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Comunità religiose/Istituto Figlie della Carità Canossiane

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Festeggiati i 100 anni di madre Annamaria Ronchi a lungo missionaria in Svizzera tra gli italiani immigrati

L’istituto delle suore Figlie della Carità Canossiane di via Torricelli, ha festeggiato nel pomeriggio del 26 novembre scorso, i cento anni di madre Annamaria Ronchi, dopo la santa messa delle 16, celebrata, nella cappella interna, dal prevosto monsignor Bruno Molinari, alla presenza di tutte le sue consorelle, del fratello e dei nipoti.

Una suora ancora molto lucida, ma con difficoltà di deambulazione. Nel corso del suo apostolato ha ricoperto numerosi incarichi sia in Italia che all’estero, oltre ad aver svolto il ruolo di insegnante di scuola elementare nelle diverse case dell’ordine.

Madre Annamaria nata a Monza il 13 dicembre 1922, era entrata come postulante a Milano nella casa provinciale di via della Chiusa a 23 anni. A Milano è stata responsabile della casa di via Bartolomei anche come insegnate e collaborando con la parrocchia del Sacro Cuore. Un’altra sua tappa è stata Cuggiono e poi, nel 1968, la Svizzera tedesca nella missione di Oberburg nel Cantone di Berna, dove aveva aperto con le consorelle una coraggiosa iniziativa, il pre-scuola a partire dalle 6,30, per aiutare le famiglie italiane immigrate.

Erano famiglie di giovani operai ed operaie disseminate in un territorio molto vasto e pertanto bisognava trovare il modo di raggiungerli. Il problema più grave era la normativa del lavoro in Svizzera che prevedeva un congedo di maternità troppo breve. Bisognava rientrare in servizio solo due

Suor Annamaria Ronchi ha compiuto 100 anni

Comunità/Abbazia San Benedetto

Le celebrazioni natalizie dei monaci nel segno delle tre liturgie sulla nascita

Per le imminenti festività di Natale, i monaci inizieranno la veglia della messa di mezzanotte alle 23,15, preceduta dall’ufficio di lettura che a Natale è uno dei più significativi in quanto fa rivivere, attraverso le profezie di Isaia, l’attesa dei fratelli maggiori gli ebrei. E’ un modo per suscitare anche tra i fedeli una vera e autentica attesa di Gesù, la cui venuta è riattualizzata dalla liturgia. Il Natale, sentito così intensamente dai padri dell’Abbazia di via Stefano, prevede tre messe, ognuna con testi liturgici propri. La prima celebra la nascita storica di Cristo (quella di mezzanotte); la seconda la nascita dell’anima di ciascuno (quella dell’aurora), la terza la nascita della nostra storia ed è quella del giorno che recita “E il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi”. Anche nella giornata di Santo Stefano, le messe seguiranno l’orario festivo, ma senza funzione vespertina. L’ultimo giorno dell’anno la preghiera sarà caratterizzata dal ringraziamento espresso dall’“inno ambrosiano” del Te Deum. Il giorno di Capodanno e quello dell’Epifania del Signore, le messe seguiranno l’orario festivo e saranno dedicate ad approfondire la grandezza della Madonna e la chiamata di tutti i popoli espressa dai Re Magi.

I corsi biblici riprenderanno il 13 di gennaio con Claudia Milani sul tema “Preghiera e resurrezione di Gesù secondo le fonti ebraiche”, all’interno del corso di approfondimento. Il 27 gennaio Massimo Bonelli inizierà le quattro conversazioni su “Il vangelo di Marco: l’arte narrata del primo evangelista scrittore”. A cui seguirà in febbraio, monsignor Sergio Ubbiali con “Il male, l’ingiustizia, il dolore”. P. V. settimane dopo il parto. Poche erano le famiglie che potevano contare sulla nonna o su qualche zia, la quasi totalità era costretta ad affidare il bambino a famiglie locali. Così facendo il bambino si affezionava di più alla famiglia affidataria e riconosceva meno la propria.

Don Sante Neri, responsabile della missione cattolica di Burdorf era convinto che la soluzione del problema fosse quella di allestire una scuola dell’infanzia e reperire una comunità religiosa disposta a farla funzionare.

Madre Ronchi, rientrata sul suolo patrio ha proseguito la sua attività come responsabile nella casa di Carate Brianza, dal 2000 per sei anni, prima di trasferirsi a Seregno.

Madre Annamaria era molto amica e porta sempre nel suo cuore madre Fernanda Riva, quasi sua coetanea e concittadina. Anche lei era nata infatti a Monza il 17 aprile 1920 ed è deceduta a Bombay in India il 22 gennaio 1956, in concetto di santità. Veniva dichiarata Venerabile il 28 giugno 2012. Era entrata nel noviziato missionario di Vimercate il 19 marzo 1939 e in ottobre partiva per l’ India, dove completava il suo noviziato e i suoi studi a Belgaum. La scuola in Mahim e l’università in Alleppey sono stati il campo del suo lavoro apostolico. Ha raggiunto la santità attraverso la sofferenza che l’ha portata ad identificarsi con Cristo Crocifisso. Per madre Fernanda è in corso la causa di beatificazione.

Paolo Volonterio

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