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Azzurro Sport BIMESTRALE DI CULTURA SPORTIVA AERONAUTICA

ANNO 4 – NUMERO 1

DONATO–HOWE UNA MEDAGLIA PER DUE

CAMPIONATI EUROPEI INDOOR

CAMPIONATI EUROPEI L’AERONAUTICA FA CENTRO TIRO CON L’ARCO



EDITORIALE

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ccoci giunti ad un nuovo numero di Azzurro Sport, il primo del 2017, per essere precisi. E, ancora una volta, abbiamo cercato di proporre ai nostri lettori una rivista sempre “stimolante” e ricca di contenuti interessanti. Se usciamo con qualche giorno di ritardo è perché abbiamo voluto “portarci a ridosso” di un evento importante, al quale Azzurro Sport è legato come media partner: ci riferiamo all’European Masters of Downhill and Italian Masters of Freestyle Snowscoot, uno sport invernale da discesa nato in Svizzera nei primi anni 90. Una rassegna che si svolgerà il 7, 8 e 9 aprile prossimi a Campo Imperatore, durante la quale sarà possibile ammirare gli atleti più forti al mondo esibirsi in prove di velocità e freestyle e, opportunità unica, provare gratuitamente a cimentarsi in questa disciplina guidati da pro riders. Abbiamo, poi, dato uno sguardo a ciò che è accaduto nel panorama sportivo che più ci interessa, con particolare attenzione ai Campionati Europei Indoor di Atletica Leggera, dominati dalla Polonia.

Ma la buona notizia per noi arriva dalla splendida prova dell’azzurro Fabrizio Donato, che a 40 anni “suonati” ha conquistato un Argento strepitoso; il triplista azzurro lo abbiamo anche “incontrato” parlando di un ritrovato Andrew Howe. Donato, infatti, si è calato nella veste di allenatore per aiutare il 31enne reatino in forza all’Aeronautica Militare a riprendersi il posto che merita tra gli atleti di spicco del panorama internazionale. Abbiamo passato in rassegna anche gli Europei Indoor di Tiro con l’Arco disputati in Francia, dove l’Aviere Scelto David Pasqualucci ci ha regalato due Medaglie d’Oro. E poi spazio alla grande prova di Fognini nel Tennis internazionale: il tennista italiano raggiunge la semifinale del Master 1000 in Florida e si arrende solo a Rafael Nadal. E che dire delle “Farfalle Azzurre”? Prima esibizione del 2017 per loro agli Internazionali di Thiais e primo successo, nonostante i cambiamenti nel programma e nel team. Insomma di carne al fuoco, come sempre ce n’è tanta... Non ci resta che augurarvi una buona lettura! IL DIRETTORE

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I vicecampioni olimpici Paolo Nicolai e Daniele Lupo.

SOMMARIO Azzurro Sport 1/2017

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Periodico bimestrale di cultura sportiva aeronautica Iscritto al n. 292/2013 del Registro Stampa presso il Tribunale Civile di Roma Anno 4 – numero 1 Editore Associazione IDEAE in collaborazione con AVIATOR SRL via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma

22 UNA MEDAGLIA PER DUE

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L’ITALIA SUL TETTO D’EUROPA

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FARFALLE AZZURRE, CHE GRINTA

16 MIAMI-O-FRUIT

18 GIUSEPPE OTTAVIANI

32 FOGNINI SUPERA MIAMI

36 CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI DI TENNIS TAVOLO

La colazione dei campioni

Il tennista italiano è arrivato fino alle semifinali del torneo dove ha dovuto cedere il passo a Nadal.

39 medaglie e non posto nella classifica finale per l’Italia

Direttore Responsabile Alessio Piano Redazione via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma Fax. 06.89280466 - azzurrosport@yahoo.it Consiglio Tecnico Presidente: Alessandro Loiudice Membri: Marzia Caravelli, Giuseppe Carella, Andrea Colotti, Antonio D’Urso, Andrew Howe, Fabrizio Leoni, Dario Magagnini, Valentina Marchei, Elisa Santoni © Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato su Azzurro Sport occorre citare la fonte. Stampa Arti Grafiche Celori – Terni

Finito di stampare nel mese di aprile 2017 foto di copertina: Fidal, Colombo

Pioggia di medaglie per l’A.M.

38ECCO LA NUOVA SERIE 5

Una presentazione in stile aeronautico per la nuova arrivata in casa BMW

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Pillole di SPORT PATTINAGGIO ARTISITICO

Ai campionati mondiali di figura – specialità pattinaggio su ghiaccio – la coppia italiana conquista una posizione nella Top Ten e il biglietto per le prossime olimpiadi.

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o scorso 30 marzo all’Hartwall Arena di Helsinki, durante i campionati mondiali di pattinaggio su ghiaccio, l’Italia ha fatto parlare di sé, grazie all’eccellente prestazione della coppia azzurra: Valentina Marchei (dell’Aeronautica Militare) e Ondrej Hotarek (delle Fiamme Azzurre). Già la prima giornata ha portato grande soddisfazione ai due pattinatori che sono rientrati nella Top Ten aggiudicandosi il nono posto con un punteggio di 71,04. Ma alla campionessa del Centro Sportivo

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dell’Aeronautica Militare questo traguardo non è bastato e nella seconda giornata ha messo a segno un altro importante colpo: il record personale nel libero con 132,88 punti. Grazie a questi successi la coppia, nella graduatoria finale, ha confermato la nona posizione con un punteggio di 203,92: miglior piazzamento di un tandem italiano e record nazionale. Insomma, un pass per le prossime Olimpiadi del tutto meritato! Claudia Bacci


ATLETICA LEGGERA

Bronzo per l’Aviere Capo Simone Falloni

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ell’isola di Gran Canaria, Spagna, nello stadio della Ciudad Deportiva a Las Palmas, si è svolta la Coppa Europa di Lanci di Atletica Leggera. Eccellente la prova dell’Aviere Capo Simone Falloni, che sulla pedana del lancio del martello è l’unico italiano a calcare il podio. Inizia bene la sua gara, che si apre con un 71,89 e si conclude poi al sesto ed ultimo turno con la misura di 74,37 metri. È proprio questo lancio che gli vale il terzo posto assoluto. La squadra italiana conquista, anche grazie a questo ottimo risultato del Centro Sportivo A.M., la prima piazza della manifestazione.

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CAMPIONATI ITALIANI INDOOR

Andrew Howe oltre il muro degli 8 metri

i Campionati italiani assoluti di Atletica Leggera svoltasi al Palaindoor di Ancona, dal 17 al 19 febbraio, si è distinto Andrew Howe del centro Sportivo dell’Aeronautica Militare, che dopo un’assenza piuttosto lunga dai podi di tutto il mondo, con i suoi 8,01 metri nel Salto in Lungo, ha ricominciato a far sognare i suoi fan. Prima di lui solo Vince Marcell Jacobs (Fiamme Oro) con 8,06 e Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) 8,05. Il Recordman dell’Aeronautica Militare era quasi sette anni che non varcava la soglia degli otto metri, per essere precisi dal lontano 2010, quando agli Europei di Barcellona mise a segno un sensazionale 8,12. Ancona potrebbe essere di buon auspicio per il quasi trentaduenne italo-statunitense che, anche grazie a questo buon risultato, vanta nel ranking continentale 2017 una quarta posizione dopo il francese Jean-Pierre Bertrand (8,08) e i connazionali Jacobs e Randazzo. Ad Howe un grosso in bocca al lupo per i prossimi importanti appuntamenti. Claudia Bacci

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ATLETICA LEGGERA CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI INDOOR Ottimi risultati da Ancona per gli atleti dell’A.M.

ome di consueto, al Palaindoor di Ancona si sono svolti nel fine settimana dal 17 al 19 febbraio i Campionati Italiani Assoluti indoor di Atletica Leggera. I risultati sono stati tanti, pieni di conferme e di speranze. Salto in lungo, salto triplo, salto con l’asta, velocità e mezzo fondo, queste le specialità che danno lustro al Centro Sportivo Aeronautica Militare. Continua il ritorno del 1° Aviere Scelto Andrew Howe che chiude al terzo posto e sale nuovamente oltre gli 8 metri (8,01), riportando i pensieri verso i migliori anni della sua carriera. Sempre nel salto in lungo, gara che non vedeva da tempo dei risultati simili, il 1° Aviere Scelto Stefano Tremigliozzi con l’ottima misura di 7,83 metri, chiude al quinto posto. Rimanendo nei salti in estensione, passiamo al triplo donne, dove il 1° Aviere Dariya Derkach si laurea Campionessa Italiana facendo allungare la fettuccia fino ai 14,05 metri, che valgono il record personale indoor, ma soprattutto valgono il minimo per la partecipazione ai prossimi Campionati Europei di Belgrado (SRB). Passando ai salti in elevazione, nel salto con l’asta, abbiamo un secondo posto con 5,35 metri e un quarto posto con 5,10 metri, rispettivamente del Sergente Marco Boni e del giovane 1° Aviere Alessandro Sinno. Un altro ottimo risultato viene dal settore velocità, dove il 1° Aviere Lorenzo Perini, è Vice Campione Italiano nei 60 metri ad ostacoli, fermando il cronometro sui 7 secondi e 91 centesimi. L’’ultimo risultato del fine settimana arriva dal settore mezzofondo grazie al 1° Aviere Martina Merlo, che chiude al quarto posto nella specialità dei 3000 metri, con il tempo di 9 minuti 35 secondi e 14 centesimi, risultato che le vale il record personale.

TIRO CON L’ARCO

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CAMPIONATI ITALIANI INDOOR ASSOLUTI Titolo Italiano per il 1° Aviere Scelto Michele Frangilli

lla XLIV edizione dei Campionati Italiani Indoor, svoltasi a Bari lo scorso 26 Febbraio sulla linea di tiro allestita alla Fiera del Levante, sono stati assegnati i titoli di classe. Questi i risultati: Il 1° Aviere Scelto Amedeo Tonelli è il nuovo campione senior maschile con il punteggio di 590, secondo posto per il giovane Aviere Scelto David Pasqualucci con 587 punti, che solo pochi giorni fa ha partecipato alla cerimonia di Giuramento presso l’aeroporto di Vigna di Valle. Tra le donne, il Bronzo spetta al 1° Aviere Scelto Elena Tonetta con 568 punti. Nella seconda giornata dei Campionati Italiani Indoor, tra i titoli assoluti assegnati c’è da annoverare quello del 1° Aviere Scelto Michele Frangilli, nuovo campione Italiano e arciere tra i più titolati del Tiro con l’Arco mondiale, che con questa vittoria conquista il suo nono tricolore assoluto. Quindi, non possiamo che complimentarci con il mai domo Michele che dopo numerosi successi non è mai stanco di stupire!

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Claudia Bacci


CENTRO SPORTIVO VIGNA DI VALLE

Giurano gli atleti dell’Aeronautica Militare

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ono sicuro che voi avete maturato il significato delle parole del giuramento che avete appena pronunciato e che siete consapevoli dell'impegno oggi assunto, sono molti quelli che hanno offerto in sacrificio la loro vita per onorare il loro giuramento». Sono queste le belle parole di apertura del discorso del Comandante del Centro Storiografico e Sportivo di Vigna di Valle, Colonello Vittorio Cencini, in occasione del Giuramento degli atleti del Centro Sportivo dell'Aeronautica Militare che ha avuto luogo lo scorso 22 febbraio all'interno del campo polivalente situato nell'hangar Saporiti. Questo il caloroso benvenuto a tutti i giurandi e a tutti gli spettatori composti da parenti amici e tecnici dei ragazzi. Gli Atleti che hanno prestato giuramento divisi per discipline di appartenenza sono: Beach Volley: Aviere Scelto Carambula Raurich Adrian Ignacio, Aviere Scelto Orsi Toth Viktoria, Aviere Scelto Ranghieri Alex Canoa: Aviere Scelto Florio Matteo Ginnastica Artistica: Aviere Scelto Cingolani Andrea Ginnastica Ritmica: Aviere Scelto Anzani Adriana, Aviere Scelto Centofanti Martina, Aviere Scelto Maurelli Alessia Scherma: Aviere Scelto Bianchin Elisabetta, Aviere Scelto Cagnin Beatrice, Aviere Scelto Gargano Elisabetta Sport Equestri: Aviere Scelto Garofalo Giampiero Sport del Ghiaccio: Aviere Scelto Francolini Fabio, Aviere Niero Daniel Tiro con l'Arco: Aviere Scelto Pasqualucci Davide. Tra gli applausi di tutti i presenti, il Comandante ha chiuso l’evento dicendo: «Ovunque voi sarete impegnati, l'Italia sarà sempre con voi, al vostro fianco. Viva l'Italia! Viva l'Aeronautica Militare!».

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TENNIS – COPPA DAVIS

GLI AZZURI LA SPUNTANO IN ARGENTINA Il team guidato da Corrado Barazzutti supera gli ottavi di finale, al prossimo turno affronterà il Belgio

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li azzurri del tennis tornano dalla trasferta in Argentina con una soddisfacente e sudata vittoria. Il team composto da Fabio Fognini, Paolo Lorenzi, Andreas Seppi e Simone Bolelli ha superato per 3-2 i detentori dell’edizione 2016 del torneo, orfani del loro miglior giocatore, Juan Martin Del Potro. Sulla terra rossa di Buenos Aires gli azzurri si portano subito in vantaggio per 2-0 nella prima giornata. Nel primo singolare Paolo Lorenzi si impone nettamente per 3 set a 0 su Guido Pella, mentre Andreas Seppi supera in 4 set Carlos Berlocq. Nella giornata successiva la coppia Bolelli-Fognini nel doppio ha l’occasione di portare a casa il punto decisivo per la qualificazione, ma dopo un’insperata rimonta il bolognese e il ligure cedono al tie-break del quinto set per 9 punti a 7. Tutto viene, quindi, rimandato agli ultimi due incontri di singolare in programma. Paolo Lorenzi ha l’oc-

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casione di chiudere i giochi contro Charles Berlocq, ma il sudamericano sorprende il nostro tennista in 4 set, riscattando la sconfitta rimediata da Seppi. Nell’ultimo e decisivo match di singolo, coach Barazzutti si affida a Fabio Fognini, numero 45 del ranking, mentre i padroni di casa schierano Guido Pella, 176 del ranking. I pronostici sono tutti dalla parte dell’italiano, ma a partire forte e a far tremare l’Italia è proprio Pella che si porta avanti per 2 set a 0. Fognini è bravo a non perdere la calma, e con grande lucidità fa valere la sua maggiore classe tennistica rimontando e aggiudicandosi la partita. Nei quarti di finale gli azzurri affronteranno il Belgio, vincente a sorpresa sulla Germania. Il team di Barazzutti è molto valido e coeso e potrebbe arrivare in fondo a questa competizione. Stefano Colotti



foto FIDAL - Colombo

atletica

Andrew HOWE Duro allenamento e voglia di

RISCATTO

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L’Atleta dell’Aeronautica Militare sta preparando il suo ritorno. Ad aiutarlo il suo nuovo tecnico Fabrizio Donato, Argento ai recenti Europei di Belgrado all’età di 40 anni.

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di Arturo Violetta

ndrew Howe intende dare una svolta alla propria carriera e lasciarsi alle spalle tante stagioni sfortunate, con un solo obiettivo: la partecipazione ai Campionati Mondiali. «Quest’anno – ha dichiarato l’atleta in forza all’Aeronautica Militare – l’obiettivo è fare 8,15, la misura minima per i mondiali, ai quali ho già partecipato da protagonista (Argento a Osaka 2007, ndr) e penso di avere ancora le qualità per farne un altro ad alto livello». Andrew Howe ha voglia di dimenticare i tanti infortuni e tornare al più presto ai livelli che lo hanno portato sul tetto d’Europa nel 2006 e sul secondo gradino del podio mondiale l’anno successivo. Ad aiutare l’atleta reatino questa volta c’è un nuovo allenatore, l’intramontabile Fabrizio Donato, atleta straordinario che a 40 anni suonati ha conquistato nel Salto Triplo l’Argento agli ultimi Europei Indoor di

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di vincere una Medaglia. La velocità mi crea troppi problemi fisici ed è meglio non rischiare altri infortuni». Oltre ad Howe, altri due giovani atleti hanno superato gli otto metri in Italia: si tratta di Marcell Jacobs e Filippo Randazzo. Come dire, due rivali in più per il saltatore del Centro Sportivo di Vigna di Valle; ma anche uno stimolo maggiore per fare sempre meglio; del resto, come lui stesso ricorda, le sue gare più belle le ha fatte proprio contro avversari forti. «È bello – ha concluso Howe – che in Italia ci siano due atleti bravi come Jacobs e Randazzo. Sono certo che insieme regaleremo gare avvincenti e spettacolari». Nel frattempo, comunque, il saltatore reatino non nasconde qualche “pensierino” sui Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Sebbene manchi ancora molto, Andrew Howe, dopo aver saltato Londra 2012 e Rio 2016, alle Olimpiadi che si disputeranno in Giappone vorrebbe esserci. Anche per questo si sta preparando sen riamente!

foto FIDAL - Colombo

In apertura, Andrew Howe e Fabrizio Donato, il nuovo allenatore dell’atleta reatino. Nella pag. precedente, Howe durante una competizione a Grosseto. Sotto, il 31enne in forza al Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare insieme ai promettenti saltatori italiani Marcell Jacobs e Filippo Randazzo.

Belgrado, e che da poco ha intrapreso anche la carriera di tecnico. I due stanno lavorando insieme al Centro Sportivo della Guardia di Finanza a Castelporziano. «Con Fabrizio – ha proseguito il campione dell’Aeronautica Militare – intendiamo affrontare questa stagione con l’obiettivo di divertirci. Lui per me è più di un tecnico. Mi sta insegnando a saltare, cosa che mi è mancata in questi ultimi anni. Ho sempre trovato persone che mi hanno voluto allenare ma senza lavorare sul gesto tecnico. Gli inizi sono promettenti, aver superato gli otto metri al coperto è stata una piacevole sorpresa, abbiamo mandato un segnale per dimostrare a tutti che Andrew Howe è ancora pronto a dire la sua». Di certo, però, lo farà solo ed esclusivamente nel Salto in Lungo. Howe, infatti, ha confermato voler abbandonare la velocità, una sua grande passione: «Devo concentrarmi solo sul Salto in Lungo, la disciplina nella quale ho più possibilità



benessere

MIAMI-O-FRUIT LA COLAZIONE DEI CAMPIONI

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L

a colazione è il pasto più importante della giornata: negli ultimi anni questa è la frase più ricorrente quando si parla di diete e alimentazione. Gli inglesi chiamano questo pasto breakfast, ossia breaking a fast, che significa “rompi il digiuno” dopo il riposo notturno. Il termine colazione deriva dal latino “collationem”, cioè quel momento dopo la preghiera della sera quando i monaci stanno in raccoglimento; successivamente fu usato per indicare il primo pasto del mattino consumato dopo il religioso digiuno. Anche nell’antichità gli egiziani, i greci, gli etruschi e i romani erano soliti consumare una colazione spesso salata che si arricchì, dopo la scoperta dell’America, con il caffè e il cioccolato. Anche un famoso detto popolare recita: “colazione da re, pranzo da principe e cena da povero”. Le abitudini della società moderna hanno ribaltato il tutto e la cena è diventata il pasto principale, mentre la colazione spesso avviene consumando un caffè a casa o un cappuccino e cornetto di corsa al bancone del bar per arrivare fino all’ora di pranzo, addirittura in qualche caso alcune persone vanno al lavoro o a scuola senza mangiare niente. Ma se il “buongiorno si vede dal mattino”, cominciare bene e armoniosamente la giornata significa appagare sé stessi nutrendo sia il corpo che la mente con dei benefici che si protraggono per tutto il giorno. Ed è per questo motivo che al mattino appena svegli, dopo un digiuno notturno di circa 8 ore abbiamo bisogno di energia per affrontare la giornata con la giusta concentrazione. Mangiare del cibo sano e nutriente con la dovuta calma e serenità, oltre che nutrire il corpo, diventa un messaggio di tranquillità per la mente, così che tensione e stress non facciano parte della nostra giornata. Una ricca e saziante prima colazione

di Antonino Lo Presti foto Federginnastica fatta di cibo naturale e sano, consumata a casa propria in tranquillità invece che al bar o, peggio, davanti a una macchinetta in ufficio, evita magari di fare uno spuntino nel corso della mattinata ed il pranzo potrà essere più leggero. Un beneficio non indifferente per la digestione, che significa evitare quella sonnolenza post-prandiale e affrontare con la giusta energia le attività giornaliere nelle prime ore pomeridiane. Se la prima colazione è importante per chiunque, figuriamoci per chi pratica dello sport sia a livello agonistico che dilettantistico. Nel 2002 durante le partite di calcio della Coppa del Mondo in Corea fece clamore una notizia: praticamente uno studio realizzato poco prima delle partite dalla società belga Probiox sui giocatori della nazionale francese aveva dimostrato che tutti i calciatori tranne uno erano in stato di stress ossidante. Tale stato fisiologico, scrive l’illustre Professore Luc Montagner (premio Nobel per la medicina nel 2008) nel suo libro “Le combats de la vie”: «Era probabilmente imputato ad uno spossamento muscolare conseguente ad un eccesso di partite disputate e all’assenza di una compensazione antiossidante adeguata». Difatti, durante una qualsiasi attività fisica intensa si formano nel corpo dei radicali liberi che non sono altro che dei prodotti di scarto dovuti all’aumento di utilizzo dell’ossigeno nei processi cellulari di produzione di energia. Per difendersi dall’azione dannosa di questi residui metabolici l’organismo utilizza gli antiossidanti. Ma perché tutti eccetto uno? E chi era quell’uno? Il giocatore eccezionale unico risultato indenne allo stress ossidativo era a quel tempo il grande campione Zinedine Zidane che negli ultimi due anni dal 2000, come lui stesso ha dichiarato in un intervista al giornale “L’Equipe Magazine”, aveva cambiato il proprio stile alimentare consu-

mando al mattino una specifica colazione detta Miam-Ô-Fruit. Anche il famoso ciclista spagnolo Miguel Indurain consumava questa colazione anche tre volte al giorno durante i faticosi e intensi periodi di gare. Il Miam-Ô-Fruit è inserito come pilastro fondamentale del metodo della francese France Guillain, una dietologa e ingegnere fisico che da oltre 30 anni viaggia con le figlie in giro per il mondo in barca a vela facendo la reporter e scrivendo su come recuperare la salute e migliorare il benessere fisico attraverso il cibo naturale, i bagni derivativi di acqua fredda, i cataplasmi di argilla e i bagni di sole. A dire il vero, però, questo composto da consumare al mattino non è certo una recente idea e tra l’altro è un riadattamento (senza latticini e senza cereali) della più famosa colazione ideata intorno agli anni 50 dalla Dottoressa Catherine Kousmine che a sua volta aveva rielaborato la crema della Dottoressa Johanna Budwig. Adesso credo che siete incuriositi abbastanza e sicuramente volete sapere come è composta questa particolare colazione. Diciamo subito che nel web girano tante ricette diverse e spesso modificate, ma, per correttezza di informazione, vi vogliamo riportare quella originale tratta dal libro edito da “L’Età dell’Acquario” intitolato: “Il metodo France Guillain – Per una vita sana e armoniosa”. Ecco la ricetta: – mezza banana schiacciata con la forchetta – 2 cucchiai di olio crudo e biologico, 1 di lino e 1 di sesamo, da emulsionare nella banana; – 1 cucchiaio di succo di limone spremuto al momento; – pezzi di almeno 3 frutti diversi, fra cui mezza mela (la frutta deve essere solo fresca e possibilmente di stagione); – 3 cucchiai di semi oleosi interi o macinati (noci, nocciole, mandorle, semi

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di zucca ecc. sempre secchi e non messi in ammollo). Il tutto servito in un piatto fondo o per chi lo preferisce in un bicchiere grande anche sotto forma di frullato accompagnato volendo da una bevanda calda di tè verde o una tisana. Particolarmente interessante è anche la variante con l’aggiunta di miele e polline, ideale da utilizzare nei periodi di allenamento invernali in outdoor o nei periodi di maggiore sforzo muscolare con un notevole dispendio energetico. Questo eccezionale composto è un super “rompi digiuno” ricco di vitamine, minerali, proteine vegetali, grassi buoni, fibre e antiossidanti molto nutriente per le cellule e per i batteri buoni del corpo. Inoltre è saziante e nutriente al punto di arrivare tranquillamente all’ora di pranzo senza avere quelle “strane voglie” di fare spuntini fuori pasto che non fanno altro che impegnare più del dovuto l’apparato digerente. Ciò si traduce in un benessere generale nella prima

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parte della giornata che migliora la vitalità e l’energia nell’attività sportiva, nel lavoro, nello studio e in generale nella vita di tutti i giorni. L’ideatrice stessa, nell’evidenziare che bisogna seguire scrupolosamente la ricetta, definisce questo pasto “una pura meraviglia” dicendo così: «Un vero e proprio rigeneratore cellulare che ha effetti notevoli sull’organismo e risultati positivi sulla pelle, sui capelli, sulle ossa, sulle gengive, sulle cartilagini, sulla linea». Ideale per tutti, sia adulti che bambini, va certamente riadattata modificandola a secondo dello stile di vita che si conduce, delle caratteristiche costituzionali, dell’età, dei gusti personali e delle risposte metaboliche che ognuno di noi ha verso determinati cibi. Adesso, per finire, cari lettori nell’augurarvi una gustosa e sana colazione non ci resta che dirvi “provare per credere”, ricordandovi però che la migliore guida alimentare siete n sempre e solo voi stessi.



salto in lungo

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OTTAVIANI COMPIE UNA NUOVA IMPRESA

rmai Giuseppe Ottaviani, l’atleta ultra centenario con un passato in Aeronautica Militare, è diventato un personaggio famoso anche grazie alla sua brillante partecipazione dello scorso anno al Festival di Sanremo. Ma Ottaviani non si è montato la testa, logicamente scherziamo, e continua ad allenarsi e a compiere imprese straordinarie a suon di record. Come quella dello scorso 26 febbraio ai campionati italiani Master di Ancona, dove, ha migliorato di ben 8

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di Emiliano Sole

cm il suo primato mondiale del salto in lungo atterrando a 1,16 metri. «Sono davvero contento e felice – ha raccontato Ottaviani, classe 1916 – per tutti gli amici che sono venuti qui a salutarmi. Cosa posso volere di più? Sto bene in compagnia di tanta gente che ama lo sport come me e che mi dà la carica per andare avanti». Tante emozioni per uno sportivo che non finisce di stupire, proprio in quel di Ancona al sesto ed ultimo salto l’atleta marchigiano, con l’Arma Azzurra nel cuore, arriva a 1,16 e mi-

gliora il limite che aveva stabilito durante la scorsa stagione, il tifo del pubblico è stato caloroso e tra gli applausi dei presenti il beniamino di casa ha festeggiato il suo ennesimo record di una carriera, cominciata sicuramente tardi, ma che gli sta dando molte soddisfazioni. Ci piace finire con una frase proprio di Ottaviani che rispecchia in pieno il nostro modo di vedere la vita: «Lo sport ci aiuta ad essere ottimisti!», e noi non possiamo che concordare con il non stro atleta ultra centenario.



tiro con l’arco

L’ITALIA SUL TETTO D’EUROPA

di Claudia Bacci

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’Italia dell’Arco c’è, e lo ha dimostrato nell’ultima edizione dei Campionati Europei Indoor in terra francese dove gli azzurri hanno conquistato la prima posizione del medagliere. Strepitosa la prova dell’Aviere Scelto David Pasqualucci, capace di portarsi a casa due Ori nell’individuale e nella categoria a squadre dell’Arco olimpico, insieme al 1° Aviere Scelto Marco Galiazzo e a Massimiliano Mandia. Nella finale a squadre il trio italiano, composto per due terzi da atleti del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare (1° Aviere Scelto Marco Galiazzo, Aviere Scelto David Pasqualucci) ha superato in finale i

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padroni di casa. Un match particolarmente difficile visto che gli avversari degli azzurri potevano contare sul calore del pubblico. Un ambiente particolarmente carico che ha aiutato i francesi ad aggiudicarsi il primo set per 58-56. È dal secondo set che sono saliti in cattedra gli italiani che, con un filotto di tre set, hanno ribaltato il risultato aggiudicandosi il metallo più prezioso. Pasqualucci si è poi ripetuto nel singolo dove ha praticamente dominato gli avversari. Anche nella finale che lo ha visto contrapposto al moldavo Dan Olaru la sua marcia è stata inarrestabile. Dopo aver vinto i primi due set si è “limitato” a gestire il vantaggio negli

altri due set. Alla fine degli Europei gli azzurri hanno conquistato 10 medaglie tra individuali e a squadre, un risultato eccellente soprattutto se si considera che alcune delle medaglie sono arrivate dalle categorie junior segno di un movimento in salute e ben impostato per il futuro. Le azzurrine dell’Arco olimpico si sono confermate sul tetto d’Europa battendo le colleghe russe nella finale; all’Oro delle ragazze è seguito sempre nella stessa mattinata l’Argento dei ragazzi, sempre categoria junior, del compound che in una gara equilibrata fino all’ultima freccia si sono dovuti piegare ai danesi. Che dire? Contenti per il presente, fidun ciosi per il futuro.



ATLETICA

EUROPEI INDOOR

UNA MEDAGLIA PER DUE

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Dal 3 al 5 marzo si sono svolti a Belgrado i Campionati Europei Indoor che hanno visto uno strapotere della Polonia, regina del medagliere, e un solo grande eroe, Fabrizio Donato che a 40 anni suonati ha conquistato l’Argento nel Salto Triplo.

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di Claudia Bacci foto FIDAL

elgrado è stato il palcoscenico di un Europeo indoor di ottimo livello, sia per l’organizzazione sia per i risultati ottenuti. La regina di questa edizione è stata sicuramente la sorprendente Polonia che ha registrato dodici medaglie all’attivo con ben 7 Ori. Seguita da Regno Unito e Germania rispettivamente con dieci e 9 Medaglie. Tante le ottime prestazioni messe a segno dagli atleti continentali in questa rassegna ma sicuramente quello che più rimarrà nella storia e l’impresa polacca nella 4X400 sia maschile che femminile. Per la prima volta nella storia, infatti, una Nazione è riuscita a conquistare entrambe le staffette agli Europei Indoor di Atletica Leggera. Ci ha pensato la Polonia a riscrivere tutti i libri grazie a due prestazione fantastiche alla Kombank Arena di Belgrado (Serbia). I ragazzi si sono imposti in 3:06.99 conducendo la gara e nell’ultima frazione sono riusciti a staccare il Belgio dei fratelli Borlée (3:07.80). Medaglia di Bronzo per la Repubblica Ceca (3:08.60).

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Poco prima le ragazze avevano fatto il colpaccio battendo la favorita Gran Bretagna: 3:29.94 contro 3:31.05. La Medaglia di Bronzo è andata al collo dell’Ucraina (3:32.10) mentre l’Italia ha concluso al quarto posto. Una delusione grande per le “nostre” che sulla carta avrebbero potuto lottare per una medaglia sfuggita solo per pochi centesimi. Ma visto che abbiamo parlato di imprese che hanno scritto la storia degli Europei indoor, certamente in questa edizione l’unica medaglia arrivata alla spedizione azzurra non è passata inosservata, in particolar modo se vinta da una “giovane” promessa, senza troppa ironia, dai quarant’anni suonati, che risponde al nome dell’eterno Fabrizio Donato. Il triplista azzurro è salito sul secondo gradino del podio di Belgrado con una gara magistrale sigillata da un ottimo 17,13, davanti soltanto ad un altro atleta di lungo corso, il portoghese Nelson Evora (17,20). Difficile trovare aggettivi per uno con la sua storia sportiva. Fabrizio Donato, capitano azzurro a Belgrado, ha centrato l’ennesima medaglia di una carriera infinita, ma ora anche con un nuovo obiettivo: quello di far crescere nuovi talenti nella sua duplice funzione di atleta e allenatore. Infatti, è da poco tempo, ma già con ottimi risultati, che Fabrizio si è dedicato alla carriera di allenatore del talento dell’Aeronautica Militare Andrew Howe e sembra che questa collaborazione stia già portando i suoi frutti visti i risultati dell’atleta di Vigna di Valle. In questa rassegna continentale Andrew non è riuscito a centrare la finale ma i segnali per il suo ritorno da protagonista sulle grandi pedane internazionali sembrano positivi. Per quanto riguarda la giovane spedizione azzurra a Belgrado riscontriamo sicuramente luci e ombre ma in particolare, anche se, esclusa quella di Donato, senza medaglie, luci date sicuramente dalla fresca età di molti atleti che ci fanno ben sperare per il futuro. Tra i risultati da annoverare come già via abbiamo detto in apertura c’è l’ottimo 4° posto della staf-


fetta 4X400. Anche dal mezzo fondo i risultati sono molto confortanti grazie alla promettente Giulia Viola, settima al traguardo ma con il suo personale di 8.56.19; anche tra i maschi registriamo nei 3000 un sesto e un settimo posto di Razine e Crippa, nell’alto con un tifo sfrenato di Tamberi in tribuna, Silvano Chesani che aveva molto ben promesso nella qualificazione con un ottimo 2,28 primato stagionale non si ripete in finale chiudendo con un dignitoso sesto posto. Altra nota di colore è il primato personale nell’eptathlon di Cairoli. Il direttore tecnico Locatelli è rimasto molto soddisfatto della presta-

zione dei suoi anche se le parole migliori le ha riservate a Donato non solo come atleta: «Per l'uomo, l'atleta e il capitano che ancora una volta ha dimostrato di essere. Un vero senatore nel cuore di una Nazionale piena di volti giovani». Fabrizio salendo sul podio di Belgrado ha vinto un’altra medaglia ma questa ha un sapore particolare. Questo Argento è anche la prima medaglia della sua nuova vita da atleta-allenatore di Andrew Howe: «Questa cosa mi fa sorridere, mi emoziona e mi diverte. Ci ho pensato tanto prima di intraprendere questo percorso con Andrew – racconta a caldo Donato –

Non sapevo se sarebbe stata la cosa giusta, ma sono riuscito a dimostrare soprattutto a me stesso che si può fare. E poi con un compagno di allenamento come Andrew è tutto più semplice. Questa medaglia al 50% è anche per lui perché mi sopporta tutti i giorni e per me è una spinta eccezionale». E quindi che dire? Noi di Azzurro Sport ci auguriamo che Fabrizio Donato ridia nuova vita al nostro talento reatino e che magari gli sveli l’elisir di lunga vita che lo ha contraddistinto così che Andrew possa continuare la sua strada n vincente.



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o Snowscoot è uno sport invernale da discesa che nasce in Svizzera nei primi anni 90. Quest’anno abbiamo festeggiato al Mondiale il 25° anniversario! Oggi viene praticato da migliaia di persone in numerose stazioni sciistiche di tutto il mondo ma in maggioranza in Giappone e Francia dove già dal ‘92 si svolgono competizioni internazionali. In Francia in quasi tutte le stazioni sciistiche si può trovare a noleggio e si possono prendere delle lezioni con istruttori. Il mezzo è composto da un telaio, ammortizzato con sospensioni da bici o rigido, un manubrio, due tavole indipendenti, una anteriore direzionale ed una portante posteriore. Lo snowscoot si pratica in piedi e come per lo sci, bici e moto si è rivolti frontalmente facilitando la visibilità lungo le piste e nei fuori pista. Offrendo tutte le garanzie di sicurezza, maneggevolezza e trasportabilità viene equiparato a sci

e snowboard e quindi autorizzato per gli impianti di risalita e piste anche in Italia. È obbligatorio l’utilizzo di un laccio di sicurezza (detto Leash, simile a quello del Surf) che vincola il mezzo all’utilizzatore in caso di cadute. Come per le altre discipline invernali il casco è obbligatorio per i minori di 14 anni e raccomandato a tutti. È adatto a tutte le età a partire da 3 anni (esistono mezzi dedicati per bambini), sia per professionisti che amatori, dai super sportivi ai portatori di handicap. Le Discipline di gara attualmente riconosciute sono: Discesa Libera, DownHill (su piste di DH di bici), Dual Slalom, Border Cross, Freestyle, Freeride e Derby (Tipo Mega Avalanche in Bici) Bici, moto, sci, o snowboard? Lo Snowscoot li unisce tutti in un’unica emozionante disciplina. È uno sport di facile apprendimento e permette finalmente di poter guidare, piegare e derapare sulla neve! I francesi hanno come obiettivo di portarlo alle Olimpiadi!

TIPOLOGIE DI GARA ED ATTIVITA’ COLLATERALI

Gare con premiazione e montepremi per varie categorie Uomini Donne e Bambini - OPEN per tutti e PRO per rider professionisti. - FREERIDE di Gruppo - DISCESA LIBERA/SUPER G European Masters - FREESTYLE Italian Masters - DERBY del Gran Sasso (Spettacolare gara di discesa in pista tutti insieme tipo MEGA AVALANCHE) https://www.youtube.com/watch?v=z O_b4IgDICc - MINI GARA per bambini PROVE GRATUITE DELLO SNOWSCOOT PER TUTTI

Visita all’ Osservatorio Astronomico in notturna Ciaspolata Mostra fotografica Spettacolo di Magia DJ SET e PARTY

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ginnastica ritmica

FARFALLE AZZURRE: CHE GRINTA! 28 Azzurro Sport 1/2017


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di Lucio Fratta foto Federginnastica

Nonostante un programma rinnovato e tre “new entry”, le Farfalle Azzurre, alla loro prima esibizione ufficiale del 2017, non hanno cambiato il loro approccio alle gare imponendosi agli Internazionali di Thiais.

l cammino verso l’importante appuntamento del prossimo aprile a Pesaro per la prima tappa del World Cup prosegue spedito. Dopo aver archiviato la 22a edizione della Deriugina Cup con molte soddisfazioni, le ginnaste della ritmica italiana si sono presentate a Thiais in grande forma. A fare la parte delle regine, neanche a dirlo, le Farfalle Azzurre che alla loro prima esibizione ufficiale del 2017 si sono imposte nella prova a squadre della 31a edizione del torneo Internazionale di Ginnastica Ritmica. Un risultato per niente scontato per le ragazze guidate da Emanuela Maccarani alla luce delle importanti novità che hanno riguardato la squadra. Dopo che il 2016 si era chiuso con la cocente delusione delle Olimpiadi di Rio, dove per un soffio le Farfalle Azzurre hanno mancato il podio piazzandosi al quarto posto alle spalle della Bulgaria, sono cambiate molte cose. In primis, la squadra con il saluto dell’Aviere Capo Marta Pagnini, capitano dal 2012 al 2016, seguita dal 1° Aviere Camilla Patriarca e Sofia Lodi, ha dovuto affrontare un cambiamento radicale. A raccogliere il testimone della Pagnini un’altra ginnasta del Centro Sportivo di Vigna di Valle, l’Aviere Scelto Alessia Maurelli che con la Pagnini ha condiviso due Campionati del Mondo (nel 2014 e nel 2015) e i Giochi Olimpici brasiliani. Il team è adesso composto, oltre che dalle due atlete dell’Aeronautica Militare, anche da Beatrice Tornatore, Agnese Duranti, Martina Santandrea e Anna Basta che già facevano parte della rosa della nazionale. Le novità non finiscono qui, perché le “Farfalle” si sono presentate in Francia con due nuovi esercizi con 3 palle, 2 funi e 5 cerchi che, seppur provati e riprovati in allenamento, non erano mai strati sottoposti al giudizio del pubblico e della giuria. Beh, che dire? Prova magistralmente superata visto che le “Farfalle Azzurre” hanno letteralmente dominato portandosi a casa il primo posto con 37.800 punti.

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A distanza si sono piazzate l’Azerbaijan (35.300), l’Ucraina (35.000), la Finlandia (31.350), gli USA (31.150), la Germania (27.900) e la Spagna (27.450). Il giorno successivo, le atlete dell’Aeronautica Militare, assieme alle compagne Azzurre, conquistano due Argenti in entrambe le finali di specialità, grazie a due composizioni dall’altissimo valore tecnico e da una esecuzione svolta in maniera proverbiale da tutte le ginnaste. Il 18.550 ai Cerchi e il 17.900 nell’esercizio misto con Palle e Funi non sono sufficienti però a conquistare la prima posizione in classifica, occupata in entrambe le prove dall’Azerbaijan. «La nuova squadra, al suo esordio proprio qui a Thiais – ha dichiarato Emanuela Maccarani, che conta nel suo palmares da allenatrice 130 medaglie – già dagli allenamenti è sembrata una squadra formata da veterane. Il gruppo – ha proseguito – è subito sembrato compatto, concentrato e determinato,

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portando in pedana, per il momento attuale della preparazione, due esercizi puliti e ben eseguiti. Ora si tratterà di proseguire in questa direzione. Si può solo migliorare ulteriormente. Si tratta di una squadra omogenea – ha concluso l’allenatrice – sia dal punto di vista fisico, sia dal punto di vista tecnico e questi aspetti sono poi valorizzati nel lavoro d’insieme. Siamo soddisfatte dell’ottimo esordio delle ragazze perché hanno messo in pratica tutti i consigli suggeriti alla vigilia della nostra partenza per la Francia». Da Thiais è arrivata, infatti, una importante conferma. Anche se la squadra delle Farfalle Azzurre è stata rinnovata, l’approccio sulla pedana rimane lo stesso: grinta e bravura. Proprio quel binomio che ha permesso negli anni di arricchire la bacheca della Ginnastica Ritmica italiana di importantissimi tron fei e riconoscimenti.

Nelle pagg. precedenti, a raccogliere l’eredità di capitano delle Farfalle Azzurre dell’Aviere Capo Marta Pagnini ci ha pensato l’Aviere Scelto Alessia Maurelli. In questa pagina, dopo l’appuntamento in terra francese le ginnaste italiane soo attese a Pesaro per la prima tappa del World Cup.



tennis

FOGNINISUPER A MIAMI!

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Il tennista italiano centra la semifinale nel Master 1000 in Florida, arrendendosi solo davanti a Rafael Nadal.

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di Stefano Colotti foto Tenniscircus

on è la prima volta che Fabio Fognini fa gioire gli appassionati di Tennis italiani. Il suo stile di gioco, caratterizzato da ritmi sempre alti e colpi rischiosi, nella giornata giusta è capace di toccare dei picchi veramente elevati. Ci aveva già abituati a ottimi risultati, la sua bacheca vanta quattro tornei vinti più altri ottimi piazzamenti in competizioni importanti, ma sempre giocati sulla terra rossa, superfice storicamente più familiare ai giocatori italiani. Questa volta invece il giocatore originario di Arma di Taggia si è fatto valere sul cemento americano di Miami, giocando un’ottima settimana e arrivando fino alla semifinale. Nel primo turno Fabio supera agevolmente in due set l’americano Ryan Harrison, per poi trovare un po’ più di difficoltà con il solido portoghese Jao Sousa, sconfitto in tre set. Al terzo turno arriva la partita chiave che farà capire che per Fognini sarà una settimana importante. L’azzurro va sotto di un set con il francese Jeremy Chardy, ma riesce a tenere duro e a ribaltare l’incontro chiudendo con il punteggio di 3-6 6-4 6-4.

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Da questo momento acquisisce tanta fiducia, concede solo quattro giochi all’americano Donald Young negli ottavi di finale guadagnandosi la sfida con la testa di serie numero due del tabellone Key Nishikori. Nella sfida di quarti di finale Fognini sorprende tutti liquidando il solido e atletico giocatore giapponese con la classe dei suoi colpi, chiudendo l’incontro con un netto 6-4 6-2. In una semifinale affascinante ad aspettarlo c’è Rafael Nadal, campione spagnolo che Fabio è già riu-

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scito a sconfiggere in tre precedenti sfide sulle 11 totali giocate dai due. Complici dei dolori al tallone e al polso, questa volta l’azzurro non riesce a superare il muro eretto da “Rafa”. Dopo aver perso nettamente il primo set per 6-1, Fabio da maggior filo da torcere al maiorchino che però chiude la partita con un 7-5 finale. Torneo finito sicuramente con il sorriso in bocca per il tennista ligure, che grazie a questo risultato ritorna tra le prime 30 posizioni n della classifica mondiale.



CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI DI TENNIS TAVOLO tennistavolo

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Gli atleti dell’Aeronautica Militare sono stati i protagonisti della kermesse romagnola.

Nella pag. a finaco, Bobocica e Daldosso rispettivamente primo e terzo al Campionato italiano Assoluto. Nella foto, l’Aviere Capo Marco Rech Daldosso con la Medaglia d’Oro nel doppio conquistata con Chiara Colantoni.

di Lucio Fratta

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foto FITET

a Romagna si è dimostrata essere una terra di conquista per gli atleti del Centro Sportivo di Vigna di Valle che nel corso dei Campionati Italiani Assoluti di Tennis Tavolo a Riccione hanno conquistato ben quattro medaglie. Mihai Bobocica e Marco Rech Daldosso sono i protagonisti di questa bella storia. Il Primo Aviere Mihai Bobocica si è laureato Campione Italiano Assoluto nel singolo battendo in una finale tiratissima Niagol Ivanov Stoyanov, una vittoria che al prestigio del risultato aggiunge un significato importane. Erano quattro anni, infatti, che l’atleta dell’Aeronautica Militare, anche a causa di un fastidioso infortunio, non riusciva a salire sul podio. «È indubbiamente un bel segnale – ha affermato – dopo il periodo di difficoltà che è seguito all'infortunio alla spalla destra; mi sento in crescita e questo torneo me lo ha confermato. Non ero affatto certo di potercela fare – prosegue – ma avevo dentro di me una voglia fortissima di portare a casa questo titolo. L’atteggiamento è stato quello giusto e anche la tecnica sta funzionando. Questo successo è senza dubbio uno dei più belli dei sei che ho conquistato e ora devo continuare a migliorare». L’altro mattatore della kermesse romagnola l’Aviere Capo Marco Rech Daldosso, Medaglia d’Oro sia nel Doppio Misto con Chiara Colantoni che del Doppio Maschile in coppia con Niagol Ivanov Stoyanov. L’atleta dell’Aeronautica Militare è arrivato a Riccione in forma e motivatissimo; una prestazione da vero campione che gli ha consentito di eccellere anche nel singolo dove è riuscito a conquistare la sua terza medaglia, n quella di Bronzo.

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MOTORI

Una presentazione in stile aeronautico per la nuova arrivata in casa BMW.

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o scorso 11 marzo è stata presentata al pubblico italiano la Nuova Bmw Serie 5 Touring di rientro dal salone di Ginevra. La BMW ha importanti trascorsi aeronautici, quale cornice migliore, quindi, per presentare la nuova auto, se non un aeroporto militare? La redazione di Azzurro Sport non poteva mancare a questo emozionante spettacolo presso l’aeroporto di Pratica di Mare dove ha sede il Centro Sperimentale di Volo dell’Aeronautica Militare. Come in un film d’azione è sbarcata nella Capitale scendendo direttamente dalla pancia di un bimotore da trasporto C-27J la versione Touring della nuova BMW

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Serie 5. Un’anteprima in grande stile che celebra i valori tecnologici e d’innovazione che la uniscono al mondo dell’aereonautica, un rapporto speciale quello della casa bavarese con il mondo aeronautico. «La Nuova BMW Serie 5 è un’auto molto innovativa, tecnologica e digitale», ha sottolineato Massimiliano Di Silvestre, Amministratore Delegato BMW Roma. «Siamo felici e orgogliosi che questa vettura sia protagonista dell’importante incontro che abbiamo organizzato con l’Aeronautica Militare – ha aggiunto – con cui condividiamo un orientamento all’innovazione che va oltre la tecnologia e diventa uno stato mentale, un’attitudine a gestire risorse

umane, ma soprattutto, nel nostro caso, una capacità di evolvere la relazione con i nostri clienti e con il mercato in generale. Le nostre auto già oggi portano il futuro nella vita di tutti i giorni – ha spiegato Salvatore Nanni, Direttore Marketing BMW Italia – come la nuova generazione della Serie 5 che è un vero e proprio manifesto a tecnologie sempre più avveniristiche e per questo motivo siamo molto orgogliosi di accostarci al mondo dell’Aeronautica, al quale ci accomunano valori condivisi. Per questo ringrazio il Capo di Stato Maggiore, Generale di S.A. Enzo Vecciarelli e tutta l’Aeronautica Militare che ci ha ospin tato».




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