3 minute read

Pagina

Next Article
Pagina

Pagina

L’Amico della Famiglia Novembre 2021 Novembre 2022 37

Comunità religiose/Piccolo Cottolengo Don Orione - Santuario Maria Ausiliatrice

Advertisement

Infermiere professionali ma anche presenza religiosa le due suore indiane inserite nella rsa di via Verdi

La comunità religiosa del Piccolo Cottolengo Don Orione si è arricchita nelle scorse settimane di due nuove presenze.

Dal 5 novembre scorso sono arrivate due suore indiane della congregazione di Santa Martha: si tratta di suor Rosamma Pookunnel, 50 anni, in Italia dal 1993, e di suor Beena Kolliyil Joseph, 37 anni, nel nostro Paese dal 2014. Entrambe originarie dello Stato del Kerala nell’India meridionale, sono infermiere professionali e in questi anni hanno operato a Roma, in provincia di Foggia e più recentemente in Brianza presso la rsa padre Masciadri di Seveso. Già in passato l’Opera Don Orione aveva visto la presenza di una piccola comunità di religiose indiane.

Le due religiose sono state inquadrate nel personale dell’Opera con il compito di assistere anziani e disabili delle due residenze di via Verdi.

Nel padiglione prospiciente via Verdi è stato approntato il loro alloggio in via di definitiva sistemazione.

La loro presenza, come sottolinea il direttore don Graziano De Col, conferma il carisma religioso dell’Opera anche in riferimento all’attività del santuario di Maria Ausiliatrice che ne è parte integrante.

Della comunità religiosa è tornato a far parte dal giugno scorso anche don Severino Didonè pur se malato. Direttore per anni del Piccolo Cottolengo, don Didonè, che oggi ha 86 anni, è stato uno degli ideatori della ‘Due ruote per due cam-

Le due suore indiane con don De Col e Bianchi

Notizie/Gr.Ani.s

“Beati i costruttori di pace”: l’incontro di spiritualità di con mons. Bressan

La commissione per l’impegno sociale, politico, culturale ed educativo per la zona pastorale V di Monza ha organizzato con mons. Luca Bressan, responsabile diocesano, lo scorso giovedì 17 novembre l’incontro di spiritualità di Avvento per le persone impegnate in tali ambiti e nel mondo dell’impresa e del lavoro.

Si è sperimentata una forma rinnovata (una serata infrasettimanale) con l’intento di coinvolgere maggiormente le comunità del nostro territorio. “Beati i costruttori di pace” il titolo dell’incontro svoltosi presso l’istituto di Monza. Il tempo di Avvento è un tempo liturgico forte di attesa e di preghiera che ci conduce verso il Natale. È un’occasione proposta alle diverse comunità e realtà cristiane per fare memoria della vicinanza di Dio, un invito a vivere una attenta e responsabile vigilanza per sfuggire al rischio dell’indifferenza, una opportunità per chiedere anzitutto il dono della pace

Durante il mese di novembre la commissione è impegnata inoltre, con il coordinamento dei Circoli culturali cattolici della zona, a proporre la terza settimana dei centri culturali della diocesi riprendendo l’iniziativa del 2021 dal titolo «Come Lievito, per dare pienezza alla vita». Sette giorni di incontri online e in presenza diffusi in tutte le sette Zone pastorali. Una ventina di eventi (conferenze, testimonianze, presentazione di libri, dibattiti, film, teatro, sperimentando la collaborazione con le sale della comunità) che affronteranno diverse domande tra la stretta attualità e la spiritualità con il denominatore della pace. panili’ la manifestazione ciclistica che si tiene da Tortona a Seregno dal 1979 in occasione della festa di Maria Ausiliatrice nel mese di maggio e giunta quest’anno alla 41a. edizione dopo lo stop di due anni causa Covid.

L’uscita dalla pandemia ha riportato peraltro l’intera struttura assistenziale alla normalità come rileva il responsabile di struttura Alberto Bianchi. “Restano ancora in vigore le disposizioni nazionale e regionali - osserva - circa l’uso delle mascherine all’interno della struttura ed il controllo degli accessi da parte dei parenti degli ospiti riguardo all’obbligo vaccinale. Tutte le attività all’interno e all’esterno sia per la residenza anziani che per quella disabili sono in ogni caso riprese a pieno ritmo con soddisfazione generale. Mi preme anche sottolineare come da un anno è aperto e funzionante il reparto Alzheimer con venti posti letto tutti occupati a riprova di una esigenza sempre più sentita”.

In campo sociale l’attività assistenziale e di accoglienza dell’Opera don Orione non si è per altro verso mai interrotta come è accaduto dalla primavera scorsa con la collaborazione con l’amministrazione comunale nel dare ospitalità a diversi nuclei di profughi ucraini, sino ai giorni scorsi, e più recentemente ad una numerosa famiglia afghana (padre, madre incinta e sette figli) ora trasferita in Sicilia. Situazioni di emergenza affrontate in stretta relazione con il Comune e la Casa della Carità.

This article is from: