Valutazione Finale del Progetto AVSI OVC in East Africa

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Valutazione Finale del Progetto AVSI-OVC “I nostri bambini di valore” in East Africa Increased Care and Support for Orphans and Vulnerable Children (OVC) in EastEast-Africa Area: Uganda, Rwanda, Kenya Durata: 4 anni (Apr2005 - Giu2010) Budget: 26,435,544 usd Contributo USAID: 15,011,884 usd Contributo AVSI: 11,423,660 usd Beneficiari: 14.000 bambini 120 organizzazioni locali Esteso nell’ Ottobre 2008 alla Costa d’Avorio

Il progetto OVC e SAD Sin dall’inizio del suo lavoro in Africa, AVSI ha messo in atto programmi dove i bambini sono i primi beneficiari. La preoccupazione di AVSI è rivolta allo sviluppo globale di ciascun bambino, considerato come persona dotata di una inestimabile dignità e di un potenziale, unico e irrepetibile. Per molti anni, il programma di sostegno a distanza (SAD) di AVSI ha reso possibile già a migliaia di bambini di andare a scuola, accedere ad una assistenza sanitaria regolare e di emergenza, e percepire l’attenzione e la cura da parte degli adulti nelle loro comunità. Attraverso il sostegno a distanza, a ciascun sostenitore è stato affidato un bambino e la sua famiglia, i quali ricevono il sostegno per l’educazione, la salute, il benessere psicosociale e la protezione, grazie al lavoro delle organizzazioni partner selezionate all’interno delle loro comunità. In genere AVSI si è concentrata sul sostegno alle famiglie più emarginate e più bisognose, molte di loro gravemente colpite dall’epidemia di AIDS così forte in Africa. L’iniziativa presidenziale americana PEPFAR fu avviata nel 2004 e ad AVSI fu assegnato un accordo di cooperazione per espandere il suo intervento in tre paesi: Uganda, Rwanda e Kenya. Lo scopo generale del


progetto è stato quello di migliorare il benessere dei bambini orfani e vulnerabili (OVC) promuovendo le loro capacità, insieme a quelle delle loro famiglie e comunità. AVSI ha scelto di lavorare sia in maniera diretta sia attraverso organizzazioni locali, includendo negli obiettivi del programma il rafforzamento e la formazione delle capacità di tutti gli adulti coinvolti con i bambini, compresi i genitori e i “tutori” (le persone responsabili dei bambini, spesso membri della famiglia allargata, molto frequente in Africa, ndt), gli assistenti sociali e i partner locali. Nel corso degli ultimi 5 anni, AVSI con le 114 organizzazioni partner ha raggiunto più di 14.000 bambini e le loro famiglie in molti modi concreti. Nel 2008, il progetto OVC di AVSI si è ampliato anche in Costa d’Avorio, dove, su richiesta dell’agenzia USAID, AVSI ha adattato il programma OVC al contesto locale ivoriano, rispondendo alle sfide e opportunità che questo presentava. Il metodo OVC sono le iniziali in inglese delle parole Bambini Orfani e Vulnerabili… Ma quando incontri questi bambini, non puoi definirli ‘vulnerabili’. Ti rendi conto che ciascuno di loro ha un grande valore. Quindi abbiamo cambiato il nome del progetto in Our Valuable Children, “I nostri bambini di valore”. Questa è la spiegazione data da Lucia Castelli, responsabile del progetto OVC di AVSI, per dar ragione della stupenda trasformazione dell’acronimo assegnato dal finanziatore. Questa ragione nasce dall’approccio metodologico di AVSI: Porre l’attenzione sulla centralità della persona. L’essere umano non è ridotto alla condizione di bisogno o di vulnerabilità, ma a prescindere da quanto sia grave la situazione di bisogno in cui vive, è guardato per la sua dignità umana. Ciascun bambino è unico e AVSI cerca di accompagnarlo lungo il suo cammino di autoconsapevolezza e di aiutarlo a realizzare al meglio il suo potenziale. Questa compagnia richiede la presenza di adulti in grado di seguire i bambini, identificare i loro bisogni e le loro risorse e aiutarli a crescere. Ciascun bambino ha bisogno dell’amore dei suoi genitori per crescere e la famiglia (naturale o di accoglienza) che è il luogo naturale di appartenenza. È solo attraverso questo rapporto d’amore e questa appartenenza che un bambino può essere educato e può diventare adulto, ed è per questo che un essere umano sempre si definisce in relazione a un’altra persona. Allo stesso modo, le famiglie sono legate in comunità, ciascuna delle quali racchiude valori e legami sociali. Il benessere della comunità contribuisce al benessere della famiglia perché le permette di crescere, di guadagnarsi da vivere e di avere accesso ai servizi sociali. Per il valore dato alla persona, alla famiglia e alla comunità, il progetto OVC è realizzato in collaborazione con molti partner locali, organizzazioni comunitarie di base (CBO), ONG e scuole che sono radicate nella comunità dove vivono i bambini. Questi partner identificano e mantengono un contatto e una relazione regolare con i bambini e le loro famiglie e li accompagnano lungo un tratto del cammino della loro vita. AVSI ha avviato un metodo di collaborazione basato sul concetto di scambio orizzontale, sostegno e comunicazione, più che sul flusso verticale più tradizionale di risorse e potere. Sebbene non sia sempre perfetto e facile, questo modo di lavorare con le varie organizzazioni è stato assolutamente essenziale per far crescere la capacità delle comunità di identificare, valutare, raggiungere e monitorare i bisogni e i servizi dei bambini più vulnerabili e delle famiglie. Questo modello di partnership è stato anche il fattore chiave per AVSI per raggiungere grandi numeri rimanendo fedeli ad un approccio metodologico che sottolinea l’attenzione alla persona e alle relazioni interpersonali. Il punto di partenza per AVSI è il valore che le organizzazioni radicate a livello locale hanno per il semplice fatto di essere l’espressione delle persone stesse, dei loro valori, dei loro obiettivi e aspirazioni ad un bene comune. Gli strumenti Per raggiungere un obiettivo così ambizioso, AVSI, in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà (partner culturale e scientifico), all’inizio di questo programma ha sviluppato degli strumenti comuni per identificare i bambini, valutare gli interventi e lavorare in maniera omogenea nei vari paesi per raggiungere gli obiettivi prefissati. Ad ogni passo del cammino, AVSI ha insistito sulla qualità degli interventi svolti affinché fossero utili e dessero come risultato un miglioramento durevole per i beneficiari. Sono stati elaborati diversi strumenti per aiutare a guidare il progetto e dare coerenza al lavoro dei diversi partner nei tre paesi. I bambini e le famiglie più bisognose venivano identificati nei loro villaggi e nelle loro comunità dai partner locali, senza imporre parametri di vulnerabilità che sempre cambiano da contesto a contesto, ma basandosi sulla conoscenza diretta dei partner. Il primo strumento sviluppato a partire dalle esperienze precedenti è stata la scheda OVC/SAD, dove vengono riportate tutte le informazioni sul bambino e sulla famiglia, la valutazione della sua vulnerabilità e il piano di intervento individuale. La definizione di


vulnerabilità sviluppata da AVSI è basata su anni di esperienza e di riflessione: la vulnerabilità è essenzialmente causata da una mancanza di equilibrio tra i bisogni del bambino e della famiglia da una parte e le loro risorse dall’altra. Il secondo strumento è a mappatura della rete sociale che indica la rete di relazioni e rapporti che una persona ha e su cui può contare. Entrambi gli strumenti aiutano chi valuta la situazione iniziale del bambino, a vedere al di là dei bisogni e a scoprire gli elementi preziosi e le risorse, promuovendo una posizione di partenza positiva e solidale, invece che negativa e paternalistica. Questi strumenti sono stati sviluppati grazie a un processo partecipativo, attraverso il quale AVSI e i suoi partner hanno imparato a definire i veri bisogni di una situazione, cogliendo informazioni rilevanti che possono poi essere paragonate con il livello di vulnerabilità dei bambini. Gli strumenti assicurano ad AVSI e ai suoi partner di poter iniziare un rapporto con ciascuna famiglia e bambino con una chiara visione della situazione e con informazioni sufficienti per creare un piano di intervento specifico. Poiché è necessario un coinvolgimento con le famiglie e con i partner, anche l’utilizzo degli strumenti è un’occasione per stringere rapporti e per fare un tratto del cammino insieme.

PERSONE COINVOLTE NEL PROGETTO Uganda 41

Kenya Rwanda 20 6

12,390

16,596

4,553

4,223

5,233

1,316

2,992

636

243

TOT Descrizione 67 Organizzazioni locali Partner che hanno sviluppato la loro capacità di offrire servizi sostenibili e di qualità agli OVC e alle loro famiglie 33,539 OVC bambini orfani e vulnerabili a cui è stata offerta un’ampia gamma di servizi 9,456 famiglie che sono state rafforzate provvedere ai bisogni dei propri membri

economicamente

per

3,871 adulti (assistenti sociali, insegnanti, genitori, leaders degli studenti) che sono stati formati per migliorare i loro skills nella cura e supporto dei bambini orfani e vulnerabili

PER AVSI, COMUNQUE, IL PROGETTO OVC NON RIGUARDA 14.000 BAMBINI

IL PROGETTO RIGUARDA UN BAMBINO, UNA FAMIGLIA E UNA COMUNITÁ 14.000 VOLTE


Dettaglio delle attivitĂ realizzate Services/Indicator

Uganda

Kenya

Rwanda total

Comments/notes*

Food/nutritional support (no. children supported)

3,974

5,089

692

9,755 HIV positive children and those from food insecure holds were served with food.

Shelter and Care (no. households supported)

6,188

10,379

4,485

Protection (no. children supported)

12,390

5,490

3,642

Health Care (no. children who had access to health care)

10,353

8,212

4,428

21,052 Children with no extended families and those with households with difficulties in meeting shelter needs 21,522 Involves imparting of children rights messages to the community, birth registration, inheritance rights issues 22,993 Agreement with hospitals, health care centers and clinics, health insurance to provide heath care to the supported children and their families

Sensitization (no. contacts)

68,623

75,544

360,746

Psychosocial Support(no. children supported)

12,390

16,596

4,553

33,539 Psychosocial needs of children were addressed through follow up support visits by social workers and counseling to children and guardians

Counseling/communications(no. children supported)

12,390

5,693

3,292

21,375

Recreational activities(no. children supported)

10,843

10,647

43,290

Education and Vocational Training (no. children supported) Quality education (no. of schools supported)

12,024

8,047

4,436

66

71

53

Quality education (no. of pupils in supported schools)

21,700

26,102

40,757

Quality education (no. of teachers in supported schools)

1,741

918

826

Care and support (no. of caregivers teachers, social workers, trained)

2,992

636

243

Economic Opportunity/Strengthening (no. of families supported)

4,223

5,233

1,316

Number of community projects

7

6

12

9,000

7,580

5,860

760

778

Number of families benefiting from community projects

Adult literacy (no. of adults )

504,913 Sensitization included topics on HIV prevention and behavior change

Children and families with particular needs received individual or group counseling by trained social workers 64,780 Recreational activities include educational tours, Christmas and birthday parties, sport competitions, music, dance and drama festivals, trips to recreational centers. 24,507 Children received schools fees, uniforms, shoes, exercise and text books and transport to facilitate their learning. 190 Rehabilitation of classrooms, provision of desks, Maps and atlases, educational kit for nursery and primary schools, geometry kits for teachers, books 88,559 for school library, school feeding program 3,485 3,871 Training and workshops organized include: Observation and The Helping Process of OVC; Planning, Reporting and Follow Up; Monitoring and Evaluation; HIV/AIDS Prevention, Counseling and Testing; The Meaning and Scope of Education; The National OVC Policy and Quality Standards, Psychosocial Approach, Well being in class, Introduction to Play Therapy 10,772 Socioeconomic interventions included training of caregivers in business skills , provision of start capitals and/or material (like seeds, animals), provision of start up kits after vocational courses (like tool boxes, sewing machines, saucepans etc) 25 Extension of piped water to the communities that had no water for many years; renovations of 22,440 houses for the needy and elderly members in the community; constructions of pit latrines for families, road repair, houses renovation, social halls renovations, toilets renovation, and office renovation. 1,538 Adult literacy courses were organized for caregivers to improve their capacity to follow the children in their home works and to be more equipped to start a business.


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