, consigliandoli, e dicendo loro: “Approfittate della fortuna che vi sorride, studiate, abbiate dei sogni, credete in voi. Voi avete delle capacità, ce la potete fare. Coraggio!”

Solange è cresciuta solo con la

madre e due fratellini. È sempre stata presa come esempio da tutti i compagni per la sua bravura e disciplina e ha terminato la scuola secondaria a luglio come prima della classe. Con il suo diploma in studi sociali, ha svolto un tirocinio in AVSI al Sostegno a distanza nell’ufficio di Rutshuru. Grazie a questa esperienza, Solange ha compreso che vuole diventare assistente sociale e sta cercando un lavoretto per potersi pagare gli studi universitari.

Sostegno a distanza

un caffè al giorno, due lettere all’anno e un sorriso per sempre! -------------------------------------------------------

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campagna

tende

PROGETTO TENDE - EGITTO

2011-2012

AVSI

Il vento della speranza Fai gli auguri

con i nostri biglietti Anche quest’anno, in vista delle festività natalizie, la cooperativa Inter Sinergy ha realizzato il nuovo catalogo di biglietti augurali che sostengono AVSI e il Banco Alimentare. Nel 2010 quasi 600 aziende e singole persone hanno aderito alla campagna dei biglietti augurali. Aiutaci a diffondere l’iniziativa, tra parenti, amici e aziende! Per info e ordini: intersinergy@fastwebnet.it, lidiagranata@fastwebnet.it. Altre tipologie di biglietti su www.avsi.org e www.bancoalimentare.it. Tutti i biglietti sono personalizzabili con il logo della Tua Azienda.

Inter Sinergy Soc. Coop. di Solidarietà Via Rancati 33 - 20127 Milano Tel. 02.28970004 - Fax 02.99981272 intersinergy@fastwebnet.it

periodico della Fondazione AVSI, ONG-Onlus, in abbonamento postale gratuito ai donatori. Direttore: Roberto Fontolan Redazione: Maria Teresa Gatti, Elisabetta Ponzone, Dania Tondini Grafica: Accent on Design, Milano Redazione: Fondazione AVSI, via Legnone, 4 20158 Milano - Tel. 02.6749.881 - buonenotizie@avsi.org ARRETRATI L’archivio completo è scaricabile dal sito www.avsi.org AIUTACI A RISPARMIARE Mandaci i tuoi dati a buonenotizie@avsi.org; ti spediremo il giornale via mail. INFORMATIVA DATI I Suoi dati sono registrati e custoditi con i più corretti

criteri di riservatezza dalla Fondazione AVSI mediante procedimenti elettronici e utilizzati esclusivamente per informarLa sulle attività di AVSI in corso in Italia e nel mondo. In conformità al D. Lgs 30/06/2003 n. 196 sulla tutela dei dati personali, Lei potrà consultare i dati che La riguardano chiedendone la variazione, l’integrazione e anche l’eventuale cancellazione dietro semplice richiesta scritta indirizzata al Responsabile Dati Fondazione AVSI, Via Legnone 4 - 20158 Milano.

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La primavera araba è nata qui, in questo Paese. Il progetto delle Tende si prefigge di sostenere l’educazione nelle scuole del Patriarcato d’Alessandria d’Egitto. Opere che promuovono la pace e favoriscono lo sviluppo tra i popoli.

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delle conoscenze concernenti le tappe evolutive del bambino nelle sue relazioni con l’adulto, la famiglia, la scuola e il mondo esterno.

n progetto in Egitto particolare, che nasce da una richiesta altrettanto particolare del Patriarca d’Alessandria Cardinale Antonios Naguib per il sostegno alle scuole cattoliche dipendenti dal Patriarcato Copto Cattolico nella Diocesi di Alessandria e in quella di Minya, a circa 250 chilometri a sud del Cairo.

“Abbiamo vissuto dei giorni angosciosi, che il mondo intero ha potuto seguire sui media. I partiti e i gruppi di opposizione al regime e al governo hanno iniziato a organizzare delle manifestazioni grandissime, a cominciare da martedì 25 gennaio. Chiedevano il «cambiamento», un cambiamento radicale e immediato del regime, della Costituzione, del governo e del presidente. Il presidente Mubarak ha cercato di soddisfare i manifestanti e l’opinione pubblica con delle concessioni parziali, che sono state considerate insufficienti. La fine è nota, ed è stata la dimissione di Mubarak”. Ricordava così il Patriarca Card A. Naguib in una inter-

Un intervento rivolto sia a bambini ed adolescenti che ai loro genitori e insegnanti, per favorire la maturazione personale e l’integrazione sociale di queste persone che vivono in contesti difficili. Il progetto delle Tende di AVSI in Egitto si focalizza sull’educazione, nel termine più ampio, come spinta propulsiva per la pace e lo sviluppo. Una delle attività principali del progetto è la formazione degli insegnanti attraverso l’organizzazione di corsi che privilegiano la consapevolezza del ruolo educativo di ognuno di loro, con particolare attenzione ai soggetti a rischio, e il rafforzamento

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Il Card. Antonios Naguib, Patriarca d’Alessandria

vista pubblicata su 30 Giorni a firma di Gianni Valente, gli eventi che hanno caratterizzato il suo Paese. E adesso? Domandava il giornalista al Patriarca: “Secondo me c’è davvero la possibilità di avviare un processo che gradualmente porti l’Egitto ad avere una sua propria posizione tra i Paesi moderni. Un Paese civile e democratico basato sulle leggi, dove la libertà di ognuno sia rispettata e dove i rapporti tra le persone siano regolati sulla base della cittadinanza condivisa e comune, con pari diritti e pari doveri per tutti.” Il 9 aprile piazza Tahrir del Cairo in Egitto diventa il simbolo della rivolta che verrà ricordata come la primavera araba. Al G8 di Deuville del mese di maggio 2011, viene decisa la creazione di un fondo di aiuti per i Paesi arabi che camminano verso la democrazia. Le opere educative cattoliche in terra d’Egitto favoriscono la pace e la fraternità, sostenerle è fondamentale per lo sviluppo dei popoli.

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SI RINGRAZIA


A casa della famiglia di Ocaya a Kitgum, nord Uganda. Da sinistra la mamma Mary, incinta di 4 mesi, Ocaya in primo piano con la sorellina Gloria e il papà Basil con in braccio la piccola Rema. Photo courtesy: blossoming.it

UGANDA

Free O

caya si atteggia da serio. Ma basta una smorfia della sorellina e la bocca serrata si scioglie in un sorriso eccitato. Fratelli di sangue. Anche se nelle vene di Ocaya ne scorre uno diverso. Giocano allegri nel cortile davanti a casa, in una domenica senza scuola. Rema, l’ultima nata, cerca di partecipare ai loro caroselli, ma ad ogni passo, nel rincorrerli, inciampa su quelle gambette che hanno da poco imparato a camminare. Ha voluto a tutti i costi un paio di orecchini, come sua sorella, due mezze lune luccicanti, che portano fiere con i loro vestiti svolazzanti di terra rossa e polvere, impregnati della gioia del gioco e della libertà di correre senza pensieri. Quelli che invece Ocaya ha quando, tre volte al giorno, deve ricordarsi di prendere le dosi giornaliere di medicine antiretrovirali, che permettono di ridurre la carica virale dell’AIDS. Lo fa insieme alla mamma e al papà. E così l’impegno pesa meno. È proprio quando Ocaya, a pochi mesi di vita inizia ad ammalarsi, che Mary e Basil, su consiglio dei medici dell’ospedale, si sottopongono al test dell’HIV, risultato positivo per entrambi. “Ora sarebbe meglio che tu non rimanga più incinta”, dicono a Mary le vicine di casa e le colleghe del mercato. “Per non passare il virus anche ad altri figli”. Ma non si può fermare la maternità, soprattutto in Africa. Soprattutto in Uganda. Venu-

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Dieci anni di lotta all’Aids. Dieci anni di bambini nati senza Hiv. Una pubblicazione di AVSI lo racconta e lo conferma. In concomitanza con la giornata mondiale dell’Aids. di Valentina Frigerio

La copertina della pubblicazione

ta a conoscenza della sua seconda gravidanza, Mary si reca immediatamente presso l’ospedale St. Joseph’s di Kitgum, dove viene iscritta nel programma di prevenzione materno-fetale, realizzato grazie al sostegno di AVSI. Gloria nasce otto mesi dopo, sana e felice. Poi è la volta di Rema, anche lei HIV negativa. Tra cinque mesi vedrà la luce

BUONENOTIZIE

anche il piccolo Aneka, finalmente un fratellino maschio per Ocaya. AVSI, da dieci anni, include nei propri progetti sanitari la componente di prevenzione materno-fetale (denominata PMTCT), sostenendo i maggiori ospedali e centri sanitari dell’Uganda del nord. Questo programma, attraverso la somministrazione di farmaci antiretrovirali alla madre durante le doglie e a lei e al neonato entro 72 ore dal parto, insieme al monitoraggio delle modalità di allattamento, permette di ridurre almeno del 70% la possibilità di trasmissione del virus dell’HIV da madre a figlio, la seconda principale modalità di infezione. In dieci anni di implementazione del programma, 136.300 madri ugandesi hanno usufruito dei servizi sanitari pre-natali grazie ad AVSI. Di queste, 128.325, il 94%, ha accettato di sottoporsi al test dell’HIV, mostrando un altissimo grado di fiducia nei confronti del sistema sanitario. Delle madri risultate positive al test dell’HIV, circa il 60% ha usufruito direttamente dei servizi di PMTCT che, oltre alla componente medica, includono attività per lo sviluppo economico e sociale dei beneficiari. La PMTCT infatti non si limita ad offrire alle mamme sieropositive la possibilità di partorire figli sani, ma a tutte le mamme di usufruire di servizi prenatali completi ed efficienti, grazie al miglioramento del sistema sanitario e ad un sostegno a tutta la famiglia.

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AVSI e Medicina&Persona contro l’AIDS In occasione delle celebrazioni

internazionali del World AIDS Day (1 dicembre), AVSI con Medicina e Persona lancia una campagna a sostegno dei programmi di riduzione della trasmissione materno-fetale del virus dell’AIDS, dal titolo: “FREE: 10 anni di lotta all’AIDS in Uganda, 10 anni di bambini nati senza HIV.” La campagna vede il lancio di una pubblicazione che espone ed analizza i dati raccolti in dieci anni di implementazione del programma di prevenzione materno-fetale dell’AIDS (denominato PMTCT) in Uganda. Un cortometraggio girato in Uganda e una mostra fotografica raccontano la storia: scaricabile dal sito avsi.org o direttamente dallo speciale: www.avsi.org/free

L’Africa di Reggiori

Alberto Reggiori ha 50 anni, sette figli e una professione di medico chirurgo spesa in Uganda con AVSI per un decennio. Ha voluto raccontare in un libro, “La ragazza che guardava il cielo” (Rizzoli) la storia di Zamu-Veronica, una donna ugandese, malata di Aids, direttrice del Meeting Point di Hoima, la cui vita è cambiata grazie ad una inattesa amicizia. Da leggere!

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AVSI aderisce al

Sostegno a distanza: A scuola in R.D. Congo by Brett Morton per AVSI

un caffè al giorno, due lettere all’anno e un sorriso per sempre!

Con 312 euro all’anno (solo 85 centesimi, meno di un caffè al giorno!) e con la tua amicizia un ragazzo potrà andare a scuola, nutrirsi, divertirsi, crescere, in un percorso educativo che coinvolge anche la sua famiglia e la sua comunità. Compila il modulo e spediscilo a sostegno.distanza@avsi.org, o via fax allo 0547 611.290 o all’indirizzo Fondazione AVSI, via Padre Vicinio da Sarsina 216, 47521 Cesena (FC)

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eviterai di recarti in posta o in banca, non avrai spese per commissioni bancarie e in ogni momento potrai disdirlo. Per AVSI è un risparmio sulle spese di gestione e di conseguenza un aiuto maggiore a chi ne ha tanto bisogno.

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