Azzurro 3 2017

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Azzurro Sport BIMEsTRALE DI CULTURA sPORTIVA AERONAUTICA

ANNO 4 – NUMERO 3

CAMPIONATI EUROPEI BEACH VOLLEY

LUPO-NICOLAI TRIONFANO ANCORA SCHERMA

CAMPIONATI MONDIALI INTRAMONTABILE PAOLO PIZZO



EditoriAlE

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iamo praticamente giunti alla fine dell’estate, periodo di vacanze per molti ma non per Azzurro Sport, che ha seguito importanti appuntamenti sportivi nei quali l’Italia ha sempre ben figurato. A partire, sebbene uno degli ultimi in ordine temporale, dai Campionati Europei di Beach Volley a Jurmala, in Lettonia, dove i due beacher Daniele Lupo e Paolo Nicolai, in forza all’Aeronautica Militare, hanno conquistato la Medaglia d’Oro, seconda consecutiva nella rassegna continentale, a un anno di distanza anche dall’Argento Olimpico di Rio De Janeiro. La coppia italiana è stata protagonista di un torneo avvincente, sconfiggendo in finale i padroni di casa Samoilovs e Smedins. Altra bella prestazione per i colori di casa nostra è stata quella ai Campionati Mondiali di Scherma, disputati a Lipsia, in Germania, dal 19 al 26 luglio. In questa 64esima edizione l’Italia ha primeggiato conquistando ben 9 Medaglie. Segnaliamo quella d’Oro del Sergente Paolo Pizzo che, a distanza di sei anni, sale ancora in un Mondiale sul gradino più alto del podio. Sono addirittura sedici le Medaglie ottenute dalla nazionale italiana di

Nuoto ai Mondiali di Budapest, in Ungheria, svolti nella seconda metà di luglio. A prendersi la prima posizione sono stati Manila Flamini e Giorgio Minisini nel Nuoto Sincronizzato (Tecnico del Duo Misto), Federica Pellegrini nei 200 Stile Libero, Gabriele Detti negli 800 Stile Libero e Gregorio Paltrinieri nei 1500 Stile Libero. Praticamente un trionfo azzurro, considerati tutti gli altri piazzamenti. E ancora. Agli Europei di Pattinaggio Velocità su rotelle di Lagos, Portogallo, il “bottino” per i nostri atleti è così sintetizzato: 15 Ori, 15 Argenti e 7 Bronzi su pista; 10 Ori, 7 Argenti e 12 Bronzi su strada. Un dominio assoluto, è proprio il caso di dire! Su tutti una strepitosa Francesca Lollobrigida, del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare, incoronata regina di Lagos. Infine, per restare in tema di vittorie e primati, ricordiamo i quattro titoli conquistati da atleti dell’Aeronautica ai recenti Campionati italiani di Atletica Leggera. E poi vi abbiamo voluto raccontare l’ultima esibizione della Leggenda Usain Bolt. Questo e molto altro vi aspetta all’interno del numero della rivista, tutto da sfogliare. A noi non resta che augurarvi, come sempre, una buona lettura! IL DIRETTORE

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I vicecampioni olimpici Paolo Nicolai e Daniele Lupo conquistano l’europeo

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SoMMArio 2 Azzurro Sport 3/2017


Azzurro Sport periodico bimestrale di cultura sportiva aeronautica Iscritto al n. 292/2013 del Registro Stampa presso il Tribunale Civile di Roma Anno 4 – numero 3 editore AVIATOR SRL via Gianfilippo Usellini 434 00125 Roma

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piZZo D’oro

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LoLLobrigiDa regina Di Lagos

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meDagLiere Da recorD per L’itaLia

Direttore responsabile Alessio Piano redazione via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma Fax. 06.89280466 - azzurrosport@yahoo.it consiglio tecnico presidente: Alessandro Loiudice membri: Marzia Caravelli, Giuseppe Carella, Andrea Colotti, Antonio D’Urso, Andrew Howe, Fabrizio Leoni, Dario Magagnini, Valentina Marchei, Elisa Santoni © Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato su Azzurro Sport occorre citare la fonte. stampa Arti Grafiche Celori – Terni

34 atLetica Leggera

30 graZie boLt

Ottimi risultati per gli atleti dell’Aeronautica Militare

Doveva essere la sua ultima volata vittoriosa... è stato un incubo

Finito di stampare nel mese di agosto 2017

38 WimbLeDon: immenso FeDerer

42 Longines gLobaL champions tour

foto di copertina: Federvolley

Roger Federer supera Sampras e trionfa per l’ottava volta al torneo di Wimbledon

Dal 21 al 24 settembre la terza edizione capitolina. L’aviere Scelto De Luca tra i favoriti

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Pillole di SPort tiro con L’arco medaglie azzurre al primo campionato mondiale militare paralimpico

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ella settimana dal 17 al 22 luglio si è svolto, presso il Centro Nazionale degli Sport della Difesa francese di Fontainebleau il Campionato Mondiale Militare di Tiro con l’Arco organizzato dal CISM, il Consiglio Internazionale degli Sport Militari, dove per la prima volta è stata inserita anche una categoria riservata ad atleti paralimpici. Nella gara individuale il Tenente Colonello Fabio Tomasulo, atleta del Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa (GSPD) e in forza al Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare, dopo un’ottima qualifica (seconda posizione con 603 punti), conquista la medaglia di Bronzo individuale sfiorando l’accesso in finale solo alla freccia di spareggio. Nella gara a squadre, insieme ai compagni del GSPD, il T. Col. Roberto Punzo (EI) e il M.llo Bonaventura Bove (CC), ottiene l’accesso in finale dopo la vittoria per 6-2 contro i padroni di casa, ma nella finalissima contro la forte rappresentativa mista (USA-Grecia-Romania) che annovera al suo interno atleti di spessore internazionale, deve arrendersi aggiudicandosi la Medaglia d’Argento.

tiro con L’arco

un oro e un bronzo per gli arcieri dell’aeronautica ai World games

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rande impresa ai World Games di Tiro con l’Arco che si sono svolti a Wraclow, in Polonia, compiuta dagli atleti azzurri in forza al Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare. Nell’arco ricurvo il 1° Aviere Scelto Amedeo Tonelli conquista una splendida medaglia d’Oro, con un punteggio di 61-58, riuscendo nell’impresa di superare in finale lo statunitense Brady Ellison (Medaglia d’Argento a squadre e di Bronzo individuale alle Olimpiadi di Rio 2016). In campo femminile sale sul terzo gradino del podio l’Aviere Capo Jessica Tomasi, che nella sfida decisiva per il Bronzo riesce a mantenere la necessaria concentrazione sull’ultima freccia di spareggio, conquistando una preziosa medaglia.

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ginnastica ritmica a minsk le Farfalle d’oro nel concorso generale

atLetica Leggera un alieno chiamato barshim!

L’atleta del Qatar salta 2.40 e si porta a casa l’asticella.

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a squadra nazionale di Ginnastica Ritmica, impegnata in Bielorussia per la World Challenge Cup di Minsk, ha vinto la Medaglia d’Oro nel concorso generale grazie al totale di 36.700, risultato ottenuto dalla somma del 18.800 ai 5 cerchi con il 17.900 alle 3 palle/2 funi. La formazione azzurra, capitanata dal Primo Aviere Alessia Maurelli e in pedana con le compagne di club, l’Aviere Scelto Martina Centofanti, Beatrice Tornatore (Ardor), Agnese Duranti (La Fenice), Martina Santandrea (Estense) e Anna Basta (Pontevecchio), replica così il primo posto All-around conquistato a maggio nella tappa di Portimao, dimostrando di essere a tutti gli effetti la squadra da battere ai prossimi Campionati del Mondo di Pesaro, in programma dal 30 agosto al 3 settembre. Sulla piazza d’onore le padroni di casa della Bielorussia (36.050) seguite dal Giappone, terzo classificato con 35.250 punti.

embra ormai non ci sia più competizione nel Salto in Alto uomini, se continua a gareggiare il qatariota Mutaz Essa Barshim che, dopo aver vinto il campionato mondiale con facilità, si è presentato carico alla tappa di Birmingham della Diamond League. L’atleta ha sfoderato una performance superba in terra anglosassone e, con l’incitamento di tutti i suoi colleghi\avversari, ha fatto alzare l’asticella a 2.40. Mutaz con un salto poderoso ha superato la misura e ha raggiunto il suo record stagionale. Dopo l’abbraccio con Tamberi e gli altri avversari, l’atleta qatariota è andato dritto verso l’asticella appena superata e se l’è portata a casa come ogni buon calciatore fa con il pallone, dopo una tripletta. Barshim è ora un uomo solo al comando! Claudia Bacci

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pattinaggio a roteLLe L’aviere Daniel niero si laurea campione italiano

pentathLon moDerno campionati europei: argento per l’aviere alessandra Frezza

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i Campionati Europei di Pentathlon Moderno che si sono svolti a Minsk, in Bielorussia, dal 18 al 24 luglio, l’Aviere Alessandra Frezza conquista una splendida Medaglia d’Argento nella staffetta mista in coppia con il Carabiniere Pier Paolo Petroni. Ottava dopo la prima prova di nuoto, la coppia azzurra ha scalato le posizioni grazie ad ottime prove nella Scherma e nell’Equitazione, confermando il secondo gradino del podio nella conclusiva laser-run.

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Aviere Daniele Niero, non sazio delle quattro medaglie europee conquistate a Lagos, in Portogallo, a distanza di una settimana conquista il titolo di Campione Italiano nella specialità dei 10.000 metri a punti/eliminazione. Ai Campionati Italiani su Pista che si sono svolti a Montecchio Maggiore, il giovane pattinatore in forza al Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare ha vinto anche una Medaglia d’Argento nei 15.000 metri ad eliminazione, a conferma di un ottimo stato di forma. Claudia Bacci

nuoto – campionati monDiaLi master

negano minuto di silenzio per l’attentato di barcellona: nuotatore non si tuffa dai blocchi

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ualcuno potrà non crederci, ma è successo veramente e noi di Azzurro Sport abbiamo voluto raccontarvi questo particolare episodio. È accaduto ai Mondiali Masters di Budapest. Lo spagnolo Fernando Alvarez chiede all’organizzazione di osservare un minuto di silenzio prima della sua gara dei 200 m Rana, in ricordo delle vittime dell’attentato a Barcellona; la risposta è stata negativa perché lo schedule era molto serrato. Ma l’atleta non desiste e decide di fare di testa sua, prendendosi comunque quei sessanta secondi. E, così, al via, mentre tutti i suoi avversari si tuffano, scattando in avanti alla caccia di una Medaglia, lui resta immobile sul suo blocco: «Mi hanno detto che non si poteva perdere nemmeno un minuto, e così ho deciso di prendermelo da solo, certe cose valgono più di qualsiasi Medaglia d’Oro». E noi siamo concordi con lui. Bravo Alvarez! Claudia Bacci

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BEACH VollEY

LUPO-NICOLAI

Campioni d’Europa di Claudia Bacci

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Un anno dopo lo storico Argento olimpico di Rio De Janeiro i beacher dell’Aeronautica Militare vincono per il secondo anno consecutivo il titolo continentale.

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orse una volta non faceva notizia, ma ora che il duo dell’Aeronautica Militare Daniele Lupo e Paolo Nicolai si è fatto conoscere e ha pubblicizzato il Beach Volley nel nostro Paese i follower sono diventati tantissimi. A un anno esatto dallo storico traguardo conquistato sulle spiagge di Copacabana, i nostri beacher continuano a scrivere la Storia di questo Sport, diventando campioni d’Europa 2017 a Jurmala, in Lettonia (16-20 agosto), e vincendo per il secondo anno consecutivo la rassegna continentale, la terza nelle ultime quattro edizioni. Numeri da spavento che collocano la coppia tra le più forti del ranking mondiale, dando una spinta in più per la diffusione di questa disciplina in Italia. Un successo impreziosito dalla vittoria ottenuta proprio contro i padroni di casa, i lettoni Samoilovs e Smedins, dominando una gara che li ha visti protagonisti indiscussi. Potenza, fisicità, agilità e tanta tecnica: questo il succo di una coppia, Lupo-Nicolai, che sta segnando un’era. Due ragazzi umili ma che sanno il fatto loro e che lo dimostrano con sicurezza in campo. Quella che si è vista in finale, come anche in semifinale, e che forse ha fatto la differenza, è la tecnica sopraffina degli Avieri dell’Aeronautica, in particolare di Daniele Lupo, che in queste due gare fondamentali si è confermato man of the match con una serie di giocate impeccabili in attacco, e alcuni interventi

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decisivi in difesa. Il match ball è stato il riassunto della partita con due difese strepitose del giocatore romano di Fregene. La gara con i padroni di casa, sostenuti da un tifo assordante, è terminata 2-0 (21-16/ 23-21) per gli azzurri, che non si sono fatti spaventare dal pubblico, giocando fino all’ultima palla con testa e gambe, come si addice a due veri veterani delle competizioni di livello. Un trionfo che, dopo la delusione dei Mondiali, Daniele e Paolo hanno voluto regalare prima di tutto a sé stessi, ma anche a tutto il Beach Volley italiano che, soprattutto in questo momento, aveva bisogno di una vittoria che desse uno scossone, in attesa delle nuove giovani leve che rendano

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più corposo e credibile il movimento. Nel primo set sono i padroni di casa a partire meglio (6-4), ma nella parte centrale Nicolai mette pressione con la battuta a Samoilovs e la partita prende tutta un’altra piega. Gli azzurri volano sul 15-11 e non si fanno più riprendere mantenendo il cambio palla e vincendo 21-16 senza sussulti. In avvio di secondo set ogni azione è una “battaglia”. La partita diventa spettacolare con scambi molto lunghi, che un po’ stancano gli azzurri. Smedins tiene a galla con qualche giocata strepitosa la traballante barca lettone e Samoilovs si sveglia dal torpore quanto basta per regalare il break, e un sogno, ai padroni di casa (96). La coppia italiana ha, però, il merito di


non scomporsi. I due azzurri sanno che l’occasione può arrivare da un momento all’altro e, sul 17-14, eccola servita su un piatto d’argento. Errore al servizio di Samoilovs che poi spara fuori e si fa difendere l’attacco da Lupo, impeccabile nella fase di break point: 17-17. I lettoni hanno anche un po’ di fortuna e vanno a servire per il set (20-19), ma Lupo annulla il set ball e conquista il primo match ball sempre “battezzando” l’attacco di Samoilovs. Il “leoncino” lettone annulla il primo match ball degli italiani, ma Lupo regala altre due chance alla sua squadra e, sul 22-21, Nicolai sceglie di battere su Smedins. Doppia difesa magistrale di Lupo che poi spara a tutto braccio sul muro lettone: 23-21 e tris d’Oro azzurro! I due giovani beacher sono stanchi ma sui loro volti si legge una chiara soddisfazione, come ci confermano le parole di Lupo: «Raggiungere la vetta è molto difficile, ma confermarsi lo è ancora di più e noi ce l’abbiamo fatta!». Un grande traguardo che però non sembra essere visto tanto come la fine di un’esperienza, ma più come il “la” per nuove e auspicate vittorie: «La nostra stagione è stata ottima – ci dice fiero Nicolai – e vogliamo continuare così, il prossimo anno torneremo all’Europeo sperando magari di regalarci il poker di titoli». La Lettonia, per la seconda volta resta d’Argento. Il Bronzo è andato agli olandesi Brouwer/Meeuwsen, che battono 2-1 (21-17, 17-.21, 1511) i compagni di allenamento belgi, Koekelkoeren/Van Walle, mentre degno di nota è anche il risultato dell’altra coppia dell’Aeronautica Militare, Carambula-Ranghieri, che segna un ottimo quinto posto, dimostrando, se in forma, di poter diventare una mina vagante. Che aggiungere... Daniele e Paolo ci hanno regalato un’altra gioia, che li conferma nell’olimpo dei big di questa bellissima disciplina. n

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scherma

PIZZO TOP

E L’ITALIA  È sUL TETTO  DEL MONDO  di Claudia Bacci

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Si è svolta dal 19 al 26 luglio a Lipsia, in Germania, la 64esima edizione dei Campionati del Mondo di Scherma. Una manifestazione che ha visto la nazionale italiana primeggiare con un bottino di ben 9 Medaglie. Una menzione particolare va all’intramontabile Sergente Paolo Pizzo, che sale sul gradino più alto del podio iridato, sei anni dopo il Mondiale di Catania

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artiamo dalla fine. L’Italia chiude col botto i Campionati del Mondo di Lipsia 2017. La Nazionale di Fioretto Maschile è sul tetto del Mondo, conquistando la Medaglia d’Oro e tornando sul gradino più alto del podio dopo Mosca 2015. L’inno di Mameli risuona al termine della rassegna iridata per onorare non solo i fiorettisti azzurri, ma l’intera Scherma italiana che vince la Classifica per Nazioni e il medagliere con un bottino complessivo di 9 Medaglie, di cui quattro d’Oro, una d’Argento e quattro di Bronzo. Il quartetto azzurro, composto da Daniele Garozzo, Giorgio Avola, Andrea Cassarà e il nostro Aviere Alessio Foconi, vince una finale soffertissima ai danni degli Stati Uniti con il punteggio di 4541. «Ci siamo ripresi quel che avevamo lasciato a Rio», hanno detto all’unisono i fiorettisti azzurri che, in effetti, nel loro percorso di gara hanno sconfitto le due squadre da cui erano stati superati sulle pedane olimpiche: la Francia in semifinale per 45-35 e poi gli Stati Uniti. «Questo Oro – ha dichiarato l’olimpionico Daniele Garozzo – mi ripaga della delusione per il Bronzo nell’individuale. Vogliamo dedicarlo ad Andrea Baldini (atleta dell’Aeronautica Militare, ndr) che fino a qualche mese fa faceva parte di questa squadra». L’Aviere Foconi, al suo esordio nel team, ha apprezzato soprattutto un aspetto dello spirito che ha accompagnato lui e tutto il gruppo in questo Mondiale, l’unità: «Questa squadra è unita e compatta – ha sottolineato – si gioisce insieme, si perde insieme, si urla e si recupera. È bello vincere così».

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Grande soddisfazione a questi Mondiali per l’intera squadra azzurra, ma un orgoglio particolare, concedetecelo, per l’Aeronautica Militare, che ha visto gioire di nuovo, dopo sei anni dai Mondiali di Catania 2011, il Sergente Paolo Pizzo. Dalla Sicilia alla Sassonia con lo stesso metallo, il più pregiato, il bramato Oro! È lui il neo campione del Mondo di Spada Maschile. Sei anni dopo, il successo di Catania, Paolo Pizzo è tornato sul gradino più alto del podio. Lo fa con un balzo carico di tutto l’impegno, la dedizione e la passione che lo contraddistinguono nello Sport e nella vita. Paolo Pizzo bacia la pedana al termine della stoccata finale del 1513, nell’atto conclusivo contro l’estone Nikolai Novosjolov. «Bisogna credere nei sogni! – dice a caldo Pizzo – È un’emozione grandissima che auguro a chiunque faccia Sport. Ho lavorato tantissimo per questo sogno ed ho fatto mille sacrifici. Adesso sono qui e voglio godermi ogni istante». Paolo Pizzo entra di diritto nell’Albo d’Oro della Scherma italiana e nella ristretta cerchia di coloro i quali hanno al collo ben due titoli

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iridati. Nella Spada era successo solo al “mito” Edoardo Mangiarotti e a Rossella Fiamingo. L’inizio del percorso, che ha portato l’azzurro sul tetto del Mondo è stato davvero complicato. Contro il russo Nikita Glazkov si è arrivati sul 14-14 prima della stoccata decisiva che, dirà a fine gara Pizzo, «mi ha caricato per tutta la giornata». Nei turni seguenti sono poi giunti i successi contro l’altro russo Pavel Sukhov per 15-13 e contro l’olandese Bas Verwijlen per 15-8, in un remake della finale dei Mondiali di Catania. Ai quarti ancora un 1514 contro il francese Jean Marie Lucenay, che ha aperto le porte della semifinale all’azzurro. Nella penultima sfida la spada di Pizzo ha incrociato quella del sorprendente tedesco Richard Schmidt, stoppato nella sua corsa verso il primo gradino del podio col punteggio di 15-10. La finale è storia conosciuta, contro uno dei grandi protagonisti della Spada Maschile mondiale, l’estone Novosjolov. Paolo noi di Azzurro Sport ci congratuliamo con te, bravo ci hai fatto sognare n ancora una volta!



nuoto

MEDAgLIERE DA  reCord PER L'ITALIA di Arturo Violetta

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i Mondiali di Nuoto di Budapest, che si sono svolti nella capitale ungherese dal 14 al 30 luglio scorso, gli atleti azzurri hanno davvero ben figurato, portandosi a casa addirittura sedici Medaglie di cui 4 d’Oro, tre d’Argento e nove di Bronzo. Mai così tanti podi in un Campionato del Mondo. L'Italia chiude al sesto posto del medagliere dietro a Stati Uniti, Cina, Russia, Francia e Gran Bretagna e davanti all’Australia. Un risultato davvero eccellente che dimostra l’ottimo livello del Nuoto di casa nostra. E da Budapest arrivano anche altri record: mai gli azzurri avevano portato a casa tre Ori con tre atleti diversi in gare individuali. In una sola occasione l'Italia aveva conquistato tre Medaglie d’Oro ai Mondiali (a Roma 2009 con Alessia Filippi e Federica Pellegrini) ma mai, appunto, con tre atleti diversi in gare individuali. A Budapest gli azzurri hanno anche stabilito 12 primati personali, un record europeo (Fabio Scozzoli nella Rana) e un primato italiano (Codia nei 100 Farfalla). In questa 17esima edizione a salire sul gradino più alto del podio sono stati Manila Flamini e Giorgio Minisini nel Nuoto Sincronizzato (Tecnico del Duo Misto), Federica Pellegrini nei 200 Stile Libero, Gabriele Detti negli 800 Stile Libero e Gregorio Paltrinieri nei 1500 Stile Libero. Ad aggiudicarsi la Medaglia d'Argento sono stati, invece, Mario Sanzullo nella 5 km, Matteo Furlan nella 25 km, Mariangela Perrupato e Giorgio Minisini nel Libero del Duo Misto. Il Bronzo è andato a lena Bertocchi da 1m, Giovanni Tocci da 1m, Rachele Bruni, Giulia Gabbrielleschi, Federico Vanelli, Mario Sanzullo nel team event mixed, Gabriele Detti nei 400 Stile Libero, Simona Quadarella nei 1500 Stile Libero, Gregorio Paltrinieri negli 800 Stile Libero e Alessandro De Rose dai 27m. L’Oro di Manila Flamini e Giorgio Minisini. I due atleti italiani conquistano uno storico Oro per l’Italia ai Mondiali di Budapest nel Duo Misto Tecnico. I due azzurri, che dopo i preliminari di erano secondi alle spalle della Russia, si sono aggiudicati il titolo con 90,2979 punti davanti alla stessa Russia (90,2639) e agli Stati Uniti (87,6682). Quella conquistata dalla coppia Flamini-Minsini è la prima Medaglia d'Oro nella storia del Nuoto Sincronizzato azzurro. I due hanno eseguito il loro esercizio sul tema “A scream from Lampedusa”, curato da Michele Braga con la coreografia di Anastasija Ermakova. «Volevamo

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spiegare – hanno detto – il dramma delle persone che scappano per povertà, guerra e persecuzione dai loro paesi per venite in Italia. Non per prenderci il lavoro e ucciderci, ma per disperazione. Non volevamo fare un esercizio carino, ma mostrare e spiegare a chi non lo sa o non vuole riflettere, la serietà di una condizione come quella dei rifugiati». L’Oro di Federica Pellegrini. Quelli che probabilmente saranno i suoi ultimi 200 metri Stile in vasca le hanno portato una inaspettata Medaglia d’Oro, l’ennesima di una carriera davvero impressionante. Dopo la cocente delusione dei Giochi Olimpici di Rio, con la tentazione di lasciare per sempre, Federica ritrova sorriso e motivazioni, annientando tutte le “ragazzine” sue rivali, a cominciare proprio dalla statunitense Katie Ledecky, 20 anni, campionessa olimpica anche nelle altre vasche oltre che in tutte le distanze dello stile libero. «Volevo una Medaglia – ha dichiarato la ventottenne campionessa italiana – ma non pensavo certo all'Oro. Adesso posso dire di essere in pace con me stessa. Questi saranno i miei ultimi 200 Stile, continuerò a nuotare seguendo un altro percorso». L’Oro di Gabriele Detti. Il livornese è salito sul gradino più alto del podio negli Ottocento Stile Libero con 7'40"77, realizzando anche il record europeo. Secondo il polacco Wojciech Wojdak con 7'41"73, terzo Paltrinieri con 7'42"44. «Sono belle

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sensazioni – ha dichiarato a caldo Detti ai microfoni di Rai Sport – sono più che felice». Gabriele Detti, allenato dallo zio Stefano Morini, vince il primo titolo iridato della sua carriera in una gara in cui, tenendo subito un ritmo alto, annulla i suoi avversari, in particolare il cinese Sun Yang, favorito e praticamente imbattibile in volata. Così dopo i due Bronzi dei Giochi di Rio (400 SL e 1500 SL) e quello di Budapest nei 400 SL, Detti si consacra come una delle stelle del Nuoto internazionale, e su una distanza che sarà olimpica a Tokyo 2020. L’Oro di Gregorio Paltrinieri. Contro ogni previsione, la vittoria di Gregorio è stata più sofferta del previsto, dopo un duello agguerrito con l’ucraino Mykhailo Romanchuk. Alla fine lo scarto è stato di 1”29, con una clamorosa nona prestazione di tutti i tempi (14’37”14) che, però, non è bastata contro il 14’35”85 dell’italiano, suo terzo personale e settimo crono alltime; molto distante, Mack Horton ha toccato terzo e Gabriele Detti ha chiuso quarto, stanchissimo dopo le fatiche di una settimana incredibile. Per Paltrinieri questo Oro è stato il più sofferto: «Ho cercato continui strappi – ha dichiarato – mi portavo al centro della corsia per non dargli la scia, l’ho consumato piano piano». La mossa decisiva è arrivata ai 1.300: «Era la mia ultima possibilità: sono uscito dalla virata che mi girava la testa, non sapevo neanche dove mi trovavo. Ma è lì che n si è deciso tutto...».



pattinaggio

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FRANCEsCA LOLLOBRIgIDA REgINA DI LAgOs

Un “bottino” straordinario per  l’Italia in Portogallo:  15 Ori, 15 Argenti e 7 Bronzi su pista; 10 Ori, 7 Argenti e 12 Bronzi su strada. di Claudia Bacci foto FISR 3/2017 Azzurro Sport 21


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l 1° Aviere dell’Aeronautica Militare Francesca Lollobrigida è la protagonista assoluta degli Europei di Pattinaggio Velocità su rotelle 2017 di Lagos, in Portogallo. Con cinque Medaglie d’Oro e due d’Argento, l’atleta del Centro Sportivo di Vigna di Valle ha sbaragliato la concorrenza portando in alto il nome dell’Italia nel medagliere finale della competizione. La skater laziale, dunque, conferma lo strapotere dimostrato fino ad oggi nella disciplina, lasciando ben sperare per le Olimpiadi invernali in Corea del Sud del prossimo anno, per lei l’obiettivo più importante della stagione. Le soddisfazioni per la Lollobrigida e per il CT della nazionale azzurra Massimiliano Presti iniziano già dalla prima giornata di gare, quando a livello di Seniores il 1° Aviere dell’A.M. vince l'Oro con 22 punti, seguita da Sandrine Tas 15 punti e, a sorpresa, dalla spagnola Maite Ancin Gambarte con 12 punti. Altri protagonisti della giornata sono stati Giorgia Bormida, categoria Junior A, che conquista l’Oro nei 300 m, la Junior B Anais Pedroni, Bronzo per lei nei 5.000 m e i ragazzi Junior A Enrico Rossetto e Daniele Pellizon, rispettivamente Argento e Bronzo. Edda Paluzzi nei 5.000 m tra le junior B ha preceduto l’olandese Bente Kerkohoff e la spagnola Teresa Moreno Balague, mentre tra i ragazzi della medesima classe Roberto Maiorca ottiene l’Argento alle spalle del belga Suttels e davanti al ceco Zdenek Sejpal. Laura Lorenzato, invece, ha fatto doppietta con Beatrice Fausti tra le Junior A, mentre Daniele Di Stefano conclude in piazza d’onore dietro a Bastien Lhomme. A chiudere la prima giornata la Medaglia di Bronzo dell’Aviere dell’Aeronautica Daniel Niero per i Senior Maschi. Nella seconda giornata degli Europei, Francesca Lollobrigida è l'unica Italiana a superare le qualificazioni in una specialità che non è proprio nelle sue corde, conquistando in finale una preziosa Medaglia d'Argento dietro all’austriaca Vanessa Harzog e alla tedesca Jenny Peissker. Il secondo Oro per Francesca arriva poco dopo, nella finale dei 15.000 m ad eliminazione: questa volta la vittoria arriva praticamente sul traguardo, dove l’italiana con una spettacolare spaccata precede di un soffio la belga Sandrine Tas. Il Bronzo, invece, se lo prende sempre una Lollobrigida, Giulia, la sorella minore di Francesca. Soddisfazione anche per gli uomini, con Stefano

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Mareschi e Daniel Neiro, che conquistano rispettivamente il primo ed il secondo posto sempre nei 15.000 m. Altra accoppiata vincente quella tra le Junior A, con Beatrice Fausti e Veronica Luciano che precedono l’ungherese Dominika Gardi. Quarta posizione per Laura Lorenzato, a testimonianza della grande prestazione di squadra. Altri due Argenti dalle prove tra le Junior B ed i Junior A per merito di Edda Paluzzi e Daniele Di Stefano. Nell’ultima giornata dedicata alle gare in pista l’Italia è ancora protagonista indiscussa. Nei 1.000 metri arrivano 4 Ori e due Argenti. Guidati dalla solita Lollobrigida (Oro tra le Senior), gli azzurri Stefano Mareschi (Senior), Vincenzo Maiorca (Junior B) e Anais Pedroni (Junior B) salgono sul gradino più alto del podio. I due secondi posti portano le firme di Laura Peveri (Junior B) e Daniele Di Stefano (Junior A). Decisamente un trionfo tutto italiano. Infine, nelle spettacoli Americana (prove a squadre) arrivano due successi (Junior A donne; Junior B uomini) e due secondi posti (Junior B donne, Junior A uomini) a completare un trionfo tutto tricolore. Nella quarta giornata si apre il Campionato Europeo su strada. Nella 15 km Eli-

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minazione grande prestazione per il 1° aviere Francesca Lollobrigida, che precede ancora una volta Sandrine Tas. Giulia Lollobrigida, in spaccata sull’olandese Manon Kamminga agguanta un'altra Medaglia di Bronzo. Sulla stessa distanza nei Senior l'Aviere Daniel Niero del Centro Sportivo A.M. è autore di una prova esaltante che non basta, però, a regalargli la prima piazza, per lui è Argento. L’ultima giornata regala ancora emozioni e Medaglie alla nazionale azzurra. Grande prova nel 1 LAP, dove il 1° Aviere Francesca Lollobrigida è inarrivabile e guadagna il suo quinto Titolo Europeo. Sempre nel 1 LAP l'Aviere Daniel Niero riesce a entrare nei top 5. Nella Americana femminile Senior la squadra capitanata dal 1° Aviere Francesca Lollobrigida, deve accontentarsi della Medaglia d’Argento. I Senior maschi, invece, fanno l'impresa. L' Aviere Daniel Niero, Duccio Marsili e Giuseppe Bramante, conquistano finalmente una meritata vittoria, voluta e cercata da tutta la squadra che chiude al meglio questo Campionato su Strada. Le maratone all'"Autodromo Internacional do Algarve", a Portimao chiudono l’Europeo. Nella categoria Senior Femminile scende in campo ancora una volta il 1° Aviere Francesca Lollobrigida. Gara a tratti tirata e difficile proprio per il forte vento contrario. Francesca si conferma tra le migliori in arrivando seconda in spaccata con l'olandese Manon Kamminga che la supera per 4 millesimi di secondo.

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Eventi

Azzurro Sport MEDIA PARTNER

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a riviera del Grande Fiume tutta da vivere. Quest’anno il tema centrale della manifestazione è “Un Po senza frontiere”, per evidenziare il carattere di solidarietà, socialità, integrazione e creazione di opportunità di sviluppo per il territorio. Dal 27 agosto al 2 ottobre, si terrà la terza edizione di Un PO di SPORT, manifestazione itinerante dedicata a tantissimi eventi sportivi, giochi, gastronomia tipica, cultura per conoscere e valorizzazione il territorio della Riviera del Grande Fiume Po. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra le Amministrazioni Pubbliche dei Comuni coinvolti (Mezzani, Casalmaggiore, Sorbolo, Sissa Trecasali, Torrile, San Secondo, Guastalla, Parma) e Abili allo Sport, associazione di promozione sociale per lo Sport disabile. È stata creata una

DELLA MANIFESTAZIONE rete che ha permesso di attivare gli enti sportivi, le associazioni locali e le imprese private, in modo costruttivo per utilizzare il meglio dello Sport e dare vita a momenti di aggregazione, benessere e reciproco scambio. Il desiderio comune è quello di creare informazione, solidarietà ed educazione etica, e di rendere accessibili e tornare a vivere appieno le rive del Po, come luoghi di ritrovo, di integrazione e di turismo sostenibile. La manifestazione, alla sua terza edizione, si snoda lungo 5 tappe dedicate a tante discipline sportive, escursioni e visite guidate nelle riserve naturali e nei luoghi storici. Sono invitati a partecipare tutti, bambini e adulti, disabili, amatori e atleti professionisti, curiosi e scettici, per un nuovo modo di divertirsi e competere. Le attività coinvolte sono davvero tantissime: Running, Beach Volley, Beach Soccer, Ca-

nottaggio, Sci Nautico, Mountain Bike, Arti Marziali, Sitting Volley, Basket in carrozzina, per citarne alcuni. Ci sarà spazio un PO per ogni interesse: gastronomia e valorizzazione dei prodotti tipici del territorio, degustazioni delle eccellenze culinarie in occasione di cene, show cooking e mercati: l’anolino morbino di Mezzani, la spalla Cruda di Palasone Sissa, la spalla cotta di San Secondo, il Parmigiano Reggiano, il Lambrusco a Torrile e i tortelli di zucca a Casalmaggiore. “Un PO di Musica”, “Un PO di Parole”, “Un PO di Terra” saranno poi gli spazi che si susseguono, momenti dedicati all’intrattenimento, agli spettacoli, alle presentazioni e alle iniziative sviluppate per conoscere le tante bellezze naturalistiche, storiche e culturali della zona. Il programma si articola lungo tutto il territorio rivierasco.

26/28 agosto Mezzani/Casalmaggiore Venerdì 26 - Apertura con Cena sotto le stelle del Po al porto, con musica jazz di Alessia Galeotti. Sabato 27 inizia il torneo promozionale summer tour Parma con il Bech Volley ed il Beach Soccer per bambini, inaugurazione con Apericiccioli, specialità enogastronomiche e musica 70/80 con il mitico Jumbo Story, per la prima volta in riviera. Domenica 28 - Tutti gli Sport da spiaggia con Summer sand Volley, flag Football, gara di Canottaggio, Running con i marciatori parmensi, e poi escursioni in Parma morta con bicicletta, stand gastronomici, mercato della terra, e tanto altro! 8 e 10 settembre da Polesine e Dosolo a Viadana L’8 settembre si terrà un convegno per fare il punto sull’ambiente naturale e faunistico. Domenica 10 torna, con le diverse partenze dai diversi porti, la Discesa del PO: pedalando, pagaiando, camminado e navigando sul grande fiume e la sua riviera. 23-24 settembre Torrile Sabato 23, gara di pesca e un Po di storia sportiva con il convegno sulla Salvarani: il mito su due ruote, con protagonisti del Ciclismo di ieri e di oggi. Domenica 24 - V edizione della “Corri a Torrile”, 1° edizione della corri e sorridi, deciata ai bamibini e nel pomeriggio attività sportive e ricreative con Tennis Tavolo, Tiro con l’Arco, Karate, esibizioni e prove di tutti gli Sport. 29-30 settembre 1-2 ottobre Sorbolo in Fiera 4 giorni di attività sportiva intensa insieme ad eventi culturali e sociali. Una fiera dei corretti stili di vita e del benessere, con tantissime iniziative, esibizioni di fitness e benessere, mostre d’arte, sfilate di moda. Un concetto innovativo di fiera pertecipata.

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atletica

MondiAli diAtletiCA UsAIN BOLT  Chiude “sCONFITTO” di Arturo Violetta

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n quella che lui stesso ha definito «l’ultima gara individuale della sua carriera», ai Mondiali di Atletica di Londra, il pluricampione giamaicano si è dovuto accontentare di una misera Medaglia di Bronzo nei 100 metri. A precederlo sulla linea del traguardo sono stati gli statunitensi Justin Gatlin con un perentorio 9.92 e Christian Coleman con 9.94. Per Bolt, 9.95 il suo tempo, si tratta di un’amara sconfitta, visto che, salvo colpi di scena inaspettati, quella londinese dovrebbe rappresentare l’ultima volta. Usain Bolt, dominatore assoluto della velocità nell’ultimo decennio ha così deciso e dopo questa ultima apparizione smetterà di indossare le scarpette chiodate che lo hanno fatto volare sulle piste di tutto il mondo. A 30 anni Bolt ha riscritto la storia dell'Atletica Leggera vincendo l'Oro nei 100 e nei 200 in tre Olimpiadi consecutive, impresa a dir poco leggendaria, mai riuscita ad alcun atleta. Uno strapotere ormai giunto al termine, consentendo anche ad altri velocisti di poter assaporare finalmente la

vittoria, cosa fino a ieri quasi impossibile. Bolt, dopo aver conquistato 14 Medaglie iridate, di cui ben 11 d’Oro, nei 100 m ha fallito per la seconda volta in carriera, dopo la clamorosa squalifica di Daegu nel 2011. Questo, comunque, non ha impedito al campione giamaicano di essere l’indiscusso protagonista della serata londinese, con diversi giri di campo per ricevere gli strameritati applausi e tutto l’affetto di uno stadio intero. E comunque, quello conquistato è il primo Bronzo iridato della sua carriera: come dire? Nella delusione un’altra bella soddisfazione! E poi accade quello che non ti aspetti. Infatti, con gli occhi tutti puntati su Usain Bolt, e sul temibile Christian Coleman, 20 anni, considerato l’erede del giamaicano, ecco spuntare il trentacinquenne Gatlin che, a sorpresa, ha spiazzato tutti con una vittoria a dir poco esaltante. E al termine della gara davvero bello l’abbraccio tra Gatlin e Bolt: «Ero in ottava corsia – ha detto lo statunitense – sono arrivato molto concentrato a questa gara. È una cosa eccezionale, mi sono reso conto subito di aver vinto. È pazzesco. Bolt è stato ispirazione per tutti noi, ha guidato la disciplina per tanti anni. Devo ringraziare lui se ho corso così bene. Ho lavorato duro per arrivare fino a qui, credo di essermelo meritato». Se qualcuno, poi, si aspettava un ri-

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scatto nella 4X100 sarà rimasto ancora più deluso. A Londra, infatti, è andato in scena un finale del tutto inaspettato che ha lasciato tanto amaro in bocca a tutti, ma soprattutto a lui, Usain Bolt. Nella finale della staffetta 4X100 il giamaicano si fa male nel momento del passaggio del testimone, non riuscendo a concludere la gara. Bolt si è accasciato a terra dolorante. Lui era il quarto frazionista ma si è dovuto arrendere: la vittoria è andata alla Gran Bretagna seguita da Stati Uniti e Giappone. In segno di rispetto per l’immenso campione in un momento di difficoltà non ha nem-

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meno festeggiato per la vittoria della squadra di casa. «Non volevo finisse così», ha dichiarato al termine della gara Usain, salutando in lacrime tifosi e compagni. «Non era certo questo il modo col quale avrei voluto dirvi addio. Ho dato tutto, in pista. Ho dato tutto me stesso, come sempre». Rammarico e tanta delusione, certo. Ma anche tanta stima ed ammirazione per un campione come lui, a pieno titolo una leggenda dello sprint. Per anni ha stradominato le gare di velocità a livello internazionale e niente e nessuno potrà mai scalfire la sua “gloria”. Grazie Usain per ciò che hai fatto! n



AtlEtiCA

CAMPIONATI ITALIANI  DI ATLETICA LEggERA di Stefano Colotti foto Colombo (FIDAL)

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A Trieste gli atleti  dell’Aeronautica Militare conquistano quattro  titoli italiani

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tadio nuovo ma “soliti” risultati vincenti. Tante emozioni quelle regalate dalla pista di atletica del rinnovato impianto Grezar di Trieste, da dove la rappresentativa dell’Aeronautica Militare, in grande forma, torna con un cospicuo bottino di Medaglie, ben dodici, quattro per ogni lega. Un risultato di tutto rispetto per una squadra giovane che, proprio grazie alle prestazioni dei propri atleti più promettenti, in campo maschile ottiene la Medaglia d’Argento nella Coppa Italia per Club, dietro alla forte rappresentativa delle Fiamme Gialle. Grandi soddisfazioni anche in campo femminile, con due dei quattro titoli italiani portati a casa dalle atlete di Vigna di Valle, sempre più competitive ad alti livelli. Nei 100 metri ostacoli Medaglia d’Oro con 13.54 per il Primo Aviere Lorenzo Perini che, dopo esserci andato più volte vicino, centra il primo titolo assoluto della sua carriera battendo lo storico rivale Hassane Fofana (Fiamme Oro) 13.81 e l’under 23 Simone Poccia (Studentesca Milardi Rieti) 13.89. Purtroppo in pista c’è troppo vento (+3.0) e l’ostacolista lombardo con il look alla Wolverine non può festeggiare anche il personal best. Successo anche per il Primo Aviere Federico Tontodonati che cala il poker tricolore sui 10km di Marcia in Pista, dopo i titoli conquistati su questa distanza nel 2011, 2012 e 2015. A Trieste il 27enne azzurro taglia il traguardo in 40:34.09 ad una decina di secondi dal personale di quattro anni fa (40:24.30 a Borgaretto). Sul podio lo affiancano il veneto Leonardo Dei Tos (Athletic Club 96 Alperia) 41:17.49 e il pugliese Vito Minei (Fiamme Oro) 41:27.67. In campo femminile quinto titolo italiano assoluto (3 out-

door e 2 indoor) per il Primo Aviere Dariya Derkach nel Salto triplo con tanto di capovolta nella sabbia dopo l’atterraggio all’ultimo salto. La bionda 24enne dell’Aeronautica nella scorsa edizione, oltre al tricolore, aveva festeggiato la sua prima incursione al di là dei 14 metri. Quest’anno resta sotto quella soglia, ma fotocopia un doppio 13,77 (-1.0) che le permette di avere la meglio su Ottavia Cestonaro. La 22enne vicentina dei Carabinieri atterra a 13,66 (+1.7) mentre sul terzo gradino del podio sale un’altra under 23, la lombarda Silvia La Tella (NA Fanfulla Lodigiana) con 13,52 (+2.9). «Ma non posso gioire, ancora non riesco a trovare il salto corretto... quest’anno ho superato due volte i 14 metri ma mi mancano ancora 4 centimetri allo standard per Londra», le parole della Derkach, non pienamente soddisfatta della sua prestazione. Doppietta per le portacolori dell’Aeronautica Militare nei 400 metri ostacoli con il successo del Primo Aviere Yadisleidy Pedroso sulla compagna di club, il Primo aviere Marzia Caravelli. L’atleta di origini cubane realizza il suo miglior crono della carriera col tempo di 55”09, nonché la sua quarta gara dell’anno sotto il minimo (56”10) per i Mondiali di Londra, tempo raggiunto anche dalla Caravelli in precedenza che con 56”65 fa suo l’Argento. «È dal 2013 che non correvo così veloce, sono convinta di valere un crono sotto i 55 secondi. Tornare dopo l’infortunio del 2016 è stato difficilissimo, ho messo tutta me stessa nella riabilitazione, curando ogni piccolo dettaglio. Ho dovuto ricominciare da capo, ma ho imparato che non bisogna mai arrendersi. Non sono mai stata così veloce in questa parte della stagione, questo mi riempie di fiducia e di orgoglio.

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A Londra sarà comunque durissima perché nel Mondo stanno facendo scintille nei 400 ostacoli», le parole della Pedroso al termine della gara. Le restanti Medaglie d’Argento arrivano nel maschile. Nella finale del Peso uomini si decide tutto all’ultimo lancio dove il ventenne fiorentino Leonardo Fabbri, appena arruolato in Aeronautica, sfodera un 19,33 da personal best che lo proietta al comando. L’Aviere deve però arrendersi alla reazione di Sebastiano Bianchetti (Fiamme Oro) che con un ultimo lancio a 19,74 conquista il secondo titolo assoluto consecutivo. Sempre dai lanci arriva uno splendido Argento grazie all’Aviere Capo Simone Falloni. Nella gara di Martello, nono titolo per Marco Lingua che deve però fare i conti con un avversario di tutto rispetto come il 26enne romano Falloni che tiene le redini della gara con 73,40 fino al penultimo turno. È proprio al sesto ingresso in gabbia che il 39enne Lingua sfodera una bordata d’orgoglio da 73,84 che gli consegna la vittoria. Terzo il friulano Marco Bortolato (Fiamme Oro) con 68,22. Titolo sfiorato nei 1500 metri per l’Aviere Capo Mohad Abdikadar che viene beffato in volata da Joao Bussotti. Il 24enne dell’Esercito sull’ultimo rettilineo si ritrova ancora una volta spalla a spalla con Abdikadar, ma questa volta non ha nessuna intenzione di lasciarsi sfuggire vittoria e titolo. Al traguardo 14 centesimi fanno la differenza: 3:46.12 contro 3:46.26. Terzo Merihun Crespi (Esercito) in 3:46.48. Le quattro Medaglie di Bronzo portano la firma del Primo Aviere Scelto Stefano Tremigliozzi che con 7,78 nel Salto in Lungo, si arrende a Filippo Randazzo, Oro con 7,95 e a Kevin Ojiaku Argento con 7,87. Nei 100 metri l’Aviere Scelto Giovanni Galbieri (10.37) deve arrendersi all’ex calciatore Federico Cattaneo (10.24) e a Gaetano di Franco, secondo in 10.36. Dal Salto con l’Asta, con il Primo Aviere Alessandro Sinno (5.30) e dai 3.000 siepi grazie all’Aviere Capo Giuseppe Gerratana, le altre due Medaglie di Bronzo che hanno contribuito all’ottima prestazione a livello di Club. Da questi campionati italiani di Trieste la Forza azzurra si conferma ad alti livelli su molteplici discipline, sia in campo n maschile che femminile.

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tennis

8° TITOLO A WIMBLEDON

FEDERER sUPERA sAMPRAs 38 Azzurro Sport 3/2017


di Stefano Colotti foto Wimbledon

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hi l’avrebbe mai detto? Forse nessuno. Dopo 5 anni dall’ultima vittoria sull’erba londinese di Wimbledon, due finali perse e una semifinale, Roger Federer conquista per l’ottava volta in carriera i “Championship” superando anche il record dell’americano Pete Sampras, fermo a 7, e diventando così il giocatore ad aver alzato più volte il trofeo in questa prova del Grande Slam. King Roger ha sorpreso tutti ancora una volta e, soprattutto, chi aveva considerato quelle finali perse contro Novak Djokovic degli anni passati come le “ultime occasioni” per trionfare a Londra. E invece no. Sono bastati un po’ di riposo in più e una pianificazione del calendario leggera e oculata per tornare alla ribalta e trionfare di fronte alla moglie Mirka e ai suoi 4 figli. Il campione svizzero aveva recentemente staccato la spina dai campi da gioco per dedicarsi alla famiglia, ma si era capito da subito che il 2017 sarebbe

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stato un anno speciale per lui. Già a gennaio aveva emozionato tutti agli Australian Open sconfiggendo lo storico rivale Rafael Nadal in una finale dal sapore “vintage”. Ma a Wimbledon forse Federer ha mostrato il gioco migliore di sempre. Sull’erba del campo centrale Roger gioca un Tennis perfetto e approfittando dei passi falsi di Mur-

ray, Nadal e Djokovic (ritirato per infortuniuo), va dritto verso la conquista del titolo non perdendo nemmeno un set. Si sono dovuti arrendere gli ottimi Milos Raonic e Thomas Berdych, rispettivamente ai quarti di finale e in semifinale, come anche il croato Marin Cilic che in finale ha potuto solo applaudire il tennis dello svizzero, raccogliendo

solo 7 game. Quando è inspirato nessuno riesce a contrastare il suo schema “servizio e dritto vincente”. Ora per lui ci sarà del meritato riposo per poi scendere di nuovo in campo per gli US Open a settembre. King Roger non ha ancora finito di stupirci e, probabilmente, di frantumare i n record di questo Sport.

Fognini trionfa a gstaad

In Svizzera il tennista azzurro alza il quinto titolo della carriera.

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ell’ATP 250 di Gstaad Fabio Fognini conquista il quinto trofeo della carriera, ancora più speciale perchè il primo da papà dopo la nascita di Federico, il figlio avuto con la moglie Flavia Pennetta, ex tennista ben nota agli appassionati della racchetta per aver vinto gli Us Open 2015. Dopo aver sconfitto il sempre pericoloso Ernest Gulbis nei quarti di finale, il tennista supera in semifinale lo spagnolo Bautista Agut, testa di

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serie numero due del torneo. Vittoria che va ancor di più evidenziata dal momento che è arrivata in rimonta al terzo set e contro un giocatore che è storicamente un osso duro per l’italiano. In finale Fognini si impone per 6-4 7-5 sul tedesco Yannick Hannfmann, numero 119 del mondo, facendo valere il miglior best ranking e la maggiore esperienza. E pensare che non era cominciato bene il torneo per l’azzurro che, dopo aver perso nettamente il primo

set del turno inaugurale della competizione contro lo slovacco Norbert Gombos, si è girato verso il suo coach dicendo: «Se continuo così domani vado a casa». La partita fortunatamente è stata raddrizzata e così tutta la settimana del torneo fino ad alzare il trofeo. Con questo titolo Fabio si conferma un giocatore di alto livello sulla terra rossa, superficie sulla quale ha conquistato ben 13 finali in carriera, raggiungendo di nuovo la top 30 in classifica. n


FOgNINI TRIONFA A gsTAAD


equitazione

tornAA roMA lo SpettAColo del

LONgINEs gLOBAL  ChAMPIONs TOUR

In scena al Foro Italico dal 21 al 24 settembre, la terza edizione capitolina.Tra i protagonisti della tappa l’Aviere Scelto Lorenzo De Luca. di daniela Cursi foto lGCt

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uindici tappe, dodici nazioni ospitanti, ma soprattutto 15 destinazioni spettacolari. In campo il Gotha del Salto Ostacoli internazionale. È il Longines Global Champions Tour 2017, anche quest’anno accompagnato in tutte le sue tappe dalla sfida a squadre targata “Global Champions League”. Il circuito di Salto Ostacoli a firma “Jan Tops” (Medaglia d’Oro olimpica 1992 sotto la bandiera olandese), che quest’anno festeggia la sua dodicesima edizione, ha presentato una tappa inedita: Berlino. La capitale teutonica ha contribuito a impreziosire un vero e proprio bouquet di location emozionanti. Tra queste c’è la confermata Roma, ospitata presso lo Sta-

dio dei Marmi “Pietro Mennea” dal 21 al 24 settembre e coordinata da Eleonora Di Giuseppe. Per quanto riguarda l’intero circuito, l’apertura della stagione è stata affidata a Mexico City per poi, passare il testimone a Miami Beach, Shanghai, Madrid, Amburgo, Cannes, Monaco, Parigi, Cascais Estoril, Chantilly, Berlino, e Londra, fino ad entrare nell’arena di Valkenswaard, casa del Patron LGCT, e avvicinarsi alla conclusione con Roma. La capitale passerà, poi, il testimone a Doha, tappa conclusiva del circuito cui è stata affidata l’incoronazione del campione “Longines Global champions Tour 2017”. La ranking LGCT dopo le 13 tappe La graduatoria generale del circuito vede

l’Aviere Scelto Lorenzo De Luca in quinta posizione. Il cavaliere azzurro, 4° nella ranking mondiale FEI aggiornata al 31 luglio, potrà giocare tutte le sue carte a Roma per avvicinarsi alla vetta LGCT e puntare al titolo nell’arena del Qatar. Con lui, il Caporal Maggiore dell’Esercito Italiano Alberto Zorzi, coprotagonista di un’identità sportiva tricolore senza precedenti nella storia del Global. Nessun azzurro, prima d’ora, era arrivato così in alto nella classifica generale come hanno fatto De Luca e Zorzi. L’Aeronautica Militare si è imposta anche nella tappa di Parigi con il Primo Aviere Scelto Emilio Bicocchi che, in sella a Sassicaia Ares, ha siglato la sua unica partecipazione LGCT con un 6° posto nel Gran n Premio.

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Performance Global di De Luca 4° su Armitage Boy a Mexico City 10° in sella a Armitage Boy a Miami 1° con Ensor De Litrange a Shanghai 4° su Armitage Boy a Madrid 10° con Armitage Boy a Chantilly 7° con Armitage Boy a Londra

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attualità

“Il rilancio del Mezzogiorno attraverso la logistica intermodale sostenibile” da Napoli la sfida è stata lanciata.

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n punto di partenza e non di arrivo», ha rassicurato Guido Grimaldi, presidente Alis – Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile. Nel capoluogo campano si sono confrontati, a tutto campo, i veri protagonisti del settore e non solo. Le grandi imprese del Paese, imprenditoria di successo, Acqua Sant’Anna, IVECO, DHL e gruppo Veronesi, poi ancora i Presidenti di prestigiose Autorità di Sistemi Portuali, oltre 1.000 delegati in rappresentanza dell'intero settore dei trasporti. Parlamentari e rappresentanti del Governo nazionale e del sistema delle Regioni. In sala il vice Ministro ai Trasporti, Riccardo Nencini, il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, e come moderatori, i giornalisti Bruno Vespa e Sergio Luciano. Il Vice Ministro Nencini ha auspicato tempi più certi per le opere pubbliche con il nuovo codice degli appalti ed il Presidente

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De Luca ha puntato sulla sburocratizzazione «la logistica – ha rilanciato – è essenziale per il decollo economico del territorio ed anche per la competitività del nostro traffico merci, noi abbiamo però una croce: la palude burocratica. Bisognerà fare sempre di più». «Vince – ha detto Grimaldi in sintonia con gli auspici delle Istituzioni – chi mette insieme più soggetti, chi allarga e costruisce proposte. Chi ha idee chiare e voglia di misurarsi sui problemi, chi riconosce le opportunità». Durante l’intensa giornata diversi i punti trattati. La semplificazione normativa, la partita delle infrastrutture, la tassazione e, naturalmente, il Mezzogiorno. Si sono riconosciuti i passi in avanti, fatti negli anni, e si è individuata una nuova prospettiva. «Il rilancio del Sud è uno dei punti fondamentali, uno dei nostri obiettivi e questo va a favore degli imprenditori del Mezzogiorno ma anche di quelli del Nord che potranno, con una logistica più efficiente, spedire le proprie


merci a condizioni vantaggiose», ha sottolineato il presidente di ALIS Guido Grimaldi. «Con un sistema della logistica più moderno c’è infatti un vantaggio per i consumatori meridionali, per le famiglie e per le imprese. C'è chi, nelle famiglie, potrebbe comprare merci a costi minori e chi, nella impresa, esportare con più facilità i propri prodotti». In Alis le idee sono chiare e si continuerà nei prossimi mesi. La straordinaria riuscita dell’evento è, dunque, la base del lavoro futuro. Tra i tantissimi relatori sono intervenuti Alberto Bertone, presidente di Acqua Sant’Anna, Alberto Nobis, amministratore delegato di DHL Express Italia, Pierre Lahutte, Brand President di IVECO e Massimo Zanin, amministratore delegato di Feed – Gruppo Veronesi, il Presidente di RINA S.p.a., Ugo Salerno, il vicepresidente International Chamber of Shipping, Emanuele Grimaldi. Ed ancora Pietro Spirito, Presidente di Adsp Mar Tirreno Centrale, Pino Musolino, Presidente Adsp Mar Adriatico Settentrionale, Stefano Corsini, Presidente Adsp Mar Tirreno Settentrionale, Ugo Patroni Griffi, Presidente Adsp Mar Adriatico Meridionale, Andrea Annunziata, Presidente Adsp Mar di Sicilia Orientale, Sergio Prete, Presidente Adsp Mar Ionio e Francesco Maria Di Majo, Presidente Adsp Mar Tirreno Centro Settentrionale. La giornata ha consentito riflessioni su più punti. In mattinata si è discusso del tema “L’evoluzione del trasporto e della logistica attraverso la modalità sostenibile” ed ancora il “Rilancio del Mezzogiorno”, con le Istituzioni protagoniste. Il convegno si è concluso, nel pomeriggio, con Il Salotto dell’ALIS, nel quale sono stati affrontati temi legati al nuovo modo di fare sistema in ambito portuale. «ALIS è realmente l’espressione di un’Italia in movimento – ha ricordato il Presidente dell’Associazione Logistica – Tutti insieme siamo una forza capace di dare risposte concrete al settore della logistica intermodale, espressione di un Paese che vuole promuovere lo sviluppo del trasporto combinato ecosostenibile». Dalla parte di Alis non solo i numeri, più di 1.200 aziende associate, oltre alla partecipazione di Enti Istituzionali e di Autorità di Sistema Portuale, circa 120 mila lavoratori rappresentati, un parco veicolare di più di 80.000 mezzi con oltre 2.700 collegamenti marittimi settimanali solo per le isole e più di 120 linee di Autostrade del Mare, ma anche la determinazione e la leadership, ormai acclarata, di un intero settore.





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