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Foglie.Ac n. 5 – maggio 2015 – € 1,90 – Mensile dell’Azione Cattolica Italiana, Via Aurelia, 481 – 00165 Roma Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 - Aut. GIPA/C/RM
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Il fumetto 12 @ su Lettere lle Fo e glie
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Che spettacolo!
L’inviato speciale
Ăˆ bello star con Te!
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Giochi di Foglie
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Inventa... tu!
Tutto da scoprir e
Carissimi bambini e bambine dell’Acr, oggi vi scrivo perché vorrei parlarvi di una cosa particolarmente interessante e importante anche per voi più piccoli. Dal 1° maggio al 31 ottobre di quest’anno la città di Milano ospiterà l’Expo 2015, il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e sulla nutrizione. A questa grande occasione ha deciso di partecipare Caritas, per mettere in luce le disuguaglianze che esistono nel mondo proprio a causa del cibo e per combattere la cultura dello spreco.
Infatti, il diritto al cibo è riconosciuto, sin dal 1948, dalla Dichiarazione universale sui diritti dell’uomo come uno dei diritti umani fondamentali. Purtroppo, però, ancora oggi è un diritto negato a gran parte dei paesi del mondo. Più di un miliardo di persone si trova attualmente priva di cibo adeguato, in quantità e qualità. È quindi urgente e necessario affrontare questo problema, provando a garantire questo diritto a tutti, impegnandosi a capire come rimuovere le cause della fame e le fonti di una disuguaglianza sempre più profonda nel mondo. Cosa possiamo fare, allora? Credo che un impegno possiamo assumerlo subito e tutti: iniziamo a non sprecare il cibo che ogni giorno ci viene preparato con cura! Che ne dite?
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i?
E tu, e s i h c Alle volte mi capita di pormi domande un po’ sciocche, da cui scaturiscono fantasie improbabili. Ad esempio:
e se i ghiri non andassero in letargo d’inverno? E se tutti gli animali si scambiassero di posto? Cosa succede ai giocattoli quando spengo la luce? Le risposte a queste domande sono semplicissime: impossibile, noi ghiri avremmo un sonno incredibile tutto l’anno. Per quale motivo? Ognuno è perfetto per il suo habitat. E la risposta alla terza domanda è: ovviamente, niente! Nel frigo di Marta, invece, accadono cose incredibili, per davvero! La mamma di Marta segue con passione tutte le trasmissioni di cucina in TV e sperimenta varie ricette, non sempre con risultati proprio ottimi, anzi capita spesso di guardare il piatto, girarlo da una parte e poi dall’altra, e non capire cosa si stia per mangiare. «È tipico thailandese!», indiano, argentino, siberiano ecc., si giustifica la mamma e nessuno – il papà, il piccolo Luca e Marta – osa dire che avrebbe tanta voglia di un bel piatto di penne al pomodoro con una grattata di parmigiano... e basta. «Facciamo il giro del mondo, assaggiando tutte le cucine!», insiste la mamma col suo sorriso soddisfatto, e allora Marta assaggia curiosa:
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la zuppa di pesce cotta nel latte di cocco, il pollo allo yogurt, il gelato di fagioli rossi; gusti nuovi e abbinamenti insoliti. Quando la mamma prepara qualche ricetta esotica, frigo e credenza si riempiono di ingredienti colorati, profumati e dalle forme sempre più strane… Ed è in uno di questi giorni che cominciò la magia. La mamma era sul terrazzo con Luca a rinvasare la lavanda e i gerani e Marta era seduta al tavolo della cucina a ripassare un po’ di geografia quando, alle sue spalle, cominciò a udirsi una musica, un ritmo frenetico, un suono ovattato come se provenisse dal frigo. «Impossibile!», pensò Marta, «il frigo non fa musica!», e tornò alla geografia, ma dopo qualche istante si rese conto che i suoi piedi stavano dondolando al ritmo di quella musica. Si fermò ad ascoltare alcuni istanti… Sì sì, proveniva davvero dal frigo. Marta si alzò e avvicinò l’orecchio all’elettrodomestico: che musica festosa, faceva venire voglia di ballare! Forse la mamma aveva distrattamente infilato la radiolina nel frigo mentre riordinava la spesa... Marta aprì lo sportello e la musica improvvisamente s’interruppe. Guardò bene tra i ripiani, ma della radiolina non c’era traccia, allora pensò di aver immaginato tutto. «Infatti, il frigo non fa musica!», e chiuse la porta. Non era ancora tornata alla sedia, però, che la musica ricominciò: Marta guardò Luca e la mamma lavorare sul terrazzo, poi il frigo, e il tavolo con i compiti in bella vista... il resto della casa era vuoto.
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«Viene proprio dal frigo!», e aprì di nuovo lo sportello: silenzio. Frigo chiuso, musica – frigo aperto, silenzio. Marta provò ancora e ancora, cominciò a preoccuparsi di sentire cose che non esistono.«Un’ultima volta!», pensò. Piano piano, Marta appoggiò la mano sulla guarnizione, spinse ancora più piano per non fare rumore e lo sportello si aprì di una minuscola fessura. Marta spalancò prima la bocca, poi la porta del frigo, non poteva credere ai suoi occhi: sul ripiano della frutta, colti in flagrante, c’erano il mango e la papaya lanciati in una danza festosa, mentre le carote suonavano i barattoli di yogurt come tamburi, le olive battevano una contro l’altra come le nacchere e il sedano si sfregava la pancia con uno stecchino come fosse un güiro. Il resto degli alimenti, dei barattoli e delle bottiglie battevano le mani a tempo di musica, canticchiavano e ridevano. «Non è possibile!», pensò Marta fissando la scena. «Sto sognando», ripeté a voce alta e la scena nel frigo si congelò: mango e papaya si girarono a fissarla, mentre sedano, carote, yogurt, olive e tutti gli altri caddero immobili come se non si fossero mai animati. La papaya fece un cenno con la mano e un sorrisino imbarazzato. «Che succede qui?», chiese Marta. «È uno scherzo? Siete pupazzi?». «Pupazzi!», rise la papaya. «Proprio no, tesoro! Abbiamo attraversato il mondo per finire nel tuo frigo e adesso facciamo amicizia». «Fate amicizia?», chiese Marta sempre più incredula. «Certo!», rispose papaya. «Non sappiamo mai che fine faremo una volta cominciato il viaggio, ma noi siamo arrivati qui e abbiamo incontrato tanti sconosciuti: le carote sono uno spasso e il sedano – quel tipo spettinato – è un grandissimo musicista. Facevamo un po’ di festa per rompere il ghiaccio». Marta non poteva credere ai suoi occhi e ancor meno alle sue orecchie!
Feste nel frigo, alimenti che chiacchierano e fanno amicizia… Non poteva essere vero! E la papaya parlava e parlava, raccontando di quanto fossero allegre le olive, brontolone il gorgonzola, timide le fragole. Come se ognuno venisse da un posto diverso, con tante differenti storie da raccontare. «Hai già fame tesoro?». La voce della mamma interruppe il racconto. Marta si voltò verso la mamma per chiamarla e farle vedere quella magia, ma quando volse di nuovo lo sguardo nel frigo, tutto era immobile e ordinato, esattamente com’era sempre stato. «Ma... ma... ma...», balbettò Marta incredula. «Giuro di aver visto...». La papaya le fece l’occhiolino e un cenno di fare silenzio. «Cosa, tesoro?». Anche la mamma si sporse a guardare nel frigo. «Niente, mi sembrava ci fosse dello yogurt al cocco, ma mi sbagliavo». La bambina decise di tenere il segreto; a volte capita che alcune fantasie diventino reali. Non sempre però queste fantasie si possono condividere; perché troppo assurde
per non orosemplicemente mpere la magia.
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Care foglioline, questo mese ci divertiremo a esplorare il corpo umano, e in particolare lo scheletro, scoprendone alcune curiosità! La prima curiosità è legata al numero delle nostre ossa: quando nasciamo e fino ai primi anni della nostra vita ne abbiamo 270, mentre crescendo alcune ossa si uniscono tra di loro e arriviamo, in età adulta, a contarne 206. Alcune di queste hanno nomi davvero particolari! Cominciamo a esplorarle partendo dalla testa e, più precisamente, dall’orecchio: al suo interno troviamo un osso detto martello, la cui funzione è quella di trasmettere tutte le onde sonore che percepisce all’incudine, un altro piccolo ossicino che si trova nelle nostre orecchie. Per restare in tema con l’ascolto, ho scoperto che nel nostro corpo c’è un osso che si chiama radio: si trova nell’avambraccio ed è uno dei cosiddetti “ossi lunghi” presenti nel nostro corpo. Continuando il viaggio nel corpo umano e scendendo verso le mani, incontriamo un piccolo osso che ricorda l’affascinante mondo del circo, il trapezio, che più precisamente si trova all’interno del palmo della mano. Saprete sicuramente, invece, che ogni dito delle nostre mani è diviso in tre parti: falange, falangina e falangetta. Scendendo ancora più giù, in fondo alla schiena, troviamo l’osso sacro: questo curioso nome è dovuto a una traduzione sbagliata dal greco antico “ieros osteon”.
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La parola “ieros”, infatti, in greco può significare sia “grosso” che “sacro” e così quello che i greci probabilmente volevano indicare come “osso grosso” fu tradotto in latino, e successivamente in italiano, come “osso sacro”. Tra i più importanti studiosi del corpo umano ricordiamo Leonardo da Vinci, che è considerato il padre dell’anatomia, la scienza che studia il corpo. Non solo fu il primo a illustrare le ossa con disegni precisissimi, ma le classificò in quattro tipologie (”midulloso, spugnoso, vacuo e solido”) e studiò i movimenti della colonna vertebrale, delle braccia e delle gambe. Questi suoi studi si rivelarono poi molto utili per la realizzazione precisa di alcuni dettagli dei soggetti umani dei suoi dipinti, come volti e mani. E voi conoscevate queste curiosità sullo scheletro umano? Mentre le falangette delle mie mani continuano a digitare caratteri sulla tastiera, vi saluto e vi do appuntamento al prossimo numero!
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Cari amici, ci sono arrivati talmente tanti disegni per il concorso
Cari amici, anche questo mese moltissimi gruppi e tantissimi amici lettori ci hanno inviato le loro cartoline fotografiche, non perdetele! E TU, COSA ASPETTI A INVIARE LA TUA?
che non siamo riusciti a pubblicarli tutti! Ma non preoccupatevi, perché il vincitore sarà scelto tra tutti, anche tra quelli non pubblicati! Nel prossimo numero saprete finalmente qual è il disegno che ha vinto! Chiò, questi sono gli ultimi disegni Eh già, Lella! che riceviamo. Nel prossimo numero, infatti, scopriremo il vincitore! Non vedo l’ora!
Sara Ma rconi – La macch Acr di ina dell’a r Colle cchiocobaleno (Par ma)
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La macchina per o
pr i l e , Sara A
fiori hina dei La macc d e l l a d i o c e s i d i 7 anni,
Otranto
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Invia le tue lettere o i tuoi disegni a REDAZIONE FOGLIE.AC VIA AURELIA, 481 - 00165 - ROMA oppure per posta elettronica all’indirizzo email foglie@azionecattolica.it.
I SALUTI DI FABIO PER LA REDAZIONE…
Una preghiera a Pasqua... per ogni nazionalità
LA PREGHIERA DI CLAUDIA… Ciao, sono Claudia Covino, vengo da Taranto e ho 9 anni. Avevo già scritto l’anno scorso e sono stata molto felice di vedere che quello che avevo scritto è stato pubblicato, oggi vi scrivo per un evento molto speciale: la Pasqua. Vorrei condividere ancora una volta una preghiera con voi e spero che ogni verso di essa prima o poi verrà realizzato. E
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Chiò PON
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È Pasqua, una Pasqua fatta di pace e amore. È Pasqua, una Pasqua dove tutti vengono accettati, una Pasqua dove tutti siamo uguali, una Pasqua dove tutti sono seduti alla stessa tavola. Oh Dio, Dio mio quanto vorrei poter condividere la mia gioia con bambini meno fortunati che siano bianchi, neri o gialli. È Pasqua, Dio mio tutti dovrebbero imitare Te. Per Pasqua non voglio regali, voglio pace e amore, niente più guerre e rancore, AMEN.
Grazie, Fabio, per aver voluto salutare Claudia tutti noi della redazione di Foglie con la tua foto e il tuo bellissimo disegno! Ricambiamo i tuoi saluti con grande gioia e ti invitiamo a seguirci sempre! tino te preghiera così profonda! ola e Fan per E grazie, laontua sprom nti NicClaudia, Parr. Sa ant a Cristina d’A Anche di S noi, come te, speriamo tanto che tutti i tuoi desideri di bene e quelli di tutti i bambini del mondo possano diventare realtà, per regalare a tutta l’umanità un futuro felice e colorato!
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Ciao foglioline amanti della musica, mi sentite? Bene, aprite le orecchie e anche l’album dei ricordi dei vostri nonni, perché oggi faremo un viaggio nel tempo! Settant’anni fa, infatti, nasceva il disco in vinile, oggi tornato molto di moda. Ne avete mai visto uno?
Sembra una strana pizza di plastica nera però, attenzione, non si mette mica in forno, eh! Il suo posto è sul giradischi, dove una puntina, percorrendo un lungo solco a spirale che ricopre tutta la faccia del disco, produce musica! Che invenzione fantastica!
Pensate che i CD, che sicuramente voi conoscete, in realtà funzionano in modo molto simile. Sono sempre di plastica, però il solco è molto più sottile e la puntina del giradischi è sostituita da un lettore laser. Ma la tecnologia non si è fermata qui!
Con il computer le cose sono cambiate e adesso la musica è racchiusa in file così piccoli che basta un piccolo lettore mp3 (un oggettino che si può tenere nel palmo di una mano e di cui abbiamo già approfondito le caratteristiche in Tutto da scoprire del numero di marzo) per avere sempre con sé centinaia di canzoni! Bastano un paio di auricolari ed ecco, che la musica non ti lascia mai!
Però, care foglioline, ricordate sempre che la musica più bella è quella della voce di un amico, il cinguettio di un uccellino, il rumore delle onde del mare, il fruscio del vento tra gli alberi. E per ascoltare questa musica non servono né dischi in vinile, né CD, né lettori mp3. Basta fare un po’ di silenzio e godersi lo spettacolo! Buon ascolto!
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EXPO MILANO 2015 Ciao foglioline!
Eccomi di nuovo qua, di ritorno
dall’EXPO
MILANO 2015, l’Esposizione universale in atto dal 1°
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OTTOBRE.
Ve la consiglio, perché è un vero spettacolo! Il più grande evento mai realizzato sul tema del CIBO, simbolo di ospitalità, comunità e vita. Per sei mesi Milano mostra il meglio delle tecnologie del mondo per garantire un cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del nostro pianeta e dei suoi equilibri. Più di 140 sono i paesi e le organizzazioni internazionali coinvolti!
E l’area espositiva allestita per l’Expo è enorme: 1,1
milioni di metri quadri!
Le sue architetture sono pazzesche! Infatti, fin dalla sua primissima edizione (a LONDRA NEL 1851, all’interno del Crystal Palace), l’Esposizione universale ha lasciato alle città che l’hanno ospitata nuovi monumenti e palazzi, diventati veri simboli delle metropoli. Basti pensare alla TORRE EIFFEL , eretta a Parigi proprio per l’Esposizione del 1889!
Expo Milano 2015, Nutrire il Pianeta, Energia per la vita mi ha dato la possibilità di conoscere e assaggiare i migliori piatti del mondo! Mmmmm… che squisitezze!
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Per la durata della manifestazione, poi, la città di Milano e il sito espositivo sono animati da eventi artistici e musicali, convegni, spettacoli, laboratori creativi e mostre. Ah! Sapevate che il LOGO scelto per l’Expo è di
Andrea Puppa?
È stato scelto tra i 710 progetti che hanno partecipato al concorso del 2011! Riproduce quattro lettere (EXPO) e quattro cifre (2015) che si sovrappongono, con un effetto visivo di colori (giallo, blu e magenta) Fa
intrecciati in forme e sfumature inedite! te
on una gita c
la fami
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o ia a ll’Exp
ta… i v è sserlo e o ! e p b i i Il c v er tt e u t d e
!
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Che spettacolo!
Sandokan Bentrovati amici e amiche foglioline! Immagino che nella vostra vita avrete letto almeno un libro o visto almeno un film che racconti storie di pirati… Dunque conoscerete sicuramente Capitan Uncino, il Corsaro Nero o Jack Sparrow: ma chi di voi conosce le avventure di Sandokan? Soprannominato la Tigre della Malesia, Sandokan è il protagonista di un ciclo di romanzi dello scrittore Emilio Salgari realizzati nei primi del Novecento, che hanno avuto un successo tale che, verso la fine del secolo scorso, sono stati adattati in film, telefilm, cartoni e fumetti! A differenza, però, di tanti pirati come il simpatico Jack Sparrow o il malefico e goffo Capitan Uncino, Sandokan è un “pirata gentiluomo”: un bellissimo uomo, alto e possente, capace, col suo sguardo di ghiaccio, di affascinare ma anche di incutere timore nei nemici. Accompagnato, come ogni pirata che si rispetti, dall’amata Marianna e dall’amico fraterno Yanez, Sandokan è un eroe che combatte contro il colonialismo inglese e che lotta per la libertà del suo piccolo regno: l’isola di Mompracem.
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Qualche curiosità Le avventure di Sandokan sono ambientate in Malesia: l’isola di Mompracem non si può individuare su nessuna carta geografica moderna, né tantomeno riuscireste a trovarla se la cercaste su Google Maps, ma era presente sulle antiche carte nautiche di fine Ottocento da cui probabilmente Salgari prese spunto. A oggi sono due le ipotesi più plausibili: una è quella che Mompracem coincida con l’isola di Keraman, l’altra è che sia identificabile con la barriera corallina di Ampa Patches, entrambe nei mari del Brunei. Sandokan combatte con una scimitarra cinese detta Dao, dalla grossa lama ricurva e un’impugnatura a due mani. Nell’immaginario di molti italiani, la figura di Sandokan è associata a quella dell’attore Kabir Bedi, che ne ha interpretato il ruolo in molti film e serie televisive.
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«Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, , ma credendo senza dubitare in che quanto dice avviene, ciò gli avverrà. Per questo vi dico: , tutto quello che chiederete nella abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà».
cuor suo
preghiera
(Marco 11,22-24)
Ma quanti AMEN diciamo a Messa? Oggi ho perso il conto.
Qualche giorno fa ho visto una scena proprio bella fuori dalla chiesa…
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Io so che vuol dire «Così sia», una sorta di «Sì, ci sto!».
Mi piace quando lo cantiamo: è fortissimo!
È proprio come abbracciare Gesù e dirgli che mi fido di lui.
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it ... n e im idi r e Esp flu Ciao ragazzi! Come procedono le ricerche nel vostro laboratorio dell’inventore? Sicuramente non vedete l’ora di cimentarvi in un paio di esperimenti… fluidi!
sperimento: e o Prim
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I L M S o l E C os a s
erve:
• colla vinilica (meglio se trasparente) • amido per stirare • colorante alimentare o tempera • ciotola, un bicchiere e un cucchiaio
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Spruzza un po’ di amido in un bicchiere e versane un cucchiaio nella ciotola.
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Aggiungi un cucchiaio di colla.
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Mentre mischi, puoi aggiungere una goccia di colorante.
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A mano a mano, la sostanza comincia a rapprendersi, diventando una massa estremamente elastica e divertente da manipolare.
LID O S o O? LIQUIDO e:
esperim o d n ento: Seco Co
sa serv
• acqua calda • amido di mais • una ciotola e un cucchiaio • colorante alimentare o tempera
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Versa nella ciotola 3 cucchiai di amido di mais.
Aggiungi 3 cucchiai di acqua e mescola.
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Mentre mischi, ti accorgerai di un fenomeno molto strano: se metti molta forza, il liquido si rapprende!
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10 Aggiungi qualche goccia di colore e divertiti a mescolare!
11 Se ti muovi delicatamente, il composto si comporterà come un liquido.
Provate a sbattere con forza il cucchiaio sulla superficie del fluido. Se avete abbastanza coraggio… non ci saranno schizzi! Divertente, vero?
COSA SUCCEDE? Con i due esperimenti abbiamo scoperto che non tutti i liquidi si comportano allo stesso modo: una caratteristica dei liquidi è che “non hanno una forma, ma prendono quella del recipiente che li contiene”.
Nel PRIMO ESPERIMENTO abbiamo scoperto che ci sono anche dei liquidi molto elastici,
Con il SECONDO ESPERIMENTO
che non rimangono nella posizione
abbiamo dimostrato
in cui li abbiamo posti.
che ci sono anche delle sostanze
Un’altra caratteristica dei liquidi comuni,
che sono “liquide” con forze piccole
come l’acqua, è che reagiscono sempre
e “solide” con forze grandi.
nello stesso modo, con forze grandi o piccole.
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ORIZZONTALI 1) Ti colora il salotto, ma lo sbatti e lo calpesti! 7) Può essere extravergine di oliva 8) Il centro dell’orto 9) Due ruote di divertimento 10) Sigla di Asti 11) Animale dell’Africa famoso per la sua “risata” 12) Il fiume più lungo d’Italia 13) Bagnina… al contrario 14) Starnazza nel cortile 15) Consonanti di nero 16) Il costruttore della famosa arca
VERTICALI 1) Il famoso zio della “vecchia fattoria” 2) Extraterrestre 3) Quando mangi sul prato, all’aria aperta 4) Un uccello rapace 5) Un attrezzo dell’operaio… e del dentista! 6) Il decimo mese dell’anno
SUDOKU Con un po’ di astuzia, completa il sudoku, disegnando nelle caselle vuote le quattro figure (stella, luna, sole, nuvola). Ma attenzione: in ogni riga orizzontale e verticale, le figure devono comparire una volta soltanto!
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LA PISTA CIFRATA Unisci i puntini da 1 a 36 e scopri il simpatico animale.
COSA MANCA? Sul primo riquadro ci sono 25 oggetti, ma in quello sottostante ne mancano 4. Riesci a trovarli?
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soluzioni
soluzioni
LA PISTA CIFRATA
IL LABIRINTO
CRUCIVERBA
COSA MANCA? Gli oggetti mancanti sono il mazzo di chiavi, il violino, il quadro e la lampadina.
SUDOKU
In quanto tempo riesci a partire dall’entrata e uscire dall’uscita? Provaci e cerca di farlo il più velocemente possibile.
IL LABIRINTO
Nel 1945 l’ingegnere statunitense Percy Spencer stava studiando nel suo laboratorio le onde corte per migliorare i sistemi radar contro gli aerei nemici, quando si accorse di una cosa molto strana: la barretta di cioccolato che aveva con sé si era sciolta senza motivo. Provò quindi ad avvicinare ai suoi macchinari del mais e questo si trasformò in tanti pop corn che inondarono la stanza. Veniva scoperto in questo modo il sistema grazie al quale oggi possiamo usare il forno a microonde per cuocere e scaldare i cibi molto velocemente. Le microonde, infatti, agitano le molecole d’acqua contenute in qualsiasi cibo, che iniziano a girare su se stesse circa 3 miliardi di volte al secondo. Questo movimento produce quindi del calore in grado di aumentare la temperatura del piatto e scaldare la pietanza in esso contenuta.
MAGNETORN Alimentato dall’energia elettrica, produce le microonde che verranno introdotte all’interno del forno.
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PIATTO GIREVOLE Girando su se stesso, viene esposto alle microonde e si scalda uniformemente.
AGITATORE Simile a un ventilatore, distribuisce le microonde all’interno del forno.
Avete mai provato a mettere un uovo intero dentro il forno a microonde? Secondo voi come diventerà: sodo? Fritto? Strapazzato? Alla coque? Niente di tutto questo! L’uovo semplicemente esploderà. Infatti, la trasformazione dell’acqua in vapore acqueo all’interno del guscio aumenta così tanto la pressione, da farlo scoppiare senza cuocerlo.
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N. 5 – maggio 2015 Mensile dell’Azione Cattolica Italiana Reg. al Trib. di Roma n. 524/05 del 29/12/2005 Direttore: Matteo Truffelli Direttore responsabile: Paolo Maria Reineri Comitato di redazione: Ufficio centrale Acr Coordinamento redazionale: Francesca Polacco Redazione: Teresa Borrelli, Dino Pirri, Francesca Polacco, Fernando Faiella, Elisabetta Fiori, Francesco Misceo, Cecilia Farina, Giorgio Reolon. I testi sono di: Teresa Borrelli (Editoriale), Daniela Dogliani (La storia), Fernando Faiella (Il curiosario), Paolo Reineri (sceneggiatura del fumetto), Francesca Polacco (Lettere e @ sulle foglie), Elisabetta Fiori (Inviato speciale), Francesco Misceo (Che spettacolo! e Nota che musica), a cura della redazione (È bello star con Te!), Cecilia Farina (Inventa... tu!), Giorgio Reolon (Giochi di Foglie), Paolo Reineri (Tutto da scoprire). Le illustrazioni de “La storia” sono di Daniela Dogliani. L’illustrazione di copertina e i disegni sono di Valentino Villanova. Le illustrazioni del fumetto e della rubrica “È bello star con Te!” sono di Rossella Piccini.
Finito di stampare: aprile 2015 Tiratura: 35.000
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Editore: Fondazione Apostolicam Actuositatem Via della Conciliazione, 1 - 00193 Roma Abbonamento annuale: Euro 14,00 Per versamenti: ccp n. 78136116 intestato a: Fondazione Apostolicam Actuositatem Riviste Via Aurelia, 481 - 00165 Roma Fax 06.6620207 (causale “Abbonamento a Foglie.AC”) Banca: Credito Valtellinese - sede di Roma IBAN: IT17I0521603229000000011967 cod. Bic Swift BPCVIT2S intestato a: Fondazione Apostolicam Actuositatem Via Aurelia, 481 - 00165 Roma E-mail: abbonamenti.riviste@azionecattolica.it Pubblicazione associata all’USPI (Unione Stampa Periodica Italiana)
Foglie.Ac n. 5 – maggio 2015 – € 1,90 – Mensile dell’Azione Cattolica Italiana, Via Aurelia, 481 – 00165 Roma
Per le foto interne: Archivio Aci, Agenzia Olycom Progetto grafico: Kibo graphic design – Torino Stampa: Arti Grafiche Boccia S.p.A. Via Tiberio Claudio Felice, 7 84131 Salerno