Azzurro Sport bIMEstRALE DI CULtURA sPORtIVA AERONAUtICA
BEACH VOLLEY
ANNO 5 – NUMERO 3
LUPO–NICOLAI PRIMI NEL RANKING MONDIALE
EditoriAlE
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n tempi da record abbiamo “confezionato” questo terzo numero del 2018 di Azzurro Sport, appositamente per il Rimini Wellness, la fiera annuale di Fitness, Benessere e Sport che quest’anno si tiene nella città romagnola dal 31 maggio al 3 giugno. Come ormai da un po’ di tempo, il nostro magazine è media partner dell’evento, uno dei più importanti e seguiti in Europa nello specifico settore. E di questo, ovviamente, siamo più che orgogliosi, perché crediamo fermamente nei benefici che l’attività fisica, di qualunque tipo essa sia, riesce a produrre. Una rassegna seguitissima, che “coinvolge”, è proprio il caso di dirlo, migliaia e migliaia di appassionati, che approfittano della ghiotta occasione per aggiornarsi, sperimentare novità e, perché no, cimentarsi in una full immersion di Sport. Azzurro Sport vi aspetta presso il proprio stand all’interno della Fiera di Rimini, dove potrete incontrare alcuni degli Atleti di punta dell’Aeronautica Militare, che saranno ben lieti di rispondere alle vostre do-
mande e di posare con voi per qualche scatto da preservare. Ma, come sempre, la proposta che la nostra Rivista è in grado di presentare spazia a 360 gradi in quello che potremmo definire “panorama sportivo”: dalla Ginnastica Ritmica, con gli ottimi risultati delle splendide “Farfalle Azzurre” alla Word Challenge Cup di Guadalajara, in Spagna, all’Equitazione, con il Primo Aviere Scelto Giulia Martinengo Marquet del Centro Sportivo A.M. che ha vinto per la seconda volta il titolo italiano di Salto ad Ostacoli; dal Tennis, con un reportage sui recentissimi Internazionali di Roma, al Beach Volley con i pluricampioni Daniele Lupo e Paolo Nicolai. E ancora... Vi parleremo delle analogie tra la “Vita di un Pilota” e quella di un Atleta, due “mondi” apparentemente distanti, ma in realtà molto vicini; non mancherà il solito focus sulla sfera della salute, con un excursus nel delicato ambito dell’alimentazione, analizzando dieci alimenti fermentati dall’interessante potenziale benefico. E tanto altro ancora! Ora, come di consueto, non ci resta che augurarvi una buona lettura.
IL DIRETTORE
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La coppia del Beach Volley dell’A.M. ha conquistato il primo posto nel ranking mondiale
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Azzurro Sport periodico bimestrale di cultura sportiva aeronautica Iscritto al n. 292/2013 del Registro Stampa presso il Tribunale Civile di Roma Anno 5 – numero 3 editore AVIATOR SRL via Gianfilippo Usellini 434 00125 Roma
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specIALe rImInI weLLness
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direttore responsabile Alessio Piano redazione via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma Fax. 06.89280466 - azzurrosport@yahoo.it
oro per Le FArFALLe AzzUrre
vITA dA pILoTA, vITA dA ATLeTA
consiglio Tecnico presidente: Alessandro Loiudice membri: Marzia Caravelli, Giuseppe Carella, Andrea Colotti, Antonio D’Urso, Andrew Howe, Fabrizio Leoni, Dario Magagnini, Valentina Marchei, Elisa Santoni © Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato su Azzurro Sport occorre citare la fonte. stampa Arti Grafiche Celori – Terni
26 TennIs
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Finito di stampare nel mese di maggio 2018
Internazionali Roma. Nadal l’ottavo “Re di Roma”
I 10 alimenti fermentati che vengono da lontano
foto di copertina: Major league
36 psIcoLogIA
40 ATTUALITA’
Aderisci all’“esercito del selfie”
Guadagnare camminando, alla scoperta delle Green App
42 eqUITAzIone La Martinengo prima ai Campionati Italiani
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L’AERONAUtICA MILItARE AL
RIMINIwELLNEss 2018
Le “Farfalle Azzurre” si esibiranno nella Hall centrale di Rimini Fiera il giorno di apertura alle ore 12.00, nel corso della Cerimonia di inaugurazione. Altri Atleti dell’Aeronautica Militare saranno presenti nei giorni della kermesse presso lo stand di Azzurro Sport 10 Azzurro Sport 3/2018
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e Ginnaste in forza al Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare hanno costituito il gruppo portante della Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica d’Insieme guidata dalla prof. Emanuela Maccarani. Dal 2003 al 2012 la Squadra, capitanata da Elisa Santoni, ha portato a casa ben 100 Medaglie nelle più prestigiose competizioni internazionali. L’inizio del periodo aureo che ha segnato la storia della “Ritmica” Italiana fu l’Olimpiade di Atene 2004, dove l’Italia vinse la per prima volta la Medaglia d’Argento. Con i Mondiali di Baku nel 2005, la Nazionale conquistò l’Oro sia al Concorso Generale sia ai 5 Nastri e l’Argento ai Cerchi e Clavette. Successivamente, nel 2006 ai Campionati Europei di Mosca, la Squadra vinse ben due Medaglie d’Argento ed una di Bronzo. Nel 2007 ai Campionati del Mondo di Patrasso, le Atlete portarono a casa ben tre Medaglie d’Argento. Dal 2009 al 2011 la Squadra riscattò l’ultima Olimpiade in Cina dove si piazzarono quarte conquistando ben tre titoli Mondiali: nel 2009 a Miè, nel 2010 a Mosca e nel 2011 a MontPellier. Il Bronzo conquistato ai Giochi Olimpici di Londra 2012 fu l’ultimo titolo di una carriera sportiva strepitosa per alcune delle componenti della Squadra Italiana. Presero parte a questa Olimpiade Elisa Santoni (capitano), Elisa Blanchi, Anzhelika Savrayuk, Marta Pagnini e Andreea Stefanescu. I XXX Giochi segnarono anche un punto di svolta per l’attività della Ginnastica Ritmica in Forza Armata. Le due veterane, chiamate da tutta Italia “Le Elise” che hanno scritto la storia della Ginnastica Ritmica, l’elegantissima Anzhelika e l’esperta Marinella Falca, (già vicecampionessa Olimpica ad Atene 2004, nonché Tecnico di riferimento presso il Centro Sportivo A.M.) vennero coinvolte, dato il prestigio, il carisma e la vastissima esperienza maturata in anni di attività ad altissimo livello, in un nuovo progetto volto a promuovere l’immagine ed il lustro dell’Arma Azzurra nell’ambito sportivo-propagandistico nazionale e internazionale. Nasce la “Squadra di Ginnastica Ritmica dell’Aeronautica Militare”. Dopo Londra
2012, la Nazionale Italiana venne completamente rifondata con nuove ginnaste affiancate alle ormai esperte Pagnini (Capitano) e Stefanescu. Nel 2013 ai Campionati del Mondo di Kiev la “Nuova” Squadra Italiana conquistò le sue prime due Medaglie d’Argento. In pedana scesero, oltre a Marta e Andreea, le due ultime arruolate in A.M.: Camilla Patriarca e Camilla Bini. Nel 2014, ai Campionati Europei di Baku le Atlete dell’Aeronautica Militare vinsero la Medaglia d’Argento. Nello stesso anno, purtroppo, la neo arruolata Camilla Bini fu costretta a ritirarsi dalle attività agonistiche a causa di un grave infortunio. Ora si esibisce, con la “Squadra di Ginnastica Ritmica dell’Aeronautica Militare”. Nel 2015 entrò a far parte della famiglia anche Alessia Maurelli. Ai Mondiali di Stoccarda dello stesso anno, la Squadra vinse un Oro ed un Argento. Arrivando al 2016, con l’innesto in Forza Armata di Martina Centofanti, l’A.M. poteva vantare ben 4 ginnaste fra le componenti della Nazionale che prese parte alle Olimpiadi di Rio De Janeiro, dove le Azzurre chiusero con uno sfortunato 4° posto, a pochi centesimi dal podio. Immediatamente dopo le Olimpiadi annunciarono il ritiro dalle competizioni agonistiche le veterane Marta Pagnini, Camilla Patriarca e Andreea Stefanescu. Marta, l’ex Capitano, intraprese l’attività di “Tecnico” di riferimento distaccato per il Centro Sportivo A.M., mentre Camilla ed Andreea andando ad integrare, insieme a Giulia Galtarossa (ex ginnasta dimostratrice della Nazionale Italiana presso il Centro Federale di Desio), la “Squadra di Ginnastica Ritmica dell’Aeronautica Militare”, lasciando, alle ormai esperte Maurelli (attuale Capitano) e Centofanti il compito di rappresentare l’Italia nelle massime gare Internazionali. Presso il Centro Sportivo A.M. è presente anche Julieta Cantaluppi, ex ginnasta individualista. L’Atleta ha ottenuto, nella sua carriera agonistica un 16° posto a Londra 2012 nel Concorso Generale e svariati piazzamenti di rilievo nelle massime competizioni internazionali. Anche lei oggi, come la Pagnini, svolge l’attività di “Tecnico” di riferimento distaccato n per il Centro Sportivo A.M..
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beach volley
NICOLAI
PRIMO POstO NEL 12 Azzurro Sport 3/2018
LUPO
RANKING MONDIALE 3/2018 Azzurro Sport 13
Ottime notizie ancora dai campi di Beach Volley per i colori italiani: i due beacher dell’Aeronautica Militare, grazie al secondo posto all’ultimo torneo della Major series, salgono al primo posto del ranking mondiale, ma le buone notizie vengono dalle spiagge italiane, piene di giovani aspiranti campioni della disciplina.
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di Claudia Bacci
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on ci sono più parole per definire i nostri due atleti del Beach Volley italiano. Non crediamo abbiamo più bisogno di presentazioni gli Avieri Daniele Lupo e Paolo Nicolai ma siamo sicuri che continueranno a farci gioire. Dopo l’ottimo secondo posto nella Major di Fort Lauderdale nel torneo di esordio della stagione, la coppia dell’Aeronautica Militare è salita al numero 1 del Ranking mondiale scavalcando il duo polacco Losiac-Kantor. Questo è l’ennesimo miracolo dei due beacher italiani che, dopo lo storico Argento Olimpico, non hanno più fermato il loro impeto arrivando addirittura al 1° posto del ranking per risultati otte-
nuti. E pensare che solo pochi anni fa le nostre coppie facevano fatica a qualificarsi ad una fase finale dei tornei importanti e adesso Lupo-Nicolai sono già tre volte Campioni d’Europa, Argento olimpico e primi nel ranking mondiale. Ma questo è sola la punta dell’iceberg di quello che hanno fatto i ragazzi di Vigna di Valle, perché dietro c’è un mondo, anzi, più corretto dire un Movimento, in costante crescita grazie ai loro risultati, grazie all’entusiasmo che i ragazzi hanno saputo trasmettere all’intera nazione. Ora i centri sportivi sono pieni di iscritti ai corsi di Beach Volley, gli stabilimenti balneari da Ostia a Fregene, da Rimini a Jesolo, per non parlare di
Bibione, che lo scorso a maggio ha fatto registrare più di 10mila iscritti provenienti da tutta Italia al torneo Mizuno, sono invasi da aspiranti Beacher che ispirati da Lupo-Nicolai cercano di emulare, nel loro piccolo, le gesta dei loro beniamini. E questa, a nostro avviso, è forse la vittoria più grande per Daniele Lupo e Paolo Nicolai, due che conosciamo bene, e visto che sappiamo quanto amino questo Sport, siamo certi che la crescita esponenziale del Movimento sia per loro la vittoria più grande. E allora che dire, in bocca a lupo per la stagione a Daniele e Paolo e via a caccia di nuovi talenti sulle spiagge n italiane.
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ginnastica ritmica
Le FARFALLE AZZURRE volano sEMPRE più in ALtO di Luca Morelli
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e avevamo lasciate a Baku protagoniste dell’ennesima impresa che le ha portate ad alzare al cielo il più prestigioso dei trofei nella classifica “All round” della tappa della Coppa del mondo. Non sono passati molti giorni e le “Farfalle Azzurre” sono tornate a splendere nel firmamento mondiale della Ginnastica Ritmica. Siamo in Spagna, e più precisamente a
Guadalajara, in occasione della Word Challenge Cup dove le ragazze allenate da Emanuela Maccarani non hanno lesinato in fatto di emozioni e di Medaglie. È vero che quando si parla delle atlete italiane le emozioni non sono mai mancate, ma ogni volta le sensazioni che riescono a trasmettere sono sempre diverse. Ma partiamo con ordine. Nel primo giorno i Primi Avieri Alessia Maurelli (capitano) e Martina Centofanti, insieme ad
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Agnese Duranti, Martina Santandrea, Anna Basta e Letizia Cicconcelli, si sono imposte nella categoria 5 Cerchi. Alla fine delle prove il tabellone segna 21.500, un risultato più che sufficiente per imporsi sulla Bulgaria, ferma a 20.150, e sulla Bielorussia, staccata a 17.800 punti. Le ragazze della Ritmica italiana non riescono a ripetersi con le tre Palle e due Funi visto che, nonostante l’ottima prova con 19.800 punti, non riescono a superare la Bulgaria, prima a 20.150; finisce terza la squadra dell’Azerbaijan che si ferma a quota 17.350. Il 2018 è iniziato nel migliore dei modi e le Medaglie conquistate fino a qui ne sono la riprova, ma gli appuntamenti che aspettano le “Farfalle Azzurre” nei prossimi mesi sono tanti e importanti. A giungo inizierà l’Europeo in Spagna mentre a settembre si ritorna in Bulgaria per i Campionati Mondiali, senza dimenticare le tappe del World Challenge Cup, che proprio negli scorsi giorni hanno regalato parecchie soddin sfazioni.
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alimentazione
VITA da PILOtA,
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Il pilota militare, per l’attività che svolge quotidianamente, segue programmi alimentari e di allenamento fisico ben precisi, non lontani da quelli di un atleta.
VITA da AtLEtA! di Luca Morelli
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immaginario collettivo tende a raffigurare il pilota militare facendo riferimento di sovente a luoghi comuni, spesso opposti nelle loro caratterizzazioni ma altrettanto spesso accomunati da una particolarità: l’essere assolutamente distanti dal vero. Sicché, capita di trovare il nostro aviatore descritto come tutto genio e sregolatezza, come accade d’imbatterci in descrizioni di uomini che una volta ai comandi del loro jet divengono freddi robot. Quello che c’è da dire, invece, evitando gli eccessi, è che il pilota militare svolge un’attività molto impegnativa dal punto di vista psico-fisico, sia egli un pilota di velivoli da combattimento, da trasporto, da addestramento o di elicotteri. Ciò che viene richiesto in tutti i diversi casi sommariamente rappresentati è, ovviamente, una perfetta efficienza fisica e mentale che si raggiunge seguendo delle regole di vita tanto elementari quanto rigide nell’esigenza della loro applicazione. Il pilota militare, che opera rammentiamo in un ambiente non usuale per l’uomo, sottopone il suo corpo a un forte carico di stress fisico e psichico. Fisico perché le accelerazioni e la velocità di esecuzione delle manovre portano di per sé fatica e tensione, mentale perché al pilota viene richiesto, anche nel pieno delle sollecitazioni più spinte e alla costante presenza del fattore “rischio”, il mantenimento della concentra- zione, della capacità di raziocinare e di con- durre a compimento la missione secondo le modalità previste, eventualmente fronteggiando, d’altro canto, gli imprevisti. Quindi, qualunque sia lo stress, “immediato”, come nel caso dei caccia di ultima generazione o prolungato anche per molte ore, come per le attività legate al trasporto, il risultato finale deve portare ad uno
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stato di perfetta e persistente efficienza. Da raggiungere come? C’è da premettere che qualunque militare ha la responsabilità di mantenersi in perfetta salute e in uno stato fisico confacente, che gli permetta di svolgere il suo “mestiere” e il suo compito. Ancor più questo vale per i piloti militari che, in tale ottica, seguono programmi alimentari e di allenamento fisico non lontani da quelli di un atleta, con diete calibrate e bilanciate che tengano in dovuto conto i necessari apporti calorici, proteici, vitaminici e minerali, con un’assunzione distribuita nel corso della giornata, con l’obiettivo assoluto di evitare il sovrappeso e garantire una
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perfetta funzionalità della macchina corporea, considerando che le accelerazioni conseguenti alle diverse manovre del velivolo a cui si sottopone il pilota comportano un aumento del peso di due, tre, fino a sei, sette volte. Ecco anche perché diventa necessario un allenamento fisico che consideri i partico- lari aspetti di queste sollecitazioni, anche questo opportunamente bilanciato tra attività indoor e outdoor, prediligendo gli sport aerobici o comunque che non alimentino l’incremento della massa se non strettamente necessario e funzionale all’attività che si svolge. In conclusione che n dire? Vita da pilota, vita d’atleta!
tennis
INtERNAZIONALI bNL ROMA
NADAL
L’Ottavo RE di ROMA 26 Azzurro Sport 3/2018
di Stefano Colotti
A
Roma lo spagnolo Rafael Nadal supera in finale il tedesco Alexandr Zverez e ritorna numero uno al mondo. Nel femminile, l’ucraina Elena Svitolina trionfa per il secondo anno consecutivo superando come l’anno scorso Simona Halep. Un altro trofeo che si aggiunge a una bacheca ormai stracolma. Rafael Nadal si siede sul trono di Roma per l’ottava volta, a cinque anni di distanza dalla sua ultima vittoria (2013) sui campi capitolini del Foro Italico, dimostrandosi ancora una volta il giocatore da battere quando si gioca sulla terra rossa, superficie che lo vede essere Re indiscusso. Ci ha provato l’azzurro Fabio Fognini a fermarlo nei quarti di finale, partendo sull’acceleratore e aggiudicandosi il primo set con un tennis aggressivo. Ma alla lunga distanza la forza dello spagnolo è venuta fuori e il nostro portabandiera ha dovuto cedere al terzo set. In semifinale ad arrendersi
è stato un Novak Djokovic sulla via del ritorno dopo un lungo stop per infortunio. Il serbo ha ritrovato un buon livello, ma quello mostrato da Nadal sulla terra ha ancora dei picchi troppi alti per lui. Si arriva, quindi, alla finale, dove a difendere il titolo conquistato lo scorso anno è il tedesco di 21 anni Alexandr Zverez, in quella che è stata la sfida tra la vecchia e la nuova generazione di campioni. I due tennisti si passano infatti 10 anni di differenza, caratteristica che ha reso la sfida ancora più elettrizzante. La maggiore freschezza di Zverez contrapposta all’esperienza di Nadal. Dopo un primo set dominato dallo spagnolo e un secondo a senso unico per il tedesco, il terzo set è stato quello decisivo, con il 21enne che si è portato avanti per 3-1 riuscendo a strappare il servizio al maiorchino nel game di apertura. Rafa sembra in grande difficoltà ma a “soccorrerlo” arriva la pioggia, che co-
stringe il match a una interruzione di 50 minuti. A questo punto i dieci anni di differenza tra i due si vedono tutti: Zverev perde la concentrazione mentre Nadal la ritrova, surclassando l’avversario tatticamente ma soprattutto psicologicamente. Parziale di 5-0 per lo spagnolo che ribalta il punteggio e chiude il match sul 6-3 finale. Nel torneo femminile Elina Svitolina conferma il suo grande periodo di forma schiantando in finale per 6-0, 6-4 la numero uno del mondo Simona Halep. La romena patisce sicuramente le fatiche della semifinale vinta contro Maria Sharapova, match combattuto e spettacolare che ha visto prevalere la romena al terzo set dopo due ore e mezza di gioco, non riuscendo a mostrare il suo livello e finendo per soccombere nettamente sotto la tela tessuta dalla Svitolina, che si conferma campionessa degli Internazionali per il n secondo anno consecutivo.
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I risultati degli italiani Fognini guida il carro dei giovani talenti di Stefano Colotti
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er quanto riguarda gli italiani, risultati ben auguranti in campo maschile. Oltre alla conferma di Fabio Fognini – che centrando i quarti di finale raggiunge il suo miglior risultato di sempre a Roma e allo sfortunato sorteggio di Andreas Seppi che ha pescato il tosto francese Lucas Pouille al primo turno, si intravede un gruppo di promettenti nuove leve: Matteo Berrettini (classe 1996), Lorenzo Sonego (classe 1995), Marco Cecchinato (classe 1992) e Filippo Baldi (classe 1996). Berrettini sconfigge al primo turno il francese F. Tiafoe per poi fare un match più che dignitoso contro Zverev, uscendo sconfitto ma a testa alta. Sonego a sorpresa sconfigge in 3 set il francese A. Mannarino (numero 26 del mondo) per poi
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uscire sconfitto con il tedesco P. Gojowczyk in 2 set. Cecchinato supera l’ostico uruguaiano specialista della terra rossa P. Cuevas, per poi costringere alla rimonta in tre set il belga David Goffin (numero 10 del mondo) al secondo turno, dimostrando di poter stare stabilmente nel tennis che conta nei prossimi anni. La sorpresa più grande viene da Baldi che supera il doppio turno di qualificazione per approdare al tabellone principale, per poi uscire in tre set contro il georgiano N.Basilashvili. Sconfitte tutte al primo turno le azzurre presenti nel tabellone femminile, con Camilla Giorgi che non è riuscita a superare le qualificazioni. Sara Errani paga la potenza dei colpi dell’ungherese Timea Babos, non
riuscendo ad allungare l’incontro al terzo set e uscendo sconfitta per 6-2, 7-6. Francesca Schiavone ci mette, come al solito, tutto il cuore e il sudore possibili contro la slovacca Dominika Cibullkova, riuscendo a strappare il secondo set all’avversaria al tie-break, per poi cedere con un 6-1 finale. Camilla Rosatello si arrende nettamente ai colpi dell’estone K.,Kanepi in due set. Tra gli applausi di tutti i tifosi del Foro Italico, dà l’addio al tennis Roberta Vinci. L’ex top ten e finalista degli Australian Open disputa il suo ultimo match con la serba A.,Krunic, uscendo sconfitta al terzo set. Le sue splendide volee e il suo stile di gioco mancheranno a tutti gli appassionati. n
alimentazione
PRObIOtICI E sALUtE I 10 alimenti fermentati che vengono da lontano di Antonino Lo Presti
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eniamo colonizzati dai batteri fin dai primi attimi di vita dopo il parto e con il latte materno. Sono questi microorganismi che contribuiscono nei primi 3 anni di vita e fino ai 7 anni circa a formare il personalissimo microbiota intestinale (che in passato veniva chiamato flora batterica) di ognuno di noi. Una colonia di miliardi di batteri ma anche di funghi e di virus (un vero e proprio “organo” che pesa più di 1 chilo) che vive in simbiosi con le nostre cellule e influenza la salute dell’intero organismo: difatti, dai batteri dipende l’equilibrio del ph dell’intestino, il buon funzionamento della digestione e dell’assimilazione dei nutrimenti e la produzione di alcune vitamine. Un intestino eubiotico, cioè con un ecosistema microbico equilibrato, è sintomo di salute; al contrario, una disbiosi indica che è in corso una crescita incontrollata dei batteri “cattivi” come l’Helicobacter Pylori e l’Escherichia Coli. Tali probiotici “buoni” vivono e si moltiplicano grazie anche ai prebiotici, che sono il loro nutrimento. Un mix di probiotico e prebiotico produce un effetto
detto simbiotico. La parola pro-biotico (il contrario di antibiotico) significa “a favore della vita” e lo sapevano bene gli antichi che con la loro sapienza millenaria avevano capito che il cibo si conservava meglio e più a lungo tramite dei processi di fermentazione. Oggi la scienza moderna sta confermando che tali alimenti non solo hanno un alto valore nutrizionale (vitamine e proteine altamente biodisponibili) ma sono salutari per l’intestino che è il nostro “secondo cervello”. Che esistesse un collegamento tra cervello e intestino era ipotizzato già da molto tempo, ma la conoscenza sempre più accurata del microbiota umano ha scoperto con sorpresa che la comunicazione tra questi due organi è bidirezionale, cioè un evento avvenuto in uno di questi organi influenza l’altro, il tutto organizzato secondo processi ormonali, immunitari e neuronali. Da qui l’importanza dell’alimentazione per nutrire al meglio la popolazione microbica “commensale” che vive soprattutto nel tratto gastrointestinale in stretta connessione con il sistema nervoso enterico. Insomma, l’intestino “or-
gano dimenticato” diventa fulcro e simbolo di salute e benessere. I probiotici si possono assumere tramite integratori ma il miglior modo di integrarli è quello dell’alimentazione naturale. Basta consumare dei cibi fermentati di utilizzo comune nelle nostre tavole italiane, come lo yogurt, il pane con lievito madre, le verdure in agrodolce (giardiniera), il gorgonzola, l’aceto di mele. Ma la nostra dieta mediterranea è ultimamente invasa da alimenti di altre tradizioni culinarie. Vediamo quali sono questi alimenti con un interessante potenziale benefico da provare in base sempre ai gusti e alle abitudini personali. 1) Kefir Il kefir è una bevanda fermentata della tradizione caucasica che viene preparata a partire dal latte grazie a speciali granuli che consentono la fermentazione. È una bevanda rinfrescante e salutare, ricca di fermenti lattici e probiotici vivi e benefici. Si può preparare il kefir anche con una bevanda vegetale (riso o soia) e ne esiste una versione a base di acqua.
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Un regolare consumo sembra associato a effetti benefici sull’umore e sulla longevità. 2) Tempeh Il tempeh è un alimento a base di soia fermentata. È molto ricco di proteine e di isoflavoni, che rafforzano le ossa e proteggono il cuore. Per secoli è stato una delle fonti principali di proteine per le popolazioni dell'Indonesia. 3) Kombucha Il tè kombucha è una bevanda dolciastra e frizzante di origine orientale considerato un vero e proprio elisir di lunga vita. Possibile sostituto dei moderni energydrink. Si ritiene che faciliti la digestione, aiutando soprattutto il lavoro dello stomaco, della milza e dei reni. 4) Miso Il miso è un condimento naturale molto antico utilizzato soprattutto in Giappone e in Cina. È un prodotto della tradizione macrobiotica fermentato a base di soia, cereali e sale marino integrale. Si presenta sotto forma di una pasta marrone molto saporita. È utile come sostituto del comune dado vegetale nella preparazione di minestre, brodi e risotti. Costituisce una buona fonte di antiossidanti, oltre ad apportare vitamine del gruppo B e un elevato apporto di lecitina utile per chi ha il colesterolo alto. 5) Crauti I crauti sono un cibo fermentato tipico soprattutto dell'Austria e della Germania. Come per ogni tipo di conserva di produzione casalinga, è importante sterilizzare molto bene i vasetti in acqua bollente. I crauti sono ricchi di vitamine e di sali minerali, una vera e propria medicina naturale per l’intestino. 6) Amasake L'amasake è un dolcificante naturale ottimo per la prima colazione conosciuto soprattutto in oriente. Viene prodotto dalla fermentazione enzimatica del riso e a volte ance di altri cereali. Per produrre l'amasake si utilizza un fermento denominato koji, che viene utilizzato anche per ottenere il miso. 7) Rejuvelac Il rejuvelac è considerato una vero e proprio elisir di giovinezza. Si tratta di una bevanda fermentata a base di grano, ad alto contenuto di enzimi e dall'effetto rigenerante e ricostituente. Il rejuvelac
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viene preparato anche a partire da altri cereali, come riso, orzo, avena, segale, quinoa e miglio. 8) Natto Usato in Giappone soprattutto come colazione energetica, si prepara con i semi di soia gialla, particolarmente ricchi di proteine e d. A chi piacciono i sapori forti e decisi, può aggiungerlo al riso bollito con senape. Contiene dei batteri detti “Bacillus subtilis”, responsabili dell’aspetto filamentoso di questo alimento. È ricco della vitamina K2. 9) Kimchi Il Kimchi è un antichissimo e noto piatto vegetale fermentato coreano. Si ottiene per fermentazione in salamoia delle foglie del cavolo con il peperoncino in un vaso di porcellana bianca. A seconda delle verdure utilizzate e dalla regione o della stagione in cui viene prodotto, si possono trovare molte varietà di kimchi tutte con gusti diversi.
10) Lassi Il lassi è una bevanda della millenaria tradizione indiana Ayurvedica a base di yogurt che, allungato con acqua e speziato, risulta altamente digeribile. Si può gustare con miele o zucchero, con sale e anche con l’aggiunta di frutta. Va sorseggiato a temperatura ambiente. Apporta enzimi, calcio, proteine, vitamine del gruppo B, soprattutto la B12. Adesso, cari lettori, se la vostra curiosità gustativa è stata stuzzicata, non vi resta altro che provare qualche nuovo sapore e, magari, con un pizzico di fantasia culinaria unire l’antico al moderno e l’oriente all’occidente. Nel salutarvi vi lascio la mia personale ricetta simbiotica: un frullato, ottimo per la colazione, a base di kefir diluito con acqua di cocco dolcificato con amasake e con l’aggiunta di avena, anacardi, semi di n lino, banana e cannella.
psicologia
ADERIsCI all’“esercito del selfie” di Matteo Simone
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C’
è sempre più consapevolezza che l’esercizio fisico è una sorta di medicinale senza effetti collaterali per prevenire malessere e per il raggiungimento di uno stato di benessere psicofisico, emotivo e relazionale. Puoi scegliere se poltrire e chattare o metterti in movimento alla ricerca di persone in carne ossa, salire sul treno dello Sport, faticare in compagnia, confrontarti con gli altri, condividere albe e tramonti, parchi e ville, strade, sentieri e piste. Va bene qualsiasi motivo per fare sport, se non vuoi farlo per non faticare, per non soffrire, per non essere sconfitto, fallo per metterti in posa, per far parte di un gruppo, per incontrare gente, per condividere; ogni motivo va bene per essere trascinato nel mondo dello Sport, i benefici comunque sono tanti, mettersi in gioco, allenarsi fisicamente e mentalmente a gare più o meno impegnative. Aderisci all'esercito del selfie, in ogni allenamento o gara, armati di telefono per memorizzare momenti importanti, per rivederti, per pubblicare foto, post e articoli, questo è anche parte del bizzarro, fantastico, sorprendente, affascinante mondo dello Sport. Grazie ai selfie riesci a rendere gradevole l'allenamento, a memorizzare momenti importanti di fatica, gesti atletici più o
meno performanti, in certo qual modo allenamento e fatica vengono assorbiti e metabolizzati; puoi vedere e rivedere come fatichi, puoi studiare il tuo gesto atletico e quello degli altri, puoi apprendere dall’esperienza, ti puoi rivedere domani e dopodomani, puoi essere autoironico e umorista, puoi superare momenti difficili ridendo del passato trascorso con amici di avventure, questo è lo sport che vogliamo noi amatori. Per i professionisti tutto cambia, tutto è diverso, si fa sul serio. Allenamenti e gare e poi quanto meno porti a casa un po’ di selfie che fanno parte dell’allenamento così come lo stretching, le andature, le ripetute, il fartlek, la progressione, il lento. Siamo tutti in grado di poter partecipare, competere, eccellere: basta volerlo. Non aspettare il momento migliore, è sempre il momento per mettersi in gioco e apprendere dall’esperienza. È importante lavorare su obiettivi, sul superare errori e sconfitte, si impara da tutto ciò che succede e si può fare meglio in futuro come individui e come squadra conoscendosi di più. Si impara sempre dall’esperienza, importante è mettersi in gioco, uscire dalla zona di comfort, si può scegliere di restare seduti dietro le quinte, comodi, ma solo mettendosi in gioco e facendo esperienza ci possono essere i presuppo-
sti per migliorare e conoscersi meglio, la prossima volta si potrà fare diversamente e meglio. Anything is possibile, together is much better (Ogni cosa diventa possibile, insieme è più facile). Sport è anche solidarietà, inclusione, integrazione, consapevolezza corporea dei propri limiti, osare senza esagerare, lo sport che dà ma a volte toglie, lo sport come rete sociale, fidarsi è affidarsi. Costruisci una meta, obiettivo, risultato iniziando a piccoli passi, con piccoli movimenti, sperimentando e iniziando a utilizzare risorse personali, man mano sentirai crescere la passione, l’entusiasmo e svilupperai più consapevolezza corporea e dei tuoi mezzi, avrai più fiducia in te e nelle tue possibilità e potenzialità, lo sport incrementa autoefficacia, supererai momenti difficili fatti di demotivazione, infortuni, sconfitte, ma riuscirai a essere più resiliente nello sport e nella vita, incontrerai persone, culture, mondi e condividerai gioie e fatiche. Che dire! Questo è lo Sport che vogliamo, uno Sport di tutti e per tutti, che avvicina persone, culture e mondi e sposta treni e montagne, reclutando individui di ogni età e cultura per condividere allenamenti e gare, fatiche e gioie portando sempre a casa qualcosa come i tanti incontri, abn bracci, sorrisi e selfie a volontà.
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Attualità
GUADAGNARE CAMMINANDO
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ualcuno ti paga mentre fai quello che ti piace! Sembrerà strano ma all’epoca degli smartphone e delle centinaia di App, tutto questo è diventato realtà. Stiamo parlando delle “green app”, in particolare Movecoin e Sweatcoin, le ultime novità che consentono agli utilizzatori di accumulare punti e crediti da poter utilizzare per dare fondo alla voglia di shopping, il tutto con uno scopo nobile, ovvero quello di spingere le persone al movimento. Entriamo nello specifico e cerchiamo di capire come funzionano. Partiamo da «Movecoin» che premia chi decide di lasciare a casa la macchina per spostarsi con la bicicletta o a piedi. Per ogni chilometro percorso a piedi, di corsa o in bici e registrato attraverso il GPS dello smartphone, vengono accreditati su un
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di Emanuele Salvati
“portafoglio digitale” 10 centesimi in una speciale moneta digitale, il Movecoin. Il credito accumulato potrà essere speso nei negozi convenzionati, dove il loro valore verrà raddoppiato oppure “messo all’asta” e scambiato come qualsiasi altra valuta virtuale al miglior offerente o, infine, convertirla in euro mediante accredito su una carta prepagata – Hype, sottoscrivibile senza spese proprio dall’app. Passiamo a Sweatcoin, vera regina della classifica delle migliori app nel Regno Unito e negli Stati uniti, dove in pochi giorni ha già conquistato più di 5 milioni di utenti. Il funzionamento è abbastanza simile a quello di Moviecoin anche se in questo caso l’unità di misura non sono i chilometri ma i “passi”. Ogni 1.000, la soglia minima giornaliera, si riceve uno “sweatcoin” del valore di 0,95 euro. Se si
decide di optare per il profilo “basico”, totalmente gratuito, il sistema consente di accumulare fino a 5 sweatcoin al giorno; se invece l’utente è un camminatore “incallito” dovrà pagare 5 gettoni al mese per vedere il suo massimale arrivare fino a 10 gettoni al giorno. Bisognerà camminare parecchio per accumulare una cifra “discreta” di gettoni prima di poterli spendere nel negozio virtuale messo a disposizione dall’app dove si possono acquistare una gamma di oggetti molto variegata che va dalle scarpe da corsa ai prodotti tecnologici, dalle televisioni ai libri. Giusto per dare l’idea, 8 gettoni corrispondono a poco più di 10 euro. Grazie a queste due app, che siamo sicuri verranno presto affiancate da altri progetti simili, camminare non farà bene solo n alla salute ma anche al portafogli!
equitazione
La MARtINENGO MARQUEt
vola sul tetto d’ItALIA
L’amazzone del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare conquista per la seconda volta il Campionato Italiano di Salto Ostacoli di Andrea Colotti
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4 aprile 2018, campo Dante dell’Arezzo Equestrian Center, il Primo Aviere Scelto Giulia Martinengo Marquet è la Campionessa Italiana di salto ostacoli 2018. La storia si ripete e l’amazzone friulana mette al collo la sua seconda Medaglia d’Oro ai Campionati Italiani Assoluti di salto ostacoli. Dopo il successo ottenuto nel 2015 a Gorla Minore in sella alla grigia Istifan Sissi, Giulia si ripete ad Arezzo in sella ad un’altra femmina, la baia Verdine Sz. Giulia e Verdine Sz sono gli unici dei 54 binomi in gara in questa edizione ad ottenere uno strepitoso doppio percorso netto nei due percorsi della seconda e ultima prova dei Campionati, volando letteralmente sugli ostacoli (altezza di 1.60 mt) predisposti sapientemente in campo dallo Chef delle piste Uliano Vezzani. Dopo l’ottavo posto con 2,60 punti di penalità conquistato nella prima prova a tempo a tabella C, dove gli errori venivano commutati in secondi, la Martinengo ha scalato la classifica mantenendo intatto il suo score e portandosi così in cima alla classifica fino al termine.
La Medaglia d’Argento è andata al giovane Michael Cristofoletti, per la prima volta sul podio in un Campionato Italiano, che in sella alla saura Belony conduce un’ottima prestazione mantenendo il secondo posto ottenuto dopo la prima giornata con un punteggio totale di 8.22 punti di penalità. Sul terzo gradino del podio sale un altro rappresentante del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare, nonché habitué del podio italiano, il 1° Aviere Scelto Emilio Bicocchi. Il cavaliere toscano, dopo la separazione dal fidato Ares, con il quale aveva conquistato il titolo nel 2016, conquista il bronzo in sella al qualitativo Call Me, holsteiner di undici anni, concludendo il suo campionato con 10 penalità e ottenendo il terzo degli unici tre percorsi netti negli ultimi due percorsi (gli altri due ottenuti dalla Martinengo, ndr). Soddisfazione doppia, inoltre, per i tre azzurri che con questa prestazione si aggiudicano di diritto la partecipazione al prestigioso CSIO di Roma “Paizza di Siena”. «È stato fantastico – ha dichiarato Giulia Martinengo Marquet – come tutte le volte che si vince qualcosa di impor-
tante. Sono davvero felice, perché la mia cavalla ha subito uno stop di un anno nel 2016 a causa di un infortunio, ma grazie al grande lavoro svolto dallo staff veterinario guidato dal dott. Cristiano Pasquini, Verdine ha ripreso la forma perfetta e lo ha dimostrato oggi. Quest’anno avevo già preso parte insieme a lei con buoni risultati al circuito di Oliva (Spagna ndr) e al Toscana Tour proprio ad Arezzo. Posso dire che la vittoria è doppia, per aver conquistato la medaglia e per la risposta di Verdine. Sono molto contenta – ha aggiunto il 1° Aviere Scelto – anche di essere riuscita ad ottenere sul campo il pass per Piazza di Siena. Per tutti noi italiani potere partecipare allo CSIO di Roma è molto importante. È un concorso unico al mondo! Sono onorata di potere rappresentare l’Italia in questa tappa fondamentale della stagione e sono pronta, come sempre, a dare il massimo». Al momento dell’uscita di questo numero di Azzurro Sport il selezionatore della nazionale italiana di Salto Ostacoli Duccio Bartalucci ha comunicato la rosa degli azzurri convocati per l’86° CSIO5* di Roma Piazza di
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Siena Master d’Inzeo in programma a Villa Borghese dal 24 al 27 maggio. Saranno 18 i cavalieri e le amazzoni italiani chiamati a difendere il tricolore nell’ovale capitolino: cinque componenti della squadra italiana per la Coppa delle Nazioni-Intesa Sanpaolo, dieci sono i convocati a titolo individuale, tra cui Michael Cristofoletti ed Emilio Bicocchi, argento e bronzo ai Campionati Italiani Assoluti. Giulia Martinengo, vincitrice della medaglia d'oro è stata comunque convocata in squadra. Tre posti sono stati, infine, riservati a cavalieri Under 25 tra i quali il giovane e promettente Aviere Scelto Giampiero Garofalo. Oltre al 1° Aviere Scelto Giulia Martinengo Marquet in sella a Verdine Sz in squadra ci saranno altri due rappresentanti del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare: l’Aviere Scelto Lorenzo De Luca con Ensor de Litrange LXII e l’Aviere Capo Luca Marziani con Tokio du Soleil. A completare il quintetto due rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, l’Appuntato Scelto Bruno Chimirri e il Carabiniere Scelto Emanuele Gaudiano, a formare una squadra completamente in uniforme che dovrà difendere la splenn dida vittoria ottenuta nel 2017.
Campionato Assoluto Interforze Il team dell’Aeronautica Militare ancora sul primo gradino del podio
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ome di consueto, in occasione dei campionati assoluti, viene dedicata una prova alla gare a squadre che vede sfidarsi le rappresentative dei team in uniforme. Anche quest’anno la prova, che vede sempre un’agguerrita partecipazione da parte dei vari gruppi sportivi, si è conclusa con la vittoria dell’Aeronautica Militare che ormai è diventata la squadra da battere! Ritornato quest’anno con la formula dei due percorsi, sul modello della Coppa delle Nazioni, il Campionato dedicato alle “uniformi” ha visto in campo le rappresentative di Aeronautica, Carabinieri, Polizia di Stato ed Esercito Italiano. Il team vincitore, agli ordini del maresciallo Stefano Nogara, composto dal 1° aviere Luca Marziani su Estee Vb (0/0), dal neo Campione Italiano assoluto 1° Aviere Scelto Giulia Martinengo su Kiwi Kick (0/0), dal 1° Aviere Scelto Emilio Bicocchi su Faliane W (6/0) e dal 1° Aviere Capo Paolo Mencolini (0/0) ha concluso la gara sul primo gradino del podio senza alcun errore. Al secondo posto il team del Centro Sportivo Carabinieri con 4 penalità e sul terzo gradino del podio la squadra della Polizia di Stato con 8 penalità.
attualità
L’AERONAUtICA MILItARE A sORRENtO PER LA DUE GIORNI DI ALIs
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orrento – 27/28 prile 2018. Una prestigiosa rappresentanza dell’Aeronautica Militare, una delle quattro Forze Armate dello Stato, che insieme con Esercito Italiano, Marina Militare e Carabinieri costituisce lo strumento di difesa del Paese, ha partecipato a Sorrento a “La Due Giorni di Alis”, l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile che si conferma protagonista nel settore del trasporto intermodale. Alis ha riunito a Sorrento presso l’Hilton Palace i principali operatori del popolo dei trasporti per due giorni di riflessione e confronto sui grandi temi del settore e sullo sviluppo di modalità di trasporto sempre più sostenibili ed efficienti, in grado di dare uno slancio all’economia italiana.
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L’evento ha visto anche la partecipazione del Generale Francesco Presicce e del Colonnello Alessandro Loiudice, in alta rappresentanza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, che hanno dato prestigio e forza ai grandi temi affrontati del trasporto sostenibile come chiave di successo per le aziende europee, delle prospettive di sviluppo attraverso una logistica sostenibile ed efficiente, del sistema bancario e trasporto 4.0 per il rilancio dell’imprenditoria italiana. Un nutrito programma e relatori d’eccezione in grado di contribuire realmente alla crescita del nostro Paese: una interessante opportunità che le principali aziende di trasporto e logistica del nostro paese hanno colto, insieme alla presenza delle principali istituzioni, autorità italiane ed europee e a nomi di prestigiose ban-
che ed imprenditori di successo. Più di 30 relatori riuniti ad una tavola rotonda moderata dagli autorevoli Bruno Vespa, Alfonso Ruffo, Sergio Luciano e Angelo Scorza. Ad aprire i lavori delle 5 sessioni i saluti del Sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, alla presenza dei Presidenti delle principali Autorità dei Sistemi Portuali e dei vertici delle maggiori aziende ed organizzazioni del settore. Una presenza fortemente voluta dal Presidente di Alis Guido Grimaldi, che dichiara «è un grande onore per me e tutto il settore dei trasporti aver ospitato gli alti vertici dell’Aeronautica Militare che avvalorano l’importanza dell’evento che ha l’obiettivo di rafforzare le sinergie con gli operatori e condividere proposte e programmi per lo sviluppo di una intermodalità sostenibile in Italia quale strumento essenziale per il rilancio economico dell’intero Sistema Paese». Il culmine dell’evento si è raggiunto nella giornata di Sabato 28 Aprile con il coincidente passaggio delle “Frecce Tricolori” dell’Aeronautica Militare, che hanno incantato ed emozionato tutti i cittadini di Sorrento, compresi i partecipanti a “La Due Giorni di Alis”. I numerosi intervenuti all’evento hanno potuto assistere al suggestivo spettacolo del Tricolore disegnato dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale nel cielo del golfo di Napoli e sullo sfondo del Vesuvio. Le “Frecce Tricolori” sono da molti considerate la miglior pattuglia acrobatica a livello internazionale: una reputazione che la PAN ha costruito nei suoi 58 anni di storia. n