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Azzurro Sport BIMESTRALE DI CULTURA SPORTIVA AERONAUTICA

SCHERMA

DIEGO OCCHIUZZI OTTIENE IL PASS PER RIO

BENE IN BRASILE I BEACHER DELL’A.M. BEACH VOLLEY

ANNO 3 – N. 1



EDITORIALE

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ccoci qui con un nuovo numero che presentiamo all’esame dei lettori, giudici severi e imparziali del nostro lavoro. Proprio per loro abbiamo cercato di “confezionare” una serie di articoli che andassero a stimolare anche i palati più esigenti. Il perché di questa continua ricerca sta nella scelta che ci ha portato ad affrontare la sfida di produrre un giornale di “carta” in un periodo dove il digitale sembra non avere rivali. Ma passiamo ai fatti, quelli raccontati dai nostri collaboratori e iniziamo dalla copertina dedicata allo schermidore dell’Aeronautica Militare Diego Occhiuzzi, che ha conquistato l’ultimo pass della Scherma per le prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro, dove cercherà, insieme ai suoi compagni, di arricchire il medagliere italiano. A proposito di medaglie, non poteva mancare il nostro “borsino”: facendo ricorso alle previsioni e anche ad un po’ di sana fortuna, cercheremo di tenervi aggiornati sui possibili podi italiani nell’importante appuntamento brasiliano, nella speranza che questa estate i nostri atleti ci regalino tante soddisfazioni. Proprio come quelle che sono arrivate da Ancona, dai Campionati

Assoluti Indoor di Atletica Leggera, vera e propria fucina di nuovi campioni, da dove sono arrivate tante conferme e qualche novità per l’Aeronautica Militare. Non potevamo dimenticare Giuseppe Ottaviani, l’atleta centenario con un passato nella Forza Armata Azzurra, che a Sanremo, indossando la tuta del Centro Sportivo di Vigna di Valle donatagli, ad honorem, dal Capo di Stato Maggiore, ha regalato vere e proprie pillole di saggezza deliziando il pubblico dell’Ariston con i suoi segreti sulla longevità e sulle pratiche sportive. Al di là dell’evento mediatico, Ottaviani rappresenta per noi un vero e proprio modello che si rifà ai nostri valori e che vorremmo diventassero sempre più il motore che muove l’affascinante mondo dello Sport. Non finisce qui, perché abbiamo riservato uno spazio all’equitazione per presentare il Fei European Eventing Championship for Young and Juniors che si terrà il prossimo settembre a Montelibretti (Roma), di cui siamo, fieramente, media partner. E poi il Tennis e il Torneo 6 Nazioni, solo due degli altri argomenti che abbiamo trattato in questo ricco numero. Non ci rimane che augurarvi, come sempre, una buona lettura! IL DIRETTORE

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Atletica Leggera L’Aviere Mohad Abdikadar ai Campionati Assoluti Indoor di Ancona, oltre l’Oro sui 1.500m, ha vinto anche la Medaglia d’Argento negli 800m, confermandosi il più in forma del mezzofondo italiano.

SOMMARIO Azzurro Sport 1/2016

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Azzurro Sport

BENE I BEACHER A.M. IN BRASILE

18 L’ATLETA CENTENARIO

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IL FUTURO È QUI

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MARCHEI-HOTAREK CONQUISTANO VIENNA

28 UN MESE OK PER LE DONNE DEL TENNIS

32 L’ALIMENTAZIONE DI NOVAK DJOKOVIC

Un febbraio da incorniciare per il Tennis Femminile italiano

I segreti a tavola del noto campione internazionale di Tennis

36 IL DOSSIER PER ROMA2024

40 SI AVVICINANO LE OLIMPIADI DI RIO

Presentato il Dossier per la candidatura di Roma ai Giochi del 2024

46 TORNEO SEI NAZIONI

Un punto di situazione verso i prossimi Giochi Olimpici

Periodico bimestrale di cultura sportiva aeronautica Iscritto al n. 292/2013 del Registro Stampa presso il Tribunale Civile di Roma Anno 3 – numero 1 – febbraio 2016 Editore Associazione IDEAE in collaborazione con AVIATOR SRL via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma Direttore Alessandro Cornacchini Direttore Responsabile Alessio Piano Redazione via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma Fax. 06.89280466 - azzurrosport@yahoo.it Consiglio Tecnico Presidente: Alessandro Loiudice Membri: Marzia Caravelli, Giuseppe Carella, Andrea Colotti, Antonio D’Urso, Andrew Howe, Fabrizio Leoni, Dario Magagnini, Valentina Marchei, Elisa Santoni

© Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato su Azzurro Sport occorre citare la fonte. Stampa Arti Grafiche Celori – Terni

Finito di stampare nel mese di marzo 2016

foto di copertina: Angelo Lanza

L’Inghilterra fa il Grand Slam, brutta la prova dell’Italia

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Pillole di Sport

SCHERMA Occhiuzzi conquista l’ultimo pass per Rio!

Si va a Rio! Il vicecampione olimpico della Sciabola, al Grand Prix FIE di Seul ha conquistato un Bronzo che gli è valso la qualificazione alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro. Con il suo nome è stato completato il team della Scherma italiana.

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il vicecampione olimpico di Londra 2012, l’Aviere Diego Occhiuzzi, l’ultimo azzurro della scherma qualificato per Rio. L’atleta del Centro Sportivo ha conquistato il pass per Rio grazie al podio nel Grand Prix FIE di sciabola a Seul. Occhiuzzi ha vinto la sfida con l’altro azzurro Luca Curatoli a cui purtroppo la città coreana non ha portato fortuna. Lo schermidore dell’Aeronautica Militare dopo aver sconfitto all’esordio di giornata l’altro italiano Riccardo Nuccio, è approdato al tabellone dei 16 superando per 15-10 il bielorusso Buikevich, ha eliminato poi il britannico James Honeybone col punteggio di 15-13. Con lo stesso punteggio, ai quarti di finale, si è imposto sul russo Kamil Imbragimov, in rimonta da 9-11. In semifinale Diego ha subito un’inaspettata sconfitta 15-12 dall’iraniano Abedini, ma il terzo posto porta il 34enne napoletano alle prossime Olimpiadi. Luca Curatoli invece dopo aver vinto per 15-4 il primo match contro il francese Remi Senegas, è stato fermato dal tedesco Matyas Szabo col punteggio di 15-14. La stoccata decisiva in favore del portacolori della Germania, ha quindi interrotto il suo cammino del nella strada verso Rio. L’aviere dell’Aeronautica Militare ha rivolto un pensiero al suo amico e rivale Curatoli: «Voglio fare i complimenti a Luca perché è fortissimo ed avrà sicuramente un futuro pieno di successi». «Devo ringraziare – dichiara ancora a caldo Occhiuzzi – soprattutto Gigi Tarantino che è stato la mia guida schermistica ed è per me un grandissimo amico e con il suo impegno e la sua conoscenza è riuscito a trascinarmi in Brasile». Con Occhiuzzi, infatti, vola a Rio anche il suo maestro, l’ex azzurro Gigi Tarantino, che aveva partecipato a cinque edizioni da atleta. «Per me è un momento bellissimo – ha concluso Occhiuzzi – è un giorno speciale che va festeggiato, perché partecipare alla terza Olimpiade è qualcosa di unico!».

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Claudia Bacci


ATLETICA LEGGERA

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Andrew Howe salta 7,54 in Svezia

opo ben 868 giorni dalla sua ultima gara Andrew Howe è tornato a saltare. È successo lo scorso 14 Febbraio a Goteborg nel corso del meeting indoor HäcXksan dove il primatista italiano assoluto ha esordito atterrando a 7,54, un salto eseguito con facilità e scioltezza. Poi quando il trentenne dell'Aeronautica ha provato a forzare la rincorsa è incappato in tre nulli. Sono stati solo quattro i salti che Andrew ha voluto tentare per provare lo stato di forma. Poi il tecnico Yannick Tregaro, il coach che lo segue in Svezia da un anno, ha deciso di concludere quello che doveva essere soprattutto un test di allenamento. Howe ha affidato il commento di questo esordio ai 140 caratteri di Twitter: «E' stata la prima gara dove ho cambiato la gamba di stacco. Non era la misura che volevo, anche perchè so di valere molto di più. Sicuramente andrà meglio la prossima volta». Siamo tutti con te Andrew non mollare!

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SALTO OSTACOLI Bicocchi in grande forma negli Emirati Arabi n occasione dello CSIO a cinque stelle di AL Ain (Emirati Arabi – 18-21 febbraio), grande prestazione del 1°Av. Sc. Emilio Bicocchi che inizia la stagione all’aperto nel migliore dei modi. Il cavaliere toscano, dopo essere risultato il migliore degli azzurri nella Coppa delle Nazioni, (1-4 lo score nelle due manche) chiusa dall’Italia al quinto posto, nell’ultima giornata sigla uno splendido secondo posto nel Gran Premio conclusivo del concorso. Sempre in sella ad Ares, l’atleta in forza al Centro Sportivo A.M. ha chiuso con un percorso netto entrambe le manche di gara, rimanendo di pochissimo alle spalle del vincitore, l’egiziano El Zoghby, che ha fermato il cronometro sul tempo di 46.67 contro i 47.08 dell’azzurro. Continua, dunque, la serie delle prestazioni positive di Ares, un cavallo nel quale Bicocchi e la Federazione Sport Equestri credono molto, dopo il Bronzo ai Campionati Italiani 2015 e le vittorie dei Gran Premi degli CSI a tre stelle di Megeve e Bagnaia.

Claudia Bacci

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MARATONA Ricatti trionfa ancora nella sua Barletta

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a “Cargraphik Half Marathon” di Barletta era e resta “proprietà privata” del Sergente Domenico Ricatti. Il portacolori dell’Aeronautica Militare si aggiudica, infatti, anche la terza edizione della mezza maratona di Barletta, con il crono di 1h06’28”, bissando i successi ottenuti nel 2014 e nel 2015 sulle strade della sua città. «Correre e vincere tra la mia gente – ha sottolineato un emozionato Ricatti – è qualcosa di speciale. Mi regala sensazioni fantastiche, difficili da spiegare con le parole».

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SCHERMA

Seconda prova di qualificazione open a Bolzano orridono all’Aeronautica le tre giornate di gare della seconda prova di qualificazione nazionale ai Campionati Italiani assoluti 2016 che hanno preso il via venerdì 26 febbraio scorso al Pala Resia di Bolzano. Nella giornata di apertura en plein per i portacolori del Centro Sportivo A.M. che si aggiudicano sia la prova di Fioretto che quella di Sciabola maschile. Nel Fioretto, tra i 125 partecipanti, successo per l’Aviere Capo Lorenzo Nista, che in finale si impone sul portacolori delle Fiamme Gialle Valerio Aspromonte per 15-11, mentre l’Aviere Capo Alessio Foconi si arrende ai quarti di finale, concludendo la prova al sesto posto. Nella Sciabola vittoria per il 1°Aviere Scelto Diego Occhiuzzi che in finale si impone sul poliziotto Luca Curatoli al termine di un acceso incontro terminato 15-14 in favore del vice campione olimpico di Londra 2012. La seconda giornata, completamente de-

dicata alle prove femminili, annovera l’ottimo terzo posto ottenuto nella prova di Fioretto ottenuto dal Serg. Valentina Cipriani che si arrende in semifinale alla finanziera Alice Volpi, che nei quarti aveva battuto anche l’altra portacolori dell’Aeronautica, l’Aviere Capo Valentina De Costanzo, finita poi al 6 posto, con la vittoria dell’olimpionica Arianna Errigo (C.C.). Ancora un sesto posto per l’Aviere Capo Sara Carpegna nella prova di Spada che ha visto il successo di Francesca Quondamcarlo (Fiamme Azzurre), mentre nella Sciabola solo ottava il 1°Aviere Scelto Alessandra Lucchino, nella gara vinta dal Carabiniere Livia Stagni. La giornata conclusiva, interamente dedicata alla Spada maschile, per via dei 249 spadisti iscritti, vede di nuovo tornare l’Aeronautica Militare sul gradino più alto del podio grazie al Sergente Paolo Pizzo che si impone in finale sul poliziotto Andrea Santarelli col netto punteggio di 15-10.

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ATLETICA LEGGERA “Personal Best” per Lorenzo Perini sui 60hs

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l “Biel Athletics” Meeting di Magglingen di inizio febbraio registra l’eccellente prestazione del Primo Aviere Lorenzo Perini che realizza per ben due volte il proprio record personale. In batteria, il giovane atleta azzurro si era aggiudicato nettamente la batteria dei 60hs in 7.86, abbassando così di due centesimi il 7.88 da lui centrato in due occasioni ad Ancona, nel 2014 e nel 2015. Ma è in finale che il 21enne ostacolista dell’Aeronautica Militare da il meglio di sé, aggiudicandosi la gara con lo splendido tempo di 7.79, diventando il secondo italiano di sempre tra gli under 23. Nove centesimi di progresso nell’arco di un paio d’ore per l’azzurro che l’anno scorso ha conquistato la Medaglia di Bronzo agli Europei under 23 sui 110 ostacoli, dopo l’Argento continentale juniores del 2013. In campo femminile, ottima prestazione anche per l’Aviere Scelto Martina Amidei che in 7.47 firma il suo secondo risultato in carriera sulla distanza dei 60mt, conquistando il gradino basso del podio.


ATLETICA LEGGERA

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Tamberi campione mondiale indoor!

ottata indimenticabile quella dello scorso 20 marzo per l’Atletica Leggera italiana. Gianmarco Tamberi vince i Campionati Mondiali indoor a Portland, negli Stati Uniti, nella specialità Salto in Alto. Tamberi è stato l’unico atleta a saltare la misura di 2,36, al termine di una gara difficile, nella quale l’azzurro ha rischiato i 2,29 e i 2,33 al terzo tentativo, prima di sfoderare quel meraviglioso salto vincente. Gianmarco Tamberi è il sesto azzurro a fregiarsi del titolo di Campione del Mondo indoor nella ultratrentennale storia della manifestazione, quindici anni dopo l'ultima volta (a Lisbona 2001 Paolo Camossi fu Oro nel Triplo). Per il fenomeno marchigiano in forza alle Fiamme Gialle si materializza, così, il primo titolo iridato, coronamento di una stagione al coperto vissuta da autentico dominatore. L’Argento è andato al britannico Grabarz (2,33), il Bronzo allo statunitense Kynard (stessa misura). Marco Fassinotti dell’Aeronautica Militare, rientrato dopo l’infortunio, è nono con 2,25. Una delle più belle imprese di un azzurro negli ultimi due decenni. Avvolto nel tricolore, Il campione è passato da un canale tv all’altro, raccontando la meravigliosa avventura del suo Oro mondiale. In pedana, dove si è esibito con il suo caratteristico “halfshave”, la barba rasata solo sul lato destro e il volto diviso a metà dal palmo della mano, Tamberi ha raccontato: «È una sensazione fantasticabvincere così, quando riesci a tirare fuori la grinta, la rabbia, a trascinare il pubblico, è ancora più bello». Ora aspettiamo Gianmarco, e speriamo anche il nostro Fassinoti, protagonisti all’Olimpiade di Rio. Claudia Bacci

ATLETICA LEGGERA

PATTINAGGIO

o scorso 21 marzo a Cassino sono andati in scena i campionati italiani di Marcia. L’aviere Federico Tontodonati si è aggiudicato, per la seconda volta in carriera, il titolo italiano della 20km. Il marciatore torinese dell’Aeronautica Militare in questa giornata da incorniciare fa registrare anche il suo primato personale con l’ottimo tempo di 1h21:56. Prova giudiziosa quella dell’atleta del Centro sportivo di Vigna di Valle, che rimane sempre nel gruppetto di testa fino al 10 km, poi, per lui è una gara solitaria dove forza il ritmo soltanto quando percepisce il tentativo di rientro di Francesco Fortunato, 2° classificato con 1h22:57. In vista delle Olimpiadi, l’unico atleta pre convocato dal settore tecnico nazionale è Marco De Luca per la 50km; tra i criteri per il completamento delle squadre della 20km e della 50km farà fede la Coppa del Mondo di Marcia che si svolgerà a Roma il 7-8 maggio dove è richiesto un piazzamento tra i primi otto atleti. Quindi che dire, in bocca al lupo Federico per questo importantissimo appuntamento!

al 18 al 20 marzo scorso si sono svolti a Pesaro il Campionato Italiano Velocità sulla pista indoor di Pattinaggio a Rotelle. La proverbiale accoglienza e le bellezze storiche di Pesaro, interessante e dinamica cittadina sulle costa adriatica, sono state lo straordinario proscenio delle migliori espressioni del pattinaggio da corsa italiano. All’Adriatic Arena, le cui incombenti tribune, peraltro ben gremite da un entusiastico e colorito pubblico, non hanno per nulla spaventato i nostri migliori atleti nazionali ma neanche i coraggiosi e velocissimi ragazzi delle categorie giovanili; hanno visto, come da pronostico, trionfare la “cannibale” atleta dell’Aeronautica Militare Francesca Lollobrigida, che ha vinto il suo ennesimo titolo italiano con una gara delle sue durante la quale è rimasta in testa dall’inizio alla fine. Il 1a Av. Lollobrigida Francesca ha conquistato il titolo tricolore nella specialità dei 5000 m a punti, dominando la gara fin dallo start e lasciando ben poco al caso e alle avversarie.

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Tontodonati campione italiano nella 20km

Emiliano Sole

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Lollobrigida titolo assoluto nei 5000m

Claudia Bacci

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beach volley

Ottimo esordio stagionale per Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth che conquistano il quinto posto nell’ambito Slam di Rio de Janeiro. In campo maschile eccellente la prova del duo Lupo-Nicolai che si piazza al secondo posto nell’open di Vitoria.

di Claudia Bacci

BENE I BEACHER foto Paolo Caruana

DELL’AERONAUTICA

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IN BRASILE


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el prestigiosissimo torneo carioca svoltosi dall‘8 al 13 Marzo sulle spiagge di Copacabana la coppia dell’Aeronautica Militare formata da Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth ha conquistato un ottimo quinto posto. Marta e Viki si sono dovuto arrendere nei quarti di finale alle tedesche Borger-Buthe per due set a zero, 21-16 e 24-22. Il primo set è stato molto meno equilibrato, nel secondo le due azzurre hanno quasi sempre fatto gara di testa riuscendo a portarsi avanti di quattro punti, ma non sono riuscite a concretizzare per portare la partita al terzo e decisivo set. Nella giornata precedente gli Avieri Menegatti e Toth erano stati straordinarie battendo negli ottavi di finale una delle coppie favorite per arrivare a medaglia ovvero la coppia di casa Larissa e Talita. Un vero e proprio capolavoro quello fatto dalle nostre ragazze che hanno estromesso dal torneo brasiliano forse la coppia più forte del momento. Menegatti-Orsi Toth hanno giocato uno dei migliori match da quando fanno coppia, battendo 2-1 le brasiliane. Primo set al limite della perfezione per le azzurre che tengono alto il ritmo al servizio, riescono a recuperare diversi palloni in difesa e alla fine chiudono 21-17 a loro favore. Partita tiratissima anche nel secondo set con le brasiliane che si salvano nel finale riuscendo ad imporsi 21-19. Emozioni a non finire in un tie break tiratissimo chiuso ai vantaggi con un muro sontuoso di Vicky Orsi Toth su Talita (16-14). È impresa! Peccato per la sconfitta nei quarti, comunque le italiane chiudono il torneo al quinto posto che fornisce punti importantissimi in ottica qualificazione olimpica. Il torneo di Rio de Janeiro è vinto dalla fortissima coppia statunitense Kerri Walsh e April Ross. Intanto che Marta Meneggatti e Viktoria Orsi Toth erano in Brasile a giocarsi un posto per le prossime Olimpiadi in Italia venivano premiate negli Italian Sportrait Awards, un premio molto ambito dagli sportivi ormai alla quarta edizione, nella categoria Rivelazioni Donne. Ottime notizie anche dal maschile dove con un ottimo secondo posto si è conclusa la cavalcata nell’Open di Vitoria, Brasile, degli azzurri Paolo Nicolai e Daniele Lupo. La coppia dell’Aeronautica Militare in finale ha dovuto cedere ai fortissimi campioni del Mondo Alison Bruno 2-0 (21-13, 21-18), che si sono confermati ancora una volta i più forti a livello internazionale. Nella gara che assegnava il primo posto del torneo, i ragazzi del Centro Sportivo di Vigna di Valle hanno faticato a reggere il ritmo degli avversari nel primo set, mentre nel secondo hanno dato vita ad un bel tentativo di rimonta. La sconfitta non cancella comunque le molte note positive emerse durante l’Open brasiliano, competizione che ha visto Paolo e Daniele in netta crescita rispetto al Grand Slam di Rio de Janeiro dove avevano ottenuto un deludente diciassettesimo posto. La seconda posizione, inoltre, consente agli azzurri di conquistare tanti punti fondamentali per la qualificazione Olimpica a Rio 2016. Insomma, i beacher dell’Aeronautica Militare fanno ben sperare per il futuro e chissà che a Rio n non arriva una inaspettata medaglia!

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Atletica Leggera

CAMPIONATI ASSOLUTI INDOOR

Bene gli atleti dell’Aeronautica Militare 10 Azzurro Sport 1/2016

di Claudia Bacci

foto Paolo Caruana


Si sono svolti, ad Ancona, il 5 e 6 marzo scorso i Campionati Italiani assoluti indoor di Atletica Leggera. Molto beni gli atleti dell’Aeronautica Militare che hanno portato a casa ben quattro titoli assoluti e molti altri buoni piazzamenti.

Nelle pag. d’apertura, tre delle quattro Medaglie d’Oro vinte ai Campionati Italiani di Ancona: da sinistra, l’Aviere Mohad Abdikadar (1.500m), l’Aviere Lorenzo Perini (60m ostacoli) e Alessandro Sinno (Salto con l’Asta). In questa pagina l’Aviere Mohad Abdikadar oltre l’Oro sui 1.500m ha vinto anche la Medaglia d’Argento negli 800m, confermandosi il più in forma del mezzofondo italiano.

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Campionati italiani indoor di Atletica Leggera saranno ricordati soprattutto per la grande prestazione di Gianmarco Tamberi superstar dei Campionati di Ancona. In un palaindoor mai così pieno come nella giornata conclusiva, e con un tifo scatenato sugli spalti, l’atleta delle Fiamme Gialle è volato a quota 2,36 m di fronte al pubblico della sua città, a soli due centimetri dal record italiano assoluto, raggiunto proprio da lui pochi giorni prima in Repubblica Ceca 2,38 m. Il 23enne delle Fiamme Gialle manca l’assalto al muro dei 2,40 m, ma questa di Ancona risulta la miglior misura mai realizzata da un azzurro in Italia e un’altra bella riga sul suo curriculum, pronto per un ruolo da protagonista alle prossime Olimpiadi di Rio. L’atmosfera che ha accompagnato la quarta vittoria consecutiva e il terzo

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In questa pagina, Medaglia d’Oro nel Salto in Lungo per l’Aviere Stefano Tremigliozzi, che al quinto tentativo atterra a 7,84 m, ipotecando il gradino più alto del podio. Il saltatore dell’Aeronautica diventa, così, il più vincente di sempre nella rassegna, insieme all’ex primatista nazionale Giovanni Evangelisti, a quota cinque successi. Nella pag. a fianco, buon secondo posto per la nostra Dariya Derkach con la misura di 6,29 m. Nella pagina seguente, in alto, il campione del Salto in Alto delle Fiamme Gialle Gianmarco Tamberi, superstar dei Campionati di Ancona, sotto inaspettata Medaglia d’Oro per il velocista Lorenzo Perini nei 60 ostacoli.

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tricolore di Gianmarco è stata elettrizzante e coinvolgente: striscioni, cori e tamburi per far volare in alto l’ormai popolarissimo mister “half-shave”. «Oggi è stata semplicemente la cosa più bella del mondo! Un palaindoor così pieno, con gente in tripla fila per vedere la mia gara me lo sognavo di notte. 2,40 è una misura che non mi fa più paura e oggi sento di averla affrontata convinto e consapevole come non mai». Queste le parole a fine gara di Tamberi che sicuramente sono ben auguranti per piazzare finalmente un italiano ai vertici mondiali, quello che manca da troppo tempo nell’atletica italiana. Ma andiamo per ordine e raccontiamo questi campionati italiani. Il primo titolo della 47esima edizione degli Assoluti Indoor va proprio a un atleta dell’Aeronautica Militare l’Aviere Mohad Abdikadar. Il vicecampione europeo under 23 non fa sconti a nessuno e quando arriva il momento della volata mette la freccia e sorpassa il coetaneo Soufiane El Kabbouri, fino a quel momento intraprendente battistrada della gara. Tra i due finisce 3:44.68 a 3:46.13. Altre buone notizie nella giornata inaugurale di questi campionati italiani arrivano sia dall’Asta sia dalla Velocità per i nostri colori. Nella gara di Salto con l’Asta ottima prestazione dell’atleta Alessandro Sinno, ormai una certezza della specialità. Alessandro piazza un buon 5,35 m, dieci centimetri in meno del recente stagionale, che gli permette di tornare in cima al podio. Terzo il campione italiano uscente, il sergente Marco Boni, sempre del Centro Sportivo di Vigna di Valle. Quindi, in questa specialità, un’ottima prestazione da parte degli atleti dell’Aeronautica Militare, che si aggiudicano il primo e il terzo gradino del podio. Sempre nella prima giornata è arrivata un’altra medaglia d’Oro per l’Arma Azzurra: l’artefice è l’aviere Lorenzo Perini nei 60 m ostacoli. Una gara veramente avvincente, che l’atleta del Centro Sportivo di Vigna di Valle chiude con un ottimo 7 sec 76’’ a soli 3 centesimi dal record under 23 di Laurent Ottoz (1991). Il 21enne dell’Aeronautica conquista il suo primo titolo assoluto e fa sicuramente ben sperare per il futuro. Nel-

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l'atmosfera elettrizzante del 2,36 di Gianmarco Tamberi, non mancano altre scintille nella giornata conclusiva dei 47esimi Campionati Italiani Assoluti Indoor di Ancona, con altri acuti dai nostri atleti. Medaglia d’Oro nel Salto in Lungo per l’aviere Stefano Tremigliozzi, che al quinto tentativo atterra a 7,84 m ipotecando il gradino più alto del podio. Il saltatore beneventano dell’Aeronautica diventa così il più vincente di sempre nella rassegna, insieme all’ex primatista nazionale Giovanni Evangelisti, a quota cinque successi. Altri buoni risultati per gli atleti del Centro sportivo di Vigna di Valle arrivano ancora dal mezzofondista Mohad Abdikadar, che pur facendosi sorprendere sul finale da Gabriele Bizzotto, comunque raggiunge un buon secondo posto. Quest’ultimo traguardo sommato alla medaglia d’Oro nei 1500 m lo incorona, senza dubbio, il più forte in Italia nel mezzofondo. Un’altra medaglia d’Argento arriva questa volta dalle donne, nel Salto in Lungo, dove la nostra Dariya Derkach conquista un buon secondo posto con la misura di 6,29 m. Insomma, una rassegna quella di Ancona che ha visto risultati importanti, a cominciare proprio dagli atleti dell’Aeronautica Militare, ciò fa ben sperare per il futuro dell’Atletica italiana mai così in crisi come n in questi ultimi anni.



Pattinaggio

MARCHEI-HOTAREK

VIENNA

CONQUISTANO

L’

eleganza imperiale di Vienna ha portato bene alla coppia Marchei-Hotarek che all’Albert Schultz Eishalle della capitale austriaca è riuscita a centrare la seconda affermazione internazionale. Un risultato per niente scontato vista l’agguerrita concorrenza, in primis dei russi, che dopo aver fatto incetta di titoli nelle altre categorie (maschili e femminili) hanno provato a “dar fastidio” alla

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di Emiliano Sole

coppia italiana. Alla fine si sono dovuti accontentare di un secondo posto con un distacco dalla prima piazza di 18 punti. L’appuntamento austriaco non può certo considerarsi come una delle tappe più importanti del 2016, come dimostra la partecipazione sotto le stime soprattutto nella categoria femminile. Nell’arena viennese i due italiani hanno presentato, per la prima volta, il nuovo programma corto sulle note della “Carmen” di Bizet. Un esordio che ha dato i suoi risultati

foto Colombo Pier

visto il primo posto registrato che però deve essere ancora “affinato”. La caduta sul triplo lutz lanciato e i problemi sulla spirale della morte esterna indietro potrebbero infatti essere determinanti nel prosieguo della stagione; molto più fluido, invece, il programma libero. Il 2016 è appena iniziato e non si poteva partire con un risultato migliore; c’è ancora da fare ma la strada intrapresa dal duo Marchei-Hotarek sembra essere n quella giusta.



ALL’ARISTON TUTTI IN PIEDI PER L’ATLETA CENTENARIO di Claudia Bacci

È salito sul palco di Sanremo Giuseppe Ottaviani, l’atleta centenario con un passato nell’Aeronautica Militare, che ha svelato i segreti della sua longevità davanti al pubblico estasiato del teatro Ariston. 18 Azzurro Sport 1/2016


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Nelle pag. di apertura, Giuseppe Ottaviani con la tuta del Centro Sportivo di Vigna di Valle ospite alla 66esima edizione del Festival di Sanremo. In alto a destra, una delle tante gare vinte dall’atleta centenario.

e ci piace immaginare la vita come un grande libro e gli anni come ogni singola pagina di esso… possiamo senza dubbio affermare che “la sua vita è un libro storico di grande valore!”. Di chi stiamo parlando? Di Giuseppe Ottaviani, classe 1916… un secolo racchiuso nella vita di un solo uomo che, il prossimo maggio, compirà esattamente 100 anni. Ospite d’eccezione alla prima puntata del 66esimo Festival della canzone italiana, Ottaviani è salito sul palco dell’Ariston con indosso la tuta dell’Aeronautica Militare per testimoniare quanto: «Uno spirito positivo e una costante attività fisica possano

fare bene alla salute e influire sulla longevità». Ottaviani impegnato nell’Atletica Leggera dalla fine degli anni 80 ad oggi, ha collezionato, nella categoria master, ben 46 titoli assoluti e 5 mondiali. «L’amore per Alba, mia moglie, fare le cose con gioia, la curiosità che è il sale del sapere e tenermi sempre in movimento – ha svelato il recordman – sono il vero segreto della mia longevità». Come atleta si è cimentato con ottimi risultati in diverse discipline: velocità, lancio del peso, salto in lungo, salto in alto e salto triplo. Il pluricampione ricorda sempre con piacere il suo passato trascorso tra le fila dell’Aeronautica Militare durante la seconda guerra mondiale. Una

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Giuseppe Ottaviani, presente ai Campionati di Ancona, immortalato insieme ai due campioni italiani dell’Aeronautica Militare Stefano Tremigliozzi, nel salto il lungo, e l’Aviere Mohad Abdikadar nei 1500m.

passione, quella per l’Arma Azzurra, che non l’ha mai abbandonato, come svela lui stesso durante l’intervista condotta da Carlo Conti a Sanremo: «Ancora oggi quando sento volare un aeroplano devo vederlo, perché ne sono sempre innamorato». Nel 2014 il generale Pasquale Preziosa, allora Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, gli ha

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donato, ad honorem, la tuta del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle. Con indosso nuovamente la sua amata divisa, anche se questa volta del gruppo sportivo, l’atleta continua a collezionare record, tra i più recenti quello di quest’anno: primo italiano nella storia dei Master che ha partecipato a un Campionato assoluto Indoor categoria M100 stabi-

lendo due record nazionali, nel salto in lungo con 1,36m e nei 60m con 21"63. La standing ovation dell’Ariston rende giustizia all’aviere o meglio al super atleta che a cento anni ha ancora la forza e la voglia di mettersi in gioco anche nell’ambito sportivo perché, come lui stesso afferma con soddisfazione, «Lo n sport è vita!»



equitazione

IL FUTURO E’ QUI di Daniela Cursi

Parte il conto alla rovescia per i Fei European Eventing Championship for young riders and juniors 2016. Appuntamento a Montelibretti dal 22 al 25 settembre. Azzurro Sport crede molto nell’attività giovanile e sarà media partner di questo prestigioso evento.

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l futuro affonda le radici nel nostro presente perché comincia a vivere con il sogno di oggi. È un po' questo il senso dei Fei European Eventing Championships for young riders and juniors 2016, sfida continentale di completo riservata ai giovani talenti. Un confronto sul campo che ha il sapore della crescita sportiva delle nuove leve che un giorno, forse, sfileranno come seniores con la maglia azzurra, ai Giochi Olimpici 2024, magari proprio in Italia.

È GIA’ SUCCESSO Anna Casagrande, Marina Sciocchetti, Stefano Brecciaroli e Vittoria Panizzon. Sono solo alcuni degli esempi sportivi di medaglie europee giovanili cui sono seguiti successi, o più genericamente partecipazioni olimpiche. E restando per un attimo sui portacolori a cinque cerchi, accade sovente che la passione del completo si tramandi, di generazione in generazione, sotto lo stesso tetto. Per fare alcuni nomi: il cavaliere olimpionico Francesco Girardi (Seoul ’88 e Barcellona ’92) e i suoi due figli, Fosco e Maria Sole; Marina Sciocchetti (bronzo a squadre ai Giochi Olimpici di Mosca) e sua figlia Matilde; Federico Roman, ultimo campione olimpico italiano per la disciplina del completo (Mosca 1980) e i suoi figli Luca e Pietro. Roman, in particolare, ha visto crescere suo figlio Luca (medaglia di Bronzo a squadre agli Europei juniores 2000, Argento individuale agli Europei young riders 2006 e 15.mo agli Europei Seniores 2015) fino a vederlo in lizza federale, oggi, per la preparazione olimpica a Rio 2016. Lo stesso vale per il suo secondo figlio Pietro (campione italiano seniores 2014), anche lui impegnato a guadagnare punti Fei utili per accedere alla sfida a cinque cerchi. «Frequente-

mente accade - ha dichiarato Roman - che la passione sportiva si tramandi di padre in figlio come una parte di DNA. Personalmente, come tecnico o supervisore dei miei figli, posso anche ammettere che il dualismo del rapporto padre-istruttore/figlio-allievo crei non poche difficoltà nella gestione di tensioni sportive, inevitabilmente spesso trascinate in ambito domestico. Detto questo, il coinvolgimento familiare porta anche numerose emozioni e soddisfazioni condivise. Come padre e come istruttore - ha aggiunto - ho sempre trasmesso questo concetto: lo sport è l’estremizzazione della meritocrazia. In tal senso la disciplina del completo, come tutti gli sport, insegna a rispettare le regole e ad accettare che qualcuno possa essere migliore di te, senza perdere la voglia di impegnarsi di più. Quindi faccio il tifo per i miei figli e per tutti gli atleti compresi nella long list federale, confidando di poter vedere una squadra italiana ai Giochi Olimpici di Rio».

OCCHI PUNTATI SUI GIOVANI DEL COMPLETO Non c’è dubbio che i Fei European Eventing Championships for young riders and juniors siano un trampolino di lancio verso le sfide di vertice del comparto seniores. Lo conferma Federico Roman: «Non solo chi vince, ma chi partecipa ai Campionati Europei giovanili, vive un contesto che crea i presupposti, fatti di esperienza tecnica e psicologica, necessari ad affrontare le sfide di domani. Mi riferisco all’opportunità agonistica e sportiva inserita nella vita corale di squadra, che permette a un atleta di mettere alla prova il suo autocontrollo. Sappiamo bene - conclude - che la capacità di gestire le emozioni fa la differenza in tutti gli sport».

MONTELIBRETTI CHIAMA EUROPA E L’EQUITAZIONE URLA #WEWANTROMA Roma aspetta di accogliere i completisti under 21 di tutta Europa presso le strutture del Centro Militare di Equitazione di Montelibretti (dal 22 al 25 settembre), confidando di poter dare il suo contributo alla crescita del movimento sportivo equestre. Un sentimento oggi più che mai attuale, che vive in simbiosi con il countdown per Rio de Janeiro e con la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024. Ospitare le Olimpiadi, per qualsiasi città del mondo, è l’opportunità di cambiare la propria pelle, di ripristinare quartieri, strutture urbane e impianti sportivi. Tra questi ultimi, tornano a far parlare di se i Pratoni del Vivaro. Il dossier presentato dal Comitato Promotore Roma 2024 a Losanna inserisce, infatti, le seguenti strutture equestri: Piazza di Siena per salto ostacoli e dressage; Pratoni del Vivaro per il completo. «È un sogno che vale doppio per tutti i completisti: le Olimpiadi a Roma e la rinascita dei Pratoni del


Vivaro», ha commentato Federico Roman. «Ho vissuto ai Pratoni del Vivaro dal’76 all’80 (anno in cui Roman vinse le Olimpiadi di Mosca, ndr), quindi per me, si può dire che siano la mia seconda casa di vita e la mia prima casa sportiva». Le Olimpiadi non sono solo un’occasione di sviluppo urbanistico e rurale, ma anche una vera e propria generale boccata d’ossigeno, fatta di opportunità sportive per tutte le bandiere del mondo che, almeno in questo ambito, sfilano e si sfidano con armi fatte di gioco, sudore e sacrificio, ben sapendo e accettando che vincerà il migliore. E se i Giochi Olimpici sono il raduno “sportivo” di tutti i paesi del mondo, i Campionati europei giovanili di completo si tingono di un’emozione unica: accogliere le future generazioni d’Europa, che attraverso lo sport crescono imparando a tirare fuori il massimo da loro stessi, tenendo sempre presente il concetto di umiltà e di rispetto per

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il cavallo. “«Lo sport – ha dichiarato il Presidente del CONI Giovanni Malagò – è sinonimo di crescita. Esso, infatti, insegna ai ragazzi il rispetto dell’avversario, delle regole e, come nel caso dell’equitazione, il rispetto del cavallo e della natura. L’attività sportiva favorisce, per di più, l’integrazione anche nelle realtà più difficili. Ma, oltre al bagaglio di valori che porta con sé, lo sport promuove anche un corretto stile di vita, riducendo la possibilità che, in chi svolge la pratica sportiva, si manifestino diverse patologie come, ad esempio, le malattie cardiovascolari, i tumori al colon o il diabete di tipo 2. Esso, quindi, contribuisce significativamente alla riduzione della spesa sanitaria nazionale. Lo sport, inoltre – conclude Malagò – è un fattore di crescita anche in termini occupazionali, grazie alle tante figure professionali che stanno nascendo e che noi abbiamo il compito di forn mare sempre più».

MALAGO’ «Pratoni del Vivaro punto di forza del progetto presentato al CIO»

a candidatura di Roma ad ospitare i Giochi del 2024 può favorire ulteriormente tutto ciò ed essere un grande acceleratore per il nostro Paese, non soltanto in termini sportivi. Essa è una sfida che stiamo affrontando tutti insieme, a partire dal presidente della Repubblica e dai rappresentanti del Governo che sono pienamente coinvolti per trasformare in realtà il nostro sogno a cinque cerchi. Riuscire a riportare l’Olimpiade nella Ca-

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pitale, 64 anni dopo un’edizione che è rimasta unica nella storia dei Giochi, è una missione che abbiamo intrapreso per la nostra città, il nostro Paese e, soprattutto, i nostri giovani che devono poter sognare. A loro dobbiamo lasciare una legacy, un’opportunità: qualcosa con cui guardare il futuro con più ottimismo. L’Olimpiade a Roma, inoltre, consentirebbe di sanare alcune ferite della città, come lo Stadio Flaminio e le Vele di Calatrava, ma anche di recuperare uno spazio come Villa Ada e valorizzare ancora di più

venus uniche come Piazza di Siena e i Pratoni del Vivaro. Inserendo nel dossier questo sito storico dell’equitazione mondiale, grazie anche al Demanio e al Comune di Rocca di Papa che oggi ne è il proprietario, abbiamo interpretato al meglio i desideri della federazione internazionale che auspicava di far tornare a disputare gare in quella stessa cornice scelta da Roma ’60. E, senza alcun dubbio, posso affermare che i Pratoni del Vivaro sono un punto di forza del progetto che abbiamo presentato al CIO.


Luca Marziani Primo Aviere Aeronautica Militare ITALIANA


La qualità non nasce per caso, la qualità si fabbrica. Così la filiera di produzione dei prodotti da forno Kinder è frutto di una competenza che unisce tradizione, conoscenza e responsabilità. La multinazionale dolciaria Ferrero SpA, infatti, da sempre affida la produzione delle specialità da forno Kinder all’arte pasticcera dello stabilimento di Balvano, un piccolo centro in provincia di Potenza, situato a pochi chilometri dal cuore dei Monti Alburni, ad un’altitudine di circa 800 metri sul livello del mare, dove nell’aria si respira il profumo del forno tradizionale, simile a quello di casa propria. Una fabbrica che maneggia conoscenza più che materie prime, luogo di custodia dei valori della marca: qui da più di 30 anni 300 persone lavorano insieme, come una famiglia. Il centro di produzione di Balvano è al contempo un luogo simbolo della rinascita dell’Irpinia e della Basilicata, dopo il disastroso terremoto del 23 novembre 1980. Nato per volontà della famiglia Ferrero, che intendeva dare una risposta concreta all’emergenza che colpì le popolazioni del Sud, il sito produttivo è ad oggi una vera eccellenza del “fare impresa”. La prima linea di produzione entrò in funzione nel 1987 e nel 1994 fece seguito l’inaugurazione della seconda linea. Lo stabilimento, che occupa 30 mila metri quadrati coperti, su un’area di 73 mila, è autosufficiente dal punto di vista energetico e lavora a ciclo continuo per permettere di sfornare ogni anno oltre 400 mila quintali di prodotti da forno: il numero totale di prodotti permetterebbe di fare tre volte il giro della Terra e in un anno tutte le merendine prodotte basterebbero a tappezzare 830 campi di calcio.


Oggi Ferrero, per far assaporare l’amore e la cura che impiega nei suoi prodotti e far gustare la bontà e la fragranza del pane Kinder, lancia un nuovo progetto firmato Kinder, brand che da sempre sottolinea l’importanza delle piccole attenzioni quotidiane capaci di regalare armonia alla vita in famiglia. Nasce così ‘Direttamente per te dal forno di Balvano. Kinder a colazione.’, una grande operazione di consegna a domicilio che porterà a casa degli Italiani le merendine Kinder, sfornate direttamente dallo stabilimento di Balvano. Dal mese di marzo fino a giugno, per poi riprendere dopo la pausa estiva a settembre, ogni giorno cento famiglie, selezionate attraverso un contest digitale, riceveranno direttamente a casa propria il prodotto appena sfornato per la loro colazione. Tutti i consumatori possono partecipare accedendo al sito www.dalfornodibalvano.it, che mette in palio, tramite modalità di instant win, la consegna gratuita delle specialità da forno Kinder. Un’iniziativa per dimostrare come, fra tecnologia e artigianalità, siano ogni giorno al centro della produzione delle specialità da colazione Kinder la cura, l’attenzione e la qualità del processo. Questo è possibile solamente grazie a un processo di produzione severo e rigoroso ma anche contraddistinto da passione, dedizione e attenzione alla qualità. Un processo che prevede il rispetto della ‘Qualità Certificata Kinder’ in tutte le fasi della lavorazione, dalla scelta accurata degli ingredienti, ai momenti più delicati della produzione, ovvero lievitazione, taglio, farcitura, fino al confezionamento. Ogni merendina subisce ben 600 controlli durante la lavorazione, senza tralasciare quello più importante: l’assaggio finale. Ferrero dedica ad ogni merendina Kinder le stesse attenzioni che si dedicano alla propria famiglia: questo è il segreto della qualità da cui deriva il successo di un prodotto unico e inimitabile. È proprio così che le merendine Kinder entrano nella vita quotidiana e nelle case degli italiani, diventando quella piccola, semplice e preziosa attenzione in più di ogni giorno. Per Balvano l’iniziativa rappresenta un traguardo di cui andar fieri, con dolcezza.


tennis

TENNIS FEMMINILE

UN MESE DA URLO! di Stefano Colotti

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foto Eurosport

Roberta Vinci regina di San Pietroburgo

oberta Vinci conquista a San Pietroburgo il 10° titolo in carriera, il primo della categoria Premiere. La giocatrice tarantina, a ridosso del suo 33° compleanno, si fa un bel regalo diventando la “zarina” del torneo russo. Roberta, dopo aver sofferto

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molto con l’ungherese Timea Babos nei quarti di finale – match che ha visto due tie-break – ha sconfitto la serba Ana Ivanovic in due set. In finale ha trovato la promessa Belinda Bencic, la 18enne svizzera designata da tutti come la futura Martina Hingis del tennis femminile, già nella top ten nonostante la giovanissima

età. Qui l’azzurra ha fatto valere tutta la sua esperienza, riuscendo a prevalere sulla maggiore freschezza e potenza å gioco della rivale, chiudendo il match con un perentorio 6-3 6-4. Attualmente alla posizone numero 13 del mondo, la Vinci dopo questo torneo entra meritatamente n nella top ten.


Non si poteva chiedere di più alle ragazze del tennis italiano che nel mese di febbraio, a ridosso di due settimane, hanno portato a casa tre titoli, rilanciandosi verso le posizioni che contano. Si tratta dell’esperta Roberta Vinci, la concreta Sara Errani e la rediviva Francesca Schiavone, se vogliamo fare una citazione con l’attuale cinematografia.

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Sara Errani trionfa a Dubai

ara Errani fa la voce grossa a Dubai, conquistando il primo titolo della stagione , il nono in carriera. La bolognese sfrutta le cadute delle altre big in tabellone come Simona Halep, Garbine Muguruza e Petra Kvitova, arrivando a sopresa ad alzare il titolo. Al terzo turno Sara sconfigge la Shedova, riuscendo a

“vendicare “la ex compagna di doppio Roberta Vinci, eliminata proprio dalla kazaka al turno precedente. Nei quarti di finale l’azzurra supera in rimonta al terzo set l’americana Madison Brengle, numero 60 del ranking, per poi imporsi in semifinale in due set secchi su Elena Svitolina. Per assurdo la partita più facile da vincere per la Errani è stata proprio la finale, dominata

per 6-0 6-2 su Barbara Stricova. Partita senza storia che probabilmente ha visto la tennista della Repubblica Ceca molto provata dai match precedenti e già appagata per aver raggiunto una finale da numero 46 del mondo. La Errani al contrario, da giocatrice concreta che è, è sempre molto brava a sfruttare le occasioni che gli si presentano. n

foto Sara Errani


Francesca Schiavone mai doma

Un inizio di 2016 che fa sicuramente ben sperare i colori italiani!

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foto Outdoorblog

completare il tris servito dal tennis femminile italiano nel mese di febbraio è stata Francesca Schiavone, trionfatrice nel torneo di Rio De Janeiro. La leonessa, che a 35 anni compiuti è scivolata alla posizone 130 del mondo, torna a ruggire tornando ad alzare un trofeo dopo 3 anni di digiuno. In finale l’azzurra ha prevalso sulla statunitense Shelbie Rogers, con il punteggio n finale di 2-6 6-2 6-2.



scienza e salute

TUTTI A TAVOLA CON

NOVAK DJOKOVIC di Antonino Lo Presti Foto Sporting news

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Le strategie alimentari di un campione per l’eccellenza psico-fisica

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opo Agassi, Becker, Nadal, e altri famosi tennisti anche il campione serbo Djokovic si racconta in un libro dal titolo italiano il “Punto Vincente” edito da Sperling e Kupfer. Il libro, particolare nel suo genere, non tratta di tennis bensì della convinzione che la dieta possa fare la differenza nello sport come nella vita. È noto ormai che “Nole”, da alcuni anni, ha adottato un regime alimentare specifico privo di glutine e latticini. Nelle pagine del libro si entra nei dettagli del suo regime dietetico e dello stile di vita quotidiano, spiegando quegli accorgimenti alimentari che gli hanno consentito di ottenere quel benessere psicofisico richiesto per raggiungere l’apice del tennis mondiale. I meriti della sua trasformazione sono attribuiti al Dott. Igor Cetojevic, nutrizionista serbo e residente a Cipro, che dopo aver effettuato un particolare test kinesiologico sulla variazione di sforzo muscolare in presenza di ipersensibilità ad una sostanza alimentare (distendere e fare pressione con il braccio destro tenendo nella mano sinistra una fetta di pane premuta allo stomaco) convinse il campione del tennis a rinunciare al glutine per 14 giorni. Djokovic, all’inizio incredulo, si sentì subito dopo molto meglio. Passate le due settimane, il medico gli chiese di mangiare un bagel (pasta lievitata a forma di grosso anello) per effettuare la controprova; il risultato fu evidente come egli stesso conferma «Mi sono sentito come se mi fossi svegliato dopo una sbornia». I test di laboratorio per le allergie, infine, confermarono una forte intolleranza al glutine e ai latticini. Quindi niente pane, pasta e pizza con la mozzarella. È dura per un figlio di pizzaioli abituato fin da piccolo con questi sapori. «Ho mangiato – scrive il tennista – così tanta pizza per così tanti anni che so-

spetto di essermi procurato un’intolleranza al glutine e ai latticini. Peccato, perché la mia famiglia sapeva fare un’ottima pizza. All’inizio – prosegue – è stato difficile... poi le mie allergie sono diminuite; l’asma è scomparsa; le mie paure e i dubbi sono stati sostituiti dalla fiducia». Comunque non tutti i mali vengono per nuocere e se si accettano i cambiamenti della vita con un atteggiamento positivo c’è sempre un lieto fine: oggi la famiglia di Djokovic gestisce in Serbia una catena di ristoranti gluten-free chiamati proprio “Novak”. Il glutine è una proteina contenuta in molti cereali, è una vera e propria “colla” che serve per rendere morbido il pane e la pizza e viene utilizzata in molti prodotti industriali come biscotti, pasta, dolci da forno, merendine e cracker. Il guaio è che quando si fa un abuso di cereali con glutine, questa “colla” si attacca nell’intestino tenue causando reazioni infiammatorie, gonfiori, problemi respiratori, crampi, e reazioni cutanee fino a diventare intolleranti e sensibili e, per chi è predisposto, alla celiachia. Ma se siamo quello che mangiamo, vediamo cosa mangia il campione: Colazione: muesli e fiocchi d’avena senza glutine, frutta secca, semi oleaginosi, frutta fresca, olio di cocco. Pranzo: pasta senza glutine di riso, di quinoa e grano saraceno, avocado, verdure con olio di oliva. Cena: pollo, tacchino, salmone selvatico, verdure, legumi con olio di semi di lino. Spuntini e Merende: frutta fresca, frutta secca e frullati. Bevande: latte di riso e latte di mandorla, the verde con limone e zenzero e ogni tanto un bicchiere di vino rosso. Nel libro, Djokovic dice di bere molta acqua tiepida poiché quella fredda rallenta la digestione «devia il

sangue da dove vorrei che rimanesse e cioé nei miei muscoli». L’equilibrio e la semplicità sono alla base di questo tipo di alimentazione, una colazione da “re” molto nutriente e saziante ricca di vitamine e minerali, un pranzo da “principe” a base di carboidrati e una cena da “povero” con le proteine. Si noti come le verdure sono sempre presenti sia a pranzo che a cena; la frutta e i carboidrati per offrire energia nella prima parte della giornata e proteine la sera per riparare i muscoli. Il corpo, digerendo bene, non si affatica e assimila tutte le informazioni che provengono dal cibo trasformandole in energia. Il tennista scrive «non avrei mai immaginato che una nuova alimentazione potesse farmi sentire così bene, è intervenuto un fattore X che ha permesso al mio corpo di raggiungere le prestazioni di cui era capace, senza più allergie ne sonnolenza». Se si mangiano i cibi adatti alla nostra costituzione e nella giusta quantità chiunque è in grado di ottimizzare le proprie prestazioni fisiche e stare in salute. Non funzionano le diete miracolose alla “moda” o quelle uguali per tutti, non esistono diete più salutari di altre; ogni organismo reagisce col proprio

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In queste pagg. foto che ritraggono il campione di tennis numero uno al mondo Novak Djokovic. Grazie al suo regime alimentare ha superato un periodo di crisi e attualmente è detentore di 11 titoli del Grande Slam.

metabolismo. Bisogna usare i sensi e l’intuito che ognuno di noi possiede, la saggezza alimentare dei bambini piccoli ne è un esempio, ascoltare il corpo e decidere il proprio cibo, in sostanza sapere cosa ci fa bene e cosa ci fa male. Si può scegliere attivamente di essere sani e felici senza essere soggetti passivi nelle scelte di vita. Novak dice: «Se non vi prendete cura del vostro corpo, questo vi invierà segnali: stanchezza, insonnia, crampi, influenza, raffreddori e allergie e allora vi farete le domande che contano? Risponderete con sincerità e apertura mentale?». Tra i segreti del campione l’inizio della sua giornata: «La prima cosa che faccio quando mi alzo è bere un bicchierone di acqua a temperatura ambiente, la seconda vi sorprenderà: mangio due cucchiai di miele. Ogni giorno». Il miele a cui si riferisce Djokovic è quello di Manuka proveniente dalla Nuova Zelanda un vero e proprio “cibo medicina” con effetti terapeutici che possiede caratteristiche benefiche in particolare l'attività antibatterica. Secondo il tennista sono quattro le regole fondamentali della salute che determi-

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nano il suo modo di nutrirsi: 1. Mangiare lentamente e in modo consapevole. 2. Dare al corpo istruzioni chiare. 3. Mantenere un atteggiamento positivo. 4. Più qualità che quantità. La digestione inizia in bocca con la masticazione; se si mangia in fretta l’apparato digerente deve consumare molta energia per scomporre gli alimenti. Il cibo è informazione, dialoga con il nostro DNA e nutre le nostre cellule e i nostri batteri. Scegliere il cibo naturale e di stagione, assaporare i sapori e mangiare con tranquillità senza pensieri negativi significa ottenere la massima energia dagli alimenti. La salute e il benessere sono alla portata di tutti noi, basta essere responsabili e consapevoli delle proprie scelte e ascoltare i segnali del corpo. Come nello sport, la vita di tutti i giorni è una vera e propria sfida al cambiamento. Superando i propri limiti e i propri schemi mentali otteniamo un miglioramento della salute e del benessere. «Ciò che conta non è sapere se si deve credere a questi approcci particolari o seguirli – scrive Djokovic – ciò che conta è n avere una mente aperta».


Casa dell’Aviatore Circolo Ufficiali dell’Aeronautica Militare

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Attualità

Il Comitato Roma 2024, con uno show al Palazzo dei Congressi dell’Eur, ha presentato il Dossier di candidatura della Capitale alle Olimpiadi e Paralimpiadi. Un evento di grande importanza istituzionale con l’obiettivo di condividere, oltre alla Vision del Progetto, il budget economico, le ricadute per l’occupazione, le opportunità e i benefici per il Paese.

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ROMA 2024

PRESENTATO IL DOSSIER PER LA CANDIDATURA DELLA CAPITALE

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a candidatura di Roma ad ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024 è una sfida che sollecita le capacità progettuali del Paese, che ne mette alla prova visione, qualità e risorse, e per il successo della quale è indispensabile unità di intenti tra istituzioni e cittadini, tra movimento sportivo e forze sociali, tra espressioni della cultura e delle professioni. Lo Sport è oggi componente vitale della società, dell'economia, della cultura, della formazione, e contribuisce a delineare l'immagine stessa di un Paese». Il numero uno del CONI Giovanni Malagò ha voluto aprire “Wewantroma2024” con le parole del Presidente Sergio Mattarella, contenute in una lettera fatta pervenire appositamente per l'importante evento. Un sostegno e un incoraggia-

di Arturo Violetta mento, quelli del Presidente della Repubblica, che non potevano certo mancare in un momento così delicato e rilevante per il futuro del nostro Paese. Proprio così, perché l'opportunità dell'organizzazione Olimpica, ad oltre 60 anni di distanza dall'esperienza precedente, porta con sé ricadute straordinarie che consentiranno di arricchire Roma, di favorirne lo sviluppo, modernizzando una città da troppo tempo ferma: una crescita che dovrà riguardare le infrastrutture e i servizi ma anche l'intera comunità cittadina. Più di mille invitati sono stati trascinati in un vero e proprio viaggio nel tempo, dalle straordinarie Olimpiadi di Roma ‘60 fino alle Olimpiadi del futuro. Ad alternarsi sul palco, insieme al presidente del Comitato Roma 2024 Luca di Montezemolo, al presidente del CONI Giovanni Malagò, al vicepresidente del

Comitato Luca Pancalli, alla coordinatrice generale Diana Bianchedi e alla responsabile dei rapporti con gli atleti Fiona May, la Medaglia d’Oro del Pugilato Nino Benvenuti, il maratoneta, Campione Olimpico Stefano Baldini e l’attore Sergio Castellitto. Luca Cordero di Montezemolo, nel suo intervento, ha svelato i costi dell'intero progetto. Un budget di 2,1 miliardi di euro sarà disponibile per gli impianti permanenti che resteranno alla città di Roma: Villaggio olimpico, Ibc e Main Press center, Cycling Arena, Parco naturalistico, Stadio Flaminio, Vele di Tor Vergata. «Il budget degli impianti temporanei – ha detto il Presidente del Comitato Promotore – sarà di 3,2 miliari di euro e comprenderà i costi di organizzazione e di gestione. Ma a questa somma dobbiamo aggiungere i ricavi. Qualora dovessimo vincere la gara di candidatura olimpica, avremmo un mi-

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liardo di euro dal CIO. Considerando l'indotto generato tra contributi previsti, sponsor, biglietti e licensing puntiamo a pareggiare il costo degli impianti temporanei». Saranno dieci le città coinvolte, oltre a Roma, per il torneo di Calcio. I giochi con questa scelta e con la scelta di Cagliari per la Vela “abbracceranno” l'Italia intera! La candidatura italiana, lo ricordiamo, sfida Budapest, Los Angeles e, soprattutto, Parigi. Non sarà, certo, un percorso facile, ma tutti insieme ce la possiamo fare. Del resto, per usare le parole di Sergio Castellitto, «questa è una città che è rinata mille volte, rimanendo sempre se stessa. Roma non è n come tutte le altre!».



olimpiadi 2016

La 35esima edizione dei Giochi Olimpici si avvicina e a Rio de Janeiro tutto, o quasi, è pronto per questo grande evento. Proviamo a fare il punto delle chance italiane di vincere le medaglie nella speranza di poter bissare il successo di Londra 2012. 40 Azzurro Sport 1/2016

di Lucio Fratta


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giorni che ci separano dal 5 agosto, giorno dell’apertura della 31esima edizione delle Olimpiadi, sono sempre di meno. Con il passare del tempo la lista degli atleti che prenderanno parte a questo importante evento va via via definendosi e con essa il “borsino” delle probabili, o possibili, medaglie. Non si tratta di una scienza esatta; come ci insegna la storia non sempre le previsioni, anche quelle con le percentuali più alte, si trasformano in risultati acquisiti, ma vi avevamo promesso di mantenervi aggiornati, e tant’è. Partiamo da un’analisi generale per avere un punto di vista globale sulle possibilità della compagine azzurra. Prima di tutto va detto che non ancora tutto è definito perché in molte discipline la fase delle qualificazioni non è ancora terminata; in seconda battuta ricordiamo che il nostro “punto di riferimento” è il risultato delle precedenti olimpiadi, quelle di Londra, dove gli Azzurri riuscirono a centrare l’ottavo posto nel medagliere generale con 28 podi complessivi, di cui 8 ori. Un traguardo che,

stante le previsioni attuali, sembra difficile da eguagliare. In questo articolo parleremo solo delle discipline più “calde” ovvero dove le probabilità di arrivare al podio sono più concrete. Partiamo con la scherma che, grazie ai suoi risultati, è da sempre la punta di diamante della squadra italiana e per questo le aspettative sonno molto alte. Potenzialmente gli schermidori italiani sono in pole in tutte le gare. Secondo il sito OA il tempio dello Sport le possibilità di conquistare 4 medaglie è quotata al 40%, 50% per 5 podi mentre per i 6 non si supera il 20%. Le speranze è che si riesca a bissare il risultato di Londra, 7 piazzamenti ovvero un quarto delle medaglie totali, anche se sono in pochi a crederci. Il motivo fondamentale non è tanto lo stato di forma degli atleti italiani, apparso decisamente buono, ma sul fatto che rispetto all’esperienza inglese non si disputeranno le gare nelle specialità Sciabola Maschile e Fioretto Femminile in virtù della rotazione delle gare a squadre previsto nel programma olimpico. Due spe-

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foto Vivo Volley Nelle pagg. a fianco, il nuoto e la scherma rappresentano i due sport da cui dovrebbero arrivare il maggior numero di medaglie; sopra, “Attenti a quei due”, la coppia Lupo-Nicolai ha imparato a stupirci negli ultimi mesi con risultati entusiasmanti, che siano proprio loro a regalare all’Italia la prima medaglia in assoluto in questa disciplina?

cialità dove l’Italia aveva vinto rispettivamente il Bronzo e l’Oro. Tra i nomi in pole della squadra di scherma Arianna Errigo, Elisa Di Francisca, Rossella Fiamingo, Andrea Cassarà mentre i due atleti del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, Andrea Baldini e Paolo Pizzo, sono gli “outsider” che potrebbero regalare piacevoli sorprese. Per il nuoto la certezza è Gregorio Paltrinieri che nei 1.500 sl potrebbe regalarci delle soddisfazioni; nel settore femminile la regina è lei Federica Pellegrini anche se dovrà fare i conti con un pool di avversarie particolarmente agguerrite soprattutto nei 200 metri. Rimaniamo in piscina ma ci spostiamo sul trampolino dei tuffi dove Tania Cagnotto sembra essere l’unica ad avere chance; un titolo olimpionico che manca nel palmares della tuffatrice; un motivo in più per tifare per lei. Per il beach volley va fatto un discorso a parte, nonostante l’Italia non abbia mai vinto una medaglia gli atleti che

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hanno staccato un pass per Rio fanno ben sperare. Nel maschile la coppia dell’aeronautica Militare Lupo-Nicolai hanno buone chance per arrivare alle semifinali e quindi ad un passo dal podio, così come le loro colleghe del Centro Sportivo di Vigna di Valle, Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth, che cercheranno di avere la meglio su una concorrenza spietata. Un altro fronte “caldo” è quello della Ginnastica Ritmica dove le Farfalle Azzurre, guidate dall’atleta dell’A.M., Marta Pagani, sono in pole per il podio. Come abbiamo detto in apertura ci siamo soffermati solo sulle discipline con più chance tralasciando le altre, a dire il vero molte, che potrebbero regalare delle sorprese. La nostra speranza è quella di doverci ricredere sugli atleti che non abbiamo citato e che alla fine dei conti, i risultati, quelli veri, siano molti di più. Un augurio per gli atleti in primis ma anche n per tutto, lo sport italiano.


Per informazioni sui concorsi:

www.aeronautica.difesa.it


L’ÉLITE DEL TRIATHLON ARRIVA A ROMA

R O M A 21/052016 21/052016


21 21 e 22 maggio SABATO S SA AB BA AT A TO O Ore Or r re e 9.00 T Tr riat iathlon iathl hlon on Grand Grand and Prix Prix Donne Triathlon 10.30 Or Or Ore re e1 0.30 Triathlon Tr T riat iathl iathl hlon on Grand Grand and Prix Prix Uomini

Roma

Tr T ri Events a - part partenza partenza nza b - zona cambio mbio c - arrivo arrivo iv vo d - villaggio

15.30 Or Or Ore re e1 5.30 Triathlon T Tr ria iat iat athl hlon on Sprint Spriint nt Rank Ra ank n nk k

25 25 e 26 giugno giugno SABATO S SA ABAT ATO E Ev vento Promozionale Promozionale Evento DOMENICA DOMENIC CA CA Triathlon Tr T ria iiat athl at hlon 753 ((1,753 1,753 mt swim (1 bike 75,3 75,3 km bik e 17,53 run) 17,,53 53 km r un)

DOMENICA DOMENIC CA CA Ore re .00 1.00 Or e 11 O r Tr T riat iat ia athl hlon on Olimpico O Ol limpico Rank Rank Triathlon

Tutti T u tti g gli li li e eventi vent entii si si svolgeranno sv svo vo v o olg l lg gera ann nno utti presso presso esso la splendida cornice cornice pr del laghetto del el lagh et tt tto to dell’eur. dell’eur dell’eur ll’eur.

*: *: g gli li or orari a ari ar ri ri di questo q ques ues uesto evento event vent ento sono sono in def inizione e e ver v erranno comunicati comunicati definizione verranno nel sito nel sit o sotto sott tto indicato. indicato.

romatrievents.it r ro o omatr oma om m ma matr a atr trievents.i en ents.it n nts.i t ts.i s.it


rugby

L’INGHILTERRA FA IL

foto RBS 6 Nations

GRAND SLAM di Lucio Fratta

Al dominio inglese fa da contraltare la prestazione da dimenticare dell’Italia.

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foto Corretta Informazione

L’

edizione del 2016 del “6 nazioni”, verrà ricordata per il dominio dell’Inghilterra che, sbaragliando tutti gli avversari, si è presentata alla premiazione finale a punteggio pieno con ben 5 vittorie. Era dal 2003 che l’Inghilterra non riusciva a calare il pokerissimo; un risultato che in parte cancella l’amarezza dell’eliminazione al primo turno ai mondiali giocati in casa. A completare il podio il Galles, partito tra i favoriti per il torneo, e l’Irlanda. A deludere le aspettative i francesi, partiti tra i favoriti, che chiudono a parimerito con la Scozia al penultimo posto. Un torneo da dimenticare per i transalpini che proprio da questa esperienza cercheranno di ricostruire una squadra partendo dal nuovo allenatore. A chiudere la classifica l’Italia che, anche in questa edizione non è riuscita ad evitare il whitewash (“cappotto”, in italiano) il riconoscimento poco ambito di chi non riesce a vincere neanche una partita. Per l’Italia si tratta della sesta volta, un primato non lusinghiero, che dà il senso del valore di una squadra che si è presentata a questo appuntamento con molti giocatori con poca esperienza in campo internazionale. L’inizio con la Francia, terminato 23 a 21 per i transalpini al termine di una gara combattuta, aveva illuso tutti. Dalla seconda partita, invece, la squadra si è letteralmente spenta mettendo in mostra tutti i difetti e i limiti della nostra nazionale. Al di là dell’evidente divario tecnico con le altre pretendenti i giocatori azzurri non sono riusciti mai a mettere in difficoltà le avversarie commettendo errori, anche banali, in tutte le fasi del gioco. Alla fine i passivi (40 a 9 con l’Inghilterra, 36 a 20 con la Scozia, 58 a 15 con l’Irlanda e 67 a 14 con il Galles) parlano da soli. Una svolta è necessaria e il cambio in panchina, peraltro già annunciato prima del “6 Nazioni”, segnerà sicuramente un nuovo passo. Jacques Brunel che lascerà il suo incarico nei prossimi mesi allena l’Italia dal 2011 e, nonostante abbia ottenuto qualche vittoria, non è riuscito a dare vita a quel processo di crescita che n in molti si aspettavano.

1/2016 Azzurro Sport 47



FIERA E RIVIERA DI RIMINI 2-5 GIUGNO 2016 11A EDIZIONE

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