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Don Cesare Corbetta nuovo vicario di comunità Pagina

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Nomina/Dal 2013 era a Seveso prima nell’ex seminario e poi a S. Pietro M.

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Don Cesare Corbetta nuovo vicario della comunità, farà da riferimento per la parrocchia di san Carlo

Don Cesare Corbetta è il nuovo sacerdote che dal primo dicembre è stato nominato dall’arcivescovo vicario nella comunità pastorale “San Giovanni Paolo II”, in particolare come riferimento per la parrocchia di San Carlo.

Il nuovo vicario rileverà di fatto tutti gli incarichi affidati sino al settembre scorso a don Mauro Mascheroni e dunque i corsi di preparazione al matrimonio per san Carlo e per la parrocchia della Basilica S. Giuseppe così come la preparazione al battesimo dei genitori nelle due comunità

Ricoprirà anche l’incarico di assistente spirituale del Circolo culturale San Giuseppe e della sottosezione cittadina dell’Unitalsi. A livello decanale sarà il responsabile della pastorale familiare. Non da ultimo si dedicherà alle celebrazioni delle messe e al sacramento della riconciliazione nelle due parrocchie in cui si alternerà.

Originario di Cascina Amata di Cantù dove è nato il 15 novembre del 1964, don Cesare è entrato in seminario nel settembre del 1978 ed è stato ordinato sacerdote l’11 giugno 1988 dal cardinale Carlo Maria Martini.

Le sue prime esperienze pastorali sono state come coadiutore all’oratorio San Giovanni Bosco a Giussano e a San Martino di Magenta. Nel 2004 è stato nominato parroco a Villastanza di Parabiago dove è rimasto fino al 2013.

E’ stato quindi responsabile della “Porta Santa della Misericordia” al centro pastorale di Seveso (l’ex seminario) in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da papa Francesco nel 2016. Da quell’anno ha poi ricoperto l’incarico di vicario della comunità pastorale “San Pietro da Verona” in Seveso e di referente della parrocchia San Pietro Martire.

“In questi giorni – ci ha confidato don Cesare – convivono in me due sentimenti opposti, il timore e la gioia, perché mi è dato di vivere una nuova sfida, un nuovo servizio pastorale. Da sempre amo le sfide perché mi impediscono di essere arrivato, di adagiarmi, di crogiolarmi nel passato e perché mi invitano e mi obbligano a inventare e sognare, per tutti e con tutti. Inizio quindi una nuova stagione della mia vita, un nuovo amore e come ogni innamorato sono certo, come racconta un antico detto, di non incontrare fiumi senza guado. Chiedo a tutti voi di proibirmi di essere un prete clericale, un “funzionario” e di aiutarmi ad essere un pastore, ministro della gioia e dell’eccedenza del Vangelo”.

Patrizia Dell’Orto

Don Cesare Corbetta

Analisi/In consiglio pastorale

Le scuole paritarie della comunità luogo di incontro con le famiglie

“Un tesoro per la Chiesa e per il Paese” questa la definizione che ha accompagnato la discussione sulle scuole paritarie presenti in città da parte del consiglio pastorale della comunità san Giovanni Paolo II nella sessione del 2 dicembre scorso, svoltasi all’oratorio della parrocchia Sant’Ambrogio di viale Edison che ospita la stessa scuola parrocchiale.

Nell’introdurre i lavori del consiglio come responsabile della comunità, don Bruno Molinari ha posto l’accento sul fatto che nei suoi dieci anni di permanenza a Seregno il consiglio pastorale non si era mai occupato delle scuole paritarie che sono un patrimonio prezioso, un tesoro per l’appunto, dal punto di vista educativo per la loro possibilità e missione di intercettare bambini, ragazzi, giovani così come le loro famiglie, dai genitori ai nonni. Don Bruno ha fatto riferimento anche all’attenzione posta dal cardinal Martini alla scuola paritaria ma più in generale al tema dell’educare cui dedicò ben tre anni pastorali. Rispetto alla situazione gestionale il parroco ha rilevato come l’andamento demografico abbia innescato una curva discendente nelle iscrizioni anche se al momento non preoccupante così come di riflesso si registra una lievitazione dei costi cui far fronte.

Don Guido Gregorini, rettore del collegio Ballerini, ha quindi fornito al consiglio un’ampia mappatura della presenza delle scuole paritarie in Seregno frequentate da oltre 2300 studenti con quasi 240 docenti oltre al personale ausiliario.

Otto sono le scuole dell’infanzia di cui cinque facenti capo alle parrocchie, una con elementari e medie, due anche con indirizzi di scuola superiore. Gregorini ha tracciato anche un rapido quadro normativo con luci e parecchie ombre rispetto al tema degli oneri che gravano sulle famiglie che scelgono le scuole paritarie rispetto a quelle che optano per le scuole pubbliche. Nel caso delle scuole dell’infanzia, come rimarcato da Cristina Curioni direttrice della scuola parrocchiale S. Ambrogio e coordinatrice delle ‘materne’ parrocchiali, la scelta delle famiglie è quasi ‘obbligata’ stante la carenza di realtà pubbliche per quella fascia di età. Non a caso il Comune di Seregno da anni riconosce alle paritarie un sostegno economico attraverso una convenzione, di recente rinnovata, che consente di applicare una retta di 170 euro mensili per bambino. Sia Gregorini che Curioni così come Emanuele Lollo responsabile dell’istituto Candia hanno poi illustrato le attività, peculiarità e potenzialità educative delle loro realtà scolastiche.

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