AZZURRO SPORT 1_2019

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Azzurro Sport BIMESTRALE DI CULTURA SPORTIVA AEROnAUTICA

BEACh voLLEy

CARAMBULA, RITORnO COn MEDAGLIA

ATLETICA LEGGERA

“GIMBO” TAMBERI SUL TETTO D’EUROPA

AnnO 6 – nUMERO 1



EditoriAlE

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iamo giunti al sesto anno! Per noi un piccolo record visto che in molti non credevano nel nostro progetto. E, invece, non solo resistiamo, ma aumentiamo la tiratura e le media partnership perché sono sempre di più i nostri estimatori e per questo non possiamo che ringraziare quanti hanno creduto e credono ancora in noi! È stata sicuramente un’esperienza entusiasmante e un po’ folle, ma adesso come allora siamo convinti della validità del prodotto e dell’idea che ci ha portati a questo piccolo traguardo con un magazine che riteniamo valido e, nel suo ambito, innovativo. Sappiamo di essere andati controcorrente, in un mondo ormai completamente digitale e social, ma siamo fermamente convinti dell’utilità della carta stampata. In un tempo effimero che brucia tutto in pochi istanti, l’unica persistenza la può dare solo l’inchiostro su carta. Persistenza ad idee, emozioni, immagini, imprese, concetti etici e morali. Tutto questo è il core business di Azzurro Sport! Ma torniamo allo sport, quello vero, quello “giocato” sui campi di mezzo mondo. In questo primo numero del 2019 vi abbiamo portato a Glasgow per raccontarvi il ritorno in grande stile, dopo lo sfortunato infortunio prima delle Olimpiadi di Rio 2016, di “Gimbo” Tamberi che ha conquistato il titolo Europeo di Salto in Alto. Sempre dagli Europei Indoor di Atletica Leggera è arrivata un’altra storica medaglia, meno pregiata, perché di Bronzo, ma non meno impor-

tante, quella della staffetta 4X400 femminile. Da Glasgow buone notizie anche per gli atleti dell’Aeronautica Militare, uno su tutti, Lorenzo Perini che sui 60 ostacoli sfiora di poco una leggendaria finale europea. Confidiamo su di lui e sulle sue capacità e per questo gli abbiamo voluto dedicare la copertina del primo numero dell’anno. Abbiamo poi seguito in Australia la Medaglia d’Argento nel Beach Volley dell’Aviere Carambula che insieme al suo nuovo compagno di gioco Rossi ha conquistato una finale inattesa. Non dimentichiamoci del bellissimo Oro vinto dalla nostra schermitrice Federica Isola agli Europei under 20, una speranza rosea per il futuro della Scherma italiana. Non solo gli atleti dell’Aeronautica Militare, i nostri inviati si sono soffermati anche sullo Sci, con la splendida vittoria della Coppa di Cristallo in Super Gigante di Dominik Paris, per continuare poi con il tennis degli Austalian Open di Melbourne. Un torneo che ha visto il ritorno di Djokovic, ma anche la vittoria azzurra nel grande slam giovanile, di uno, per ora sconosciuto ai più, ma del quale sentiremo parlare in futuro, Lorenzo Mussetti che al tie break del terzo set ha compiuto un’impresa leggendaria battendo il rivale statunitense. Continueremo anche quest’anno a correre lungo il filo rosso delle emozioni per raccontarvi lo sport, quello vero, quello del coraggio, del sacrificio, dell’altruismo, quello senza inganno, quello che è un esempio di vita per tutti. Buona lettura! IL DIRETTORE

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Gianmarco Tamberi si è laureato Campione d’Europa a Glasgow

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SoMMArio 2 Azzurro Sport 1/2019


Azzurro Sport Periodico bimestrale di cultura sportiva aeronautica Iscritto al n. 292/2013 del Registro Stampa presso il Tribunale Civile di Roma Anno 6 – numero 1 editore AVIATOR SRL via Gianfilippo Usellini 434 00125 Roma

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CaramBULa d’arGento

in PUnta di Fioretto

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direttore responsabile Alessio Piano redazione via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma Fax. 06.89280466 - azzurrosport@yahoo.it Consiglio tecnico Presidente: Alessandro Loiudice membri: Marzia Caravelli, Giuseppe Carella, Andrea Colotti, Antonio D’Urso, Andrew Howe, Fabrizio Leoni, Dario Magagnini, Valentina Marchei, Elisa Santoni

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mUsetti, La Promessa itaLiana

20 Primo sLam Per djokoviC

26 simone Leo e La BrasiL 135

Australian Open 2019. Il serbo si riprende la prima posizione.

Gare estreme che danno soddisfazioni immense.

© Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato su Azzurro Sport occorre citare la fonte. stampa Arti Grafiche Celori – Terni

Finito di stampare nel mese di Febbraio 2019 foto di copertina: Fidal

30 Una rimonta inCrediBiLe

34 isoLa sUL tetto d’eUroPa

Molinari semplicemente staordinario!

L’atleta azzurra campionessa europea under 20.

36 Paris in Grande Forma

40 11esima edizione di roma motodays

Dominik Paris vince la Coppa del Mondo di Super G.

Le due ruote protagoniste a Roma.

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Pillole di SPort TENNIS Immenso Roger Federer, 100a vittoria negli ATP

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oger Federer è entrato nella leggenda non che servisse il 100° successo negli ATP per ricordarsi del tennista svizzero, ma aver raggiunto le tre cifre nel suo palmares personale è veramente un bel traguardo! Il viaggio dello svizzero è iniziato a Milano nel 2001, ben 18 anni fa, quando centrò il suo primo successo. Da allora la bacheca del tennista si è arricchita di 20 titoli del Grande Slam. Dal capoluogo meneghino parte l’avventura di Roger; un vero killer in grado di centrare un titolo in ogni stagione. Unica eccezione il 2016, “hannus orribilis” per il Re di Basilea, condizionato da una miriade di infortuni. Al contrario, gli anni migliori sono stati dal 2004 al 2006, quando ha collezionato, rispettivamente, 11, 12 e ancora 11 successi. I numeri sono impressionanti: oltre ai 20 titoli del Grande Slam (record tra gli uomini) si è aggiudicato 27 Masters 1000 e 53 tornei (9 volte Halle e Basilea, 8 Dubai e Wimbledon) il tutto giocando 152 finali. A 38 anni suonati lo svizzero non è più ossessionato dalla classifica del ranking; almeno così sembra far voler credere visto che l’anno scorso ha deciso di partecipare al torneo di Rotterdam. La vittoria nei Paesi Bassi lo ha riportato nella prima posizione della classifica mondiale conquistando un altro primato ovvero il leader ATP più anziano di sempre. Nella sua carriera lo svizzero è stato abituato a guardare il mondo dall’alto visto che per 310 settimane è stato al primo posto, per 510 nella Top 2 e per 707 nella Top 3. Roger non sembra stanco e ha già nel mirino il prossimo obiettivo: superare Jimmy Connors che, con 109 vittorie negli ATP, guida la classifica maschile. Il Re di Basilea ce la farà anche in questa occasione? Non ci resta che aspettare. Luca Morelli

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ATLETICA Campionati italiani indoor, tutti gli atleti dell’A.M. centrano il podio

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ei campionati italiani indoor che si sono svolti ad Ancona gli atleti in uniforme hanno dato lustro all’Aeronautica Militare regalando un’emozione dopo l’altra. Un immenso Aviere Scelto Leonardo Fabbri vince il Campionato Italiano Assoluto indoor nel Getto del Peso stabilendo il nuovo record italiano under 23 con la lunghezza di 20.69 metri. L’atleta del Centro Sportivo di Vigna di Valle si migliora di quasi un metro rispetto alla misura di 19.89 che lo aveva consacrato campione italiano di categoria solo all’inizio di questo mese e si avvicina alla rassegna continentale con il nono posto europeo dell’anno. Oltre al lustro della medaglia del lanciatore Fiorentino, allenato da Paolo Dal Soglio, è da evidenziare l’ottima serie di lanci tutti superiori ai 20 metri ad eccezione di due nulli. Nei 60 metri ostacoli l’Aviere Capo Lorenzo Perini non ha rivali con il 7”75 che gli è valso il titolo tricolore. Per Perini si tratta del 4° titolo Italiano in carriera fra i 60 ed i 110 metri ostacoli, riposizionandosi in vetta al podio dopo un 2018 che lo aveva visto con la Medaglia d’Argento al collo. Altro Oro per l’Aeronautica Militare è arrivato grazie alla prestazione dell’Aviere Capo Alessandro Sinno. L’aviere si aggiudica per la terza volta la Medaglia più prestigiosa nella disciplina del Salto con l’Asta essendo l’unico a superare i 5.40 metri. Nella gara dei 1500 metri, l’Aviere Capo Mohad Abdikadar viene superato in extremis da Riccobon e, come nel 2018, giunge al secondo posto della classifica fermando il crono a 3’45”22. Le ottime performance dei suoi atleti hanno portato il Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare al secondo posto nella speciale classifica a Squadre del Campionato Italiano Assoluto Indoor 2019, che ha visto sul podio anche le Fiamme Gialle e l’Athletic Club Alperia Bolzano. Luca Morelli 1/2019

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SCHERMA Foconi sale sul podio in Coppa del Mondo

PATTINAGGIO Lollobrigida terza nella finale di Coppa del Mondo

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opo la vittoria conquistata nella tappa di Parigi, il Primo Aviere Scelto Alessio Foconi sale nuovamente sul podio del circuito di Coppa del Mondo a Tokyo, in Giappone. Il fiorettista del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare ha compiuto un percorso netto fino alla semifinale dove si è dovuto arrendere allo statunitense Race Imboden, battuto a sua volta dal britannico Richard Kruse. Dopo il Bronzo individuale, il ternano ha conquistato l’Oro a squadre riportando la nazionale italiana sul gradino più alto in una prova di Coppa del Mondo dopo un digiuno durato oltre un anno. Nella squadra azzurra, composta da Daniele Garozzo, Giorgio Avola ed Andrea Cassarà, è stato proprio il Primo Aviere Scelto Foconi a mettere a segno i punti decisivi per il successo, ottenuto col punteggio di 45 a 43 contro gli Stati Uniti. Ottime notizie sono giunte anche dalla Coppa del Mondo di Fioretto femminile andata in scena a Saint Maur, in Francia. Qui l’Aviere Capo Francesca Palumbo si è classificata al terzo posto conquistando il primo podio in carriera nel maggior circuito mondiale.

el fine settimana del 9 e 10 marzo si è conclusa la stagione agonistica dell’Aviere Capo Francesca Lollobrigida. Sul ghiaccio dello Utah Olympic Oval di Salt Lake City (USA), si sono svolte le finali di Coppa del Mondo per la stagione 2018-19. È ancora una medaglia al collo di Francesca, questa volta di Bronzo, a chiudere l’ennesima stagione di ottimi risultati per la nazionale di Pista Lunga. Nonostante il punteggio complessivo delle tappe finora disputate, che la vedeva favorita al via, il piazzamento finale al quarto posto le è costato la leadership, ma non la conquista di una prestigiosa medaglia di Bronzo. La vittoria nella gara di oggi è andata all’olandese Schouten davanti alla sudcoreana Kim e alla canadese Blondin: un risultato che, in virtù dei doppi punti assegnati in questa tappa finale, ha ridisegnato la classifica complessiva di specialità consegnando lo scettro proprio alla sudcoreana Kim davanti all’olandese Schouten.

TIRO CON L’ARCO Gli arcieri dell’Aeronautica Militare conquistano due Ori

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o scorso 24 Febbario, la Fiera di Rimini ha ospitato i 46esimi Campionati Italiani Indoor di Tiro con l’Arco in cui sono stati più di 900 gli atleti a darsi battaglia. Nella prova maschile il Primo Aviere Capo Michele Frangilli si è aggiudicato il titolo al termine di un percorso netto che lo ha visto trionfare in semifinale contro il campione uscente Massimiliano Mandia, giunto poi terzo, e nella sfida decisiva dove si è imposto con il

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punteggio di 7 a 3 sul giovane Alessandro Paoli. L’arciere dell’Aeronautica Militare ha conquistato così il nono titolo tricolore al coperto della carriera. Al femminile la vittoria è andata al Primo Aviere Scelto Elena Tonetta che, nella finale tutta aeronautica, ha battuto Chiara Rebagliati col punteggio di 6 a 4. Per l’atleta del Centro Sportivo di Vigna di Valle si tratta del terzo titolo individuale a dieci anni di distanza dall’ultimo vinto.


PARA-ARCHERY: CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI Il t.col. Fabio Tomasulo è nuovamente sul gradino più alto del podio

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l Pala Nino Pizza di Pesaro, sono stati assegnati i titoli Italiani Assoluti indoor paralimpici 2019, alla presenza dello staff tecnico della Nazionale, che sta preparando col gruppo azzurro i Campionati Mondiali di giugno in Olanda, dove si otterranno i pass per i Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. Nella specialità Arco Olimpico Ricurvo maschile, il Tenente Colonello dell’Aeronautica Militare Fabio Tomasulo, atleta azzurro del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, conquista per la seconda volta consecutiva il tricolore. Gara tutta in rimonta su Alessandro Erario (Arcieri dello Jonio) 6-4, dopo un parziale negativo di 4-0, nelle ultime fasi del match, l’atleta dell’A.M. riesce a ribaltare lo score, aggiungendo questo nuovo titolo al suo ricco palmares. Come lo scorso anno a Palermo è Campione Italiano Assoluto della specialità.

PATTINAGGIO Lollobrigida, per la pattinatrice dell’A.M. uno storico Bronzo agli Europei di Collalbo

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ell’ultimo fine settimana di gennaio si sono svolti a Collalbo i Campionati Europei All Round di Pattinaggio sul ghiaccio di Velocità Pista Lunga. Per il Centro Sportivo dell’A.M. l’Aviere Capo Francesca Lollobrigida ha conquistato una storica Medaglia di Bronzo nella competizione All Round. Ha esordito con un doppio terzo posto nella specialità Sprint dei 500 m e nei 3.000 m, ritenuti fino ad oggi a lei meno congeniali. Nella seconda giornata di gare, ha confermato il suo eccellente stato di forma conquistando l’Argento sulla sua distanza, quella dei 1.500 m con il crono di 1’57”99. È riuscita infine a suggellare il suo grande successo nella multi-disciplina con un ottimo sesto posto nella distanza dei 5.000 m chiudendo in 7’21”67, davanti alla pluricampionessa olimpica Ireen Wüst. «Sono felicissima – ha dichiarato a termine gara – è andata proprio come speravo ed è una grande gioia: oggi ho dato tutto nei 1.500 per guadagnare una posizione importante, poi nei 5.000 ho fatto la gara sulla Wüst e mi sono spremuta fino all’ultima goccia di energia. Essere la prima italiana a vincere una Medaglia nell’Allround degli Europei fa un certo effetto, ha un peso maggiore della vittoria della scorsa stagione nella Mass Start: voglio dedicare questo Bronzo a mia mamma che dopo quanto ha passato, anche oggi era in tribuna a tifare per me. Glielo dovevo». 1/2019

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ATLETICA LEGGERA Campionati Italiani di marcia

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o scorso 27 gennaio è andata in scena la prima prova del Campionato di Società di marcia, valida anche come Campionato Italiano della 50 km Assoluti. Protagonista sulle strade di San Giorgio di Gioiosa Marea, in provincia di Messina, è stato il Primo Aviere Michele Antonelli che, con il tempo di 3h55:09 ha conquistato il titolo tricolore davanti al campione uscente Leonardo Dei Tos. Il 24enne dell’Aeronautica Militare, sotto la guida del Sergente Alessandro Garozzo, ha condotto una gara in progressione passando in 2 ore ai primi 25 km per poi concludere in 1h55 la restante metà e aggiudicandosi così il suo secondo titolo sulla distanza, dopo quello ottenuto nel 2016. Nella stessa giornata ottimo esordio stagionale anche per il Primo Aviere Federico Tontodonati che, nella prova sui 35 km, si è classificato al secondo posto con il tempo di 2h36:14 dietro al pugliese Massimo Stano. Luca Morelli

ATLETICA EQUITAZIONE Record italiano per l’Av. Capo Il Primo Aviere De Luca Fabbri nel Getto del Peso terzo a Lipsia

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l Primo Aviere Leonardo Fabbri ha superato per la seconda volta in carriera il muro dei 20 metri nel Getto del Peso durante una prova in Austria lo scorso gennaio. Dopo 16 anni dal lancio di Paolo Dal Soglio, un azzurro torna a far segnare queste misure, la migliore prestazione Italiana under 23 di sempre. Sono 13 i centimetri di miglioramento rispetto al 20,07 dello scorso luglio a Leiria, e 25 rispetto al precedente record personale indoor di 19,95 del febbraio 2018. «Ho fatto tre lanci – le parole a caldo dell’atleta dell’Aeronautica Militare – il primo molto tranquillo a 18,91. Su questo so che devo ancora maturare molto, cioè imparare a iniziare la gara con un lancio migliore. Poi è uscito il 20,20 che aspettavo da tanto. Dopo il risultato mi sono lasciato andare, ho esultato, e forse lì ho perso un po’ di concentrazione. Stavo talmente bene che potevo fare ancora di più. Ho provato un terzo lancio per confermarmi ed è stato un buon 19,74, poi ho preferito fermarmi. È certamente un buon test in vista degli Euroindoor, manifestazione nella quale dovrò far bene nei primi tre lanci, come sono riuscito oggi».

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ella consueta cornice tedesca di Lipsia si è conclusa a fine gennaio l’undicesima tappa del circuito FEI valido per la lega Europa occidentale e come sempre la presenza del Primo Aviere Lorenzo De Luca si è fatta sentire. In sella ad Armitages Boy, cavallo di proprietà di Stephex Stable, l’atleta dell’Aeronautica Militare conquista un’ottima terza posizione nel Gran Premio di domenica, gara più prestigiosa del circuito. La vittoria è andata al cavaliere di casa, il tedesco Christian Ahlmann in sella a Caribis. Questo ottimo risultato del cavaliere del Centro Sportivo di Vigna di Valle, non è stato però una sorpresa, infatti nella categoria di apertura, la 145 Ranking Class a tempo, aveva già ottenuto una vittoria saltando un ottimo percorso netto nel tracciato della FEI World Cup. Con i punti raccolti nel fine settimana, De Luca raggiunge il nono posto nella graduatoria generale provvisoria del circuito di Coppa del Mondo e a due tappe dalla fine volge lo sguardo verso la finale di FEI World Cup™ in programma a Göteborg in Svezia dal 3 al 7 aprile prossimo.



atletica

Atletica Europei Indoor Glasgow 1-3 marzo 2019

GIAnMARCO TAMBERI

Campione d’EUROPA In Scozia il saltatore azzurro sale a 2,32 e conquista uno storico oro.  A questo brillante risultato si affianca anche quello della 4x400 femminile con l’ottimo terzo posto. 10 Azzurro Sport 1/2019


di Lucio Fratta fotoFIDAL

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ianmarco Tamberi non ha deluso le aspettative e questa volta dai Campionati Europei di Glasgow si è portato a casa la Medaglia d’Oro. Era dai tempi di Goteborg 2013 che un atleta italiano non saliva sul gradino più alto del podio ad una competizione europea: allora fu Daniele Greco nel Salto Triplo. Nella storia del Salto in Alto, invece, quello di Gimbo è il risultato più prestigioso degli azzurri in questa competizione, ricordando il Bronzo di Massimo Di Giorgio nel lontano 1983 e il più recente Argento di Silvano Chesani nel 2015. Latleta marchigiano, dunque, torna a sorridere dopo il brutto infortunio del 2016 che lo costrinse a rinunciare ai Giochi Olimpici di Rio. Una bella rivincita che lascia ben sperare per il prossimo futuro del già campione del Mondo Indoor, che quest’anno si è confermato il migliore nella disciplina al coperto. Tamberi ha saltato 2,32, misura già “acquisita” agli Assoluti, dominando in modo quasi imbarazzante la finale del Salto in Alto. Una bella iniezione di fiducia per l’Atletica Leggera italiana che ora può guardare con mag1/2019

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giore ottimismo agli importanti impegni che l’attendono, dai prossimi Mondiali di Doha alle Olimpiadi di Tokyo 2020. A Glasgow l’Italia ha ottenuto un Oro e un Bronzo e l’ottavo posto nel medagliere finale, undicesima piazza nella classifica a punti (con sette top eight). La Medaglia di Bronzo è arrivata nella Staffetta 4x400 con Raphaela Lukudo, Ayomide Folorunso, Marta Milani e Chiara Bazzoni: le ragazze azzurre fanno segnare il tempo di 3’ 31” 90, conducendo una gara intelligente che ha consentito loro di gestire il discreto vantaggio ottenuto nelle prime due frazioni. Alla fine per loro sarà terzo posto! E veniamo ora a tutti gli altri risultati degli italiani: un ritrovato Claudio Stecchi si è piazzato in quarta posizione nel Salto con l’Asta con 5.65, anche se la settimana precedente all’Europeo ha toccato quota 5.80, appena due centimetri dal record italiano di Giuseppe Gibilisco); Tania Vi-

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cenzino si è ben distinta nel Salto in Lungo facendo segnare un ottimo 6.68 in qualifica, ovvero la miglior misura per un’italiana negli ultimi 15 anni: per lei, però, solo un sesto posto in finale; Lorenzo Perini, la maggior promessa dell’Atletica per l’Aeronautica Militare, e Luminosa Bogliolo hanno sfiorato la qualificazione all’atto conclusivo sui 60 metri ostacoli; Simone Forte si è classificato per la finale nel Triplo dove però ha accusato problemi fisici. Tanti segnali incoraggianti, dunque, anche se non sono mancate prestazioni deludenti: Marcell Jacobs nel Lungo con tre nulli, la debacle di Alessia Trost ed Elena Vallortigara nell’Alto, la delusione per Leonardo Fabbri da cui ci si aspettava qualcosa in più nel Peso. Il Team azzurro chiude così la “stagione indoor” e si prepara per le nuove avvincenti sfide che l’attendono, a cominciare dai prossimi Campionati Mondiali di Doha. n



beach volley

ROSSI e CARAMBULA Argento in Australia

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inisce con un risultato positivo l’avventura delle coppie di Beach Volley del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare impegnate nella tappa australiana del World Tour tre stelle. Il risultato migliore è stato il secondo posto della “nuova” coppia formata dall’Aviere Capo Adrian Carambula e Enrico Rossi. Il cammino dei due italiani è stato emozionante fin dalle prime battute e ha impressionato soprattutto per l’intesa trovata, nonostante fosse per loro il primo torneo di livello internazionale: sette vittorie di fila dalle qualificazioni alle semifinali. A fermare gli

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di Luca Morelli italiani in finale i cugini cileni Esteban e Marco Grimalt. Nel primo set gli azzurri hanno tenuto testa alla coppia vincitrice. Sul 7 pari i cileni hanno piazzato un break di tre punti; un vantaggio che hanno difeso con i denti fino alla fine della prima frazione di gioco. Nonostante i colpi “avvelenati” dell’Aviere Capo Carambula, complice anche il forte vento di Sidney, il tabellone segna un punteggio finale di 21 a 18. Nel secondo set gli italiani sono meno concentrati, anche per la stanchezza dei i match precedenti. Per accedere al Main Draw gli azzurri hanno, infatti, dovuto, disputare più partite rispetto ai

loro avversari. I cileni partono forte e si portano subito sul 14 a 7 prima del time out tecnico; i tre muri consecutivi di Rossi riaccendono la speranza di poter rientrare in partita ma è solo un’illusione perché i cugini Grimalt non accusano il colpo e ripartono alla grande portandosi a casa il gradino più alto del podio. Le altre coppie nella kermesse australiana, l’Aviere Capo Alex Ranghieri e Marco Caminati, il 1° Aviere Scelto Marta Menegatti e l’Aviere Capo Viktoria Orsi Toth, hanno rispettivamente chiuso il torneo al girone di qualificazione e al nono posto. n



scherma

IL FIORETTO AZZURRO EMOZIOnA A TORInO I fiorettisti dell’Aeronautica Militare protagonisti nel Grand Prix FIE italiano.

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di Andrea Colotti foto Australian open

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l secondo fine settimana di febbraio il Pala Alpitour di Torino si è colorato di azzurro grazie alle emozioni che l’ItalFioretto ha regalato al pubblico di casa in occasione della Tappa di Coppa del Mondo ospitata nel capoluogo piemontese. Come ormai ci hanno abituato da sempre, le fiorettiste ed i fiorettisti azzurri non tradiscono le aspettative e concludono il Grand Prix FIE trofeo “Inalpi” con una tripletta tutta azzurra in campo femminile, grazie ad Alice Volpi, Elisa Di Francisca e del nostro aviere Francesca Palumbo,

a cui si aggiunge il terzo posto di Alessio Foconi, l’altro portacolori dell’Aeronautica Militare, nella gara maschile. Sul gradino più alto del podio femminile sale Alice Volpi che bissa il successo torinese del 2015. In finale la campionessa del Mondo in carica si aggiudica il derby azzurro contro Elisa Di Francisca, col punteggio di 15-9. L’olimpionica di Londra 2012 ed Argento a Rio 2016, a sua volta, aveva sconfitto la portacolori dell’Aeronautica Militare, l’Aviere Capo Francesca Palumbo, relegandola sul terzo gradino del podio con il punteggio di 15-

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7. «Torino è sempre una gara particolare e poter festeggiare un’altra vittoria qui è bellissimo – ha commentato una raggiante Alice Volpi – Un podio tutto italiano era un sogno e sono felice di festeggiare con Elisa e Francesca, soprattutto in questa nuova location che è davvero magica. In finale contro Elisa non è stata semplice, ma volevo vincere ed alla fine ho scaricato con quell’urlo tutta la tensione e anche la stanchezza per una gara lunga che per me è iniziata alle 9. Grazie a tutto il pubblico di Torino!». Per la giovane Francesca, al suo secondo podio in carriera in Coppa del Mondo, l’emozione è doppia, poiché la Medaglia di Bronzo arriva nel giorno del suo 25° compleanno e dopo un percorso entusiasmante dove nei quarti di finale aveva sconfitto nettamente, con il punteggio di 15-5, la campionessa olimpica in carica,

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la russa Inna Deriglazova. Nel Fioretto maschile il Primo Aviere Alessio Foconi continua a rimanere sul podio, dopo il successo di Parigi e il terzo posto di Tokyo, conquista un’altra Medaglia di Bronzo, sconfitto in una combattuta semifinale, terminata per 15-13, dallo statunitense Race Imboden, poi vincitore della tappa italiana. Il campione del Mondo, che nei quarti di finale aveva sconfitto il Bronzo olimpico di Rio 2016, il russo Timur Safin, col punteggio di 1512, continua a confermare il suo eccellente stato di forma che lo vede ormai ai vertici della specialità. Buoni i risultati degli altri azzurri in gara con il fiorettista siciliano Giorgio Avola che si ferma ai piedi del podio, battuto ai quarti dallo statunitense Meinhardt, che agli ottavi di finale aveva sconfitto anche l’altro nazionale azzurro Andrea Cassarà, relegandolo al nono posto finale. n



tennis

Australian open 2019 Il ritorno di Djokovic e la storica vittoria della Osaka

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Il serbo porta a casa il primo Slam della stagione riconquistando la prima posizione mondiale; nel circuito femminile prima vittoria per un’atleta giapponese.

di Stefano Colotti foto Australian open

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opo un lungo infortunio che lo aveva fatto precipitare dalla vetta della classifica, Novak Djokovic ritrova la sua migliore condizione e conquista per la settima volta lo Slam australiano, diventando il giocatore ad aver ottenuto più successi nella storia di questa competizione, collezionando il quindicesimo torneo slam nella sua bacheca. Un successo imponente il suo, sancito dalla nettissima vittoria in finale contro il rivale Rafael Nadal in tre set per 6-3, 6-2, 6-3. Un percorso liscio e pulito quello del serbo, dal momento che ha perso solo due set lungo il cammino che lo ha portato ad alzare il trofeo. A sorprendere di più nel tabellone maschile è stata la prematura eliminazione di Roger Federer agli ottavi di finale per mano del giovane Stefanos Tsitsipas, al termine di una partita emozionante conclusa in quattro set, di cui due al tiebreak. Il ventenne greco ha esaltato il pubblico australiano con il suo gioco offensivo e dall’elevato tasso stilistico che, a detta di molti sembra, ricordare proprio lo stesso Fe-

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derer da giovane. Il paragone è azzardato quanto pericoloso per l’ellenico, ma i prossimi anni potranno confermare o meno. Nel circuito femminile è, invece, in atto una vera e propria rivoluzione proveniente dal Sol Levante. Dopo aver vinto a sorpresa gli ultimi US Open ai danni di Serena Williams, la giapponese Naomi Osaka bissa il successo slam in Australia, conquistando la prima posizione mondiale. Di madre giapponese e padre haitiano, la 22enne lega una grande forza fisica a un’ottima rapidità, caratteristiche che insieme a una elevata solidità mentale la porteranno a recitare un ruolo da protagonista nei prossimi anni. Torneo molto sudato per l’Osaka che per al-

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zare il trofeo ha dovuto eliminare agli atti finali due temibili giocatrici della Repubblica Ceca. In semifinale ha prevalso su Karolina Pliskova per tre set, la quale a sua volta aveva eliminato ai quarti di finale Serena Williams, non permettendo alla statunitense di “vendicare” la finale persa a New York con tante polemiche proprio con l’Osaka. In finale la nipponica ha, invece, trovato la più esperta Petra Kvitova, che l’ha portata a una dura battaglia conclusa con il punteggio di 7-6, 5-7, 6-4. Mai nessun atleta della sua nazione si era portato così in alto nella storia del Tennis (il suo collega maschile Key Nishikori si è spinto fino alla terza posizione). n



tennis

Australian open 2019

Lorenzo Musetti trionfa al Torneo Juniores di Stefano Colotti foto Australian open

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Primissima volta che un giocatore azzurro vince in Australia il torneo dei più giovani.

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otizie positive per il Tennis azzurro arrivano dal torneo juniores. Lorenzo Musetti, classe 2002, solleva il trofeo della competizione giovanile spuntandola al tie-break del terzo set sull’americano Emilio Nava. Finale al cardiopalma che ha visto il 16enne nato a Carrara spuntarla con il punteggio di 14-12 al tiebreak del terzo set, dopo aver annullato anche un match point al rivale. Il ragazzo toscano si rifà della finale juniores persa agli Us Open della scorsa estate, dove era

stato fermato sul più bello dal brasiliano Thiago Seyboth Wild, già impressionando gli esperti per aver raggiunto un risultato così importante con due anni di età in meno della soglia massima consentita per la categoria juniores. Seguito dal coach Simone Tarantini, Musetti si allena al centro tecnico di Tirrenia, sotto la supervisione dell’ex giocatore Filippo Volandri. Si fa notare per un Tennis stilisticamente notevole e un’ottima tenuta mentale, indispensabile per il circuito professionistico. Questa vittoria sancisce l’un-

dicesimo trionfo slam di un italiano a livello Junior. Nessuno ci era mai riuscito prima agli Australian Open. Altra nota positiva la semifinale di Giulio Zeppieri, classe 2001 di Latina, altra promettente leva, sconfitto in semifinale proprio da Musetti. Non ci sono quindi solo Fabio Fognini (16a posizione), Marco Cecchinato(17a posizione), Matteo Berettini (48a posizione) e Andreas Seppi (52a posizione) nel Tennis azzurro, ma si intravedono anche giovanissimi protagonisti di rilievo nel panorama maschile. n

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il personaggio

SIMOnE LEO

La BRASIL 135 per chiudere il cerchio delle 7 ultramaratone piĂš dure al mondo di Matteo Simone

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a un po’ di anni seguo le imprese degli ultramaratoneti, oltre a partecipare in prima persona ad alcune gare per conoscere questo mondo sorprendente e privilegiato, per comprendere cosa passa nella mente degli ultrarunner. Mi imbatto in ultramaratoneti che si mettono in gioco sfidando se stessi e portando a termine gare considerate imprese e lunghi viaggi della durata superiore ai 200 km con condizioni climatiche assurde e terreni impervi e con dislivello considerevole. Qualcuno direbbe che sono pazzi, masochisti, che non hanno altro di importante da fare. Conoscendo meglio questo mondo ho notato che ci sono persone mature e responsabili che approfondiscono la conoscenza di se stessi partecipando a gare come queste che ri-

chiedono una preparazione dettagliata che deve tenere conto del proprio corpo, della propria salute e integrità. In queste gare è prevista un’assistenza, tra l’altro obbligatoria, a cura di persone che costituiscono un team e che sono indispensabili per il buon esito dell’impresa. Tutto ciò si costruisce nel tempo con cautela e gradualità facendo esperienza sul campo, partecipando a gare sempre più impegnative. Ora è il momento di far entrare in campo un ultramaratoneta forte ed esperto, organizzatore di una manifestazione in Italia della distanza di 285 km da Milano a San Remo. Stiamo parlando di Leo Simone, “Spostandoillimite” il suo nome da battaglia, che seguo da un po’ di gare estreme come l’ASA (Atene-Sparta-Atene), una gara di 490 km, o la Bad Water, gara

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estrema nell’inferno americano con temperature di 50 °C. Abbiamo la fortuna di parlare con lui prima della sua prossima impresa: la Brasil 135 lungo un percorso di 225 km effettivi con condizioni di caldo estremo e altitudine elevata. Insieme a lui un team addestrato, motivato e preparato per qualsiasi sua esigenza, dalla nutrizione all’integrazione, alle “coccole”... Sei sicuro di portare tutto l’occorrente per questa impresa? «Grazie a te che promuovi sempre l’ultramaratona alla grande! Sono sempre in pensiero di aver dimenticato qualcosa ma l’esperienza accumulata negli ultimi 6 anni e il mio fondamentale team mi fanno stare tranquillo!» Non si è mai abbastanza pronti per gare estreme. Come spieghi ai runner ordinari quello che ti appresti a fare? «È difficile perché molti non capiscono! Non è solo una cosa sportiva, non è solo la gara. È il viaggio! È scoprire i propri limiti e superarli! È un’avventura che dà il sale alla vita!». Per i non addetti ai lavori e anche per i runner che si limitano a correre gare non superiori alle maratone tutto ciò è inconcepibile se si ragiona con la mente ordinaria, ma si tratta di viaggi dentro se stessi che permettono di raggiungere sogni sfidanti con consapevolezza delle proprie risorse, capacità e limiti. Come riesci a tenere unita e motivata la squadra? «Facciamo molto team building. Per me il gruppo è fondamentale sia fisicamente che psicologicamente. Scelgo personalmente ogni componente mesi prima della gara. E poi c’è Anna, il capo della crew. Senza di lei sarebbe molto più dura!». La preparazione di gare estreme prevede un’accurata selezione degli alimenti, dell’abbigliamento ma anche del personale da portare a seguito che sia gente di fiducia conosciuta in grado di sposare gli stessi obiettivi e di condividere con gli altri del team ideali e viaggi con l’obiettivo comune di permettere a Leo di arrivare al traguardo con forze fisiche, mentali e anche affettive. Cosa dicono i parenti del tuo spirito “ultra” oltre che sei pazzo e simpatico? «Sono contenti, abituati e rassegnati! Tifano per me e questo è davvero molto

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importante. Li sento vicini anche a migliaia di km di distanza». I parenti sono sempre un po’ preoccupati e apprensivi ma sanno anche che se un loro caro è determinato nel fare qualcosa e ci riuscirà questo non potrà che farlo sentire bene fisicamente e mentalmente e tornerà a casa con tanta carica interiore e mentale per affrontare la quotidianità con più consapevolezza e presenza. A cosa devi più fare attenzione questa volta? «Poco allenamento post Badwater, tantissimo dislivello (10mila metri) e sterrato. Oltre al caldo per noi abituati ormai al freddo. Qui ci sono 36 gradi!». Quando non tutto è andato alla perfezione nella preparazione bisogna tirare fuori altre risorse e qualità che permettono di distogliere l’attenzione dall’eventuale difficoltà, in modo da sperimentare la convinzione che tutto andrà bene perché altre volte così è stato, perché qualsiasi cosa si può gestire nel migliore dei modi, perché si è saputo utilizzare già in passato piani B e C e quindi ci si affida a una conoscenza e a una preparazione interiore memorizzata in bagagli e posti interni virtuali che si possono tirare fuori all’occorrenza. Quali parole, pensieri e immagini ti serviranno questa volta come aiutino? «Penso sempre costantemente al tra-

guardo e da tre anni a questa parte anche a mio figlio Alexander al quale, ogni volta, prometto di tornare con la medaglia!». È importante avere ancoraggi e immagini che permettano di avanzare sempre e non mollare, perché bisogna portare a termine un compito per il quale si è investito tempo e impegno quotidiani; visualizzare il traguardo permette di simulare l’arrivo fattibile che si avvicina sempre di più e il pensare a persone care mette in moto forze nascoste che aiutano a remare a favore nel percorrere il lungo viaggio fatto di pianure, salite e discese, guardando sempre avanti momento per momento, chilometro per chilometro. Puoi avvalerti di un aiuto da casa o dal pubblico? «La spinta degli amici storici e degli amici social mi da tantissima carica, vale più di mille allenamenti!». Diventa un grande aiuto quello del pubblico dei social network che da casa inviano messaggi di presenza, di affetto, di coraggio, di stima; tutto ciò permette a Leo di avere la carica, la determinazione, la convinzione, l’emozione di essere sul nastro di partenza con la vista rivolta al traguardo, con i piedi solidi per terra, con il cuore acceso pronto a partire consapevolmente e resilientemente. Grazie Simone e buona strada. n

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GolF

Semplicemente Straordinario! 30 Azzurro Sport 1/2019


Una rimonta che ha dell’incredibile quella dell’azzurro: 17esimo dopo il terzo giro, Molinari mette insieme una domenica bestiale da 8 birdie trionfando ad Orlando

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di Claudia Bacci

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olo pochi anni fa nessun appassionato si sognava di parlare di un italiano ai vertici del Golf mondiale. E, invece, ora è realtà. Molinari inizia il suo 2019 come aveva terminato il 2018, al top! Ma, balza alla cronaca non tanto la sua vittoria che ormai non fa più notizia ma la sua rimonta eccezionale nell’Arnold Palmer Invitational, un tour con il montepremi di 9,1 milioni di dollari. Francesco dopo una hole in one al primo giro, nel secondo era salito fino al momentaneo terzo posto, ma poi Molinari era precipitato il sabato al 17° posto, a -4, lontano dal leader Matthew Fitzpatrick e da Rory McIlroy, campione in carica. Sembrava impossibile, con quei due lì davanti e con la bellezza di 16 avversari da rimontare. Invece… Molinari, colpo dopo colpo, concentrato

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e senza perdersi d’animo, ha continuato la sua gara personale, senza pensare ad una rimonta impossibile ma giocando per lui, per fare bene nell’ultima parte di gara. E così ha portato a casa la bellezza di otto birdie e 10 par, nel giro uno straordinario 64 per un totale di 276 colpi. Dopo questa performance la pressione sui leader si è fatta sentire perché non dovevano sbagliare neanche un colpo per tenere il passo di Francesco. Ed è stata battaglia, con l’azzurro che attendeva l’esito della giornata mentre gli altri erano lì, sul green, disperatamente alla ricerca del giro per parare il colpo. Alla fine l’inglese Fitzpatrick, 24enne di Sheffield, con cinque titoli nell’European Tour e “non member” del PGA Tour, con due birdie e un bogey, poteva solo avvicinare Molinari, chiudendo con due colpi di ritardo al termine di una volata che, fatalmente, col passare dei minuti colorava d’azzurro la giornata. E McIlroy lontano 4 colpi, incapace di parare l’assalto made in Italy. Chicco, così nel circuito è chiamato affettuosamente Molinari, non ha fatto una piega come che questo successo, in rimonta, fosse la normalità. Una tranquillità disarmante che si addice solo ad un campione nel DNA e noi ci auguriamo che l’ottava vittoria in carriera di Molinari sia solo l’inizio di una serie di trionfi. Bravo Chicco continua così! n

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scherma

FEDERICA ISOLA

CAMPIOnESSA EUROPEA UnDER 20 L’Aviere Federica Isola vola sul tetto d’Europa nella Spada Femminile under 20, bissando l’Oro vinto lo scorso anno a Sochi.

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ederica Isola sontuosa! L’aviere dell’Aeronautica Militare sigla il “bis” continentale. Alla Medaglia d’Oro conquistata agli Europei di Sochi 2018, si aggiunge questa di Foggia, sede della rassegna continentale, al termine di una giornata in cui ha mostrato un talento da veterana e una capacità di mantenere la concentrazione in ogni istante, sbalordendo tutti. Federica ha risposto a tutti gli assalti durate la kermesse piazzando poi, con pazienza, sagacia ed astuzia, le stoccate giuste che

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di Emiliano Sole l’hanno portata in cima al podio. Il percorso dell’atleta del Centro Sportivo di Vigna di Valle è stato lungo e pieno di insidie ma tutte superate brillantemente. Federica in finale ha vinto col punteggio di 15-10 contro la russa Evgeniya Zharkova, “sprigionando” poi a braccia aperte la gioia per il complicato bis di categoria. L’atleta vercellese ha iniziato il suo Campionato Europeo con una vittoria netta sulla spagnola Laura Aznar col punteggio di 15 a 5 per mostrare poi l’unica incertezza della giornata al turno successivo,

quello che l’ha vista confrontarsi con l’ucraina Darja Varfolomyeyeva, superata al match point con il risultato di 15 a 14. Il percorso dell’azzurra è proseguito inesorabile ai quarti di finale contro l’atleta ceca Veronika Bieleszova e con la successiva vittoria sulla russa Manana Saumova in semifinale che le ha garantito l’accesso al turno decisivo per il titolo continentale. Qui la spadista dell’Aeronautica Militare ha dato il meglio di sé battendo nettamente la sua rivale russa. Una grande vittoria che ci esalta per il futuro. n



sci

PARIS DOMInIK che stagione! 36 Azzurro Sport 1/2019


Lo sciatore altotesino si conferma in grande forma conquista l’ambita Coppa di Cristallo del Super G

di Arturo Violetta

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na cosa è certa, Andorra porta bene allo sciatore italiano che ha centrato nel piccolo Stato europeo il suo secondo successo in pochi giorni. Lo scorso 12 marzo l’azzurro ha vinto anche l’ultima discesa libera della stagione calando il poker. I quattro successi, però, non sono bastati per la coppa di specialità che è andata allo svizzero Beat Feuz. Un ottimo risultato dal sapore agrodolce per il trentenne Carabiniere che non è riuscito nel miracolo. Di certo non gli manca la grinta visto che a distanza di qualche giorno è sceso di nuovo in pista, questa volta per il Super G, dove è stato protagonista di una stagione a dir poco superlativa. Anche nell’ultima gara non c’è stata storia. L’altoatesino viene giù come una freccia tagliando il traguardo con un tempo imbattibile. Vincent Kriechmayr, Aleksander Aamodt Kilde e Matthias Mayer, i suoi rivali per la classifica finale, devono solo prendere atto della vittoria netta di Dominik Paris. La soddisfazione dello sciatore italiano è evidente quando sale tutto sorridente per ritirare la Coppa di Cristallo. Ma torniamo alla gara. Partiamo da Christof Innerhofer; la foga dell’azzurro lo porta, forse, a commettere un errore che compromette la gara al primo salto; stesso errore per l’austriaco Hannes Rei-

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chelt. La gara continua in sordina fino a quando si presenta Mauro Caviezel al cancelletto di partenza; l’elvetico fa una buona gara e ferma il cronometro 1:20.57. La gara si fa più emozionante; tocca al norvegese Kjetil Jansrud, tra i sciatori più in forma nel SuperG, la discesa è buona ma non eccezionale e alla fine della gara è indietro di 43 centesimi rispetto all’elvetico. Tocca A Dominik; l’azzurro con il pettorale numero 7 è pronto per la discesa. Nella prima parte scia bene e non commette errori, al primo intermedio segna 35 centesimi di ritardo e proprio da lì inizia una lenta ma costante rimonta. Al traguardo il cronometro segna 15 centesimi di vantaggio che valgono il primo posto. Non è ancora il momento di gioire perché bisogna aspettare la discesa dei diretti concorrenti per la prima posizione nella classifica per la specialità. Le discese di Vincent Kriechmayr e Kilde filano lisce e i due atleti segnano un ritardo di 44 centesimi il primo e oltre un secondo per Kilde. Manca solo la prova di Matthias Mayer; l’austriaco sente molto la pressione, spinge tanto, non può fare altrimenti, e forse osa un po’ troppo tanto che rischia di finire sulle reti e chiude definitivamente la stagione. Con ben 430 punti in stagione, Domink vince l’ambita coppa di specialità, facendoci ben sperare per il futuro. n

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eventi

MOTODAYS 2019

le due ruote protagoniste a Roma

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ala il sipario sull’undicesima edizione di Roma Motodays, l’appuntamento dedicato alle due ruote che negli anni ha saputo catalizzare l’attenzione sempre crescente di media e appassionati. A tagliare il nastro il 7 marzo, primo giorno della kermesse, una campione storico, Carl “King” Fogarty per ben quattro volte campione del mondo di superbile. All’appuntamneto romano hanno aderito tutte le maggiori case produttrici come le giappponesi Honda, Suzuki e Yamaha, le austriache KTM e KSR, Royal Enfield e Triumph dal Regno Unito, Harley-Davidson e Indian dagli Stati Uniti e tante altre. Non potevano mancare le italiane presenti in massa: Askoll, Benelli, Ducati, Fantic, Mondial Moto, Moto Morini, solo per ci-

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di Arturo Violetta tare le più importanti. Non solo stand e moto in mostra perché il Motodays si conferma come un momento di crescita per le moto e per i rider. 2Wheels 2Work, realizzata in collaborazione con Roma Servizi Mobilità, Università degli Studi Roma Tre, Università degli Studi Niccolò Cusano, FMI (Federazione Motociclistica Italiana) e Honda Italia, è un esempio di quanto appena detto; si tratta di un’area appositamente dedicata a chi usa le due ruote per andare al lavoro con l’obiettivo di informare e sensibilizzare gli utenti verso un uso inteliggente delle moto/scooter per muoversi nelle “giungle” cittadine. Sempre per rimanere in questo settore non potevamo non citare la “Riding Experience” divenuta a pieno titolo una delle attrazioni

più gettonate dell’evento. Con le oltre 4.000 prove su strada, la Riding Experience si conferma come un momento importante per l’incontro dell’offerta (i nuovi modelli a due ruote) e la domanda. Il percorso di poco meno di 20 km situato al di fuori dalla Fiera ha permesso di “provare” accelerazioni, frenate e tenuta di strada, sempre nel rispetto della sicurezza e delle norme del codice stradale. Askoll, BMW, Ducati, Fantic, Harley-Davidson, Honda, Indian, KSR, Moto Guzzi, Moto Morini, Quadro, Royal Enfield, Suzuki e Triumph le moto che gli appassionati hanno potuto “cavalcare”. Appuntamento al 5 marzo del 2020 per la 12a edizione del Motodays che avrà come motivo dominante quello della mobilità sostenibile. n




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