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Azzurro Sport bimestrale di Cultura sportiVa aeronautiCa

CaMpionati Mondiali ginnastiCa

un altro oro per le farfalle

pattinaggio

la lollobrigida non si ferma piu’

anno 4 – numero 4



EditoriAlE

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on ci stancheremo mai di predicare il nostro ideale pregno di valori autentici e leali che si riscontrano in quei gesti sportivi che a noi ci piace raccontarvi, quasi in presa diretta, sulla carta, quella stampata, in cui crediamo fortemente per quella forza, forse ormai utopistica, della persistenza dell’inchiostro negli anni. In questo numero vi abbiamo voluto raccontare di tante Medaglie conquistate dagli atleti del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare e abbiamo voluto elogiare l’ennesimo Oro mondiale delle ragazze della Ginnastica Ritmica, le inarrestabili Farfalle Azzurre. Ma non ci siamo fermati qui abbiamo voluto parlare anche degli sport emergenti dove i nostri colori stanno conquistando le ribalte, ci riferiamo al Pattinaggio a Rotelle nel quale la nostra Francesca Lollobrigida non si ferma più di stupirci a suon di Ori. Ma questo

numero è particolare, in quanto con grande fierezza siamo media partner ufficiale della manifestazioni Un PO di Sport. Una rassegna che ci vede per la seconda volta “presenti” e che rispecchia in pieno gli ideali per cui facciamo questo giornale: la diffusione dello Sport e dei valori genuini che questo trasmette. Oltre alla presenza di Azzurro Sport come magazine ufficiale, in questa manifestazione, che si svolgerà a Sorbolo, in provincia di Parma, i prossimi 1 e 2 ottobre, saranno presenti anche le nostre ragazze della Ritmica in un’esibizione come sempre tutta da vivere. Che dire allora? Per chi può, è invitato in quel di Parma per godere appieno delle nostre qualità e virtù sia fisiche che intellettuali e, per chi non potrà essere presente, attraverso le nostre pagine potrà vivere l’agonismo che i nostri ragazzi mettono con tutti i loro sforzi per farci gioire. Buona lettura! IL DIRETTORE

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L’Italia della Scherma domina al Capionato Mondiale Militare

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Azzurro Sport periodico bimestrale di cultura sportiva aeronautica Iscritto al n. 292/2013 del Registro Stampa presso il Tribunale Civile di Roma Anno 4 – numero 4 editore AVIATOR SRL via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma Direttore Responsabile Alessio Piano

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FARFALLe D’oRo

supeR LoLLobRIGIDA

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LonGInes GLobAL CHAmpIons TouR

8 un po DI spoRT

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Si chiude a Sorbolo il grande appuntamento lungo le rive del Po

La paura distrugge la curiosità e la vivacità

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Primo Oro per la Slovenina; l’Italia si ferma ai quarti

Il ritorno di Nadal, l’inizio della Stephens

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48TIRo Con L’ARCo

Progetto 20-20. In bici verso Tokyo

L’Aeronautica Militare fa tris

Redazione via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma Fax. 06.89280466 - azzurrosport@yahoo.it Consiglio Tecnico presidente: Alessandro Loiudice membri: Marzia Caravelli, Giuseppe Carella, Andrea Colotti, Antonio D’Urso, Andrew Howe, Fabrizio Leoni, Dario Magagnini, Valentina Marchei, Elisa Santoni © Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato su Azzurro Sport occorre citare la fonte. stampa Arti Grafiche Celori – Terni

Finito di stampare nel mese di settembre 2017 foto di copertina: Federscherma Bizzi

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Pillole di SPort ATLeTICA LeGGeRA

La prima edizione della Rome Half marathon si tinge di azzurro aeronautico

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n uno scenario spettacolare, domenica 17 settembre alle 9 del mattino, è partita la prima edizione della Rome Half Matathon. L’impegnativo percorso, ispirato al tradizionale pellegrinaggio romano delle sette chiese, ha visto trionfare il Primo Aviere Sara Brogiato col tempo di 1:15’37”. L’atleta del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare ha preso il comando a tre quarti di gara per poi chiudere senza rivali davanti alla keniana Jeruto e alla trentina Dal Ri. «È un’emozione enorme – le parole di Sara Brogiato – non mi aspettavo questa vittoria e ancora non

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ci credo! Ho battuto le africane ed è stata una sorpresa anche per me… non so se sono stata brava o solo fortunata, ma in questo momento me la godo tutta. C’era un sacco di gente lungo il percorso, che era bellissimo e toccava punti importanti del centro di Roma… la fatica mi ha aiutato a vincere e a non allentare mai la tensione. Il mio sogno è la Maratona e spero di realizzarlo il prima possibile. La corsa mi diverto e fa parte della mia vita!». Andrea Colottti


eQuITAZIone - sALTo osTACoLI spruce meadows: gran bel quarto posto di bicocchi in Gran premio

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ran bel risultato targato Italia nel Gran Premio dello CSIO5* di Spruce Meadows a Calgary, in Canada. È quello messo a segno dal Primo Aviere Scelto Emilio Bicocchi in sella a Sassicaia Ares in uno dei Gran Premi più impegnativi del mondo, tappa del Rolex Grande Slam. Il cavaliere azzurro ha conquistato la quarta posizione finale nella gara a due manche e barrage (h. 170). Dopo aver messo a segno un primo spettacolare percorso senza errori, Emilio e Ares hanno concluso la seconda manche con un errore e il tempo di 65”82. Solo un doppio netto, quindi niente barrage. È quello realizzato dal tedesco Philipp Weishaupt in sella a LB Convall, vincitore della gara e dell’assegno di un milione di dollari in palio per l’occasione. Andrea Colotti

bAskeT

Tamberi esordisce sul parquet

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ianmarco Tamberi Campione Mondiale indoor ed europeo di Salto in Alto trova finalmente lo sbocco per la sua grande passione: il Basket. L’Atleta azzurro si è aggregato alla squadra della Men Sana Siena qualche giorno prima del suo esordio, avvenuto lo scorso 23 settembre. Gianmarco è stato uno dei protagonisti dell’avvincente sfida di LegaDue contro Pistoia per il memorial Bertolazzi. Gimbo non ha sfigurato affatto, anzi la Mens Sana con il marchigiano in campo totalizza addirittura un parziale favorevole di 18 a 8. Il coach della squadra toscana lo ha schierato con la casacca numero 4 e gli ha concesso il parquet nei minuti conclusivi dei primi tre quarti. Tamberi è sembrato a suo agio anche in questo Sport; chi non lo sapeva non si sarebbe accorto dell’“intruso”. Claudia Bacci

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ATTuALITA’ WeComspoRT primo festival della comunicazione sportiva

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resso La Sapienza Università di Roma si è svolta il 19 e 20 settembre scorso la prima edizione di WeComSport, primo Festival della Comunicazione Sportiva ed unica kermesse nazionale sul tema organizzata da un’università statale, inaugurato con la partecipazione del Magnifico Rettore Eugenio Gaudio. Realizzato nell’ambito della cattedra di “Gestione e Comunicazione degli Eventi”, grazie al fattivo apporto della prof.ssa Barbara Mazza in qualità di responsabile scientifico e dei suoi studenti più validi, l’evento ha visto portare in campo – è proprio il caso di usare questa espressione – le esperienze di numerosi protagonisti ed esperti dei settori stampa, comunicazione e marketing dello sport. Tra gli altri relatori sono intervenuti Diego Nepi, che ha portato la sua testimonianza sia come direttore operativo degli Internazionali di Tennis, sia di direttore Marketing di CONI Servizi. Nella tavola rotonda intitolata “Sport e media: Un matrimonio indissolubile” interessante l’intervento della giornalista Caterina Vagnozzi, capo ufficio stampa dello CSIO Roma, Piazza di Siena. Molto stimolanti e dibattuti anche gli interventi dei giornalisti Francesco Giorgino, conduttore TG1, Ivan Zazzaroni, direttore editoriale del Gruppo Amodei, e Alessandro Vocallelli, direttore del Corriere dello Sport e del Guerrin Sportivo. Gli Studenti, oltre ai numerosi giornalisti presenti, hanno molto apprezzato questa innovativo evento che sicuramente ha stimolato diversi modi di far comunicazione sportiva. Luca Morelli

ATLeTICA LeGGeRA

FAssInoTTI ARGenTo ALLe unIVeRsIADI

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uesto è stato senz'altro l’anno più bello e difficile della mia vita», queste le parole liberatorie a fine gara del 1° Aviere Marco Fassinotti dopo aver conquistato un ottimo secondo posto alle Universiadi di Tapei. Nelle XXIX edizione il Centro Sportivo Aeronautica Militare ha ben figurato in diverse discipline, ma il risultato più sontuoso è stato sicuramento quello del ritrovato 1° Aviere Scelto Marco Fassinotti. Dopo un anno di stop per infortunio è arrivata, potremmo dire finalmente, una medaglia in una importante rassegna internazionale. Fassinotti è stato protagonista di una gara in cui non si è mai arreso lottando con carattere fino all’ultimo salto. L’azzurro purtroppo è incappato in un errore alla misura d’ingresso, a 2,10, ma grazie alla sua progressione in gara, che è stata impeccabile nei successivi tre salti (2,15, 2,20 e 2,23), tutti superati alla prima prova, si è aperto nuovamente la speranza del podio. Ai 2,26, superati alla terza prova, il podio finalmente è diventato sicuro, con tre atleti rimasti a contenderselo. Asticella a quota 2,29, ovvero 5 centimetri meglio del suo primato stagionale e migliore prestazione italiana stagionale. L’atleta azzurro supera nuovamente al terzo tentativo la misura scalzando dall’Oro Hsiang, fino a quel momento in testa e poi out con tre nulli, e stabilendo un ottimo primato stagionale. Non si è fatta attendere, però, la risposta del tedesco Wendrich che all’ultima prova a disposizione centra il 2,29 della vittoria. Il duello a 2,31 non cambia le sorti del podio perché entrambi non superano la misura. L’Argento di Fassinotti ha il colore della rinascita di un atleta ritrovato dopo il problema che per tanto tempo l’ha tenuto lontano dalle pedane. Claudia Bacci

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aZZurro sport Media partner ufficiale dell’evento

tantissimi avvenimenti, incontri, presentazioni e momenti conviviali con un protagonista principale: la salute, perché il benessere comincia in maniera semplice, divertendosi insieme e facendo sport

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n PO di Sport chiude alla grande e nella sua quinta tappa a Sorbolo si fa in tre! Tre giorni ricchissimi di avvenimenti, attività sportive, convegni, mostre d’arte e cene a tema. Sorbolo si candida a Comune dei sani stili di vita e in questo ricco fine settimana di sport ed eventi declina il valore della parola benessere in tutte le sue molteplici forme, coinvolgendo attività fisica, salute, alimentazione, spiritualità, relax e divertimento. Si inizia venerdì mattina con un torneo di Atletica, valido per i giochi “Un PO senza frontiere”, rivolto a tutti gli alunni delle Seconde Medie delle scuole dei 5 Comuni partecipanti. Un momento importante per condividere la necessità di promuovere la pratica sportiva tra i giovani. L’Atletica racchiude tanti valori: la sfida con se stessi, il confronto con gli altri, lo stimolo a migliorarsi sempre e poi il grande vantaggio della multidisciplinarità che stimola i ragazzi, verso una scelta più consapevole dello sport più adatto a se. La tappa sorbolese sarà anche golosa grazie ai Birrifici in fiera che organizzano una cena bavarese, a scopo benefico, in cui anche l’abbigliamento dovrà essere a tema… tutti in pantaloni alla zuava! Grande attesa per il musical su pattini a rotelle BOTANICA, con la

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campionessa europea di pattinaggio a coppie Greta Maestri (testimonial della passata edizione), uno spettacolo dal tema ambientale che vuole sensibilizzare sui temi dell’ecologia. Giornata clou della kermesse di Sorbolo sarà domenica 1 ottobre, con un’importante giornata completamente dedicata allo Sport. Si parte con la prima edizione del Duathlon del Parmigiano Reggiano, sarà anche l’occasione per l’inaugurazione del cantiere della pista ciclabile Sorbolo-Brescello. Una fiera ricca di novità e di prime assolute, come “HIP HOP CONVENTION”, con i maggiori maestri di ballo provenienti da tutta Italia. L’esibizione di Strongman: Truck Pull Tournament a cura di f.i.s. man audere, con anche il traino di un autobus affollato, potrebbe essere una soluzione nelle ore di punta? Confermato l’atteso appuntamento con le Farfalle Azzurre. Grazie alla collaborazione e alla partnership con Azzurro Sport, le splendide atlete dell’Aeronautica Militare, il Sergente Marinella Falca, il Primo Aviere Camilla Bini e Andrea Stefanescu (Cavaliere Dell'ordine al Merito della Repubblica Italiana), campionesse olimpiche di Ginnastica Ritmica a Londra 2012. Insieme a loro i due pentatleti Francesca Gandolfo e Andrea Puc-

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ciarello, che si esibiranno con il Club Scherma la Farnesiana, che presenterà le varie discipline (Scherma Storica, Sciabola, Scherma Paralimpica). «Volevamo organizzare – ci racconta il sindaco Nicola Cesari – una fiera diversa, che rappresentasse i valori che l’Amministrazione comunale ha scelto di promuovere e che fosse specchio del lavoro che il Comune sta portando avanti. Un Po di Sport, inserito nella fiera, è stato un passo in più nel consolidare il nostro cammino verso la salute, perché il benessere comincia anche in maniera semplice, divertendosi insieme e facendo Sport. Desideriamo che la nostra cittadina diventi un luogo attrattivo per le famiglie, per i giovani, dove si possa vivere “bene” a 360 gradi, dove il welfare venga declinato in tutte le sue molteplici sfaccettature: la salute, lo sport, la cultura, il benessere personale e l’attenzione verso l’altro». Ma non finisce qui, Sorbolo in fiera e Un PO di Sport sono anche tanto altro: in via Gruppini, presso il Centro Sportivo, si terrà il Torneo del Riccio, interregionale di Rugby 3° trofeo Filippo Cantoni per bambini dell’Under 6 fino alle Under 12, e un torneo di Basket in carrozzina. Il Pugilato sarà protagonista domenica pomeriggio, il 3° Trofeo di Boxe Città di Sorbolo “Memorial Marcello Padovani”, appuntamento di grande richiamo, realizzato a scopo benefico, che sarà anche l’evento conclusivo di questa grande kermesse sportiva e culturale e vedrà sul ring i campioni italiani, oltre alla Boxe femminile. Nella piazza principale, si potrà curiosare e farsi stupire dalle tante esibizioni di ginnastica artistica, arti marziali, danza country, danza aerea acrobatica e pole dance. Accanto agli eventi sportivi, sabato e domenica sarà possibile visitare un’interessante mostra collettiva di pittura e mostre fotografiche: “Cromatismi in bianco e nero” e “Africa in to the wild”. A contorno, mercati contadini, l’iniziativa golosissima del Consorzio del Parmigiano Reggiano: Caseifici Aperti con assaggi e degustazioni per tutti i visitatori dei caseifici della provincia di Parma, a Sorbolo presso il Caseificio Sociale Bassa Parmense di Ramoscello. L’innovativa concezione della fiera con inseriti eventi sportivi di alto livello, va nella direzione di promuovere anche l’innovazione nella scuola con l’inserimento della Cultura del movimento, al centro dei nuovi modelli di apprenn dimento.

Per tutte le informazioni: info@abiliallosport.it ufficiostampa@abiliallosport.it www.unpodisport.it

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ginnastica ritmica

anCora un oro per le

farfalle aZZurre

ai Campionati del mondo di pesaro, che si sono disputati dal 30 agosto al 3 settembre scorsi, la squadra italiana allenata da emanuela maccarani ha trionfato nella specialitĂ 5 Cerchi. di Arturo Violetta foto Federginnastica

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l “volo” delle Farfalle Azzurre è ancora d’Oro! Settemila spettatori in delirio, mentre nell’Adriatic Arena di Pesaro risuonano le note dell’Inno di Mameli: sul gradino più alto del podio loro, le ragazze della nazionale italiana di Ginnastica Ritmica. Ancora una volta, con caparbietà ed eleganza, ci hanno regalato emozioni e soddisfazioni, battendo la favoritissima squadra russa, giunta seconda, e il Giappone, Medaglia di Bronzo. Alessia Maurelli (Aeronautica Militare), Martina Centofanti (Aeronautica Militare), Agnese Duranti (La Fenice), Beatrice Tornatore (Ardor Padova), Anna Basta (Pontevecchio) e Martina Santandrea (Estense Pu-

tinati) hanno totalizzato il punteggio di 18.900, contro il 18.700 delle ragazze russe e il 18.600 di quelle giapponesi. Una piccola rivincita rispetto alla delusione della giornata precedente, quando nel concorso generale per soli 25 millesimi le Farfalle non sono riuscite a salire sul podio, dovendosi accontentare del quarto posto. Per quanto riguarda la finale di specialità mista con le 3 palle e 2 funi, a vincere è stata la Russia (p. 18.900), seguita da Giappone (p. 18.650) e Bulgaria (p. 18.600). Per la nazionale italiana (p. 18.550) ancora un poco esaltante quarto posto. In classifica anche la Bielorussia (pt. 18.000), l’Ucraina (pt. 17.500), l’Azerbaijan (pt.

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17.100) e la Cina (pt. 16.675). La squadra di Emanuela Maccarani ha mantenuto il titolo di campionesse mondiali nell’attrezzo singolo così come era successo nel 2015 a Stoccarda con i 5 Nastri: «Oggi – hanno dichiarato le azzurre al termine della manifestazione – c’è stato il nostro riscatto. Siamo davvero contente per aver fatto cantare l'inno italiano a tutto il caloroso pubblico dell'Adriatic Arena». Quello di Pesaro è stato un Mondiale davvero interessante, che ha superato ogni più rosea aspettativa. Nei 5 giorni di manifestazione si sono registrate oltre 20mila presenze, con la partecipazione anche del ministro per lo Sport Luca Lotti, del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi e del Presidente del Coni Giovanni n Malagò.

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equitazione

longines global CHampions tour di Eleonora de Giorgio foto LGCT

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allo stadio dei marmi di roma i migliori binomi al mondo dell’equitazione.

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n week-end all’insegna del grande Sport quello che è appena terminato a Roma: presso lo Stadio dei Marmi Pietro Mennea si è svolta la terza edizione del Longines Global Champions Tour, penultima tappa prima della finale del circuito definito dal suo creatore Jan Tops come «la formula uno dell’equitazione». Dal 21 fino al 24 settembre il campo gara dell’LGCT ha ospitato i migliori del Salto Ostacoli a livello mondiale: hanno gareggiato i primi quattro classificati ai Campionati Europei di Goteborg (Peder Fredricsson, Harrie Smolders, Cian O’Connor e l’italiano Alberto Zorzi) e i primi sei del ranking LGCT (Harrie Smolders, Christian

Ahlmann, Alberto Zorzi, Maikel Van Der Vleuten, Lorenzo De Luca, Scott Brash) e sette tra i primi dieci del ranking mondiale Longines FEI (Lorenzo De Luca, secondo al mondo e cavaliere che veste la divisa dell’Aeronautica Militare, Kevin Staut in terza posizione, Scott Brash in quinta posizione, Harrie Smolders in sesta posizione, Christian Ahlmann in settima posizione, Maikel Van Der Vleuten in ottava posizione, Sergio Alvarez Moya in decima posizione). Tali premesse rappresentano le basi del grande successo dell’evento. Le due competizioni più importanti del Concorso sono state il Gran Premio Longines, vinto dall’amazzone svedese Evelina Tovek in sella a Castello

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194, e la gara a squadre Global Champions League, programmata su due sessioni e vede nella classifica generale al primo posto il team Hamburg Diamonds, prima della finale che si svolgerà in occasione dell’ultima tappa LGCT a Doha. La nostra nazione è stata rappresentata da otto cavalieri: Piergiorgio Bucci, Lorenzo De Luca, Emanuele Gaudiano (Carabiniere Scelto), Gianni Govoni, Giulia Martinengo Marquet (1°Aviere Scelto, unica amazzone della squadra italiana, alla sua seconda volta nell’LGCT dopo il successo a Valencia 2011 con la vittoria della gara più alta di chiusura evento) Paolo Paini, Luigi Polesello e il Caporal Maggiore Alberto Zorzi. I risultati non sono mancati: i cavalieri azzurri hanno confermato l’ottimo livello della nostra equitazione. Il migliore nel selettivo Gran Premio Longines tra gli italiani è stato l’Aviere Scelto Lorenzo De Luca: in sella a Halifax van het Kluizebos ha conquistato la settima posizione con 4 penalità e un tempo di 71.53 secondi. Il cavaliere leccese aveva strappato uno dei 25 pass per l’accesso al Gran Premio grazie ad un superbo percorso netto, sempre in sella al formidabile sauro Halifax, chiudendo la difficile qualifica al 6° posto. Ottima anche la performance dell’altro rappresentante del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare, il 1°Av.Sc. Giulia Martinengo Marquet, che nella giornata di venerdì ha messo a segno importanti piazzamenti, conquistando l’ottavo posto nella gara da 1.45 in sella a

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Kiwi Kick (migliore degli italiani) e il dodicesimo posto in sella a Fine Edition nel selettivo percorso da 1.50/.155 chiuso con una sola penalità per il tempo. Il pubblico ha avuto modo di ammirare questi grandi binomi su percorsi assolutamente impegnativi che hanno lasciato gli spettatori con il fiato sospeso. La manifestazione ha previsto diverse iniziative come il Carosello del 4* Reggimento dei Carabinieri a Cavallo, quello dei Lancieri di Montebello e dei ragazzi di Villa Buon Respiro; la partita di beneficienza “Equitazione, sport e salute”; nella quale Calciatori di serie A, sportivi, personaggi dello spettacolo e cavalieri si sono sfidati per promuovere la raccolta fondi sul Morbo di Chron, attività di promozione degli sport equestri dedicata ai disabili nel villaggio “Pony e Bimbi”, l’Area Autografi nella quale i campioni hanno firmato autografi e scattato foto con i piccoli ospiti del concorso. A presentare l’evento in conferenza stampa il Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri Marco Di Paola, il Vice Presidente CONI Vicario Franco Chimenti, il Direttore Sportivo Longines Global Champions Tour Marco Danese, il Consigliere FISE e coordinatrice della tappa romana dell’LGCT Eleonora Di Giuseppe. Presenti autorità e personalità del mondo sportivo nazionale e internazionale, nella cornice di uno Stadio dei Marmi animato dal fascino del Salto Ostacoli e dal trasporto dei n suoi appassionati.



scherma

l’italia con “le stellette” chiude al primo posto nel medagliere del 45° Campionato mondiale militare di scherma 22 Azzurro Sport 4/2017


di Andrea Colotti foto Federscherma (Bizzi)

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n’edizione da ricordare quella appena conclusa nello splendido scenario del Pala Tupparello di Acireale (CT), che ha riportato la massima competizione schermistica militare in Italia dopo ben 12 anni dall’edizione di Grosseto nel 2005. A contendersi le medaglie della 45a edizione dei Mondiali Militari di Scherma, dal 14 al 17 settembre, si sono presentati 255 atleti in uniforme provenienti da 18 nazioni a rappresentare il grande legame esistente tra lo Sport e le Forze Armate, una partecipazione ampia che rappresenta un attestato di fiducia nei confronti dell’organizzazione italiana ed anche l’appeal della Scherma italiana e della Sicilia nello specifico. Il Cism, International Military Sport Council, con il suo motto “amicizia attraverso lo Sport” ha consentito ai militari di rapportarsi su di un terreno che è abbastanza diverso dal solito, ma con lo stesso spirito e con gli stessi valori militari che sono l’impegno, la lealtà e l’abnegazione. In pedana nella quattro giorni di gara, perfettamente organizzata dalla Federa-

zione Italiana Scherma sotto l’egida dello Stato Maggiore della Difesa, sono scesi i migliori esponenti del movimento schermistico internazionale, dando vita ad assalti di altissimo spessore tecnico che hanno entusiasmato il folto pubblico sempre presente sugli spalti. La nazionale Italiana con le stellette ha fatto suo il medagliere della manifestazione, grazie alle performance degli stessi atleti che più volte hanno fatto risuonare l’inno di Mameli nelle più importanti competizioni internazionali. Nella prima giornata per gli azzurri arrivano subito un Oro, un Argento e due Medaglie di Bronzo. La doppietta italiana arriva dal fioretto femminile dove l’Aviere Capo Francesca Palumbo si laurea campionessa del Mondo militare, superando in finale per 15-10 la compagna di Nazionale, il Finanziere Scelto Camilla Mancini. La lucana conquista la Medaglia d’Oro al termine di un percorso di gara che l’aveva vista dapprima aver ragione per 15-14 dalla francese Pauline Ranvier, poi superare ai quarti la compagna di Nazionale e

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di club l’Aviere Capo Elisa Vardaro col punteggio di 15-4, per poi rimontare e superare in semifinale la polacca Synoradzka per 15-8. Arrivano invece dalla Spada Femminile le due Medaglie di Bronzo della prima giornata. A conquistare il terzo gradino del podio sono state l’Appuntato Rossella Fiamingo e il Caporale Maggiore Scelto Mara Navarria. Rossella Fiamingo, nel suo percorso di gara, ha esordito nel tabellone delle 32 superando 15-7 la romena Calcan. A seguire ha avuto ragione della tedesca Alexandra Ndolo per 15-14 ed ai quarti ha sconfitto l’ucraina Bezhura col netto punteggio di 15-6. In semifinale è però stata fermata per 159 dalla russa Tatyana Andryushina. Stessa sorte per Mara Navarria, sconfitta in semifinale dalla francese Caroline Vitalis 15-8. L’azzurra aveva festeggiato l’approdo in semifinale dopo la stoccata del 15-5 ai quarti contro la polacca Pierkaska, dando

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seguito così alle vittorie per 15-12 contro la romena Veres nel turno delle 16 e contro l’ucraina Brovko per 15-11. La seconda giornata di gare porta ancora un bel bottino per la squadra azzurra: arrivano le Medaglie d’Oro, d’Argento e di bronzo conquistate rispettivamente da Alessio Foconi e da Enrico e Daniele Garozzo. L’inno di Mameli risuona al termine della gara di fioretto maschile dove l’Aviere Capo Alessio Foconi conquista il titolo di campione del Mondo militari 2017. Il fiorettista umbro si impone in finale contro il francese Enzo Lefort col netto punteggio di 15-10. In precedenza si era aggiudicato due derby tra italiani. In semifinale, infatti, Alessio Foconi aveva avuto la meglio sull’Appuntato Daniele Garozzo, col punteggio di 15-14, dando continuità al successo nell’altro derby dei quarti di finale contro il Carabiniere Scelto Andrea Cassarà per 15-11. Per il fiorettista di Terni la giornata

d’oro era iniziata con la vittoria sul sudcoreano Jun Hyuk Kwak per 15-10. Conquista la medaglia di bronzo invece il “padrone di casa” Daniele Garozzo. L’olimpionico di Rio2016 era arrivato alla sfida di semifinale dopo aver superato agli ottavi il tedesco Alexander Kahl per 15-11 e poi ai quarti il francese Baptiste Mourrain col punteggio di 15-10. La terza Medaglia azzurra arriva dalla Spada Maschile con il Carabiniere Scelto Enrico Garozzo, fratello del fiorettista che sale sul secondo gradino del podio, conquistando la Medaglia d’Argento. A fermare lo spadista acese, supportato dal pubblico di casa, è stato il francese Mathias Biabiany, col punteggio di 15-9 nell’assalto finale. La terza giornata di gara, che vede l’inizio degli “scontri” a squadre, vive dello straordinario abbraccio del pubblico di Caltagirone. Lasciato per un giorno il Pala Tupparello di Acireale, la scherma mon-


diale militare si è spostata nel calatino dove per l’occasione è stato inaugurato il nuovo Palasport. L’Italia ha mantenuto fede alle promesse conquistando altre tre Medaglie: arrivano infatti due medaglie d’Oro, grazie alle squadre di sciabola maschile e fioretto femminile, ed una di bronzo con il quartetto azzurro di spada femminile. Nella sciabola maschile l’Italia trionfa conquistando la medaglia d’oro grazie al successo in finale contro l’Ucraina per 45-24. A salire sul gradino più alto del podio è stato il quartetto composto dal Primo Aviere Capo Diego Occhiuzzi, l’Appuntato

Alberto Pellegrini, il Primo Caporal Maggiore Giovanni Repetti e il Carabiniere Matteo Neri, che dopo aver sconfitto per 45-36 ai quarti la squadra mista del Cism, era approdata in finale superando col punteggio di 45-38 la Russia. Italia d’Oro anche nel fioretto femminile. La squadra composta dall’Oro individuale, l’Aviere Capo Francesca Palumbo, assieme all’argento il Finanziere Scelto Camilla Mancini, dal Carabiniere Scelto Martina Batini e dall’Aviere Capo Elisa Vardaro ha infatti vinto per 45-30 il match di finale contro la rappresentativa del CISM, dopo che in precedenza si era aggiudicata

per 45-35 l’assalto di semifinale contro la Polonia. Nella spada femminile, invece, l’Italia ha superato la Russia per 41-33 conquistando la medaglia di Bronzo. La squadra italiana formata dall’Appuntato Rossella Fiamingo, dal Caporale Maggiore Scelto Mara Navarria, dal Primo Caporal Maggiore Francesca Boscarelli e dal Primo Aviere Scelto Marta Ferrari, dopo il successo ai quarti contro la Cina per 45-26, era stata fermata alla priorità per 35-34 dalla Polonia in semifinale. Nell’ultima giornata ad impinguare il bottino azzurro arrivano la medaglia d’Oro vinta dalla squadra di fioretto maschile e

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quella di Bronzo conquistata dal quartetto di sciabola femminile. Il tripudio dell’impianto acese arriva alla stoccata del 4540 della finale di fioretto maschile, portata a segno dal “padrone di casa”, l’Appuntato Daniele Garozzo che conclude così la sfida contro la Francia, decretando la conquista della medaglia d’oro. L’olimpionico di Rio2016 assieme al Finanziere Scelto Giorgio Avola, il Carabiniere Scelto Andrea Cassarà ed all’oro individuale l’Aviere Capo Alessio Foconi, salgono quindi sul gradino più alto del podio, facendo risuonare l’inno di Mameli, prima della cerimonia di chiusura. Per gli azzurri, testa di serie numero 1, la gara era iniziata dai quarti di finale dove avevano superato per 45-10 la Romania, vincendo poi in semifinale contro la Russia col punteggio di 45-27. Italia di bronzo nella sciabola femminile a squadre. Il quartetto formato dal Primo Aviere Rebecca Gargano, dall’Aviere

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Scelto Michela Battiston e dai Primo Caporal Maggiore Chiara Mormile e Martina Criscio, dopo aver vinto per 45-27 ai quarti contro la Romania, è stato sconfitto 45-44 in semifinale dalla Francia. La sfida contro la Cina, vinta per 45-28, ha permesso alle azzurre di salire sul terzo gradino del podio. Nella spada maschile, invece, l’Italia esce sconfitta ai quarti di finale. L’argento individuale, il Carabiniere Scelto Enrico Garozzo, il bicampione del Mondo il Sergente Paolo Pizzo, l’olimpionico di Pechino2008 il Primo Aviere Capo Matteo Tagliariol ed il giovane Caporal Maggiore Gabriele Cimini, sono stati fermati al minuto supplementare per 44-43 dalla Francia. L’ultima giornata al Pala Tupparello è contraddistinta dalla festa azzurra: l’Italia infatti conquista il medagliere finale dall’alto delle sue 12 medaglie complessive, di cui 5 d’Oro, 2 d’Argento e 5 di Bronzo a dimostrazione che ancora una volta nella n scherma l’Italia non ha rivali.



pattinaggio

lollobrigida a tutto oro di Claudia Bacci Foto Facebook

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la pattinatrice del Centro sportivo dell’aeronautica militare guida gli azzurri nel World roller games

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l Primo Aviere Francesca Lollobrigida sembra proprio non volersi fermare; la scia di vittorie che sta inanellando nell’ultimo periodo è davvero impressionante. Il suo palmares si è ulteriormente arricchito con i successi conseguiti in Cina, a Nanjing (Nanchino), in occasione del World Roller Games dove l’atleta dell’Aeronautica Militare, e capitano della delegazione italiana ha vinto, o meglio, stravinto, portandosi a casa tre titoli mondiali oltre ad un Argento e un Bronzo. Successi che hanno contribuito a far volare alto la compagine tricolore che si è piazzata seconda nel medagliere generale dietro solo alla Colombia. Prima però nel numero di podi conquistando titoli e medaglie in sei discipline, come nessun altro Paese al mondo. Per i ragazzi di Massimiliano Presti sono arrivate 20 Medaglie d’Oro, 25 d’Argento e 31 di Bronzo, per un totale di 76 podi, ben 21 in più rispetto a quelli conquistati lo scorso anno tra i vari campionati iridati. Quella in Cina verrà ricordata per essere stata la 1a edizione dei World Roller Games che ha accorpato in un’unica sede, per la prima volta nella Storia, i Campionati Mondiali di tutte le 10 discipline del mondo roller: Corsa, Artistico, Hockey Pista, Hockey Inline, Inline alpine, Downhill, Roller

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Freestyle, Inline Freestyle, Roller Derby e Skateboarding. Lo straordinario successo degli italiani, andato ben oltre le più rosee aspettative della federazione fao ben sperare per i prossimi Youth Olimpic Games di Buenos Aires 2018 per quanto riguarda la Corsa e le Olimpiadi di Tokyo 2020 con lo Skateboarding. Per la pattinatrice del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare gli Ori sono arrivati nella 15.000 metri eliminazione, nella 10.000 metri eliminazione su strada, nell’americana a squadre su strada. Il quarto Oro poteva arrivare dalla 1.000 sprint dove per soli 5 centesimi non ha battuto la colombiana, mentre il Bronzo arriva nella 20.000 a eliminazione. Altro atleta del Centro Sportivo dell'Aeronautica Militare che ha ben figurato è l’Aviere Daniel Niero. Dopo un inizio sfortunato, cade infatti nella finale della gara a punti, per il pattinatore sono arrivate le meritate soddisfazioni. Conquista infatti 3 Medaglie di Bronzo: nei 10.000 metri eliminazione, nell’americana a squadre su pista e nella 20.000 metri eliminazione su strada. Risultati coi quali si conferma uno degli atleti più forti nelle gare ad elimin nazione.

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attualità

“Il rilancio del Mezzogiorno attraverso la logistica intermodale sostenibile” da Napoli la sfida è stata lanciata.

«U

n punto di partenza e non di arrivo», ha rassicurato Guido Grimaldi, presidente Alis – Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile. Nel capoluogo campano si sono confrontati, a tutto campo, i veri protagonisti del settore e non solo. Le grandi imprese del Paese, imprenditoria di successo, Acqua Sant’Anna, IVECO, DHL e gruppo Veronesi, poi ancora i Presidenti di prestigiose Autorità di Sistemi Portuali, oltre 1.000 delegati in rappresentanza dell'intero settore dei trasporti. Parlamentari e rappresentanti del Governo nazionale e del sistema delle Regioni. In sala il vice Ministro ai Trasporti, Riccardo Nencini, il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, e come moderatori, i giornalisti Bruno Vespa e Sergio Luciano. Il Vice Ministro Nencini ha auspicato tempi più certi per le opere pubbliche con il nuovo codice degli appalti ed il Presidente

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De Luca ha puntato sulla sburocratizzazione «la logistica – ha rilanciato – è essenziale per il decollo economico del territorio ed anche per la competitività del nostro traffico merci, noi abbiamo però una croce: la palude burocratica. Bisognerà fare sempre di più». «Vince – ha detto Grimaldi in sintonia con gli auspici delle Istituzioni – chi mette insieme più soggetti, chi allarga e costruisce proposte. Chi ha idee chiare e voglia di misurarsi sui problemi, chi riconosce le opportunità». Durante l’intensa giornata diversi i punti trattati. La semplificazione normativa, la partita delle infrastrutture, la tassazione e, naturalmente, il Mezzogiorno. Si sono riconosciuti i passi in avanti, fatti negli anni, e si è individuata una nuova prospettiva. «Il rilancio del Sud è uno dei punti fondamentali, uno dei nostri obiettivi e questo va a favore degli imprenditori del Mezzogiorno ma anche di quelli del Nord che potranno, con una logistica più efficiente, spedire le proprie


merci a condizioni vantaggiose», ha sottolineato il presidente di ALIS Guido Grimaldi. «Con un sistema della logistica più moderno c’è infatti un vantaggio per i consumatori meridionali, per le famiglie e per le imprese. C'è chi, nelle famiglie, potrebbe comprare merci a costi minori e chi, nella impresa, esportare con più facilità i propri prodotti». In Alis le idee sono chiare e si continuerà nei prossimi mesi. La straordinaria riuscita dell’evento è, dunque, la base del lavoro futuro. Tra i tantissimi relatori sono intervenuti Alberto Bertone, presidente di Acqua Sant’Anna, Alberto Nobis, amministratore delegato di DHL Express Italia, Pierre Lahutte, Brand President di IVECO e Massimo Zanin, amministratore delegato di Feed – Gruppo Veronesi, il Presidente di RINA S.p.a., Ugo Salerno, il vicepresidente International Chamber of Shipping, Emanuele Grimaldi. Ed ancora Pietro Spirito, Presidente di Adsp Mar Tirreno Centrale, Pino Musolino, Presidente Adsp Mar Adriatico Settentrionale, Stefano Corsini, Presidente Adsp Mar Tirreno Settentrionale, Ugo Patroni Griffi, Presidente Adsp Mar Adriatico Meridionale, Andrea Annunziata, Presidente Adsp Mar di Sicilia Orientale, Sergio Prete, Presidente Adsp Mar Ionio e Francesco Maria Di Majo, Presidente Adsp Mar Tirreno Centro Settentrionale. La giornata ha consentito riflessioni su più punti. In mattinata si è discusso del tema “L’evoluzione del trasporto e della logistica attraverso la modalità sostenibile” ed ancora il “Rilancio del Mezzogiorno”, con le Istituzioni protagoniste. Il convegno si è concluso, nel pomeriggio, con Il Salotto dell’ALIS, nel quale sono stati affrontati temi legati al nuovo modo di fare sistema in ambito portuale. «ALIS è realmente l’espressione di un’Italia in movimento – ha ricordato il Presidente dell’Associazione Logistica – Tutti insieme siamo una forza capace di dare risposte concrete al settore della logistica intermodale, espressione di un Paese che vuole promuovere lo sviluppo del trasporto combinato ecosostenibile». Dalla parte di Alis non solo i numeri, più di 1.200 aziende associate, oltre alla partecipazione di Enti Istituzionali e di Autorità di Sistema Portuale, circa 120 mila lavoratori rappresentati, un parco veicolare di più di 80.000 mezzi con oltre 2.700 collegamenti marittimi settimanali solo per le isole e più di 120 linee di Autostrade del Mare, ma anche la determinazione e la leadership, ormai acclan rata, di un intero settore.

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psicologia

la paura distrugge la curiosità e la vivacità di Matteo Simone

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el testo «Il corpo accusa il colpo», di Bessel Van Der Kolk, possiamo leggere qualcosa di interessante circa la paura: «La paura distrugge la curiosità e la vivacità. Non c’è crescita senza curiosità e non c’è capacità di adattamento senza la capacità di esplorare, attraverso prove ed errori, chi sei e ciò che è importante per te». Credo che questo concetto sia valido sia per i bambini che iniziano a relazionarsi con il mondo, ma anche per gli adulti che non possono nascondersi al sicuro dentro le mura domestiche e fare solo quello che sono sicuri di saper fare; è importante continuare a sperimentare sempre, a mettersi in gioco, ad apprendere attraverso prove ed errori senza temere il giudizio senza aver paura di sbagliare, andare incontro al nuovo per mettersi alla prova. Anche la paura di non farcela, dell’ignoto della gara estrema, delle condizioni atmosferiche, queste paure si possono addomesticare pensando che tutto ciò che può succedere in allenamento o in gara fa parte della vita e, quindi ad ogni problema c’è almeno una soluzione da poter trovare. Il fisico e la mente si adattano alle paure e si scopre che, anche in certe situazioni del passato si è avuto paura, ma poi si è riusciti a continuare, ad andare avanti, ed anche aiuta il fatto che altri simili a noi ci sono riusciti e anche all’inizio era dura per loro oppure anche loro avevano paura ma poi ce l’hanno fatta e così se vogliamo anche noi pos-

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siamo riuscire nel raggiungere i nostri obiettivi nello sport e nella vita. Riuscendo in ciò diventano più addomesticabili e gestibili la fatica e la paura ed allo stesso tempo si rafforza la mente, si eleva l’autoefficacia personale e si sviluppa la resilienza. È quello che emerge da interviste ad atleti che partecipano a competizioni estreme che comportano tante ore di gara e di allenamento ed in percorsi e condizioni atmosferiche impervie. La paura di non farcela può portare a pensieri negativi e alla successiva ansia. In questi casi è importante focalizzarsi sul respiro, fermarsi ed osservare quello che succede ascoltando il respiro, pian piano il respiro rallenta, si può osservare la diminuzione delle palpitazioni e del tremore delle mani. La paura di sbagliare e di non essere all’altezza può causare ansia, stress e aggressività verso tutti. Importante è esprimere in diversi modi e con diverse modalità quello che si sente, la propria sofferenza, il proprio dolore, disagio. Mezzi di espressione possono essere, la scrittura, il disegno, la drammatizzazione, parlarne con persone di riferimento o professionisti dell’aiuto. La partecipazione a gare estreme è una scoperta, un contattare il proprio limite, sfidare se stessi, conoscere nuovi percorsi, sentire nuove emozioni. Come nei lunghi viaggi che capitano imprevisti, anche nelle ultramaratone possono accadere degli imprevisti lungo il percorso, ma ciò non impedisce di fare esperienze che danno un senso alla propria vita. Per-

tanto è importante che sia gli atleti che gli allenatori siano formati dal punto di vista degli aspetti mentali. Si può fare un lavoro di autoconsapevolezza con l’atleta volto a riconoscere i sintomi dell’ansia e a interpretarli correttamente. Si possono insegnare metodi e tecniche di rilassamento volte a ridurre il livello di ansia. Sergio Mazzei, Direttore dell’Istituto Gestalt e Body Work di Cagliari, affermando nel mio testo Sviluppare la resilienza, che: “Evidentemente il senso della resilienza in buona sostanza equivale all’avere coraggio, all’insistere nel raggiungere il proprio scopo e dunque al non sottrarsi alla propria esperienza, qualunque essa sia, al non censurare o negare la propria verità, allo stare con il proprio dolore e impedimento, al tener duro anche se le circostanze sembrano insostenibili.” Gli ultramaratoneti, in genere non sperimentano l’ansia della competizione, del pregara, ma quello che in genere avviene è una certa aspettativa positiva, non si vede l’ora di affrontare il lungo viaggio che, come i lunghi viaggi, è fatto di conoscenza, di scoperte, di imprevisti. Gli ultramaratoneti come si fa per i lunghi viaggi, si preparano in anticipo, si informano sulle condizioni climatiche sul percorso, su quello che è opportuno o indispensabile portare a seguito, si documentano. Come i lunghi viaggi diventa importante la preparazione, l’attesa, c’è una voglia di divertirsi, di conoscere, di scoprire se stessi e quello che succede. n



basket

primo oro per la sloVenia l’italia si ferma ai quarti di Stefano Colotti Foto FIB

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all’europeo 2017 il gruppo guidato dal coach ettore messina esce dalla competizione contro la serbia, sorpresa poi in finale dalle stelle slovene dragic e doncic che regalano il primo successo nella storia alla loro nazionale.

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n un’edizione innovativa che ha visto come paesi ospitanti Turchia, Finlandia, Romania e Israele, l’Ital Basket rispetta le attese, si dimostra un gruppo coeso spinto dai leader “NBA” Datome e Belinelli, ma non riesce nell’impresa. Nel girone C insieme a Lituania, Germania, Ucraina, Israele e Georgia, gli azzurri allenati da Messina rispettano i pronostici, tenendo testa ma cedendo nel finale ai solidi quintetti di Germania (55-61) e Lituania (73-78), per poi vincere comodamente con Israele (69-48) e Ucraina (78-66). Nell’ultima e delicata sfida gli azzurri affrontano l’ostica Georgia, conducendo per tutta la gara e resistendo all’assalto finale degli avversari che si portano a sole due lunghezze, punteggio finale 71-69, qualificandosi come terza squadra del gruppo dietro lituani e tedeschi. Nella fase a eliminazione diretta, gli azzurri pescano negli ottavi di finale la Finlandia, partita superata piut-

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tosto agilmente grazie alle triple di Belinelli che hanno portato gli azzurri in vantaggio di venti punti al primo tempo, (70-57) permettendo così una facile gestione per il resto della gara. Decisivi anche i 15 punti di Datome, come i 10 di Hacket e Meli. Nei quarti di finale l’Italia si è poi arresa all’esperta Serbia guidata da coach Sasha Djordjevic. Troppa la differenza di talento e di centimetri, visto che i nostri avversari hanno dominato a rimbalzo catturandone 44 contro i nostri 19, trascinati da un grande Bogdan Bogdanovic (22 punti alla fine). Troppo solida anche la difesa serba con i nostri giocatori costretti a tirare dalla lunga distanza ma purtroppo imprecisi, con 10 tiri da tre consecutivi sbagliati che hanno fatto sicuramente la differenza. La Serbia, dopo aver sconfitto in semifinale la Russia, si ferma nuovamente a un passo dal successo, così come nei mondiali del 2014 e nelle Olimpiadi del 2016. Complici alcuni giocatori chiave assenti, ma soprattutto il talento delle stelle nel quintetto della Slovenia Luka Doncic e Goran Dragic, nella finale tutta balcanica i serbi devono arrendersi agli sloveni per 89 punti a 85, nonostante i 22 punti di Bogdanovic. Il gradino più basso del podio viene occupato dalla Spagna guidata da Gasol, che si aggiudica la fin nale per il terzo posto contro la Russia.

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tennis

us open

il ritorno di nadal, l’inizio della stephens di Stefano Colotti Foto US Open

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sui campi di flushing meadows il maiorchino trionfa per la terza volta in carriera, mentre la promessa sloane stephens conquista il suo primo slam.

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on c’è due senza tre. Ad anni di distanza dai successi del 2010 e del 2014, Rafael Nadal fa tris conquistando l’edizione 2017 degli Us Open, ritornando a occupare la prima posizione del ranking mondiale. Questa volta il tennista di Maiorca non ha incrociato sulla sua strada Roger Federer, eliminato nei quarti di finale a sorpresa da un ritrovato Juan Martin Del Potro, in quello che è stato uno dei match più spettacolari e combattuti del torneo. Nella semifinale lo stesso argentino si è poi arreso a Nadal in quattro set. Piena di soprese l’altra parte di tabellone che ha portato in finale l’outsider Kevin Anderson, sudafricano numero 15 al Mondo. Complici le assenze di Andy

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Murray e Novak Djokovic nel torneo, bravo Anderson a cogliere questa occasione spingendosi così avanti sconfiggendo l’ottimo Paolo Lorenzi agli ottavi di finale (miglior risultato di sempre a New York per l’azzurro), l’americano “spara ace” Sam Querry nei quarti di finale e il solido spagnolo Carreno Busta in semifinale. All’atto conclusivo Anderson non ha potuto però fare niente contro un Nadal determinato e concentrato che ha alzato il trofeo dopo aver chiuso con il punteggio di 6-3 6-3 6-4. Nel femminile torneo con molti colpi di scena. Con Serena Williams assente (congedo maternità) le favorite erano la ceca Karolina Pliskova, la romena Simona Halep e la spagnola Garbin Muguruza. A sorpresa, sono

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state eliminate tutte prima delle semifinali, le quali sono state riempite, complice anche il tifo casalingo, unicamente da giocatrici americane. Nel primo slot si sono trovate Madison Keys e Coco Vanderwegue, mentre nell’altra parte di tabellone sfida tra la veterana Venus Williams e l’eterna promessa Sloane Stephens, giocatrice etichettata sempre come possibile porta bandiera USA proprio dopo le Williams. E proprio gli US Open 2017 sono stati l’occasione sempre cercata per Sloane che ha sconfitto in tre set Venus per poi liquidare con un nettissimo 6-1 6-2 la coetanea Keys. Dopo anni di domini tennistici dei “soliti noti” sia nel circuito del Tennis maschile che in quello femminile si inizia ad avn vertire aria di cambiamento.



ciclismo

luCa rigHetti

progetto 20-20. in bici verso toKYo di Andrea Del Bue

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uona la prima. Roba da chi sa il fatto suo. Anzi: roba da campioni. Questo è Luca Righetti: parmense, 39 anni, da quando ne ha 16 paralizzato ad una gamba a causa di un incidente stradale. Con lo sport ha dimestichezza visto che ha partecipato alle Paralimpiadi di Sochi 2014, nello snowboard cross. Pochi mesi fa la rivoluzione: tavola in garage, da tirare fuori solo per diletto, bicicletta nuova fiammante. Mica per la pensione però; l’obiettivo infatti è Tokyo 2020. Ancora Paralimpiadi, questa volta estive, questa volta su due ruote. Qualcuno gli ha sussurrato: «Sei pazzo». Poi, però, si è dovuto presto ricredere: Righetti, alla prima chance, ha fatto suo il campionato italiano di Mountain Bike, lasciando alle spalle chi aveva più esperienza di lui e a bocca aperta chi non ci credeva. Chi non gli ha mai fatto mancare la fiducia è il Team Equa, una squadra che ha sfornato campioni europei, mondiali e paralimpici e che in Righetti ha scommesso a scatola chiusa: di lui ha compreso la determinazione, la forza di volontà, il coraggio. Fiducia ripagata con gli interessi. Buona la prima allora: roba da campione, appunto. Una deviazione, quella dell’off road, che non porta in Giappone, perché le Paralimpiadi che insegue l’atleta sono quelle su strada. A supportarlo c’è anche il «Progetto 20-20», che lo accompagnerà in questa avùventura. Dallo snowboard al ciclismo: perché? «Per caso, come spesso in questi casi. Stavo recuperando dalla frattura di tibia e perone che avevo subito con lo snowboard; per riabilitare la gamba ho iniziato ad andare in bicicletta. Mi piaceva e ho cominciato a fare qualche uscita amatoriale: prima pianura, poi le salite. E vedevo che non ero male». Le Paralimpiadi, però, non sono semplici da raggiungere. «La sfida è proprio questa e io ci credo sempre. D'altra parte, tanti campioni sono passati da uno sport all'altro, rimanendo ad altissimi livelli; due nomi su tutti: Alex Zanardi e Francesca Porcellato. Lei, in particolare, è passata come me dalla neve alla bici. Allora mi sono detto: «Perché non posso farlo anche io?».

Mancano quasi quattro anni: si sta già preparando? «Sì, perché la mia è una scommessa su me stesso. Innanzitutto, ho fatto il possibile per entrare in una delle squadre più importanti d'Italia, il Team Equa, che ha sede in provincia di Pavia. Nelle loro fila hanno dei campioni olimpici, come Paolo Cecchetto (Oro a Rio nella gara in linea di Handbike, ndr), o comunque dei medagliati, come Giovanni Achenza (Bronzo in Brasile nel Paratriathlon, ndr). Non è stato facile. Mi hanno fatto un colloquio e hanno valutato che il mio carattere e la mia determinazione, uniti all’esperienza internazionale che ho avuto con lo snowboard, bastassero per meritare un posto. Hanno una marea di richieste, devono fare selezione: essere entrato mi riempie d'orgoglio, anche se so che non ho ancora dimostrato niente». Niente? Poche gare e già un titolo di campione italiano. «Sì, questa è una soddisfazione enorme in effetti. A Toppo di Travesio, in provincia di Pordenone, ho vinto il titolo italiano Mountain Bike, alla mia prima gara ufficiale. Posso dirlo: ho fatto il colpaccio». Poi è tornato alla strada e ha vinto anche lì. «Sì. Altra sensazione stupenda: maglia rosa sul circuito automobilistico di Monza. Esco da un periodo fantastico, per cui ho dei ringraziamenti da fare: il Team Equa, su tutti il presidente Ercole Spada e l’allenatore e direttore sportivo Federico Sannelli; Enzo Lanini e lo staff della Fit Planet, a Abili allo Sport per la collaborazione, al Levante Bike di Sorbolo per la preparazione del mezzo, l’ANMIC per il supporto, al sindaco di Sorbolo (cittadina alle porte di Parma di cui è originario Righetti, ndr), Nicola Cesari, per il tifo sfegatato e tutti i ciclisti che corrono con me e mi sopportano». Quali sono gli obiettivi a breve termine? «Se parliamo della strada, nelle prime uscite mi staccavo, ora, invece, voglio e posso restare in gruppo. Ma sarà solo il primo passo: voglio entrare nel giro della Coppa del Mondo già il prossimo anno. L’obiettivo maestro rimane, però, n Tokyo: la mia sfida è arrivare lì».

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tiro con l’arco

l’aeronautiCa militare fa tris

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l’

edizione numero 56 dei Campionati Italiani Targa si è tenuta dal 15 al 17 settembre scorso a Oderzo (Tv), ultimo test per le Nazionali che a ottobre affronteranno i Campionati Mondiali a Città del Messico. Nell’Arco Olimpico trionfano gli Atleti del Centro Sportivo A.M. di Vigna di Valle.Il nuovo campione italiano nell’Arco Olimpico è Mauro Nespoli. L’arciere dell’Aeronautica Militare, Oro olimpico a Londra 2012, conquista il titolo battendo in una finale tutta “azzurra”, con il punteggio di 7-3, il compagno di nazionale Marco Morello, anch’esso in forza all’Aeronautica. Per il Primo Aviere Scelto Nespoli quello di Oderzo rappresenta il secondo titolo italiano della sua carriera, dopo quello ottenuto nel 2013. Terzo classificato, per un podio tutto targato Aeronautica Militare, è stato il Primo Aviere Scelto Marco Galiazzo che ha avuto la meglio sull’atleta delle Fiamme Azzurre Massimiliano Mandia con il punteggio di 6-0. Anche sul versante femminile è arrivato un ottimo risultato con l’Aviere Capo Jessica Tomasi che è stata battuta 6-2 da Loredana Spera (Arcieri del Sud) in una finale tutta azzurra, dovendosi accontentare del secondo piazzamento. La ligure Chiara Rebagliati (Arcieri Torrevecchia) vince il Bronzo grazie al 6-2 con cui batte la titolare di Rio 2016 Lucilla n Boari (Arcieri Gonzaga).




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