Azzurro 4 2016

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Azzurro Sport bimestrale di CUltUra sportiVa aeronaUtiCa

Rio 2016

lUpo-niColai entrano nella storia

Rio 2016

paolo pizzo argento nella spada

anno 3 – n. 4



EditoriAlE

A

bbiamo sempre preso le distanze da un certo modo di raccontare lo sport che appartiene a quel mondo del giornalismo sportivo che fa un uso sterotipato, non originale a volte inappropriato del lessico, evidenziando, di fatto, non solo una generalizzata poca padronanza della lingua ma lacune culturali non del tutto accettabili per chi fa questa professione ad alta responsabilità. Riteniamo che l’esprimersi mutuando in modo superficiale e non adeguato termini e forma da altri ambiti espressivi, sradicandoli dal loro contesto ed enfatizzandoli, evidenzia anche una certa distanza dallo spirito sportivo troppo spesso confuso con il “tifo” di stampo calcistico che non sempre coltiva i valori più alti e nobili dello sport, quelli che da quando è nato questo giornale tentiamo di raccontare e diffondere. Sono i valori così brillantemente messi in campo dai nostri atleti alle recenti Olimpiadi di Rio, e poco importa, da questo punto di vista, se sono arrivati o no i risultati tanto agognati per raggiungere i quali si è speso tempo, fatica, energie e passioni. Certo, alle Olimpiadi, come a qualunque altra competizione nella vita, si partecipa per vincere, su questo non si può avere dubbi, ma non va trascurato il percorso interiore radicato nell’etica che deve portare alla vittoria. Ecco l’esempio più calzante di tutto questo discorso, che potrà sembrare eccessivamente teorico, il grande, storico risultato della coppia Lupo-Nicolai nel torneo olimpico di Beach Volley. I “nostri” ragazzi con umiltà, abnegazione, molto sacrifico ma anche molta

grinta e agonismo hanno scalato la classifica incontro dopo incontro, inanellando una serie esaltante di vittorie fino a scontrarsi nella “resa dei conti” finale, persa a testa alta, con i rappresentanti di quel paese, il Brasile, che ha di fatto inventato questo sport. Loro, a nostro avviso, hanno impersonato in modo puntuale e giustamente eclatante l’anima dello sport vero che è tensione morale prima che muscoli e sudore. Questo vorremmo sempre vedere nel nostro ambiente ed è per questo motivo che Azzurro Sport oltre a raccontare le grandi vicende e imprese sportive, quando può scende in campo mettendosi a fianco di quegli organizzatori di eventi che hanno un approccio in linea con la nostra Idea. È accaduto con il recente evento di Rimini dedicato al benessere, alla calma e alla solidità interiore che può procurare l’attività sportiva, accade anche ora, mentre esce questo numero del giornale, con la grande manifestazione di Sora a cui dedichiamo un’ampia parte del periodico. Evento del quale siamo con grande soddisfazione media partner perché riteniamo di essere fortemente sintonizzati con i promotori di questa kermesse unica in Italia centrale dedicata alla cultura dello sport. Accadrà ancor quest’anno in occasione dei campionati europi juniores di equitazione che si terranno a Montelibbretti nella seconda metà di settembre. Insomma, dove c’è lo sport “genuino” Azzurro sport è presente per fare la sua parte di magazine che crede nei grandi sogni e nelle grandi imprese realizzabili in ogni ambito con onestà e assoluto impegno. Buona lettura! IL DIRETTORE

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4 Dall’8 all’11 settembre il Polo Fieristico di Sora (FR) ospiterà la seconda edizione di InFormaInFiera, l’evento del fitness e del wellness più importante del centro Italia

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SoMMArio 2 Azzurro Sport 4/2016


speCiale rio 2016

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a TEsTa aLTa

LUpO-nIcOLaI chE ImprEsa

periodico bimestrale di cultura sportiva aeronautica Iscritto al n. 292/2013 del Registro Stampa presso il Tribunale Civile di Roma

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Un qUarTETTO D’argEnTO

34 farfaLLE azzUrrE Un sOgnO sfUmaTO

38 IL fUTUrO azzUrO sI chIama grEg

Le ragazze della ritmica ad un passo dal podio olimpico

Gregorio Paltrinieri conquista l’Oro nei 1500 stile libero

42“TUTTO IL BELLO” DI 2016 Tutte le curiosità che hanno reso unica la XXXI edizione dei Giochi

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Anno 3 – numero 4/2016 Editore Associazione IDEAE in collaborazione con AVIATOR SRL via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma Direttore Alessandro Cornacchini Direttore responsabile Alessio Piano redazione via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma Fax. 06.89280466 - azzurrosport@yahoo.it consiglio Tecnico presidente: Alessandro Loiudice membri: Marzia Caravelli, Giuseppe Carella, Andrea Colotti, Antonio D’Urso, Andrew Howe, Fabrizio Leoni, Dario Magagnini, Valentina Marchei, Elisa Santoni © Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato su Azzurro Sport occorre citare la fonte. stampa Arti Grafiche Pasquarelli – Isola Liri (FR)

Finito di stampare nel mese di settembre 2016 foto di copertina: Federvolley

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le “Farfalle azzurre” saranno protagoniste della cerimonia inaugurale di inFormainFiera l’8 settembre alle ore 15:30

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aranno ancora loro, con la loro grazia ma anche con la loro grinta e precisione nell’esecuzione dei singoli esercizi, ad allietare la cerimonia inaugurale di un grande evento dedicato al mondo e alla cultura dello sport. Stiamo parlando della “Farfalle Azzurre”, la squadra di ginnastica ritåmica dell’Aeronautica Militare, che daranno il via, insieme ad altri illustri ospiti, a “In Forma In Fiera” l’importante manifestazione focalizzata sullo sport e sul benessere che la pratica fisica può procurare, in corso dall’8 all’11 settembre presso gli stand della Fiera di Sora, Frosinone. Non sap-

piamo se la compagine dell’AM abbia ancora bisogno di presentazioni: i sergenti Elisa Santoni, Marinella Falca, Elisa Bianchi, l’Aviere Capo Anzhelica Savrayuk e il 1° Aviere Camilla Bini, “storiche” componenti del team che ha reso la ginnastica ritmica popolare in tutta Italia, hanno vinto praticamente tutto: campionati mondiali, medaglie olimpiche, simposium, quadrangolari portando sempre con loro uno stile orginale e vincente anche al di fuori delle pedane. Eleganza, energia, capacità, consapevolezza della forza che solo il gruppo può dare, sono le caratteristiche di una squadra affiatata che non manca mai di sorprendere ed entusia-

smare anche gli spettatori più smaliziati o disattenti. Le loro esibizioni catturano e ammaliano trasportando chi ha la fortuna di osservarle dal vivo in un turbine di vitalità, vigore e voglia di vivere. Provare per credere! Sempre nell’ambito della cerimonia di apertura ci sarà la presentazione del Progetto “Allenarsi per il Futuro”, organizzato dalla Bosch, con la partecipazione di due noti testimonial: Maurizia Cacciatori e Daniele Massaro. E rimanendo in tema di ospiti d’eccezione ci sarà il Campione del Mondo di tiro a volo Raniero Testa detentore di 6 Record del Mondo, ad oggi icona planen taria nel tiro da spettacolo.



INForma INFiera Ginnastica artistica d’insieme: Aviere Scelto Camilla Patriarca, 1° Aviere Scelto Marta Pagnini, Aviere Scelto Martina Centofanti, 1° Aviere Scelto Andreea Stefanescu, Aviere Scelto Alessia Maurelli

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azzUrro sport media partner UFFiCiale

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i terrà nel Polo Fieristico di Sora la seconda edizione di InFormaInFiera, l’evento del fitness e del wellness più importante del centro Italia. Oltre alle discipline tradizionali, in programma ci saranno gli sport alternativi ed estremi, i concorsi e i convegni dedicati alla salute e alla sana alimentazione. Dall’8 all’11 settembre prossimo il Centro Italia indosserà l'abito dello sport e del benessere con InFormaInFiera, la fiera dello sport, del fitness, della danza e del wellness. Quattro giorni dedicati al mondo degli sportivi a trecentosessanta gradi, organizzati dal Polo Fieristico di Sora che prevedono numerose aree di interesse. L’area dedicata al fitness, nella quale dalla mattina alla sera si volge-

ranno lezioni ed esibizioni di tutte le discipline con il continuo coinvolgimento dei visitatori. Appassionati e non potranno cimentarsi in una serie lunghissima di attività tradizionali, come lo spinning, lo step, il pilates, l’aerodance, il walking, ma anche innovative, come il ragga, il fitbox, la zumba, il bodybalance e la cardiodance, seguiti da professionisti affermati e di fama internazionale. Si prosegue con l’area benessere, allestita per immergersi nelle discipline olistiche che puntano al benessere psicofisico. In questa area uno spazio è rivolto alle novità dal mondo della medicina sportiva, della buona nutrizione e della prevenzione. A seguire gli spettacoli, tanti, uno die- tro l'altro, a far da cornice ai convegni sullo sport, sulla medicina e

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sul benessere. Nei padiglioni che esporranno attrezzi e prodotti, mentre all’esterno sono previsti spazi sullo sport e sulla medicina. Nel padiglione A1 saranno presenti i simulatori con attrezzi sofisticati e di altro interessi per giovani ed adulti La seconda edizione propone una serie di novità particolarmente interessanti. Innanzitutto il coinvolgimento dei giovani, con l’area Juonior Sport, allestita per i ragazzi e gli adolescenti. A seguirli ci sarà uno staff di educatori specializzati nella stimolazione e nella creatività. Concludono il ricco programma di Informainfiera spettacoli musicali e di ballo (con la partecipazione di noti personaggi del mondo dello spettacolo), i concorsi sportivi e di danza, istituiti dalle Associazioni che prendono parte

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all’evento, ma anche i convegni sulla medicina sportiva e della corretta nutrizione. L’apertura al pubblico è prevista dalle 9.30 alle 21.00. Nel dettaglio, le aree di interesse. AREA FITNESS: Ospiterà partner affermati del settore. Saranno centinaia le esibizioni e le lezioni di varie discipline: spinning, aerobica, step, walking, kettlebell, bodybalance, fitness funzionale, fitball extreme e heroes training, bosu e gliding, gymsticke e molto altro, con l'intervento di numerosi presenter di fama nazionale e internazionale AREA WELLNESS: allestita per le discipline olistiche che puntano al benessere psicofisico. Grande spazio sarà dato alle novità dal mondo del benessere e della medicina sportiva, della


sana nutrizione, della prevenzione, per una fusione sempre più proficua tra mente/corpo. AREA DANZA: per allievi delle varie scuole di danza che avranno la possibilità, con il ticket d'ingresso, di seguire lezioni all'interno del padiglione tenute dai vari presenter selezionati per le diverse discipline: dal modern, al jazz in gruppo o singolo. Saranno realizzate delle aree interamente dedicate a stage off e masterclass di vario genere, eseguiti da maestri eccellenti del settore, per allievi che vogliono migliorare e perfezionare la propria tecnica. Infine, una serie di gare e tanto divertimento, con coinvolgenti esibizioni di danze urbane, caraibiche, compagnie e contest break. AREA SPORT: dedicata alla cultura e alla formazione sportiva, attraverso

una serie di corsi di aggiornamento e stage dedicati agli operatori del settore, a cura delle Associazioni sportive. In programma, oltre ai workshop a cura dei maggiori presenter che uniranno alle lezioni pratiche la formazione teorica, il Campionato Italiano (Coppa Italia) nazionale per le qualificazioni mondiali di Arrampicata Boulder. Completano quest’area lo slakeline, i simulatori (sci, snowboard, rally, etc), la vasca per le immersioni, il tiro con l’arco, il beach volley, basket, bad mountain, ect), il tutto con la presenza di testimonial olimpici ed ospiti formatori. AREA ESPOSITIVA: è dedicata agli stand commerciali, all’interno e all’esterno nei padiglioni, con tutto ciò che riguarda il mondo dello sport e del benessere: abbigliamento, gadget, alimentari, attrezzature e accessori. n

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l’intervista

Intervista agli organizzatori di INFORMA INFIERA Siamo giunti alla seconda edizione di “InFormaInFiera”: come è nata l’idea di una fiera sportiva nel centro-sud? L’idea è nata nel voler inserire, una nuova attività fieristica che mancava nel centro Italia, spaziando dallo sport al benessere, dal fitness e alla danza perciò il nome INFORMAINFIERA. Lo spirito era quello di creare un grande contenitore aggregativo in cui fare attività sportiva, divertirsi, rilassarsi per stare più….INFORMA. Cosa comporta, in termini di responsabilità e impegno, organizzare un evento di tale portata? L’impegno e l’organizzazione dell’evento è notevole e viene fatto, da tutti noi, sempre con il sorriso, tanta umiltà e spirito di sacrificio cercando di comprendere le necessità di tutti i partecipanti per accontentare sportivi e visitatori. Qual è il messaggio che volete lanciare con l’organizzazione di questa manifestazione? Quest’anno, nella 2° Edizione, vogliamo accontentare maggiormente la nostra clientela e la manifestazione è rivolta in prevalenza al pubblico. L’intento è quello di informare con vari convegni medici per aiutare nella prevenzione, stimolare ad iniziare attività sportive, curare l’alimentazione e scoprire l’area benessere dove è possibile usufruire di servizi gratuiti, nuovi massaggi, nuove idee di look, nuovi makeup il tutto per sentirsi meglio e rimanere…INFORMA.

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Quali sono gli ingredienti giusti per una rassegna di successo come la vostra? Far partecipare personaggi noti, far conoscere nuove attività, far assaggiare prodotti buoni e genuini che nel nostro territorio abbondano. A tal proposito ringraziamo sentitamente la COLDIRETTI che ci darà una grossa mano nel presentare quelli che sono gli alimenti naturali. Dopo gli ottimi risultati, in termini di presenze, dello scorso anno, cosa vi aspettate per questa seconda edizione? Siamo ottimisti, nonostante la crisi ed il recente sisma del centro Italia, perché crediamo di offrire il massimo ad un costo irrisorio. Ci aspettiamo il doppio dei visitatori rispetto alla 1° Edizione in quanto ci sentiamo dalla parte della gente che sicuramente riconoscerà la nostra umiltà, l’impegno ed il coraggio profuso nel nostro lavoro. Quali sono le novità di “InFormaInFiera” 2016? Le novità quest’anno saranno molte. Saranno presenti alcune scuole di formazione che riguarderanno molte discipline tra cui: Yoga, Gyrotonic , Pilates, Bioginnastica, Antygravity ecc. Ci sarà la presenza delle Fiamme Oro con i vari Gruppi Sportivi, la Federazione Italiana Majorettes accompagnata da almeno due bande locali. Esibizioni e show di Freestyle, Skate, Bmx e Pattini del team Fardamatti. Tra i tanti sport inoltre ci saranno Paintball, Softair, la Nazionale Italiana di Basket in carrozzella. Per i bambini verrà allestita un’area di 600mq con tutte le forme di divertimento sportive. Inoltre si terranno tornei di calcio, basket e pallavolo dove ad essere protagonisti saranno proprio loro. La Scuola Romana di Circo incanterà il pubblico con le discipline aeree grazie alla partecipazione straordinaria di Gabriel Tramullas, insegnante di corda e straps di fama internazionale. Nell’area benessere ci saranno trattamenti olistici e corsi n di formazione di Nail Art.

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Pillole di rio 2016 11 mEDagLIE pEr gLI aTLETI DELLa DIfEsa

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onclusa l’avventura olimpica e ora di tirare le somme e possiamo senz’altro affermare che gli atleti militari hanno contribuito in modo fattivo al bottino di medaglie italiane. Il nostro Paese ha conquistato ben 28 medaglie (8 Ori, 12 Argenti e 8 Bronzi) eguagliando il numero di medaglie di Londra 2012 ma migliorando la qualità grazie ad un maggior numero di Argenti. L’ottimo risultato, top ten nel medagliere per l’Italia, è stato raggiunto grazie anche all’importante contributo dei 75 atleti militari che hanno anche spesso primegiato in diverse discipline. Nei 18 giorni di competione gli atleti della difesa (29 dell’Esercito, 23 dell’Aeronautica, 15 dei Carabinieri e 8 della Marina)

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hanno conquistato ben 11 medaglie. I 37 donne e 38 uomini con le stellette oltre le medaglie hanno raccolto tanti buoni piazzamenti che fanno ben sperare per il futuro. Una menzione particolare va alla medaglia d’Oro numero 200 per l’Italia conquistata proprio da uno dei nostri atleti, il judoka caporale Fabio Basile. Un plauso particolare e un ringraziamento a tutti i loro sforzi è arrivato dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano che si sono complimentati sia con gli atleti che con gli staff delle Forze Armate. Claudia Bacci


10 mEDagLIE DI LEgnO Brutta tradizione italiana L’Italia chiude tra le magnifiche 10 nel medagliere finale di questa XXXI edizione dei Giochi Olimpici. Quelle che però non vengono segnate nei libri di storia ne tantomeno nel medagliere generale sono le 10 medaglie di Legno conquistate dagli atleti azzurri. Una tradizione quelle dei quarti posti che ci portiamo dietro già da diverse edizioni basti pensare che a Londra 2012 furono 9 e a Pechino 2008 ben 13. Numeri che sanno di grande delusione in molti casi ed in altri di sorprese, ma comunque sempre con un pizzico di rabbia. Nella prima categoria ci possiamo sicuramente inserire la nostra amatissima nuotatrice Federica Pellegrini quarta nei 200 stile libero per pochi centesimi e la ginnasta Vanessa Ferrari lei addirittura quarta sia Rio che a Londra, una vera e propria beffa! Nella categoria sorpresa condita con un pizzico di rabbia va a pieno titolo la marciatrice Antonella Palmisano inattesa quarta sulla 20 km. Delusioni ma anche speranze perché ci piace pensare positivo e immaginarci a Tokyo 2020 trasformarsi da legno in qualche materiale più prezioso. Claudia Bacci

EqUITazIOnE

non è mai troppo tardi

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l’atleta più anziana, ha 62 anni e ha esordito per la prima volta alle Olimpiadi. Julie Brougham, neozelandese, gareggia nella specialità del Dressage. Ha intrapreso giovanissima la carriera di amazzone professionista affermandosi presto nel panorama nazionale. Dopo aver vinto numerosi titoli in patria, lo scorso giugno si è qualificata per le Olimpiadi.

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aTLETIca

nUOTO

Bolt l’uomo più veloce al mondo

13 anni e un cuore immenso

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a Storia è scritta a Rio de Janeiro! Eh si, grazia alla medaglia d’Oro conquistata nella staffetta 4X100, dopo quelle vinte agevolmente nei 100 e 200 metri, lo sprinter giamaicano ha completato la tripletta olimpica. Un’impresa che già di per sé è immensa ma se si pensa che Bolt l’ha centrata per la terza olimpiade consecutiva (dopo Londra 2012 e Pechino 2008) diventa Leggenda! Claudia Bacci

’atleta più giovane dei giochi olimpici è lei: Gaurika Singh. Lo scorso aprile la nuotatrice si trovava a Kathmandu per i campionati nazionali e un miracolo le ha permesso di sopravvivere al tremendo terremoto che ha colpito la città. Ma quel tragico evento l’ha profondamente segnata. Quelle 9000 vittime se le porta nel cuore, così come tutti i suoi connazionali, per tale ragione ha deciso di devolvere i premi delle sue vittorie alla ricostruzione del suo paese. Un gesto che merita di essere raccontato...

VOLLEY La squadra maschile ad un passo dalla memorabile impresa

È

stata un’avventura esaltante quella dell’Italvolley a Rio. Il girone di qualificazione è di ferro: Francia, Usa e Brasile non sono proprio gli ultimi arrivati. L’esordio è subito duro perché giochiamo contro i francesi campioni d’europa; palla dopo palla, set dopo set, superiamo alla grande l’esame vincendo 3-0! Mister Blengini trova la "quadra", inserendo Lanza al posto di Vettori, con spostamento di Zaytsev opposto a Giannelli, con Piano e Birarelli centrali, mentre Colaci è il libero. Come nelle previsioni la partita con gli yankee è intensissima, giocata per lunghi tratti punto a punto, ma alla fine la spuntiamo per 3-1. La squadra c’è, pur essendo ancora poco “cinica” nei momenti topici. 11 agosto 2016 Italia-Brasile. Siamo nel tempio del volley, il mitico Maracanazihno, contro i padroni di casa sospinti da 10mila tifosi scatenati. Per la prima volta non temiamo i carioca, semmai accade il contrario e in campo si vede perché a dispetto dei pronostici vinciamo 3-1. Siamo primi nel girone poiché le gare tra Messico e Canada sono solo due formalità che ci dividono dai quarti. 17 agosto 2016 ItaliaIran. Sebbene favoriti il primo parziale è vinto solo dopo aver annullato 3 palle set. Solo un momento di distrazione perché gli altri due game scorrono via senza ulteriori patemi, 3-0 il finale. 19 agosto 2016 Italia- USA. Ritroviamo gli statunitensi che se pur battuti nella prima fase sono in crescita esponenziale. La gara si infiamma dalle prime battute. Vinciamo il primo set 3028 dopo esser stati sotto di 6 punti e aver annullato 4 set ball con una gara fantastica dello Zar Ivan Zaytsev. Gli americani tornano alla carica vincendo il secondo set 28-26, per poi “asfal-

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tare” i nostri nel terzo 25-9. All’inizio del quarto set tutto sembra perduto, ma il film della gara, inaspettatamente, cambia ancora, trovando il suo attore principale nuovamente nello Zar, che trascina gli azzurri, mandando la gara al tie-break. Qui dopo un inizio incerto i nostri finiscono in bellezza vincendo il parziale 15-9 e volando in finale. 21 agosto 2016 Italia-Brasile. Dopo lo show contro gli Usa le aspettative per la finale sono alte. Forse troppe visto che incontriamo il Brasile da anni ai vertici delle classifiche mondiali e “spinto” dal tifo di 12 mila spettatori. Fin dal inizio gli azzurri sono contratti, tesi, come sentissero il peso di un appuntamento più grande di loro. Nonostante tutto dopo un primo set perso per tanti errori, sopratutto in ricezione, andiamo nel secondo e nel terzo ai vantaggi dove due decisioni arbitrarie quantomeno discutibili, sentenziano la nostra debacle. I verde oro fanno la loro partita vincendo meritatamente 3-0. Per l’Italia una sconfitta che brucia, ancora una volta un’eterna incompiuta del volley anche se pochi avrebbero scomesso sugli azzurri in finale. Bene, conviene ripartire da qui, da una crescita del nostro team e da un interesse sempre più grande nel volley che ha fatto registrare numeri da record, la finale ha registrato quasi il 40% di share televisivo con oltre 5 milioni di spettatori. Il primo mattone per il futuro è già stato posato con la conferma dell’allenatore Blengini. Il resto lo vedremo strada facendo cominciando già a pensare ai mondiali casalinghi del 2018, un appuntamento da non perdere e che, ve lo promettiamo già da adesso, ci vedrà in prima linea a fianco della nostra splendida squadra. Marco Fontani



olimpiadi

OLIMPIADI RIO 2016

a testa alta Con 8 ori e 28 medaglie complessive l’italia si conferma nella top ten del medagliere confermando i risultati delle due precedenti olimpiadi. di Lucio Fratta

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l bilancio delle Olimpiadi di Rio 2016 è sicuramente positivo; è questa l’opinione che “va per la maggiore” nonostante alcuni imprevisti organizzativi (l’acqua delle piscine verde, i villaggi olimpici non proprio completi al 100% e le criticità legate alla sicurezza). Alla fine, come è giusto che sia, ha vinto lo sport che a Rio è stato “condito” dall’atmosfera gioiosa e spensierata tipica del popolo brasiliano. Calato il sipario, le XXXI Olimpiadi di Rio verranno ricordate soprattutto per due nomi che con i loro risultati hanno scolpito i loro volti nell’olimpo degli atleti. Stiamo parlando di Usain Bolt e Michael Phelps. Il corridore giamaicano è tornato dal Brasile con tre Ori, che si aggiungono ai sei già in bacheca, avvicinandosi a nomi mitici come quello di Carl Lewis o, tornando più indietro, a Paavo Nurmi, mitico fondista degli anni Venti. Stesso dicasi per il nuotatore americano che a Rio ha strappato 5 Ori e un Argento (Staffetta 4x200m stile libero, 200m farfalla, Staffetta 4x100m misti, Staffetta 4x100m stile libero, 200m misti individuale, 100m farfalla) portando il suo palmares personale alla cifra astronomica di 23 medaglie d’Oro. Due icone dello sport mondiale in grado di catalizzare l’attenzione dei media e del pubblico che non ha

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potuto far altro che applaudirli; il bello dello sport è anche questo. E l’Italia? Gli Azzurri hanno chiuso le Olimpiadi di Rio al nono posto nel medagliere finale replicando il risultato ottenuto a Londra nel 2012 e a Pechino nel 2008. 8 Ori e 28 medaglie complessive che ci consentono di essere nella Top Ten a livello mondiale. «L’Italia esce a testa alta per il comportamento degli atleti oltre che per i risultati di gara, questo lo hanno riconosciuto tutti e ne siamo molto contenti - ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al suo rientro da Rio de Janeiro – all’inizio c’erano tante perplessità, molti scetticismi, forse anche qualche eccessivo malumore su quelli che potevano essere i risultati ma siamo rimasti nella Top Ten, abbiamo centrato tantissimi bei piazzamenti, troppi quarti posti, quindi molte delusioni in questo senso, ma tutti i nostri ragazzi hanno fatto una bella figura». Le parole del presidente del CONI fotografano in maniera esaustiva le Olimpiadi brasiliane che comunque hanno portato risultati ben oltre le aspettative visto che proprio alla vigilia della partenza lo stesso Malagò aveva fissato a 25 il risultato da considerarsi soddisfacente. Ed è proprio dai risultati, sia quelli soddisfacenti che quelli deludenti, che si deve ripartire per capire dove si può migliorare. L’aspetto sicuramente positivo che emerge dal

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medagliere è l’età media degli Ori, 25 anni, una solida base su cui si possono costruire le vittorie di domani. Nell’avventura brasiliana ci sono state, come sempre, luci e ombre; da dimenticare il contributo dell’atletica leggera che senza nessun atleta sul podio ha vissuto il suo periodo peggiore degli ultimi 60 anni anche se l’assenza di Tamberi, infortunatosi poco prima della partenza per Rio, ha privato l’Italia di uno dei favoriti per il titolo. Stessa sorte per il ciclismo azzurro che ha dovuto fare a meno di uno come Nibali anche lui ritornato in Italia dopo un grave infortunio nella competizione Olimpica. Nonostante questa perdita, la squadra azzurra è riuscita a portare a casa un emozionante Oro nell’Omnium su pista e il bronzo nella prova in linea femminile. La storia più bella dell’avventura italiana è stata quella di Tania Cagnottto che proprio a Rio ha scritto una delle ultime pagine della sua indimenticabile carriera. Sarà stato il caso, ma proprio a 36 anni di distanza dall’ultima medaglia italiana in questa disciplina, il Bronzo del papà Giorgio conquistato a Mosca, Tania è riuscita a vincerne addirittura due: il Bronzo nel Trampolino da tre metri e l’Argento assieme a Francesca Dallapè nel Sincro. Ad andare ben oltre le aspettative il Tiro a volo che con cinque titoli sui i 15 messi a disposizione in questo sport, è stata la federazione che ha portato il più alto numero di medaglie. Un’altra conferma è arrivata dalla scherma; l’Oro di Daniele Garozzo e l’Argento della Di Francisca nel Fioretto, insieme ai secondi

posti di Fiamingo nella Spada e della squadra maschile della Spada. Un bilancio positivo anche alla luce dell’assenza, per le regole della rotazione, di alcune discipline che a Londra avevano portato ottimi risultati. Passiamo al nuoto dove il mattatore in assoluto è stato Gregorio Paltrinieri capace di compiere una vera e propria impresa sportiva. Nei 1.500 Stile Libero ha condotto una gara perfetta mettendosi davanti a tutti fin dall’inizio con un ritmo che, per buona parte della gara, è stato al di sotto del record mondiale. Notevole anche la prova di Gabrieli Detti che torna a casa con due Bronzi: uno conquistato nella gara più lunga in vasca e l’altro nei 400 Stile Libero. Peccato per Federica Pellegrini, l’alfiere azzurro a Rio, che non è riuscita a salire sul podio; nonostante l’impegno le è mancato il guizzo finale, soprattutto nei 200 stile libero, dove per pochi centesimi ha mancato la Medaglia di Bronzo. L’altro rammarico è arrivato dalla Ginnastica. Nell’Artistica, Vanessa Ferrari ha finito in lacrime conquistando il quarto posto per la seconda volta; se a Londra il risultato è stato “viziato” dai giudici, a Rio è mancato qualcosa per approdare al Bronzo. Stesso copione per la Ritmica dove il team azzurro, che nell’ultimo quadriennio è stato profondamente rinnovato, si è fermato, per un soffio, ai piedi del podio. Oltre ai rammarichi e ai rimpianti l’avventura di Rio ha saputo regalarci anche tantissime soddisfazioni, molte delle quali inaspettate alla vigilia. Partiamo dalla Pallanuoto dove gli uomini e le donne sono riusciti ad arrivare fino in fondo alle rispet-

Nelle pagg. precedenti, 8 Ori 12 Argenti e 8 Bronzi è questo il “bottino” che gli azzurri hanno conquistato a Rio; Elisa Di Francisca festeggia il suo Argento sventolando la bandiera europea, un gesto che ha ricevuto il plauso della Commissione Europea. Nella pag. a fianco, il duo delle meraviglie LupoNicolai che è arrivato in finale nel beach volley; in basso, l’Italvolley è arrivata molto vicina all’impresa portando a casa l’Argento; sotto, Federica Pellegrini non è riuscita a portare a casa nessuna medaglia, uno dei rammarichi del presidente Malagò. Nella pag. suucessiva, il Setterosa ha stupito tutti arrivando in finale contro gli Stati Uniti.

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tive competizioni eliminando nazionali ben più quotate. Il Setterosa ha sfiorato l’impresa arrendosi solo in finale davanti alla squadra a stelle e strisce; il Settebello invece, non è riuscito a superare in semifinale la fortissima Serbia, vincitrice dell’Oro con la Croazia, e si è dovuto “accontentare” del Bronzo nella finalina con il Montenegro. Gloria anche per l’Italvolley, protagonista di un torneo perfetto; un’impresa che andata arrivata vicinissima all’Oro e che si è dovuta fermare nella bolgia verde-oro del Maracanazinho dove i padroni di casa hanno capitalizzato la vicinanza del pubblico per portarsi a casa il risultato. Rimaniamo nel volley ma ci spostiamo in spiaggia dove il duo dell’Aeronautica Militare, Daniele Lupo e Paolo Nicolai, hanno fatto sognare un’intera nazione. Da outsider e con una partenza non proprio brillante sono riusciti in un’impresa mai riuscita ad una coppia italiana prima d’ora. Sono arrivati in finale e nella spiaggia di Copacabana hanno cercato la gloria contro due mostri di questo sport: la coppia brasiliana Allison-Bruno; alla fine è arrivato un Argento che sa di Oro. Siamo sicuri che la storia non finisce qui, perché nel 2020 a Tokyo si giocheranno la n loro rivincita.

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beach volley

lUpo–niColai CHe impresa! di Claudia Bacci foto Ferdevolley

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il duo di beacher dell’aeronautica militare vince uno storico argento, risultato eccezionale per il movimento italiano che in questa disciplina non aveva mai conquistato una medaglia olimpica. gli azzurri si sono dovuti arrendere solo alla fortissima coppia brasiliana alison– bruno.

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In queste pagine momenti dello splendido cammino olimpico del duo dell’Aeronautica Militare Daniele Lupo e Paolo Nicolai. Gli avieri hanno conquistato una storica medaglia olimpica per il movimento italiano. A vincere il titolo la coppia brasiliana Alison–Bruno che ha battuto in finale per 2 set a 0 gli azzurri.

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otto una pioggia battente e un’arena, quella di Copacabana, tutta a tinte verde e oro, si gioca una finale al cardiopalma tra la coppia azzurra Lupo–Nicolai e i beniamini di casa, già campioni del Mondo, Alison–Bruno. L’epilogo non era quello sognato per i beacher dell’Aeronautica Militare ma l’impresa, quella con la “I” maiuscola, resta comunque. La coppia brasiliana vince, in due set tirati (21-19, 21-17), aggiudicandosi meritatamente l’Oro Olimpico. Ma andiamo per ordine e raccontiamo il cammino verso questa storica medaglia d’Argento per l’Italia del Beach Volley. Non inizia bene il torneo di Lupo-Nicolai che perdono subito nelle eliminatorie con la modesta coppia messicana, un pronti-via non dei migliori che, però, trova subito il suo riscattato con la vittoria nel match successivo contro i beacher tunisini. È nell’ultima partita della fase eliminatoria che inizia il vero torneo della coppia Azzurra. Gli avieri dell’Aeronautica Militare giocano una partita strepitosa contro gli accreditati statunitensi Dalhausser- Lucena; si arriva al Tie Brak prima di vedere la vittoria della squadra a stelle e strisce per 24 a 22; la gara deigli azzurri è, però, da incorniciare soprattutto quella di Daniele Lupo che, grazie ai suoi colpi da fuoriclasse, diventa l’idolo del pubblico e si guadagna da qui in poi l’appellativo da parte dello speaker dell’Arena di “O’ Maestro”! Niente è perduto perché il duo azzurro può giocarsi l’ultima carta per rimanere nel torneo come “lucky loser”. I ritmi sono incalzanti; subito dopo la partita persa con gli statunitensi scendono in campo contro la coppia polacca vincendo per 2 set a 1 e rima-

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nendo aggrappati al torneo. È da qui che il percorso azzurro diventa “magico”. Prima, con un secco 2 a 0, Lupo–Nicolai si sbarazza dei connazionali e compagni di squadra Ranghieri-Carambula con un secco 2 a 0 e poi infrangono il “Muro Russo” spostando il confine del Beach Volley nello stivale. Approdano nei quarti dove l’ostacolo da superare si chiama Liamin–Barsouk; un’altra vittoria che li porta ad essere sempre più gli idoli del pubblico di casa; il destino vuole che anche in semifinale l’Italia del beach se la debba vedere con i russi; ad attendere il gli avieri dell’Aeronautica Militare la fortissima coppia Krasilnikov–Semenov superata ancora una volta dopo un Tie Break mozzafiato. È il momento… Lupo–Nicolai entrano a pieno titolo nella Storia; sono certi di avere in tasca una medaglia, la prima olimpica in questa disciplina. La finale poi è una storia a se…i nostri la giocano bene, anche se il pubblico di casa non è più, giustamente, dalla loro parte. Ci provano fino alla fine ma si devono inchinare allo strapotere brasiliano! Daniele Lupo e

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Paolo Nicolai si abbracciano comunque felici, mentre la coppia brasiliana fa esplodere di gioia il popolo carioca dell’Arena. Un pizzico di rammarico per il mancato ora, ma tanta gioia per la medaglia d’Argento. È lo stato d’animo di Daniele Lupo e Paolo Nicolai dopo la sconfitta. «Devo essere sincero, mi rode, – confessa Daniele Lupo– però sono contento di aver vinto questa medaglia era importante per l’Italia». Parole che vengono dal cuore, pronunciate a caldo, quando la sconfitta ancora brucia. Daniele sa di aver raggiunto un ottimo risultato, ma non ci sta lo stesso, proprio non riesce a mandarla giù! Mentre Paolo Nicolai sfinito ma felice dichiara: «Abbiamo dato tutto. I nostri avversari sono sicuramente la coppia più forte del mondo e lo hanno dimostrato, complimenti a loro!» Ma entrambi ci danno appuntamento a Tokio 2020 e chissà…Di questo ne è convinto anche Carlo Magri, presidente della Fipav: «Penso che a Tokyo, fra 4 anni, avranno quella esperienza in più che li potrà rendere ancora protagonisti». Intanto ci teniamo stretti questa medaglia perché se, ora, con gli occhi ancora offuscati dalla delusione, può sembrarci “solo” un Argento, siamo certi che domani, quando ci volteremo indietro, brillerà come un diamante. n Bravi ragazzi!!!

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scherma

RIO 2016

Un quartetto d’argento

il veterano paolo pizzo, atleta del Centro sportivo dell’aeronautica militare guida la squadra italiana nella conquista dell’argento olimpico. di Emiliano Sole foto CONI

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Nella pag. a fianco, la foto rituale con l’Argento appena conquistato; sopra, i magnifici quattro della Spada Maschile che, sfavoriti nei pronostici, sono stati in grado di arrivare fino in fondo. Nelle pagg. successive, Dall’alto verso il basso, la dedica a Lia Vassena, la moglie del mental coach Luigi Mazzone scomparsa qualche mese fa; foto ricordo del profilo Twitter del Serg. Pizzo, gli azzurri hanno dovuto giocare tutta la finale in rimonta dopo l’ottima partenza dei francesi.

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arà stata la voglia di rivincita per un’Olimpiade che, seppur positiva, non ha regalato i successi sperati; sarà stato il sangue siciliano, passionale e combattivo, a spingerli fino in fondo, sta di fatto che i tre “catanesi” (Paolo Pizzo, Marco Fichera, Enrico Garozzo) sono riusciti a conquistare un Argento olimpico che alla luce delle eliminazioni nelle gare individuali è un risultato eccezionale. Il cammino del quartetto italiano (Andrea Santarelli, ventiquattrenne di Foligno alla sua prima esperienza olimpica come riserva) non è certo dei più facili. Ai quarti di finale gli italiani trovano la forte compagine elvetica superata con

un secco 45 a 32, un risultato netto mai messo in discussione. Nella semifinale l’ostacolo da superare si chiama Ucraina, campioni del Mondo in carica. Sono le 18 e 15 quando inizia il match; il primo a scendere in pedana nella semifinale è Fichera che, nonostante la giovane età, mette in campo tutta la sua esperienza. Di fronte a lui Herey che parte forte e conquista il primo punto. L’italiano risponde subito con quattro punti consecutivi che gli consentono, alla fine, di chiudere per 5 a 2. Tocca al Serg. dell’Aeronautica Militare Paolo Pizzo, prima, e a Garozzo poi consolidare il vantaggio. La partita va avanti senza intoppi con gli Azzurri che rispon-

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foto Paolo Pizzo

foto Paolo Pizzo

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dono colpo su colpo ai campioni ucraini. Alla fine, dopo 40 minuti è proprio Fichera a chiudere la partita fissando il risultato finale sul 45 a 33. La prima impresa è fatta, non resta che aspettare l’esito della seconda semifinale per conoscere il nome del prossimo avversario. Alle 19 e 10 arriva il verdetto, sarà la Francia. Nella finale sin dalle prime battute i transalpini “tirano” al 100% e per l’Italia si profila una gara di rimonta. I nostri ce la mettono tutta, ma dopo le prime stoccate si capisce subito che sarà la Francia a mettere al collo l’Oro. Alla fine il 31 a 45 racconta perfettamente la partita. Non è certo facile “perdere” la finale ma bisogna anche considerare il valore di quello che si è fatto; è questo il senso delle parole dello schermidore del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare, Serg. Paolo Pizzo, che ha poi aggiunto che «da trentatreenne posso dire di essere orgoglioso di questi ragazzi che fanno parte della mia famiglia. Questa medaglia – ha concluso – la dedichiamo a Lia». Un pensiero speciale che i ragazzi hanno voluto tributare al ricordo di Lia Vassena, la moglie del mental coach Luigi Mazzone scomparsa qualche mese fa per un male incurabile sventolando, ai piedi del podio, una bandiera tricolore n con il ritratto della donna.



Ginnastica ritmica

“FARFALLE AZZURRE”

Un sogno sFUmato Un amaro quarto posto, beffate all’ultimo dalla Bulgaria. Si è conclusa così l’olimpiade delle ginnaste azzurre, le quali, nonostante un’ottima prestazione, sono state sorpassate dalle ragazze bulgare. Per soli due decimi è sfumato il sogno delle “Farfalle Azzurre”. Sui primi due gradini del podio Russia e Spagna.

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di Arturo Violetta

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acrime amare, quelle delle nostre ragazze della Ginnastica Ritmica, ai Giochi di Rio nel concorso generale a squadre. Le azzurre, infatti, si sono viste portar via quella che sarebbe stata una strameritata medaglia di Bronzo per soli 0,2 punti nell’ultimo esercizio dalle atlete bulgare. Un verdetto decisamente duro da digerire, soprattutto perché le “Farfalle” allenate da Emanuela Maccarani hanno sfoggiato un secondo esercizio praticamente perfetto. E, non siamo solo noi a dirlo, non si può dire altrettanto della se-

conda prova di Spagna e Bulgaria. Ma la Ginnastica Ritmica è anche questo! La squadra azzurra, dell’Aeronautica Militare, composta da Marta Pagnini, Camilla Patriarca, Martina Centofanti, Sofia Lodi e Alessia Maurelli, ha chiuso con il punteggio di 35.549 punti, alle spalle di Russia, 36.233, Spagna, 35.766, e Bulgaria, 35.766. Per quanto amara sia stata questa sconfitta, però, ci piace evidenziare quanto di buono hanno fatto le nostre ragazze, per dare un segnale positivo e ripartire più agguerrite e motivate di prima. Su quella pedana ci hanno fatto emozionare,

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mettendo in mostra quell’italianità che fa la differenza in termini di cuore e partecipazione. I loro sorrisi e la loro danza aggraziata hanno trasmesso una passionalità che non abbiamo ritrovato in nessuna altra squadra del concorso. E poco importa se in questa importante circostanza non è andata bene, siamo certi che il futuro di queste straordinarie ragazze sarà pieno di soddisfazioni. «Sono addolorata – ha detto la Maccarani – soprattutto per le ragazze. Per me questa è la migliore squadra di sempre». E anche se nel futuro bisognerà fare a meno della capitana Marta Pagnini, e se Camilla Patriarca e Sofia Lodi ora sono deluse e piene di dubbi ci sono tutti i presupposti per ripartire e fare ancora meglio. «Chiudo qui una carriera lunghissima, dopo un anno speciale — spiega Marta — siamo partite da un disastro, ne è uscita una squadra forte. In palestra è nato un affetto n che non scorderò mai».

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nuoto

il FUtUro azzUrro si CHiama

greg

Con uno stile tutto suo, a volte criticato perché tecnicamente poco corretto, gregorio paltrinieri conquista l’oro nei 1.500 sl, mettendo a tacere le critiche: «Io sto sulla cresta dell’onda con frequenza rapidissima – ha detto il neocampione – non mi allungherò bene, d’accordo, ma non sprofondo mai. Mi piace pensare che surfo sull’onda che creo. È come volare due spanne sull’acqua». 38 Azzurro Sport 4/2016


di Claudia Bacci

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foto ANSA

foto Federnuoto

renta vasche in 14’34’’57’’’ hanno permesso a Gregorio Paltrinieri di portare a casa l’oro olimpico nei 1.500 Stile Libero. Il giovane italiano non si rende ancora conto di essere entrato a pieno titolo nella storia dello sport mondiale: «Ho sognato questo momento per tanti anni e ora non riesco a credere che sia arrivato davvero». L’impresa non è stata facile, ci racconta: «Soprattutto l’ultimo periodo è stato molto duro, sia fisicamente che psicologicamente perché un conto è sapere di potercela fare un altro è riuscirci davvero». E quali parole sono più vere… quante volte è capitato che campioni indiscussi facessero poi un flop in gara, perché traditi dalla loro stessa emotività: «Anche se il risultato ce l’hai nelle braccia – ammette Greg – nelle competizioni così importanti spesso accade che le emozioni prendano il sopravvento, non permettendo la massima resa. In questi casi devi cercare di escludere tutto, pensando solo a tuo obiettivo!». Lo scorso 14 agosto, alle 4.10 di mattina, mezza Italia era in piedi per seguire la gara dell’azzurro, tutta la città di Carpi lo sosteneva e ha esultato quando, alla fine della trentesima vasca ha toccato il bordo e alzato la testa dall’acqua. Mamma Lorena e papà Luca hanno gioito con lui da Casa Italia per la realizzazione di questo sogno: «Un’emozione trasformata in soddisfazione – raccontano i genitori – per il fatto di averlo visto lavorare in questi 5 anni intensamente per questo appuntamento. Vederlo realizzato è il massimo in cui potevamo sperare». Una vittoria sofferta, inaspettata, ma del tutto meritata che Greg dedica a sé stesso e a nessun altro per la testa, il cuore e l’anima, che ha investito nella preparazione di questa gara olimpica. Ma il nuotatore non dimentica chi gli è stato accanto e gli ha permesso di realizzare il suo sogno: un grazie, infatti, lo rivolge anche al suo allenatore Ste-

fano Morini. Il Coach negli ultimi quattro anni, con lui, ha cercato di lavorare non solo sull’aspetto tecnico, ma anche su quello mentale. Dalle parole di Morini, infatti, si capisce come Paltrinieri abbia un “unico difetto” l’avidità di ottenere tutto e subito, tipica della gioventù di oggi, ma che rappresenta un’arma a doppio taglio soprattutto per atleti di così alto livello. Soprattutto in alcune gare, questo atteggiamento può essere pericoloso: la pazienza e la capacità di ponderare le proprie forze, in molti casi, sono gli elementi di una formula vincente. Ma Greg non vuole proprio sentirli questi consigli, perché come lui stesso ammette, gli piace stare in testa: «Mi fa sentire bene – dice il campione – e così faccio in tutte le mie gare. Anche questa volta a Rio l’ho fatto. Sono partito a bomba volevo subito dare uno scrollone per vedere come reagivano gli altri: sono rimasti indietro. Ho cercato quindi di mettere, da subito, più distanza possibile fra me e loro!». Ma Paltrinieri non si limita a sfidare i suoi rivali, lui ama mettere alla prova anche se stesso e i suoi limiti, in gara come in allenamento: «Spesso – ci racconta il suo allenatore – debbo cercare di frenarlo perché Greg vuol strafare ed andare oltre», ma forse è proprio questo il segreto del suo successo. Parole di affetto sono state spese anche dal compagno di vasca Gabriele Detti, Bronzo nei 400 e nei 1.500 sl: «Bellissimo condividere con Gregorio le emozioni di un podio – ha detto il livornese – ci alleniamo insieme da cinque anni, è stato fantastico arrivare a medaglia insieme». Sorridono i due amici quando pensano al podio conquistato così come ai tanti giorni e alle tante vasche solcate insieme, al centro federale di Ostia, cuore dei loro allenamenti. Ma se il recente passato è già un ricordo che fa sorridere, il futuro propone nuovi obiettivi. Continuando a parlare con il neo-medagliato carpigiano, infatti, si intuisce chiaramente

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In queste pagine, momenti della splendida medaglia d’Oro del nuotatore azzurro Gregorio Paltrinieri. È lui la vera speranza del nuoto italiano, unica nota positiva insieme all’amico e compagno di allenamenti Gabriele Detti (insieme nelle foto) medaglia di Bronzo nei 400 metri e nei 1500 metri stile libero, di un movimento in crisi rispetto al passato.

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come la sua mente sia già proiettata al domani: «Questo Oro non è un punto di arrivo per me, ma solo un’altra partenza per raggiungere un nuovo ambizioso traguardo: il record del mondo». La finale carioca è stata il chiaro messaggio che lui è l’uomo giusto per strappare il primato al cinese Sun Yang: quei 1.400 metri fatti praticamente da solista, sono stati rivelatori di un talento forse ancora da molti sottovalutato, peccato i 100 metri di chiusura in cui la stanchezza forse si è fatta sentire un po’ troppo. Ma il suo prossimo obiettivo è proprio questo: entrare nel Guinness dei primati. Un’impresa difficile su cui si focalizzerà per tutto il quadriennio che lo separa da Tokio 2020, «ci vorrà un lavoro al centimetro – ha ammesso l’atleta –non avendo la capacità di chiudere gli ultimi 100 metri in 53” come Sun, quei 3 secondi dovrò spalmarli. In fondo, si tratta di un decimo a vasca: rifinirò virate, ampiezza di bracciata, dettagli. Farcela non è impossibile». Ci crede davvero il giovane campione che non perde tempo a crogiolarsi tra complimenti, flash e applausi per l’Oro conquistato: «Io non riesco troppo a godermi i successi e ancora non riesco a gioire più di tanto questo Oro olimpico, perché sto già pensando a cosa fare in futuro, a nuove sfide e nuovi traguardi. L’Oro di Rio è solo l’inizio. Il record verrà. Posso farlo e proverò a farlo: ce l’ho nelle braccia. È questione di trovare la gara giusta. E la troverò, prima o poi». E allora che dire se n non… in bocca lupo Greg!



speciale rio 2016

“tUtto il bello” di

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non solo risultati, tempi, podi e inni. i giochi olimpici hanno rivelato di più e con questo articolo vi vogliamo svelare “tutto il bello” dei 17 giorni di gare.

di Claudia Bacci foto CONI

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e Olimpiadi di Rio de Janeiro sono state anche la passerella per imprese da leggenda, volti emergenti, brillanti rivelazioni, sorprese inaspettate e, tra il tanto agonismo, c’è stato posto anche per un immenso fair play. Cominciamo con i due uomini, che senza ombra di dubbio, sono stati il simbolo di questa XXXI edizione: Usain Bolt e Michael Phelps. Loro hanno veramente stupito tutti, o forse no, ma comunque hanno confermato di essere due forze della Natura autografando una nuova pagina del libro della storia sportiva mondiale. A questo giro, infatti, il velocista giamaicano ha vinto tre ori su tre gare disputate, aggiudicandosi il titolo di “sprinter più veloce di tutti i tempi”. Il fuoriclasse americano della piscina, invece, è riuscito nella strabiliante impresa di toccare a Rio quota 23 ori olimpici in carriera. Per entrambi è stata l’ultima Olimpiade e sicuramente non poteva finire meglio! Ma ora voltiamo pagina e parliamo di “new faces”. Tra i principali nuovi talenti non si può evitare di citare la ginnasta statunitense Simone Biles. La diciannovenne ha incantato tutti conquistando ben quattro medaglie d’Oro e una di

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Bronzo, diventando “Donna Simbolo di Rio 2016”. Insieme a lei, un altro volto nuovo di questi giochi al femminile, è stata sicuramente la judoka brasiliana, medaglia d’Oro Rafaela Silva, nata e cresciuta nelle favelas. Per lei l’olimpiade carioca è stata un riscatto in grande stile! Ma l’appuntamento a cinque cerchi di quest’estate ci ha raccontato anche storie strabilianti, come quella del velista argentino Santiago Lange, che, dopo aver concluso nella maniera migliore la sua battaglia contro una brutta malattia, a distanza di un anno e mezzo dall’operazione, ha conquistato un magnifico Oro, all’età di 54 anni. Non è mancato neanche il fair play in questa 31esima edizione dei Giochi. L’immagine simbolo è quella che hanno regalato nell’atletica la neozelandese Nikki Hamblin e l’americana Abbey D’Agostino. Durante la gara dei 5.000 metri, infatti, quest’ultima dopo aver urtato involontariamente l’avversaria,

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Proposte di matrimonio durante la premiazione, atteggiamenti di grande fair play, dichiarazioni d’amore inconsuete, gesti di protesta, record leggendari, anche questo è stato Rio 2016!

facendola cadere, non ha esitato a soccorrerla. Lo stesso spirito l’ha dimostrato, successivamente la neozelandese, quando l’americana si è dovuta fermare per infortunio. La Hamblin, infatti, ha aiutato la D’Agostino a ripartire e insieme hanno tagliato il traguardo all’ultimo posto… Davvero un esemplare fotofinish. Brave ragazze! Ma non è stata questa l’unica bella immagine dei Giochi, anche l’Iran, infatti, ha voluto trasmettere un grande messaggio, scegliendo, come portabandiera alla cerimonia inaugurale un’atleta sulla sedia a rotelle: Zahra Nehmati. La sportiva era una promessa del Taekwondo, fino a quando la disabilità non le ha impedito di proseguire. La sua passione per lo sport è però prevalsa portandola a eccellere come arciera paralimpica. Una scelta importante per l’Iran, che con questo piccolo gesto, ha voluto dimostrare all’atleta la vicinanza di tutto il suo Paese. Ma le Olimpiadi sono, da sempre, anche un mezzo di protesta utilizzato dagli stessi sportivi per urlare al

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mondo le proprie idee. Impossibile, infatti, dimenticare il pugno nero alzato di Tommie Smith e John Carlos sul podio di Città del Messico, nel 1968, segno di ribellione contro la discriminazione razziale. Quarant’otto anni dopo, l’esempio è stato imitato dall’atleta etiope Feyisa Lilesa. Il maratoneta, infatti, dopo aver tagliato il traguardo, conquistando la medaglia d’Argento, ha incrociato i polsi sopra la testa nel classico simbolo delle manette. Un gesto forte e coraggioso che come ha confermato l’atleta nelle interviste: «aveva l’obiettivo di sostenere la protesta del popolo Oromo contro il governo etiope, che sta uccidendo tutti i suoi membri». Purtroppo però, questo atto, potrebbe costargli molto caro, al suo rientro a casa. Ma giriamo pagina, e per concludere questa kermesse, allentando un po’ la

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tensione e restituendo il sorriso ai nostri lettori, vogliamo ricordare alcuni colpi di scena di cronaca rosa… Tra questi: il bellissimo messaggio della nostra nuotatrice Rachele Bruni che, contro ogni pregiudizio, ha dedicato, in mondovisione, il suo secondo posto nei 10 km, alla compagna di vita Diletta. A fargli concorrenza, rubandogli qualche pagina gossip, anche l’inaspettato romantico fuoriprogramma organizzato dal tuffatore cinese Qin Kai alla fidanzata e collega He Zi. La tuffatrice, Argento nel trampolino dai tre metri, durante le premiazioni, ha infatti ricevuto, oltre all’ambita medaglia, un anello e una proposta di matrimonio davanti agli occhi di tutto il mondo. Insomma un’olimpiade dai mille colori ed emozioni, che oltre a portare lacrime di delusione ha regalato n anche tante gioie e sorrisi.



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’iniziativa è nata dalla collaborazione tra Abili allo sport, associazione di comunicazione e promozione sociale dello sport disabile, le amministrazioni pubbliche dei Comuni coinvolti (Mezzani, Casalmaggiore, Sorbolo, Sissa Trecasali, Torrile, San Secondo, Guastalla e Parma), le Istituzioni, gli enti sportivi, le associazioni locali e le imprese private, che si sono attivate in modo costruttivo per utilizzare il meglio dello sport e dare vita a momenti di aggregazione, benessere e reciproco scambio. Il desiderio è quello di creare informazione, solidarietà, educazione etica e di rendere accessibili appieno le rive del Po, come luoghi di ritrovo, di integrazione e di turismo sostenibile. «In questa seconda edizione desideriamo consolidare i rapporti e le iniziative proposte - ha dichiarato Silvana Erasmi, presidente dell’associazione Abili allo sport – essere riusciti a far collaborare tante Amministrazioni è un grande risultato, tutte consapevoli che occorra lavorare insieme per migliorare l’integrazione e l’accessibilità dei territori, per creare opportunità di sviluppo sociale e civile». La mani-

1° TAPPA 26-27-28 agosto Mezzani/Casalmaggiore Venerdì 26 - apertura con sfide gastronomiche: la pasta ripiena fatta come una volta – Sabato 27 - Inaugurazione con cena realizzata dall’Istituto Alberghiero Magnaghi di Salsomaggiore, sulla motonave Stradivari “Saranno Famosi…un bel PO” e street food sul porto – Domenica 28 - Un PO di beach: dalle 10 alle 18 sport da spiaggia con Summer sand volley, beach soccer, beach rugby, flag football, la prima mondiale di Beach 60 yard, canottaggio, e tanto altro! 2° TAPPA 11 settembre da Polesine e Dosolo a Viadana passando da Colorno La Discesa del PO – 6° edizione, organizzato da Associazione persona-ambiente. 3° TAPPA 17-18 settembre Sissa Trecasali

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Sabato 17 a tutto sport alla Fornace di Gramignazzo. Alla sera a Torricella Musical sui pattini. Domenica 18 nel Parco dei Boschi di Maria Luigia, calciobalilla a 11, giochi dei boschi, sci nautico, mountain bike, karate, #selfiesiluro… e tanto ancora 4° TAPPA 24-25 settembre Torrile Sabato 24, 14.30: Gara di pesca, Un PO di storia sportiva con il convegno “Da Rio a Torrile”. Domenica 25 IV edizione della “Corri a Torrile”. Tiro con l’arco, tennis tavolo. Giochi del Portico e tanta natura e arte con la mostra di Serena De Gier nelle riserve dei Parchi del Ducato. 5° TAPPA 30-1-2-3 ottobre Sorbolo 1° edizione ParmaWellness: Expo di fitness e benessere, con esibizione delle Farfalle Azzurre. IV edizione della Kom-

festazione si snoda lungo nove tappe dedicate a tante discipline sportive, escursioni e visite guidate nelle riserve naturali e nei luoghi storici. Sono invitati a partecipare tutti, bambini e adulti, disabili, amatori e atleti professionisti, curiosi e scettici, per un nuovo modo di divertirsi e competere. Le attività sono davvero tante: running, beach volley, rugby, beach soccer, canottaggio, sci nautico, mountain bike, tiro con l’arco, arti marziali, sitting volley, basket in carrozzina, e tanto altro. Ci sarà spazio un PO per ogni interesse: gastronomia e valorizzazione dei prodotti del territorio, degustazioni delle eccellenze culinarie in occasione di cene, show cooking e mercati: l’anolino morbino di Mezzani, la spalla Cruda di Palasone Sissa, la spalla cotta di San Secondo, il Parmigiano Reggiano, il Lambrusco a Torrile, l’erbazzone a Guastalla e i tortelli di zucca a Casalmaggiore. “Un PO di Musica”, “Un PO di Parole”, “Un PO di Terra” saranno poi gli spazi che si susseguono, momenti dedicati all’intrattenimento, agli spettacoli, alle presentazioni e alle iniziative sviluppate per conoscere le tante bellezze naturalistiche, storiche e culturali della zona.

bact fitness convention. II° Trofeo di Boxe Marcello Padovani Massimo AVOSANI (Fratellanza Sorbolese) vs Benito RUGGIERO (Accademia Pugilistica Andriese - categoria pesi Super Welter professionisti. Alain KOUROUMA (Fratellanza Sorbolese) vs Tomas BERLUSHVILI (Georgia) - categoria pesi Medi professionisti. 2 dilettanti (Nicholas Panziroli e Cheema Maninderjit Sing. Arti marziali, danza, rally, basket in carrozzina, torneo di rugby, torneo di pallavolo. 6° TAPPA 8 ottobre San Secondo Gran Galà alla Rocca dei Rossi, tradizione e innovazione. 7° TAPPA 15-16 ottobre Parma Nella storica Cittadella di Parma: Villaggio Parma Marathon. Domenica 16, I° edizione di Parma Marathon.




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