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Ucraina, le previsioni sbagliate

Spiegate

Carlo Silini

Posso abbandonarmi a un sentimento di pura meraviglia di fronte ai prodigi di ChatGPT, il celebre e recente programma di intelligenza artificiale (AI) che risponde in un batter d’occhio a qualsiasi domanda gli si ponga? Sì e no. Vorrei farlo per non ingrossare l’esercito dei reazionari tecnologici, una tribù resistente ai cambiamenti, destinata prima alla sconfitta intellettuale, poi al dileggio, infine all’oblio. Come i signori che certamente hanno avversato l’introduzione della ruota, delle macchine a vapore, delle lavatrici e di altre novità che si sono poi rivelate strumenti di liberazione da immani fatiche e schiavitù per l’umanità.

Evito, quindi, di moraleggiare sul fatto che ChatGPT annulli la fatica (e la scienza) della ricerca in archivi, biblioteche, scuole, centri studi, giornali e banche dati online. Sarebbe come maledire le calcolatrici, visto che si possono fare i conti a mente.

Osservo però qualche vuoto cognitivo. Quando le ho chiesto quali romanzi avesse scritto Plinio Martini, mi è toccato leggere: «Mi dispiace, ma non sono a conoscenza di un autore chiamato “Plinio Martini” che abbia scritto dei romanzi». Scioccante, ma è probabile che sia solo questione di tempo e che man mano che apprenderà nuove informazioni l’AI colmerà anche questi buchi.

Quando invece le ho chiesto di spiegarmi la fusione nucleare come se fossi un bambino di dieci anni, ho ricevuto una risposta magnifica: «Ciao! La fusione nucleare è come mettere insieme due piccoli mattoncini, che si chiamano atomi, per farne uno grande. Quando gli atomi si uniscono, rilasciano un sacco di energia calda, proprio come quando accendi un fuoco (…)». Apprezzo inoltre che ChatGPT non cada nei tranelli delle domande a cui è impossibile rispondere con certezza. Chi vincerà le elezioni cantonali? «Non ho accesso alle informazioni in tempo reale sulle preferenze degli elettori e sulle attività dei candidati; – ha risposto – inoltre, come intelligenza artificiale, devo rimanere imparziale e non posso fare previsioni politiche». E quando mi sono divertito a domandare di scrivere un discorso di Obama come se lo pronunciasse Salvini, ha rifiutato perché «non sarebbe eticamente corretto scrivere un discorso di una persona che ripudia le idee dell’altra». Chapeau. Non pretendo poi l’impossibile. ChatGPT (di cui si occupa pure Ovidio Biffi a pag. 25) è una macchina, quindi è inutile aspettarsi risposte su quesiti amorosi o sul senso metafisico delle cose. Su richiesta, scrive addirittura poesie e racconti. Che dire? Se togli l’anima (e qui l’anima non c’è) non avrai nulla di artistico, al massimo un po’ di ingegneria linguistica. Preoccupazioni? Soprattutto due. Nell’imme-

Nel suo romanzo Thomas Hettche ricostruisce la storia del teatro di Augusta e il destino di un Paese

CULTURA Pagina 29

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