La Giostra - novembre 2010

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copia singola € 2,50

Sped. in abb. post. d.l.353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 2 CNS/AC Roma

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0• 201 e r b m ove Numero 2 • n

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SCATOL LA A GICA A M L

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VALLOTTON Gli alberi di questo artista svizzero sembrano in movimento; quanto vento! Per scoprire un altro grande artista e i segreti della sua arte, per imparare questo effetto artistico si può anche consultare il sito www.lagiostra.biz

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PERCHÉ IL FENICOTTERO STA SU UNA GAMBA SOLA? Che posa curiosa! Dalla domanda di un bambino alle spiegazioni scientifiche, per rendere sempre più ampie le sue conoscenze. Perché non provare a piegare una gamba quando ci si sente stanchi?

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LA SCATOLA DI POP CORN (INSERTO DA STACCARE) Avete in programma una serata al cinema? Costruite la scatola per i vostri pop corn, da gustare comodi in poltrona. Perché no? Pop corn anche davanti ad un film in TV!

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SUMATRA Indiana Tont e Bob-Robot sono arrivati nell’isola di Sumatra, la sesta più grande del pianeta. Qui ci sono molti vulcani, attenzione. C’è molto fumo! Fermatevi su Sumatra e giocate insieme a loro; sarà molto divertente!

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ZIA SCUOLA La scuola è una simpatica zia che aspetta i bambini con la porta aperta, pronta ad accoglierli tutti. Sì, noi siamo il SÌ di scuola! Per voi la canzone in formato MP3 in www.lagiostra.biz

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LA SCATOLA MAGICA Magia del movimento, magia delle storie… Inventate una piccola storia o copiate quella che preferite ascoltare. Potete usare anche una striscia di carta bianca, volendo, per realizzare il vostro film. Sostenete il bambino nel lavoro; la proiezione, alla fine, incanterà tutti!

Pubblicazione associata all’USPI (Unione Stampa Periodica Italiana)

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CINEMA In platea non è ancora sceso il buio, lo schermo è bianco. Fra poco inizierà il film e Giò è molto contento di vedere le nuove avventure del suo personaggio preferito. Chissà quante esperienze al cinema, anche per il vostro bambino, vero?

Aut.tribunale n.13598 del 27-11-1970

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IL FRULLINO Era il cimale di un albero, è diventato uno strumento utile per trasformare il latte in formaggio. Scoprite di che si tratta cominciando con l’indovinello di Roberto Piumini. Dov’è? Al Museo delle Palafitte del Lago di Ledro. Per approfondire www.lagiostra.biz

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UN FILM A COLORI Che invenzione il cinema! Una storia per conoscerne le origini, dai primi esperimenti dei fratelli Lumière alla straordinaria intuizione di Georges Méliès che colorò le pellicole. Fu così che nacque il film a colori! Leggete la storia al bambino, ne resterà affascinato. Scaricate dal sito www.lagiostra.biz (percorso bambini) i disegni da colorare.

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La GIOSTRA mensile Direttore: Franco Miano Direttore responsabile: Fabio Zavattaro Redattore capo: Anna Peiretti Editore: Fondazione Apostolicam Actuositatem Grafica: Zazì - Torino Stampa: Arti Grafiche srl - Pomezia (Roma)

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SOLE Quanta meraviglia nello spettacolo della creazione! Il sole porta la luce del giorno; un testo essenziale, ricco di senso e qualche gioco per aiutare il bambino a interiorizzare la sua scoperta. Lasciate che sperimenti il suo potere creativo, lavorando al collage sulla fotografia.

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Mandateci i vostri disegni, le lettere, le mail! La Giostra sarà più ricca! Ricordate sempre, l’indirizzo mail è posta@lagiostra.biz

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– Buio in sala! Al Gran Caffè di Parigi nessuno sapeva cosa stesse accadendo quella sera, ma tutti avevano ricevuto un biglietto d'invito per un evento speciale. Anche George era lì.

Testi: Viviana Ranzato • Illustrazioni: Silvia Forzani

UN F ILM A COLORI

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Lui era un mago di professione; si esibiva a teatro. Creava mille tipi di trucchi: faceva scomparire le colombe dentro al suo cappello, indovinava i pensieri dei suoi spettatori, tagliava in due il corpo della sua assistente (per finta, naturalmente!). Ma quella sera assistette all’illusione piÚ grande che avesse mai visto: delle persone si muovevano dentro un telo bianco. Uno specchio? Una fotografia? Un quadro animato? Si vedevano operai che uscivano da una fabbrica e sembrava che entrassero nella sala. Gli spettatori erano senza parole dallo stupore: – Ooooohhh.


Louise, uno dei due fratelli Lumière, quando si accesero le luci, disse a gran voce: – Signori, ecco il cinematografo! – e giù applausi. Quei due fratelli avevano proprio inventato una magia spettacolare. Tutte le sere, dopo i suoi spettacoli di prestigio, George andava a vedere le proiezioni dei Lumière. Al buio, davanti a quel telo, vide un treno che arrivava ad una stazione che per poco non investiva tutti; si divertì guardando un monello che faceva i dispetti a un signore che innaffiava un giardino; seguì la colazione di un bambino con i suoi genitori... – Bello il cinematografo – si disse una notte, tornando a casa – magari l’avessi inventato io... Avrei di certo lasciato tutti a bocca aperta con i miei trucchi... Chissà quali storie potrei raccontare con una macchina del genere...

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Le proiezioni dei fratelli Lumière erano più interessanti di qualsiasi altro spettacolo, ma, dopo averne viste tante, a lui sembrava che si assomigliassero tutte. Mancava qualcosa. Le risate? La paura? Le lacrime? Forse dovevano far nascere più emozioni negli spettatori... forse dovevano raccontare delle storie, mostrare dei personaggi che facevano imprese mirabolanti, proprio come quelle che viveva lui quando stava sul palcoscenico del suo teatro. Un giorno, finalmente, si realizzò il suo sogno: George riuscì ad acquistare un cinematografo. Cominciò subito a registrare scene ridicole, paurose, avventurose. Aveva inventato perfino una storia in cui una piccola astronave arrivava proprio in faccia alla luna! Ma qualcosa ancora non andava... Che cosa mancava? Una sera, in palcoscenico, mentre stava nascondendo sotto un fazzoletto una margherita bianca, ebbe l'idea. Tirò su il fazzoletto e la margherita era diventata rossa. – Ooohhh – fecero tutti i suoi spettatori stupiti per il trucco. I colori! Le sue storie avevano bisogno dei colori. Le immagini che aveva visto dai fratelli Lumière e che lui aveva creato erano belle, ma spente, grigie, poco luminose. Corse a casa e tirò fuori i pennelli. Aprì il tubetto del rosso, del giallo e del blu e cominciò a dipingere la pellicola. Stava facendo una vera magia: le immagini erano finalmente colorate. Quella sera George inventò il cinema a colori. 7


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ALTRI DISEGNI DA COLORARE IN WWW.LAGIOSTRA.BIZ


A cura di Viviana Ranzato

COME

Campo fiorito, 1912, Kunstmuseum Winterthur

VALLOTTON

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VEDI? Il pittore rappresenta un prato fiorito e degli alberi all'orizzonte. È una giornata nuvolosa e il vento scuote le cime delle piante. Sembra quasi sentirlo soffiare, da destra verso sinistra, visto che gli alberi sono piegati tutti in quella direzione.

TI PIACE QUESTO QUADRO? L’ha dipinto Felix Vallotton, un pittore svizzero che amava molto disegnare i paesaggi della natura. Voleva spesso rappresentare la potenza del vento, tanto forte da far piegare gli alberi. Guardando i suoi quadri sembra quasi di sentire l’aria che soffia. PROVA ANCHE TU… a far soffiare il vento sui tuoi dipinti... VUOI CONOSCERE MEGLIO FELIX E LASCIARTI ISPIRARE DALLA SUA ARTE? VAI SUL SITO

WWW.LAGIOSTRA.BIZ

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7-10-2010

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CINEM AL

CARTELLONE BIGLIETTERIA

FILM BIGLIETTO

PIZZA

PELLICOLA

BIBITA

MASCHERA

È il giorno della prima visione: oggi è uscito l’ultimo film del personaggio dei cartoni animati con il papà, ma in platea ci sono tutti i suoi amici. preferito da Giò. È andato al Qualcuno ha già indossato gli speciali occhialini per vedere il film in 3D. «Quando inizia il film?», chiede un bambino nell’atrio. «Prendi il tuo posto. Fra pochi minuti in sala scenderà il buio; sarà il segnale che il film ha inizio», spiega la maschera del cinema. «Dai, papà, andiamo: il film comincia!», dice Giò al papà.

cinema


Illustrazioni: Girotondo Testi: Anna Peiretti

LUCI

USCITA DI SICUREZZA SCHERMO OCCHIALI 3D PLATEA

CUSCINO SCALA

POP CORN

POLTRONA

GUARDA ANCHE TU IL FILM, CON GIÒ. SCOPRI QUANTE COSE CI SONO NEL CINEMA E IMPARA I LORO NOMI.

IN SALA IL BUIO SCENDE, LO SCHERMO S’ACCENDE!

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LA SCATOLA MAGICA CHE COSA SERVE: • UNA STORIA • UNA SCATOLA DA SCARPE CON DUE FORI SU ENTRAMBI I LATI LUNGHI

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Colora un paesaggio di sfondo all’interno della scatola, poi con i pennarelli indelebili disegna le sequenze della tua storia sulla striscia trasparente.

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Infila le bacchette nei fori in alto, fissa con lo scotch le due estremita` della striscia, poi infila le bacchette nei fori in basso.

• TEMPERE • PENNELLO • UNA STRISCIA TAGLIATA DA UNA BUSTA TRASPARENTE • PENNARELLI INDELEBILI

Ideazione: Monica Currò • Fotografie: Alfonso Quaglia per Domenico Raimondi - www.thesignlab.it

• SCOTCH • DUE BACCHETTE DI LEGNO • DUE BULLONI DEL DIAMETRO DELLE BACCHETTE • COLLA VINAVIL

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Avvolgi la striscia trasparente sulla bacchetta di sinistra, incolla i bulloni in corrispondenza dei fori. Per guardare il tuo film avvolgi la striscia alla bacchetta di destra.

STRA AGLI ALTRI O M IL TUO FILM!


Ideazione e illustrazioni: Antonio Lapone


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AIUTA TONT E BOB A USCIRE DAL VULCANO CERCANDO GLI OGGETTI GIUSTI! OGNI VOLTA CHE NE TROVI UNO FAI UNA CROCETTA.

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TI OCCORRE:


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Il muse o d ell e co se possib i li

che cos’è?

Frullino, Età del bronzo (4000 anni fa)

dov’è?

Al Museo delle Palafitte del Lago di Ledro (Trento) Grazie a Chiara Veronesi e Romana Scandolari per la collaborazione.

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Testo: Roberto Piumini

che cos’è? Cos’è, il grattino adatto a grattare la schiena alla famiglia Pruritoni? O un martello fatto per picchiare su chiodi messi in varie direzioni?

Il latte si trasforma in... Colora solo gli alimenti che derivano dal latte

O forse è un ombrello del paese dove non piove mai, ma proprio mai? O è il bastone a diverse prese di cinque vecchi amici di Shangai? Niente di tutto ciò: il bastoncino serviva, molto, molto tempo fa, per il paziente frullo latticino che produceva... Forza, chi lo sa?

È il frullino! Questo strano oggetto era, in origine, la parte più alta di un albero. Divenne poi un attrezzo per fare il formaggio. Il latte appena munto veniva fatto coagulare aggiungendo un po’ di caglio. Con il frullino si lavorava l’impasto ottenuto (cagliata) per separare la parte liquida (siero) dal formaggio.

Sei stato al Museo?

Per sapere come si fa il formaggio e con quali strumenti, vai sul sito WWW.LAGIOSTRA.BIZ

Hai visto qualcosa di veramente curioso? Segnalaci l ’oggetto e lo vedrai su La Giostra! redazione@lagiostra.biz


PER Illustrazioni: César Lo Monaco

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PERCHÉ

IL FENICOTTERO

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STA SU UNA GAMBA SOLA

Testi: Viviana Ranzato

I FENICOTTERI RIPOSANO SU UNA ZAMPA SOLA PERC HÉ COSÌ REGOLANO MEGLIO LA TE MPERATURA DEL CORPO; LO FANNO SOPRA TTUTTO QUANDO SONO NELL'ACQUA. SE SI APPOGGIASSERO SU ENTRAMBE LE ZAMPE , L'ACQUA RAFFREDDEREBBE IL LORO CORPO MOLTO DI PIÙ.

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EDIBILE! INCR

ISCE IL FENICOTTERO COSTRU ME CO O NG FA DI UN CUMULO . VO UO O SU IL SA NIDO; LÌ PO

UNA DIETA... COLORATA I FENICOTTERI SI NUTRONO DI ALGHE, CROSTACEI E MOLLUSCHI. QUESTI ULTIMI, DAL COLORITO ROSSO-ARANCIO, DANNO AL FENICOTTERO ROSA QUELLA BELLISSIMA TINTA.

Gli studiosi hanno dato diverse spiegazioni a questo comportamento. Una è che il fenicottero stia su una gamba sola per conservare il calore e l’energia del corpo. Alternando le gambe, infatti, può riposarsi e favorire la circolazione del sangue. Soprattutto quando il fenicottero è in piedi in acqua fredda, il cuore è costretto a pompare più sangue per mantenere entrambe le gambe calde. Così, mettendo una gamba più vicino al corpo, il fenicottero non deve affaticarsi per restare caldo. E poi, il fenicottero ha zampe lunghe e sottili, quindi facilmente stancabili; non potendosi sdraiare, riposa prima una zampa e poi l’altra.

BECCO A BANANA I FENICOTTERI HANNO IL BECCO A FORMA DI BANANA E INFILANO LA TESTA NELL'ACQUA IN MODO CHE LA PARTE SUPERIORE DEL BECCO SIA SOMMERSA. QUESTA PARTE È PIENA DI PICCOLI FORI CHE SERVONO COME SETACCIO PER IL CIBO.


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P3 CI ASPETTA OGNI MATTINA CON LA PORTA SPALANCATA,

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SONO IO, SI SCRIVE SCUOLA!

LA IMPARIAMO UNA PAROLA?

BENTORNATI! AVANTI! AVANTI!

BENTORNATI TUTTI QUANTI,

CONTEREMO PESCI E ROSE

GIOCHEREMO CON LE COSE

FATE PRESTO! AVANTI! AVANTI!

BENTORNATI TUTTI QUANTI!

E SE L’ASCOLTI BENE SENTI COME CANTERÀ...

MA PROPRIO IN QUEL MOMENTO, SI ALZA UN PO’ DI VENTO

CHE SIAMO ALLEGRI, SÌ, MA NON ABBIAMO TANTA VOGLIA.

CI CAPITA COSÌ QUANDO SIAMO SULLA SOGLIA

CHI SBUFFA, CORRE O PIANGE, CHI C’HA L’ARIA UN PO’ SVOGLIATA...

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Testi: Mela Cecchi • Musiche: Paolo Serazzi Illustrazioni: Stefania Vincenzi

SIAMO UN SÌ, IL SÌ DI SCUOLA.

SIAMO NOI QUELLA PAROLA

BENTORNATI! AVANTI! AVANTI!

BENTORNATI TUTTI QUANTI,

CONTEREMO PESCI E ROSE

GIOCHEREMO CON LE COSE

FATE PRESTO! AVANTI! AVANTI!

BENTORNATI TUTTI QUANTI!

E SE L’ASCOLTI BENE SENTI COME CANTERÀ...

E PROPRIO IN QUEL MOMENTO, SI ALZA UN PO’ DI VENTO

UN POSTO VERDE E BLU DOVE SIAMO SEMI E FRUTTI.

VERREMO SEMPRE QUI, DOVE CI TROVIAMO TUTTI

NON PROPRIO COME MAMMA, MA PER NOI TU SEI ZIA SCUOLA.

MA SÌ, MA SÌ, D’ACCORDO: CONOSCIAMO LA PAROLA


LA CR E

IONE AZ


Venne il sole e spuntò il giorno. Non appena apparve la prima alba Dio disse: «Così il giorno si alternerà alla notte...». Ma il bello doveva ancora venire... C i raggi reo incollo sdel sole; u fili dorlala foto ti.

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GUARDA CON ATTENZIONE LA CASA DI GIORNO E DI NOTTE. IN OGNI SCENA CI SONO DUE ELEMENTI SBAGLIATI; CERCHIALI CON UNA MATITA ROSSA.


Testi: Il pensatoio • Fotografia di pag.26: Archivio Olycom Illustrazioni: Susanna Teodoro

GUARDA CHE BEL CIELO! È IL MOMENTO DEL TRAMONTO, QUANDO IL SOLE VA A DORMIRE. COLORA CON I PASTELLI ARANCIO, NERO, ROSSO E GIALLO.

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STA DI PO

7-10-2010

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L O O C RATE E L O R PA

www.lagiostra.bi z

On line i disegni da colorare della UN FILM A COLORI storia , la scheda dell’ar te di VALLOTTON (A COME ARTE), no tizie sull’uso del frullino del Muse delle Palafitte, la o canzone ZIA SCUO LA in MP3. In PERCORSO INSE GNANTI i progetti didattici sui contenuti di questo numero, articoli di approf ondimento, labora tori. Download gratuito dei materiali dida ttici agli abbonati digi tando il codice

HO DISEGNATO MIA MAMMA CHE MI LEGGE UN LIBRO… BRAVO a Francesco Lupi, Palestrina (Roma)

090940

In questo numero de La Giostra, sp eciale sul cinema, tante idee per ap profondire le attiv ità di W La Giostr

a!

IL MIO ALBERO HA TANTI FRUTTI, di Federico Salmassi, Cornaredo (Mi) LE IMPRONTE ALLA PARMEGGIANI, COME INSEGNAVA A COME ARTE! Complimenti a Dario e Chiara Benossi, Muggia (Ts)

Per richieste su co me condurre il lavoro didattico o segnalazioni post

a@lagiostra.biz

A MATITA, dalla piccola Serena Balla, Saluissola (Bi)

LE MIE MANINE SUL FOGLIO... Nadia Ritorto (Catanzaro) Marina Bolgiani dice “W L’UVA D’AUTUNNO”, da Codogno (Lo) UN CARO SALUTO da Daniela Rosso CHE LEGGE SEMPRE LA GIOSTRA

LE GRANDI STORIE de LA GIOSTRA sono su

UPPA, un PEDIATRA per AMICO

LA GIOSTRA Via AURELIA, 481 00165 ROMA posta@lagiostra.biz

È il bimestrale per genitori che trovi negli ambulatori dei pediatri convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale.

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GRAZIE, QUELLA DELLA STAFFETTA DELL’ABBONAMENTO È UN’IDEA STRAORDINARIA! SALUTI A MARTA GIOEL E (FORLÌ) E BENVENUTA A FOSCHI GAIA NALDI!


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CONCORSO

di COSE BELLE A I C C A C A

C’è qualcosa che, in natura, ti affascina in modo particolare? C’è qualcosa che giudichi particolarmente bello e prezioso? Il tramonto, una pianta, un animale curioso? Oppure, la rugiada, una sorgente, una montagna?

Scatta la tua fotografia e partecipa al concorso. Regolamento: Età dei partecipanti: da 2 a 7 anni compiuti. Concretamente lo scatto fotografico può essere effettuato dall’adulto, nel rispetto delle indicazioni del bambino. La fotografia deve pervenire in formato elettronico a redazione@lagiostra.biz, oppure su supporto elettronico (CD) tramite posta a La Giostra, Via Aurelia 481, 00165 ROMA Occorre segnalare nome, cognome, indirizzo, numero di telefono ed età del bambino partecipante. Per le scuole partecipanti. Segnalare la scuola, la sezione, l’indirizzo, oltre al numero di telefono dell’insegnante referente. È possibile partecipare con la fotografia di sezione. La scadenza per l’invio delle fotografie è il 6 APRILE 2011. Verrà estratta tra tutti i partecipanti una fotografia; l’autore riceverà in premio un abbonamento a La Giostra. Una giuria di esperti del mondo dell’infanzia sceglierà la fotografia più bella e significativa. Più dell’elemento tecnico fotografico, sarà premiata la capacità del bambino di scovare e riconoscere la bellezza nascosta nella natura. Il vincitore vedrà pubblicata la sua fotografia su La Giostra e riceverà in premio un plico di libri per bambini.

LE LETTERE DEI GENITORI Gent.ma Maria Antonietta, ho un bambino di tre anni, si chiama Matteo ed è un vostro appassionato lettore. Sono preoccupata perché non dice ancora parole o frasi chiare, anche se si fa capire a gesti senza problemi. Ha iniziato da poco la Scuola dell'Infanzia ed è contento. La sua sorellina a diciotto mesi diceva frasi intere e ben formate. Io ho sempre questo pensiero fisso: perché non parla? Le maestre e il pediatra dicono che bisogna attendere ancora un po’ per vedere se il contatto con gli altri bambini lo stimolerà. Il suo sviluppo è normale, (…) e ha anche effettuato un test dell’udito. Ho timore che per questi problemi di linguaggio possa venir preso in giro, non compreso. Come posso aiutarlo? Roberta P. (mail)

Carissima Roberta, ogni bambino ha un ritmo di sviluppo proprio, allora è meglio non fare paragoni fra fratelli. Le ricerche ci dicono che molti bambini hanno ritardi di linguaggio e che sono proprio i maschietti a manifestare maggiormente questa problematica. Poiché il pediatra ha escluso problemi dell’udito e di articolazione dei suoni, sicuramente l’esperienza scolastica aiuterà Matteo ad esprimersi meglio. Per molti bambini è soltanto la pigrizia a spingerli nella comunicazione con soli gesti. È possibile che Matteo sia ancora in una fase di osservazione, che stia interiorizzando un patrimonio di vocaboli che non riesce ancora a pronunciare correttamente. A scuola comunque sarà costretto a trovare altre modalità espressive, se vorrà farsi capire. Pronunciare correttamente le parole è più necessario di quanto lo sia in famiglia, dove il gesto sostituisce i vocaboli. La narrazione di storie, la lettura di libri, lo scambio verbale con gli adulti e i bambini, le canzoni e le filastrocche accompagnate dai gesti, piuttosto che la televisione (mezzo che predispone ad un ascolto passivo), sono elementi che possono aiutare lo sviluppo del linguaggio; i bambini apprendono nell’interazione affettiva e per imitazione. Porsi in un atteggiamento di ascolto del piccolo, senza interromperlo per correggerlo, ripetendo le parole che lui non pronuncia bene, non pretendendo che le riproduca; mantenere il contatto oculare per attirare la sua attenzione, stimolare il tuo bambino ad usare le parole giuste quando chiede qualcosa, anche se hai compreso bene i suoi gesti… saranno tutti fattori di aiuto. È utile anche la riformulazione delle frasi e delle parole che il bambino verbalizza, così come l’ampliamento delle frasi essenziali. Dimostrategli che avete fiducia in lui, sottolineando i progressi e le conquiste in altre dimensioni (autonomia e gioco). Se entro il primo anno di Scuola dell'Infanzia non noterete grandi cambiamenti sarà necessario chiedere il parere di un logopedista. Saluti al nostro piccolo lettore! M. Antonietta Simeoli Insegnante di scuola materna e consulente familiare

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LA LETTERA DEI GENITORI LA GIOSTRA·Via Aurelia, 481·00165 ROMA·posta@lagiostra.biz


Illustrazioni: Fragile di Monica Fucini

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Illustrazione copertina: Antonio Lapone

e i PERICOLI

NON ARRAMPICARTI SULLE SEDIE... P E R I CO L O


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