150 Centocinquanta

mostra d’arte contemporanea a cura di Barbara Pavan e Francesco Santaniello

Esserci Artisti contemporanei per un progetto di solidarietà a favore della Casa dei Risvegli Luca De Nigris e del Centro Studi per la Ricerca sul coma

evento organizzato in occasione della 7° Giornata del Contemporaneo

a cura di Barbara Pavan e Francesco Santaniello

promossa da AMACI

Sal Consilisare Comune di Rivodutri 08 - 31 ottobre 2011 vernissage 8 ottobre ore 20.30 con il Patrocinio di

Comune di Rivodutri

Via Pennina 19, Rieti • info (0039) 320.4571689 studio7artecont@gmail.com • www.associazionestudio7.it

progetto grafico Valentina Crivelli ▪ info@valentinacrivelli.com

mostra d’arte contemporanea a cura di Barbara Pavan e Francesco Santaniello

Giovanni Chiarinelli Valentina Crivelli Marco Pantaleoni Raffella Simone Roberta Ubaldi Luca Vannozzi

All’indomani dell’unità nazionale Massimo d’Azeglio sentenziò: “Abbiamo fatto l’Italia ora dobbiamo fare gli Italiani”. In effetti l’unificazione territoriale (anche se restava l’irrisolta “questione romana”) non garantiva la nascita di una nazione poiché mancava una componente fondamentale: un popolo che avesse coscienza di essere tale. Nel 1861, infatti, la stragrande maggioranza degli abitanti dell’italica penisola non contemplava l’idea di avere retaggi culturali e destino comuni. Una nazione, invece, secondo definizione da vocabolario, è “Il complesso degli individui legati da una stessa lingua, storia, civiltà, interessi, aspirazioni, specialmente in quanto hanno coscienza di questo patrimonio comune.”

Verrebbe da chiedersi se questo specifico traguardo di una forte identità nazionale sia stato raggiunto dopo centocinquant’anni di storia; oppure dobbiamo ancora constatare con rammarico, come ha scritto Indro Montanelli, che si grida “Viva l’Italia” soltanto nel corso dei novanta minuti di qualche partita di calcio? La mia non vuole (non vorrebbe) essere una domanda retorica, ma ognuno potrà darsi una risposta valutando ciò che accade in questo problematico presente.

Le differenti e numerose manifestazioni organizzate nel corso del 2011 per celebrare il centocinquantesimo anniversario dell’unità hanno avuto come fine ultimo quello di mettere in luce l’identità italiana e in quest’ambito anche l’Arte ha svolto un ruolo fondamentale, imprescindibile. La cultura, infatti, fa parte del nostro DNA di Italiani. Nessuna nazione al mondo può vantare un patrimonio simile al nostro.

Ci sono state civiltà splendide ed evolute in altri continenti - certo! - ma in nessun altro paese al mondo si è verificato un continuo sviluppo culturale d’eccezione come in Italia, dove ogni secolo ha lasciato tracce di indiscussa magnificenza. Poche nazioni possono vantare un patrimonio storico, culturale, del

sapere e del saper fare, vasto e multiforme come il nostro. Sebbene la nostra sia una nazione giovane, il nome ITALIA, tuttavia, è antichissimo, tanto che per la prima volta compare su una moneta coniata dagli Associati all’epoca della guerra del 91-88 a. C. contro Roma. Si badi bene, però, che tale conflitto non fu combattuto dai popoli italici per scongiurare l’assoggettamento al potere di Roma: non fu una guerra per l’indipendenza bensì per l’integrazione, per l’unità. Quest’intento fu raggiunto con la legge promulgata nel 90-89 a.C., grazie alla quale tutti coloro che abitavano sul territorio della penisola divennero cittadini romani, con relativi privilegi e obblighi. La cultura latina ha unito e determinato la civiltà dell’Italia, di buona parte dell’Europa e del bacino Mediterraneo.

La caduta dell’Impero romano d’Occidente è stata causa poi del frazionamento geografico, linguistico e identitario del nostro Paese e di altre nazioni europee, che tuttavia prima dell’Italia sono riuscite a creare uno stato unitario e soprattutto una coscienza comune nelle rispettive popolazioni. La nostra penisola, indebolita dal frazionamento, è stata per lungo tempo terra di conquista. Dovremo attendere il 1861 per riavere una storia comune. Questa storia comune è stata motivo di riflessione estetica e concettuale per gli artisti partecipanti alla mostra organizzata dal Comune di Rivodutri.

Giovanni Chiarinelli ha scelto di trattare il tema della bandiera nazionale, che tuttavia è stata trasformata nel vessillo della corruzione, del materialismo più becero, perché a ben guardare quei tre colori sono ottenuti accostando delle banconote. È questa un’amara constatazione della situazione attuale, dove al bene comune si preferisce il tornaconto personale; dove la cosa pubblica (res-publica) è sperperata e vilipesa persino da chi ricopre cariche istituzionali. Che fine hanno fatto i valori suggeriti dai significati allegorici di queste tre cromie? Il Tricolore non era forse la bandiera di un popolo alla ricerca di Giustizia, Uguaglianza e Fratellanza? Il Tricolore venne sbandierato per la prima volta nell’autunno del 1794,

quando due studenti dell’Università di Bologna - Giovanni Battista De Rolandis, originario di Castell’Alfero (Asti), e Luigi Zamboni, natio del capoluogo emiliano - sulla scia degli eventi francesi innescarono una rivoluzione popolare per ridare al Comune felsineo l’antica indipendenza perduta con la secolare sudditanza allo Stato pontificio.

Come vessillo per tale rivolta gli studenti bolognesi scelsero il tricolore determinato dall’unione del bianco e del rosso (colori delle rispettive città d’origine) con il verde, colore della speranza. Durante un discorso tenuto a Reggio Emilia il 7 gennaio 1897 per celebrare il primo centenario della nascita della bandiera, Giosuè Carducci offrì una poetica interpretazione dei tre colori, descrivendoli come “i colori della nostra primavera e del nostro paese, dal Cenisio all’Etna; le nevi delle alpi, l’aprile delle valli, le fiamme dei vulcani. E subito quei colori parlarono alle anime generose e gentili, con le ispirazioni e gli effetti delle virtù onde la patria sta e sì augusta; il bianco, la fede serena alle idee che fanno divina l’anima nella costanza dei savi; il verde, la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù de’ poeti; il rosso, la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi.”

Senza lasciarsi irretire dalla retorica anche Marco Pantaleoni ha impostato la sua opera sui tre colori nazionali, che liberi da schemi e vincoli geometrici invadono e si stratificano sulla superficie pittorica evidenziando il profilo di un presunto e generico monumento equestre (ammonimento sulla vacuità del raggelante monumentalismo accademico di tante epoche, ma anche sulla perdita di valore di queste testimonianze se non supportato dal senso civico e dalla conoscenza della nostra storia). Pantaleoni ha destrutturalizzato il monumento trasformandolo in un continuo sviluppo di aeree forme e segni che si proiettano dinamicamente nello spazio come tracce di un vitale slancio della nostra società verso il futuro.

Valentina Crivelli con i modi peculiari della sua pittura, propone una galleria di ritratti di Italiani illustri: personaggi storici, attori, scienziati, poeti e scrittori che immancabil-

mente richiamano alla mente quel “popolo di poeti di artisti di eroi / di santi di pensatori di scienziati / di navigatori di trasmigratori”. Scevra da ogni forma retorica o trionfalistica, la serie dipinta dalla Crivelli intende esaltare la multiforme genialità e creatività riconosciuta agli Italiani, ma l’artista con la scelta e l’accostamento dei soggetti, sottolinea anche le incongruenze e i paradossi, anch’essi tipicamente italici come la costante confusione tra sacro e profano, miseria e nobiltà, che da sempre caratterizzano la società del Belpaese.

Altrettanto peculiare è la maniera di Roberta Ubaldi, che fa emergere le sue figurazioni tra le ossidazioni sapientemente modulate sulle lastre metalliche. Sono proprio le forme delle macchie rugginose, determinate dalla tecnica d’esecuzione ma pur sempre sottoposte alla casualità degli eventi, a suggerire all’artista le immagini da visualizzare. Memore del michelangiolesco concetto neoplatonico, secondo il quale il soggetto era già contenuto nel blocco di marmo e lo scultore doveva aiutarlo a uscire fuori, Roberta Ubaldi lo traspone in pittura (con)fondendo i toni dei pigmenti con quelli della ruggine, in modo tale che le immagini - come l’abbraccio qui esposto - sembrino germinate per naturale processo chimico-fisico.

Raffaella Simone nei suoi lavori descrive le forme e le silhouette di alcuni oggetti che hanno la valenza di simboli, religiosi o pagani, ai quali per tradizione popolare si riconoscono funzioni magiche apotropaiche, così come si desume da numerosi studi di antropologia culturale relativi soprattutto al sud Italia - spiega la stessa autrice - ma che ritroviamo comunque in tutto il territorio italiano con poche differenze tra una regione e l’altra. Del resto la superstiziosa e bonaria commistione tra sacro e profano caratterizza da sempre l’animo degli Italiani: chi non ricorda qualche parente che porta appesi alla catenina il crocefisso e il cornetto, e magari anche il simbolo della squadra del cuore e il primo dentino caduto al figlio?

Luca Vannozzi con l’immediatezza comunicativa delle sue bande dessinée ci propone un excursus sulla storia italiana degli ultimi centocinquant’anni: dalle imprese risorgimentali sulle note di V.E.R.D.I, e con un pontefice arrabbiato che arroccato entro il Vaticano osserva i Piemontesi, all’Italia del Novecento: quella del Ventennio, delle maggiorate del cinema (al tempo dei belli ma poveri e della Hollywood sul Tevere), delle due guerre mondiali, del referendum repubblicano, del boom economico e del presidente partigiano che festeggia i campioni del mondo di calcio. Poi l’ultimo decennio della nostra storia che Vannozzi sintetizza con l’immagine della moneta da un euro.

In un’altra tavola l’autore descrive i vizi e le virtù (entrambi numerosi e peculiari) che ci fanno amabilmente “odiare” dal resto del mondo. Chi non si riconosce in qualcuna delle scene descritte da Vannozzi? Dove si percepisce quel mix tra arte di arrangiarsi e inventiva, buoni sentimenti, ironia, pizza e mandolino, ma anche la grandezza - scusate la presunzione ma è un dato di fatto - di un popolo erede del pragmatismo romano, della tradizione rinascimentale, della genialità di Leonardo da Vinci e Galileo Galilei, e della cultura artistica più raffinata che ha inventato il bel canto e che ha arricchito l’umanità intera con straordinari capolavori.

In ogni epoca l’arte, in tutte le sue multiformi espressioni, ha contraddistinto la nostra storia. Ancora oggi può e deve svolgere un ruolo fondamentale, di civiltà, contro l’imbarbarimento, la volgarità e l’ignoranza. Inoltre ci deve aiutare a riscoprire l’orgoglio nazionale e il senso civico di appartenenza a una comunità, che con pregi e difetti, si mostra al mondo con la sua meravigliosa unicità. Viva l’Italia e gli Italiani.

Francesco Santaniello

gi o van n i c h ia r i n e l li Giovanni Chiarinelli nasce a Rieti nel 1977 dove vive e lavora come fotografo free lance. Si diploma in Maturità Classica. Consegue il Diploma di Formazione Artistica e Professionale in Graphic Design presso BAT Accademia Belle Arti di Terni. Attualmente frequenta il Master di Fotogiornalismo presso l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma. dx: Fratelli d’Italia #2_Totò, acrilico su tela, 50 x 50 cm (2011)

vale nti na c r ive l li Valentina Crivelli, nata ad Amelia nel 1971, vive e lavora in Umbria. Laureata in antropologia, è Counsellor a mediazione artistica. Dal 2003 al 2008 ha insegnato Disegno Grafico presso il corso di Laurea in Scienze e Tecnologie della Produzione Artistica (Università di Perugia). dx: Fratelli d’Italia #2_Totò, acrilico su tela, 50 x 50 cm (2011)

Eleonora Duse, acrilico su tela, 40 x 30 cm

Eduardo, acrilico su tela, 40 x 30 cm

Albertone, acrilico su tela, 40 x 30 cm

GIovanni Paolo, acrilico su tela, 40 x 40 cm

Rita Levi Montalcini, acrilico su tela, 40 x 40 cm

Annarella, acrilico su tela, 40 x 40 cm

Nera Marmora, acrilico su tela, 40 x 40 cm

ma r c o pantaleo n i Marco Pantaleoni nasce a Terni nel 1981. Si laurea in Architettura a Roma.

Collabora con studi di architettura a Roma, Perugia, Udine. Intraprende l’attività di libero professionista nel settore della nuova progettazione, restauro ed innovazione tecnologica.

Nel 2008 entra a far parte del team di progettazione presso lo studio Schneider-Schumacher di Francoforte, ottenendo riconoscimenti per la sua attività in diversi concorsi e lavori internazionali.

In Germania partecipa attivamente alla vita culturale e artistica tedesca, svolgendo un lavoro di ricerca a Berlino, Francoforte e Monaco.

Frequenta da tempo il maestro Giorgio Celibert nel suo studio udinese, ricevendo continui stimoli creativi e motivazioni d’animo.

Prosegue nella ricerca di nuove forme di espressione e le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. dx: Quarto cielo, acrilico su tela di pvc applicata su tavola 126 X 93.5 cm, (2011)

r affae l la si m o n e Raffaella Simone è nata a Roma nel 1970. Diplomata in Pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma, ha frequentato Les Ateliers des Beaux-Arts de la Ville de Paris. Si è occupata a lungo della storia delle tradizioni popolari.

Insegna materie artistiche. Vive e lavora ad Avezzano (AQ). dx: Chiave femmina, tecnica mista su seta, 100 x 70, (2011)

Mal di luna, tecnica mista su legno, 100 x 70, (2011)

Ex voto, tecnica mista su legno, 100 x 70, (2011)

r o be r ta u baldi Roberta Ubaldi nasce a Terni nel 1965. Vive e lavora a Narni Scalo (TR).

Nel 1984 si diploma Maestra d’arte presso l’Istituto d’Arte Orneore Metelli di Terni. Inizia ad esporre nel 1998 partecipando contemporaneamente a vari concorsi nazionali. La curiosità e la voglia di crescere la portano a sperimentare di continuo: dopo aver studiato e frequentato le diverse tecniche classiche, arriva progressivamente a sviluppare una sua ben definita cifra stilistica, una tecnica estrema e delle cromie ridotte all’osso sono al servizio di un lavoro personalissimo. La continua ricerca di materiali diversi l’ha portata attualmente ad utilizzare lamiere di ferro in cui l’ossidazione creata dal tempo supera lo status di mero supporto per divenire parte essenziale dell’opera pittorica. L’amore per il corpo umano , la porta a raffigurazioni che a partire da una matrice ancora volutamente figurativa sembrano volersi celare dentro una trama di ossidazioni che parlano di tempo e di memoria. dx: The hug 2, olio su lamiera ossidata, 90 x 90 cm (2011)

lu ca van n o zzi Luca Vannozzi, nato a Rieti nel 1966, illustratore, ha all’attivo numerose partecipazioni a mostre collettive in ambito nazionale, tra le quali Le stanze delle fiabe, tenutasi a Rieti, Palazzo Marcotulli, con il Patrocinio di Regione Lazio e Comune di Rieti e la mostra itinerante In fabula. dx: Purtroppo s’è fatta l’Italia, ma non si fanno gli italiani, manca tecnica 50 x 70 cm (2011)

Ottocento, manca tecnica 28 x 75 cm (2011

Novecento, manca tecnica 28 x 75 cm (2011)

Ottocento (particolari), manca tecnica 28 x 75 cm (2011

Novecento (particolari), manca tecnica 28 x 75 cm (2011)

gio van n i c h ia r i n e l li

MOSTRE PERSONALI RECENTI

MOSTRE RECENTI

[2011]

[2011]

Nola (NA), Femminile plurale, a cura di Monna Lisa Salvati, catalogo

Rieti, Libreria Moderna, Giallo e dintorni, a cura di Barbara Pavan, mostra organizzata in occasione di A.A.A. giallo cercasi festival biennale del giallo e del noir, ideata e promossa da Libreria Moderna e Provincia di Rieti, collettiva, catalogo

Rieti, Studio7 Spazio Arte Contemporanea, Femminile plurale, a cura di Luca Arnaudo e Barbara Pavan, catalogo

Terni, MET, Rassegna d’Arte Contemporanea ArtMET, Downtown, a cura di Barbara Pavan, promossa da Studio7.it e Galleria Canovaccio, collettiva Giovanni Chiarinelli Valentina Crivelli Marco Pantaleoni Raffella Simone Roberta Ubaldi Luca Vannozzi

Valenti na c r ive l li

Vasto (Ch), Galleria ArtiBus, Fratelli d’italia, a cura di Daniela Madonna, collettiva, catalogo

[2010] Rieti, Studio7 Spazio Arte Contemporanea, Ergo Sum. One day. a cura di Barbara Pavan Rieti, Libreria Moderna, Fragmenta, a cura Barbara Pavan Terni, Galleria Canovaccio, Allontanarsi dalla linea gialla, a cura di Francesco Santaniello, con il Patrocinio del Comune di Terni, catalogo

Londra, Istituto Italiano di Cultura, la Sabina a Londra, collettiva, catalogo

MOSTRE COLLETTIVE RECENTI

Rieti, Studio 7 Spazio Arte Contemporanea, Next, a cura di Barbara Pavan, collettiva

[2011]

[2010] Rieti, Studio7 Spazio Arte Contemporanea, Born to be spider, a cura di Barbara Pavan, personale Nola (NA), Spazio Arditi Galati, Born to be spider, a cura di Monnalisa Salvati, personale Avellino, Spazio Arditi Galati, Born to be spider, a cura di Monnalisa Salvati,personale Rivodutri (RI), Tenuta Due Laghi, Rassegna d’Arte Contemporanea ExArte, Aquae, a cura di Barbara Pavan e Luca Arnaudo, con il Patrocinio di Provincia di Rieti e Comune di Rivodutri, collettiva, catalogo Locarno (Svizzera), 36Mazal Contemporary Art, Downtown, a cura di Barbara Pavan, collettiva, catalogo Todi (PG), Palazzo Landi Corradi, One planet, a cura di Simone Fappanni e Barbara Pavan, con il Patrocinio di Ministero della Gioventù, Regione Umbria e Comune di Todi, collettiva

Rivodutri (RI), Esserci. 7° Giornata del contemporaneo, mostra d’arte contemporanea a cura di Barbara Pavan, catalogo Vasto (CH), Galleria Arti Bus, Fratelli d’Italia. L’unità nazionale vista dagli artisti di oggi, a cura di Daniela Madonna, con il Patrocinio del Comune, catalogo Genova, Palazzo Stella, Satura Art Gallery, GenovArte. 4° Biennale d’arte contemporanea, a cura di Mario Pepe e Mario Napoli, con il patrocinio di Regione Liguria, Provincia di Genova, Comune di Genova, catalogo Milano, Il giardino del Conte Rosso, Galleria Camaver Kunsthaus, Pandora, a cura di Marcello Cazzaniga Rivodutri (RI), Datemi un segno. Artisiti per la LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori), a cura di B. Pavan, con il Patrocinio del Comune, catalogo Acli Lambrate (MI), Sala consiliare, Camaver Kunsthaus international, In Itinere, a cura di M. Cazzaniga, con il Patrocinio di Provincia di Milano Vasto (CH), Galleria Artibus, Fratelli d’Italia. L’unità nazionale vista dagli artisti di oggi, a cura di Daniela Madonna, catalogo

Rieti, Libreria Moderna, Downtown, a cura di Barbara Pavan, Evento organizzato in occasione della 6° Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI, collettiva, catalogo

Rieti, Libreria Moderna, Giallo e dintorni, a cura di Barbara Pavan, nell’ambito del Festival biennale del giallo e del noir, con il Patrocinio di Provincia di Rieti, Fondazione Varrone, Cariri e Sabina Universitas, catalogo

Rieti, Studio7 Spazio Arte Contemporanea, Twelve, a cura di Barbara Pavan, collettiva

Biella, Museo del Territorio Biellese, Cavour e Mazzini: due protagonisti del Risorgimento rivisti da artisti contemporanei, a cura di Francesco Santaniello, catalogo

S.Anatolia di Narco (PG), Ex Convento di Santa Croce, Sidera, a cura di Barbara Pavan, con il Patrocinio del Comune, collettiva

Roma, Galleria Minima Arte Contemporanea, Untitled, a cura di Costanzo Costantini

r o be r ta u baldi MOSTRE E PREMI RECENTI [2011] San Gemini (Tr), Studio Watts, Hands, personale

lu c a Van n o zzi

Stroncone (Tr), Le cose è meglio 1 volta farle che 3 volte dirle

MOSTRE RECENTI

Pinerolo (To), En Plein Air Arte Contemporanea, Alfabeto Morso Progetto Maionese, collettiva

[2011]

Quarrata (Pt), Overlook Agenzia d’Arte, 3 Noti 3 Inediti, collettiva Narni (Tr), Spazio San Domenico, Tracce, collettiva

r affae l la si m o n e

Narni (Tr), In arte veritas, collettiva

MOSTRE RECENTI

Paris Nord Villepinte (Francia), Maison&Objet, Fiera Campionaria, Stand Visionnaire

[2011]

M a r c o pantaleo n i MOSTRE E PREMI RECENTI [2011] Premio Internazionale Arte Coseano, 1° classificato, con il Patrocinio di Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia di Udine, Comunità collinare del Friuli

Sant’Anatolia di Narco (PG), Ex Convento di Santa Croce, Forme del Divino, a cura di Barbara Pavan, con il Patrocinio del Comune, doppia personale con Susanna Cati

[2010] Torino, Spazio Sansovino, In Diciassette Venerdi 17, collettiva

Rieti, Studio7 Arte Contemporanea, Per grazia ricevuta, a cura di Barbara Pavan, personale

Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Step09, collettiva

Rivodutri (RI), Tenuta Due Laghi, Datemi un segno. Artisti per la LILT, con il Patrocinio del Comune di Rivodutri, collettiva, catalogo

Torino, La Contemporanea Art Gallery, The Skull, collettiva

[2010]

San Gemini (TR), Parco della Fonte di San Gemini, Geminart_artisti alla fonte, con il Patrocinio di Provincia di Terni, Comune di Terni, Gruppo Sangemini, collettiva

Brescia, Galleria EticOAtelier di Banca Etica, (S)oggetti contundenti, nell’ambito della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, collettiva, catalogo

Premio Il Segno, a cura di Atelier Chagall (Milano), Galleria Ariete (Torino), Galleria Il Rivellino ( FE), selezionato tra i finalisti

Rieti, Studio7 Arte Contemporanea, E allora il poeta deve parlare, personale, a cura di Barbara Pavan

Marciano (PG), Premio MAG Marciano Arte Giovani, con il Patrocinio del Comune di Marciano, selezionato tra i finalisti

Locarno (Svizzera), Galleria 36Mazal Contemporary, Faces, a cura di Barbara Pavan, collettiva, catalogo

Udine, Galleria Nuovo Spazio, Personale

Napoli, Galleria Gamen, Nessuna giustificazione, a cura di Massimo Pacilio, collettiva, catalogo

Venezia, Galleria Primo Piano Venice, Personale

Rho (Mi), Salone del Mobile, Fiera di Milano, Stand Visionnaire

Roma, Galleria Pentart, Voglia di pennello, a cura di Daniele Radini Tedeschi, collettiva, catalogo

Verona, Sala Renato Birolli – Ex Macello, StartUp 2010, Rassegna internazionale artisti emergenti, selezionata Torino, La Contemporanea Art Gallery, Metalmorphosis, personale Arcevia (An), Festival delle arti ArtCevia, selezionata Gaeta (Lt), Palazzo San Giacomo, Porticato Gaetano, XXII Edizione Rassegna Internazionale di arti figurative Cernobbio (Co), Villa Erba, Mangia le prugne, collettiva di Arte Contemporanea, asta a favore della ricerca sulla fibrosi cistica Bologna, Tecno SpA, Ruggine, personale, a cura di Marco Testa e Olivia Turchi Livorno, Bottini dell’Olio, Premio Combat, Concorso di arte contemporanea, I edizione, finalista Narni (Tr), Palazzo Comunale, Tracce, collettiva Milano, Premio Le Segrete di Bocca, IV edizione, concorso di Arte Contemporanea Massa Martana (Pg), Residenza d’epoca San Pietro Sopra le Acque, Venereazione, collettiva d’arte

Rivodutri, Sala Consiliare del Comune, Centocinquanta, a cura di Barbara Pavan e Francesco Santaniello, collettiva nell’ambito delle celebrazioni per il 150mo dell’Unità d’Italia, con il Patrocinio di Provincia di Rieti e Comune di Rivodutri, catalogo Rivodutri, Tenuta Due Laghi, Esserci, a cura di Barbara Pavan, collettiva con il Patrocinio di Comune di Rivodutri, catalogo Rieti, Libreria Moderna, Contemporanea11, a cura di Barbara Pavan, collettiva nell’ambito della Notte Tricolore, con il Patrocinio di Giovani Imprenditori di Confcommercio Avellino, Nola (Na), Rivodutri (Ri), sedi diverse, In fabula, collettiva a cura di Barbara Pavan e Monna Lisa Salvati [2010] Rieti, Studio7 Arte Contemporanea, Index, a cura di Barbara Pavan, collettiva [2009] Rieti, Palazzo Marcotulli, Le stanze delle fiabe, a cura di Barbara Pavan, collettiva con il Patrocinio di Regione Lazio, catalogo