Azzurro Sport 2-2019

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Azzurro Sport BIMESTRALE DI CULTURA SPORTIVA AERONAUTICA

WORLD CHALLENGE CUP

ANNO 6 – NUMERO 2

ORO PER LE FARFALLE AZZURRE NELL’ALL AROUND



EDITORIALE

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’estate è alle porte e con la bella stagione, come ogni anno, il calendario degli eventi ed impegni si fa sempre più denso. Primo fra tutti quello di Rimini, dal 30 maggio al 2 giugno, dove seguiremo da vicino il Riminiwellness, una delle fiere di settore più importanti del panorama mondiale. La salute, lo sport e il benessere psico-fisico, l’alimentazione saranno i temi al centro della kermesse e verranno declinati in mille modi diversi; valori che si avvicinano a quelli che abbiamo scelto come cardine del nostro progetto. Proprio per questo abbiamo deciso di rinnovare la nostra collaborazione, in qualità di media partner, con il Riminiwellness. Ma non ci siamo dedicati solo al futuro dello sport, perché il nostro obiettivo è quello di raccontare il presente del mondo agonistico, quello che troppo spesso non trova spazio sui media nazionali perché le pagine sono sempre troppo piene di un unico sport, il Calcio. Partiamo dalle “Farfalle Azzurre” che, ancora una volta, ci hanno fatto sognare; a Guadalajara, in Spagna, il Primo Aviere Alessia Maurelli ha guidato le leggiadre az-

zurre fino alla vittoria finale nell’All Around della World Challenge Cup. Per le italiane allenate da Emanuela Maccarani si tratta di un’ulteriore conferma di essere tra le prime compagini al Mondo e uno stimolo per i prossimi, importanti, appuntamenti. Dalle pedane della Ginnastica Ritmica ci spostiamo sul campo di terra rossa di Montecarlo dove un altro italiano, Fabio Fognini, ci ha regalato un’altra grande soddisfazione. A distanza di 51 anni dallo storico risultato di Pietrangeli, il trentaduenne ligure ha riportato il Tricolore sul gradino più alto nel master 1000 di Montecarlo. A seguire ci siamo spostati sui campi di “periferia”, sempre più spesso affollati dai praticanti di un nuovo sport che sta prendendo piede nel panorama sportivo italiano: il Padel. La nuova disciplina sta crescendo dal basso grazie alla passione sportiva che anima i suoi praticanti; non potevamo non raccontarvela visto che proprio sulla passione per lo sport, qualunque esso sia, noi abbiamo deciso di incardinare il nostro progetto editoriale. Non resta, quindi, che augurarvi, come sempre, una buona lettura! IL DIRETTORE

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Al via il RiminiWellness la piĂš grande kermesse al mondo dedicata a fitness, benessere, business, sport, cultura fisica e sana alimentazione.

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Periodico bimestrale di cultura sportiva aeronautica Iscritto al n. 292/2013 del Registro Stampa presso il Tribunale Civile di Roma Anno 6 – numero 2 Editore AVIATOR SRL via Gianfilippo Usellini 434 00125 Roma

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LA PRINCIPESSA DEL GHIACCIO

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SUPER FOGNINI

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LE FARFALLE AZZURRE REGALANO ANCORA EMOZIONI

28 ALIMENTAZIONE Vita da pilota, vita da atleta

32 INTERNAZIONALI ROMA Le “Frecce Tricolori” scrivono la storia al Foro Italico

36 EQUITAZIONE

44 PADEL

40 BENESSERE

48 KARATE

Pratoni del Vivaro: il futuro è qui

Cronobiologia, a quale cronotipo appartieni?

Direttore Responsabile Alessio Piano Redazione via Gianfilippo Usellini, 434 – 00125 Roma Fax. 06.89280466 - azzurrosport@yahoo.it Consiglio Tecnico Presidente: Alessandro Loiudice Membri: Marzia Caravelli, Giuseppe Carella, Andrea Colotti, Andrew Howe, Fabrizio Leoni, Dario Magagnini, Valentina Marchei, Elisa Santoni © Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato su Azzurro Sport occorre citare la fonte. Stampa Arti Grafiche Celori – Terni

Finito di stampare nel mese di maggio 2019 foto di copertina: Federginnastica

Safilens Padel Evolution, un evento inedito per la disciplina del momento Una disciplina per il corpo e per lo spirito

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FOODWELL EXPO, PER RIVELARE TUTTI I SEGRETI DI UNA SANA ALIMENTAZIONE

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oodWell Expo, l’area di RiminiWellness interamente dedicata all’alimentazione sana, sarà anche quest’anno parte integrante della più importante kermesse dedicata al fitness e al benessere organizzata da Italian Exhibition Group (IEG). Dal 30 maggio al 2 giugno, alla Fiera di Rimini, la sesta edizione di FoodWell Expo guiderà i visitatori nella ricerca di uno stile di alimentazione ideale per chi vuol essere in forma attraverso un viaggio tra le nuove proposte appositamente sviluppate per non rinunciare mai alla qualità dei prodotti e alla propria salute, anche quando si consumano pasti brevi e veloci. Si tratterà poi di un importante momento di business, aggiornamento e formazione per tutti gli operatori e gli ospiti. Durante la fiera, infatti, i migliori chef e foodblogger si esibiranno in showcooking, guideranno degustazioni, proporranno corsi di cucina e focus su prodotti specifici. I concetti che avranno più risalto saranno quelli relativi ai pasti “on the move”, in the street, sul posto, in auto, o per gli over (silver generation). Ampio spazio sarà dedicato anche alle aziende, che a FoodWell Expo avranno l’opportunità di promuovere e vendere i loro prodotti ad un pubblico specifico e decisamente interessato a scoprire tutti i segreti per nutrirsi in modo sano, praticare al meglio attività di fitness e soprattutto mantenersi in forma. Tra quelle che hanno già confermato la propria partecipazione figurano Kellogg’s Italia, Herbalife, Rio Mare, Tonno Nostromo, Coop Italia con il marchio Bene.sì, Citrosodina, AdeZ, Acetificio M. De Nigris, Biovita con il marchio Jamieson, Damiano Spa, Dole, Euro Company, Felicia Srl, Fugar, Madigest, Natural Point, Prugne della California e The Juice Plus Company. Per tutti gli amanti del fitness che desiderano prendersi cura del proprio corpo non solamente concentrandosi sull’attività fisica, ma anche curando l’alimentazione, l’appuntamento è quindi a FoodWell Expo, padiglione A1 del quartiere fieristico riminese, durante tutti i quattro giorni di RiminiWellness!

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NUOVE DISCIPLINE CUCITE SU MISURA

Sempre più centrale il ruolo del fitness influencer

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l RiminiWellness 2019 sarà letteralmente impossibile per gli appassionati di fitness non scoprire almeno una nuova disciplina su misura. Presso la Fiera di Rimini e su tutto il territorio circostante, i visitatori potranno infatti vivere un’esperienza sempre più… unica e personalizzata! La tendenza fitness di quest’anno sarà proprio la contaminazione tra discipline e la conseguente nascita di attività e corsi su misura di ciascuno: gli operatori professionali potranno scoprire come “cavalcare” efficacemente questo trend, mentre i visitatori do-

vranno solo scegliere l’attività che sentono più vicina al proprio stile e alle proprie necessità di allenamento. Tutto ciò dà vita alla “YOUnique Experience”, motto scelto da IEG (Italian Exhibition Group) per la 14a edizione di RiminiWellness. La propensione degli sport a innovarsi e mixarsi tra di loro o con altri tipi di allenamento per dar vita a nuove discipline che rientrano a pieno titolo nel mondo del fitness è, infatti, sempre più frequente. Alcuni chiari esempi di contaminazione possono essere il Piloxing – ovvero il Pilates mixato con la Boxe, per rendere l’allenamento più in-


tensivo e bruciare più grassi – oppure l’Antigravity Yoga – che unisce danza, ginnastica, yoga e arte aerea, attraverso esercizi che vengono eseguiti in sospensione utilizzando un attrezzo simile a un’amaca. A tutto ciò si aggiungono i training funzionali, ovvero corsi di gruppo basati su esercizi svolti a corpo libero o con l’ausilio di piccoli attrezzi che riproducono i movimenti della vita quotidiana, affini alla fisiologia del corpo e quindi più performanti di quelli eseguiti sulle macchine tradizionali. Infine, ci sono gli Interval training: esercizi super tonificanti a ritmo altissimo intervallati da alcuni minuti di recupero come il CrossFit, il Grid di VirginActive o il Grit di Les Mills. Anche i centri fitness fanno la loro parte cercando di offrire ai propri clienti discipline sempre più personalizzate in virtù delle esigenze di ognuno. Il frutto di tali sforzi sono programmi di allenamento

nuovi e corsi estremamente validi, talvolta con il coinvolgimento di un fitness influencer come modello a cui ispirarsi. Soprattutto a livello amatoriale, infatti, gli influencer nati su internet e sui social hanno suscitato curiosità per le nuove attività, permettendo di superare la pigrizia di chi non aveva intenzione di iscriversi in palestra e aumentando le richieste di iscrizioni ai club. Diventa facile, a questo punto, capire perché, oggi più che mai, il fitness può essere definito e praticato “su misura”. L’offerta di discipline e pratiche sportive è talmente ampia e variegata che non rimane altro che attivarsi e disegnare il proprio palinsesto personalizzato! Outdoor, in-club, con i propri trainer e con i propri programmi: il tailor made rappresenta la nuova frontiera del fitness per venire incontro alle capacità, alle performance e agli equilibri di ciascuno.

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IL MEGLIO DELLE COMPETIZIONI

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l via il RiminiWellness, la più grande kermesse internazionale dedicata al fitness e al benessere, che si protrarrà fino al 2 giugno alla Fiera di Rimini e sul territorio. Giunta alla sua quattordicesima edizione, la manifestazione organizzata da IEG (Italian Exhibition Group) è riconosciuta come leader del settore, “momento” ideale di presentazione delle discipline nel campodel fitness e del movimento. Tra le varie attività proposte quest’anno tante quelle che permetteranno a ognuno di sentirsi motivato, perfezionarsi e – non da ultimo – divertirsi. Ecco, quindi, una rassegna delle principali competizioni che si potranno trovare a RiminiWellness 2019. Tra le novità spicca THE ONE – International Fit Talent che animerà tutti i quattro giorni della manifestazione. Organizzato da Cruisin’, il primo contest internazionale dedicato ai talenti dello step coreografico vedrà la collaborazione di oltre 10 organizzazioni del mondo del fitness. Il principale obiettivo del contest

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è quello di offrire agli istruttori di fitness un’occasione unica per mostrare il loro talento, ma anche per crescere, trovare nuovi stimoli e confrontarsi con i più grandi testimonial del fitness musicale. Tra le competizioni protagoniste a RiminiWellness, confermate anche quelle ideate da FIF (Federazione Italiana Fitness) che mette al primo posto divertimento e spettacolo. Oltre alla ormai nota e sempre più apprezzata Kalisthenics® Challenge, in programma sabato 1° giugno, si svolgerà nella giornata di domenica la Club vs club: hip hop & free style competition in cui squadre provenienti da tutta Italia si confronteranno nelle discipline del free style, street dance, house, video dance, breakin’ e hip hop. Sempre il 2 giugno avranno luogo la Spartan Challenge e la Cross Training Challenge. La prima, dopo l’enorme interesse riscosso lo scorso anno, vedrà atleti di entrambi i sessi sfidarsi a corpo libero in una competizione in perfetto stile “Olympic Games” con due diversi livelli di difficoltà. La seconda, invece, ri-

conosciuta dall’ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane) come campionato valevole per il titolo nazionale, farà perno su atleti e team impegnati in 5 avvincenti prove (salto da fermo, panca piana, runner, trazioni alla sbarra, bike). Il 1° giugno torna, a grande richiesta, anche l’appuntamento con la Virgin Active Urban Obstacle Race, la corsa a ostacoli dedicata all’allenamento funzionale. Questa competizione, unica nel suo genere, offre l’opportunità di sfruttare il landscape urbano di Rimini come parte integrante del percorso di gara. Novità di quest’anno, la possibilità di scegliere tra due differenti batterie: ATHLETIC, riservata a chi ricerca la performance sportiva e cronometrica, ed EXPERIENCE, dedicata a chi desidera vivere la pura esperienza della corsa con l’obiettivo primario di sfidare sé stessi e divertirsi con il proprio team. L’appuntamento per tutti gli sportivi e appassionati è quindi a RiminiWellness per sfidarsi, condividere e divertirsi in tutti gli ambiti del fitness!



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il personaggio

Il 30 maggio vieni a conoscere la pattinatrice dell’Aeronautica Militare presso lo stand 122 di Azzurro Sport nel Padiglione A1

VALENTINA MARCHEI La PRINCIPESSA del GHIACCIO di Luca Morelli

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soli sette anni ha iniziato a fare sport avvicinandosi al Pattinaggio a Rotelle durante una vacanza con i genitori, per poi passare al Pattinaggio su Ghiaccio. Oggi è pluricampionessa italiana nel singolo e, insieme ad Ondrej Otarek, con cui ha fatto coppia negli ultimi quattro anni, si è tolta diverse soddisfazioni raggiungendo uno storico risultato a PyeongChang, ai Giochi Olimpici, dove i due si sono superati stabilendo il personal best nella prova a squadre e ritoccando poi il punteggio nella gara delle coppie con due esercizi pazzeschi, sia il corto sia il lungo, che gli ha garantito il sesto posto. Oggi i due pattinatori artistici hanno deciso di andare ognuno per la propria strada, senza rimpianti e con la consapevolezza di aver vissuto insieme un periodo straordinario. Valentina, da donna determinata e caparbia qual è, farà di tutto per soddisfare i propri sogni: «Vorrei rincorrere un’altra Olimpiade – ha detto a tutti sul suo profilo Istagram – e vado quindi avanti a pattinare quotidianamente, con l’impegno solito, per presentarmi tirata a lucido all’inizio della prossima stagione agonistica. La mia passione per le due lame non si è ancora sopita e sento di avere ancora “fame”. Fame di divertirmi, di spingermi oltre... di vincere! Tra un anno tutto potrebbe cambiare... Nel frattempo – ha chiuso Valentina – le luci della ribalta non si spengono e sentirete ancora parlare di me». E noi la prendiamo in parola e l’aspettiamo sul ghiaccio per farci regalare nuove emozioni. n

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PALMARES

Giochi Olimpici / Olympic Games 2014 Sochi (Rus) 4ª squadra - 11ª singolo 2018 PyeongChang (Kor) 4ª squadra - 6ª coppie artistico Campionati Mondiali / World Championships 2004 Dortmund (Ger) - 23ª (sing) 2006 Calgary (Can) - 23ª (sing) 2007 Tokyo (Jpn) - 11ª (sing) 2008 Göteborg (Swe) - 13ª (sing) 2012 Nizza (Fra) - 8ª (sing) 2013 Londra (Gbr) - 18ª (sing) 2014 Saitama (Jpn) - 16ª (sing) 2015 Shanghai (Chn) - 11ª 2016 Boston (Usa) - 14ª 2017 Helsinki (Fin) - 9ª

Campionati Europei / European Championships 2008 Zagabria (Cro) - 6ª (sing) 2010 Tallinn (Est) - 8ª (sing)

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2011 Berna (Svi) - 10ª (sing) 2012 Sheffield (Gbr) - 8ª (sing) 2013 Zagabria (Cro) - 4ª (sing) 2014 Budapest (Hun) - 6ª (sing) 2015 Stoccolma (Swe) - 4ª 2016 Bratislava (Svk) - 5ª 2017 Ostrava (Cze) - 6ª 2018 Mosca (Rus) - 5ª ISU Grand Prix 2017-2018 4ª - Rostelecom Cup, Mosca (Rus) 5ª - Cup of China, Pechino (Chn)

Migliori Punteggi / Personal Best Score Totale: 216.59 / 15.02.2018 / Giochi Olimpici PyeongChang 2018 Short Program: 74.50 / 14.02.2018 / Giochi Olimpici PyeongChang 2018 Free Skating: 142.09 / 15.02.2018 / Giochi Olimpici PyeongChang 2018



Vieni a conoscere gli Atleti dell’Aeronautica Militare presso lo stand 122 di Azzurro Sport nel Padiglione A1 AVIERE CAPO ANDREEA STEFANESCU

Andreea Stefanescu ha iniziato a praticare Ginnastica Ritmica a 6 anni in Romania. In seguito si è trasferita in Italia e solo dopo aver ottenuto la cittadinanza nel 2006 è entrata a far parte del Team Italia come individualista con ottimi risultati a livello nazionale e internazionale. Andreea ha una grandissima capacità nei salti, un'ottima elevazione ed ampiezza. Ha vinto numerose medaglie nelle maggiori competizioni internazionali con il terzo posto conquistato ai XXX Giochi Olimpici di Londra 2012. Elenco saliente dei principali risultati sportivi nazionali ed internazionali conquistati con i colori dell’Aeronautica Militare: •Bronzo ai Giochi Olimpici Londra 2012 •Oro ai Campionati Mondiali di Montpellier 2011 •1 Argento agli Europei di Baku 2014 •15 Ori in Coppa del Mondo (Kiev 2011, Pesaro 2011, Pesaro 2012, Kiev 2012, Lisbona 2015, Minsk 2013, Pesaro 2013 - 2014 - 2015 - 2016) •13 argenti in Coppa del Mondo (Sofia 2011, Kiev 2011, Portiamo 2011, Pesaro 2011, Pesaro 2012, Stoccarda 2014, Pesaro 2015) •6 Bronzi in Coppa Del Mondo (Portiamo 2011, Pesaro 2011, Pesaro 2012, Kiev 2012, San Pietroburgo 2013, Minsk 2013, Baku 2015) •Due Argenti Mondiali Kiev 2013 •Un Argento Europei Baku 2014 •Un Oro ed un Argento Mondiali Stoccarda 2015

AVIERE CAPO CAMILLA BINI

Camilla Bini ha iniziato a praticare Ginnastica Ritmica fin dalle Scuole Elementari. Da piccola, ha ottenuto eccellenti risultati a livello nazio-

nale. Nel 2011 è entrata a far parte del Team Italia, conquistando il posto da titolare nel 2013. È riuscita ad integrarsi nella squadra con facilità ed è stata assoluta protagonista dei brillanti traguardi raggiunti in ambito internazionale partecipando a ben due edizioni della Coppa del Mondo. Camilla ha una grandissima capacità di espressione, elasticità fisica ed ampiezza nei movimenti. Elenco saliente dei principali risultati sportivi nazionali ed internazionali conquistati in carriera: • 4 volte Campionessa Italiana Individuale • Dal 2013 al 2014 titolare della Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica • 3 Medaglie d'Oro nella prova di Coppa del Mondo di Pesaro 2013 • 1 Medaglia di Bronzo nella prova di Coppa del Mondo di S.Pietroburgo 2013 • 1 Medaglia d'Oro nella prova di Coppa del Mondo di Minsk 2013 • 1 Medaglia di Bronzo nella prova di Coppa del Mondo di Minsk 2013 • 2 Medaglie d'Argento ai Campionati del Mondo di Kiev 2013 • 3 Medaglie d'Oro nella prova di Coppa del Mondo di Pesaro 2014 • 2 Medaglie d'Argento nella prova di Coppa del Mondo di Stoccarda 2014

PRIMO AVIERE COSTANTINO UGHI

Costantino Ughi ha iniziato a dedicarsi totalmente alla disciplina del Bob, come frenatore, all’età di 20 anni. Ha conseguito subito rilevanti risultati nella categoria Juniores, dove, insieme al 1°Av. Simone FONTANA, è il dominatore incontrastato ai Campionati Italiani nelle ultime 4 stagioni. A livello Assoluti sono da rimarcare il primo posto della classifica generale di Coppa Europa di Bob a 4 nella stagione 2014/15 vincendo ben 3 gare continentali a Winterberg, St. Moritz e La Plagne con il team Italia, e l’ ro ai Campionati Italiani nel 2015 di Bob a 2. Elenco saliente dei principali risultati sportivi nazionali ed internazionali conquistati con i colori dell’Aeronautica Militare: • Medaglia d’Argento ai Campionati Italiani Assoluti di Bob a 2 di Igls 2014 • Medaglia d’Oro Campionati Italiani di spinta Bob a 2 Cortina d’Ampezzo 2014 • Vincitore, con il team Italia di Bob a 4, delle gare di Coppa Europa di Winterberg, St. Moritz e La Plagne 2014 • Vincitore, con il team ITALIA, della Coppa Europa di Bob a 4 nella stagione 2014/15 • Medaglia d’Oro Campionati Italiani di spinta di Bob a 4 e medaglia d’argento nel Bob a 2 a Cortina d’Ampezzo 2015 • Medaglia d’Oro Campionati Italiani Assoluti di Bob a 2 a Igls 2015 •Medaglia d’Argento Campionati Italiani Assoluti di Bob a 2 a Igls 2016

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ginnastica ritmica

Le FARFALLE AZZURRE regalano ANCORA emozioni 20 Azzurro Sport 2/2019

di Luca Morelli


Le ragazze allenate da Emanuela Maccarani, vice campionesse del mondo in carica, trionfano nell'All Around della World Challenge Cup a Guadalajara, in Spagna, dove nel 2018 si sono tenuti gli Europei di Ginnastica Ritmica.

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e Farfalle Azzurre continuano a far sognare! Le ginnaste italiane hanno dominato nell’All Around della World Challenge Cup, conquistando la Medaglia d’Oro nel concorso generale con 50.250 punti, la somma dei punteggi alle 5 Palle (25.500) e nel misto con Cerchi e Clavette (24.750). Sul podio spagnolo, insieme alla Squadra nazionale azzurra, sono salite le ginnaste della Bulgaria, Argento con 49.100 punti, e della Russia, Bronzo con 46.950. Per le atlete spagnole, padrone di casa,

solo un quarto posto frutto dei 49.350 punti acquisiti. Sul fronte individuale, invece, l’Aviere dell’Aeronautica Militare Alexandra Agiurgiuculese vince la Medaglia di Bronzo nell’All Around con 77.300 punti, dietro alle russe Aleksandra Soldatova, prima con 84 punti netti, ed Ekaterina Selezneva. Soltanto un ottavo posto, invece, per la seconda azzurra in gara, Milena Baldassarri. Nelle finali di specialità individuali ancora protagonista la nostra Agiurgiuculese, che si è superata conquistando altre tre Medaglie: un Bronzo alla Palla (p. 19.200), un Ar-

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gento alle Clavette (p. 20.500) e un Bronzo al nastro (p. 18.150). Un risultato a dir poco straordinario visto che mai nessuna azzurra aveva vinto così tanto. «Alexandra ha dimostrato di potere dire la sua – ha dichiarato Spela Dragas, la sua allenatrice – ma la strada è ancora lunga, e c’è tanto lavoro da fare per migliorarci». La prima tappa di World Challenge si è chiusa in modo esaltante per i colori azzurri, con un bottino davvero niente male: sette Medaglie (1 Oro, 3 Argenti e 3 Bronzi). Un risultato che lascia ben sperare per i prossimi appuntamenti con la World Challenge Cup (Minsk, Bielorussia, 16-18 agosto, Cluj-Napoca, Romania, 23-25 agosto, e Kazan, Russia, 6-8 settembre) e per i prossimi Campionati Mondiali di Baku, che si terranno in Azerbaijan dal 16 al 22 settembre. n

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Pillole di SPORT BEACH VOLELY L’Aviere Ranghieri in coppia con Caminati Argento nella tappa di Aydin della World Tour

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ttimo 2° posto per il portacolori dell’Aeronautica Militare Alex Ranghieri in coppia con Marco Caminati ad Aydin, in Turchia. Si ferma in finale il percorso netto del duo tricolore nella tappa del World Tour 2 Stelle. I due atleti azzurri, infatti, dopo aver superato in semifinale i tedeschi Winter-Walkenhorst 2-0 (22-10, 21-10), hanno ceduto al tie-break contro i polacchi Rudol-Szalankiewicz 2-1 (14-21, 21-19, 13-15), al termine di una gara intensa e combattutta, dalla quale la coppia italiana è uscita con una meritatissima Medaglia d’Argento che ben fa sperare per il futuro.

BEACH VOLLEY Presentata a Roma la stagione Tricolore 2019

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na conferenza stampa in grande stile quella svolta presso la sede FIPAV di via Vitorchiano, a Roma, lo scorso 9 maggio, per presentare la stagione tricolore del Beach Volley. Sono intervenuti il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Giancarlo Giorgetti, il presidente federale Pietro Bruno Cattaneo e il vice presidente Adriano Bilato. Nel corso dell’evento è stata ufficializzata la partnership con il marchio Spalding, nuovo sponsor tecnico delle Nazionali azzurre di Beach Volley, rappresentato in questa sede da Giovanni Lanfranco, amministratore unico della Gafler Srl, distributrice del marchio Spalding in Italia. «Sono molto felice di essere qui oggi, questo è un mondo che sento anche mio. Il Beach Volley è una disciplina che unisce la dimensione agonistica a quella ludica. Auguro a tutti gli atleti di vivere una grande stagione». Queste le parole ben auguranti del Sottosegrateraio al quale noi di Azzurro Sport ci uniamo speranzosi per una stagione piena di successi.

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Luca Morelli


SCHERMA Coppa del Mondo di Fioretto

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San Pietroburgo è andata in scena la tappa russa del circuito di Coppa del Mondo di Fioretto Maschile valida per le qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il Primo Aviere Scelto Alessio Foconi ha conquistato la Medaglia d’Argento riconfermando il risultato ottenuto nell’edizione passata. Il percorso dello schermidore dell’A.M. è iniziato con una stoccata vincente contro lo statunitense Philip Shin, battuto per 15 a 14 al termine di un assalto tutto in rimonta. Il ternano ha poi proseguito inesorabile il suo cammino superando ai quarti l'ucraino Klod Yunes per 15 a 8 e vincendo la semifinale contro il francese Erwan Le Pechoux con il punteggio di 15 a 12. Quest’ultimo successo ha consentito al fiorettista del Centro Sportivo di Vigna di Valle di accedere alla finale tutta azzurra contro il compagno di nazionale Andrea Cassarà. L’atleta bresciano si è portato da subito in vantaggio per poi subire la rimonta da parte di Foconi, che non è riuscito tuttavia a concretizzare il recupero dovendosi arrendere a Cassarà vincitore col punteggio finale di 15 a 13. Luca Morelli

GINNASTICA ARTISTICA EUROPEI 2019

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ella finale europea degli Anelli andata in scena a Stettino, in Polonia, l’Aviere Scelto Marco Lodadio ha conquistato la Medaglia d’Argento confermandosi ai vertici del panorama della Ginnastica Artistica dopo il Bronzo mondiale ottenuto nella stessa specialità a Doha lo scorso novembre. Il ventisettenne dell’Aeronautica Militare ha concluso un esercizio impeccabile ottenendo 14.966, lo stesso punteggio del russo Denis Abliazin che, grazie ad un’esecuzione migliore (8.866 rispetto all’8.666 dell’italiano) è salito sul gradino più alto del podio continentale. La Medaglia di Bronzo è andata all’armeno Vahagn Davtyan. Il risultato del ginnasta del Centro Sportivo di Vigna di Valle assume ancor più valore dal momento che per trovare altri podi italiani, tutti a firma di atleti dell’Aeronautica Militare, bisogna tornare indietro di qualche anno. La medaglia europea al maschile mancava, infatti, dal 2015, quando il sergente dell’Aeronautica Militare Alberto Busnari vinse il Bronzo al Cavallo con Maniglie nell’edizione andata in scena a Montpellier, mentre per trovare un podio azzurro agli Anelli bisogna risalire alla rassegna di Mosca, dove nel 2013 Matteo Morandi anche esso icona dell’Aeronautica Militare per la ginnastica salì sul gradino più basso del podio.

Luca Morelli

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Evento nazionale ALIS a Roma a Piazza di Siena MOBILITÀ AD IMPATTO ZERO: IL FUTURO È GREEN

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l popolo del trasporto del cluster ALIS, unitamente al mondo istituzionale, si è riunito in migliaia a Piazza di Siena, Roma, per l’evento nazionale dal titolo “Mobilità a impatto Zero: Il futuro è green”, organizzato dall’associazione con il patrocinio morale dello Stato Maggiore della Difesa, del Ministero dell’Ambiente e della società di certificazione RINA SpA. «Oggi ALIS orienta le proprie azioni secondo i valori della sicurezza, della sostenibilità ambientale e dell’innovazione. La sfida importante che deve affrontare il Paese – ha dichiarato il Presidente di ALIS Guido Grimaldi nella sua relazione introduttiva in apertura dei lavori – è quella di fare della mobilità sostenibile il motore del cambiamento delle nostre aziende, affinché la sostenibilità vada di pari passo con le opportunità economico-sociali. Anche per questo abbiamo recentemente siglato con il Ministero dell’Ambiente il protocollo d’intesa volto a perseguire azioni concrete per l’intermodalità sostenibile. Sono inoltre orgoglioso ed enormemente lieto – ha proseguito il Presidente Grimaldi – di informare che poche ore fa abbiamo siglato con CGIL-CISL-UIL un protocollo d’intesa sulle relazioni sindacali, aderendo al Testo Unico sulla Rappresentanza e confermando la volontà di sottoscrivere il CCNL Spedizione, Autotrasporto, Merci e Logistica, in virtù delle 1400 imprese associate e dei 152.000 uomini e donne che vi lavorano, il dato del nostro cluster che mi rende più fiero». Nel programma della giornata, dopo la stimolante sessione tematica “FOCUS line: la mobilità sostenibile”, dalla quale è emersa la necessità di superare le criticità legate alla tutela del mare e alla sicurezza ambientale, si sono alternati gli interventi degli Istituti Tecnici Superiori associati ad ALIS, che si occupano di logistica, trasporto sostenibile e servizi alle imprese, premiando anche cinque giovani studenti che hanno firmato un contratto di lavoro proprio grazie alle aziende associate, «a testimonianza concreta – come ha affermato Guido Grimaldi – del nostro impegno a favore dell’occupazione gio-

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vanile». Istituzioni e mondo imprenditoriale a confronto nel panel centrale della giornata, moderato da Bruno Vespa, a cui hanno preso parte l’A.D. di Invitalia Domenico Arcuri, l’A.D. del Gruppo Grimaldi e Vice Presidente International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi, il Presidente e A.D. di Rina SpA Ugo Salerno, il Country Manager di Enel X Italia Alessio Torelli, il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, e, in conclusione, il Vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Grazie all’impegno dei nostri imprenditori associati – ha comunicato il Presidente Guido Grimaldi –abbiamo sottratto 1 milione e mezzo di camion all’anno dalle autostrade sfruttando l’intermodalità mare/ferro su direttrici superiori ai 600 km, con una scelta consapevole che permette di far risparmiare 1 milione e 200mila tonnellate di CO2 in Italia, riducendo l’incidentalità ed abbattendo i costi sanitari legati alla riduzione delle patologie derivanti dall’inquinamento. Riteniamo inoltre necessario incentivare la ricerca e l’innovazione tecnologica: le scelte verso i carburanti alternativi e lo sviluppo dell’elettrificazione della rete viaria e portuale, sono opzioni efficaci ed indispensabili sia per la tutela dell’ambiente che per una rinnovata competitività del Sistema Paese». Il Presidente di ALIS ha inoltre rimarcato la necessità di attuare una politica condivisa tra pubblico e privato per gli investimenti nella logistica e nelle infrastrutture per i trasporti. «Vogliamo essere parte attiva - ha concluso Guido Grimaldi - in un processo virtuoso di crescita dove emerga la politica del fare bene, dove le infrastrutture vengano implementate, dove le imprese siano messe in condizione di migliorare la propria penetrazione a livello internazionale, dove i giovani possano tranquillamente trovare posti di lavoro in un settore in espansione grazie allo sviluppo di nuove tecnologie. In questi ultimi anni il nostro cluster ha prodotto nuovi occupati: contiamo di proseguire su questa strada e di crescere ancora di più».



VITA da PILOTA,

alimentazione

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VITA da ATLETA!

Il pilota militare, per l’attivitàche svolge quotidianamente, segue programmi alimentari e di allenamento fisico ben precisi, non lontani da quelli di un atleta.

L’

di Alessandro Cornacchini

immaginario collettivo tende a raffigurare il pilota militare facendo riferimento di sovente a luoghi comuni, spesso opposti nelle loro caratterizzazioni ma altrettanto spesso accomunati da una particolarità: l’essere assolutamente distanti dal vero. Sicché, capita di trovare il nostro aviatore descritto come tutto genio e sregolatezza, come accade d’imbatterci in descrizioni di uomini che una volta ai comandi del loro jet divengono freddi robot. Quello che c’è da dire, invece, evitando gli eccessi, è che il pilota militare svolge un’attività molto impegnativa dal punto di vista psico-fisico, sia egli un pilota di velivoli da combattimento, da trasporto, da addestramento o di elicotteri. Ciò che viene richiesto in tutti i diversi casi sommariamente rappresentati è, ovviamente, una perfetta efficienza fisica e mentale che si raggiunge seguendo delle regole di vita tanto elementari quanto rigide nell’esigenza della loro applicazione. Il pilota militare, che opera rammentiamo in un ambiente non usuale per l’uomo, sottopone il suo corpo a un forte carico di stress fisico e psichico. Fisico perché le accelerazioni e la velocità di esecuzione delle manovre portano di per sé fatica e tensione, mentale perché al pilota viene richiesto, anche nel pieno delle sollecitazioni più spinte e alla costante presenza del fattore “rischio”, il mantenimento della concentra- zione, della capacità di raziocinare e di con- durre a compimento la missione secondo le modalità previste, eventualmente fronteggiando, d’altro canto, gli imprevisti. Quindi, qualunque sia lo stress, “immediato”, come nel caso dei caccia di ultima generazione o prolungato anche per molte ore, come per le attività legate al trasporto, il risultato finale deve portare ad uno

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stato di perfetta e persistente efficienza. Da raggiungere come? C’è da premettere che qualunque militare ha la responsabilità di mantenersi in perfetta salute e in uno stato fisico confacente, che gli permetta di svolgere il suo “mestiere” e il suo compito. Ancor più questo vale per i piloti militari che, in tale ottica, seguono programmi alimentari e di allenamento fisico non lontani da quelli di un atleta, con diete calibrate e bilanciate che tengano in dovuto conto i necessari apporti calorici, proteici, vitaminici e minerali, con un’assunzione distribuita nel corso della giornata, con l’obiettivo assoluto di evitare il sovrappeso e garantire una

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perfetta funzionalità della macchina corporea, considerando che le accelerazioni conseguenti alle diverse manovre del velivolo a cui si sottopone il pilota comportano un aumento del peso di due, tre, fino a sei, sette volte. Ecco anche perché diventa necessario un allenamento fisico che consideri i partico- lari aspetti di queste sollecitazioni, anche questo opportunamente bilanciato tra attività indoor e outdoor, prediligendo gli sport aerobici o comunque che non alimentino l’incremento della massa se non strettamente necessario e funzionale all’attività che si svolge. In conclusione che dire? Vita da pilota, vita d’atleta! n



tennis

Le FRECCE TRICOLORI scrivono la STORIA al

FORO ITALICO

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di Emiliano Sole


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li Internazionali d’Italia di Tennis 2019 non saranno ricordati per i meriti sportivi, con una finale da grande slam tra i primi due giocatori al mondo vinta al terzo set da Nadal, ma per il passaggio, per la prima volta nella storia del torneo romano, delle amatissime “Frecce Tricolori”. I velivoli MB.339 della Pattuglia Acrobatica Nazionale dell’Aeronautica Militare hanno sorvolato, lo scorso 16 maggio, durante la partita che vedeva in campo il leader mondiale Novak Djokovic, gli storici campi del Foro Italico di Roma stendendo per l’occasione il Tricolore più lungo del mondo ed emozionando tutto il pubblico presente su un Centrale completamente gremito. Un orgoglio tutto italiano che ben si è sposato con il torneo di Tennis più famoso nel nostro Paese e tra i più gettonati al Mondo. Passione, tradizioni, dedizione e tantissimo addestramento sono i valori fondamentali che contraddistinguono e caratterizzano da sempre la Pattuglia Acrobatica Nazionale così come il mondo dello sport. Insomma, uno spettacolo nello spettacolo che solo il grande Tennis unito con l’orgoglio nazionale delle “Frecce Tricolori” potevano donarci. L'Aeronautica Militare è stata presente

non solo in volo ma anche a terra presso il Villaggio del Foro Italico, con uno stand informativo e promozionale ed un simulatore di volo ludico del velivolo delle “Frecce Tricolori” preso d’assalto da curiosi ed appassionati. Tornando alla parte sportiva, Rafa torna al successo e lo fa in uno dei suoi tornei preferiti battendo in tre set Djokovic dopo una battaglia di quasi 2 ore e mezza con il punteggio di 6-0, 4-6, 6-1. Katerina Pliskova vince, invece, meritatamente, il torneo femminile. Nadal, alla nona affermazione nella Capitale. sorride al termine del trionfo del Foro Italico, primo giocatore in questo 2019 a bissare un successo di dodici mesi prima: «Un applauso a Djokovic che ha fatto un grande torneo e credo che ci troveremo di nuovo a Parigi. Oggi è stata una partita molto difficile. Roma è un torneo speciale e una città speciale, la più bella del mondo. È un onore giocare qui. Ricordo la prima volta – continua Rafa – che ho giocato a Roma nel 2005 ed essere ancora qui con la coppa è qualcosa di speciale. Ringrazio il pubblico, che è stato fantastico per tutta la settimana e mi ha aiutato tanto. Non è stata una settimana facile per me, devo ringraziare anche il mio team che mi è stato vicino». n

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tennis

MONTECARLO SI COLORA DI AZZURRO 51 ANNI DOPO

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di Stefano Colotti


Fabio Fognini trionfa nel primo Master 1000 della stagione sulla terra rossa, la sua prima volta in un torneo così importante e ad anni di distanza di un italiano nel Principato di Monaco.

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l tricolore italiano sventola in alto in terra francese. Fabio Fognini regala al Tennis dello stivale una prestigiosa vittoria nel torneo di Montecarlo, mettendo il punto esclamativo su una crescita professionale arrivata ormai al top. Il ligure, vicino a spegnere le 32 candeline, sta trovando sempre più quella solidità mentale che in passato a volte lo ha tradito sul più bello, andando sempre vicino a sfiorare vittorie importanti. Ma ora questa lucidità, legata al suo talento cristallino, può portarlo veramente in alto. Come è successo nel Principato di Monaco: vittoria resa ancora più importante perché è avvenuta eliminando in semifinale (in realtà una finale anticipata) il numero due del mondo Rafael Nadal, dominatore assoluto su questa terra rossa che è come casa sua,

avendo conquistato il titolo per ben 11 volte, un record da capogiro. Il dodicesimo successo nel Principato per l’iberico non è avvenuto per uno straordinario Fognini che, trovando il suo miglior tennis, fatto di accelerazioni e giocate ingegnose, è riuscito a piegare il solito muro costruito dallo spagnolo sul quale moltissimi avversari solitamente si schiantano. Bravo Fabio a chiudere l’incontro già in due set per 6-4, 6-2 non lasciando al rivale di Maiorca la possibilità di allungare il match. Ma Nadal non è stato l’unico “scalpo” di lusso portato a casa da Foginini, visto che agli ottavi di finale Fabio ha eliminato anche il numero 4 del mondo, il tedesco Alexandr Zverez, regolato con il punteggio di 7-6, 6-1. Uscito di scena anche Novak Djokovic dall’altra parte del tabellone, l’azzurro ha trovato in finale il serbo

Dusan Lajovic, partendo con tutti i favori dei pronostici. Il ligure è stato però molto concentrato, giocando una partita solida e non tradendo le aspettative dei tifosi italiani, facendo gioire tutti gli appassionati della racchetta che sul tabellone hanno visto l’incontro concludersi 6-3, 6-4 in suo favore. A 32 anni, compiuti lo scorso 26 maggio, Fabio Fognini vede ora la top ten veramente da vicino, puntando nel suo mirino anche le ATP Finals di novembre e rappresentando la punta di diamante di un movimento maschile che vede dietro di lui giocatori in crescita costante come Cecchinato, Berettini e Sonego, insieme al navigato Andreas Seppi. Che l’Italia possa avere seriamente un ruolo da protagonista nella prossima Coppa Davis? Staremo a vedere, noi ce lo n auguriamo!

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equitazione

PRATONI DEL VIVARO: IL FUTURO E’ QUI’ di Daniela Cursi

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OBIETTIVO MONDIALI

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a FISE ha inviato alla FEI una lettera di interesse per ospitare nel 2022 i Mondiali della specialità: la candidatura vera e propria - che vede coinvolto il Centro Equestre Ranieri di Campello - verrà probabilmente ufficializzata il 7 giugno, giorno in cui ai Pratoni del Vivaro si disputerà la prova di dressage valida per la FEI Eventing Nations Cup Italy.

FEI: Eventing Nations Cup Italy

PRESIDENTE ONORARIO: Maria Sole Agnelli PRESIDENTE: Leopoldo Torlonia EVENT DIRECTOR: Cintia Campello

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i riapre il libro dei Pratoni del Vivaro. Si torna a scrivere importanti pagine di storia sportiva. Grazie alla sinergia tra l’Accademia Caprilli, il Comune di Rocca di Papa e la Federazione Italiana Sport Equestri, il centro equestre Ranieri di Campello può finalmente dire addio ai brutti ricordi del passato – quando lo stato di abbandono sembrava irreversibile – e mantenere solo ciò che gli dà forza: la consapevolezza di poter tornare a splendere, come quando ospitò, per citarne due, i Giochi Olimpici 1960 e i Mondiali 1998. Una cosa è certa: i 130 ettari di manto erboso collinare restano, da sempre e per sempre, i più stimati nel mondo del completo internazionale. «Questo non è merito nostro, ma della naturale caratteristica del terreno di origine vulcanica che garantisce un drenaggio naturale e, quindi, una condizione di elasticità ideale, “all weather”, per i cavalli». Queste le parole di Maria Sole Agnelli Teodorani Fabbri, presidente onorario della FEI Eventing Nations Cup Italy (5-9 giugno) che riporterà i Pratoni al centro della “movida” internazionale della disciplina del completo. È lei l’anima dei Pratoni del Vivaro. Con lei, guardare al passato diventa il motore per scrivere un presente impreziosito da ambiziosi, e possibili, futuri obiettivi. n

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LA QUALIFICA OLIMPICA PASSA PER ROMA

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a FEI Eventing Nations Cup Italy è la seconda di sette tappe di un circuito che, una volta terminato, assegnerà un lasciapassare olimpico nella specialità del completo per i Giochi di Tokyo 2020. Andrà alla migliore nazione non ancora qualificata per la sfida a cinque cerchi, appuntamento, quest’ultimo, che prevede già la partecipazione del Giappone in qualità di nazione ospitante e dei primi sei team classificatisi ai Campionati del Mondo 2018, ovvero Gran Bretagna, Irlanda, Francia, Germania, Australia e Nuova Zelanda. «Certo, è profondo il rammarico – ha dichiarato l’event director Cintia Campello – per aver perso l’occasione di poter ospitare l’Olimpiade di completo 2024. Il movimento sportivo non ha potuto far altro che prenderne atto e rimboccarsi le maniche. Ed eccoci qui, nonostante tutto, con una tappa che sa doppiamente di Olimpiade». L’Italia, infatti, è la prima nazione incaricata dalla Federazione Equestre Internazionale come “tester”, per mettere a punto il format approvato dal CIO per la disciplina del completo, in vista di Tokyo 2020. Sarà il comitato organizzatore della FEI Eventing Nations Cup Italy a rodarlo. Sulla base di questo format, il numero degli atleti delle squadre nazionali sarà ridotto a tre e non sarà più possibile applicare il “drop-score”, ovvero scartare il risultato individuale peggiore. Rimane, invece, la possibilità per le squadre di poter contare su un binomio di riserva, che potrà sostituire uno dei tre componenti del team a gara già iniziata. Al team che applica la sostituzione verranno assegnati 20 punti negativi. Con questo sistema, dunque, alla prossima Olimpiade resterà invariata la quota cavalli ma aumenterà il numero delle nazioni partecipanti. «Siamo orgogliosi – ha commentato Cintia Campello – di aver ricevuto questo incarico dalla FEI, certi che questo test, oltre a consolidare il format a cinque cerchi, permetterà alle nazioni già qualificate o intenzionate a qualificarsi per Tokyo 2020, di poter entrare nell’ottica di questo nuovo sistema. È per noi motivo di grande emozione anticipare il futuro del completo e aderire allo spirito olimpico, puntando sull’universalità dello Sport». n


Maria Sole Agnelli, la contessa dei cavalli

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u il suo primo marito, Ranieri di Campello, in qualità di presidente FISE, a proporre al CONI, nel 1957, l’acquisto dei Pratoni del Vivaro, fiore all’occhiello del Parco Regionale dei Castelli Romani. E fu così che, dopo i Giochi Olimpici del 1960, nacque un centro di preparazione olimpica, successivamente ampliato nelle attività come Centro Equestre Federale. Parliamo, però, di Maria Sole Agnelli: una vita vissuta amando i cavalli, anche quando, in giovane età, le avevano diagnosticato un soffio al cuore, impedendole di montare per due anni; anche quando, durante la Guerra, era a dir poco proibitivo prendere lezioni di equitazione. Dalle passeggiate alla caccia alla volpe, dalle corse – vi partecipò una sola volta, classificandosi seconda – al completo, l’equitazione della Contessa andava ben oltre il concetto di “socializzazione sportiva”. E se, in quel tempo, montare a cavallo equivaleva a saper giocare a tennis per non restare indietro nell’ambiente, Maria Sole Agnelli aveva compiuto una scelta di vita: i cavalli li ha montati per semplice hobby, allevati per pura pas-

sione e acquistati per coraggioso diletto sportivo, senza dimenticare di forgiare il team azzurro, fino a partecipare a 4 edizioni dei Giochi Olimpici e vedere Alessandro Argenton con il suo Woodland tingersi d’argento a Monaco 1972. A nulla valse la cospicua offerta d’acquisto da parte della squadra americana. Il “no” della Contessa fu categorico e il cavallo, un esemplare venuto dalle corse alto 1 metro e 58 al garrese, rimase di proprietà Agnelli e agli ordini del suo cavaliere italiano. E pensare che «quando lo acquistai a Capannelle e lo mostrai ad Argenton – racconta Maria Sole Agnelli – lui mi disse “Contessa, ma con questo collo corto non salterà mai!». Poi, in virtù di un legame di amicizia, decise di montarlo comunque. Il resto è nel medagliere olimpico. Sono trascorsi 47 anni, ma il ricordo è così vivo da farle sentire ancora la fatica della sua lunga camminata, durante il cross country di Woodland. «Ho preferito allontanarmi da tutti e camminare. Ho camminato tutto il giorno, prima, durante e dopo il cross. La prova di dressage aveva stupito tutti. Woodland era stato capace del suo mi-

glior rettangolo, ma il cross - sospira - è stato una vera e propria scalata verso la zona medaglia. Quella notte, prima della decisiva prova di salto, non dormii molto e sono certa che fu così per tutti. L’emozione del team era incontenibile. E fu ripagata con l’argento». Il cromosoma equino di famiglia si è inevitabilmente esteso alle tre figlie di Maria Sole Agnelli e Ranieri di Campello: Virginia, Argenta e Cintia. «Portava me e le mie sorelle a vedere i concorsi di completo e durante la prova di cross country – testimonia Cintia Campello – ci stimolava a non fossilizzarci davanti al laghetto, passaggio forse più spettacolare dove solitamente la folla sostava e sosta tuttora. Ci incoraggiava a camminare lungo il tracciato per osservare tutti i binomi su ciascun ostacolo. Il contagio fu inevitabile, così tutte e tre non solo abbiamo montato e avuto a che fare con il mondo organizzativo e gestionale del completo, ma abbiamo anche trasmesso questa passione ai nostri figli». Questa, l’anima immortale della FEI Eventing Nations Cup Italy, in scena ai Pratoni del Vivaro dal 5 al 9 giugno. n

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benessere

CRONOBIOLOGIA A quale cronotipo appartieni?

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di Antonino Lo Presti


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egli ultimi tempi, si sente parlare spesso della Cronobiologia cioè di quella scienza che studia i fenomeni periodici/ciclici negli organismi viventi e il loro adattamento ai relativi ritmi giornonotte. Già nel 2017 il premio Nobel per la medicina è stato assegnato ai tre scienziati Hall, Rosbash e Young che hanno individuato il meccanismo molecolare che controlla il ritmo circadiano, quel complesso funzionamento che regola i ritmi biologici degli esseri viventi. In ognuno di noi, il ciclo di 24 ore che scandisce il ritmo sonno-veglia, ha delle peculiari connotazioni con picchi di vitalità in determinate ore del giorno e cali della stessa in altre fasce orarie. Capire lo scandire del nostro orologio interno è di notevole importanza per comprendere quando dare il nostro meglio e quando sarebbe meglio riposare. Dato che siamo diversi (sia per predisposizioni genetiche e sia per abitudini e stili di vita), non tutti hanno bisogno delle stesse ore di sonno, né tanto meno abbiamo forza e dinamismo nella stessa fascia oraria. Infatti, secondo la letteratura scientifica esistono tre differenti profili relativi al cronotipo: – mattiniero, denominato “allodola” (1 persona su 10), si addormentano presto

non riescono a rimanere svegli fino a tardi e si svegliano di buon mattino senza alcun problema, talvolta spontaneamente. Hanno il picco massimo del rendimento verso la tarda mattinata, in genere prima di pranzo, e hanno un calo energetico già verso il tardo pomeriggio; – serale, denominato “gufo” (2 persone su 10), si addormentano tardi e hanno enormi difficoltà ad alzarsi presto la mattina e prima che inizino a carburare passano in genere diverse ore. Danno il meglio di sé dal tardo pomeriggio, in particolar modo nelle ore serali; – ed un terzo che non rientra nei due estremi precedenti, a cui appartiene la maggioranza delle persone, denominato “colibrì”. Capire il ritmo biologico, insomma, potrebbe farci vivere meglio. Ne è sicuro il famoso psicologo americano Michael Breus conosciuto come il “dottor sonno”, secondo cui scoprire qual è il nostro cronotipo serve a sfruttare i benefici che derivano dal vivere in sincronia con i nostri ritmi circadiani. Secondo Breus, autore del manuale “Il potere del quando” edito da Vallardi, esiste un tempo perfetto per fare quasi tutto. Lo stesso specialista, basandosi sulle abitudini di riposo delle persone da lui studiate nella sua car-

riera, supera la precedente classificazione in 3 cronotipi e ne identifica 4, e visto che l’uomo è un mammifero, li ha associati ai seguenti animali: – L’orso, un bravo dormiglione. Il più equilibrato tra i diversi cronotipi. Si riconoscono in lui almeno la metà delle persone. Il suo momento di maggiore produttività è la tarda mattinata. Estroversi, socievoli, di mentalità aperta, aspirano a essere in buona salute e danno importanza alla felicita. – Il leone, cacciatore mattiniero. I leoni sono animali mattinieri che si svegliano presto per andare a caccia nella savana, per questo le persone che corrispondono a questo cronotipo tendono ad essere più attive la mattina. Coscienziosi, stabili, ottimisti, danno grande importanza a salute e forma fisica. – Il delfino, sempre allerta. Questi mammiferi marini hanno la straordinaria capacità di dormire solo con metà del proprio cervello mentre l’altra metà rimane sveglia così da poter nuotare ed evitare pericolosi predatori. Sei un delfino se il tuo è un sonno leggero che può essere interrotto al minimo disturbo. Introversi, nevrotici, intelligenti, evitano le situazioni pericolose e aspirano alla perfezione.

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– Il lupo, animale notturno. Al contrario dei leoni, i lupi sono cacciatori che si muovono con sicurezza alla pallida luce lunare. Le persone che si ritrovano in questo cronotipo sono quelle che danno il meglio di sé nel pomeriggio. Impulsivi, creativi, lunatici, danno importanza al piacere e sono assetati di novità. Una volta individuato il tuo cronotipo, attraverso dei test che si trovano anche in rete, saprai quali potrebbero essere i tuoi migliori momenti ideali: quando dormire, quando allenarti, quando mangiare e molto altro. Il “quando”, diventa così, importante come il “come” e quanto il “quanto”. Al di là delle domande da farsi per individuare il “giusto momento” per vivere al meglio nella moderna società, la migliore cosa, come tramandato dalla scritta dell’Oracolo di Delfi, è sempre conoscere sé stessi. E, infatti, ciò lo sapevano bene le millenarie medicine tradizionali (basti pensare al ciclo nictemerale e l’orologio degli organi della antica Medicina Cinese) che con il loro sapere filosofico hanno da sempre studiato le costituzioni dell’Uomo ed i suoi ritmi vitali in correlazione con la Natura e con gli elementi universali del Cosmo. Essere consapevoli della propria natura ma anche dei propri limiti è la via che ci porta sul sentiero di una vita in salute e alla ricerca continua dell’ottimale benessere psico-fisico. n



padel

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La CRESCITA del PADEL in ITALIA

ue italiane all’esordio nel circuito mondiale, l’aumento costante dei tesserati nei circoli affiliati, il Foro Italico che ospiterà la prossima tappa dell’International Padel Federation. Tre indizi che fanno una prova dell’espansione di questo sport. Il Padel italiano cresce a ritmi vertiginosi in tutti gli ambiti, dai tesserati ai campi, passando per i circoli affiliati, e lo straordinario risultato di Chiara Pappacena e Giulia Sussarello ne è l’ennesima conferma. Le due ragazze, rispettivamente numero 1 e 2 della classifica nazionale, hanno scritto una pagina di storia del nostro movimento padelistico nel mondo: per la prima volta, infatti, una coppia tutta italiana è entrata nel main draw, nel “cuadro”, di un torneo del World Padel Tour. Si sono qualificate al tabellone princi-

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di Stefano Colotti

pale dell’Estrella Damm Alicante Open 2019 senza perdere neanche un set, iniziando dalle prequalificazioni, la “preprevia”, e superando brillantemente anche le qualificazioni, la “previa”. Chiara è affiliata all’Orange Padel Club, mentre Giulia si allena all’Aeronautica Padel Club. «L’Italia sta diventando il volano del Padel», la grande crescita del padel nel Belpaese ha impressionato la Federazione Internazionale e Luigi Carraro, che a novembre scorso ha sostituito Daniel Patti alla presidenza della massima organizzazione padelistica mondiale. È il modello Italia, il modello da seguire ed esportare. «Se anche altri Paesi raggiungessero il tasso di crescita che l’Italia del padel sta vivendo, in termini di tornei, praticanti e passione, il nostro sport potrebbe togliersi molte soddisfazioni a livello mondiale». Il gap con Paesi quali

Argentina e Spagna si sta inesorabilmente riducendo, il quarto posto della squadra femminile agli ultimi mondiali in Paraguay può essere considerato solo il punto di partenza. Infine il grande Padel internazionale torna anche quest’anno al Foro Italico. La decima edizione presenterà, però, una sostanziale differenza rispetto all’anno scorso: il torneo organizzato dall’International Padel Federation e dalla Federazione Italiana Tennis non sarà più un FIP 500 ma farà parte del prestigioso circuito dei FIP 1000, vale a dire i tornei internazionali più importanti che esistano ad eccezione dei 1000 plus attualmente in calendario. Una competizione, dunque, che attirerà a Roma l’élite del Padel internazionale e italiano, considerati i punti in palio validi sia per la classifica internazionale che n per quella nazionale.


La DISCIPLINA del MOMENTO, un EVENTO INEDITO, una sede ESCLUSIVA

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di Daniela Cursi

al 15 al 27 luglio il circolo Due Ponti Sporting Club di Roma ospiterà la prima edizione del Safilens Padel Evolution International Open Championship – ProAm-Vip, organizzato da emmevents srl. Questa disciplina, frutto di una combinazione tra Tennis, Squash e Racquetball, è nata in Messico negli anni 70 per poi svilupparsi anche in Spagna, USA, Argentina e Brasile. Si è velocemente diffusa in Italia a partire dal 1991. La parola d’ordine è “ritmo”. La peculiarità è il divertimento allo stato puro.

Il Programma Si comincia il 15 luglio con il torneo limitato 2a categoria con montepremi per ogni categoria a partire dalla quarta. Le prime 4 coppie classificate si qualificheranno per il torneo Open della settimana successiva. Dal 21 al 27 luglio il torneo Open Championship con i migliori giocatori italiani e diversi stranieri. L’esibizione PRO-AM VIP si svolgerà sabato 27 luglio con 8 coppie formate da un personaggio del mondo dello sport o spettacolo e un giocatore professionista di Padel italiano o straniero. La kermesse si concluderà con le premiazioni di rito e il “Party di chiusura”.

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Potito Starace e il suo passaggio al Padel

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er Potito Starace, tennista professionista nei primi 100 del mondo, con un best ranking da numero 27 ATP nell’ottobre 2007, il passaggio dalla racchetta da tennis a quella da padel è stato quasi naturale. Parte avvantaggiato, con i suoi 28 anni dedicati al tennis? «Non proprio – ammette – mi manca ancora tanta sponda. Ancora oggi devo concentrarmi sul fatto che la palla che passa ha un’occasione in più, se mi giro». Potito gioca a Padel tre volte a settimana: «È un modo per tenersi in allenamento divertendosi». Sul torneo targato Safilens Pade Evolution commenta: «Iniziativa importante. Per come lo stanno organizzando, sarà il torneo più bello d’Italia». Il Padel per lui è «una novità divertente e aperta a tutti». n

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Padelisti top Rispondono all’appello gli azzurri inseriti nella top ten nazionale e presenti nella WPT- World Padel Tour - la più importante lega al mondo, equivalente dell’ ATP nel Tennis - che raccoglie i migliori padelisti provenienti da tutti i lati del globo, a livello maschile e femminile. Tra questi, Gianmarco Toccini, numero 1 nel 2017 e 2018 si prepara ad affrontare il Safilens Padel Evolution. «Diventerà il Torneo più importante dell’anno. Una formula vincente». Secondo Toccini il Padel è «un movimento in costante e inarrestabile crescita». Sotto il profilo sportivo, questa disciplina è un vestito “taglia unica”: «Tutti – ha chiarito Toccini – possono giocare a padel e interpretarlo con il loro personale ritmo. Può essere un divertimento, un modo per sfidarsi amichevolmente e giocarsi una cena, fino a rappresentare una tattica feroce degna degli scacchi, quando al colpo diretto preferisci una sequenza di colpi costruita ad arte che, grazie alla complicità delle pareti, ti consegna la vittoria». Per Toccini il passaggio dal Tennis al Padel non è stato esente da difficoltà: «Ero abituato a intercettare la palla sempre prima del rimbalzo sulla parete». n



karate

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Karate, una disciplina per il corpo e per lo spirito

nche se si è portati a pensare che non vi sia alcuna differenza tra la varie arti marziali, tant’è che spesso viene usato l’appellativo Karate, per indicare una forma di combattimento qualsiasi che faccia uso di calci e pugni prescindendo dall’impostazione tecnico-tattica. Nel Karate la strategia della disciplina è stata tramandata da opportune forme codificate di tecniche, meglio conosciute come “Kata”. Ci si rende subito conto che il Karate sia una disciplina completa, non solo sotto il profilo tecnico ma anche per l’immenso valore etico e morale, nonostante si tratti comunque di un’arte di combattimento. Il Karate trae le sue origini da antiche forme di combattimento a mano nuda presenti nell’isola di Okinawa che ebbero il loro massimo sviluppo nei periodi di oppressione, in cui fu proibito alla popolazione locale il porto delle armi. Durante il periodo della dominazione cinese, infatti, intorno al XV secolo, gli abitanti dell’isola arricchirono le forme di combattimento

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di Bruno Di Marco

autoctone con molti elementi presenti nel pugilato cinese. Successivamente, l’isola passò, intorno al XVII secolo, sotto la dominazione giapponese che mantenne in vigore il divieto del porto delle armi. Pertanto, per difendersi dagli occupanti armati, i locali intensificarono la pratica del Karate nella clandestinità, riunendosi in piccoli gruppi, dove a seconda della località differiva anche l’impostazione tecnica. Solo verso gli inizi del 900, precisamente nel 1905, il Karate esce dalla clandestinità e comincia ad essere praticato nelle scuole per il benessere fisico degli studenti, grazie all’opera del Maestro Itosu che infranse l’antico codice dei Maestri di Okinawa, che trasmettevano l’arte a pochi e selezionati allievi, insegnando il Karate nelle scuole pubbliche di Okinawa. Il Karate dopo essere uscito dalla clandestinità, intorno agli anni 30, giunse in Giappone, con il nome di Tode (mano cinese), grazie al Maestro Gichin Funakoshi, tra i più conosciuti e apprezzati

maestri di arti marziali oltre ad essere il fondatore dello stile Shotokan. Lo Stile Shotokan nasce dall’incontro di varie arti marziali, codificato dal Maestro Gichin Funakoshi e da suo figlio Yoshitaka. Negli anni si è diffusa l’usanza di accoppiare lo Shotokan allo Shotokai, identificando quest’ultimo come un sottostile dello Shotokan. In realtà non è così visto con la parole shotokai si identifca l’associazione mondiale che regola lo stile Shotokan. Anche se il Maestro Gichin Funakoshi è universalmente riconosciuto per aver diffuso il karate dall’isola di Okinawa all’intero Giappone, va ricordato come altri maestri, come Kenwa Mabuni e Chōki Motobu, insegnavano il karate già da tempo. Lo Shotokan è, dunque, uno degli stili moderni del karate giapponese, oltre allo Shitō-ryū e al Wado-ryu. Una disciplina che può essere solo lodata e stimolata per quello che “lascia” ai giovani e meno giovani in termini di etica e di agonismo e anche per difesa personale. n




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