Balarm Magazine | Idee, personaggi e tendenze che muovono la Sicilia | numero 16

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.p. - D.L: 353/2003 (conv.n.46 art.1 comma 1 - SUD2 Palermo)

bimestrale gratuito | numero 16 giugno/luglio 2010

idee personaggi e tendenze che muovono la Sicilia

ARTE

Biennali del Mediterraneo REPORTAGE

Tutto il Pride di Palermo teatro

10 anni: il ricordo

Ritratto di Salvo Licata

GOURMET

Io, chef solidale

Le ricette di Ivan Scebba



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LE COSE DA FARE - VEDERE - SENTIRE - LEGGERE - INCONTRARE - SCOPRIRE - VISITARE - CONOSCERE - GUSTARE - SAPERE...

Si è inaugurata la galleria S.A.C.S. di Palazzo Riso

01 balarm.it si rinnova! ecco il blog e i video

02 Nasce URUK, prima rivista siciliana di architettura

è nata da poco a Palermo URUK, prima rivista siciliana di architettura. «Il progetto editoriale – commenta Giuseppe Guerrera, ordinario di Composizione Architettonica e Urbana dell'Università di Palermo e direttore responsabile del trimestrale – prevede, oltre alla partecipazione al dibattito sui temi dell’architettura, di occuparsi di argomenti più generali che investono la professione: dalla mancanza di una legge urbanistica regionale all’assenza dei piani paesistici. Temi che si discutono tra gli architetti e che raramente vengono inseriti nell’agenda del governo regionale.» I numeri sono disponibili anche online sul sito web www.urukmag.it.

Dopo alcune settimane di rodaggio apre al pubblico la nuova versione del sito www.balarm.it, ripensata secondo i nuovi stilemi del giornalismo sul web. Una impostazione grafica più ariosa e di ancor più facile leggibilità che al consueto spazio degli articoli affianca alcune nuove sezioni. Inaugura, in puro spirito di citizen journalism, un blog curato dalla redazione ma aperto al contributo di tutti i lettori. Chiunque voglia dire la propria su Palermo, sui fenomeni che la attraversano, su cultura, politica, società, o anche semplicemente commentare un avvenimento, potrà farlo aderendo al blog in qualità di ospite. Si arricchisce anche lo spazio dedicato al report degli eventi in città, a cui saranno dedicate non soltanto le classiche “fotonotizie”, ma anche filmati e contributi audiovisivi. Il vecchio forum, infine, si rinnova graficamente trasformandosi in una vera e propria bacheca aperta al libero scambio e alla discussione. Naturalmente anche il sito di Balarm è un progetto in continua evoluzione, e la redazione è più che mai aperta a segnalazioni e suggerimenti dai propri lettori: chiunque avesse idee, critiche e proposte scriva all'indirizzo e-mail redazione@balarm.it.

Musicultura 2010: VINCE la nostra Serena Ganci

è di Palermo la vincitrice della ventunesima edizione di "Musicultura 2010", rassegna di canzoni popolari e d’autore tenutasi dal 16 al 20 giugno a Macerata. A Serena Ganci, che si è esibita sul palco con la canzone “Addio” insieme a Simona Norato (chitarra) ed H.E.R. (violino), è andato non soltanto il podio del festival, ma anche la Targa A.F.I. “Roberto Danè” per il “Miglior progetto discografico”. «Questa vittoria è per me un simbolo forte, un premio alle donne d’Italia - dichiara Serena - “Musicultura" dimostra come il lavoro di cantautore sia ancora molto importante. Voglio pensare che questo successo sia per me non un traguardo ma un punto di partenza.» Il meglio di "Musicultura 2010" andrà in onda quest’estate in uno speciale su Raiuno.

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Gianfranco Marrone: Palermo. Ipotesi di semiotica urbana

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“Palermo. Ipotesi di semiotica urbana” (293 pagg, 31 €, editore Carocci) è il risultato di una ricerca socio-semiotica sulla città, l’articolazione dei suoi spazi e le sue forme di socializzazione. Così il libro cerca di analizzare due aspetti fondamentali del vivere in questo luogo: è l’architettura che genera il comportamento e dunque è l’urbanistica che definisce modelli di vita sociale? Oppure i vissuti, individuali e collettivi, ridisegnano lo spazio urbano, trasformandolo in luoghi culturali, pubblici e condivisi? (di ADRIANA FALSONE)

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[ a cura di FABIO VENTO ]

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Anche a Palermo “Fabrizio De Andrè. La mostra”

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Dopo Roma, Genova e Nuoro, anche Palermo rende omaggio a Fabrizio De André ospitando nell'ex deposito Locomotive Sant'Erasmo "Fabrizio De André. La mostra". A dieci anni dalla scomparsa del grande cantautore, Studio Azzurro, uno dei più importanti gruppi internazionali di videoarte, ne racconta la vita, la musica, le passioni che lo hanno reso unico e universale, interprete e in alcuni casi anticipatore dei mutamenti e delle trasformazioni della contemporaneità. Promossa dalla Fondazione De Andrè onlus e da Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, l'esposizione palermitana è organizzata da Terzo Millennio e resterà aperta fino al 10 ottobre con i seguenti orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 23. Per informazioni consultare il sito www.terzomillennio.info.

Nella ex biglietteria di Palazzo Riso (via Vittorio Emanuele 365) è stata da poco inaugurata la Galleria S.A.C.S. (Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia), un luogo multifunzionale e trasversale, adibito a incontri, presentazioni di libri, seminari e workshop per gli artisti siciliani che si confrontano con artisti e curatori internazionali, ospitati di volta in volta secondo calendario, nel rinnovato programma di Giovanni Iovane. Ma sarà anche un sito espositivo che ospiterà interventi dei giovani artisti siciliani che in questi anni Riso ha selezionato e catalogato. All’interno della Galleria saranno presenti computer per accedere all’archivio S.A.C.S. e una libreria con cataloghi riguardanti gli artisti. Ha inaugurato lo spazio, e resterà allestita fino al 12 settembre, la videoinstallazione di Gabriella Ciancimino, palermitana classe '78, con la sua video-installazione "If Iu Fil Homsik, Tink in Dailect! - Ritratto in nero di seppia", che sarà possibile visitare fino a domenica 12 settembre (tutti i giorni dalle 10 alle 20 mentre il giovedì e venerdì fino alle 22). Per maggiori info www.palazzoriso.it.

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Notti Palatine: Palazzo dei Normanni si apre alle visite serali

Ritornano, da martedì a sabato e fino al 2 ottobre, le “Notti Palatine”: visite serali guidate a Palazzo dei Normanni. Promossa dall’Assemblea Regionale Siciliana e dalla Fondazione Federico II, l'iniziativa muove a “restituire al pubblico” alcuni dei tesori artistici della città, nati in epoca araba o normanna e poi in vario modo reinterpretati dalle civiltà sveva e borbonica. La Sala Duca di Montalto, le Mura Puniche, le Segrete, la Cripta: questo il percorso, che ha costo di 10 euro e che si conclude nella Cappella Palatina con una “lectio” tenuta da personale altamente specializzato. Con un sovrapprezzo di 5 euro è possibile partecipare a un aperitivo con prodotti tipici siciliani nella terrazza soprastante la Cavallerizza e partecipare agli eventi culturali in programma. Per informazioni consultare il sito www.nottipalatine.it. balarm | magazine 0 5


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LE COSE DA FARE - VEDERE - SENTIRE - LEGGERE - INCONTRARE - SCOPRIRE - VISITARE - CONOSCERE - GUSTARE - SAPERE...

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Ritorna Cyberzone: le evoluzioni dell'arte e della cybercultura

“Save the Beach”: un concorso online per ripulire le spiagge

Ripulire una spiaggia europea l’anno: questo l’obiettivo di "Save the beach", la nuova campagna pubblicitaria dall’azienda di birra Corona. Una indagine condotta dalla stessa casa ha rilevato che non accennano a diminuire i rifiuti abbandonati in mare, anzi questi rappresentano la maggiore fonte d’inquinamento per i litorali. Così è nato un concorso online: sul sito www. coronasavethebeach.org chiunque può segnalare e proporre la prossima spiaggia da salvare con una foto o un video. La più segnalata e votata sarà ripulita dalla stessa Corona. Nel caso di Palermo di certo non mancano le occasioni: basti pensare alle coste di Mondello, di Sferracavallo, di Barcarello. Sulla pagina di Facebook www.facebook.com/savethebeach è possibile seguire gli itinerari dei volontari e tutte le iniziative.

Dopo due anni di sospensione, Cyberzone riprende le pubblicazioni sotto l'etichetta di Navarra Editore. Questo periodico nasce a Palermo nel 1996, con la finalità di osservare i mutamenti che si verificano all’interno della cultura e delle pratiche creative di fronte all'impatto con le nuove tecnologie. Dedica anche spazio alle pratiche di pensiero libero e alla cultura dell'immagine come contrapposta alla pratica ideologica della violenza delle immagini. Il nuovo numero è il 22 e si avvale di contributi di filosofi come Manlio Sgalambro e Michel Onfray, della poetessa ebraica Tal Nitzan e di voci significative della ricerca artistica siciliana come Claudio Collovà, Davide Enia, Alfredo D’Amato e Cane Capovolto. Per informazioni sull'acquisto consultare il sito web www.navarraeditore.it.

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E' in corso, e durerà fino settembre, la seconda edizione di “Mondello by Wine” al Mida Lounge Bar di Valdesi. Nata dalla collaborazione fra Mondello ItaloBelga e Cronache di Gusto, questa iniziativa vuole portare sulla spiaggia l'eccellenza enologica siciliana in gustosi abbinamenti con i migliori sapori della tradizione locale, fra cui pane di Castelvetrano, formaggi e conserve. Alle degustazioni si affiancheranno gli incontri con i produttori, curati da un redattore di Cronache di Gusto che racconterà agli ospiti caratteristiche e qualità dei prodotti. L'ingresso è a inviti, che si possono ritirare fino ad esaurimento al botteghino della spiaggia attrezzata Valdesi. Per il programma degli appuntamenti consultare il sito www.cronachedigusto.it o telefonare al numero 091.543506.

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“Wego!”: un progetto per autobus notturni a Palermo

Sei nuove linee di autobus dedicate alla vita notturna che attraversano i principali luoghi della movida palermitana ogni venerdì e sabato dalle 19 alle 3, con un costo del biglietto per l’intera notte pari a 2 euro: è “Wego!”, progetto del giovane palermitano Giulio Picone nato da una tesi di laurea in Tecnica Pubblicitaria e presentato alle pubbliche amministrazioni per una valutazione. Un'iniziativa per affrontare il problema della sicurezza dei giovani che guidano in stato di ebbrezza, ma che si pone anche come opportunità di crescita economica e sociale del tessuto urbano. Gli autobus del circuito sono pensati infatti come veri e propri locali notturni in movimento, con informazioni sugli eventi notturni e inserzioni degli esercizi che offrono ristorazione, svago e intrattenimento. [ a cura di FABIO VENTO ]

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la seconda edizione di “Mondello by Wine”

Sempre più gente fa carpooling a Palermo

Carpooling, ovvero l'uso comune di un'auto fra persone che condividono gli stessi tragitti: per risparmiare sui costi della benzina, inquinare meno e anche per far amicizia e socializzare. Sempre più persone a Palermo ne fanno uso, come rileva il sito web www.passaggio.it, versione italiana del principale portale europeo di carpooling che nelle ultime settimane ha riscontrato un flusso cospicuo di richieste e offerte di passaggio in Sicilia. Sul sito web di Mobilità Palermo (www.mobilitapalermo. org), che ne è da poco media partner, c'è un box di ricerca passaggi per Palermo e la sua provincia.

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The Sicilian Jazz Project: la tradizione popolare incontra il jazz

E' uscito da poco “The Sicilian Jazz Project”, ultimo disco di Robert e Michael Occhipinti, canadesi ma originari di Modica, in provincia di Ragusa. Alla chitarra e al basso dei due fratelli si affiancano un carnet di musicisti di varia nazionalità e altrettanti strumenti: sassofono, tromba, violino, violoncello e percussioni. Ne scaturisce un inedito “abbraccio” fra jazz nordamericano e tradizione popolare siciliana: le “cialome” e le nenie, i canti della tradizione e le “canzuna” dei carrettieri, gli stessi “lamenti” delle zolfare che la Sicilia ha declinato in modi tanto vari e differenti, vengono riarrangiati nel più puro dei registri jazz d'Oltreoceano. Un viaggio che parte da tempi lontani e in parte dimenticati, per riscoprire l'eredità delle inflessioni della Sicilia di oggi.

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Vacanze estive: le strutture turistiche che accolgono i nostri animali

Le vacanze estive sono un periodo nero per gli animali domestici: si calcola che ogni anno – tra cani e gatti – ne vengano abbandonati circa 135.000, l’80% dei quali muore a causa di incidenti stradali. Un gesto crudele e di certo inutile, se si considera che sono sempre più le strutture ricettive, dagli hotel ai villaggi, passando per spiagge e agriturismi, attrezzate per accogliere gli animali domestici. Il sito “Turisti a 4 zampe”, istituito dal Ministero del Turismo e raggiungibile all'indirizzo web www.turistia4zampe.it, cerca di raggrupparle in un unico elenco: soltanto in Sicilia ne classifica più di 150. Il progetto è in continuo aggiornamento e di sicuro esistono, qui come altrove, tante altre strutture pet-friendly: una telefonata prima di partire val sempre la pena di farla.

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Solunto Film Festival: musica, rassegne e un concorso

Ritorna anche quest'anno il Solunto Film Festival, rassegna internazionale di cinema, arte e musica ideata dall'Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa “La Rotta dei Fenici” con la collaborazione dell’Assessorato Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo. L'edizione di quest'anno, che si terrà dal 7 al 12 settembre, prevede rassegne di documentari e reportage sul mare, concerti di black music e soul a cura di artisti internazionali e un concorso di cortometraggi, suddiviso in due sezioni: “L’uomo, il mare ed il mondo subacqueo”, per mettere in luce le diverse forme di relazione fra uomo e ambiente marino, e una a tema libero. Maggiori info su www.soluntofilmfestival.it. balarm | magazine 0 7


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[ di FABIO RICOTTA ]

Intro

Niente riesce senza entusiasmo.

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l vento dell'estate porta grandi novità in casa Balarm. Un nuovo vestito dai colori brillanti, decisamente meno accollato e più alla moda. Dopo quasi sette anni di attività abbiamo sentito vivo il bisogno di svecchiare la nostra immagine, sia sul web con un nuovo Balarm.it più arioso e scorrevole, che su carta, con un magazine totalmente rinnovato nella grafica. Dopo un'accurata riflessione, che negli ultimi mesi ci ha portati a fare e disfare tanti bei propositi, usciamo finalmente con un formato più grande rispetto al precedente. Solo di poco, perchè abbiamo voluto mantenere la "tascabilità" del prodotto che secondo noi, ma anche per tanta gente con cui abbiamo condivisto considerazioni e pareri, è utile e pratica. Balarm magazine lo prendi, lo metti in borsa e lo porti a casa. Anche sui contenuti ci siamo lasciati andare svincolandoci da un'impostazione preformata e affrontando i vari argomenti in modo più libero e creativo. Prerogativa fondamentale è adesso risultare utili al lettore. Non solo essere di intrattenimento, tra informazione e approfondimento, ma soprattutto divenire uno strumento sempre più "imprescindibile". Con la stessa voglia di essere più "utili" abbiamo rivisto e migliorato contenuti e grafica del nostro giornale online Balarm.it. La vecchia impostazione della homepage, datata 2003, ha lasciato il posto alla nuova, più "usabile", come si dice in gergo tecnico. Il colore arancione, che ci ha accompagnati per tutti questi anni, è stato sostituito dal rosso, dal verde e dal bianco predominante sullo sfondo. I caratteri sono più grandi e leggibili. Infine, tra le grandi novità c'è "Il blog" curato dalla redazione ma aperto al contributo di tutti i lettori: uno spazio dedicato alla diffusione del giornalismo partecipativo che promuove la collaborazione attiva degli utenti attraverso la condivisione di opinioni, fotografie e video. Completano la nuova versione di Balarm.it i contenuti audiovisivi e i link ai siti amici. Infine, tra i progetti in dirittura d'arrivo ci sono la "Guida alla città", che sarà interamente aggiornata, e la nuova versione del forum pensato come una bacheca integrata al sito. Un ultimo pensiero ricorrente: crediamo che la nostra crescita passi anche dall'interazione, dal coinvolgimento e dal confronto con i lettori, per cui, chiunque volesse fare delle proposte o suggerire delle idee o argomenti per nuovi articoli può farlo inviando una e-mail all'indirizzo redazione@balarm.it. Non mi resta che augurarvi una buona lettura.

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balarm magazine

idee personaggi e tendenze che muovono la sicilia bimestrale gratuito, anno IV n°16 giugno-luglio 2010 registrazione al tribunale di palermo n° 32 del 21.10.2003

editore

associazione culturale balarm partita iva 05226220829 iscritta al ROC, registro degli operatori di comunicazione, al numero 18155

direttore responsabile fabio ricotta

coordinatrici

sveva alagna federica sciacca

progetto grafico & impaginazione

massimiliano della sala (grafishdesign.it)

stampa

officine grafiche riunite (palermo)

tiratura e distribuzione

numero stampato in 10.000 copie e distribuito gratuitamente in circa 150 punti di aggregazione culturale e mondana a palermo e zone balneari limitrofe, monerale, bagheria e comprensorio

redazione

via nicolò garzilli 26 - 90141 palermo tel. 091.334780 - fax 091.7817486 redazione@balarm.it www.balarm.it

pubblicità

tel. 091.334780 - mob. 328.5351236 pubblicita@balarm.it

articoli

adriana falsone, claudia brunetto, daniele sorvillo, fabio vento, federica sciacca, gigi razete, letizia mirabile, manfredi lamartina, marina giordano, marco amato, salviano miceli, sonia papuzza, sveva alagna, tommaso gambino

fotografie

adele cammarata, alberto romano, alessandro castagna, davide milazzo, federica agamennoni, franco scafidi, gigi petyx, giulia maggì, giulio azzarello, giuseppe arnone, graziano staino, lillo sorrentino, lorenzo gatto, luca savettiere, marco ventimiglia, matteo carnesi, serena gebbia

prossima uscite

n°17 (agosto-settembre) n°18 (ottobre-novembre) tutti i numeri sono scaricabili e sfogliabili in pdf all’indirizzo www.balarm.it/magazine

abbonamenti

per ricevere il magazine via posta ordinaria in tutta italia è possibile abbonarsi online su www.balarm.it o da master dischi, in via xx settembre 38 a palermo

foto di copertina

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FLASH

brevi dalla società

INTRO

di Fabio Ricotta

PALERMO NIGHTLIFE guida ai luoghi dell'estate

IL RICICLO CHE FA TENDENZA la moda incontra l'ecologia

IL CIACK SOPRA BERLINO

intervista ad Alessandro Aronadio

BREVI DAL CINEMA registi esordienti

BIENNALI DEL MEDITERRANEO

l'arte di "Others" tra Palermo e Catania

TUTTO IL PRIDE DI PALERMO reportage

DIETRO LE MILLE BARCHE BLU

storie e aneddoti nel libro di Maurilio Catalano

SCRIPTA MANENT

consigli per gli acquisti letterari

LE CITTà INVISIBILI e l'arte di narrare

10 ANNI: IL RICORDO ritratto di Salvo Licata

LA MIA VITA TUTTA D'UN FIATO il nuovo disco di Orazio Maugeri

GIULIA SARNO

l'esordio discografico

ANGELO DURO

e i suoi Pupi's Swing

CAFE 113

una scelta d'identità

IO, CHEF SOLIDALE le ricette di Ivan Scebba

DE GUSTIBUS

storie quotidiane tra cibo e letteratura

IL CIELO SOTTO LE STELLE l'oroscopo di Marco Amato

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PALERMO NIGHTLIFE

[ di SVEVA ALAGNA e FEDERICA SCIACCA ]

Guida ai luoghi dell'estate

Ecco la guida ai luoghi notturni più frequentati dell'estate palermitana, quella che avete sempre cercato, con tanto di suggerimenti sulle degustazioni e su i servizi offerti. Non vi manca altro che scegliere quale preferite e dove trovarlo: tra winebar sul mare, bistrot cittadini e discoclub fuori porta, l'estate 2010 è servita...

A

Palermo non c'è niente da fare? Per tutti quelli che ancora se lo chiedono, ecco una guida alla “Palermo Nightlife”. Perchè la verità è che a Palermo non c'è che da scegliere. Volete passare una serata soft e romantica in riva al mare? O abbandonarvi alla movida per incontrare gente e magari conoscerne di nuova? Avete voglia di pesce alle due di notte? O forse preferireste una serata in discoteca? Tutto ciò che desiderate è un po' di relax tra amici, sorseggiando una birretta? In ogni caso, abbiamo selezionato per voi le realtà più gettonate di Palermo e provincia, e nel farlo ci siamo noi stessi resi conto che di luoghi ideali per una serata estiva ce ne sono fin troppi. E dunque ci scusiamo fin da adesso per tutti quelli che certamente avremo dimenticato. Che non ce ne vogliano. La nostra "guida" poi non si ferma qui. Infatti, sul rinnovato sito Balarm.it, cliccando sul calendario degli eventi, aggiornato quotidianamente, potrete essere sempre informati su tutto quello che c'è da fare in città e nei dintorni… dove trovare l'aperitivo più ricco... l'evento culturale... le mostre più interessanti o uno spettacolo teatrale... Insomma lavoriamo ogni giorno per smentire gli sbadiglioni annoiati da questa città e per mettere in luce quanto di buono già esiste. Perciò buon estate a tutti e buon divertissement.

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ADDAURA REEF

PLAIT MARE

IKEBANA

SOLEMAR

MORO

M’AMA

Orario: 19/2 p.m. Servizi: aperitivo rinforzato con buffet, cocktail (pestati 8 €, normali 7 €), cibi prettamente a crudo, sushi bar, cena (30 €), wine bar, dj set ed eventi a tema. Ingresso: libero con selezione. Consigliato: Mojito.

Orario: 19/2 p.m. Servizi: aperitivo rinforzato (cocktail 7 €), antipasti e piatti freddi (20 €), wine bar. Ingresso: libero con selezione. Consigliato: Cosmopolitan.

Orario: 19/24 p.m. (no lunedì) Servizi: summer places bar, wine bar (cocktail 5 €). Ingresso: libero con selezione. Consigliato: cocktail Labirint Fresh Fruits e Corallo, Violet con tanto di barman acrobatico.

Orario: 19/3 p.m. Servizi: ristorante (25 €), aperitivo, venerdì musica dal vivo a bordo piscina, sabato disco club. Ingresso: con selezione (10 €). Consigliato: busiate Egadi e Cous Cous (Chef vincitore del Cous Cous fest 2009)

Orario: 20/3 p.m. Servizi: mercoledì e domenica aperitivo e wine bar in spiaggia; mercoledì e sabato serata latinoamericana; ristorante in spiaggia; terrazza risto-pizza (20 €) comprensivi di accesso in discoteca. Ingresso: selezione o drink card. Consigliato: piatti di pesce.

Orario: 20/2 p.m. Servizi: aperitivo rinforzato, (cocktail 6 €), finger food by Il Siciliano Ristorante (15 €), musica dal vivo, lounge bar, serate a tema, eventi. Ingresso: libero con tesseramento. Consigliato: piatto di formaggi Arraffa Arraffa.

Lungomare C. Colombo, 3021 Addaura - Tel. 091.455167

Lungomare C. Colombo, 2847 Addaura - Cell. 339.7871059

Lungomare C. Colombo, 5244 Addaura - Cell. 338.6113947

Lungomare C. Colombo, 2109 Addaura - Tel. 091.6849076

Piazza Pottino, 3 - Arenella Tel. 091.546213

Via P. Calandra, 18 - Sferracavallo Cell. 320.8444405

LHTLIFEMAREPALERMONIGHTLIFEMAREPALERMONIGHTLIFEMAREPAL MIDA VALDESI

Piazza Valdesi - Mondello Tel. 091.6262903

BAIAdelCORALLO MIDA CHARLESTON Viale Regina Elena - Mondello Tel. 091.455735

Orario: 19/1.30 p.m. Servizi: aperitivo al tavolo (cocktail 7 €), serate a tema con degustazione Mondello By Wine, gastronomia e ristorantino, piatti freddi e finger food (10 €). Adiacenti attività di spinning e Seagway. Ingresso: libero o con invito.

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Orario: 19/24 p.m. Servizi: mercoledì, venerdì e domenica aperitivo rinforzato, (cocktail 7 €), ristorante, pesce, crudité e pizzeria (25 €). Ingresso: libero con selezione.

KURSAAL TONNARA

Via Plauto, 27 - Sferracavallo Cell. 330.851289

Orario: 19.30/1.30 p.m. Servizi: wine bar (cocktail 5/7 €), ristorante (40 €). Ingresso: libero. Consigliato: il gamberone in pasta katisi e piatti a base di tonno.

Orario: 19/3 p.m. Servizi: aperitivo rinforzato; fine settimana attivo il ristorante con specialità a base di pesce fresco (30 €). Venerdì e sabato serate danzanti, con musica dal vivo, dj set (10/15 €). Ingresso: con selezione.

Via Bordonaro, 9 - Vergine Maria Tel. 091.6372267

COMPAGNIAdellaVELA Via Plauto, 33 - Sferracavallo Tel. 091.533396

Orario: 19/2 p.m. Servizi: aperitivo riservato ai soci e i loro ospiti, mercoledì concerti e cineclub, sabato e domenica ristorante (30 €), feste a tema. Ingresso: riservato ai soci o con selezione. Consigliato: piatti di pesce.

TERRAZZEdeiCANDELAI Via Plauto, 33 - Sferracavallo Cell. 333.7002942

Orario: 19/2 p.m. Servizi: aperitivo rinforzato in terrazza al tramonto. Tutti i mercoledì aperitivo in jazz con orchestra; venerdì e sabato dalle 23 serate danzanti. Ingresso: riservato ai soci o con biglietto a pagamento.

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CASA FLORIO

TRIZZANO

COSTA PONENTE

COUNTRY

AGRICANTUS

SANT’ERASMO

Orario: 19/3 p.m. Servizi: aperitivo rinforzato, (cocktail 7 €), pizzeria e bistrot (15 €) con servizio a domicilio presso le banchine del Circolo Nautico "Vincenzo Florio") ristorazione del Gagini Music Restaurant, eventi, serate a tema e discoteca. Ingresso: con selezione o a pagamento.

Orario: 19/2.30 p.m. Servizi: drinkeria e stuzzicheria, (cocktail 6 €), ristorante (30 €). Ingresso: libero. Consigliato: fritturine di pesce fresco, polpettine di spatola in agrodolce, caponata di polpo.

Orario: 19/2 p.m. Servizi: eventi a tema, aperitivo, ristorante (40 €). Ingresso: variabile. Consigliato: primo con gamberi e pistacchi, gambero rosso imperiale in tempura, carpaccio di polpo, tortino di dentice.

Orario: 19/3 p.m. Servizi: dal giovedì al sabato dalle ore 23 in poi disco club, serate con musica commerciale, house e revival, eventi speciali e musica dal vivo, zona privée. Ingresso: variabile.

Orario: 20.30/1.30 p.m. Servizi: ristorante (15 €), (cocktail 5 €), danza, musica, cabaret, teatro comico e di strada, reading (programma su agricantus.org). Ingresso: libero o con biglietto a pagamento.

Orario: 19/24 p.m. Servizi: wine bar, aperitivo rinforzato, (cocktail 6 €). Ingresso: libero. Consigliato: Aperol Spritz.

Discesa Tonnara, 4 - Arenella Tel. 091.6375611

Piazza Tonnara, 2 - Arenella Tel. 091.6373185

Fossa del Gallo - Mondello Tel. 091.453488

Viale Dell’Olimpo, 3 - Mondello Tel. 091.304977

Via XX Settembre, 82/a Tel. 091.309636

Via Messina Merine Tel. 091.392349

HTLIFEMAREPALERMONIGHTLIFEMAREPALERMONIGHTLIFEcittàPALE Lungomare di Barcarello Cell. 338.5683872

Orario: 19/3 p.m. Servizi: dal venerdì alla domenica aperitivo rinforzato (cocktail 7 €), concerti dal vivo, disco club, ogni domenica karaoke. Ingresso: gratuito con selezione o tesseramento. Consigliato: Martini Royale.

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WHITE

Via Scalo Vecchio - Arenella Cell. 328.8380453

Orario: 19/6 p.m. Servizi: wine bar, aperitivo rinforzato (8 €), lounge bar sul mare, possibilità d'attracco al molo privato. Ingresso: libero. Consigliato: Mojito Frozen con ostrica.

VILLA COSTANZA

www.balarm.it

AREJA

Via Pietro Bonanno, 42 Tel. 091.547027

Orario: 19/3 p.m. Servizi: discobar, pizzeria, ristorante (30 €), wine bar, aperitivo rinforzato, (cocktail 6 €), dj set, eventi culturali. Ingresso: libero. Consigliato: tortino di melanzane con salsa alla menta, frittura di paranza.

VILLA FILIPPINA

Piazza San F.sco di Paola, 18 Tel. 091.7308921

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www.balarm.it

Orario: 19.30/2.00 p.m. (no lunedì) Servizi: aperitivo rinforzato a buffet con stuzzicheria, (cocktail pestati 8 €, normali 7€), eventi e concerti dal vivo. Ingresso: libero o con biglietto a pagamento.

LA CUBA

Viale F.sco Scaduto Tel. 091.309201

Orario: 19/2 p.m. Servizi: lounge cafè, brasserie (30 €), wine bar, cocktail bar, brunch, tea time, eventi e party house, (cocktail 6 €). Ingresso: libero o a pagamento. Consigliato: cocktail Cuba Fresh Fruit, ristorante Tagliata di ribeye.

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MOMA BEACH

CALETTE

TROPICAL

Orario: 19/2 p.m. Servizi: wine bar e lounge bar (cocktail 6 €), aperitivo rinforzato, ristorante finger food e piatti freddi. Ingresso: variabile. Consigliato: Moma, cocktail analcolico con frutta fresca.

Orario: 20/3 p.m. Servizi: venerdì e sabato aperitivo rinforzato, (cocktail 8 €), Sushi bar, disco club, dj set, possibilità d'attracco al molo privato. Ingresso: variabile.

Orario: 23/3 p.m. Servizi: serate a tema, live set e dj set nella discoteca sul mare, privé su prenotazione. Ingresso: con selezione (con consumazione 10/13 €).

Via Amerigo Vespucci - Isola Cell. 392.5939899

Porto Presidiana - Cefalù Cell. 349.2670229

Contrada Mansueto - Capaci Tel. 091.8671201

HTLIFEFUORIPORTAPALERMONIGHTLIFEFUOCAFE113 SEA CLUB

Via Calarossa - Terrasini Tel. 091.8685750

Orario: 20/3 p.m. Servizi: dal lunedì al venerdì ristorante (menu alla carta) e sushi bar, venerdì e sabato discoteca, eventi a tema. Ingresso: in lista o con tesseramento gratuito (per informazioni 338.5683872).

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Strada Statale 113 - Casteldaccia Tel. 091.941796

BAIA DEI CICLOPI Via Fiume D’italia - Aspra Cell. 347.9839925

Orario: 19/3 p.m. Servizi: dal lunedì alla domenica happy hour (cocktail 6 €); domenica aperitivo rinforzato, dj set, wine bar; martedì e mercoledì musica dal vivo (programmazione su www.cafe113.it), ristorante e pizzeria (25 €). Ingresso: variabile. Consigliato: piatti di pesce.

Orario: 19/2 p.m. Servizi: lounge bar, Summer Jazz Club, aperitivo (6 €), cocktail (5 €). Ingresso: variabile. Consigliato: Campari Orange Passion.


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Siamo tra il teatro Massimo e i Quattro Canti, nel cuore storico della città. Le stradine della zona brulicano di movida tutti i giorni senza interruzione. Chioschi e pub sono innumerevoli. Specialmente in via Candelai, che dall'inizio alla fine ne è frastagliata: tavoli, tavolini e sedie si fanno largo su entrambi i lati della strada quasi a sgomitare tra loro. La zona offre dal cocktail low-cost al "pezzo" di rosticceria caratteristico, dai panini alla piasta passando per il kebab. Antistante il teatro Massimo, invece, si entra nella zona dell'Olivella. Si parte da via Spinuzza fino a giungere all'omonima piazza, passando per il cortile Olivella (nei pressi dell'imponente chiesa barocca di Sant'Ignazio) fino ad addentrarsi nelle minuscole vie tra vicoli e vicoletti. La zona è fornita di tutto: una moltitudine di locali e ristoranti aperti fino a tarda notte dove potere degustare dalla classica roticceria al kebab, dal panino con la carne o la salsiccia alla pizza, fino ad arrivare al cous cous e alle specialità tunisine. Sempre in zona, in piazza San Francesco di Paola, si trovano invece due locali alternativi come l'Exit (al numero 40), storico locale gay, e il vicino Rocket Bar dall'anima pin-up revival e rock 'n roll.

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Racchiusa tra quattro degli assi portanti della città (corso Vittorio Emanuele, via Roma, via Lincoln e via Maqueda), piazza sant'Anna e la sua vicina piazza Rivoluzione (che ospita la fontana con la statua del Genio di Palermo), raccolgono luoghi cool della movida low-cost cittadina. Si parte da piazza sant'Anna dove fa base lo storico Blow Up (al numero 18) che organizza serate danzanti e concerti all'aperto e al chiuso; qualche passo più in la, si trovano l'uno accanto all'altro il Qvivi e il Cavù (rispettivamente a piazza della Rivoluzione 5 e 1), locali dove potere mangiare e bere con un buon sottofondo di musica, visto che spesso l'intrattenimento musicale è dal vivo, e sempre di ottima scelta. Sempre in zona si trovano il Lizard (via Lattarini Grande 22), il Bukowski (piazza Teatro Santa Cecilia 22) e il Drunks (piazza Sant'Anna, via Cagliari 14), tutti luoghi di ritrovo all'aperto per vivere il cuore della città con in mano una birretta in una tranquilla sera d'estate.

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Anticamente "piazza dell'Inquisizione", oggi piazza Marina, è uno dei luoghi della città dove la storia si fa più palpabile tra i palazzi ottocenteschi che l'affollano. La zona è un super ritrovo della movida palermitana che si spalma tra l'ormai famosa via dei Chiavettieri, tra l'omonimo locale e il neonato Noga, dove a fatica ci si ritaglia uno spazio tra la gente e i tavolini sulla strada. E ancora il vicino Schiticchio Food & Beverage (piazza Marina 5/6), poi, poco più avanti il Kuè (via Bottai 6) e Palazzo Fatta (piazza Marina 19), il palazzo di origine seicentesca, dai saloni elegantemente decorati con affreschi settecenteschi, oggi adibito ad eventi, feste e serate. Un capitolo a parte merita invece la storica Vucciria, dietro via dei Chiavettieri, un luogo dove fino a tarda notte è possibile mangiare di tutto, dal polpo bollito al pane con la salsiccia o con la milza, panelle, crocchè e stigghiole, tutto accompagnato da un doveroso bicchiere di Zibibbo nello storico Pirtusiddu o alla Taverna Azzurra. Si scende poi fino piazza Garraffello, un luogo ai confini della realtà che non finirà mai di stupire. Alle spalle di piazza San Domenico, vicino la Vucciria, si trova un'altra zona molto frequentata connotata dalla presenza di un altro storico locale: I Grilli (Largo Cavalieri di Malta 11) dove si può alternare un aperitivo soft a una serata con musica e dj set. Sempre in zona, dalla parte del mare, si trova il Calamuri (via Francesco Matera 8/10), mentre di fronte la storica terrazza panoramica delle Mura delle Cattive vive in una nuova veste il Palmeto delle Kattive, di recentissima inaugurazione e che fino al 31 ottobre ospiterà una rassegna di arte e spettacoli. Dall'altro lato dell'area, invece, vicino il Parco Tomasi, sorge l'elegante e nuovo Zammù (via Della Vetriera 72). Tutti questi locali, sempre affollati, sono aperti dall'aperitivo in poi.

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PIAZZA MAGIONE

Una distesa di prato verde, chioschetti, tavoli, tavolini e sedie. Birra, cocktail, caramelle, scaccio e panini con tutto, un angolo della città dove trovare sollievo dal caldo. E' piazza Magione (traversa di via Lincoln, vicino via Carlo Rao), un luogo affascinante dall'atmosfera vagamente "woodstock". I locali di grande richiamo sono il Pepe Nero e il Level (via Castrofilippo 20), aperto da poco ma già molto in voga. Spostandoci infine nel cuore della Kalsa, immancabile approdo è il Mikalsa (via Torremuzza 27) dove è possibile spizzicare il "Mikalsa summer menù" e gustare birre di tutti i tipi: parola di mastro birraio.

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[ di SONIA PAPUZZA ]

IL RICICLO chefatendenza La tendenza al riciclo è un'istanza sempre più sentita come necessaria da quanti hanno un animo “verde”, e la possibilità di riutilizzare oggetti e stoffe che hanno già apparentemente concluso il loro ciclo di vita ora sta diventando moda.

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ottoni che diventano orecchini. Cartelloni pubblicitari che diventano borse e tailleur di stracci in stile Coco Chanel. C'è un mondo inaspettato dietro gli oggetti vecchi e dimenticati che affollano i nostri cassetti e ci sono in giro dei maghi della creatività che con la bacchetta magica della loro fantasia riescono a trasformare gli scarti in oggetti di design e in abbigliamento originale. La tendenza al riciclo è un'istanza sempre più sentita come necessaria da quanti hanno un animo “verde”, e la possibilità di riutilizzare oggetti e stoffe che hanno già apparentemente concluso il loro ciclo di vita ora sta diventando moda. Lo ha dimostrato recentemente la “Sfilata di moda riciclata: fashion re-cycle” che, in occasione del Festival delle energie alternative, ha visto sfilare in passerella i prodotti riciclati proposti da Mitzica, Pivviccì, Bello e Fatto, Kedduci e La vie en Rose, noto brand siciliano la cui titolare è Patrizia Di Dio (vicepresidente di Confcommercio Palermo), che ha presentato al pubblico la nuova linea di maglie ecologiche 2010. Ma prima ancora di "fashion recycle" l'Atelier Montevergini ha ospitato quest'anno la sfilata dal titolo “Green à porter”. Il nome è un marchio registrato da un'associazione bolognese, Impronta leggera (www. improntaleggera.org), impegnata nella promozione di uno

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stile di vita non consumistico e più rispettoso dell'ambiente che grazie a Eugenia Belluardo è approdata a Palermo e ne ha fatto il punto di aggregazione di tutti quegli artisti e stilisti che già da qualche anno si occupano di riciclo creativo. “La moda a chilometro zero”, argomento della serata, ha raccolto una ventina di stilisti: Aracne, Grazia design, Bello e fatto, Mitzica, Kedduci, Pivvicci, Dormiamoci sopra, Contemporaneamente, Zulma, Officine LinkArt, Francesca Carania, Gabriella Fiorino, Salvatore Ricca, Simonetta Russotto, Genny Gampino, Alessandra di Tommaso e Maria Grazia Cassarà. «La nostra si può definire “anti-moda” dice Mario Carroccio, titolare di Officine LinkArt che dal 2005 ha una bottega artigiana a Ca-

stellamare del Golfo e insieme alla compagna Luisa Stagno ha dato vita, oltre che all'originaria produzione di giocattoli e oggetti vari, anche ad una linea di abiti – la creatività è la nostra forza». «I nostri vestiti – sottolinea Luisa Stagno – nascono dal taglio libero, spesso non hanno neanche rifiniture. Sono abiti quasi di scena, con piccoli difetti che ne fanno la particolarità». Da quest'anno LinkArt ha anche una piccola linea per bambini. Www.officinelinkart.blogspot. com. A "Green à porter" Mitzica ha portato una rivisitazione di un abito Chanel realizzato con degli stracci che ha avuto un grande successo: «sperimento sempre – dice Alice Salmeri, stilista – adesso faremo un workshop su come reinventare le t-

Evoluzione degli scarti 1. KEDDUCI: Magliette elaborate con ritagli di stoffa; 2. BELLO e FATTO: Orecchini; 3. GENNI GAMBINO: Collana di agrumi; 4. OFFICINE LINKART: Bracciali in stoffa; 5. SIMONETTA RUSSOTTO: Copricapo: fiore carnivoro; 6. PIVVICCì: Scarpe, borse, poltrone rivestite in pvc.

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b_ tendenza «Per le aziende pubblicitarie che ancora usano i gonfaloni in Pvc dismetterli dopo l'uso è un costo perché sono rifiuti speciali. Utilizzandoli, noi facciamo un favore a loro e uno più grande all'ambiente.»

shirt, magari vecchie e da uomo, come siamo state costrette a fare noi per un errore di consegne». Mitzica è a Palermo in via Maqueda 227/229. Bello e fatto invece è specializzato in orecchini e bijoux che nascono da bottoni di tutte le forme e colori: se non si vedono non si ha idea di quanto possano essere belli in una nuova versione i bottoni di un vecchio cappotto. Per farvi un'idea visitate la loro pagina Facebook. Ma non sono solo vestiti e gioielli gli oggetti che i giovani creativi riescono a cavare fuori dai materiali più strani. Per esempio, Giuseppe Rogato e Francesco Lucia, giovani architetti palermitani, si sono inventati Pivviccì, un marchio che realizza da gonfaloni pubblicitari dismessi borse, scarpe, svuotatasche, cinture. «Per le aziende pubblicitarie che ancora usano i gonfaloni in Pvc – dice Francesco – dismetterli dopo l'uso è un costo perché sono ri-

fiuti speciali. Utilizzandoli, noi facciamo un favore a loro e uno più grande all'ambiente, perché togliamo rifiuti dalle discariche». Dal 3 luglio Pivviccì avrà un punto vendita a Capo d'Orlando, vicino alla piazza principale, e in vista c'è anche la creazione di un sistema di acquisto online che sarà avviato a breve. Ogni pezzo è unico, per vedere la collezione 2010 visitate il sito www.pivvicci.it.

LA MODA DELLE DONNE

SOPRA: momenti dalla sfilata presso il Nuovo Montevergini. A DESTRA: l'organizzatrice Eugenia Belluardo durante la sfilata "Green à porter".

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"Green à porter" è un marchio che nasce a Bologna, ma è in Sicilia che sta raccogliendo i consensi più grandi ed è qui che diventerà anche punto vendita. «L'idea è nata da un gruppo di donne stanche di starsene con le mani in mano e desiderose di dare un aiuto concreto all'ambiente e all'economia» – dice Eugenia Belluardo, socia di “Impronta leggera” – «Vista l'incapacità della nostra politica di portare avanti un progetto “verde” – continua – abbiamo deciso di fare qualcosa di concreto. Da geologa conosco i problemi legati all'inquinamento e al sovra-utilizzo delle discariche. Per questo "Green à porter" promuove la moda a chilometro zero e il riciclo dei materiali. In più vogliamo rilanciare la produzione tessile in Sicilia che è quasi scomparsa». Per l'apertura del primo punto vendita l'associazione spera di farsi affidare un bene confiscato alla mafia.

ph. Matteo Carnesi

secondo Eugenia Belluardo


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[ di SALAVATORE SALVIANO MICELI ]

Alessandro Aronadio: regista non per caso

IL CIAK SOPRA BERLINO

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lessandro Aronadio è uno di quei personaggi con cui ti fermeresti a parlare incurante del tempo che passa. Il suo primo film, uscito a maggio nelle sale, è stato immediatamente selezionato in concorso al recente Festival di Berlino. "Due Vite per Caso", questo il titolo, sfrutta due binari paralleli pur distinti, realtà ed illusione, per raccontare una storia segnata dal caso ma profondamente ancorata alla nostra realtà contemporanea.

Il giovane regista palermitano racconta il suo primo lungometraggio "Due vite per caso" selezionato al Festival di Berlino

ph. Marco Ventimiglia

Laurea a Palermo e poi Los Angeles.

«Ho sempre bazzicato i set, da “schiavo” destinato alla macchinetta del caffè ad assistente alla regia. Grazie alla mia tesi in psicologia su "Il doppio nel cinema di Cronenberg" ho vinto la borsa di studio Fulbright. Il posto era uno solo ma, nonostante nessuna “spinta”e presentato da una lettera di Giuseppe Tornatore per cui avevo fatto l’assistente alla regia per "Malena", è andata bene. È stata un’esperienza molto importante. Avevo tra gli insegnanti personaggi straordinari, molti premi Oscar, che non hanno, però, alcuna remora ad offrirti un caffè per parlare del tuo lavoro, curiosi di conoscere i tuoi cortometraggi e di aiutarti nei tuoi progetti». Proprio il tuo corto finale, giudicato il migliore cortometraggio mondiale per uno studente di cinema, ti ha dato una grande visibilità.

«Sì, "Glorybox", totalmente in coreano con una sola attrice, liberamente ispirato all’"Alcesti".

Il mio professore, quando ha saputo il tema del corto, mi ha guardato chiedendomi “Ma perché?”. Io, però, credo che sia i corti che l’opera prima devono risvegliare un po’ di curiosità, fare capire che su di te si può investire e puntare». Dopo Los Angeles il ritorno in Italia. «Sono tornato a Palermo per un breve periodo prima di trasferirmi a Roma dove ho lavorato da sceneggiatore per la televisione. Poi è nata l’idea che ha portato al mio primo film. Mi sono imbattuto per caso nel racconto "Morte di un diciottenne perplesso" di Marco Bosonetto e, dopo averlo contattato, cercando tra le pagine bianche di Cuneo il suo cognome e spacciandomi per un suo amico al telefono con la madre, abbiamo deciso di iniziare a scrivere il film senza alcuna rete di protezione». Ed è nato "Due vite per caso", il tuo primo lungometraggio. Caso, doppio, ma anche tanta realtà contemporanea.

«Il doppio e la casualità mi hanno sempre affascinato. Sono tematiche che divertono ma allo stesso tempo angosciano perché, indipendentemente dall’essere ricco o meno, dall’avere o no studiato, la nostra vita può dipendere dal verificarsi o meno di certi piccoli eventi. In un momento storico come questo, poi, in cui il precariato condiziona tutto il nostro tempo, le nostre vite diventano davvero "vite per caso". Ho voluto sfruttare questa suggestione per raccontare anche la nostra realtà e, parafra-

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sando il film dei Coen ("Non è un paese per vecchi" – n.d.r.), come ho già detto a Berlino, città che ospita un punto di vista opposto al nostro, si potrebbe dire che l’Italia "non è un paese per giovani". Giovani che spesso sono costretti, nonostante la preparazione, ad aspettare in una sala d’attesa perché il loro paese non crede in loro. Proprio per questo, sono contento che molti abbiano trovato nel mio film un realismo forte in grado di rappresentare l’oggi che viviamo».

meno, però, ed è la cosa che più mi importa, resta comunque un sassolino nella scarpa». Ci hanno provato in tanti ma tu come racconteresti Palermo?

«Germi diceva “I siciliani sono italiani due volte”. Io vorrei raccontare le contraddizioni di questa città, bellissima ma difficile, che sembra quasi vergognarsi dei proprio figli e dei propri pregi. Vorrei raccontare una Palermo lussuriosa, affascinante pur con le tante contraddizioni Subito un Festival importante come Ber- presenti. Palermo è un personaggio, non potrà mai essere uno sfondo. Non ti abitui lino, unico film italiano in concorso. «È stata un'emozione enorme anche per- mai né alla bellezza né alla tragicità di ché Berlino negli anni scorsi è stata estre- questa città». mamente rigida con il cinema italiano. Prossimi progetti? Durante le riprese pensavamo molto di «C’è il progetto di un nuovo film che dopiù alla sopravvivenza giornaliera che a vrebbe essere un "on the road" che arritutto il resto, e quando ci siamo trovati verà sino in Sicilia. Sarà una commedia in limousine con Isabella Ragonese, ci cattivella alla Dino Risi con punte, spero, guardavamo chiedendoci quasi cosa ci alla Ferreri, in grado di raccontare questa facessimo lì in mezzo. È stato bellissimo e Italia sempre più divisa in due. Credo che sono contento di avere presentato un film il cinema adesso debba prendere il posto un po’ disturbante, non necessariamente di una televisione divenuta ormai un’arma di intrattenimento. Il film può piacere o di anestetizzazione di massa».

ph. Marco Ventimiglia

«Palermo è un personaggio, non potrà mai essere uno sfondo. Non ti abitui mai né alla bellezza né alla tragicità di questa città.»


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Brevi dal cinema "Nella Terra del Caos”: Pirandello e la sua Sicilia di FABIO VENTO

È uscito da poco il film documentario "Nella terra del Caos" per la regia di Alberto Castiglione, regista palermitano che vanta la direzione artistica della prima edizione del Festival dei Giovani di Palermo e che si è distinto nella produzione di documentari. Il racconto si impernia sul carteggio di fine '800 fra un giovane Luigi Pirandello e un suo compagno di liceo, Giuseppe Schirò: lettere che non soltanto ripercorrono l’itinerario di un’antica amicizia fraterna, ma che ricompongono tanti frammenti di vita – considerazioni sull'esistenza, nostalgie sottili, ambizioni latenti, ironie beffarde – della giovinezza del celebre scrittore. Sul filo dell'amore e della nostalgia, il futuro premio Nobel rievoca quella Sicilia che dovette lasciare per i suoi studi, anticipando i temi della sua futura produzione letteraria. Ne scaturisce un viaggio che è geografico, poetico e storico, e che da Porto Empedocle attraversa l'entroterra agrigentino per approdare alle miniere di zolfo di Caltanissetta che il padre di Pirandello gestiva. Il documentario è prodotto da Koiné Film con il sostegno finanziario di APQ "Sensi Contemporanei", dell'Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana, CineSicilia, Sicilia Film Commission, Ministero per lo Sviluppo Economico e MIBAC.

Dentro gli occhi di Rita

ph. Giulio Azzarello

di SALVATORE SALVIANO MICELI

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Più che di corto si dovrebbe parlare di piccolo gioiello accostandosi a "Rita" di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. Girato interamente in digitale, nel vecchio quartiere dell’Arenella, "Rita" si porta dietro quel senso misterioso tipico del viaggio tra realtà e illusione. Viaggio che passa negli occhi privi di vista della straordinaria bambina protagonista (Marta Palermo), realmente non vedente. Viaggio che inizia tra le pareti di uno spazio chiuso e si conclude tra le onde di un mare invernale. Prodotto da Massimo Cristaldi, con la partecipazione di Fabrizio Mosca, "Rita" è già passato sugli schermi dei Festival Cinematografici più importanti del mondo, da Rotterdam a Cannes, conquistando premi in quasi tutti i continenti. Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, entrambi siciliani, con un passato da sceneggiatori e consulenti per lo sviluppo progetti per Fandango e Filmauro, puntano il loro obiettivo sullo sguardo della piccola protagonista. Non ci è dato vedere, se non alla fine, cosa le accade intorno così da restare, anche noi spettatori, imprigionati nella sua cecità. Diciannove minuti ricchi di delicatezza e di mistero. Un flusso di immagini accompagnato da una sonorità profonda e da qualche sparuta battuta. Opera prima per i due registi già impegnati nella pre-produzione del loro primo lungo, "Salvo", anche questo da girare tra i quartieri dell’Arenella e di Vergine Maria. Lo aspettiamo, ma dopo la presentazione a Palermo di questo piccolo grande film che è "Rita".


[ di MARINA GIORDANO ]

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del progetto “Others: sguardi mediterranei sull’arte contemporanea”: a Catania, presso la Fondazione Puglisi Cosentino, andranno quelle provenienti dalle Biennali di Istanbul e Atene, mentre il Museo Riso, insieme alla GAM, ospiterà a Palermo video, film, dipinti, foto, sculture e installazioni di 26 artisti che hanno partecipato alla III Biennale internazionale d’arte di Marrakech (2009). La mostra di Palazzo Riso, intitolata “Una proposta per l’articolazione di opera e luoghi. Parte 2” e curata dal critico Abdellah Karroum, non intende presentarsi come una mera riproposizione di quella allestita in Marocco presso il Palais Bahia (monumento storico del XIX secolo di proprietà della famiglia reale), ma tiene conto della specificità architettonica e identitaria del palazzo palermitano, non limitandosi a offrire al pubblico opere d’arte finite, ma anche lavori ‘in costruzione’, aperti a ricevere una nuova veste dalla diversità degli spazi e del contesto. L’esposizione unifica le due sezioni in cui era articolata la versione di Marrakech, "Works and Places" (Lavori e spazi) e quella video "Freedom?" (Libertà?), in cui il punto interrogativo ha il valore di

apertura, di problematizzazione di un concetto che non può essere racchiuso entro un’idea univoca. Molti degli artisti coinvolti riflettono sul concetto di spazio come unità abitativa, la stanza o la casa come luogo del personale che tende a divenire politico, luogo dell’isolamento, della preghiera, del lavoro o della concretizzazione delle proprie paure o dell’ispirazione creativa. Nei dipinti della portoghese Sofia Aguiar (1963, Porto), ad esempio, lo spettatore è condotto verso uno spiazzamento visivo che solo in un secondo momento gli fa scoprire, dietro quadretti a olio finemente decorati, un mondo di insetti giganti, visualizzazione ed esorcismo del suo terrore per questi esseri. L’installazione di Tomàs Colaço (1974, vive tra Lisbona e Tangeri), "Pension Palace-Room 11 – the Bedroom of the forcing writer", riproduce la stanza d’hotel di un misterioso e anonimo scrittore, con una grande pittura dello Stretto di Gibilterra, che unisce le due sponde di Marocco e Portogallo, a fare da sfondo; quella di Jean-François Fourtou (1964, vive e lavora tra Marrakech e Madrid), "Mes maisons", ricostruisce fuori scala una camera da letto troppo grande da

DALL'ALTO: Monde sous pression di Batoul S'Himi, 2009 - I AM NOT AFRAID di Louis Botha a Johannesburg, 2002 FACE OF DAFUR di Jan Smuts a Johannesburg, 2007

• Fino al 28 novembre MARRAKECH A PALERMO, a proposal for articulating works and places (parte 2); Palazzo Riso, in c.so V. Emanuele 365, da martedì a domenica ore 10-20, giovedì e venerdì ore 10-22; chiuso lunedì tranne i festivi; infoline 091.320532-22. Galleria d'Arte Moderna, in via Sant'Anna 21, da martedì a domenica ore 9.30-18.30; chiuso lunedì; infoline 091.8431605. • Fino al 7 novembre ATENE A CATANIA, Away and Boil your Head & ISTANBUL A CATANIA, What happens to the hole when the cheese is gone?; Fondazione Puglisi Cosentino (Palazzo Valle), in via V. Emanuele II 120, da martedì a domenica ore 10-13.30 e 16-19.30; sabato chiusura serale alle ore 21.30; chiuso lunedì; infoline 095.7152118. • BIGLIETTO intero 6 €, ridotto 3 € (gruppi minimo 15, studenti universitari con documento), integrato 3 € per i visitatori che esibiscono, entro una settimana, il biglietto acquistato a Palazzo Valle a Catania o a Palazzo Riso; ridotto 1 € residenti a Palermo e provincia e Catania e provincia; gratuito (giovani fino ai 18 anni, persone con più di 65 anni, scolaresche, docenti, diversamente abili con accompagnatore, guide turistiche, giornalisti, membri Amici del Museo Riso).

INFO MOSTRE

uando si pensa a una biennale di arti visive, la mente fa immediatamente riferimento a quella di Venezia, che dalla sua nascita, nel 1895, è sempre stata un appuntamento imprescindibile per addetti ai lavori e appassionati del contemporaneo. In questi ultimi decenni, in modo particolare dagli anni Novanta, lo scenario internazionale si è però popolato di una serie innumerevole di rassegne biennali che, prendendo più o meno spunto dal modello lagunare, propongono alcuni dei proteiformi aspetti dell’arte d'oggi, contaminando linguaggi e problematiche, riflettendo sull’incontroscontro tra culture, sui concetti d’identità e differenza, di Nord e Sud del mondo, sull’idea di confine o su quella di multiculturalità. Dai primi di luglio, e sino al mese di novembre, tre delle più interessanti biennali del Mediterraneo saranno presenti con un’ampia selezione di opere in Sicilia, nell’ambito

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"Others: sguardi mediterranei sull'arte contemporanea" Marrakech, Istanbul e Atene approdano a Palermo e Catania.

biennali del mediterraneo

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femminile e mettendola in relazione con l’idea di confine contesto geopolitico, spesso fonte di tensione e in continuo mutamento in molti paesi del mondo, specie in Medioriente. Quest’ultimo aspetto, quello del luogo geografico come intreccio di vita privata e dimensione collettiva e culturale è uno dei leitmotiv di molte delle opere presenti in mostra, che spesso tematizzano il viaggio come recupero di una memoria personale, familiare, e al

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el progetto congiunto tra Palermo e Catania “Others: sguardi mediterranei sull’arte contemporanea” il capoluogo etneo ospita a Palazzo Valle, sede della Fondazione Puglisi Cosentino, la mostra “What happens to the hole when chees is gone”, con opere di 26 artisti selezionati dal collettivo curatoriale WHW provenienti dall’11ma Biennale di Istanbul legate al tema del difficile momento di crisi economica globale, e “Away and boil your head”, che raccoglie i lavori di 18 artisti partecipanti alla prima e alla seconda Biennale di Atene, selezionati da “XYZ”, Xenia Kalpaktsoglou, Poka-Yio ed Augustine Zenakos, codirettori della manifestazione, e imperniati sul tema del vissuto personale in un momento storico di fallimento sociale. Al progetto partecipa anche la Fondazione Brodbeck, che ospiterà tre artisti in residenza, provenienti da Marrakech, Istanbul e Atene.

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CATANIA: L'ARTE CONTINUA

vivere, scenario di uno straniamento che coinvolge anche in questo caso lo spettatore-voyeur. Il lavoro di Younès Rahmoun (Tetouan, 1975), "Ghorfa_4, Al-âna / Hunâ", ripropone uno spazio della meditazione, il suo Gorfa, simile a quello della sua casa natale sulla catena montuosa del Ris, mentre Batoul S’Himi (1974, vive e lavora a Martil, Marocco) problematizza l’idea di casa come luogo del rischio, legandola a una riflessione sulla condizione

contempo come il riallacciarsi di fili e nodi che legano alla propria cultura d’origine (Clàudia Cristòvão). L’antagonismo tra natura e cultura, come anche la condizione del déplacement, dello sradicamento, ritorna in molti autori, da Yto Barrada a James Webb, autore della serie fotografica con sonoro che documenta un intervento site specific, dal titolo "There’s no place called home, non c’è uno spazio che può essere chiamato casa".

SOPRA: UTHANDO, Graff by FAITH47 a Cape Town, 2007 - DALL'ALTO A DESTRA: drawing 4, di Darinka - Senza titolo di Sofia Aguiar - Pirate Jenny di Darinka - Monument for the unknow hooligan di Em-Key.

DA SINISTRA: Senza titolo, installazione di Seamus Farrell - Paper Rock Scissors di Jinoos Taghizadeh. IN BASSO: Etcetera di Nathali Barki.

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[ di FEDERICA SCIACCA ]

TUTTO IL PRIDE DI PALERMO Una settimana di eventi all'insegna dell'asterisco fucsia: fatti, numeri e riflessioni sul nostro primo LGBT Pride.

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TUTTI I NUMERI DEL PRIDE ph. Alberto Romano

more, diritto, riscatto, orgoglio e dignità. Il 19 giugno 2010 queste parole, tra una pioggia di asterischi fucsia, paravano a festa Palermo. Una città dal volto nuovo, libero, senza stereotipi, una città felice delle sue contraddizioni. Il serpentone di circa 9.000 persone che ha sfilato per le vie del centro, da piazza Magione fino a corso Vittorio Emanuele e ancora da via Cavour fino al Teatro Massimo, ballava e cantava, si faceva sentire con ogni mezzo, stanco del troppo silenzio attorno. C'erano camion carichi di musica, coriandoli, stelle filanti e perchè no?, prime donne. C'erano cerchietti di piume e vestiti scintillanti, ma prima di tutto c'era la voglia di divertirsi, di urlare, di smettere di far finta di niente. E poi, c'erano anche le persone di tutti i giorni, vestite come tutti i giorni, come le vediamo sempre, perchè essere gay non significa indossare pallettes. La gente non si giudica dal suo carnevale. Il pride, qui come altrove, è stato un

9.000 partecipanti al corteo 1882 amici su Facebook 71 associazioni e movimenti coinvolti 23 sponsor, enti patrocinanti e sostenitori diretti 30 eventi collaterali tra incontri e dibattiti


momento per uscire allo scoperto, per dire alla città: "ci siamo anche noi e non facciamo niente di male". Perchè in fondo quello di cui si chiede il diritto non è altro che amore. Ma farlo, sfilare in una città a volte davvero difficile come Palermo, ha forse un peso che vale il doppio. Era rimasta tra le ultime città in Italia, infatti, a non avere mai ospitato un pride, un ritardo che Annete Bansa, presidente Arcigay Palermo spiega così: «Il fatto è che ci siamo davvero attivati un anno fa, il circolo esiste da molto sulla carta ma si è irrobustito solo quando le violenze omofobiche accadute a settembre hanno fatto sentire come urgente la voglia di scendere in piazza. Poi, Articolo 3 con la sua ventennale esperienza è stato trainante per il coordinamento Stopomofobia, e da lì si sono aggregati in tantissimi. Così è nata e si è fatta forte la voglia di realizzare questo progetto comune».

Nel 1980 morivano a Giarre Antonio Galatola e Giorgio Agatino Giammona due ragazzi di 15 e 25 anni macchiati dall'enorme colpa di essere gay. Pochi mesi dopo, a Palermo, in reazione a quest’avvenimento, nasceva il primo circolo Arcigay d’Italia. Siamo nel 2010. Sono passati trent'anni. Ed è stato anche in occasione di questo anniversario che Palermo si è svegliata e fatta location dell'evento. La macchina che si è messa in moto è stata colossale, il Coordinamento Stopomofobia ha raggruppato una galassia di associazioni, movimenti, collettivi, centri sociali, sindacati, di cui, tra l'altro, solo in minima parte del panorama gay-lesbo–bisexualtransgender, e questa è stata la vera novità. E loro, con Palermo tutta (o almeno tanta) si sono attivati su tutti i fronti, per dare vita a quella che è stata una settimana all'insegna della cultura alla diversità.

ph. Alberto Romano

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Alcuni momenti e volti del corteo del 19 giugno 2010 che si è svolta da Piazza Magione fino a Piazza Verdi, passando per Corso Vittorio Emanuele e via Cavour.

ph. Alberto Romano

Il cammino verso il pride è stato lungo e intenso. Tutto con un unico comun denominatore: la libertà dei sentimenti e l'orgoglio di provarli.

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Il cammino verso il pride, di cui Vladimir Luxuria è stata madrina, è stato lungo e intenso. Tra seminari, convegni, dibattiti pubblici, spettacoli musicali e teatrali, come la performance inedita di Emma Dante dal titolo “Sei Bellissima” creata appositamente per il Sicilia Pride e costruita sugli spettacoli di quella che è una tra le migliori registe italiane. Sono andate in scena sue opere come “Mishelle di Sant’Oliva” e “Le Pulle”, ma ci sono stati anche incontri di danza, cinematografici e feste. Tutto con un unico comun denominatore: la libertà dei sentimenti e l'orgoglio di provarli. «La risposta di Palermo è stata molto positiva, al di là anche delle aspettative, non avevamo previsto questi numeri, quest'affiatamento» - continua Annette Bansa «Siamo riusciti a rendere partecipi anche le istituzioni, e ora sentiamo forte la richiesta da parte di tanti di andare

avanti, di non fare finire qui questa esperienza. C'è voglia di continuare a collaborare con tutto il Coordinamento, affinchè ci sia sempre più accettazione da parte della città. Non ci fermeremo». «Sono certo che il pride qualcosa cambierà. Anzi, qualcosa ha già cambiato. La Regione, dopo il successo dell'evento sta istituendo un tavolo di consultazione con le associazioni coinvolte per affrontare una legge per le coppie di fatto e contro le discriminazioni»: ha continuato Claudio Lo Bosco presidente dell'associazione Omosossuale Articolo 3 (che fa riferimento all'articolo della Costituzione). E conclude: «E non mi sembra poco». Felicitaaaàà... è sulle note della canzone di Viola Valentino, "Comprami, io sono in vendita", che si è chiusa la festa della visibilità e dell'orgoglio. Felicità. Più universale di così!

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b_ libri

b_ libri «Avere un luogo dove esporre i nostri lavori fu un'esperienza importante perché a Palermo, negli anni Sessanta non esisteva niente di simile.»

[ di ADRIANA FALSONE ]

DIETRO LE MILLE BARCHE BLU Maurilio Catalano, pittore e professore all'Accademia di Belle Arti, racconta la sua vita di bottega nel libro "Gli asparagi du zzu Nanà"

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ph. Alberto Romano

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ono ricordi, frammenti di memoria ricostruita attraverso dettagli sul filo del tempo che non passa, immortalato nei colori e nelle tele di chi, da quel luogo, ci è passato e, magari, ci passa ancora. Una raccolta di pensieri ed episodi vissuti dentro la bottega di un artista. “Gli asparagi du zzu Nanà” è un agile libretto “ambientato” dentro la galleria “Arte al Borgo” in via Mazzini e, ovviamente, nella vita della famiglia del suo direttore, Maurilio Catalano. Dalle prime mostre, con le difficoltà di far apprezzare al pubblico palermitano la lontana arte giapponese, alle massime di saggezza sempre utili. La galleria nasce nel 1963, nome indicato da Ubaldo Mirabelli. «Avere un luogo dove esporre i nostri lavori – scrive Catalano - fu una esperienza importante perché a Palermo, negli anni Sessanta non esisteva niente di simile. Solo la libreria Flaccovio ospitava delle mostre». Via via cominciano a succedersi incontri e visite: «Organizzavamo serate in galleria a base di uova sode, carne arrosto, dolci e tanto

vino. Poi ci mettevamo seduti in posti di fortuna o per terra: parlavamo di tanto e di tutto. Ricordo che in occasione delle prime inaugurazioni, per risparmiare e per darci un tocco di originalità, in galleria offrivamo, al posto di tartine e spumante, patate bollite e vino di Partinico». Difficile citare qualche visitatore senza rischiare di commettere un torto dimenticando qualcun altro. Albeggiani, Bonanno, i Buttitta, Bufalino, Guttuso, Scianna, Tedesco, Dolci, Uccello, Natoli, Sciascia. Quest’ultimo, negli anni Settanta si presenta in galleria in un grigio pomeriggio invernale: «Da quel giorno tutti i pomeriggi, frequentò la galleria per vent’anni di seguito, trasformandola, diceva, in un circolo di paese. Arrivava ogni giorno, intorno alle cinque, accompagnato dall’avvocato Perna e dal giudice Nasca, suoi grandi amici, in una fatiscente 500 Fiat colore avorio. Alcune volte Sciascia, per pochi "u zzu Nanà", raccontava delle storie, come quella del vecchio del suo paese, Racalmuto, cieco dalla nascita, che alla sua domanda su come vedeva la situazione italiana, rispondeva: “A viju nivura”». Arte significa anche confrontarsi con lo scetticismo della gente e cercare

di farla apprezzare assecondando i mondi più curiosi: «Antonino Uccello, che aveva allestito nel siracusano una casa museo delle tradizioni contadine più autentiche, volle organizzare una mostra nella mia galleria. Però non si trattava della solita mostra: infatti, piuttosto che esporre dei dipinti, venne allestita una grande tavola sulla quale vennero esibite moltissime qualità di dolci tipici della zona di Siracusa. Il titolo della mostra fu “Mangiar siracusano". Gli invitati dimostrarono il loro entusiasmo divorando tutto». La galleria si trovava e si trova tutt’ora in via Mazzini. «Nei pressi della galleria, molti anni fa, i locali notturni erano le case delle prostitu-

te. Quel giorno i sindacati avevano proclamato sciopero nazionale per tutte le categorie. La signora di fronte la galleria che per mestiere faceva la prostituta, venne seminuda da me e con aria aggressiva e sindacale mi disse “Prufissuri, noi come dobbiamo comportarci con lo sciopero? Io ero dell’idea di scioperare”. Con molto garbo le risposi: “Mi sembra una buona idea”. Tornò nel suo locale e chiuse la porta, aderendo allo sciopero». Maurilio Catalano, pittore e professore all’Accademia di belle arti, ha portato in giro per il mondo i colori della Sicilia attraverso le sue barche colorate su sfondo blu.

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b_ libri

b_ libri

Scripta manent [ a cura di ADRIANA FALSONE ]

Maurilio Catalano Gli asparagi du zzu Nanà 81 pagg / 10 € Pungitopo Aneddoti e curiosità per raccontare la vita che ruota intorno a una delle più antiche gallerie d’arte di Palermo, “Arte al Borgo” in via Mazzini 43. Maurilio Catalano racconta cinquant’anni di storie in galleria descrivendo le esposizioni più suggestive e i personaggi più pittoreschi. Senza tralasciare, ovviamente, qualche aneddoto legato alla vita familiare: «Mio padre Eustachio usava spesso raccontarmi delle storie, per me lezioni di vita e di moralità. Un giorno mi raccontò di un vecchietto che, seduto sulla scalinata di una chiesa, stava consumando il suo misero pasto. Un signore lo chiamò per dargli l’elemosina. Il vecchietto gli rispose: “Dopo. Ora sto mangiando”. Spesso si è convinti che si può fare del bene quando si vuole, senza curare la sensibilità di chi lo deve ricevere».

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A.Camilleri e C.Lucarelli Acqua in bocca 108 pagg / 10 € Minimum fax

Giorgio Vasta Spaesamento 117 pagg / 9,50 € Laterza

Daniela Gambino Le cattive abitudini 48 pagg / 12 € Drago edizioni

G.Lo Bianco e S.Rizza L'agenda nera della seconda Repubblica 448 pagg / 15 € Chiarelettere

Simon Daniels La crosta dell’inferno 234 pagg / 16 € Rizzoli

Marinella Fiume Feudo del mare 135 pagg / 14 € Rubettino

Il giallista siciliano più famoso, Andrea Camilleri, incontra l’esperto di misteri italiani per eccellenza Carlo Lucarelli. Così i protagonisti dei loro romanzi si confrontano regalando ai lettori una storia mozzafiato nel romanzo “A quattro mani”. Il commissario Salvo Montalbano lavora insieme con l’ispettrice Grazia Negro ad un insolito omicidio in cui la vittima viene ritrovata con un pesciolino in bocca: il caso è nelle mani della Negro, che, intuendo ci sia di mezzo la mafia, chiede aiuto al collega siciliano. Il romanzo presenta una struttura insolita e non convenzionale: un collage di lettere, biglietti, ritagli di giornale, rapporti e verbali, pizzini che fanno rocambolescamente la spola fra i due detective. Gli autori riescono perfettamente nell’intento di realizzare una jam session narrativa.

Un viaggio nei mali dell’Italia partendo dall’agonizzante Palermo. Lo scrittore Giorgio Vasta nel suo “Spaesamento” prende le misure del presente italiano immergendosi nella vita quotidiana. Il suo è un avvicendarsi ad accidenti apparentemente irrilevanti, come passeggiare in riva al mare oppure perdersi tra i vicoli, per confrontarsi con la vera vita, la brutalità del Paese tragicomicamente irreale. Palermo diventa un paese “spaesato”, appunto, in cui il fantasma del premier, sembra invadere ogni cosa, regalando un po’ di pessimismo. Tre giorni palermitani regalano al lettore una finestra sul mondo. Alla fine si rimane con il fiato sospeso aspettando l’inevitabile reazione della gente. C’è chi va allo sbando, chi sceglie la via di fuga. Chi preferisce rimandare a tempi migliori la scelta.

In ognuno dei sei racconti – “Panda Revolution”, “Con amore per favore”, “L'apocalisse delle cose”, “Arrivederci amore ciao”, “Aragosta blues” e “Le cattive abitudini”, da cui è tratto il titolo del libro, Daniela Gambino racconta la fine di qualcosa o qualcuno. Un'apocalisse, come lei stessa l’ha definita. Ora è un'automobile, un prosciutto, un pesce, una donna, un'aragosta, perfino se stessa: “La mia è un’apocalisse laica e carnale, fatta di mortadelle, traffico, smog, malanni creati dall’uomo negli ultimi cinquant’anni. Disoccupazione, precariato, inquinamento del mare. La fine dello stupore, della sorpresa, degli ideali condivisi. Un’apocalisse speranzosa di redenzione”. Sei racconti che fanno riflettere accompagnati dalle illustrazioni colorate di Marco Cingolani.

Una fotografia degli ultimi diciotto anni di insabbiature, falsità e depistaggi. Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza ne “L'agenda nera della seconda Repubblica” partono dalla strage di via D’Amelio, per ricostruire i retroscena, le indagini, i processi, dichiarazioni, ritrattazioni, arresti e minacce. E il ribaltone politico che ha portato alla nascita di Forza Italia. Fino alla nuova inchiesta di Caltanissetta che vede indagati alti ufficiali di polizia. In attesa degli esiti dell'indagine, al lettore si impone la domanda: chi li ha aiutati? La verità è richiesta a gran voce dai familiari ma anche dai cittadini che in Borsellino hanno visto il simbolo più alto delle istituzioni. Quelle stesse che probabilmente lo hanno tradito. Chiude il libro un'intervista al procuratore aggiunto di Caltanissetta Nico Gozzo.

Sara Salemi è vicecapo della Sezione minori della Polizia. è una donna spigolosa e solitaria. Si aggira per Palermo in cerca di verità e ripete quasi ossessivamente “Distruggi la mia città. Bruciala. Macina ogni sasso, riducilo in polvere. Radi al suolo Palermo e spargi il sale sulle sue rovine, perché a nessuno venga in mente di ricostruirla”. Simon Daniels alias Davide Camarrone nel suo nuovo libro “La crosta dell’inferno” affronta dei temi molto duri: la scoperta di un vasto giro di pedofilia nel centro storico della città trasforma il suo commissario in un bersaglio da colpire prima possibile. Così la Salemi da cacciatrice di cattivi diventa una preda da eliminare per mettere al sicuro gente insospettabile che si nasconde dietro una maschera di assoluto perbenismo.

è un ritratto delicato ambientato in un comune siciliano senza tempo e senza luogo. Si chiama “Feudo del mare” e qui Costanza diventa sindaco. Una governante come tanti in quella inattesa primavera siciliana che ha testimoniato l’elezione diretta del primo cittadino. E hanno vinto, a maggioranza, le donne. Fiducia, rispetto ma soprattutto coerenza. Una stagione breve ma importante. Marinella Fiume, già sindaco di Fiumefreddo, dopo “Celeste Aida. Una storia siciliana” regala ai lettori “Feudo del mare. La stagione delle donne”: le vicende di chi ha scelto di rimanere e andare contro i soprusi e le angherie di una terra saccheggiata e ormai dormiente. Un tempo questo comune era stato pieno di risorse economiche, dando perfino lavoro ai disoccupati provenienti dall’interno dell’Isola. Ma adesso non è più così.

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b_ libri

b_ libri

Valentina Gebbia PALERMO, MANUALE DI SOPRAVVIVENZA 105 pagg / 10 â‚Ź Edizioni Viaggidicarta

Giusy La Piana Strategie di comunicazione mafiosa 120 pagine / 12 â‚Ź Sbc Edizioni

Anna Antonini Anche i prof hanno un cuore 218 pagg / 14 â‚Ź Nuova Ipsa Editore

R.Puglisi e A.Turrisi Era d'estate 144 pagg / 12 â‚Ź Pietro Vittorietti Edizioni

Aa.Vv. Salina, la sabbia che resta 240 pagg / 14 â‚Ź Dario Flaccovio

Aa.Vv. Niente accade. Niente 244 pagg / 15 â‚Ź Qanat Editore

Gianluca Scaglione La notte è piĂš nera 156 pagg / 13,50 â‚Ź Albatros

Antonella Caggiano Cronaca di uno Zen annunciato 96 pagg / 12,50 â‚Ź Albatros

Un libro che farĂ discutere. Una scrittrice che non le manda a dire, stanca di lamentele sterili e silenzi. Palermo viene raccontata come una cittĂ splendida e surreale in cui la mafia è solo “una delle tante anomalie". Un manuale esilarante, duro e schietto, per riuscire a trasformarsi in “palermitani puriâ€?, quelli che ormai “non se la prendono piĂšâ€?. Vizi atavici, deliri di onnipotenza, raccomandazioni, illegalitĂ e corruzione generalizzate, passando per il lavoro, gli uffici pubblici, i concorsi, la spazzatura e tanto altro. Per ritrovare le mille veritĂ nascoste di una delle cittĂ piĂš affascinanti del pianeta. Per sorridere anche, ma a denti stretti. ÂŤIn amore – dice la scrittrice innamorata della sua cittĂ nonostante tutto – nessuno cambia mai davvero. Questo vale anche per le cittĂ ?Âť

Qual è il linguaggio degli uomini di Cosa Nostra? Giusy La Piana in “Strategie di comunicazione mafiosaâ€? cerca di rispondere a questa domanda analizzando pizzini, dichiarazioni, intercettazioni, interviste, appunti, lettere, libri contabili e autobiografie. La comunicazione della mafia è molto piĂš di un linguaggio: non è solo un codice ma è soprattutto un ragionamento. GiĂ , perchĂŠ dietro le frasi apparentemente senza senso e sgrammaticate si cela in realtĂ una implacabile logica di controllo. Il sistema mafia è letale e complesso: fedeltĂ ai "valori della famiglia" e la consapevolezza che ogni gesto, ogni parola detta, o meno, possa determinare la differenza fra continuare a vivere o morire. Nel testo il linguaggio di Cosa Nostra viene analizzato sotto il profilo criminologico comunicativo.

Duecento voci, dalla “aâ€? alla “zetaâ€? descrivono con ironia e franchezza vari aspetti del mondo scolastico. I problemi degli accenti, dell’utilizzo dell’â€?hâ€? e dell’apostrofo, i disordini in classe, le scuse utilizzate dagli alunni pur di non studiare. E poi ancora, i compiti da correggere, quelli da assegnare, gli errori di valutazione e anche storie drammatiche. Questo e tanto altro è il divertente “Anche i prof hanno un cuore. Piccolo catalogo di vita scolasticaâ€?, scritto da Anna Antonini, una docente di Lettere in una scuola media di Palermo. Il testo è “suggeritoâ€? ai docenti agli esordi, che trovano consigli e piccole dritte, “consentitoâ€? ai genitori che desiderano sapere qualcosa di piĂš sulla scuola, e “non è vietato agli studentiâ€? che dovrebbero capire meglio gli insegnanti.

Le testimonianze di chi, l’estate delle stragi, c’era davvero. Ricordi, sensazioni, impressioni. Il racconto delle metamorfosi, delle richieste di giustizia che sono nate nel nome e nel ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Roberto Puglisi e Alessandra Turrisi nel libro “Era d'estateâ€? danno voce a Pietro Grasso, Tony Gentile, Paolo Briguglia, Ugo BarbĂ ra, Alessandro Rizzo, Gregorio Porcaro, Marcello Alessandra, Francesco Campagna, Alessandra Siragusa, Giusto Catania, Raoul Russo, Umberto Lucentini e tanti altri in un racconto corale e sentito. Cosa rimane nella mente e nel cuore di quella estate? Dopo l’attentato a Giovanni Falcone, massacrato con la moglie e gli uomini della scorta mentre tornava a casa, e quello a Paolo Borsellino, ucciso un attimo prima di suonare il citofono di sua madre.

Un esperimento a sei mani che stupisce e coinvolge. Tre scrittori, Giacomo Cacciatore, Raffaella Catalano e Gery Palazzotto si sono cimentati nel giallo corale: “Salina, la sabbia che restaâ€? riuscendo perfettamente nell’esperimento. A Salina, il magistrato Ottavio Lodato viene ucciso nella sua villa. LĂŹ lo aspettava Sofia, la sua amante peraltro minorenne dalla quale ora tutti pretendono risposte. Di colpo, un’estate come le altre, diventa diversa. E il delitto rischia di essere una miccia pericolosa pronta a innescare una reazione a catena tra rancori, segreti e ricatti sessuali. Per il comandante dei carabinieri Bartolo Italiano, che deve gestire il caso, e il giornalista Nino Torta, che scrive e stampa “Il vento delle Eolieâ€?, il nuovo fattaccio diventa un problema difficile da gestire senza conseguenze.

I personaggi sono ironici, crudi, irriverenti. A volte irreali eppure fedeli, in un certo qual modo, a cosa significa realmente vivere in Sicilia. Sono trenta racconti che spiegano proprio questo, partendo dall’immobilismo del contesto dentro cui “Niente accade. Nienteâ€?, come suggerisce il titolo del libro di Elio Carreca, Sandro La Rosa e Antonio Musotto. Una carrellata di personaggi dalle piĂš svariate attivitĂ : professionisti, medici, spie, impiegati, lavoratori socialmente utili, con un reddito, una famiglia, una maschera sociale, con la voglia imperiosa ma sempre celata di fare, crescere e, perfino, innamorarsi, ovvero di vivere con una speranza di riscatto. Storie surreali eppure verosimili che portano il lettore dentro un abisso di nichilismo e solitudine, immobile e sempre uguale a se stesso. Avviene in Sicilia, o ovunque.

Stefano è un ragazzo di terza media. Bravo, abbastanza inserito in classe, ogni tanto un po’ taciturno. Conosce Enrico e la sua vita cambia per sempre. Decidono di scoprire come funziona la vita, togliendola. Prima una lucertola, poi un coniglio, e infine, un essere umano. Gianluca Scaglione in “La notte è piĂš neraâ€?, racconta il lato piĂš oscuro dei suoi coetanei: perchĂŠ scattano certi meccanismi perversi? Scorrevole e fluido, il racconto trascina dentro l’universo piĂš nero dei giovani, facendo riflettere su Dio, la vita, la famiglia e l’origine del male e del bene. Lascia solo un grande interrogativo: è possibile scegliere? Gianluca Scaglione si diletta anche con la produzione di video e su youtube è possibile trovare diverse clip divertenti sulla cittĂ di Palermo e sui vizi dei suoi abitanti sotto lo pseudonimo BolidiSolidi.

Insegnare allo Zen significa confrontarsi ogni giorno con problemi molto diversi dalla cultura. Non è una questione di apprendimento e di studio. I ragazzi che frequentano la scuola provengono da realtĂ molto difficili e diverse. Entrare in classe significa, per molti, ingannare il tempo, per altri perderlo. Per altri ancora è solo un modo per continuare il disordine iniziato in strada. Ma c’è qualcuno che vuole cambiare il quartiere e per quel qualcuno vale la pena lottare. Antonella Caggiano in “Cronaca di uno Zen annunciatoâ€? racconta la sua esperienza: “Mi è capitato lo Zen come secondo anno di insegnamento. Un’esperienza umana unica e irripetibile. Tante volte mi sono sentita venire meno le forze ma mai il coraggio o l’entusiasmo che ancora mi spingevano a meravigliarmi di ciò che mi accadeva intornoâ€?.

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Terzo anno di scuola media. Stefano, protagonista di questo romanzo di confine, diventa amico di Enrico, un ragazzo molto taciturno, proveniente da una famiglia benestante e appassionato di scienze. Ăˆ un rapporto quello tra i due destinato ad avere una rapida evoluzione in virtĂš di esperimenti adolescenziali che i due conducono su animali morti. Enrico ha la sua teoria sul senso dell’anima e della morte, Stefano, che è pronto a credere a ogni stramberia del suo amico, va ancora piĂš avanti nel gioco e progetta un piano unico e molto rischioso. La notte è piĂš nera è una storia che ha del surreale, senza tuttavia nascondere elementi in chiave simbolica. Ăˆ un’avventura di due adolescenti, da un lato fin troppo maturi per la loro etĂ , ma dall’altro fin troppo idealisti e incoscienti per comprendere il limite delle proprie azioni. Un romanzo che progressivamente travolgerĂ il lettore fino ai fuochi d’artificio finali, una vera sorpresa e colpo d’autore.

Gianluca Scaglione è nato a Palermo il 28 ottobre del 1992. Ha studiato per sei anni violino e pianoforte presso il Conservatorio di Musica “V. Belliniâ€? di Palermo. Ha giĂ partecipato a diversi concorsi di scrittura per ragazzi, ottenendo dei riconoscimenti. Ăˆ inoltre ideatore e regista di video a sfondo sociale su Palermo, presenti su “youtubeâ€? sotto lo pseudonimo di BolidiSolidi. Frequenta attualmente il Liceo Classico “Vittorio Emanuele IIâ€? di Palermo.

Gianluca Scaglione

La notte è piÚ nera

“Se n’è andato anche oggi un pezzettino del nostro romantico quanto folle desiderio di cambiare il mondo...â€?. In una societĂ allo sbando in cui si sono persi di vista i valori autentici, in cui trovano sempre piĂš largo spazio i falsi miti e i modelli errati proposti dai mass media, si leva il grido di protesta di un’insegnante a difesa di una categoria troppo spesso svilita e sottovalutata. La scuola versa in uno stato di crisi essendo specchio della societĂ di cui fa parte. Ăˆ questa una cronaca degli avvenimenti, a volte al limite dell’immaginazione ma, purtroppo, realmente accaduti, verificatisi nel corso di un anno scolastico in un istituto di un quartiere tra i piĂš disagiati di Palermo. Da una parte, tra i banchi di scuola, i ragazzi, di cui la gran parte cresciuta e da sempre abituata alla violenza e alla prevaricazione. Dall’altra i docenti, che devono adempiere l’arduo incarico di istruire e educare i futuri individui della nostra futura societĂ , nella consapevolezza che questo compito possa essere assolto nel migliore dei modi solo attraverso la collaborazione dei genitori, che però, il piĂš delle volte, sono troppo pronti a puntare il dito contro quell’istituzione che dovrebbero, al contrario, affiancare nella crescita dei propri figli.

Antonella Caggiano è nata a Waiblingen (Germania) nel 1971. Oggi vive a Palermo dove insegna. Ha pubblicato una silloge di poesie. Ha collaborato per varie testate giornalistiche: “Romaâ€?, “Il giornale di Napoliâ€? e alcune riviste culturali. Ha ricevuto vari riconoscimenti letterari. Ăˆ giornalista pubblicista. Cronaca di uno Zen annunciato è la sua prima pubblicazione.

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CRONACA DI UNO ZEN ANNUNCIATO

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LA NOTTE Ăˆ PIĂ™ NERA

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ANTONELLA CAGGIANO

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Antonella Caggiano

Cronaca di uno Zen annunciato

In copertina: illustrazione di Dalila Satriani.

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788856 721218 Euro 13,50

ISBN 978-88-567-2304-5

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788856 723045 Euro 12,50

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[ di FEDERICA SCIACCA ]

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Le città invisibili

e l'arte di narrare Senza mettere in valigia nessun facile "trucco del mestiere", ma solo gli strumenti per affrontare l'affascinante viaggio del raccontare. Un modo inedito per accrescere la consapevolezza su ciò che ci accade intorno, su ciò che leggiamo e scriviamo, per imparare a diventare più attenti, capaci di migliorare i nostri testi e valutarne la congruenza fra intenzioni e risultati. «Non promettiamo ai partecipanti celebrità- dice Leonora - "Ma sicuramente avranno l'occasione di "scoprire" la propria voce, il proprio stile, e perfezionarlo». Nientetrucchi così sarà un viaggio lungo due anni (tra week end intensivi, conversazioni con gli autori e laboratori di approfondimento) per i destinatari a cui non è richiesto alcun requisito particolare, e che saranno solo

in venti, numero ristretto giustificato dall'attenzione che gli si vuole dedicare nel percorso di crescita narrativa. Nientetrucchi è un’idea di Leonora Cupane, perfezionata con Eleonora Lo Iacono, coordinatrice di ScriptaVolant, portale sulla scrittura creativa.
Ma questo "viaggio" è solo uno dei progetti de Le città invisibili, centro studi dal rinnovato ventaglio di proposte, nato con lo scopo di realizzare percorsi di formazione e ricerca narrativa, autobiografica, poetica, con al centro la scrittura in tutte le sue forme. Convinti che scrivere sia un gioco ma di quelli "seri", un prezioso arricchimento personale. Altre informazioni è possibile trovarli agli indirizzi www.nientetrucchi.org e www.lecittainvisibili.com. Oppure telefonare al 339.6587379, o al 331.9182347.

ph. Adele Cammrata / Giulia Maggì

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l talento è il dono di vedere tutto quello che tutti hanno visto, ma vederlo in modo più chiaro, da ogni lato. A costo di sembrare sciocco, uno scrittore a volte deve essere capace di rimanere a bocca aperta davanti a qualcosa, qualsiasi cosa, un tramonto o una scarpa vecchia, colpito da uno stupore semplicemente assoluto”. È la funzione dello sguardo quella che Raymond Carver, lo scrittore di "Niente trucchi da quattro soldi: consigli per scrivere onestamente", esalta. L’attenzione, la meraviglia, la cura del dettaglio. Ed è da lui e dal suo libro che le "Città invisibili", il Centro Studi Narrazione coordinato da Leonora Cupane, esperta in metodologie narrative autobiografiche, ha preso ispirazione per ideare Nientetrucchi. Si tratta di un percorso formativo sulla scrittura d'invenzione, un percorso unico, come non se n'è mai realizzati prima in Sicilia, che sarà tenuto da una quindicina di scrittori di tutta Italia, selezionati con accuratezza tra i massimi esperti della didattica della scrittura narrativa, tra cui Domenico Starnone, Carola Susani, Antonio Pascale, Giorgio Vasta, Dacia Maraini, Roberto Alajmo e Giulio Mozzi. Convergeranno così a Palermo, a cominciare da ottobre, con le loro penne e la loro esperienza.


b_ teatro

b_ teatro

[ di CLAUDIA BRUNETTO ]

10 ANNI: IL RICORDO NELLA PAGINA A FIANCO: Salvo Licata alla sua macchina da scrivere - SOPRA DA SINISTRA: Salvo Licata; Salvo Licata nella redazione del "L'Ora"

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ph. Franco Scafidi

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eggeva nelle trame più profonde della sua città. In quella Palermo “nera” dei quartieri popolari e di personaggi unici che da soli passavano dalla strada alla scena. Che finivano sulle pagine del quotidiano l’“Ora”. Ma che ispiravano anche drammaturgie di chiaroscuri poetici, oltre ogni stereotipo. Chissà cosa scriverebbe oggi, facendo un giro per le strade della sua città… A dieci anni dalla sua morte, infatti, quelle viscere esplorate con impegno, finezza di scrittore, e grande sensibilità, sono esplose. E forse anche quei quartieri popolari, dove anche lui era cresciuto, non hanno più gli stessi colori. Salvo Licata (1937-2000), giornalista, drammaturgo, regista e poeta palermitano si muove nel fermento artistico musicale e teatrale che caratterizzò Palermo fra gli anni Sessanta e Settanta. Parallelamente esercita la professione di giornalista. Dalla metà degli anni Sessanta fino al 1977 nella redazione del quotidiano “L’Ora” di Palermo. Poi nella redazione de “Il Diario” e successivamente al “Giornale di Sicilia”. E negli ultimi anni come direttore del telegiornale dell’emittente televisiva Tgs. Salvo Licata, però, è stato soprattutto maestro e guida

ph. Franco Scafidi

A dieci anni dalla morte di Salvo Licata, un ritratto-ricordo affettuoso: tra aneddoti e racconti degli amici, rivive una figura che ha lasciato il segno nella cultura palermitana.

di numerosi giovani attori che hanno tracciato una cifra stilistica indelebile nella storia del teatro cittadino. Basti pensare al tempo della compagnia di cabaret “I Travaglini”, quando Licata al fianco di Antonio Marsala, Licata scopre una generazione di attori e di intellettuali impegnati. Luigi Maria Burruano, Paride Benassai, Giacomo Civiletti, Lollo Franco, Rori Quattrocchi, Toni Sperandeo. E musicisti come Ignazio Garsia e Mario Modestini. Giorgio Li Bassi, attore palermitano scomparso a febbraio di quest’anno, divenne per Licata la maschera perfetta di Peppe Schiera, poeta da strada palermitano morto durante i bombardamenti del ’43, al centro dell’indimenticabile spettacolo “C’era e c’era Giuseppe Schiera”. A cui in un secondo tempo, Licata aggiunse anche la figura della moglie di Schiera, Margherita. Un cabaret politico e sociale, quello de “I Travaglini” che anticipa l’unica stagione, anno 1968, del teatrino Aziz di via Americo Amari, inaugurata con lo spettacolo “Scherzo per tromba, fisarmonica e guitti”. Nel percorso artistico di Licata sono stati fondamentali gli anni al fianco di Mimmo Cuticchio, maestro dell’opera dei pupi e “cuntista” che incontrò per la prima volta nel teatrino del padre Giacomo in vicolo Ragusi. Agli occhi di Cuticchio allora Licata era un “giornalista speciale”, ma non poteva ancora immaginare che la loro collaborazione avrebbe creato uno spartiacque fondamentale nel suo percorso artistico. Licata ha scritto testi per il teatro di Cuticchio dal 1989

Salvo Licata è stato soprattutto maestro e guida di numerosi giovani attori che hanno tracciato una cifra stilistica indelebile nella storia del teatro cittadino.

PIETRO CARRIGLIO «Salvo – dice il maestro Pietro Carriglio, direttore del Teatro Biondo Stabile di Palermo – è nel gruppo dei poeti a cui sono stato profondamente legato. E tante cose dello stabile sono nate nel suo segno».

MIMMO CUTICCHIO «Lo incontrai – dice il "cuntista e puparo" Cuticchio – nel bel mezzo di un conflitto generazionale con mio padre. E in questo conflitto, Salvo divenne un interlocutore importante. Al mio primo “cunto” in pubblico, lui c’era. Gli confidavo le mie crisi e lui si arrabbiava se improvvisando mi lasciavo prendere la mano e uscivo dai binari. Mi insegnò una regola fondamentale: non dire e non fare mai la stessa cosa in scena, per non ripetermi». balarm | magazine 5 1


b_ teatro

al 1997. Testi che adattava di volta in volta al corpo e ai pupi del puparo. Insieme, nel 1989, pensarono la “Visita guidata all’Opera dei pupi”, un omaggio al teatro dei pupi che segnò una svolta importante: l’uscita in scena del puparo, cifra distintiva di tutti i lavori successivi di Cuticchio. Alla fine degli anni Ottanta risale anche la collaborazione con la compagnia Quartucci-Tatò che realizzò a Erice, in provincia di Trapani, la manifestazione “La zattera di Babele”. Molto forte, il legame di Licata con lo stabile di Palermo che ha realizzato la messinscena di tanti suoi testi teatrali. E che ha raccolto le sue liriche nel “Codice Levi”. Nel 1999, con la regia di Umberto Cantone, il Teatro Biondo realizza “Il Battaglia e il Lumachi”, nel quale Licata immagina un finale surreale e poetico de “I Giganti della Montagna” di Pirandello. E di Cantone è anche la regia dell’“Orazione per Falcone e Borsellino”, rappresentata in forma di tragedia greca nel 2002, nel decimo anniversario delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio. Orazione, commissionata a Licata, nell’estate del 1992, dalla Fondazione Orestiadi. Lo stabile ha organizzato lo scorso maggio un omaggio a Licata a dieci anni dalla morte. “Palermo Tu” era il titolo, tratto da una delle canzoni più struggenti di uno dei suoi spettacoli. Dopo la sua morte è l'associazione “Salvo Licata”, nata per volontà dei parenti e prima di tutto della figlia Costanza, a celebrarne la memoria in giro per il mondo. 5 2 balarm | magazine

PINO APPRENDI «Lo avevo apprezzato per le sue scritture teatrali – dice Pino Apprendi, deputato del PD – perché metteva in scena personaggi di Palermo dei rioni “veri”. Lo conobbi personalmente quando mise in scena per la prima volta “Visita Guidata all’Opera dei Pupi” , chiedendomi in prestito gli stivali dei vigili del fuoco, maschere antigas e pezzi di scale. Poi realizzammo insieme due spettacoli teatrali. Siamo tutti orfani della sua scrittura delicata, pungente, graffiante e sincera».

PARIDE BENASSAI «Lo conobbi nel 1976 – racconta l'attore Paride Benassai – quando ragazzino iniziavo a collaborare con il Piccolo Teatro. Ricordo che da lui nacque l’idea di un teatro che raccontasse la città. Ci incontravamo nel suo studio, chiacchieravamo per ore di progetti. Ma per prima cosa chiamava sempre il bar per ordinare un caffè o una granita. Per lui provo grande gratitudine. E nel mio lavoro il rapporto con Salvo ha lasciato una grande attenzione per la parola, per la ricerca di quella più adatta».

In alto ph. Gigi Petix

SOPRA: Salvo Licata al Teatro Travaglini; nella stessa foto, a sinistra, un giovanissimo Giorgio Li Bassi che applaude. FOTO A SINISTRA: Salvo Licata negli studi siciliani della Rai.


b_ musica

b_ musica "Non ho più voglia di nascondere i capelli che imbiancano rapidamente. Mi alzo prestissimo e lontano dal fumo mantengo piena lucidità"

[ di GIGI RAZETE ]

LA MIA VITA TUTTA D'UN FIATO Arriva "senza titolo" il primo album del sassofonista Orazio Maugeri in duo con Andrea Pozza

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IL DISCO

ph. Alessandro Castagna

mmerge una cannuccia in un bicchiere pieno a metà d’acqua, quindi prende a soffiare facendo gorgogliare il liquido mentre inspira aria dal naso. Gli avventori del bar osservano con curiosità, considerato che il protagonista non è un bambino bensì un uomo ancora giovane ma dai capelli brizzolati. Lui, Orazio Maugeri, sassofonista siciliano tra i migliori del panorama europeo, prosegue per diversi minuti; poi si ferma, soddisfatto della semplice dimostrazione che ha dato della “respirazione circolare”, tecnica che consente ai sassofonisti di emettere suono per tempi lunghi, inalando aria dal naso e, contemporaneamente, mandarla dai polmoni alle guance e da lì soffiarla nell’ancia dello strumento. Se pensate sia facile, provate voi. Tuttavia il musicista non è tra quelli che amano particolarmente questo artificio, preferendo, invece, completo controllo dello strumento (il contralto, cui alterna soprano e clarinetto), fluidità di fraseggio, nitore di suono e morbidezza di emissione: qualità che ne costituiscono

Nonostante la grafica cupa e minimalista (non v’è nemmeno titolo), questo nuovo disco della siciliana Kelidon illumina subito l’ascolto con la raffinatezza del dialogo tra il sax alto di Orazio Maugeri ed il pianoforte di Andrea Pozza e con il delizioso senso di spontaneità e rilassatezza, tipico delle sessioni after hours, che pervade l’intero album. I brani, infatti, sono stati registrati di getto e questo, come annota lucidamente Maurizio Zerbo in copertina, è frutto di una magica intesa che consente ai due di abbandonarsi all’eleganza del fraseggio ed alla bellezza delle linee melodiche. Classe fra tradizione e modernità.

la cifra distintiva e che da un paio di decenni lo hanno imposto anche in ambito pop, come dimostrano i cinque anni in tour con Francesco De Gregori. Eppure, nonostante una cospicua discografia (circa 60 gli album cui ha preso parte), il sassofonista, catanese di nascita (classe 1964) ma palermitano di adozione, giunge solo adesso al primo album come titolare. L’incisione, su etichetta Kelidon, lo vede in duo col genovese Andrea Pozza, pianista di gran vaglia cui solo la mancanza di fretta e di smanie da riflettore (come Maugeri) ha finora ritardato una maggiore visibilità. «Non avessi scelto la via della musica – afferma il sassofonista – forse avrei fatto il geometra o il trattorista; almeno sarebbe servito a dare una mano all’attività paterna. In effetti sono stati numerosi i momenti bui in cui ho rimpianto di non aver preso una strada “più concreta”. Ma la passione per la musica è stata più forte e oggi tra concerti e attività didattica in vari conservatori non mi pento di avere testardamente proseguito». Dalle prime importanti esperienze, appena diciottenne, con la Reinhardt Jazz Stu-

dio Orchestra di Claudio Lo Cascio e dal diploma in clarinetto preso nel 1984 al conservatorio Bellini di Palermo è passata molta acqua sotto ai ponti: oggi Maugeri non porta più “scazzette” e bandane colorate ed ha smesso anche di fumare. «Forse non ho più voglia di nascondere i capelli che imbiancano rapidamente. Mi alzo prestissimo e lontano dal fumo mantengo piena lucidità per lo studio e la preparazione delle lezioni». Numerose le emozioni ed i momenti memorabili della sua carriera «Con l’orchestra del Brass mi sono ritrovato a suonare con Gil Evans, Carla Bley, Mel Lewis, Bob Brookmeyer e molte altre autentiche leggende da cui ho imparato tantissimo. Anche con De Gregori ho trascorso momenti esaltanti. Se penso a quando, in tempi non sospetti, sul palco intonavamo “legalizzare la mafia sarà la regola del 2000”, da “Bambini venite parvulos”, mi viene ancora la pelle d’oca. Questa canzone prima o poi mi deciderò a tradurla in jazz, ma non è facile e voglio provarci solo quando mi sentirò davvero pronto a farlo per bene, senza fretta». balarm | magazine 5 5


b_ musica

[ di MANFREDI LA MARTINA ]

UnePassante tra chitarra e voce: l'esordio discografico della cantante palermitana tra alt-folk, jazz e pop

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P

roprio quando parla del senso di sradicamento che anima i suoi brani, dagli altoparlanti della stazione centrale di Milano viene annunciato un treno in ritardo. «Una situazione molto da "passante", in effetti», dice ridendo Giulia Sarno, alias unePassante, intercettata un pomeriggio di giugno nel capoluogo lombardo. La sua maglietta targata Waines fornisce la scusa per raccontare la condizione di un'artista palermitana di nascita ma da tempo alla ricerca di nuovi orizzonti da disegnare con lo sguardo e da raccontare con la musica. «Ho sempre lottato contro le radici. – dice – Forse sono scappata da Palermo per custodire il desiderio di tornarci. Per adesso vivo a Firenze. La musica invece è una casa da cui non si può andare via. È legata a ciò

che fiorisce attorno a me però è più manipolabile di una radice». “More than one in number” è il primo disco di unePassante. Una raccolta di brani eleganti in cui la matrice alt-folk viene contaminata da deragliamenti jazz e pop. «Il dettaglio è fondamentale – spiega la Sarno – Una composizione può non voler dire molto senza un buon lavoro di arrangiamento che serve a tirare fuori elementi nascosti nella scrittura grezza. In generale ci vuole coraggio per cercare soluzioni non convenzionali, che facciano vedere una cosa apparentemente semplice in modo diverso. Vorrei che un brano mi desse prospettive inedite per un mi maggiore o un la minore». Le canzoni dell'album dicono che la strada è giusta e che le emozioni sono lì, tra la sua chitarra e la sua voce.

ph. Graziano Staino / Federica Agamennoni

Giulia Sarno


b_ musica

[ di MANFREDI LA MARTINA ]

Il cabarettista, cantante, autore di spettacoli palermitano ci racconta del suo nuovo disco "Angelo Duro and the Pupi's swing"

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L

'apocalisse arriverà nel 2012 ma la Sicilia resterà intatta. Quella dei siciliani è infatti l'unica specie che non si estinguerà e che esiste dai tempi dei dinosauri, cacciati dallo zio Totuccio che voleva impadronirsi del suolo! Benvenuti nel mondo di Angelo Duro, cabarettista, cantante e autore di spettacoli che analizzano con sketch fulminanti e situazioni paradossali i vizi e le virtù dei siciliani di oggi. «Non voglio però rappresentare la mia regione allo stesso modo di come fanno in televisione – precisa – anche se fa audience. In Sicilia c'è tanto altro, non solo una realtà difficile che pure esiste». Da un paio d'anni Angelo si esibisce assieme a una band swing, con la quale ha appena pubblicato un disco, “Angelo

Duro and the Pupi's swing”, arrangiato assieme a Massimo Scalici. «Da sempre – spiega – ho la passione sia per la musica anni Cinquanta che per la Sicilia, soprattutto Palermo. Il mio modo di fare tende a imitare la gestualità dei pupi. D'altronde io amo un teatro fisico, tipo quello di Franco e Ciccio». Nell'album, oltre a tutti i classici del genere, ci sono anche alcune chicche tipo “O sole mio” o “Nel blu dipinto di blu”, opportunamente rivedute in chiave swing. «Ho preso i brani più importanti della storia dello swing e del jazz – spiega Duro – alcuni dei quali erano stati ripresi dal grande Nicola Arigliano. Devo ammettere di essere rimasto sorpreso dalla risposta positiva dei giovani, considerando che faccio canzoni di decine di anni fa. La cosa mi fa molto piacere».

ph. Giuseppe Arnone

Angelo Duro


b_ exclusive "Cafe113 si distingue perché ha scelto di puntare su una fisionomia peculiare curando ogni dettaglio."

[ di DANIELE SORVILLO ]

Cafe 113 Una scelta d'identità che valorizza l'accoglienza

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ph. Lorenzo Gatto / Davide Milazzo / Lillo Sorrentino

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na piccola oasi di eleganza e ricercatezza a due passi dal lungomare di Casteldaccia e a pochi chilometri da Palermo, dove la buona cucina è di casa e l’accoglienza è quella che si riserva agli ospiti più speciali. Ovvero la clientela. È questa la filosofia che, a partire dal 2009, guida le scelte del titolare Vincenzo Tomasello, affiancato in quest’avventura dai figli Nunzio, Riccardo e Clara. Cafe 113 nasce dall’idea di valorizzare le potenzialità turistiche e ricettive del territorio, coniugando una gestione familiare con la professionalità del servizio e l’estrema attenzione per la qualità. Un chiodo fisso, più che uno slogan pubblicitario. Ciò che i fratelli Tomasello hanno imparato, infatti, è che il cliente è un ospite: se vuoi che torni, devi farlo stare a suo agio. Ricercata e moderna, la struttura di Cafe 113 si sposa alla perfezione con le esigenze di chiunque voglia trascorrere piacevolmente il proprio tempo libero, a pranzo come a cena, dal rituale dell’aperitivo all’after dinner. Per questo il locale propone due anime: il ristorante, con un menu che spa-

zia dal pesce alla carne, dalle ricche insalate alla pizza; e il lounge bar, che si apre alla movida e al piacere di “tirare tardi” fra amici. D’estate, poi, spazio agli eventi e alla musica live da vivere en plein air nell’ampio e suggestivo giardino che fa da cornice alla location. Afferma Nunzio Tomasello: «Cafe 113 possiede una fisionomia peculiare proprio perché ogni aspetto contribuisce a dettare un’identità. Dalla selezione delle materie prime agli arredi, fino alle scelte artistiche, con una programmazione che fino a settembre vedrà alternarsi artisti diversi e di grande valore. Bisogna fra l’altro sfatare il luogo comune per cui qualità equivale a conti salati. Cafe 113 si offre come punto di incontro per una clientela trasversale, adatto ad ogni esigenza o tasca, senza mai per questo variare gli standard». E una prova merita sicuramente la cucina, aperta tutto l’anno, a pranzo e a cena. È questo il regno dello chef Gioacchino Trapani,

24 anni di esperienza e importanti riconoscimenti fra Palermo, Londra e New York, premiato dall’Accademia Italiana della Cucina per il suo “gusto in assoluto eccellente”. Il segreto di questa professione, sostiene, è la passione, abbinata alla creatività e alla ricerca di accostamenti originali. Una cucina leggera e versatile, che si ispira ai sapori della tradizione mediterranea rielaborandoli in una chiave tutta contemporanea. Tanti e tutti da provare i piatti della carta, a cui ogni settimana si affiancano gli “specials” per chi desidera provare sempre qualcosa di nuovo. Consigliatissimi, tra i piatti dell’estate, gli spaghetti con code di gambero rosso, pomodoro datterino, tenerumi e ricci, i fiori di zucca ripieni di mozzarella di bufala e acciughe in tempura, la zuppetta di pesce e crostacei e, per chiudere in dolcezza, i cannolini di pasta fillo con ananas e mentuccia. Per info www.cafe113.it

Eventi dell'estate Raffinato, originale e soprattutto per tutti i gusti. Il calendario degli appuntamenti estivi del Caffè 113 si presenta così. Un panorama ricco di eventi, al di là dei soliti schemi, tra aperitivi, reading, presentazioni di libri, mostre fotografiche e soprattutto tanto spazio dedicato alla musica. Non solo ogni venerdì con il dj set di Mario Caminita, ma anche con le tre rassegne live: "Noteinsolite", dedicate ai suoni meno ordinari, come il folk o lo swing, "Femminilesingolare", dedicato alle voci femminili e "Vocimondo", rassegna dedicata ai "generi world", dalla bossa nova alla musica argentina. Nel dettaglio tutta la programmazione su www.cafe113.it.

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b_ gourmet

b_ gourmet Ivan Scebba consiglia

[ di TOMMASO GAMBINO ]

IO, CHEF SOLIDALE Una portata per 12 amici sotto l’ombrellone GELO D’ANGURIA CON GELSOMINO E CANNELLA, GOCCE DI CIOCCOLATO E PISTACCHI DI BRONTE. Ingredienti: 1 anguria media, 200g

SOPRA: Ivan Scebba presenta "oro nero", con cui ha stregato la giuria del Cous Cous Fest Preview: tortino di cous cous al nero di seppia e tartara di scampi con finocchietto selvatico.

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“A

nche il cuore va al Cous Cous”: la notizia di un outsider che s’aggiudica il “Cous Cous Festival Preview” – cioè il diritto di rappresentare l’Italia in settembre –, che con i fornelli recupera prospettive di lavoro a persone meno fortunate, fa il giro degli appassionati del gusto. Lo chef Ivan Scebba, 28enne palermitano, non è però l’outsider che ci s’aspetta. Figlio d’arte, matura dieci anni d’esperienza fra noti ristoranti dell’Isola e da ben tre anni esercita anche la docenza di “pratica laboratorio cucina” alla “In.Form. House”, struttura accreditata dalla Regione Sicilia, dove svolge progetti-lavoro nel campo del sociale. Lo chef Ivan inizia così alla cucina i minori di strada, i detenuti del Pagliarelli, le persone con problemi mentali, i diversabili. «Sono contento d’avere stregato i giurati, anche affiancato da mio fratello Danilo, – svela Ivan – ma ancor più son contento, come uomo e come chef, d’esser d’aiuto ai meno fortunati. Preparo per settembre una nuova ricetta e per me ed

ph. Luca Savettiere

Lo chef Ivan Scebba, vincitore del "Cous Cous Fest Preview 2010", che si divide tra fornelli e impegno sociale, ci svela alcuni dei suoi segreti in cucina.

“In. Form. House” il Cous Cous Fest è una vetrina importante per far conoscere i nostri progetti anche a livello internazionale». Per tornare al “Preview” di avvicinamento al “Cous Cous Fest 2010” (21/26 settembre a San Vito Lo Capo), lo chef Ivan ha stralciato gli avversari con “Oro Nero” (un superbo tortino di cous cous al nero di seppia e tartara di scampi con finocchietto selvatico, prelibatezza per occhi e palato). Il giudizio vincente è stato conseguito sommando ai punti dei giurati tecnici, tra cui Edoardo Raspelli e Donatella Bianchi – rispettivi conduttori di “Melaverde” e “Linea Blu” – e Laura Ravaioli del “Gambero Rosso”, quelli dei cento giurati popolari presenti all'evento. In questo modo il Cous Cous, già “piatto della pace”, si candida a un risvolto ancor più solidale. «Ho proposto agli organizzatori – dice Nicola Gambino, direttore della “In.Form. House” – di dedicare una sezione del “Cous Cous Fest” ai diversamente abili desiderosi d’avvicinarsi al mondo culinario. Intanto la vittoria di Ivan ci ripaga per il lavoro fra chi è spesso dimenticato dalla gente comune».

zucchero, 60g amido di mais, cannella in polvere, 1 bacca di vaniglia, 2 fogli di colla di pesce, essenza di gelsomino. Guarniture: stecche di cannella, 50g pistacchi interi di Bronte e gocce di cioccolata. Per la crema di cannella: 1lt latte, 200g zucchero, 5g cannella, 50g amido di mais. Procedimento: ricavare dall’anguria 1lt di succo filtrato, metterne 0,75 lt. in una pentola e aggiungere: zucchero, un pizzico di cannella, la bacca di vaniglia senza semi e 2-3 gocce d’essenza di gelsomino. Portare a ebollizione con il restante succo e addizionarvi l’amido e la colla di pesce (già fatta rinvenire in acqua fredda). Versare con rapidità il preparato in coppe di vetro e riporre in frigo per due ore. Nel frattempo preparare la crema aggiungendo in pentola: 0,75 lt. di latte con zucchero e cannella. Portare a ebollizione e versare il restante latte e amido. Mescolare per 2 minuti, far addensare e raffreddare l’emulsione. Prima di servire frullare la crema alla vaniglia, spolverando sulle coppe: gocce di cioccolato e pistacchi tagliati grossolanamente. Infine arricchire la coreografia con stecche di cannella e fiori gelsomino. balarm | magazine 6 3


b_ gourmet

b_ extra [ a cura di LETIZIA MIRABILE ]

Ivan Scebba consiglia

De gustibus

Una portata per due al chiaro di luna TORTINO DI RISO LEMON.

Storie quotidiane tra cibo e letteratura

Procedimento: fare sciogliere a fuoco basso in una padella 15g di burro

Ingredienti: 140g riso basmati, 25g burro, 50g gamberetti bianchi sgusciati, 50g panna fresca, 10g curry, 5g curcuma, ¼ di cocco, 5 fili d’erba cipollina, 25g pangrattato, 4 gamberoni rossi, ¼ di porro, vino bianco, 50g pomodorini, mezzo limone, brodo di pesce per la cottura del riso. Per il brodo di pesce: 1 cernia di medie dimensioni o, in alternativa, 1 pesce fagiano o scorfano in acqua salata, 1 carota, 1 cipolla, ¼ sedano, 1 foglia di lauro, 5 bacche di ginepro, 1 pomodoro rosso e pepe.

insieme al porro tritato, poi unire il riso, la curcuma e il curry e mescolare per 3 minuti, in modo da evitare che l’amido di riso fuoriesca in cottura, quindi sfumare col vino e far evaporare. A questo punto aggiungere il brodo di pesce (preparato facendo soffriggere in olio d’oliva la cipolla, carota e sedano e poi facendo a questo rosolare il pesce con una sfumatura di vino bianco, quindi passare il tutto in abbondante acqua salata, con pomodoro, foglia di lauro, ginepro e pepe, quindi filtrare) e versare il succo di mezzo limone e la sua scorza, poi le scaglie di cocco (solo la parte bianca) ed anche, preferibilmente, il suo latte (lasciandone fa parte per fine cottura). A questo punto unire i gamberetti, i pomodorini affettati in quattro spicchi e la panna, questa per meglio mantecare il riso, che preferibilmente deve restare piuttosto al dente per favorire la successiva cottura al forno in appositi stampini imburrati e spolverati di pangrattato. In ultimo infornare per 15 minuti a forno preriscaldato a 180° e nell’attesa cuocere in una padella, col brodo di pesce aggiunto, i gamberoni sgusciati ad eccezione della testa, aggiungendo un trito di scorza di limone ed erba cipollina e cocco gratinato, quindi stringere il composto in una salsa da versarla sul tortino sformato adagiato sul piatto, delimitato ai bordi con due gamberoni. Infine decorare a piacere con fili d’erba cipollina, concassè di pomodorini e curry a giro piatto.

Capone-arancini: 1-0 Fritto o con menta e capperi: due ricette facili per rendere onore al nostro pesce azzurro dalle carni "trugghie" e dal sapore spiccato.

Q

ph. Luca Savettiere

A DESTRA: foto di gruppo al Cous Cous Fest Preview 2010. Ivan Scebba a sinistra, Edoardo Raspelli al centro e Reina Moncada a destra.

6 4 balarm | magazine

uando mi dicono "Appena torni a Palermo fai scorpacciata di arancini vero?" mi fonde il cervello. Primo per la declinazione maschile del termine, che non ha nessuna logica o base storica ed è una pessima storpiatura, secondo perché è come se dicessero a un milanese "Ah, allora mangi ogni giorno cassoela?" Per quanto buona possa essere, dopo tre giorni o stramazzi al suolo, o ti fanno un lavaggio con l'idraulico liquido, mentre il fegato è cresciuto talmente tanto che parte per il militare. Sono luoghi comuni come la convinzione che a Palermo ci sia solo la mafia. C'è, ma non solo! Questi personaggi non hanno idea di quale varietà c'è nella nostra cucina e per la verità spesso non conoscono il pesce o, cosa ancor più incomprensibile, non lo amano o lo mangiano solo in località marine. A Milano il pesce non feterà di mare, ma qualcosa si trova. Uno dei desideri più forti di questo periodo è un delizioso piatto semplice e poco costoso: il capone. Onorevolissimo

pesce azzurro dalle carni trugghie, dal sapore spiccato. Essendo pieno di squame deve essere pulito con attenzione. La "morte sua", secondo me, è fritto. La preparazione è facilissima: si squama e si taglia a tocchi, lo si infarina e lo si frigge in olio caldo. Io uso olio di semi di girasole, che mantiene la temperatura senza bruciare, al limite aggiungo un po' di olio extra vergine. Questa è la versione base. Un'altra è quella con la menta e, volendo, i capperi: una volta fritto il pesce, lo si mette da

parte su carta assorbente, in modo che si asciughi l'olio in eccesso. In una padella si fa rosolare la cipolla, aggiungendo l'aceto, che deve sfumare un poco, le foglioline di menta e, a piacere, i capperi dissalati. Si fa cuocere il tutto, finché le cipolle siano morbide, poi si immerge il capone in questo sughino, lasciandolo insaporire. Ovviamente, come tutte le ricette con l'aceto, si serve freddo. Fate provare a un meneghino questo piatto e vedrete le reazioni! A voi affrontare le conseguenze! balarm | magazine 6 5


b_ oroscopo [ a cura di MARCO AMATO ]

Il cielo sotto le stelle

Segno per segno, ecco la classifica astrale dell'estate.

11_Sagittario

Un po' di pianeti contro non vi renderanno le cose del tutto semplici, il vostro cielo subirà come in un marzo pazzerello, fulmini a ciel sereno, violenti acquazzoni e poi di nuovo un sole da tropico. Tenete dunque i nervi saldi per un'estate decisamente ballerina. La nota positiva è che l' amore vi rincorre e si farà rincorrere. Tra alti e bassi sorridete dello stupendo gioco estivo che vivacizza la vostra routine!

Fantastico il vostro cielo che vi permette di essere assolutamente al top di voi stessi: amore, passione e finanze sono in netta ripresa. Ora avete tutte le carte in mano per riuscire a fare della vostra vita un capolavoro: a voi rendere l' opera eccelsa! Ancora un po' doloranti per le ferite in campo lavorativo ed economico approfittate di incontri importanti per suggellare nuove intese. dal 23/7 al 22/8

9_Leone

8_Bilancia

7_Toro 10_Gemelli

6 6 balarm | magazine

Sembrate iniziare quest'estate senza troppe velleità, eppure il vostro cielo non mancherà di sorprendervi mentre state lì a valutare chi non è stato all'altezza della situazione o chi vi sembra ancora impossibile da raggiungere. Gli astri burleschi vi regalano un nuovo e grande amore che non mancherà di stimolarvi positivamente su tutti i fronti, anche su quello lavorativo che credevate sopito. dal 22/11 al 21/12

dal 22/5 al 21/6

Adesso fermatevi, avete corso troppo ma rimane comunque un bel cielo, assolutamente allegro e dinamico. Dovrete mettervi nelle condizioni di chi riceve: dopo avere scarrozzato i vostri amici per un inverno adesso vedrete come sarete coccolati da tutti, mentre vi ristorate per le enormi fatiche sostenute in termini lavorativi che ancora dopo l'estate vi riempiranno di soddisfazione.

6_Scorpione

dal 23/9 al 22/10

dal 21/4 al 21/5

Godrete sicuramente dei passaggi nei segni di terra che si verificheranno, ma urge mettere una distanza tra voi e le preoccupazioni, vere o immaginarie che ancora vi tormentano. Il vostro cielo non è assolutamente avaro di consensi sopratutto in campo lavorativo, ma anche in amore non ci sono più scuse per non dare il meglio di cui siete capaci. Occhio alle spese impreviste.

Risalite la classifica in maniera eccellente, l'inizio estate vede il vostro cielo carico di emozioni, con Marte e Venere nel vostro segno. Ma anche Saturno farà la sua parte, e stabilizzerà le relazioni che nasceranno sotto un sole voluttuoso, in riva a desideri tanto attesi fino a poco tempo fa sfuggenti. Se ritorna anche il passato a congedarvi, poi finalmente vi concentrerete sul presente.

Anche per voi un ottimo piazzamento che vi restituisce finalmente la chiarezza in amore ed in tutto ciò che di nebuloso ancora vi arenava a delle condizioni oramai stantie e poco evolutive. Il vostro cielo parla sopratutto di amore, passione e di lunghi e frequenti viaggi che vi terranno lontani dai vostri pensieri. Anche l'economia migliora. I rapporti sociali saranno risolutivi per superare le vostre barriere. dal 23/10 al 21/11

dal 23/8 al 22/9

State anche voi risalendo la china, e mentre le vostre condizioni professionali ed economiche godono di una netta ripresa, in amore cominciano le seduzioni più attese ed intriganti. Il vostro cielo non vi farà mancare le solite gelosie che vi caratterizzano, ma non vi sfugga che quelli ancora sotto esame siete proprio voi. La vostra capacità di polarizzare affetti torna ad essere la caratteristica di voi migliore. dal 20/2 al 20/3

12_Pesci

Forti del grande Giove nulla potrà andarvi male, ma c' è decisamente dentro di voi la voglia di riposare e godere serenamente di tutte quelle piacevolezze che si negano ad un guerriero sempre in campo. Adesso anche dei validi ritorni economici ed una chiarificazione legale potranno rafforzare le vostre ben piazzate posizioni. La vostra credibilità cresce ma le stelle raccomandano niente eccessi.

5_Vergine

4_Ariete

dal 21/3 al 20/4

Proprio voi che padroneggiate le energie fredde e vi ponete come cuore d'inverno non sapete ancora che vi scioglierete come neve al sole quest'estate che vi vede come i più fascinosi dello zodiaco. Siete in ripresa su tutti i fronti, vincitori di tutte le dispute comprese quelle del passato che finalmente si risolvono. Amore, danaro, fortuna: nulla di tutto ciò vi farà difetto. Incontri che cambiano il vostro destino.

3_Capricorno

2_Acquario

1_Cancro

Il sole estivo vi illumina come i favoriti dello zodiaco per questo inizio estate che vi rallegra e vi porta l' amore tanto atteso. Un primo posto meritatissimo anche per il coraggio dimostrato nelle scelte lavorative che sempre più vi premiano e vi riempiono di gratifche dopo un lungo periodo di sordina, e con venere e Marte dalla vostra parte godrete anche della passione più bollente dell' estate!

dal 22/12 al 21/1

dal 22/1 al 19/2

dal 22/6 al 22/7

Non sempre avrete la pazienza di riuscire a parare gli strali incrociati di tre oppositori come Venere, Marte e Saturno, ma questi tre pianeti non faranno soltanto saltare i vostri nervi, ma creeranno delle piacevoli suggestioni romantiche che dovrete essere bravi a ridimensionare subito. Con le vostre risorse riuscirete comunque a ritrovare nell' estate marittima una piacevole dimensione.



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