Anno XVII / Maggio 2016 Poste Italiane Spa / Spedizione in A.P. 70% Periodico di finanza, cultura, societĂ ed informazione della Banca di Credito Cooperativo Pordenonese
BCC soci
> L’Assemblea dei Soci. > Fondazione Bcc Pordenonese. > Le BCC del 2020. BCC informa
> Qualcosa di veramente Smart: Satispay. > Speciale casa. BCC giovani
> Socializziamo? > Nuove convenzioni Bcc Generation. BCC territorio
> Cento anni, da Zanussi ad Electrolux. > Beato Odorico da Pordenone. > Terremoto del 6 maggio 1976. inserto
> La nuova campagna di comunicazione Bcc Pordenonese.
editoriale In questo numero del giornale i Soci possono trovare una chiave di lettura che lega il percorso editoriale attraverso tre parole, che sembrano rincorrersi per la loro assonanza: costruzione, distruzione, ricostruzione. Tappe fondamentali che hanno inciso la storia del nostro territorio, sicuramente in maniera diversa, ma altrettanto profonda: la capacità di costruire la storia dell’industria pordenonese di Lino Zanussi ripercorsa attraverso le parole scritte da Don Luciano Padovese, la distruzione del terremoto del ’76 narrata nelle pagine di Sergio Gentilini, la ricostruzione di questa provincia, un valore così forte nel tempo, che caratterizza le iniziative della BCC riportate nel Caffè. Si parla infatti di borse di studio ai Soci, di Bcc Generation, di una nuova filiale a Prata, dello sportello intelligente di Azzano, del Consorzio universitario, di prevenzione attraverso l’educazione, di finanza etica e di arte, nel pezzo di Carlo Scaramuzza dedicato al Beato Odorico. Spunto finale per una ricostruzione consapevole ce lo dà un importante riconoscimento alla ricerca friulana. I professori Maurizio Massaro e Andrea Garlatti dell’Università degli Studi di Udine in collaborazione con il Prof. John Dumay della Macquarie University di Sydney sono stati insigniti del prestigioso premio dell’editore internazionale Emerald “Literati Award”. Sono stati premiati per un lavoro sul tema della gestione della conoscenza negli enti pubblici. Il professor Maurizio Massaro, di Maniago, lavora presso la sede pordenonese dell’Ateneo udinese dal 2008 ed ha insegnato in varie Università negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Iran, in Giappone e in Australia. Attualmente Direttore del Master sul Turismo vede il suo ultimo libro sullo sviluppo sostenibile presentato nel 2014 all’ONU di Ginevra.
> PRESIDENTE / Territorio, progetto, persone ................4 > DIRETTORE GENERALE / Una nuova stagione per il Credito Cooperativo ....................................5
________BCC soci________
> Le BCC del 2020 ........................................................ 6 > Fondazione Bcc Pordenonese .................................. 8 > L’Assemblea dei Soci ...............................................10 > Quali rischi per i depositanti della nostra banca? ..................................................................................12 > 30 Borse di studio ai giovani Soci e figli dei Soci Bcc Pordenonese ......................................14
______BCC giovani______
> Socializziamo? .........................................................16 > BCC Generation .......................................................18 > Daniele Molmenti ...................................................20
Marina Stroili
Il Caffè del Nordest Tribunale di Pordenone n. 461 del 23.3.2000 Anno XVII Maggio 2016
Direttore editoriale - Gianfranco Pilosio Direttore responsabile - Marina Stroili
> Borse di studio in ricordo di Don Raffaello ............22
Redazione - Emanuela Loisotto mail - eloisotto@bccpn.it
______BCC informa______
______BCC territorio______
______BCC sostegno______
> Sportello intelligente accessibile con la semplice
> Consorzio universitario Pordenone ...........................38
> Finanza etica e microcredito .................................58 > 10 anni di solidarietà ........................................59
tessera Bancomat ....................................................24
> Pontarolo Engineering solida realtà del territorio .....40
> Nuovi locali, sobri ma moderni ed accoglienti e una
> Cento anni di eccellenza da Zanussi ad Electrolux .......42
squadra vincente, per i nostri Soci e Clienti di Prata! ...25
> Prevenire educando ..................................................44
> La tua BCC ti presenta qualcosa di veramente Smart!
> Scuola professionale “Lepido Rocco” ..........................46
Satispay ..................................................................26
> Polinote la cooperativa sociale di promozione
> Pensioni & previdenza integrativa .............................28
della musica ......................................................48
> Le nuove forme di sostegno per la casa ......................30
> Beato Odorico da Pordenone .....................................50
> Nuove opportunità per le imprese italiane ................32
> Il Comitato di Promozione Culturale Genitori ...........52
> StartEvolution ..........................................................34
> Friuli, il terremoto del 6 maggio 1976 ......................54
> Ventis accessibile a tutti, vicino all’acquirente e nello
> M’illumino di meno! .................................................56
stesso tempo glamour ..............................................36
> Insieme, per l'Ambiente ...........................................57
________BCC arte________
> Pierino Sam artista friulano ....................................60
________inserti________ > La nuova campagna di comunicazione Bcc Pordenonese ......................................................62
Segreteria di redazione Ufficio Comunicazione & Mktg Bcc Pordenonese tel - 0434-636250 fax - 0434-636190
Stampa - www.sincromia.it
Pietro Roman / Presidente
Territorio, progetto, persone Cari Soci, nel Caffè del dicembre 2001, il numero immediatamente successivo all’Assemblea che aveva rinnovato il Consiglio di Amministrazione, il mio saluto da Presidente iniziava così: “TERRITORIO, PROGETTO, PERSONE. Sono questi tre elementi che formano l’anima della nostra storia e della nostra strategia”. Ora cari Soci, che mi accingo a salutarvi per l’ultima volta dalle pagine di questa rivista come Presidente della nostra Cooperativa di Credito, rileggendo quanto scritto allora mi rendo conto di quanto questi elementi siano stati, lo sono oggi e lo saranno per il futuro, validi ed irrinunciabili. L’azione e la pianificazione strategica dei Consigli di Amministrazione in questi anni hanno sempre fatto riferimento a questi tre cardini, imprescindibili tra loro, senza mai tradirli. Abbiamo saputo tenere il timone "sempre a dritta" quando c’era una situazione economica favorevole e abbiamo proseguito allo stesso modo, con mano ferma, anche con l’arrivo delle “tempeste” dal 2008 in poi. Auspico che questa Banca possa proseguire in questo cammino, anche alla luce delle nuove opportunità che si profileranno grazie all’attuazione della imminente Riforma del Credito Cooperativo. Sta per concludersi questa mia straordinaria esperienza e, insieme a tutti i Consiglieri di Amministrazione che mi hanno coadiuvato in questi 15 anni, sento di dover ringraziare in primis i Soci e i Collaboratori della Banca, nostri preziosi compagni di viaggio. Desidero ringraziare personalmente anche tutti gli Amministratori della nostra BCC succedutisi in tutti questi anni, per la fiducia e la stima accordatami ma soprattutto per aver messo nello svolgimento del loro mandato “testa e cuore”. Ultima, ma non ultima, mia moglie Liliana per avermi sostenuto silenziosamente, con discrezione, nel mio incarico e nei miei numerosi impegni istituzionali. A breve sarete chiamati ad eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione che avrà il compito di guidare, come un buon padre di famiglia, la nostra Cooperativa di Credito. Cederò il testimone con la consapevolezza che lascio una banca in salute, adeguatamente presidiata, e proiettata verso un futuro che la vedrà ancora protagonista nello sviluppo del nostro territorio. Una Banca guidata da Amministratori capaci, visti anche i profili dei candidati presenti nella lista elettorale, sostenuta dalla competenza, dalla dedizione e dalla professionalità dei suoi collaboratori e avallata dalla vostra fiducia. LUNGA VITA ALLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO PORDENONESE!
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Gianfranco Pilosio / Direttore Generale
Una nuova stagione per il Credito Cooperativo Cari Soci, la nostra Banca chiude il bilancio 2015 con un risultato positivo che tiene conto dell’aumento delle coperture dei crediti anomali e della contabilizzazione di rilevanti interventi a favore di alcune BCC e delle quattro Popolari per circa 2 milioni di euro, a testimonianza del fatto che, nonostante i difficili momenti, la Banca è sana. Dal mondo dell’economia, anche locale, giungono tiepidi segnali di ripresa, supportati dall’incremento di piccoli investimenti, sia pubblici che privati. Stiamo vivendo un’epoca di grandi cambiamenti, dove le nuove tecnologie evolvono rapidamente e soppiantano i modelli imprenditoriali e organizzativi di riferimento, nazionali e non, rendendo necessari nuovi approcci. In questo contesto, arriva la nuova Legge sulla Riforma del Credito Cooperativo, di cui si attendono ancora le norme attuative, ma che già delinea i contorni di un complessivo rafforzamento del Sistema del Credito Cooperativo a vantaggio di ciascuna BCC aderente. La nostra BCC, in particolare, in base ai numeri che esprime, potrà contare su un’adeguata autonomia così da poter continuare ad essere riferimento e motore di sviluppo per il territorio in cui opera, oltre che per i suoi Soci e clienti. Cari Soci, domenica 15 maggio sarete chiamati ad approvare il bilancio d’esercizio e ad eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione. A nome mio e di tutti i collaboratori, ringrazio ciascuno dei consiglieri uscenti ed in particolare il Presidente Pietro Roman, prezioso, lungimirante ed instancabile Cooperatore di Credito che ha condiviso con grande sensibilità e spirito di squadra un importante pezzo di strada, con la nostra BCC. Ringraziandovi per la fiducia e l’attaccamento che dimostrate alla Banca, Vi porgo i miei più cordiali saluti.
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Giuseppe Graffi Brunoro
Le BCC del 2020 Il necessario protagonismo di Soci, Clienti, Lavoratori e Comunità locali. Il 6 aprile scorso è stato definitivamente convertito in legge il decreto sulla riforma delle oltre 360 BCC italiane. Il decreto era molto atteso dal Credito Cooperativo, che si era impegnato, assieme a Bankitalia e al Ministero dell’Economia, alla realizzazione di una proposta (autoriforma) che consentisse di rispondere adeguatamente alle richieste sia della Banca Centrale Europea che del mercato, ma al tempo stesso, mantenesse libertà e caratteristiche di democrazia economica per le singole BCC. Il decreto ha largamente recepito queste indicazioni: le singole Banche di Credito Cooperativo, che manterranno la propria licenza bancaria, dovranno aderire ad una capogruppo di cui avranno il controllo di tipo partecipativo e a cui, in via contrattuale, cederanno parte della propria sovranità gestionale affidandole poteri di direzione, coordinamento e controllo. Tali poteri saranno modulati in base al rischio che ciascuna BCC rappresenta per il Gruppo: alle BCC gestite bene, in modo sano e prudente e con numeri e governance in regola sarà garantita la giusta autonomia gestionale. Ma il decreto conteneva anche un’anomalia, inserita a palazzo Chigi nelle ultime ore: la così detta “way out”, che avrebbe consentito alle BCC con patrimonio di almeno 200 milioni di euro di non aderire alla capogruppo, versando all’erario il 20% delle proprie riserve e trasformandosi in banche ordinarie spa. Questa “possibilità di non adesione”, ritenuta da molti anticostituzionale, sarebbe stata assai pericolosa per due aspetti. Il primo, che ha sollevato le critiche di tutta la cooperazione italiana, è che avrebbe creato una crepa in grado di distruggere l’intero modello mutualistico consentendo, per una cooperativa a mutualità prevalente, di trasformare le riserve indivisibili in quote societarie. In questo modo si sarebbe tradito il patto intergenerazionale fra Soci e Stato, assegnando ingiustamente a privati il patrimonio costruito da generazioni di Soci e proprietà collettiva della Cooperazione e delle Comunità di riferimento. Il secondo aspetto, assai delicato per il futuro del Credito Cooperativo, è che le BCC con patrimonio superiore ai 200 milioni, che aderiscono al gruppo, avrebbero potuto tenere sotto scacco il gruppo stesso, minacciando in qualsiasi momento la loro uscita.
In questo modo il Credito Cooperativo Italiano potrà diventare ancora più coeso e forte e potrà meglio affrontare le complessità legate all’Unione Bancaria Europea e agli stringenti vincoli sul patrimonio. Ma soprattutto le BCC, parte fondante di quello che sarà il terzo gruppo bancario italiano per volumi e primo per capitale nazionale, potranno continuare ad operare mantenendo l’obiettivo sullo sviluppo sociale, morale ed economico delle loro Comunità di riferimento . Perché ciò accada, però, è necessario che i Soci, i Clienti, Le persone che lavorano nelle BCC e le Comunità si assumano la responsabilità di essere protagonisti del loro futuro, scegliendo consapevolmente di lavorare con la propria BCC, sapendo di avere a che fare con realtà patrimonialmente solide e in grado di soddisfare qualsiasi esigenza in tema di finanziamenti, di gestione del risparmio, di programmazione del futuro previdenziale e di copertura assicurativa. Solo Comunità di Persone proattive, che condividono e co-producono beni economici, rimettono in circolo competenze individuali, beni comuni, beni pubblici, risparmi delle famiglie, e altre risorse tangibili o intangibili scarsamente utilizzate, con l’obiettivo di rispondere, con senso di partecipazione e responsabilità, a bisogni veri, potranno pensare di aver diritto ancora ad una autonomia e ad una specialità regionale. Solo dal protagonismo costruttivo di tutte le Persone interessate potrà nascere un nuovo patto tra istituzioni e Cittadini (magari riuniti in cooperativa), in cui questi ultimi fanno valere il proprio ruolo di soggetto di sviluppo e non solo di oggetto di politiche. Per far emergere il valore di un impegno sociale che non supplisce ad un settore pubblico in ritirata, ma introduce un nuovo paradigma per la produzione di beni e servizi di interesse sociale. E così facendo sostiene la “ricostruzione” del senso di Comunità.
Fortunatamente il passaggio parlamentare ha aggiustato le anomalie riportando le soluzioni per una legittima non adesione nell’alveo dei principi cardine della mutualità e fissando dei precisi limiti temporali per l’esercizio dell’opzione di non adesione, in modo da non minare la solidità del nascente Gruppo del Credito Cooperativo Italiano.
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bcc soci
Fondazione Bcc Pordenonese Anche nel corso del 2015 la Fondazione Bcc Pordenonese, grazie al contributo ricevuto dalla Banca di Credito Cooperativo Pordenonese, socio fondatore, ha indirizzato la propria attenzione prevalentemente al sostegno di servizi rivolti all’assistenza ad anziani, disabili e giovani. Ha favorito iniziative in campo educativo e formativo nonchè alle comunità privilegiando interventi in campo sanitario e sociale, rivolgendo una particolare attenzione alle nuove povertà alimentari e sociali presenti anche nel nostro territorio. Sanità
Scuola ed educazione
È stata erogata la seconda tranche della borsa di studio assegnata alla dottoressa Lia Martina di Spilimbergo che sta proficuamente portando avanti il “Progetto di ricerca traslazionale sulle malattie rare: linfomi di Hodgkin dell’età pediatrica e poliposi familiare del colon” presso il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, istituto di eccellenza del territorio pordenonese nella ricerca e nella cura delle patologie oncologiche, partner ideale per ospitare nei propri laboratori l’attività di studio e ricerca. Da segnalare la prosecuzione della collaborazione con l’Associazione “Amici del Cuore” di Motta di Livenza, nell’organizzazione della manifestazione a carattere sanitario che ha visto la partecipazione di circa 350 persone nei due appuntamenti di Meduna di Livenza e Pasiano di Pordenone. Sono stati due appuntamenti che meritano essere sicuramente ripetuti in altri comuni della nostra provincia.
La Fondazione Bcc Pordenonese sente il dovere morale di pensare al domani e per fare questo investe sui giovani ed è al loro fianco con progetti che aiutino i nostri ragazzi a scoprire i propri talenti e a metterli al servizio delle nostre comunità. È per questi motivi che sono stati finanziati in diversi Istituti scolastici delle medie superiori, i progetti attuati in collaborazione con il Consultorio Familiare Noncello onlus, come “La resilienza: il potere delle mie risorse” rivolto ai ragazzi delle classi seconda e terza degli Istituti coinvolti. A seguito dei recenti episodi di bullismo, inoltre, nelle scuole sono stati previsti sempre in collaborazione con il Consultorio Noncello quattro sportelli psicologici per tre ore settimanali ciascuno a servizio degli studenti e famiglie sempre presso I.S.I.S. Le Filandiere, I.T.S.T. Kennedy, I.P.S.I.A. L. Zanussi e I.T.S.T. Geometri S. Pertini.
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Sono stati altresì finanziati interventi a sostegno di progetti scolastici che affrontassero temi di disagio giovanile (autostima, bullismo, alcolismo, disturbi alimentari e dipendenze) con l’intervento e la collaborazione di esperti dell’associazione “La Vela” di Sacile. Si è concluso, nelle scuole dell’infanzia di Chions e Villotta di Chions, il programma di screening di logopedia, grafo-motoria, psicomotoria e psicodiagnostica tenutosi avvalendosi della professionalità delle operatrici dell’Istituto Nostra Famiglia di San Vito al Tagliamento.
Volontariato La Fondazione, nel corso del 2015, ha stipulato, in qualità di soggetto capofila, convenzioni per il servizio di trasporto di persone bisognose nei territori serviti dall’Ambito Distrettuale 6.1, del comune di Cordenons e una convenzione con l’A.S.P. Cordenonese “Arcobaleno” per l’erogazione di servizi diversi. L’attività di trasporto è stata svolta in collaborazione con l’associazione San Pietro Apostolo e le locali associazioni di volontariato. In particolare, nel comune di Cordenons, per far fronte alle crescenti esigenze degli utenti del C.U.P.T.A. (Centro Unico Prenotazioni Trasporti Assistenziali) è stato acquistato un altro automezzo e a fine anno è stato altresì deliberato un contributo massimo di spesa pari a 5.000,00 € per sostenere l’acquisto di un ulteriore mezzo. Va segnalato il gesto di generosità delle sorelle Gava che in memoria della sorella Liliana hanno donato un automezzo. E’ sicuramente un bel modo da parte delle sorelle per ricordare Liliana Gava, persona “speciale”, definitiva dai quotidiani locali al momento della scomparsa, a soli 67 anni, come la decana della dialisi che ha effettuato per ben 43 anni. Tutti coloro che hanno conosciuto Liliana vedendo passare la “sua auto” si ricorderanno di una persona che ha affrontato
la malattia con coraggio e dignità esemplari e dispensato radiosi sorrisi a tutte le persone che incontrava. Nell’organizzazione delle attività di call center e di organizzazione dei trasporti assistenziali la Fondazione ha messo a disposizione della associazione San Pietro Apostolo e delle associazioni locali coordinate gli immobili adibiti a sedi operative e gli automezzi attrezzati garantendo una stabilità operativa. La Fondazione è altresì presente nel servizio fornito dagli sportelli degli Amministratori di sostegno presenti nel territorio degli Ambiti Distrettuali 6.1 e 6.3, mettendo a disposizione i locali ad Azzano Decimo, Vigonovo ed Aviano.
Nuove emergenze Le difficoltà economiche del territorio hanno fatto emergere una situazione sempre più accentuata di disagio sociale anche nelle famiglie del nostro territorio. La Fondazione sensibilizzata da questa situazione ha dato la propria disponibilità, oltre che a sostenere il progetto C.S.A. (Centro Solidarietà Alimentare) avviato nel 2014 e coordinato da alcuni operatori dell’Ambito Distrettuale 6.3 e dai rappresentanti di sette Caritas locali per organizzare la distribuzione di borse alimentari a famiglie segnalate dai servizi sociali, anche ad analogo progetto avviato nell’Ambito Sacilese. E’ stata messa a disposizione una somma di € 2.500,00 per il servizio di ritiro di derrate alimentari fresche in tre centri commerciali del sacilese e consegna alla Caritas di Sacile, alla Parrocchia Cristo Re e alla Chiesa Evangelica di Pordenone. Analoga attività è in programmazione nel comune di Sacile per l’Ambito Distrettuale 6.1.
GRAZIE VOLONTARI!
Sabato 21 novembre, nella grande sala degli Alpini della sezione di Fiume Veneto, si sono ritrovate quasi 400 persone per la consueta Cena annuale DEI VOLONTARI. Oltre a ringraziarli, il Presidente li ha definiti un esercito di volontari a servizio delle nostre comunità e soprattutto delle fasce più deboli come anziani, disabili e persone ammalate. Una ventina le associazioni di volontariato presenti alla serata con i propri associati che prestano la propria opera in diversi comuni dell’Ambito di Azzano Decimo e Sacile, nel comune di Cordenons e per alcune realtà associative in tutto il territorio pordenonese e anche nel vicino Veneto. I presidenti di queste associazioni sono stati chiamati uno ad uno e la Fondazione Bcc Pordenonese ha voluto essere presente con una pergamena incorniciata che riportava un GRANDE GRAZIE per l’opera svolta ogni giorno nei più svariati servizi; la pergamena è stata consegnata alle associazioni aderenti al C.U.P.T.A. (Centro unico prenotazioni trasporti assistenziali). Non potevano mancare a questo appuntamento i vertici della Bcc Pordenonese, che in questi anni hanno creato, fondato e sostenuto la Fondazione Bcc Pordenonese e l’Associazione San Pietro Apostolo. Da parte del Presidente Piero Roman la soddisfazione di aver dato il via a questa realtà solidale, di sostenerla e di concretizzare uno dei principi previsti nella carta dei valori della banca di credito cooperativo, ossia il primato e la centralità della persona, ispirando la propria attività al conseguimento di questo scopo: “banca di persone che lavora per le persone”.
www.fondazionebccpn.it
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bcc soci
Emanuela Loisotto
L’assemblea dei Soci
oltre
1000 nuovi clienti
L’Assemblea dei Soci, è stata indetta in sessione ordinaria il 29 aprile, ed in seconda convocazione il 15 maggio, quindi validamente costituita qualsiasi sia il numero dei Soci intervenuti personalmente o conferendo delega. L’ordine del giorno prevede i seguenti punti: 1) Discussione ed approvazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, udite le relazioni degli amministratori sulla gestione e del Collegio Sindacale; 2) Destinazione dell’utile netto dell’esercizio; 3) Politiche di remunerazione. Informative all’assemblea. Deliberazioni conseguenti; 4) Determinazione, ai sensi dell’art. 30 dello Statuto, dell’ammontare massimo delle esposizioni di rischio che possono essere assunte nei confronti dei soci, dei clienti e degli esponenti aziendali; 5) Determinazione dei compensi per i componenti del Consiglio di Amministrazione, dell’Amministratore indipendente e del Collegio Sindacale e delle modalità di determinazione dei rimborsi di spese sostenute per l’espletamento del mandato; 6) Rinnovo dell’intero Consiglio di Amministrazione e nomina del Collegio Sindacale e del Collegio dei Probiviri. In particolare, le modalità di elezione delle cariche sociali, sono disciplinate dal Regolamento Assembleare ed elettorale della Bcc Pordenonese, approvato dall’assemblea dei soci del 22 maggio 2011. Tali disposizioni sono dettate al fine di promuovere al governo della Banca una compagine qualificata e rappresentativa delle aree in cui la Banca risulta essere più radicata, coniugando le esigenze di esperienza, competenza e ricambio nonché assicurare un’equilibrata rappresentanza delle tre zone in cui è diviso il suo territorio di pertinenza operativa. 10
Il Consiglio di amministrazione, in questo senso, ha determinato il numero minimo di amministratori da eleggere in rappresentanza di ciascuna zona: Zona 1 Comprendente i Comuni di: Azzano Decimo, Casarsa della Delizia, Chions, Fiume Veneto, San Vito al Tagliamento, Arzene, Camino al Tagliamento, Cinto Caomaggiore, Codroipo, Morsano al Tagliamento, Sesto al Reghena, Valvasone e Zoppola, per un totale di 3.994 soci; n. 3 amministratori Zona 2 Comprendente i Comuni di: Aviano, Cordenons, Fontanafredda, Porcia, Pordenone, Roveredo in Piano, Sacile, San Quirino, Barcis, Budoia, Caneva, Cordignano, Maniago, Montereale, Polcenigo, San Giorgio della Richinvelda, Tambre, Vivaro, per un totale di 4.365 soci; n. 3 amministratori Zona 3 Comprendente i Comuni di: Annone Veneto, Brugnera, Mansuè, Meduna di Livenza, Pasiano di Pordenone, Prata di Pordenone, Pravisdomini, Fontanelle, Gaiarine, Gorgo al Monticano, Motta di Livenza, Oderzo, Portobuffolè, Portogruaro, Pramaggiore, Santo Stino di Livenza, per un totale di 2.503 soci; n. 2 amministratori
223 nuovi soci
711.000 euro contributi erogati
oltre
1,5
mln di euro
di utili
Il Bilancio 2015, chiude positivamente confermando che il Consiglio di Amministrazione ha operato, sia al fine di conseguire buoni risultati sul piano economico e finanziario, sia per favorire la crescita sociale e culturale del territorio di appartenenza della Banca. E’ stata perseguita, inoltre, come da disposizioni statutarie, l’attività prevalente verso i Soci. Ecco alcuni numeri: • RACCOLTA DA CLIENTELA: + 2,5%; • NUOVI SOCI: 223 nuovi soci che portano la compagine sociale a quota 10.862 unità; • UTILE NETTO: oltre 1,5 milioni di Euro; • Tier 1 CAPITAL RATIO: 13,66% contro un minimo richiesto del 10,5%; • 1 NUOVO SPORTELLO VIRTUALE: San Martino di Campagna che si aggiunge a quelli recenti di Fagnigola, Vallenocello e Corva; • 1 NUOVO SPORTELLO “SELF SERVICE”, presso la filiale di Azzano Decimo. Si tratta di uno sportello intelligente, accessibile con la semplice tessera Bancomat, presso il quale è possibile effettuare versamenti di assegni bancari, assegni circolari, banconote e monete, oltre, a prelevamenti fino a 2.990 euro, ma soprattutto, operativo con orario continuato dalle ore 7.40 alle 19.00, dal lunedì al venerdì ed aperto anche il sabato mattina, dalle 7.40 alle 13.00;
• NUOVI CLIENTI: oltre 1000 nuovi clienti, di cui 1/3 giovani correntisti Bcc Generation; • SOSTEGNO DELLE COMUNITÀ LOCALI: oltre 711.000 euro di erogazioni a favore di associazioni ed enti con centinaia di interventi; • 7 SALE MULTIFUNZIONALI, che la banca mette a disposizione gratuitamente alla collettività nelle filiali di: Aviano, Brugnera, Pordenone, Pravisdomini, San Quirino, Cordenons e ad Azzano Decimo nei locali della nostra Associazione di Volontariato San Pietro Apostolo; • FONDAZIONE BCC PORDENONESE, con il sostegno della Bcc Pordenonese ha investito 137 mila euro nel perseguire gli scopi di mutualità e di promozione della coesione sociale nel territorio in cui opera; • INCREMENTO COSTANTE DEI FAN NEI SOCIAL, facebook, twitter, you tube e issuu, che premia la volontà della banca di presidiare anche canali destrutturati e meno convenzionali per dialogare con i propri clienti ed informarli in tempo reale sulle iniziative, i convegni e le novità dell’offerta.
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bcc soci
Enrico F. Geretto
UNA PANORAMICA SULLE REGOLE EUROPEE E IL MECCANISMO DEL BAIL-IN
Quali rischi per i depositanti della nostra banca? Con inizio 2016 sono entrati in vigore nel nostro paese i disposti normativi previsti dalla c.d. BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive). Si tratta di una serie di regole che disciplinano le situazioni di crisi in cui possano incorrere le banche, la cui soluzione dovrà avvenire in conformità con il quadro di riferimento stabilito in sede Europea. Attraverso la normativa citata viene definito il c.d. Meccanismo Unico di Risoluzione (MUR), composto da due distinti organi: il Comitato e il Fondo. Il primo si occupa della individuazione dei casi in cui applicare la normativa; il secondo, viene utilizzato per la ‘risoluzione’ delle banche, quando sono state esperite tutte le ulteriori opzioni (come, ad esempio, il bail-in). Il MUR rappresenta uno dei tre pilastri dell’Unione Bancaria Europea: gli altri due sono il Meccanismo Unico di Vigilanza (già avviato nel 2014) e lo Schema di Garanzia dei Depositi (di futura implementazione). Gli obiettivi perseguiti sono la garanzia e la stabilità del 12
sistema bancario, e più in generale di quello finanziario, a livello di UE. Tra gli strumenti a disposizione delle autorità per provvedere alla ‘risoluzione’ di una banca si individuano le seguenti possibili iniziative: 1. Vendere una parte delle attività a un acquirente privato; 2. Istituire un ente ponte (bridge bank) a cui trasferire la parte sana dell’attività per proseguire le funzioni principali, in attesa di una successiva vendita al mercato; 3. Trasferire le attività deteriorate a un ente ponte (bad bank) ai fini della liquidazione delle stesse; 4. Applicare il bail-in, ovvero provvedere alla conversione del debito in azioni oppure svalutarlo. In questo modo le perdite sono imputate, secondo un ordine stabilito, agli azionisti e ai creditori della banca.
DETTAGLIO BAIL-IN (SINTESI)
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Il bail-in si applica seguendo una gerarchia la cui logica prevede che chi investe in strumenti finanziari più rischiosi sostenga prima degli altri le eventuali perdite o la conversione in azioni;
• L’ordine di priorità per il bail-in (ovvero la sequenza di soggetti ad essere colpiti) è il seguente: - gli azionisti; - i creditori subordinati (titolari di obbligazioni subordinate); - i creditori chirografari (titolari di obbligazioni ordinarie); - le persone fisiche e le piccole e medie imprese titolari di depositi per l’importo eccedente i 100.000 euro; - il fondo di garanzia dei depositi, che contribuisce al bail-in al posto dei depositanti protetti.
Direttore del corso di LM in Banca Finanza Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Università di Udine
Più in generale, il processo di ‘salvataggio interno’ (ovvero il bail-in) consente alle autorità di risoluzione di disporre, al ricorrere delle condizioni previste, la riduzione del valore delle azioni e di alcune passività o la loro conversione in azioni, per assorbire le perdite e ricapitalizzare la banca in misura sufficiente a ripristinare un’adeguata gestione e a mantenere la fiducia del mercato. Una rappresentazione nel meccanismo si rinviene dalla figura qui accanto.
Come si nota, nell’ipotesi di banca in dissesto, l’emersione di una perdita di esercizio produce l’azzeramento del capitale, che viene successivamente ripristinato attraverso la conversione di una quota parte delle attività ammissibili in strumenti azionari (nel caso di specie, l’entità delle perdite non determina l’intaccamento dei depositi). Da quanto detto, i soggetti esposti ai rischi di depauperamento – trasformazione – perdita delle somme investite sono rappresentati dagli azionisti e dagli obbligazionisti della banca. I depositanti sono protetti da un apposito fondo (FITD - Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) fino alla concorrenza massima di 100 mila euro. Nell’ambito del credito cooperativo, in realtà agiscono due distinti fondi di categoria: il fondo di garanzia dei depositanti e il fondo di garanzia degli obbligazionisti. Fondo di Garanzia dei Depositi
Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti
BAIL-IN: COME FUNZIONA banca in normalità
dissesto
nuova banca
10 7,5 5 2,5 0 -2,5
attività
capitale
passività ammissibili
passività escluse
perdite
Fonte: Banca d’Italia, 2015.
Mentre il primo di fatto rappresenta l’equivalente del FITD per il settore delle Bcc, il secondo provvede a garantire i portatori di obbligazioni fino all’importo di 103.291,38 euro. Si tratta di una copertura esistente nel sistema bancario per i soli obbligazionisti di banche di credito cooperativo. Naturalmente l’ipotesi di applicazione delle procedure di ‘risoluzione’ a una qualsiasi banca dipendono dalle condizioni di gestione della medesima. Al riguardo potrebbero essere considerati differenti aspetti: in conformità con le regole disposte dal Comitato di Basilea (note come ‘Basilea III’) un indicatore fondamentale è rappresentato dal peso percentuale del patrimonio rispetto al complesso delle attività rischiose detenute (e principalmente rappresentate dai crediti concessi alla clientela). Questo rapporto esprime il grado di solidità della banca, ovvero, in altri termini, la sua capacità di ‘tenuta’ a fronte del deteriorarsi della qualità degli attivi in essere. AL 31.12.2015 CET1: 13,66%; TIER 1: 13,66%; TCR: 13,66%.
I tre indicatori rappresentano diverse configurazioni del ‘capitale’ in uso alla banca (rispettivamente due aggregati che esprimono il capitale di primaria qualità – CET 1 e TIER 1 – e il capitale complessivo – TCR). Si noti che i valori sono uguali nei tre casi: ciò indica come tutto il patrimonio disponibile sia composto esclusivamente da elementi di elevata qualità. Inoltre, limitando l’analisi al solo Common Equity Tier 1, si sottolinea come il valore minimo imposto dalla normativa sia fissato al 7%: Bcc Pordenonese segna un rapporto quasi doppio. L’introduzione delle nuove regole relative alla gestione delle crisi bancarie produce l’effetto, in capo ai finanziatori a vario titolo degli istituti bancari (azionisti; obbligazionisti; depositanti), di prestare maggiore attenzione, da un lato, agli strumenti operativi di tutela di carattere ‘istituzionale’, e, dall’altro, alla ‘robustezza’ patrimoniale delle banche. Entrambi questi profili sono adeguatamente presidiati per i clienti della Banca di Credito Cooperativo Pordenonese.
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bcc soci
Emanuela Loisotto
30 Borse di studio ai giovani Soci e figli dei Soci Bcc Pordenonese
La consegna delle 30 borse di studio Bcc Pordenonese è avvenuta a fine anno, presso il Teatro Comunale "Marcello Mascherini" di Azzano Decimo, durante il Concerto della Banda Comunale di Azzano Decimo Filarmonica di Tiezzo 1901, davanti ad un nutrito pubblico. Ospite della serata il coro di voci bianche Piccolo Coro "Note del Sole" di Pescincanna, diretto dalla maestra Marta De Toni. La Banda ha proposto brani di Beethoven e Navarro, per poi omaggiare il mondo del Jazz con brani di Louis Armstrong e il mondo del Cinema con le note di La Vita 14
è Bella di Nicola Piovani. La Banda ha eseguito, insieme al Piccolo Coro, Canto D’Amore, un pezzo scritto dal compositore locale Pezzutti Timoteo. Durante l’intervallo, ha avuto luogo la cerimonia di consegna delle borse di stu-
dio ai giovani soci e figli di soci della Bcc Pordenonese, per i brillanti risultati conseguiti al diploma di maturità, nell’anno scolastico 2014/2015. La BCC ha erogato 30 Borse di Studio da euro 500 ciascuna e ha consegnato un attestato di merito a coloro che hanno conseguito il diploma di maturità con un punteggio minimo di 90/100. Il Presidente della Bcc Pordenonese Pietro Roman, presenti il Direttore Generale Gianfranco Pilosio, il vicepresidente Walter Lorenzon e gli amministratori Paolo Rambaldini, Mauro Verona e Giacinto Zanchetta, ha sottolineato la valenza straordinaria di questa iniziativa che riconosce l’impegno e premia il merito scolastico, di giovani che possono fungere da esempio per altrettanti altri. Ed è proprio in quest’ottica che la nostra BCC incoraggia e sostiene le iniziative che hanno le medesime finalità.
Congratulazioni, quindi ai giovani: Allegro Elisa, Baldo Elena, Bertolo Giulio, Bonato Michele, Bortolin Paola, Burlina Simone, Casonato Arianna, Cinelli Tommaso, D’Inca Levis Roberta, Fornasier Marta, Furlan Debora, Grizzo Nicola, Innocente Giulia, Innocente Nicola, Mascarin Beatrice, Mellina Bares Laura, Momenté Eriberto, Moscardo Gloria, Mucignat Greta, Pascot Elisa, Pavanel Francesca, Pella Federica, Ros Massimo, Salmaso Emily Maria, Sorentini Gabriele, Stefanuto Rita, Tamai Ilaria, Turchet Martina, Zanon Alberto e Zoccolan Alessia. Il Consiglio di Amministrazione della Banca, convinto della validità dell’iniziativa, ne ha già approvato il rinnovo anche per l’anno scolastico 2015/2016. Sul sito della BCC www.bccpn.it sezione Soci, saranno a breve disponibili il regolamento che definisce i criteri di partecipazione e il modulo per la presentazione della domanda. 15
bcc giovani
Elisa Zanol
Socializziamo? Comunicare è una necessità intriseca nella natura dell’uomo e nel terzo millennio, il modo di comunicare avviene anche attraverso i social network. Facebook, Twitter, Linkedin ecc. sono mezzi di comunicazione sempre più utilizzati sia nell’ambito personale che lavorativo.
Sicuramente queste forme di comunicazione sono state agevolate all’uso grazie alla presenza di PC, telefoni cellulari e altri strumenti informatici sempre connessi a una rete internet. Pertanto, anche amici molto distanti o persone che non si incontrano da anni, grazie ai social network si possono “ritrovare” in una piattaforma virtuale, nella quale si può partecipare alla vita degli altri tramite foto, post, chat….tutto questo in tempo reale. Con un “tac” della tastiera si può far conoscere tutto di noi a tutta la rete…e a tutto ciò è necessario far attenzione. Infatti i social network hanno grandi potenzialità, ma anche dei limiti.
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Possono risultare molto vantaggiosi se utilizzati per promuovere il proprio profilo al fine di trovare un posto di lavoro, ma allo stesso tempo è fondamentale essere accorti su ciò che si pubblica. Alcune aziende, le quali sono alla ricerca di personale, studiano i profili Facebook, Twitter, Linkedin ecc. dei loro candidati. Quindi è importante ricordare che la responsabilità è di chi pubblica e non di chi va a visitare il profilo. Molte volte si sente dire questa frase: “Sono amico in Facebook”... eh già perchè oggi, in alcuni casi, l’amicizia reale si trasferisce in quella virtuale e invece dovremmo sempre ricordare che il mondo reale deve corrispondere al mondo virtuale. Ed è proprio sul tema dell’uso dei social network che la Consulta dei Giovani Soci della Bcc Pordenonese Young Bankers in collaborazione con Bcc Generation ha potuto realizzare la serata del 16 marzo presso il Pn Box intitolata “Soci@liazziamo”.
Gli interventi di Jimmy Baratta, l’attore che ha affrontato il tema con degli sketch divertenti e la psicologa Martina Da Ponte, che ha spiegato le opportunità e anche i limiti dell’uso dei social network, ci hanno permesso di capire come comunicare con l’esterno attraverso post, tweet, tag ecc.
Una serata, nella quale molti giovani si sono incontrati e hanno potuto approfondire il tema dei social network, ma anche conoscere le tante attività della Consulta dei Giovani Soci - Young Bankers. Infatti i lavori della Consulta per l’anno 2016 sono iniziati proprio con questo evento e molti altri sono in cantiere.
E non è finito qui! Grazie alla partecipazione di Marinella Dalla Colletta, professionista nell’ambito della comunicazione, abbiamo conosciuto un nuovo modo di lavorare: il co-working. L’affitto di una scrivania per poter lavorare insieme ad altre persone mantenendo la propria indipendenza, ma avendo l’opportunità di creare nuove sinergie.
www.young-bankers.it
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BCC giovani
Emanuela Loisotto
BCC Generation
Ecco le nuove convenzioni di questi mesi.
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Le convenzioni possono essere modificate o sospese nel tempo e nei contenuti. Tutti gli aggiornamenti e tutte le convenzioni saranno pubblicati online nel sito www.bccgeneration.it sezione convenzioni, e nella pagina facebook/Bcc Generation.
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Rinnovata la convenzione
con Bibione Terme Spa, vantaggiosa per i nostri soci e per i nostri Clienti giovani. BIBIONE THERMAE Queste sono le tariffe convenzionate: • per i possessori della tessera “Bcc Generation Bcc Pordenonese”: sconto del 10% sugli ingressi alle piscine termali e all’area wellness e sui trattamenti SPA beauty. Tale sconto, non cumulabile con altri sconti, verrà applicato fino alla fine del 2016 con esclusione dei giorni festivi e delle domeniche. • per i possessori della tessera “Spazio Soci Bcc Pordenonese”: sconto del 10% sulle terapie termali e fisioterapiche (escluse le visite specialistiche, la diagnostica e gli esami di laboratorio). Tale sconto, non cumulabile con altri sconti, verrà applicato solo nel periodo che va fino al 31 maggio 2016 e dal 1° ottobre fino alla fine di novembre 2016. Vi informiamo, altresì, che “Bibione Thermae” è convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale per le seguenti cure:
- ciclo di fangobalneoterapia; (*) - ciclo di fangoterapia; (*) - ciclo di balneoterapia; (*) - ciclo di cure inalatorie; - ciclo di cura per vasculopatie periferiche; - ciclo integrato della ventilazione polmonare; - ciclo di cura per la sordità rinogena. (*)
Resta inteso, come peraltro avviene per ogni altro stabilimento termale, che per le cure con spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale, il Socio dovrà contribuire per intero al ticket o al rimborso della ricetta prescrittiva così come previsto per legge. (*) = cicli di cura per i quali è necessaria la prenotazione anche telefonica.
Modalità Per avere diritto alle agevolazioni, oggetto della presente convenzione, il nostri Soci e i nostri giovani correntisti Bcc Generation dovranno presentarsi alle casse di “Bibione Thermae” muniti della tessera “BCC Generation” o “BCC Spazio Soci”, in corso di validità. 19
Daniele Molmenti
Daniele Molmenti BCC giovani
Sembra ieri che si celebrava assieme una medaglia storica e invece è già ora di riprovarci ancora!
Riprovare ad essere ancora il miglior italiano e volare a Rio per una Olimpiade nel Sud America. Sarebbe la terza e sarebbe un ottimo modo di concludere una carriera lunga e spettacolare. Negli anni ho vinto tutto, sono ancora l’unico al mondo ad aver vinto ogni titolo possibile e riprovarci ancora è la conferma di aver fatto bene il mio lavoro. Già, lavoro, da 6 a 8 ore al giorno, tutti i giorni. Certo il Corpo Forestale crede in me e mi supporta, come la Bcc Pordenonese e altre aziende che hanno voluto essere presenti in questa strada difficile e con le quali condivido alcuni valori che sportivi e universali portano in alto il bene sociale e umano. Sembra ieri ed è bello ricordarlo, ma siamo ad oggi e son cambiate tante cose. Sono cambiate le priorità e le esigenze personali, sono cambiati i parametri fisici ed è cambiata la testa “agonista”. Qualcosa chiaramente è migliorato, ma altro invece è peggiorato e gli adattamenti all’età che avanza sono un lavoro extra che quattro anni fa non avevo. Sono cambiati i nomi dei più forti al mondo, ed è bello
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essere ancora in quella lista. E sono cambiati anche gli avversari di casa, sempre pochi ma qualcuno di insidioso c’è, un tal Giovanni ha fatto il salto di qualità e non farsi battere dalla gioventù che avanza non sarà scontato. La strada non è certo facile, ma ci crediamo ogni giorno! A fine aprile ci saranno le selezioni nazionali, in Slovacchia, perché da noi manca un canale adatto. Saranno due gare in un weekend dove la commissione tecnica sceglierà il nome di colui il quale volerà in Brasile per la gara a cinque cerchi, in agosto. Gli ingredienti di questa storia olimpica sono stati gli stessi della precedente: preparazione invernale al caldo, per tre lunghi mesi, a Sydney prima e a Rio poi, per ritornare in forma, riprendere forze e coraggio, i ritmi serrati d’allenamento e la volontà di riuscirci! Perché il primo a crederci devo essere per forza io! E se qui non abbiamo acqua per migliorarsi, si vola dall’altra parte del mondo, lontano da amici e famiglia, ecco i veri sacrifici!
Da nie le M olm ent i
zi Ferraz Pierpaolo
Ci proviamo con la consapevolezza che quattro anni in più sono tanti nello sport, ma sono anche quattro anni dove l’esperienza può dare la lucidità e la capacità di gestire meglio le energie che sono ancora tante! Ci proviamo per tutti quelli che credono in me e come me sognano ancora il nostro tricolore sventolare sopra le altre bandiere di tutto il mondo. 21
BCC giovani
Borse di studio in ricordo di Don Raffaello Partecipazione record, quest’anno alla VI edizione del concorso per la borsa di studio intitolata alla memoria di Don Raffaello Martin, promossa dall’Assessorato all'Istruzione del Comune di Azzano Decimo in collaborazione con la Bcc Pordenonese, l’Istituto Comprensivo “Novella Cantarutti” di Azzano Decimo e l’Oratorio Don Bosco: ben 55 domande contro le 41 dello scorso anno.
Il Presidente della commissione, il prof. Ilario Valvasori, ha espresso i suoi vivi apprezzamenti per questa iniziativa che ha il merito di offrire ai giovani alunni occasione di intima riflessione, dalla quale, visti i bellissimi elaborati prodotti, non può che generare desiderio di migliorarsi e di saper stare insieme come comunità. Hanno collaborato, in qualità di membri della giuria, le insegnanti Motta e Gabrielli.
È un segno evidente che il ricordo del “Prete dei giovani” è ancora molto vivo nel cuore degli azzanesi. Alla cerimonia di assegnazione era presente anche la sorella di Don Raffaello, Anna Laura, commossa davanti a tanta testimonianza di affetto.
Sei le borse di studio messe a disposizione, tre per gli alunni della scuola primaria e altrettante per gli studenti delle medie, per una cifra complessiva di mille euro. Anche Paolo Rambaldini, presente in rappresentanza della Bcc Pordenonese, ha manifestato grande soddisfazione per l’elevata partecipazione registrata quest’anno, significativa del profondo attaccamento che la comunità azzanese ancora nutre nei confronti di Don Raffaello. L’Assessore all’Istruzione, Roberto Innocente ha ribadito che l’Amministrazione comunale continuerà a proporre e sostenere questa bella iniziativa, ormai diventata una tradizione per la comunità, per la scuola, per la Parrocchia e per la Bcc Pordenonese, sottolineando che "l’Istituto di Credito, ancora una volta, si è dimostrato attento e sensibile alle iniziative che vengono realizzate sul territorio e, come Amministrazione, non possiamo che esserne soddisfatti".
Il tema di quest’anno, proposto da Don Aldo Moras, invitava gli alunni dell’istituto comprensivo di Azzano Decimo “Novella Cantarutti” a presentare un elaborato grafico, oppure un componimento testuale narrativo–letterario che rappresentasse la poesia di Padre Faber, poeta e teologo del 1800, “Il valore di un sorriso – il sorriso non costa nulla e rende molto...”, un inno alla vita che fa bene al cuore e motiva lo spirito. Don Aldo, introducendo il tema, ha spiegato quanto sia importante saper valorizzare gli aspetti positivi della nostra vita, invece che soffermarsi su ciò che, riteniamo, ci manchi.
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VALORE DI UN SORRISO (di Padre Faber) Donare un sorriso Rende felice il cuore: Arricchisce chi lo riceve Senza impoverire chi lo dona. Non dura che un istante Ma il suo ricordo rimane a lungo. Nessuno è così ricco Da poterne fare a meno Né così povero da non poterlo donare. Il sorriso crea gioia in famiglia Dà sostegno nel lavoro Ed è segno tangibile d'amicizia. Un sorriso dona sollievo a chi è stanco, Rinnova il coraggio nelle prove E nella tristezza è medicina. E se incontri chi non te lo offre, Sii generoso e porgigli il tuo: Nessuno ha tanto bisogno di un sorriso Come colui che non sa darlo.
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BCC informa
Emanuela Loisotto
Sportello intelligente accessibile con la semplice tessera Bancomat Osservando i cambiamenti che pian piano stanno trasformando la nostra società, come ad esempio la crescente digitalizzazione, la diffusione dei Social e delle App, la mancanza di tempo disponibile, la difficoltà ad assentarsi dal lavoro per ragioni personali ed impreviste, Bcc Pordenonese ha deciso di offrire un ulteriore canale di accesso ai servizi offerti, realizzando presso la filiale di Azzano Decimo uno sportello “self service”. Si tratta di uno sportello intelligente, accessibile con la semplice tessera Bancomat, presso il quale è possibile effettuare versamenti di assegni bancari, assegni circolari, banconote e monete, oltre, a prelevamenti fino a 2.990 euro, ma soprattutto, operativo con orario continuato dalle ore 7.40 alle 19.00, dal lunedì al venerdì ed aperto anche il sabato mattina, dalle 7.40 alle 13.00. Molti clienti della filiale hanno già sperimentato questa nuova possibilità, anche durante
l’orario di servizio, con l’obiettivo di evitare la coda allo sportello, altri hanno preferito utilizzarlo fuori orario sfruttando anche il sabato mattina, mentre alcuni hanno legittimamente preferito scoprire le modalità di utilizzo dei vari servizi disponibili, accompagnati da Mattia, Marco e Laura. Le testimonianze di gradimento sono state tante e tali che la Banca esporterà, entro breve, questa tecnologia anche in altre filiali del territorio. Sempre nell’ottica di salvaguardare la risorsa tempo, sempre più scarsa e quindi preziosa, la BCC amplia l’offerta digitale, offrendo alla sua clientela la possibilità di fare preventivi online, comunicare via mail, fissare appuntamenti o chiedere maggiori informazioni, semplicemente compilando il modulo contatti presente nel sito www.bccpn.it indicando un numero di telefono ed una fascia oraria in cui si desidera essere richiamati.
FILIALE DI AZZANO DECIMO Via Trento, 1 - 33082 Azzano Decimo (PN) tel. 0434-636201 - fax. 0434-636101 - FilialeAzzanoX@bccpn.it
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Nuovi locali, sobri ma moderni ed accoglienti e una squadra vincente, per i nostri Soci e Clienti di Prata! Una Squadra motivata e professionalmente preparata, che si adopera quotidianamente per dare risposte alle molteplici esigenze della comunità locale. Tra l’altro, una squadra molto apprezzata dalla clientela anche nei social, basta vedere i "mi piace" ricevuti nella pagina Facebook/ BccPordenonese FILIALE DI PRATA Via C. Battisti, 1 - 33080 Prata di Pordenone (PN) tel. 0434-611261 - fax. 0434-611182 - FilialePrata@bccpn.it
Perché noi siamo voi!
Bcc Pordenonese conosce le necessità del territorio e affianca i propri clienti con impegno e competenza, offrendo soluzioni su misura per la gestione del conto corrente o la gestione dei risparmi e degli investimenti, consigli per realizzare piccole o grandi spese, o proposte volte a ricercare valide e convenienti coperture assicurative o consulenza su aspetti fiscali, successioni, passaggi generazionali, progetti aziendali o start-up. Scegliere la Bcc Pordenonese come partner finanziario significa sentirsi parte attiva di un progetto di sviluppo per il proprio territorio, che mira alla soddisfazione dei bisogni delle comunità attraverso necessari servizi bancari e alla redistribuzione dei risultati raggiunti in termini di sostegno al welfare e al mondo dell’associazionismo locale.
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BCC informa
Ufficio Stampa Satispay
La tua BCC ti presenta qualcosa di veramente Smart! Satispay
È il 2012 quando, da una semplice discussione tra amici, viene concepita l’idea alla base di Satispay. Per rendere semplici e smart azioni che tutti noi compiamo ogni giorno, come pagare una pizza o un caffè al bar, tre ragazzi Cuneesi hanno deciso di sviluppare un sistema di pagamento indipendente rivoluzionando così il mondo del Mobile Payment.
Alberto Dalmasso, Dario Brignone a Samuele Pinta, questi i nomi dei tre fondatori. Dopo aver trascorso alcuni mesi a studiare la normativa vigente in tema di pagamenti portano avanti il progetto Satispay sino a farlo diventare realtà nel 2013, anno in cui viene fondata la società; oggi Satispay conta 34 dipendenti, ha uffici a Milano e a Londra e i download hanno raggiunto quota 75.000. Proprio la sua velocità e semplicità di utilizzo stanno decretando il successo di questo innovativo sistema di pagamento. Per un privato iscriversi al servizio è veramente immediato; è sufficiente scaricare l’app sul proprio dispositivo, registrarsi inserendo i propri dati identificativi e associare l’IBAN di un proprio conto corrente. Una volta iscritti e decisa la somma prepagata di cui si desidera disporre sul proprio account, è possibile scambiarsi denaro con 26
i contatti della propria rubrica telefonica e pagare presso esercenti fisici e online convenzionati. Per gli utenti il servizio è completamente gratuito, poiché non sono previsti costi di iscrizione o di ricarica per l’invio o la ricezione dei pagamenti. Anche per gli esercenti il servizio è molto conveniente, senza alcun costo di attivazione, canone mensile, o di recesso; è prevista solo una commissione fissa pari a 0,20€ per le transazioni superiori ai 10€. L’obiettivo della società è quello di offrire all’utente finale un’esperienza di pagamento a 360°, fruibile interamente dal proprio smartphone, che si tratti di regolare il conto della pizza con gli amici, pagare per i propri acquisti di tutti i giorni o per quelli online: una caratteristica che rende Satispay unica nel suo genere. Proprio per raggiungere questo scopo, Satispay ha rilasciato le integrazioni anche per i pagamenti online, dando a molte realtà E-commerce una soluzione d’incasso più smart – e molto più conveniente - rispetto a quelle a disposizione. L’esperienza d’uso per pagamenti online con Satispay è del tutto rivoluzionaria; è sufficiente cliccare sul bottone “Paga con Satispay” e l’unica informazione che l’acquirente dovrà inserire per completare la transazione è
il proprio numero di cellulare. Immediatamente verrà inviata a quel numero una notifica con la richiesta di pagamento dell’importo dovuto; basta un semplice tap per confermare e il gioco è fatto! In seguito, un’e-mail certificherà l’esito positivo dell’acquisto. Quella messa in moto da Satispay è una rivoluzione che va oltre l’aspetto strettamente tecnologico, si tratta, infatti, di un cambiamento culturale che riguarda le abitudini quotidiane delle persone, e che getta le basi per nuovi e più moderni modelli di vendita e interazioni tra consumatori ed esercenti. Ad oggi sono già 3000 le insegne che hanno puntato su Satispay, ma l’obiettivo è quello di accelerare ancora di più l’ecosistema di esercizi fisici e privati su alcune regioni selezionate (partendo da Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli ed Emilia Romagna) e, allo stesso tempo, stringere nuovi accordi di collaborazione con importanti brand, dopo quelli già siglati con Grom, Total, Erg e MyChef, che hanno scelto Satispay per offrire la soluzione di mobile payment ai propri clienti. Non solo Italia ma anche resto d’Europa: si punta infatti anche a un’espansione europea prevista a conclusione dell’esercizio in corso.
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BCC informa
Emanuela Loisotto
Pensioni & previdenza integrativa Bcc Pordenonese ti offre un aiuto concreto e gratuito per capire meglio il contenuto della “busta arancione” dell’Inps e decidere sul proprio futuro pensionistico.
La “busta arancione”, più volte promessa dall’Inps, ora sta arrivando nelle case di milioni di italiani. In essa è contenuto un prospetto con il profilo della posizione previdenziale di ciascun lavoratore e la stima della pensione pubblica futura. Una possibile fonte di ansia o serenità, tutta da verificare e rendere davvero aderente ai reali versamenti effettuati e all’andamento dell’economia italiana dei prossimi anni. Allo scopo, presso gli sportelli della Bcc Pordenonese sono disponibili operatori formati e abilitati ad effettuare la consulenza previdenziale. Specialisti ricchi di esperienza poiché sono già moltissime le operazioni poste in essere in campo previdenziale. Aiutare soci e clienti a pianificare il proprio futuro, favorire l’educazione al risparmio e alla previdenza, rappresentano tratti statutari distintivi del Credito Cooperativo e, da sempre, aspetti relazionali privilegiati.
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Sia per chi avrà ricevuto la busta sia per chi non la riceverà, presso gli sportelli Bcc Pordenonese è possibile simulare online, gratuitamente, la situazione della singola posizione Inps. Con la fotografia della propria pensione futura in mano, poi, si può decidere di aderire a una delle tante soluzioni pensionistiche complementari disponibili. Ad esempio, una delle proposte della Banca è il Fondo Pensione Aureo, al quale possono aderire: - lavoratori dipendenti - lavoratori autonomi e liberi professionisti - tutti i cittadini interessati, compresi i figli a carico, e coloro che svolgono lavori non retribuiti in relazione a responsabilità familiari Sottoscrivendo Fondo Pensione Aureo, tutti i lavoratori, con minore o maggiore anzianità lavorativa, possono trarre benefici, di natura sia contributiva che fiscale.
Aderendo ad una forma di previdenza complementare, infatti, è possibile godere della deducibilità fiscale sui versamenti fino a 5.164,57 euro l’anno, con un risparmio fiscale che può oscillare tra i 1.187 euro e i 2.220 euro, secondo la propria aliquota fiscale. Nel momento del riscatto finale della somma accantonata, sui contributi dedotti la tassazione sarà di favore, con un massimo del 15% fino ad un minimo del 9% grazie al meccanismo dell’aliquota che si riduce al crescere degli anni di partecipazione alla previdenza complementare, incentivando in questo modo l’iscrizione fin dalla giovane età. Inoltre, il Fondo Pensione Aureo, proposto da Bcc Pordenonese, offre numerose soluzioni d’investimento personalizzate, in base all’età e alle esigenze, nonché una grande libertà di gestione nei versamenti per quanto attiene la periodicità e l’ammontare. Per maggiori Informazioni o approfondimenti rivolgersi alle Filiali della Bcc Pordenonese.
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BCC informa
Simone Delti
Le nuove forme di sostegno per la casa Legge Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 19.02.2016, n. 1, riforma organica delle politiche abitative e riordino delle ATER. Il Credito Cooperativo Regionale ha confermato, anche nel corso nel 2015, il proprio sostegno alle Famiglie nel soddisfacimento del bisogno della “prima casa”. Infatti, a settembre 2015 il sistema BCC avevano erogato oltre 850 milioni di euro per tale finalità, con un quota di mercato pari a circa il 28%, in aumento rispetto all’anno precedente (15%). All’azione creditizia si è affiancata la consulenza ai privati per l’acquisto della prima casa, che ha confermato il ruolo di leader delle BCC nella presentazione delle domande di contributo in conto capitale di cui alla L.R. 6/2003 art. 5, con quasi mille istanze presentate nel corso del 2015. Il 2016 apporterà profondi cambiamenti agli strumenti di sostegno alla “prima casa”, tanto regionali quanto nazionali.
A livello Regionale, con l’entrata in vigore della L.R. F.V.G. 19.02.2016, n. 1 – Riforma organica delle politiche abitative e riordino delle Ater, il quadro degli incentivi a favore della “prima casa” muterà profondamente. La L.R. FVG 1/2016 si propone di sostenere i Cittadini regionali nell’ottenimento della “prima casa”, intesa come abitazione dove il cittadino ha la propria residenza, in locazione o in proprietà, con particolare riguardo alle fasce deboli della popolazione. Per il soddisfacimento di tale bisogno, l’Amministrazione regionale ha ridefinito le sue Politiche abitative. Alcune di queste saranno:
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• Edilizia sovvenzionata: incremento del patrimonio immobiliare per l’assegnazione in locazione permanente o a lungo termine, incentivando la realizzazione di interventi di costruzione, acquisto e recupero di alloggi di edilizia sovvenzionata. • Edilizia convenzionata: incremento dell’offerta di immobili da destinare alla vendita, all’assegnazione, alla locazione, anche con facoltà di riscatto o patto di futura vendita, incentivando la realizzazione di interventi diretti alla costruzione, all’acquisto e al recupero di immobili di edilizia convenzionata.
• Edilizia agevolata: sostegno alla realizzazione di interventi, da parte dei privati cittadini, a condizioni di mercato, diretti al recupero dell’immobile, sia esso già in proprietà dei richiedenti o in acquisizione, con contestuale messa a norma di impianti tecnologici o all’efficientamento energetico.
A livello Nazionale,
• Sostegno alla locazione: sostegno dei conduttori meno abbienti nel pagamento del canone di locazione.
Il primo, riguarda l’ampliamento dell’accesso alle agevolazioni fiscali prima casa. Infatti dal 1° gennaio 2016, non è più ostativo il possesso di un’altra abitazione acquistata con i benefici fiscali, purché sia alienata entro un anno. Diventa così più facile cambiare casa, in quanto il presupposto della non titolarità contemporanea di più alloggi acquistati con l’agevolazione potrà essere realizzato in un secondo tempo(*)
• Contrasto alla morosità incolpevole: sostegno dei soggetti che, a seguito della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare, sono impossibilitati a far fronte al pagamento della spesa connessa alla Proprietà o alla Locazione dell’immobile. • Garanzie: incentivazione alla concessione di finanziamenti ai privati cittadini per il sostenimento della relativa spesa, grazie alla garanzia prestata dal Fondo regionale di garanzia per l’edilizia residenziale. Le principali iniziative che saranno ammesse alla garanzia: - L’acquisizione in proprietà dell’immobile, con contestuale recupero; - L’acquisto in proprietà dell’immobile, con contestuale intervento di manutenzione finalizzato alla messa a norma di impianti tecnologici o all’efficientamento energetico; - Interventi di recupero dell’immobile; - Il completamento del recupero di immobili ad uso residenziale; - La realizzazione di interventi di efficientamento energetico dell’immobile; • Social housing: tale Azione è finalizzata ad incrementare l’offerta sul territorio regionale di alloggi sociali, incentivando la realizzazione di interventi di costruzione, acquisto o recupero di abitazioni esistenti grazie a forme di collaborazione e di partenariato pubblico-privato in cui la Regione sottoscrive quote dei fondi immobiliari specializzati in tali realizzazioni, da destinare alla locazione a canone calmierato, alla locazione con facoltà di riscatto e alla vendita a favore della generalità dei cittadini. • Autorecupero: tale Azione è finalizzata ad incrementare l’offerta di immobili da destinare ad uso residenziale / affitto di lunga durata, valorizzando / riqualificando il patrimonio immobiliare di proprietà pubblica in condizioni di degrado. Per l’attuazione di tali Politiche, l’amministrazione si potrà avvalere dello strumento del contributo in conto capitale, del contributo in conto interessi e delle garanzie. Con l’emanazione di appositi Regolamenti di esecuzione alla citata L.R. 1/2016, l’Amministrazione regionale darà attuazione al nuovo scenario, decidendo quelle che sono le Politiche abitative da attuare e quelli che sono gli strumenti finanziari da utilizzare a tal fine. Tali regolamenti sono in fase di definizione.
con la legge di stabilità 2016 sono stati previsti due nuovi strumenti, che possono interessare chi è intenzionato ad acquistare / cambiare la “prima casa”.
(*) Art. 1, comma 55, della legge n. 208/2015, integrazione alla nota II-bis all’art. 1 della tariffa, parte prima, allegata al dpr n. 131/8). Il secondo, prevede che la disponibilità della casa possa derivare da un contratto di leasing, soluzione che presenta alcuni vantaggi fiscali rispetto al mutuo Ipotecario / Fondiario soprattutto se il soggetto utilizzatore è giovane ed ha un reddito inferiore a 55 mila euro. Infatti, la detraibilità fiscale degli interessi sui mutui Ipotecari / Fondiari è pari al 19% degli stessi, con limite di euro 4 mila ad anno, mentre la detraibilità fiscale dei canoni di leasing, per soggetti di età inferiore ai 35 anni è del 19% con limite di euro 8 mila. Inoltre è detraibile fiscalmente anche il prezzo del riscatto del bene in leasing con determinate soglie. Tra i vantaggi, possiamo anche ricomprendere il fatto che il leasing permette di finanziare anche il 100% della spesa, a differenza dei tradizionali mutui. Sempre a livello nazionale, si segnala l’operatività del Fondo casa. Tale Fondo è volto alla concessione di garanzie nella misura massima del 50 per cento della quota capitale di mutui ipotecari, di ammontare non superiore a 250mila euro, per l’acquisto (ovvero l’acquisto con interventi di ristrutturazione e accrescimento di efficienza energetica) di immobili, non di lusso, da adibire ad abitazione principale del mutuatario. Tale strumento con una dotazione di circa 650 milioni di euro, rappresenta un importante strumento di accesso al credito per la casa a favore dei cittadini, oltre che un immediato impulso alla crescita attraverso il rilancio del settore immobiliare, anche sotto il profilo dell’efficienza energetica. Si plaude agli interventi che risparmiano il suolo, privilegiando il recupero e l’efficientamento anche energetico dell’esistente. Nell’attuazione della L.R. 1/2016 è necessario creare una sinergia tra interventi nazionale e regionali, così da potenziare l’intervento.
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BCC informa
Ermens Turchetto
Nuove opportunità per le imprese italiane Legge di Stabilità 2016 “Super ammortamento” per i nuovi investimenti Gennaio 2016.
Iccrea BancaImpresa, la banca corporate del Credito Cooperativo, offre consulenza, servizi e soluzioni finanziarie e sostiene i progetti di crescita delle imprese. Congiuntamente con la Banca di Credito Cooperativo Pordenonese supporta le imprese nella realizzazione dei loro investimenti anche attraverso servizi di consulenza altamente specialistica anche su opportunità di carattere agevolativo e fiscale. A tale proposito segnaliamo le nuove opportunità per le imprese previsto dalla Legge di Stabilità 208/2015 che contiene una disposizione fiscale finalizzata ad incentivare gli investimenti in beni materiali, anche in locazione finanziaria, da realizzare nel 2016. La Legge di Stabilità (Art.1 commi da 91 a 94 ) infatti introduce la facoltà per imprese e professionisti di dedurre dal reddito quote di ammortamento fiscale maggiorate o maggiori canoni di leasing finanziario per i beni materiali strumentali nuovi, acquistati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016. L’agevolazione, cosiddetta Super ammortamento, consiste in una maggiorazione del 40% del costo di acquisizione, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento o dei canoni di leasing (quota capitale) deducibili fiscalmente. Più nello specifico, nell’ipotesi di acquisto diretto, l’agevolazione consiste nell’incrementare il costo di acquisto fiscale del bene del 40% e sul costo così determinato calcolare gli ammortamenti da poter portare in deduzione dal reddito imponibile. In pratica a fronte di un costo pari a 100 la deduzione dell’ammortamento fiscale potrà essere effettuato su 140. Per i soggetti IRES per la quota di ammortamento 2016, il vantaggio netto è pari all’11% del costo (il 27,5% (Ires) di 40%). 32
Rientrano nel perimetro applicativo della norma anche tutti i mezzi di trasporto a motore ex articolo 164, D.P.R. 917/1986. Oltre ad inserire il targato, il governo ha anche previsto l’innalzamento della soglia massima di deducibilità delle auto in uso ad aziende e lavoratori autonomi, agenti e rappresentanti di commercio. Con specifico riferimento agli autoveicoli c.d. a uso promiscuo ex articolo 164, comma 1, lettera b), D.P.R. 917/1986, ossia mezzi di trasporto non esclusivamente utilizzati nell’esercizio di impresa e non assegnati in uso promiscuo ai dipendenti, la legge di stabilità 2016 prevede anche la maggiorazione del 40% del limite massimo del costo di acquisizione su cui calcolare le quote di ammortamento o le quote capitale dei canoni di leasing fiscalmente deducibili. L’incremento del 40% riguarda i soli “limiti assoluti” contenuti nella richiamata disposizione e non anche le percentuali di deducibilità del costo, che rimangono dunque invariate (ovvero il 20% per i mezzi di trasporto utilizzati in modo promiscuo, elevato all’80% per i veicoli utilizzati dagli agenti o dai rappresentanti di commercio). Pertanto • per le autovetture e autocaravan il limite del costo di acquisizione da 18.075,99 è elevato a 25.306,39; • per i motocicli il limite del costo di acquisizione da 4.131,66 è elevato a 5.784,32; • per i ciclomotori il limite del costo di acquisizione da 2.065,83 è elevato a 2.892,16.
Restano esclusi dalla misura agevolativa gli investimenti in beni materiali strumentali per i quali vigono coefficienti tabellari di ammortamento inferiori al 6,5% (beni a più lunga vita utile, quali, ad es., silos, vasche e serbatoi, etc.); investimenti in fabbricati e costruzioni, investimenti in beni di cui all’allegato 3 del citato Decreto (condutture, condotte, materiale rotabile, aerei, etc.), i beni usati ed i beni immateriali. Per fruire dell’agevolazione è necessario che il bene venga acquisito (in proprietà o con leasing finanziario) nel periodo 15/10/201531/12/2016. Infatti per evitare il blocco degli investimenti negli ultimi due mesi nel 2015, il Governo ha anticipato la decorrenza dell’agevolazione consentendo di usufruire del Super Ammortamento già dal 15 ottobre 2015. Per individuare il momento di effettuazione degli investimenti, in assenza di precisazioni normative e chiarimenti ufficiali, si ritiene si possano mutuare i criteri forniti con riferimento alle precedenti agevolazioni in materia di investimenti in beni nuovi. Pertanto, l’investimento, come in passato, si considera realizzato alla data in cui il costo risulta sostenuto fiscalmente e dunque al momento della consegna o spedizione del bene oppure al termine della costruzione per i macchinari e gli impianti eseguiti in appalto. La data dell’investimento, anche per ciò che riguarda il leasing, corrisponde al momento di consegna all’utilizzatore del bene medesimo. Qualora siano contrattualmente stabilite clausole che rinviano il passaggio della proprietà ad un momento successivo a quello della conse-
gna, come ad esempio il collaudo, ciò che rileva è la data di quest’ultimo. Il pagamento, al contrario, può essere effettuato, integralmente o parzialmente, sia in un momento successivo che precedente rispetto al periodo agevolato. Quindi potranno essere ricompresi anche investimenti avviati prima del 15 ottobre 2015 purché la consegna o la spedizione siano avvenute dopo tale data. Nel caso del leasing finanziario, l’agevolazione, spettante al solo utilizzatore, consiste nell’incrementare il costo di acquisto fiscale del bene del 40% e sul costo così determinato saranno calcolate le quote capitali deducibili fiscalmente incluse nei canoni di leasing. Questa ultra deduzione spetterà per tutta la durata fiscale del contratto di leasing, ciò vuol dire che nell’ipotesi in cui la durata prevista contrattualmente sia inferiore a quella minima fiscalmente ammessa dall’art. 102 del TUIR, la deduzione maggiorata riguarderà le quote capitali fiscalmente rilevanti e si estenderà per tutta la durata “fiscale” del leasing, prescindendo da quella contrattuale. CONFRONTO Acquisto Leasing Alfa Spa acquista un bene in leasing (decorrenza contratto: 1° gennaio 2016). Il costo del bene è 100 mila euro, i canoni di leasing sono 105 mila euro (90mila quota capitale e 15mila interessi) e il prezzo di riscatto è 10 mila euro (10%). Il coefficiente di ammortamento fiscale del bene è il 20% e la durata del leasing è pari a quella fiscale, cioè 2,5 anni (30 mesi). Alfa Spa potrà elevare il costo di acquisto del 40% ai fini della deducibilità dei canoni e ai fini delle quote di ammortamento sul prezzo di riscatto.
Di seguito il confronto con l'acquisto in proprietà ACQUISTO Anno 1 2 3 4 5 6 7 8 TOTALE
LEASING
Ammortamento
Extra deduzione
Totale dedotto
20.000 20.000 20.000 20.000 10.000 100.000
8.000 8.000 8.000 8.000 4.000 40.000
28.000 28.000 28.000 28.000 14.000 140.000
Quota capitale canoni
Amm. Riscatto
36.000 18.000 1.000 2.000 2.000 2.000 2.000 1.000 100.000,00
Extra deduzione
Totale dedotto
14.400 7.600 800 800 800 800 400 40.000
50.400 26.600 2.800 2.800 2.800 2.800 1.400 140.000 33
BCC informa
Il contesto socio-economico degli ultimi anni ha portato ad associare al futuro una forte componente di incertezza Questo trend ha condotto gli investitori a privilegiare posizioni difensive e conservative in termini di investimenti, focalizzandosi principalmente su obiettivi di protezione e trascurando la ricerca di opportunità di crescita.
Gli input di mercato attuali suggeriscono che è il momento di indirizzare gli investimenti verso soluzioni flessibili che, partendo da basi solide, possano cogliere le opportunità di rendimento offerte dai mercati finanziari. In quest’ottica, BCC Vita ha studiato la polizza multiramo StartEvolution, che combina la garanzia della quota di capitale investita in Gestione Separata e l’investimento nei mercati azionari e obbligazionari tramite due fondi interni.
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Con StartEvolution il Cliente può scegliere di allocare l’investimento nelle tre componenti all’interno di un profilo che bilancia in modo ideale il rendimento e il rischio in funzione delle proprie esigenze. Ad ulteriore beneficio e tranquillità del Cliente, BCC Vita ha previsto un’attività di monitoraggio costante sulla polizza, garantendo che il mix di investimento nei tre fondi sia bilanciato secondo il suo profilo.
In più, è possibile scegliere l’opzione di Take Profit, un meccanismo innovativo che consolida i rendimenti ottenuti, trasferendoli in date prestabilite nella Gestione Separata, permettendo, così, la flessibilità dell’investimento tra posizione dinamica e conservativa. StartEvolution mantiene le peculiarità proprie delle polizze assicurative sulla vita, consentendo: • designazione del beneficiario • differimento della tassazione al momento del realizzo • protezione del patrimonio
StartEvolution apre un nuovo orizzonte nel panorama degli investimenti, offrendo un prodotto che permette di proiettarsi simultaneamente verso obiettivi di sicurezza e di crescita in modo semplice.
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Marketing Ventis
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Giuseppe Amadio
bcc territorio
Quando, quasi cinque anni fa, accettai di assumere la presidenza del Consorzio universitario, la sorte dell’Università a Pordenone sembrava segnata. Un bilancio chiuso con una perdita di oltre 500.000 euro, la mancanza di dialogo e di coordinamento tra le attività dei due Atenei partners (Udine e Trieste), le ripetute dichiarazioni di fonte politica che, sulla stampa locale, ne auspicavano la chiusura non facevano certo sperare nel futuro. Oggi, a cinque anni di distanza, possiamo dire davvero che ce l’abbiamo fatta. In primo luogo sul fronte finanziario: i conti sono stati risanati, grazie a una durissima politica di tagli di spesa, che ha ridotto del 24% i costi di gestione e senza aumentare, anzi riducendo del 37% l’apporto complessivo dei Soci. E tutto questo con una struttura che conta oltre
Consorzio universitario Pordenone 10.000 MQ di aule, 6 laboratori di ricerca e laboratori di montaggio video/fotografia/modellistica, una residenza universitaria con 96 posti letto e una mensa con 110 posti a sedere. Quanto alla formazione, è vero che il progetto più ambizioso (quello di istituire un Dipartimento interateneo), nonostante lo storico accordo siglato nel 2013 dalle due Università, non si è potuto realizzare, per il mancato (anche se promesso) finanziamento regionale; tuttavia, la scelta di puntare sulle eccellenze presenti nella sede, e potenziarle, ha dato i suoi frutti. Oggi, oltre al corso di Economia aziendale, Pordenone può vantare due percorsI di laurea triennali che non hanno equivalenti sul territorio nazionale e costituiscono veri e propri assets strategici del Consorzio: • Scienze e Tecnologie Multimediali (Universi-
tà di Udine), articolato in una laurea triennale e una magistrale internazionale, corso con oltre 350 iscritti, per oltre il 40% provenienti da fuori regione, quattro laboratori di ricerca avanzata, capace di aggiudicarsi, dal 2016, cinque progetti di ricerca internazionale, due finanziati dal Ministero dell’Interno, due dalla Regione e uno dall’Università di Singapore. È dell’ultima ora la notizia che l’Istituto di musica sacra della Città del Vaticano ha approvato il percorso congiunto di laurea con il nostro corso magistrale di editoria multimediale. • Disegno Industriale (ISIA ROMA Design), corso caratterizzato da un approccio didattico innovativo, con classi ridotte (35/40 studenti) che favoriscono il rapporto studente/docente, e altamente rivolto alla professionalizzazione (come dimostra l’immediata collocazione dei laureati nel mondo del lavoro).
CE L’ABBIAMO FATTA Completano l’offerta formativa, la laurea triennale in infermieristica (Università di Udine), e la laurea magistrale in Production Engineering and Management (Trieste), laurea internazionale, come del resto Scienze e tecnologie multimediali. A ciò si aggiunga che il Consorzio ospita i corsi di Information e Communication Technologi, organizzati dall’Istituto Tecnico Superiore Kennedy, e che con essi sono già state realizzate sinergie importanti, che consentono ai diplomati di accedere alla laurea triennale in Scienze e Tecnologie Multimediali, con il riconoscimento del percorso già svolto. A chi, non molto tempo fa, si chiedeva se l’Università a Pordenone non fosse inutile, potremmo rispondere ricordando che attualmente gli iscritti sono oltre 1.400, con immatricolazioni mai in calo negli ultimi quattro anni, e che il consorzio di Pordenone ha celebrato, negli ultimi dieci anni, una media di 260 lauree l’anno. 38
Sono stati anni difficili, come per il Paese, anche per l’Università. E il futuro resta incerto. Ma la formazione superiore e la ricerca rappresentano gran parte di quel futuro. È necessario, però, che il territorio, e i suoi protagonisti, pubblici e privati, continuino a crederci. Come ha fatto, da sempre, la nostra Banca di Credito Cooperativo Pordenonese, che mi onoro di rappresentare nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio. Soprattutto il mondo delle imprese potrà portare un contributo decisivo, se solo prenderà coscienza del patrimonio di tecnologia e know how che esse hanno a disposizione nel Consorzio, e inizierà a usufruire dei possibili servizi da esso erogati. Se, come sono certo che sarà, sapremo andare avanti nella direzione tracciata, restituiremo al territorio, e soprattutto ai giovani, più di quanto vi abbiamo investito.
conta oltre
10.000 MQ DI AULE
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bcc territorio
Laura Zannier
Pontarolo Engineering solida realtà del territorio Prima PMI Innovativa in Italia, la Pontarolo Engineering si occupa di innovazione in edilizia. Solida realtà del territorio e riconosciuta, sia a livello nazionale che internazionale, come una delle aziende più innovative nel settore dell’edilizia, la pordenonese Pontarolo Engineering Spa, un po’ per fortuna ma soprattutto per merito, è la prima azienda in Italia iscritta al Registro delle PMI Innovative. Il registro istituito attraverso il Decreto di Legge 24 gennaio 2015, n.3, noto come Investment Compat permette alle Piccole Medie Imprese veramente innovative e che considerano l’innovazione come un vantaggio competitivo di godere di incentivi fiscali ed agevolazioni che prima erano riservate solo alle Start Up innovative. La Pontarolo Engineering Spa fa parte del gruppo “Pontarolo” che da 64 anni opera in tutto il mondo nel settore delle costruzioni. L’azienda sorge a San Vito al Tagliamento in un’area di oltre 50 mila metri quadrati ed è stata fondata dal capostipite Giorgio Pontarolo a cui sono subentrati i figli Andrea e Valerio. La loro forte propensione
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all’innovazione tecnologica unita ad una spiccata creatività ha dato vita ad un’azienda improntata alla ricerca ed allo sviluppo di prodotti, sistemi e brevetti per l’edilizia. “Rinnovare i tradizionali sistemi di costruzione nel rispetto delle normative e seguendo l’evoluzione del settore, e proporre ai costruttori prodotti innovativi realizzati con la più moderna tecnologia ingegneristica, è stato il nostro obiettivo sin dall’inizio”, ci spiega il Presidente, Valerio Pontarolo. “Negli anni abbiamo continuato su questa strada, investendo in tecnologia e ricerca, acquisendo macchinari all’avanguardia e finanziando diversi esperimenti e test di laboratorio. Ciò ha permesso all’azienda di sviluppare prodotti capaci di rispondere efficacemente ai problemi di sicurezza in cantiere, alla riduzione dei costi, alle migliori performance termiche ma anche all’isolamento acustico e della sicurezza sismica, per rendere ogni ambiente più salubre, sicuro e sostenibile”.
“Questa strategia imprenditoriale volta ad offrire soluzioni innovative ed al passo con i tempi per rispondere alle esigenze di un mercato in evoluzione dove emerge con chiarezza la necessità di prodotti versatili, intuitivi ed efficienti nel loro impiego e nel contempo economicamente competitivi, unita al prezioso supporto delle banche che sono state in questi anni fondamentali partner di fiducia”, ci spiega Pontarolo, “hanno permesso all’azienda di affrontare, superare e gestire come un’opportunità la crisi.” “Per fare innovazione”, dichiara Pontarolo, “bisogna guardare avanti, proiettando la visione di alcuni anni e questa visione è diventata, per un’azienda come la nostra, uno stile operativo nelle cose che facciamo e questo non solo per la realizzazione di nuovi prodotti o tecnologie ma anche per la gestione della finanza d’impresa. Mi ricordo che circa una decina d’anni fa la nostra associazione (ANCE provinciale) organizzò un convegno per spiegarci i principi cardine di Basilea 2; rammento che proiettai il mio pensiero a qualche anno più avanti ipotizzando che quanto espresso nel convegno venisse applicato ed è proprio quel giorno che decisi di fare in modo che le mie aziende avessero, nell’arco di qualche anno, una dotazione patrimoniale per rientrare nei corretti parametri previsti dall’accordo Basilea 2. Sembra cosa da poco ma non lo è stato; per noi è stato un cambiamento di mentalità che senza tema di smentita possiamo individuare come innovazione: da quel giorno abbiamo iniziato ad analizzare meglio tutti i dati di bilancio, questo ci ha permesso di tagliare i rami secchi e rendere più efficienti le spese con il risultato di creare utili veri; utili che abbiamo sempre lasciato in azienda. Già all’inizio della crisi ci siamo trovati a disporre di un patrimonio proprio aziendale sufficiente per una corretta gestione aziendale quindi ad avere un rating buono che significa merito creditizio. Un buon rating insieme ad un’attenta progettualità, controllo e gestione prudenziale degli entusiasmi innovativi ed una forte capacità innovativa dimostrata dall’azienda, ci ha portato negli anni ad avere le banche sempre vicine e soprattutto la vostra che ha a cuore le aziende del territorio e che ci ha supportato e a momenti spronato ogni qual volta avevamo necessità di sostegno per portare avanti gli importanti investimenti che le innovazioni richiedono.
Nel 2007 la Pontarolo Engineering ha vinto il Premio Innovazione della Regione Friuli Venezia Giulia con il proprio sistema costruttivo ad alto risparmio energetico Climablock e da quella data, concomitante all’inizio della crisi, ha dato vita ad una ventina di nuovi prodotti, sviluppato nuovi mercati ed introdotto nuove forme di business che hanno reso l’azienda concorrenziale e rilevante non solo nel settore dell’edilizia. Pontarolo ha, infatti, investito nel brand Onek che tratta pavimentazioni e complementi per il giardino distribuiti attraverso la GDO, e nel brand Class Design, che si occupa di costruzione di case chiavi in mano a costi e tempi certi e riqualificazione energetica degli edifici esistenti; nonché ha aperto una nuova unità produttiva alimentata da un impianto fotovoltaico di oltre 1600 metri quadrati per la produzione di energia alternativa per il funzionamento sostenibile dei macchinari stessi. Il gruppo Pontarolo, che ora conta oltre 70 addetti, ha acquisito competitività sul mercato sia nazionale che estero come in molti paesi d’Europa, in Nord America, Oceania, Turchia dove è presente con società partecipate. “Abbiamo combattuto la crisi puntando sull’innovazione e sulla qualità” ci spiega Pontarolo, “da presidente dell’ANCE FVG e da titolare di una ditta che opera nel settore delle costruzioni, posso dire che l’edilizia è stato il comparto che maggiormente ha risentito della crisi e posso altrettanto affermare che le imprese ancora competitive sono quelle che hanno trovato degli elementi di discontinuità e che si sono rinnovate per affrontare un mercato che richiede qualità, competitività, sostenibilità e certezze sui costi e sui tempi”.
La Pontarolo Engineering Spa fa parte del gruppo “Pontarolo” che da 64 anni opera in tutto il mondo nel settore delle costruzioni. 41
bcc territorio
Cento anni di eccellenza da Zanussi ad Electrolux
Don Luciano Padovese
Antonio Zanussi dipinto del famoso Lajos Markos, noto ritrattista ungherese, 1917 - 1993, sepolto a Lavariano
Posso dire di conoscere abbastanza bene la storia degli ultimi cinquant’anni della più importante industria di Pordenone avendo assunto il pesante compito di aprire nel 1965 e dirigere la Casa dello Studente che Lino Zanussi aveva costruito in memoria del padre Antonio. Mi parlava, Lino, degli inizi della sua industria che era partita come una officina, dove quello che sarebbe diventato uno degli imprenditori italiani più importanti degli anni post-bellici, aveva svolto la sua preparazione “professionale” prima come apprendista e quindi come semplice operaio fino alla morte del genitore. A dire il vero anche prima di conoscere Lino qualche contatto indiretto con la Zanussi l’avevo avuta, dal momento che i miei genitori, pur nella loro condizione economica non certo brillante, avevano voluto sostenere la spesa un po’ impegnativa pur di avere in casa una “Rex”, il modello di cucina economica davvero eccezionale, che già prima degli inizi della seconda guerra mondiale, faceva furori. E io ricordo come faceva caldo, di qualsiasi cosa la si nutrisse: legna, carbone e poi tutoli di granoturco, o addirittura gusci dei frutti degli ipocastani che segnavano il viale del vicino cimitero o addirittura dei gusci vuoti delle piante di olio di ricino che vendevano presso l’antico porto sul Lemene di Portoguaro. E la mirabile “Rex” della Zanussi (così chiamata in onore del grande transatlantico che in quegli anni era diventato simbolo della potenza autarchica italiana) ingoiava tutto e non deludeva per il caldo del nostro cucinino. E poi aveva un contenitore abbastanza capiente per l’acqua calda, e un registratore di calore, e tutte le cerchiature di grandezza adeguata ai più vari contenitori con cui cucinare gli alimenti più diversi: dal caffè, alla minestra di fagioli, alla polenta. Una presenza fondamentale, bella, elegante. Una cucina economica di cui ci si poteva vantare. E l’esistenza della Zanussi era così entrata nella nostra vita ben prima di incontrare il suo più grande protagonista, Lino da cui venni a sapere tante cose sulla Zanussi. Incominciando dalla grande stima verso il padre Antonio, che dovette trasmettere 42
al figlio oltre che l’istinto della creatività e del rischio, anche la fermezza nell’impostazione del lavoro e, nel contempo, la capacità di mantenere con gli operai un rapporto molto familiare e costruttivo. Alla morte del padre, Lino assunse un patrimonio di un centinaio di lavoratori appassionati e orgogliosi di una azienda che aveva già dato bella prova di sé prima della guerra e subito dopo. L’innesto dell’idea vincente del frigorifero fu intuizione e impegno di Lino. Del mio sodalizio amicale con lui, dal 1965 al 1968, ricordo il fervore con cui mi parlava dell’esplodere della Zanussi con una espansione razionalissima e formidabile.
In piedi con gli occhiali Sergio Gentilini, tra i Dirigenti Zanussi (da sinistra Piero Cupani, Dino Zanzot e Alberto Gaspari); e sotto da sinistra Domenico Modolo, Lino Zanussi che sfoglia un libro di ricordi, poi il fratello Guido, Secondo Dri.
Una realtà industriale la cui partenza e gli incredibili sviluppi ebbero per protagonista indiscusso una persona eccezionale, che non esito a definire geniale per intelligenza, curiosità, invenzione, senso del rischio, abilità politica nei contatti nazionali e internazionali senza dei quali non avrebbe potuto allargarsi e irrobustirsi come fece, portandosi ai primi posti dell’Europa. Lino Zanussi era una intelligenza creativa e, nel contempo, aperta a quanto stava succedendo nel mondo. Ma quello che forse costituì l’amalgama, il collante di tante sue doti, fu una grande umanità.
Lino Zanussi
Era un uomo che ascoltava le persone, anche le più umili. Io ero trentenne, messo davanti all’impresa improba di avviare la “Casa dello Studente” in zona allora periferica della città (sebbene centrale per l’insieme degli istituti scolastici appena sorti o in progettazione) ma pieno di sogni e progetti. Ebbene fu proprio nel terreno dei sogni che ci incontrammo, condividendo l’uno le confidenze dell’altro.
la gente, anche la più umile. Secondo me aveva senza dubbio avuto input dalle esperienze di Olivetti, ma con un tratto in più: l’assenza di paternalismo e la corresponsabilità di molte persone coinvolte nelle iniziative.
Per cui, anche alla luce del dopo Lino, posso dire che la Zanussi ha continuato ad avvalersi di idee ben precise e di orientamenti fondamentali: apertura tecnologica, rapporti internazionali, innovazione, rapporti umani con i collaboratori e tutti i lavoratori dell’azienda, non conflittualità ma relazioni costruttive con i sindacati. E poi, certamente non ultimo, il rapporto stretto con la cultura. Intesa soprattutto come visione globale di crescita della persona. Non quindi la pura manifestazione più o meno spettacolare che lascia poca traccia, ma il lavoro continuo e basilare che incide dentro
Devo dire che dopo la fine della gestione Zanussi, pur nella inevitabilità di certi cambiamenti, ho trovato nella Electrolux, per quanto riguarda l’apertura culturale, una sensibilità che ebbe per primi protagonisti il presidente Gian Mario Rossignolo e il direttore generale Carlo Verri, un grande personaggio diventato poi presidente di Alitalia e morto tragicamente. E dopo di loro, dirigenti che ancor oggi ci pare siano impegnati a conservare nel nostro territorio una presenza di grandissima valenza socio-economica e di prestigio internazionale. 43
bcc territorio
Don Giorgio Tònolo
Prevenire Educando
Per informazioni e prenotazione telefonare al n. 0434/362269. Tutti gli aggiornamenti nel sito www.iripes.it
Nel 1991 in Italia dilagava il fenomeno droga, con infiltrazioni anche nel mondo della scuola pordenonese. Per affrontare il problema, l’allora provveditore agli studi affidò all’Iripes l’organizzazione di un corso rivolto a 50 docenti referenti delle scuole superiori della provincia. Furono 15 giorni intensi di informazione, formazione e progettualità. Quando si cercò un titolo appropriato per il volume degli atti, l’Iripes propose il seguente: “Prevenire educando”. Rendere i ragazzi protagonisti della loro esperienza di vita, aiutarli a star bene con se stessi, dentro le aule scolastiche e nella gestione del loro quotidiano. E’ questo l’obiettivo di fondo con cui l’Iripes di Pordenone si impegna ormai da decenni. Con iniziative che riguardano anche il loro contesto di vita: scuola, famiglia, spazi di tempo libero, e sono rivolte a chi è accanto a loro: genitori, insegnanti, educatori. Operiamo nella convinzione che valorizzare le loro risorse è infatti il migliore antidoto contro i fenomeni del disagio, del disadattamento e della dispersione scolastica. Oggi si parla molto di un vero pullulare di fenomeni di bullismo a scuola e fuori. Se ne discute con toni giustamente allarmistici. Ma i rimedi intrapresi sono spesso frettolosi, settoriali e disorganici. 44
Neppure leggi antiviolenza inasprite sono risolutive. Perché un problema moltiplicato nelle infinite situazioni concrete ha radici complesse e soprattutto legate a cause per lo più lontane. L’equilibrio individuale e sociale di un bullo contiene fragilità per lo più risalenti a fasi precoci della sua esistenza. Le origini del suo rapporto con se stesso e con l’altro da sé, infatti, nascono principalmente dentro un clima familiare di origine, in cui assorbe e interiorizza, inconsapevolmente ma profondamente, modelli di lettura di sé e degli altri. Su questa base parte poi la storia delle “educazioni” che svilupperanno la sua personalità. I disturbi sociali richiedono dunque rimedi complessi e quindi l’asse portante degli interventi va posto nell’educazione come strumento principe di prevenzione: un’educazione precoce e continua, che insegni il rispetto di se stessi e degli altri, facendo sperimentare il gusto dell’empatia e della solidarietà. Con queste finalità nel 2013 l’Iripes ha promosso la nascita dell’associazione ASFE, realizzando congiuntamente due convegni territoriali di riflessione e proposta “EDUCARE INSIEME 2014 e 2015” e una serie di corsi formativi per educatrici 0-6, provenienti da tutto il territorio provinciale.
L’Iripes ha un percorso storico punteggiato di tantissimi contributi di formazione per l’educazione e l’autoeducazione. Molti gli interventi a vasto raggio sul territorio. Nel tempo ha realizzato oltre cento scuole per genitori, consistenti in itinerari incentrati sullo star bene con sé per poi educare più serenamente i propri figli. Molteplici anche le attività di formazione docenti, soprattutto in provincia di Pordenone. Significativi i bienni di qualificazione per operatori in ambito socioeducativo, con una impostazione continuata poi in forma di laurea con la direzione del prof. Tonolo, presso l’università salesiana di VEMestre (IUSVE). Tra le iniziative non sono mancate quelle riguardanti convegni provinciali sui servizi rivolti alla famiglia (Pordenone e Udine, 1997). Attualmente l’istituto sta sviluppando progetti su bandi regionali e provinciali. Certamente di grande rilevanza quello in atto nell’area pedemontana, tra Maniago e Meduno, in cui sono coinvolti più istituti comprensivi e varie scuole dell’infanzia, nell’ottica CEE di “Europa 2020” contro la dispersione scolastica e per una responsabilità educativa collettiva. Naturalmente sono sempre i minori che restano al centro delle nostre attenzioni. Attraverso la consulenza psicologica e l’orientamento scolastico. Mediante corsi che favoriscono esperienze positive nello studio, come quelle già programmate per inizio settembre 2016 (vedi finestra). E perché siano aiutati anche dai genitori, vengono proposte opportunità sull’ “Accompagnamento scolastico dei figli”, per facilitare un percorso pluriennale, che segnerà la loro vita, prevenendo in questo modo anche la dispersione scolastica, spesso legata proprio all’assenza o allo scarso sostegno della famiglia. Sono impegni che ci assumiamo con la consapevolezza dei limiti di un piccolo ente, ma con la certezza di lavorare per una grande causa.
Prossimi appuntamenti 2016 Corsi studenti Pordenone, Viale Grigoletti n. 3 • Studente Attivo (verso la quinta elementare) 2, 3 – 7, 8 settembre 2016 ore 9.30 - 12.00 Conduttrice: dott.ssa Francesca Curione • Studente Consapevole (passaggio elementari-medie) 1, 5, 6, 9 settembre ore 10.00 - 12.00 9 settembre ore 20.30 incontro per i genitori Conduttrici: dott.ssa Gisella Sgambati, dott.ssa Francesca Curione • Studente Protagonista (verso seconda e terza media) 1, 2, 5, 7, 9 settembre ore 15.00 - 17.00 7 settembre ore 20.30 incontro per genitori Conduttrice: dott.ssa Francesca Curione • Studente Strategico (passaggio medie/superiori, biennio) 2, 5, 6, 9, 13, 20 settembre ore 14.00 - 16.00 Conduttrici: dott.ssa Gisella Sgambati, dott.ssa Alessandra Crivellaro San Giorgio della Richinvelda • Studente Consapevole (passaggio elementari-medie) 31 agosto - 2, 7, 8 settembre ore 10.00 - 12.00 8 settembre ore 20.30 incontro per genitori Conduttrice: dott.ssa Gisella Sgambati Corso per genitori • L’accompagnamento scolastico dei figli Date: venerdì 23, 30 settembre – 7, 14, 21, 28 ottobre 2016 Conduzione: dott.ssa Gisella Sgambati 45
bcc territorio soci
Antonio Lunardelli
Scuola professionale “Lepido Rocco” Da oltre 110 anni al servizio di giovani, lavoratori e imprese.
Centodieci anni fa, il maestro Lepido Rocco, assiduo studioso della più avanzata pedagogia e della didattica dell’epoca, auspicava che tutti i giovani dovessero frequentare una scuola di arti e mestieri, dopo aver terminato la scuola dell’obbligo che allora si fermava alle scuole elementari. Forte di questa intuizione, fondò nel novembre del 1905 la scuola che oggi porta il suo nome e la affidò alle istituzioni locali. Da allora la Scuola professionale Lepido Rocco, attraverso la continua opera di aggiornamento delle tecnologie e delle metodologie didattiche ha sempre rappresentato il punto di riferimento piu’ avanzato per il trasferimento e l’apprendimento dei saperi professionali nel territorio della Marca Trevigiana, del Veneto Orientale e del Pordenonese. Attualmente le sedi sono quattro: Motta di Livenza (Sede Centrale), Caorle, Castelfranco Veneto e Pramaggiore. Da due anni è attivo un partenariato con la Provincia di Treviso per la docenza nei corsi del CFP provinciale di Lancenigo. 46
I percorsi formativi sono triennali e permettono di conseguire una qualifica professionale (pari al terzo livello europeo -EQF e comprese nel repertorio nazionale), per inserirsi nel modo del lavoro come operatore tecnico nelle imprese o in forma autonoma. Il percorso formativo continua poi con il Quarto anno di Diploma Professionale di tecnico (pari al quarto livello europeo EQF). Per chi lo desideri è possibile continuare attraverso successivi livelli fino alle qualifiche di formazione tecnica integrata superiore. L’offerta formativa della Scuola Lepido Rocco, Ente che opera in regime di certificazione del sistema di gestione per la qualità UNI EN ISO 9001:2008, prevede cinque settori di apprendimento: 1. settore meccanico lavorazioni alle macchine utensili - meccanico autoriparazioni; 2. settore elettrico - elettronico ed informatico; 3. settore terziario e servizi; 4. settore benessere acconciatura; 5. settore alberghiero e turistico.
Il laboratorio attrezzato costituisce il nodo nevralgico di tutta la didattica e dell’apprendimento: con l’aiuto di esperti maestri d’arte, gli allievi apprendono le competenze necessarie all’inserimento nel modo del lavoro. Tutto ciò con la finalità di fornire agli allievi oltre al necessario bagaglio di cultura generale e di nozioni tecniche, una consistente esperienza lavorativa, attraverso metodologie attive d’apprendimento. Nei programmi del Centro di formazione professionale Lepido Rocco è previsto il completamento della formazione degli allievi con un nutrito programma di visite aziendali, lezioni tenute da imprenditori e la frequenza agli stages e ai tirocini lavorativi, consistenti in periodi di apprendimento realizzati presso qualificate aziende del territorio di provenienza degli allievi. Lo stage costituisce il banco di prova di ciò che i giovani hanno imparato a scuola e una grande opportunità per l’inserimento lavorativo.
La stima che lega la Scuola professionale Lepido Rocco alle aziende del luogo garantisce agli allievi qualifi-cati il sicuro collocamento al lavoro, dopo il termine del percorso formativo: si può ben affermare che questo è uno dei punti di forza della scuola! La collaborazione con le aziende consente anche la programmazione di corsi di apprendistato e di aggiornamento e riqualificazione per lavoratori occupati. Molto comuni sono anche le esperienze di stage prolungati all’estero, presso paesi della Unione Europea, garantiti attraverso il programma europeo Erasmus +, che favorisce lo scambio di esperienze lavorative e di apprendimento delle lingue straniere: si tratta di opportunità estremamente motivanti ed efficaci sul piano dell’apprendimento, oltre che di evidente valore educativo. Attualmente frequentano la Scuola professionale Lepido Rocco complessivamente circa 1.100 allievi che provengono dalle provincie di Treviso, Venezia e Pordenone. Riaguardo a quest’ultima provincia, sono 95 gli studenti residenti nei comuni di Azzano Decimo, Pravisdomini, Pasiano e Prata di Pordenone che seguono le lezioni della Scuola. Il corpo docente, amministrativo e di segreteria è composto da oltre 90 collaboratori. Oltre ad essere uno dei piu’ importanti Centri
di Formazione Professionale della Regione Veneto, la Scuola professionale Lepido Rocco è riconosciuta quale vera e propria fucina di artigiani ed imprenditori che, nel corso degli anni, hanno avviato aziende nei diversi comparti: lavorazione del legno, edilizia, meccanica, impiantistica idraulica, elettricità, elettronica, radio-telecomunicazione, ristorazione, sociosanitario ed altri. Tra di esse vi sono anche realtà che hanno raggiunto livelli di importanza nazionale ed internazionale e che tuttora sono attivamente operative nel nostro territorio con enormi ricadute di carattere economico-sociale a favore della popolazione. Si ritiene sicuramente che il Centro di formazione professionale Lepido Rocco, oltre che a svolgere i modo eccellente la Sua attività di formazione dei ragazzi, riconosciuta oltre che dagli allievi stessi e dalle loro famiglie, anche da diversi Enti nazionali ed internazionali che hanno assegnato alla Scuola varie attestazioni e premi, faccia suoi e trasmetta alle giovani generazioni quei principi di vicinanza e condivisione comuni ai valori della cooperazione in generale e sussista cosi’ un legame “originale” con la Nostra Cooperativa di Credito: il tutto a favore delle popolazioni dei territori in cui i suddetti Enti operano. A conferma di questo legame la Nostra Banca, quale segno concreto di vicinanza e riconosci-
mento, ha donato alla Scuola un defibrillatore atto a prestare un primo aiuto in caso di emergenza alla persona. La consegna del defibrillatore è stata effettuata in occasione di una semplice cerimonia svoltasi lo scorso 23 Marzo 2016 presso l’aula magna della Scuola, coordinata da Antonio Lunardelli già presidente Associazione Amici del Cuore ULS 9 - Treviso, con l’intervento del Sig. Sindaco di Motta di Livenza Paolo Speranzon, della vicepresidente del Consiglio di Amministrazione del Centro di formazione professionale Lepido Rocco nonchè dirigente Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione (O.R.AS.) di Motta di Livenza dott.ssa Sabrina Mateazzi, del Direttore della Scuola dott. Alberto Visentin, del Sig. Mauro Verona consigliere di amministrazione della Nostra Banca, del primario del reparto di riabilitazione cardiologica O.R.A.S. di Motta di Livenza dott. Giuseppe Favretto, il comandante della stazione carabinieri di Motta di Livenza Maresciallo Giuseppe Gemma, il comandante del distretto Est Motta di Livenza dei Vigili del Fuoco Capo Reparto Ornello Casagrande. Momento centrale dell’evento è stata la prova pratica di utilizzo del defibrillatore con l’ausilio di apposito manichino, eseguita da personale medico specializzato dell’O.R.A.S., in cui gli studenti presenti hanno compreso l’importanza del primo aiuto in caso di emergenza. 47
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Giulia Roman
Polinote la cooperativa sociale di promozione della musica Polinote cooperativa nasce per coordinare e valorizzare appieno una parte importante dell’offerta formativa musicale presente sul territorio pordenonese. Un passo decisivo che sancisce e rende operativo il rapporto di collaborazione tra alcune delle più importanti associazioni musicali pordenonesi, con scuole e sedi in vari comuni del Friuli e del Veneto. In particolare hanno contribuito a dar vita a questa nuova realtà l’Associazione CEM “Cultura e Musica” e l’Associazione Musicale Fadiesis, con la speciale partecipazione della Segovia Guitar Academy, la prestigiosa scuola chitarristica pordenonese affermatasi a livello internazionale. L’attività della cooperativa è finalizzata alla realizzazione di progetti didattici e di avvicinamento alla musica attraverso la conoscenza di uno strumento o del canto, spaziando dalle proposte classiche a quelle moderne, dai progetti per i giovanissimi alle accademie musicali. Polinote è in grado di offrire svariate e originali proposte musicali appositamente pensate per bambini, ragazzi e adulti. Oltre ai percorsi individuali, i progetti educativi della cooperativa valorizzano l'esperienza di gruppo attraverso la creazione di laboratori di musica d'insieme, di orchestre e di cori, fornendo allo stesso tempo l'opportunità di condividere sul palco il lavoro svolto in molteplici manifestazioni ed eventi. Inoltre la cooperativa organizza diversi corsi formativi che preparano
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l'allievo all'esame di accesso al conservatorio e corsi per diventare professionista e lavorare nel mondo della musica. Con la nascita di questo progetto viene messa in campo una squadra musicale con numeri davvero significativi: una cinquantina di maestri e più di 800 allievi distribuiti in 13 sedi diverse tra i comuni di Pordenone, Caneva, Cordovado, Fiume Veneto, Majano (UD), Montereale Valcellina, Motta di Livenza (TV), Pravisdomini e San Vito al Tagliamento.
Le attività di Polinote Crescere con la musica per i più giovani Concepiti con lo scopo di arricchire il patrimonio espressivo del bambino, si organizzano corsi di musica secondo la “Music Learning Theory®” di E.E. Gordon, rivolti ai più giovani dai 0 ai 5 anni. Un percorso musicale che prosegue con il corso di propedeutica allo strumento. Il Corokò per cantare insieme, diviso tra Junior dai 4 agli 8 anni e Senior dai 9 ai 13 anni, un coro di musica moderna per stimolare l'amore per il canto. Per i più grandi dai 7 anni in su si propone un approccio allo strumento o al canto divertente.
Durante il periodo estivo l'attività si sviluppa ulteriormente con i Music Grest e i Campus Musicali organizzati per favorire l’aggregazione giovanile attraverso la musica. Corsi ordinari Rivolti ai ragazzi e adulti, i corsi ordinari di strumento e canto sono aperti a tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla musica per la prima volta, per puro interesse, o a chi ha già intrapreso e vuole riprendere lo studio di uno strumento o del canto per propria formazione e passione. L'offerta si differenzia tra corsi di formazione classica o moderna. A questi si affiancano laboratori collettivi di musica da camera e musica d'insieme moderna, corsi complementari di teoria e solfeggio, armonia e storia ed estetica musicale. Corsi di perfezionamento Le Accademie musicali di Polinote. Segovia Guitar Academy la storica scuola chitarristica di Pordenone, è da vent'anni un punto di riferimento a livello internazionale per tutte le attività di formazione, di perfezionamento e di promozione artistica della chitarra classica. Il percorso formativo individuale è sviluppato dai maestri Adriano Del Sal e Paolo Pegoraro; la musica da camera dal Trio Nahual. Accademia Fisarmonicistica Fancelli un progetto didattico innovativo, che intende valorizzare l’insegnamento della fisarmonica nell’ambito classico, al di fuori dei confini della tradizione popolare, riconosciuto a livello nazionale e non solo. Il percorso formativo individuale è sviluppato dal maestro Gianni Fassetta. VoCEM Accademia di canto moderno dedicata alla voce e rivolta a studenti, semiprofessionisti e professionisti del canto, seguiti da insegnanti altamente qualificati e da tempo presenti sulla scena musicale. Il percorso formativo è sviluppato dalle maestre Lorena Favot, Michela Grena e Flavia Quass.
“Pordenone FA musica” con Polinote concerti, scoperte e incontri Nonostante la recentissima costituzione, Polinote si sta già impegnando con passione e creatività per confezionare proposte musicali e culturali originali e inedite. Giunta alla sua 3a edizione in programma dall’11 al 18 giugno 2016, Pordenone FA Musica è la chiara dimostrazione di questa volontà innovativa. Una rassegna di eventi in alcuni dei siti più caratteristici della città i quali, per l’occasione, faranno da palco naturale ai concerti di maestri e allievi, agli incontro tra professionisti e appassionati. Contatti Sede Legale: Vicolo Chiuso 4, 33170 Pordenone Orario segreteria: dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00 Tel/Fax 0434 520754 | e-mail: info@polinote.it | www.polinote.it Pagina facebook Polinote Cooperativa
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BCC territorio
Beato Odorico da Pordenone L'associazione, costituita nel 2008, con lo scopo di diffondere la conoscenza delle arti tessili e del tappeto attraverso un approccio multidisciplinare, organizza incontri, corsi, viaggi didattici, mostre e, come in questo caso, pubblica volumi di alto contenuto culturale. In particolare, con l'”Odorico delle Meraviglie”, l'associazione Cintamani intende rendere omaggio alla figura di questo grande pordenonese e contribuire a sostenerne la causa di canonizzazione n atto. Per questo essa ha ottenuto il patrocinio del Comune di Pordenone e della Commissione Beato Odorico da Pordenone per la canonizzazione e il culto.
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“Odorico delle Meraviglie” è il titolo del volume di Paolo Cicconofri, Giulio Cesare Testa e Carlo Vurachi, recentemente pubblicato per conto della associazione culturale Cintamani di Pordenone, in cui è descritto lo straordinario viaggio in Cina del Beato Odorico da Pordenone, uno dei più illustri personaggi della Storia di questa città. Del suo viaggio, databile, con qualche incertezza per la partenza, tra il luglio 1318 e il 1330, il Beato ha lasciato un resoconto dal titolo “Itinerarium de mirabilibus orientalium Tartarorum”, noto anche come “Relatio”. Il testo, dettato da Odorico al suo ritorno dalla Cina, al confratello Guglielmo di Solagna, suscitò grande interesse tra i contemporanei, al punto che nel 1351, solo vent'anni dopo la morte del Beato, un monaco benedettino, Jean Le Long, lo tradusse dal latino in francese, facendone, come scrive il prof. Andreose, “una profonda revisione formale” per renderlo più chiaro e leggibile. Agli inizi del '400, questa versione francese dello scritto odoriciano venne inserita in un ampio manoscritto, composto da sette testi, noto come Le Livre des merveilles, realizzato per il duca di Borgogna Giovanni Senza Paura, attualmente conservato a Parigi nella Biblioteca Nazionale di Francia. È proprio l'opera di Le Long, costituita da trentotto pagine, impreziosita da diciotto miniature, tutte riprodotte, che per la prima volta viene tradotta in italiano, a costituire il volume “Odorico delle Meraviglie”.
Presidente dell'associazione Cintamani - dott. Carlo Scaramuzza
Arricchita da più di trecento immagini, la pubblicazione ripercorre dettagliatamente il viaggio di Odorico, documentando la sostanziale veridicità di ciò che egli racconta nella sua “Relatio”. Con ottima intuizione gli Autori hanno realizzato un libro di viaggio, una sorta di guida turistica, utile per avvicinare con immediatezza ed efficacia il lettore non specializzato alla straordinaria impresa di Odorico. Inoltre, grazie soprattutto ai puntuali approfondimenti del professor Cicconofri , all'accuratissima biografia del Beato e all'aggiornata bibliografia, “Odorico delle Meraviglie” si propone anche come valido sussidio didattico per le Scuole Superiori.
Un volume, insomma, al contempo di taglio divulgativo e culturalmente ricco e rigoroso, adatto a un pubblico vasto ed eterogeneo, che viene a colmare una lacuna nella pur ampia letteratura odoriciana. Oltre all'eccellente lavoro degli Autori, merito va riconosciuto all'associazione culturale Cintamani di Pordenone, che non ha esitato a reperire risorse per la realizzazione della pubblicazione, trovando anche il sostegno della Bcc Pordenonese.
Il volume è reperibile presso la libreria “Al Segno” di Pordenone.
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Lucia Sellan
Il Comitato di Promozione Culturale Genitori Il Comitato di Promozione Culturale Genitori é un'associazione apolitica, apartitica e senza scopo di lucro costituita da volontari, in rappresentanza dei genitori degli alunni dell'Istituto Comprensivo di Azzano X. Nasce nel 2001 per affiancare l'Istituto nei piccoli e grandi progetti che quotidianamente vedono protagonisti gli allievi. Da allora molti si sono impegnati mettendo a disposizione competenze, energie e tempo. L'attività del Comitato è molto articolata: Contribuisce alle spese per l’acquisto di materiale didattico, strumenti e attrezzature sostenute dalla scuola. Contribuisce alle spese utili per l'attività ricreativa e sportiva degli alunni, promuove attività di interesse sociale, culturale e ricreativo. Sostiene gli alunni in caso di particolari necessità. Collabora con gli organi collegiali dell’Istituto Comprensivo, Enti, organizzazioni non lucrative del territorio. Negli anni, molteplici sono stati gli interventi, ricordiamo alcuni dei più significativi: 2005 Laboratorio di scienze, 2006 Aule di informatica, 2007 Laboratori di lettura, 2008 Aule di musica, 2009 Una scuola un giardino, 2010 IO SO FARE, Palestre, 2011 Corso ECDL, L’arte di educare, 2012 Murales, Orto giardino. Il 2015 vede il Presidente Devis Drigo alla guida di un nuovo direttivo, coadiuvato dai vice presidenti Greguol e Montagner, dalla segretaria Leanza, dalla tesoriera Cusin e dai consiglieri Bianchettin, Buso, Can-
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zian, Gottardi, Maccan, Mauro, Santarossa, Sellan, Targa, Venerus. La nuova squadra oltre a portare a compimento i progetti precedentemente avviati, persegue nuovi e ambiziosi obiettivi, primo fra tutti quello di implementare reti e interazione con territorio e comunità. Il Comitato è sempre più presente nella vita della città con l'organizzazione di eventi, la prima edizione della Passeggiata d'Istituto, la partecipazione ad Associazzano e Natale in Piazza, importanti appuntamenti del calendario azzanese. Proseguono gli interventi di supporto all'Istituto, l'acquisto dei libri di testo della Linea del 20 per le classi prime della scuola primaria e la raccolta fondi. L'importante lavoro di rete che unisce Istituto, Amministrazione Comunale e Comitato, si rivelano in occasione dello sfortunato episodio che vede le nostre scuole depredate di una parte consistente delle attrezzature informatiche. Al Comitato, operativo da subito insieme all'Amministrazione nel supportare l'Istituto, pervengono immediatamente offerte di aiuto da parte della Bcc Pordenonese, da sempre partner d'elezione per la sensibilità e per l'attenzione al territorio che la contraddistinguono, da parte
Bcc Pordenonese
SOSTIENE
di aziende locali, Associazioni e privati cittadini che si mobilitano mettendo a disposizione risorse e professionalità. Una sinergia di successo che permette di raccogliere 7.100,00 € necessari al ripristino della strumentazione sottratta e unisce tutta Azzano nel dire no alla delinquenza in occasione dello Spettacolo Teatrale “Il Baule” offerto dall'Associazione Proscenium che mette a disposizione il talento degli attori e devolve l'incasso a sostegno della scuola. Ora fervono i preparativi per il nuovo e atteso evento: il Comitato e l'Istituto invitano tutta la cittadinanza a partecipare alla seconda edizione della Passeggiata d'Istituto di domenica 15 maggio in Piazza Libertà. L'evento é organizzato con il patrocinio del Comune e la collaborazione di Associazione Commercianti di Azzano Decimo, Bcc Pordenonese e Coop Consumatori Nordest. Pranzo presso la Pro Loco di Capo di Sotto e dal primo pomeriggio arrivo in Piazza Libertà, per Una Piazza a Misura di Bambino con GeTur, giochi e animazione, Il Riccio, multilaboratorio, Progetto Giovani, trucca-bimbi e palloncini, Just Dance e Centri Estivi. Ristoro offerto da Coop e Vendita Torte a cura dei genitori.
Il Comitato trasforma i sogni in progetti concreti, contattateli e vivete il sogno! info@comitatogenitoriazzanodecimo.it È possibile sostenere l’attività del Comitato di Promozione Culturale Genitori di Azzano Decimo, destinando il proprio 5 x 1000, indicando il Codice Fiscale 91050790939.
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Sergio Gentilini
Friuli, il terremoto del 6 maggio 1976 Il 6 maggio ci ricorda dolorosamente la tragedia del terremoto che nel 1976 ha piagato (ma non piegato!) il nostro bel Friuli, piccolo compendio dell’universo, e inevitabilmente ogni anno come fosse allora, tornano alla memoria situazioni e volti di tanti amici scomparsi per sempre: come Paolo Del Cet di Farla, i Bulfone di Moimacco e tanti altri piccoli innocenti spariti in quell'inferno. Ricordo mio padre, già grave (morirà l'anno dopo) già ricoverato in ospedale e quella notte come altri portato con una coperta in giardino e poi nelle vetture della ferrovia di Cividale; e la gente accampata nelle tende lungo le strade che si abbracciava (così anche a settembre), e le punte dei campanili (a Remanzacco, a Bannia, a Cordenons e altrove) spezzate in alto e con la mezza punta spostata di lato per la scudisciata ricevuta da quella furia immane, che con ondate sussultorie e ondulatorie si abbattè su Majano, Buia, Venzone, Osoppo, Magnano in Riviera, Tarcento, Forgaria, Vito d’Asio e Colloredo, e in tanti altri paesi nei circa 120 Comuni delle province di Udine e Pordenone. E ricordo poco tempo dopo, la mia breve sosta a Gemona sotto i resti del Duomo ridotto ad 54
un tragico relitto come un impressionante dito puntato verso l’alto! E a Ciseriis di Tarcento la chiesa divisa in due e quella di Qualso con il tetto crollato e all’interno un colossale cono di macerie; e poi a Venzone camminando a stento tra la desolazione in un mare di macerie con un groppo nel cuore: quella Venzone che come poche altre, con meticolosa cura e perizia (anastìlosi) verrà ricostruita com'era, dov'era (succisa virescit!) e qui (oltre al Museo ‘Tiere/terrae motus’) che testimonia con tante immagini quel tragico evento) verrà collocata quell’imponente scultura dell’amico Franco Maschio, all'interno del Duomo, tra le sue pareti cariche di storia e di religiosa sacralità: una scultura enorme in legno di cedro (che riuscì faticosamente ad ‘entrare’ solo dopo tante acrobazie) dalla quale si protendono mani imploranti e sùpplici che si levano verso l'alto, in una sorta di accorata invocazione "Dal profondo a Te grido o Signore!" una urlata preghiera che non lascia indifferenti, simbolo di tenacia e volontà di rinascita: 19 braccia e una selva commovente di mani: 19, anzi son 20 perchè una mamma porta una nuova creatura in grembo!
No, non fu così: perché la gente friulana ha saputo mettersi subito al lavoro con forza, tenacia e disperata volontà: ‘fasìn’ facciamo! E così è stato e la ricostruzione è stata sùbita e precisa, per far rinascere il nostro Friuli , talchè il modello Friuli di ricostruzione è stato etico e virtuoso: “prima le fabbriche, poi le case e poi le chiese, discussa ma vincente! Con notevole forza di volontà, di vita e di rinascita.
E ricordo pure Coritis, in Val di Resia sopra Stolvizza, alle falde del Canin dove sulla chiesetta (decorata da mio padre nel 1972) si è abbattuta la furia devastatrice del terremoto: "la chiesa - mi scrisse il parroco don Giuseppe De Colle - in soli 60 secondi venne totalmente distrutta, con la statua dell’Immacolata, collocata in una nicchia prospiciente la porta d’ingresso, che si era girata di ben 180 gradi senza cadere: uno spettacolo commovente! ". E della chiesa di Mels di Majano? rimasto un lacerto del pavimento a mosaico, con l’orologio del campanile fermo a quell’ora terribile! e su una improvvisata catasta di detriti qualcuno aveva dipinto la figura di un Cristo addolorato e con le braccia aperte sopra la scritta "o sin mal (siamo male) Jùdinus (Signore aiùtaci )". E questi, solo alcuni esempi mentre giorno dopo giorno i Quotidiani (uno di questi titolò la prima pagina ‘fu Osoppo’!) documentavano la desolazione di questo martoriato Friuli, da cui saliva anche l’invocazione ‘disperata’ di chi chiedeva "ma tu dove sei, dove eri mio Dio ?" con profonda angoscia.
Non siamo rimasti soli, perché da ogni dove si protese verso di noi la generosità grande e operosa di tanti, per rimediare a quella immane catastrofe. L’intero Friuli, dunque, un grande operoso cantiere per la rinascita. Si levò alta anche la voce di tanti poeti e non solo : ad esempio J. Luis Borges “la terraferma trema ed è abisso…” ; e Dino Menichini “povere mummie (di Venzone) morte due volte…”; e Alberto Ricotti in Dies irae pal Friûl : “sgarfàit biel planc, amîs…” frugate adagio, amici, tra le macerie… E ricordo anche la presentazione ufficiale a Pordenone (a cura del sottoscritto) del ponderoso volume di Gianni Passalenti "dal fronte del Friuli – cronistoria di un Alpino nei giorni del terremoto e della ricostruzione" per testimoniare quanto gli Alpini in congedo e non, hanno ‘fatto’ per le popolazioni terremotate: presenti molte Autorità anche dell’Ana e un ampio concorso di pubblico attento e commosso. Ma l’Orcolat, che sembrava…, è tornato furioso purtroppo anche a settembre! E per tutti gli amici scomparsi, sia pace per loro e per le loro famiglie.
Rimasti soli dunque? ‘di bessôi’ e dolorosamente sconfitti dalla furia disumana dell’ Orcolàt?
Mio padre Antonio, nella chiesa a Ciseriis nel 1935 (appena ultimato il servizio militare) ha portato a termine la sua prima opera religiosa ‘la Risurrezione’ (la prima di molte altre nelle Chiese in Friuli) un affresco nel soffitto, di ben 7 metri per 3 e mezzo (crollera’ tutto sotto la furia del terremoto 1976).
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Emanuela Loisotto
M’illumino di meno! Ridurre l’impatto ambientale in coerenza con il dettato dell’articolo 2 del loro Statuto è sempre stato l’obiettivo delle BCC, spesso protagoniste di campagne per la sensibilizzazione all’uso di energie “verdi” nei territori. Da quasi un decennio, insieme a Legambiente, hanno promosso in Italia la diffusione di fonti di energia alternativa.
Solo nello scorso anno il Credito Cooperativo ha finanziato oltre 7 mila progetti destinati all’incentivazione di energie rinnovabili.
rizzato in maniera particolare quelle promosse in tutta Italia dai Gruppi Giovani Soci delle Banche di Credito Cooperativo – Casse Rurali.
Le BCC, inoltre, aderiscono da nove anni all’iniziativa “M’illumino di meno” promossa dalla trasmissione Caterpillar di RaiRadio2 e lo hanno fatto anche per questa edizione 2016.
Per far crescere la sensibilità verso queste tematiche Bcc Pordenonese ha scelto di pubblicare nell’Agenda 2016 riservata ai quasi 11.000 Soci della Banca il vademecum “Insieme per l’ambiente” che invita, ogni giorno dell'anno, a fare attenzione ai piccoli comportamenti quotidiani a casa, in auto, al lavoro, in vacanza, al fine di evitare inutili sprechi e consumare in maniera più consapevole e responsabile.
L’edizione di quest’anno è stata dedicata in particolare al tema della mobilità sostenibile, con la grande operazione “Bike the Nobel” con cui Caterpillar ha proposto di candidare la bicicletta al Premio Nobel per la Pace (http:// caterpillar.blog.rai.it/bikethenobel). A questo riguardo il credito cooperativo ha elaborato il nuovo logo “In bici in BCC”, che è stato utilizzato nelle varie iniziative e che ha caratte-
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Sempre in tema di risparmio energetico Bcc Pordenonese promuove specifici eco-finanziamenti allo scopo di sostenere economicamente i soci e i clienti che investono nelle fonti rinnovabili e nella riqualificazione energetica degli
edifici. I finanziamenti possono essere richiesti da privati e da aziende ed erogati, ad esempio, per le spese sostenute per la realizzazione di cappotti isolanti e il rifacimento dei tetti, per migliorare l’isolamento, l’installazione di pannelli solari o vetrate isolanti, la sostituzione dei generatori di calore, ivi comprese le spese di consulenza e progettazione. Molti di questi interventi, possono beneficiare anche delle significative agevolazioni fiscali in vigore fino al 31/12/2016. Presso tutte le filiali della Bcc Pordenonese si possono ricevere maggiori informazioni e conoscere nel dettaglio tutti i vantaggi dell’offerta denominata
Linea Green.
Insieme, per l'Ambiente Produrre energia meno inquinante, consumare in modo responsabile, combattere gli sprechi, promuovere lo sviluppo sostenibile, sono temi che interessano tutti noi. Nel nostro piccolo, ogni giorno dell’anno, ognuno di noi può fare la sua parte, facendo più attenzione ai piccoli comportamenti quotidiani, a casa, al lavoro, in auto o in vacanza. Condividi questi semplici consigli con i tuoi famigliari e con gli amici… • Quando possibile preferisci le scale all’ascensore e usa la bicicletta o vai a piedi. Risparmia sui consumi di televisione, lettore cd, computer, stampante: quando non li usi, spegnili usando il pulsante principale dell’apparecchio e non lasciare accesa la lucina rossa. Scegli una “ciabatta” con interruttore. • D’inverno regola la temperatura ambiente a non più di 18-19 gradi, non coprire i termosifoni. Quando è acceso il riscaldamento tieni le finestre chiuse. Ricordati di
far controllare la tua caldaia: è obbligatorio e tutela la tua sicurezza. • Usa la doggy-bag, per non sprecare il cibo avanzato al ristorante. Usa la fantasia e crea nuove ricette con i cibi avanzati e condividile con gli amici. • Controlla spesso le scadenze delle provviste in frigo per evitare inutili sprechi. • Condividi l’auto con l’amico o il collega che ha la tua stessa destinazione. • Non sovraccaricare la vettura e rimuovi portapacchi e portasci se non sono necessari! Più peso deve trasportare l’auto, più carburante consuma. Controlla la pressione degli pneumatici: quella corretta fa risparmiare carburante. • Dai una seconda vita agli oggetti e ai vestiti che non usi più: donali a chi ha più bisogno. • Per diminuire il consumo di carta, usa il più possibile la posta elettronica per le comunicazioni e stampa in fronte/retro. • Un gesto semplice che si dimentica spesso è quello di spegnere la luce uscendo dall’ufficio o da una stanza oppure chiudere l’acqua mentre ci si lava i denti… …insieme faremo bene all’Ambiente!
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bcc sostegno
Laura Peruch
Finanza etica e microcredito La Bcc Pordenonese al Marchesini di Sacile
“Finanza etica e microcredito” è stato il tema affrontato martedì 12 aprile dai relatori Paolo Rossi, Funzionario, e Pietro Roman, Presidente, della Banca di Credito Cooperativo Pordenonese, presso la sede “G. Marchesini” dell’I.S.I.S. di Sacile e Brugnera. Grazie alla presentazione del dott. Rossi, i ragazzi hanno potuto conoscere l’incredibile avventura del Nobel per la pace Yunus Muhammad, il fondatore della Grameen Bank, colui che ha cambiato le sorti delle classi più povere del Bangladesh attraverso un innovativo progetto di microfinanziamenti. Dal microcredito ai paesi in via di sviluppo si è passati poi alla dimensione locale ed è stato spiegato ai ragazzi quali sono state le risposte della banca alle necessità di finanziamento espresse dalle categorie sociali più deboli e maggiormente colpite dalla crisi economica all’interno della nostra provincia. Il Presidente Roman quindi, attraverso la proiezione di foto dall’Ecuador, ha coinvolto gli studenti nell’esperienza di un progetto che vede impegnata la banca in attività di cooperazione a sostegno dello sviluppo organizzativo, sociale ed economico di alcune comunità andine. Tale conferenza, grazie all’empatia dei relatori, ha saputo coinvolge-
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re gli studenti e farli riflettere su alcune problematiche connesse alla “grande divergenza” tra paesi ricchi e paesi poveri. Questa ulteriore iniziativa di collaborazione con la Bcc Pordenonese si inserisce all’interno di un percorso che vede l’istituto “G. Marchesini” impegnato a favorire nei ragazzi una formazione più attenta ai cambiamenti indotti dalla globalizzazione. In tale ottica da quest’anno è stato introdotto un corso di geo-politica che si è sviluppato in un ciclo di cinque conferenze su situazione attuale e rapporti internazionali tra stati quali Cina, India, USA, Paesi Arabi. L’attenzione per i temi economici in un’ottica di ampio respiro ha condotto inoltre l’istituto a partecipare anche quest’anno al concorso organizzato nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento. Dieci studenti ad aprile parteciperanno alla sfida nazionale attraverso una prova on-line sul tema “I luoghi della crescita”. Lo scorso anno una studentessa del Marchesini è rientrata tra i 20 vincitori nazionali, aggiudicandosi un premio in denaro e la partecipazione gratuita al Festival di Trento. I vincitori dell’attuale edizione saranno inoltre iscritti nell’Albo Nazionale delle Eccellenze presso il MIUR.
Emanuela Loisotto
10 anni di solidarietà Un appuntamento che si ripete ormai da 10 anni e che è sempre andato in crescendo; la tradizionale “cena del porsel”, organizzata da sempre dalla Banca di Credito Cooperativo Pordenonese e, da un paio di anni, in collaborazione con la Fondazione Bcc Pordenonese. Sabato 14 novembre, nella grande sala dell’area festeggiamenti della Pro Loco di Bannia, si sono ritrovate 600 persone per gustare i piatti della cucina tipica friulana a base di maiale, sapientemente preparati e serviti dalla Pro Loco di Taiedo. Nel decimo anniversario, la Banca di Credito Cooperativo Pordenonese, con la sua Fondazione, ha deciso di fare un bilancio sugli obiettivi raggiunti con le raccolte fondi della cena stessa. I risultati sono sorprendenti: in Ecuador, dove da anni opera l’amico Giuseppe Tonello, grazie al credito erogato sono nate imprese familiari e comunitarie che hanno trasformato le risorse e i prodotti agricoli in beni da mettere in commercio e quindi il progetto “micro finanza campesina” è andato oltre il mero assistenzialismo, dando vita ad un intero ciclo economico. Visti i risultati decisamente positivi, quest’anno si è deciso di aiutare un’altra realtà con le stesse finalità. La Diocesi Concordia/Pordenone sta avviando una missione in Mozambico. Alcuni membri del Consiglio della Bcc Pordenonese, saputa la notizia, si sono messi subito in contatto con il Vescovo Mons. Giuseppe Pellegrini e con il Vicario Generale Mons. Orioldo Marson, fra l’altro entrambi presenti alla cena, mettendo le basi per aiutare don Lorenzo Barro, sacerdote diocesano, che presto partirà per questa nuova avventura. La missione, territorio vasto come l’intera diocesi di Concordia/ Pordenone, si trova in stato di abbandono e ha bisogno di un aiuto particolare. La Bcc Pordenonese e la Fondazione credono nel progetto perché la situazione di partenza è molto simile a quella dell’Ecuador di dieci anni fa e hanno la certezza, avendo un contatto diretto con chi an-
drà ad operare in loco, che i fondi raccolti nella serata saranno destinati a investimenti utili allo sviluppo sociale ed economico locale.
Raccolta fondi per gli amici ecuadoriani
Nella notte tra sabato 16 e domenica 17 aprile l’Ecuador è stato colpito da un violento terremoto di magnitudo 7,8 della scala Richter. La scossa, con epicentro nella zona della costa, è stata sentita anche a Quito, a oltre 250 km di distanza. Sta continuamente crescendo il conto delle vittime e dei feriti. Per rispondere all’emergenza e sostenere le famiglie e le piccole imprese gravemente danneggiate dal terremoto, il Credito Cooperativo ha avviato una raccolta fondi. Le risorse raccolte saranno gestite direttamente dal Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio (FEPP) che in una prima fase gestirà l’emergenza per poi dedicarsi alle persone e al ripristino delle strutture produttive, garantendo così un utilizzo appropriato ed efficace. Queste le coordinate per chi desidera contribuire: Bonifico bancario IBAN: IT79 S080 0003 2000 0080 0032 002 Intestato a Federcasse Causale: Emergenza terremoto in Ecuador
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Urania Beni Sam
Pierino Sam artista friulano E’ stata allestita una mostra monografica dell’artista Pierino Sam dal 19 al 21 novembre 2015 nella sala Enal a Tiezzo di Azzano Decimo per ricordare la personalità a cinque anni dalla scomparsa. l’Associazione Tiezzese con l’appoggio della Banca di Credito Cooperativo Pordenonese, ha proposto l’evento con titolo “ L’Arte di Pierino Sam e le epoche storiche”, su progetto di Urania Beni Sam e Grazia Micaela Beni. Sono state esposte 50 opere dell’artista: bronzetti, linoleografie, acquerelli, ritratti scolpiti e matrici di statue per monumenti e fontane. Dalla sequenza delle opere esposte emergevano narrazioni storiche delle antiche scritture, di mitologia, di civiltà un tempo fiorenti nei secoli scorsi in progressione cronologica fino al tempo attuale. Sam è nato e vissuto a Tiezzo dal 1921 al 2010, ha principalmente lavorato a Pordenone in atelier nel centro storico dove si recava ogni giorno, per mettere a frutto le sue idee in opere artistiche e per svolgere l’atti-
Sagrato in Piazzetta San Marco, Pordenone
BCC arte
vità di funzionario della Commissione edilizia presso il Comune. Partecipava così alla vita in città, incontrava gli amici al caffè per parlare della vita e soprattutto d’arte. Altro tempo dedicava, nella sua casa settecentesca di Tiezzo, ad ideare e preparare bozzetti e disegni; ad intagliare il legno, a forgiare il rame in bassorilievo. Nella sua carriera artistica, lunga 65 anni, Sam ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, nazionali ed internazionali, a Milano, Lubiana, Parigi, Pordenone, Trieste, Cortina d’Ampezzo. Ha collezionato molti primi premi per opere di scultura in bronzo o legno, tra questi anche quello alla IX biennale Internazionale del bronzetto dantesco a Ravenna. Altri dati e informazioni sono consultabili in Wikipedia alla voce Pierino Sam https://it.wikipedia.org/wiki/Pierino_Sam
Padre Marco d’Aviano Matrice per monumento in bronzo 200x80x45 cm Pierino Sam 1921-2010
Sagrato in Piazzetta San Marco, Pordenone Linoleografia
Il progetto per un monumento a padre Marco, l’avianese di nascita Carlo Domenico Cristofori (Aviano 1631-Vienna 1699) fu molto significativo per lo scultore che seguì con interesse gli studi degli storici e del padre Venanzio Renier al pari di molti friulani e pordenonesi. Nella famosa impresa alle porte di Vienna, 8-12 Settembre 1683, Carlo Domenico fu direttore in modo sorprendente e decisivo determinando la vittoria della lega santa contro i turchi, in espansione verso nord-ovest. A lui era stato assegnato anche il coordinamento della lega e in tutto agì senza ricompense; l’unica fu quella del Papa Innocenzo XI che proclamò il 12 Settembre “Festa del santissimo nome di Maria” in suo onore. Nel 1685 assieme ai comandanti militari riconquistò anche Buda, ungherese sottraendola al dominio ottomano presente dal 1526.
48x33 cm La storia di Pordenone, di Tiezzo e dei paesi in provincia, è stata recentemente oggetto di eccellenti studi storici reperibili nelle bibliografie del settore e apre lo sguardo su documenti ed episodi significativi avvenuti nella vita quotidiana, che spesso nelle descrizioni di eventi generici vengono cancellati e riassunti in poche informazioni su trattati, battaglie, matrimoni e discendenze. Queste importanti nuove concezioni della storia resero interessanti e gradevoli gli studi a tutti, ed ancor più all’artista divenuto anch’egli una novità culturale, storica, sempre disponibile, una possibile meta di molte passeggiate dei residenti con simpatia e curiosità. Un pane scaldato sulla stufa alle ore 12, l’assenza di comodità moderne, non gli impediva l’assiduo impegno nella ricerca delle forme idonee, il piacere assoluto del foggiare i materiali ed associarsi alle persone colte. In questa rassegna di opere artistiche eseguite con lo stile attribuibile a diverse epoche storiche, la piazzetta San Marco di Pordenone suscita il ricordo del tardo medioevo; sullo sfondo della grafia l’antica casa Sam con lo stemma restaurato fu sede di produzione della pasta e dell’approdo dei cereali al porto del fiume Noncello, anche nei secoli successivi.
fotografie © Studio Beni
Padre Marco d’Aviano
Pensiero Statua in legno 200x30x60 cm Questa statua in legno, dedicata al Pensiero, ha permesso la fusione di una in bronzo gemella delle stesse dimensioni, prodotta come una serie di altre opere dello scultore già collocate in alcune piazze del Friuli. Al momento non è un monumento cittadino, ma completa il quadro storico dei combattenti, dato che la donna del soldato rimaneva nelle case, ma da lui protetta, ed era essa stessa un rifugio e una sua ricompensa emotiva. Le braccia aderenti al busto e i seni visibili indicano una posizione raccolta e fiduciosa; il capo flesso sulla spalla sinistra è un motivo ripetuto molto spesso dall’autore nei gruppi di donne vicine a Cristo, disegnate nei numerosi pannelli delle via crucis, ed indica certamente una estrema devozione, dedizione al prossimo e un desiderio di donare una nuova vita. Questa figura molto femminile sembra attendere d’essere anch’essa collocata in una piazza, su una fontana zampillante d’acqua, sostanza cooperatrice della vita al pari della donna che lo è stata da tempi immemorabili.
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bcc inserto
Matteo Palmisano
La nuova campagna di comunicazione Bcc Pordenonese Il Pinguino Imperatore si prende cura del suo piccolo ed ha a cuore il suo benessere, fin dal suo primo istante di vita, secondo un istinto primordiale, che cresce, inesorabilmente, con il passare del tempo. È così che nascono relazioni forti, sincere, vere. Come quella che nasce tra una madre ed il proprio figlio. Una relazione che trova radici nel senso di responsabilità e linfa nel rispetto e nella fiducia reciproca. Un legame indissolubile, saldo e fermo, che aiuta, protegge, rassicura. Come il legame che si crea tra le persone, le famiglie e le comunità che hanno radici in uno stesso territorio, che lega e rinsalda storie e destini tutti i giorni.
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Un territorio che diventa Comunità, quando prendersi cura dell’altro offre la consapevolezza di essere parte del medesimo futuro. Parte attiva. La Bcc Pordenonese inaugura proprio con il simbolo del Pinguino Imperatore e del suo piccolo la campagna di comunicazione che meglio di mille numeri, percentuali o grafici rende protagoniste le persone del territorio, le nostre comunità. L’abbraccio del Pinguino è quello di questa Banca attenta ad ascoltare, accogliere e proteggere i suoi Soci e Clienti proprio in virtù di quella vocazione mutualistica che la contraddistingue come Banca di Credito cooperativo, da oltre 120 anni. Questo abbraccio vuole testimoniare che la protezione, la sicurezza e la fiducia, sono valori universali ed irrinunciabili in una famiglia come in un territorio: il nostro!
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