Azzurro Sport bimestrale di cUltUra sPortiva aeronaUtica
MOndiaLe VOLLeY
anno 5 – nUmero 5
le raGaZZe terribili vincono Un arGento da soGno
tennis and friends
a roma va in scena la solidarieta’
AZZURRO SPORT MEDIA PARTNER DELLA
EditoriAlE
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iamo giunti al quinto numero del quinto anno di Azzurro Sport; di strada ne abbiamo fatta tanta ma non siamo stanchi, anzi la nostra voglia di metterci in gioco è sempre più forte. Proprio per questo abbiamo deciso di legare la nostra testata ad uno degli eventi più importanti nel panorama internazionale dell’Equitazione: Fiera Cavalli di Verona. Da 120 anni questo appuntamento riesce a convogliare, catalizzare e raccontare il mondo dei cavalli e dell’Equitazione. Il più elegante tra gli animali è il protagonista indiscusso di questo evento che dal 25 al 28 ottobre porterà nella città scaligera il meglio di questo affascinante universo. La scelta di instaurare una collaborazione con lo staff di Fiera Cavalli è stata per noi naturale, in quanto rientra appieno nella nostra politica editoriale: essere presenti e contribuire a promuovere eventi sportivi di eccellenza come questo. Come sempre non ci siamo fermati solo all’Equitazione e le pagine del nostro magazine lo dimostrano pienamente. Non potevamo non raccontare i successi degli avieri del Centro Sportivo di Vigna di Valle che nel Campionato
Italiano di Tiro con l’Arco Targa 2018 hanno ben figurato conquistando cinque podi. Siamo poi passati in Giappone ai Mondiali di Volley dove le ragazze della nazionale sono riuscite a tenere con il fiato sospeso tutta l’Italia con le loro prodezze sotto rete. E poi, Golf, Tennis e le la candidatura italiana alle Olimpiadi del 2026; insomma, come sempre, abbiamo cercato di raccontare un po’ di quello Sport in cui crediamo fermamente. Proprio perché la riteniamo molto di più di una semplice attività fisica abbiamo voluto dedicare alcune pagine all’uomo in quanto protagonista dello Sport. È per questo che abbiamo raccontato le prodezze di Molinari che con classe e tenacia ha guidato la squadra europea alla conquista della Ryder Cup 2018. L’esempio più grande e completo della passione per lo Sport ce lo ha fornito, ancora una volta, Alex Zanardi che con una grinta infinita ha conquistato un altro record alla IronMan di Cervia, fissando il cronometro a 8 ore, 26 minuti e 6 secondi nel Triathlon. A noi non resta che augurarvi una buona lettura!
IL DIRETTORE
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Dal 25 al 28 ottobre Verona ospita la 120° edizione di Fiera Cavalli
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Azzurro Sport periodico bimestrale di cultura sportiva aeronautica Iscritto al n. 292/2013 del Registro Stampa presso il Tribunale Civile di Roma Anno 5 – numero 5 editore AVIATOR SRL via Gianfilippo Usellini 434 00125 Roma
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Weg 2018, sfiorato il podio
Bene gli atleti dell’a.m.
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direttore responsabile Alessio Piano redazione via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma Fax. 06.89280466 - azzurrosport@yahoo.it Consiglio tecnico presidente: Alessandro Loiudice membri: Marzia Caravelli, Giuseppe Carella, Andrea Colotti, Antonio D’Urso, Andrew Howe, Fabrizio Leoni, Dario Magagnini, Valentina Marchei, Elisa Santoni
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tennis and friends, a roma di sCena la solidarietà
26 olimpiadi 2026
30 volleY masChile
Il CIO ha approvato la canditatura di Milano e Cortina
Al Mondiale giaponese la squadra maschile arriva alle final six
32 volleY femminile
36 festival dello sport
Magnifico Argento delle ragazze italiane
© Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato su Azzurro Sport occorre citare la fonte. stampa Arti Grafiche Celori – Terni
Finito di stampare nel mese di ottobre 2018 foto di copertina: foto FISE
A Trento grande successo di pubblico per la prima edizione
38 rYder CUp 2018
42 tennis
Francesco Molinari trascina il Team europeo alla conquista della Ryder Cup 2018
Rod Laver Cup 2018, una sfida da spettacolo
44 personaggi Alex Zanardi, l’uomo dei record
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eventi
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ata alla fine del XIX secolo come mercato equestre, quest’anno Fieracavalli taglia il traguardo delle 120 edizioni alla Fiera di Verona (25-28 ottobre). Dal 1898 la rassegna accompagna l’evoluzione del ruolo del cavallo attraverso la storia del Paese: da strumento di lavoro nei campi e mezzo di trasporto, a compagno fidato nello sport, nella pet-therapy e nella vita all’aria aperta. Oggi Fieracavalli è la più importante manifestazione internazionale di settore: si estende su oltre 128mila metri quadrati espositivi ed è visitata ogni anno da 160mila appassionati da oltre 60 nazioni. Il segreto di questo successo è la capacità di rappresentare in modo completo e trasversale tutto il comparto, con una formula che coniuga allevamento, sport e business, turismo e spettacolo. Un evento unico che per la prima volta, quest’anno, è stato presentato in giro per l’Italia attraverso il Fieracavalli summer tour che ha toccato Sicilia,
Puglia, Lazio, Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. «Il 2018 è una data speciale per Fieracavalli – commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – è una tappa importante per la manifestazione a cui dobbiamo la nascita della Fiera di Verona e rappresenta uno stimolo ulteriore a lavorare con impegno per innovare costantemente format e contenuti. La nostra ambizione è confermare per altri 120 anni questa rassegna punto di riferimento per il settore equestre, valorizzando la figura del cavallo come elemento di passione e attività economica». Protagonista indiscusso a Verona resta sempre il cavallo, con 3mila esemplari di 60 razze da tutto il mondo portati in fiera a Verona da 35 associazioni allevatoriali. Centrali ogni anno sono i padiglioni dedicati alla biodiversità nazionale e allo sviluppo del cavallo da sella italiano, così come quelli che ospitano le razze araba, spagnola e frisona, impegnate in competizioni morfologiche di alto livello. In fiera si può inoltre trovare tutto per la cura
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e l’alimentazione del cavallo, così come attrezzature per l’equitazione. Nei padiglioni commerciali, infatti, espongono oltre 750 aziende da 25 paesi, con i più prestigiosi marchi internazionali. Si va dai produttori di scuderie e trailer per trasporto cavalli, fino a selle, vestiario e caschi alla moda. Sono numerose le novità presentate ogni anno al salone come il fieno biologico che si mantiene umido, lo zainetto-airbag che protegge la schiena del cavaliere in caso di cadute, la copertaasciugatrice per il manto dell’animale, le staffe di sicurezza che evitano infortuni alle caviglie, fino al tapis-roulant a misura di cavallo, per allenamenti e riabilitazione. «Fieracavalli, nonostante stia investendo molto su sport, turismo e spettacolo, non smentisce le sue origini mercantili – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – quest’anno l’area commerciale del padiglione 6 era sold-out già a luglio, con lo spazio espositivo aumentato del 18 per cento. Una crescita che ha riguardato anche l’internazionalità delle aziende presenti, con quelle provenienti dall’Europa e dall’America Latina che hanno registrato un incremento del 20 per cento. Continua inoltre la collaborazione con ICE-Agenzia per un incoming mirato di buyer da Germania, area dei Balcani, Stati Uniti, Brasile, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Oman, Cina e Mongolia». Fieracavalli ha poi un’anima sportiva: in quattro giorni sono decine le gare in ca-
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lendario con i concorsi ippici targati FiseFederazione italiana sport equestri. L’evento più atteso è, senza dubbio, Jumping Verona, unica tappa italiana della Longines FEI Jumping World CupTM che porta in città i campioni del salto ostacoli internazionale. Quest’anno debutta il 120x120 Gran Premio Fieracavalli, competizione che vede affrontarsi 120 binomi, per celebrare i 120 anni di storia della manifestazione. Non mancano le specialità legate all’immaginario dei cowboy, riunite nel Westernshow di Fieracavalli con sfide di team penning, ranch sorting, working cow horse e, per la prima volta, reining. L’equiturismo, fenomeno in continua crescita in Europa, è diventato negli anni parte integrante dell’offerta di Fieracavalli che riunisce le migliori proposte di agenzie di viaggio, agriturismi specializzati e maneggi. In fiera è possibile pianificare e prenotare ogni tipo di vacanza in sella, sia in Italia che all’estero, alla scoperta delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche dei territori. Dopo la realizzazione della guida “L’Italia a Cavallo” pubblicata insieme al Touring Club e il patrocinio al primo master in Italia sul turismo equestre, Fieracavalli ha creato quest’anno Horse friendly, la prima certificazione che, attraverso un proprio marchio, segnala e mette in rete tutte le realtà che dispongono di servizi per l’equiturismo. E nella giornata inaugurale della manifestazione
viene presentata in anteprima la nuova ricerca Fieracavalli-Nomisma sugli italiani a cavallo, con un focus sul turismo equestre. Fieracavalli si conferma poi una rassegna a misura di tutta la famiglia, grazie alle iniziative ludico-didattiche del Villaggio del bambino, tra cui il battesimo della sella, senza dimenticare gli spettacoli del Gala d’oro “Anniversary” con le stelle dell’arte equestre internazionale e l’intrattenimento delle aperture serali con le “Le notti di Fieracavalli”. Come sempre, Fieracavalli investe molte risorse nella tutela del benessere degli animali, garantito nel corso della manifestazione da strutture adeguate e da una commissione etica ed una tecnico-scientifica che hanno redatto un codice di comportamento rivolto ai proprietari e ai responsabili dei cavalli. Un impegno che si rafforza quest’anno con il progetto Horse training Fieracavalli che porta a Verona i massimi esperti in tema di addestramento etologico per un confronto sui diversi metodi che meglio valorizzano l’intesa tra uomo e animale. Al via anche la collaborazione con il Team Wow per portare a Fieracavalli l’innovativo approccio etico e metodologico all’equitazione, sviluppato negli allevamenti fondati dall’imprenditore Vittorio Garrone. Prosegue, infine, la collaborazione con Progetto Islander, realtà no profit che si occupa del recupero di cavalli salvati da situazioni di maltrattamento. n
PROGRAMMA GIOVEDì 25 OTTObRE 2018
09.15 GP 120x120 Prima sessione h.115 - Presented by THARROS 11.00 GP 120x120 Prima sessione h.125 - Presented by KASK 12.45 GP 120x120 Prima sessione h.135 - Presented by KEP ITALIA 14.15 CSI5*-W Horse Inspection 16.30 CSI5*-W Warm up - h.1.40/1.45 20.30 SHOW Gala d’Oro “Anniversary”
VENERDì 26 OTTObRE 2018
08.00 GP 120x120 Seconda sessione h.115 - Presented by THARROS 09.40 GP 120x120 Seconda sessione h.125 - Presented by SCUDERIA 1918 11.15 CSI5*-W Premio n. 1 - Presented by CLAbEL IMPIANTI IPPICI Categoria a due fasi - Tab. A - h.1.40/1.45 € 5.000 13.30 GP 120x120 Seconda sessione h.135 - Presented by KEP ITALIA 15.30 CSI5*-W Premio n. 2 - Presented by KASK Categoria a tempo - Tab. A - h.1.50 - € 25.000,00 17.45 CSI5*-W Premio n. 3 - Presented by PRESTIGE Categoria mista - Tab. A - h.1.55 - € 50.000,00 21.00 SHOW Gala d’Oro ‘Anniversary’
SAbATO 27 OTTObRE 2018
12.00 CSI5*-W Premio n. 4 - Presented by SAFE RIDING Categoria a tempo - Tab. A - h.1.45 - € 25.000,00 14.15 GP 120x120 FINALE h.115 - Presented by THARROS 15.30 GP 120x120 FINALE h.125 - Presented by KASK 17.00 CSI5*-W Premio n. 5 - Presented by FRANCO TUCCI Categoria mista - Tab. A - h.1.50/1.55 - € 95.000,00 21.00 SHOW Gala d’Oro ‘Anniversary’
DOMENICA 28 OTTObRE 2018
10.00 CSI5*-W Premio n. 6 - Presented by EQUILINE Categoria ‘accumulator’ a tempo con Joker - Tab. A - h.1.45 - € 25.000,00 12.15 GP 120x120 FINALE h.135 - Presented by KEP ITALIA 14.15 CSI5*-W Premio n. 7 - GRAN PREMIO LONGINES FEI JUMPING WORLD CUP™ Presented by FIERACAVALLI-VERONAFIERE h.1.60 - € 190.000,00
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lonGines torna ProtaGonista della 120 ÍŁ ediZione di Fieracavalli 8 Azzurro Sport 5/2018
È
una storia lunga oltre un secolo quella di Fieracavalli che da 120 anni rappresenta un irrinunciabile appuntamento per tutti gli appassionati del mondo equestre e tutt’oggi mantiene vive le tradizioni legate a questo settore. La prossima edizione della manifestazione, attesa e seguita da tutti i professionisti e gli entusiasti del panorama equestre internazionale, anche quest’anno ospiterà la Coppa del Mondo di Salto Ostacoli Longines FEI Jumping World CupTM – terza tappa del girone Europa Occidentale, nonché l’unico appuntamento italiano del circuito – che si svolgerà domenica 28 ottobre. L’Orologio Ufficiale dell’evento sarà il Conquest V.H.P. “Very High Precision” con quadrante blu, modello che rappresenta un nuovo traguardo nell’ambito del quarzo combinando grande precisione, contenuti tecnici e look sportivo nel rispetto di quell’eleganza tanto cara al marchio. Il segnatempo ospita un movimento esclusivo rinomato per il suo alto grado di precisione per un orologio analogico (± 5 secondi/anno) e per la capacità di resettare le lancette dopo un urto o l’esposizione a un campo magnetico grazie al sistema DPR (sistema di rilevamento dei ruotismi). Grazie all’accordo di sponsorizzazione siglato con la FEI nel 2013, Longines è ancora oggi il primo Top Partner della Federazione Equestre Internazionale nonché suo Cronometrista e Orologio Ufficiale. La collaborazione con la FEI permette infatti alla Maison orologiera di essere Title Partner della Longines FEI Jumping World Cup™ Western European League (il girone dell'Europa occidentale), North American League (il girone dell’America settentrionale) e China League (il girone della Cina) così come della Longines FEI Jumping Nations Cup™ come sancito dal nuovo accordo a lungo termine con la FEI, firmato a fine Agosto 2017. La collaborazione tra Longines e la FEI rafforza lo storico impegno dell’azienda orologiera svizzera negli sport equestri e rende il brand uno dei principali protagonisti del settore. Un elemento essenziale di questa partnership è il significativo investimento di Longines nello sviluppo – in collaborazione con la FEI – dei servizi di cronometraggio e gestione di dati all’avanguardia, nonché della relativa tecnologia, specifici per gli sport equestri. Lo sviluppo di questi servizi riguarda le applicazioni multimediali, i maxischermi, i tabelloni e le trasmissioni radiotelevisive nell’ambito della presentazione degli eventi FEI in tutto il mondo. La passione di Longines per gli sport equestri risale al 1878 con la produzione di un cronografo recante l’incisione di un fantino e del suo cavallo. Questo modello, molto amato dai fantini e dagli appassionati di cavalli, presente sui campi da corsa dal 1881, permetteva performance di precisione al secondo. Inoltre nel 1912 il marchio partecipò per la prima volta ad una competizione di salto ostacoli. Oggi, il coinvolgimento di Longines nell’Equitazione comprende le corse in piano, il salto ostacoli, il dressage, l’eventing, il driving e l’endurance. n
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INTERVISTA A GIOVANNI MANTOVANI, DIRETTORE GENERALE DI VERONAFIERE Direttore Mantovani, a chi si rivolge oggi Fieracavalli? «Fieracavalli è una manifestazione che si rivolge alle famiglie, ai ragazzi, ai bambini, agli appassionati di cavalli. Un mondo estremamente variegato nella sua complessità, perché contempla chi si dedica all’ippoturismo, chi al dressage, chi alle gare, chi all’attività al maneggio e chi si limita a contemplare animali che nella storia hanno svolto ruoli di grande vicinanza con l’uomo. Fieracavalli si rivolge a tutti loro: protagonisti e visitatori diversi, ma tutti assolutamente accomunati da una grande passione per il cavallo». Fieracavalli punta sempre di più verso una connotazione internazionale. Quanto impegno richiede l’organizzazione di una kermesse di questo tipo? «Richiede un impegno costante, che dura di fatto tutto l’anno e che coinvolge a fondo lo staff di Veronafiere. Mi lasci dunque cogliere l’occasione per ringraziare tutti i dipendenti, i collaboratori e le istituzioni che a vario titolo contribuiscono al successo della manifestazione, giunta quest’anno alla sua 120ª edizione». Quali sono gli ingredienti giusti per una rassegna di successo come la vostra? «Innanzitutto la storia. Fieracavalli ha 120 anni di vita ed è fortemente radicata a livello italiano ed internazionale. È, di fatto, anche una festa per tutta la città. Fieracavalli ha sempre accompagnato l’evoluzione del ruolo storico del cavallo. Insieme al ministero delle Politiche Agricole e all’Associazione italiana allevatori abbiamo rilanciato il segmento delle razze italiane. E oggi questo nobile animale è al centro di un sistema di valori economici e sociali e la fiera contribuisce a riscoprirne la natura versatile. Pensiamo allo Sport, protagonista a Fieraca-
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valli con decine di competizioni organizzate dalla FISE, con la Coppa del Mondo di salto ostacoli della FEI, che fa tappa a Verona dal 2001 o con le discipline della monta americana del Westernshow. Non dimentichiamo che in Italia sono 5mila le aziende e gli allevamenti, 48mila i lavoratori diretti e 2mila i centri ippici. Senza contare l’ambito dell’equiturismo, fenomeno che oggi è arrivato a contare in Italia oltre 4.500 agriturismi e strutture dedicate. Fieracavalli si conferma quindi un salone che è sempre stato al passo con i tempi e taglia il traguardo dei 120 anni come leader internazionale, con 2.400 cavalli di 60 razze, con un incremento del 18% di espositori stranieri, 35 associazioni allevatoriali, 750 espositori da 25 nazioni presenti e più di 160mila visitatori attesi anche quest’anno da oltre 60 Paesi».
Nella passata stagione i numeri sono stati davvero straordinari. Vi aspettate di fare ancora meglio quest'anno? «Ce l’abbiamo messa tutta. Migliorare e dare risposte agli espositori e ai visitatori è nel DNA di Veronafiere. Sarebbe, inoltre, il modo migliore per celebrare i primi 120 anni di Fieracavalli, che coincidono
peraltro con i 120 anni del nostro ente fieristico, nato proprio nel 1898». Quali sono le novità più interessanti di questa edizione? «Confesso che è impossibile sintetizzarle tutte e invito i lettori a visitare il sito www.fieracavalli.it. Comunque, fra le novità dell’imminente edizione 2018 avremo Horse Friendly, un marchio di qualità che certifica maneggi, ippovie e strade, parchi, agriturismi e ristoranti a misura di cavallo, allo scopo di facilitare questa forma di turismo slow, grazie alla catalogazione di tutta l’offerta in un solo portale web dedicato. Per il blasone e i protagonisti di levatura internazionale possiamo considerare sempre una novità l’unica tappa italiana della Coppa del Mondo di Salto Ostacoli Longines FEI Jumping World Cup™. Jumping Verona, contenitore sportivo per eccellenza delle giornate veronesi, diventa – con il Gran premio di domenica – il momento culminante di una quattro giorni non stop di competizioni che richiamano a Verona il gotha del salto ostacoli internazionale. Veronafiere ospiterà poi 120x120 Gran Premio Fieracavalli: un evento speciale per i 120 anni della fiera, nato in collaborazione con Fise per portare a Verona 120 binomi selezionati in 7 tappe in tutta Italia. Per il Gala d’oro, lo spettacolo di arte equestre che accende le notti veronesi, in programma giovedì 25, venerdì 26 e sabato 27 ottobre avremo come ospite d’onore la Fanfara della Polizia di Stato, erede e custode delle più antiche tradizioni della cavalleria. Fra gli ospiti anche la troupe di volteggio cosacco by Aragonas di Bartolo Messina, con la partecipazione di due piccoli grandi fenomeni nazionali: Rorò Castellana e Matteo Rufini. Il Westernshow è uno degli appuntamenti più attesi dal pubblico di Fieracavalli, grazie al meglio delle gare di monta americana. Per la 120ª edizione protagonista assoluto è il Reining, regina delle specialità a stelle e strisce e la sola ad essere riconosciuta dalla Fei-Federazione equestre internazionale e dalla Fise-Federazione italiana sport equestri. L’area dedicata all'arte di ferrare i cavalli torna protagonista a Fieracavalli grazie al concorso nazionale dedicato alla professione che racchiude la tradizione e la passione senza tempo per il mondo equestre». n
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entoventi anni per Fieracavalli, diciotto per Jumping Verona. Una lunga e importante storia è stata scritta nei padiglioni fieristici scaligeri nel segno del cavallo in cui la disciplina del salto ostacoli ha sempre trovato un ideale palcoscenico. L’edizione di Jumping Verona 2018 – che entra così nella “maggiore età” – sarà certamente all’altezza di una ricorrenza così speciale come quella di quest’anno. Il programma internazionale di eccellenza della Longines FEI Jumping World Cup™ sarà infatti affiancato nel padiglione 8 da una gara nazionale che la celebra già nella denominazione: il Gran Premio 120 x 120. Centoventi binomi che hanno guadagnato l’ammissione a Verona in prove di selezione, saranno in campo divisi in tre sezioni di differente difficoltà e in altrettante gare con classifica combinata. L’altra novità legata al salto ostacoli è l’Arena FISE. Il padiglione 5 sarà il quartiere generale di un ricchissimo programma di competizioni e attività promozionali targato Federazione Italiana Sport Equestri, con attenzione concentrata sulle nuove leve. I migliori azzurri e gli attesi campioni in arrivo da oltre confine saranno come sempre protagonisti di gare avvincenti e dall’alto livello tecnico nel palinsesto delle gare internazionali che rendono anche quest’anno il CSI5*W, terza tappa Longines FEI Jumping World Cup™ 2018/2019, l’appuntamento più atteso di Jumping Verona. Per il 18esimo anno consecutivo lo sport di alto livello e l’agonismo animeranno infatti il Padiglione 8 che, come nelle passate edizioni, offrirà un colpo d’occhio d’eccezione con le sue tribune gremite all’inverosimile e il campo prova, allestito nel padiglione adiacente, il 7, che oltre che ospitare la cittadella delle scuderie e i
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campi di lavoro è arricchito dagli stand dei più prestigiosi brand di settore. Per i migliori cavalieri e cavalli del circus del salto ostacoli internazionale il concorso ippico scaligero è uno degli appuntamenti fondamentali della stagione indoor. Un concorso al top, sia per l’efficienza nell’organizzazione sia per la doppia cornice d’eccezione offerta dai padiglioni fieristici e dalla città di Verona. Il risultato di tutto ciò saranno quattro giornate di grandissimo sport perfettamente inserite in un programma complessivo che farà certamente ricordare l’edizione che sta per andare in scena. ECCO IL “TEAM ITALIA” Iscrizioni definitive chiuse per la tappa di Verona della Longines FEI Jumping World Cup™ e nomi degli azzurri che saranno in gara, ufficializzati dalla Federazione Italiana Sport Equestri. Per il CSI*-W di Jumping Verona il Dipartimento Salto Ostacoli della FISE ha infatti chiamato a far parte del ‘Team Italia’ undici tra amazzoni e cavalieri. Si tratta di Piergiorgio bucci, bruno Chimirri, Lorenzo De Luca, Emanuele Gaudiano, Giulia Martinengo Marquet, Luca Marziani e Alberto Zorzi, oltre a Gianni Govoni, Riccardo Pisani, Lucia Vizzini Le Jeune e l’Under 25 Francesca Arioldi. Il lotto degli azzurri si completa con i nomi di ulteriori sette cavalieri destinatari delle wild card del Comitato Organizzatore Fieracavalli: Filippo Marco bologni, Giacomo Casadei, Guido Franchi, Guido ed Eugenio Grimaldi, Paolo Paini e Luigi Polesello. DOPPIO RUOLO A JUMPING VERONA PER DUCCIO bARTALUCCI, CITTì AZZURRO Duccio bartalucci, cavaliere di prima squadra nelle fila del team Italia che sin da quando era in attività ha abbinato all’attività in campo quella dirigente sportivo, a Verona sarà impegnato oltre che
come commissario tecnico della FISE anche come Event Director di Jumping Verona. «È un piacere poter essere in campo anche in questo ruolo che peraltro ho già ricoperto qui a Verona dieci anni orsono. Jumping Verona è molto cresciuto negli ultimi anni. È un appuntamento che ha ormai nel panorama internazionale una forte credibilità ed è apprezzato per la sua rodata organizzazione. Lavoreremo per il miglioramento dei dettagli e per assicurare a cavalli, cavalieri, operatori e pubblico un fine settimana di grandissimo livello sportivo. Dal punto di vista di Cittì posso dire che l’appuntamento di Verona arriva in chiusura di una stagione molto impegnativa fatta di momenti belli ed altri meno e dopo una partecipazione ai Mondiali che ha come contraltare al purtroppo infelice risultato di squadra la straordinaria conferma di Lorenzo De Luca nel firmamento del jumping mondiale (7° posto). A Verona ci saranno tutti i selezionati della long list dei Word Equestrian Games (Piergiorgio Bucci, Emanuele Gaudiano, Luca Marziani e Lorenzo De Luca - i quattro che hanno montato in squadra a Tryon - e Bruno Chimirri, Giulia Martinengo Marquet e Alberto Zorzi. Con loro l’under 25 Francesca Arioldi e tre cavalieri che si sono segnalati per risultati negli ultimi tre mesi come possibile rinforzo per la prima squadra della stagione 2019: Lucia Vizzini Le Jeune, Riccardo Pisani e Gianni Govoni. Sono molto contento che la maggior parte delle wild card del Comitato Organizzatore siano andate a giovani cavalieri azzurri di valore come Guido Franchi, Filippo Marco Bologni, Luigi Polesello e Giacomo Casadei». JUMPING VERONA: TERZO APPUNTAMENTO DEL GIRONE EUROPA OCCIDENTALE DELLA LONGINES FEI JUMPING WORLD CUP™ 2018-2019
È solido il legame tra Jumping Verona e la Coppa del Mondo di salto ostacoli. Quella di quest’anno è infatti la diciottesima volta che il prestigioso circuito indoor della Federazione Equestre Internazionale fa tappa a Fieracavalli che si conferma appuntamento tra i più attesi. Quella scaligera è la terza delle 13 tappe del girone Europa Occidentale della Longines FEI Jumping World Cup™ 2018-2019, il più accreditato tra i 16 che la compongono toccando tutti i continenti. Nata nel 1979 con 16 tappe suddivise in due soli gironi, quest’anno la Coppa del Mondo di salto ostacoli quest’anno taglia il traguardo delle 41 edizioni e vede in calendario ben 103 tappe di qualificazione ed una finale, programmata a Göteborg in Svezia, alla metà di aprile. n
CALENDARIO DEL GIRONE EUROPA OCCIDENTALE DELLA COPPA DEL MONDO 20182019 2018
11-14 ottobre Oslo (NOR) 17-21 ottobre Helsinki (FIN) 25-28 ottobre Verona (ITA) 31 ottobre-4 novembre Lione (FRA) 14-18 novembre Stoccarda (GER) 22-25 novembre Madrid (ESP) 7-12 dicembre La Coruña (ESP) 17-23 dicembre Londra-Olympia (GbR) 26-30 dicembre Mechelen (bEL)
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10-13 gennaio 17-20 gennaio 24-27 gennaio 7-10 febbraio Finale 3-7 aprile 2019
basile (SUI) Lipsia (GER) Amsterdam (NED) bordeaux (FRA) Göteborg (SWE)
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equitazione
WeG 2018
ad un soffio dall’impresa di Daniela Cursi foto Stefano Grasso CT X Fise
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lorenzo de luca: il principe dell’a.m. ha fatto sognare l’italia con il suo cavallo bianco da salto ostacoli
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ercoledì 19 settembre, North Carolina, Tryon, ore 09.00, primo cavallo in campo. Un’arena circondata da seggiolini blu, il maltempo che sembra aver dato tregua ai 125 cavalieri in rappresentanza di 49 nazioni e 5 continenti. Il Team Italia capitanato da Duccio bartalucci entra nell’ordine: carabiniere scelto Emanuele Gaudiano su Chalou, Piergiorgio bucci su Diesel GP Du bois Madame, l’aviere capo Luca Marziani su Tokyo du Soleil ed il 1° aviere Lorenzo De Luca su Irenice Horta. I primi due percorsi lasciano l’amaro in bocca, il giovane cavallo di bucci sembra faticare sulle altezze del Mondiale, Gaudiano è colpito dalla sfortuna e costretto ad un giro pacato a causa di un inciampo prima del numero uno. Il pubblico è consapevole che i giochi ancora devono scriversi: entra Marziani, il cavaliere dai 9 percorsi netti delle FEI Nations Cup -non delude- zero penalità. Segue De Luca, firma il nono miglior risultato. Il secondo giorno di gare si fa complicato, Chalou viene ritirata per non rischiare il benessere del cavallo, Diesel fa cadere la parte finale del percorso, Tokyo inspiegabilmente si arresta due volte di fronte al muro numero 3. Quando la sfida sembra aver preso la peggior piega, arrivano gli eroi: Lorenzo De Luca e la grigia Irenice -non commettono errori- sono i più veloci e si attestano al primo posto della classifica provvisoria. L’Italia torna a crederci. Venerdì 20 settembre. Lorenzo entra per ultimo, con la sua divisa impeccabile e lo sguardo di ghiaccio. Arriva un errore nella doppia gabbia. Niente festeg-
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giamenti, niente urla, ma i combattenti vengono fuori in questo momento. L’aviere dichiara: “i giochi sono ancora aperti”. bastano poche parole per galvanizzare la folla ed eccoci tutti quanti incollati alla televisione per il gran finale di domenica. Ore 10.00 inizia la prima manche. De Luca entra quart’ultimo. Non ci sono errori agli ostacoli, ma si sente uno “splash”, non sembra vero ma è successo. Irenice tocca la sbarra della riviera. Questo è il momento in cui i cittadini diventano nazionalisti, iniziano a circolare i messaggini “Irenice è la cavalla più difficile del mondiale”, “Lorenzo è grande, Lorenzo è il nostro principe”. Le due ore che passano tra la prima e la seconda manche sembrano eterne, ma eccolo di nuovo in campo, la voce dello speaker che annuncia: “and now for Italy Lorenzo De Luca”, la campana suona, Lorenzo supera il numero uno, il due, il tre, ma la triplice numero 6 non perdona, arriva un errore: Lorenzo De Luca e Irenice Horta arrivano in settima posizione della classifica conclusiva. I bimbi alla tv rimangono confusi, i grandi un po’ imbronciati. Premiazione, Lorenzo sorride: in quell’istante il popolo equestre italiano capisce di aver vinto. È tornata la speranza di poter vincere un Campionato del Mondo. L’Italia non è seconda a nessuno. Lorenzo De Luca ha scritto la storia e gli italiani hanno il loro eroe. Un campione classe’87, nato a Lecce e trasferitosi nelle scuderie di Stephan Corter dopo anni di duro lavoro e sacrifici. Oggi è un uomo, l’uniforme azzurra dell’Aeronautica Militare gli dona ancora più prestigio abbinandosi al mantello di ogni cavallo, magico sotto la sua sella. Lorenzo ha regalato un sogno ed il Presidente Fise Marco Di Paola lo ha interpretato pubblicamente: «Grazie, grazie per il lavoro, l’impegno e la serietà con cui rappresenti l’Italia e l’Aeronautica Militare».
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tiro con l’arco
camPionati italiani tarGa 2018
Gli atleti dell’aeronaUtica militare conQUistano cinQUe Podi 20 Azzurro Sport 5/2018
di Luca Morelli
d
omenica 30 settembre si è conclusa la 57a edizione dei Campionati Italiani Targa di Tiro con l’Arco. La cittadina pugliese di Trani è stata per gli atleti del Centro Sportivo di Vigna di Valle una parentesi vissuta da protagonisti assoluti come dimostrano i quattro podi conquistati. Si parte dallo stadio “G. Ventura” dove nel giorno di sabato si sono susseguite sfide e match entusiasmanti che hanno visto i migliori arcieri italiani fronteggiarsi per la conquista del titolo nazionale. Nel primo giorno di gare sono stati assegnati i titoli di classe dell’Arco Olimpico e decisi tutti i finalisti, individuali ed a squadre, per le finali della domenica. Già nel primo giorno gli avieri dell’Aeronautica Militare si sono messi in luce; il primo a salire sul podio è stato il Primo Aviere Scelto Michele Frangilli che con 661 punti si è laureato Campione Italiano di Categoria mettendosi alle spalle Massimiliano Mandia e il Primo Aviere Luca Melotto che, con 643 punti, conquista la Medaglia di bronzo di categoria. Non sono state da meno le ragazze, visto che l’Aviere Capo Guendalina Sartori con 637 punti si è aggiudicata l’Argento. Nel secondo giorno la manifestazione si è spostata nella cittadina di Trani; nella piazza della magnifica cattedrale della città pugliese il Primo Aviere Scelto Michele Frangilli ha cercato di ripetere il successo del giorno precedente ma ha dovuto arrendersi a Federico Musolesi che dopo un match avvincente si è imposto sull’atleta dell’Aeronautica Militare per 6 a 4. Stessa sorte per la categoria femminile dove l’Aviere Capo Jessica Tomasi si è dovuta accontentare della Medaglia d’Argento dopo essere stata sconfitta dalla compagna di nazionale Tatiana Andreoli. n
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eventi
tennis & Friends Una sUccesso l’8 ediZione 22 Azzurro Sport 5/2018
oltre 18.000 check-up medici nel weekend di prevenzione gratuita al Foro italico, dove la Fondazione Policlinico Univesitario agostino Gemelli irccs è scesa in campo con il patrocinio del ministero della salute e il sostegno dell’aeronautica militare e della Polizia di stato.
di Andrea Colotti
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ltre 18mila controlli effettuati e circa 3mila contatti nel punto informativo, più di 2.700 consulenze e circa 50mila le presenze al Villaggio. Sono questi i numeri di Tennis & Friends, l’evento che si è tenuto al Foro Italico dal 12 al 14 ottobre e che ha visto scendere in campo numerosi personaggi dello sport e dello spettacolo mentre equipe mediche della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS hanno eseguito ininterrottamente e gratuitamente controlli a tutto il pubblico partecipante. Giunta alla ottava edizione, Tennis & Friends è realizzato in collaborazione con la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e CONI, con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Regione Lazio, Roma Capitale,
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della Polizia di Stato, dell’Aeronautica Militare, Carabinieri e Fondazione Ania. Partecipano le maggiori federazioni sportive come la Federazione Italiana Tennis, la Federazione Italiana Sport Equestri, la Federazione Italiana Rugby e da quest’anno anche la Federazione Italiana Golf, Federazione Italiana Pallacanestro, Federazione Italiana Pallavolo, Federazione Italiana badminton e Federazione Italiana Di Atletica Leggera. L’evento, diventato un appuntamento tradizionale per il grande pubblico, ha rinnovato e ampliato l’area sanitaria: il “Villaggio della Salute”, sviluppato su oltre 20mila mq e articolato in 29 aree specialistiche, 109 postazioni sanitarie e 30 ecografiche, ha visto più di 400 figure professionali tra medici e operatori sanitari della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, da specialisti dell’Aeronautica Militare, della Polizia di Stato, dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI e della ASL Roma 1 eseguire gratuitamente visite specialistiche ed esami diagnostici approfonditi con il supporto dei volontari della Croce Rossa Italiana. Venerdì 12 si è svolta una giornata interamente dedicata alle scuole con attività didattiche e sportive alternate a momenti di dibattito dedicati alla lotta contro il bullismo e alla sana alimentazione. Ha partecipato tra i testimonial Carlo Conti che, accolto dagli applausi dei bambini, ha ricordato ai più piccoli di non agire in branco, ma di lasciarsi guidare sempre dal proprio pensiero, “perché ogni persona è speciale nella propria unicità, ed è quella unicità a permettere la creazione di un mondo migliore”. Nelle giornate di sabato e domenica,
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accompagnate da un sole quasi estivo, il folto pubblico ha potuto osservare da vicino i tanti personaggi pubblici scesi in campo nel torneo di tennis e di paddle a cornice dell’iniziativa. Vincitrice al primo posto la coppia Paolo bonolis Maria De Filippi, seguita da Max GiustiFrancesco Testi. Al terzo posto la coppia Mara Santangelo – Sandrine Testud. I vincitori sono stati premiati dal Giorgio Meneschincheri, alla presenza del presidente del CONI Giovanni Malagò e del
direttore generale Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS Marco Elefanti. Importante la partecipazione dell’Aeronautica Militare, che nel villaggio della salute ha reso disponibili medici ed infermieri del Corpo Sanitario dell’Aeronautica Militare per offrire check-up gratuiti nel settore dermatologico ed odontoiatrico. Per l’occasione è stato anche allestito uno stand informativo ed è stato possibile provare l’ebrezza delle acrobazie in volo a bordo del simulatore ludico del
velivolo Mb.339, il famoso aereo utilizzato dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale, le “Frecce Tricolori” e scattare delle foto ricordo a bordo di un elicottero del soccorso aereo, un HH.139 del 15° Stormo. A dare ancora più eco ad uno dei motti dell’evento, “Salute e sport… sport è salute” sono intervenuti anche alcuni atleti di spicco del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare, tra cui gli olimpionici dell’atletica, Andrew Howe e Dariya Derkach e del beach volley Laura Giombini. n
olimpiadi
olimPiadi invernali 2026 approvata dal cio la candidatura
milano-cortina di Luca Morelli foto CONI
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A
lla fine, dopo un lungo percorso e non poche polemiche, la candidatura di Milano e Cortina per ospitare i Giochi Olimpici Invernali del 2026, ufficializzata lo scorso 1° ottobre dal CONI, è stata approvata dal Comitato Olimpico Internazionale nel corso della sessione di buenos Aires durante la quale, tra l’altro, il nostro presidente Giovanni Malagò è stato eletto membro del CIO a titolo individuale. Il numero uno del CONI, che ha ottenuto 66 voti su 74 disponibili, è il 22esimo italiano della storia ad avere accesso al Comitato dei cinque cerchi di Losanna, il 16esimo a livello individuale; assumerà la carica di dirigente internazionale il prossimo 1° gennaio 2019, subentrando a Mario Pescante, che esce per sopraggiunti limiti di età. Un’af-
fermazione importante quella di Malagò, che, come egli stesso ha dichiarato a caldo, «renderà lo Sport italiano molto più forte», pensando da subito alle maggiori possibilità di vittoria per la nostra candidatura alle Olimpiadi Invernali del 2026. «Vengo chiamato e sono stato eletto per rappresentare l'Italia in questo mondo – ha dichiarato – ed è un motivo di grande orgoglio. Senso di responsabilità importante, è un attestato di prestigio. Emozionato no, ma convinto e determinato. Io ho sempre detto che se la partita la riesci a giocare, per una serie di ragionamenti l'avremmo potuta vincere e questa (Milano-Cortina, ndr) penso la vinceremo». C’è, dunque, un evidente ottimismo in vista dell’aggiudicazione dei Giochi, ma della partita, per restare in tema, si deve giocare ancora tutto il secondo tempo e, si
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IL PRIMO ROMANO NELLA STORIA ELETTO A TITOLO INDIVIDUALE NEL CIO
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’ultimo italiano era stato Mario Pescante, ben 24 anni fa, che ora proprio nella Sessione di buenos Aires lascia per limiti d'età e diventa membro onorario. Successivamente, soltanto nomination sulla base dei ruoli ricoperti nelle federazioni internazionali o in quota atleti. Mai nessuno dei suoi 15 predecessori era nato a Roma (tra i membri italiani del Cio, non a titolo
sa, quando c’è equilibrio tra le squadre, il risultato è sempre in bilico fino al triplice fischio dell’arbitro. E le squadre, come sempre accade in questi contesti, sono molto forti e agguerrite: Milano e Cortina, infatti, nella disputa per l’organizzazione delle Olimpiadi Invernali 2026 se la dovranno vedere con Calgary, Canada, e Stoccolma, Svezia. A Calgary i Giochi Invernali sono stati già disputati nel 1988, mentre nella capitale svedese addirittura nel 1912. Per quanto riguarda il nostro Paese, in-
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individuale, l'altro nato a Roma è Ottavio Cinquanta). Il primo dirigente italiano a diventare membro CIO era stato il conte napoletano Ferdinando Lucchesi Palli che entrò nel governo Olimpico internazionale proprio in occasione della fondazione del CIO, avvenuta nel 1894 a Parigi. Con l'uscita di Pescante e l'ingresso di Malagò i membri italiani restano tre: insieme al
vece, i precedenti sono quelli di Cortina d’Ampezzo nel 1956 e di Torino cinquant’anni dopo, nel 2006. La sessione del CIO che decreterà la scelta finale, inizialmente prevista a Milano nel settembre 2019, è stata spostata a Losanna nel giugno del prossimo anno, in concomitanza con l’inaugurazione della nuova sede del CIO. Una decisione, ovviamente, che ha tenuto conto dell’ufficializzazione di Milano-Cortina come una delle tre candidate all’organizzazione dell’imn portante evento.
presidente del CONI ci sono Franco Carraro e Ivo Ferriani. Con Malagò entrano nel CIO altri otto dirigenti: Daina Gudzineviciute (Lituania), Felicite Rwemarika (Ruanda), Camilo Perez Lopez Moreira (Paraguay), Samira Asghari (Afghanistan), William blick (Uganda), il principe Jigyel Ugyen Wangchuck (bhutan), Morinari Watanabe (Giappone) e Andrew Parsons (brasile).
volley
le raGaZZe terribili sono d’arGento
la nazionale femminile conquista un argento da sogno dopo una finale che lascia l’amaro in bocca 30 Azzurro Sport 5/2018
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anno incollato letteralmente tutta l’Italia davanti alla TV; la Pallavolo non era seguita così nel nostro Paese dagli anni 90 con la fantastica nazionale maschile di Zorzi e bernardi. Questa squadra non aveva le velleità di quella nazionale ma pian piano le giovanissime ragazze (pensate che la media è 22 anni) di Mazzanti hanno costruito la loro Storia. Un percorso quasi perfetto che ha visto dieci vittorie nelle prime 11 partite, l’unica sconfitta quella contro la Serbia, forse un messaggio premonitore. Arrivata a pieno merito nella final six, la nazionale conquista meritatamente e semifinali contro le campionesse olimpiche della Cina. Questa forse è la partita meglio giocata dalle “ragazze terribili” che vincono al tie break 17-15... che emozione! Poi la finale, giocata benissimo e an-
ch’essa portata al tie break (dopo essere stati in vantaggio per 2 set a 1) ma questa volta persa 15-12. Una nazionale che era partita senza grandi ambizioni ma che dopo questo percorso e in particolare questa finale lascia un po’ di delusione nei cuori dei suoi supporter. Ma, Chi vede questo podio come una finale persa e non una Medaglia vinta, forse non ha provato a considerare tutte le variabili in campo e i risvolti di questo torneo. È tipico della cultura disfattista italiana: quando non si vince, c’è sempre solo la delusione e non si è capaci di leggere gli aspetti positivi anche quando, di fatto, si sta analizzando un successo. Ed è quello che in parte è accaduto per l’Argento mondiale conquistato dalle ragazze di coach Davide Mazzanti. Per molti è una finale persa e un Oro mancato; a voler essere obiettivi, però, questo è un Ar-
gento vinto, e conquistato meritatamente. In questo torneo mondiale hanno stupito soprattutto due squadre: il Giappone, che da Paese ospitante è arrivato molto più avanti del previsto fino alle final sixt, e proprio l’Italia, considerata bella outsider della kermesse iridata e possibile mina vagante del tabellone. E così è stato, perché nessuno si aspettava una striscia positiva di 10 vittorie consecutive e, una volta centrate prima le Final Six e poi le Final Four, che potesse arrivare in finale in una sfida così combattuta contro le campionesse olimpiche in carica della Cina. «Siamo arrivati fino a qui perché abbiamo sognato questa partita. La delusione è normale perché nessuno sognava di arrivare secondo. C’è dietro un percorso fantastico che va al di là della medaglia e del colore». Queste le parole di Mazzanti al ritorno in Italia. «Dovevano essere – dice
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l’allenatore italiano – due anni di esperienza, diciamo di prova e pensare che li chiudiamo con una Medaglia d’Argento; è incredibile perché mi sono preso tanti rischi perché avevo una determinata visione di questa squadra. Le ragazze, conclude il coach, hanno un merito incredibile, ci sono stati dei momenti in cui abbiamo vacillato perché vedevamo che alcune cose non venivano e poi loro sono state brave a fare il salto di qualità nel momento più difficile». Escluso il premio per la migliore giocatrice del torneo, vinto meritatamente dalla serba Tijana boskovic, tutti gli altri premi sono andati alle nostre giocatrici: migliore opposto (Paola Egonu), miglior libero (Monica De Gennaro), migliore palleggiatrice (Ofelia Malinov-Italia), migliore schiacciatrice (Miriam Sylla).
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Questo a dimostrare oltre al valore della squadra anche il valore individuale delle nostre giovanissime atlete. In un Paese in cui sono tutti tanto bravi a salire sul carro del vincitore, di uno Sport che normalmente non seguono mai, quanto capaci di criticare se non si vince e si conquista “solo” l’Argento, il risultato di queste ragazze andrebbe applaudito a scena aperta, senza critiche negative, ma solo costruttive. Si acceso un riflettore sulla Pallavolo e questo speriamo faccia bena al movimento e alla diffusione nel nostro Paese di questo Sport; speriamo che molti giovani vedendo in televisione le “ragazze terribili” abbiano la voglia di cominciare a cimentarsi con questa magnifica disciplina. Grazie ragazze siete state davvero n fantastiche!
volley
mondiali volleY 2018 Gli aZZUrri si Fermano alle Final siX
l’avventura dei ragazzi guidati da coach chicco blengini si interrompe nel terzo girone che precede le semifinali, troppo forti la serbia e la vincente Polonia. 34 Azzurro Sport 5/2018
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inisce sul più bello il percorso della nazionale italiana di volley nell’edizione del mondiale 2018 giocata tra Italia e bulgaria. Ma il sestetto composto da Ivan Zaytsev nel ruolo di opposto, Osmani Juantorena e Simome Lanza come schiacciatori, Simone Giannelli come palleggiatore, Simone Anzani e Daniele Mazzone nel ruolo di centrali e Massimo Colacci come libero salva palloni, si è comunque fatto ben valere in questo mondiale. La squadra azzurra ha avuto il merito di entusiasmare il pubblico nella prima fase della manifestazione. Nell’iniziale girone da sei squadre ha sconfitto all’esordio il Giappone al Foro Italico di Roma, per poi prevalere su belgio, Argentina, Repubblica Domenicana e Slovenia - tutti incontri giocati al Nelson Mandela Forum di Firenze - chiudendo al primo posto del gruppo. Nel secondo girone da quattro
squadre gli azzurri trovano Russia, Finlandia e Paesi bassi. A supportare i padroni di casa in questi tre incontri è il tifo del Mediolanum Forum di Assago. Nel primo incontro l’Italia supera con un netto 3-0 la Finlandia, grazie a 14 punti a testa di Juantorena e Zaytsev, più l’essenziale contributo a muro del duo Anzani-Giannelli. Nel secondo incontro l’Italia lotta con la Russia, due set pari per poi cedere al tie-break per 15-10. L’incontro decisivo per il passaggio alle final six diventa quindi quello con i Paesi bassi, vinto dagli azzurri per 3 set a 1, trascinati da Gabriele Nelli (19 punti) e Luigi Randazzo (23 punti), facendo riposare anche i titolari. Arrivati alle Final Six insieme alle nazionali più forti al mondo, il gruppo guidato da coach blengini non è riuscito però a tirare il suo miglior gioco. Nel girone insieme a Polonia e
Serbia, gli azzurri subiscono una netta sconfitta per 3-0 da parte deli slavi. A quel punto serviva un’impresa: sconfiggere per altrettanti 3 set a zero i campioni in carica della Polonia. Speranze infrante subito dal momento che i polacchi si sono aggiudicati subito i primi due parziali, rendendo vana la vittoria finale degli azzurri per 3-2. Sarà poi la stessa Polonia, trascinata da bartosv Kurek, premiato miglior giocatore del torneo, a superare in semifinale gli Stati Uniti per trionfare a spese del brasile nella finalissima. Nota positiva il grande seguito che ha avuto la manifestazione, sia per la presenza e il tifo nei palazzetti sia per lo share televisivo, arrivato all’apice nel match contro la Serbia, 14,4 %. Sicuramente, una bella iniezione di fiducia per tutto il movimento italiano. n
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attualità
È
stata senza dubbio l’edizione dei record sia come tema della manifestazione che come affluenza. “buona la prima” per il Festival dello sport di Trento che al suo debutto si assicura numeri di tutto rispetto. Alle 50mila persone che hanno preso parte ai 200 appuntamenti organizzati nel capoluogo a cui sono intervenuti un centinaio di “big” dello sport nazionale e internazionale si è aggiunto un “fiume” di persone che hanno affollato le strade e i vicoli di Trento. «Siamo felici di aver organizzato il Festival dello Sport – ha commentato Urbano Cairo, presidente di Rcs – è stata una
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magnifica festa di popolo, con centinaia di momenti appassionanti, tutti gratuiti, straordinariamente partecipati. L’idea chiave di questo successo è quella di portare direttamente alle persone le grandi emozioni dello sport. Un’impresa che è riuscita per l'impegno di tante realtà». Un Festival, quello organizzato da La Gazzetta dello Sport e Regione Autonoma Trentino, Provincia e Comune, Apt Trento, Monte bondone, Valle dei Laghi che si è articolato tra incontri e interviste, workshop e spettacoli, camp e innovazione. Il tema dell’evento è stato “il record” inteso come uno dei momenti di massimo sforzo e appagazione sportiva;
proprio su questo concetto si sono espressi i moltissimi “vip” giunti a Trento per raccontare le loro storie: da bebe Vio a Tania Cagnotto, da Paolo Maldini a Pep Guardiola. «Nonostante la chiara connotazione sportiva – ha aggiunto Veronese – le sinergie permettono di trovare la valenza culturale. Un grande successo anche i camp, dove i cittadini hanno potuto scoprire numerosi sport in location d'eccezione come le piazze cittadine. Mi sento in dovere di ringraziare di cuore tutte le istituzioni e le forze dell’ordine, i partner, i numerosi collaboratori e volontari per la riuscita di questa manifestazione». n
golf
rYder cUP 2018 Francesco molinari trascina l’eUroPa alla vittoria 38 Azzurro Sport 5/2018
il torinese batte Phil mickelson e consente all'europa di conquistare la 42esima edizione della ryder cup. a Parigi vittoria netta per il vecchio continente che sconfigge i campioni in carica statunitensi 17.5 a 10.5
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rancesco Molinari ha letteralmente trascinato l’Europa nel 14esimo successo in Ryder Cup. Il golfista italiano, infatti, prima in coppia con Fleetwood e poi nell'uno contro uno con Mickelson, ha portato a casa 5 match, regalando ai suoi compagni anche il punto decisivo per la vittoria finale. Una prestazione che ha portato Francesco a diventare un vero e proprio eroe tra i tantissimi tifosi di tutta Europa che gli hanno dedicato un coro diventato virale su tutti i social network. Sui green di Parigi il nostro Molinari è stato praticamente perfetto tanto da aggiudicarsi tutti gli scontri che lo hanno visto protagonista, 4 in doppio con Fleetwwod e 1 in singolo contro Mickelson, fissando il punteggio in favore del vecchio continente che ha sconfitto gli USA per 17,5 a 10,5 e ha riportato a casa il trofeo più ambito nel panorama golfistico internazionale. «È stato - ha detto il golfista torinese ai microfoni di Sky Sport al termine della rassegna - un weekend fantastico. È una sensazione surreale. Il merito, però, è di tutta la squadra, dal primo all'ultimo giocatore. Il team europeo è stato grandissimo, e ci metto dentro tutti: vice capitani, mogli, compagni, capitano. Non mi sono mai sentito a disagio a giocare con un rookie come Fleetwood - ha detto ancora emozionato Francesco - è stata una settimana favolosa. Ogni giocatore ha dato il suo con-
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tributo, sia in doppio che in singolare. Sono stati davvero giorni fantastici». Mai nessun giocatore europeo aveva vinto tutti e 5 i match play giocati: l'unico a riuscirci nella storia era stato Larry Nelson nel 1979. Dopo il 4 su 4 in doppio con l'amico Tommy Fleetwood, “Chicco” ha battuto anche Phil Mickelson, portando il tanto agognato 14° punto e mezzo per i blu. Da segnalare l'ennesima sconfitta oltreoceano degli USA, che non vincono in trasferta da ben 25 anni. Anonima, ancora una volta, la prestazione di Tiger Woods, sconfitto da Rahm e battuto per la quarta volta in cinque match nel weekend parigino. La Ryder torna, dunque, in Europa, grazie, è proprio il caso di dirlo, a Chicco Molinari, che dopo l’Open Championship, conquista per la terza volta in carriera il trofeo più prestigioso del golf mondiale, dopo i successi del 2010 e del 2012. n
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VENERDì Johnson/Fowler (Usa) b. McIlroy/Olesen (EU) 4-0 a 2 buche dal termine Koepka/Finau (Usa) b. Rose/Rahm (EU) 1-0 Spieth/Thomas (Usa) b. Casey/Hatton (EU) 1-0 Molinari/Fleetwood (EU) b. Woods/Reed (Usa) 3-0 a 1 buca dal termine Stenson/Rose (EU) b. D.Johnson/Fowler (Usa) 3-0 a 2 buche dal termine Poulter/McIlroy (EU) b. Watson/Simpson (Usa) 4-0 a 2 buche dal termine Garcia/Noren (EU) b. Mickelson/DeChambeau (Usa) 5-0 a 4 buche dal termine Molinari/Fletwood (EU) b. Thomas/Spieth (Usa) 5-0 a 4 buche dal termine SAbATO McIlroy/Garcia (EU) b. Koepka/Finau (Usa) 2-0 a una buca dal termine Hatton/Casey (EU) b. Johnson/Fowler (Usa) 3-0 a 2 buche dal termine Molinari/Fleetwood (EU) b. Woods/Reed (Usa) 4-0 a 3 buche dal termine Thomas/Spieth (Usa) b. Poulter/Rahm (EU) 2-0 a una buca dal termine Stenson/Rose (EU) b. Johnson/Koepka (Usa) 2-0 a 1 buca dal termine Watson/Simpson (Usa) b. Garcia/Noren (EU) 3-0 a 2 buche dal termine Molinari/Fleetwood (EU) b. Woods/DeChambeau (Usa) 5-0 a 4 buche dal termine Spieth/Thomas (Usa) b. McIlroy/Poulter (EU) 4-0 a 3 buche dal termine DOMENICA Thomas (Usa) b. McIlroy (EU) 1-0 Koepka (Usa)-Casey (EU) pari Simpson (Usa) b. Rose (EU) 3-0 a 2 buche dal termine Rahm (EU) b. Woods (Usa) 2-0 a 1 buca dal termine Finau (Usa) b. Fleetwood (EU) 6-0 a 4 buche dal termine Poulter (EU) b. Johnson (Usa) 2-0 Olesen (EU) b. Spieth (Usa) 5-0 a 4 buche dal termine Garcia (EU) b. Fowler (Usa) 2-0 a 1 buca dal termine Reed (Usa) b. Hatton (EU) 3-0 a due buche dal termine Stenson (EU) b. Watson (Usa) 5-0 a 4 buche dal termine Molinari (EU) b. Mickelson (Usa) 4-0 a 2 buche dal termine
tennis
rod laver cUP 2018
Una sFida da sPettacolo
l’europa supera il resto del mondo per 13 a 8. di Stefano Colotti foto ROD LAVER CUP
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na manifestazione a dir poco affascinante la Rod Laver Cup, intitolata all’omonimo campione australiano arrivato a spegnere 82 candeline, unico nella storia ad aver conquistato per ben due volte il Grande Slam, ovvero l’ein plain di tutti e quattro tornei più importanti del tennis all’interno della stessa stagione. Nata da un’idea di Roger Federer, questa manifestazione celebra un personaggio importante della storia di questo sport come Laver, regalando agli appassionati il meglio che il palcoscenico del circuito maschile ATP possa offrire: i più forti giocatori del momento in campo per la sfida tra Europa e Resto del Mondo. Sono sei i giocatori per team impegnati in una ricchissima tre giorni di sfide che prevedono nel programma nove incontri di singolare e tre di doppio, ovviamente a rotazione e con la regola che lo stesso giocatore non può giocare più di due partite nello stesso giorno. A difendere la squadra blu del vecchio continente sono scesi in campo lo svizzero Roger Federer (ambasciatore dell’evento), il serbo
Novak Djokovic, il tedesco Alexandr Zverez, il britannico Kile Edmund, il belga David Goffin e il bulgaro Grigor Dimitrov. Per il team rosso del resto del mondo gli statunitensi John Isner, Jack Sock e Frances Tiafoe, l’argentino Diego Schwartzman, il sud africano Kevin Anderson, e l’australiano Nick Kirgios. A prevalere alla fine è stata la compagine europea. La selezione del Resto del mondo è riuscita ad aggiudicarsi tutti e tre gli incontri di doppio ma a fare la differenza sono state le vittorie in singolare. Sugli otto incontri singolari in programma l’unica vittoria del team rosso è stata quella di Kevin Anderson su Novak Djokovic: Un pizzico di rammarico per diversi incontri persi al tie break del terzo set, come quelli decisivi nell’ultima giornata tra Isner e Federer, così come quello tra Anderson e Zverev, che hanno sancito la vittoria finale della squadra europea per 13 punti a 8. Ma la nota più importante è stata sicuramente evidenziata dallo spettacolo messo in campo dagli atleti, un bell’evento che molto probabilmente verrà replicato anche nel 2019. n
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PErSoNAGGi
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aleX Zanardi
scrive Un’altra PaGina di storia
Zanardi a cervia stabilisce il nuovo record paralimpico di triathlon all’ ironman italy
di Luca Morelli «Sono al settimo cielo!» Queste le parole a fine gara di Alex Zanardi dopo aver scritto una nuova pagina di Storia. Tra i quasi 3mila partecipanti all’Italy Ironman di Cervia, Zanardi ha chiuso al quinto posto con il tempo 8h 26’ 06”, nuovo record mondiale paralmpico, che migliora di oltre mezz’ora il primato precedente. Una gara veramente appassionante quella vinta con merito dal tedesco Andi boecherer con il tempo di 8h 01’ 50” che anch’esso ha voluto personalmente all’arrivo fare i complimenti ad Alex. Una nuova impresa quella di Zanardi che nella gara più dura in assoluto quella del triathlon (3,8 Km a nuoto, 180 Km in bici e 42,2 Km di corsa) ha mostrato tutta la sua preparazione, la sua determinazione e la sua grinta da campione. Alex, che il prossimo 23 ottobre compirà 52 anni, ha collezionato un altro record al suo palmares.
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«Sono felicissimo - ha dichiarato Zanardi a Sky Sport - In gara c’erano 2700 partecipanti, molti erano professionisti dell'Ironman che evidentemente sono andati più piano di me. Io sono arrivato al quinto posto assoluto, incredibile! E poi pure il record del mondo per un atleta disabile, 8 ore e 26 è tanta roba!». «Sono felicissimo, continua Alex, e incredibilmente orgoglioso di questo risultato. Sono andato fortissimo nel nuoto, poi come al solito ho anche fatto qualche “Zanardata”: mi sono ribaltato in una curva e ho sentito la gente che diceva "Oddio Oddio si è ammazzato”. In realtà l’ho fatto apposta - ho risposto ironicamente - altrimenti vi sareste annoiati».
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«Poi mi si è incastrato il guanto durante il rifornimento e ho preso in pieno la stazione di rifornimento. Devo dire che avevo preparato al meglio questa gara curando ogni minimo particolare puntando molto sull’alimentazione e sull'integrazione, tanti atleti trascurano questo aspetto». In ogni Ironman che ho fatto, conclude Zanardi, ho sempre avuto un momento drammatico, quando sono in gara e mi dico da solo "mai più, non lo faccio mai più"… ma alla fine ciò che resta è la gioia e la bellezza di essere riuscito a fare una cosa del genere. Adesso sono già qui che sto fantasticando e progettando la prossima avventura nell’Ironman». n