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MAG 2015

Azzurro Sport BIMESTRALE DI CULTURA SPORTIVA AERONAUTICA

ANNO 2 – N. 2

ATLETICA LEGGERA

ANDREW HOWE PRONTO A TORNARE

GINNASTICA RITMICA

FARFALLE D’ORO


146 | fastweb.it | Punti Vendita

C’È CHI NAVIGA. E CHI VOLA. ANCHE IN INTERNET. FASTWEB e le Frecce Tricolori. Velocità, affidabilità e passione. QUESTA È FIBRA.

F R E C C E

T R I C O L O R I


EDITORIALE

È

un fascicolo dedicato a Rimini wellness quello che sfoglierete tra poco cari lettori. Sì, dedicato alla grande manifestazione del fitness che si tiene annualmente nella città romagnola e che è giunta quest'anno in ottima salute, alla sua decima edizione. L'evento, che attira un pubblico numerosissimo, oltre 250mila visitatori nel 2014, ha come tema portante il benessere inteso in senso lato: lo star bene e in armonia con se stessi, con il proprio corpo la propria psiche, anticamera dello star bene con gli altri. A noi piace credere che l'eccezionale kermesse riminese possa essere interpretata in questo senso: non una imponente giostra in nome di un'egoistico perseguimento del piacere, di uno sfrenato quanto sterile edonismo ma una ricerca e un'attenzione nei confronti dello star bene che rispetti una forma d'introspezione, di meditazione, di presa di coscienza di quello che si è a livello fisico e mentale e di quello che si può essere in una di-

mensione singola e collettiva al tempo stesso. Abbiamo più volte detto da queste pagine di credere fortemente nella valenza culturale e nella finalità sociale dello sport in generale e dello sport d'eccellenza in particolare, ma crediamo altrettanto fortemente che l'efficienza fisica praticata per avere perfettamente serrati tutti i “bulloni” della macchina corporea sia un obiettivo doveroso di ciascuno di noi per poter svolgere al meglio delle nostre possibilità il nostro compito, qualunque esso sia, nell'ambito della piccola o grande porzione di società con cui interagiamo. Quello di cui saremo testimoni a Rimini sarà senz'altro qualcosa di eccezionale, sarà come vivere per qualche giorno all'interno di una turbina che genererà forza, energia ma che offrirà anche motivi per riflettere su di un fenomeno di costume dalla grande valenza sociale che muove gente, energie, appunto, e risorse economiche. Vi sapremo dire. IL DIRETTORE

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RiminiWellness 10 anni di energia! Giunta alla 10a edizione, la fiera del fitness di Rimini quest’anno vuole superare ogni record.

SOMMARIO 2 Azzurro Sport MAG 2015

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A TU PER TU CON PATRIZIA CECCHI

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HOWE PRONTO A TORNARE

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LO PSICOLOGO DELLO SPORT

FARFALLE D’ORO

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VITA DA PILOTA, VITA DA ATLETA!

28 MARCHEI-HOTAREK ATTENTI A QUEI DUE

30 BUSNARI MEDAGLIA DI BRONZO IN FRANCIA

Ottimi risultati raggiunti finora dalla coppia italiana.

Terzo posto per l’atleta dell’Aeronautica agli Europei di Montpellier.

38 CLAPCICH-CONTI DESTINAZIONE RIO

40 L’ITALIA VOLA CON MARQUET E BICOCCHI

La coppia italiana lascia ben sperare per le prossime Olimpiadi.

Prestazioni superlative per i cavalieri dell’Aeronautica Militare.

44 BEACH VOLLEY AZZURRO

48 VOLLEY: TRENTO CAMPIONE ITALIANO

I Beacher dell’A.M. in evidenza al 3° Round Continental Cup.

Battendo il Modena Volley, Trento si laurea Campione 2015.

Periodico bimestrale di cultura sportiva aeronautica Iscritto al n. 292/2013 del Registro Stampa presso il Tribunale Civile di Roma Anno 2 – numero 2 – maggio 2015 Editore Associazione IDEAE in collaborazione con AVIATOR SRL via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma Direttore Alessandro Cornacchini Direttore Responsabile Alessio Piano Redazione via Gianfilippo Usellini, 434 00125 Roma Fax. 06.89280466 - azzurrosport@yahoo.it Consiglio Tecnico Presidente: Alessandro Loiudice Membri: Marzia Caravelli, Giuseppe Carella, Andrea Colotti, Antonio D’Urso, Andrew Howe, Fabrizio Leoni, Dario Magagnini, Valentina Marchei, Elisa Santoni

© Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato su Azzurro Sport occorre citare la fonte.

Stampa Arti Grafiche Celori - Terni

Finito di stampare nel mese di maggio 2015 Foto di copertina Paolo Caruana


RIMINIWELLNESS 2015

10 ANNI di ENERGIA

La piĂš grande kermesse del fitness e del benessere celebra la sua decima edizione.

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V

ivere bene, in armonia con se stessi e con l'ambiente che ci circonda. Questo in estrema sintesi il leitmotiv del grande evento che si svolge a Rimini, nell'area Fiera della città romagnola dal 28 al 31 maggio dal nome che è di per sé il programma: RiminiWellness. Una quattro giorni intensa che avrà come protagonoste oltre 400 aziende impegnate nel settore del benessere in senso lato, distribuite in 16 padiglioni, 50 palchi e qualche decina di migliaia di metri quadrati. C'è da stare sicuri che la vasta area espositiva sprizzerà energia da ogni angolo, anche il più piccolo anfratto, e le diverse anime in cui si

In tutte le foto, momenti dell’edizione 2014 del RiminiWellness. Dopo il successo riscosso lo scorso anno, con oltre 250mila visitatori e 160 milioni di contatti sui media, questa decima edizione è pronta a superare ogni record.

esprime il vivacissimo comparto saranno sicuramente ben rappresentate. Saranno giorni di spettacolo dove attraverso un intrattenimento che assume le diverse facce del vivere e dell'esprimere l'estetica del corpo, inteso come sintesi esteriore dell'essenza interiore e “punto” di relazione con il mondo e con gli altri, verranno proposte a un pubblico che ci si aspetta molto numeroso, nuove tecniche e tecnologie applicate al mondo del fitness e innovative forme di allenamento che non trascurano affatto il divertimento. Sport, quindi, fitness, svago, danza, fashion, turismo ma anche, riabilitazione o arti marziali. Uno spazio particolare è dedicato al cibo.

Grande attenzione, infatti, è riservata alla corretta e sana alimentazione per chi fa sport e movimento, ma non solo. Un’alimentazione che senza rinunciare ai piaceri della tavola propone una nutrizione che sia armonica con il benessere e le performance richieste al corpo. “Cibo e movimento”, un connubio importante e di grande attualità, quest'anno, uno dei temi dell'Expo che a Rimini troverà spazio e attenzione. Patrocinata dalla Regione EmiliaRomagna, Provincia di Rimini e dal Comune di Rimini, RiminiWellness rsppresenta un appuntamento cool che giunto alla decima edizione si pone degli obiettivi ambiziosi. Obiettivi che partono dagli eccelMAG 2015 Azzurro

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lenti risultati dello scorso anno, oltre 250mila visitatori, per proiettare la kermesse romagnola verso un respiro sempre più internazionale, innovativo e creativo. Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera, ha, recentemente, dichiarato in proposito: «Quest’anno più che mai, siamo sicuri, a RiminiWellness si respirerà energia internazionale. Con la concomitanza di Expo2015 e le richieste che stiamo raccogliendo, si preannuncia un’edizione senza precedenti in termini di pubblico straniero (professionale e appassionato). Ognuno dei nostri clienti sta progettando una presenza importante e distintiva perché sa di trovare in noi il partner giusto per competenza di

allestimenti, anche insoliti, e di servizi a 360 gradi onde rendere unico il momento più atteso e frequentato dal settore. Anche nel 2015 verrà riconfermato il format vincente che vede la coesistenza di B2B e B2C con la suddivisione delle due aree: WPRO, studiata per il pubblico professionale e W-FUN, per il pubblico degli appassionati». Crediamo che ce ne sia per tutti i gusti e la perfetta integrazione con un territorio tradizionalmente ospitale e attrezzato ad accogliere un pubblico internazionale e variegato, costiutisca il valore aggiunto che fa di RiminiWellness un appuntamento unico nel suo genere, da n non perdere.

Sopra, la mappa della manifestazione.



PROGRAMMA

28 MAGGIO Atene e Lonciere, Oro Olimpico ad Ar o, zz lia Ga co ar M . Av. Sc dra; 29 MAGGIO Artistico, campionessa gio ag ttin Pa ei, ch ar M Av. Sc. Valentina italiana 2014; . sc. Al30 MAGGIO pico a Londra, e 1° Av m oli zo on Br di, an or M ttivamente Serg. Matteo i 2015 Ginnastica, rispe pe ro Eu zo on Br i, ar sn berto Bu aniglie anelli e cavallo con m 31 MAGGIO ilitare: Serg. ica dell'Aeronautica M tm Ri a tic as nn Gi a dr i, Av. Squa lca, Serg. Elisa Blanch Fa lla ine ar M . rg Se i, Elisa Santon uk. Capo Anzhelika Savray

straordinaria con la partecipazione di Andrew Howe



intervista

2005-2015 energia e adrenalina per gente wellness

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A tu per tu con Patrizia Cecchi, direttore Business Unit di Rimini Fiera Com'è nata dieci anni fa l'idea di una fiera del fitness? In realtà a Rimini già esisteva una fiera del fitness e noi, con una decisione che si rivelò negli anni visionaria, decidemmo 10 anni fa di virare verso il Wellness più allargato. Allora non vi era ancora consapevolezza della ricerca di un equilibrio generale, oggi invece è una condivisione di tutti. Tutti interpretano il wellness, in qualsiasi merceologia, non solo quelle più legate al mondo sportivo e del movimento. Com'è cambiata nel tempo la manifestazione? La manifestazione anno dopo anno è andata sempre più verso la domanda che era di un equilibrio più generale la ricerca di benessere tout court. Ogni anno vi era l’ingresso di nuove discipline, a volte frutto di precise fusion tra discipline classiche a volte di sperimentazioni più o meno fortunate. Si sono moltiplicate le attività. Oggi RiminiWellness si rivolge davvero a tutti, per ognuno di noi vi è un’attività che risponde al meglio alle diverse esigenze. Riminiwellness si è conquistata anno dopo anno un posto di rilievo nella realtà del mondo sportivo inteso nel senso più ampio assumendo una dimensione culturale legata a uno stile vita. non un fatto di moda o glamour ma dai precisi risvolti sociali. Cosa ne pensa in proposito? È proprio così. Filosoficamente si è passati da un momento di grande edonismo (piacere agli altri) a una più matura consapevolezza del sé (piacere a se stessi, con i propri limiti e virtù) si tratta di una svolta epocale che porta l’individuo ad una ricerca del mix giusto di attività sportiva che da una parte piacciano e dall’altra facciano bene al proprio fisico. Cosa comporta organizzare, in termini di responsabilità e impegno, un evento di tale portata? RiminiWellness rappresenta un evento impattante che richiede moltissimo sforzo, dedizione e impegno. Lavoriamo alla buona riuscita dell’evento per tutto l’arco dell’anno. L’anno scorso ha superato i 250.000 visitatori (+ 4 % sul 2013) con una grande affluenza di operatori, buyer e presenter; presenza straniera in continua crescita (+ 5%) da 68 Paesi con una netta preponderanza da Est Europeo, Russia, Turchia, Area sudamericana e Medio Orientale. Ogni anno è grado di generare oltre 160 milioni di contatti sui media, intere pagine sui maggiori quotidiani, presenti le telecamere e i microfoni delle trasmissioni tv e radio dei network leader, servizi nei telegiornali nel prime time, attenzione quotidiana della stampa locale e regionale, riviste specializzate italiane ed estere al gran completo, una presenza formidabile sui social network: da Facebook a Twitter a Pinterest e Youtube per un evento che è un’autentica piattaforma mediatica; un territorio fantastico, su misura per questa kermesse, che ha saputo accogliere e amplificare l’evento nella città, nella costa

e nell’entroterra meravigliosamente travolti dalle centinaia di migliaia di presenze del popolo del wellness. Quali sono le novità e le aspettative dell'edizione 2015? Tantissime le novità che come ogni anno caratterizzeranno l’edizione. Protagonista sarà la Palla: grandi, piccole, piene di fluido, da usare outdoor o in acqua per irrobustire gli arti o per ballarci rimbalzandovi sopra. Poi tante novità legate al mondo della danza. Nuovissime APP per tenere monitorato il proprio allenamento nel breve e lungo periodo, nella singola sessione con l’ausilio delle macchine più all’avanguardia. Il tutto sarà condito dal divertimento perché benessere è anche questo, non solo n duro allenamento ma sorrisi e risate. MAG 2015

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psicologia

ASPETTI PSICOLOGICI e MOTIVAZIONALI nello SPORT di Matteo Simone

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a Psicologia dello Sport (PdS) si sviluppa in ambito accademico e nel mondo dello sport a partire dalla seconda metà degli anni ’60 quando a Roma si tenne il primo congresso mondiale. In quella occasione, a cui parteciparono 400 studiosi provenienti da 27 nazioni, venne fondata la ISSP (International Society of Sport Psychology), e Ferruccio Antonelli ne fu eletto presidente. Un ambito di ricerca che è cresciuto molto nel tempo e che trova in Martens, uno degli studiosi più importanti e conosciuti in questo ambito. Tra i suoi più importanti studi egli afferma che l’intervento psicologico deve essere orientato a tarare gli obiettivi, raggiungere la motivazione, imparare a controllare le emozioni e l’ansia, focalizzare e concentrare l’energia e l’attenzione, migliorare la fiducia in sé stessi e la consapevolezza di sé, controllare le attività immaginative. Tra tutte queste abilità quelle che possono essere incrementate nello sportivo sono l’attenzione, la concentrazione, la motivazione, la gestione stress ansia. L’esperienza personale insegna come sia fondamentale un lavoro di definizione degli obiettivi dal quale partire per individuare le risorse, le qualità, e le caratteristiche occorrenti da acquisire o potenziare per raggiungere tali obiettivi. È opportuno ricordare come l’obiettivo debba essere sfidante, chiaro, raggiungibile, ben formulato, visibile (immaginabile), possibile, di mia responsabilità, raggiungibile in un tempo prefissato (con scadenza), identificabile in un risultato. Quanto più i sensi sono coinvolti nella descrizione precisa dell’obiettivo tanto più ti sentirai motivato, e più facile sarà attingere alle tue risorse interne per perseguire le mete desiderate. In poche parole potremmo dire che «siamo tutti in grado di perseguire i nostri sogni e raggiungere obiettivi significativi» e in questo senso è importante un lavoro di definizione degli obiettivi che devono essere sfidanti, chiari e raggiungibili. “Ho cercato, sin da piccolo – ha dichiarato il tennista Djokovic in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera – di vedermi in campo l’ultima domenica di Wimbledon giocare la finale, per me è sempre stato l’obiettivo numero uno”. Appare evidente come si lavori per un obiettivo partendo dal “Qui e Ora” con un lavoro che permetta di pro-

iettarsi verso il raggiungimento dell’obiettivo tanto da poterselo immaginare. In questi processi è importante il coinvolgimento dei neuroni specchio in quanto permettono la stimolazione delle cellule nervose inerenti le muscolature interessate in modo da permettere una simulazione della prestazione od obiettivo così che la persona si presenta all’evento “come se” fosse una cosa già sperimentata di riuscita. In questo senso l’utilizzo di tecniche di ipnosi eriksoniana contribuiscono a potenziare ulteriormente il lavoro di allenamento mentale. L’ipnosi eriksoniana viene utilizzata per individuare le esperienze passate dove si è sperimentato di possedere le risorse occorrenti. In questo modo gli atleti raggiungono una maggiore consapevolezza delle risorse e delle qualità necessarie per affrontare la prestazione. Individuare esperienze passate di successo e le emozioni collegate aiuta alla preparazione di una prestazione imminente e determina un incremento dell’autoefficacia negli atleti; in poche parole immaginarsi avanti nel tempo con l’obiettivo raggiunto. Una strategia efficace prevede prima di tutto la definizione dei tempi, quindi l’identificazione delle cosiddette “miles stone” (pietre miliari), ovvero dei micro-obiettivi che possano consentire di effettuare periodicamente una verifica e di non deviare dalla traiettoria dell’obiettivo. È necessario innanzitutto formulare una serie di obiettivi: a breve termine fissando un risultato da raggiungere entro uno o due mesi; a medio termine, periodo di 6 mesi, ovvero il risultato di una serie di obiettivi a breve termine; a lungo termine, può essere fissato in un periodo di un anno e comprende la pianificazione di un’intera stagione. Gli obiettivi devono essere significativi, stimolanti mirati al miglioramento graduale della prestazione più che al risultato. «Se immaginate ripetutamente e coscienziosaMAG 2015

L’atleta del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare Serg. Domenico Ricatti.

foto Paolo Caruana

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mente di raggiungere un obiettivo, le vostre possibilità reali di successo aumenteranno notevolmente» afferma Arnold Lazarus ne L’occhio della mente. Un modo per visualizzare bene l’obiettivo è immaginare di raggiungerlo. L’ipotesi si basa sull’assunto che, nel momento in cui si immagina di raggiungerlo, un buon obiettivo genera sentimenti di benessere e felicità poiché la mente umana non sembra percepire la differenza tra ciò che si sperimenta realmente e ciò che si immagina di sperimentare. Fissare obiettivi limitati, raggiungibili e progressivamente più ambiziosi è uno dei modi migliori per aumentare l’autoefficacia dell’atleta. In questo senso è importante avere delle priorità negli obiettivi attraverso un programma mentale che li organizzi in ordine prioritario e temporale. La pratica di darsi un obiettivo consiste, in poche parole, nell’identificare nel breve e nel lungo termine insieme alle azioni necessarie per raggiungerli organizzando il nostro comportamento e controllando periodicamente le azioni compiute per essere certi di non aver deviato dal “tracciato”. L’obiettivo e la sua “progettazione” fanno parte del vivere nel tempo dell’essere umano, che si muove sulla linea passatopresente-futuro e che guarda a un futuro, di cui non esiste ancora nessuna certezza, da un presente pieno di disegni possibili. Prima che un progetto acquisti contorni determinati si muove dentro di noi come possibilità, come un sogno da realizzare, una spinta. È il desiderio di un “oggetto” assente a dare origine al movimento e stimolare la prefigurazione di risorse e mezzi per ottenere la sua realizzazione. Solo con una

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chiara e dettagliata idea di quelli che sono gli obiettivi la mente riesce ad organizzare comportamenti in funzione del loro raggiungimento. Un obiettivo deve essere controllabile in quanto il soggetto deve poter essere responsabile della sua gestione e del suo raggiungimento e verificabile in modo da poter, in qualsiasi momento, controllare che non ci siano scostamenti rispetto a quanto pianificato. Tra i motivi dominanti che si trovano alla base della scelta di praticare una disciplina sportiva sono l’acquisizione e il miglioramento delle abilità sportive (competenza); l’affrontare situazioni eccitanti per tentare di superarle (attivazione); il mantenimento della forma fisica; l’affiliazione, cioè la necessità per l’individuo di stabilire relazioni interpersonali con i suoi simili; la socializzazione non è prerogativa degli sport di squadra perché anche negli sport individuali ci sono allenamenti di gruppo, trasferte e occasioni di scambi in compagnia; incanalare le proprie energie e sfogare eventuali tensioni; la volontà di raggiungere il successo acquisendo così prestigio, status sociale più elevato. La motivazione può essere anche intrinseca in quanto si compie un’azione perché motivati dal piacere che essa procura. L’atleta motivato intrinsecamente sarà più concentrato rispetto ai suoi compagni sia sui suoi obiettivi che su quelli della squadra; non ci sarà bisogno di uno stimolo continuo da parte dell’allenatore, perché ciò che fa appaga un suo bisogno. Lo sport in questo caso può essere visto come uno strumento di realizzazione in quanto è il mezzo per raggiungere una meta

L’Av. Scelto Fontana e il suo parigrado Ughi sono entrati a far parte del Gruppo Sportivo di Vigna di Valle nel 2012, anno in cui l’Aeronautica Militare ha deciso di rientrare nel mondo degli Sport Invernali dopo un’assenza durata più di 30 anni.

importante e superare nuovi limiti per arrivare al più alto grado di eccellenza. La forza di questo tipo di motivazione è tale che si può ipotizzare una maggiore facilità di gestione delle difficoltà, di eventuali infortuni e incomprensioni con l’allenatore o compagni. Queste saranno considerate solo come piccoli e temporanei ostacoli da aggirare al più presto e comunque non distoglieranno l’atleta dal portare a termine il suo compito. All’estremo opposto del continuum troviamo invece gli atleti estrinsecamente motivati. In questo caso l’individuo ha bisogno di continui rinforzi, positivi o negativi, da parte di altre persone per portare avanti la sua attività. In questi casi il comportamento sembrerebbe maggiormente mosso dal bisogno di raggiungere un’approvazione esterna piuttosto che dal soddisfacimento di uno individuale. Per il successo sarebbe opportuno un giusto equilibrio tra la motivazione intrinseca ed estrinseca. Gli atleti che hanno i migliori risultati motivazionale, come, ad esempio, la persistenza di un atteggiamento positivo la concentrazione inflessibile, tendono ad essere estrinsecamente e intrinsecamente motivato. E’ molto più importante avere un’alta motivazione intrinseca che un alto contenuto di motivazione estrinseca. La motivazione estrinseca è efficace solo quando la motivazione intrinseca è elevata. Essere determinati esclusivamente da motivazioni estrinseche non è psicologicamente sano, perché la mancanza di ricompense intrinseche può portare a smettere. La motivazione intrinseca ti aiuta a superare le zone asciutte nella tua carriera e n mantiene l’accento sul divertimento.



VITA da PILOTA,

aLIMENTAZIONE

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VITA da ATLETA!

Il pilota militare, per l’attività che svolge quotidianamente, segue programmi alimentari e di allenamento fisico ben precisi, non lontani da quelli di un atleta.

L’

di Alessandro Cornacchini

immaginario collettivo tende a raffigurare il pilota militare facendo riferimento di sovente a luoghi comuni, spesso opposti nelle loro caratterizzazioni ma altrettanto spesso accomunati da una particolarità: l’essere assolutamente distanti dal vero. Sicché, capita di trovare il nostro aviatore descritto come tutto genio e sregolatezza, come accade d’imbatterci in descrizioni di uomini che una volta ai comandi del loro jet divengono freddi robot. Quello che c’è da dire, invece, evitando gli eccessi, è che il pilota militare svolge un’attività molto impegnativa dal punto di vista psico-fisico, sia egli un pilota di velivoli da combattimento, da trasporto, da addestramento o di elicotteri. Ciò che viene richiesto in tutti i diversi casi sommariamente rappresentati è, ovviamente, una perfetta efficienza fisica e mentale che si raggiunge seguendo delle regole di vita tanto elementari quanto rigide nell’esigenza della loro applicazione. Il pilota militare, che opera rammentiamo in un ambiente non usuale per l’uomo, sottopone il suo corpo a un forte carico di stress fisico e psichico. Fisico perché le accelerazioni e la velocità di esecuzione delle manovre portano di per sé fatica e tensione, mentale perché al pilota viene richiesto, anche nel pieno delle sollecitazioni più spinte e alla costante presenza del fattore “rischio”, il mantenimento della concentrazione, della capacità di raziocinare e di condurre a compimento la missione secondo le modalità previste, eventualmente fronteggiando, d’altro canto, gli imprevisti. MAG 2015

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Quindi, qualunque sia lo stress, “immediato”, come nel caso dei caccia di ultima generazione o prolungato anche per molte ore, come per le attività legate al trasporto, il risultato finale deve portare ad uno stato di perfetta e persistente efficienza. Da raggiungere come? C’è da premettere che qualunque militare ha la responsabilità di mantenersi in perfetta salute e in uno stato fisico confacente, che gli permetta di svolgere il suo “mestiere” e il suo compito. Ancor più questo vale per i piloti militari che, in tale ottica, seguono programmi alimentari e di allenamento fisico non lontani da quelli di un atleta, con diete calibrate e bilanciate che tengano in dovuto conto i necessari apporti calorici, proteici, vitaminici e minerali, con

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un’assunzione distribuita nel corso della giornata, con l’obiettivo assoluto di evitare il sovrappeso e garantire una perfetta funzionalità della macchina corporea, considerando che le accelerazioni conseguenti alle diverse manovre del velivolo a cui si sottopone il pilota comportano un aumento del peso di due, tre, fino a sei, sette volte. Ecco anche perché diventa necessario un allenamento fisico che consideri i particolari aspetti di queste sollecitazioni, anche questo opportunamente bilanciato tra attività indoor e outdoor, prediligendo gli sport aerobici o comunque che non alimentino l’incremento della massa se non strettamente necessario e funzionale all’attività che si svolge. In conclusione che dire? n Vita da pilota, vita d’atleta!

Nelle pagg. precedenti, da dentro l’abitacolo di un MB.339 PAN durante un’esibizione acrobatica: per la tipologia di attività svolta, i piloti delle “Frecce Tricolori” subiscono forti sollecitazioni fisiche e mentali. Sopra, un pilota militare al rientro da una missione operativa. Sotto, il capitano pilota Samantha Cristoforetti, astronauta dell’ESA (European Space Agency) alle prese con esercizi fisici a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.



Pillole di Sport

MARCIA

Annarita Sidoti Campionessa per sempre!

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bbiamo sudato e macinato chilometri idealmente insieme a lei, ci siamo emozionati, abbiamo gioito con lei e ora vogliamo ricordarla con il suo splendido sorriso. Se ne è andata lo scorso 21 maggio ad appena 45 anni una delle più grandi campionesse della Marcia a livello Mondiale. Dopo aver lottato, sempre con serenità, contro una brutta malattia. Annarita è stata una delle più grandi campionesse dell’atletica Italiana, di sicuro la più vincente di sempre, ci ha fatto vivere momenti magici quando a soli 21 anni tagliava il traguardo di Spalato aggiudicandosi il

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suo primo titolo europeo sui 10 Km. Poi, la piccola siciliana non ha finito di stupirci e ben 7 anni dopo, quando molti la davano per spacciata, eccola riaffacciarsi sul tetto del mondo vincendo l’Oro ai Campionati Mondiali di Atene. Nel 1998 nuovamente Campionessa Europea in quel di Budapest. Negli anni 90, Annarita era la Nazionale italiana: ha rappresentato il nostro Paese 47 volte, con 3 Olimpiadi all’attivo e 6 Mondiali. Non ti dimenticheremo Campionessa! Claudia Bacci


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TENNIS TAVOLO Medaglie Azzurre

ttimi risultati per l’Italia del tennistavolo sono arrivati dalla Bielorussia. I due azzurri iscritti all’open di Minsk, entrambi appartenenti al Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare, Leonardo Mutti e Mihai Bobocica sono saliti sul podio. I due Avieri azzurri hanno conquistato un preziosissimo Bronzo nel doppio maschile con l’orgoglio di aver sconfitto durante la competizione coppie di altissimo livello. L’Aviere Mutti, inoltre, si è portato a casa anche un ottimo Argento nel singolare U21.

I

SCHERMA

Paolo Pizzo Bronzo al “Monal” di Parigi talia grande protagonista nel "super primo weekend di maggio" di Coppa del Mondo che segna l’avvio della fase di qualificazione verso i Giochi Olimpici di Rio 2016. I colori azzurri sono saliti, infatti, sul podio a Tauber, San Pietroburgo ed a Parigi. Tripletta italiana nella prova di fioretto femminile a Tauber, dove a vincere è Elisa Di Francisca con Arianna Errigo al secondo posto e Valentina Vezzali al terzo. Fioretto azzurro sul podio anche a San Pietroburgo dove tra i fiorettisti Andrea Cassarà sale sul secondo gradino del podio, con Daniele Garozzo che invece conquista il terzo posto. Per il Centro Sportivo di Vigna di Valle ottimo podio nella spada maschile per il sergente Paolo Pizzo che conclude terzo al prestigioso trofeo “Monal” di Parigi. Sempre Pizzo nel quartetto azzurro della competizione a squadre arriva ad agguantare un quinto posto che è un piazzamento importante in vista di Rio 2016.

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SCHERMA

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Europei Under 23: Tripletta Azzurra! i campionati Europei under 23 svoltesi a Vicenza dal 22 al 26 aprile ottima la prestazione degli atleti dell’Aeronautica Militare nel fioretto maschile. Festeggia l’Aviere Francesco Ingargiola che si prende il titolo europeo battendo in finale il compagno di squadra Lorenzo Nista, entrambi facente parte del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare. Ingargiola che si è migliorato rispetto al Bronzo conquistato a Tbilisi lo scorso anno ha conquistato il gradino più alto del podio battendo in finale il compagno di squadra al termine di una finale molto bella e altalenante, in cui entrambi i contendenti

GINNASTICA

hanno provato ad andare in fuga, ma che alla fine si è risolta all’ultima stoccata, quando Ingargiola ha chiuso i conti con una bella parata e risposta sull’attacco dell’avversario, e ha sancito il 15-14 finale. Ma il Centro Sportivo di Vigna di Valle non si è accontentato di avere due esponenti sul podio ed è andato oltre, infatti, anche l’Aviere Damiano Rosatelli, campione d’Europa e del Mondo della categoria Under 20, ha conquistato un meritatissimo Bronzo. Bravi ragazzi continuate così…. Claudia Bacci

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Busnari entra nel Guinness dei primati o scorso 17 marzo, si è tinta di azzurro la trasmissione condotta da Gerry Scotti su Canale 5: “Lo show dei Record”. Infatti, il 1° Aviere Scelto Alberto Busnari durante la sua esibizione ha stabilito il record del mondo eseguendo, in un solo minuto, 50 movimenti Thomas. Un esercizio che i ginnasti svolgono al cavallo con maniglie e che consiste in un mulinello a gambe divaricate. Un’ottima prestazione che ha consentito all’atleta dell’Aeronautica Militare di eguagliare il collega britannico Luis Smith Medaglia d’Argento alle Olimpiadi di Londra 2012. Trentacinque secondi di fiato sospeso per gli spettatori che non sono riusciti, neppure per un attimo, a staccare gli occhi dalla divisa azzurra che roteava veloce al di sopra di quelle due maniglie d’acciaio… ad un certo punto un piede ha toccato il pavimento, un impercettibile movimento, durato solo un battito di ciglia, che ha dato lo slancio per una nuova veloce rotazione animata dalla determinazione di chi vuole a tutti i costi passare alla storia. Una nuova pagina del libro del Guinness dei primati è stata quindi sigillata da uno dei ginnasti più rappresentativi della FGI (Federazione Ginnastica d’Italia). Busnari ha all'attivo quattro edizioni dei Giochi Olimpici e sedici titoli assoluti vinti al cavallo con maniglie oltre a innumerevoli presenze in Nazionale. Raggiungendoo questo traguardo il 1° Aviere Scelto dell’Aeronautica Militare ha impreziosito la sua collezione di record: «Sicuramente un'esperienza da raccontare – ha affermato l’atleta – è stato più impegnativo di quanto si creda, proprio per i sessanta secondi come limite di tempo. A parte questo mi sono divertito tantissimo». Insomma, una grande soddisfazione personale, ma anche un orgoglio per tutti gli italiani e soprattutto per i colori del centro sportivo dell'Aeronautica Militare. Bravo Alberto! Claudia bacci

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EQUITAZIONE

Cambio al vertice della Federazione Italiana

ATLETICA LEGGERA Buoni risultati per Merlo e Manenti

È

cambiato il vertice della FISE (Federazione Italiana Sport Equesti), dal 30 marzo scoro è Vittorio Orlandi il 15° presidente della storia di questa Federazione. «Sono felice e fiducioso di portare questa Federazione alle vette che merita - ha dichiarato il neoeletto, dopo aver saputo della vittoria - chiedo di mettermi nelle condizioni migliori di svolgere questo compito. Grazie a tutti». Le elezioni del leader e del Consiglio Federale si sono tenute durante l’Assemblea straodinaria svoltasi al Palafijlkam di Ostia Lido. Orlandi ha ottenuto più del 50% dei voti disponibili, conferma della forte stima che la Federazione nutre nei suoi confronti. Buon lavoro Presidente! Claudia Bacci

A

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o scorso 17 maggio sono arrivate ottime prestazione dall’Atletica Leggera per i colori del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare. L’Aviere Scelto Martina Merlo ha conquistato il titolo italiano U23 centrando, per un soffio con il tempo di 34'49"69 il minimo per la partecipazione ai campionati europei di categoria in programma a Tallin (Estonia) di luglio (il minimo previsto dalla FIDAL era 34'50"). Eccellente esordio anche per l’Aviere Capo Davide Manenti che nel Meeting di Santhià (VC), vince siglando un considerevole 20"64 nei mt. 200 (vento -0,1), a soli 14" (20"50) dal minimo dei campionati mondiali di Pechino di fine agosto. Il risultato di Manenti, per il valore tecnico assoluto è degno di merito!

ATLETICA LEGGERA Successo per la fiction “Pietro Mennea, la Freccia del Sud” poco più di 2 anni dalla prematura scomparsa, ed in occasione della fiction di Raiuno a lui dedicata, Azzurro Sport vuole ricordare uno dei più grandi atleti Italiani di sempre: PIETRO MENNEA. Velocista, detentore di un leggendario record del mondo e campione Olimpico di Mosca 1980 sui 200mt è attualmente possesore de recorda europeo sulla distanza. Non tutti sanno che Pietro nel 1972, proprio l’anno della sua prima partecipazione olimpica con un insperato Bronzo nei 200, faceva parte del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare, espletando così l’allora obbligatorio servizio militare. Mennea ottenne brillanti risultati con i colori dell’Arma Azzurra e dopo questa esperienza ha avuto sempre un rapporto di stima ed affetto nei confronti della Forza Armata. Per questo la Rivista Azzurro Sport vuole ricordare con sentimento ed ammirazione l’uomo, il campione e l’Aviere Pietro Mennea. MAG 2015

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ANDREW HOWE

aTletica Leggera

PREPARA IL SUO

RITORNO


C’

di Arturo Violetta

era bisogno di una svolta. E la svolta c'è stata!! Dopo aver conquistato il pubblico con le sue performance da ballerino, nella trasmissione televisiva di RAI 1 “Ballando con le Stelle”, condotta da Milly Carlucci, Andrew ha preso una decisione importante, convinto com'è di riprendersi il posto che merita tra gli atleti di rango internazionale. L'Atletica Leggera rappresenta ancora il suo presente e il suo futuro. È questo il suo mondo e tutto ruoterà ancora intorno a quel Salto in Lungo a lui tanto caro, che gli ha regalato gioie e dolori. Per poter tornare a recitare un ruolo da protagonista nell'élite dello Sport mondiale era assolutamente necessario un cambiamento radicale, da cui ripartire per programmare un futuro diverso. In accordo con la FIDAL (Federazione Italiana Di Atletica Leggera) e con l’Aeronautica Militare, Andrew ha deciso di intraprendere un percorso nuovo e di dare un taglio netto e deciso al suo passato, sia dal punto di vista tecnico che logistico, per ritrovare quello spirito di sacrificio e quelle giuste motivazioni che un Atleta deve sempre avere, per realizzare il suo sogno olimpico. Dal gennaio scorso, infatti, si è trasferito a Goteborg (Svezia), alla corte del MAG 2015

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Nelle pagg. precedenti e a destra, Andrew Howe è pronto a tornare ad alti livelli. Per questo ha svolto un intenso periodo di preparazione in Svezia, seguito dal coach Yannick Tregaro (con lui nella foto in alto a destra), in vista dei Giochi Olimpici di Rio 2016

coach Yannick Tregaro, nel passato allenatore di Cristian Olson (campione europeo, mondiale e olimpico di salto triplo), con il quale ha iniziato un rapporto di collaborazione in vista dei Giochi Olimpici di Rio 2016. Andrew si è così rimesso in gioco per affrontare una nuova avventura che lo ha portato a cambiare completamente il suo modo di vivere e di allenarsi. Nei mesi trascorsi in Svezia ha ritrovato fiducia in sé stesso e consapevolezza dei propri mezzi e, soprattutto, un nuovo metodo di allenamento che lo sta portando ad essere di nuovo in ottime condizioni fisiche per tornare presto in pedana a gareggiare nel salto in lungo. In questo periodo ha lavorato molto dal punto di vista tecnico per migliorare tutti i particolari della corsa e del salto, e dal punto di vista fisico per perfezionare la stabilità del tronco e la reattività dei piedi. Il suo “esordio” è previsto per la fine giugno in un meeting internazionale. Dopo tanti anni ritroverà una pedana di salto in lungo e da lì dovrà ripartire con l’ambizioso progetto che lo porterà, da protagonista, ai Giochi Olimpici di Rio 2016. n Ben tornato Andrew Howe!

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Pattinaggio

MARCHEI-HOTAREK ATTENTI A QUEI DUE! di Claudia Bacci

Anche se solo da pochi mesi insieme, la coppia italiana Marchei-Hotarek ha già ottenuto risultati di tutto rispetto.

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artiamo con ordine. Era l’estate del 2014 quando Valentina Marchei, regina incontrastata di pattinaggio artistico su ghiaccio con ben cinque titoli conquistati, ha deciso di dare una svolta alla sua già luminosa carriera da solista passando al doppio artistico con Ondrej Hotarek. Una seconda vita sicuramente stimolante, ma di certo piena di incertezze per chi, come la campionessa dell’Aeronautica Militare, era abituata a vincere. Non passano neanche quattro mesi e

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la nuova coppia si impone ai Tricolori di Torino portando a casa un Oro davvero pesante. «La concorrenza – ha dichiarato la pattinatrice del Centro Sportivo di Vigna di Valle – era molto forte e avendo pochi chilometri sulle gambe, visto che mi alleno con Hotarek soltanto da settembre, non mi aspettavo questo traguardo. Eravamo sicuri – ha concluso – che facendo il nostro programma in maniera pulita, avremmo potuto ambire al podio, ma non così in alto». Un esordio sicuramente al di sopra

di ogni più rosea aspettativa che ha rappresentato, se ancora ce ne fosse bisogno, un’ulteriore carica. Passa il tempo, neanche tanto visto che a gennaio li aspetta un altro appuntamento importante: gli Europei di Figura a Stoccolma. Se in Italia la coppia Marchei-Hotarek aveva già sbaragliato la concorrenza la piazza europea rappresentava un’arena sicuramente più difficile e nessuno avrebbe scommesso su un loro piazzamento. La coppia azzurra va oltre ogni aspettativa e con una prestazione pres-


In queste pagg, l’Aviere Scelto Valentina Marchei con il suo compagno Ondřej Hotárek durante le ultime esibizioni che hanno lanciato la coppia italiana nelle classifiche “che contano”.

soché perfetta totalizza un punteggio di 57,95 punti sfiorando il terzo posto. L’urlo degli spettatori del Globe Arena al termine della loro prova è forse il giudizio più confortante per l’esordio in campo internazionale. Non finisce qui perché ad attendere il duo Marchei-Hotarek ci sono i mondiali di figura di Shanghai. Gli atleti italiani sembrano averci preso gusto e anche nel lontano Oriente lasciano il segno. Con solo cinque gara alle spalle si piazzano noni nella classifica generale del corto irridato incrementando il loro personale di 2,61 punti. Un risultato brillante nonostante la pattinatrice dell’Aeronautica Militare abbia dovuto fare i conti con una contrattura addominale al fianco sinistro che l’ha costretta ad un’iniezione di antidolorifico prima della gara. Resta solo un piccolo rammarico: i due, con soli 76/100 di punto in più sarebbero arrivati ottavi. Un anno ricco di soddisfazioni che rappresenta un interessante punto di partenza. Ad attendere il duo Marchei-Hotarek c’è un cammino pieno di sfide che porterà, ne siamo certi, n alle Olimpiadi del 2018. MAG 2015

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GINNASTICA ARTISTICA

EUROPEI DI MONTPELLIER

BUSNARI di BRONZO

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di Claudia Bacci


Ai Campionati Europei di Ginnastica Artistica a Montpellier, in Francia, Alberto Busnari ha vinto il Bronzo nella finale al cavallo con maniglie. Altre buone notizie dalla rassegna continentale per i nostri colori.

In queste pagine, Alberto Busnari ha conquistato la Medaglia di Bronzo nella kermesse francese.

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a sesta edizioni dei Campionati Europei individuali di Ginnastica Artistica svoltasi in Francia dal 13 al 19 aprile scorso ha visto un’organizzazione veramente non comune per questo tipo di competizioni. Ginnaste danzanti in un vortice di luci e colori e acrobatici portabandiera hanno ufficialmente alzato il sipario di questa rassegna. Una cerimonia d’apertura degna di un evento internazionale, suggestiva in tutte le sue parti. Un ingresso speciale, con tanto d’inno nazionale e patriottica coreografia, se l’è riservato la Francia, Paese ospitante della rassegna. 38 le nazioni partecipanti e altrettante bandiere issate nel firmamento ginnico europeo. Tante le aspettative nei confronti degli azzurri che, purtroppo, sono riusciti a portare a casa una solo Medaglia, confermando però l’ottimo stato di forma dei nostri atleti di punta. La Medaglia europea è arrivata proprio da un atleta del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare, il 1° Aviere Scelto Alberto Busnari. Alberto

forse è riuscito a mettere la sfortuna alle spalle e finalmente si è scrollato di dosso la cosiddetta medaglia di legno. Per chi non se lo ricordasse, Busnari ha collezionato molti prestigiosi quarti posti, tra cui quello, che forse fa più male, alle ultime Olimpiadi di Londra 2012 senza dimenticare quello ai mondiali del 2013 e agli Europei di Mosca. Ma questa volta, è riuscito, nella sua specialità, il Cavallo a Maniglie, a salire sul Podio anche se sul gradino più basso. Al Park and Suite Arena di Montpellier l’atleta del Centro Sportivo di Vigna di Valle ha concluso il percorso con il punteggio totale di 15.200 punti, centrando il Bronzo alle spalle dell’armeno Harutyum (Argento) e dell’acerrimo rivale il britannico Louis Smith (Oro) con il quale da qualche settima detiene in comproprietà il record del mondo, con la contestuale iscrizione nel guinness dei primati, per aver eseguito in 60 secondi ben 50 movimenti Thomas. Quella conquistata da Busnari rappresenta la 56a Medaglia europea per l’Artistica azzurra e il 22° Bronzo tra maschile

e femminile. Per lui, personalmente, invece, è la terza Medaglia continentale dopo il Bronzo di Patrasso nel 2002 e l’Argento di Lubiana nel 2004. Un ulteriore trionfo per l’Aviere lombardo che, a 36 primavere e con 4 edizioni dei Giochi Olimpici alle spalle (Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012), sigilla il secondo risultato importante della stagione, dopo il recente terzo posto in Coppa del Mondo a Lubiana. «Ringrazio la Federazione Ginnastica d'Italia, il Presidente Agabio, il CONI e l'Aeronautica Militare per il sostegno e per averci creduto insieme a me! – ha detto “Abe” in collegamento con la redazione di Rai Sport – Ma è merito anche di tutti i miei amici che mi hanno supportato fino ad oggi, aiutandomi a tornare sul podio! Stavolta, però, questo risultato lo dedico a me!» Purtroppo le medaglie in questo campionato sono finite, ma degno di nota è sicuramente il quarto posto al corpo libero femminile per Erika Fasana, che con 14.300 migliora di tre decimi il punteggio della gara di qualiMAG 2015

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ficazione e porta a casa un risultato di tutto rispetto. Adesso come dice Erika: «Archiviamo questo risultato e mettiamoci al lavoro per rendere difficoltà ed esecuzione ancora più competitive. A ottobre ci sono i Mondiali qualificanti per Rio e io voglio essere ancora tra le prime». Un agrodolce sesto posto per il Sergente dell’Aeronautica Militare Matteo Morandi, che ha svolto l’esercizio al meglio delle sue possibilità odierne e si è classificato lì, vicino alla zona che conta. Per il Bronzo di Morandi, agli Anelli di Londra 2012, il punteggio in Francia è stato di 15.300 che gli ha permesso di raggiungere la sesta piazza e migliorare di due lunghezze rispetto al ranking di qualificazione che lo vedeva soltanto ottavo. «Sono contento così! – ci dice Matteo - Sia giovedì (qualificazioni, nda), che oggi ho stoppato bene l’uscita. Il livello in gara era altissimo, neanche fossimo a una finale mondiale, ma va bene così! Sono già felice di aver partecipato a una finale di così alto rango, visto che una serie di infortuni, l'anno scorso, mi avevano escluso dagli Europei prima e dai Mondiali dopo. Siamo sulla strada giusta!». Il presidente della Federazione Ginnastica d’Italia Riccardo Agabio ha

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tracciato un resoconto di questa rassegna continentale: «Il Bilancio è positivo, Busnari ha ottenuto ciò che troppe volte la sfortuna, come l’infortunio che lo aveva bloccato a Nanning o la giuria, gli aveva tolto. La nuova organizzazione degli allenamenti presso la nostra accademia federale di Milano gli ha permesso di prepararsi al meglio, ritrovando concentrazione e motivazioni. Il responsabile Paolo Pedrotti ha creduto in lui e lo ha portato a Montpellier. Visti i risultati mi sembra che sia stata una strategia vincente. Morandi agli anelli è ancora uno di quelli da battere, mentre Edalli, dopo l’All-around mondiale del 2014, si è confermato tra i migliori emergenti in circolazione. Mi dispiace – continua Agabio – per questo ulteriore quarto posto della Fasana, che tuttavia non ridimensiona il suo exploit ma ne conferma, piuttosto, il valore. La Sezione Femminile si conferma competitiva, riuscendo sempre a inserirsi nella lotta per le medaglie, anche quando costretta a fare a meno di un pezzo pregiato come la Ferrari». Allora staremo a vedere ai prossimi mondiali di Glasgow se la nostra strategia sarà ancora vincente. Forza Ragazzi cren diamo in voi!

Sopra, il sergente Matteo Morandi, in forza al Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare.



Farfalle Azzurre:

PIOGGIA D’ORO

GINNASTICA

per la squadra italiana di Stefano Colotti

Tre primi posti in poco meno di un mese per le ginnaste azzurre.

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foto Paolo Caruana


Coppa del Mondo di Lisbona: due volte Oro

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a tappa in terra portoghese dello scorso marzo non si poteva concludere in maniera migliore e le Farfalle Azzurre tornano a casa con due Medaglie d’Oro al collo. Per la squadra di ginnastica ritmica italiana e per le atlete del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare, 1° Av. Marta Pagnini, 1° Av. Andreea Stefanescu e Av. Sc. Camilla Patriarca, è un risultato davvero entusiasmante che conferma la leadership in campo internazionale delle nostre atlete. Due risultati per niente scontati, come hanno dimostrato gli scarti minimi dei punteggi tra le squadre. Nella prima giornata di prove generali le Farfalle hanno superato di un soffio l’agguerrita compagine israeliana (punti 34,600), chiudendo al primo posto con il punteggio di 34,650. Nonostante la difficoltà della nuova composizione ancora da collaudare, le azzurre non hanno commesso errori mettendo in evidenza l’elevata difficoltà dei loro esercizi. Nella seconda giornata è arrivato il bis con un’altra convincente prestazione nella specialità dei due cerchi e sei clavette. Una prova a dir poco schiacciante nella quale le ginnaste italiane hanno ottenuto un punteggio di 17,900, dopo una prova superlativa caratterizzata da grande armonia in pedana. Le “Farfalle” hanno distanziato di tre decimi e mezzo le bulgare, campionesse in carica, che si sono arrese davanti a una performance davvero irraggiungibile. Peccato, invece, per il podio sfiorato ai cinque nastri, un quarto posto frutto di due piccoli errori che hanno fatto finire le “Farfalle” subito dietro le giapponesi, impegnate in un esercizio sicuramente meno complesso di n quello delle italiane.

In queste pagg., alcuni momenti delle vittoriose prestazioni nelle tappe di Coppa del Mondo di Lisbona e del World Cup di Pesaro, che hanno regalato alle Farfalle Azzurre, capitanate dall’inossidabile 1° Aviere Marta Pagnini, tre Medaglie d’Oro, grazie a prestazioni che ben fanno sperare in vista delle prossime Olimpiadi di Rio del 2016.

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World Cup Pesaro 2015: le “Farfalle si confermano primatiste

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foto Paolo Caruana

di Stefano Colotti

opo le medaglie centrate in Portogallo, la tappa della Coppa del Mondo di Pesaro disputata dal 10 al 12 aprile scorso ha regalato un altro Oro al team azzurro di ginnastica ritmica italiana. A guidare questa nuova impresa le “veterane” del gruppo: il 1° Aviere Marta Pagnini e la parigrado Andreea Stefanescu insieme all’Aviere Scelto Camilla Patriarca. Le Farfalle, forti del tifo casalingo dell’Adriatic Arena, hanno trionfato nella specialità dei due cerchi e sei clavette, distanziando la Bielorussa di cinque decimi e Israele di sei decimi.

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Un altro strabiliante risultato che, sommato con quello di Lisbona, sancisce il primato mondiale della squadra italiana in questa specialità. Nei cinque cerchi, invece, le ginnaste azzurre hanno sfiorato un'altra volta il podio, piazzandosi di poco dietro la Bulgaria. In questo caso le regole del punteggio purtroppo non premiano la componente artistica dell’esibizione delle nostre atlete che presenta un grado di complessità molto elevato e di conseguenza un alto rischio di errore. Il cammino verso le Olimpiadi di Rio prosegue spedito per le Farfalle Azzurre che siamo certi riusciranno a regalare n all’Italia un’altra ulteriore gioia.

foto Paolo Caruana


ELISA SANTONI una vita sulle pedane a cura di Lucio Fratta

Da qualche tempo hai lasciato la squadra delle Farfalle Azzurre, un saluto certo non facile. Cosa hai provato in quei momenti? Ho lasciato la squadra nazionale dopo le ultime Olimpiadi di Londra 2012, una scelta che avevo già ponderato con molta serenità perché appagata e consapevole che quello era il momento giusto. Inutile nasconderlo, non è stato semplice. Dopo 11 anni intensi dedicati allo sport è difficile dire basta. Il fisico chiede una pausa, la testa inizia ad aver bisogno di altro, ma le emozioni che ti regala la pedana non sono mai abbastanza, non stancano mai, le vorresti viverle all’infinito. Ero un po’ spaventata di dover “iniziare” una nuova vita ma al tempo stesso ero desiderosa di tornare a casa, di godermi nuovamente la mia famiglia e cimentarmi in nuove esperienze e percorsi di vita. È stato più semplice di quanto pensassi. La paura di avere giornate vuote e noiose è durata ben poco!!! Il cuore batte ancora forte quando sfoglio l’album delle fotografie con le mie compagne di squadra, ma loro sono ancora al mio fianco e i ricordi, beh, quelli non te li può portare via nessuno! Quali sono i ricordi più belli e quali meno piacevoli di un'esperienza così importante? Appartenere ad una squadra nazionale ti dà la possibilità di stare sul “tetto del mondo”. D’altro canto per arrivarci occorre lavoro, sacrificio e tanto impegno quotidiano. Non nascondo che ci sono stati momenti difficili, duri da superare. Lacrime per la stanchezza o per problemi fisici, bocconi amari da mandare giù in silenzio, la malinconia nel doversi trovare in momenti del bisogno lontana da casa. I momenti belli però sono stati così tanti da darmi la giusta forza per superare gli ostacoli e continuare ad inseguire il mio sogno. Le soddisfazioni, le rivincite, le esperienze condivise, le amicizie, le Olimpiadi e il podio, il sostegno della mia famiglia, l’affetto dei tifosi. Una lista lunghissima fatta di momento belli e brutti che comunque hanno arricchito il mio bagaglio personale. Tornassi indietro nel tempo farei le stesse scelte perché, in fondo, quello che sono oggi lo devo proprio a questa esperienze. Anche se hai lasciato la ginnastica agonistica, la tua passione per questa disciplina continua. Adesso rappresenti l’Aeronautica Militare in moltissime manifestazioni che ti vedono impegnata in giro per l’Italia, e non solo. Come è cambiata la tua vita da sportiva? Sono cambiate molte da cose da quando ho salutato le pedane internazionali nell’agosto 2012 tranne la passione che è sempre la stessa. L'Aeronautica, di cui faccio parte dal 2007, è stata un gran-

dissimo sostegno durante la mia carriera sportiva. Mi ha supportata e mi ha dato la possibilità di allenarmi e guardare al futuro con più serenità. Oggi sento ancor di più il senso di appartenenza che mi lega a questa grande famiglia e sono orgogliosa di poterla rappresentare in giro per l'Italia e per il mondo. Il nuovo progetto di esibizioni che l'Aeronautica ha pensato per me e le mie compagne ci ha dato la possibilità di smettere in maniera graduale e di goderci ancora per un po’ le emozioni della pedana. Non c’è lo stress della competizione imminente nè tantomeno giurie. Ci siamo solo noi, amiche di sempre, quasi sorelle, accomunate dai colori dell’Aeronautica e dalla passione che ci lega a questo meraviglioso sport. Un'attività agonistica come la tua impone sacrifici non solo fisici. Come hai conciliato la tua vita e la passione per lo sport? Allenarsi ad alti livelli comporta inevitabilmente sacrifici e scelte. Non è stato facile conciliare la vita privata ai ritmi sostenuti ai quali ero sottoposta, 8 ore al giorno in palestra e il tempo restante era dedicato agli studi. Un'adolescenza sicuramente diversa da quella delle nostre coetanee: tante le rinunce e pochi i momenti di svago. Crescendo ho imparato a gestire meglio il tempo libero rimasto e a ritagliare spazi da dedicare a me stessa e alla mia vita privata. Non è certamente uno stile di vita che può essere sostenuto per lunghi periodi, ma finchè si ha ben chiaro in mente l’obiettivo, il resto diventa automaticamente secondario. Come ti vedi oggi in questo nuovo ruolo di "ambasciatrice dello sport" e cosa ti immagini per il tuo futuro? Il ruolo di “ambasciatrice dello sport” mi gratifica. Sono onorata e felice di contribuire a trasferire agli altri la passione che mi ha legata allo sport e promuovere i valori di cui esso si fa da sempre portavoce. Come immagino il mio futuro? L’Aeronautica rappresenta senza dubbio una sicurezza e tale certezza mi ha dato la possibilità, una volta lasciata l’attività agonistica, di laurearmi in Scienze Motorie e di intraprendere con tranquillità un nuovo percorso di specializzazione in Management dello Sport. Al momento sto collaborando per la preparazione olimpica del CONI per alcuni progetti in programma per il 2015 e ciò rappresenta per me un forte stimolo e un’opportunità per poter arricchire il mio bagaglio. Mi piace guardare lontano e per farlo sto investendo nel presente. Nel frattempo, mi pongo obiettivi a breve termine, un’abitudine che mi porto da quando son atleta; il primo è senza dubbio quello di conn cludere gli studi e prendere la laurea specialistica. MAG 2015

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vela

CLAPCICH-CONTI DESTINAZIONE RIO

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iamo andati a controllare il “borsino olimpico” quello che, per dirla in parole semplice, rappresenta una sorta di termometro che misura lo stato di salute degli atleti italiani che il prossimo anno porteranno il Tricolore alle Olimpiadi di Rio del 2016. Tra le certezze nella disciplina della Vela troviamo la coppia ContiClapcich classe olimpica 49er. Non è un caso che le due ragazze siano considerate come “cavalli di razza” che gareggeranno per un posto sul podio. L’Aviere Capo Francesca Clapcich dell’Aeronautica Militare, prodiera dell’imbarcazione in equipaggio con la timoniera Giulia Conti del Circolo Canottiere Aniene si sono

In queste pagg., la stagione 2014-2015 sta regalando, alla coppia formata dall’Aviere Capo Francesca Clapcich dell’Aeronautica Militare e da Giulia Conti del Circolo Canottiere Aniene, numerose affermazioni in campo internazionale; le premesse per le prossime Olimpiadi di Rio 2016 ci sono tutte.

di Lucio Fratta foto Federvela

guadagnate il lusinghiero piazzamento nel borsino delle medaglie grazie ad una serie di vittorie che le hanno viste protagoniste negli ultimi mesi. Nei mondiali di Vela di Santander disputati lo scorso settembre, nonostante l’atleta del Gruppo Sportivo di Vigna di Valle provenisse da una sosta forzata per infortunio durata due mesi e terminata appena dieci giorni delle gare, la coppia azzurra ha centrato un terzo posto che alla vigilia sembrava molto lontano. Il successo del duo Clapcich-Conti, frutto di un progetto tra pubblico e privato avviato due anni fa con un’intesa tra l'Aeronautica Militare e il Circolo Canottieri Aniene, si è ripetuto ad aprile quando nella Tappa di Coppa del

Mondo “ISAF World Cup Hyeres 2015” è arrivata un’altra Medaglia di Bronzo. Un’ulteriore conferma in una gara che ha visto fronteggiarsi nelle acque transalpine i 40 equipaggi più titolati al mondo. Una scia di vittorie che è continuata il 12 maggio quando è arrivato l’Oro nella regata internazionale “Garda Trentino Olympic Week 2015” di Riva del Garda (TN). Una vittoria a dir poco schiacciante tanto che la Medaglia matematica è arrivata con un giorno di anticipo. Che dire? I presupposti ci sono tutti! Scongiuri a parte, ci si aspetta un risultato storico a Rio. Al momento rimane una speranza, non ci resta che tifare il fantastico duo Clapcichn Conti. MAG 2015

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equitazione

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Giulia Martinengo Marquet, profeta in patria. Con lei l’Aeronautica Militare conquista la terza Medaglia d’Oro nella storia dei Campionati Italiani Assoluti di Salto Ostacoli. E, con Bicocchi, conquista anche il Bronzo. È incetta di Medaglie nel Campionato Interforze, con un Oro e un Argento nell’individuale e un Oro a squadre.

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di Daniela Cursi

l Campionato Italiano Assoluto di salto ostacoli porta il nome del Primo Aviere Scelto Giulia Martinengo Marquet. La amazzone trentaseienne, friulana di origine e lombarda d’adozione, è la terza (la prima in uniforme) che è riuscita a inserirsi di prepotenza nell’Albo d’Oro del Campionato, una competizione la cui prima edizione risale al 1967. Prima di lei, erano riuscite nell’impresa Manuela Bedini (1994, in sella a Desirée di San Benedetto) e Alessia Marioni (1998, in sella a Maradona Van De Helle). Il 24 aprile scorso Giulia Martinengo Marquet ha aggiunto il suo nome nell’olimpo di questa disciplina, ottenendo il massimo titolo nazionale in sella a Istafan Sissi sui campi dell’Equieffe Equestrian Centre di Gorla Minore, Varese. Quella che per lei è la prima Medaglia d’Oro assoluta, per l’Aeronautica Militare rappresenta la terza edizione vinta, dopo il bis firmato dal Primo Aviere Scelto Emilio Bicocchi, nel 2005 e nel 2009, rispettivamente con Landru e Kapitol D’Argonne. Ed è proprio il cavaliere toscano, classe 1976, a farle compagnia sul podio con la Medaglia di Bronzo al collo ottenuta in sella ad Ares in una competizione dove a decretare i piazzamenti è stato il barrage. Tre i cavalieri partecipanti oltre alla Martinengo Marquet e il Primo Aviere Scelto Bicocchi e Natale Chiaudani, in sella ad Almero12. Tutti e tre hanno completato il percorso con quattro penalità totali, nelle due manche disegnate dallo “chef de piste” Uliano Vezzani. Giulia Martinengo Marquet e Istafan Sissi hanno tagliato il fotofinish con un percorso netto, aggiudicandosi il metallo più prezioso, a discapito di Chiaudani (Medaglia d’Ar-

gento con quattro penalità) e di Bicocchi (ritiratosi dopo il secondo errore per risparmiare sforzi inutili ad Ares, avendo già in pugno la Medaglia di Bronzo). L’Aeronautica Militare vince il Campionato Interforze Individuale e a Squadre. La classifica del Campionato italiano Interforze, estrapolata da quella del Campionato Italiano Assoluto, consegna quindi la Medaglia d’Oro al Primo Aviere Scelto Giulia Martinengo Marquet e l’Argento al Primo Aviere Scelto Emilio Bicocchi. Il Bronzo va all’Appuntato Scelto Bruno Chimirri, in sella a Luca-Uturn. I risultati estrapolati dalle classifiche dell’Assoluto e del Criterium Secondo Grado, hanno consegnato all’Aeronautica Militare la Medaglia d’Oro anche nel Campionato Interforze a Squadre proprio grazie all’Oro targato Martinengo Marquet, all’Argento firmato Bicocchi e al 12.mo posto assoluto (quarto nell’Interforze) del Maresciallo di 1a Classe Antonio Sanfelice di Monteforte, in sella a Indiana del Terriccio (cavalla italiana di 11 anni - genealogia Can Can del Terriccio x Carthago). Sul secondo gradino del podio la Polizia di Stato, mentre al terzo i Carabinieri. Identikit del binomio di un campione assoluto. Partiamo da Giulia; di lei si può dire, senza paura di essere smentiti che è nata e cresciuta in una scuderia e che è in sella ad un cavallo pratica-

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Nella pagg. precedenti, con il Primo Aviere Scelto Giulia Martinengo Marquet torna al vertice del salto ostacoli italiano dopo 17 anni una donna: l'ultima era stata Alessia Marioni nel 1998. A fianco, foto ricordo con gli altri due “medagliati”, l’Argento di Natale Chiaudani con Almero 12, e il Bronzo del Primo Aviere Scelto Emilio Bicocchi con Ares.

mente da sempre; una passione ereditata dai suoi genitori tanto da diventare la sua ragione di vita. L’altra passione, quella per l’Aeronautica Militare, l’ha portata ad indossare la divisa azzurra da più di 10 anni. Passiamo poi al cavallo Istafan Sissi, una femmina ungherese di 11 anni (genealogia: Istafan X Szeplak X-28), che Giulia ha in comproprietà con Maddalena Bettoni e che ormai conduce da sei anni. «Abbiamo sempre pensato che Istafan Sissi fosse una cavalla formidabile – ha dichiarato il Primo Aviere Scelto – e la medaglia di oggi lo conferma. Siamo arrivati fin qui, sul podio, non senza qualche imprevisto che ci ha costretti, durante tutti questi anni, a lasciarla a riposo. Le abbiamo assicurato tutte le cure necessarie, rispettando i suoi tempi per poi ripartire, a gennaio di quest’anno, con un’escalation agonistica che l’ha portata alla performance del Campionato Assoluto». «Prima del Campionato – ha commentato la campionessa italiana – ho testato la condizione atletica di Istafan Sissi in quattro Gran Premi Internazionali

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(1.45/1.50) e quando sono arrivata a Gorla ero certa di avere con me una valida “atleta”. Vincere la Medaglia d’Oro – ha aggiunto – è la realizzazione di un sogno ad occhi aperti, anche se era quello il mio obiettivo. Questo successo – ha concluso – lo dedico all’Aeronautica Militare, a Maddalena Bettoni e a tutto il team che mi affianca quotidianamente, rendendo possibili vittorie come queste». Qualche parola anche sui percorsi dello “chef de piste” Uliano Vezzani che «prediligono la buona equitazione, rispettano i cavalli e puntano a preservare il loro stato fisico e psicologico. Ho partecipato – ha aggiunto – a molti concorsi disegnati da Uliano Vezzani proprio per la stima che nutro nei suoi confronti perché so che i suoi percorsi contribuiscono a far crescere il binomio cavaliere-cavallo».

La soddisfazione di Emilio Bicocchi Un anno fa, dopo la partecipazione di Piazza di Siena, il Primo Aviere Scelto Emilio Bicocchi, allora protagonista di due vittorie al CSIO, citava Ares (castrone

tedesco di 9 anni - genealogia Epheber F. Ever X Rebel Z) tra i suoi cavalli di futuro successo, nonostante non fosse stato lui il protagonista delle vittorie di Piazza di Siena. Ares non ha deluso le aspettative. «È un cavallo – ha dichiarato Bicocchi – di grande intelligenza e forza e meritava di fare netto, ma, purtroppo, in seconda manche mi sono strappato l’adduttore ed è stato praticamente impossibile montare al meglio delle forze. Comunque, sono soddisfatto del Bronzo all’Assoluto, dell’Argento Interforze e dell’Oro all’Interforze a Squadre. Adesso – ha concluso – devo solo pensare al mio recupero e, più in là, al futuro di Ares, che secondo me sarà il degno successore di Kapitol D’Argonne (cavallo con cui ha partecipato ai WEG di Aachen 2006 e Lexington 2010, ndr)». Per l’Aeronautica Militare il bottino di questa competizione è particolarmente lusinghiero: una Medaglia d’Oro e una di Bronzo nel Campionato Italiano Assoluto; un Oro e un Argento nel Campionato Interforze individuale e una medaglia d’Oro nel Campionato Interforze a squadre. n



BEACH VOLLEY

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foto Paolo Caruana


3° Round Continental Cup

Comincia bene la stagione Azzurra

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foto Paolo Caruana

di Emiliano Sole

i siamo, è iniziata la stagione del Beach! Le spiagge sono calde e i nostri atleti assetati di vittorie. Lo scorso anno siamo andati oltre ogni più rosea aspettativa e siamo entrati nella storia con il duo dell’Aeronautica Militare Lupo-Nicolai, che ha vinto non una, ma ben due tappe del world tour, e ha portato a casa anche il titolo di campione d’Europa, insomma, per loro una stagione da incorniciare. L’altra rappresentante del Centro Sportivo di Vigna di Valle, Marta Menegatti, insieme alla sua ormai fedele compagna Viktoria Orsi Toth, ha sfiorato l’Oro in una tappa del world tour in quel di San Paolo. Pur non avendo conquistato il primo gradino del podio, le due azzurre non possono certo lamentare una cattiva prestazione, anzi tutt’altro. Ora, la stagione è cominciata e i nostri ragazzi, sia del maschile che del femminile, sono stati convocati con la nazionale per il terzo round della Continental Cup della CEV a Montpellier, in Francia, il 9 e 10 maggio scorso. L’appuntamento è stato particolarmente importante in “chiave Olimpiadi”, visto che la due giorni francese ha rappresentato la porta d’accesso per la fase finale del 2016 che, a sua volta, darà alla squadra vincitrice il passepartout ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. La rappresentanza italiana ha sbaragliato la concorrenza e ottenuto una vittoria tutt’altro che facile. In campo femminile il trionfo è arrivato dopo un esordio morbido per le due coppie azzurre, infatti, oltre alle già citate Menegatti-Orsi Toth a difendere il

nostro Tricolore un altro tenace duo Momoli-Giombini che, in semifinale, si sono sbarazzate agevolmente delle israeliane. In dirittura d’arrivo una grande battaglia vinta 2 a 0 con le padrone di casa francesi, che hanno visto volare le nostre due coppie alla finale del 2016. Bene la portacolori dell’Aeronautica, la Menegatti, che ha mostrato un ottimo stato di forma, pronta per i tornei che contano. Successo finale anche tra gli uomini nella Continental Cup. Come già accaduto per le donne, l’Italia si è imposta nel tabellone maschile con il successo nel confronto decisivo con la Francia, ottenendo il pass per la fase finale. Vinta la semifinale contro la Slovacchia con i successi di Ranghieri-Caminati su Horvath-Hukel per 2-0 e dei nostri Nicolai-Lupo su Cizmazia-Kollar per 2-0. È stata poi la volta della sfida finale contro i padroni di casa, conclusasi al golden match in rimonta. Nella prima partita, infatti, Lupo-Nicolai si sono arresi 2-1 a Daguerre-Salvetti, mentre Ranghieri-Caminati hanno riportato la situazione in parità grazie alla preziosa e tirata vittoria su Krou-Rowlandson per 2-0. Ma nell’ultimo e decisivo match Nicolai-Lupo si sono rifatti prendendosi la rivincita contro Daguerre-Salvetti vincendo 2-0. Insomma, cominciano ad arrivare i frutti del Beach Volley italiano, un movimento in costante crescita che ci sta dando grandi soddisfazioni. La stagione è cominciata, i presupposti ci sono per farci sognare e quindi noi vi possiamo solo fare un grosso in bocca n al lupo! MAG 2015

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volley

S

TRENTO

Campione d’Italia 2015

i è concluso con un secco 3-0 in gara quattro, al Pala Panini di Modena, la finale del campionato italiano di volley maschile, vinto da Trento sui “canarini” del Modena Volley. È stata una degna conclusione per un torneo, e soprattutto per dei play-off, all’insegna dello spettacolo e dei palazzetti dal tutto esaurito. Il pubblico ha testimoniato, una volta di più, di come il “fenomeno volley” sia, non solo in salute, ma anche in costante ascesa. Entrando nel particolare della gara, ha vinto il carattere, la classe, ma soprattutto l’umiltà di Trento, che non partiva certo come favorita. Nel prima frazione regna l’equilibrio, le due squadre non mollano la presa e si avvicendano al comando del set; alla fine la spunta Trento che ai vantaggi si impone per 26 a 24. Nel seconda frazione Trento parte forte (4 a 1) ma vede il suo vantaggio azzerarsi sul 5 a 5 dopo una fiammata degli emiliani. Le sorti del secondo

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di Marco Fontani

set sembrano ancora in bilico fino a quando, grazie alle giocate di Djuric e Giannelli, il pallino della vittoria non passa sul campo del Trento. Archiviato il secondo set, Trento parte fortissima nella terza “manche” che, alla fine, si trasforma in un vero e proprio monologo. Il 25 a 19 finale assegna il Tricolore alla squadra trentina. Una società che, dopo i tempi d’oro di qualche anno fa, ha saputo prima ridimensionarsi, poi rilanciarsi investendo sul proprio vivaio, cosa che dovrebbe far riflettere gli addetti ai lavori di molti sport. Emblematico il caso del bolzanino Simone Giannelli, classe ‘96, diciannove anni, ancora da compiere diventato alzatore titolare a play off in corso, nel contesto di gare difficilissime. Una prestazione che gli ha consentito di aggiudicarsi il titolo MVP della partita. «Deve continuare a lavorare, non deve montarsi la testa, le doti ci sono», è il commento dell’allenatore della squadra trentina Radostin

Stojčev. «Una grande, grande vittoria – ha aggiunto l’ex pallavolista bulgaro – arrivata dopo un’annata che all’inizio era molto difficile. I ragazzi sono stati grandi, e, oggi, la differenza l’abbiamo fatta nel secondo set, li abbiamo cominciato a volare. Dediche? A tutta la società e a tante, tantissime persone a Trento». È stato, insomma, un bel viatico per la stagione preolimpica che vedrà protagonista la nazionale maggiore e che avrà come primo probante test la doppia sfida valida per la World League col Brasile, in programma il 19 giugno nello scenario unico del foro italico a Roma e il 21 giugno nell’ormai tappa fissa al Palamandela di Firenze. Lì, come sempre, sarà presente l’Aeronautica Militare che offrirà il suo fondamentale supporto logistico al nostro team. Al momento, quindi, ci sono già tutti i presupposti per proseguire nel migliore dei modi una stagione che potrebbe regalarci tante soddisfazioni e portarci, alla fine, a n Rio 2016




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