Il POF 2010/2011

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Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2° CIRCOLO ARZIGNANO  Via Umbria, 10 - 36071 ARZIGNANO (VI)  0444/672939

P O F

 0444/676476

VIEE014003@istruzione.it

IANO

FFERTA

ORMATIVA

Anno Scolastico 2010/2011


DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2° CIRCOLO ARZIGNANO

Scuola dell’infanzia non statale Montorso

Scuola primaria “E. de Amicis” San Bortolo

Scuola dell’infanzia non statale Tezze

Scuola primaria “C. Verlato” Tezze

Scuola dell’infanzia e Scuola primaria

Scuola dell’infanzia statale San Bortolo

Scuola primaria “L. da Porto” Montorso

Scuola primaria “G. Marconi” Costo

Scuola Scuola Scuola Scuola Scuola Scuola Scuola Scuola

primaria di San Bortolo primaria di Tezze primaria di Costo primaria di Montorso primaria di Nogarole dell’infanzia di San Bortolo dell’infanzia non stataleTezze dell’infanzia non statale Montorso

Scuola primaria “Don G. Albanello” Nogarole

Via Umbria Via Mameli Via Madonna dei prati Via G. Marconi Viale degli Alpini Via Veneto Via Roma Via Bendinelli

Tel. Tel. Tel. Tel. Tel. Tel. Tel. Tel.

0444672939 0444482217 0444675135 0444484154 0444427088 0444670655 0444482458 0444685517


PROFILO SOCIO-CULTURALE-ECONOMICO Il Secondo Circolo Didattico di Arzignano include scuole ubicate in tre diversi Comuni: Arzignano (con le frazioni di S.Bortolo, Tezze e Costo), Montorso Vicentino e Nogarole Vicentino. Il territorio di riferimento comprende sia zone di rilievi collinari, caratterizzate da vigneti e frutteti, sia aree pianeggianti dedite in parte all’antica tradizione agricola. Lungo il corso del fiume Chiampo, inoltre, a partire dal secondo Novecento si sono sviluppate progressivamente numerose attività economiche a carattere industriale, che hanno fatto di Arzignano e del suo comprensorio il primo polo italiano per la concia delle pelli. Il rapido sviluppo produttivo della zona ha contribuito notevolmente a migliorare lo stile di vita delle famiglie, portando benessere e modernità. Nello stesso tempo tuttavia, laddove entrambi i genitori lavorano, il tempo a disposizione per la cura dei figli e per la partecipazione alla vita culturale e sociale della città è andato purtroppo talvolta riducendosi. Per questo la scuola insieme agli Enti Locali e alle altre agenzie educative del territorio avverte forte l’impegno a farsi promotrice di una molteplicità di esperienze intenzionali, sistematiche e finalizzate allo sviluppo integrale della personalità dell’alunno, come cittadino consapevole della propria comunità. Negli anni più recenti, la disponibilità di posti di lavoro a bassa specializzazione ha determinato un forte flusso immigratorio da parte di manodopera proveniente da Paesi extracomunitari, con il conseguente ingresso anche nelle classi di un numero consistente di alunni stranieri. Anche per questi bambini la scuola si pone come luogo privilegiato di integrazione nel tessuto sociale della città, dove la multiculturalità è vissuta come un valore, un’occasione di arricchimento per tutti, insieme alla scoperta-riscoperta del proprio Paese, con la sua storia e le sue tradizioni, le sue radici culturali e ricchezze ambientali. In un contesto sociale caratterizzato da modernità e sviluppo da un lato, e aumento della complessità dall’altro, le nostre scuole si propongono di operare a stretto contatto con gli Enti Locali e le Istituzioni Educative del territorio, per rispondere alle esigenze formative delle famiglie, ponendosi come snodo fondamentale di cambiamento alla luce delle possibilità offerte dall’autonomia organizzativa e didattica.


I criteri per il raccordo fra l'istituzione scolastica

e gli Enti locali territoriali

I rapporti fra l'Istituzione Scolastica, gli Enti Locali territoriali, le associazioni culturali e sportive del territorio sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di: 

promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole



realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finanziarie che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole



mettere a disposizione degli alunni proposte didattiche ed educative ampie e al tempo stesso integrate e congruenti con le linee guida indicate nel POF


ENTE LOCALE (Comuni di Arzignano, Montorso, Nogarole)

Assessorato alla Cultura Assessorato all’Ambiente Assessorato allo Sport Polizia Municipale Vigili del Fuoco Biblioteca Comunale (Montorso/Arzignano) Piscina Comunale di Arzignano Comunità Montana Agno-Chiampo Coldiretti di Vicenza  Provincia di Vicenza

        

ASSOCIAZIONI CULTURALI

Sistema Museale Agno-Chiampo

 ASSOCIAZIONI SPORTIVE

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

  ULSS 5

   

Pro Loco Varie associazioni sportive locali Associazione di Padre Gentilin

l’handicap”

UNITALSI “Proviamo insieme per

Servizio di consulenza Età Evolutiva Servizio di Mediazione Culturale Centro Educativo FIDAS sezione di Tezze

ALTRE SCUOLE DEL TERRITORIO

 Centro Territoriale Servizi di “Vicenza Ovest” delle Scuole di Arzignano, Chiampo, Montecchio, Montebello, Crespadoro

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA

 Rapporto di partenariato per il tirocinio di nuovi insegnanti (insegnanti accoglienti disponibili)  Possibilità di accedere a laboratori presso il Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria  Possibilità di accedere ad aggiornamenti su temi vari organizzati dall’Università .


PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA Le scelte educative delle scuole del Circolo si pongono come obiettivo finale la formazione unitaria del fanciullo nei suoi aspetti di IDENTITA’

AUTONOMIA

COMPETENZA

e offrono sollecitazioni culturali, operative e sociali che si propongono di educare, istruire e formare la “ persona ”. Fin dalla scuola dell’infanzia i bambini costruiscono la loro identità, conquistano una loro autonomia e sviluppano le loro competenze interagendo con gli altri in un ambiente ricco e stimolante. La scuola dell’infanzia si propone di sviluppare la dimensione relazionale, intellettiva e corporea, tenendo presente la diversità dei ritmi e dei tempi di maturazione di tutti i bambini, attraverso la trattazione di unità di apprendimento dettate dalle Indicazioni Nazionali Per i Piani Personalizzati delle Attività Educative. La scuola primaria è chiamata a predisporre “piani di studio personalizzati” capaci di rispondere all’esigenza di percorsi di apprendimento e di crescita degli alunni che rispettino le differenze individuali in rapporto ad interessi, capacità, ritmi e stili cognitivi, attitudini, carattere, inclinazioni, esperienze precedenti di vita e di apprendimento. La pratica didattica mirerà a   

fornire a tutti uguali opportunità di apprendimento elevare gli standard di apprendimento contenere il rischio di insuccesso scolastico

Per quanto riguarda gli aspetti educativi, la scuola primaria del nostro Circolo promuove i seguenti obiettivi formativi per classe: CLASSE PRIMA    

Conoscere sé e gli altri per realizzare relazioni interpersonali positive. Sapersi organizzare autonomamente nella vita scolastica risolvendo le semplici problematiche che si presentano. Conoscere l’ambiente che ci circonda. Conoscere e accettare le regole di convivenza impegnandosi a rispettarle.

CLASSE SECONDA 

Conoscersi reciprocamente e identificare se stessi attraverso l’analisi delle proprie emozioni.  Relazionarsi con gli altri e con la realtà circostante nel rispetto reciproco e nello spirito di collaborazione.  Acquisire gli strumenti per gestire in modo adeguato le conoscenze.  Riflettere con spirito critico su fatti ed eventi e comprenderne le conseguenze.


CLASSE TERZA   

Avere consapevolezza delle proprie attitudini e capacità per potenziare i propri metodi di apprendimento e per vivere positivamente le esperienze scolastiche. Acquisire e mantenere strumenti, strategie, conoscenze ed abilità per risolvere situazioni problematiche. Riflettere con spirito critico su fatti ed eventi personali ed esterni

CLASSE QUARTA  

Comunicare ed esprimersi attraverso vari tipi di linguaggio. Relazionarsi con gli altri nel rispetto reciproco, nello spirito di collaborazione e nell’ attenzione alle diversità.  Riflettere con spirito critico in modo consapevole.  Avere consapevolezza delle proprie attitudini e capacità per potenziare i propri metodi di apprendimento e per vivere positivamente l’esperienza scolastica.  Acquisire e maturare strumenti, strategie, conoscenze, abilità per interpretare la realtà e risolvere situazioni problematiche.

CLASSE QUINTA  Riflettere su se stessi al fine di valutare il proprio processo di crescita chiedendo aiuto quando occorre.  Sapere affrontare situazioni nuove con opportune strategie.  Porsi in atteggiamento critico di fronte alla realtà.  Essere consapevoli di appartenere al proprio ambiente naturale e sociale e che si può personalmente contribuire alla realizzazione di un futuro migliore. Per arricchire ed ampliare l’offerta formativa, in particolare per promuovere e stimolare le potenzialità proprie di ogni alunno, per consolidare i legami con il territorio, per rimuovere condizioni di disagio e per favorire l’integrazione di ciascuno, il nostro Circolo attiva i seguenti progetti interdisciplinari:         

alfabetizzazione alunni stranieri educazione alla convivenza civile educazione alla cittadinanza e alla Costituzione educazione ambientale educazione alla sicurezza educazione stradale educazione alimentare educazione all’affettività educazione alla sessualità


Il curricolo base Per attuare i suoi compiti la scuola si organizza in modo funzionale rispetto agli obiettivi educativi da perseguire, predisponendo un’adeguata organizzazione didattica, che parte dalle effettive capacità ed esigenze degli alunni.

    

La programmazione della scuola dell’infanzia si articola attraverso le seguenti Unità di Apprendimento: Il sé e l’altro (educazione alla convivenza civile) Il corpo e il movimento (educazione psico-motoria e alla salute) I discorsi e le parole (educazione linguistica ) La conoscenza del mondo (educazione logico-matematica e spazio-temporale) Linguaggi, creatività e d espressione (educazione espressiva)

E’ previsto anche l’insegnamento della Religione Cattolica solo per i bambini che se ne avvalgono. Le competenze previste per i bambini in uscita dalla scuola dell’infanzia sono intese come consolidamento delle abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettuali, e come sviluppo di ulteriori capacità culturali e cognitive tipiche del pensiero adulto. Competenze per IL SÈ E L’ALTRO   

promozione dell’autonomia e della socializzazione; accettazione e rispetto delle diversità; assunzione personalizzata di valori.

Competenze per IL CORPO E IL MOVIMENTO    

controllo degli schemi motori e posturali di base; consapevolezza dello schema corporeo; conoscenza delle proprietà percettive degli oggetti; curare in autonomia la propria persona, gli oggetti e l’ambiente.

Competenze per I DISCORSI E LE PAROLE   

partecipazione attiva e positiva alla conversazione; ascolto, comprensione e verbalizzazione di eventi accaduti e raccontati; riassumere una breve vicenda.

Competenze per LA CONOSCENZA DEL MONDO    

numerazione, ordine e classificazione in base a quantità, grandezza, forma e colore; risoluzione di problemi; esplorazione dello spazio circostante; formulazione di previsioni e prime ipotesi


Competenze per la LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE (Gestualità, arte, musica , multimedialità)   

rappresentazione, sul piano grafico-pittorico, di fatti ed emozioni; esplorazione e riflessione di diversi mezzi espressivi e della realtà massmediale; partecipazione ad attività drammatico-teatrali e musicali. Organizzazione delle attività didattiche nella scuola dell'infanzia

La scuola dell'infanzia si propone come significativo luogo di apprendimento, socializzazione e animazione. Una funzione fondamentale di questa scuola è quella di contribuire al rafforzamento dei processi di costruzione dell'identità, per favorire la promozione dell'autonomia intellettuale e dell'equilibrio affettivo, per sviluppare l'intelligenza creativa e il pensiero scientifico. Le attività didattiche nelle scuole dell’infanzia fanno riferimento agli obiettivi specifici di apprendimento elencati e descritti nelle Indicazioni Nazionali. Le attività stesse vengono scelte con modalità diverse, allo scopo di rendere più efficace il progetto educativo, anche in relazione ai diversi ritmi, tempi e stili di apprendimento, alle motivazioni e agli interessi dei bambini:    

attività attività attività attività

di laboratori e di intersezione, di gruppo in sezione, di piccolo gruppo, per gruppi di età omogenea.

Le attività di laboratorio, rivolte ai bambini di 5 anni, favoriscono i rapporti interpersonali tra i bambini e permettono scambi di esperienze e di conoscenze con coetanei e insegnanti di altre sezioni. Nei laboratori l'apprendimento è basato sulla ricerca, sull’ osservazione, sulla esplorazione, sulla elaborazione con possibilità di seguire individualmente gli alunni. Gli strumenti, i metodi e le attività sono diversificate in rapporto all'età, ai diversi ritmi e tempi di apprendimento, agli interessi e alle motivazioni di ogni singolo bambino. Riveste importanza fondamentale l'allestimento di spazi-laboratorio, di angoli-gioco e di angoli per le attività in cui i bambini possano relazionare, manipolare, fare ipotesi, costruire e inventare. Si utilizzano materiali poveri come la carta, la pasta pane, la plastilina ecc… Si usano inoltre materiali di facile consumo, sussidi didattici e audiovisivi. Le attività tipiche che si svolgono nella scuola sono:       

educazione all'ambiente - sicurezza intercultura biblioteca teatro laboratorio musicale spettacoli teatrali per gli alunni e le famiglie, da organizzarsi anche con la collaborazione dei genitori, degli enti locali e delle associazioni, uscite programmate per la scoperta e la conoscenza dell'ambiente in cui si vive.


Organizzazione delle attività didattiche nella scuola primaria Le Indicazioni Nazionali definiscono gli obiettivi di apprendimento per le diverse classi ma lasciano ampio margine alla costruzione dei concreti percorsi formativi. Peraltro lo stesso Regolamento in materia di autonomia scolastica (DPR n. 275/99) consente alle Istituzioni scolastiche di definire i curricoli e le quote orarie riservate alle diverse discipline in modo autonomo e flessibile sulla base delle reali esigenze formative degli alunni. In considerazione dell’esperienza fin qui maturata e tenuto anche conto della organizzazione delle attività facoltative opzionali il monte ore settimanale delle attività di insegnamento è così articolato I classe

Lingua italiana Matematica Lingua inglese Storia Geografia Scienze Tecnologia e informatica Musica Arte e immagine Scienze motorie Religione/Attività alternative

II biennio

I biennio

8 6 1 2 2 2 1 1 1 1 2

II

III

classe

classe

7 6 2 2 2 2 1 1 1 1 2

6 6 3 2 2 2 1 1 1 1 2

6 6 3 2 2 2 1 1 1 1 2

27 27 27

27

Il monte-ore settimanale indicato nella tabella non va inteso in modo rigido in quanto esigenze ambientali o organizzative possono suggerire adeguamenti e correzioni. L’insegnamento di informatica e tecnologia comprende sia le attività svolte con l’utilizzo di strumentazione informatica sia le attività didattiche che attengono a concetti tipici di tali discipline che possono essere realizzate senza fare ricorso ad attrezzature specifiche. Per alcune attività vi sono, nelle diverse scuole, locali appositamente attrezzati e sussidi didattici specifici. L’attività didattica si sviluppa secondo criteri consolidati da tempo nella migliore pratica didattica e fatti propri dalla stessa ricerca pedagogica:  sviluppo di attività di ricerca, individuale e di gruppo, che insegnino a responsabilizzarsi e ad organizzare il pensiero, capacità cruciali nel moderno mondo della comunicazione e del lavoro; promozione delle attività laboratoriali come luogo di acquisizione di competenze intese come sintesi di sapere e saper fare;  acquisizione di competenze trasversali trasferibili e utilizzabili in ambiti diversi del sapere; 


riferimento alla pratica del gioco come invito a proporre contesti didattici all'interno dei quali l’apprendere sia esperienza piacevole e gratificante;  promozione degli aspetti emotivi ed affettivi nei processi di conoscenza;  impiego degli strumenti multimediali che, oltre ad essere estremamente motivanti, danno il senso di disporre di risorse per il saper fare e consentono di non disperdere, ma valorizzare le diverse forme di intelligenza. 

METODOLOGIA DIDATTICA Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere più efficace l'intervento formativo, senza trascurare la necessità di personalizzare gli interventi formativi rivolti agli alunni "lezione" collettiva a livello di classe La lezione frontale al gruppo classe rimane il modello privilegiato per l’attività di insegnamento/apprendimento nella scuola primaria. Trova la sua migliore applicazione quando si vogliano trasmettere nozioni comuni, informazioni uguali per tutti o si utilizzino mezzi audiovisivi o altri strumenti e spazi (palestra) fruibili contemporaneamente da un grande gruppo. attività di piccolo gruppo Il lavoro di gruppo, visto come alternativa all'insegnamento collettivo, è essenziale per la sua funzione formativa (sia sul piano dell'apprendimento che sul piano relazionale). Si basa sulla condivisione e sulla disponibilità. interventi individualizzati L'individualizzazione come trattamento differenziato degli alunni è una strategia che consente di soddisfare le necessità di formazione di ciascuno. Utilizzo della contemporaneità dei docenti In seguito alla riforma del 2009, le ore di contemporaneità sono notevolmente diminuite, limitando la possibilità di attuare le attività di recupero, sostegno e sviluppo. Inoltre, la residua disponibilità oraria viene prioritariamente destinata alla sostituzione dei docenti assenti fino a cinque giorni. Tuttavia la codocenza verrà utilizzata per:  individualizzazione degli interventi,  recupero/rinforzo per gli alunni diversamente abili o con particolari difficoltà di apprendimento o di comportamento  potenziamento dell’eccellenza  realizzazione di laboratori (informatica, scienze motorie….)  realizzazione, dove possibile, delle attività alternative all’IRC


LA VALUTAZIONE La valutazione riveste un ruolo determinante nello sviluppo dell’azione educativa della scuola anche in rapporto alle diversità individuali e alla promozione di tutte le opportunità educative. Essa, nella complessità dei suoi aspetti formativi, cognitivi, relazionali, è parte integrante della progettazione, non solo come controllo del raggiungimento degli obiettivi e degli apprendimenti da parte degli alunni, ma come verifica dell'intervento metodologico-didattico, al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. SCUOLA DELL’INFANZIA Nella scuola dell’infanzia la valutazione si basa essenzialmente sulla osservazione sia occasionale sia sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento dei bambini; questa avviene a livello: - iniziale (livelli di sviluppo) - in itinere (sequenze didattiche) - finale (esiti formativi) Ogni bambino in uscita dalla scuola dell’infanzia è accompagnato da un portfolio che raccoglie gli aspetti comportamentali e cognitivi, e le competenze nei vari campi d’esperienza, in modo da favorire il passaggio al successivo ordine di scuola. SCUOLA PRIMARIA Nella scuola primaria l’efficacia dell’azione didattica programmata viene costantemente verificata dagli insegnanti, sia collegialmente sia individualmente. Molta attenzione viene dedicata al livello di partenza di ciascun alunno. Per l’analisi della situazione iniziale vengono proposti test d’ingresso elaborati a livello di ambito per classi parallele. I risultati emersi conducono alla stesura di una progettazione didattica aderente alle potenzialità della classe e alla programmazione di interventi individualizzati, di recupero, consolidamento e potenziamento, i cui tempi e modi di attuazione vengono definiti nelle programmazioni disciplinari dai singoli docenti e/o negli incontri di modulo. Anche alla fine di ciascun quadrimestre vengono somministrate verifiche disciplinari concordate a livello di ambito. Oltre alle prove strutturate che propongano standard normativi e/o criteriali, è importante individuare prove formative, non legate solamente alla conoscenza (sia essa di contenuti o di procedure) ma che verifichino competenze, che mettano cioè in atto, anche in contesti diversi, ciò che il discente ha imparato (dimostrare cosa si sa fare con quello che si sa). Strumenti per la valutazione dell’alunno: · · · ·

verifiche in itinere e sommative verifiche scritte, pratiche e grafiche verifiche orali (interrogazioni, conversazioni, esposizioni orali…). esecuzioni vocali e strumentali


· verifiche di conoscenze ed abilità motorie Il Collegio Docenti ha approvato criteri di valutazione e misurazione comuni per rendere più omogeneo il processo valutativo. Gli insegnanti possono avvalersi, per la misurazione delle prove di verifica disciplinari, di griglie (cartacee ed operative-excel) che attribuiscono un voto in decimi in rapporto al numero degli items esatti sul totale degli items proposti. Precisi criteri di misurazione sono stati predisposti anche per l’attribuzione del voto in decimi alle produzioni non analizzabili quantitativamente in items, quali il testo scritto di italiano, la risoluzione del problema, l’elaborato grafico, il manufatto, le prove orali. Gli strumenti strutturati di valutazione saranno costantemente accompagnati da una osservazione attenta e mirata dei comportamenti relazionali in situazioni di apprendimento e di produzione e in situazioni formali o informali. Nella valutazione si terranno presenti i seguenti criteri: · raggiungimento degli obiettivi formativi concordati · conseguimento degli obiettivi didattici di ciascuna disciplina · esito delle prove di verifica · evoluzione rispetto ai livelli di partenza · caratteristiche individuali · raggiungimento degli obiettivi del P.E.I. per gli alunni diversamente abili

LA SCHEDA DI VALUTAZIONE Dall’anno 2008-2009, per effetto dell’articolo 3 del D.L. 137/2008, poi convertito nella legge 169 del 30 ottobre 2008, la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti disciplinari viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Il Collegio Docenti a maggioranza ha deliberato che nella scheda di valutazione, che nel nostro Circolo Didattico viene redatta a scansione quadrimestrale, le discipline curriculari vengano valutate con voti dal 5 (unico voto che esprima l’insufficienza) al 10. Ha deliberato invece che la valutazione del “Comportamento” e dei “Laboratori Opzionali” venga espressa con la seguente scala di misurazione: NON SUFFICIENTE, SUFFICIENTE, BUONO, DISTINTO, OTTIMO. Anche la valutazione della Religione Cattolica viene espressa in decimi, ma su scheda separata come prevede il D.L. 297/94. La valutazione con giudizio analitico, richiesta dalla normativa sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno alla fine di ciascun quadrimestre, viene espressa su quattro fondamentali “dimensioni” osservate sistematicamente nel corso delle prestazioni scolastiche: PARTECIPAZIONE, IMPEGNO, AUTONOMIA, RITMI E MODI DELL’APPRENDIMENTO.


LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Il decreto n. 22 del 19 agosto 2009 regolamenta e rende operativa, in materia di valutazione, la legge 169/2008, introducendo prescrittivamente l’elaborazione di una CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE per gli alunni in uscita dalla scuola primaria. La certificazione di una competenza è la descrizione e la relativa valutazione di un SAPER FARE INTENZIONALE, EFFICACE E CONTESTUALIZZATO che richiede l’uso di diverse abilità e conoscenze. La certificazione così intesa costituisce un documento integrativo alla scheda di valutazione. Spetta ad ogni singola scuola approvare in collegio docenti forme e modalità di certificazione. L’insegnante con l’incarico di funzione strumentale alla valutazione, l’apposita Commissione ed il Collegio Docenti si attiveranno nel corrente anno scolastico per ottemperare a questa normativa.

VALUTAZIONE DI SISTEMA   

-Per l’anno scolastico in corso si prevede la partecipazione delle classi seconde e quinte alle rilevazioni dell’INVALSI per la valutazione del sistema scolastico nazionale. -Nel nostro Circolo a livello di interclasse/intersezione vengono effettuate periodicamente le verifiche sull’andamento delle progettazioni di classe, sui progetti di plesso, sui laboratori. -A conclusione dell’ anno scolastico, nell’ultimo Collegio Docenti unificato, dai vari referenti di progetto o di commissione, dai responsabili di plesso e dalle Funzioni Strumentali, viene dato conto del lavoro svolto allo scopo di riflettere sugli aspetti positivi, ma soprattutto per intervenire sui limiti e le carenze al fine di elevare la qualità del sistema.


COMPETENZE IN USCITA (termine dell’ultimo anno scuola primaria) A partire dal 2004/2005, (Riforma Moratti - legge n° 53 - in particolare decreto n° 59) la progettazione delle attività didattiche ed educative ha dovuto tener conto di significative innovazioni. La legge parla di “piani di studio personalizzati”: ciò significa che i programmi dovranno essere adattati a ciascun alunno tenendo conto delle sua capacità, dei suoi ritmi e delle sue modalità di apprendimento oltre che di suoi specifici interessi. Continuiamo quindi a sviluppare un’ attività di progettazione che prevede l’elaborazione di un progetto che, in un'ottica di formazione globale, espliciti con chiarezza, precisione e consapevolezza le varie fasi del processo educativo, tenendo conto sia delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali in cui si opera sia delle risorse disponibili. La sua pianificazione prevede:     

l'analisi della situazione iniziale; la definizione o di obiettivi generali di tipo pedagogico, o di obiettivi disciplinari efficaci alla formazione e all'apprendimento dell'alunno; la selezione dei contenuti tenendo presenti le esperienze e le competenze già maturate dai bambini; la selezione delle metodologie e delle strategie; la ricerca di procedure di verifica e di valutazione.

Al termine del percorso educativo-didattico, l’alunno deve essere in grado di:  Comunicare ed esprimersi attraverso vari tipi di linguaggio  Risolvere situazioni problematiche utilizzando strumenti, strategie, conoscenze e abilità acquisite  Relazionarsi con gli altri nel rispetto reciproco e nello spirito di collaborazione  Riflettere con spirito critico su fatti ed eventi personali ed esterni  Verbalizzare conoscenze acquisite con il lessico proprio della disciplina


ATTIVITA’ FACOLTATIVE OPZIONALI A partire dall’anno scolastico 2004/05 nella scuola primaria l’orario viene articolato in 27 ore di “attività obbligatorie” e 3 ore di “attività opzionali”, cui hanno aderito tutti i genitori delle classi III, IV e V del Circolo. Il laboratorio è luogo privilegiato per l’apprendimento in quanto è una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare-realizzare-verificare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri. Il laboratorio è spazio di generatività e creatività, è spazio che produce autostima in quanto permette all’alunno di estrinsecare le proprie peculiarità; è spazio per imparare a gestire gli aspetti relazionali, cognitivi e operativi; può essere luogo compensativo di squilibri e disarmonie ma anche spazio per la valorizzazione e il potenziamento dell’eccellenza. Per le classi prime e seconde, dallo scorso anno scolastico, l’orario non prevede i laboratori opzionali; pertanto le attività curricolari si snodano su 27 ore settimanali. Le attività opzionali sono distribuite nelle seguenti aree: 

Area linguistico-espressiva: animazione alla lettura, arte e immagine, attività musicali, attività teatrali…

Area dell’informatica e multimedialità: educazione all’uso delle TIC

Area motoria: giochi tradizionali, giochi a squadre, percorsi, approcci ad attività sportive…

Area del potenziamento e dello sviluppo dell’eccellenza: LARSA, laboratori di approfondimento disciplinare e interdisciplinare…

Area relazionale: educazione all’ascolto e alle abilità sociali…

Area scientifica: esperienze dirette con materiali, semplici esperimenti….


SCUOLA PRIMARIA “E. de AMICIS” SAN LABORATORIO DOCENTE Informatica Campagna “Amico computer” Grafico manipolativo Pontoriero “Sulle ali della fantasia” Cittadinanza e Costituzione Pontoriero “Io e i miei diritti”

Cittadinanza e Costituzione Recupero e/o approfondimento di italiano/matematica Informatica “Amico click”

Laboratori opzionali di attività interdisciplinari “C'è bisogno di...tutto un po'” “Cittadini del domani”

BORTOLO CLASSE Stefania Silvana

3^ A 3^ B

Silvana

Freato Freato

Fiorenza Fiorenza

Bortolamai

Carla

Foldini Cornolò

Paola Maristella

Piccini

Nicoletta

4^ A

4^ B

5^ A 5^ B


SCUOLA PRIMARIA “G. MARCONI” COSTO LABORATORIO DOCENTE Area del potenziamento per l’approfondimento disciplinare TIBALDO A. MARIA Lab. di matematica Area relazionale TIBALDO A. MARIA Lab. di convivenza Area motoria ANNA TIBALDO MARIA Lab. Espressivo: “DIRE, FARE, CREARE” Area relazionale Lab. di cittadinanza Area motoria Area relazionale Lab. di Convivenza e cittadinanza Area motoria Lab. espressivo

CLASSE TERZA TERZA TERZA

SELMO

EVELYNE

QUARTA

SELMO

EVELYNE

QUARTA

SELMO

EVELYNE

QUARTA

PELLECCHIA RITA

QUINTA

PELLECCHIA RITA

QUINTA

PELLECCHIA RITA

QUINTA


SCUOLA PRIMARIA “C. VERLATO” TEZZE LABORATORIO DOCENTE Area linguistico-espressiva Lab. di arte e immagine Area relazionale: lab. teatrale Area dell’informatica: educazione all’uso delle TIC Area linguistico-espressiva Lab. di arte e immagine Area relazionale: Lab. di Convivenza civile Area dell’informatica: educazione all’uso delle TIC Area linguistico-espressiva: Lab. di arte e immagine Area relazionale: Lab. di Convivenza civile Area dell’informatica: Lab. di tecnologia

CLASSE

Perlotto

Emanuela

TERZA

Perlotto

Emanuela

TERZA

Peretti

M. Grazia

TERZA

Perlotto

Emanuela

QUARTA

Frighetto

Grazia

QUARTA

Peretti

M. Grazia

QUARTA

Frighetto

Grazia

QUINTA

Frighetto

Grazia

QUINTA

Frighetto

Grazia

QUINTA


SCUOLA PRIMARIA “L. DA PORTO” MONTORSO LABORATORIO DOCENTE Area linguistico-espressiva Ferrari Alessandra Lab. di ascolto e lettura Area relazionale Boro Antonella Lab. di convivenza civile Area linguistico-espressiva Lab. di ascolto e lettura Area dell’informatica

Area relazionale Lab. di Cittadinanza e Costituzione Area espressiva Lab. grafico-pittoricomanipolativo

CLASSE 3^ A 3^ B 3^ A 3^ B

Molon

Anna Rosa

4^A 4^ B

Giglio

Giovanni

4^ A 4^ B

Boro

Antonella

Baggio

Lorena

5^ A 5^ B

5^ A 5^ B


SCUOLA PRIMARIA “DON G. ALBANELLO” NOGAROLE LABORATORIO DOCENTE Area espressiva Lab. grafico-pittorico-manipolativo Area del potenziamento per l’approfondimento disciplinare Lab. logico-matematico Laboratorio espressivo-musicale

CLASSE

Abate

Isabella

TERZA

Catapano

Maria

TERZA

Cazzaro

Cinzia

TERZA

Laboratorio di informatica Laboratorio espressivo-musicale Area del potenziamento per l’approfondimento disciplinare Lab. linguistico

Abate Cazzaro

Isabella Cinzia

QUARTA QUARTA

Tadiello

Nadia

QUARTA

Laboratorio di informatica Area del potenziamento per l’approfondimento disciplinare Lab. logico-matematico Area del potenziamento per l’approfondimento disciplinare Lab. di geografia

Abate

Isabella

QUINTA

Dugatto

Paola

QUINTA

Abate

Isabella

QUINTA


Continuità fra scuola e famiglie Una scuola che si propone come servizio pubblico non può prescindere dall'identificare la propria utenza, dal rappresentarsene i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le proposte. La famiglia entra nella scuola quale rappresentante dei bambini e come tale partecipa al contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. E' compito dell'istituzione scolastica:  formulare le proposte educative e didattiche  fornire in merito ad esse, informazioni chiare e leggibili  valutare l'efficacia delle proposte  rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni e del loro progredire in ambito disciplinare e sociale  individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero dei soggetti diversamente abili o in situazione di svantaggio, di disagio,di difficoltà  esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata. L'informazione viene attuata in due forme:  il momento assembleare che risponde alle esigenze di dibattito, di confronto e di proposizione su tematiche relative alla situazione educativo-didattica della classe  il colloquio individuale, al quale si attribuisce una funzione primaria: o per la raccolta di tutte le conoscenze necessarie all'elaborazione di un'immagine del bambino; o per comunicare, in un clima disteso e nei modi più accessibili, la situazione socioaffettiva e conoscitiva del bambino; o per costruire, con le famiglie, possibili itinerari per il superamento delle difficoltà. Per la scuola primaria i momenti assembleari si articolano in 3 incontri: inizio anno scolastico, fine primo quadrimestre e fine secondo quadrimestre. I colloqui individuali si articolano in due incontri solitamente durante i mesi di dicembre e aprile. I docenti inoltre sono disponibili ad incontri individuali qualora se ne presenti la necessità. La comunicazione scuola/famiglia si realizza nella scuola dell'infanzia secondo il seguente programma. Prima dell'inizio delle attività nella scuola dell'infanzia, si svolge una specifica riunione per i nuovi iscritti e successivamente incontri con tutti i genitori. Per favorire e realizzare la continuità educativa fra scuola e famiglia nel plesso vengono programmate assemblee con tutti i genitori in giorni e orari concordati preventivamente. Alla fine dell'anno scolastico i genitori dei bambini dell'ultimo anno di scuola dell'infanzia sono informati, durante un colloquio, sugli obiettivi raggiunti dai loro figli e sulle notizie che verranno trasmesse agli insegnanti della scuola primaria in prospettiva della formazione delle future classi prime. Le insegnanti sono disponibili a colloqui individuali durante l'anno scolastico qualora se ne presenti la necessità o a seguito della richiesta dei genitori.


CONTINUITA’ TRA SCUOLE Al fine di garantire la continuità tra i vari ordini di scuole, si realizzano incontri fra docenti per   

scambi di informazioni su alunni scambi e confronti sulle progettazioni promozione di iniziative comuni

Nel nostro Circolo si possono individuare tre momenti significativi per la continuità:  Incontro insegnanti uscenti di classe quinta della scuola primaria con gli insegnanti dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia (raccolta dati per la formazione delle classi prime e scambio di informazioni sul livello di maturazione raggiunta dai bambini e sulla programmazione didattica).  Incontro insegnanti uscenti di classe quinta con gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado (progettazione e sintesi globale di ciascun alunno).  Incontro del Dirigente Scolastico con i genitori degli alunni nuovi iscritti (sia della scuola dell’infanzia sia della scuola primaria per l’illustrazione del POF).


ALUNNI IN DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO ED INTEGRAZIONE – DIVERSAMENTE ABILI

Interventi diversificati sono previsti in tutte le realtà ove siano presenti alunni in particolare situazione di bisogno. Verranno attuati nelle ore di compresenza disponibili e dagli insegnanti appositamente nominati per gli alunni diversamente abili seguendo la progettazione di percorsi individuali di apprendimento scolastico che prevedono traguardi orientati, da verificare e riadattare in corso d'anno. Le attività saranno organizzate in modo continuativo in forma individuale e/o in piccolo gruppo, come previsto nelle singole programmazioni specifiche. 

Alunni in apprendimento

difficoltà

di

Alunni diversamente abili

Alunni in situazione di svantaggio socio-culturale

Alunni in difficoltà di comportamento

Alunni con diagnosi di dislessia

Attività di sostegno e recupero. Attività di integrazione in collaborazione con il servizio territoriale ULSS/servizi sociali della Provincia Azioni antidispersione anche in collaborazione con le strutture territoriali. Interventi individualizzati durante le ore di compresenza *

* I docenti provvedono a recepire e mettere in atto le misure dispensative e gli strumenti compensativi previsti dalla C.M. n.4099/A4 del 05/10/2004, sia durante le attività dell’anno scolastico che nei momenti di valutazione finale. Oltre a questo, tutte le classi prime del Circolo aderiscono al Progetto di ricerca-azione “TUTTI I BAMBINI VANNO BENE A SCUOLA”. Il progetto è reso operativo grazie alla collaborazione degli operatori dell’ULSS 5 che formeranno i docenti delle classi interessate CTI ALTO Vicentino, Amministrazioni Locali e Istituzioni Scolastiche). Nella fase di RICERCA uno screening preparato in collaborazione con le logopediste dell’ULSS e somministrato dai docenti, individua i bambini con difficoltà nell’apprendimento della letto-scrittura; nella fase di AZIONE vengono proposte attività specifiche fonologiche in forma giocosa, per ridurre l’incidenza di insuccesso nelle prime fasi di apprendimento. Queste modalità di rinforzo, messe in atto dai docenti di classe, consentono di ottenere effettivi e continui miglioramenti. Il dialogo costante con la logopedista costituisce per gli insegnanti stessi un’ importante opportunità di confronto e arricchimento professionale. Le famiglie sono informate e coinvolte nelle diverse fasi e, nel caso emergano situazioni di possibile dislessia, invitate a rivolgersi all’USLL per una valutazione.


ALUNNI STRANIERI Il Circolo è caratterizzato da una forte presenza di alunni stranieri che è soggetta a continui mutamenti a causa di arrivi e partenze in corso d’anno. E’ stata posta una particolare attenzione alla loro accoglienza predisponendo un “PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA” e un “QUESTIONARIO” da compilare al momento dell’iscrizione, per poter conoscere da subito la situazione individuale, le problematiche e le aspettative della famiglia ed inoltre presentare la nostra organizzazione scolastica. In collaborazione con il SERVIZIO DI MEDIAZIONE CULTURALE DELL’ULSS 5 sono previsti interventi dei mediatori culturali nel caso di inserimento di alunni in corso d’anno, per incontri con le famiglie ed in situazioni particolari. Il problema dell’insegnamento della lingua italiana, come “L2”, è affrontato in generale utilizzando le ore di compresenza dei moduli interessati, ma anche con specifici laboratori finalizzati con fondi a disposizione. In alcuni plessi vengono sviluppati progetti di interculturalità che coinvolgono tutte le classi e tutti gli alunni. Integrazione degli alunni stranieri Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri, il Circolo Didattico di Arzignano 2° si impegna a realizzare iniziative volte a:  creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo, nel bambino non autoctono o neo-autoctono, la percezione di sé come minoranza  facilitare l'apprendimento linguistico  inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i paesi di provenienza al fine di evidenziarne la prestigiosità dei valori peculiari  attingere dal patrimonio letterario e artistico del paese, o dell'area di riferimento, per valorizzare le radici culturali La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche una occasione importante per favorire fra adulti e bambini la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà. L'iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a quella già frequentata nel Paese di origine o a quella relativa all'età anagrafica. All’inizio del percorso ( come da delibera del Collegio docenti del 13 settembre 2006) vengono somministrate all’alunno delle prove di accertamento, predisposte da un’apposita Commissione, per delineare la sua situazione rispetto alla conoscenza della lingua italiana e rispetto ai prerequisiti necessari per frequentare quel corso di studi. Qualora le prove evidenzino un significativo divario tra le competenze richieste e le competenze maturate dall’alunno, i docenti presentano al Consiglio d’Interclasse (componente docenti) la situazione e il Consiglio valuta la possibilità di iscrivere il bambino nella classe inferiore o superiore a quella di diritto per età. Tale decisione viene poi ratificata dal Collegio Docenti dopo la lettura dell’analisi del caso e del parere del Consiglio d’Interclasse. La decisione viene comunicata alla famiglia con le relative motivazioni con la collaborazione (se necessaria) della mediatrice culturale. In considerazione del progressivo e costante aumento del numero di alunni stranieri iscritti nelle scuole del Circolo a partire dall’anno 2004/2005 è stato istituito un apposito gruppo di lavoro con lo scopo di predisporre interventi didattici comuni e di creare anche apposite dotazioni di sussidi e materiali.


ORGANIZZAZIONE SETTIMANALE L’organizzazione settimanale si articola in tutti i plessi, su cinque giorni settimanali. La totalità degli alunni delle classi II, III, IV e V ha effettuato la scelta delle 30 ore settimanali fruendo così dei laboratori opzionali, mentre per la classe prima sono state fissate 27 ore settimanali. Il quadro orario delle lezioni, pur rispettando il monte ore complessivo obbligatorio, terrà conto dei bisogni degli alunni e delle esigenze didattiche dell’insegnamento per un utilizzo ottimale delle risorse tempo. Orario settimanale Scuola Primaria Plessi Scuola Primaria

Antimeridiano dal lunedì al venerdì

S. BORTOLO

7.55 – 12.40

14.00 – 17.00

COSTO

8.00 – 12.50

14.05 – 17.00 tutte le classi

Martedì – giovedì 8.00 – 12.45

MONTORSO

NOGAROLE

Pomeridiano Giovedì

tutte le classi

Lunedì – mercoledì - venerdì 8.00 – 12.50

TEZZE

Martedì

14.05 – 17.05 tutte le classi

14.15 – 17.10

7.50 – 12.40

7.45 – 12.45

14.00 – 17.00 solo III – IV - V

14.05 – 17.00 solo III – IV - V

14.05 – 17.05 solo III – IV - V

14.15 – 17.10

tutte le classi

solo III – IV - V

Lunedì 13.45 – 16.45

Giovedì 13.45 – 16.45

tutte le classi

solo III – IV - V

Orario settimanale Scuola dell’Infanzia di San Bortolo

Orario

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

8:00

tutte le sezioni

tutte le sezioni

tutte le sezioni

tutte le sezioni

tutte le sezioni

tutte le sezioni

tutte le sezioni

tutte le sezioni

mensa 16:00

tutte le sezioni

tutte le sezioni


SERVIZI AGGIUNTIVI

E’ attivato il servizio mensa tutti i giorni per tutti gli alunni della scuola dell’Infanzia di San Bortolo presso la scuola; per gli alunni della scuola Primaria di Nogarole in un ristorante attiguo alla scuola il lunedì e il giovedì; per i plessi di San Bortolo e Tezze, il martedì e il giovedì, in un’aula appositamente attrezzata. Il servizio di trasporto alunni è organizzato dalle Amministrazioni Comunali di Arzignano, Montorso e Nogarole. La scuola Primaria di Costo effettua corsi di nuoto presso la piscina comunale di Arzignano in orario scolastico. L’orario pre-scuola, diversificato per plessi, è stato istituito per rispondere alle esigenze organizzative delle famiglie in relazione agli impegni di lavoro.


PROGETTI DI PLESSO Scuola dell'Infanzia SAN BORTOLO PROGETTI

SEZIONI

PROGETTO “TUTTI I BAMBINI DEL MONDO” PROGETTO “AMBIENTE- SICUREZZA” “GIOCHIAMO A FARE TEATRO” FESTA DI NATALE ANIMIAMO IL CARNEVALE FESTA DI FINE ANNO “GIOCHIAMO A FARE TEATRO… LABORATORIO MUSICALE PROGETTO “ALLA SCOPERTA DEL MONDO INTORNO A NOI” PROGETTO “CITTADINANZA E COSTITUZIONE” PROGETTO PREVENZIONE DISLESSIA PROGETTO “STRADA SICURA” attività con il vigile urbano

TUTTE LE SEZIONI TUTTE LE SEZIONI TUTTE LE SEZIONI TUTTE LE SEZIONI TUTTE LE SEZIONI BAMBINI DI 5 ANNI BAMBINI DI 5 ANNI BAMBINI DI 5 ANNI BAMBINI DI 5 ANNI BAMBINI DI 5 ANNI BAMBINI DI 5 ANNI


PROGETTI DI PLESSO Scuola Primaria “E. De Amicis” SAN BORTOLO PROGETTI

CLASSI PARTECIPANTI

FRUTTA NELLE SCUOLE PROGETTO DI PADRE GENTILIN: “GIRO… TONDO INTORNO AL MONDO” RACCOLTA TAPPI PER UNITALSI ACCENDIAMO IL NATALE PROGETTO “3T: TESSERE TANTI TESTI...CON ALADINO” UN PERCORSO DI APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO 2.0 PROGETTO PREVENZIONE DISLESSIA “PROGETTO MOF” RECUPERO/POTENZIAMENTO ALUNNI IN DIFFICOLTÀ DENTI DA CAMPIONE PROGETTO: “EASY BASKET”

TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO

PROGETTO AMBIENTALE Raccolta/differenziazione rifiuti EDUCAZIONE INTERCULTURALE “COSTRUTTORI DI PACE” PROGETTO ICONE RUSSE “DAL BUIO ALLA LUCE” DANZE E STRUMENTI DAL MONDO promosso dall’Associazione Canalete CTN EDUCAZIONE SESSUALE EDUCAZIONE STRADALE

TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO CLASSI 1^A – 1^B

CLASSI 1^A - 1^B CLASSI 1^A - 1^B

CLASSI 2^A – 2^ B CLASSI 1^ A/B 2^ A/B 3^A/B CLASSI 1^ A 1^ B CLASSI 3^ A 3^ B CLASSI 4^A - 4^B CLASSI 5^A - 5^B CLASSI 5^A - 5^B CLASSI 5^A - 5^B TUTTO IL PLESSO


PROGETTI DI PLESSO Scuola Primaria “C. Verlato” TEZZE PROGETTI PROGETTO ”FOR A WONDERFUL WORLD” che si articola in:

CLASSI PARTECIPANTI TUTTO IL PLESSO

PROGETTO “3T: TESSERE TANTI TESTI...CON ALADINO” UN PERCORSO DI APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO 2.0

CLASSI 1^A 1^B 2^

DALLA TERRA AL CIELO

CLASSI 3^ 4^ 5^

PROGETTO DI PADRE GENTILIN: “GIRO… TONDO INTORNO AL MONDO”

TUTTO IL PLESSO

PRIMA ALFABETIZZAZIONE DI L2 FESTA DI NATALE FESTA DI FINE ANNO SCOLASTICO LETTURA INDIVIDUALE ED ANIMATA MOSTRA INTERATTIVA SUL PERCORSO DEGLI ALIMENTI DALLA PRODUZIONE AL PUNTO VENDITA FRUTTA NELLE SCUOLE ADOZIONE A DISTANZA PROGETTO PREVENZIONE DISLESSIA MEDIATORI CULTURALI PROGETTO: “EASY BASKET” CONOSCENZA DEL MONDO DELLE API EDUCAZIONE TEATRALE EDUCAZIONE STRADALE EDUCAZIONE SESSUALE CONTINUITÀ SCUOLA DELL'INFANZIA E SECONDARIA DI 1° GRADO ATTIVITÀ DI PET THERAPY

ALUNNI STRANIERI DEL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO CLASSI 1^A - 1^B CLASSI 1^A - 1^B CLASSI 1^ A/B 2^ 3^ CLASSI 2^ 3^ CLASSI 3^- 4^ TUTTO IL PLESSO CLASSI 5^ CLASSE 5^ CLASSI 5^


PROGETTI DI PLESSO Scuola Primaria “G. Marconi” COSTO PROGETTI

CLASSI PARTECIPANTI

PROGETTO “SPERIMENTI...AMO GUSTI...AMO IMPARI...AMO ” FRUTTA NELLE SCUOLE CORSO DI NUOTO “CHI NUOTA…SI NOTA” GIORNATA DELLA SOLIDARIETA’: “SCUOLA APERTA…NOI CON LORO” RACCOLTA TAPPI DI PLASTICA “ANIMIAMO IL NATALE” PROGETTO DI PADRE GENTILIN: “GIRO… TONDO INTORNO AL MONDO” EDUCAZIONE ALLA LETTURA IN BIBLIOTECA PROGETTO PREVENZIONE DISLESSIA EDUCAZIONE ALLA SALUTE “COME AVERE DENTI DA CAMPIONE” PROGETTO “3T: TESSERE TANTI TESTI...CON ALADINO” UN PERCORSO DI APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO 2.0 EDUCAZIONE ALLA SALUTE “PREVENZIONE SCOLIOSI” EDUCAZIONE ALLA SALUTE “IL LINGUAGGIO DEL CIBO” EDUCAZIONE ALLA SALUTE “EDUCAZIONE SESSUALE” PROGETTO: “EASY BASKET” EDUCAZIONE STRADALE

TUTTO IL PLESSO

ALFABETIZZAZIONE PER ALUNNI STRANIERI ( L2)

ALUNNI STRANIERI DEL PLESSO

TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO

CLASSI 1^ 2^ CLASSE 1^ CLASSE 2^ CLASSE 4^

CLASSE 4^ CLASSE 5^ CLASSE 5^ CLASSI 1^ 2^ 3^ TUTTO IL PLESSO


PROGETTI DI PLESSO Scuola Primaria “L. da Porto” MONTORSO CLASSI PARTECIPANTI PROGETTO DI PLESSO “DIRE, FARE,…SALUTARE” che si articola in MAGICAMENTE: DIRE, FARE… PAROLE, GESTI…PER DIVENTARE AMICI TI VEDO…TI ACCOLGO SALUTARE FA BENE

CLASSI 1^A – 1^B CLASSI 2^A – 2^B CLASSI 3^A – 3^ B CLASSE 4^A - 4^B

A SCUOLA DI BUONE MANIERE

CLASSI 5^A - 5^B

PROGETTO AMBIENTALE Raccolta/differenziazione rifiuti Progetto MOF “DIGITANDO…”

CLASSI 3^ A 3^ B

Memoria storica: COMMEMORAZIONE DEL 4 NOVEMBRE EDUCAZIONE SESSUALE

CLASSI 3^ B CLASSI 5^A - 5^B CLASSI 5^A 5^B

PROGETTO “3T: TESSERE TANTI TESTI...CON ALADINO” UN PERCORSO DI APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO 2.0 PROGETTO PREVENZIONE DISLESSIA

CLASSI 1^A – 1^B

EDUCAZIONE STRADALE PROGETTO CONTINUITA’ SCUOLA INFANZIA-SCUOLA PRIMARIA PROGETTO CONTINUITA’ SCUOLA PRIMARIA-SCUOLA SECONDARIA FRUTTA NELLE SCUOLE RACCOLTA TAPPI PER UNITALSI

TUTTO IL PLESSO

PROGETTO DI PADRE GENTILIN: “GIRO…

TONDO INTORNO AL MONDO”

ADOZIONI A DISTANZA ACCENDIAMO IL NATALE: lezione aperta in palestra martedì pomeriggio 21/12/’10 ALFABETIZZAZIONE PER ALUNNI STRANIERI ( L2)

CLASSI 1^A - 1^B CLASSI 5^A - 5^B CLASSI 5^A - 5^B TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO ALUNNI STRANIERI DEL PLESSO


PROGETTI DI PLESSO Scuola Primaria “Don G. Albanello” NOGAROLE VIC,NO

PROGETTI

CLASSI PARTECIPANTI

“MENS SANA IN CORPORE SANO” INCONTRO CON BABBO NATALE FRUTTA NELLE SCUOLE PROGETTO DI PADRE GENTILIN “GIRO…TONDO INTORNO AL MONDO” RACCOLTA TAPPI PROGETTO CONTINUITA’ SCUOLA INFANZIA-SCUOLA PRIMARIA L'ALBERO ENTRA NELLE SCUOLE COMMEMORAZIONE CADUTI FESTA DEGLI ALBERI PROGETTO PREVENZIONE DISLESSIA PROGETTO “PALLAVOLO” PROGETTO “COME AVERE DENTI DA CAMPIONE” VISITA IN BIBLIOTECA PROGETTO “3T: TESSERE TANTI TESTI...CON ALADINO” UN PERCORSO DI APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO 2.0 EDUCAZIONE SESSUALE EDUCAZIONE ALIMENTARE EDUCAZIONE STRADALE PROGETTO L2

TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO TUTTO IL PLESSO CLASSE 1^ CLASSI 2^ 3^ 4^ 5^ CLASSE 2^ CLASSE 2^ CLASSE 2^

CLASSE 5^ CLASSE 5^ CLASSI 4^- 5^ CLASSE 5^


Organizzazione generale Per poter realizzare in modo adeguato la propria proposta formativa, il Circolo si è dato negli ultimi anni una forma organizzativa basata su commissioni e gruppi di lavoro. I gruppi hanno il compito di formulare proposte, elaborare progetti didattici e verificarne l'efficacia, realizzare momenti di coordinamento anche con il territorio. In questo contesto, vengono

maggiormente valorizzate le risorse umane presenti nella scuola e favorenti processi decisionali che coinvolgono tutti i docenti. Staff di direzione E’ formato dai docenti incaricati di funzione strumentale, dai docenti collaboratori del dirigente scolastico oltre che dal direttore dei servizi generali ed amministrativi per gli aspetti di carattere gestionale. Commissione H E' formato da tutti gli insegnanti coinvolti in esperienze di integrazione di alunni diversamente abili. Obiettivi:  Analizzare i casi degli alunni disabili, scambiarsi opinioni e informazioni riguardanti gli stessi  Individuare soluzioni per l’inserimento in classe e strategie didattiche per un apprendimento mirato  Formulare proposte da presentare al Collegio dei Docenti e all’USL riguardo alla disabilità  Stabilire le modalità di utilizzo dei fondi e delle risorse Commissione per l’integrazione degli alunni stranieri Obiettivi:  Attivare interventi specifici per l’accoglienza e il recupero nei singoli plessi degli alunni stranieri  Promuovere la collaborazione e l’intervento del servizio di mediazione e di altri enti  Gestire, nel modo più proficuo, le risorse disponibili Commissione informatica Obiettivi:  Gestione dei Laboratori multimediali di Circolo:  Pianificazione e gestione degli interventi tecnici e degli acquisti relativi a hardware e software  Amministrazione della rete con controllo e manutenzione ordinaria dell’hardware e del software  Stesura/aggiornamento del Regolamento per l’utilizzo dei Laboratori  Previsione e gestione del materiale di facile consumo (cartucce stampante, carta, floppy,CD-Rom, etc.)


Commissione POF/Valutazione Obiettivi:  Raccogliere ed organizzare gli elementi costitutivi il POF (finalità, progetti, attività, dati tecnici, …..)  Coordinare le attività di progettazione didattico-educativa del Circolo  Monitorare le attività di progettazione didattico-educativa del Circolo  Analizzare le disposizioni contenute nel nuovo decreto Legge n° 112/08  Individuare metodi oggettivi di misurazione e valutazione comuni agli ambiti e ai docenti  Sperimentare metodi di misurazione e valutazione  Stabilire criteri di misurazione e valutazione  Elaborare giudizi analitici/globali da inserire nella scheda di valutazione  Informare sulle iniziative inerenti la formazione in servizio dei docenti  Gestire gli aspetti organizzativi inerenti la formazione in servizio dei docenti Commissione Valutazione  Esaminare gli strumenti della valutazione sulla base di una progettazione finalizzata all'acquisizione delle competenze espresse nella recente normativa  Revisione di alcuni strumenti valutativi: registro elettronico, griglie di osservazione sistematica, documento per la certificazione delle competenze al termine della scuola primaria  costruzione di unità di apprendimento finalizzate alla valutazione per competenze  predisposizione di rubriche  elaborazione della “prova esperta”

Commissione “Progetto A.I.D. ricerca-azione classi prime elementari” Obiettivi: Promuovere l’attenzione e la sensibilità della scuola in ordine alla complessità dei processi di lettura e scrittura.  Promuovere processi di individualizzazione dell’insegnamento della lettura e della scrittura e contribuire all’evoluzione delle tecniche didattiche.  Operare rilevazioni, riflettere sul processo di apprendimento e progettare interventi con gli specialisti. 


ORGANI COLLEGIALI Premessa Gli incontri collegiali costituiscono lo strumento privilegiato per promuovere una condivisione critica e corresponsabile delle scelte programmatorie e valutative a livello di Circolo. COLLEGIO DOCENTI Costituisce momento di confronto e raccordo delle proposte emerse e discusse nei vari Consigli di Interclasse e nei Gruppi di Ambito nonché un momento per un più ampio controllo collegiale della progettazione. Obiettivi  Analisi di problemi comuni a tutto il Circolo  Assunzione di decisioni che impegnano tutti i docenti  Verifica e valutazione periodica dell’andamento dell’attività didattica Tempi  In relazione ai principali adempimenti collegiali

CONSIGLIO INTERCLASSE/DOCENTI PLESSO Continuando l’esperienza degli anni precedenti, si propone la valorizzazione del C.I. come luogo e momento di incontro dei docenti del medesimo plesso e come elemento base per il buon funzionamento del Collegio Docenti. Obiettivi    

Discussione e confronto decentrato su problemi generali del Circolo Gestione coordinata delle risorse umane e finanziarie del plesso Organizzazione plesso: uso spazi, tempi, strutture, sussidi Predisposizione di progetti comuni per l’arricchimento formativo

Tempi  In relazione a specifiche esigenze di plesso  Strettamente correlati con i Collegi Docenti


CONSIGLIO INTERCLASSE/GENITORI PLESSO Momento di incontro significativo fra Scuola e Famiglia. Obiettivi  Promozione della partecipazione dei genitori alla gestione del progetto educativo scolastico  Programmazione e valutazione attività educativo-didattica  Formulazione proposte di azione educativa Tempi Cadenza bimestrale GRUPPO AMBITO PARALLELO Si pone come momento collegiale di incontro e confronto tra docenti operanti nel medesimo ambito per definire una linea di continuità all’interno del Circolo. Obiettivi  Curricolazione rispettive discipline  Progettazione didattica annuale specifiche discipline  Definizione criteri di valutazione e predisposizione dei relativi strumenti Tempi

Prove di ingresso

Inizio anno scolastico Progettazione didattica annuale

Fine 1° quadrimestre

Verifica quadrimestrale andamento attività didattica Predisposizione prove quadrimestrali

Verifica finale attività didattica Fine 2° quadrimestre

Predisposizione prove finali


GRUPPO MODULO Il modulo opera collegialmente e corresponsabilmente nel rispetto delle regole e dei criteri concordati a livello dell’equipe pedagogica. Obiettivi  Coordinamento, integrazione e/o adeguamento delle programmazioni di ambito in relazione alle specifiche esigenze delle classi  Unitarietà dell’insegnamento  Elaborazione unità d’apprendimento Tempi Due ore settimanali, il mercoledì pomeriggio COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI Obiettivi  Esprimere parere circa l’esito dell’anno di formazione dei docenti assunti in ruolo  Valutare, su richiesta dell’interessato, il servizio dell’insegnante CONSIGLIO DI CIRCOLO Obiettivi Gestire la parte amministrativa della scuola:

 Deliberare il bilancio  Adottare regolamento interno e il POF  Adattare calendario scolastico  Acquistare, rinnovare, conservare attrezzature e sussidi didattici  Stabilire criteri per la programmazione e l’attuazione di attività para-inter-extra scolastiche (gite …)


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