Azzurro Sport 4-2018

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Azzurro Sport BIMESTRALE DI CULTURA SPORTIVA AERONAUTICA

ANNO 5 – NUMERO 4

LE FARFALLE AZZURRE CONQUISTANO SOFIA

MONDIALI GINNASTICA RITMICA

IL TRIO DELL’A.M. FA CENTRO TIRO CON L’ARCO



EDITORIALE

S

iamo giunti alla fine dell’estate, periodo di vacanze per molti ma non per Azzurro Sport, che ha seguito importanti appuntamenti sportivi nei quali l’Italia ha sempre ben figurato. Un’estate davvero ricca per gli atleti dell’Aeronautica Militare e, più in generale, per l’intero panorama sportivo italiano. Non poteva mancare un richiamo all’eccellente prova dei nuotatori azzurri che agli ultimi Europei hanno conquistato ben 39 Medaglie, record italiano di sempre. Al di là dei podi, l’aspetto più significativo di questa manifestazione è l’apporto che le giovani leve hanno dato in vasca; riusultati importanti e inaspettati che fanno ben sperare per il prossimo futuro. E sul connubio tra passato, in questo caso glorioso, e il presente siamo virtualmente andati a Madrid per assistere all’impresa di Tortu che, a distanza di 39 anni dalla leggendaria corsa di Mennea, è riuscito ad abbattere il muro dei 10 secondi fissando il nuovo record italiano a 9 secondi e 99 centesimi. Non poteva mancare l’approfondimento riservato agli atleti che hanno deciso di servire il mondo dello Sport indossando l’uniforme. Partiamo dal successo di Marziani al Longines Global Champions Tour Roma, e alle prove di De luca e della Martinengo; ostacolo dopo ostacolo, gli avieri del Centro Sportivo dell’A.M.

stanno contribuendo alla crescita del peso italiano nell’Equitazione. Non potevamo non parlare delle Farfalle Azzurre: il team della Ritmica ha saputo conciliare grinta e leggiadria in un mix fantastico che sta regalando vittorie su vittorie. Dalla pedana della Ginnastica passiamo alla sabbia dei campi di Beach Volley che questa estate hanno visto la rinascita del duo Menegatti–Orsi Toth; le due beacher dell’Aeronautica Militare dopo due anni si sono ritrovate. Una scelta felice visto che alla prima uscita ufficiale ad Agadir hanno conquistato il primo posto. Per una coppia che nasce c’è n’è una che decide di separarsi. È il caso di Marchei–Otarek che nel Pattinaggio Artistico avevano deciso di unire il proprio destino. Il periodo passato insieme ha regalato molti successi; per la Marchei è arrivato il momento di ricominciare una nuova avventura che, siamo sicuri, regalerà molte soddisfazioni. Abbbiamo avuto l’onore di ospitare nelle nostre pagine il racconto di un’avventura davvero speciale che abbiamo voluto ricordare perché rappresenta l’essenza dello Sport, quello vero, fatto di passione e sacrifico. Stiamo parlando dei Mondiali DSISO (Down Syndrome International Swimming Organization), nei quali le azzurre hanno conquistato il tetto del Mondo. Un risultato che ci rende orgogliosi come sportivi e come italiani. Brave ragazze! IL DIRETTORE

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Filippo Tortu ha abbattuto il muro dei 10 secondi e superato lo storico record di Mennea

SOMMARIO Azzurro Sport 4/2018

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TIRO CON L’ARCO, IL TRIO D’ORO

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MARZIANI È SUL PODIO

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NUOTO, AVANTI TUTTA

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LE FARFALLE SEMPRE PIÙ D’ORO

22 SCHERMA

30 BEACH VOLLEY

34 PATTINAGGIO

40 TENNIS

Un Foconi strabiliante si laurea campione del Mondo

Di nuovo in pista la coppia Menegatti-Orsi Toth

finisce la storia sportiva tra la Marchei e Hotarek

L’eroica semifinale di Marco Cecchinato al Roland Garros

44 ORI AZZURRI DAVVERO SPECIALI

48 102 ANNI E NON SENTIRLI

Ai mondiali DSISO di Nuoto Sincronizzato l’Italia vola sul tetto del mondo

Periodico bimestrale di cultura sportiva aeronautica Iscritto al n. 292/2013 del Registro Stampa presso il Tribunale Civile di Roma Anno 5 – numero 4 Editore AVIATOR SRL via Gianfilippo Usellini 434 00125 Roma Direttore Responsabile Alessio Piano Redazione via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma Fax. 06.89280466 - azzurrosport@yahoo.it Consiglio Tecnico Presidente: Alessandro Loiudice Membri: Marzia Caravelli, Giuseppe Carella, Andrea Colotti, Antonio D’Urso, Andrew Howe, Fabrizio Leoni, Dario Magagnini, Valentina Marchei, Elisa Santoni

© Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato su Azzurro Sport occorre citare la fonte. Stampa Arti Grafiche Celori – Terni

Finito di stampare nel mese di settembre 2018 foto di copertina: Raisport

Ottaviani continua a stupire il panorama sportivo con i suoi risultati

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Pillole di SPORT VELA EUROPEAN SAILING SERIES

Argento per il Primo Aviere Capo Bannetta e il Primo Aviere Scelto Niccolò Bertola

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ell’ultimo fine settimana di giugno si è svolto sul lago di Garda il terzo atto dell’European Saililng Series. I velisti Primo Aviere Capo Giovanni Bannetta e Primo Aviere Scelto Niccolò Bertola, a bordo del Melges24 TAKI4, conquistano la Medaglia d’Argento. Alla boa ci sono ben 46 equipaggi di 13 nazioni, pronti a darsi battaglia tra le acque a largo di Torbole. Nella prima giornata di gare, a causa di un passo falso in una delle 3 prove, l’equipaggio si ritrova al nono posto della classifica generale. Nelle successive giornate, i nostri atleti trovano un’intesa perfetta, che permette a TAKI4 di giocarsi la tappa. Nell’ultima prova della manifestazione, l’equipaggio porta a casa il primo posto che garantisce la Medaglia d’Argento.

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PATTINAGGIO A ROTELLE Francesca Lollobrigida è Oro nei 20.000 metri

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i Mondiali di Heerde Francesca Lollobrigida non sbaglia e si porta a casa un Oro pesantissimo. L’atleta del Centro Sportivo dell’A.M. ha trionfato nei 20.000 metri a eliminazione grazie ad un paziente ed eccellente gioco di squadra. Durante la gara, Francesca, aiutata dalla sorella Giulia (eliminata a 12 giri dalla fine), ha messo in pratica una tattica ben congegnata che le ha permesso di amministrare la gara prima dello sprint finale. Per la Lollobrigida si tratta del 14° titolo iridato a livello seniores; nel dopo gara la deidca di questo nuovo successo non poteva essere che per la sorella che ha contribuito alla vittoria e per la mamma ricoverata in ospedale. In campo maschile quarta medaglia italiana e terza d’Argento, sempre nei 20.000 ad eliminazione: a conquistarla è stato Daniel Niero, battuto nel finale dal belga Bart Swings. Il quarto Argento è arrivato nella 1 Lap Sprint Junior femminile grazie ad Anais Pedroni, mentre il primo Bronzo si deve a Vincenzo Maiorca nella 1 Lap Sprint Junior.


BEACH VOLLEY La coppia Marta Menegatti-Viktoria Orsi Toth, rientra dopo due anni di stop e vince

«C’

è tanta soddisfazione ad aver chiuso al primo posto, dopo così tanto tempo che non disputavamo un torneo assieme. Siamo molto orgogliose di quello che abbiamo messo in campo, non solo a livello tecnico, ma anche come cuore e carattere. Voglio fare un ringraziamento speciale al nostro allenatore, allo staff, alla Federazione e all’Aeronautica Militare che credono in noi e che ci stanno permettendo di competere ad alto livello». Le parole a caldo del Primo Aviere Scelto Marta Menegatti al termine dell’ottima prova ad Agadir sintetizzano in maniera ottimale il ritrovato duo del Centro Sportivo dell’A.M. che non poteva inizare in modo migliore. Un’iniezione di fiducia che servirà alla coppia Menegatti–Orsi Toth in vista dei prossimi importanti appuntamenti.

Luca Morelli

VELA Campionati italiani Altura Forio d’Ischia Oro per il team A.M. nella classe 0-C

s

i è concluso a Ischia il Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura 2018 che ha visto impegnati 60 equipaggi e centinaia di velisti che si sono dati battaglia a largo delle acque del Golfo di Napoli nell’ultimo weekend di giugno. Dopo un avvio difficile per il vento debole, la situazione è cambiata grazie a venti sempre diversi che hanno messo a dura prova gli equipaggi. Nel Gruppo A classe 0-C il Team di Vela d’Altura in forza al Centro Sportivo Aeronautica Militare di Vigna di Valle si laurea Campione Italiano ORC 2018. A bordo dell’imbarcazione Vismara46, la squadra composta dal Sergente Maggiore Carlo Diomaiuta, dal Sergente Marco Balbi, dal Primo Aviere Capo Giovanni Bannetta e dal Primo Aviere Scelto Niccolò Bertola è riuscita, giorno per giorno, ad accumulare preziosi punti sugli avversari che hanno permesso di conseguire questo importanrte risultato.

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GIOCHI DEL MEDITERRANEO Ottimi risultati per gli atleti del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare

L’

avventura per la squadra italiana impegnata nella 17esima edizione dei Giochi del Meditterraneo ha regalato grandi successi, grazie anche al contributo degli atleti del Centro Sportivo di Vigna di Valle. Il primo a conquistare un podio è stato l’Aviere Scelto Kevin Strobl che, insieme al compagno Lukas Osele, scrive la storia del Badminton conquistando la prima Medaglia italiana in un evento multidisciplinare, il Bronzo ai danni dei portoghesi Duarte Anjo e Bernardo Atilano in vantaggio fin dal primo set. La striscia positiva del Badminton è proseguita con la Scherma dove il 1°Aviere Scelto Valentina De Costanzo è salita sul secondo gradino del podio nella prova di Fioretto femminile individuale. L’azzurra si è assicurata la Medaglia al termine di un percorso netto che l’ha vista superare anche la compagna di squadra Erica Cipressa. La portacolori del Centro Sportivo Aeronautica Militare ha dovuto però arrendersi alla tunisina Ines Boubakri che si è aggiudicata l’assalto decisivo con il punteggio di 15-11, mettendosi al collo la Medaglia più preziosa. Podio sfiorato e quarto posto per l’Aviere Scelto Ludovico Edalli e i suoi compagni della squadra della Ginnastica Artistica e per l'Aviere scelto David Pasqualucci, il 1° Aviere Scelto Marco Galiazzo e il 1°Aviere Scelto Amedeo Tonelli nel Tiro con l’Arco. Molto positivo il bilancio nell’Atletica dove i ragazzi dell’Aeronautica Militare sono riusciti a conquistare quattro Medaglie prestigiose. Il primo a salire sul podio è l’Aviere Capo Marco Fassinotti che, dopo le Universiadi della

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scorsa estate, è salito nuovamente sul podio, Medaglia di Bronzo, superando l’asticella dei 2.23 metri al terzo tentativo. Stessa misura per il greco Konstadinos Baniotis che ha conquistato l’Argento grazie a un parziale errori più basso mentre l’Oro è andato al siriano Majd Eddin Ghazal con 2.28 metri. Nelle prove ad ostacoli gli azzurri in forza al Centro Sportivo A.M. hanno conquistato due brillanti primi posti: l’Aviere Capo Lorenzo Perini ha concluso al primo posto nella gara dei 110 ostacoli in 13.49 secondi, migliorando di ben 11 centesimi il record personale; altro Oro per l’Aviere Capo Yadisleidy Pedroso che, in un testa a testa con la sua compagna di nazionale Ayomide Folorunso, ha avuto la meglio con il tempo finale di 55.40 secondi. Nella sessione conclusiva dell’ultima giornata non delude la staffetta 4x100 maschile che conquista, in rimonta, la vittoria finale. Le prime due frazioni corse da Federico Cattaneo ed Eseosa Fausto Desalu hanno visto la Turchia, forte della partecipazione dei primi due classificati nella prova individuale dei 100 metri, prendere un leggero vantaggio sulle “frecce azzurre”; è stato quindi fondamentale l’apporto dell’Aviere Capo Davide Manenti che in curva recupera il gap consegnando il testimone all’ultimo staffettista, Filippo Tortu, in testa. Dopo un duello con l’iridato dei 200 mt. Ramil Guliyev, è proprio l’Italia a tagliare il traguardo in prima posizione in 38.49 secondi, miglior crono delle ultime cinque stagioni.

Luca Morelli


TIRO CON L’ARCO

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Europei Para-Archery. Ottimi risultati per la squadra italiana impegnata in Repubblica Ceca

Nazionali per un totale di 126 arcieri (86 nel maschile e 40 nel femminile) si sono affrontate negli Europei Para-Archery di Pilsen, in Repubblica Ceca; per l’Italia la competizione si è conclusa con un netto miglioramento su tutti i fronti. Il team azzurro, ringiovanito e ampliato nell’organico, ha dato il meglio di sé conquistando 10 podi (3 Ori, 3 Argenti, 4 Bronzi) e salendo al seconso posto del medagliere dietro solo alla Russia. A contribuire al successo degli azzurri anche il Tenente Colonello Fabio Tomasulo, nella specialità Arco Olimpico, il quale ha conquistato, in squadra con Roberto Airoldi e Stefano Travisani, un’ottima Medaglia di Bronzo, superando in finale i padroni di casa della Repubblica Ceca (Chaloupski, Kostal, Smondek) con un sonoro 6-0. La prova di forza degli italiani lascia ben sperare in vista delle qualificazioni Paralimpiche del prossimo anno.

SCHERMA Il quartetto del Fioretto maschile conquista la Medaglia d’Argento

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VELA Coppia Italia 2018 Titolo italiano di Vela d’Altura per il team dell’A.M.

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opo la vittoria nelle acque di Ischia, il team di Vela d’Altura (Primo Maresciallo Giancarlo Simeoli, Sergente Maggiore Carlo Diomaiuta, Sergente Marco Balbi, Primo Aviere Capo Giovanni Bannetta, Primo Aviere Scelto Niccolò Bertola) ha fatto il bis il 14 e 15 luglio scorso, chiudendo al primo posto in tre delle quattro prove della Coppa Italia.

ella penultima tappa del percorso stagionale che si è tenuta a Novi Sad la Scherma azzurra non ha regalato emozioni. Il quartetto della squadra Azzurra di Fioretto Maschile, composto da Alessio Foconi, Daniele Garozzo, Giorgio Avola e Andrea Cassarà, conquista un’ottima Medaglia d’Argento. Dopo aver sconfitto ai quarti la Gran Bretagna per 45-27 e in semifinale la Polonia, battuta per 45-30, gli italiani concludono il percorso gara disputando la finale contro la Russia, perdendo questa volta col punteggio di 45-38.

Luca Morelli

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CENTRO SPORTIVO A.M. Incorporato il primo gruppo di Avieri vincitori del Concorso Atleti

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ndici nuovi atleti sono “entrati” nel Centro Sportivo dell'Aeronautica Militare. Tra loro la ginnasta azzurra specialista della Ritmica, l’Av. Sc. Alexandra Agiurgiuculese, recente protagonista ai Campionati Mondiali di Sofia dove ha conquistato due storiche Medaglie di Bronzo nella finale con la Palla. Insieme a lei, ma per l’Artistica, entra a far parte dei ginnasti di Vigna di Valle l’Av. Sc. Marco Lodadio, vincitore dell’Argento nella specialità degli Anelli agli ultimi Giochi del Mediterraneo di Tarragona. A varcare il cancello dell’Aeroporto di Vigna di Valle per l’Atletica sono, invece, l’Av. Sc. Francesca Bertoni e l’Av. Sc. Osama Zoghlami, specialisti dei 3.000 Siepi ed azzurri ai Campionati Europei di Berlino 2018, l’Av. Sc. Alessandro Giacobazzi, vincitore della Maratona di Torino 2017 e l’Av. Sc. Federico Cattaneo, centometrista, recente Bronzo ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona. Si uniscono ai blasonati arcieri del Centro Sportivo A.M. anche l’Av. Sc. Vanessa Landi, Oro ai Campionati Europei 2018 nel mixed team in coppia con il Primo Aviere Mauro Nespoli, e l’Av. Sc. Tanya Giada Giaccheri, Oro mondiale a squadre indoor 2018. Indossano la prestigiosa uniforme anche l’Av. Sc. Samuel Moling, salito più volte sul podio tricolore nello Sci Alpino, l’Av. Sc. Lorenzo Buratta, campione nazionale junior di Tiro a Volo specialità Trap e l’Av. Sc. Pietro Franzi Velluti, schermidore già Bronzo agli Europei a Squadre U20 nella specialità del Fioretto.

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atletica

FILIPPO TORTU

sui 100 mt.

RECORD ITALIANO

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A distanza di 39 anni da quello storico 4 settembre 1979, Filippo Tortu scalza Pietro Mennea. Il suo 9’’99 è il quarto crono all-time fatto segnare da un uomo bianco, dietro solo al francese Cristophe Lemaitre e all’azero naturalizzato turco Roman Guliyev, unici a sfondare i 10 secondi.

di Arturo Violetta

a battuto il record italiano sui 100 metri piani, quel 10.01 di un certo Pietro Mennea a Città del Messico che resisteva dal lontano 4 settembre 1979. E lo ha fatto con grande naturalezza, con gli occhi chiusi sul traguardo e spalancati verso il cronometro, quasi a convincersi che fosse vero. E poco importa se davanti a lui è arrivato il cinese Su Bingtian con 9"91. Stiamo parlando di Filippo Tortu, un ragazzo di venti anni di origini sarde, appartenente alle Fiamme Gialle, sconosciuto ai più prima di questa impresa e oggi noto a tutti. In verità, già da ragazzino si parlava di lui, quando i suoi risultati parlavano da soli e la Federazione vedeva in lui un futuro campione. E non sbagliava affatto! Quello che potremmo definire un predestinato, insomma. Che, però, per arrivare dove è oggi ha dovuto lottare non poco, rialzandosi ogni volta che è caduto: come nel 2004, quando cadendo sul traguardo delle Olimpiadi giovanili e si è fratturato entrambe le braccia; o lo scorso anno, quando dopo l’ottimo 20.34 sui 200 metri al Golden Gala di Roma è scivolato mentre festeggiava con gli amici a Ponte Milvio, compromettendo la sua caviglia. Il record, atteso da tanto, è arrivato a Madrid, ma già nella gara precedente di Roma era nell’aria: il 9’’99 di Tortu ha abbattuto il primato di Mennea che resisteva da 39 anni e anche il muro dei 10 secondi. È il terzo bianco a riuscirci e il primo italiano a scendere al di sotto dei “dieci”. Si tratta del quarto crono all-time fatto segnare da un uomo bianco, dietro solo al francese Cristophe Lemaitre (due Bronzi olimpici) e all’azero naturalizzato turco Roman Guliyev (Oro mondiale), unici a sfondare i 10 secondi. Da oggi Filippo entra diritto nella Storia, anche se ancora deve dimostrare tutto il suo talento. «Sono contentissimo – ha dichiarato Filippo dopo la gara – è quasi indescrivibile la gioia che provo. Sono felice per me, per l'Atletica italiana, per mio padre e per tutti quelli che mi hanno sostenuto. Sapevo di potercela fare, per me il record di Mennea è sempre rimasto un sogno da quando ero bambino e adesso sono veramente felice. Devo ringraziare tutti quelli che sono venuti qui e che ci credevano, forse anche più di me». Ma il bello, per così dire, deve ancora venire: dopo un deludente quinto posto agli Europei di Berlino, partendo tra i favoriti, ci sono ad attenderlo i Mondiali di Doha nel 2019, e il sogno olimpico a Tokyo nel 2020. Vedremo se Filippo saprà mantenere fede alle forti aspettative che ci sono su di lui. n

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equitazione

La prima vittoria è di Longines Global Champions Tour Roma

MARZIANI

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di Guia Pavese foto Stefano Grasso/LGCT-GCL

n anno di successi in giro per il mondo a rappresentare l’Italia ed il Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare. È l’Aviere Capo Luca Marziani, classe 1979, detto il “Marziano”: un soprannome adatto a un cavaliere italiano che, dopo aver collezionato 9 percorsi netti consecutivi nelle FEI Nations Cup contribuendo, tra l’altro, al successo italiano in Coppa delle Nazioni a Piazza di Siena 2018, è stato selezionato come colonna portante della squadra che parteciperà per il Salto Ostacoli ai FEI World Equestrian GamesTM di Tryon 2018 (19-23 settembre). Prima dei Mondiali, un grande avvenimento: “Il Longines Global

Champions Tour Roma, un’occasione per pochi. Un circuito ai massimi livelli, che «affronterò per la prima volta», aveva dichiarato l’atleta che allo Stadio dei Marmi ha poi scelto come colonna sonora di questa sua “prima” l’Inno di Mameli. In sella al baio Don’t Worry B, Luca Marziani ha siglato, infatti, la vittoria nella categoria 1 metro 45 a fasi, sfatando quello che potremmo definire un “tabù”, in quanto la sua performance ha portato al primo trionfo azzurro in una categoria del concorso a 5 stelle del Longines Global Champions Tour Roma dalla sua prima edizione nel 2015. Quest’anno, per la seconda volta, Roma ha accolto la grande equitazione, offrendo

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la possibilità, ad alcuni azzurri, di un ultimo confronto prima dei WEG: «Partiamo per i Mondiali con l’obiettivo di acquisire la qualifica per Tokyo 2020, anche se sono convinto che l’Italia possa raggiungere una Medaglia. In questa ottica, il Global di Roma diventa strategico». Questo lo spirito con il quale il cavaliere si è presentato in campo al Foro Italico. Ad affiancare l’Aviere capo Marziani durante l’evento allo Stadio dei Marmi sono intervenuti anche il 1° Aviere Scelto Emilio Bicocchi, il 1° Aviere Lorenzo De Luca ed il 1° Aviere Scelto Giulia Martinengo, campionessa italiana assoluta in carica e quota rosa del dream team targato Aeronautica Militare. De Luca nella top ten del Gran Premio Longines Global Champions Tour È stato proprio un atleta di questo quartetto appartenente all’Aeronautica Militare a guidare l’offensiva azzurra nel Gran Premio del Longines Global Champions Tour. La gara regina della manife-

stazione, infatti, ha visto tornare protagonisti proprio nella capitale Lorenzo de Luca e Halifax van het Kluizebos. Il binomio, che lo scorso maggio era stato artefice dell’epico successo nel Gran Premio Roma durante lo CSIO di Piazza di Siena, allo Stadio dei Marmi ha messo a segno un ottimo 6° posto nella categoria vinta dal fuoriclasse britannico Ben Maher che con questa vittoria ha conquistato il titolo LGCT 2018. Un’intensa stagione ricca di impegni e di soddisfazioni ha permesso all’Aviere di scalare la classifica mondiale del salto ostacoli fino a raggiungere, qualche mese fa, la seconda posizione ed assicurarsi un posto da titolare nel team che in questi giorni affronterà la dura sfida dei WEG a Tryon. Luca Marziani e Lorenzo De Luca si trovano, quindi, nuovamente a condividere un’avventura sportiva di grande importanza, questa volta insieme, fianco a fianco nello stesso team e con un obiettivo in comune: la qualifica per Tokyo 2020. n



tiro con l’arco

TIRO CON L’ARCO

L’Aeronautica Militare fa centro

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Un’estate positiva per gli arcieri del Centro Sportivo dell’A.M. che, con grinta e classe, hanno aggiunto alla loro già ricca bacheca altri prestigiosi successi di Luca Morelli foto World Archery org

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l Primo Aviere Scelto Marco Galiazzo, il parigrado Mauro Nespoli e il Primo Aviere David Pasqualucci hanno regalato importanti successi all’Aeronautica Militare e all’intero movimento arcieristico italiano. Partiamo con ordine per ripercorrere questi ultimi mesi. Ci spostiamo a Salt Lake City, negli Stati Uniti dove il Primo Aviere Scelto Mauro Nespoli, già campione olimpico a Londra nel 2012, ha conquistato la terza tappa di Coppa del Mondo. Nel percorso verso il titolo, Nespoli ha superato negli scontri diretti tutti i suoi avversari; ad attenderlo in finale l’olandese Steve Wijler. La sfida decisiva si è aperta a favore dell’italiano che si è aggiudicato il primo set; nelle due “volée” successive i due arcieri hanno chiuso in parità. Nel quarto e deici-

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svo set l’arciere del Centro Sportivo di Vigna di Valle ha preso ilcontrollo della gara aggiudicandosi il punto decisivo per il podio. Meno bene hanno fatto gli italiani nelle gare a squadre dove si sono dovuti fermare alla finale per il terzo posto, battuti dai malesi. La squadra asiatica si è aggiudicata il terzo gradino del podio dopo un lungo testa a testa con i colleghi italiani. Non è passato molto prima che i tre arcieri del Centro Sportivo dell’A.M. si rifacessero dalla delusione negli USA. E lo hanno fatto a modo loro, conquistando due Medaglie ai Campionati Europei che si sono svolti a Legnica, in Polonia. Il terzetto dell’A.M. partiva con i favori dei pronostici, visto che era il detentore del titolo. Partiamo dal “mixed team” dove il Primo Aviere Scelto Mauro Nespoli e Vanessa Landi hanno piegato l’agguerrita concorrenza regalando al-

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l’Italia la Medaglia più preziosa; in finale i francesi si sono dovuti piegare al duo azzurro che ha fatto suoi tutti i parziali (34-32, 38-35 e 37-35). Una vittoria ancora più dolce se si considera che questo tipo di competizione entrerà nel “club” delle discipline olimpiche a partire dalle Olimpiadi di Tokyo del 2020. Nella categoria prova a squadre il terzetto iridato in carica formato dal Primo Aviere Scelto Marco Galiazzo, dal parigrado Mauro Nespoli e dal Primo Aviere David Pasqualucci, dopo un avvio molto positivo si è dovuto arrendere alla Russia che, nella finale per l’Oro, è riuscita con un colpo di coda a vincere lo shoot-off, fissando il punteggio finale sul 28 a 25. Per l’Italia l’esperienza in Polonia si chiude con un risultato molto soddisfacente, visto che nella classifica finale del medagliere gli azzurri si piazzano al terzo posto dietro alla Russia e alla Turchia. n



nuoto

Campionati Europei Nuoto

L’ITALIA Câ€™Ăˆ!

Ottimi risultati per il nuoto italiano con un terzo posto nel medagliere finale che fa ben sperare per i prossimi appuntamenti internazionali 20 Azzurro Sport 4/2018


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di Emiliano Sole

dispetto dei luoghi comuni che associano la Gran Bretagna al grigio dei cieli, sulla cittadina di Glasgow il sole splende forte e caldo per gli italiani degli Europei di Nuoto. Dopo l’ultima sfida l’Italia conquista 39 Medaglie, il miglior risultato di sempre; un bottino che vale il terzo posto nel medagliere finale dietro al Regno Unito che, nonostante il minor numero di Medaglie (34) ha superato l’Italia per il maggior numero di Ori, e la Russia con 47 piazzamenti sul podio. Per la prima volta nella storia il vecchio continente ha organizzato i Campionati Europei multi-sport, Atletica e Sport Acquatici, rispettivamente a Berlino (Atletica) e Glasgow (Sport Acquatici, Canottaggio, Ciclismo, Golf, Ginnastica, e Triathlon). Per l’Italia del Nuoto sono arrivate tante conferme e qualche sorpresa che hanno contributo ad un risultato a dir poco eccezionale. Sono le prove inattese delle giovani matricole a rappresentare il valore aggiunto della performance azzurra visto che rappresentano un potenziale di crescita futuro dell’intero movimento soprattutto alla luce dei prossimi, importantissimi, appuntamenti. Da ricordare il “triplete” messo a segno da Simona Quadarella che, dopo le Medaglie d’Oro negli 800 e nei 1.500 stile libero, conquista anche quella dei 400. Con uno sprint formidabile, Simona batte in rimonta Anja Kesely. Non ha brillato Federica Pellegrini che si è dovuta accontentare di un quinto posto nei 100 Stile, dopo essersi classificata in finale con l’ottavo tempo. n

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FOCONI SUPER MONDIALI SCHERMA

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L’aviere dell’Aeronautica Militare Alessio Foconi ha mantenuto la promessa fatta a sé stesso due anni fa e ha conquistato l’Oro nella Scherma ai mondiali cinesi. Bene tutto il movimento italiano che torna a casa con quattro Ori iridati.

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di Lucio Fratta

29 anni conquista per ben due volte il gradino più alto del podio: Alessio Foconi, schermidore italiano dell’Aeronautica Militare, si è aggiudicato l’Oro individuale e a squadre nel Fioretto ai Mondiali di Scherma di Wuxi. L’aveva promesso a sé stesso, guardando esultare il collega Daniele Garozzo alle Olimpiadi di Rio nel 2016, e senza dubbi ha onorato l’impegno preso. L’atleta di Terni, ha registrato il suo primo, grande successo nell’individuale proprio ai Mondiali in Cina, regalando alla sua nazione il terzo titolo iridato dopo gli Ori conquistati nel femminile da Mara Navarria nella Spada e Alice Volpi nel Fioretto. Non si aspettava neanche lui di vincere: «In semifinale e in finale ero partito in svantaggio – racconta a caldo l’atleta – e contro Kruse anche il tifo era a mio sfavore. Poi un po’ alla volta sono riuscito a recuperare». E, in effetti, è stato proprio così. Gara dopo gara il ventinovenne ha risalito il tabellone, ma senza alcuna idea di dove sarebbe arrivato. La certezza di salire in pedana tra i migliori tre al mondo, Alessio ha iniziato ad assaporarla sconfiggendo 15-8 il francese Enzo Lefort ai quarti. Ma quel primo posto se

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l’è dovuto sudare: prima vincendo in semifinale 15-12 contro il sudcoreano Jun Heo, poi portando a casa la finale con un 15-8 sul britannico Richard Kruse. La grinta, la determinazione e la passione sono state le sue carte vincenti, ha lavorato tanto e non ha mai mollato, anche quando ha collezionato qualche sconfitta, non si è mai demoralizzato, ma a testa alta ha affrontato la sfida successiva e, passo dopo passo, è riuscito a conquistare la vetta! Il fiorettista umbro è oggi numero 1 del tabellone e numero 2 del ranking mondiale. La sua vittoria si aggiunge a quella a squadre che lo stesso atleta aveva conquistato lo scorso anno a Lipsia, con i colleghi. Un risultato che riempie di orgoglio la nazione intera oltre che la Federazione Italiana Scherma, l’Aeronautica Militare, la città di Terni e tutta l’Umbria. Una Medaglia d’Oro nel Fioretto maschile che agli azzurri mancava da ben 7 anni, da quando ai Campionati Mondiali di Scherma a Catania, Andrea Cassarà conquistò il primo gradino del podio. La vittoria questa volta è però duplice perché consente a Foconi di aggiudicarsi anche la Coppa del Mondo, strappata proprio all’avversario finalista britannico. Ma non è finità quì: Foconi ha conquistato anche l’Oro nel Fioretto a Squadre battendo, insieme ai suoi compagni di squadra Cassarà, Garozzo e Avola la temutissima squadra statunitense. Grazie a questa Medaglia, l’Italia si è piazzata al primo posto nel medagliere ai Mondiali di Scherma di Wuxi. Quindi un ben fatto a tutti i nostri atleti e un doppio bravo ad Alessio, che possa prendere questo risultato come stimolo per fare ancora meglio e continuare n sulla strada del successo!

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ginnastica ritmica

Mondiali di Ginnastica Ritmica

Sofia 2018

EN PLEIN delle

“FARFALLE AZZURRE”

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Oro, Argento e Bronzo per le atlete italiane: con questi risultati le azzurre conquistano il pass per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, con ben due anni di anticipo. di Arturo Violetta

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i Mondiali di Ginnastica Ritmica di Sofia, in Bulgaria, che si sono svolti dal 10 al 16 settembre scorsi, le “Farfalle Azzurre” hanno conquistato la Medaglia d’Oro. Alessia Maurelli e Martina Centofanti del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare, Anna Basta della Polisportiva Pontevecchio Bologna, Letizia Cicconcelli dalla Faber Ginnastica Fabriano, Agnese Duranti, Polisportiva La fenice Spoleto, e Martina Santandrea dell’Estense Putinati Ferrara, sono salite sul gradino più alto del podio nell’esercizio misto con tre palle e due funi, montato su un remix del noto pezzo “Eye of the tiger”, appartenente alla colonna sonora del celbre Film

Rocky. Le ragazze azzurre, guidate da Emanuela Maccarani con l’aiuto delle assistenti Olga Tishina, Valentina Rovetta e Federica Bagnera, hanno ottenuto il punteggio di 22.550 contro il 22.200 della Russia, classificata seconda, e al 21.400 dell’Ucraina, Medaglia di Bronzo. Per pochissimo non sono riuscite a salire sul podio le giapponesi, che si sono fermate a 21.350 punti. Ma quella d’Oro non è l’unica Medaglia portata a casa dalle italiane che hanno meritatamente ottenuto anche un Bronzo, sulle note sulle note de «Il Lago dei Cigni», nell’altra finale di specialità con i 5 cerchi, con 22.550 punti, questa volta precedute dal Giappone, con 22.800 punti, e dalla Bulgaria con 23.300, e un Ar-

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gento, all’interno del concorso all-around a squadre, con un punteggio complessivo di 44.825 punti, precedute dalla Russia con 43.600 punti, e davanti alla Bulgaria con 42.050. Ed è stato proprio questo Argento ad assicurare alla nazionale italiana la qualificazione matematica per le prossime Olimpiadi di Tokio 2020. Davvero un risultato eccezionale per l’intero team azzurro, che premia l’impegno, i sacrifici e la qualità della Ritmica di casa nostra, davvero una scuola di altissimo livello. Al termine della kermesse di Sofia, Emanuela Maccarani ha espresso tutta la sua soddisfazione per quanto sono riuscite a fare le proprie ragazze, ribadendo che per vincere a certi livelli occorre essere quasi perfette e sbagliare quasi nulla. Sebbene le “Farfalle Azzurre” ci hanno ormai abituato a certi risultati, l’impresa compiuta a Sofia non era affatto facile e scontata. Le ginnaste dell'Accademia di Desio sono state, tra l'altro, le uniche a salire sul podio in tre finali su tre, dimostrando affidabilità. E, in chiave Tokyo 2020, verrà impiantato tutto un lavoro particolare, che prevede già l’introduzione di nuovi attrezzi e nuove coreografie per garantire alle ragazze azzurre di presentarsi ai Giochi Olimpici con un coefficiente elen vato e competitivo.

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beach volley

MENEGATTI ORSI TOTH

Campionesse italiane

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di Andrea Colotti

arco Caminati-Enrico Rossi e Marta Menegatti-Viktoria Orsi Toth sono le coppie Campioni d’Italia di Beach Volley del 2018: questo il verdetto delle Finali Scudetto, che si sono concluse nel primo fine settimana di settembre alle Capannine di Catania, assegnando il tricolore maschile e femminile della disciplina. Nel torneo maschile Caminati-Rossi si aggiudicano lo Scudetto per la seconda volta in carriera (la prima nel 2016); i nazionali Enrico Rossi e Marco Caminati, che in finale sconfiggono la coppia rivelazione del torneo, composta da Giacomo De Fabritiis e Davide Michienzi, con il punteggio di 2-0 (21-13, 21-14). La Medaglia di Bronzo va a Carlo Bonifazi e Fabrizio Manni, vincitori rispettivamente di 3 e 2 tappe in questa stagione, che nella finale per il terzo posto la spuntano su Tiziano Andreatta e Andrea Abbiati (vincitori della Coppa Italia) dopo una lunga battaglia conclusa solo sul 18-16 del tie-break. Grandi assenti della finale catanese gli azzurri Paolo Nicolai e Daniele Lupo: la coppia dell’Aeronautica Mili-

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tare, data per grande favorita alla vigilia, ha dovuto dare forfait all’ultimo minuto per il riacutizzarsi di un problema fisico a Nicolai che, sotto consiglio medico, non ha partecipato alla competizione in vista dei prossimi importanti impegni del World Tour. In campo femminile Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth, a poco più di un mese dal loro ritorno alle competizioni, si laureano per la terza volta Campionesse d’Italia dopo i successi del 2013 e del 2014 (Menegatti aveva vinto il titolo anche nel 2009 e nel 2016), battendo in finale un’altra coppia della Nazionale, composta da Agata Zuccarelli e Gaia Traballi, con il punteggio di 2-0 (21-15, 21-18). La coppia dell’Aeronautica Militare ribalta così il risultato della sfida del giorno precedente, vinta proprio da Zuccarelli-Traballi per 2-1, che aveva costretto le azzurre a risalire la cima dal tabellone perdenti. A completare un podio tutto azzurro arriva il terzo posto di Silvia Costantini-Claudia Puccinelli, grandi protagoniste del torneo: le due giocatrici della Nazionale battono per 2-0 (21-19, 21-18) in una bella finale per il terzo posto le romane Giulia Toti e Jessica Allegretti, le vincitrici della Coppa Italia. «Per noi è stato un percorso difficile – è il primo commento di Marta Menegatti – anche perché siamo dovute passare dal tabellone perdenti e quindi avevamo tante partite in più sulle spalle. Fisicamente, a un certo punto eravamo in difficoltà, ma le motivazioni erano altissime e ci abbiamo messo il cuore: ora ci godiamo il successo». Al termine delle finali si è svolta la cerimonia di premiazione, nel corso della quale sono stati premiati come MVP Marco Caminati e Marta Menegatti. Presenti le massime cariche della Federazione Italiana Pallavolo, tra cui il presidente Pietro Bruno Cattaneo e il segretario generale Alberto Rabiti. L’ultima tappa della venticinquesima edizione del Campionato Italiano Assoluto, partito in giugno da Lecce per poi attraversare Bibione, Milano, Cervia, Casal Velino e Caorle, si è articolata in tre giornate di entusiasmanti incontri, che hanno coinvolto le migliori 62 coppie d’Italia. Come di consueto, Catania ha riscosso una grande partecipazione da parte del pubblico fin dalle semifinali del mattino, con le tribune gremite ottenendo anche un ottimo riscontro televisivo grazie alle dirette su Eurosport 2. Le Finali Scudetto concludono degnamente un’edizione molto positiva del Campionato Italiano, che ha consolidato e ulteriormente innalzato il livello della competizione, riportando il Beach Volley in piazze storiche e migliorando la visibilità di uno sport sempre più seguito sia in ambito italiano, sia a livello internazionale. n



Pattinaggio

IL SALUTO DI VALENTINA MARCHEI e ONDREJ HOTAREK

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di Luca Morelli

Olimpiadi PyeongChang 2018, nel Pattinaggio Artistico su ghiaccio, una bellissima performance della coppia azzurra Valentina Marchei e Ondrej Hotarek, che conquista il 6° posto. Ma ora l’annuncio della fine del duo è ufficiale. 4/2018 Azzurro Sport 35


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on volteggi, triplo lutz, twist, salti in parallelo e rittberger perfetti, a PyeongChang 2018 la coppia Valentina Marchei e Ondrej Hotarek, ci ha voluto salutare. I due campioni di Pattinaggio Artistico su ghiaccio hanno iniziato ad esibirsi insieme nella stagione 2014-15, rimettendosi coraggiosamente in gioco dopo esperienze personali e professionali diverse. Ed ora, insieme, hanno deciso di prendere strade diverse. Quattro stagioni per conoscersi, studiarsi ed entrare così tanto in sintonia da riuscire a realizzare il sogno Olimpico. Sì, perché in Corea del Sud i due pattinatori hanno lasciato veramente a bocca aperta tutti con le loro esibizioni, che trasmettevano, anche solo a guardarle dagli spalti,

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una complicità ed un affiatamento invidiabili, oltre a capacità e professionalità d’eccellenza. Nell’ormai lontano 2014, quando hanno deciso di iniziare questa avventura, lui veniva già da un’esperienza di coppia, lei invece aveva deciso di abbandonare la sua carriera da solista per esplorare la nuova strada del Pattinaggio a due. Una scommessa per entrambi che, col senno di poi, ha registrato un bilancio nettamente positivo, soprattutto se si considera il sesto posto proprio conquistato ai Giochi Olimpici 2018. «Il futuro appartiene a chi crede nella bellezza dei propri sogni», parole di Eleanor Roosevelt che Valentina ha voluto ricordare perché fermamente convinta della veridicità

di quella frase. Lei crede nella magia delle nuove sfide e per questo non si vuole adagiare, non si vuole fermare. Anche quando la vetta sembra ormai raggiunta lei ne trova un’altra e ricomincia tutto da capo. Sudore e divertimento sono i due ingredienti vincenti, quelli che al fianco di Ondrej, dice la Marchei, le hanno permesso di vivere il pattinaggio ad alto livello. Il duro lavoro è stato ripagato da enormi soddisfazioni. Ma la fame di vittoria nella pattinatrice italiana non si è ancora spenta e per questo è di nuovo sulle sue due lame all’inseguimento della prossima Olimpiade (Pechino 2024). Una grande determinazione che può essere solo che appoggiata con un n grossissimo in bocca al lupo!





tennis

TENNIS ITALIANO:

AVANTI TUTTA!

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di Stefano Colotti


Due mesi d’oro per il Tennis maschile italiano

L’“eroica” semifinale di Marco Cecchinato al Roland Garros fa bene a tutto il movimento del nostro Paese

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n giugno e un luglio 2018 da incorniciare, un bimestre estivo che verrà ricordato come uno dei migliori di sempre per i colori del Tennis italiano. Tutto è iniziato al Roland Garros, prova dello slam giocata sulla terra rossa di Parigi, dove il nostro Marco Cecchinato si è spinto fino alla semifinale, eguagliando il risultato di Corrado Barazzutti risalente a circa 40 anni fa. Traguardo impreziosito ancora di più dalla vittoria su Novak Djokovic nei quarti di finale, campione che un mese

dopo è tornato ad alzare un trofeo sull’erba di Wimbledon. Vittoria ancora più da esaltare considerando che il tennista di Palermo ha strappato al campione serbo due set al tie-break, entrambi lottatissimi. Con un gioco completo a livello tecnico, corsa e la palla corta come asso nella manica, il tennista classe 1992 si è reso la sorpresa assoluta del torneo. Negli incontri precedenti in tabellone ha avuto il merito di sconfiggere il belga top ten David Goffin e il solido spagnolo Pablo Carreno Busta, per poi arrendersi

in semifinale all’austriaco Dominic Thiem, che a sua volta in finale si arrende allo strapotere del solito Rafael Nadal, che mette in bacheca il suo undicesimo Roland Garros, record incredibile. Peccato per Fabio Fognini che dopo un buon torneo viene fermato agli ottavi di finale dal croato top ten Marin Cilic, in un incontro tirato al quinto set. A buon figurare anche se non andati oltre il terzo turno sono stati anche Matteo Berrettini e Thomas Fabbiano, le nuove leve che si apprestano a diventare sempre più presenti nel circuito. n

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TRIS ESTIVO ALL’ITALIANA

Nei tornei giocati nel mese di luglio in Europa Fabio Fognini, Marco Cecchinato e Matteo Berrettini fanno una scorpacciata di trofei.

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a sempre la superficie preferita dai tennisti italiani è la terra rossa. Ed è stata strategia più che giusta quella adottata dai tennisti azzurri di concentrarsi sulla fascia di calendari di tornei giocati su questa superficie a ridosso della stagione americana sul cemento che porta agli US Open. Si parla degli Atp 250, quei tornei considerati minori in termini di montepremi e snobbati dai giocatori di vertice, ma che possono portare punti utili per scalare la classifica mondiale. Inoltre, quando si vede un tennista di casa alzare un trofeo in giro per il mondo è sempre motivo di gioia e orgo-

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di Stefano Colotti

glio. Così, mentre Marco Cecchinato vince ad Umago, in Croazia, Fabio Fognini solleva la coppa a Bastaad, in Svezia, ed entrambi guardano sempre più da vicino il Tennis di vertice. Il giocatore palermitano, sconfiggendo in finale l’argentino Guido Pella, ha raggiunto la 22a posizione del ranking mondiale (la sua migliore), mentre il ligure, superando all’atto conclusivo il francese Richard Gasquet, si posiziona al 14° scalino, a stretto contatto con le prime 10 posizioni. Erano anni che il Tennis maschile di casa nostra non vantava due giocatori così in alto. Ma non è tutto, perché a ridosso delle prime 50 posizioni in classi-

fica si affaccia Matteo Berrettini, tennista romano classe 1996 che, dopo aver ben impressionato nel corso degli Internazionali di Roma, conquista il suo primo trofeo nell’Atp 250 di Gstaad, in Svizzera, sconfiggendo al traguardo lo spagnolo Bautista Agut, giocatore più esperto e vero e proprio osso duro sulla terra rossa. Se si conta anche l’affidabile Andrea Seppi (posizione 48) l’Italia diventa la quarta nazione insieme a Stati Uniti, Spagna e Francia ad avere quattro giocatori nelle prime 50 posizioni della classifica ATP. Un risultato degno di nota che fa ben sperare per tutto il movimento, soprattutto in vista n dell’ultima Coppa Davis.



nuoto

ORI AZZURRI

DAVVERO SPECIALI! 44 Azzurro Sport 4/2018

di Luca Ricci foto Blu Alikè


Vi vogliamo raccontare le “gesta” di Camilla Feroci e delle sue compagne della squadra nazionale di Nuoto Sincronizzato che ai Mondiali DSISO (Down Syndrome International Swimming Organization) in Canada hanno fatto suonare più volte l’inno di Mameli. Come avrete capito, queste atlete sono affette da Sindrome di Down ma hanno dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno nella loro vita, quanto sia importante la determinazione e lo spirito di sacrificio per raggiungere traguardi da sogno.

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ono atterrate all’aeroporto di Fiumicino e sono state accolte con un calore senza precedenti. Non parliamo di una squadra di Calcio, ma della squadra nazionale di Nuoto FISDIR (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva e Relazionale) al ritorno dai Mondiali del Canada. Qualche maligno potrà dire che ho scritto questo articolo perché tra le atlete c’è mia cugina, e io lo ammetto, è vero, tra le “campionesse” c’è la mia cuginetta. Ma allo stesso tempo posso affermare che abbiamo deciso di fare questo pezzo non per una forma di sterile campanilismo ma perché è una storia, quella dei Campio-

nati Mondiali canadesi di Nuoto DSISO (Down Syndrome International Swimming Organization) che vale la pena di essere raccontata, in virtù di quella lealtà, quella determinazione, quello spirito di sacrificio, che noi tanto predichiamo come linea editoriale del giornale. Vi vogliamo raccontare le imprese, o meglio le tante Medaglie conquistate dai nostri atleti, ma in particolare vi vogliamo raccontare le gesta delle nostre campionesse del Nuoto Sincronizzato. Queste atlete sono tornate con quattro Ori e un Bronzo, risultato sopra ogni aspettativa. Ma in quella magica atmosfera ciò che più ci ha colpito è il coraggio e l’amore che legava queste campionesse alle loro famiglie: un coraggio e un amore che hanno superato qualunque barriera, che hanno sfidato ogni limite e che, alla fine hanno trionfato su pregiudizi e ipocrisie. Camilla Feroci, pur af-

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fetta dalla Sindrome di Down, infatti, con l’aiuto di mamma Flavia e papà Ettore, ha realizzato un sogno che pochissimi, anche se normodotati, sono in grado di far avverare: salire per ben tre volte sul primo gradino del podio di una competizione mondiale. Si, perché Camilla, a Truro, in Canada, alla rassegna iridata della DSISO ha conquistato ben tre Ori nel Nuoto Sincronizzato: da sola nel singolo tecnico, con Livia Travia nel duo, sua compagna di squadra nel club romano Blu Alike, e con Livia, Marta Cantero e Martina Sassani nell’esibizione di squadra. Io che la conosco da quando è nata posso solo confermare la sua determinazione in tutto quello che ogni volta ha fatto. Questo è il risultato della grande tenacia che ha sempre dimostrato. Ma Camilla, insieme alle sue compagne, ha fatto impazzire di gioia molte persone che a Truro, o da casa, hanno pianto emozionate. Quattro atlete tutte accomunate dalla stessa Sindrome di Down, ma anche dalla stessa grinta, volontà e determinazione. Si sono allenate con le colleghe normodotate quotidianamente, sono scese in vasca con loro, rispettando gli stessi orari, le stesse

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regole e non adducendo mai la scusa della loro diversità per esimersi da un impegno. Determinazione, amore e passione per questo sport sono stati gli ingredienti che hanno reso possibile la realizzazione del sogno più ambito da qualunque atleta: la conquista di una Medaglia d’Oro mondiale. Con coraggio sono riuscite a trasformare la propria diversità da limite a punto di forza. Quante volte ciascuna di loro da bambina si sarà sentita dire «sei una persona speciale», sottintendendo con quell’aggettivo una diversità che anno dopo anno, crescendo, diventava sempre più evidente anche ai loro stessi occhi. Oggi anche noi diciamo a Camilla, Livia, Marta e Martina «siete delle persone speciali», ma non perché fisiognomicamente un po’ diverse da noi, ma perché nettamente al di sopra delle nostre capacità e possibilità. Quindi, che dire, se non bravissime ragazze siete un orgoglio per la nostra Nazione e un esempio per tutti noi. Vi invitiamo a seguirle anche attraverso la loro pagina Facebook Blu Alikè e a sostenerle perché questi sì che sono esempi n da seguire!



Atletica

Giuseppe Ottaviani, 102 anni e non sentirli!

L’atleta ultra centenario affiliato al Centro Sportivo dell’A.M. vince due Medaglie d’Oro ai Campionati Mondiali Master di Malaga.

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on sono l’atleta più vecchio, sono solo il meno giovane di tutti». Così ha risposto Giuseppe Ottaviani ai giornalisti che lo intervistavano dopo la sua splendida impresa a Malaga. La sua ironia e saggezza le abbiamo conosciute nell’arco di questi anni di vittorie e Medaglie ma mai avremmo creduto di parlare ancora di imprese sportive del nostro “collega” e amico Giuseppe. Eh sì, Ottaviani, l’atleta ultracentenario con un passato in Aeronautica Militare e da quel giorno sempre attaccato all’Arma Azzurra tanto da essere affiliato come atleta al Centro Sportivo, a 102 anni conquista due Medgalie d’Oro ai campionati Mondiali Master di Malaga, che si sono conclusi lo scorso 16 settembre. Marchigiano di Sant'Ippolito,

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di Emiliano Sole

Giuseppe è un classe 1916, unico uomo centenario tra gli 8.200 partecipanti ai Master: la donna più “anziana” è Man Kaur, signora indiana anch’essa di 102 anni. Nato durante la Prima Guerra Mondiale, Giuseppe ha combattuto nella Seconda: «Ho cominciato a praticare sport dopo la pensione, dopo i miei 70 anni. Pensavo a non annoiarmi, a occupare il mio tempo, e soprattutto a star bene di salute». Da quel momento in poi ha ottenuto 60 titoli, 8 record del mondo, e soprattutto una gioia infinita per quello che fa. A Malaga Giuseppe ha conquistato due nuovi titoli iridati, il primo nel Salto in Lungo e il secondo nel Salto Triplo. Il dato da evidenziare è che gli 85 centimetri che gli hanno regalato la Medaglia d’Oro nel Lungo sono gli stessi che aveva fatto registrare nel marzo scorso ai Campionati

Europei indoor a Madrid e che i 2,23 metri del Triplo sono addirittura superiori di 5 centimetri rispetto alla prova della competizione continentale. Segno eloquente che a distanza di 6 mesi ha mantenuto intatte e addirittura lievemente migliorato le sue performance. Cosa straordinaria per un ultracentenario… Un Fenomeno! Al nonnino sprint, speriamo di non offendere il nostro super collega, è stato addirittura dedicato un intero docufilm dal titolo “Il Campione” realizzato dalla casa cinematografica friulana Border Studio in fase di imminente distribuzione. E, allora, che dire? C’è solo da imparare da Ottaviani e sicuramente il suo stato fisico conferma che lo sport fa bene. Ma soprattutto vogliamo chiudere con una frase ricorrente: «Lo sport è felin cità, l’Atletica è gioia».




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